alcol e patologia psichiatrica quali correlazioni torino, 8-9.05.08 / 03-04.06.08 dr.ssa cristina...
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ALCOL E PATOLOGIA ALCOL E PATOLOGIA PSICHIATRICAPSICHIATRICA
QUALI CORRELAZIONIQUALI CORRELAZIONI
Torino, 8-9.05.08 / 03-04.06.08Torino, 8-9.05.08 / 03-04.06.08
Dr.ssa Cristina Garriga
U.O.A. Patologie da Dipendenza A.S.L. TO 2
Servizio di Alcologia
Piazza Montale 10 - Torino
Co- presenza di un comportamento Co- presenza di un comportamento tossicomanico e di un disturbo tossicomanico e di un disturbo
psichiatricopsichiatrico
Approccio olistico verso il pazienteApproccio olistico verso il paziente
Approccio integrato tra i servizi per le Approccio integrato tra i servizi per le dipendenze e i servizi di salute mentaledipendenze e i servizi di salute mentale
COMORBILITA’
APPROCCIO DIMENSIONALEFenomeni in relazione
complessa e concausale
(analisi multidimensionale)
DOPPIA DIAGNOSI
APPROCCIO CATEGORIALE Fenomeni separati
e concorrenti
(analisi descrittiva)
PAZIENTE
PERSONA
Lo scopo della diagnosi non è come chiamare una malattia, ma cosa fare di fronte alla malattia; per ciò formulare una diagnosi non significa applicare un’etichetta, ma capire come il paziente è malato, come lo è divenuto, in che modo ciò gli assicuri dei tornaconti, per arrivare a concludere quali interventi possono modificare il suo stato di disagio”
(Gilson 1988)
Diagnosi e trattamento sono intimamente Diagnosi e trattamento sono intimamente legati e tengono in considerazione i punti di legati e tengono in considerazione i punti di
vista del pazientevista del paziente
Diagnosi come comprensione del paziente per il trattamento
individualizzato
Le procedure diagnostiche in caso di una condizione Le procedure diagnostiche in caso di una condizione clinica con storia e stato di sintomi psichiatrici e clinica con storia e stato di sintomi psichiatrici e assunzione di sostanza (alcol) prevede tre livelli:assunzione di sostanza (alcol) prevede tre livelli:
I LIVELLO : Diagnosi Categoriale
II LIVELLO: Inquadramento dimensionale
III LIVELLO: Definizione interpretativa
(Pancheri P. “Nosografia e psicopatologia della doppia diagnosi”. 2002)
DIAGNOSI DSMDIAGNOSI DSM(valutazione diagnostica multiprofessionale e (valutazione diagnostica multiprofessionale e
multidimensionale)multidimensionale)
Asse IDisturbi clinici
Altre condizioni che sono oggetto di attenzione clinica
Asse IIDisturbi di personalità (tratti di personalità)
Ritardo Mentale
Meccanismi di difesa
Asse III Condizioni mediche generali
Asse IV Problemi psicosociali e ambientali
Asse VValutazione globale del funzionamento
VALUTAZIONE DIAGNOSTICA VALUTAZIONE DIAGNOSTICA MULTIDIMENSIONALE con strumenti MULTIDIMENSIONALE con strumenti
