allegato 2 - sh a progetto per l’impiego di operatori ......

Anpas - Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze

SERVIZIO CIVILE NAZIONALE SOCIO C.N.E.S.C. CONFERENZA NAZIONALE ENTI SERVIZIO CIVILE

Anpas Servizio Civile Via Pio Fedi, 46/48 - 50142 Firenze Tel. 055/30.38.26.23 Fax 055/375.002

Email: [email protected] Home page: http://www.anpasnazionale.org

ALLEGATO 2 - SCHEDA progetto per l’impiego di operatori volontari IN

SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto (*)

ANPAS – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze

1.1) Eventuali enti attuatori

P.A. CITTÀ DI LUGO

PUBBLICA ASSISTENZA VALLE PEGA

P.A. CROCE VERDE GAMBETTOLA

PUBBLICA ASSISTENZA CROCE BLU BELLARIA IGEA MARINA

PUBBLICA ASSISTENZA CITTA’ DELLE ALFONSINE

ASSISTENZA PUBBLICA ESTENSE- FERRARA

P.A. COMPRENSORIO DEL RUBICONE

P.A CITTA’ DI FORLÌ

PUBBLICA ASSISTENZA PROV. RAVENNA SEZ RUSSI

2) Codice di accreditamento SCN/ iscrizione SCU dell’Ente proponente (*)

3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU dell’ente proponente (*)

CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto(*)

NETTUNO – ROMAGNA 2019 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 1) (*)

Settore: Assistenza

Area Intervento: 04 pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente

invalidanti e/o in fase terminale

6) Durata del progetto (*)

8 mesi

NZ01704

Albo Nazionale 1°classe

http://www.anpas.org/





9 mesi 10 mesi 11 mesi 12 mesi

7) Descrizione del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto e dell’area di intervento (*)

7.1) Presentazione dell’ente proponente e degli eventuali enti attuatori(*)

Ente proponente:

Anpas nazionale - Fondata nel 1904 a Spoleto e riconosciuta Ente Morale nel 1911, è una

delle più grandi associazioni nazionali di volontariato in Italia: attualmente vi aderiscono 931

Pubbliche Assistenze con 283 sezioni presenti in tutte le Regioni italiane. Anpas si avvale di

2700 ambulanze e 500 mezzi di protezione civile, ma soprattutto della partecipazione di

350.000 soci sostenitori e di 90.000 volontari attivi che operano nell’emergenza sanitaria, nelle

attività sociosanitarie e di protezione civile. Anpas ha anche sviluppato grandi progetti di

solidarietà internazionale ed è autorizzata per le Adozioni Internazionali.

E’ uno dei più importanti Enti di Servizio Civile (dal 1981), prima con 3.000 obiettori in

servizio presso le Pubbliche Assistenze, poi accreditata quale ente di prima classe con oltre 642

enti per 802 sedi di servizio. All’inizio del 2019 prenderanno servizio 2.674 giovani in 99

progetti di Servizio Civile Nazionale (bando 2018).

Enti attuatori:

PROVINCIA DI RAVENNA

P.A. CITTÀ DI LUGO

ANNO DI

FONDAZIONE:

1984

VOLONTARI DIPENDENTI

105 14

MEZZI A

DISPOSIZIONE

AMBULANZE

A

AMBULANZE

B

PULMINI PER

DISABILI

AUTOMOBILI O

AUTOMEDICHE

ALTRI MEZZI

4 2 2 1 /

TERRITORIO

DI

RIFERIMENTO

ESTENSIONE

DEL

TERRITORIO

POPOLAZIONE

DI

RIFERIMENTO

POPOLAZIONE

ANZIANA

POPOLAZIONE

DISABILE

COMUNI DI

RIFERIMENTO:

479,55 KMQ 395.000 circa 94.969 2.300

Alfonsine,

Bagnacavallo,

Cotignola,

Conselice,

Bagnara, Massa

Lombarda,

Fusignano,

Lugo,

XX






Sant’Agata sul

Santerno

TRASPORTI

EFFETTUATI

118 SANITARI DIALISI SOCIALI TOTALI

2017 54 8632 1.875 941 11.502

PUBBLICA ASSISTENZA CITTA’ DELLE ALFONSINE

ANNO DI

FONDAZIONE

1991


183 0

MEZZI A

DISPOSIZIONE

AMBULANZE

A

AMBULANZE

B

PULMINI PER

DISABILI

AUTOMOBILI O

AUTOMEDICHE

ALTRI MEZZI

4 0 2 2

TERRITORIO

DI

RIFERIMENTO

ESTENSIONE

DEL

TERRITORIO

POPOLAZIONE

DI

RIFERIMENTO

POPOLAZIONE

ANZIANA

POPOLAZIONE

DISABILE

COMUNI Alfonsine,

Bagnacavallo,

Cotignola,

Conselice, Bagnara,

Massa Lombarda,

Fusignano, Lugo,

Sant’Agata sul

Santerno DI

RIFERIMENTO

479 395.000 94.969 2.300

TRASPORTI

EFFETTUATI

118 SANITARI DIALISI SOCIALI TOTALE

2017 / 5.485 1389 889 7.763

PUBBLICA ASSISTENZA PROV DI RAVENNA SEZ RUSSI

ANNO DI

FONDAZIONE:

1997


1142 0

MEZZI A

DISPOSIZIONE

AMBULAN

ZE

A

AMBULANZE

B

PULMINI PER

DISABILI

AUTOMOBILI

O

AUTOMEDICH

E

ALTRI MEZZI

3 0 2 1

TERRITORIO

DI

RIFERIMENTO

ESTENSION

E DEL

TERRITORI

O

POPOLAZION

E DI

RIFERIMENTO

POPOLAZION

E ANZIANA

POPOLAZIONE

DISABILE

COMUNI Russi






46,10 12.309 3.148 75

TRASPORTI

EFFETTUATI

118 SANITARI DIALISI SOCIAL

I

TOTAL

E

2017 68 4.512 589 427 5.528

PROVINCIA DI FERRARA:

PUBBLICA ASSISTENZA VALLE PEGA

ANNO DI

FONDAZIONE:

1991


23 5

MEZZI A

DISPOSIZIONE

AMBULAN

ZE

A

AMBULANZE

B

PULMINI PER

DISABILI

AUTOMOBILI

O

AUTOMEDICH

E

ALTRI MEZZI

3 0 1 2 /

TERRITORIO

DI

RIFERIMENTO

ESTENSION

E DEL

TERRITORI

O

POPOLAZION

E DI

RIFERIMENTO

POPOLAZION

E ANZIANA

POPOLAZIONE

DISABILE

COMUNI DI

RIFERIMENTO

2631 KMQ 358.116 93.859 300 ARGENTA,

FERRARA

TRASPORTI

EFFETTUATI

118 SANITARI DIALISI SOCIAL

I

TOTAL

E

2017 2194 328 157 344 3.073

ASSISTENZA PUBBLICA ESTENSE

ANNO DI

FONDAZIONE:

1986


156 5

MEZZI A

DISPOSIZIONE

AMBULANZE

A

AMBULANZE

B

PULMINI PER

DISABILI

AUTOMOBILI O

AUTOMEDICHE

ALTRI MEZZI

5 3 4 3 /

TERRITORIO

DI

RIFERIMENTO

ESTENSIONE

DEL

TERRITORIO

POPOLAZIONE

DI

RIFERIMENTO

POPOLAZIONE

ANZIANA

POPOLAZIONE

DISABILE

COMUNI DI

RIFERIMENTO

2631 KMQ 358.116 93.859 300 ARGENTA,

FERRARA

118 SANITARI DIALISI SOCIALI TOTALE






TRASPORTI

EFFETTUATI

2017 1.832 3.608 489 978 6.907

PROVINCIA DI FORLI – CESENA

P.A. CROCE VERDE GAMBETTOLA

ANNO DI

FONDAZIONE:

1992


80 0

MEZZI A

DISPOSIZIONE

AMBULANZE

A

AMBULANZE

B

PULMINI PER

DISABILI

AUTOMOBILI O

AUTOMEDICHE

ALTRI MEZZI

2 / 1 4 MEZZO PER

PROTEZIONE

CIVILE.

TERRITORIO

DI

RIFERIMENTO

ESTENSIONE

DEL

TERRITORIO

POPOLAZION

E DI

RIFERIMENTO

POPOLAZIONE

ANZIANA

POPOLAZIONE

DISABILE

COMUNI DI

RIFERIMENTO

97,06 KMQ 30.000 7.500 800 GAMBETTOLA,

RONCOFREDDO,

GATTEO,

LONGIANO,

MONTIANO.

SERVIZI 118 SANITARI DIALISI SOCIALI TOTALI

2017 / 589 258 4.357 5.204

P.A. COMPRENSORIO DEL RUBICONE

ANNO DI

FONDAZIONE:

1991


127 0

MEZZI A

DISPOSIZIONE

AMBULANZE

A

AMBULANZE

B

PULMINI PER

DISABILI

AUTOMOBILI O

AUTOMEDICHE

ALTRI MEZZI

4 2 1 1 /

TERRITORIO

DI

RIFERIMENTO

ESTENSIONE

DEL

TERRITORIO

POPOLAZIONE

DI

RIFERIMENTO

POPOLAZIONE

ANZIANA

POPOLAZIONE

DISABILE

COMUNI DI

RIFERIMENTO

CESENATICO,

BORGHI,

GAMBETTOLA,

GATTEO,

SAVIGNANO S/R.

