alitosi manuale

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Questo testo è protetto dalle leggi sul Copyright.

E’ severamente vietato riprodurre in tutto o in parte i contenuti della presente opera.

Ogni violazione verrà perseguita nei termini consentiti dalla Legge.

Indice

Introduzione

Capitolo 1

Capitolo 2

Glossario

…………………………………………………………………….

Cos'è l'alitosi…………………….…………………………………

Come capire se si soffre di alitosi…………….……………………

I rimedi per combattere l'alito cattivo……………………………...

Cos’è il PH e perché è un parametro importante nella curadell’alitosi………………………………………………………….

Prevenire l’alitosi mangiando correttamente…………………….

Antibatterici naturali per controllare l’alitosi……………………

Se hai le “cripte Tonsillari”………………………………………

Se hai una patina biancastra sulla lingua……….……………….

Se il problema è il muco nasale…………………………………..

I rimedi da evitare……………..…………………..……………...

Rinfrescare rapidamente l’alito nei momenti di bisogno…………..

Conclusioni…………………………………………….…………..

……………………………………………………………………...

 

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Introduzione

Si prega di leggere con attenzione le seguenti note prima di continuare con la letturadel libro

www.lalitosi.com ti invita a

CONSULTARE SEMPRE IL TUO MEDICO DI FIDUCIA

Le informazioni contenute nel presente testo sono a scopo informativo ededucativo, non devono essere pertanto intese per nessun motivo come sostitute diun consiglio o di una consulenza medica. Per qualunque domanda o informazioneche riguardi la cura della tua salute chiedi sempre al tuo medico di fiducia o ad uno

medico specialista. Non disattendere mai le indicazioni del tuo dottore, non ritardare

mai visite specialistiche di cui tu possa aver bisogno e non prendere mai iniziative personali sulla tua salute per qualunque cosa tu possa aver letto su questo testo o su

qualunque altro testo di carattere informativo.

 Nonostante abbia cercato di fornire informazioni nella maniera più accurata possibile,

non può essere fornita alcuna garanzia sul fatto che le esse siano corrette o chepossano essere applicate al tuo caso. Molte persone infatti, pur presentando sintomi

come quelli descritti in questo testo, potrebbero aver bisogno delle cure di un medico

 perché a volte casi clinici simili possono necessitare di cure anche molto differenti tra

loro.

Una nota per migliorare la comprensione del testo:

Leggi con particolare attenzione quei paragrafi evidenziati in giallo perché

contengono informazioni fondamentali per curare l’alitosi.

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Capitolo 1

Cos’è l’alitosi

L'alitosi è un disturbo che colpisce, in forma più o meno grave, circa il 50% della popolazione mondiale.

Si manifesta con l’emissione di cattivo odore dalla bocca, a volte anche dal naso ed è

dovuto in massima parte all’attività di alcuni ceppi di batteri (detti “anaerobi” perché

 proliferano in ambienti scarsamente ossigenati) che in particolari condizioni

ambientali (presenza di cibo o muco che è ricco di proteine) iniziano a produrre dei

composti gassosi dall’odore sgradevole perché a base di zolfo ( i cosiddetti CVS,

acronimo di “composti volatili solforati”).

 Non è una malattia, ma a volte può diventare un problema che si ripercuotesull'individuo dal punto di vista psicologico ed è capace, nelle forme più difficili da

curare, di condizionare pesantemente la vita sociale delle persone fino a portarleall'isolamento.

 Non permettere mai che ciò accada, risolvere questo problema non è difficile, ma bisogna conoscerlo per capire come affrontarlo e combatterlo definitivamente. Dopo

averti spiegato come si origina l’alitosi ti verranno illustrati sia i rimedi per abbattere

temporaneamente la produzione dei CVS sia quelli che invece promettono di

 produrre risultati efficaci anche a lungo termine.

Esistono molte forme di alitosi:

Da risveglio al mattinoTutti, almeno una volta abbiamo sperimentato questo tipo di alitosi. Si manifesta

subito dopo il risveglio, la nostra bocca ha un sapore sgradevole e generalmente va

via solo dopo colazione e dopo aver lavato i denti.

Le sue cause sono dovute alla riduzione della salivazione durante le ore notturne. La

saliva è infatti un potente detergente e antibatterico in grado di mantenere pulito il

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cavo orale, e se viene a mancare, i batteri responsabili dell’alito cattivo proliferano

liberando quelle sostanze che provocano l’alitosi.

Generalmente non si ripresenta durante la giornata, a meno che il problema non sia

riconducibile ad uno dei casi descritti di seguito. Questo caso non necessita nessun

trattamento particolare: una buona lavata di denti è sufficiente per far ritornare fresca

la bocca.

Da particolari abitudini alimentari o da errati stili di vitaMangiare determinati cibi favorisce l’insorgenza dell’alito cattivo.

La cipolla e l’aglio ad esempio sono due alimenti che liberano sostanze solforate

(responsabili del cattivo odore) che poi si diffondono all’interno del nostro organismo

e che vengono eliminate anche attraverso i polmoni con la respirazione. Sebbene

questi due alimenti siano ricchi di proprietà nutritive e curative e contribuiscano a

mantenere sano il nostro organismo, dovrebbero essere evitati in tutte quellesituazioni che richiedono un alito perfetto.

Due abitudini che invece sarebbe davvero il caso di perdere sono il fumare sigarette e

il bere alcolici.

Per il le sigarette l’odore sgradevole proviene dallo stesso tabacco, che inalato si

diffonde nei polmoni ed impregna i tessuti di un odore sgradevole davvero fastidioso

e difficile da eliminare.

Anche una dieta ricca di proteine può portare ad avere l’alitosi, perché come verrà

spiegato in seguito, esse portano ad accumulare nell’organismo una serie di tossine

che lo rendono “acido” e favoriscono lo sviluppo dei batteri anaerobi.Gli alcolici invece hanno la proprietà di seccare il cavo orale diminuendo la quantità

di saliva presente nella bocca e favorendo la proliferazione batterica.

Da cattiva igiene oraleLavare quotidianamente i denti ed usare il filo interdentale con regolarità è

fondamentale per mantenere in salute i denti e le gengive. I depositi di cibo sui denti

sono la principale forma di nutrimento per la flora batterica che decomponendo glizuccheri degli alimenti producono gli acidi che attaccano lo smalto dei denti e aprono

la strada alla carie e alle patologie gengivali.Il tempo di permanenza del cibo all’interno del cavo orale è proporzionale alla

quantità di acidi prodotti dai batteri, per questo bisogna lavare sempre i denti subitodopo aver mangiato. L’insorgenza di patologie come carie o malattie gengivali

causate dal tartaro richiedono ancora più attenzione per evitare la comparsa

dell’alitosi.Un altro aspetto fondamentale da considerare è la pulizia della nostra lingua. Spesso

al mattino può apparire biancastra ed in alcuni soggetti questo colorito rimane per

tutta la giornata. Ciò è dovuto ad una patina composta principalmente da batteri che si

insinuano tra le papille gustative.

