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4/30/2016 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO DA PERCORSO ORIENTATIVO A METODOLOGIA DI APPRENDIMENTO Prof.ssa Caterina Grisanti ASL - C. Grisanti 1 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: “L’ASL attiva modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza praticaLegge delega n. 53/03 e D. Lgs. n.77/2005 modalità del percorso formativo progettata, attuata e valutata dall'istituzione scolastica modalità formativa in collaborazione con le imprese, con le rispettive associazioni di rappresentanza e con le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura. ASL - C. Grisanti 2

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4/30/2016

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

DA PERCORSO ORIENTATIVO A

METODOLOGIA DI APPRENDIMENTO

Prof.ssa Caterina Grisanti

ASL - C. Grisanti 1

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO:“L’ASL attiva modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica” Legge delega n. 53/03 e D. Lgs. n.77/2005

• modalità del percorso formativo progettata, attuata e valutata dall'istituzione scolastica

• modalità formativa in collaborazione con le imprese, con le rispettive associazioni di rappresentanza e con le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura.

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PERCORSO

1. Le radici e le finalità dell’ASL

2. Il panorama legislativo

3. Il Processo di Progettazione

4. Attività laboratoriale

5. Conclusioni

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1. LE RADICI E LE FINALITA’ DELL’ ASL

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La percentuale dei giovani che abbandonano prematuramente l’istruzione e la formazione dovrebbe essere inferiore al 10%

Lotta alla dispersione scolastica: Obiettivi di Lisbona

Lisbona 2020

Obiettivi Lisbona2000-2010

Obiettivi Lisbona2010-2020

Obiettivi Lisbona2010-2020

Tassi di abbandono2000

Tassi di abbandono2010

Ciò corrisponderebbe ad almeno 1,7 milioni di abbandoni scolastici in meno nell’UE

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LA VALENZA ORIENTATIVA

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• Una transizione teorica ed operativa necessaria

• Orientamento non informativo, ma FORMATIVO

• Una nuova modalità di «fare scuola» per assicurare aigiovani, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizionedi competenze spendibili nel mercato del lavoro,“utilizzando l’azienda come aula”

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LA SCUOLA COME SOGGETTO ORIENTANTE

• Apertura della Scuola al di fuori della propria autoreferenzialità.

• L’autonomia scolastica va oltre il modello organizzativo e di gestione.

• Tale metodologia consente di alternare attività presso la scuola, con particolare rilevanza dei laboratori e dei progetti, ed attività esterne sotto forma di visite, ricerche, compiti reali.

• Crea opportuni e indispensabili rapporti tra istituzione scolastica, mondo del lavoro e territorio.

• Attivare un orientamento formativo, co-progettato tra scuola e azienda/ente ospitante.

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IMPARARE AD IMPARARE

• Società in continuo cambiamento: (lifelong learning)

• Identificazione delle opportunità disponibili, attraverso un riconoscimento delle condizioni che caratterizzano la realtà lavorativa attuale e territoriale

• formazione entro situazioni di apprendimento non piu’ rivolte a saperi inerti, ma inserite nella cultura reale della società.

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APPRENDIMENTO ATTIVO

L’alternanza scuola-lavoro rappresenta una metodologia propria della “nuova scuola”, non più centrata sulle conoscenze disciplinari ma sulle competenze personali degli studenti, quelle che consentono loro di affrontare in modo consapevole e attivo le responsabilità della vita adulta.

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DIDATTICA DELLE COMPETENZE

• Gli studenti apprendono meglio quando costruiscono il loro sapere in modo attivo.

• Eleva al massimo il loro grado di coinvolgimento, la loro produttività, i loro talenti.

• L’insegnante diventa una guida e riferimento.

• Co-progettare con l’azienda l’approccio per competenze.

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2. IL PANORAMA LEGISLATIVO

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LE NORME DI RIFERIMENTO• Prime tracce: legge 25 del 19 gennaio 1955

• Modifica delle vecchie norme: legge 196 del 24 giugno 1997 (Legge Treu) : tirocini formativi e di orientamento e relativo regolamento

• La Legge delega n. 53 del 28 marzo 2003 (Moratti-Bertagna) arriva dopo il Consiglio di Lisbona: art. 4: modalità di realizzazione dei percorsi di scuola secondaria di II grado

• Decreto Legislativo n°. 77 del 15 aprile 2005: ”Alternanza” quale modalità didattica ed individua le linee generali per organizzare i percorsi

• Linee guida della Regione Marche: per l’alternanza – 2007

• Legge 107/2015, la Buona Scuola

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Decreto Legislativo n°. 77 del 15 aprile 2005

”Definizione delle norme generali relative all’alternanza scuola-lavoro ”

� l’ambito, le finalità e le modalità di realizzazione,� l’organizzazione dei percorsi, � le caratteristiche della funzione tutoriale � le condizioni per la verifica delle competenze acquisite.

