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ALLEGATI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2019/22
1. ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCALASTICO PROF.SSA MIRIANA ZANNELLA PRESENTATO AL COLLEGIO DOCENTI PER L’ELABORAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2019/2022
Il DIRIGENTE SCOLASTICO VISTO l’art. 1, del D.lvo n. 59/1998 con il quale al c. 2 si affidano al Dirigente Scolastico compiti di gestione unitaria dell’unità scolastica, conferendo al medesimo autonomi poteri di direzione, di coordinamento, di gestione e di valorizzazione delle risorse umane, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali; VISTO il D.P.R. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59”; VISTE le competenze del Collegio dei docenti, art. 7 del T.U. n. 297/1994; VISTO l’art.25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001 n. 165, recante “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” che attribuisce al Dirigente Scolastico, quale garante del successo formativo degli alunni, autonomi poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane al fine di assicurare la qualità dei processi formativi e di assicurare l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca, innovazione metodologica e didattica per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni; VISTO il CCNL vigente e in particolare l’art. 30 del C.C.N.L. del 24.07.2003 e pubblicato sulla G. U. 14.08. 2003, n. 188; VISTO il comma n.14 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107 recante: la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” che, modificando l’art. 3 del D.P.R. 275/1999, attribuisce al Dirigente Scolastico potere d’indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della scuola; ESAMINATO il Piano Triennale dell’Offerta Formativa della scuola 2016/2019 , CONSIDERATA l’importanza che il Piano delle attività didattiche non sia solamente la sommatoria delle proposte elaborate da singoli docenti o consigli di classe ma risponda ad un disegno unitario; OSSERVATO il Piano Annuale dell’inclusione; CONSIDERATI gli interventi educativo - didattici e delle linee di indirizzo, ESAMINATE le risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione e il conseguente Piano di Miglioramento; TENUTO CONTO delle legittime aspettative create in merito alle famiglie in fase di iscrizione nonché i risultati dell’autovalutazione di fine anno e delle indicazioni provenienti dalle istituzioni locali/associazioni educative FISSATI i seguenti propri intenti programmatici:
Coordinamento tra tradizione, innovazione e qualità, partendo dallo sviluppo della cultura della partecipazione, per migliorare qualità curricolare e didattica;
Apertura della scuola all’esterno intesa come capacità di comunicazione, contrattualità e negoziazione;
Ruolo centrale del rapporto Scuola – Famiglia;
Centralità della dinamica “Apprendimento - Insegnamento”, programmando per il raggiungimento delle competenze degli studenti e utilizzando una pluralità di sussidi, strumenti, metodologie;
Priorità ai concetti di “efficacia / efficienza / qualità” del servizio scolastico;
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Crescita di atteggiamenti responsabili e civili da parte degli studenti, facendo leva anche sull’esempio, l’autorevolezza e il dialogo educativo dei Docenti e del personale ATA;
Prevenzione e lotta alle situazioni di disagio e/o all’insuccesso scolastico con diverse forme di recupero e continuo monitoraggio;
Aggiornamento e formazione di tutto il personale facendo leva sul ruolo dell’istituto all’interno della rete d’ambito come scuola nel Polo Formativo di Ambito23;
Amplificazione del ruolo della valutazione nella sfera “formativa / informativa” con il riconoscimento della forte valenza educativa della “motivazione”;
Costruzione di rapporti armonici fra tutto il personale e i vari organi dell’Istituto nel rispetto di funzioni e responsabilità.
RITENUTO che la formulazione del presente atto è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla Legge 107/2015, art. 1 comma 14: EMANA il seguente atto di indirizzo, finalizzato al perseguimento dei sotto elencati obiettivi per l’aggiornamento annuale di quello in vigore e per l’elaborazione del PTOF 2019/2022 e Finalità e principi pedagogici - Realizzare il curricolo d’Istituto coerente con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, in riferimento alle scelte curricolari ed extracurriculari e nel rispetto della normativa di riassetto ordinamentale, organizzativo e didattico e delle Linee Guida ministeriali. - Garantire il successo formativo degli alunni, mantenendo elevati i livelli di qualità dei processi d’insegnamento e apprendimento, con particolare attenzione agli alunni con bisogni educativi speciali. - Integrare la progettazione dei percorsi formativi finanziati con il F.S.E. con il PTOF e il PdM. - Migliorare la qualità dei processi formativi individuando gli aspetti essenziali del curricolo e i relativi standard. - Individuare modalità e forme per gestire il Piano Triennale dell’Offerta Formativa nelle fasi di realizzazione, monitoraggio e autovalutazione dei risultati, tenuto conto degli esiti del RAV e della definizione del Piano di Miglioramento. - Impegnarsi per migliorare l’offerta formativa e superare le criticità individuate nel RAV. - Impegnarsi a raggiungere gli obiettivi di processo del Piano di Miglioramento. Curricolo, progettazione e valutazione: avvio del processo di costruzione del curricolo d’istituto, partendo dalle discipline dell'area comune; istituzione di prove standardizzate di valutazione intermedia e in uscita, per classi parallele e per discipline di area comune; puntuale e diffusa applicazione delle griglie di valutazione adottate per tutta la scuola, per tutte le tipologie di prova e per tutte le discipline; Inclusione e differenziazione: favorire la didattica individualizzata e personalizzata rafforzando metodologie didattiche di tipo inclusivo; prevenire e contrastare la dispersione scolastica; potenziare l'inclusione e garantire il diritto allo studio degli alunni con B.E.S. Continuità e orientamento: costruzione di nuovi rapporti con le scuole secondarie di 2° grado, finalizzati alla riorganizzazione delle strategie di orientamento; riprogettare i processi di orientamento in ingresso e di ri-orientamento per favorire una serena e consapevole scelta del percorso di studio. - Individuare gli strumenti per garantire l’unitarietà dell’Offerta Formativa, nel rispetto della libertà di insegnamento. - Esercitare l’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo volta all’innovazione metodologica e didattica, nonché la formazione e l’aggiornamento culturale e professionale del personale
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scolastico, con riferimento alle priorità indicate dal MIUR e del Piano per la formazione dei docenti dell’istituto. - Farsi carico della “Documentazione valutativa”, esplicitando i contenuti valutativi di competenza dei docenti, le forme di raccolta e di stampa per la consegna all’utenza, anche in modalità on line. - Diffondere tra gli alunni e le famiglie il valore della legalità e delle regole della comunità scolastica, prestando particolare attenzione e cura ad eventuali fenomeni di bullismo e/o cyberbullismo. Scelte di gestione e di amministrazione - Curare i processi di comunicazione organizzativa interna ed esterna, avvalendosi dei nuovi strumenti digitali e nel rispetto del Codice dell’Amministrazione Digitale. - Condividere gli atti normativi interni, le regole ed i comportamenti funzionali alla garanzia della sicurezza di ognuno ed il rispetto della privacy. - Uniformare la propria condotta al nuovo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. - Valorizzare le risorse umane, professionali e strumentali disponibili. - Collaborare con il territorio: con l’utenza, EE.LL, le Associazioni, gli Enti, le Università e le agenzie educative presenti nel territorio - sottoscrivere accordi di rete con altre scuole ed istituti italiani e/o stranieri per promuovere forme di cooperazione, informazione e formazione. La gestione e amministrazione saranno, pertanto, improntate ai criteri di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza, nonché, ai principi e criteri in materia di valutazione delle strutture e di tutto il personale delle amministrazioni pubbliche e di azione collettiva. L’attività negoziale, nel rispetto della normativa vigente, sarà improntata al massimo della trasparenza e della ricerca dell’interesse primario della scuola. PREMESSO - che l’obiettivo del documento è di fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione del PTOF rispetto ai contenuti indispensabili, agli obiettivi strategici, alle priorità, agli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione, agli adempimenti che i docenti sono chiamati a svolgere in base alla normativa vigente; - che le competenze del Collegio dei Docenti, risultanti da una combinata lettura dell'art. 7 del T.U. 297/1994, di successivi provvedimenti normativi e delle disposizioni del CCNL, si riferiscono a: - l'elaborazione del Piano triennale dell'offerta formativa; - l'adeguamento dei programmi d'insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare; - l'adozione delle iniziative per il sostegno di alunni handicappati e di figli di lavoratori stranieri (art. 7 comma 2 lett. m e n T.U.); - lo studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7 comma 2 lett. o T.U.); - l'identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al PTOF, con la definizione dei criteri d'accesso, della durata, delle competenze richieste, dei parametri e delle cadenze temporali per la valutazione dei risultati attesi; - la delibera, nel quadro delle compatibilità con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa e delle disponibilità finanziarie, sulle attività aggiuntive di insegnamento e sulle attività funzionali all'insegnamento; questo atto di indirizzo ha lo scopo di orientare all’interno di un quadro generale e di sistema l’attività decisionale del Collegio dei Docenti in ordine ai contenuti tecnici di sua competenza affinché:
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quanto la scuola propone agli studenti sia coerente con il bacino d’utenza in cui essa opera;
siano individuati gli aspetti irrinunciabili del servizio formativo e siano esplicitati i relativi standard di processo;
scelte curricolari, attività di recupero/sostegno e progetti di ampliamento dell’offerta formativa siano coerenti tra loro e con le finalità e gli obiettivi enunciati dal PTOF così da assicurare unitarietà all’offerta formativa e
rafforzare la congruenza e l’efficacia dell’azione complessiva;
vengano stabiliti tempi e strumenti per favorire la ricerca e sperimentazione di innovazioni didattiche;
sia superata la visione individualistica dell’insegnamento e favorita: cooperazione, sinergia, trasparenza e rendicontabilità;
siano previste forme di documentazione, pubblicizzazione e valorizzazione delle buone pratiche messe in atto da singoli o gruppi di docenti e dei prodotti/risultati degli studenti.
Nell’esercizio delle sue potestà decisionali il Collegio è invitato a tener conto del fatto che:
L’azione collettiva dei consigli di classe e dei dipartimenti disciplinari deve assicurare e verificare gli standard formativi e le prestazioni essenziali stabilite per tutti gli alunni dell’Istituto;
Vanno attentamente valutati i bisogni espressi da famiglie e studenti e la loro evoluzione, in particolare riguardo alle iniziative di recupero, sostegno e orientamento scolastico e professionale;
I singoli insegnanti devono operare in una logica di continuità verticale nel passaggio da un anno di corso all’altro e orizzontale all’interno del team docente;
Le attività aggiuntive di approfondimento, in orario curricolare ed extra curricolare, vanno programmate adeguatamente all’interno del PTOF di Istituto, tenendo in considerazione, come di seguito specificato:
- la valenza formativa rispetto agli obiettivi prioritari stabiliti dal PTOF, - la compatibilità con le risorse a disposizione della scuola, - la definizione dei tempi, incarichi e strumenti per organizzare e monitorare, in questo anno
scolastico, la realizzazione, il monitoraggio e la valutazione dei risultati conseguiti dagli studenti.
Rendere coerente il Piano Triennale dell’Offerta Formativa a livello delle scelte curricolari ed extracurriculari;
Rendere il PTOF “integrato” con i progetti formativi finanziati con il F.S.E.e PON
Migliorare la qualità dei processi formativi individuando gli aspetti essenziali del servizio e i relativi standard;
Trovare modalità e forme per presidiare il Piano Triennale dell’Offerta Formativa nelle fasi di realizzazione, monitoraggio e autovalutazione dei risultati;
Individuare gli strumenti per garantire l’unitarietà dell’Offerta Formativa, nel rispetto della libertà di insegnamento, procedendo all’adozione formale delibera in merito agli strumenti didattici;
Implementare la realizzazione della Riforma ordinamentale prevista dai decreti legislativi attuati della Legge 107/2015.
Esercitare l’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo volta all’innovazione metodologica e didattica, nonché la formazione e l’aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico;
Implementare una nuova responsabilità della scuola: a) generando “Valore” per la comunità di riferimento (studenti e famiglie);
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b) misurando e rendendo riconoscibile tale valore; c) rendendo conto delle proprie azioni e degli effetti prodotti;
Curare i processi di comunicazione organizzativa interna ed esterna. Quanto finora premesso ha il solo scopo di orientare l’attività decisionale del Collegio dei Docenti in ordine ai contenuti tecnici di competenza, facendo emergere gli obiettivi all’interno di un quadro generale e di sistema della cui gestione è, invece, responsabile il Dirigente scolastico. Infatti, a norma dell’art. 25 del Decreto legislativo 165/2001, lo scrivente: - assicura la gestione unitaria della scuola; - valorizza le risorse umane; - è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali; - è responsabile dei risultati del servizio; - organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia; - promuove tutti gli interventi necessari per assicurare la qualità dei processi formativi, la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche, l’esercizio della libertà di insegnamento intesa anche come libertà di ricerca metodologica e didattica, l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie, l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni. Per poter lavorare nel contesto sopra prospettato, la norma predetta attribuisce al Dirigente scolastico autonomi poteri di direzione e di coordinamento, che rendono del tutto peculiare questa funzione, che deve essere coerente alla specificità del servizio offerto dalla scuola e alla sua rilevanza istituzionale. Il potere di promozione, allora, non è intrusivo delle competenze del Collegio dei Docenti ma si pone come funzione di guida e di orientamento, mentre il potere di coordinamento non ha funzione meramente procedurale, ma si esplica soprattutto come messa a punto coerente e integrata di tutte le fasi decisionali e dei rispettivi organi cui le decisioni stesse competono. Pertanto, gli obiettivi sopra individuati sono il risultato di un’attenta analisi del PTOF già predisposto dalla scuola negli ultimi anni, essenzialmente come documento descrittivo di quanto la scuola propone agli studenti e, per essi, al contesto sociale in cui opera. Ne consegue la necessità di individuare alcuni obiettivi formativi di tipo disciplinare, da verificare con prove di vario genere, in modo da dare attuazione all’esplicitazione delle modalità e i criteri di valutazione degli alunni previsti dal Regolamento sulla Valutazione. Pertanto il Collegio dei Docenti è chiamato a deliberare il Piano d’azione per l’A. S. 2018-2019 con riferimento specifico a:
Realizzazione del piano triennale dell’offerta formativa riguardo a: - attività curricolari, - attività di arricchimento e personalizzazione dell’offerta formativa, - iniziative culturali aperte/in collaborazione con il territorio anche come progetto di Alternanza Scuola Lavoro; - interventi e servizi per gli studenti;
Modalità di verifica del raggiungimento degli obiettivi formativi di tipo disciplinare individuati come essenziali per ciascun anno di corso tenendo in adeguata considerazione:
- per gli alunni, l’importanza, accanto e in funzione degli apprendimenti, di motivazione, partecipazione e disciplina, - per le famiglie, la centralità del loro coinvolgimento e partecipazione al progetto educativo in qualità di partner e portatori di specifici interessi, - per gli aspetti economici, l’eventuale necessità di rinnovo/completamento delle risorse didattiche e conseguente pianificazione della spesa compatibilmente con le risorse esistenti.
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Ai fini della verifica del PTOF, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le presenti indicazioni: - Il Piano triennale deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma facendo anche riferimento al patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine della scuola; - il Piano triennale deve considerare le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati nel RAV, per rispondere alle reali esigenze dell’utenza; - il Piano triennale deve rafforzare i processi di costruzione del Curricolo d’istituto e caratterizzarne l’identità; Tali indicazioni si declinano attraverso azioni strategiche volte a: - migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per specializzazioni, curricolo d’istituto); - operare per la reale individualizzazione o personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze; - superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica strutturata e laboratoriale, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico matematiche, competenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche); - realizzare azioni e interventi volti alla socializzazione interculturale e all’inclusione; - prevedere un Protocollo per l’accoglienza e le modalità per favorire l’inclusone per gli alunni BES; - monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/BES/ dispersione); - limitare le percentuali di dispersione e di abbandono; - implementare la verifica dei risultati a distanza, come strumento di revisione, correzione, miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo; Il Piano dell’Offerta Formativa deve contenere - gli indirizzi del DS e le priorità del RAV - il Piano di Miglioramento (riferito al RAV) - il fabbisogno di posti comuni, di sostegno, e per il potenziamento dell'offerta formativa, in riferimento alle linee di intervento; - il fabbisogno del personale ATA - il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali - la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti. Il Collegio dei Docenti deve anche stabilire: - criteri di attribuzione, numero e destinatari delle funzioni strumentali e di coordinamento didattico, di ricerca e sperimentazione per la realizzazione e gestione del piano dell’offerta formativa; - il piano di formazione e di aggiornamento dei docenti volto a arricchirne le competenze professionali e sostenere i processi di innovazione, con particolare attenzione all’inclusione. Il Collegio dei Docenti è tenuto ad un’attenta analisi del presente atto di indirizzo, in modo da assumere deliberazioni che favoriscano la correttezza, l’efficacia, l’efficienza, l’imparzialità e la trasparenza richiesta alle pubbliche amministrazioni. Poiché il presente atto d’indirizzo, introdotto
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da una normativa recente, si colloca in un momento di grandi cambiamenti normativi, potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione. Il Collegio dei Docenti è invitato, pertanto, ad assumere deliberazioni che favoriscano la correttezza, l’efficacia, l’efficienza, l’imparzialità e la trasparenza richiesta alle pubbliche amministrazioni. Ogni atto amministrativo e intervento educativo sarà collocato all’interno del rapporto tra direzione, docenti e giovani discenti in linea con le finalità che si è posto l’Istituto. D.S. Prof.ssa Miriana Zannella
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2. PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE PIANO DI ATTUAZIONE DEL PNSD
I.O. GIULIO CESARE
DI SABAUDIA
PREMESSA
Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con
D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Non solo una dichiarazione di
intenti, ma una vera e propria strategia complessiva di innovazione della scuola, come pilastro
fondamentale del disegno riformatore delineato dalla legge. Quest’ultima prevede, infatti, che dal 2016
tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa azioni coerenti con tale
piano, per perseguire i seguenti obiettivi:
- sviluppo delle competenze digitali degli studenti,
- potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i
processi di innovazione delle istituzioni scolastiche,
- formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale,
- formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione,
- potenziamento delle infrastrutture di rete,
- valorizzazione delle migliori esperienze nazionali,
- definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di
materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.
In attuazione del PNSD, #Azione 28; ogni scuola avrà un “animatore digitale” cioè un docente che, insieme
al dirigente scolastico e al direttore amministrativo, avrà un ruolo strategico nella diffusione
dell’innovazione a scuola, e potrà sviluppare progettualità su tre ambiti:
Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso
l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo
l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad
esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.
Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo
degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD,
anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la
realizzazione di una cultura digitale condivisa.
Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da
diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di
cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni
esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei
fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre
figure.
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PSND DELL’I.O. GIULIO CESARE
L’I.O. “Giulio Cesare” ha sviluppato il seguente Piano di attuazione che trova la giusta collocazione nel
Piano di Miglioramento (PdM) e quindi nel Piano triennale dell’Offerta formativa, in quanto tesi a
perseguire i seguenti obiettivi prioritari emersi anche dal RAV:
1) Migliorare i risultati delle prove nazionali degli studenti
2) Potenziare la competenza digitale per alunni e docenti.
Che si traducono in:
- innovazione didattico – metodologica,
- incremento del numero di docenti per la formazione,
- condivisione di buone pratiche utilizzando strumenti digitali.
INTERVENTI A.S.2015/2016 – FASE PRELIMINARE
(Prime azioni dell’animatore digitale nel corso dell’anno scolastico 2015/2016 in attesa della formazione
prevista dalla nota 17791 del 19/11/2015 e dell’approvazione del piano di intervento inserito nel PTOF)
Formazione interna:
- Registro elettronico – ampliamento delle competenze informatiche di base
- Corso interno di formazione base sulle metodologie, sugli strumenti e sull’utilizzo degli ambienti
per la didattica digitale.
- Condivisione delle finalità del PNSD con i docenti.
Formazione specifica per Animatore Digitale.
Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale.
Coinvolgimento della comunità scolastica.
Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” all’Ora del Codice della scuola
primaria.
Avvio alla progettazione del sito istituzionale della scuola.
Creazione di soluzioni innovative
Ricognizione della dotazione tecnologica d’Istituto, riparazione, integrazione e revisione.
Installazione e integrazione della rete Wi-Fi di Istituto mediante la partecipazione a progetti PON
(scuola Media II grado).