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Figura 1

Figura 2

Da Tonsille criptiche, da muco nasale o catarroAnche quando spazzoliamo i denti, i batteri possono trovare dei posti dove proliferare

e produrre quei gas responsabili del cattivo odore.In particolare vicino le gengive, a livello delle tasche gengivali, sulla superficie

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della lingua soprattutto

Figura 3 muco nasale o catarro

nella parte posteriore

oppure, per chi ha il

 problema delle tonsille

criptiche, all’interno delle

cripte tonsillari, dove

residui di cibo o un

eccesso di muco

 proveniente dal naso

 possono depositarsi e

creare le condizioni per lo

sviluppo dei batteri

anaerobi che provocano

l’alitosi.La decomposizione del

all’interno del cavo orale

è generalmente associato ad un aumento dell’alitosi a causa del processo di

decomposizione dello stesso da parte della flora batterica. Nel capitolo successivo ti

verrà spiegato come ridurre queste secrezioni al fine di ostacolare la proliferazione

dei batteri anaerobi.

Da stressLo stress può essere una delle cause dell’alito cattivo. La tensione provocata da un

eccessivo lavoro o da una qualsiasi situazione di sovraffaticamento induce leghiandole surrenali a produrre più adrenalina, un ormone in grado di influenzare vari

apparati del nostro corpo,dal ritmo cardiaco all’odore del nostro sudore o,nel caso che

stiamo esaminando, è in grado di ridurre la quantità di saliva prodotta dalle ghiandolesalivari e ciò, come abbiamo visto prima, favorisce la crescita batterica responsabile

del problema.

CronicaChi soffre di alitosi cronica deve trattare il disturbo intervenendo sull’intero stile di

vita, per ottenere dei risultati apprezzabili, che vanno dalla modifica delle abitudinialimentari al controllo dello stress alla pratica di attività fisica ecc.

Da intolleranze alimentariEssere intolleranti ad alcuni alimenti può portare a soffrire di alitosi. Quando si

affronta il problema dell’alito cattivo e si sono provate tutte le soluzioni possibili

senza risultati apprezzabili occorrerebbe verificare col proprio medico se si hanno problemi a digerire determinati cibi come il latte o i cereali.

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Altre causeMeno del il 10% dei casi di alitosi possono essere provocati da problemi al fegato,

 problemi gastrici, diabete, malattie dell’apparato respiratorio, sinusiti e tonsilliti,

reflusso gastro-esofageo, stati febbrili. In tutti questi casi, tuttavia, l'alitosi non è il

 primo sintomo che viene avvertito, né il più grave.

Da farmacitra i fattori causali dell’alito cattivo, ci sono infine i farmaci: l’elenco comprende

antidepressivi, neurolettici, antinfiammatori, antistaminici di prima generazione, Ace-

inibitori, antitumorali e molti altri ancora.

Parlane con il tuo medico se assumi farmaci che pensi possano rientrare in una di

queste categorie ed hai sempre l’alito cattivo da quando li assumi e soprattutto nonprendere mai iniziative da solo sui farmaci da assumere o evitare. Ricorda che

sospendere o assumere farmaci senza un controllo medico può essere pericoloso

per la tua salute.

A volte più cause contemporaneamente possono determinare l’insorgenza dell’alitosi,

 per cui diventa importante riuscire ad individuarle tutte così da essere sicuri di

eliminare il problema.

Un fatto però è certo: quando l’alito cattivo ha origine nel cavo orale, l’unico modo

 per curarlo è modificare l’ambiente nel quale vivono e si riproducono i batteri nocivi.

Come capire se si soffre di alitosi

Diagnosticare da soli questo disturbo è quasi sempre impossibile: la classica "mano a

coppetta" messa davanti alla bocca per annusare il nostro alito purtroppo non è utile

allo scopo. Siamo costretti ad aspettare che qualcuno ce lo faccia notare, ed è sempre

molto imbarazzante.

Se il problema ha origine nella bocca nella maggior parte dei casi la causa è unainsufficiente igiene orale. E’ comunque importante capire se si presenta

saltuariamente oppure è un problema ricorrente.

 Non è possibile sentire da soli l’odore del proprio alito perché il nostro cervello

“sottrae” alla nostra percezione gli odori che sono continuamente attorno a noi per

 permetterci di concentrare l’attenzione su tutti gli altri stimoli olfattivi. Se si riuscisse percepire da soli l’alitosi qualunque altro odore verrebbe coperto da quel cattivo

odore.

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Esistono però un paio di metodi che ci consentono con buona approssimazione di

valutare lo stato del nostro alito:

•  Il primo sistema consiste nel passare la lingua sul polso dopo averlo lavato per

 bene ed attendere che la saliva asciughi. Se annusandolo si avverte un cattivo

odore allora l’alito non sarà buono;

•  Il secondo metodo fa uso del filo interdentale: si passa il filo tra i denti e si

aspetta circa un minuto; se il filo assume una colorazione giallastra ed

annusandolo si sente cattivo odore allora sarà molto probabile che avremo

anche l’alito cattivo.

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Capitolo 2

I rimedi per combattere l'alito cattivo

Diciamolo subito: chewing gum e mentine servono a poco. Al più possono coprire il

cattivo odore per qualche minuto, se esso non è troppo forte ma appena si smette di

masticare l’alitosi ritorna. Avere delle gomme da masticare senza zucchero

comunque può sortire un qualche effetto, anche se molto blando e ripeto, di brevedurata. L’azione dei chewing gum non è dovuta tanto agli aromi di menta che,

specialmente nei primi minuti, vengono rilasciati nel cavo orale, quanto alla loro

capacità di stimolare la produzione di saliva che svolge un’azione detergente per la

 bocca..

A volte l’alito cattivo è determinato da più cause contemporaneamente fra quelleindicate nel capitolo 1, per questo è importante conoscerle tutte prima di iniziare a

scegliere i rimedi proposti di seguito e più adatti al proprio caso.Generalmente quando si è individuata una causa e si sperimenta un rimedio può

succedere che questo non dia i risultati sperati proprio perché l’alitosi potrebbe avere

una doppia origine. Se ad esempio ti accorgi di avere delle cripte tonsillari con dei

residui di cibo ed una volta rimossi l’alito cattivo persiste, potresti dover prenderti

cura ad esempio anche della pulizia della lingua o liberare le narici dal muco in

eccesso come spiegato di seguito.

Prima di descrivere i rimedi che effettivamente dimostrano una loro efficacia a lungo

termine ricordo un consiglio che sicuramente già saprai per evitare l’alito cattivo:

•  Si suppone che tu abbia già effettuato una visita al tuo dentista e non siano state

riscontrati problemi quali carie o malattie gengivali. Se così non fosse, una

semplice visita dal tuo dentista sarebbe utile per essere certo che le cause

dell’alitosi non siano dovute ad una carie non curata o ad una patologia alle

gengive legata ad una cattiva pulizia dei denti. I rimedi descritti in questa guida

sono rivolti principalmente a coloro che pur avendo una buona igiene orale

soffrono comunque di alitosi.