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Che cosa intende la legge per “alternanza”

La legge pone l’accento :

• sull’interazione tra scuola e aziende

• sulla possibilità di apprendimenti in ambiti differenti (scolastici e di lavoro)

• sulla necessità di stabilire criteri di valutazione e validazione condivisi

• sulla piena responsabilità dei sistemi di istruzione e formazione nella progettazione dei percorsi di alternanza

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L. 107/2015Le novità introdotte dalla “La Buona Scuola”

art.1 c. 33: I percorsi di ASL sono attuati a partire dalle classi terze :

• Istituti Tecnici – 400 ore (10 settimane)

• Istituti Professionali – 400 ore (10 settimane)

• Licei – 200 ore (5 settimane)

Gli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età, possono svolgere l'intera formazione dai 15 ai 18 anni o parte di essa, attraverso l'alternanza di periodi di studio e di lavoro, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica

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L. 107/2015Le novità introdotte dalla “La Buona Scuola”

I percorsi in alternanza sono: progettati, attuati, verificati, valutati, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica.

Il Dlgs 77/2005 prevedeva convenzioni con le imprese e associazioni di rappresentanza.

La L. 107 c.34 include inoltre: gli ordini professionali, i musei e gli altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali, nonché con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI.

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L. 107/2015Le novità introdotte dalla “La Buona Scuola”

I percorsi in alternanza hanno una struttura flessibile e si articolano in periodi di

formazione in aula e in periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro.

L. 107 c.35 precisa che:

• L’alternanza scuola-lavoro può essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche

• Il percorso di alternanza scuola-lavoro si può realizzare anche all’estero (es. Erasmus Plus)

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L. 107/2015Le novità introdotte dalla “La Buona Scuola”

La FUNZIONE TUTORIALE è preordinata alla promozione delle competenze degli studenti e al raccordo tra l'istituzione scolastica, il mondo del lavoro e il territorio. Essa è svolta da:

• docente tutor interno , designato dall’istituzione Scolastica

• tutor esterno, designato dall’azienda

I compiti svolti dal tutor interno sono riconosciuti nel quadro della valorizzazione della professionalità del personale docente. (legge n.53 del 28 marzo 2003)

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L. 107/2015Le novità introdotte dalla “La Buona Scuola”

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Valutazione e certificazione :

I percorsi in alternanza sono oggetto di verifica e valutazione da parte dell‘Istituzione Scolastica o formativa, che, tenuto conto delle indicazioni fornite dal tutor esterno, valuta gli apprendimenti degli studenti in ASL e certifica, le competenze da essi acquisite.

L. 107/2015Le novità introdotte dalla “La Buona Scuola”

Carta dei diritti e dei doveri

L. 107 c.37 : Ai fini dell’attuazione dell’ASL viene adottato un regolamento con cui è definita la Carta dei diritti e dei doveridegli studenti in ASL, con particolare riguardo alla possibilità per lo studente di esprimere una valutazione sull’efficacia e sulla coerenza dei percorsi con il proprio indirizzo di studio.

L. 107 c.38 : Le scuole secondarie di secondo grado svolgono attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, mediante l’organizzazione di corsi rivolti agli studenti inseriti nei percorsi ASL ed effettuati secondo quanto disposto dal D.lgs 9 aprile 2008, n. 81.

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L. 107/2015Le novità introdotte dalla “La Buona Scuola”

Registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro.

A decorrere dall’anno scolastico 2015/2016 è istituito presso le

Camere di Commercio, il registro nazionale per l’ASL consultabile

gratuitamente in cui sono visibili le imprese e gli enti pubblici e

privati disponibili a svolgere i percorsi di alternanza.