standarizzatistandarizzati
Interviste strutturate: SCID I - SCID II Scale di valutazione psichiatrica: TCI – STAI –
STAXI – EDI Test psicologici: MMPI 2 Questionario per la motivazione: MAC A Test proiettivi: Rorschach Test di performance: WAIS
INCIDENZA PERCENTUALE DELLA COMORBILITA’ INCIDENZA PERCENTUALE DELLA COMORBILITA’ PSICHIATRICA IN PAZIENTI ALCOLISTIPSICHIATRICA IN PAZIENTI ALCOLISTI
Mann et al. ( 2004) 45.8% Driessen et al. (1998) 57.6% Lastrico et al. (1996) 18.6% Arolt et al (1996) 41.3%
La prevalenza è molto variabile:
Fino al 70% per i disturbi di Asse IFino al 70% per i disturbi di Asse I
Fino al 80% per i disturbi di Asse IIFino al 80% per i disturbi di Asse II
LA MAGGIORANZA DEGLI STUDI SULLA COMORBILITA’ LA MAGGIORANZA DEGLI STUDI SULLA COMORBILITA’ PSICHIATRICA ASSOCIATA ALL’ALCOLISMO PONE PSICHIATRICA ASSOCIATA ALL’ALCOLISMO PONE
L’ACCENTO SULL’ETEROGENEITA’ DELLE CATEGORIE L’ACCENTO SULL’ETEROGENEITA’ DELLE CATEGORIE DIAGNOSTICHEDIAGNOSTICHE
Asse I 24%
Asse II 16.4%
Asse I + Asse II 17.2%
TOTALE 57.65%
(Driessen et al.,1998)
QUALE COMORBILITA’QUALE COMORBILITA’
ASSE I Depressione maggiore Disturbi d’ansia Disturbi
dell’alimentazione Disturbi psicotici
ASSE II Disturbo antisociale Disturbo borderline Disturbo narcisistico
(Sforza,2000)
ASSE IASSE I
La comorbilità riguarda soprattutto disturbi d’ansia e disturbi
dell’umoreLa prevalenza dei disturbi d’ansia sembra
superiore a quella dei disturbi dell’umore
(Conway et al. 2006; Grant et al., 2004; Mann et al. 2004)
ASSE IIASSE II
Elevata prevalenza di disturbi di personalità nella popolazione di
alcolisti
CORRELAZIONE TRA ASSE I - II E CORRELAZIONE TRA ASSE I - II E ALCOLISMOALCOLISMO
Grant et al (2004):Grant et al (2004):
28.6% Disturbo di Personalità
D. P. Antisociale
D.P. Istrionico
D.P. Dipendente
Echeburrua et al. (2005Echeburrua et al. (2005)
40% Disturbo di Personalità
D.P. dipendente
D.P. paranoide
D.P. ossessivo compulsivo
16,6% Disturbo di Asse I
(4,6% popolazione generale)
La comorbidità psichiatrica sembra essere più frequente La comorbidità psichiatrica sembra essere più frequente nel sesso femminile nel sesso femminile
((Heltzer ePryzbeck, 1988; Regier et al., 1990; Penick etal., 1994; Driessen et al., 1998; Landheim et al.,2003; Walitzer e Dearing,2006)
Robins et al. (1988)
Kessler 4et al. (1997)
Maschi 38% 56,8 %– 78,3%
Femmine 62% 72,4 %–86,0%
Additional diagnoses
All Patients Males Females
N % N % N %
NO 64 54,2 44 72,1 20 35,1
YES 54 45,8 17 27,9 37 64,9
118 100 61 100 57 100
Number of additional diagnoses according to DSM III R lifetime prevalence (Mann et al., 2004)
Un terzo degli accessi alla psichiatria di Un terzo degli accessi alla psichiatria di urgenza –emergenza sono alcoldipendenti.urgenza –emergenza sono alcoldipendenti.