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•   Nonostante aglio e cipolla siano cibi ricchi di proprietà nutritive e terapeutiche,

evita di mangiarli o per lo meno, evita di farlo nelle 24 ore precedenti ad un

evento che richieda un alito in perfetta forma.

•  Utilizza tutti i giorni :

1.  Spazzolino da denti  almeno 3 volte al giorno e comunque dopo ogni

 pasto. Ricordati inoltre che spesso è proprio lo spazzolino da denti che,

se non sostituito frequentemente, ad ogni lavaggio riporta nella bocca

 proprio quei batteri che provocano l’alitosi. Non aspettare che le setole si

deformino per decidere di gettarlo via, se hai l’alito cattivo cambialo

ogni 3 settimane, magari acquistandone di più e più economici. In

commercio se ne trovano di ottimi anche a basso prezzo, con le setole

medie, punte arrotondate ed un profilo a zig zag per raggiungere glispazi interdentali più efficacemente.

Figura 4

2.  Filo interdentale almeno una volta al giorno. E’ importantissimo perché

 permette di raggiungere tutti gli spazi interdentali impossibili da pulire

con uno spazzolino. Il filo va usato correttamente: si prendono 30 cm di

filo, lo si avvolge sui medi e lo si tiene teso con indici e pollici. Deve

essere adoperato facendolo scorrere sempre lentamente e senza mai

andare a pizzicare le gengive che altrimenti vi potrebbero sanguinare. I

movimenti lenti vi consentono sempre una maggiore precisione

nell’operazione. Il tipo di filo che andrete ad acquistare dovrà essere di

 buona qualità. I tipi di filo non sono tutti uguali, ciascuno ha

caratteristiche adatte per un particolare tipo di dentatura. Quando capita

che il filo vi si spezza, a volte rimangono fastidiosi filamenti tra un dente

e l’altro che non vanno via facilmente. Personalmente fra tutti i fili

interdentali che ho acquistato, l’unico che non si sfilaccia tra i denti

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(anche se ha un costo più alto degli altri) è quello della Oral-B ma

 probabilmente ne esisteranno di altrettanto validi e meno costosi.

Questi sono i tre tipi di filo che troverete in commercio:

•  Cerato: indicato per coloro che presentano irregolarità tra i dentidovute a tartaro od otturazioni debordanti. Questo tipo di filo

scivola facilmente tra i denti e la cera fornisce forza e durata

durante l’applicazione.

•  Non cerato: è indicato per pulire gli spazi interdentali più stretti.

La mancanza della cera gli conferisce una capacità di

appiattimento maggiore che ne aumenta la superficie di

detersione.

•  Filo interdentale a fiocchi: questo tipo di filo è molto utile per i

 portatori di apparecchi ortodontici, o in tutti quei casi in cui non è

 possibile passare il filo attraverso il punto di contatto fra due

denti. Esso è diviso in tre zone: una parte rigida, una intermedia

spugnosa ed una terminale, simile al filo interdentale classico. La

 prima parte serve per inserirsi negli spazi fra i due denti, la

seconda per pulirli passandola eventualmente sotto il ponte,

mentre l'ultima è da usarsi secondo la tecnica tradizionale del filo.

Collutorio. In commercio ne esistono di diversi tipi. Preferire quelli ad

azione antibatterica ed evitare assolutamente quelli contenenti alcool

 perché tende a seccare il cavo orale e a peggiorare l’alitosi. Un rimedio

casalingo è quello di effettuare risciacqui della bocca con acqua e

bicarbonato si è rivelato essere un buon antibatterico anche per l’igiene

orale.

Il seguente paragrafo ti spiegherà come il cibo possa influenzare non solo il nostro

alito ma la salute dell’intero organismo. Serve solo uno sforzo iniziale per imparare a

distinguere i cibi non solo attraverso i soliti valori nutrizionali (calorie, vitamine,

ecc), ma anche in base al grado di acidità.

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Cos’è il PH e perché è un parametro importantenella cura dell’alitosi

Il pH è la misura del grado di acidità o di alcalinità di un liquido ed è compreso tra 0

e 14. Da 0 a 7 si parla di acidità, a 7 di neutralità, da 7 a 17 di alcalinità ( o basicità).

Ogni variazione dei valori del ph può essere più o meno nociva per l’uomo e in

generale per ogni organismo vivente.

 Nel nostro corpo esistono dei “sistemi di protezione” chiamati “sistemi tampone”

incaricati di contrastare queste variazioni ed entro certi limiti sono efficaci.

In particolare il nostro sangue deve mantenere assolutamente livelli di ph costanti,

 perché al contrario di altri organi, anche minime variazioni del suo livello di acidità

 possono portare immediati e gravi problemi di salute.Il nostro organismo ha una tendenza naturale all’acidità, poiché durante le attività

metaboliche produce continuamente scorie acide.

Queste scorie vengono eliminate poi attraverso reni e polmoni. Quando queste sonoin eccesso rischiano di alterare il PH del sangue e l’organismo reagisce riversando

l’eccesso di scorie nei tessuti, in modo da riequilibrare il grado di acidità sanguigno.

A questo punto si può innescare un processo di acidificazione che può portareall’acidosi dei tessuti ed uno dei sintomi è proprio l’alito cattivo.

Prevenire l’alitosi mangiando correttamente

Gli alimenti sono responsabili del PH del nostro organismo. Il metabolismo del cibo

che mangiamo produce scorie che possono essere acide o alcaline.

Possiamo raggruppare gli alimenti in tre grandi categorie:

1)  Acidificanti (cibi che aumentano l’acidità corporea) 

2)  Alcalinizzanti (cibi che diminuiscono cioè l’acidità corporea) 

3)  Neutri (cibi che mantengono invariata l’acidità corporea)

Di seguito troverete una tabella con la lista degli alimenti ordinati per tipologia:

•  Quelli nella zona verde hanno segno positivo (+) e causano un aumento

dell’acidità corporea;

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•  Quelli nella zona blu hanno segno negativo (-) e causano una diminuzione

dell’acidità corporea:

