6. ricerca bibliografica. parte terza. modulo 6

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INDICE BANCHE DATI BIBLIOGRAFICHE Le banche dati bibliografiche: Tipologie e funzioni EBSCO host 2.0, la metainterrogazione di banche dati: Modalità di accesso e gestione dell’ACCOUNT PERSONALE - Gestire le bibliografie in cartelle – Il download dei documenti e la ricerca di quelli non in full-text - Impostare un feed RSS – La funzione CREA NOTA L’UTILIZZAZIONE delle fonti bibliografiche: QUOTATION, PARAFRASI e CITAZIONE Citazioni dirette e Parafrasi: come si evita il plagio Dove (in quali punti della tesi) e da dove (da quali parti dei volumi e dei record bibliografici) si cita: recuperare i dati e inserirli nella tesi, note a piede pagina e bibliografia finale A ciascuno il suo stile Gli elementi fissi della citazione Citazione delle risorse online Gestire le citazioni all’epoca del web 2.0: Generatori automatici e strumenti “social”

TRANSCRIPT

Laboratori formativi sulla ricerca di informazioni in rete

MODULO 6. RICERCA BIBLIOGRAFICA. PARTE TERZA

INDICE

BANCHE DATI BIBLIOGRAFICHE

Le banche dati bibliografiche: Tipologie e funzioni EBSCO host 2.0, la metainterrogazione di banche dati:

… e dopo la ricerca delle fonti?

L’ELABORAZIONE delle fonti bibliografiche

Citazione diretta (direct quotation) e Parafrasi: come si evita il plagio Note a piede pagina e bibliografia finale: dove (in quali punti della

tesi) e da dove (da quali parti dei volumi e dei record bibliografici) si cita: recuperare i dati e inserirli nella tesi

Gli stili citazionali Gli elementi fissi della citazione Citazione delle risorse online Gestire le citazioni all’epoca del web 2.0: Generatori automatici e

strumenti “social”

2. LE BANCHE DATI BIBLIOGRAFICHE

2. LE BANCHE DATI BIBLIOGRAFICHE

Banche dati bibliografiche CITAZIONALI

Cosa sono? archivi di informazioni bibliografiche molto dettagliate su documenti pubblicati che non corrispondono solo al posseduto reale e limitato di una sola biblioteca

COSA E’ STATO PUBBLICATO in un dato settore diciplinare

Banche dati bibliograficheFULL-TEXT

Cosa sono? archivi di informazioni bibliografiche dettagliate su documenti pubblicati in cui il database ospita integralmente a testo pieno tutto il materiale descritto con accesso diretto dalla citazione al documento fisico

Le nostre banche dati su abbonamento: quali sono e come si accede…

MLA Bibliography (lingue, letterature, comunicazione, cinema, spettacolo, cultura)

Pragmatics Online http://www.benjamins.com/online/

BLE. Bibliografía de la Literatura Española desde 1980

BDSL:Bibliographie der deutschen Sprach- und Literaturwissenschaft

Questia http://www.questia.com/

Communication and mass-media Complete

Literary Reference Center

International Bibliography of Theater and Dance JSTOR PAO

= accessibile via EBSCO = solo PERIODICI NO MONOGRAFIE

= accessibile su password = accessibile con VPN = accessibile via Shibboleth/Idem

COSA ESISTE di subito disponibile online su un dato argomento. limitatamente ai dati indicizzati dalla risorsa

Caratteristiche comuni …

• Servono per ricerche per argomento approfondite in cui l’interrogazione arriva dove non arrivano la maggioranza dei cataloghi delle biblioteche (indici interni di volumi e riviste)

• Nella maggior parte dei casi sono a pagamento e per essere utilizzate richiedono una password o il riconoscimento dell’indirizzo IP del pc (VPN)

• Consentono funzioni di salvataggio, stampa, invio per mail dei singoli titoli o salvataggio bibliografie. Oggi spesso si uniscono a queste funzioni di base ulteriori funzioni di tipo 2.0 (condivisione, RSS)

• Se non si tratta di banche dati nazionali (BLE, BDSL) tendono a focalizzarsi sull’area angloamericana

Le banche dati e ilPAPER-WRITING FLOWCHART …

L’utilizzo delle banche dati serve ad …

… approfondire la bibliografia di partenza di un lavoro di ricerca sui suoi argomenti specifici

… rilevando anche la letteratura critica più recente

… rilevando anche i dati di articoli su riviste e capitoli specifici di monografie che sfuggono alla ricerca a catalogo

