alessandro rizzoli - app store analytics

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26 AFFARI Emiliani GIOVEDÌ 3 FEBBRAIO 2011 ca offerti dagli store. Il massimo che si ottie- ne è un file da importare su Excel. Aggregare i dati delle vendite era una nostra esigenza primaria ed abbiamo sviluppato il servizio prima per noi. Poi ci siamo resi conto che il servizio poteva essere interessante anche per altri: così è nato Mopapp.com». Nel suo profilo Twitter (@arizzoli) si presenta così: “Startupper at 40's... it's never too late”. Ha alle spalle diversi progetti, ma perché si è rimesso in gio- co? «Semplice, mi annoio facilmente. È molto entusiasmante affrontare nuovi problemi, nuovi mercati. Ogni sfida è uno stimolo in Tutti i numeri del business delle applicazioni La bolognese MopApp conquista Apple e Google Lo scorso 18 novembre Marco Marinucci e Alberto Onetti, rispettivamente fondatore e chairman di Mind the Bridge, annunciano con un video registrato a San Francisco i no- mi degli 8 finalisti della Mind The Bridge Competition: fra questi c'è MopApp, startup bolognese fondata da Alessandro Rizzoli. Rizzoli, può spiegarci innanzitutto in cosa consiste la MindTheBridge Com- petition e perché è così importante? «MtB è una Business Plan Competiton fon- data da Marco Marinucci (Manager in Goo- gle) per sostenere ed incrementare l'ecosi- stema delle startup italiane tramite l'incon- tro con Venture Capital della Silicon Valley. È un’opportunità unica nel suo genere che tutti i nuovi imprenditori dovrebbero prova- re». Conosciamo Mopapp: offre un servi- zio di reportistica delle vendite delle ap- plicazioni (attraverso iTunes App Sto- re, Google Android Market, RIM App World, Handango e MobiReach). «Come sviluppatori di applicazioni mobile multi-store ci siamo subito accorti della mancanza di strumenti evoluti di reportisti- www.bolognain.net - startup & innovazione Roberto Ciacci più per migliorarsi e per fare esperienza. Si cerca sempre di inventare qualcosa di nuovo ricombinando l'esistente. È poi è molto di- vertente». Quando si parla di startupper si pensa spesso a 20-30enni, ingegneri o infor- matici, con il pallino della California. La sua testimonianza induce a rivedere lo schema. Che messaggio si sente di dare alla generazione dei professionisti? «Semplicemente "sky's the limit". Se avete un'idea concreta, buttate giù un business plan ed iniziate a sperimentare. In Italia è for- se più difficile partire da zero a 20 anni: po- chi investitori e poca propensione al rischio. A 30/40 si ha già un track record da mostrare ed è più facile ottenere attenzione da even- tuali investitori. Certo che bisogna rimboc- carsi le maniche e lavorare sodo». Torniamo a MopApp: aggregando i dati di acquisto e scaricamento delle ap- plicazioni distribuite su 6 diversi mobi- le store, MopApp è diventata anche un osservatorio sui consumi. Cosa emerge da questa fotografia del mercato? «Tema molto interessante, a cui mi è diffi- cile dare una risposta puntuale adesso: il no- stro osservatorio è ancora parziale ed inoltre non posso svelare adesso un bel report che uscirà in aprile. Posso dire che attualmente, dopo una prima ondata euforica, il mercato si sta muovendo verso apps che offrono o servizi veri e seri in mobilità (es. news, col- laboration) o servizi di intrattenimento (es. games,books). Posso dire che tra tutte le ap- ps, le più scaricate sono i libri, e questo è sta- to l'inizio del mutamento dell'editoria onli- ne (che ancora si deve compiere)». SU INTERNET IN COLLABORAZIONE CON Scarica il lettore di codice QR per il tuo smartphone da i-nigma.com e prosegui la lettura online TRASPORTI La Cna-Fita chiede una politica di ristrutturazione del settore Tempi duri per i camionisti Il caro-vita e la crisi hanno fatto chiudere 3mila imprese C aro pedaggi in autostra- da, gasolio che schizza di nuovo alle stelle, ministero che latita sulla semplificazio- ne e sulla “normalizzazione” dell’Albo. Come se non bastas- se sono aumentate le assicura- zioni e pure le sanzioni strada- li. Se il 2010 si era chiuso male, per il trasporto merci, il 2011 è iniziato ancora peggio. È il quadro dipinto da Cinzia Fran- chini, presidente di Cna-Fita E- milia-Romagna, l’associazione che raccoglie oltre 8.000 im- prese di trasporto in regione. I pedaggi autostradali sono aumentati con percentuali che vanno dall’1,9% al 