ilgabbio.blogspot.com burrasca di velluto
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3
Burrasca di velluto
na collezione di poesie scritte di getto che r i-specchiano i differenti stati d’animo di un ado-lescente che cresce affettivamente scoprendo ed esprimendo in versi i sentimenti che cara t-terizzano la vita ed il suo evolversi.
L’espressione sincera di pensieri rivolti spesso a sé stesso per una migliore comprensione del proprio io e delle motivazioni che definiscono la successione degli eventi. Una raccolta non solo di riflessioni ma anche di dediche di vario tipo (per riservatezza non sono riporta-ti i nomi delle persone a cui le poesie sono dedicate).
Lombardi Gabriele
U
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4
Scritte a partire dall’anno 1995
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5
Ricordo
Il vento, che spira tra i tui capelli
che, sempre più belli, pensier tuo rimira
la mente mia persa
in loro profumo. Porti per ciascuno,
meglio di ‘ste versa,
di donna ricordo. Rimembro di quelli
momenti sì belli, quando in accordo
nui rotolavamo sul prato fiorito; ma or appassito
valor di “TI AMO”!
Lombardi Gabriele
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6
Bruciàti
Con voi, assieme, l’infanzia trascorsi; eravam piccini,
a dir po’ bambini, n’v’erano problemi.
Ma avviene come sempre a porsi
un fermo, un fine. Non più cavalline, non più le rinvieni.
Ora tante cose son avvenute,
il temp’è volato e tutt’è cambiato;
non più mi ritrovo.
Ma importante son tue cadute: rialzarti vorrei;
ma poi, ci riuscirei? Questo “SE” rinnovo.
Io mai non feci alcun tir di spina;
ciò è cosa buona, che non la cannona. Dopo come starai?
Non siete felici poi la mattina.
Scrivendo mi chiedo, mentre non ti vedo:
- Cosa or penserai? -
Lombardi Gabriele
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7
Pensandoti
Mi sdraio sul letto a te pensando, la mente mia fino alla tua vola,
pian piano il pensier mio stai colmando, forgiando mi stai come una mola.
Come un lieve torpore m’abbraccia,
e mi annebbia come una droga il cervello distendendom’in faccia, il pensier tuo che tanto m’affoga.
Appoggio le mani dietro la testa e penso a come di noi parlarti:
son ora chiuso ne la “SE ‘ndigesta” ove “prima ingran’e prima parti”!
Vorrei dirti “TI AMO” ma non posso, tante te ne vorrei dir picciol fiore,
ma meglio quattro versi aver mosso per poterti confidar il mio amore.
Lombardi Gabriele
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8
Innamorato
Amore mio bello, sai come si dice: l’amore è fenice
se litigarello,
che dal foco nasce dopo esser morto;
veloc’è risorto e veloc’or cresce.
Son innamorato
ancor più di prima, e questa mattina
la luce m’ha lumato.
‘Na febbre improvvisa allora m’ha colto, e null’ha risolto
l’amor che n’avvisa.
Lombardi Gabriele
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9
La vita
La vita va presa; se brutta sembra n’po’,
resta in attesa: dice ‘l mondo: ”Cambierò”!
Sappi aspettare ed i tui progetti
non dovrai rifare; pensa e rifletti.
Passerà il tempo,
e ti annoierai; come fuor dal campo
l’uomo fa: “Gioco mai!”.
Ma poi stai sicuro che chi usa la mente,
io qui te lo giuro, dopo n’se ne pente.
Della tua attesa sarai ripagato, sarà la ripresa
che hai aspettato.
Lascia i sospetti or che sei deciso, tranquill’e aspetti: ‘l fato è preciso.
Lombardi Gabriele
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10
Nulla rimane com’è
Nulla rimane com’è, tutto si modifica,
col tempo si trasforma, cambian le genti con me,
‘l passato sacrifica pel presente ch’adorna.
Nulla riman del vecchio,
se non ricordo vano, che or limpido torna
per poi svanir dall’occhio d’una mente man mano
più stanca che s’addorma.
Rimembro mei primi passi, esperienze lontane:
un dolor vien dal cuore al pari se l’trapassi con le acute spine d’un antico amore.
La tua dolce figura:
il delicato viso, gli occhi infiniti, divina creatura
di cui m’abbaglia ‘l riso, cui pensier son rosati:
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tutto cambia nel mondo,
ti svaniscon ricordi, si corrode la mente
nell’intimo profondo; ma che di te mi scordi
è cos’inesistente!
Lombardi Gabriele
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12
Carezza
Qual motivo ha 'l cane, d'uomo fedel'amico, di seguir, or mi dico,
docilmente 'l padrone?
Qual motivo mai porta picciol bimbo sereno star al di madre seno
sempr' a distanza corta
stringendole 'l bisaccio, e crescer lei cercando,
e di lei coccolando idea di cald' abbraccio?
Sfiorar dolce carezza, d'affetto suo sincero spira d'amore vero più delicata brezza,
calor d'umana vita
ch'aiut' e riscalda 'l cor superando 'l suo dolor
di gioventù sopita.
Di vit' affetto liba senso d'esser vissuta se col gest'è marcata d'altrui carezza ciba.