INTERVENTI A.S.2016/17
Formazione interna
Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.
Progettazione e realizzazione PON Ambienti digitali con installazione di 20 + 2 LIM in classe
Formazione base per tutti i docenti per l’uso dei nuovi strumenti tecnologici presenti a scuola.
Segnalazioni di bandi e opportunità formative in ambito digitale.
Formazione specifica per Animatore Digitale.
Formazione per un migliore utilizzo degli ampliamenti digitali dei testi in adozione.
Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.
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Formazione all’uso del coding nella didattica.
Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale.
Formazione per la creazione da parte dei docenti del proprio e-portfolio. (cfr. azione #10 del PNSD).
Coinvolgimento della comunità scolastica
Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” all’Ora del Codice.
Progettazione/Aggiornamento del sito istituzionale della scuola.
Creazione sul sito istituzionale della scuola dello spazio dedicato al PNSD per informare sul piano e
sulle iniziative della scuola.
Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema.
Utilizzo di spazi web per la diffusione delle finalità e delle attività connesse con il PNSD anche
attraverso i Social Network (gruppi su Facebook, Cartelle in Google Drive).
Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato
multimediale.
Ricognizione della dotazione tecnologica d’Istituto e sua eventuale integrazione e revisione.
Revisione e integrazione della rete Wi-Fi di Istituto mediante la partecipazione a progetti PON
(scuola Media I grado).
Regolamentazione dell’uso di tutte le attrezzature della scuola.
Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica.
INTERVENTI A.S.2017/18
Formazione interna
Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.
Formazione base/secondo livello per tutti i docenti per l’uso degli strumenti tecnologici già presenti
a scuola.
Creazione di uno sportello permanente di Assistenza.
Segnalazioni di bandi e opportunità formative in ambito digitale.
Formazione specifica per Animatore Digitale.
Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale.
Aggiornamento/Integrazione da parte dei docenti del proprio e-portfolio. (cfr. azione #10 del
PNSD).
Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione.
Utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche
(Google apps for Education/Microsoft Education).
Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola (cfr. azione #18 del PNSD).
Formazione per l’uso di software open source per la Lim.
Coinvolgimento della comunità scolastica
Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” all’Ora del Codice.
Progettazione/Aggiornamento del sito istituzionale della scuola.
Aggiornamento sul sito istituzionale della scuola dello spazio dedicato al PNSD per informare sul
piano e sulle iniziative della scuola.
Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema.
Aggiornamento di spazi web per la diffusione delle finalità e delle attività connesse con il PNSD
anche attraverso i Social Network (gruppi su Facebook, Cartelle in Google Drive).
Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato
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multimediale.
Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e alunni sui temi del PNSD.
Creazione di soluzioni innovative
Ricognizione della dotazione tecnologica d’Istituto e sua eventuale integrazione e revisione.
Accesso ad Internet wireless/LAN per tutto il personale della scuola.
Educazione ai media e ai Social Network.
Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica.
Potenziamento di Google apps for Education o Microsoft for Education.
Favorire, supportare e accompagnare le sperimentazioni dei docenti attraverso canali di
comunicazione che permettano l'interazione reciproca (gruppi mail).
INTERVENTI A.S.2018/19
Ricognizione della dotazione tecnologica d’Istituto e sua eventuale integrazione e revisione.
Creazione di uno sportello permanente di Assistenza.
Servizio di gestione delle prove CBT Invalsi per le medie e le superiori
Ampliamento delle certificazioni informatiche con l’aggiunta delle certificazioni Oracle -Java
Corso di formazione per i genitori della scuola secondaria di I grado sull’utilizzo delle funzionalità
del registro elettronico.
Corso di formazione per i tutori degli alunni della scuola secondaria di II grado sull’utilizzo delle
funzionalità del registro elettronico.
Aggiornamento sul sito istituzionale della scuola dello spazio dedicato al PNSD per informare sul
piano e sulle iniziative della scuola.
Predisposizione alla migrazione del sito web dell’Istituto dal dominio gov.it al dominio edu.it
Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale.
Sviluppo di procedure /applicazioni per le attività di orientamento
Formazione specifica per Animatore Digitale.
Creazione di soluzioni innovative
Gestione degli accessi controllati per la rete wireless/LAN per tutto il personale della scuola.
Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema.
Segnalazioni di bandi e opportunità formative in ambito digitale.
Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione.
Gestione delle risorse / dotazioni tecnologiche, mantenimento in efficienza.
3. RUOLI E COMPITI DI TUTTE LE FIGURE PREPOSTE AL PROCESSO DI INCLUSIONE
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IL DIRIGENTE
SCOLASTICO
Secondo quanto è indicato nelle linee guida per l’integrazione scolastica degli
alunni con disabilità, il Dirigente Scolastico:
ha compiti consultivi, di formazione delle classi, di assegnazione degli
insegnanti di sostegno;
individua una figura professionale di riferimento (il docente responsabile
della Funzione Strumentale all’Inclusione Scolastica) il cui compito è di
organizzare le risorse umane e di curare la documentazione necessaria; tale
figura, inoltre, aggiorna il Dirigente Scolastico sul percorso scolastico di ogni
alunno disabile ed è interpellato direttamente nel caso si presentino particolari
difficoltà nell’attuazione dei progetti;
partecipa alle riunioni del CCI o delega un suo rappresentante;
valorizza progetti che attivino strategie orientate a potenziare il processo di
inclusione;
indirizza l’operato dei Consigli di Classe affinché collaborino alla stesura del
PEI per gli alunni disabili e del PDP per gli altri alunni BES;
coinvolge attivamente le famiglie e garantisce la loro partecipazione durante
l’elaborazione del PEI e del PDP;
cura i rapporti con le realtà territoriali;
attiva azioni di orientamento sia per assicurare continuità nella presa in carico
degli alunni provenienti dalle scuole secondarie di primo grado, sia per costruire
percorsi di transizione al mondo del lavoro per gli alunni delle classi terminali.
DIPARTIMENTO PER
L’INCLUSIONE
SCOLASTICA
All’interno della nostra scuola è stato istituito il dipartimento per l’inclusione
scolastica degli alunni con disabilità le cui mansioni sono:
Coordinamento degli interventi a favore degli alunni diversamente abili, delle
attività di accoglienza, continuità e orientamento;
Accoglienza e coordinamento dei docenti specializzati;
Coordinamento delle attività di formazione in servizio sui temi relativi alla
diversa abilità;
Coordinamento degli stage formativi degli alunni disabili con
programmazione differenziata in base alle indicazioni contenute nel progetto di
vita elaborato dal team dei docenti specializzati e del Consiglio di Classe;
Coordinamento della documentazione e aggiornamento della modulistica.
COLLEGIO DOCENTI È l’organismo che, nel procedere all’approvazione del PTOF si assume
l’incarico di verificare la realizzazione degli obiettivi in essi contenuti.
FUNZIONE
STRUMENTALE PER
L’INCLUSIONE DEGLI
ALUNNI DISABILI
La Funzione Strumentale per l’inclusione degli alunni con disabilità è la figura
di riferimento che, in stretta collaborazione con il Dirigente Scolastico, si occupa
di tutti i processi organizzativi che hanno come scopo la piena integrazione degli
alunni disabili. In particolare:
stabilisce contatti con Enti locali, Servizi e ASL per fare proposte, progetti e
corsi di formazione;
ogni anno, sulla base della pre-iscrizione, dopo una consultazione con il
Dirigente Scolastico, determina il numero degli allievi disabili iscritti, valuta la
gravità ed i bisogni di ogni singolo caso e chiede all’UST competente
l'assegnazione di un numero di insegnanti di sostegno;
predispone, in collaborazione con il Dirigente Scolastico, le conferme di
sostegno, per l’anno scolastico successivo, di tutti gli allievi certificati, iscritti e
frequentanti;
predispone, in collaborazione con il Dirigente Scolastico, la documentazione
necessaria per la richiesta di personale deputato all’assistenza materiale per gli
alunni disabili con ridotta autonomia personale;
Controlla la documentazione in ingresso, in itinere e predispone quella in
uscita;
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accoglie i suggerimenti e le richieste dei colleghi per l’acquisto di materiale
scolastico speciale;
raccoglie i materiali didattici approntati nel tempo;
effettua colloqui in itinere con gli allievi diversamente abili, i coordinatori di
classe, i docenti di sostegno, gli educatori, il personale della ASL, le famiglie;
monitora i progetti e le attività avviate;
organizza gli incontri ordinari e straordinari del CCI;
può essere delegato dal DS a presiedere i CCI.
CONSIGLIO DI CLASSE
INTEGRATO
(ex GLHO)
Il CCI è composto dal Consiglio di Classe (insegnanti curricolari e di sostegno),
operatori ASL che seguono il percorso riabilitativo dell’alunno con disabilità, i
genitori dell’alunno e altre figure che si occupano dell’alunno.
Tale gruppo ha il compito di predisporre il PEI e di verificarne l'attuazione e
l'efficacia nell'intervento scolastico. Viene convocato:
nella primo trimestre per i nuovi alunni certificati al fine di avere le
informazioni necessarie per un inserimento efficace dell’alunno;
entro novembre per la redazione del PEI e del PDF;
in via straordinaria il Dirigente Scolastico può richiederne in qualsiasi
momento dell’anno la convocazione per particolari situazioni;
può essere convocato per la revisione eventuale del PEI.
L’INSEGNANTE DI
SOSTEGNO
L'insegnante di sostegno: è un docente, fornito di formazione specifica,
assegnato alla classe in cui è presente l'alunno disabile. Non deve essere
considerato l'unico docente cui è affidata l'integrazione. La legge 104/1992
nell’art. 13 comma 6 cita: “Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità
delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione
educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza
dei consigli di interclasse, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti (1 bis)”.
Da cui emerge che l’insegnante di sostegno:
accoglie l’alunno nel gruppo classe favorendone l’integrazione;
cura il dialogo con la famiglia e con gli Enti istituzionali;
aiuta l’alunno a prendere coscienza delle sue difficoltà, di carattere didattico
e/o socio-relazionale, supportandolo anche nell’organizzazione dello studio;
assicura un reale supporto alla classe nell’assunzione di strategie e tecniche
pedagogiche, metodologiche e didattiche integrative, collaborando con gli
insegnanti curricolari;
partecipa alla programmazione didattico-educativa della classe;
partecipa a pieno titolo alle operazioni di valutazione con diritto di voto per
tutti gli alunni;
è di supporto alla classe nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche,
metodologiche e didattiche integrative e nell’adozione di metodologie
individualizzanti;
deve effettuare, sulla base di un continuo confronto degli altri docenti di
sostegno che costituiscono il team dei docenti per le attività di didattica speciale,
la conduzione diretta di interventi specializzati, centrati sulle caratteristiche e
sulle risorse dell’allievo, a partire dalla conoscenza di metodologie particolari
che non sono in possesso dell’insegnante curriculare;
può fare assistenza all’alunno disabile, (alternandosi con altri insegnanti del
team di sostegno) durante l’esame di stato, se durante l’anno ha seguito l’alunno
disabile ed ha fatto assistenza durante le prove di valutazione;
coordina la stesura del PEI.
DOCENTE
CURRICOLARE
E’ coinvolto nella conduzione di strategie e di attività per l’integrazione
dell’alunno BES. In particolare:
Utilizza, quando è possibile, modelli modulari o unità didattiche definiti con
chiarezza e in modo analitico, da consegnare con anticipo all’insegnante di
sostegno, che sarà facilmente in grado di programmare i suoi interventi e alle
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famiglie che potranno aiutare nel pomeriggio i ragazzi;
concorda con il docente di sostegno le modalità di verifica e i criteri di
valutazione coerenti con il percorso didattico-educativo dell’alunno disabile;
Partecipa alla stesura del PDP per gli altri alunni DSA e BES non rientranti
nella L. 104/92.
favorisce forme di apprendimento collaborativo tra gli studenti per migliorare
la socializzazione e l’inclusione.
FAMIGLIA
La famiglia svolge un ruolo fondamentale nelle varie fasi dell’integrazione. La
famiglia è coinvolta sia nelle prime fasi di individuazione della disabilità
(Diagnosi Funzionale) sia nell’intero processo di integrazione scolastica.
Partecipa alle riunioni del CCI, collabora alla stesura del PEI o PDP e deve
formalmente accettare il tipo di programmazione decisa per l’alunno.
GLI ASSISTENTI PER
L’AUTONOMIA
Aiuta l’alunno negli spostamenti interni all’edificio scolastico e assiste l’alunno
relativamente ai bisogni primari. Tale figura professionale viene richiesta
congiuntamente dall’istituto e dalla famiglia all’ULSS di residenza dell’alunno
con ridotte capacità di autonomia personale.
GLI ASSISTENTI PER LA
COMUNICAZIONE
Aiuta gli alunni con deficit sensoriale (ipovedenti e ipoacusici) sia durante le
lezioni in classe sia nello studio individuale pomeridiano. Tale figura viene
richiesta dalla famiglia.
I COLLABORATORI
SCOLASTICI
Il CCNL in vigore, stabilisce che oltre alle mansioni ordinarie dei collaboratori
scolastici vi è anche quella di prestare ausilio materiale agli alunni disabili
nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell’uscita
da esse, nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale.
LA SEGRETERIA Garantisce il supporto organizzativo e la gestione amministrativa della
documentazione necessaria per realizzare il processo integrativo.
AZIENDA SANITARIA
LOCALE (ASL)
Redige la Documentazione medica necessaria dell’alunno BES;
partecipa alla stesura e verifica del PEI.
4. PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI
Premessa
Allo scopo di comprendere meglio la presenza degli alunni stranieri nel nostro sistema scolastico e
nel nostro istituto, si tratta di ragazzi di diverse nazionalità, che, spesso, vivono situazioni molto
differenti sia per il livello di scolarità pregressa, sia per la cultura d’origine, sia per l’estrazione
sociale da cui provengono.
La scuola è tenuta a confrontarsi con la nuova realtà, con i loro bisogni ed attivare strategie
metodologiche per un vero inserimento.
Questo documento è parte integrante del P.T.O.F. e intende presentare un modello di accoglienza
che illustri strategie comuni alla Scuola Secondaria di Primo e Secondo grado, organizzando in
modo pianificato e strutturale l’inserimento scolastico degli alunni stranieri e sarà strumento di
lavoro all’interno dei vari Consigli di Classe.
OBIETTIVI DEL PROTOCOLLO
In seguito alle esperienze realizzate e all’aggiornamento della normativa, il Protocollo
d’Accoglienza si propone di diventare uno strumento di lavoro da integrare e rivedere
periodicamente. Definendo i compiti e i ruoli dei docenti, del personale amministrativo, tale
strumento valorizza e sostiene quelle buone pratiche condivise all’interno della scuola in modo da
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creare un’azione mirata ad un maggior sviluppo e potenziamento dell’integrazione degli alunni
stranieri.
Il protocollo si propone di:
• favorire l'ingresso nel sistema scolastico e sociale di Sabaudia di ragazzi di altra nazionalità,
in particolare di nazionalità indiana;
• supportare gli alunni neo-arrivati nella fase di inserimento al nuovo contesto;
• creare un clima d'accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova
eventuali ostacoli alla piena integrazione coniugando il principio di uguaglianza e il diritto
all’istruzione a tutti, ponendo attenzione alle differenze elaborando, laddove necessario,
percorsi individualizzati in relazione a motivazioni, capacità o interessi personali;
• collaborare con le famiglie;
• promuovere, sui temi dell'accoglienza e dell'educazione interculturale, la comunicazione e
la collaborazione fra la scuola e le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche sul
territorio (art. 3, comma 4 del DPR 275/1999),
Il dialogo, con altre culture e altri modelli di vita, rappresenta per tutti gli allievi, italiani e
stranieri, la possibilità di compiere un cammino di apprendimento, che riduca le disuguaglianze e
l’esclusione sociale. Tali obiettivi possono essere raggiungibili coinvolgendo gli educatori
presenti sul territorio, come le famiglie, gli enti locali, le associazioni, che possono soddisfare il
bisogno dei giovani di comunicare, costruire relazioni significative, contribuire alla costruzione del
senso di appartenenza alla comunità e realizzare attività di consulenza e sostegno alle famiglie.
Il protocollo d’accoglienza:
- Indica le Azioni legate alla procedura d’iscrizione e alle diverse fasi di inserimento nelle classi
degli alunni stranieri
- Definisce le modalità dell’accoglienza a scuola, stabilendo compiti e ruoli degli operatori scolastici
- Individua strategie di intervento per l’apprendimento della lingua italiana e dei contenuti delle
diverse materie
Il docente referente, che ha il compito di seguire i diversi momenti di inserimento degli alunni
stranieri NAI e in fase di ricongiungimento familiare, dalla domanda di iscrizione a scuola,
avvalendosi della collaborazione di studenti della stessa nazionalità che possono assistere il nuovo
compagno in una relazione tra pari con lo scopo di favorirne l’ inserimento. Inoltre, il docente
referente, in collaborazione con i Consigli di Classe , si occuperà delle attività destinate agli alunni
stranieri, delle difficoltà incontrate e dei livelli raggiunti.
AZIONI
FASE 1: AREA AMMINISTRATIVA
Per l’iscrizione occorre consegnare:
• Modulistica BILINGUE;
• Materiale informativo sulla scuola italiana nella lingua del Paese di appartenenza o in
Lingua Inglese;
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• Calendario Scolastico, Regolamento di Istituto, Patto di Corresponsabilità e Proposte
didattiche e progettuali inserite nel PTOF;
• Modulo per l’insegnamento della religione cattolica o attività alternativa;
Per la documentazione bisogna chiedere:
• Autocertificazione per i dati anagrafici;
• Documenti sanitari attestanti le vaccinazioni effettuate (tradotti in italiano);
• Certificato attestante classe o scuola frequentata nel Paese d’origine;
La Segreteria, sentito il docente referente, stabilisce una data per un colloquio con i genitori e
trasmette anticipatamente allo stesso il materiale raccolto.
La Segreteria terrà un apposito elenco degli alunni stranieri e lo aggiornerà in base alle nuove
iscrizioni, con le altre informazioni utili.
Il Dirigente Scolastico individuerà una figura tra il personale di Segreteria preposta all’iscrizione
degli alunni stranieri.
I colloqui con i genitori e l’alunno saranno condotti dal docente referente individuato dal Dirigente
Scolastico che si avvarrà di un mediatore linguistico e/o da un alunno tutor, in particolare per la
Comunità Indiana Punjabi.
FASE 2: AREA COMUNICATIVO-RELAZIONALE
Accoglienza
Il momento dell’accoglienza pone le basi per l’inserimento dell’alunno nella Scuola, trasmettendo
fiducia agli alunni e far superare il periodo di difficoltà determinato dalla scarsa conoscenza della
L2, e far conoscere le regole da rispettare.
Colloquio con lo studente e con i genitori
Finalità del colloquio:
Informare sul sistema scolastico italiano e sulle diverse opzioni educative della scuola, sul
calendario degli incontri scuola-famiglia e della modalità di valutazione delle competenze e sulle
strutture del territorio che offrono servizi agli stranieri;
Facilitare la compilazione dei moduli d’iscrizione, raccogliere informazioni relative al
sistema scolastico del Paese di origine o sul percorso scolastico dello studente e sul livello di
conoscenza dell’italiano.
Alla luce di quanto emerso nel corso del colloquio saranno compilate:
Scheda di rilevazione della situazione di partenza, relativamente alle abilità linguistiche di
comunicazione in L2 contenuto nel PDP ( Allegato A)
Scheda “Questionario studente NAI” (Allegato B), da sottoporre all’attenzione del Dirigente
Scolastico per l’accoglimento della domanda di iscrizione e per la successiva assegnazione alla
sezione ed alla classe.