TESI SPECIALISTICA

Accuratezza e completezza della bibliografia

1. Tutte le BANCHE DATI bibliografiche disponibili per l’area disciplinare oggetto d’analisi

2. CATALOGHI principalmente per localizzare o per ricerche preliminari

TESI TRIENNALE

Sinteticità della bibliografia e semplicità di reperibilità dei documenti

1. Utilizzo approfondito dei CATALOGHI anche per ricerche per argomento

2. Tra le banche dati prediligere le BANCHE DATI FULL-TEXT

3. Banche dati citazionali solo in caso i risultati non siano sufficienti

Se l’ordine di consultazione delle fonti dipende dalla fase del flowchart l’attenzione da dedicare a cataloghi e/o banche dati dipende anche dal tipo di ricerca/tesi …

Ordine logico Ordine pratico

http://search.ebscohost.com/

(quasi) TUTTE LE NOSTRE BANCHE DATI DA UN UNICO PUNTO DI ACCESSO

Accessibile da casa via …

160.78.253.200

ACCESSO a EBSCOhttp://search.ebscohost.com/

La piattaforma consente la ricerca nelle proprie banche dati dai pc di Ateneo e anche da pc esterni alla rete universitaria attraverso VPN Juniper …

… sia come GUEST (per ricerche occasionali o orientative) … che come utenti registrati.

Nel primo caso è possibile usufruire parzialmente delle funzioni della banca dati: si può fare ricerca, scaricare i materiali, spedirli, stamparli ma NON SALVARLI definitivamente, la sessione di ricerca aperta come utente GUEST consente il salvataggio dei risultati solo momentaneo in una cartella temporanea che viene ripulita quando ci si disconnette.

Per iniziare la ricerca:

1. Scegliere uno o più database

2. Cliccare su CONTINUE

La Ricerca: la selezione delle banche dati per una tesi di lingua/letteratura

Registrandosi come utenti è possibile tra le varie cose …

• Accedere alle ricerche o bibliografie salvate da qualsiasi computer

• Salvare definitivamente i risultati delle ricerche e le ricerche stesse nel proprio account (CARTELLE tematiche personalizzabili)

• Inserire e memorizzare appunti nei records bibliografici salvati (funzione CREA NOTA)

• creare feed RSS quando vengono catalogate nuove risorse di interesse su un dato argomento

EBSCO e il WEB 2.0 : My EbscoHost

Conformemente ai parametri della filosofia 2.0 (utilizzare le risorse from anywhere in modo svincolato dal pc fisico) EBSCOhost ha adottato molte funzioni di personalizzazione dei servizi che consentono di memorizzare il proprio lavoro in uno spazio web “privato” sempre a disposizione: My EbscoHost

“MY”Funzioni simili a

Registrazione a MyEbsco

1

2

3

RICERCA AVANZATA

Consente di interrogare i database precedentemente selezionati scegliendo per le keyword inserite …… il campo della scheda bibliografica dei documenti su cui lanciare la ricerca… e la logica di abbinamento dei campi (mediante operatori booleani semplificati) in modo analogo al secondo menu a tendina del nostro catalogo nazionaleA differenza dell’opac nazionale SBN qui le parole digitate dentro i campi si devono abbinare mediante operatori booleani tra i termini

Attenzione : il menu con operatori condiziona la logica di abbinamento del primo campo rispetto ai successivi, per cui si usa quasi sempre AND: una ricerca del tipo qui sotto per es. ricercherebbe invece il termine di soggetto ‘Austen, Jane’ e in parallelo anche il tema dell’ironia risultando in una lista di risultati assurda e ridondante

Il campo equivale ad una parentesi

AND (irony OR ironia)

Campo del record su cui agisce la ricerca dei

termini inseriti nel box precedente

Possibilità di aggiungere un numero indefinito di criteri di ricerca

L’operatore OR abbinerebbe in una ricerca di questo tipo la chiave di soggetto Jane Austen ad una ricerca ALTERNATIVA sui temi della parodia e satira E NON il tema dell’ironia in Jane Austen ai temi alternativi sempre in Jane Austen della parodia o satira

Un esempio da evitare …

Display della pagina dei risultati

Colonna destra:accesso alleCARTELLE

FILTRI A FACCETTE

Colonna centrale:RISULTATI

Accesso al full-text

Salvataggio in cartelle

Accesso ad SFX

CREARE LE CARTELLE

1

2

Dopo aver fatto il log-in …

1. Spostarsi dal display dei risultati su VISTA CARTELLA (1)

2. Cliccare a sinistra su NUOVA (2)

3. Nominare la cartella in base alla ricerca eseguita e indicare una nota di contenuto. La nuova cartella apparirà pronta in fondo all’elenco di quelle eventualmente già salvate (3)