Lombardi Gabriele
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Fiume silenzioso
Mio fiume silenzioso triste scorre fra rocce
fredde giù verso l'delta, e senza armonioso moto di sassi facce bagna e non ribalta.
N'vè cinguettio alcuno che rallegri l'cammino, e nell'acqua osservar non si nota nemmeno pinneggiar pesciolino
solitudin' attenuar.
Ruscelletta compagna manca con il suo calor,
rigagnola parente di affetto rassegna;
l'mio fiume cerca amor, di coccol'è carente!
Mancagli l'fondamento
per chiamar l'suo scivolar vero puro vivere;
solo scende l'suo manto verso valle per sfociar, sorte che niun togliere.
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mai potrà. Commentando suo scorrere
l'fiume triste futuro s'abbandona cercando nel profondo di vivere
ragione, e fuggevole s'arena all'idea del non poter godere, prima di sfociar, di vita serena.
Lombardi Gabriele
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Ghigno di luna
Oh luna, che risplendi or ghignante e serena,
tutt’osservi e attendi con sguardo par sorniona
dell’alba ‘l dolce venir ed altra notte svanir.
Noti l’umana pazzia,
il suo pensier feroce, la continua frenesia,
il suo viaggiar veloce fra conoscenze nuove
e disumane prove.
Ghigno triste par il tuo, mille e mille anni
cors’evolutivo suo vedi crear si danni; or tua lagrima noto
scivolar giù nel vuoto.
Or voglio serenarti: potrai col dolce viso commossa sincerarti
di affetto sorriso fra noi esiste ancor
e roseo è l’amor.
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Ancor ci son sincere persone che portano
essenza, e piacere di vita risaltano.
Sguardo fermar su loro dovrai per tuo rincuoro.
Lombardi Gabriele
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17
Vita serena
Vita serena, quale utopia. Vita tranquilla, non me ne illudo.
Mi vien voglia silente d’andar via, perché di tristezza or non son nudo!
Di bei tempi or mi vien l’amnesia, s’è così io con questa vita chiudo.
“Morte tua, vita mia!” dice il saggio, al pensier sudo, a far male per sé o a volerlo ci vuol del coraggio!
“Fai così: prendi quel che serve a te, devi sfruttar sempre il tuo vantaggio!” dice il mondo squallido parland’a me.
Ma qual ortaggio mi da la semina
se modo non v’è che io lo raccolga? Mente mia da sola si esamina
perché ad altri io non mi rivolga: perché vita ragazza non nomina?
Perché non v’è interesse che valga?
Mente rumina vuoto d’interesse, non che salga con mio vivere nullo,
un pensier pian piano sembra dicesse che motivo di vita più fasullo
di studio o lavoro non ci fosse! D’amor non v’è desiderio più bello!
Lombardi Gabriele
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Lontananza vicina
La distanza crudele solo inerti separa; ma l’amore fedele,
come passione pura, accorcia generoso.
Una vita tediosa,
anche se frenetica, se di affetto fusa, di altri non critica, e l’odio a riposo,
le distanze svanite a noi mostra grata.
Con fare dolc’e mite mia mente s’è librata
fra soffici nuvole
ove pazient’attende tua solare visione
che angelica prende il mio cuore di piume
sentimento nobile
a te dono, mio fiorellino.
Lombardi Gabriele
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Sempre con me
Poche ore vi ho accompagnato, breve incontro il nostro,
ma l’affetto e ‘l calore tornato
al meco core non risuona sordo. A dolcezza mi prostro,
sempre con me resta ‘l vostro ricordo.
Lombardi Gabriele
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Saluto
‘L sole carezza semi, il vento li coccola,
terriccio li accoglie. Pianta ora divieni,
or non mandragola, ma calla mondo coglie.
Sole, vento, terriccio, spero d’esservi stato,
anche se ‘l tempo muto ruolo mi dà meticcio.
‘L tempo or’ è passato, v’è l’ora del saluto.
Cresci mio fior robusto,
mostra legn’e petali al prato fiorito,
insegui sempre ‘l giusto, raggira i dedali.
Saluto fior basito.
Lombardi Gabriele
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21
Margheritella
Mio pensier ricorrente, altrui pari fra tante,
per mei occhi sei ‘l foco. Solare t’ho veduta
prima volta per gio co, e passione cresciuta;
ma d’altrui eri vita, giusta luce sopita.
Fra molte danza ‘l prato,
tuo riso m’ha stordito; allegra, fresca, sana,
tui petali candidi, corolla d’amor piena. In me corron brividi
per tuo sguardo felice, che dolce dona pace.
Tui petali vicino
io sogno da lontano, di tue foglie carezze
cerco; ma io non cerco per timor d’amarezze,
e ‘l semplice contorco. Ad altro ‘l vento t’offre, timoroso cuor soffre.
Lombardi Gabriele
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Passato Presente Futuro
Le piccole crepe s’accumulano; grandi crepe non si rimarginano,
troppe crepe fan crollare il mondo. Vedo ‘l passato quand’ero giocondo;
vedo primi fallimenti tentati; vita infranta da cuori spezzati;
pressioni continue che crean muri; sei fogli di difficili sapori;
lontani siam diversi ma vic ini. Rapidi passan l’anni dei cretini; storie che si ripetono crudeli;
storie di donne non proprio fedeli.