100 KMQ 36.036 9.011 700







2017 778 1.105 223 1.589 3.695

P.A. CITTÀ DI FORLÌ

ANNO DI

FONDAZIONE:

1992


78 18

MEZZI A

DISPOSIZIONE

AMBULANZE

A

AMBULANZE

B

PULMINI PER

DISABILI

AUTOMOBILI O

AUTOMEDICHE

ALTRI MEZZI

3 0 2 0 1

TERRITORIO

DI

RIFERIMENTO

ESTENSIONE

DEL

TERRITORIO

POPOLAZIONE

DI

RIFERIMENTO

POPOLAZIONE

ANZIANA

POPOLAZIONE

DISABILE

COMUNI DI

RIFERIMENTO

228,20

KMQ

117.150 27.860 600 Forlì, Bertinoro,

Castrocaro Terme e

Terra del Sole,

Civitella di

Romagna,

Dovadola,

Forlimpopoli,

Galeata, Meldola,

Modigliana, Portico

San Benedetto,

Predappio,

Premilcuore, Rocca

San Casciano, Santa

Sofia, Tredozio.


2017 / 3.399 1.132 252 4.783

PROVINCIA DI RIMINI

PUBBLICA ASSISTENZA CROCE BLU BELLARIA IGEA MARINA

ANNO DI

FONDAZIONE:

2004


100 0

MEZZI A

DISPOSIZIONE

AMBULANZE

A

AMBULANZE

B

PULMINI PER

DISABILI

AUTOMOBILI O

AUTOMEDICHE

ALTRI MEZZI

2 1 1 1 /






TERRITORIO

DI

RIFERIMENTO

ESTENSIONE

DEL

TERRITORIO

POPOLAZIONE

DI

RIFERIMENTO

POPOLAZIONE

ANZIANA

POPOLAZIONE

DISABILE

COMUNI DI

RIFERIMENTO

100 KMQ 25.000 5.000 700 BELLARIA, IGEA

MARINA, RIMINI.


2017 / 687 123 345 1.155

7.2) Breve descrizione del contesto territoriale e dell’area di intervento. Analisi

delle criticità/bisogni sociali sui quali si intende intervenire e che giustificano la realizzazione del progetto(*)

CONTESTO TERRITORIALE E AREA DI INTERVENTO

Il territorio ha un andamento demografico sostanzialmente in crescita, ma con una percentuale

di anziani (≥ 65 anni) pari al 24,7%: è questa infatti la fascia di popolazione più debole

che richiede il maggior numero di Trasporti socio sanitari assistiti. Della Popolazione

indicata ritroviamo 366.883 residenti over 65 ed un totale di 760 dializzati.

Classi di età

lavorativa e

non

Residenti

01/01/2013

Residenti

01/01/2014

Residenti

01/01/2015

Residenti

01/01/2016

Residenti

01/01/2017

Residenti

01/01/2018

0-14 anni 192.186 191.700 191.622 190.189 188.389 186.418

15-39 anni 398.127 385.774 376.443 367.865 361.864 358.804

40-64 anni 546.483 547.785 553.175 556.501 559.901 562.267

65 anni e oltre 349.890 355.199 359.472 362.219 364.953 366.883

Totale 1.486.686 1.480.458 1.480.712 1.476.774 1.475.107 1.474.372






Le 9 Pubbliche Assistenze intendono intervenire in questo contesto rispondendo alle criticità

già emerse erogando la loro risposta su:

- Mezzi e Risorse umane che operano sul territorio nel trasporto di pazienti con difficoltà a

deambulare, anziani, disabili, persone che necessitano di particolari supporti in conseguenza a

dialisi, terapie, dimissioni ospedaliere (i cosiddetti trasporti sociali e socio-sanitari).

Per questa tipologia di sostegno alla popolazione vi è assoluta necessità di disporre sia di

personale qualificato/formato ma anche di mezzi idonei e attrezzati quali ambulanze e pulmini

equipaggiati con attrezzature sanitarie previste a norma di legge e subordinate ad

autorizzazione delle ASL.

Le quattro Province interessate dal progetto sono strutturate con 5 Aziende USL coi relativi

Distretti ed Ospedali di riferimento:

Azienda USL Ravenna

DISTRETTI OSPEDALI

Ravenna Ospedale di Ravenna

Lugo Ospedale di Lugo

Faenza Ospedale di Faenza

Azienda USL Ferrara

DISTRETTI OSPEDALI

Ferrara Ospedale Mazzolani-Vandini di

Argenta

100

120

140

160

180

200

220

240

260

280

01

/01

/19

90

01

/01

/19

91

Cen

sim

en

to 1

99

1

01

/01

/19

93

01

/01

/19

94

01

/01

/19

95

01

/01

/19

96

01

/01

/19

97

01

/01

/19

98

01

/01

/19

99

01

/01

/20

00

01

/01

/20

01

01

/01

/20

02

01

/01

/20

03

01

/01

/20

04

01

/01

/20

05

01

/01

/20

06

01

/01

/20

07

01

/01

/20

08

01

/01

/20

09

01

/01

/20

10

01

/01

/20

11

01

/01

/20

12

01

/01

/20

13

01

/01

/20

14

01

/01

/20

15

01

/01

/20

16

01

/01

/20

17

01

/01

/20

18

Indice di vecchiaia nell'area del progetto

Ferrara Ravenna Forlì-Cesena Rimini Emilia-Romagna






Ospedale F.li Borselli di Bondeno

Ospedale S.S. Annunziata di Cento

Ospedale S.Camillo di Comacchio

Ospedale San Giuseppe di Copparo

Ospedale del Delta di Lagosanto

Ospedale Eppi di Portomaggiore

Azienda USL Forli

DISTRETTI OSPEDALI

Forli Ospedale di Forli

Ospedale di Forlimpopoli

Ospedale di Santa Sofia

Azienda USL Cesena

DISTRETTI OSPEDALI

Cesena – Savio Ospedale Bufalini di Cesena

Ospedale Marconi di Cesenatico

Rubicone Ospedale Angioloni di S.Piero in

Bagno

Azienda USL Rimini

DISTRETTI OSPEDALI

Rimini Ospedale Infermi di Rimini

Ospedale Franchini di S.Arcangelo

Riccione Ospedale Ceccarini di Riccione

Ospedale Cervesi di Cattolica

In questa zona è importante ricordare quali eccellenze: la camera iperbarica di Ravenna e Il

centro grandi ustionati dell’ospedale “Bufalini” di Cesena, dove arrivano ustionati da tutta

Italia.

Come indicato in precedenza, la fascia di popolazione che richiede un numero elevato di

trasporti socio sanitari è quella anziana e i dializzati. Negli ultimi anni, si è assistito nella nostra

Regione ad un incremento dell’indice di vecchiaia con la conseguenza della necessità di

accudimento della popolazione anziana non autosufficiente che richiede risposte sempre

maggiori in ambito sanitario, sociale e assistenziale. Il progressivo invecchiamento della

popolazione pone la società di fronte a sempre più pressanti bisogni legati alla non

autosufficienza.

Gli anziani, infatti, vivono maggiormente una condizione di disagio e patologia, dettata

sostanzialmente dall’età e sempre più spesso, si ritrovano soli e incapaci di affrontare un

viaggio verso gli ospedali o verso le strutture perché la malattia non glielo permette.

Oltre a questo, molti di loro non hanno alle spalle figli o comunque famigliari disponibili ad

accompagnarli, o più semplicemente necessitano di carrozzine o barelle per il loro trasporto.

CONTESTO TERRITORIALE SPECIFICO

Le 9 associazioni proponenti il progetto si collocano nei seguenti distretti sanitari:






Co

mu

ne

di

resi

den

za

Res

iden

ti D

istr

etto

Sud

-Est

Res

iden

ti D

istr

etto

Cen

tro

-

No

rd

Res

iden

ti D

istr

etto

Ov

est

Res

iden

ti D

istr

etto

Lug

o

Res

iden

ti D

istr

etto

Fae

nza

Res

iden

ti D

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Rav

enn

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Res

iden

ti D

istr

etto

Ces

ena

-

Val

le d

el S

avio

Res

iden

ti D

istr

etto

Fo

rlì

Res

iden

ti D

istr

etto

Rub

icon

e

Res

iden

ti D

istr

etto

Rim

ini

Res

iden

ti D

istr

etto

Ric

cio

ne

Argenta 21.530 . . . . . . . . . .

Berra . 4.708 . . . . . . . . .

Bondeno . . 14.227 . . . . . . . .

Cento . . 35.599 . . . . . . . .

Codigoro 11.791 . . . . . . . . . .

Comacchio 22.271 . . . . . . . . . .

Copparo . 16.316 . . . . . . . . .

Ferrara . 132.921 . . . . . . . . .

Formignana . 2.716 . . . . . . . . .

Jolanda di Savoia . 2.837 . . . . . . . . .

Lagosanto 4.889 . . . . . . . . . .

Masi Torello . 2.310 . . . . . . . . .

Mesola 6.794 . . . . . . . . . .

Ostellato 6.031 . . . . . . . . . .

Poggio Renatico . . 9.811 . . . . . . . .

Portomaggiore 11.657 . . . . . . . . . .

Ro . 3.224 . . . . . . . . .

Vigarano Mainarda . . 7.613 . . . . . . . .