4. Eseguire una ricerca o tornare al display dei risultati di una ricerca già svolta e inserire i record che interessano cliccando su AGGIUNGI ALLA CARTELLA scegliendo la cartella appena creata dall’elenco (4). SE voglio salvare più record potrò farlo dall’opzione AVVISA-SALVA-CONDIVIDI

3

4

La cartella aperta indica che il record è

stato inserito

SALVARE DOCUMENTI IN FULL-TEXT E CERCARE ALTROVE QUELLI NON PRESENTI

APRIRE UN FEED RSS

Sottoscrivere un feed RSS su Ebsco serve ad essere aggiornati se/quando vengono inseriti nuovi documenti che corrispondono ai termini di una data ricerca …

• Eseguire una ricerca: Il sistema crea automaticamente un feed RSS per qualsiasi ricerca eseguita nella cronologia delle ricerche

• Cliccare sull’icona RSS della ricerca di cui si desidera ricevere gli aggiornamenti via mail o via RSS • Compilare il box per personalizzare le segnalazioni e salvare (3)

UTILIZZARE LA FUNZIONE CREA NOTA

La funzione permette di applicare appunti sui singoli record bibliografici. Può essere usata per salvare segnalazioni personali riguardanti un documento (per es. la sua collocazione in biblioteca, una breve schedatura, promemoria sulla sua utilizzazione etc.)

1. Eseguire una ricerca o aprire una ricerca in una cartella salvata 2. A partire dalla scheda completa di un dato record (full display) cliccare sull’icona Crea Nota (1) e poi sul bottone “+ nuova

nota” (2)3. Compilare l’annotazione e salvare (3)4. L’annotazione comparirà nella visualizzazione delle cartelle (4) alla voce NOTE (5)

1

2

3

4

5

ATTENZIONE AL PERMALINK !

Quando si citano in tesi documenti presenti su Ebsco attenzione a riportare il PERMALINK della citazione e NON L’URL CHE COMPARE nella barra del browser. Il permalink garantisce che la citazione sarà sempre presente a quello stesso indirizzo negli anni mentre l’url nel browser è più instabile (oltre che più lungo)

Il permalink può essere chiamato anche durable url o DOI (digital object identifier = equivalente dell’ISBN cartaceo). Se viene indicato un link permanente andrà utilizzato sempre questo nella citazione invece dell’url che compare nella barra dell’indirizzo del browser

“Un permalink (contrazione della frase inglese "permanent link") è un tipo di URL che si riferisce ad una specifica informazione implementato in modo da non cambiare o almeno per

rimanere lo stesso per lunghi periodi di tempo” (Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Permalink)

2. L’utilizzazione delle fonti bibliografiche:

QUOTATION e PARAFRASIPLAGIO e CITAZIONE BIBLIOGRAFICASTILE e STILICitazioni e bibliografie ai tempi del 2.0

La tesi/tesina di laurea deve essere un lavoro originale ma al tempo stesso deve dimostrare che ho elaborato delle conoscenze acquisite e il pensiero di altri dalle mie fonti bibliografiche.

Il primo problema nella stesura di una tesi di laurea è quindi quello di realizzare un equilibrio ben costruito tra conoscenza delle fonti lette e originalità della mia elaborazione.

Le mie fonti dovranno essere per tanto sempre chiare e riconosciute, cioè citate in modo corretto in modo che sia possibile rintracciarle senza problemi, ma anche utilizzate in modo non soltanto compilativo cioè rielaborate in modo logico all’interno di un discorso personale unico e nuovo.

Citare ed elaborare correttamente le fonti è necessario in primo luogo ad evitare il PLAGIO delle stesse.

Invention, it must be humbly admitted, does not consist in creating out of void, but out of chaos.

(Mary Shelley, Introduzione a Frankenstein)

Tutto è stato già pensato, il difficile è ripensarlo(Goethe)

PLAGIO: appropriazione tacita (non dichiarata) e non creativa all’interno di un’opera intellettuale, di idee o conoscenze già espresse in modo originale da altri di cui non viene riportata l’identità.

INTERNET si difende così …

CITAZIONE bibliografica: indicazione, secondo standard formali precisi, all’interno di un lavoro di ricerca, dei dati bibliografici dei documenti originali a cui si fa riferimento nell’elaborazione del proprio discorso.