Problemi muovon la mente sopita, che d’oziosa inerzia s’è nutrita.
Tempo non cuce ma, falso, nasconde; ora passato dolor mi riprende
crudele, per scuotermi, svegliar mente che rinunzia di vita dolce fonte. Vedo l’altri sofferenza più dura; vedo l’altri gioia più duratura; di bimba sorriso satura ‘l core,
di papà e mamma ‘l sincer’amore. Il trist’e dolente ora distrutto, riceve l’attente cure d’affetto .
Triste passato e cupo presente
non distruggon mente d’adolescente: ricordi mostran nascosti messaggi,
attuale svela utili passaggi; sentiero di vita porta lontano,
difficile scorger proprio destino; utile viver densi mei momenti,
costruendo ‘l futuro come pensanti.
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23
… Non scorgo ‘l futuro ma l’immagino,
ricco di vita qual d’uva l’acino; splend’al sole sanza ‘l pensier passato
o futuro, di vita impregnato.
Lombardi Gabriele
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Confusione
La vita serena è premio ambito ma arduo per chi visse il dolore, anima non scorda, è dura lotta. A volte lasciare ‘l core sopito pare la soluzione senz’amore,
ma ‘l tempo luma come disfatta.
V’e chi non medita proprie azioni, non valuta conseguenze altrui,
spezza crudelmente vite non schiuse. Non frenasti istinti su bambini,
né ora ripari danni tui, pens’ e rifletti su queste accuse.
Tu, picciol fiore carico d’affetto,
hai perduto tua speranz’ e fiducia in te stessa e in vita futura.
Ascolta saggio consiglio diretto: riccio chiuso per altrui ferocia
perde ‘l succo di vita per paura.
In confusione non so esser luce che mostri via di salvezza sicura,
ma luce pura vedo di conforto per tua anima che vi trova pace:
con lui or la via non pare più scura, con lui tepore d’amor è risorto.
Lombardi Gabriele
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Fuga dalla vita
Vita serba rancori, per tui lievi misfatti, c’arrivan da dolori
causa di grand’affetti.
Un tulipano nero unico e nascosto,
dedalo tuo pensiero dond’è cuor tuo riposto.
Non fuggire da vita,
che può serbar sorprese che la rendon gradita, sanza d’affett’offese.
Cuor mio per te palpita
di sincero amore, ma tu fugg’impaurita
d’affetto e calore.
Perché paura di me? Perché paura di noi? Perché paura di te?
Tem’il gran passo di poi?
Capisco tui pensieri, un po’ tue paure,
poco li tui sentieri, nulla fughe amare.
Per te cerco un cielo nuovo meno oscuro, vita pregna di velo e calor più maturo.
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26
Ottimist’è ‘l pensier mio
per futuro glorioso di tua vit’Odisseo
dà premio generoso.
Lombardi Gabriele
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27
Eroi
Ch’è di gloria attuale Ch’aspiro ‘l sapore;
Che mi batto d’ardore non pel sol potenziale;
Che ‘l traguard’allontano
Ch’è rinnovata forza Che vittoria la smorza; sai ch’è valor di sano.
E’ vittoria da vivi; E’ ‘l successo sull’altro;
E’ di lotta attivi; di conoscenza filtro.
E’ l’impresa dinnanzi;
E’ tuo grand’obbiettivo; E’ nobil scopo ch’anzi
saresti sanz’arrivo.
Ma fuga è ‘l vil gesto di rinuncia d’alter ego confronto l’ardua vita, forte d’Odisseo scagli con lancia tuo valor puro sommo a me noto, sconfiggi ‘l tuo nemico agguerrita e ti troverò ch’è colmato ‘l vuoto.
Lombardi Gabriele
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Caduto nel fango
Ardua battaglia vidi, ferito caddi nel fango e pioggia.
Destai pensieri crudi, ma rialzar membra fu cosa saggia.
Destino è crudele,
scur’è brandita dal nemico Fato, cuore l’arma fedele,
bipenne vicino or m’ha colpito.
Nel fango son tornato, profond’è la nuova pozza rossastra,
dolor di po’ cresciuto, spietata battaglia d’attrito la nostra.
Son supino pensoso,
leverò rinnovato mio vigore, capanna per riposo,
cerco or cambio d’antico dolore.
Lombardi Gabriele
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Rondine
Rondine ferita dischiude ali precipitand ‘in freddi grigi ghiacci;
cieca attese l’anni non normali ignorando l’altre pari e ‘l volo. Indaffarata raccogliea cocci
d’antica caduta e schiant’al suolo.
Costruì, attiva come formica, freddo futuro laborio so certo;
seguendo passione in lei antica crea nido ma l’ teme sanza volo;
vuol mediare dolore inferto dal muto tempo trascorso da solo.
L’anni son trascorsi, or cerca svolta; compagna, or amica, gli mostrò via
che dolce battito d’ali esalta di vita profu mo e gusto vero.
Compagna cerca come malattia, ma non più corrispost’amor sincero.
Ringrazia jéntili dolci momenti, calde parole, corretti costumi;
saluta triste antichi eventi trascorsi con sempre gradit’amica.
Ora scruta terra, mari e fiumi per nuovo volo che ‘l cuor s’inerpica.