Per ciascuna impresa o ente il registro riporta il numero

massimo degli studenti ammissibili nonché i periodi dell’anno in

cui è possibile svolgere l’attività di alternanza

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3. IL PROCESSO DI PROGETTAZIONE

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FASI DEL PROGETTO

1. DEFINIZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO

2. DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI E FINALITA’

3. CORSI DI FORMAZIONE

4. DEFINIZIONE DEI TEMPI

5. PREDISPOSIZIONE DELLA MODULISTICA

6. RICERCA DELLE AZIENDE

7. MATCHING

8. DEFINIZIONE DEL PIANO DI APPRENDIMENTO

9. ACCORDI FORMALI CON LE AZIENDE

10. STAGE E MONITORAGGIO

11. VALUTAZIONE

12. RICADUTA

I percorsi di ASL sono inseriti nel PTOF e sono proposti alle famiglie e agli studenti

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1. IL GRUPPO DI LAVORO ASL

• Pianifica la Formazione, dei docenti e degli studenti, attraverso Enti accreditati

• Definisce i Criteri per la scelta delle classi, o degli alunni

• Definisce la scansione delle attività

• Reperisce le Aziende e costruisce il data base

• Predispone la modulistica

• Partecipa al matching

• Partecipa alla stesura piani formativi

• Raccoglie il materiale prodotto e lo predispone per la valutazione

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IL GRUPPO DI LAVORO ASL

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NOMINATIVO FUNZIONE

Dirigente Scolastico contatti con gli esterni, stipula le convenzioni

COORDINATORE Gruppo ASL Coordinamento, referente, programmazione

Docenti del Gruppo ASL Formazione, scelta delle classi, definizione dei tempi,

matching, stesura piani formativi

Personale di Segreteria Predispone le convenzioni

+Coordinatore di classe Analizza i bisogni formativi, analizza le risorse,

partecipa al matching

Docenti del consiglio di classe Tutor interni: stesura dei piani formativi, esegue

monitoraggi, tiene i contatti con le aziende

2. Definizione degli obiettivi del Progetto

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Non è detto che siano gli stessi per tutte le scuole.

Chiari, concreti e verificabili.

Semplici, non troppo ambiziosi.

1. ….

2. …..

3. …..

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3. CORSI DI FORMAZIONE • Per i docenti: Tutor Senior, Tutor Junior , …

• Per gli studenti:

� formazione in aula

� 4 ore (minimo)

� Da enti accreditati : Sindacati, Associazioni di Riferimento, …

� La sicurezza sul lavoro

� Il Colloquio di lavoro

� Preparazione allo stage: ……

� Portfolio delle competenze

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4. DEFINIZIONE DEI TEMPI

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Scansione delle attività nell’intero anno scolastico, tenendo conto:

• Sovrapposizioni con altre attività didattiche

• Carico di lavoro per i Consigli di classe

• Carico di lavoro per la segreteria

• Lavoro di monitoraggio dei tutor scolastici

• La riconsegna dei materiali

• Quando la valutazione dello stage?

• Quando la ricaduta dell’esperienza in classe?

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5. MODULISTICA

• Questionario per lo studente (primo step)

• Richiesta di adesione alle Aziende

• Comunicazione nominativi alle aziende

• Convenzioni

• Progetti Formativi Individuali

• Patti formativi Allievo – Famiglia - Scuola –Azienda

• Foglio presenze

• Diario di Bordo

• Scheda valutativa

• Attestato

• …..

Esistono già molti format

predefiniti. Occorre reperirli e

personalizzarli.

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6. RICERCA DELLE AZIENDEEsaminati gli ambiti di interesse degli studenti, si individuano le aziende ed Enti compatibili.

1. Si cercano Indirizzi tra i contatti già avviati dalla scuola

2. Si richiedono agli studenti di fornire essi stessi, tra i contatti personali o della famiglia, indirizzi di Aziende disposte ad accettare studenti in stage

3. Si attinge alle conoscenze dei docenti del Consiglio di Classe

FONDAMENTALE: costruire una banca dati ben organizzata!

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7. MATCHINGOperazione delicata di comparazione tra le richieste degli studenti e le disponibilità delle aziende.

RESPONSABILE: Coordinatore di Classe

Coadiuvato dai docenti del Gruppo di Lavoro

ATTENZIONE!!!

1. Parenti troppo stretti

2. Capacità e competenze in gioco

3. Affidabilità delle aziende

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8. DEFINIZIONE DEL PIANO DI APPRENDIMENTOOccorre definirlo PRIMA dello Stage.

Chi lo predispone?

TUTOR SCOLASTICO e TUTOR AZIENDALE insieme!!!