Figura 5

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Alimenti Alcalinizzanti

Uva -21 Vino rosso -2,4

Spinaci -14 Succo di mela, non zuccherato -2,2

Mirtilli -6,5 Mela con la buccia (media) -2,2

Banane -5,5 Fragole -2,2

Sedano -5,2 Cicoria -2Carote fresche -4,9 Anguria -1,9

Albicocche -4,8 Porro -1,8

Zucchine -4,6 Insalata iceberg -1,6

Kiwi -4,1 Cipolle -1,5

Cavolfiore -4 Marmellata -1,5

Patate -4 Funghi -1,4

Rape -3,7 Peperoni -1,4

Ciliegie -3,6 Caffè, infusione, 5 min. -1,4

Melanzane -3,4 Broccoli -1,2

Pomodori -3,1 Vino bianco secco -1,2

Piselli -3,1 Succo di pomodoro -1

Succo di arancia -2,9 Cetriolo -0,8

Pere con buccia (media) -2,9 Margarina -0,5

Salsa di Pomodoro -2,8 Asparagi -0,4

 Nocciole -2,8 Cioccolata calda con latte scremato(3,5%) -0,4

Arancia -2,7 Tisaa -0,3

Pesche -2,7 Miele -0,3

Ananas -2,7 Birra (una bottiglia) -0,2

Lattuga Media -2,5 Birra scura a basso contenuto alcolico -0,1Succo di limone -2,5 Zucchero -0,1

  Olio di oliva 0

  Olio di girasole 0

 

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Alimenti Acidificanti

Formaggio grana 34,2 Noci 6,8

Latticini 28,7 Salsicce 6,7

Tuorlo 23,4 Spaghetti 6,5

Formaggio a pasta dura 19,2 Pasta all'uovo 6,4

Formaggio Gouda 18,6 Corn-flakes 6Camembert 14,6 Farina integrale di segale 5,9

Carne in scatola di manzo 13,2 Riso grezzo 4,6

Riso 12,5 Formaggio molle grasso 4,3

Salame 11,6 Pane di segale 4,1

Trota, bollita, arrosto 10,8 Pane di farina di grano duro 3,8

Salsiccia di fegato 10,6 Pane bianco 3,7

Fiocchi di avena 10,4 Zuppa inglese 3,7

Carne pressata, in scatola 10,2 Lenticchie secche 3,5

Tacchino 9,9 Pane croccante di segale 3,3

Vitello 9 Cioccolato al latte 2,4

Bistecca, magra o mista 8,8 Riso parboiled 1,7

Pollo 8,7 Yogurt magro naturale 1,5

Formaggio di baita 8,7 Fagioli 1,2

Arachidi, non trattate 8,3 Panna fresca 1,2

Farina di grano duro integrale 8,2 Yogurt di frutta intero 1,2

Uova di gallina 8,2 Albume 1,1

Maiale magro 7,9 Latte condensato 1,1

Manzo magro 7,8 Birra a basso contenuto alcolico 0,9

Spaghetti Integrali 7,3 Latte intero pastorizzato 0,7Filetto di merluzzo 7,1 Gelato alla vaniglia 0,6

Acciughe 7 Burro 0,6

Farina di grano duro 6,9 Pane di farina di segale 0,4

 

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Nota: non c’è un rapporto diretto tra il sapore di un alimento e proprietà acidificanti o

alcalinizzanti. Molti alimenti dal sapore acidulo per esempio, possono in realtà essere

degli ottimi alcalinizzanti, un esempio fra tutti è il succo di limone, che contiene

acido citrico, un acido debole che nel processo metabolico si ossida e forma acido

carbonico, un altro acido debole che a sua volta si dissocia facilmente formando i

carbonati  ( carbonato di sodio, di potassio, di calcio) che sono mineralialcalinizzanti (gli acidi deboli in generale sono contenuti nella frutta).

Un’alimentazione corretta e completa necessita dei nutrienti presenti sia negli

alimenti alcalinizzanti che in quelli acidificanti. Per evitare di creare uno scompenso

acido nel nostro corpo bisogna introdurre durante l’arco della giornata circa il 75% dialimenti alcalinizzanti e il restante 25% di alimenti acidificanti. In questo modo si

ha un apporto sufficiente di sali minerali in grado di contrastare l’azione acidificante

dei cibi acidi.Perciò la prima regola è: “ Mangiate tutto, ma nelle giuste proporzioni”.

Un corpo in cui è presente una concentrazione di acidi elevata favorisce lo sviluppo

di batteri tra i quali vi sono anche quelli responsabili dell’altio cattivo, per questo è

importante osservare le seguenti regole generali:

1.  Bevi molta acqua. Otto bicchieri al giorno, in estate anche di più. Attraverso

l’assunzione costante di acqua infatti, evitiamo che il nostro cavo orale si

asciughi troppo. La bocca secca infatti favorisce la comparsa dell’alitosi;sarebbe buona norma quindi avere con sé una piccola bottiglia di acqua

minerale da utilizzare non appena avvertiamo secchezza del cavo orale. A volte

la nostra saliva non è sufficiente per detergere la bocca e ciò si verifica per

esempio quando fa molto caldo o quando siamo sottoposti ad uno stress

emotivo elevato. Un colloquio importante è sicuramente fonte di stress e per

chi soffre di alitosi la tensione nervosa a volte può nascere non tanto dal

colloquio in sé quanto dal timore di non avere un alito “all’altezza della

situazione”. Perciò bevi, bevi, bevi.

2.  Mangia frutta e verdura fresca, circa 5 volte al giorno ( sembra tanto ma

 basta mangiare un frutto al mattino, uno a pranzo e uno a cena dopo i pasti ed

inserendo accanto al secondo un contorno di una qualunque verdura, meglio se

fresca );

Come potenziare l’effetto “anti alitosi” con la verdura:Molti ortaggi dal colore verde sono ricchi di clorofilla  (vedi il glossario al

termine della guida) . Questa sostanza ha l’importante proprietà di combattereefficacemente gli odori presenti nel nostro corpo. Ecco una lista di alcuni

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alimenti ricchi di clorofilla:

•  Carciofi

•  Cicoria

•  Lattuga

•  Spinaci

•  Zucchine

•  Broccoli

•  Piselli

•  Kiwi 

e in generale tutti quegli alimenti vegetali dal colore verde.

Un frullato di ortaggi verdi oltre ad apportare vitamine e sali minerali in

abbondanza grazie alla clorofilla abbatte tutti gli odori prodotti dal nostro

corpo, non solo quelli dell’alito ma anche quelli dei sudore ad esempio.

In erboristeria puoi trovare la clorofilla in flaconcini di vetro. In generale si

assume prendendone qualche goccia prima dei pasti. E’ un prodotto naturale, privo di controindicazioni e ricco di proprietà terapeutiche. L’unica

raccomandazione è quella di sospendere l’assunzione per un paio di settimane

ogni due mesi. Chiedi comunque al tuo medico di base.

Per migliorare la pulizia della bocca quando non puoi lavare i denti mangia alla

fine di ogni pasto della lattuga cruda, una mela o del finocchio. Evita di

mangiare dolci o caffè alla fine di un pasto se dopo non puoi lavare i denti,

 peggiorerà terribilmente lo stato del tuo alito.