LA CITAZIONE BIBLIOGRAFICA E’ IL PRIMO STRUMENTO ANTIPLAGIO CHE CHI FA UN LAVORO DI RICERCA DEVE SAPER UTILIZZARE IN MODO APPROPRIATO

Utilizzare le fonti: quotation e parafrasi

I testi letti (fonti bibliografiche) che costituiscono la base del mio lavoro si utilizzeranno nella tesi in due diversi modi:

• discorso riportato parola-per-parola (direct quotation)

• Parafrasi = rielaborazione con parole personali di passi di una fonte bibliografica

IN ENTRAMBI I CASI LA FONTE ORIGINALE VA CITATA cioè DICHIARATA IN MODO ESPLICITO CON UNA DESCRIZIONE COMPLETA E CORRETTA, SEMPRE ADERENTE A UNO STILE BEN PRECISO, SCELTO A PRIORI IN ACCORDO CON IL RELATORE DI TESI

ENTRAMBE ! Richiedono sempre una corretta citazione bibliografica che descriva la fonte originale delle parole o del pensiero riportato

http://web.williams.edu/wp-etc/acad-resources/survival_guide/CitingDoc/ComicpageOne.php

Utilizzare le fonti: il discorso riportato (direct quotation)

Discorso riportato >> trascrizione inalterata di passi di una fonte bibliografica all’interno di un testo, può essere di due tipi extratestuale e intertestuale

EXTRA TESTO La citazione è riportata fuori dal corpo del testo anticipata dai due punti, senza apici con sezioni evidenziate da margini rientranti, con interlinea semplice, si usa per citazioni di più di tre righe

INTER TESTO La citazione è riportata nel corpo del testo tra apici alti, si usa per passi brevi che non appesantiscano il flusso del discorso e possano inserirsi in esso senza alterare la sintassi

Mai utilizzarla in modo passivo SENZA ANALIZZARE QUANTO RIPORTATO

QUANDO si preferisce una direct quotation (intertestuale o extratestuale) ad una parafrasi …

• Quando si vuole essere concisi e una parafrasi risulterebbe più lunga dell’originale

• Quando si vuole essere molto accurati e una parafrasi rischierebbe di distorcere l’originale

• Quando lo stile descrittivo dell’originale è tale da descrivere un concetto in modo unico e difficilmente “migliorabile”

Quando si commenta un passo di letteratura primaria per es. da un romanzo e si vuole che l’originale sia noto per un confronto diretto (per es. di tipo linguistico)

Quando si vuole aggiungere autorevolezza a ciò che si dice per rafforzare una propria tesi appoggiandosi alle parole di altri che l’hanno autorevolmente sostenuta prima di noi

Quando si obietta, al contrario, a un argomento autorevolmente sostenuto da altri altrove (confutazione di una tesi altrui)

Utilizzare le fonti: il rischio PLAGIO nella direct quotation

Nel caso di una direct quotation il rischio di plagio dell’originale si evita semplicemente facendo una citazione bibliografica corretta della fonte bibliografica originale, rispettando gli standard descrittivi dello stile di citazione che sceglierò.

Più complesso e sfuggente è il rischio di plagio in caso di parafrasi.

Anche quando denuncio esplicitamente che un’idea è di qualcun altro se elaboro male il testo originale posso sfiorare comunque il plagio accidentale

Vediamo come ciò può (involontariamente) verificarsi …

Nella mia lettura il teatro gotico è molto più che una fase della storia del teatro inglese: è un documento sociale –che testimonia acutamente lo spirito del tempo, le sue ansie e le sue certezze – uno spazio in cui i discorsi culturali e politici dell’epoca vengono trasformati in discorso pubblico, lo specchio di una rivoluzione sociale assai lontana dagli eccessi francesi, ma a questi correlata da un simile desiderio di riforma e rinnovamento

Per l’autrice del saggio il teatro gotico inglese di fine settecento si pone non solo come momento storico ma come momento sociale che rappresenta a pieno lo spirito di un’epoca, i suoi turbamenti e i suoi ideali da difendere. Il teatro diventa il luogo in cui la cultura e la politica si esprimono in un discorso alla popolazione e lo spazio che fa da testimone a una rivoluzione che per quanto distante dalle esasperazioni di quella francese è sicuramente vicina a quest’ultima per un analogo spirito di cambiamento e innovazione. (1)----------------- (1) Saggini, Francesca, "Il teatro gotico inglese di fine settecento", Il teatro della paura: scenari gotici del romanticismo europeo, a cura di Diego Saglia e Giovanna Silvani, Roma, Bulzoni, 2005, p. 75.