Lombardi Gabriele
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Come fumo
Come fumo m’invade dentro ogni anfratto,
alveoli corrode fitta nebbia d’affetto.
Una sola boccata,
rapida, ha bruciato sogni, ars’è finita
dopo avermi cullato.
Resta or pregno filtro e la grigia cenere,
dispersa ‘l vento scaltro, dur’è il mio onere.
Nel vento or volteggia,
laggiù li ha portati, resti caldi vagheggia
di ardor or sfaldati.
Malinconic’osservo, tiepido filtro vecchio,
ma or non più li scorgo, di errori mi macchio.
Gettato via rotolo
tra la folla che, cieca, ignora mio rantolo e luce ormai fioca.
Tra tanti resto solo,
tra tanti cupo penso, descrivo ‘l breve volo di vita pien’e denso.
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Dico: “Mente mia scorda,
il passato non torna!”, ma come una corda
in me vibra or scarna.
Lombardi Gabriele
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32
Pescatrice
Risacca interrompe silenzio di scogliera, sole tiepido scalda aria e chiare rocce.
Acqua verde smeraldo poco mostr’e nasconde
tesori di natura. Son scintillii vivaci. Silenzio interiore.
Profumo di gran pace. Qui scorgo pescatrice
bella e silenziosa, dai capelli legati
mossi poco dal vento. Cerca forse sé stessa? Tutto che la circonda
permea e carezza sua visione serena.
Si alza e osserva, si siede, tutt’è pace.
Lombardi Gabriele
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33
Formia
Strano piccol paese, di gente pare pieno
agli occhi d’illuse persone par sereno.
Ma cuori sempre soli
e menti in ammollo in pensieri confusi, in silenzio barcollo.
Trist’occhi annoiati di giovani delusi,
da vita son privati, tra vie nude racchiusi.
Vit’ha ‘l sapor filtrato da regole non scritte,
argento è sbiadito opache son sconfitte.
Bimbo sereno gioca
per poco in stretta via, già con sua luce fioca
vede malinconia.
Ragazzi diffidenti crescon con fitta nebbia
in loro fresche menti che ne assorbon rabbia.
Parlo a una ragazza,
non risponde nemmeno, ignora gente pazza
che qui porta ‘l sereno.
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34
Mi ignora e scappa,
fugge strani costumi, indignata galoppa, diffidenti barlumi.
Anziani son le genti
che popolano piazze, alcune in lor menti,
veleno riempion tazze.
Lombardi Gabriele
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35
Granelli di sabbia
Tra dita disattente sempre scorre fine impalpabile sabbia bianca,
accumulandosi nel mio passato, svuotand’ampolla di futuro corre,
inesorabile, per ogni stanca anima che percorre il selciato.
Sovente scorre sanza lasciar traccia,
scivolano via inutil silenzi, ciò ch’io temo più d’ogni altra cosa.
In acqua placida vedo mia faccia, rugata dal tempo perso dinnanzi
a rifiuti di vita incompresa.
Altri granelli cadono sofferti lasciando ferite liev’e profonde, altri ancora carezzan mia pelle,
delicati e tiepidi son certi diamanti lucenti, queste gioconde manciate rendon mia vita ribelle.
Odio inutile fluir di voci,
fatti, luoghi e persone afone; sciocco transito sanza alcun scopo
ved’ovunque in genti notevoli. Decido che or dal mio gran boccione non cada granello ch’io penta dopo.
Lombardi Gabriele
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Voce gentile
Voce gentile odo dop’ interminabile
manciata di pochi dì; di effetto cessato
illudevo mia mente, ma ‘l core batte forte e l’ansia mi pervade.
Come musa ispira brevi versi liberi
che in me risuonano confusi, insistenti.
Musica attorn’ a me, non la sento per nulla;
prati verdi e boschi, non li scorgo nemmeno. Miei sensi son racchiusi
in prigione soffusa, impalpabile gogna.
Lombardi Gabriele
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37
Vento nel sole
Da libero passeggio per strade affollate,
paron come miraggio seren’ e spensierate.
Vento di seta lieve
dolce carezza pelle, sciolta pari a neve
da caldo sol ribelle.
Assaporo carezza offerta da natura,
passante non disprezza ma ignora calura.
Son insignificanti
quotidiani semplici, questi tanti momenti
densi resi lirici.
Lombardi Gabriele
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38
Pioggia
Pioggia fine picchietta sul mio viso, formiche del sol amanti fuggono
per un riparo da dolci ricordi, al cielo volgo lo sguardo e ‘l sorriso.
D’improvviso riemergon desideri,
calore d’un affetto ricercato, pensieri per mei errori commessi, sciocche dure speranze di ritorno,
timore d’un errato tentativo irrispettoso di sue scelte prese.
Gocce rinfrescan mia mente bruciata,
ora solo cammino nella notte per strade deserte, piovose, cupe; sognavamo passeggiata assieme
sotto fresche acque da Dio donate, ora son lagrime amare scese
da guance note di grande affetto per sempre perduto in questa notte.
Ricerca riparo altrui comprendo:
con ombrelli di memorie scomparse riparan cuore da gocce d’acido
che corrodono a fondo mente persa.