3.  Introduci nell’alimentazione lo yogurt ( meglio quello bianco e senza aromi

aggiunti )

Leggi attentamente questo paragrafo perché è importante 

Secondo una ricerca effettuata dagli scienziati dell’Università Tsurumi di

Yokohama e presentata a Baltimora all’ottantatreesima Sessione Generale della

International Association for Dental Research (IADR), per evitare i problemi di

alitosi basta mangiare un vasetto di yogurt bianco tutti i giorni. I fermenti

lattici vivi  che, come ormai sappiamo tutti, sono la caratteristica distintivadello yogurt, possono sconfiggere i batteri causa dell’alitosi.In particolare

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nello yogurt è presente un batterio, lo Streptococcus thermophilus, sottospecie

dello Streptococcus salivarius, un importante batterio presente anche nella

nostra bocca la cui diminuzione favorirebbe l’insorgenza dell’alitosi. La ricerca

ha interessato due gruppi di persone, nel primo gruppo è stato fatto mangiare

yogurt naturale per 45 giorni, mentre il secondo gruppo ha continuato ad

alimentarsi normalmente. Il risultato è stato che al termine dell’esperimento ilgruppo che aveva assunto yogurt costantemente aveva mostrato una riduzione

dei composti volatili solforati ( i CVS, gas responsabili del cattivo odore

dell’alito) rispetto al gruppo che non aveva mangiato yogurt.

Lo yogurt presenta anche il vantaggio di contenere pochissimo lattosio e ciò lo

rende più digeribile anche da chi è intollerante ai latticini. In commercio

comunque esistono case produttrici di yogurt con 0% di lattosio.

4.  Non saltare i pasti. Il digiuno prolungato infatti altera l'acidità del cavo orale eaumenta il metabolismo dei residui di cibo da parte dei batteri che vi abitano,

liberando composti volatili responsabili dell'alitosi. Non a caso i momenti più

critici della giornata sono la mattina appena svegli e nel pomeriggio,

specialmente se non si è pranzato.

5.  Evita di bere alcolici, caffè e the ( in particolare l’alcool ha anche l’effetto di

disidratare il cavo orale e ciò favorisce ancora di più l’alitosi)

6.  Fai un po’ di attività fisica,

anche moderata, purché tu

faccia qualcosa di diverso dallo

stare tutto il giorno seduto a

lavoro, seduto in automobile,

seduto davanti alla tv. Dedica

mezz’ora al giorno ad una breve

 passeggiata o ad una

corsetta moderata per ossigenare i tessuti ed eliminare le tossine più

velocemente attraverso la respirazione ed il sudore. Evita comunque sport

stressanti.

7.  Evita prodotti da forno confezionati. Tutti quei frollini ad esempio che dopo

la masticazione lasciano in bocca quel residuo colloso che aderisce ai denti e

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che è sempre faticoso rimuovere con lo spazzolino. Inoltre spesso questi

 prodotti sono realizzati con grassi idrogenati, acidificanti per l’organismo.

( una parentesi sui grassi idrogenati: I grassi idrogenati si trovano in molti prodotti

industriali ma anche artigianali per via del loro basso costo di produzione (sono composti

industriali, non naturali ). Eliminarli dalla dieta è relativamente semplice, basta leggere

l’etichetta dei prodotti che acquistiamo evitando quelli che riportano come dicitura tra gli

ingredienti: oli vegetali idrogenati, oli vegetali parzialmente idrogenati, grassi vegetali

idrogenati, grassi vegetali parzialmente idrogenati, margarina. )

I seguenti prodotti di largo consumo vanno tenuti sotto controllo. 

1.  Prodotti da forno confezionati

2.  Biscotti, brioche, focacce, crostate, torte, patatine in sacchetto ecc. Tutti riportano gli

ingredienti e quindi è semplice individuare la presenza di grassi trans.3.  Prodotti da forno artigianali

4.  Da tenere sotto controllo soprattutto i prodotti di pasticceria, che nel 90% dei casi

fanno uso di grassi idrogenati.

Antibatterici naturali per controllare l’alitosi

La medicina moderna ha risolto molti dei problemi di salute dell’uomo, sconfiggendo

numerose malattie che un tempo non potevano essere curate. A volte però si eccede

nell’utilizzo dei farmaci, adoperandoli anche quando non sono strettamente necessarie troppo spesso senza neanche consultare un medico.

Esistono molte erbe conosciute fin dall’antichità per le loro proprietà curative in

grado di aiutare efficacemente il nostro corpo a contrastare l’azione di moltimicrorganismi patogeni facendo così da supporto alle nostre difese immunitarie che

si abbassano quando siamo stanchi, stressati o se ci alimentiamo scorrettamente.

 Nonostante però il carattere naturale dei principi attivi contenuti nelle erbe, non bisogna mai dimenticare che essi possono essere tanto efficaci quanto poco indicati in

quei soggetti che non godono di uno stato di salute perfetto o addirittura nocivi se si

eccede nelle dosi consigliate. Perciò, prima di assumere qualunque prodotto, anche

naturale, CONSULTATE SEMPRE IL VOSTRO MEDICO per essere sicuri che non

contenga sostanze non compatibili con il vostro stato di salute.

A titolo informativo riporto di seguito una lista di erbe dalle proprietà antibatteriche:

Limone: è dotato di ottime proprietà battericide, si può assumere sia sotto forma di

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spremute sia come olio essenziale acquistandolo in erboristeria.

Sicuramente le spremute sono più facili e a basso costo; spremere mezzo

limone al mattino è utilissimo oltre che per le sue funzioni battericide

anche per abbattere l’eccesso di acidi nel corpo.

Camomilla: ha proprietà antibatteriche e antinfiammatorie. E’ indicata comecoadiuvante nelle affezioni del cavo orale ed agisce molto bene

soprattutto per via locale. Sciacqui e gargarismi sono utili per disinfettare

la bocca. Prepara 2 dita di acqua bollente, immergi in infusione un filtro.

Come bevanda, non ha un gran sapore perché NON dovrai aggiungere

zucchero, ma se la vuoi bere trattienila qualche secondo in bocca prima

di deglutire.

Prezzemolo: Masticarne un po’ in bocca aiuta a mantenere l’alito fresco. E’ un buon

antibatterico (vietato assumerlo in gravidanza ).

Menta: antibatterico e antimicotico da utilizzare sotto forma di infusi ( viene

venduta in filtri uguali a quelli usati per il té. Sotto forma di olio

essenziale bisogna usarlo con cautela perché è irritante. Mai superare le

modalità e le dosi consigliate. Fare riferimento sempre al foglietto

illustrativo contenuto nelle confezioni e comunque sempre al proprio

medico. Da non usare in concomitanza con cure omeopatiche perché può

annullarne gli effetti. 