Modulistica e strumenti necessari:
Allegato A: scheda di rilevazione del livello di conoscenza linguistica nel PDP;
Allegato B: Questionario alunno NAI
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Accoglimento della domanda d’iscrizione
ALUNNI STRANIERI IN POSSESSO DI REGOLARE LICENZA MEDIA CONSEGUITA IN ITALIA
Si richiede la documentazione specifica dell’alunno, a cura della scuola di provenienza, per gli
studenti che hanno frequentato solo parzialmente la scuola media in Italia, ma con regolare
attestato di licenza media. Le informazioni contenute saranno utilizzate per la formazione classi
prime e per l’eventuale inserimento dell’alunno nel corso di insegnamento di Italiano L2
FASE 3: AREA EDUCATIVO-DIDATTICA
Assegnazione alla classe
Per gli studenti stranieri la classe e la sezione di inserimento saranno determinate dal Dirigente
Scolastico, su indicazione del docente referente, in base ai seguenti criteri:
• Età anagrafica dell’alunno;
• Scolarità pregressa e del sistema scolastico del Paese di provenienza;
• Inserimento in classi in cui sia possibile l’instaurarsi di rapporti “alla pari” con i nuovi
compagni;
• Abilità e competenze rilevate durante il colloquio di prima accoglienza;
• Riduzione di ritardo scolastico;
• Riduzione di rischio di dispersione scolastica.
Per la scelta della sezione saranno inoltre presi in considerazione i seguenti elementi:
• Presenza nella classe di alunni provenienti dallo stessa Paese;
• Criteri di rilevazione della complessità della classe (disagio, handicap, dispersione, ecc.);
• Ripartizione degli alunni nelle classi al fine di evitare la costituzione di classe e
predominanza di alunni stranieri, con riferimento alla circolare ministeriale n.2 dell’ 8 gennaio
2010, concernente l’istituzione di un tetto massimo del 30% alla presenza degli allievi con
cittadinanza non italiana.
L’inserimento deve avvenire “di norma” nella classe successiva a quella frequentata con successo
nel Paese d’origine ed evitare il ritardo (C.M. 205 D.P.R. 394).
Per i casi particolari:
• Inserimento ad anno scolastico già iniziato e/o in presenza di corso di studi molto
differenziato;
• Prevedere la possibilità di inserimento nella classe immediatamente inferiore rispetto a
quella corrispondente all’età anagrafica;
• Coinvolgere i genitori nelle scelte da effettuarsi.
RUOLO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il Consiglio di Classe riceve le informazioni e il materiale utile raccolto del docente referente,
mentre l’insegnante coordinatore informa il Consiglio di Classe del nuovo inserimento.
Il Consiglio di Classe favorisce l’integrazione del nuovo alunno con le seguenti modalità:
Individua i tempi di progettazione mirati alla semplificazione e facilitazione linguistica per
ogni disciplina; ( PDP)
Prende atto dei percorsi di alfabetizzazione o consolidamento della lingua italiana al quale
lo studente è stato indirizzato dal docente referente.
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Individua gli studenti tutor della stessa nazionalità o italiani.
Valutazione degli alunni stranieri e percorsi individualizzati
La valutazione degli alunni stranieri di recente immigrazione o non italofoni, pone la necessità di
tener conto del percorso di apprendimento dei singoli studenti. La scuola è chiamata ad
individuare strategie didattiche facilitanti, ma soprattutto a somministrare prove di valutazione in
tempi più lunghi rispetto agli altri studenti, senza sottoporli allo stress di valutazioni spesso
dall’esito negativo.
Sarà cura dei C.d.C. lavorare affinché gli alunni stranieri di recente immigrazione, che hanno una
conoscenza della lingua parziale, possano essere valutati nelle materie pratiche e laboratoriali,
piuttosto che linguistiche e letterarie, prevedendo , se necessario, un percorso individualizzato che
escluda alcune discipline che presuppongano una competenza linguistica più approfondita. Gli
alunni con cittadinanza non italiana necessitano di interventi didattici di natura transitoria relativi
all’apprendimento della lingua e che solo in via eccezionale si deve ricorrere alla formalizzazione di
un Piano Didattico personalizzato, in particolare , si fa riferimento agli alunni neo-arrivati
ultratredicenni, provenienti da paesi di lingua non latina. ( vedi nota ministeriale del 22 novembre
2013)
Si precisa che per tutti gli alunni stranieri e non, il voto della valutazione non può consistere
semplicemente in una media numerica rilevata con le varie prove, ma deve tener conto del
raggiungimento degli obiettivi trasversali che consistono nell’impegno e nell’interesse profusi nelle
attività scolastiche ed extrascolastiche, progressione nell’apprendimento e nello sviluppo delle
diverse abilità di studio , socializzazione ed eventuali condizioni di disagio.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
D.P.R. 394/1999
La Circolare Ministeriae 2472006, per quanto riguarda la valutazione di fine anno scolastico, tiene
in considerazione la necessità di riconoscere allo studente straniero tempi più lunghi per
l’apprendimento della lingua italiana.
Orientamento
L’istituto ha come obiettivo principale, il contenimento del rischio di dispersione o abbandono
scolastico degli studenti, mediante un continuo monitoraggio dei percorsi di studio e la
disponibilità ad adottare strategie di accompagnamento, inoltre, assicura un percorso
orientativo e continuativo affinché si possa provvedere alle scelte scolastiche e lavorative. Ciò
deve avere inizio nella Scuola Secondaria di Primo grado, coinvolgendo le famiglie e curando
l’informazione circa le riforme in atto nel sistema scolastico.
PDP per alunni stranieri (svantaggio linguistico)
Il PDP è previsto dalla normativa vigente sui BES:
1. Direttiva Ministeriale “Strumenti d’intervento per gli alunni con bisogni educativi speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” del 27/12/2012.
2. Circolare ministeriale n.8 del 6 marzo 2013
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3. Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali A.S. 2013/2014.
Chiarimenti. Roma 22 novembre 2013. Prot. n. 2563
4. Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione
territoriale per l’inclusione scolastica: concetti chiave e orientamenti per l’azione. Dicembre 2013
5. Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri. Febbraio 2014
e può essere compilato nel caso in cui un alunno straniero, in situazione temporanea di svantaggio
linguistico, non sia in grado di seguire il percorso didattico comune alla classe.
I criteri che il consiglio di classe utilizzerà per stabilire le necessità di un PDP sono i seguenti:
• Informazioni raccolte sulla situazione personale e scolastica dell’alunno;
• Risultati del test linguistico o prove di materia che accertano le competenze in ingresso;
• Livello di scolarizzazione dell’alunno;
• Durata della permanenza in Italia / arrivo in Italia;
• Lingua d’origine.
Una volta deliberato in via eccezionale (vedi nota ministeriale del 22 novembre 2013), il PDP viene
adottato per il tempo ritenuto strettamente necessario ad un adeguato recupero, e sulla base di
esso verrà espressa una valutazione in sede di scrutinio; esso può essere riformulato l’anno
successivo sulla base dei progressi linguistici compiuti dall’allievo, ricordando però di privilegiare le
strategie educativo didattiche rispetto alle misure dispensative per la natura transitoria di tali
interventi.
Per far sì che al termine del corso di studi l’alunno straniero ottenga un diploma equivalente a
quello degli altri studenti, è consigliabile infatti, limitare il PDP alle situazioni di reale necessità,
passando a una programmazione curriculare, non appena possibile.
Per facilitare il lavoro dei docenti che dovranno elaborarlo, la referente stranieri e la docente L2
saranno a disposizione dei coordinatori di classe, i quali chiederanno ai docenti delle diverse aree
disciplinari di definire i nuclei tematici, le misure dispensative e compensative adottabili per lo
studente. il PDP rimarrà a disposizione del consiglio di classe e andrà consegnato in copia cartacea
alla Segreteria da inserire nel fascicolo personale dell’alunno.
5. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
per alunni con svantaggio linguistico
A.S. 20___/20___
Coordinatore di Classe PROF. .........................................................................
Alunno/a Classe
Data di nascita Nazionalità
20
Data del primo arrivo in Italia
Numero degli anni di scolarità di cui nel paese d’origine
Lingua parlata in famiglia
Lingua di scolarità nel paese d’origine
Altre lingue conosciute
Eventuali corsi di italiano frequentati (data e luogo)
1. AREA COMUNICATIVO-RELAZIONALE
Si relaziona efficacemente con l’insegnante ? SI NO
Si relaziona efficacemente con i compagni? SI NO
Comprende le regole di convivenza nel gruppo classe? SI NO
Comprende le regole di vita scolastica? SI NO
2. ALLEGATO A
Competenze linguistiche in L2 in ingresso ( per gli indicatori specifici riferirsi al
Q.C.E.R.) a cura del docente referente L2.
COMPETENZA Liv.P.A A1-A2 B1-B2
Comprensione orale
Comprensione scritta
Interazione orale
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Produzione orale
Produzione scritta
3. Criteri di valutazione degli apprendimenti (a cura del Coordinatore in sede di
scrutinio)
Situazione linguistica di partenza
Progressi ottenuti nei percorsi disciplinari programmati
Raggiungimento degli obiettivi, progressione e potenzialità di apprendimento
Risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2
Rispetto delle consegne
4. Descrittori che concorrono (se adeguatamente contestualizzati) alla valutazione
complessiva.
Motivazione ad apprendere Regolarità della frequenza Interesse ed impegno
Partecipazione alle diverse attività scolastiche
Predisposizioni personali (interessi, passioni, esperienze, talenti)........
5. Obiettivi trasversali/essenziali (a cura del Coordinatore)
Acquisire ed utilizzare degli strumenti linguistici di base: potenziamento delle competenze
comunicative.
Promuovere il processo di socializzazione: sviluppo di comportamenti di collaborazione e
di scambio interpersonale.
Rafforzare le strategie di apprendimento: appropriarsi gradualmente dell’utilizzo di
strumenti propri della disciplina.
Promuovere la capacità di organizzare e gestire il lavoro scolastico competenza
indispensabile per migliorare il metodo di studi.
6. Competenze
Riconoscere le strutture ed il funzionamento dei meccanismi linguistici essenziali
Comprendere e saper usare il lessico di base nella produzione scritta e orale
Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo
Saper utilizzare gli strumenti propri di ciascuna disciplina.
Altro........................
TIPOLOGIA DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE: (a cura del Coordinatore di classe)
Alunno NAI (si intendono gli alunni stranieri inseriti per la prima volta nel nostro sistema
scolastico nell’anno scolastico in corso e/o in quello precedente)
22
Alunno straniero giunto in Italia nell’ultimo triennio (si intendono gli alunni che hanno
superato la prima alfabetizzazione ma ancora non hanno raggiunto quelle competenze
nella lingua italiana tali da poter affrontare le materie di studio)
Alunno straniero che pur essendo in Italia da più anni trova ancora difficoltà nella lingua
italiana ed in particolare in quella dello studio
Alunno straniero con età anagrafica non corrispondente alla classe d’inserimento causa
ritardo scolastico rispetto la normativa italiana, ripetente, o inserito in una classe “inferiore”
in accordo con la famiglia
-Eventuali altre informazioni che l’insegnante ritiene utile:
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
INTERVENTI INTEGRATIVI DI SUPPORTO PREVISTI / CONSIGLIATI
Attività individualizzate e/o di piccolo gruppo con l’insegnante curricolare o l’insegnante di
sostegno (se previsto in classe)
Corso di italiano L2 in orario scolastico/extra-scolastico
Intervento mediatore linguistico
Sportello didattico alunni stranieri
Recupero disciplinare
Attività scolastiche per l'integrazione.
INDIVIDUAZIONE DI MODIFICHE RISPETTO AL PIANO DI STUDI
Il consiglio di classe, in data......................................tenuto conto delle difficoltà derivanti
dallo svantaggio linguistico, che non consente all’alunno di conseguire le abilità di studio
necessarie per il successo formativo nell’apprendimento, propone un intervento
personalizzato nei contenuti e nei tempi,
Solo in alcune materie (indicare quali)
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
In tutte le materie
Il presente PDP ha carattere transitorio
Trimestrale Pentamestrale Annuale
Inoltre, in sintonia con la normativa sui B.E.S. e sulla base di considerazioni di carattere
psicopedagogico, il C. di cl. propone di adottare strumenti compensativi e misure
dispensative di carattere transitorio, allo scopo di permettergli di raggiungere le
competenze base prefissate nelle singole discipline.
STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE PREVISTE IN CLASSE (Comuni a tutte
le materie)
Organizzare lezioni frontali che utilizzino contemporaneamente più linguaggi comunicativi
(es. codice linguistico, iconico..)
Utilizzare la classe come risorsa in apprendimenti e attività laboratoriali in piccoli gruppi
attività in coppia
Attività di tutoring e aiuto tra pari
Attività di cooperative learning
Semplificare il linguaggio
Fornire spiegazioni individualizzate
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Semplificare il testo
Fornire conoscenze per le strategie di studio parole chiave, sottolineatura, osservazione
delle immagini e del titolo,ecc.
Semplificare le consegne
Rispettare i tempi di assimilazione dei contenuti disciplinari
Guidare alla comprensione del testo attraverso semplici domande strutturate
Verificare la comprensione delle indicazioni ricevute per un compito (consegne)
Concedere tempi più lunghi nell’esecuzione di alcuni compiti
Fornire strumenti compensativi
L’alunno potrà usufruire dei seguenti strumenti compensativi:
ausilio di un compagno che gli spiegherà i comandi e il lessico specifico (tutor);
correttore ortografico;
tabelle, schemi, grafici, calcolatrice;
vocabolario anche multimediale
Attuare misure dispensative
Nell'ambito di ciascuna disciplina l'alunno potrà essere dispensato da:
lettura ad alta voce;
prendere appunti;
correzione di tutti gli errori ortografici considerati gravi (grafie scorrette, uso delle doppie,
scansione sillabica, uso dell’apostrofo);
produzione di testi complessi;
tempi standard dalla consegna delle prove scritte;
dettatura di testi/o appunti
(*) segue scheda disciplina da compilarsi a cura del singolo docente
Il Docente Coordinatore Il Docente referente L2
Scheda disciplina.....................................Docente..................................
Da allegarsi al PDP
Cognome e nome dello studente..................................................... Cl…………………
Individuazione dei nuclei tematici da proporre:
(I contenuti della classe vengono quantitativamente proposti in forma ridotta e
qualitativamente adattati alla competenza linguistica dello studente)
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
Ulteriori specifiche dispense o strumenti compensativi
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
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................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
Modalità di verifica (Schemi ,tabelle, prove oggettive, vero/falso, scelte multiple,
completamento, tempi più lunghi di verifica, ecc...)
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
Valutazione
La valutazione sarà più attenta alle conoscenze a alle competenze di analisi, sintesi e
collegamento con eventuali elaborazioni personali, piuttosto che alla correttezza formale.
Si terrà conto dei progressi fatti in itinere nell’acquisizione delle conoscenze e competenze
per ciascuna disciplina, dell’impegno profuso, della motivazione e della partecipazione a
tutte le attività integrative proposte.
Sabaudia , ....................... Firma del Docente
ALLEGATO B: QUESTIONARIO ALUNNO N.A.I.
Dati dell’intervistato ………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. IL LUOGO DI ORIGINE Qual è il tuo Paese d’origine? ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Quando sei partito? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Quali erano i motivi che hanno spinto la tua famiglia ad emigrare? ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. L’ultima classe che hai frequentato? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Quali sono i rapporti col tuo Paese di origine?
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……………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………. Come sei stato accolto in Italia? ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………. Sei arrivato con i tuoi genitori o ti sei ricongiunto a loro? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… A quali vaccinazioni sei stato sottoposto? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Conosci altri emigrati del tuo stesso Paese di origine? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Quali lingue conosci? ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
26
6. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE
DELLA SCUOLA PRIMARIA
(la scuola adotta il modello contenuto nel Decreto ministeriale 742 del 3 ottobre 2017)
Il Dirigente Scolastico
Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 e, in particolare, l’articolo 9;
Visto il decreto ministeriale 3 ottobre 2017, n. 742, concernente l’adozione del modello nazionale
di certificazione delle competenze per le scuole del primo ciclo di istruzione;
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse in sede di scrutinio finale dagli insegnanti di
classe al termine del quinto anno di corso della scuola primaria;
tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;
CERTIFICA
Che l’alunn………………………………………………………………
nat …a………………………………………il..……………… ,
ha frequentato nell’anno scolastico ….. /…. la classe …..sez.……
con orario settimanale di …… ore e ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Allegato A
Competenze chiave
europee
Competenze dalprofilo dello studente al termine
del primo ciclo d’istruzione
Livello(1)
1 Comunicazione nella madre
lingua o lingua d’istruzione
Ha una padronanza della lingua che gli consente
di comprendere enunciati, di raccontare le proprie
2 Comunicazione nella lingua
straniera
È in grado di sostenere in lingua inglese una
comunicazione essenziale in semplici situazioni di
vita quotidiana
3 Competenza matematica e
competenze di base in scienza
e tecnologia
Utilizza le competenze matematiche e scientifico-
tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a
problemi reali
4 Competenze digitali Usa con responsabilità le tecnologie in contesti
comunicativi concreti per ricercare informazioni e
interagire con altre persone, come supporto alla
creatività e alla soluzione di problemi semplici.
5 Imparare ad imparare Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di
base ed è in grado di ricercare nuove informazioni.
Si impegna in nuovi apprendimenti anche in modo
27
autonomo
6 Competenze sociali e civiche Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente.
Rispetta le regole condivise e collabora con gli altri.
Si impegna per portare a compimento il lavoro
iniziato, da solo o insieme agli altri.
7 Spirito di iniziativa* Dimostra originalità e spirito d’iniziativa. È in grado
di realizzare semplici progetti. Si assume le proprie
responsabilità, chiede aiuto quando si trova in
difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
8
Consapevolezza ed
espressione culturale
Si orienta nello spazio e nel tempo, osservando e
descrivendo ambienti, fatti fenomeni e produzioni
artistiche.
Riconosce le diverse identità, le tradizioni culturali e
religiose in un’ottica di dialogo e di rispetto
reciproco.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio
talento si esprime negli ambiti che gli sono più
congeniali: motori, artistici e musicali
9 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche
e/o extrascolastiche, relativamente a:
………………………………………………………………………………………………….
* Sense of initiative and entrepreneurship nella Raccomandazione europea e del Consiglio del 18
dicembre 2006
Data …………………… Il Dirigente Scolastico
(1) Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza
nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e
assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte
consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di
possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole
e procedure apprese
D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni
note
28
7. INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA Descrittori per la valutazione dell’insegnamento della religione cattolica per la redazione della
“speciale nota” di cui all’art.309 del D.L. n. 297/94
RELIGIONE CATTOLICA
GIUDIZIO DESCRITTORE OBIETTIVI SPECIFICI
/INDICATORI
29
8. INSEGNAMENTO DELLE ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE CATTOLICA Definizione dei giudizi sintetici per la valutazione delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica (per la redazione della “nota” di cui al comma 7 dell’art. 2 del D.L. n. 62/17)
OTTIMO Ottima conoscenza di tutti gli argomenti della
materia. Approfondisce in maniera critica e
originale. Partecipa in modo attivo e vivace a tutte le
attività proposte, dimostrando interesse e impegno
lodevoli. Nel lavoro è sempre autonomo e ben
organizzato. È in grado di operare collegamenti
all’interno della disciplina e tra le diverse discipline
anche grazie ad approfondimenti personali. Mostra
autonomia di giudizio e capacità propositive.
1. Conoscenza dei contenuti
essenziali della religione;
2. Capacità di riconoscere e
apprezzare i valori religiosi e
morali;
3. Capacità di rapportarsi alle
fonti bibliche, ai documenti
e alla simbologia della
religione;
4. Comprensione e uso dei
linguaggi specifici della
religione.
DISTINTO Possiede conoscenze adeguate su tutti gli argomenti
svolti. Svolge in modo autonomo e con serietà il
lavoro e la sua capacità di valutazione risulta
completa e motivata. Usa un linguaggio preciso e
rielabora gli argomenti in modo critico e personale.
Assume un ruolo costruttivo nel dialogo educativo.
BUONO Conosce con sicurezza molti degli argomenti
sviluppati durante l’attività didattica. Organizza le
sue conoscenze in maniera autonoma e sa effettuare
collegamenti. Interviene spontaneamente con
pertinenza ed agisce in modo positivo nel gruppo. È
disponibile al confronto critico e al dialogo
educativo.
DISCRETO Conosce quasi tutti gli argomenti; lavora con ordine
e sa utilizzare le sue conoscenze. E’ responsabile,
partecipe e disponibile al lavoro in classe e al
dialogo educativo.
SUFFICIENTE Ripete in modo sufficiente gli argomenti più
importanti della disciplina, di cui comprende il
linguaggio e lo utilizza in modo semplice. Partecipa.