Più frequentemente:Sesso maschile Basso livello socio-economico Storia di ripetute intossicazione alcolicheDiagnosi di distimia o D.P. antisociale
(Lejoyeux et al. 2000)
FEMMINE Perdita di interessi Depressione
dell’umore Comportamenti
autolesivi
MASCHI Episodi di delirium
tremens
Tentativi di suicidio
F:M= 42,5% vs 11,5% (p=0,001)
(Picci et al., 2007 )
Nelle donne è significativamente superiore la prevalenza di disturbi depressivi (e dei disturbi d’ansia)
“Nelle donne alcoliste la presenza di un disturbo depressivo e di un’ideazione anticonservativa è più frequente rispetto alla popolazione generale”
(Waern et al., 2002)
ALCOL E ANSIAALCOL E ANSIA
PROFILO 1 Alta ansia Pers. paurosa/ansiosa Età di esordio adolescenza
o > 25 Femmine >maschi Bassa ricerca novità Alto evitamento pericolo Alta dipendenza dal
rinforzo
PROFILO 2 Bassa ansia Tratti psicotici borderline Età di esordio < 25 Maschi > femmine Alta ricerca di stimoli e
novità Basso evitamento del
pericolo Bassa dipendenza dal
rinforzo
ALCOLISMO PRIMARIO
Sintomi psichici o quadri psichiatrici conseguenti ad abuso – dipendenza -
astinenza alcolica
ALCOLISMO SECONDARIO
Abuso alcolico che compare in soggetti che presentano un preciso disturbo psichiatrico
ALCOLISMO PRIMARIOALCOLISMO PRIMARIO
DISTRUBI INDOTTI DA ALCOL
Comportamento maladattativo clinicamente significativo (per esempio comportamento sessuale o aggressivo inappropriato, labilità dell’umore ,deficit della capacità critiche, compromissione del funzionamento socialeo lavorativo), che si sviluppa durante o poco dopo, l’ingestione alcolica
Intossicazione alcolica
ALCOLISMO PRIMARIOALCOLISMO PRIMARIO
Intossicazione alcolica
Astinenza alcolica
DISTURBI INDOTTI DA ALCOL
Iperattività del SNA, aumento tremore delle mani, insonnia, allucinazioni o illusioni visive, tattili o uditive transitorie, agitazione psicomotoria, ansia crisi di grande male
ALCOLISMO PRIMARIOALCOLISMO PRIMARIO
Intossicazione alcolica
Astinenza alcolica
Delirium da intossicazione o astinenza
DISTURBI INDOTTI DA ALCOL
DELIRIUM TREMENS
•Stato confusionale e disorientamento•Allucinazioni (microzooptiche)•Delirio (non sistematizzato•Ansia e agitazione •Confabulazione•Disturbi della coscienza
ALCOLISMO PRIMARIOALCOLISMO PRIMARIO
Intossicazione alcolica
Astinenza alcolica
Delirium da intossicazione o astinenza
Disturbo amnestico persistente
DISTURBI INDOTTI DA ALCOL
PSICOSI DI KORSAKOFF
• Deficit della memoria•Confabulazioni•Falsi riconoscimenti•Alterazioni del tono dell’umore
ALCOLISMO PRIMARIOALCOLISMO PRIMARIO
Intossicazione alcolica
Astinenza alcolica
Delirium da intossicazione o astinenza
Disturbo amnestico persistente
Disturbo psicotico
DISTURBI INDOTTI DA ALCOL
DELIRIO ALCOLICO DI GELOSIA
Delirio interpretativo lucido e sistematizzato di gelosia, vissuto con coerenza affettiva
ALCOLISMO PRIMARIOALCOLISMO PRIMARIO
Intossicazione alcolica
Astinenza alcolica
Delirium da intossicazione o astinenza
Disturbo amnestico persistente
Disturbo psicotico
Demenza Persistente
DISTURBI INDOTTI DA ALCOL
Sviluppo di deficit cognitivi multipli manifestati da:1. Deficit della memoria2. Una o più delle seguenti alterazioni cognitive: afasia, aprassia, agnosia, disturbo delle funzioni esecutive
ALCOLISMO PRIMARIOALCOLISMO PRIMARIO
Intossicazione alcolica
Astinenza alcolica
Delirium da intossicazione o astinenza
Disturbo amnestico persistente
Disturbo psicotico
Demenza Persistente
Disturbo dell’umore
DISTURBI INDOTTI DA ALCOL