Cerco riparo, affetto, calore; speranzoso masochista osservo pioggia in attesa di goccia giusta.
Lombardi Gabriele
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39
Cento colpi di spazzola
Cento colpi di spazzola meschini distruggon vita d’adolescente,
esistenza corrotta da felini ch’han graffiato un fiore delicato,
ancora acerbo e indifeso, strade serene han davvero chiuso?
Ricerca calore, occhi sereni,
mei nun diedero quanto affannata cerchi, e or nemmeno li rinvieni, or profondo spero sia ridestata speranza, fiducia e desiderio di sole riposto in tuo rosario.
Futuro non scorgo come umano,
desideri intuisco limpidi, non accetto presenza di destino,
non credo in istanti insipidi, miro speranzoso di fresche rose avvenir sanza giornate uggiose.
Lombardi Gabriele
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40
Occhi d’acqua
Passeggio sanza meta per la via affollata,
siam tanti e nessuno, divisi da ognuno
per densa nebbia scura, diffidente natura. Isolat’osserviamo,
specchi nostri scrutiamo, alto stupit’osservo
e occhi d’acqua scorgo: sensi esposti chiari,
pensieri spesso scuri, occhi desiderosi
da speranza dischiusi, occhi sereni rari risplendon al pari di faro nella notte,
invisibili lotte. Mille turbini menti
mostran sguardi sgomenti, osservan esistenza e vivono speranza.
Sento meno confuso mio di tempo abuso;
vedo traccia di mia via, seguo lasciando che sia.
Lombardi Gabriele
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41
Nostra luna
Tu ch’attendi come me nostro incontro dolce,
fioritura d’alcun ché renda la vita felce, sottobosco futuro
di rapporto sincero.
Perla inesistente, impreziosirai vera
appassionata mente, d’affetto stai sicura. Cerco meticoloso,
ma governa il caso.
Ammiro luna piena, m’illumina il pensier d’osservarla serena
scrutare mond’e veder anima mia gemella
attender la novella.
Lombardi Gabriele
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42
Sono stato e sarò
Storia di adolescenza rubata, è colpa di tutti e di nessuno,
causa solo di chi non se l’è presa, e tardi vede chiara situazione.
Finalmente comprendo mio passato
con adulto occhio trist’obiettivo, accetto ch’è stato come assioma,
futuro s’ha da scrivere ancora.
Noto d’aver compiuto grand’imprese, aver affrontato duri eventi
ferm’ e risoluto responsabile, altri istintivo erroneamente.
Cerebrale quale son sempre stato
volgo l’occhio all’impalpabile dì che ancora libero so forgiare,
grand’imprese m’attendono reali.
Or rinnovata colonna portante sento d’esser pel dì mio de le genti; non ragazzo o uomo son cresciuto, ma persona nel giusto costruttivo.
Or pronto resto persona corretta,
ma la complemento con ciò che manca, perché posso e sarò chi decido divenire grande più di passato.
Lombardi Gabriele
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43
Istantanea di società
“Ribelli giovani sanza valori” lamentan generazioni passate;
non comprendono, non analizzano. “Ottusi ladri di vita vissuta”
lamentan generazioni future; non comprendono, non analizzano.
Ogn’animale cura ‘l territorio;
fiere avid’azzannano, segnano, calpestano altri m’anche sé stesse:
non notano propria autodisfatta. Deboli cedono altrui e proprio,
esitano sovente per paura, altri cedono per rispetto vero: lor notano propria autodisfatta.
Correttezza mista con grinta viva, passione per sé e altrui essere, costruire assieme sol pel gusto
di non essere insipida goccia in vaso d’amaro veleno.
Lombardi Gabriele
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44
Erba bruciata
Fresco prato sereno, vivi steli vibrano,
ovunque v’è armonia. Mai vidi tale quiete
esteriore unita, piacevole tripudio di intensa sinfonia, reale sensazione.
Subdolo fu l’incendio che nascosto minava
tanto verde splendore. Lievi le avvisaglie,
seguite da tempesta: alte fiamme ardono rapide, impetuose,
distruttiv’avanzano.
Fresc’alberi, cespugli di certezze illuse,
bruciano all’istante; veloce corre nera
realtà dolente, cupa. Altro, ultimo segno
di di vegetazion fresca è caduto tra fiamme.
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45
Or scorgo solo arso, morto resto di prato, ricordo di ciò che fu,
testimone di ciò che è, silenziosa distesa
di diffuso gran nulla. Osservo, triste piango
il potenziale perso.
Fumo non diradato, vedo solo il grigio,
non può esser tutto qui, altro prato crescere può in vita distrutta, deve, senso alcuno
non avrebbe il tempo, lo spazio, esistere.
Con mio immane sforzo non miro più il vecchio
splendente prato verde, sogno futuro nuovo prato fiorito fresco, ragione d’altri sforzi
ch’ora posso e voglio compiere da sereno.
Lombardi Gabriele
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46
Infami concomitanze
Com’un bimbo ho pianto, ancor fresche vibrano in me tue esperienze,
trasmissione d’incanto porta vision ch’urlano,
lame rompon speranze.
Minuti, giorni, mesi; sempre meglio comprendo;
or più chiaro io piango. Per questo non intesi, s’assoda sol vivendo l’esperienze, ritengo.