Se incoraggiato partecipa, anche se non attivamente,
all’attività didattica in classe e al dialogo educativo.
QUASI
SUFFICIENTE
Oppure
--------------------
INSUFFICENTE
Conosce in modo generico gli elementi essenziali
della disciplina, applica le conoscenze acquisite solo
in alcuni casi. Il suo impegno è discontinuo e, solo se
stimolato, partecipa al dialogo educativo.
--------------------------------------------------------------
Conosce in modo superficiale o generico gli elementi
essenziali della disciplina; fraintende alcuni
argomenti importanti; fatica ad applicare le sue
conoscenze. Non partecipa alla attività didattica e
non si applica al lavoro richiesto. Il dialogo
educativo è assente.
ATTIVITÀ ALTERNATIVA
GIUDIZIO DESCRITTORE OBIETTIVI SPECIFICI /INDICATORI
30
9. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE SCUOLA SECONDARIA DI
SECONDO GRADO
OTTIMO Ha un’ottima conoscenza di tutti gli argomenti
della materia. Approfondisce in maniera critica e di
originale. Partecipa in modo attivo e vivace a tutte
le attività proposte, dimostrando interesse e
impegno lodevoli. Nel suo lavoro è sempre
autonomo e ben organizzato. È in grado di operare
collegamenti all’interno della disciplina e tra le
diverse discipline anche grazie ad approfondimenti
personali. Mostra autonomia di giudizio e capacità
propositive.
1. Conoscere le culture di
diversi popoli
2. Essere educati alla
convivenza sociale nel
rispetto delle differenze
3. Conoscere, comprendere e
condividere i valori della
solidarietà, della tolleranza e
dell’amicizia.
4. Essere consapevoli dei propri
e altrui diritti e comprendere
l’importanza della lotta per il
riconoscimento dei diritti
5. Conoscere e comprendere i
valori della diversità
6. Comprendere il valore della
legalità e agire per essa
7. Saper leggere in modo critico
immagini e messaggi della
società.
DISTINTO L'alunna/o possiede conoscenze adeguate su tutti
gli argomenti svolti. Svolge in modo autonomo e
con serietà il lavoro e la sua capacità di valutazione
risulta completa e motivata. Usa un linguaggio
preciso e rielabora gli argomenti in modo critico e
personale. Assume un ruolo costruttivo nel dialogo
educativo.
BUONO Conosce con sicurezza molti degli argomenti
sviluppati durante l’attività didattica. Organizza le
sue conoscenze in maniera autonoma e sa
effettuare collegamenti. Interviene spontaneamente
con pertinenza ed agisce in modo positivo nel
gruppo. È disponibile al confronto critico e al
dialogo educativo.
DISCRETO Conosce quasi tutti gli argomenti; lavora con
ordine e sa utilizzare le sue conoscenze. È
responsabile, partecipe e disponibile al lavoro in
classe e al dialogo educativo.
SUFFICIENTE Ripete in modo sufficiente gli argomenti più
importanti della disciplina, di cui comprende il
linguaggio e lo utilizza in modo semplice.
Partecipa. Se incoraggiato partecipa, anche se non
attivamente, all’attività didattica in classe e al
dialogo educativo.
QUASI
SUFFICIENTE
oppure
-------------------
INSUFFICENTE
Conosce in modo generico gli elementi essenziali
della disciplina, applica le conoscenze acquisite
solo in alcuni casi. Il suo impegno è discontinuo e,
solo se stimolato, partecipa al dialogo educativo.
--------------------------------------------------------------
Conosce in modo superficiale o generico gli
elementi essenziali della disciplina; fraintende
alcuni argomenti importanti; fatica ad applicare le
sue conoscenze. Non partecipa alla attività
didattica e non si applica al lavoro richiesto. Il
dialogo educativo è assente.
31
CURRICULUM PERSONALE
dell’alunno/a
______________________________
PERCORSO
di Diploma: __________________________
Discipline studiate e monte ore Risultati prove invalsi ita mat ing I.1. DATI PERRSONALI Nome e cognome: ______________________________________________________________
32
Codice Fiscale: ______________________________________________________________
Data di nascita: _____/_____/_____
Comune (o Stato estero) di nascita: ____________________________________________
Provincia: __________
Nazionalità: _________________________
Comune di residenza: _____________________ C.A.P.: _________ Provincia: __________
Indirizzo di residenza: ________________________________________________________
Comune di domicilio:
(se diverso da quello di residenza): ___________________ C.A.P.: _____ Provincia: __________
Indirizzo di domicilio
(se diverso da quello di residenza): __________________________________________________
Residente in Italia dal _____/_____ (mese/anno)
Numero di telefono mobile: ________________________________________________________
Numero di telefono fisso: ________________________________________________________
Numero di fax: ______________________________________________________________
Indirizzo e-mail: ______________________________________________________________
II.1. ITER FORMATIVO SCOLASTICO
Titolo di studio acquisito: ________________________________________________________
33
Data di conseguimento: _____/_____/_____
Denominazione dell’Istituto scolastico: ____________________________________________
Sede dell’Istituto scolastico: __________________________________________________
Votazione conseguita: _____/_____
Crediti formativi acquisiti: ___________________
n. di annualità frequentate: ____________________
ultimo anno frequentato (se ha abbandonato): _________________
II.2 DISCIPLINE STUDIATE E RELATIVO MONTE ORE
34
Disciplina 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno
Totale annuale
II.3. VALUTAZIONI FINALI DEL PRIMO BIENNIO
35
Discipline 1 anno * 2 anno *
**
Comportamento
Esito dello scrutinio
* Inserire eventuali anni ripetuti.
** Sottolineare le valutazioni ottenute in seguito a recuperi per sospensioni del giudizio.
36
II.4. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DEL PRIMO BIENNIO
II.5. VALUTAZIONI FINALI DEL SECONDO BIENNIO E DEL QUINTO ANNO
Discipline 3 anno * 4 anno * 5 anno *
**
Comportamento
Crediti
Esito dello scrutinio
* Inserire eventuali anni ripetuti.
** Sottolineare le valutazioni ottenute in seguito a recuperi per sospensioni del giudizio.
37
II.5. Crediti totali dell’ultimo triennio: _____/40
II.6. VALUTAZIONI DELLA PROVA INVALSI DEL 5 ANNO
ITALIANO MATEMATICA INGLESE
II.7. Risultato dell’esame di Stato conclusivo: _____/100 □ lode
38
III.1 CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE
IV.1 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Esperienze di ASL 3 anno* Durata
(h) 4 anno*
Durata
(h) 5 anno*
Durata
(h)
1.
2.
3.
4.
5.
39
6.
* Inserire eventuali anni ripetuti.
Certificazioni o attestazioni ricevute:
1. __________________________________________________________________________
2. __________________________________________________________________________
3. __________________________________________________________________________
4. __________________________________________________________________________
5. __________________________________________________________________________
6. __________________________________________________________________________
IV.1. ESPERIENZE FORMATIVE EXTRACURRICOLARI DI ISTITUTO
AMBITO DESCRIZIONE ENTE/ISTITUZIONE PERIODO DURATA
UMANISTICO
1.
2.
3.
TECNICO
SCIENTIFICO
4.
5.
6.
SPORTIVO
7.
8.
9.
40
Certificazioni/ Attestazioni conseguite:
1. __________________________________________________________________________
2. __________________________________________________________________________
3. __________________________________________________________________________
4. __________________________________________________________________________
5. __________________________________________________________________________
6. __________________________________________________________________________
7. __________________________________________________________________________
8. __________________________________________________________________________
9. __________________________________________________________________________
V.1. ESPERIENZE LAVORATIVE O FORMATIVE EXTRASCOLASTICHE
a.
TIPO DI ATTIVITÀ: ________________________________________________________
svolta presso: ______________________________________________________________
periodo: ____________________________________________________________________
durata: ____________________________________________________________________
eventuali crediti formativi acquisiti: ____________________________________________
b.
TIPO DI ATTIVITÀ: ________________________________________________________
41
svolta presso: ______________________________________________________________
periodo: ____________________________________________________________________
durata: ____________________________________________________________________
eventuali crediti formativi acquisiti: ____________________________________________
c.
TIPO DI ATTIVITÀ: ________________________________________________________
svolta presso: ______________________________________________________________
periodo: ____________________________________________________________________
durata: ____________________________________________________________________
eventuali crediti formativi acquisiti: ____________________________________________
d.
TIPO DI ATTIVITÀ: ________________________________________________________
svolta presso: ______________________________________________________________
periodo: ____________________________________________________________________
durata: ____________________________________________________________________
eventuali crediti formativi acquisiti: ____________________________________________
CERTIFICAZIONE DELL’ATTIVITA’ FORMATIVA DI
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
E COMPETENZE Ai sensi della legge 107/2015, della nota MIUR 7194 del 24/04/18
Si certifica che l’alunna/o
_______________________________
della classe V B – Liceo scientifico scienze applicate
ha svolto attività di alternanza scuola lavoro presso:
42
ente/azienda periodo ore effettuate
ha acquisito
- Un livello ______ delle seguenti competenze obiettivo degli stage formativi esterni svolti presso le seguenti aziende o enti:
Comprendere i messaggi ricevuti Comprendere e accettare le regole aziendali Saper eseguire i compiti assegnati Essere responsabili Agire in modo autonomo Risolvere problemi Saper lavorare in gruppo Utilizzare mezzi strumentali semplici Utilizzare strumenti informatici Acquisire abilità operative Acquisire competenze professionali Essere creativi Sapersi relazionare Autovalutazione critica
- Un livello _____ delle seguenti competenze comportamentali, relazionali, organizzative
e professionali valutate dal Consiglio di classe
Senso di responsabilità Puntualità Senso pratico Capacità di lavorare in team Capacità relazionali Comprensione delle attività da svolgere nel gruppo Disponibilità all’apprendimento Disponibilità all’ascolto Disponibilità a rimodulare le proprie idee Motivazione Capacità di analisi e spirito critico Capacità di sintesi Capacità decisionali e spirito d’iniziativa
43
Autonomia nello svolgimento dei compiti assegnati
RUBRICA DELLE COMPETENZE: LIVELLI: AVANZATO-A
Esercita la competenza
in modo consapevole,
responsabile e
collaborativo
INTERMEDIO-I
Esercita la competenza in
modo autonomo e
consapevole
BASE-B
Esercita la competenza in
modo sufficientemente
autonomo
Sabaudia,08/06/2019 DOCENTE RESPONSABILE DELL’A.S.L. IL DIRIGENTE SCOLASTICO
IL COORDINATORE DI CLASSE
10. CODICE DEONTOLOGICO DEI DOCENTI
Il Codice Deontologico ha lo scopo di precisare l'etica professionale e perciò l'insieme delle
norme di condotta pubblica ole privata a cui il docente deve attenersi nell'esercizio della
propria professione. Esso nasce nell'ottica di un percorso sulla qualità all'interno
dell'Istituto, al fine di qualificare professionalmente l'agire di ogni docente.
Funzioni e competenze
Il primo dovere di ogni docente è quello di approfondire ed adeguare il proprio bagaglio di conoscenze e competenze definite in teoriche (cultura generale di base, specifico disciplinare, didattica generale e disciplinare, teorie della conoscenza e dei processi comunicativo-relazionali, tecnologie della comunicazione), operative (progettazione e pratica didattica, attività di valutazione, uso degli strumenti di verifica, uso delle tecnologie didattiche, organizzazione dei gruppi) e sociali (relazione e comunicazione), con riferimento agli standards professionali e con la sottolineatura che è quindi l'insieme di queste conoscenze e competenze che deve essere arricchito, aggiornato ed adeguato. Il docente: 1. Ispira la propria condotta ai principi di probità, dignità, decoro e riservatezza. 2. Realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dal POF.
44
3. Utilizza, attraverso una didattica orientante, saperi disciplinari e/o interdisciplinari per far acquisire allo studente la conoscenza di sé e del proprio mondo, il tutto finalizzato all'acquisizione di valori, non solo scolastici, ma di vita reale. 4. Si attiva nel rispetto degli obiettivi del sistema nazionale di istruzione e degli standard di livello nazionale ed europeo.
5. Finalizza l'autonomia didattica al perseguimento degli obiettivi generali, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e del diritto di apprendere. 6. Riconosce, attraverso meccanismi di autoanalisi organizzativa, la struttura e i processi insiti nelle proprie azioni, individua punti di forza e di debolezza per rendere più efficaci gli interventi. 7. È disponibile ad iniziative di aggiornamento culturale e professionale, 8. Partecipa a pieno titolo alle attività collegiali, concorre alle deliberazioni ed è tenuto all'osservanza scrupolosa delle stesse.
Rapporti con gli allievi
Nel richiamare i diritti fondamentali degli allievi sanciti dalla "Convenzione Internazionale sui Diritti dell'infanzia" e i valori della Costituzione, questo punto afferma innanzitutto che nella scuola i valori vanno "praticati". EI un richiamo importante per una scuola chiamata ad impartire più educazioni (alla pace, alle pari opportunità, alla legalità, alla salute ecc.). E' nel concreto dell'azione educativa, nel modo di stare nella scuola, nella valutazione, nell'organizzazione del lavoro del gruppo-classe, che devono emergere i valori della cultura, della giustizia, della tolleranza, del rispetto delle differenze. Ma anche il valore del merito, che deve essere sostenuto e accompagnato da altri due valori, da vivere come complementari e non contrapposti, la solidarietà e l'emulazione positiva, Questi due valori spesso presentati come contraddittori e antagonisti devono, invece, alimentarsi reciprocamente: le azioni positive dei compagni, i loro successi, possono, devono spingere ad una emulazione costruttiva, Il docente:
1. Rispetta i diritti dell'allievo, sanciti dalla "Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia" e dalla Costituzione italiana. 2. Riconosce e valorizza i progressi di ciascun alunno, tenendo conto dei livelli di partenza, promuovendo la crescita culturale e personale. 3. Favorisce e stimola la capacità di operare scelte consapevoli rendendo l'alunno motivato, attivo e responsabile. 4. Valorizza le doti personali ed educa al rispetto, alla solidarietà e alla piena accettazione dell'altro. 5. Educa alla sicurezza, tenendo conto dell'integrità fisica e psichica di ognuno. 6. Evita ogni forma di discriminazione per razza, sesso, credo politico e religioso provenienza familiare, condizioni sociali e culturali, orientamento sessuale, disabilità. 7. Valuta ciascun allievo con obiettività e trasparenza; si astiene dal dare giudizi di valore in maniera definitiva, offre piena apertura verso prospettive di sviluppo. 8. Esplicita agli alunni i criteri di valutazione applicati nelle prove scritte di tipo oggettivo. 9. In sede di valutazione certificativa si attiene ai criteri e agli strumenti adottati collegialmente. 10. Collabora, nel rispetto degli specifici ruoli, con altri professionisti (psicologi, medici...) coinvolti nell'azione educativa.
Rapporti con i colleghi
Si rivolge al dovere ed all'impegno di ciascun docente di contribuire a costruire relazioni, improntate al rispetto e basate su un forte spirito di collaborazione, capaci di superare i ritualismi della collegialità formale, alimentando lo scambio delle esperienze e delle idee,
45
stimolando l'elaborazione e la produzione culturale, così da costruire una vera e propria comunità scientifica e professionale dei docenti. Il docente: 1. Contribuisce a creare un clima sereno e accogliente e agevola l'inserimento dei nuovi insegnanti. 2. Tiene conto con obiettività delle opinioni e competenze dei colleghi, ne rispetta il lavoro e instaura relazioni leali e corrette. 3. Individua strategie utili all'apprendimento e collabora attivamente nell'attuazione della progettazione del curricolo del Consiglio di Classe. 4. Condivide con i colleghi materiali didattici, buone pratiche ed esperienze significative.
Rapporti con i genitori E' dovere fondamentale dei docenti adoperarsi per costruire, attraverso una varietà di comunicazioni formali ed informali, un clima collaborativo e di fiducia con le famiglie. E I questa una componente estremamente importante per la buona riuscita dell'azione educativa. Il docente deve rendere espliciti gli obiettivi dell'insegnamento, essere attento ai problemi posti dai genitori e favorire in tutti i modi un confronto aperto. Il docente: 1. Collabora con i genitori nell'azione educativa e si impegna a sviluppare un dialogo costruttivo nel rispetto delle funzioni reciproche. 2. Si astiene da ogni forma di discriminazione nei confronti della loro nazionalità, appartenenza etnica, sessuale, livello sociale e culturale, religione, opinione politica, infermità o altro. 3. Mantiene la massima riservatezza sui dati ed eventuali informazioni di cui venga in qualche modo in possesso. 4. Espone chiaramente ai genitori gli obiettivi educativi e culturali in linea con il Patto di Corresponsabilità, rende conto dei risultati e considera attentamente i problemi che gli vengono presentati. 5. Informa regolarmente le famiglie degli alunni sull'andamento didattico ed educativo tramite libretto personale, comunicazione telefonica e colloquio.
Rapporti con l'istituzione scolastica e il contesto esterno
E' dovere dunque di ciascun insegnante adoperarsi per creare un ambiente impegnato, accogliente e culturalmente stimolante. Rispetto al contesto esterno ci si riferisce a un'indicazione di impegno verso la conoscenza e la partecipazione a tutto ciò che, al di fuori della scuola, può consentire un migliore sviluppo dell'attività formativa . Si tratta in primo luogo di un collegamento non occasionale con gli altri specialisti che operano sul territorio, in particolare nel settore dell'assistenza sociosanitaria, ed ancora di stabilire collegamenti con le strutture culturali, ricreative e sportive, e per ultimo, ma non per importanza, di conoscere e trovare gli opportuni contatti con le strutture produttive, e più in generale con il mondo del lavoro, al fine di una migliore preparazione professionale e di un più coerente orientamento degli allievi.
II docente: 1, Contribuisce a creare nella propria scuola un clima collaborativo, impegnato ed accogliente. 2, Concorre a costruire una buona immagine della scuola e a farla apprezzare dalla collettività rendendosi disponibile ad interagire correttamente con l'utenza e le istituzioni sul territorio.
3. Partecipa all'elaborazione delle regole della propria istituzione e si adopera a rispettarle e a farle rispettare.
4. Riconosce, rispetta e sostiene il ruolo, la linea di indirizzo (vision) del Dirigente Scolastico e dei suoi collaboratori.
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5. Si impegna ad evitare ogni possibile conflitto d'interesse.
6. Accresce la consapevolezza del senso di appartenenza al proprio istituto, evitando di diffondere in maniera cosciente o casuale, notizie che potrebbero danneggiare l'immagine dello stesso.
7. Ha il diritto/dovere di informarsi costantemente sulle attività d'Istituto (delibere, progetti, bilancio e risorse...).