Alterazione dell’umore rilevante e persistente, caratterizzato da :1) Umore depresso o marcata riduzione di interesse2) Umore elevato, espanso o irritabile
ALCOLISMO PRIMARIOALCOLISMO PRIMARIO
Astinenza alcolica
Delirium da intossicazione o astinenza
Disturbo amnestico persistente
Disturbo psicotico
Demenza Persistente
Disturbo dell’umore
Disturbo d’ansia
DISTURBI INDOTTI DA ALCOL
Predominano il quadro clinico ansia notevoli, DAP oppure DOC
ALCOLISMO PRIMARIOALCOLISMO PRIMARIO
Astinenza alcolica
Delirium da intossicazione o astinenza
Disturbo amnestico persistente
Disturbo psicotico
Demenza Persistente
Disturbo dell’umore
Disturbo d’ansia
Disturbo del sonno
DISTURBI INDOTTI DA ALCOL
Una rilevante alterazione del sonno, che sia sufficientemente grave da giustificare un’attenzione clinica indipendente. I sintomi si sono sviluppati durante, o entro un mese da una intossicazione o astinenza alcol
ALCOLISMO COME AUTOTERAPIA
EFFETTO ANSIOLITICO
EFFETTO DISINIBENTE
EFFETTO ANTIDEPRESSIVO ED EUFORIZZANTE
ALCOLISMO SECONDARIOALCOLISMO SECONDARIO
Anche nei momenti di sobrietà il soggetto può essere condizionato dal problema etilico
Motivi socioculturali portano alla formazione di quadri psicopatologici intermedi più sfumati
L’alcol nel tempo modifica l’espressione della malattia psichiatrica stessa
ALCOLISMO SECONDARIOALCOLISMO SECONDARIO
“…osservare il soggetto in condizini di sobrietà: se i sintomi permangono è verosimile trattarsi di un disturbo
psichiatrico primario, sul quale si è innestato un abuso alcolico
osservare il soggetto in condizioni di sobrietà: se i sintomi permangono è verosimile trattarsi di un disturbo
psichiatrico primario, sul quale si è innestato un abuso alcolico
(Zimberg, 1982)
ALCOLISMO SECONDARIOALCOLISMO SECONDARIO
“..l’incontro con la sostanza modifica le dinamiche personali, familiari e relazionali del paziente, creando circuiti ricorrenti tra uso compulsivo e sofferenza psichica”
(Chiamura et al.,2005)
“… regredisce spontaneamente a seguito di un corretto trattamento del disturbo psichico
primario”(Zimberg,1982)
TIPI DI TRATTAMENTOTIPI DI TRATTAMENTO
TRATTAMENTO SEQUENZIALE
TRATTAMENTO PARALLELO
TRATTAMENTO INTEGRATO
TRATTAMENTO SEQUENZIALETRATTAMENTO SEQUENZIALEMaggior ricorso ai servizi (ma rapporto
difficoltoso)Bassa compliance e difficile rapporto con i
curantiMinore efficacia dei trattamenti
farmacologiciPiù spiccata impulsività (anche tentativi
anticonservativi) (Fioritti e Solomon, 2002; Rigliano, 2003; Kavanagh et al.,2004)
TRATTAMENTO PARALLELOTRATTAMENTO PARALLELO
“… Ricostruire il percorso personale di intersezione delle diverse forme di sofferenza psichica e tossicomania”
“Ricostruire le interazioni individuo, sostanza, ambiente, si rivela come l’unica strada possibile per accostarsi ai processi dinamici che caratterizzano le storie dei soggetti doppiamente diagnosticati, evitando così di bloccarsi in considerazioni teoriche che non focalizzano l’attenzione sulla necessità di progettare interventi mirati, oltre che integrati, per questa particolare popolazione di pazienti
(Gerra et al., 2004)
TRATTAMENTO INTEGRATOTRATTAMENTO INTEGRATO
“La doppia diagnosi incrementa la sofferenza, perché genera l’esperienza del doppio, che scatena l’antagonismo tra un Sé senza sostanza e un Sé diverso grazie ad essa. C’è estrema contrapposizione tra questi stadi: un Sé miserando e fallimentare si contrappone a un Altro-Sé pacificato e senza malessere”
(Rigliano, 2004)