Con gomma cancellerei
tui ricordi amari, tue sfortune frequenti.
Dolce ti coccolerei per sentimenti veri, ci sogno sorridenti.
Ma sogn’e desideri
di vederti felice paion sempre lontani;
in speranza sinceri ripongo la fenice
di tui giorni sereni.
Lombardi Gabriele
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47
Vitale nutrimento
Da arido brulicar d’idee, attività
e lavoro, non vita, ho veduto comparir tua tiepida fiaccola, scaldar anim’e core.
Suo vegliar dolcemente con puri sentimenti, liba mia vita d’altro nettare di sereno
abbandono, unione, intricato intreccio
d’anime che, vicine, son lontane ma forti.
Mia semplicità muta,
in te, divien speciale; dal terreno fertile
sai ricavar bei frutti: sfamarti desidero
con fragole e mele. Sanz’impegno sintesi,
di lauti sorrisi noto coprir tue labbra;
ripetut’esperienza che scalda le anime,
avvicina i cuori, con la altre assieme ci fonde sentimento.
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48
Sognar nostro domani
è gioco divertente, stimola desiderio
d’esperienze comuni; io desidero realtà,
osservar tuoi pensieri, legger luce d’occhi tui,
usmar le sensazioni dolci o amare ch’hai;
ber nettare di vita da tue fresche labbra mie,
per quietar sete d’amor insaziabil’antica,
dono sereno amor.
Lombardi Gabriele
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49
Sigillo
Sigillo abbiam tolto, unendo ancor di più; miro tuo chiaro volto, ed or vivo volendo.
Ancor non puoi sapere
Quanto son tuo, quanto mia; potrai presto scoprire,
notizia gradita sia.
E’ unione intensa, è unione serena,
di testa che non pensa, di cuor che s’abbandona.
Eri tu ed ero io,
ora in più siamo noi; miriam valle dal pendio,
percorri con me se vuoi.
Lombardi Gabriele
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50
Formiche
In questi momenti detesto Milano, vedo file indiane di formiche scivolare tra le altre operaie,
operose, ipnotiche, paiono inconsapevoli d’esser puntini
in una società di numeri, dove la grandezza del singolo
muta freddamente in dati, mesi uomo, produttività,
PIL, crescita globale..
meccanicismo. Un puntino mi và stretto,
non respiro, cerco aria salubre di individuale significato,
amore può in questo, nei momenti di mentale isolame nto di anima da corpo d’operaio ribelle.
Lombardi Gabriele
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51
Domenica: vivo
Il sole sorge identicamente a ieri, ma oggi è un altro giorno,
particolare, oggi vita concede d’esser vissuta,
a pieno assaporerò essenza profumata, dolce assaggio d’un futuro più vicino,
meno difficile, con più domeniche,
tutte. Treno mi porta da lei, attesa, truce prova; alimenta desiderio,
non grava fatica di viaggio. Questa sera giornata fantastica saluterà,
ma ora non è sera, ora è qui,
promette affetto, ora desidero vivere ogni goccia d’essenza;
prossima domenica cercherò vicina.
Lombardi Gabriele
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Risveglio
Sveglio oggi, come ieri, corro, per lavoro,
frenesia d’una città che non sopporto. Pensier mio trova però dolce rifugio
in tua figura, tua dolcezza,
tua unica persona. Giorni speziati d’attesa d’incontro.
Lombardi Gabriele
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Diffidenza
Sguardi di fanciulle implumi, commenti di adolescenti moderne,
viziate, irriguardose, aggressive, sconce. Mostran forza ma conoscon limiti,
san d’esser indifese da mostri mossi da troppo misere vestigia. Riconosco generazione non mia, so d’esser passato per quell’età,
nuovo mondo che non m’appartiene, spero equilibrio in futuro,
or non apprezzo impudenza e diffidenza.
Lombardi Gabriele
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Bambino
Sorriso, parole sussurrate, attesa, pensieri frequenti:
alimentano copiosamente desiderio, appagano affetto,
colmano vita di fondamentale nettare.
Penso.. al prossimo incontro. Soffro.. per l’attesa forzata.
Gioisco.. per un calore che sa scaldarmi. Farnetico.. quando tua visione mi confonde.
In te un tenero bambino trova ciò che gli è mancato,
in te un bambino riconosce sé stesso, in te un uomo ritrova il suo bambino.
Lombardi Gabriele
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Amorevole libertà
Acquario può sembrar prigione per pesciolini confinati, attoniti, lontani, perduti in ferme acque, una volta calde, ma or tiepide.
Ampolla fedele, non prigione ma protezione,
sempre vorrebbe accudire, ma ama, per questo lascia via di fuga, pertugio,
sbocco su oceano, sempre aperto, sperando inesplorate quelle acque,
sperando non diventino dedalo, sperando pesciolini sempre vicini.
Sentimento profondo non può tarpare
l’ali e spezzare volo di compagna, quind’è pront’a supportar d’ogni
pur d’alleviar sofferenze e saper di rinnovato futuro sorriso.
Lombardi Gabriele
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Sensazioni
Come perla lucente, caldo tuo aroma
permea e permane, vision tua sovviene che istinti non d oma:
usmo fresc’avvolgente.