FONTI NORMATIVE:
Codice Civile;
Costituzione italiana: art. 33; 39; 40;
Decreto legislativo no 297 del 16 /04/1994;
Catta dei sewizi DPR n.773 del 7/6/95;
Statuto studentesse e studenti n.249 del 24/06/1998 con modifiche
del D.P.R 235 del 21/11/2007; Codice di comportamento Dipendenti
Pubblici 28/11/2000; CCNL 2006/2009
11. REGOLAMENTO D’ISTITUTO
ISTITUITO OMNICOMPRENSIVO STATALE
"GIULIO CESARE"
SABAUDIA
REGOLAMENTO
D’ISTITUTO
48
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
VISTO l’art. 10, comma 3 lettera a) del T.U. 16/4/94, n. 297;
VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR 8/3/99, n. 275;
VISTO il D.I. 01/02/2001, n. 44;
VALUTATA l’opportunità di adottare un nuovo Regolamento d’Istituto, che sostituisce
integralmente quello attualmente in vigore;
EMANA
Il seguente Regolamento
49
INDICE
INDICE ........................................................................................................................................ 49
PRINCIPI GENERALI ............................................................................................................. 51
NORMATIVA DI RIFERIMENTO .......................................................................................... 51
DESTINATARI......................................................................................................................... 51
PARTE I – ISCRIZIONI E FORMAZIONE DELLE CLASSI ............................................. 51
ART. 1 - ISCRIZIONI ............................................................................................................... 51
ART. 2 - FORMAZIONE DELLE CLASSI .............................................................................. 52
PARTE II – ORARIO E FUNZIONALITÀ DIDATTICA ..................................................... 52
ART. 3 -ORARIO DELLE LEZIONI ........................................................................................ 52
ART. 4 - FREQUENZA DELLE LEZIONI .............................................................................. 52
ART. 5 - USCITE DALL'AULA DURANTE LE LEZIONI ..................................................... 52
ART. 6 - CAMBIO DELLE LEZIONI ...................................................................................... 52
ART. 7 - INTERVALLO ........................................................................................................... 53
ART. 8 - VIGILANZA DEGLI ALUNNI ................................................................................. 53
ART. 9 - GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE .................................................................. 53
ART. 10 – USCITE ANTICIPATE ........................................................................................... 54
ART. 11 - RITARDI .................................................................................................................. 54
ART. 12 - ORARIO DI RICEVIMENTO DEI GENITORI ...................................................... 54
PARTE III – DIDATTICA......................................................................................................... 54
ART. 13 - VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE ................................................... 54
ART. 14 - ATTIVITA' PARA - INTERSCOLASTICHE .......................................................... 58
PARTE IV – STUDENTI ........................................................................................................... 58
ART. 15 – ORGANI COLLEGIALI ......................................................................................... 58
ART. 15 COMMA 1 - DIRITTI DEGLI STUDENTI. ........................................................................... 59
ART. 15 COMMA 2 - I DOVERI DEGLI STUDENTI .......................................................................... 59
ART. 16 - RISPETTO DELLE PERSONE E DELL’AMBIENTE SCOLASTICO .................. 60
PARTE V -PERSONALE INSEGNANTE ............................................................................... 61
ART. 17 - PARTECIPAZIONE ALLA VITA DELL'ISTITUTO ............................................. 61
ART. 18 - DOVERI ................................................................................................................... 61
ART. 19 - ASSENZE E SUPPLENZE DEGLI INSEGNANTI ................................................. 62
PARTE VI - PERSONALE NON DOCENTE ......................................................................... 62
ART. 20 – ATTIVITA’ E DOVERI .......................................................................................... 62
PARTE VII – ATTIVITÀ SINDACALI ................................................................................... 62
ART. 21 - ATTIVITA' SINDACALI......................................................................................... 62
50
PARTE VIII – GENITORI ........................................................................................................ 62
ART. 22 - PARTECIPAZIONE ALLA VITA DELLA SCUOLA ............................................ 62
ART. 23 - RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA ........................................................................ 62
PARTE IX - ORGANI COLLEGIALI ..................................................................................... 63
ART. 24 - RIUNIONI ................................................................................................................ 63
PARTE X – USO DEI SERVIZI E DELLE STRUTTURE DELL’ISTITUTO ................... 63
ART. 25 - AFFISSIONI ............................................................................................................. 63
ART. 26 – ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEI LABORATORI E DELLE AULE
................................................................................................................................................... 63
ART. 27 - IMPIANTI SPORTIVI ............................................................................................. 64
ART. 28 – FOTOCOPIE E STAMPE ........................................................................................ 64
ART. 29 - BAR E DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI VIVANDE ........................................ 65
ART. 30 – TELEFONI .............................................................................................................. 65
PARTE XI - NORME GENERALI DI SALUBRITÀ E SICUREZZA ................................. 67
ART. 31 - TRANSITO E SOSTA DEI VEICOLI...................................................................... 67
ART. 32 - DIVIETO DI FUMO ................................................................................................. 67
ART. 33 - DIVIETO DI INTRODUZIONE ED USO DI MATERIALI E SOSTANZE NOCIVE68
PARTE XII - NORME TRANSITORIE E FINALI ................................................................ 68
ART. 34 - SANZIONI DISCIPLINARI .................................................................................... 68
ART. 35 - ORGANO DI GARANZIA ...................................................................................... 70
ART. 36 - ADOZIONE ED ENTRATA IN VIGORE DEL REGOLAMENTO ....................... 70
ALLEGATO (A1) AL REGOLAMENTO DI ISTITUTO ...................................................... 72
USO DEL CELLULARE E DEI DISPOSITIVI TECNOLOGICI ............................................ 72
CASISTICHE MANCANZE DISCIPLINARI ......................................................................... 74
51
PRINCIPI GENERALI
Le norme del presente Regolamento, elaborate con il contributo di tutte le Componenti scolastiche
dell'Istituto Omnicomprensivo Statale Giulio Cesare di Sabaudia, si prefiggono, nel rispetto della
normativa vigente, di regolare e sviluppare i rapporti democratici nella vita e nelle attività della Comunità
scolastica.
Si prefiggono, altresì, di svolgere un'azione formativa, atta a promuovere negli studenti una retta
coscienza civica, fondata sul principio di uguaglianza, di rispetto, al disopra di ogni forma di
discriminazione, '. per prepararli ad assolvere i doveri scolastici in maniera consapevole e responsabile, per
favorire il loro sviluppo intellettuale, morale e culturale.
In questa prospettiva il Regolamento si pone anche come strumento di riferimento per una proficua
utilizzazione delle risorse umane (studenti, docenti, personale non docente, genitori), per promuovere il
senso di responsabilità e di partecipazione alla vita scolastica.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Il Regolamento si ispira ai principi generali della COSTITUZIONE, delle LEGGI, dei DECRETI, dei
REGOLAMENTI e di ogni altra disciplina specifica del settore.
Recepisce i dettami di cui al Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994 -TESTO UNICO delle
leggi in materia di istruzione, sue successive modifiche ed integrazione ed ogni altra norma ad esso collegata
e richiamata.
Recepisce, altresì, i dettami di cui al D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 –Regolamento recante lo
“STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA”, così
come modificato ed integrato dal D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 e da successive modificazioni ed
integrazioni e da ogni altra norma collegata e richiamata.
Per quanto in esso non espressamente previsto, il Regolamento rinvia alle Norme generali vigenti in
materia; in caso di "dicotomia" si richiama il principio generale della gerarchia delle Fonti giuridiche.
DESTINATARI
L'Istituto Omnicomprensivo Statale Giulio Cesare si compone di diversi ordini di scuola, distribuiti in
diversi plessi scolastici dislocati sul territorio del Comune di Sabaudia; si tratta, più precisamente, di:
Scuola dell'Infanzia, con sede distaccata in Borgo Vodice;
Scuola Primaria, con sede distaccata in Borgo San Donato;
Scuola Primaria, con sede distaccata in Borgo Vodice;
Scuola Secondaria di Primo Grado, con sede in Sabaudia – Via Conte Verde (sede centrale I.O.);
Scuola Secondaria di Secondo grado: Liceo Scientifico / Liceo Scientifico opzione Scienze applicate,
ITI, ITIMME con sede in Sabaudia – Via del Parco Nazionale 10;
Il presente Regolamento è destinato all'Istituto Omnicomprensivo Statale Giulio Cesare di Sabaudia;
chiunque facente parte della Comunità Scolastica è obbligato a rispettarlo e farlo rispettare, nei limiti delle
proprie competenze, in coerenza con le nonne vigenti per ciascun ordine di scuola.
Parte I – Iscrizioni e formazione delle classi
ART. 1 - ISCRIZIONI
Le iscrizioni alle classi dell'Istituto avvengono in conformità con la normativa vigente.
Contestualmente all'iscrizione, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un
documento quale il il "Patto Educativo di Corresponsabilità" - PEC- finalizzato a definire, in maniera
dettagliata e condivisa, i diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie,
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così come previsto dall'art.3 di cui al D.P.R. n. 235/2007.
Chiunque, al momento dell'iscrizione, ha il diritto ed il dovere di prendere conoscenza del Piano
dell'Offerta Formativa – P.O.F., del Regolamento di Istituto e della Carta dei Servizi.
Nell'ambito delle prime due settimane dall'inizio delle attività didattiche, l'Istituto pone in essere le
iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la
condivisione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, del Piano dell'Offerta Formativa, del
Regolamento di Istituto e del Patto Educativo di Corresponsabilità.
Ciascun iscritto, inoltre, è invitato a corrispondere un "contributo scolastico annuale" finalizzato al
finanziamento delle speciali attività dei laboratori, delle attività e materiali didattico-ausiliari, della Polizza
di assicurazione individuale integrativa. Il Dirigente Scolastico è responsabile della gestione delle risorse.
ART. 2 - FORMAZIONE DELLE CLASSI
La formazione delle classi e l’attribuzione delle relative sezioni è curata dal Dirigente Scolastico che
può avvalersi di una commissione di insegnanti, sulla base delle indicazioni del Collegio dei Docenti e dei
criteri generali fissati dal Commissario Straordinario.
Parte II – Orario e funzionalità didattica
ART. 3 -ORARIO DELLE LEZIONI
L'orario delle lezioni è formulato e pubblicato dal Dirigente Scolastico che può avvalersi di una
commissione di insegnanti.
ART. 4 - FREQUENZA DELLE LEZIONI
La presenza degli alunni alle lezioni è obbligatoria, mentre per tutte le attività aventi finalità
didattiche (visite guidate, viaggi di istruzione, partecipazione ad attività teatrali, ecc.) è necessaria la
preliminare autorizzazione scritta dei genitori o di chi ne fa le veci, come già presente nella domanda di
iscrizione.
Per attività extracurricolari, da svolgersi in orari extrascolastici nei locali della scuola, è necessaria
l'autorizzazione ai genitori.
ART. 5 - USCITE DALL'AULA DURANTE LE LEZIONI
Gli alunni non possono uscire dall'aula durante le ore di lezione se non in caso di particolare necessità.
Durante le lezioni l'insegnante può consentire uscite temporanee dall'aula a non più di due alunni per
volta per esigenze personali.
Il personale docente e non docente deve vigilare sugli alunni temporaneamente fuori dall'aula ed
evitare che gli stessi sostino impropriamente nei corridoi o in altri locali.
ART. 6 - CAMBIO DELLE LEZIONI
Durante il cambio dei docenti, fra una lezione e l'altra, gli studenti devono mantenere un
comportamento corretto, responsabile, rimanere nell'aula ed adempiere ai doveri scolastici.
Ogni spostamento delle classi deve avvenire in modo ordinato, silenzioso e composto, alla presenza
del personale della scuola.
Nel caso in cui una classe restasse temporaneamente priva di insegnante, è compito del collaboratore
scolastico di turno curare la vigilanza degli alunni e avvertire tempestivamente la Segreteria o il Dirigente
scolastico o un suo Delegato.
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ART. 7 - INTERVALLO
Durante l'intervallo, compatibilmente con le reali possibilità offerte nei singoli plessi scolastici, gli
allievi possono uscire dalle aule, mantenendo sempre un comportamento diligente, civile, rispettoso, ma
devono rientrarvi con sollecitudine al primo suono della campanella.
Non è consentito allontanarsi dai locali della scuola; non è consentito appartarsi in locali vigilanza;
non sono consentiti contatti di alcun genere con persone esterne e/o estranee alla scuola.
Durante l'intervallo gli insegnanti dell'ora sono responsabili degli alunni presenti in classe.
Durante l'intervallo la vigilanza degli studenti nelle aule, nei corridoi, nell’atrio e nel cortile è svolta
dai docenti con l'ausilio degli operatori scolastici.
ART. 8 - VIGILANZA DEGLI ALUNNI
Il personale docente ed il personale A. T. A. sono tenuti, secondo i rispettivi orari e ordini di
servizio, a garantire la vigilanza degli allievi durante l'ingresso, la permanenza in Istituto e l'uscita dal
medesimo.
In caso di necessità, può essere consentito agli studenti l'ingresso anticipato nell'atrio della scuola
prima dell'inizio delle lezioni; in tal caso, la vigilanza sugli alunni sarà garantita dal personale collaboratore
scolastico.
Durante le ore di lezione, le porte d'ingresso dell'Istituto devono rimanere chiuse, ma senza
precludere l'uscita in caso di emergenza.
Le entrate e le uscite fuori orario degli allievi e l'ingresso di persone estranee alla scuola, devono
essere opportunamente sorvegliate dagli operatori scolastici.
ART. 9 - GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE
Tutte le assenze devono essere giustificate in forma scritta, sull'apposito libretto personale fornito
dall' Istituto ad ogni allievo; in caso di smarrimento, il rilascio del nuovo libretto personale è subordinato al
pagamento (tramite versamento su conto corrente postale, a favore dell'Istituto) della somma di €. 5,00
(Eurocinque/00).
Nel caso di assenze per malattia superiore a 5 giorni, la giustificazione deve essere accompagnata
inderogabilmente dal “certificato medico di idoneità alla frequenza", così come previsto dall'art. 42 di cui
al D.P.R. n.1518 del 22/12/1967 e sue s.m.i.; in mancanza del certificato medico, l'alunno non può essere
ammesso in classe.
Nel caso di assenza superiore a 5 giorni, non dovuta a malattia, la giustificazione, ai sensi dell'art. 47
di cui al D.P.R. n. 445 del 20 dicembre 2000, deve essere accompagnata da una dichiarazione sostitutiva
dell'atto di notorietà, resa dal genitore o da che ne fa le veci, da cui risulti che l'assenza dell'alunno non è
riconducibile a malattia.
Per gli studenti minorenni, la giustificazione deve essere firmata da uno dei genitori o da chi ne fa le
veci; la firma, in originale e leggibile, deve essere preventivamente depositata presso la segreteria
scolastica accompagnata da una copia del documento di identità.
L'insegnante della prima ora di lezione registra sul giornale di classe le giustificazioni, verificandone
preliminam1ente la regolarità e la conformità alla normativa vigente.
Lo studente sprovvisto di giustificazione può essere ammesso provvisoriamente in classe, ma con
l'impegno di giustificare l'assenza il giorno successivo; il docente è tenuto ad annotare tale impegno sul
registro di classe; in caso di mancata giustificazione per due giorni consecutivi, l'alunno deve essere
accompagnato dal genitore o da chi ne fa le veci al fine di giustificarne l'assenza.
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Eventuali astensioni dalle lezioni per adesione a manifestazioni studentesche devono essere
opportunamente motivate e giustificate.
La segreteria, in collaborazione con gli insegnanti, provvede ad avvertire la famiglia (ove possibile
anche con l’ausilio di mezzi tecnologici: E-MAIL, SMS ecc.) in caso di assenze frequenti e/prolungate e,
fatte salve le competenze del Dirigente scolastico, il Consiglio di Classe valuta gli interventi più opportuni
da attuare.
ART. 10 – USCITE ANTICIPATE
Le uscite anticipate, non prima del termine della terza ora, limitate ai casi di effettiva necessità,
devono essere debitamente motivate ed autorizzate caso per caso dal Dirigente scolastico o da un suo
delegato, in relazione alle motivazioni della richiesta e non prima della termine della terza ora e limitate ai
casi di effettiva necessità.
In caso di uscita anticipata dell' alunno minorenne, il prelievo dell' alunno medesimo deve essere
effettuato dal genitore o da chi ne fa le veci; in nessun caso il prelievo dell'alunno può essere effettuato da
persona diversa se non formalmente delegata e di maggiore età.
ART. 11 - RITARDI
Non sono ammessi ritardi per l'ingresso in aula e/o l'inizio della lezione.
Per fatti di carattere eccezionale, gli studenti ritardatari sono ammessi in aula entro la prima ora di
lezione ma devono presentare giustificazione scritta, firmata dal genitore, con le stesse modalità di cui
all'art. 9 per le assenze.
Per ritardi non oltre la seconda ora di lezione, gli alunni sono ammessi in aula previa autorizzazione
del Dirigente scolastico o di un suo delegato; del fatto deve essere prontamente informata la famiglia.
Di ogni ritardo il docente di turno deve riportarne nota scritta sul registro di classe.
ART. 12 - ORARIO DI RICEVIMENTO DEI GENITORI
I colloqui con i genitori degli alunni si svolgono normalmente secondo il calendario di ricevimento
dei docenti, stabilito e pubblicato ogni anno dal Collegio dei Docenti.
In caso di particolare necessità, i genitori degli studenti possono essere convocati, anche in orario diverso,
mediante comunicazione della segreteria (ove possibile anche con l'ausilio di mezzi tecnologici: EMAIL,
SMS ecc.).
I genitori, in caso di necessità, possono richiedere incontri straordinari con i docenti o con il
Dirigente scolastico.
Parte III – Didattica
ART. 13 - VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
L’Istituto considera le visite, i viaggi di istruzione parte integrante e qualificante dell'offerta
formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione.
Pertanto, vanno considerati attività complementare della scuola e, quindi, a tutti gli effetti, attività
didattica, anche dal punto di vista normativo; possibilmente non devono coincidere con i giorni stabiliti per
i Consigli di Classe o con il periodo di chiusura quadrimestrale.
Nel mese di ottobre il Collegio dei Docenti approva un piano annuale delle destinazioni per le visite
di istruzione, da riferirsi all'anno scolastico in corso.
Ciascun consiglio di classe definisce, quanto più possibile, l'itinerario della visita di istruzione che
intende effettuare, al fine di consentire alla segreteria amministrativa di impostare con maggior precisione la
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gara per la scelta delle compagnie di viaggio.
Pur non dovendosi prevedere una specifica programmazione per visite occasionali di un solo giorno
ad aziende, musei, unità produttive, i docenti dovranno opportunamente considerare la programmazione di
tali eventi sulla base di un numero limitato di disponibilità dei trasporti comunali, la cui consistenza verrà
annualmente comunicata dall'ente locale.
I consigli di classe si attengono scrupolosamente al rispetto degli itinerari prefissati ad inizio anno.
I consigli di classe accettano proposte di visite di istruzione da parte di agenzie esterne (che non
abbiano partecipato alla gara d'appalto), solo qualora esse siano particolarmente vantaggiose e rispondenti
alle destinazioni già preventivate, dandone comunque preventivamente comunicazione al Dirigente
Scolastico per la necessaria integrazione nel piano annuale delle visite di istruzione e -comunque- non oltre il
mese di dicembre. Qualsiasi altra opportunità o opzione dovrà essere discussa con il Dirigente Scolastico.
Le visite di istruzione comprendono: visite guidate a musei e mostre, partecipazione a manifestazioni
culturali, rappresentazioni teatrali e concerti, visite presso enti istituzionali o amministrativi, uscite nel
territorio della durata di un giorno (solo eccezionalmente potranno essere due giornate). A tutte le classi,
vengono concessi massimo 6 giorni da poter utilizzare durante tutto l'anno scolastico.
I viaggi di istruzione comprendono i viaggi di più giorni con pernottamento. Ai viaggi possono
partecipare tutte le classi del triennio e vengono concessi massimo 4 giorni alle terze, 5 giorni alle quarte e 6
giorni alle classi terminali. Per motivi di comprovata importanza, può essere concesso un giorno in più (un
giorno festivo). Le mete dei viaggi possono essere anche estere; si auspica tuttavia che, per motivi di
bilancio, tali mete siano previste solo per le classi terminali. Devono possibilmente essere effettuati tutti nella
stessa settimana e concludersi al sabato.
Le visite, viaggi di istruzione richiedono l'approvazione, oltre che del Consiglio di Classe (con la
presenza dei rappresentanti dei genitori ), anche del Commissario straordinario.
Non devono superare un tetto di spesa che viene stabilito ogni anno dal Consiglio di Istituto.
Le attività devono essere approvate dai Consigli di Classe all'inizio dell'anno scolastico per poterle
inserire nella programmazione iniziale e per farle rientrare nel Piano delle visite e dei viaggi di istruzione del
P.O.F. annuale. Eccezionalmente o per incompletezza del Consiglio di Classe, all'inizio dell'anno scolastico
o perché si presenta l'opportunità non prevedibile di mostre o di altre manifestazioni culturali, il Consiglio di
Classe, anche durante l'anno scolastico, può programmare visite di istruzione.
Il Consiglio di Classe, prima di esprimere il parere sui relativi progetti, li esamina verificandone la
coerenza con le attività previste dalla programmazione collegiale e l'effettiva possibilità di svolgimento e
nell'ipotesi di valutazione positiva, indica gli accompagnatori, compreso l'accompagnatore referente della
classe.
Si auspica che alle varie attività partecipi la totalità della classe.
Il limite numerico dei partecipanti al di sotto del quale non verrà concessa l'autorizzazione è pari al
75% degli alunni frequentanti la classe, salvo particolari eccezioni come infra meglio specificato.