19%. Il costo del gasolio per autotra- zione, che «incide per circa il 30% sul totale dei costi, è salito vertiginosamente»: da gen- naio 2009 a oggi è salito del 29,06%, e negli ultimi 12 mesi, dal gennaio 2010, è stato del 15,58%. Intanto sono aumen- tati i costi assicurativi per i vei- coli e le sanzioni amministra- tive per il Codice della Strada hanno registrato un incre- mento del 2,4%. E mentre la crisi morde, e non risparmia affatto il settore trasporti, do- po sei mesi dalla firma dell’ul- timo protocollo d’intesa fra trasportatori e ministero dei Trasporti, la Fita-Cna dell’Emi- lia-Romagna denuncia «la ca- renza di una seria politica di ri- strutturazione del settore». Il ministero, infatti, aveva messo nero su bianco «l’impegno per un percorso di semplificazio- ne, armonizzazione e riscrit- tura delle norme vigenti nel settore», perchè «l’a uto tra- sporto ha bisogno di poche re- gole, semplici e di facile appli- cazione, e invece è il compar- to più tartassato da norme e leggi che negli anni si sono so- vrapposte», prosegue Franchi- ni. Anche il gruppo del Pd in Regione, si è mosso chieden- do alla Giunta di fare pressio- ne col ministero per la norma- lizzazione dell’albo. Che, in- fatti, è uno degli altri problemi inseriti nella lista della presi- dente di Cna. In Emilia-Roma- gna «ci sono 2.599 imprese senza mezzi, non titolate, e che tuttavia svolgono attività di trasporto, sfociando spesso in fenomeni di pura interme- diazione parassitaria del lavo- ro», aggiunge Franchini. Tra l’altro, nell’arco degli ultimi cinque anni in regioni come l’Emilia-Romagna, l’albo tra- sporti è passato da 15.868 a- ziende in conto terzi a 13.214, con una riduzione di 2.654 im- prese pari al -16,34%. L’impegno di semplificare le norme dell’autotrasporto, ol- tre che incluso nel protocollo d’intesa siglato nel giugno 2010, è stato ribadito più volte dal sottosegretario Bartolo- meo Giachino, il quale ha an- che posto l’obiettivo di giun- gere in tempi brevi all’elabora- zione del testo unico dei tra- sporti. Però «a distanza di mesi non se ne sente più parlare», sottolinea Franchini, che poi chiede un impegno al mondo delle istituzioni e della politica perchè «si dia corso quanto prima all’attuazione di questi due importanti obiettivi che non richiedono, se non in mi- sura modesta, impegno di ri- sorse, bensì la volontà di dare risposte ai trasportatori attra- verso i normali strumenti esi- stenti». I RINCARI Gasolio Da gennaio 2009 salito del 29% Pedaggi L’autostrada è rincarata tra 2 e 19% Multe Sanzioni incrementate del 2,9% in un anno Crolla il mercato di rulli, betoniere e calcestruzzi Le vendite in Italia di macchine movimento terra han- no registrato nel 2010 una flessione di un paio di punti percentuali sotto lo zero. Il dato effettivo è di un calo dell’8,9%, ma, spiega Unacea (l’associazione dei produt- tori) va depurato dal fatto che alla rilevazione mancano aziende che invece avevano parteciparono a quella del 2009. Enrico Santini, presidente di Unacea, ha sottoli- neato che si tratta del «terzo anno negativo che ha dimez- zato il volume delle vendite rispetto al picco del 2007». Il totale delle macchine movimento terra vendute in Italia nel 2010 è stato di 13.424 unità, mentre le macchine stra- dali (rulli e vibrofinitrici) hanno subito una flessione del 17,7% con 413 mezzi immessi sul mercato. Nel settore delle macchine per il calcestruzzo la crisi si è fatta sentire con particolare durezza: -32,3% per le au- tobetoniere e -50% per gli impianti. In controtendenza le betonpompe che crescono del 15,7%. Per il presidente serve «un sistema stabile di incentivi all’innovazione nel cantiere che premi nei bandi di gara con punti aggiuntivi le imprese edili che investono in macchine e attrezzature nuove». Inoltre, ha aggiunto Franco Invernizzi, vicepre- sidente di Unacea, è fondamentale che il parlamento eu- ropeo approvi la proposta di estensione dei criteri di fles- sibilità per le emissioni. Unacea sostiene infatti la pro- posta di spalmare su un tempo più lungo i costi di ade- guamento alle normative sulle emissioni. LAUTORE Roberto Ciacci è consulente di marketing e comunicazione con i media digitali. È stato finalista e best italian business leader of the year ai LinkedIn European Business Awards 2010 ed è community manager di BolognaIn. Contatti: [email protected] EMILIA ROMAGNA