Utilizzare le fonti: il rischio PLAGIO in parafrasi

Per l’autrice del saggio il teatro gotico inglese di fine settecento rispecchia a pieno la crisi e gli ideali sociali dell’epoca diventando lo specchio e il momento pubblico di una precisa volontà di trasformazione sociale, non immune per quanto lontana dal vicino esempio francese. (1)----------------- (1) Saggini, Francesca, "Il teatro gotico inglese di fine settecento", Il teatro della paura: scenari gotici del romanticismo europeo, a cura di Diego Saglia e Giovanna Silvani, Roma, Bulzoni, 2005, p. 75.

Entrambe le parafrasi citano la fonte in modo corretto ma una delle due commette un

plagio accidentale, quale?

Utilizzare le fonti: parafrasi

• una buona parafrasi deve avere sempre una struttura della frase diversa dall’originale che si fonda nello stile e nel registro linguistico di chi scrive e non essere una pura e semplice sostituzione di parole con sinonimi

• è sempre più breve dell’originale: la capacità di sintesi dimostra che ho fatto mio un concetto altrui

• non va inserita fra apici alti o fuori dal testo: deve “fondersi” nel testo del mio discorso personale sia stilisticamente che formalmente

L’ ”arte” di parafrasare in modo corretto è alla base di una buona tesi. Una buona parte della nostra tesi sarà parafrasi di idee altrui tratte da fonti bibliografiche.

QUANDO si preferisce una parafrasi …

… nei casi in cui non si verificano i punti precedenti visti come fattore di preferenza di un discorso riportato e, in generale, quando la priorità è quella di sintetizzare ed elaborare un concetto espresso da altri o una conoscenza appresa su fonti esterne

Ricordandosi che …

LO STILE CITAZIONALE

NESSUNA LEGGE UNIVERSALE SE NON LA COERENZA

Gli stili possibili sono infiniti ma ciascun relatore DEVE comunque fornire le indicazioni sullo stile citazionale prescelto da concordare fin da subito

• Gli elementi della citazione sono relativamente fissi (ciascun tipo di documento prevede elementi obbligatori o almeno ricorrenti)

• La formattazione della citazione (uso corsivi, virgolette, punteggiatura, contrazioni etc.)

• e l’ordine di successione degli elementi sono assolutamente dipendenti dal singolo stile

Le indicazioni sempre valide: La nostra pagina-salvagente …

http://www.bibliotecapgnegro.unipr.it/help-desk/Bibliografiatesi.html

Scelta dello STILE

La cosa importante è che lo stile scelto in partenza sia …

• accreditato (sia cioè uno stile che ha delle norme scritte e attestate per es. lo stile proposto da un ente/istituzione di ricerca o uno stile per cui esistono dispense scritte fornite dai docenti)

ATTENZIONE:“il docente mi ha detto che posso fare come voglio”

SIGNIFICA che posso scegliere lo stile che preferiscoMA NON CHE POSSO INVENTARLO

• e SOPRATTUTTO che ci si attenga sempre alle stesse norme applicandole con coerenza.

DOVE E DA DOVE SI CITA

• Da dove si recuperano i dati bibliografici per citare un documento?

• Dove/come si inseriscono?

Già la scheda bibliografica di un documento a catalogo mi fornisce sempre tutto cio’ che serve per citarlo correttamente. Si tratterà semplicemente di scegliere gli elementi necessari e riformattarli in base allo stile scelto. Si dovrebbero comunque citare solo i documenti effettivamente consultati per cui i dati sono da recuperarsi dal documento fisico

Classificare con la CDD: guida all'uso della 19. edizione Dewey / Elisa Grignani ; Annarita Zanobi. – Milano, Bibliografica, 1984. – 309 p.; 21 cm.

Grignani, Elisa, Classificare con la CDD: guida all'uso della 19. edizione Dewey, Milano, Bibliografica, 1984.

Quando invece ho in mano un libro “fisico” …

Da Dove si recuperano i dati bibliografici per citare un documento

41

Citazione di monografie: il volume ‘cartaceo’: dove/quali sono i DATI per citarlo.

Elementi citazione

TITOLO

Complemento del titolo

Autore

Editore

Per completare la citazione bibliografica mancano ancora2 dati essenziali:

• l’anno di pubblicazione

• e il luogo

IL FRONTESPIZIOprima pagina di un libro, sulla quale sono stampati il titolo, il nome dell'autore, del traduttore nel caso delle opere tradotte, e il nome dell'editore. ...

NON SI CITA DALLA

COPERTINA!

42

Dove sonol’anno di

pubblicazione e il

Luogo?