Ormai parte di me, diffondo, assaporo,
curiosa simbiosi: sognan l’occhi socchiusi,
fioco odo l’respiro, poi contatto sublime.
Scorgo nudo intreccio
di anime trovate, un sol corpo e mente,
ore in un istante; vere or son mischiate,
amore solido laccio.
Indelebil visione, viva di reali sensi,
illude tua presenza; ma di Dio esistenza
fa che scettico pensi scopo di creazione.
Lombardi Gabriele
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Giochi di concetto
Nell’universo Riemann rappresenta diga tra densa elegante realtà
ed ambiziosa scienza per bambini, giocan con l’eccitanti concetti,
aguzzan indomabil intelletto.
Poesia l’arte del comprendere, stimola intensa mia fantasia,
fa rimpianger brevità dell’essere. Le regole ludiche son complesse,
ancor non appaio un giocatore.
Lombardi Gabriele
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Fresche colline fioriscono
Ricercate fresche colline ammiro;
fuggevoli scorgo forme armoniche; pace, segno raro, sano frutto d’Argo.
Polmone saturo di libera brezza, attesa, mi sfiora. Fruscio venturo
pregno di bellezza usmo per calura.
Or forza sicura
ambisco d’impresa per scopo raggiunto
in scelta futura. Mente incompresa
s’apprest’ al confronto.
Fisica distanza pare ostacolo
insormontabile; d’ego differenza diviene zoccolo
inamovibile.
Odo mea voce doppia controversa,
favella confusa: chi buio, chi luce; realtà sommersa
or si mostra schiusa.
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Può ardor unire
incompatibili animi opposti? Curiose figure di improbabili
giacigli discosti.
Vera sintonia, è dono prezioso,
con pochi vissuto lasciando che sia;
ricerc’a riposo o ‘l vaco rifiuto?
Al falso destino lascio le redini,
affinché mei giochi conduca per primo;
vicissitudini note saran fuochi.
Lombardi Gabriele
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Domenica, funerale
Domenica, giorno di festa: fu, perché potevo vederti;
fu, perché fresco sulla mia pelle, caldo nel p etto,
potevo libarmi a volontà del nostro amore,
tuo tepore per un bimbo che altro non desiderava.
Or ignari mi osservano Interrogando sul lutto,
scorgendo ‘l grigio d’autunnale tristezza.
Ottobre dà, ottobre toglie; vita crudele, destino sadico.
E’ morto:
sogno sublime termina; sempre caloroso attivo, or sento fredde le vene, nulla posson tuoi vestiti se non illudere calore; nebbia cala ovunque, desidero solo dormire.
Lombardi Gabriele
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Spina a orologeria
Amore, spina a orologeria: impregna, ghermisce,
muta senso di vita, infine conficca impietoso
acuminato artiglio velenoso.
Improvvisamente sogni svaniscono;
ricordi brillano paradisiaci, trascinando negli inferi
chiunque vi si aggrappi.
Se, condizionale frequente; del senno di poi
ne son piene le fossa; immutabile causalità
governa il creato.
Nulla può togliermi ciò che m’hai donato;
ma fato avverso, assieme divisi,
nel fango ci ha gettato.
Hai freddo, tremi, scaldarti m’è impossibile:
ghiaccio m’avvolge, immutabile tagliente
cupa realtà.
Lombardi Gabriele
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Alberi cadenti
Osservo ‘l parco verde, sole dà fresca vita,
d’alberi frond’ aperte, natura n’è sopita.
Due giovani alberi,
di radice vicini, gravità non liberi,
si respingon lontani.
Tempo allarg’ e piega anticamente forti
fusti, con sforza sbrega, decidendo le sorti.
Distendon flebil rami
per attutir caduta, ma condizion’ infami
dan speranza perduta.
Sicur terreno sogno onde piantar radici
fort’ intrecciando legno, verdi dolci pendici.
Sogni rari fioriscon;
nostre forze servono, anche vene che ardon
infine periscono.
Lombardi Gabriele
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Lenta carne pensante
A volte, il peso del proprio corpo, ci fa sentire legati
a una realtà terrena da cui fuggire; lo si vorrebbe abbandonare, seppur momentaneamente,
per inibirne le distrazioni, per eliminare dalla mente gli effetti dei suoi capricci.
M'immagino senza carne, pensiero puro librante,
capace di incredibili voli pindarici che mi portino ovunque:
nel cuore di persone fantastiche, nel cuore di luoghi fantastici,
nel cuore di teorie fantastiche.
Ma il fardello è qui, da trasportare; la realtà ci mantiene
in uno spazio-tempo limitato; solo un sospiro e una carezza
possono dar l'illusione della libertà. Chiudo gli occhi: per un attimo volo.
Tempo fuggevole, luoghi lontani,
li focalizzo chiaramente: canyon, foreste, oceani e ghiacciai;
luoghi dove dispiegare le ali d'una ricercata serenità.
Ne carezzo la freschezza,
ne vedo i bagliori, ne respiro l'aria, ne odo i silenzi.
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Riapro gli occhi, tornano i sensi,
strette pareti.
Mi opprimono, mi soffocano.
Uccidono.
Lombardi Gabriele
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Parole, pensieri e sensazioni
Pare incredibile, quanto nascosti restin
sensazioni, affetto, dispiaceri, tristezza,
delusi desideri, sentimenti profondi.