Voghiera . 3.705 . . . . . . . . .

Tresigallo . 4.393 . . . . . . . . .

Goro 3.742 . . . . . . . . . .

Fiscaglia 8.893 . . . . . . . . . .

Terre del Reno . . 10.052 . . . . . . . .

Alfonsine . . . 11.971 . . . . . . .

Bagnacavallo . . . 16.812 . . . . . . .

Bagnara di

Romagna . . . 2.444 . . . . . . .

Brisighella . . . . 7.585 . . . . . .

Casola Valsenio . . . . 2.598 . . . . . .

Castel Bolognese . . . . 9.638 . . . . . .

Cervia . . . . . 28.876 . . . . .

Conselice . . . 9.799 . . . . . . .

Cotignola . . . 7.483 . . . . . . .

Faenza . . . . 58.857 . . . . . .






Fusignano . . . 8.216 . . . . . . .

Lugo . . . 32.355 . . . . . . .

Massa Lombarda . . . 10.665 . . . . . . .

Ravenna . . . . . 159.522 . . . . .

Riolo Terme . . . . 5.706 . . . . . .

Russi . . . . . 12.309 . . . . .

Sant'Agata sul

Santerno . . . 2.919 . . . . . . .

Solarolo . . . . 4.468 . . . . . .

Bagno di Romagna . . . . . . 5.875 . . . .

Bertinoro . . . . . . . 11.002 . . .

Borghi . . . . . . . . 2.863 . .

Castrocaro Terme

e Terra del Sole . . . . . . . 6.362 . . .

Cesena . . . . . . 97.234 . . . .

Cesenatico . . . . . . . . 26.029 . .

Civitella di

Romagna . . . . . . . 3.758 . . .

Dovadola . . . . . . . 1.588 . . .

Forlì . . . . . . . 118.263 . . .

Forlimpopoli . . . . . . . 13.303 . . .

Galeata . . . . . . . 2.516 . . .

Gambettola . . . . . . . . 10.689 . .

Gatteo . . . . . . . . 9.028 . .

Longiano . . . . . . . . 7.194 . .

Meldola . . . . . . . 9.996 . . .

Mercato Saraceno . . . . . . 6.843 . . . .

Modigliana . . . . . . . 4.485 . . .

Montiano . . . . . . 1.696 . . . .

Portico e San

Benedetto . . . . . . . 772 . . .

Predappio . . . . . . . 6.299 . . .

Premilcuore . . . . . . . 783 . . .

Rocca San

Casciano . . . . . . . 1.874 . . .

Roncofreddo . . . . . . . . 3.394 . .

San Mauro Pascoli . . . . . . . . 11.956 . .

Santa Sofia . . . . . . . 4.126 . . .

Sarsina . . . . . . 3.429 . . . .

Savignano sul

Rubicone . . . . . . . . 17.836 . .

Sogliano al

Rubicone . . . . . . . . 3.230 . .

Tredozio . . . . . . . 1.165 . . .

Verghereto . . . . . . 1.861 . . . .

Bellaria-Igea

Marina . . . . . . . . . 19.648 .

Cattolica . . . . . . . . . . 17.221






Coriano . . . . . . . . . . 10.549

Gemmano . . . . . . . . . . 1.143

Misano Adriatico . . . . . . . . . . 13.457

Mondaino . . . . . . . . . . 1.390

Montefiore Conca . . . . . . . . . . 2.283

Montegridolfo . . . . . . . . . . 1.003

Morciano di

Romagna . . . . . . . . . . 7.018

Riccione . . . . . . . . . . 35.417

Rimini . . . . . . . . . 150.007 .

Saludecio . . . . . . . . . . 3.056

San Clemente . . . . . . . . . . 5.540

San Giovanni

Marignano . . . . . . . . . . 9.475

Santarcangelo di

Romagna . . . . . . . . . 22.149 .

Verucchio . . . . . . . . . 10.039 .

Casteldelci . . . . . . . . . 389 .

Maiolo . . . . . . . . . 819 .

Novafeltria . . . . . . . . . 7.149 .

Pennabilli . . . . . . . . . 2.775 .

San Leo . . . . . . . . . 2.886 .

Sant'Agata Feltria . . . . . . . . . 2.122 .

Talamello . . . . . . . . . 1.103 .

Poggio Torriana . . . . . . . . . 5.191 .

Montescudo-

Montecolombo . . . . . . . . . . 6.841

Totale 97.598 173.130 77.302 102.664 88.852 200.707 116.938 186.292 92.219 224.277 114.393

Dati tratti dal sistema statistico della Regione Emilia-Romagna all’ 1.1.2018

Provincia di Ravenna

L’ambito territoriale su cui operano 3 delle Associazioni che partecipano al progetto è

prevalentemente la Provincia di Ravenna con maggiore frequenza per la Pubblica Assistenza

di Lugo nel territorio della Bassa Romagna che comprende i comuni di Alfonsine,

Bagnacavallo, Cotignola, Conselice, Bagnara, Massa Lombarda, Fusignano, Lugo, Sant’Agata

sul Santerno e Russi.

Sono 392.223 i residenti al 01.01.2018 nella provincia di Ravenna, 98.690 abitanti anziani e

2.130 abitanti disabili adulti in carico ai servizi socio-sanitari.

Gli spostamenti sono prevalentemente verso Ravenna. Le strutture socio sanitarie del

comprensorio sono:

- Ospedali di Ravenna, Lugo, Faenza

- le Case protette di Alfonsine, Bagnacavallo, Cotignola, Conselice, Massa Lombarda,

Fusignano, Lugo, i Centri Diurni di Fusignano e Voltana di Lugo, le Case di riposo private di

Massa Lombarda, Villanova di Bagnacavallo, Lugo,

- i centri socio-sanitari (ex ospedali) di Bagnacavallo, Conselice, Cotignola, Massa

Lombarda, dove funzionano dei poliambulatori

- la Casa di cura privata Villa Maria Cecilia Hospital di Cotignola






- il centro iperbarico di Ravenna (distante 30 km)

Non mancano però i trasporti verso gli ospedali di Bologna, Ferrara, Cesena, Forlì, e province

limitrofe, anche se in questi ultimi anni si sono ridotti di numero grazie all’acquisto di

attrezzature diagnostiche evolute da parte della azienda Usl di Ravenna.

Provincia di Ferrara:

2 delle Pubbliche Assistenze che propongono il progetto operano nel territorio di tutta la

Provincia di Ferrara che si estende per 2.631 kmq e conta 348.03 abitanti.

Sono presenti 7 strutture Ospedaliere nella Provincia ferrarese; inoltre i trasporti socio-sanitari

si collegano alle 6 case di riposo per anziani e 5 centri di riabilitazione e cura.

Il Territorio ferrarese è completamente pianeggiante per cui le difficoltà principali delle

associazioni proponenti si riscontrano nelle lunghe durate dei servizi a causa del sempre

crescente e persistente traffico cittadino e nelle strade secondarie.

Provincia di Forli – Cesena

3 delle Pubbliche Assistenze operano su buona parte del territorio Provinciale (2377 kmq), per

una popolazione di riferimento di circa 395.449 abitanti, di cui 95.188 over 65.

Come si vede dai dati successivi, i trasporti effettuati hanno una spiccata prevalenza di tipo

sociosanitario e sociale, ossia trasporti interospedalieri, dimissioni, dialisi e trasporti sociali di

anziani e disabili. Le Associazioni operano in collaborazione con l’Azienda USL di Forlì e

Cesena e quindi con tutte le strutture Ospedaliere.

Nella zona del Comprensorio del Rubicone la P.A. collabora con la Casa di Riposo di

Longiano, la Casa di Riposo di S. Mauro Pascoli, la Casa Protetta di Savignano sul Rubicone

e la Casa Protetta di Sogliano al Rubicone.

Provincia di Rimini

Il Territorio su cui si muove l’associazione è quello della Provincia di Rimini, una superficie

di 535 kmq e 20 Comuni dove risiedono 338.670 abitanti. E’ un territorio prevalentemente

pianeggiante la cui difficoltà di spostamento è data dai lunghi tempi a causa del persistente

traffico.

Nel periodo estivo, come già descritto in precedenza, il numero dei turisti raddoppia quello

degli abitanti soliti, aumentando notevolmente il numero di trasporti richiesti, soprattutto in

Emergenza.

CRITICITA’ individuate nell’area vasta Romagna

Nella descrizione territoriale e settoriale della zona interessata vediamo emergere le seguenti

criticità alle quali il Progetto “NETTUNO - ROMAGNA 2019” intende rispondere:

- Aumento continuo e fluido della richiesta dei servizi di trasporto socio-sanitario in

particolare DIALIZZATI

- Presenza elevata della popolazione anziana

- Aumento vertiginoso delle presenze nei periodi estivi, sino a 2.000.000 persone

1 - Aumento continuo e fluido della richiesta di trasporti socio-sanitari in particolare

DIALIZZATI






Se prendiamo in considerazione l’ultimo biennio (2016-2017) si può osservare che la

popolazione del Territorio romagnolo ha aumentato le richieste alle associazioni di Pubblica

Assistenza di trasporti sanitari assistiti, in particolare rivolto ai dializzati.

Il progetto intende proprio intervenire rispondendo a questa criticità in quanto si stima una

crescita costante della domanda da parte della popolazione. Le richieste dei cittadini vengono

corrisposte dalle Pubbliche Assistenze, dalla Croce Rossa, dalle altre associazioni private.