Le classi della scuola primaria effettuano visite didattiche di mezza o intera giornata. Per particolari
esigenze didattiche, informati i rappresentanti dei genitori, i consigli di interclasse deliberano l'effettuazione
di campi scuola di più giorni, per le classi quarte e quinte. Per classi diverse dalle quarte e le quinte, i docenti
accolgono preventivamente la disponibilità dei genitori ad accompagnare il gruppo, in forma autonoma.
Le classi della scuola Secondaria di Primo Grado effettuano visite didattiche di mezza, intera
giornata o di più giorni. Le classi PRIME o SECONDE, di norma, non effettuano visite guidate di più giorni,
salvo comprovati motivi didattici, opportunamente riportati nei verbali dei consigli di classe e comunque
sempre garantendo la presenza dei 2/3 degli alunni della classe. Le classi TERZE effettuano visite guidate di
più giorni, le cui destinazioni saranno opportunamente correlate agli argomenti delle programmazioni
didattiche.
Le classi della scuola Secondaria di Secondo Grado effettuano visite didattiche di mezza, intera
giornata o di più giorni. Le classi PRIME e SECONDE, di norma, non effettuano visite guidate di più
giorni, salvo comprovati motivi didattici, opportunamente riportati nei verbali dei consigli di classe e
comunque sempre garantendo la presenza dei 2/3 degli alunni della classe. Le classi TERZE, QUARTE E
QUINTE effettuano visite guidate di più giorni, le cui destinazioni saranno opportunamente legate agli
argomenti delle programmazioni didattiche.
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Gli studenti non partecipanti ai viaggi, visite di istruzione sono tenuti alla regolare frequenza delle
attività didattiche.
Prima dell'effettuazione di un'attività didattica esterna all'Istituto deve essere comunicato alle
famiglie, per iscritto e con congruo anticipo, quanto segue:
Data;
Destinazione;
Ora di partenza e di rientro dei partecipanti;
Programma dettagliato;
Costo;
Accompagnatori;
Eventuali recapiti;
Condizioni dell' agenzia viaggi.
Gli accompagnatori che hanno l’obbligo della sorveglianza sugli alunni, devono raccogliere e
consegnare in segreteria, con congruo anticipo, le autorizzazioni dei genitori o di chi ne fa le veci.
E’ onere dei genitori portare preventivamente a conoscenza dell’Istituto (nel rispetto della normativa
vigente sulla privacy) gli eventuali stati patologici dell’alunno per i quali, pur nella compatibilità del viaggio,
si rendesse necessario un trattamento farmacologico e/o sanitario continuativo.
La sottoscrizione dell’autorizzazione da parte dei genitori costituisce formale assunzione di
responsabilità da parte dei medesimi per quanto di competenza. Il pagamento delle quote per i viaggi e visite
di istruzione deve essere effettuato con congruo anticipo dalle famiglie, tramite versamento sul conto
corrente postale della scuola
Durante i viaggi, nelle visite di istruzione, non sono ammesse attività diverse da quelle già previste
dal programma e/o incoerenti con lo stesso.
Nel designare gli accompagnatori, soprattutto per i viaggi di istruzione, nei Consigli di Classe, i
docenti forniscono preventivamente la propria disponibilità ad accompagnare la classe in visita di istruzione,
provvedendo ad indicare anche un accompagnatore in più per ogni classe, per subentro in caso di imprevisto
ovvero qualora per grave e comprovato motivo il docente titolare fosse, all’ultimo momento, impossibilitato
a partecipare.
E' auspicabile che gli accompagnatori siano scelti all'interno del Consiglio di Classe interessato,
preferibilmente di materie attinenti alle finalità del viaggio; in caso di necessità, previo accordo con la
Dirigenza, la funzione di accompagnatore può essere svolta anche da un insegnante di altra classe, purché nel
viaggio vi sia almeno un insegnante che conosca gli alunni.
L'insegnante accompagnatore se presta servizio in altre scuole è tenuto a concordare con la
Dirigenza eventuali impegni.
Per ogni visita o viaggio deve essere individuato un docente responsabile. Il rapporto tra docenti
accompagnatori e alunni è di norma 1:15 per tutti gli ordini di scuola.
Se l'iniziativa (visita, viaggio) interessa un'unica classe sono necessari 2 accompagnatori, se riguarda
più classi 1 accompagnatore ogni 15 alunni (per gli alunni rimanenti è previsto un insegnante se questi
superano le 7 unità). In ogni caso, è garantita la presenza di almeno un insegnante per classe. Eventuali
variazioni del numero degli accompagnatori rispetto a quanto sopra previsto e la scelta delle persone sono
rimesse alla discrezionalità del Dirigente Scolastico.
Se alla visita o al viaggio di istruzione partecipano alunni diversamente abili, è prevista la presenza
per ogni alunno di un docente, preferibilmente l'insegnante di sostegno e/o di un genitore. La presenza del
docente di sostegno, al fine di garantire l’integrazione dell’alunno con handicap, esula dal rapporto 1:15.
Qualora il docente di sostegno, per gravi e comprovati motivi, non partecipi alla visita di istruzione, il
Consiglio di classe coinvolge il docente accompagnatore sostituto per accompagnare l’alunno con handicap
individuando contestualmente un ulteriore docente che funga da riserva. Qualora l’alunno con handicap non
partecipi alla visita d’istruzione, il docente di sostegno, pur essendo contitolare della classe, non partecipa a
sua volta alla visita di istruzione.
Il Dirigente Scolastico consegna agli accompagnatori la lettera di incarico. I docenti accompagnatori
hanno l'obbligo della sorveglianza e, considerata la loro responsabilità, di fronte a comportamenti degli
alunni che rischiano di compromettere la buona riuscita del viaggio, possono intraprendere, in ogni
momento, le iniziative che ritengono necessarie, fra le quali l'interruzione del viaggio stesso.
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Infine, al fine della partecipazione da parte degli esterni ad una attività didattica esterna o comunque
a qualsiasi uscita con gli alunni, è necessario allegare “agli atti” presso gli uffici amministrativi dell’Istituto
l’elenco delle partecipanti.
Per il coordinamento del Piano delle visite e viaggi di istruzione è prevista la Funzione Strumentale
o, in alternativa, l'individuazione da parte del Dirigente Scolastico di un Coordinatore. I responsabili dei
viaggi di istruzione andranno a costituire la Commissione per l'organizzazione dei viaggi stessi.
Il docente responsabile della visita di istruzione deve:
• compilare la domanda e consegnarla in segreteria per l'approvazione del Dirigente Scolastico, per il
suo inserimento nel calendario di Istituto e per la predisposizione delle supplenze.
• stabilire la quota di partecipazione (dopo aver appurato l'effettivo numero dei partecipanti facendo
sottoscrivere l'adesione) distinguendo la cifra da consegnare in segreteria per il pagamento del mezzo di
trasporto da quella da trattenere per eventuali altre spese relative ad ingressi, guide e altro.
• consegnare agli alunni il programma con indicata la quota da versare, il giorno in cui portare a
scuola i soldi e l'autorizzazione da far firmare ai genitori.
• portare in segreteria in un'unica soluzione le quote che gli alunni rappresentanti di classe hanno il
giorno stesso raccolto per il pagamento del mezzo di trasporto. Gli alunni che hanno sottoscritto l'adesione
devono portare la quota relativa al trasporto anche in caso di non partecipazione al viaggio.
Il docente responsabile del viaggio di istruzione deve organizzare gli aspetti culturali del viaggio
(prenotare ingressi, guide, ecc) stendere il programma (indicando anche la quota che gli alunni devono
portare al seguito per pagare eventuali ingressi, guide e altro) e consegnarlo in segreteria almeno 10 giorni
prima della partenza.
Alla Scuola (coordinatore e segreteria) competono, relativamente a:
• visite di istruzione: la richiesta di preventivi ad almeno tre ditte di autotrasporti scelte
dall'amministrazione sulla base della qualità del servizio fino a quel momento offerto, la scelta del contraente
sulla base dell'offerta economica più conveniente, la prenotazione del pullman, la raccolta delle
autorizzazioni e degli attestati di versamento dei c/c postali.
• viaggi di istruzione: la richiesta di almeno tre preventivi, la prenotazione del mezzo di trasporto e
dell'albergo, la consegna e la raccolta delle autorizzazioni e degli attestati di versamento dei c/c postali.
• Assieme al bollettino di c/c per il saldo viene consegnato, almeno 7 giorni prima della partenza,
anche il programma.
Le quote di partecipazione vengono così raccolte:
• visite di istruzione: le quote di tutti i partecipanti e le autorizzazioni sottoscritte dai genitori devono
essere raccolte dagli alunni rappresentanti di classe il giorno stabilito (non oltre il giorno precedente alla
partenza) e consegnate tutte assieme il giorno stesso all'insegnante responsabile, pena l'annullamento del
viaggio. L'insegnante porterà in mattinata la somma raccolta in segreteria il cui personale provvederà al
versamento.
• viaggi di istruzione: le somme richieste devono essere versate alla Scuola mediante c/c postale
dalle singole famiglie.
Al rientro dalla visita o dal viaggio, il docente responsabile deve relazionare, su apposito modulo, in
merito all'attività svolta e gli accompagnatori di visite e viaggi in Italia devono compilare il modello per il
rimborso delle spese sostenute (pasti, ingressi, trasporti, ecc) e consegnarlo in segreteria assieme alle ricevute
e altre pezze giustificative.
Per l'organizzazione dei viaggi di istruzione, sono previsti i seguenti adempimenti:
a) Nei consigli di classe di ottobre il coordinatore di classe, dopo averne parlato con gli alunni,
propone una o più mete del viaggio di istruzione, culturalmente e didatticamente valide e possibilmente
inerenti al programma scolastico e ai contenuti disciplinari studiati.
Gli insegnanti, dopo aver esaminato le varie proposte, decidono le mete più idonee ed individuano
almeno due accompagnatori, uno titolare e l'altro supplente. Tutto questo deve essere verbalizzato e
comunicato al responsabile dei viaggi di istruzione.
Per poter effettuare il viaggio di istruzione è indispensabile la disponibilità degli insegnanti ad
accompagnare e la partecipazione di almeno il 75% (2/3) degli alunni della classe. Per particolari esigenze,
dal numero totale della classe potranno essere scomputati gli alunni stranieri neo arrivati in Italia che per
situazioni economiche difficili o per convinzioni culturali o religiose dichiarino di non poter-voler
partecipare.
Dalla regola dei 2/3 sono escluse le classi terminali dei corsi di studio, per le quali comunque i
gruppi di alunni partecipanti non potranno comunque scendere al di sotto dei 7.
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b) In base ai dati raccolti, il coordinatore stenderà un piano che cercherà di rispettare le richieste dei
Consigli di Classe. Se, per questioni organizzative, si rendessero necessarie delle variazioni, queste saranno
concordate con i referenti delle classi interessate. Il piano verrà quindi approvato dal Consiglio di Istituto e
consegnato ai coordinatori di classe e ai referenti dei viaggi.
c) Nei Consigli di Classe di novembre-dicembre, presenti tutte le componenti, vengono ratificati i
viaggi di istruzione.
d) Per permettere al coordinatore di richiedere il preventivo alle agenzie di viaggio (almeno tre)
scelte dall'amministrazione, è necessario che:
• i responsabili consegnino al coordinatore dei viaggi un programma di massima;
• gli alunni versino l'anticipo entro i tempi stabiliti, pena la non partecipazione al viaggio, mediante
bollettino di c/c postale il cui importo verrà stabilito dal coordinatore in base alla meta del viaggio e alla sua
possibile penale in caso di non partecipazione;
• i rappresentanti di classe consegnino in segreteria gli attestati di versamento dei propri compagni,
assieme alle autorizzazioni firmate dai genitori.
e) Il coordinatore dei viaggi prepara un prospetto comparativo delle varie offerte e lo sottopone alla
Giunta Esecutiva per la scelta del contraente. Per l'aggiudicazione della gara si deve tener conto dell'offerta
più conveniente dal punto di vista sia economico che tecnico che si basa sul prezzo più basso e sulle
caratteristiche di qualità (tipo e locazione dell'albergo, trattamento ristorazione, mezzi di trasporto, servizi
opzionali, assicurazione, garanzia e assistenza.
NON POSSONO PARTECIPARE A VISITE/VIAGGI DI ISTRUZIONE GLI ALUNNI CHE NON
HANNO VERSATO ALL’ISTITUTO LA QUOTA DEL CONTRIBUTO VOLONTARIO E CHI HA
RIPORTATO UN VOTO DI CONDOTTA INFERIORE A 7/10.
Eventuali deroghe al presente regolamento possono essere autorizzate dal Commissario Straordinario
(in assenza del C.d.I).
La scuola, sulla base delle risorse economiche annualmente a disposizione, crea un fondo di solidarietà
finalizzato a finanziare viaggi di istruzione di gruppi di allievi svantaggiati, da individuare sulla base delle
segnalazioni dei docenti; tale fondo potrà finanziare anche la partecipazione ad eventi derivanti dalla
partecipazione a concorsi a carattere provinciale, regionale o nazionale.
ART. 14 - ATTIVITA' PARA - INTERSCOLASTICHE
Le strutture scolastiche possono essere aperte per attività di promozione culturale, sociale è civile,
anche in collaborazione con Enti ed Associazioni territoriali.
Le Assemblee di Istituto, di Classe, il Collegio dei Docenti, i Consigli di Classe, il Comitato dei
Genitori, il Comitato degli Studenti, gruppi o singoli Docenti, Enti, Associazioni ecc., possono proporre
progetti per attività para-interscolastiche, come cineforum, meeting sportivi, conferenze, dibattiti,
esperienze di lavoro, gruppi di studio ecc., con eventuale presenza di esperti esterni.
Tutte le attività e/o i progetti proposti devono essere autorizzati dal Commissario Straordinario.
Parte IV – STUDENTI
ART. 15 – ORGANI COLLEGIALI
Gli studenti eleggono i propri rappresentanti di classe e di Istituto con modi e tempi previsti dalla
normativa vigente.
I rappresentanti di classe formano il Comitato Studentesco.
Le assemblee sono disciplinate dal Decreto Legislativo del 16/04/1994 n. 297 – Testo unico delle
Leggi in materia di Istruzione e successive modifiche ed integrazioni.
L'assemblea d'Istituto è convocata su richiesta della maggioranza del Comitato Studentesco o del
10% degli studenti.
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Le richieste delle assemblee di Istituto e di classe devono pervenire al Dirigente scolastico con un
preavviso di almeno 5 giorni.
Gli alunni concordano l'orario delle assemblee di classe con gli insegnanti interessati e con il
coordinatore, i quali devono controfirmare la richiesta. Il Dirigente scolastico o un suo Delegato
autorizzano l'assemblea.
Le assemblee, che si svolgono normalmente all'interno dei locali dell'Istituto, costituiscono un
momento di formazione, di confronto dialettico e democratico; in nessun caso sono ammessi
comportamenti irresponsabili, scorretti, irrispettosi, meno che civili; in mancanza, fatte salve eventuali
maggiori sanzioni, l'assemblea si sospende.
L'assemblea degli studenti, nelle ore in cui essa è autorizzata, sostituisce a tutti gli effetti l'attività
didattica ordinaria; pertanto, in coincidenza di assemblee non si svolgono le lezioni, ma deve essere
comunque garantita la vigilanza sugli alunni.
La vigilanza durante l'assemblea di classe è affidata all'insegnante dell'ora in cui si svolge.
Art. 15 comma 1 - Diritti degli Studenti.
Sin dall'inizio del curriculum scolastico, lo studente è inserito in un percorso di orientamento teso a
consolidare attitudini e ha diritto di partecipare ad attività concrete, poste in essere dai singoli consigli di
classe, per un eventuale recupero/sostegno in itinere nell'apprendimento.
Lo studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di
autovalutazione il proprio livello di apprendimento sia per affinare la preparazione, sia per riflettere sulle
proprie lacune cognitive e/o espressive. Ha diritto di conoscere la propria valutazione immediatamente e
quella scritta entro e non oltre 7 giorni dalla sua erogazione.
Per i criteri di valutazione si rimanda ai rispettivi Dipartimenti disciplinari di codesto Istituto.
Lo studente ha diritto di partecipare attivamente alla vita scolastica e alle iniziative formative
aggiuntive ed integrative, da ritenersi momento essenziale di crescita e di formazione personale e sociale.
In caso di indisposizione, lo studente ha diritto di uscire anticipatamente dalla scuola, previa
richiesta di permesso al Dirigente. Qualora lo studente fosse minorenne, può uscire anticipatamente soltanto
dopo avere informato un familiare che ha l'obbligo di venirlo a prendere.
Lo studente ha diritto di svolgere le attività scolastiche in un ambiente salubre e sicuro.
Lo studente ha diritto alla massima riservatezza dei propri dati personali e delle proprie valutazioni
di profitto, ai sensi della Legge 675/96 (cd. Tutela della privacy) e successive modifiche ed integrazioni.
ART. 15 comma 2 - I doveri degli studenti
Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, le iniziative scolastiche e le attività
formative che integrano il curricolo scolastico. A tal fine, ogni studente è tenuto a portare con sé i libri di
testo ed il materiale didattico indicato dai docenti per ciascuna Disciplina.
Gli studenti sono tenuti a rispettare puntualmente l'orario scolastico di entrata e sono tenuti ad
osservare puntualmente l'orario di uscita, lasciando l'aula pulita e in ordine, dirigendosi verso le scale e/o
l’uscita in silenzio e senza correre. Lo studente, se minorenne, può essere ammesso all'inizio della seconda
ora, purché munito di giustificazione firmata dai genitori e previa autorizzazione del Dirigente o di un suo
collaboratore.
Ciascun studente è tenuto a conservare con la massima cura il libretto delle giustificazioni, ove
devono essere annotate le relative assenze con la firma apposta in calce dal genitore.
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Le giustificazioni delle assenze di durata superiore ai 5 giorni, festivi compresi, devono essere
accompagnate dal certificato medico.
Durante l'intervallo per la ricreazione, gli studenti possono lasciare l'aula per accedere nei corridoi
mantenendo un contegno decoroso e sono tenuti a rientrare puntualmente in aula al suono della campana.
Durante la ricreazione e comunque durante qualsiasi spostamento, sempre in presenza dei loro insegnanti, gli
alunni devono adottare un comportamento maturo e responsabile.
Ciascun studente è tenuto a conservare il posto che gli viene assegnato in aula, nelle aule-studio e nei
laboratori, così come indicato dalla prevista piantina. Eventuali spostamenti di posto devono essere
concordati con gli insegnanti. Altresì, ciascun studente è tenuto ad adottare sempre un rispettoso contegno
durante gli spostamenti aula-laboratorio e viceversa.
Gli studenti sono tenuti a rispettare gli ambienti e qualsiasi attrezzatura dell'Istituto poste a servizio
di tutti. Eventuali danni, se accertati, saranno addebitati ai responsabili, in caso contrario alla classe. Lo
studente è responsabile del proprio posto di lavoro in aula e in laboratorio. Lo studente è tenuto a rispettare le
previste norme di sicurezza predisposte ed affisse in ciascun laboratorio. L'inosservanza è sanzionata con
provvedimento disciplinare.
Al termine della lezione ciascun allievo è obbligato a rimettere in perfetto ordine il proprio ambiente
di lavoro. La mancata osservanza della regola prevede nota disciplinare da parte del docente.
I rappresentanti di classe, oltre a rappresentare la classe, richiedere e verbalizzare il contenuto delle
assemblee di classe, si impegnano a garantire una minima organizzazione all'interno della classe.
Nei momenti e negli ambienti dove ci si incontra per lo studio, per il lavoro, per le attività ludico-
ricreative (es. visite culturali, viaggi di istruzione ecc.), gli studenti sono tenuti a rispettare le norme di
comportamento del presente regolamento e quelle eventualmente stabilite dai docenti.
Nei locali scolastici: aule, laboratori, corridoi, sale studio, biblioteca, corte, non è consentito agli
studenti l'uso del telefono cellulare e di qualsiasi altro dispositivo tecnologico quali sistemi elettronici quali
mp3, palmari ecc. In caso di smarrimento o furto del cellulare o altro materiale tecnologico, la scuola non si
assume alcuna responsabilità.
Il divieto è esteso per tutto il tempo scolastico della giornata salvo l'autorizzazione da parte del
docente per fini didattici. In caso di inosservanza dei predetti divieti, è previsto l'applicazione di sanzioni
disciplinari, come infra meglio enucleati.