Pensieri già tradiscon:
non posson descrivere; parole riassumon:
troppo vorremo dire; timori mi strozzano
favellar sul nascere.
A volte trovo, forte d'inferto minor danno,
silenzio soluzione: trattener dentro di sé, per non infligger colpi
di certo non voluti.
Di tante cicatrici, silenzio reciproco,
non so dove si pone: lenta medicazione, o truce e crudele
reciproco supplizio?
Lombardi Gabriele
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Ali tarpate
Ali tarpate iteratamente; sovente accennan volo libero;
poi Tu, e io servo e aiutante, scagli rose di cupi pallettoni contro librante illuso misero, un ascoltatore di emozioni.
Tu, immortal d'Odiesseo irato, sballotti ludicamente tui figli,
disperdi nel mar del pensier brumato: tarli profondi brulicano svelti,
picchian sul cuore come grossi magli; ed io, complice, causa di risvolti.
Ma probabilmente Tu non esisti,
se non nelle nostre menti bacate: Tu sei solo casualità, fingesti
d'esser divinità, per assolverci da nostre azioni; tornan spietate
conseguenze, s'adopran per ferirci.
Tarpate t'ho l'ali, troncando netto nostro volo una volta sereno;
pensandoci par mi sento d'inetto. Chiedi se t'odio: mai potrei, in questa
o altra vita, amandoti, veleno d'odio provar, tua scelta non lo desta.
Lombardi Gabriele
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Istinti opposti distruggono
A volte inspiegabil, istintiva reazione a propri desideri,
i più intimi, profondi e dolci, carezza, sguardo, affetto trasmesso,
distrugge realtà che fu rosea.
Cercavo solo lievi tue carezze; esprimevo come peggio si possa.
Avrei trovato con gesti soavi, avrei dovuto comprender che tu altrettanto cercavi mei sussurri.
Non ho capito e non ho spiegato, ho solo mostrato forte mancanza con scontento arrogante, lascivo.
Avrei dovuto, ma non ho fatto, or me ne pento, è tardi purtroppo.
Mente mia s'attorciglia su sè stessa,
cuor si contrae, dolor inespresso. Ancor non riesco a capacitarmi
d'a ver perso simil tua ricchezza, per stupidità d'opposti istinti.
Del senno di poi son piene le fossa,
ora vero come mai chiaro vidi. Or darei tutto per poter trasmetter
parola, carezza, sorriso, bacio. In me stesso, resto solo, afflitto.
Lombardi Gabriele
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68
Scarnificato
Casualità d'un incontro, donato da colui che domina l'avvenire,
aveva mutato mia esistenza. Prati fioriti, boschi, laghi, monti;
tutto splendeva con te al mio fianco.
Ci siamo raccontati, accuditi, osservati, carezzati, amati;
compenetrati e complementati. Fulminea entrasti nel profondo, crescendo nella mia vita: fu tua.
Pensieri, speranze e sogni freschi;
polpa di esistenza calda, rosa. Or hai abbandonato questo sangue,
appaio carcassa scarnificata, vuoto incolmabile: or ti sogno.
deside rio d'affetto tuo pervade,
m'impregna, umido 'l guanciale, freddo; io caloroso, ora sento 'l gelo.
Tuo pensiero, via lo caccio tremante, ma m'insegue, nei sogni e nel cuore.
Lombardi Gabriele
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Memorie
Fotografie al sapore di antica felicità; la tua voce che mi scaldò l’anima,
ora gelida m’inumidisce attraverso un filmato; parole dolci hai inciso nella mia anima,
le leggo, le trascrivo, le conservo.
Dolcezza che mi fece innamorare, affetto che mi legò indelebilmente,
amore che mi manca come ossigeno, soffoco, senza di te non respiro più
quel fresco tepore d’un viso sfiorato.
Hai donato ciò che di più grande esiste, hai trasmesso ciò che ho sempre cercato; ora non più, non mio, ma concedi ancora,
a chi saprà apprezzarlo, il tuo dono unico e prezioso.
Lombardi Gabriele
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70
Mutamento
Fui bimbo tenero, amoroso, che conobbe soffice calor tuo; mi cambiasti in sincero amante.
Poi il laccio si ruppe lentamente, cosa ci portò a tanta distanza?
Permeasti nella mente fertile,
trovasti caldo concime d'abbraccio. Or nulla esiste di tutto questo, solo lontano ricordo tiepido;
in me permani incisa, mutando.
M'hai conosciuto bimbo cercatore, m'hai trasformato in dolce compagno;
m'hai lasciato vulnerabil sperduto, mutando il mio animo gentile
in un uomo dolce, forte, libero.
Lombardi Gabriele
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71
Tramonto
Un tramonto, a volte affascinante,
ma a volte malinconico, non può che chiudere una giorn ata
lasciando spazio al buio e al silenzio. Una giornata, sperata interminabile,
si è conclusa scemando lentamente; ma domani un nuovo sole
si leverà alto e lucente, scaldandomi.
Lombardi Gabriele
La vita
La vita è una collezione di rare isole di equilibrio,
immerse in un mare di tempo speso per cercarle.
Lombardi Gabriele
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