INDICATORE

ASSOCIAZIONE

TRASPORTI

DIALISI

EFFETTUATI NEL

2016

TRASPORTI

DIALISI

EFFETTUATI NEL

2017

INCREMENTO

P.A. CITTÀ DI LUGO 1890 1.875 -15

PUBBLICA ASSISTENZA CITTÀ DELLE

ALFONSINE 1322 1389 67

PUBBLICA ASSISTENZA VALLE PEGA 204 157 -47

ASSISTENZA PUBBLICA ESTENSE 355 489 134

P.A. CITTA’ DI FORLÌ 850 1132 282

P.A. COMPRENSORIO DEL RUBICONE 197 223 26

PUBBLICA ASSISTENZA CROCE BLU

BELLARIA IGEA MARINA 185 123 -62

PUBBLICA ASSISTENZA PROV. DI

RAVENNA SEZ RUSSI 589 625 36

TOTALE 5.592 6.013 421

TARGET

Attualmente siamo in grado di soddisfare il 80% delle richieste dei dializzati del territorio.

Con il progetto NETTUNO - ROMAGNA 2019 si intende soddisfare il 83% delle richieste

2- Presenza elevata della popolazione anziana

La popolazione anziana residente nella Romagna arriva a 366.883 cittadini, il 24,9 % della

popolazione.

Le criticità connesse alla popolazione anziana sono legate all’aumento di malattie e processi

degenerativi che implicano condizioni sempre maggiori di mancata autosufficienza.

Questo implica un aumento di richiesta di interventi socio-sanitari e trasporti assistiti legati

all’invecchiamento.

Anche la solitudine degli anziani implica una maggiore richiesta di trasporti assistiti, perché

non ci sono altri familiari che possono accompagnare ed assistere il proprio caro.

INDICATORE

Il 65% delle richieste di trasporti sanitari proviene dalla popolazione anziana.

TRASPORTI ANZIANI 2017 – N° 15.287

TARGET

Attualmente viene soddisfatta la richiesta di trasporto di over 65 anni per il 65%






Con il progetto NETTUNO - ROMAGNA 2019 l’obiettivo è di raggiunger3 il 68%

3 - Aumento vertiginoso delle presenze nei periodi estivi, sino a 2.000.000 persone

Nel periodo estivo l’arrivo dei turisti, quasi 2 milioni, fa lievitare la richiesta di trasporti

sanitari sul territorio soprattutto nei centri ad alta densità di popolazione e di interesse turistico

(tutte le località marittime).

Le richieste di trasporto aumentano prevalentemente per i Trasporti in Emergenza, ma anche

per la possibilità di trasporto per visite mediche, trasporti inter-ospedalieri.

Nei periodi estivi, poi, molti anziani da tutta l’Emilia Romagna trascorrono le ferie proprio in

questi luoghi, aumentando quindi la possibilità di richiesta di trasporto.

INDICATORE

Periodo estivo – aumento della popolazione da 1.200.000 a 3.200.000

Aumento dei servizi del periodo estivo – 50 %

Servizi per i quali non si è potuto dare risposta 15%

TARGET

Attualmente siamo in grado di rispondere all’aumento delle richieste di servizi nel periodo

estivo per il 35%. Il progetto si propone di arrivare al 38% delle richieste.

MOTIVAZIONI DELLA RIPROPOSIZIONE DEL PROGETTO Questo progetto è stato riproposto negli anni perché gli enti attuatori hanno nella loro mission

quella di fornire servizi come quelli di emergenza con il 118, quelli sanitari e quelli di trasporti

per dialisi e sociali. Dal monitoraggio del progetto NETTUNO - ROMAGNA 2017 emerge

che:

- andamento delle attività dei volontari: il giudizio è stato ottimo e tutti i volontari hanno svolto

le attività previste dal progetto. Si evidenzia che il 93 % dell’attività svolta è concentrata nei

servizi ordinari e il restante 7 % sull’attività di centralino. Il 100 % dei volontari ha raggiunto

anche la qualifica regionale di volontario del soccorso.

- andamento e corretta realizzazione altri elementi del progetto: al termine del progetto sono

stati rilasciati gli attestati indicati, ovvero attestato di formazione generale (44 ore), formazione

FAD DLSG 81, attestati PIS, CR, SOS EMING, ML, BLSD, PBLSD, TB, PIT, GEMAX

- analisi dei risultati ottenuti: dall’analisi dei questionari degli OLP/referenti delle associazioni

emerge che si è ottenuto un miglioramento nella qualità dei servizi effettuati. I servizi effettuati

sono aumentati e si è raggiunto l’obiettivo indicato dell’incremento del 3% dei trasporti per

anziani, del 3% dei trasporti dei dializzati e del 3% dei trasporti nel periodo estivo.

Si ripropone il progetto al fine di poter confermare e mantenere nel tempo gli obiettivi

prefissati, a fronte di una popolazione che richiede sempre più servizi anche per il complessivo

invecchiamento della stessa.

7.3) Destinatari e beneficiari del progetto (*)

DESTINATARI DIRETTI

I destinatari diretti del progetto NETTUNO – ROMAGNA 2019 sono:






> i cittadini over 65 presenti sul territorio che per il 65% circa usufruiscono del trasporto socio

sanitario

> i cittadini dializzati

> i cittadini che rientrano nelle fasce che necessitano di un accompagnamento, disabili,

dializzati, immigrati

> i turisti presenti nel periodo estivo

BENEFICIARI

I beneficiari sono:

> i famigliari degli anziani che usufruiscono dei servizi di trasporto socio sanitario

>le strutture protette che accolgono gli anziani che riceveranno un aiuto qualificato da parte

dei volontari che effettuano il trasporto

>Tutti i soggetti, con disabilità fisica o psichica, che ogni giorno richiedono un trasporto socio

sanitario

7.4) Indicazione della domanda di servizi analoghi e della relativa offerta presente

nel contesto di riferimento.

RETE di altri enti coinvolti

L’offerta di servizi analoghi è collegata alla possibilità delle strutture sanitarie della provincia,

che negli anni hanno visto un costante incremento degli accessi e delle prestazioni, attestatesi

nel 2017 a 688.672 accessi a fronte di 3.948.648 prestazioni.

Azienda ASL 2015 2016 2017

Accessi Prestazioni Accessi Prestazioni Accessi Prestazioni

FERRARA 69.211 297.073 68.044 404.613 67.503 399.064

ROMAGNA 494.303 2.744.159 495.993 2.764.717 506.096 2.836.849

AOSPU FERRARA 85.054 556.104 88.743 586.377 87.935 632.607

I.O.R. 25.607 74.636 26.081 75.780 27.138 80.128

TOTALE 674.175 3.671.972 678.861 3.831.487 688.672 3.948.648

Sul territorio vi sono altri Enti che svolgono la stessa tipologia di Trasporti: Croce Rossa,

Misericordie, ANFFAS, Coop. Elcas, SoS Taxi e altre minori.

8) Obiettivi del progetto (*)






OBIETTIVI SPECIFICI individuati dalle criticità

Criticità Obiettivi Sedi Indicatori

Criticità rilevata:

aumento richieste

trasporti

DIALIZZATI

Obiettivo specifico – aumento dei servizi a favore dializzati del 3%

Le richieste di servizi a favore dei dializzati nella Romagna sono molto

elevate e l’80% delle richieste trova risposta dalle Pubbliche Assistenze. I

servizi effettuati nel 2017 sono stati 5.775

Ex Ante

Ex post

Tutte le sedi 6.103 6.193

Criticità rilevata:

aumento richiesta di

trasporti a favore

della popolazione

anziana

Obiettivo specifico: aumentare i trasporti del 3%

Il 20% della popolazione della Romagna è anziana, con un aumento degli

anziani sopra gli 85 anni, spesso non autosufficienti. Per questo sono sempre

in aumento le richieste di servizi assistiti

Tutte le sedi 15.287 15.745

Criticità: aumento

della popolazione nel

periodo estivo

Obiettivo specifico: aumentare del 3% la risposta della richiesta di

servizi nel periodo estivo

Il progetto si pone l’obiettivo di rispondere alle richieste di servizi che nel

periodo estivo vedono la popolazione crescere da 1.200.000 a 3.200.000 che

attualmente soddisfano il 35% delle richieste: il progetto si propone di dare

risposta al 38% delle richieste

Tutte le sedi Soddisfatto il

35 % delle

richieste

Soddisfare il

38 % delle

richieste






9) Descrizione delle attività con la relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre risorse umane impiegate nel progetto (*)

9.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi (*)

Obiettivo 1) Aumentare di servizi del 3% a favore dei DIALIZZATI

Azione L’attività da svolgere per questo obiettivo è quella di reperire più volontari e

costituire più squadre, per qualsiasi tipologia di trasporto in particolare a favore dei

DIALIZZATI, così da avere anche nello stesso turno, alternative a chi è già impegnato, di

conseguenza dare maggiore disponibilità a chi necessita di un trasporto; ovviamente anche in

questo caso, la disponibilità e la verifica dei mezzi è necessaria e fondamentale ai fini dell’

attività.

Attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Potenziare il rilevamento delle richieste della popolazione

Verifica e organizzazione trasporto

Potenziamento numero dei trasporti effettuati

Registrazione e compilazione scheda trasporto

Il Centralino riceve le richieste provenienti dai cittadini privati, dalle strutture sanitarie. Il

Centralinista impegnato registra la richiesta e le coordinate (orari e luogo) nel quale si deve

effettuare il trasporto. Un numero maggiore di postazioni di Centralinisti implementa la

risposta ai cittadini o alle istituzioni che chiamano per richiedere un trasporto.

Il Responsabile dei Servizi, in base alla richiesta, verifica e definisce quali mezzi di trasporto

e quale equipaggio è adeguato a rispondere alla necessità indicata e definisce la possibilità di

poter svolgere il trasporto assistito richiesto.

Per ogni tipologia di trasporti, la squadra è variabile e le competenze dei membri della stessa

devono essere congrue alla tipologia di trasporto, quindi chi chiederà tramite il centralino le

disponibilità dei volontari dovrà tenere conto di questi fattori.

Stabilito il tragitto del trasporto e formato l’equipaggio si procede allo svolgimento dello

stesso. Un maggior numero di equipaggi garantisce maggiore disponibilità di risposta.

Una volta effettuato il trasporto si registrerà l’esecuzione sugli appositi moduli di registro e

si segnalerà se si tratta di singolo trasporto o se lo stesso necessita di continuità e per quanto.

Obiettivo 2) Aumentare i servizi del 3% a favore della popolazione anziana

Azione intervenire rispetto alle necessità degli anziani di trasporti assistiti e protetti

là dove la risposta non è soddisfatta, fornendo una possibilità di trasporto

qualitativamente adeguato.


Rilevamento delle richieste della popolazione anziana


Realizzazione del trasporto


Il Centralino riceve le richieste provenienti dai cittadini privati, dalle strutture sanitarie, o dal

118. Il Centralinista impegnato registra la richiesta e le coordinate (orari e luogo) nel quale si

deve effettuare il trasporto.






Il Responsabile dei Servizi, in base alla richiesta, verifica e definisce quali mezzi di trasporto

e quale equipaggio è adeguato a rispondere alla necessità indicata e definisce la possibilità di

poter svolgere il trasporto assistito richiesto.

Stabilito il tragitto del trasporto e formato l’equipaggio si procede allo svolgimento dello

stesso, contattando preventivamente il trasportato nuovamente tramite il centralino.

Una volta effettuato il trasporto si registrerà l’esecuzione sugli appositi moduli di registro e

si segnalerà se si tratta di singolo trasporto o se lo stesso necessita di continuità e per quanto.

Obiettivo 3) passare dal 35% al 38% di risposta a favore dell’aumento della popolazione

estiva

Azione Anche per questo obiettivo l’attività da svolgere è quella di reperire più volontari

e costituire più squadre, per qualsiasi tipologia di trasporto, così da avere anche nello stesso

turno, alternative a chi è già impegnato, di conseguenza dare maggiore disponibilità a chi

necessita di un trasporto.


Potenziare il rilevamento delle richieste della popolazione


Potenziamento numero dei trasporti effettuati


Le azioni da svolgere anche per raggiungere questo obiettivo sono le medesime esposte per

l’obiettivo numero 1, ossia il potenziamento della risposta del Centralino e la possibilità di

avere un maggior numero di equipaggi a disposizione nel periodo estivo.

Per la gestione di attività di tipo complesso che vedranno i giovani del servizio civile

coinvolti nella gestione del rapporto con l’utenza e del rapporto di relazione interna con

i volontari, ANPAS Emilia Romagna mette a disposizione un professionista

COUNSELOR che su richiesta dell’ Associazione potrà intervenire al fine di migliorare

la qualità del servizio e la qualità del rapporto con i volontari della Pubblica Assistenza.

9.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 9.1(*)

DIAGRAMMA DI GANNT

mesi precedenti

presentazione progetto

-3 -2 -1

FASE PREPARATORIA

Analisi del contesto

Analisi dei bisogni

Individuazione destinatari

Individuazione risorse disponibili

Partners

mesi progetto -

2

-

1

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

APPROVAZIONE PROGETTO

Promozione e sensibilizzazione






INIZIO PROGETTO

Accoglienza

Formazione specifica

Formazione generale

Affiancamento

Realizzazione dei servizi

Monitoraggio

9.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto(*)

Gli operatori volontari di Servizio Civile manterranno per tutta la durata del progetto ma

soprattutto nei primi mesi, una stretta collaborazione con il personale Volontario e/o

Dipendente di ciascuna Associazione nello svolgimento delle attività sotto specificate.

Con il completamento dei diversi percorsi formativi e il conseguimento delle relative

certificazioni oltre che con il crescere dell’esperienza maturata sul campo potranno acquisire

una maggior autonomia.

Nel corso del periodo di servizio potranno ricoprire i seguenti ruoli:

- Accompagnatore nei trasporti ordinari sociali

- Autista nei trasporti ordinari sociali

- Accompagnatore nei trasporti ordinari sanitari

- Autista nei trasporti ordinari sanitari

- Centralinista

I Ruoli previsti per gli operatori volontari del Servizio Civile saranno svolti nella

realizzazione delle seguenti attività previste per il raggiungimento degli Obiettivi:

TRASPORTI SOCIALI

Questa categoria comprende alcuni tipi di servizi che non hanno un preciso carattere sanitario

ma che vanno a coprire bisogni non meno importanti. In particolare si rivolgono a quella fascia

di popolazione anziana che necessita di trasporto per raggiungere centri diurni, di

socializzazione o circoli culturali. Vengono effettuati per quelle persone che possono avere

difficoltà di deambulazione o che semplicemente non hanno nessun familiare disposto ad

accompagnarli.

Sono servizi che si svolgono di giorno, tendenzialmente con cadenze quotidiane o settimanali.

I Trasporti vengono svolti da 2 persone, un autista ed un accompagnatore e vengono utilizzate

autovetture o pulmini attrezzati. Fondamentale compito degli operatori volontari è assistere e

aiutare gli utenti durante il trasporto e soprattutto mostrarsi aperti al dialogo, alla condivisione

di un momento, seppur breve, di socializzazione e alleviare per quanto possibile il problema

della solitudine che solitamente accompagna gli anziani.

In questa categoria ritroviamo anche il trasporto per utenti con disabilità fisica o psichica dalle

abitazioni ai luoghi di lavoro oppure in strutture riabilitative o centri residenziali. Si tratta di

servizi con cadenza quotidiana i cui orari sono generalmente quelli diurni.

Anche qui gli operatori volontari saranno impegnati con il ruolo di accompagnatore o di

Autista assieme agli altri Volontari dell’associazione. I mezzi utilizzati sono pulmini

attrezzati.

TRASPORTI SOCIO SANITARI






Si intendono una serie di trasporti di pazienti da o per strutture sanitarie (ospedaliere e non).

Tali trasporti possono essere dovuti a dialisi, ricoveri, dimissioni, visite mediche, effettuazione

di esami clinici (radiografie, risonanze magnetiche, ecc.) o di terapie (chemioterapie,

radioterapie, dialisi, ecc.). In questi Trasporti non vi è un immediato pericolo per la vita del

paziente, ma sono comunque legati a prestazioni sanitarie.

I servizi sono ordinariamente svolti da 2 persone, un Autista ed un Accompagnatore, anche se

il numero è suscettibile di variazioni in funzione del tipo di servizio o di circostanza che si

presenta.

I Trasporti si svolgono prevalentemente durante il giorno.

Gli operatori volontari in Servizio Civile qui possono ricoprire sia il ruolo di

Accompagnatore, che di Autista.

Compito dei giovani (al termine del corso di formazione specifica previsto per il servizio)

sarà quello di operare in collaborazione con il personale dell’Associazione nella gestione

di tali trasporti.

Una caratteristica di questi servizi risiede nel fatto che in quest’attività risulta più significativo

il rapporto umano con le persone trasportate e con i famigliari che sovente le accompagnano.

Ciò richiede negli operatori volontari una maggior sensibilità nel comprendere le condizioni

delle persone trasportate ed una più spiccata propensione al rapporto interpersonale ed alla

condivisione, per quel tempo trascorso insieme, delle sofferenze del paziente. Ciò si estrinseca

nella disponibilità al dialogo e all’ascolto ma anche nella facilitazione delle prassi

amministrative da espletare all’interno delle strutture sanitarie che sovente diventano un

ulteriore peso per la persona sofferente.

Poiché l’attività di trasporti sociali, disabili e sanitari non si espletano solo a partire dalla presa

in carico del paziente fino all’arrivo a destinazione, ma comprende tutta una serie di attività

precedenti e successive al servizio in sé per sé, agli operatori volontari del Servizio Civile

Nazionale così come previsto per gli altri componenti gli equipaggi verrà richiesto un impegno

che riguarda tutti gli aspetti legati all’espletamento del servizio.

Vediamo nel dettaglio le azioni:

Controllo del mezzo

Ripristino materiali e attrezzature mancanti, controllo presidi sanitari e loro scadenza

Apertura scheda di servizio del trasporto da eseguire

Spostamento dalla sede al domicilio del paziente

Accoglienza del paziente ed eventuale accompagnatore

Presa in carico del paziente e assistenza del paziente nel tragitto casa – domicilio e

ritorno

Rientro in sede o inizio nuovo trasporto

Chiusura scheda di servizio

Rientro e controllo del mezzo

Manutenzione pulizia e ripristino materiali sanitari

CENTRALINO

Riveste un’importanza notevole nelle Associazioni di Pubblica Assistenza. La figura del

centralinista è la prima che viene in contatto con gli utenti che chiamano le sedi delle

Associazioni per esporre le loro necessità, è la persona che riceve le chiamate degli enti

(Centrali Operative, strutture sanitarie ed assistenziali, Comuni, ecc.) che hanno rapporto con

le Pubbliche Assistenze. Altro compito importante è quello della trasmissione delle

informazioni ricevute ai vari responsabili che organizzano equipaggi e turni.