DATA di pubblicazione

Luoghi di pubblicazione

NUOVA EDIZIONE O RISTAMPA ?

Ristampa inalterata (Reprinted) = il libro non presenta mutazioni di contenuto

Nuova edizione (Revised, with a new introduction by) = il libro presenta mutazioni di contenuto o editoriali (per es. una nuova introduzione o postfazione, un nuovo illustratore, delle nuove appendici)

SE c’è una data di ristampa inalterata (NON una nuova edizione) optare per la data di pubblicazione o copyright anche se questa fosse più vecchia

IL VERSO (= RETRO) DEL FRONTESPIZIO

Copyright 2005

Reprinted 2007

Citazione di monografie: il volume ‘cartaceo’: dove/quali sono i DATI per citarlo.

La data è 2005

Dove si inseriscono: note a piede pagina (footnotes) e bibliografia finale

Sia che abbia citato un documento letto come direct quotation sia che abbia rielaborato un concetto altrui in forma di parafrasi la relativa citazione bibliografica andrà inserita sempre in due punti della tesi

• nelle note a piè di pagina collocate in fondo alla stessa pagina dove c’è il discorso riportato o in cui termina la parafrasi: la citazione inizia con l’indicazione di autore con l’iniziale puntata del nome che precede il cognome

• e anche nella mia bibliografia finale in fondo alla tesi: la citazione inizia con l’indicazione di autore con il cognome davnti al nome dell’autore

Le note a piè di pagina costituiscono dei riferimenti rapidi (posso pensarle come delle specie di finestre di pop-up inserite nel testo) che devono costellare il discorso con lo scopo di puntualizzare quello che dico tutte le volte che …

• mi raffronto con concetti non originalmente miei, sia in forma di discorso riportato che nel contesto di un discorso parafrasato

• in questo caso hanno lo scopo di evitare il plagio (appropriazione non riconosciuta di concetti altrui) e dimostrare l’equilibrio tra elaborazione personale delle proprie letture e conoscenza delle fonti lette

• elaboro un discorso complesso con sfumature o riferimenti secondari che non possono essere inseriti tutti nel filo del discorso. In questo caso la nota a piede pagina costituisce una sorta di “parentesi prolungata” che mi da modo di fare delle puntualizzazioni secondarie estrapolandole dal testo

• in questo caso hanno lo scopo di alleggerire la lettura del testo rendendola più scorrevole

Le note a piè di pagina

(1)

(2)

(1)

(2)

Esempio di uso di una nota a piede pagina per inserire la citazione bibliografica della fonte di un discorso riportato

Esempio di uso di una nota a piede pagina per puntualizzare e/o alleggerire il discorso

47

La BIBLIOGRAFIA di chiusura: norme generali

Una BIBLIOGRAFIA è una lista di documenti, posta al termine di un lavoro di ricerca, che rende conto delle fonti bibliografiche utilizzate. Tutti i titoli che la compongono DEVONO ESSERE VERIFICATI da un punto di vista bibliografico. Questa verifica dei dati dovrebbe essere effettuata attraverso l’uso di un catalogo o di una banca dati bibliografica.

NON ATTRAVERSO GOOGLE !

La bibliografia finale di chiusura di una tesi di tipo umanistico viene di norma divisa in almeno due categorie distinguendo almeno tra …

• letteratura primaria (cioè le opere dell'autore analizzate o i materiali oggetto di un’analisi di tipo linguistico) (1)

• letteratura secondaria (critica sull'autore o sull’argomento) (2)

Ulteriori suddivisioni (per argomento, tipologia di materiali o cronologiche) dipendono dal tipo di tesi e dalle preferenze del relatore.

L'elenco delle opere citate in una bibliografia di tesi di tipo umanistico, salvo diverse indicazioni del Relatore, è normalmente organizzato in ordine alfabetico in base al cognome dell'autore oppure, in caso di autori non identificabili o plurimi, in base al titolo dell'opera.

(1)

(2)

Gli screenshots di esempi di citazione utilizzati in queste diapo sono tratte da

Re-presenting the author : biographical re-inventions of Jane Austen, 1871-2008 : tesi di laurea / laureanda: Eleonora Capra ; relatore: Diego Saglia. - [S.l. : s.n., 2009]. - 189 p. ; 30 cm. (In testa al front.: Università degli studi di Parma, Facoltà di Lettere e Filosofia, Corso di Laurea in Civiltà e Lingue Europee e Euroamericane, a.a. 2008/2009.