Aloe Vera: è una pianta grassa il cui principio attivo è il gel contenuto nelle foglie:

•  Tra i prodotti in commercio conviene scegliere quelli che

contengono al 100% puro gel;

•  Le compresse e altri estratti sono meno efficaci in quanto gli

enzimi vengono distrutti con i trattamenti termici;

•  Il contenitore non deve essere trasparente;

•   Non acquistare la foglia intera (le foglie contengono Aloina);

•   Non ci deve essere aggiunta di acqua, questo perché il Gel Purodell'Aloe Vera in natura è composto già del 99% di acqua e 1% di

 parte solida (le aziende lo diluiscono per aumentare gli introiti);

•   Non deve esserci zucchero perché con la sua aggiunta molte

 proprietà dell'aloe vera vengono meno (molti produttori lo

aggiungono per rendere migliore il sapore);

•   Non deve esserci alcol (viene usato per stabilizzare, conservare il

 prodotto, ma la sua efficacia è solo di qualche giorno;

•  Gli additivi aggiunti ed utilizzati per stabilizzare il prodotto

devono essere tutti di origine naturale;

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•  Controllare che nella confezione del prodotto ci sia il marchio

IASC International Aloe Science Council.

Propoli:  è una miscela di resine naturali raccolte dalle api su cortecce e germogli,

 poi rielaborate con secrezioni e cere all'interno dell'alveare. Per la

colonia di api la propoli diventa così, oltre che un eccellente materiale dicostruzione, un mezzo per difendersi da microrganismi estranei e nociviall'alveare stesso.

In commercio la si trova sotto forma di colluttori, compresse o spray.

Scegli i prodotti SENZA ALCOL.

Melaleuca: è un albero originario dell’Australia. L’olio essenziale è ottenuto per

distillazione a vapore delle foglie. Ha proprietà disinfettanti, antifunginee analgesiche. Tra le sue proprietà si evidenzia la capacità di deodorare e

 purificare l’apparato respiratorio. Lo si può utilizzare per effettuare deglisciacqui della bocca(va diluito in acqua secondo le indicazioni delfoglietto illustrativo).

Estratto di Semi e di Polpa di Pompelmo (ESPP): è un prodotto antimicrobico,antifungino, antivirale ed antiparassitario, a largo spettro.

Ha una bassissima tossicità e può essere usato sia nell’uomo che negli

animali.Per l’alitosi: sciacqui della bocca con 3/6 gocce in un bicchiere d'acqua.

 NON SUPERARE QUESTE DOSI e comunque fai riferimento sempreal tuo medico di base.

Se hai le “cripte Tonsillari”

Le cripte tonsillari sono delle tasche

 presenti sulla superficie delle tonsille.

 Non tutti hanno cripte così profonde ocomunque in grado di raccogliere una

quantità di cibo o altri residui organici taleda provocare cattivo odore.

Ma quando questo accade, al loro interno si

 possono formare i tonsilloliti, delle piccole palline bianche maleodoranti che devono

essere rimosse (vedi anche figura 3, capitolo1)

Figura 6

A volte è difficile riuscire a correlare la presenza di questi corpuscoli alla condizione

del proprio alito, perché la loro presenza può non essere notata e spesso ci si accorge

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di averli solo quando una di queste palline bianche si stacca dalla cripta tonsillare e

ne avvertiamo la presenza sulla nostra lingua. Quando ciò accade, provate a

 prenderne una in mano e se schiacciandola con le dita avvertite un odore

nauseabondo allora quello è proprio un tonsillolite e sarà probabile che ne abbiate

qualcun altro incastonato da qualche altra parte .

Figura 7

Quando le cripte tonsillari sono ostruitesono visibili ad occhio nudo e per pulirle

si può usare un cotton fioc.

A volte però esse sono situate in

 posizioni difficili da raggiungere,

 pertanto bisogna trovare un metodo di

 pulizia alternativo.

Ad esempio si può usare una cannuccia (

 potete usare quei tubicini trasparenti per

le flebo venduti in farmacia) postaall’estremità di una siringa riempita

d’acqua. Utilizzate sempre materiali

sterili.

Una volta posizionata l’estremità del tubicino in prossimità del tonsillolite si fa

fuoriuscire l’acqua dalla siringa che ripulirà la cripta tonsillare.

Se avete una cannuccia rigida potete curvarla a piacimento per ottenere la forma più

comoda per raggiungere i tonsilloliti.

Figura 8

Per eseguire queste operazioni è necessario acquisire un po’ di pratica soprattutto perché all’inizio non si è abituati a toccare le tonsille che in quasi tutti noi produconolo stimolo del rimettere. Evitate sempre manovre che potrebbero graffiare o

comunque irritare le mucose .Ogni movimento deve essere sempre molto delicato e

non bisogna mai insistere con forza quando non si ottiene il risultato desiderato.Bisogna tenere a mente che ogni infiammazione del cavo orale può essere a sua volta

causa di alitosi.

Dopo aver rimosso questi corpuscoli le prime volte, ed aver iniziato a nutrirsi

correttamente, le cripte tonsillari saranno via via sempre più pulite ed i tonsillolitinella maggior parte dei casi non si formeranno più.

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Se hai una patina biancastra sulla lingua

Figura 9

E’ una zona della bocca che viene

 presa in scarsa considerazione quando si

 parla di igiene orale ma è proprio quiche si annidano la maggior parte dei

 batteri che provocano l’alitosi.

I soggetti che hanno costantemente una

 patina biancastra e a volte anche molto

spessa sul dorso della lingua devono

eseguire

quotidianamente la sua pulizia così: 

1.  Prendi uno spazzolino da denti a setole morbide o medie;

2.  Appoggia delicatamente  le setole dello spazzolino sul dorso della

lingua e metti la lingua in fuori per permettere allo spazzolino di

arrivare quanto più in fondo possibile

3.  Muovi le setole dal centro della lingua verso il bordo esterno o dal

fondo della lingua verso la punta cercando di far arrivare lo

spazzolino più dentro che puoi per raggiungere

4.  Ogni due o tre passate lava le setole sotto il rubinetto e ripeti i

 passaggi 2 e 3

La regola più importante è che non bisogna mai premere le setole suldorso della lingua  ma muoverle in modo tale che l’unica pressione

esercitata sulla lingua sia quella dovuta al solo peso dello spazzolino. Se

fai forza sulla superficie della lingua con l’intenzione di rimuovere la patina più velocemente o più a fondo provocherai delle micro lesioni che

 potrebbero sanguinare. La presenza di sangue o comunque di stati

infiammatori di solito peggiora lo stato del tuo alito. Non avere fretta dunque: con un po’ di pazienza in circa 2 minuti la tua

lingua ritornerà ad avere un bel colorito rosa.

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In commercio esistono comunque

degli appositi pulisci lingua come

quelli mostrati in figura che a

differenza dello spazzolino riducono

il rischio di irritare la lingua

Figura 10

Se il problema è il muco nasale

A volte l’alitosi può nascere dalla decomposizione del muco nasale che scolando sulretro della bocca diventa alimento per quei batteri che provocano il cattivo odore.