I giovani saranno chiamati a svolgere questi compiti prevalentemente in orario diurno.

Ci sono poi all’interno delle associazioni attività prevalentemente di segreteria generale come

ad esempio le archiviazioni delle schede paziente o attività varie.






In questa attività gli operatori volontari saranno impiegati nel ruolo di Centralinista.

DESCRIZIONE ALTRI ELEMENTI RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ CHE I RAGAZZI

SVOLGERANNO:

Conduzione dei mezzi delle sedi locali da parte degli operatori volontari SCN

Per quanto riguarda le attività proposte dal progetto, è prevista anche la conduzione dei mezzi

che gli enti metteranno a disposizione per la realizzazione del progetto (inseriti nell’elenco al

Punto 26 della Scheda Progetto), alla condizione che l’operatore volontario in Servizio Civile

Nazionale ne abbia fatta richiesta e superi una prova interna di guida, effettuata sotto la

supervisione dei responsabile parco mezzi della sede locale in cui egli opera.

Orario di servizio

L’orario di servizio (ad eccezione del periodo in cui sarà affrontata la formazione generale e

specifica, per esigenze legate ad impegno e reperibilità dei formatori) sarà organizzato in turni

articolati dalle ore 6.00 alle ore 22.00.

ALTRI ELEMENTI AGGIUNTIVI AL MODULO DI FORMAZIONE E

INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI VOLONTARI IN

SERVIZIO CIVILE

Ogni volontario, nello svolgimento delle attività previste dal progetto, potenzialmente si

potrebbe trovare esposto a rischi presso la struttura o i luoghi dove svolge l’attività. Attraverso

la partecipazione al progetto e svolgendo le attività previste si prevede che gli operatori

volontari in Servizio Civile acquisiranno anche conoscenze specifiche in materia di salute e

sicurezza sul lavoro.

Tali conoscenze saranno conseguite in modo informale, attraverso le esperienze dirette e

supportate da un percorso guidato anche tramite un sistema informatico e conoscitivo, in

accompagnamento con il personale dell’ente (vedi box 9.4).

9.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività (*)

Per poter eseguire le attività sopra descritte vengono coinvolte diverse figure con

specifiche professionalità in base alle attività che abbiamo indicato.

Rilevamento delle richieste della popolazione

Centralinista: colui/colei che si occupa di gestire le chiamate degli utenti, tenere i contatti

radio con i mezzi sul territorio, prendere le prenotazioni per visite e trasporti programmati.

Verifica e organizzazione Trasporto

Referenti organizzativi dei Servizi: coloro i quali si occupano dell'organizzazione effettiva

dei trasporti, dei turni degli operatori volontari, della creazione degli equipaggi.

Responsabile parco Automezzi: colui che si occupa dei mezzi a disposizione

dell'associazione, organizzando le revisioni, i tagliandi, le assicurazioni e tutte le verifiche

tecniche affinchè i mezzi siano sempre efficienti.






Realizzazione del trasporto - in base ai differenti trasporti erogati

Autista trasporto socio-sanitari: operatore volontario che ha seguito il percorso formativo

per essere abilitato all'accompagnamento degli utenti infermi e che ha anche l'abilitazione

alla guida dei mezzi per trasporto sanitario (Ambulanze di tipo B)

Accompagnatore trasporto socio-sanitari: operatore volontario abilitato, dopo il percorso

formativo, ad accompagnare sui mezzi gli infermi, ammalati, i dializzati.

Registrazione trasporti

Segreteria / amministrazione: il personale che si occupa di tutti gli aspetti burocratici e

amministrativi dell'associazione, ma anche i registri dei volontari, l'archivio dei soci;

catalogano i reportage dei trasporti eseguiti.

Quantità delle risorse umane coinvolte nelle singole associazioni suddivise per

professionalità

P.A. CITTÀ DI LUGO Personale

volontario

Personale

dipendente

Autisti Automediche, auto e

pulmini disabili 2 0

Autisti ambulanza 2 2

Autisti pulmini o mezzi per

disabili 2 0

Soccorritori di livello base 6 0

Soccorritori di livello

avanzato 6 0

Centralinisti 1 1

Personale di

segreteria/amministrazione 0 1

Responsabile automezzi 1 0

Referente servizi 0 1

Totale 14 5

PUBBLICA ASSISTENZA

VALLE PEGA

Personale

volontario

Personale

dipendente

Autisti Automediche, auto

e pulmini disabili 10 2



disabili 4 0



avanzato 4 0

Centralinisti 1 0

Personale di



Referente Servizi 1 0

PUBBLICA ASSISTENZA

CITTÀ DELLE ALFONSINE

Personale

volontario

Personale

dipendente





disabili 4 0



avanzato 8 0

Centralinisti 2 0

Personale di




Totale 17 0

P.A. CITTÀ DI FORLÌ Personale

volontario

Personale

dipendente





disabili 3 0



avanzato 34 0

Centralinisti 0 5

Personale di









Totale 26 5

P.A. CROCE VERDE

GAMBETTOLA

Personale

volontario

Personale

dipendente





disabili 6 0



avanzato 6 0

Centralinisti 2 0

Personale di




Totale 16 0

ASSISTENZA

PUBBLICA ESTENSE

Personale

volontario

Personale

dipendente





disabili 12 0



avanzato 54 0

Centralinisti 3 0

Personale di




Totale 160 0

Totale 78 18

PUBBLICA ASSISTENZA

CROCE BLU BELLARIA

IGEA MARINA

Personale

volontario

Personale

dipendente





disabili 8 0



avanzato 8 0

Centralinisti 2 0

Personale di




Totale 22 0

P.A. COMPRENSORIO

DEL RUBICONE

Personale

volontario

Personale

dipendente





disabili 7 0



avanzato 7 0

Centralinisti 2 0

Personale di




Totale 46 0

PUBBLICA ASSISTENZA

PROVINCIA DI

PIACENZA SEZ RUSSI

Personale

volontario

Personale

dipendente





disabili 5 0



avanzato 7 0

Centralinisti 2 0

Personale di




Totale 42 0






10) Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto (*)

11) Numero posti con vitto e alloggio

12) Numero posti senza vitto e alloggio

13) Numero posti con solo vitto

14) Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, oppure, in alternativa, monte ore annuo (*) Monte ore annuo per un minimo di 20 ore ed un massimo di 36 ore settimanali

15) Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari

(minimo 5, massimo 6)(*)

16) Eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio:

I volontari sono tenuti a rispettare alcuni importanti obblighi:

- puntualità e rispetto degli orari dei turni,

- disponibilità ad indossare la divisa dell’associazione,

- disponibilità a spostarsi con i mezzi dell’Ente,

- rispetto del regolamento di ogni singola associazione.

In alcune sedi di attuazione potrà essere richiesta la disponibilità a saltuari turni festivi dovuti

ad imprescindibili esigenze di servizio.

CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE

17) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili

Locali di Ente Accreditato(*):

GENERATO DA HELIOS

18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile universale con indicazione delle ore dedicate:

I volontari verranno impiegati in azioni di promozione e propaganda del Servizio Civile

attraverso tali azioni:

34

0

34

0

1145

5






Pubblicazione sui Siti internet di ANPAS Nazionale www.anpas.org , ANPAS

Regionale : www.anpasemiliaromagna.org e pubblicazione sui Siti internet delle singole

associazioni

Uso delle Mailing-list delle singole associazioni per promuovere il progetto

Newsletter “Anpas Informa” e Newsletter delle singole Associazioni coinvolte

Distribuzione di Volantini Anpas nel territorio, in particolare nei luoghi ricreativi e

aggregativi frequentati da giovani (circoli parrocchiali, scuole, circoli ricreativi, circoli

sportivi, università, uffici comunali, Informagiovani)

Inserzione di articoli sulla stampa locale

Distribuzione di materiale informativo in occasione di banchetti all’interno di Feste

e Sagre di Paese

Spedizione di lettere informative ai ragazzi di età idonea a partecipare ai progetti di

Servizio Civile

Centro Servizi di Volontariato delle varie province

Pubblicazione sul sito del Forum Terzo Settore Emilia-Romagna

www.terzosettoreemiliaromagna.it per promozione Servizio Civile Nazionale

Conferenza e/o convegno organizzata dal Forum del Terzo Settore Emilia-Romagna

per la promozione e la sensibilizzazione del Servizio Civile Nazionale

L’impegno per la campagna di diffusione si stima che impegnerà le sedi di attuazione per

oltre 25 ore

19) Criteri e modalità di selezione degli operatori volontari non verificati in sede di accreditamento (*)

------

20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri

enti (*)

SI

21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto (*)

------

22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento o acquisiti da

altri enti (*)

SI

23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dal decreto legislativo, n. 40 del 6 marzo 2017:

Si ritiene requisito preferenziale, ma non obbligatorio, il possesso della patente B e la

disponibilità alla guida dei mezzi



http://www.anpasemiliaromagna.org/

http://www.terzosettoreemiliaromagna.it/





24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

Descrizione Quantità

Valore unitario

orario

Valore

totale

Divisa e dispositivi di protezione

individuale

N° 34

volontari € 300 € 10.200

Pubblicità progetto: lettere,

(stampe, spedizione) volantini,

poster, pubblicità su quotidiani

N° 9

sedi € 200 € 1.800

Costi di amministrazione

segreteria imputabili a gestione

progetto (6 ore mensili x 12 mesi

x 15 costo orario sede)

N° 9

sedi

€ 900 € 8.100

Costi formazione specifica

Corso comprensivo di dispense

per il corso di formazione base

(Costo stimato)

N° 34

volontari € 10,00 € 340

Costo stimato rimborsi e spese

per formatori (66 ore per 50€) €50,00 € 3.300

COSTI TOTALI € 23.740

25) Eventuali reti a sostegno del progetto (partners):

Accordo con Fondazione Catis onlus, per la fornitura di caschetti protettivi da

utilizzare in servizio come dispositivi di protezione individuale (DPI) vedi lettera

allegata.