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Intervista ad Alessandro Rizzoli, CEO di MopApp.com. L'intervista è stata pubblicata su L'Informazione di Bologna del 3 febbraio 2011.

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26 AFFARI Emiliani GIOVEDÌ 3 FEBBRAIO 2011

ca offerti dagli store. Il massimo che si ottie-ne è un file da importare su Excel. Aggregarei dati delle vendite era una nostra esigenzaprimaria ed abbiamo sviluppato il servizioprima per noi. Poi ci siamo resi conto che ilservizio poteva essere interessante ancheper altri: così è nato Mopapp.com».

Nel suo profilo Twitter (@arizzoli) sipresenta così: “Startupper at 40's... it'snever too late”. Ha alle spalle diversiprogetti, ma perché si è rimesso in gio-co?

«Semplice, mi annoio facilmente. È moltoentusiasmante affrontare nuovi problemi,nuovi mercati. Ogni sfida è uno stimolo in

Tutti i numeri del business delle applicazioniLa bolognese MopApp conquista Apple e Google

Lo scorso 18 novembre Marco Marinucci eAlberto Onetti, rispettivamente fondatore echairman di Mind the Bridge, annuncianocon un video registrato a San Francisco i no-mi degli 8 finalisti della Mind The BridgeCompetition: fra questi c'è MopApp, startupbolognese fondata da Alessandro Rizzoli.

Rizzoli, può spiegarci innanzitutto incosa consiste la MindTheBridge Com-petition e perché è così importante?

«MtB è una Business Plan Competiton fon-data da Marco Marinucci (Manager in Goo-gle) per sostenere ed incrementare l'ecosi-stema delle startup italiane tramite l'incon-tro con Venture Capital della Silicon Valley. Èun ’opportunità unica nel suo genere chetutti i nuovi imprenditori dovrebbero prova-re » .

Conosciamo Mopapp: offre un servi-zio di reportistica delle vendite delle ap-plicazioni (attraverso iTunes App Sto-re, Google Android Market, RIM AppWorld, Handango e MobiReach).

«Come sviluppatori di applicazioni mobilemulti-store ci siamo subito accorti dellamancanza di strumenti evoluti di reportisti-

www.bolognain.net

- startup & innovazione

Roberto Ciacci più per migliorarsi e per fare esperienza. Sicerca sempre di inventare qualcosa di nuovoricombinando l'esistente. È poi è molto di-ver tente».

Quando si parla di startupper si pensaspesso a 20-30enni, ingegneri o infor-matici, con il pallino della California. Lasua testimonianza induce a rivedere loschema. Che messaggio si sente di darealla generazione dei professionisti?

«Semplicemente "sky's the limit". Se aveteun'idea concreta, buttate giù un businessplan ed iniziate a sperimentare. In Italia è for-se più difficile partire da zero a 20 anni: po-chi investitori e poca propensione al rischio.

A 30/40 si ha già un track record da mostrareed è più facile ottenere attenzione da even-tuali investitori. Certo che bisogna rimboc-carsi le maniche e lavorare sodo».

Torniamo a MopApp: aggregando idati di acquisto e scaricamento delle ap-plicazioni distribuite su 6 diversi mobi-le store, MopApp è diventata anche unosservatorio sui consumi. Cosa emergeda questa fotografia del mercato?

«Tema molto interessante, a cui mi è diffi-cile dare una risposta puntuale adesso: il no-stro osservatorio è ancora parziale ed inoltrenon posso svelare adesso un bel report cheuscirà in aprile. Posso dire che attualmente,dopo una prima ondata euforica, il mercatosi sta muovendo verso apps che offrono oservizi veri e seri in mobilità (es. news, col-laboration) o servizi di intrattenimento (es.games,books). Posso dire che tra tutte le ap-ps, le più scaricate sono i libri, e questo è sta-to l'inizio del mutamento dell'editoria onli-ne (che ancora si deve compiere)».

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TRASPORTI La Cna-Fita chiede una politica di ristrutturazione del settore

Tempi duri per i camionistiIl caro-vita e la crisi hanno fatto chiudere 3mila impreseCaro pedaggi in autostra-

da, gasolio che schizza dinuovo alle stelle, ministeroche latita sulla semplificazio-ne e sulla “nor malizzazione”dell’Albo. Come se non bastas-se sono aumentate le assicura-zioni e pure le sanzioni strada-li. Se il 2010 si era chiuso male,per il trasporto merci, il 2011è iniziato ancora peggio. È ilquadro dipinto da Cinzia Fran-chini, presidente di Cna-Fita E-milia-Romagna, l’associazioneche raccoglie oltre 8.000 im-prese di trasporto in regione.