Un rimedio efficace per disinfettare le narici e liberare il naso e la gola dal muco è il

seguente:

3.  Fai bollire mezzo litro d’acqua per sterilizzarla (oppure usa acqua minerale);

4.  Sciogli mezzo cucchiaino ( di quelli usati per il caffè) di sale da cucina e

mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio ( quello che si vende

comunemente per lavare la verdura )

5.  Fai raffreddare la soluzione  ottenuta fino a raggiungere la temperatura

corporea;

6.  Prendi una siringa senza ago e riempila con un po’ di liquido;

7.  Fai scendere molto lentamente qualche goccia di acqua in ciascuna narice

finchè non senti la soluzione scendere lungo la gola fino all’altezza della bocca (la testa durante l’operazione deve essere spostata solo leggermente

indietro rispetto alla sua posizione normale) ;

8.  A quel punto sputa l’acqua dalla bocca.

Ripeti i passaggi 7 ,8 e 9 finché non sentirai le narici libere dal muco e non avvertirai

una maggiore facilità nel respirare. Quando hai terminato soffiati bene il naso.

Per migliorare il movimento del liquido nei seni nasali, mentre inserisci le gocce nel

naso muovi la mascella a destra e a sinistra più volte.

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L’acqua rimasta può essere riutilizzata non oltre le 24 ore successive.

La siringa può essere pulita immergendola in un bicchiere di acqua con l’aggiunta di

un po’ di acqua ossigenata. Prima di riutilizzarla lavala bene e comunque sostituiscila

una volta a settimana.

Un altro accorgimento è quello di limitare gli alimenti che possono favorire la produzione di muco nel nostro corpo e di favorire invece quelli che ne contrastano la

formazione, in modo da sottrarre nutrimento ai batteri in maniera ancora più efficace.

Il cibo, se usato correttamente, si dimostra anche in questo caso un ottimo alleato.

Se avete spesso muco o catarro in gola un consiglio pratico è quello di assumere ogni

tanto al mattino 10 minuti prima di colazione un bicchiere di acqua tiepida succo di

limone dolcificato con miele o zucchero di canna. Oltre a sciogliere il muco ha anche

una importante funzione depurativa per l’organismo.

Di seguito riporto una tabella con tutti gli alimenti che hanno la proprietà di

sciogliere muco e catarro:

VERDURASpinaci crudi

Fagioli di soia

Lattuga

Pomodori crudi

Cetriolo

BarbabietoleRape bianche

Patate dolci

Fagiolini

Patate

Piselli freschi

Carciofi

Verza

Cavolfiore

Verza rossa

Cicoria

Funghi

AsparagiZucca

FRUTTA 

Fichi

Uva passa

Mandaranci e

mandarini

Limoni

Arance

Uva

Anguria

Fragole

MirtilliPrugne

Datteri

Pesche

Lamponi

Albicocche

Banane

Amarene

Melograno

Ananas

Pere

Ciliege

Mele Noce di cocco

VARIE 

Miele

Olive

Zucchero di canna

Questa tabella invece elenca i cibi che favoriscono la produzione di muco:

CARNEManzo

Vitello

Pollo

Maiale

Lingua bovina

Prosciutto crudo

Lardo

PESCEMolluschi

Salmone fresco

Pesce bianco

LATTICINI Formaggi stagionati

Burro

CEREALIFiocchi d'avena

Riso brillato

Dolciumi

Avena

Pane bianco

Orzo

Pane integrale

Pasta

Riso integrale

VEGETALI Lenticchie

Cavolini di Bruxelles

Piselli secchi

Fagioli secchi

NOCI E SIMILARI

Arachidi

Castagne

 Noci

Mandorle

BEVANDECioccolato

Birra

ALTRO 

uova

Margarina

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I rimedi da evitare

A volte si sente dire che l’acqua ossigenata ( opportunamente diluita in acqua)

sarebbe un buon collutorio. Ciò è vero ma solo in parte. Sebbene essa sia realmente

efficace per uccidere i batteri che causano l’alitosi non si considera che di ceppi batterici nella bocca ce ne sono diversi e molti di questi come lo  streptococcus

 salivarius  mantengono in salute il cavo orale. Usare l’acqua ossigenata oltre che

distruggere indiscriminatamente tutta la flora batterica, sia quella “buona” che quella

“cattiva”, provoca nel tempo irritazioni della mucosa orale. Per questo non fatene unuso o se proprio volete provarla fatelo molto sporadicamente diluendo un cucchiaino

(di quelli piccoli usati per il caffè) di acqua ossigenata in un quarto di bicchiere

d’acqua e fate un risciacquo di 15 secondi. Poi sputate il tutto, aspettate altri 15secondi senza inghiottire la saliva, successivamente prendete mezzo b

icchiere d’acqua (questa volta pulita, senza acqua ossigenata aggiunta) e risciacquate bene la bocca. Sputate di nuovo tutto.

Anche gli antibiotici producono un’alterazione della flora batterica della bocca ed

anche questa volta a farne le spese saranno sia i batteri contro i quali l’antibiotico èstato prescritto sia tutti quei batteri buoni come lo steptococcus salivarius. Essi vanno

assunti solo ed esclusivamente dietro controllo medico e mai per iniziativapersonale. 

Rinfrescare rapidamente l’alito nei momenti dibisogno

Spesso, quando siamo lontani da casa l’alito cattivo è difficile da rinfrescare

rapidamente. Una soluzione è quella di portare con sé sempre una piccola bottiglietta

d’acqua con la quale bere pochi sorsi ogni tanto per detergere costantemente la bocca.

Ma potrebbe non essere sufficiente: in questo caso è meglio avere con sé una piccola

 bustina di bicarbonato. Mescolate un po’ di acqua con bicarbonato e fate qualchegargarismo in modo da pulire e contemporaneamente disinfettare la bocca.

In erboristeria poi esistono i flaconi di clorofilla liquida, dal costo di una ventina di

euro: come ho già scritto prima questa sostanza rappresenta un ottimo aiuto perabbattere gli odori prodotti dal nostro corpo. Per rinfrescare l’alito bastano

 pochissime gocce. Potete portarne una boccettina sempre con voi ed utilizzarla

quando non potete proprio farne a meno. Non essendo un farmaco non hacontroindicazioni, questo però non significa che potete assumerne quanta ve ne pare:

rispettate quindi le dosi che vi consiglierà l’erborista o meglio ancora il vostro

medico.

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In alcune erboristerie è inoltre possiblie trovare anche dei confetti alla clorofilla.

Ci sono infine i chewing gum che però dovranno essere senza zucchero. Da notare

che i produttori di gomme da masticare sostituiscono lo zucchero con l’aspartame, un

dolcificante artificiale che se assunto troppo spesso e per lunghi periodi di tempo

 potrebbe provocare problemi di salute. Ufficialmente sarebbe una sostanza innocua,

alcuni studi scientifici però dimostrerebbero il contrario. Per non correre rischi inutilicontinuo a preferire clorofilla e bicarbonato.

Conclusioni 

 Non dimenticate ciò che ho scritto sullo yogurt. Nel lungo periodo questo alimentosembra fornire i risultati migliori perché ripristina realmente le concentrazioni di

 batteri buoni nella nostra bocca.