La tesi è consultabile in biblioteca coll. 823.7 CAP

Altre tesi visionabili in biblioteca come esempi di riferimento:

Visions of the world : a study of Arthur Machen : tesi di laurea / laureanda: Chiara Piccoli ; relatore: Diego Saglia. - [S.l. : s.n., 2010]. - 143 p. ; 30 cm. ((Università degli studi di Parma, Facoltà di Lettere e Filosofia, Corso di laurea specialistica in Civiltà e Lingue Europee ed Euroamericane, a.a. 2009/2010.

"Attempts on Crimpland" : la drammaturgia di Martin Crimp (1980-2008) : tesi di laurea / laureanda: Maria Elena Capitani ; relatore: Diego Saglia. - [S.l. : s.n., 2010]. - 285 p. ; 30 cm. ((In testa al front.: Università degli studi di Parma, Facoltà di Lettere e Filosofia, Corso di Laurea Specialistica in Civiltà e Lingue Europee e Euroamericane, a.a. 2009/2010.

The *CLIL approach for the teaching of foreign languages : possible applications in the Italian school system : tesi di laurea / Nicola Foglia ; relatore Gioia Angeletti. - [S.l. : s.n., 2008]. - 145 p. ; 30 cm. ((Università degli studi di Parma, Facoltà di Lettere e Filosofia, Corso di laurea in Civiltà e Lingue Europee ed Euroamericane, a.a. 2007/2008.

La citazione: stile a scelta ma ELEMENTI OBBLIGATORI

TITOLO AUTORE/CURATORE LUOGO CASA EDITRICE ANNO

TITOLO AUTORE/CURATORE LUOGO CASA EDITRICE ANNO

+

TITOLO SAGGIO AUTORE SAGGIO PAGINAZIONE

TITOLO ARTICOLO AUTORE ARTICOLO PAGINAZIONE +

TITOLO RIVISTA ANNATA VOLUME e (se c’è) FASCICOLO

TITOLO ARTICOLO AUTORE ARTICOLO PAGINAZIONE +TITOLO RIVISTA ANNATA VOLUME e se c’è FASCICOLO +TITOLO della BANCA DATI e/o PIATTAFORMA URL DATA DI ULTIMA CONSULTAZIONE DEL SITO

TITOLO DATA ultimo agg.se c’è URL DATA DI ULTIMA CONSULTAZIONE DEL SITO

monografie

Saggi in monografie

Articoli in periodici

Articoli in periodici elettronici

Siti web

Qualsiasi sia il mio stile riguardo formattazione e ordine degli elementi ci sono sempre però nella citazione ELEMENTI RICORRENTI che dovranno essere COMUNQUE presenti per identificare con chiarezza la tipologia del documento:

• Se si tratta di articoli o e-book reperiti su banche dati full-text che rendano disponibile il facsimile in pdf dell’esatta edizione cartacea di norma si inseriscono all’interno della bibliografia generale insieme ai documenti tradizionali. E’ una buona pratica attuare una citazione completa che rispecchi anche l’identità della banca dati e/o della piattaforma che ha reso disponibile la risorsa in full-text (nel rispetto del concetto di trasparenza nella reperibilità dei documenti).

• La citazione della banca dati è tassativa quando sono in presenza di documenti in formato non pdf ma html oppure articoli su riviste born-digital per i quali non c’è individuazione delle pagine (vedi esempio qui sotto dalla banca dati QUESTIA). Questi documenti potranno essere alternativamente citati nella loro forma cartacea originale, se si è in grado di procurarsi il documento fisico da cui ricavare tutti dati completi (per es. la pagina finale dell’articolo a cui non è possibile risalire attraverso la sua consultazione via rete)

Citazione delle Risorse Online

• è meglio invece riservare una sezione a se stante (sitografia) per la citazione dei documenti consultati online quando si tratta di documenti born-digital (siti web, portali, risorse web 2.0) anche accreditati ma distribuiti FUORI DAL CIRCUITO EDITORIALE

Charles McNulty, “All's Rewrite with the World”, The Village Voice, 47(2002), pp.66-, Questia, http://www.questia.com/PM.qst?a=o&d=5036973337 (ultimo accesso: 4/4/2011). >>> SE LETTO SU QUESTIA

Charles McNulty, “All's Rewrite with the World”, The Village Voice, 47(2002), pp.66-70. >>> SE LETTO SUL NUMERO CARTACEO DELLA RIVISTA

Maurice, Frederick Denison, "Prosperity and Adversity (1851)”, The Victorian Web, ed. by George P. Landow, http://www.victorianweb.org/religion/sermons/maurice1.html (8 June 2005).