I pedaggi autostradali sonoaumentati con percentualiche vanno dall’1,9% al 19%. Ilcosto del gasolio per autotra-zione, che «incide per circa il30% sul totale dei costi, è salitovertiginosamente»: da gen-naio 2009 a oggi è salito del29,06%, e negli ultimi 12 mesi,dal gennaio 2010, è stato del15,58%. Intanto sono aumen-

tati i costi assicurativi per i vei-coli e le sanzioni amministra-tive per il Codice della Stradahanno registrato un incre-mento del 2,4%. E mentre lacrisi morde, e non risparmiaaffatto il settore trasporti, do-po sei mesi dalla firma dell’ul -timo protocollo d’intesa fratrasportatori e ministero deiTrasporti, la Fita-Cna dell’Emi -lia-Romagna denuncia «la ca-renza di una seria politica di ri-strutturazione del settore». Ilministero, infatti, aveva messonero su bianco «l’impegno perun percorso di semplificazio-ne, armonizzazione e riscrit-tura delle norme vigenti nelsettore», perchè «l’a ut o tra-sporto ha bisogno di poche re-gole, semplici e di facile appli-cazione, e invece è il compar-to più tartassato da norme eleggi che negli anni si sono so-vrapposte», prosegue Franchi-ni.

Anche il gruppo del Pd inRegione, si è mosso chieden-do alla Giunta di fare pressio-ne col ministero per la norma-lizzazione dell’albo. Che, in-fatti, è uno degli altri problemiinseriti nella lista della presi-dente di Cna. In Emilia-Roma-gna «ci sono 2.599 impresesenza mezzi, non titolate, eche tuttavia svolgono attivitàdi trasporto, sfociando spessoin fenomeni di pura interme-diazione parassitaria del lavo-ro», aggiunge Franchini. Tral’altro, nell’arco degli ultimicinque anni in regioni comel’Emilia-Romagna, l’albo tra-sporti è passato da 15.868 a-ziende in conto terzi a 13.214,con una riduzione di 2.654 im-prese pari al -16,34%.

L’impegno di semplificare lenorme dell’autotrasporto, ol-tre che incluso nel protocollod’intesa siglato nel giugno2010, è stato ribadito più voltedal sottosegretario Bartolo-meo Giachino, il quale ha an-che posto l’obiettivo di giun-gere in tempi brevi all’ela bora-zione del testo unico dei tra-sporti. Però «a distanza di mesinon se ne sente più parlare»,sottolinea Franchini, che poichiede un impegno al mondodelle istituzioni e della politicaperchè «si dia corso quantoprima all’attuazione di questidue importanti obiettivi chenon richiedono, se non in mi-sura modesta, impegno di ri-sorse, bensì la volontà di darerisposte ai trasportatori attra-verso i normali strumenti esi-stenti».

I RINCARI

GasolioDa gennaio 2009salito del 29%

PedaggiL’autostrada èrincarata tra 2 e 19%

MulteSanzioni incrementatedel 2,9% in un anno

Crolla il mercato di rulli, betoniere e calcestruzziLe vendite in Italia di macchine movimento terra han-

no registrato nel 2010 una flessione di un paio di puntipercentuali sotto lo zero. Il dato effettivo è di un calodell’8,9%, ma, spiega Unacea (l’associazione dei produt-tori) va depurato dal fatto che alla rilevazione mancanoaziende che invece avevano parteciparono a quella del2009. Enrico Santini, presidente di Unacea, ha sottoli-neato che si tratta del «terzo anno negativo che ha dimez-zato il volume delle vendite rispetto al picco del 2007». Iltotale delle macchine movimento terra vendute in Italianel 2010 è stato di 13.424 unità, mentre le macchine stra-dali (rulli e vibrofinitrici) hanno subito una flessione del17,7% con 413 mezzi immessi sul mercato.

Nel settore delle macchine per il calcestruzzo la crisi siè fatta sentire con particolare durezza: -32,3% per le au-tobetoniere e -50% per gli impianti. In controtendenza lebetonpompe che crescono del 15,7%. Per il presidenteserve «un sistema stabile di incentivi all’innovazione nelcantiere che premi nei bandi di gara con punti aggiuntivile imprese edili che investono in macchine e attrezzaturenuove». Inoltre, ha aggiunto Franco Invernizzi, vicepre-sidente di Unacea, è fondamentale che il parlamento eu-ropeo approvi la proposta di estensione dei criteri di fles-sibilità per le emissioni. Unacea sostiene infatti la pro-posta di spalmare su un tempo più lungo i costi di ade-guamento alle normative sulle emissioni.

L’AUTORE

Roberto Ciacci è consulente di marketinge comunicazione con i media digitali. Èstato finalista e best italian businessleader of the year ai LinkedIn EuropeanBusiness Awards 2010 ed è communitymanager di BolognaIn.Contatti: [email protected]

EMILIA ROMAGNA