La Società STEA CONSULTING srl (CF/p.iva 02674030644) collaborerà alla

realizzazione di questo progetto mettendo a disposizione un sistema informatico

denominato “VOLONTARIAMENTESICURI”, raggiungibile dal sito

www.volontariamentesicuri.org,

In particolare il sistema informatico “VOLONTARIAMENTESICURI” ha

l’obiettivo di fornire agli enti che impiegano gli operatori volontari in Servizio Civile

un supporto organizzativo relativamente alla salute e sicurezza sul lavoro. Un

“sentiero intelligente” guiderà gli enti alla individuazione dei pericoli cui gli

operatori volontari SC sono esposti durante lo svolgimento del servizio, alla corretta

scelta degli eventuali dispositivi di protezione individuale, alla individuazione delle

procedure da adottare. Questo sistema informatico residente su piattaforma web e

accessibile agli enti Anpas attuatori di servizio civile consentirà di creare una “rete

virtuosa” orientata alla corretta applicazione della normativa in materia di salute e

sicurezza sul lavoro ed all’accrescimento dell’efficacia ed efficienza delle azioni

condotte dai giovani in Servizio Civile in servizio presso le Pubbliche Assistenze

aderenti ad Anpas Nazionale.


http://www.volontariamentesicuri.org/





STEA CONSULTING srl verificherà l’efficienza e l’efficacia del sistema attraverso

net-audit con i responsabili degli enti dove i volontari in servizio civile presteranno

servizio, utilizzando una piattaforma dedicata di videoconferenza.

26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*)

Le risorse necessarie per l’attuazione del progetto sono suddivisibili in quattro categorie e

possono essere dettagliate come di seguito specificato:

Dispositivi di protezione individuali

Attrezzature informatiche, di telecomunicazione e tecniche di supporto

Mezzi di trasporto da utilizzare per i servizi socio sanitari

Attrezzature da utilizzare per la formazione specifica

Dispositivi di protezione individuale

Ad ogni volontario in servizio civile verranno consegnati in dotazione:

Divisa completa (pantaloni, maglia, giacca estiva e invernale)

dispositivi di protezione individuale previsti dalle norme in materia di sicurezza sul lavoro.

Attrezzature informatiche, di telecomunicazione e tecniche di supporto

Ogni sede locale di progetto è dotata di infrastrutture telefoniche (esempio: almeno due

linee urbane ed una linea fax) di infrastrutture informatiche, di infrastrutture radiofoniche

che le permettono di essere collegata direttamente con le centrali operativee con i mezzi di

soccorso e trasporto impegnati nella realizzazione del Progetto.

Ad ogni volontario verrà fornito chiavetta USB con caricati tutti i documenti inerenti

al progetto.

Mezzi di trasporto da utilizzare per i servizi socio sanitari

Per le 9 sedi di attuazione saranno a disposizione per l’attuazione del progetto le seguenti

attrezzature:

9 autoambulanze B per servizi di trasporto sanitario ordinario

30 autoambulanze A per servizi di trasporto sanitario

16 pulmini per il trasporto dei disabili

13 autovetture e automediche

Dotazione di ogni ambulanza:

Tutti i veicoli di trasporto sono dotati di infrastrutture radiofoniche che permettono agli

operatori di essere in contatto con la sede locale di progetto e con la centrale operativa

La dotazione differisce in base alla classificazione dell'ambulanza, i 9 veicoli classificati

come “classe B”, per il trasporto di infermi prevedono la seguente dotazione minima:

Set per cateterismo vescicale:

1 catetere vescicale misura n. 14;

1 catetere vescicale misura n. 18;

guanti sterili misura n. 8;

guanti sterili misura n. 7 1/2;

1 sacchetto sterile per urine;






lubrificante per catetere;

1 fiala di soluzione fisiologica;

1 siringa da 10 cc

1 flacone disinfettante.

Zaino di soccorso e relativo contenuto:

siringhe di varie misure

ventilatore manuale tipo “ambu” con quattro mascherine di misure diverse

1 flacone da 500 cc di soluzione fisiologica

1 flacone da 100 cc di soluzione fisiologica

2 bende elastiche

1 coperta termica

Set per intubazione composto da:

1 laringoscopio con tre lame;

1 catether-Mounth

1 rotolo di garza

1 Siringhe di varie misure

1 set di tubi endo-tracheali di varie misure (da 2,5 a 8,5) e relativo lubrificante;

1 set di cannule di Güdel

1 confezione di garze sterili in pacchetti

1 set di sondini per aspirazione.

Set vena periferica:

1 aghi per cannula (misure 2x14 – 2x16 – 4x18 – 4x20 – 4x22)

2 cerotto in nastro e laccio emostatico

3 batuffoli con disinfettante

Deflussori:

sfigmomanometro e fonendoscopio

penna pila

abbassalingua

termometro sanitario

materiale per stick glicemico

torcia portatile per illuminazione notturna

forbici o cesoie per tagliare abiti e/o cinture

Fleboclisi e farmaci di ambulanza (il disciplinare è definito dal DPR 27 marzo 1992 ed

il loro utilizzo è riservato esclusivamente al personale medico e paramedico abilitato)

I mezzi classificati come “Classe A” sono in totale 30 e per poter essere impiegati come

“Unità mobili di rianimazione” o “unità mobili di soccorso avanzato” debbono avere la

seguente dotazione minima, in aggiunta a quella sopraindicata per le ambulanze di

“Classe B”:

Supporto traumatologico

barella a cucchiaio

telo barella

collari cervicali rigidi tipo Stifneck di tutte le misure






immobilizzatori per arti (“steccobende”)

immobilizzatore spinale (“barella spinale”)

estricatore spinale

materassino a depressione

Supporto ventilatorio:

ventilatore automatico

ventilatore manuale tipo “ambu” con mascherine di tutte le misure

cannule di Guedel

bombole di ossigeno con flussometro e mascherina

materiale per intubazione

aspiratore trasportabile (con sondini per aspirazione)

Supporto circolatorio:

monitor defibrillatore

saturimetro elettronico

laccio per emostasi

apparecchio per misurazione pressione arteriosa (manuale/analogico o elettronico)

Altro materiale:

borsa contenente bende, cerotti, disinfettante

set per ustionati

set per accessi venosi centrali

set per minitracheotomia

set per drenaggio toracico

coperte termiche

set per cateterismo vescicole

set recupero arti amputati

Dotazione dei pulmini per trasporto disabili

Dotazione di ogni mezzo di trasporto per disabili

Nota: tutti i veicoli di trasporto disabili sono dotati di infrastrutture radiofoniche che

permettono agli operatori di essere in contatto con la sede locale di progetto.

Mancando un disciplinare specifico circa l’utilizzo dei mezzi per trasporto disabili è

impossibile definire in questo momento uno standard che possa accomunare tutti i mezzi

in possesso degli enti promotori del progetto, in linea di massima tutti i furgoni utilizzati

per il servizio sono dotati di pedane (elettromeccaniche) e di presidi per l’ancoraggio di

carrozzine, nonché di sedili anatomici, ecc.