Nessun allievo, altresì, senza previa autorizzazione, può invitare estranei all'interno dell'Istituto.
Lo studente è tenuto a custodire con diligenza i propri libri e/o materiali didattici, di cui
l'Amministrazione scolastica declina ogni responsabilità qualora si dovessero verificare sottrazioni o
smarrimenti.
Gli studenti, previamente informati, sono tenuti ad osservare le norme di sicurezza della scuola.
Ai sensi della Legge 584/75, è espressamente vietato fumare in tutti gli ambienti scolastici al fine di
rispettare tutti. Il divieto è stato esteso al cortile e alle pertinenze scolastiche nel periodo scolastico. Il divieto
viene punito con ammenda amministrativa. In caso di reiterate infrazioni, alla seconda infrazione si provvede
alla sospensione e alla ammenda prevista.
ART. 16 - RISPETTO DELLE PERSONE E DELL’AMBIENTE SCOLASTICO
Il rispetto delle persone e dell'ambiente scolastico è un dovere preminente e inderogabile di tutti,
compresi gli studenti.
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In nessun caso è ammesso l'uso di linguaggi e/o atteggiamenti volgari o irrispettosi.
Non è ammesso l'uso di abbigliamento inusuale, stravagante o comunque inadeguato all'ambiente
scolastico.
Gli episodi di violenza fisica o verbale, gli atteggiamenti persecutori ed aggressivi, fenomeni dì
"bullismo" e “cyber-bullismo” sono sanzionati a norma del presente Regolamento e delle Leggi vigenti.
La conservazione dei locali, dei laboratori, dell'arredamento e delle attrezzature scolastiche è affidata
anche alla cura degli allievi che sono tenuti a contribuire al mantenimento dell'ordine, della pulizia e del
decoro degli ambienti dopo il loro utilizzo.
Gli studenti sono tenuti al risarcimento degli eventuali danni arrecati alle attrezzature nei laboratori,
agli arredi e ai locali dell'Istituto; qualora non fosse possibile risalire ai diretti responsabili del danno, il
risarcimento deve essere effettuato dalla classe o da tutti coloro che hanno utilizzato le attrezzature o i
locali danneggiati.
Il personale della scuola e gli studenti sono tenuti a vigilare scrupolosamente sull'osservanza del
divieto ed a segnalare tempestivamente eventuali infrazioni al Dirigente scolastico o al suo incaricato
affinché assuma i provvedimenti necessari.
In caso di atti vandalici, furti o violazioni alle vigenti norme di Legge, il Dirigente scolastico
provvede a presentare tempestivamente la denuncia all'Autorità giudiziaria.
La custodia dei beni e degli oggetti personali è soggettiva; l'Istituto declina ogni responsabilità m
merito ad eventuali smarrimenti o furti di oggetti appartenenti agli allievi e al personale della scuola.
Parte V -Personale Insegnante
ART. 17 - PARTECIPAZIONE ALLA VITA DELL'ISTITUTO
Tutto il personale insegnante dell'Istituto ha il diritto ed il dovere di contribuire al corretto e proficuo
funzionamento della scuola, sia direttamente, sia per mezzo dei propri rappresentanti presso gli Organi
Collegiali. Ciascun docente, anche attraverso la propria condotta morale e civile, deve assurgere a modello
educativo e di riferimento dei propri discenti.
ART. 18 - DOVERI
I docenti sono tenuti a firmare giornalmente il registro delle presenze.
L'insegnante della prima ora deve essere presente nell'aula almeno 5 minuti prima dell'inizio della
lezione; non sono ammessi ritardi immotivati nel cambio di docente tra una lezione e l'altra.
Il registro di classe deve essere prelevato dall'insegnante della prima ora, compilato da tutti i docenti
e custodito in apposito ambiente dall'insegnante dell'ultima ora.
I docenti sono tenuti a partecipare alle sedute degli Organi Collegiali di cui fanno parte e ad ogni
altra attività obbligatoria regolarmente deliberata; sono tenuti, altresì, a compilare regolarmente i registri di
classe, a controllare e firmare il libretto personale degli studenti in caso di assenza o ritardo.
I docenti hanno l'obbligo di rispettare la vigente normativa, anche in fatto di tutela dei minori.
L'inosservanza delle norme vigenti e/o del presente Regolamento è suscettibile di sanzione disciplinare
secondo le norme vigenti.
Per fatti o comportamenti aventi rilevanza penale, il Dirigente scolastico è tenuto ad informare
tempestivamente anche l'Autorità giudiziaria.
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ART. 19 - ASSENZE E SUPPLENZE DEGLI INSEGNANTI
In caso di assenza, i docenti devono darne comunicazione alla segreteria con congruo anticipo ed in
ogni caso almeno 30 minuti prima dell'inizio delle lezioni; devono altresì giustificare le loro assenze con le
modalità previste dalla normativa vigente.
I docenti assenti sono sostituiti come da Piano delle attività da loro sottoscritto ed esposto all’Albo di
ciascun Plesso.
Parte VI - Personale non docente
ART. 20 – ATTIVITA’ E DOVERI
Tutte le attività svolte dal personale non docente sono finalizzate al buon funzionamento dell’Istituto.
Il personale non docente partecipa in modo costruttivo alle attività ed alla organizzazione della
Comunità scolastica, sia direttamente sia per mezzo dei propri rappresentanti presso gli Organi Collegiali;
collabora attivamente con il personale docente anche nell'ordinaria attività di vigilanza; è coordinato dal
Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi -DSGA.
Il personale non docente ha l'obbligo di rispettare la vigente normativa, anche in fatto di tutela dei
minori. L'inosservanza delle norme vigenti e/o del presente Regolamento è suscettibile di sanzione
disciplinare come regolato dalla normativa vigente Legge 15/2009 C.d.m. 9.10.2009 che si allega al
presente R.I.
Per fatti o comportamenti aventi rilevanza penale il Dirigente scolastico provvede ad informare
tempestivamente anche l'Autorità giudiziaria.
Parte VII – Attività Sindacali
ART. 21 - ATTIVITA' SINDACALI
Le attività sindacali si svolgono secondo le disposizioni previste dalla normativa vigente.
La richiesta di assemblee in orario di lavoro, fatta dai rappresentanti sindacali dell'Istituto o con le
modalità previste dal contratto di lavoro del personale della scuola, deve essere presentata con un preavviso
di almeno 5 giorni.
Parte VIII – Genitori
ART. 22 - PARTECIPAZIONE ALLA VITA DELLA SCUOLA
I genitori partecipano in modo attivo e costruttivo alla vita della Comunità scolastica, anche
attraverso i propri rappresentanti negli organi istituzionali.
Possono formulare proposte finalizzate al miglior funzionamento della scuola, sia in forma singola
che collettiva.
ART. 23 - RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA
L'Istituto si propone di stabilire rapporti collaborativi con le famiglie; promuove iniziative finalizzate
al miglioramento di detti rapporti; promuove, altresì attività specifiche finalizzate al miglioramento dei
rapporti con le famiglie appartenenti alle comunità straniere.
Le famiglie sono tenute ad informarsi con regolarità sull’andamento della vita della Comunità
scolastica e dei propri figli.
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I colloqui individuali e gli incontri con gli insegnanti avvengono secondo il calendario predisposto
annualmente dal Collegio dei Docenti e preventivamente comunicato alle famiglie.
Le comunicazioni in merito a valutazioni, provvedimenti disciplinari e convocazioni, avvengono
tramite la segreteria.
II coordinatore, su indicazione del Consiglio di Classe, può convocare le famiglie direttamente o
tramite la segreteria per esaminare situazioni particolari.
I genitori o chi ne fa le veci sono tenuti a depositare la propria firma in segreteria all'atto
dell'iscrizione, accompagnata dal deposito di una copia del documento di identità, in caso di delega; solo la
firma depositata attesterà l'autenticità delle giustificazioni e delle ricevute di eventuali comunicazioni
scritte.
Parte IX - Organi collegiali
ART. 24 - RIUNIONI
Gli Organi Collegiali della scuola sono disciplinati dal Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994
- TESTO UNICO delle Leggi in materia di Istruzione e successive modifiche ed integrazioni, dalle circolari
e dalle ordinanze ministeriali ad esso collegate e richiamate.
Le riunioni preparatorie di assemblee si svolgono con le modalità previste dalla normativa vigente.
Tutte le altre riunioni di gruppi o rappresentanti di studenti devono svolgersi generalmente nel
pomeriggio, previa autorizzazione del Dirigente scolastico.
Parte X – Uso dei servizi e delle strutture dell’Istituto
ART. 25 - AFFISSIONI
Per le affissioni devono essere utilizzati gli appositi spazi, previa autorizzazione del Dirigente
scolastico e sotto la responsabilità del firmatario del testo.
Il Dirigente scolastico vieta l'affissione di testi anonimi, offensivi, immorali o in contrasto con le
leggi vigenti.
L'affissione di manifesti da parte di persone esterne alla scuola è consentita solo con l'autorizzazione
del Dirigente scolastico.
Tutti i testi devono essere datati, firmati, esposti e rimossi secondo i termini prescritti.
ART. 26 – ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEI LABORATORI E DELLE AULE
Le chiavi dei laboratori e delle aule sono custodite normalmente in portineria o nell'ufficio del
D.S.G.A. da personale espressamente incaricato.
L'accesso ai laboratori e l'utilizzo delle apparecchiature è consentito a docenti e assistenti tecnici per
attività connesse alla didattica.
Ogni laboratorio può essere frequentato da classi o da gruppi di alunni solo se, previa prenotazione del
laboratorio, accompagnati dal docente.
Gli studenti sono tenuti al rispetto e alla pulizia delle aule ed, in particolar modo, dei laboratori nonché
a tenere un comportamento consono all’ambiente e al risarcimento dei danni arrecati alle attrezzature, agli
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arredi; qualora non fosse possibile risalire ai diretti responsabili del danno, il risarcimento deve essere
effettuato dalla classe o da tutti coloro che hanno utilizzato le attrezzature o i locali danneggiati.
L'utilizzo dei laboratori al di fuori delle normali ore di lezione, da parte di gruppi di studenti
accompagnati dal docente, deve essere autorizzato dal Dirigente scolastico.
Il materiale di ogni laboratorio deve essere regolarmente inventariato e non è trasferibile.
In ogni laboratorio deve essere affisso, ben visibile, il relativo regolamento.
Ogni laboratorio viene assegnato ad un responsabile, individuato come previsto dalle norme vigenti.
I compiti del responsabile di laboratorio sono i seguenti: redigere, nella fase di programmazione
didattica di inizio anno, una dettagliata proposta di acquisti a completamento o integrazione delle
attrezzature, dei materiali e dei macchinari; aggiornare il regolamento del laboratorio; provvedere
regolarmente e alla fine dell'anno scolastico, alla revisione dell'inventario e ad un esauriente rendiconto al
Dirigente scolastico sull'attività svolta.
È concesso a persone o gruppi di studio esterni all'Istituto di utilizzare i laboratori, compatibilmente
con l'attività didattica, con le dovute garanzie, conformemente alle norme vigenti, solo se autorizzati dal
Commissario Straordinario; non è esclusa, in tal caso, la richiesta di un contributo finanziario a favore
dell'Istituto concedente.
ART. 27 - IMPIANTI SPORTIVI
Palestre ed attrezzature sportive di ogni genere sono utilizzate normalmente per le attività scolastiche;
possono essere concesse in orario extrascolastico a gruppi sportivi esterni, compatibilmente con le esigenze
della scuola, con le dovute garanzie, previa autorizzazione del Dirigente scolastico e del Commissario
Straordinario; non è esclusa, in tal caso, la richiesta di un contributo finanziario a favore dell'Istituto
concedente.
Il materiale di ogni impianto sportivo deve essere regolarmente inventariato e non è trasferibile.
Per ogni sede dell'Istituto è individuato un responsabile delle attrezzature sportive con i seguenti
compiti:
redigere, nella fase di programmazione didattica di inizio anno, una dettagliata proposta di acquisti a
completamento o integrazione delle attrezzature;
aggiornare il regolamento delle palestre e degli impianti sportivi;
provvedere regolarmente e alla fine dell'anno scolastico, alla revisione dell'inventario e ad un
esauriente rendiconto al Dirigente scolastico sull'attività svolta.
In ogni palestra o impianto sportivo deve essere affisso, ben visibile, il relativo regolamento.
ART. 28 – FOTOCOPIE E STAMPE
L' uso della fotocopiatrice è consentito esclusivamente per finalità didattiche e per divulgare
informazioni inerenti alla vita della Comunità scolastica; è delegato ad un Collaboratore scolastico che
prende anche, con congruo anticipo, le opportune prenotazioni.
Non è consentito richiedere o effettuare fotocopie a titolo personale, né accedere alla sala stampa
senza autorizzazione.
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ART. 29 - BAR E DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI VIVANDE
L'installazione del bar e/o dei distributori automatici di vivande all'interno dell'Istituto deve essere
preventivamente ed opportunamente autorizzata dal Dirigente scolastico e dal Commissario Straordinario.
Il bar ed i distributori automatici di vivande posti all'interno dell'Istituto (quando presenti) sono posti a
servizio degli studenti, dei docenti e del personale della scuola.
Non è permesso recarsi al bar od al distributore automatico di vivande durante le ore di lezione.
La somministrazione di cibi e/o bevande da parte di altri fornitori all'interno della scuola deve essere
preventivamente ed opportunamente autorizzata dal Dirigente scolastico e dal Commissario Straordinario;
orari e modalità di somministrazione devono essere concordati con il Dirigente scolastico.
È vietato usare all'interno dell'Istituto, se non espressamente autorizzato, qualsiasi tipo di fornello a
gas, fornelli elettrici, forni scaldavivande ed ogni altra apparecchiatura di preparazione alimenti.
ART. 30 – TELEFONI
Ogni plesso scolastico è dotato di almeno un telefono fisso posto a disposizione, in caso di necessità
degli studenti, dei docenti, del personale della scuola; è vietato l'uso personale del telefono fisso.
E' tassativamente vietato l'utilizzo del telefono cellulare e di altri dispositivi elettronici e di
intrattenimento (walkman, mp3, ipad, notebook, fotocamera, videocamera ecc.) da parte degli alunni durante
lo svolgimento delle attività didattiche (compreso l'intervallo, il tempo mensa, il tragitto in palestra), in ogni
ambiente della scuola (classi, corridoi, bagni, scale, atrio, palestra) sia per comunicare che per effettuare
riprese video e/o sonore.
Il divieto deriva dai doveri sanciti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti di cui al D.P.R.
n.249/1998 e dalle “Linee guida” previste dalla C.M. del 15 marzo 2007 n. 30.
La violazione di tale divieto configura una infrazione disciplinare rispetto alla quale la scuola è tenuta
ad applicare apposite sanzioni disciplinari individuate da ciascuna istituzione scolastica autonoma all’interno
dei regolamenti di Istituto nella cultura della legalità e della convivenza civile. II divieto risponde, quindi, ad
una generale norma di correttezza, in quanto l'utilizzo del telefono cellulare e di altri dispositivi elettronici
rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa sia per i compagni, oltre che una grave mancanza di
rispetto nei confronti dei docenti. L'utilizzo del telefono cellulare e di altri dispositivi elettronici, si configura
come un'infrazione disciplinare sanzionabile attraverso provvedimenti orientati non solo a prevenire e
scoraggiare tali comportamenti ma anche, secondo una logica educativa propria della scuola, a favorire un
corretto comportamento.
Eccezione è fatta solo per situazioni di particolare necessità, se formalmente autorizzate dal Dirigente
Scolastico: in tal caso, senza eccezioni il telefono deve essere spento prima dell'ingresso a scuola, deve
essere risposto opportunamente e riacceso solo dopo l'uscita dell'Istituto.
Durante le uscite didattiche, invece, l'uso di dette apparecchiature è consentito e direttamente regolato
dagli insegnanti accompagnatori.
Eventuali fotografie o riprese fatte con i video telefonini, senza il consenso scritto della persona
ripresa, si configurano inoltre come violazioni della privacy e quindi perseguibili per legge.
Durante il periodo di permanenza a scuola, eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le
famiglie, in caso di urgenza o gravità, potranno essere soddisfatte mediante il telefono della scuola da parte
dei docenti o del personale ATA. Nessun alunno può utilizzare direttamente l'apparecchio della scuola.
Per coloro che dovessero utilizzare, durante le suddette attività, cellulari e/o dispositivi elettronici il
divieto è così nel dettaglio regolamentato:
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1. È vietato utilizzare il telefono cellulare e gli altri dispositivi elettronici e di intrattenimento
durante tutte le attività didattiche, in tutti i locali della scuola, (salvo quando vengono utilizzati
sotto il diretto controllo del docente per scopo didattico)
2. I predetti dispositivi devono essere tenuti spenti e opportunamente custoditi negli zaini, giacconi,
giammai sul banco né tra le mani.
3. Eventuali esigenze di comunicazione tra gli alunni e le famiglie, in caso di urgenza, potranno
essere soddisfatte mediante gli apparecchi telefonici presenti in ogni scuola; in alternativa, il
docente potrà concedere l’autorizzazione all’uso del cellulare, previa richiesta formale da parte
dello studente.
4. Nel caso in cui lo studente sia sorpreso ad utilizzare il cellulare o qualsiasi altro dispositivo
durante una verifica scritta (compiti in classe, esami conclusivi, test ecc.), la stessa sarà ritirata e
non dovranno essere previste prove di recupero.
5. All’interno di tutti i locali della scuola, nelle sedi utilizzate per l’attività didattica come palestre,
aule e laboratori sono vietate riprese audio e video di ambienti e persone, salvo in caso di esplicita
autorizzazione del docente responsabile.
6. La violazione di tale divieto configura una infrazione disciplinare rispetto alla quale è tenuta ad
applicare apposite sanzioni ispirate al criterio di gradualità e alle finalità educative della scuola,
come nella tabella infra specificato.
I genitori rispondono direttamente dell’operato dei propri figli nel caso in cui gli stessi arrechino
danno a se stessi o agli altri con obbligo di risarcimento.
Eventuali fotografie o riprese fatte con i telefonini all’interno della scuola e nelle sue pertinenze, senza
il consenso scritto della persona/e, si configurano come violazione della privacy e quindi perseguibili
per legge oltre ad essere sanzionabile con il presente regolamento.
I docenti e il personale ATA hanno il dovere di vigilanza sui comportamenti degli alunni in tutti gli
spazi scolastici. Eventuali infrazioni devono essere segnalate in modo tempestivo alla Dirigenza e
saranno materia di valutazione disciplinare.
7. E’ vietato l’utilizzo dei servizi informatici on line ovvero Social Network (chat, whatsup, facebook
e quant’altro) all’interno della scuola, la cui violazione configura una infrazione disciplinare
relativamente all’uso improprio “a monte” del dispositivo tecnologico, rispetto alla quale l’Istituto
è tenuto ad applicare apposite sanzioni ispirate al criterio di gradualità e alle finalità educative
della scuola, come nella tabella infra specificato; fermo restando che l’Istituto nella persona della
Dirigenza declina ogni responsabilità dell’uso dei predetti Social Network che risulti improprio
e/o dannoso nei confronti degli alunni e/o operatori scolastici, qualora ciò avvenga al di fuori
dell’Istituto ovvero contesto scolastico (salvo nel caso vengano utilizzati per scopi didattici e sotto
la diretta sorveglianza del docente).
I divieti e le relative sanzioni si estendono anche a tutti i dispositivi tecnologici in possesso degli
alunni.
Le sanzioni disciplinari secondo il criterio della gradualità prevedono:
Nel caso in cui lo studente ha il cellulare o altro dispositivo in mano o sul banco, è previsto il
Richiamo verbale.
Nel caso in cui lo studente utilizzi il cellulare durante l’attività didattica in tutti i locali o spazi o di
pertinenza, è prevista la Nota sul registro di classe, controfirmata dal Dirigente o un suo delegato
oltre il ritiro del cellulare e/o dispositivo consegna al genitore a fine giornata.
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Nel caso in cui lo studente utilizzi – reiteratamente- il cellulare durante l’attività didattica in tutti i
locali o spazi o di pertinenza, sono previste le seguenti adozioni di provvedimenti disciplinari: -
sospensione dalle lezioni di uno o più giorni, a seconda della gravità (max fino a 10 gg); -
valutazione non sufficiente del comportamento; - esclusione dalla partecipazione ai viaggi di
istruzione e/o uscite didattiche; - convocazione della famiglia.