In poche parole:

Acqua,Yogurt, frutta e verdura fresca per avere risultati duraturi nel tempo;

Bicarbonato per disinfettare bocca, naso e in situazioni di emergenza;

Clorofilla come deodorante naturale;

Moderata attività fisica  per espellere più velocemente le tossine dal nostro

organismo;

Proteine in quantità non eccessiva: solo quanto basta per mantenere sano il nostro

organismo (se fate culturismo e mangiate troppe proteine non lamentatevi se poiavete l’alito pesante);

Tisane di erbe con proprietà antibatteriche per aiutare il sistema immunitario;

Metto per ultima la corretta igiene della bocca ma è la prima regola da rispettare:

dentifricio, filo interdentale e se volete un colluttorio (senza alcool) da sostituire se

volete con del bicarbonato sciolto in acqua.

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Glossario

ACIDOAcido Opposto chimico di alcalino. Le sostanze acide e quelle alcaline si

neutralizzano le une con le altre. Le sostanze acide sono corrosive e hanno valori di pH compresi fra 0 e 7.

ACIDO CARBONICOAcido carbonico  Acido debole presente in soluzioni acquose, che nasce

dall’emissione di anidride carbonica in acqua.

ACIDO CLORIDRICOACIDO URICOAcido urico  L’acido urico è una sostanza chimica organica a carattere fortemente

acido, poco solubile in acqua. Costituisce il prodotto finale del metabolismo delle purine, sostanze presenti in grandi quantità in molti alimenti quali brodi o estratti di

carne, pesce azzurro, crostacei, frattaglie ed in moderate quantità nelle carni di

manzo, vitello, agnello, maiale ed insaccati. L’acido urico viene eliminato dai renicon l’urina. Oltre determinate concentrazioni, forma calcoli urinari.

ANID

RIDE CARBONICAAnidride carbonica  Gas facilmente solubile in acqua, inodore ed incolore che

normalmente viene generato attraverso la respirazione e dalla combustione di

sostanze contenenti atomi di carbonio.

BASICOBasico Alcalino, opposto chimico di acido. Le sostanze basiche ed acide si

neutralizzano l’una con l’altra. Le soluzioni basiche (alcaline) hanno un valore pH

compreso tra 7 e 14.

BICARBONATOBicarbonato Termine antico ma ancora in uso per indicare idrogeno carbonato. Sale

alcalinizzante solubile in acqua da acido carbonico.

CARBOIDRATICarboidrati Sostanze comunemente contenute negli alimenti formate da atomi di

idrogeno, carbonio ed ossigeno. I carboidrati comprendono gli zuccheri, gli amidi e

quasi tutte le fibre. Idealmente i carboidrati forniscono il 50-60 % del fabbisogno

energetico quotidiano.

CELLULECellula  Unità di base degli organismi viventi, rappresenta la più piccola forma

vitale fra le forme di vita evolute. Ogni cellula possiede una struttura ed una forma

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 particolare per svolgere nell’organismo una particolare funzione.

Clorofilla  E’ una molecola presente nei vegetali, di colore blu ( l’occhio umano la

 percepisce di colore verde perché è spesso associata assieme ad un’altra molecola, il

 betacarotene, di colore arancione, e complessivamente il colore finale è il verde

appunto). E’ responsabile della trasformazione della luce solare in energia chimicautilizzate dalle piante per la loro sussistenza.

CVS  Acronimo di Composti Volatili Solforati. Sono il prodotto dei batteri anaerobi

che proliferano facilmente più in presenza di un ambiente acido, ad esempio a causa

di una cattiva igiene orale. 

DENATURAZIONEFLORA INTESINALEFlora intestinale Microrganismi che includono batteri e funghi che vivono

nell’intestino umano ed animale e che giocano un ruolo importante nella difesa daorganismi patogeni e nella decomposizione ed eliminazione delle sostanze non

digerite. Numerosi fattori, fra i quali l’alimentazione sbilanciata, le infezioni e

l’assunzione di farmaci, possono indebolire la flora batterica intestinale.

GHIANDOLE SUDORIPAREGRASSIGrassi  I grassi nel cibo consistono principalmente in trigliceridi (cioè composti di

una molecola di glicerina e tre molecole di acidi grassi). Essi sono necessari

all’organismo per molte funzioni: ad esempio costituiscono un’importante riserva

energetica e vengono inoltre utilizzati dalle cellule per la formazione delle membranecellulari.

INDICATORILIPIDILipidi Termine generico che indica grassi e sostanze lipidiche; i lipidi sonoinsolubili in acqua.

METABOLISMO CELLULAREMetabolismo cellulare Ogni cellula del nostro organismo possiede un metabolismo

 per convertire le sostanze nutritive in elementi utili alla cellula per nutrirsi, lavorare erigenerarsi. I prodotti finali che ne derivano sono rilasciati nell’ambiente circostante.

MINERALIMinerali  Sostanze inorganiche come calcio, fosforo, magnesio e potassio, presentisia nell’alimentazione umana che in quella vegetale e necessarie per la formazione e

lo sviluppo di molti tessuti (es. ossa) e la regolazione di molte funzioni organiche. Un

deficit di minerali può causare disturbi da carenza; un eccesso di Sali minerali può far

comparire sintomi da avvelenamento.

MIOCIT

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PH Dal latino P=Potentia h=hydrogeni, definisce la concentrazione di ioni idrogeni

all’interno di una sostanza. La misurazione del pH costituisce un parametro chimico

 per la valutazione del grado di acidità (da 0 a 7) o di alcalinità (da 7 a 14) di una

sostanza.

PIROSILMONI

PROTEINEProteine  Termine collettivo che indica sostanze naturali costituite esclusivamente o

 prevalentemente da aminoacidi, ne fanno parti gli alimenti fra i più comuni. Le

 proteine determinano la struttura, la funzione ed il metabolismo di tutte le cellule e di

tutti i tessuti viventi.

PUTREFAZIONENINERVOSMPSISTEMI TAMPONESistemi tampone Le fluttuazioni dell’equilibrio acido base si manifestano

fisiologicamente in tutti gli umani. Per mantenere stabile il pH però, l’organismo

utilizza diversi tamponi (fosfati, bicarbonati, emoglobina, ecc.) che assorbonol’eccesso di acido o di basi. Il tampone bicarbonato ha un ruolo fondamentale nel

mantenere l’equilibrio acido-base.

STRESSStress Sovraccarico, disturbo delle condizioni mentali e delle funzioni fisiche

generato da fattori esterni all’organismo. Lo stress eccessivo è indagato come rischio

di molte malattie.

TESSUTO CONNETTIVO

VITAMINEVitamine  Combinazione di sostanze organiche necessarie all’organismo in piccolequantità per: la crescita, la rigenerazione cellulare ed il metabolismo. Esse sono

componenti fondamentali di una nutrizione corretta e bilanciata.