Contiene :

• le Competenze di BASE

• le Competenze TRASVERSALI

• le Competenze PROFESSIONALI

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le Competenze di BASE

• Competenze Linguistiche: Comunicare nella propria lingua e in almeno una lingua straniera

• Competenze matematiche , scientifiche e tecniche di base

• Uso degli strumenti informatici

• Sicurezza e Diritto sul lavoro

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le Competenze Trasversali• Competenze Comunicative

• Competenze Relazionali e di inserimento in un contesto lavorativo (team work):

o Rispetto delle Regole (Orari, decoro, …)

o Capacità di collaborare

o Capacità di adattamento

• Capacità di organizzazione e problem solving

NB: Competenze chiave del quadro di riferimento Europeo

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9. ACCORDI FORMALI CON LE AZIENDEAvvengono in 3 step:

1. Mail di contatto con allegato il Modulo di Adesione

2. Comunicazione dei nominativi abbinati e convenzione

3. Incontro con il tutor aziendale e definizione del Piano di Apprendimento.

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10. STAGE E MONITORAGGIOL’organizzazione dei percorsi di ASL coinvolge tutti i docenti del consiglio di classe, anche quelli di area non professionalizzante perché il percorso di alternanza prevede una conoscenza complessiva dell’organizzazione del lavoro e dell’azienda e non solo il settore specifico dell’attività professionale.

Ogni docente del Consiglio di Classe è TUTOR INTERNO di 3 o 4 studenti, e provvede:

• A stendere il piano di apprendimento

• A contattare periodicamente il tutor aziendale

• A visitare, sul posto, lo studente stagista

• A intervenire in caso di problematiche (di tutti i tipi……)

• E’ il referente/responsabile dello studente, facilitatore e sostenitore dell'apprendimento

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11. LA VALUTAZIONE

• Perché valutare?� Per misurare la produttività dell’ASL

• Cosa valutare?� Competenze acquisite

� Arricchiento offerta formativa

� Apertura al territorio

� Interazione con enti esterni

• Come valutare?� Definendo una rubric di valutazione

� Rilevando i dati delle prestazioni

� Confrontando i risultati con gli obbiettivi

• Dove valutare?� Quali materie? Decisione del Collegio

Docenti (o Gruppo ASL)

VALUTAZIONE

FEED BACK

RIFLESSIONE

CREDITO

COLLEGIALE

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12. RICADUTAL’esperienza di ALS di ciascun alunno va condivisa con il gruppo classe e l’intero Consiglio di Classe.

Ogni tutor controlla la completezza del materiale consegnato a fine stage, la puntualità della consegna, la valutazione del TUTOR aziendale.

Ogni alunno Relaziona, con tempi e modalità pre-stabiliti, alla classe e al Consiglio di Classe, la propria esperienza di stage.

Tale esperienza rientra nel Portfolio della Competenze

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4. ATTIVITA’

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Lavoro : 4 gruppi

Tempo: 30’

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GRUPPO A Definizione degli obiettivi del PROGETTO ASL d’Istituto

GRUPPO B Definizione della SCANSIONE TEMPORALE dell’ASL

d’Istituto

GRUPPO C Definizione delle COMPETENZE di un piano formativo

GRUPPO D Definizione di una RUBRIC di VALUTAZIONE di uno Stage

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5. CONCLUSIONI

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PUNTI DI FORZA1. L’ASL è ormai entrata, di fatto, in tutti gli ordini scolastici.

2. Integrazione dei sistemi Scuola e Lavoro

3. Progettazione integrata con Enti esterni (UNIVPM, Sindacati, …. )

4. Orientamento dei giovani alla scelta

5. Valorizzazione dei bisogni formativi dello studente

6. Attivazione di un sistema tutoriale

7. Nuovo modo di fare scuola

8. Apprendimento Attivo

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PUNTI DI DEBOLEZZA

1. Seria (complessa) Programmazione

2. Molta attenzione alla tempistica

3. La valutazione : questione spinosa

4. La consapevole collaborazione del Consiglio di Classe

5. Mancanza di uno standard di riferimento per l’attuazione dei percorsi formativi

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RETI DI SCUOLE

• Interessanti Corsi di Formazione presso l’ITIS Volterra Elia di Ancona:

o Tutor del Consiglio di Classe

o Tutor Senior

Con una piattaforma E-Learning in cui sono stati condivisi materiali e piani formativi.

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MATERIALI DI RIFERIMENTO: bibliografia

• Angela Mary Pazzi, ALTERNANZA STUDIO-LAVORO, Percorsi formativi di orientamento fra istruzione e formazione, 2004 , Armando Editore

• A cura di Patrizia Cuppini, LE LINEE GUIDA PER L’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO, MIUR, febbraio 2008

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MATERIALI DI RIFERIMENTO: sitografia

• https://labuonascuola.gov.it/area/a/25282/

• http://www.istruzionepiemonte.it/wp-content/uploads/2015/03/ASL_manuale-commentato_Molinari.pdf

• http://www.indire.it/scuolavoro/consultazione/?page_id=34

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FINE

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