Attrezzature da utilizzare per la formazione specifica

Per la realizzazione della formazione specifica saranno messi a disposizione le seguenti

attrezzature per ciascuna delle 9 sedi di progetto:

n. 2 Manichini per esercitazione alla pratica di rianimazione

cardiopolmonare

n° 2 palloni autoespansibili di rianimazione (AMBU)

n° 1 barella a cucchiaio






n° 1 sedia portantina

n° 1 borsa o zaino di soccorso

n° 1 set di collari

n° 1 set cannule oro-faringee

n° 2 teli portaferiti

n° 1 trauma-estricatore KED

n. 1 Defibrillatori

n. 1 Videoproiettore

n° 1 lavagna a fogli mobili

n° 1 computer

n° 1 Dispensa per ciascun Volontario in SCN

CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI

27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

Nessuno

28) Eventuali tirocini riconosciuti:

Nessuno

29) Attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante

l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae

1. Attestato specifico

2. Attestato specifico rilasciato e sottoscritto da ente terzo: STEA CONSULTING Srl (vedi autocertificazione e accordo allegati)

FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI

30) Sede di realizzazione (*)

PUBBLICA ASSISTENZA CITTA’ DELLE ALFONSINE - Via Cattaneo 2 - 48011

ALFONSINE (RA)

31) Modalità di attuazione (*)

In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente (anche avvalendosi di esperti della

materia trattata)

32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti(*)






SI

33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)

------

34) Contenuti della formazione (*)

------

35) Durata (*)

44 ore erogate entro la prima metà del periodo di realizzazione del progetto (180 giorni)

FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEGLI OPERATORI VOLONTARI

36) Sede di realizzazione (*)

P.A. CITTÀ DI LUGO - Via Piratello 102 - 48022 LUGO (RA)

PUBBLICA ASSISTENZA VALLE PEGA - Via Circonvallazione 65 - 44011

ARGENTA (FE)

P.A. CROCE VERDE GAMBETTOLA - Via Don Minzoni 5/c - 47035

GAMBETTOLA (FC)

PUBBLICA ASSISTENZA CROCE BLU BELLARIA IGEA MARINA - Via Ricci 9

47814 BELLARIA IGEA MARINA (RN)

PUBBLICA ASSISTENZA CITTA’ DELLE ALFONSINE - Via Cattaneo 2 - 48011

ALFONSINE (RA)

ASSISTENZA PUBBLICA ESTENSE - Viale Kraznodar 41 - 44100 FERRARA

(FE)

P.A. COMPRENSORIO DEL RUBICONE - Via Pietà 100 - 47039 SAVIGNANO

RUBICONE (FC)

37) Modalità di attuazione (*) in proprio presso l’ente con formatori Anpas iscritti all’albo regionale dei formatori del

CENTRO FORMAZIONE

38) Nominativo, dati anagrafici e competenze /esperienze specifiche del/i formatore/i in relazione ai singoli moduli (*)

dati anagrafici del

Competenze/esperien

ze modulo formazione






formatore specifico specifiche

Cristiana Madoni nata a

Parma il 2/3/1975

Laurea in Medicina e

Chirurgia, componete

della commissione

didattica scientifica

Centro di formazione

Anpas Emilia-

Romagna, formatore

Anpas iscritto all’albo

regionale.

PIS, primo intervento sanitario;

CR, capacità relazionali con l’equipe e

l’utenza;

SOS, sicurezza nelle operazioni di

soccorso;

EMING, emergenza in gravidanza;

ML, elementi di medicina legale;

BLSD, autorizzazione all’utilizzo del

defibrillatore nell’adulto;

PBLSD, autorizzazione all’utilizzo

del defibrillatore nel pediatrico;

TB, trauma base;

PIT, presidi di immobilizzazione e

trasporto;

GEMAX, gestione nelle maxi-

emergenze

ADDESTRAMENTO PRATICO

INFORMATIVA SUI RISCHI

CONNESSI ALL’IMPIEGO DEGLI

OPERATORI VOLONTARI IN

SERVIZIO CIVILE NELL’AMBITO

DELLE ATTIVITA’ PREVISTE

DAL PROGETTO

Claudia Polastri nata a

Mirandola il 21/3/1984

Laurea in medicina e

chirurgia, , formatore

Anpas iscritto all’albo

regionale.



l’utenza;


soccorso;





PBLSD, autorizzazione all’utilizzo del

defibrillatore nel pediatrico;

TB, trauma base;


trasporto;


emergenze


Alessandra Grana nata a

Piacenza il 03/05/1975

Laurea in Scienze

Infermieristiche,

formatore Anpas

iscritto all’albo

regionale



l’utenza;


soccorso;












TB, trauma base;


trasporto;


emergenze


Valeria Balboni nata a

Mirandola 07/06/1990

Laurea in Scienze

infermieristiche,

formatore Anpas

iscritto all’albo

regionale



l’utenza;


soccorso;







TB, trauma base;


trasporto;


emergenze


Cristina Vedovelli nata

Fiorenzuola d’Arda il

14/07/1967

Laurea in scienze

infermieristiche,

componente

commissione

didattica Anpas,

formatore Anpas

iscritto all’albo

regionale



l’utenza;


soccorso;







TB, trauma base;


trasporto;


emergenze


39) Nominativo, dati anagrafici e competenze specifiche del formatore in riferimento al modulo concernente “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale” (*)

Cristiana Madoni nata a Parma il 2/3/1975






Laurea in Medicina e Chirurgia, componete della commissione didattica scientifica Centro

di formazione Anpas Emilia-Romagna, formatore Anpas iscritto all’albo regionale per i

moduli: PIS, Gemax, CR, BLSD, SOS, ML, PBLSD,TB, PIT, EMING,

ADDESTRAMENTO PRATICO, LEGGE 81

40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*) I corsi prevedono l’utilizzo di lezioni frontali con docenti esperti supportate da dispense e

testi specifici e mezzi didattici quali lavagna luminosa, diapositive, presentazioni con

programma power-point su pc.

Durante gli incontri sono previste simulazioni e prove pratiche (con manichini e attrezzature

sanitarie).

Al termine di ogni modulo formativo è previsto un test teorico-pratico e un test di

gradimento per la valutazione dell’efficacia e della soddisfazione della formazione

41) Contenuti della formazione (*)

PIS-Primo Intervento Sanitario

ARGOMENTI FORMATORE ORE

Storia dell’Anpas e dell’associazione sul

territorio-

Aspetti legislativi- Organizzazione del sistema

112-118

Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

2

Metodo di valutazione paziente traumatico e casi

clinici

Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

3

Metodo di valutazione paziente non traumatico

e casi clinici

Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

3

BLS Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

3

Valutazione teorica Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

1

Protocolli operativi e procedure nella gestione dei servizi







I protocolli per la gestione della chiamata di

soccorso in centrale operativa 118 e per l’invio

del mezzo di soccorso;

la radio

Il linguaggio radio e i protocolli relativi alle

comunicazioni

Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

2

BLSD –Basic Life Support and Defibrillation


Valutazione del Paziente

Metodo ABC-

Manovre di RCP

Impiego del DAE

Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

2

Abilità pratiche di Rianimazione Cardio-

Polmonare

Impiego pratico del DAE

Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

3

Valutazione teorico

Pratica BLSD

Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

1

ML-Medicina Legale


Elementi di Medicina Legale

Normative

Privacy

Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

2

CR- Capacità relazionale


Capacità di relazione con Equipe ed Utenza Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

3

Addestramento


Addestramento pratico Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

4

PBLSD- Pediatric Nasic Life Support and Defibrillation







Valutazione del Paziente Pediatrico

Metodo ABC

Manovre di RCP

Impiego del DAE

Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

1

Abilità pratiche di Rianimazione Cardio-

Polmonare Pediatrica

Impiego pratico del DAE

Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

2

Valutazione teorico-pratica Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

1

TB-Trauma Base


Trattamento del Paziente traumatizzato in

ambito pre-ospedaliero per il supporto delle

funzioni vitali di base

Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

4


Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

1

PIT-Presidi di Immobilizzazione e Trasporto


Impiego pratico dei presidi di

immobilizzazione e trasporto:

Posizionamento del collare cervicale

Tavola spinale ed accessori

Sistema Ked

Immobilizzatori per arti

Materasso a decompressione

Barella a cucchiaioatraumatica

Sedia di evacuazione

Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

5

Valuatzione teorico-pratica Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

1

GeMax-Gestione Maxiemergenze







Gestione extra ospedaliera delle grandi

emergenze e delle emergenze non

convenzionali incluse le procedure di triage sul

campo

Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

3


Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

1

SOS-Sicurezza in Operazioni di Soccorso


Autoprotezione durante le operazioni di

soccorso in autostrada

Modalità di rendez vous con MSA

Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

3


Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

1

Eming-Emergenza in Gravidanza


Gestione delle problematiche inerenti il parto

in ambiente extra ospedaliero e modalità di

trasporto

Valutazione teorico

Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

2

Addestramento


Addestramento pratico Cristiana Madoni;

Claudia Polastri;

Alessandra Grana;

Valeria Balboni;

Cristina Vedovelli

10

Modulo formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti

di Servizio Civile

Indicazioni generali su L.81 FAD a cura di Anpas Nazionale

6 ore

Informativa sui rischi connessi

all’impiego dei volontari in

Servizio Civile nell’ambito delle

attività previste dal progetto

Durata

lezione/modulo

Cognome Nome

Formatore

2 ore CRISTIANA MADONI






42) Durata (*) 72 ore

La formazione specifica sarà erogata per tutte le ore previste entro e non oltre 90 giorni

dall’inizio del progetto.

ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE

43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto

(*)

Il piano di monitoraggio sulla formazione generale è quello Anpas, verificato dall’UNSC in

sede di accreditamento.

Il piano di monitoraggio sulla formazione specifica, avendo come finalità la valutazione

della qualità e dell’efficacia delle attività di formazione, si propone di verificare il

raggiungimento degli obiettivi previsti in formazione attraverso le seguenti azioni:

- sono previste verifiche teorico-pratico al termine di ogni modulo formativo

- sono previsti affiancamenti con personale qualificato

- il direttore sanitario attraverso una verifica finale rilascia l’autorizzazione di idoneità

al ruolo

Si terrà controllata la preparazione degli operatori volontari del Servizio Civile ad opera del

Responsabile per la Formazione attraverso incontri collettivi e, qualora fosse necessario,

attraverso colloqui individuali.

Firenze, 21 Dicembre 2018

Il Responsabile legale dell’ente e Responsabile del

Servizio Civile Nazionale (Fabrizio Ernesto Pregliasco)


allegato 2 - sh a progetto per l’impiego di operatori ......

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