Nel caso dell’utilizzo del cellulare e/o dispositivo, improprio e/o dannoso per l’immagine e il
prestigio dell’Istituto, degli operatori scolastici, degli alunni sono previste le seguenti adozioni di
provvedimenti disciplinari: - - sospensione dalle lezioni di uno o più giorni, a seconda della gravità
(15 gg. Nei casi più gravi); - valutazione non sufficiente del comportamento; - esclusione dalla
partecipazione ai viaggi di istruzione e/o uscite didattiche; - eventuale segnalazione ai servizi sociali;
- convocazione della famiglia.
Il D.S. e/o il Consiglio di classe ha la facoltà di sostituire le sanzioni disciplinari più severe con altri
provvedimenti, comprendenti la collaborazione ai servizi interni della scuola o altre attività a scopo sociale
che possono utilmente costituire una riparazione ed un ammonimento. Si precisano a titolo indicativo:
- Ricerche o attività di studio ed approfondimento coerenti con l’infrazione commessa;
- Operazione di ripristino degli arredi dei locali scolastici;
- Riordino della biblioteca e/o laboratori.
Il Consiglio di Istituto fa appello alla collaborazione delle famiglie, affinché gli studenti si rendano conto che
l’uso dei cellulari e degli altri dispositivi durante le ore di lezione, oltre che arrecare disturbo allo
svolgimento delle attività didattiche, può indurli alla distrazione e deconcentrazione.
L'uso del cellulare da parte del personale scolastico deve essere limitato ai casi di effettiva necessità e
deve comunque risultare discreto e non arrecare disturbo.
Parte XI - Norme generali di salubrità e sicurezza
ART. 31 - TRANSITO E SOSTA DEI VEICOLI
E' normalmente vietato il transito e la sosta delle automobili, delle moto, dei motorini e di ogni altro
mezzo a motore nei percorsi e nelle aree di pertinenza della scuola; sono previste deroghe per operazioni di
carico e scarico delle merci, per gli eventuali interventi di manutenzione ecc., solo se formalmente
autorizzate dal Dirigente scolastico; in ogni caso il transito deve avvenire negli orari più idonei, con
prudenza ed a "passo d'uomo".
Le biciclette devono essere portate a mano e riposte in apposite aree; la scuola non si assume alcuna
responsabilità in caso di furto o danno.
ART. 32 - DIVIETO DI FUMO
E' vietato fumare in tutti i locali della scuola (aule, laboratori, palestre, spogliatoi, corridoi, servizi,
atrio, uffici, ecc.).
Il personale della scuola e gli studenti sono tenuti a vigilare sull' osservanza del divieto di fumo ed a
segnalare eventuali infrazioni al Dirigente scolastico o al suo incaricato affinché proceda alla contestazione.
Se la contestazione è notificata ad un minorenne deve essere informata la famiglia.
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ART. 33 - DIVIETO DI INTRODUZIONE ED USO DI MATERIALI E SOSTANZE NOCIVE
Non è consentito introdurre all'interno della scuola, oggetti, materiali o cose che non siano
strettamente necessari e/o attinenti allo svolgimento della normale attività didattica.
E' assolutamente vietato introdurre e/o usare all'interno della scuola qualsiasi oggetto, attrezzature,
materiali, sostanze, nocivi o comunque pericolosi per la salute e la sicurezza propria e degli altri.
Il personale della scuola e gli studenti sono tenuti a vigilare scrupolosamente sull'osservanza del
divieto ed a segnalare tempestivamente eventuali infrazioni al Dirigente scolastico o al suo incaricato
affinché assuma i provvedimenti necessari.
Parte XII - Norme transitorie e finali
ART. 34 - SANZIONI DISCIPLINARI
Con il D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 nonché con il D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 - "Statuto
delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria" in vigore che enunciano i diritti e i doveri degli
alunni, gli stessi devono uniformare il loro comportamento.
I "doveri" sono elencati nell'art. 3 del suddetto D.P.R. n. 249/1998; la "disciplina" è descritta all'art. 4,
articolo modificato ed integrato dall'art. 1 del D.P.R. n. 235/2007.
Agli alunni che manchino ai doveri elencati nel presente Regolamento o nell'art. 3 dello "Statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria" o che compiano atti contrari al decoro, alla morale e alle
norme della Comunità scolastica o che, comunque, assumano atteggiamenti irriguardosi nei confronti di
chiunque operi nell'Istituto, possono essere inflitte, secondo la gravità della mancanza, sanzioni disciplinari.
Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee, sono proporzionate alle infrazioni compiute ed
ispirate al principio di gradualità; inoltre, le prescritte sanzioni tengono conto della situazione personale
dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano ed hanno
finalità educativa in quanto tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di
rapporti all'interno della Comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di
natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della Comunità scolastica. Le prescritte sanzioni
sono ispirate, ove possibile, anche al principio di compensazione del danno; allo studente è sempre
offerta la possibilità di convertire la sanzione in attività in favore della Comunità scolastica.
Le sanzioni disciplinari, in relazione alla gravità dell'inosservanza dei doveri, sono;
a) ammonizione privata o in classe;
b) ammonizione scritta sul registro di classe e comunicazione alla famiglia;
c) sospensione fino a 15 giorni (la punizione può essere eventualmente convertita con
attività a favore della Comunità scolastica, fatto salvo il risarcimento del drumo
arrecato); .
d) allontanamento dalla Comunità scolastica per una durata superiore a 15 giorni,
esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all'esame di Stato, in funzione della
gravità dell'inosservanza e/o del reato (la punizione può essere eventualmente convertita
con attività a favore della Comunità scolastica, fatto salvo il risarcimento del danno
arrecato);
e) allontanamento dalla Comunità scolastica sino al permanere della situazione di pericolo
o delle condizioni di accertata incompatibilità ambientale (nei casi in cui l'Autorità
Giudiziaria, i Servizi Sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o
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dallo stesso studente sconsigliassero il rientro nella Comunità scolastica di
appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso dell'anno, ad altra
scuola).
I provvedimenti disciplinari di cui al precedente punto a) sono irrogati dall'insegnante o dal
Dirigente scolastico nei seguenti casi:
comportamenti in contrasto con i principi enunciati nell' art. 1 dello Statuto; negligenza
abituale; assenza e ritardo ingiustificati; mancanza ai doveri scolastici di cui all'art. 3 dello
Statuto; utilizzo improprio degli strumenti e dei sussidi didattici; incuria nel mantenimento
degli arredi e delle strutture scolastiche; uso di abbigliamento inadeguato all'ambiente
scolastico.
I provvedimenti disciplinari. di cui al precedente punto b) sono irrogati dall'insegnante o dal
Dirigente scolastico nei seguenti casi:
reiterazione dei casi previsti nel comma precedente; violazioni violazione del regolamento di
Istituto; far e comportamenti che turbino il regolare andamento dell'attività scolastica;
inosservanza delle disposizioni concernenti la salubrità e la sicurezza, seppur senza
conseguenze immediate.
I provvedimenti disciplinari di cui al precedente punto c) sono irrogati dal Consiglio di Classe
nei seguenti casi:
grave o reiterata inosservanza del Regolamento di Istituto; fatti che turbino il regolare
svolgimento dell'attività scolastica aggravati da manifestazioni di ostinazioni o di protervia;
grave inosservanza delle disposizioni concernenti la salubrità e la sicurezza.
I provvedimenti disciplinari di cui al precedente punto d) sono irrogati dal Dirigente
scolastico e degli organi preposti, nei seguenti casi:
recidiva per i casi previsti nel comma precedente; gesti di violenza fisica e/o psicologica nei
confronti dei compagni; azioni di vandalismo nei riguardi delle strutture o delle dotazioni
dell'Istituto; offese alle persone, al decoro o alla morale; oltraggio al Dirigente scolastico, agli
Insegnanti, al Personale non docente.
I provvedimenti disciplinari di cui al precedente punto e) sono irrogati dal Dirigente e degli
organi preposti, nei seguenti casi:
reati di particolare gravità, perseguibili d'ufficio o per i quali l'Autorità Giudiziaria abbia
avviato procedimento penale se vi sia pericolo per l' incolumità delle persone.
E' interdetta la partecipazione alla seduta dell'organo collegiale competente ad irrogare la
sanzione, agli alunni rappresentanti di classe e/o ai genitori rappresentanti di classe se coinvolti
nella sanzione disciplinare; in tale eventuale circostanza possono essere ammessi in sostituzione
altrettanti membri supplenti, se opportunamente designati in sede di elezione degli Organi
Collegiali.
Nessuna sanzione disciplinare può essere irrogata senza essere stato prima invitato lo studente
ad espone le proprie ragioni; l'esposizione può essere anche presentata nella fom1a scritta.
70
Per l'adozione dei provvedimenti di cui alla lettere c) d) e) del presente articolo dette ragioni
sono richieste all' allievo interessato e congiuntamente alla sua famiglia da parte del Dirigente
scolastico.
ART. 35 - ORGANO DI GARANZIA
L'Organo di Garanzia interno alla scuola -di cui all'art. 5, comma 2 del D.P.R. n. 249/1998,
articolo così come modificato dall'art. 2 del D.P.R. n. 235/2007 e dalla Circolare Ministeriale prot.
3062 del 31 luglio 2008 è così modificato: la commissione dell'Organo di Garanzia deve essere
costituita da• almeno quattro componenti quindi:
per la scuola secondaria di secondo grado la commissione sarà formata dal Dirigente
scolastico, che lo presiede, da un docente designato dal Collegio Docenti, da un
rappresentante eletto (nominato) dagli alunni e da uno dei genitori;
per la scuola secondaria di primo grado la commissione sarà composta dal Dirigente, da un
docente nominato dal Collegio e due rappresentanti dei genitori.
Si precisa anche che in caso di parità di voti, la decisione finale è affidata al Dirigente, in caso
di astensione vale la maggioranza, in caso di assenza del Dirigente prende il suo posto la vicaria; in
caso venga coinvolto nella sanzione il docente, lo studente o il genitore facente parte la
commissione, gli stessi devono essere sostituiti. E, ancora, contro la sanzione, entro quindici giorni
dalla comunicazione, è ammesso ricorso alla commissione che se entro dieci giorni non avrà dato
risposta, si intende respinto. L'Organo di garanzia resta in carica per due anni scolastici.
A tale Organo di Garanzia è ammesso ricorso da parte degli studenti delle scuole secondarie
superiori, da parte dei genitori per le altre scuole, contro le sanzioni di cui alle lettere a) b) c) d) e)
del precedente articolo 34; il ricorso, completo di eventuali memorie difensive, deve essere
presentato entro 15 giorni dalla comunicazione della irrogazione della sanzione al protocollo
generale dell'Istituto.
L'Organo di Garanzia esamina i ricorsi presentati dagli studenti o dai genitori entro 10 giorni
dalla presentazione e, previa eventuale audizione delle parti, comunica l'esito agli interessati.
Le convocazioni dell'Organo di Garanzia sono effettuate con anticipo di almeno due giorni
dal Dirigente scolastico, ovvero, in caso di necessità ed urgenza, con anticipo di un solo giorno.
Le riunioni dell'Organo di Garanzia sono valide a maggioranza dei componenti; il parere è
formulato a maggioranza dei votanti; in caso di parità decide il Dirigente scolastico.
L'Organo di Garanzia, su richiesta degli studenti o di chiunque ne abbia interesse, decide
anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione delle norme del
Regolamento di Istituto o dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti.
Il Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale, o un Dirigente da questi delegato, decide in via
definitiva sui reclami proposti dagli studenti o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni
dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti e del Regolamento di Istituto, con le modalità di cui
all'articolo 2 del D.P.R. n. 235/2007.
ART. 36 - ADOZIONE ED ENTRATA IN VIGORE DEL REGOLAMENTO
Il Regolamento adottato è pubblicato all'albo dell'Istituto per 15 giorni consecutivi; chiunque,
appartenente alla Comunità scolastica, può presentare osservazioni scritte presso la segreteria,
71
durante la pubblicazione'; il Commissario straordinario, esaminate le osservazioni pervenute
regolarmente, apporta eventuali modifiche e approva definitivamente entro i 15 giorni successivi.
Il Regolamento, definitivamente approvato dal Commissario Straordinario, entra in vigore il
giorno successivo dall'approvazione; lo stesso, in originale, è custodito presso gli uffici della
Segreteria; in copia è affisso, ben visibile, in tutti i plessi dell'Istituto; entro l0 giorni
dall'approvazione definitiva, è data formale lettura in ogni classe dell'Istituto.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Miriana Zannella
72
Allegato (A1) al regolamento di Istituto
USO DEL CELLULARE E DEI DISPOSITIVI TECNOLOGICI
L’uso dei cellulari e dei dispositivi tecnologici da parte degli alunni, durante lo svolgimento
delle attività didattiche, è vietato. Il divieto deriva dai doveri sanciti dallo Statuto delle studentesse e
degli studenti.(D.P.R. n. 249/1998). La violazione di tale divieto configura un'infrazione
disciplinare rispetto alla quale la scuola è tenuta ad applicare apposite sanzioni. Si ribadisce che le
sanzioni disciplinari applicabili sono individuate da ciascuna istituzione scolastica autonoma all
'interno dei regolamenti di istituto nella cultura della legalità e della convivenza civile.
(Fonte "Linee guida" emanate dal ministro Giuseppe Fioroni Roma, 15 marzo 2007)
REGOLAMENTO
Il Commissario straordinario di questa istituzione scolastica, riunitosi in data 29 Aprile 2014,
VISTO
Il DPR n.249 del 24/06/1998 "Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli
studenti";
Il DM n. 30 del 15/03/2007 "Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni
cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l'attività didattica, irrogazione di sanzioni
disciplinari, doveri di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti"
Il DM n. 104 deI30/1l/2007 "Linee di indirizzo e chiarimenti sulla normativa vigente sull'uso
di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche";
La circolare n° 362 del 25 Agosto 1998 "Uso del telefono cellulare nelle scuole"
VIETA
l'utilizzo del telefono cellulare e dei vari dispositivi elettronici durante le attività scolastiche
del mattino e del pomeriggio (compreso l'intervallo).
l'uso del telefono cellulare anche nelle attività pomeridiane: doposcuola e pomeriggi
facoltativi, in cui siano coinvolti alunni della scuola.
Il divieto è così regolamentato:
1. É vietato utilizzare il telefono cellulare e gli altri dispositivi elettronici e di intrattenimento
( walkman, mp3, ipod, ipad, notebook, fotocamera, videocamera, ecc ...) durante le attività
didattiche, in tutti i locali della scuola.
2. I predetti dispositivi devono essere tenuti spenti e opportunamente custoditi e depositati nei
borsoni, zaini, giacconi, giammai sul banco né tra le mani.
3. Eventuali esigenze di comunicazione tra gli alunni e le famiglie, in caso di urgenza,
potranno essere soddisfatte mediante gli apparecchi telefonici presenti in ogni scuola; in alternativa
il docente potrà concedere l'autorizzazione all'uso del cellu'lare, previa richiesta formale da parte
dello studente.
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4. Nel caso in cui lo studente sia sorpreso ad utilizzare il cellulare o qualsiasi altro dispositivo
durante una verifica scritta ( compiti in classe, esami conclusivi, test, ecc ...) , la stessa sarà ritirata e
non dovranno essere previste prove di recupero.
5. All'interno. di tutti i locali della scuola, nelle sedi utilizzate per l'attività didattica come
palestre, aule e laboratori sono vietate riprese audio e video di ambienti e persone, salvo in caso di
esplicita autorizzazione del docente responsabile,
6. La violazione di tale divieto configura un'infrazione disciplinare rispetto alla quale la
scuola è tenuta ad applicare apposite sanzioni ispirate al criterio di gradualità e alle finalità
educative della scuola, come da tabella allegata al presente regolamento.
I genitori rispondono direttamente dell'operato dei propri figli nel caso in cui gli stessi
arrechino danno a se stessi o agli altri con obbligo di risarcimento.
Eventuali fotografie o riprese fatte con i videotelefonini all'interno della scuola e nelle sue
pertinenze, senza il consenso scritto della/e persona/e, si configurano come violazione della privacy
e quindi perseguibili per legge oltre ad essere sanzionate con il presente regolamento.
I docenti e il personale ATA hanno il dovere di vigilanza sui comportamenti degli alunni in
tutti gli spazi scolastici. Eventuali infrazioni devono essere segnalate in modo tempestivo alla
dirigenza e saranno materia di valutazione disciplinare.
La Scuola perseguirà, secondo l'ordinamento vigente, qualsiasi utilizzo dei Social network
che risulti improprio e/o dannoso per l'immagine e il prestigio dell'Istituzione Scolastica, degli
operatori scolastici, degli alunni.
I divieti e le relative sanzioni, si estendono anche a tutti i dispositivi tecnologici in possesso
degli alunni.
74
CASISTICHE MANCANZE DISCIPLINARI
Mancanza disciplinare frequenza Sanzione disciplinare Organo
competente
1 Lo studente ha il
cellulare e/o il
dispositivo in mano o
sul banco
a) l^ Volta
Richiamo Verbale Docente
b) 2^ Volta Nota sul registro di classe,
controfirmata dal Docente DS o suo
delegato, ritiro del cellulare e/o
dispositivo consegna al genitore a
fine giornata
Docente
2 Utilizzo del cellulare
durante l'attività
didattica in tutti i locali
o spazi scolastici o di
pertinenza
a) l^ Volta Ritiro immediato del cellulare che
sarà Docente custodito in busta
chiusa con firma dell'alunno nei
lembi e riconsegnato ai genitori al
termine delle lezioni. Nota sul
registro di classe, controfirmata dal
DS o da suo delegato, trascritta sul
libretto dell'alunno che sarà firmata
dai genitori.
Docente
Dirigente
b) Uso reiterato Adozioni di provvedimenti
disciplinari:
• sospensione dalle lezioni di uno o
disciplinari, più giorni a seconda
della gravità (10 gg. nei casi più
gravi);
• Valutazione non sufficiente del
comportamento ;
• Esclusione dalla partecipazione ai
viaggi d'istruzione e/o uscite
didattiche
• Convocazione della famiglia
Consiglio di classe
delibera l'adozione
dei provvedimenti
disciplinari
modulandone la
sanzione.
3 Uso del cellulare e/o
dispositivo, improprio
e/o dannoso per
l'immagine e il
prestigio
dell'Istituzione
Scolastica, degli
operatori scolastici,
degli alunni.
a) l^ Volta Adozioni di provvedimenti
disciplinari:
• Sospensione dalle lezioni di uno o
più giorni a seconda della gravità
(15gg. nei casi più gravi).
• Valutazione non sufficiente del
comportamento;
• Esclusione dalla partecipazione ai
viaggi d'istruzione e/o uscite
didattiche;
• Eventuale segnalazione ai servizi
sociali;
• Convocazione della famiglia.
Consiglio di classe
delibera l'adozione
dei provvedimenti
disciplinari
modulandone la
sanzione.
Nel caso in cui la prima infrazione sia di particolare gravità si passa direttamente alle forme applicative dei
punti 2b e 3
Il Dirigente scolastico e/o il Consiglio di classe ha la possibilità di sostituire le sanzioni
disciplinari più severe con altri provvedimenti, comprendenti la collaborazione ai servizi interni
della scuola o altre attività a scopo sociale che possano utilmente costituire una riparazione ed un
ammonimento. Si precisano a titolo indicativo:
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• Ricerche e/o attività di studio ed approfondimento coerenti con l'infrazione commessa;
• Operazioni di ripristino degli arredi dei locali scolastici;
• Riordino della biblioteca e/o laboratori.
Il Consiglio di Istituto fa appello alla collaborazione delle famiglie, affinché gli studenti si
rendano conto che l'uso dei cellulari e di altri dispositivi durante le ore di lezione, oltre che arrecare
disturbo allo svolgimento delle attività didattiche, può indurli alla distrazione e alla
deconcentrazione.
Il Consiglio di Istituto delibera di depennare i punti 4 e 5 dell'art. 6 del Regolamento di
istituto e di sostituirli con la dicitura "L'uso del cellulare e/o dispositivi elettronici è regolamentato
con l'all. A1”.