Dove inserirle in bibliografia: Bibliografia unica o sitografia?

http://issuu.com/bibliotecapgnegro/docs/bindercitazionems?mode=window&backgroundColor=%23222222

Citare i materiali non librari

Se lo stile utilizzato dal relatore non prevede norme precise per le risorse online potete utilizzare il Columbia Style e la nostra guida all’url http://www.bibliotecapgnegro.unipr.it/SeminarioDBAR/CitRER_materiali.html

Citazione di articolo in full-text da EBSCO

Yu, Timothy. "Oriental Cities, Postmodern Futures: Naked Lunch, Blade Runner, and Neuromancer." MELUS, 33:4 (2008), 45-71. Literary Reference Center. EBSCOhost. https://search.ebscohost.com/login.aspx?direct=true&db=mzh&AN=2008380897&lang=it&site=ehost-live (6/12/2010).

ELEMENTI DA RIPORTARE NELLA CITAZIONE:

• Citazione della piattaforma (Ebscohost) ed event. anche del database che fornisce il full-text (Literary Reference Center)

• Permalink !

• Data di mia ultima visita della risorsa

Esempio in Columbia style

LA CITAZIONE BIBLIOGRAFICA PER “SMANETTONI”

Generatori automatici di citazioni

Programmi che trasformano i dati bibliografici in citazioni preconfezionate in base a stili diversi. Si utilizzano a partire da un box di inserimento degli elementi della citazione oppure funzionano all’interno di risorse bibliografiche (es. ebsco WorldCat) trasformando la descrizione catalografica in una citazione preimpostata secondo stili molto noti

Reference Management tools

Strumenti di tipo “social” (2.0) che sullo stile di Delicious consentono di salvare in diretta - mediante speciali plug-in da installare nel browser - i dati degli articoli che interessano consentendo di archiviarli in modo organizzato (cartelle, tag etc.), di condividerli e, last but not least, di inserirli preformattati in base a stili diversi in file di word sia come footnotes che in bibliografia

SVANTAGGI: Sono preimpostati sugli stili citazionali più accreditati a livello internazionale (MLA) ma che spesso non coincidono con quelli scelti dai relatori per cui il loro utilizzo pur semplificando il lavoro di copia-incolla richiede poi una riformattazione manuale delle citazioni in base allo stile scelto

I GENERATORI AUTOMATICI

Per alcuni tra gli stili più famosi e accreditati (MLA) esistono anche i cosiddetti generatori automatici di citazione, particolari software, anche gratuiti come BIBCHECK o UTELL, che ci permettono scegliendo il tipo di risorsa da citare e inserendo in un box i vari elementi della citazione (autore, titolo, data di pubbl. etc.) di ottenere una citazione correttamente formattata. Anche per usare questi strumenti occorre comunque essere in grado di identificare la tipologia del documento (articolo, saggio, film etc.) e i suoi elementi componenti fondamentali.

Molte risorse bibliografiche moderne come abbiamo visto, sia banche dati come EbscoHost che cataloghi come WorldCat, contengono oggi dei generatori automatici interni di citazioni che addirittura ricompongono gli estremi bibliografici della risorse secondo vari stili senza bisogno che l’utente riempia nemmeno i campi di un box in modo assolutamente automatico.

http://www.library.utoronto.ca/utel/language/bib.html

http://www.bibcheck.com/

IL GENERATORE AUTOMATICO DI EBSCO …

… E QUELLO DI WORLDCAT

Quando utilizzate un generatore automatico gli stili internazionali più simili ai nostri per correggere solo il minimo indispensabile sono …

MLA 7° edition >>> stylesheet letteratura inglese

Simpson, David. "The Limits of Cosmopolitanism and the Case for Translation." European Romantic Review. 16.2 (2005): 141-152. Print.

Simpson, David, “The Limits of Cosmopolitanism and the Case for Translation”, European Romantic Review, 16 (2005), pp. 141-52.

APA 6th edition >>> stylesheet lingua inglese

Simpson, D. (April 01, 2005). The limits of cosmopolitanism and the case for translation. European Romantic Review, 16, 2, 141-152.

Simpson, D. (2005). “The Limits of Cosmopolitanism and the Case for Translation”, European Romantic Review, vol.16, no.2, pp. 141-52.

I REFERENCE MANAGEMENT TOOLS 2.0

ubiquità

gratuità

condivisione

Interrogazione interna della

banca-datiTUTTE LE CITAZIONI IN UN UNICO LUOGO

APPENDICI SU LEA

FINE

Arrivederci alle esercitazioni …

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