agricoltura sociale, altra economia e sviluppo locale
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Agricoltura sociale, altra economia e sviluppo locale
Elementi per la conoscenza e la progettazione
Pianificatore territoriale Emanuele Messina
Rapporti sociali e comunità
Produzione ed Economia
Qualità
Visione contemporanea della società
vs
vs
Criticità emerse
• Crisi economica
• Crisi del settore pubblico
• Iniquità sociale
• Scarsità di risorse
• Fragilità e depauperamento
dei sistemi ambientali
• Scollegamento fra
cittadinanza, politica e
amministrazioni
• Insicurezza e tensioni
geopolitiche
• Contrasti fra diversi modelli
economici e di sviluppo
«Non possiamo pretendere che le cose cambino, se
continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande
benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta
progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno
nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le
scoperte e le grandi strategie.»
Albert Einstein
Sviluppo sostenibile
«Lo sviluppo sostenibile, lungi dall'essere
una definitiva condizione di armonia, è
piuttosto processo di cambiamento tale per
cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione
degli investimenti, l'orientamento dello
sviluppo tecnologico e i cambiamenti
istituzionali siano resi coerenti con i bisogni
futuri oltre che con gli attuali»
Ambiente
Economia
Relazioni sociali
Lo sviluppo sostenibile diventa una nuova modalità di osservare i sistemi
e di affrontare la pianificazione del futuro
Governance
L’insieme delle regole che governano
la gestione delle società o degli enti.
Mutamento dei sistemi istituzionali
che devono tenere conto di:
Qualità delle organizzazioni
Coinvolgimento di diversi soggetti
Mediazione delle scelte
Valutazione e monitoraggio
La governance aggiunge un ulteriore livello di sostenibilità, quella
istituzionale
Innovazione sociale e inclusione
Insieme di nuove idee (prodotti, servizi e
modelli) che soddisfano dei bisogni sociali (in
modo più efficace delle alternative esistenti) e
che allo stesso tempo creano nuove relazioni e
nuove collaborazioni. In altre parole,
innovazioni che sono buone per la società e che
accrescono le possibilità di azione per la società
stessa”
Applicazione di innovazioni in ambito sociale
Risposta a nuovi bisogni socio-relazionali
Inclusione su diversi settori
Pluralità di soggetti e azioni
L’innovazione sociale permette a diversi settori e nuovi soggetti di risolvere
la risoluzione di conflitti e disuguaglianze con nuove metodologie
Resilienza
Capacità dei sistemi di adattarsi e reagire a crisi e cambiamenti creando
nuovi metodi o modelli di sviluppo
Partecipazione
Coinvolgimento della popolazione nelle scelte condizionanti le politiche, la
progettazione e la pianificazione
Sussidiarietà
Principio che permette lo svolgimento di compiti ed attività a soggetti
direttamente interessati o coinvolti
Nuovi elementi attivi per il cambiamento
• Impresa innovativa (Startup, makers, ecc.)
• Sharing economy
• Riqualificazione e riuso
• Diffusione del Terzo settore
• Living Lab
• Comunità di transizione (Transition Town)
• Turismo relazionale e integrato
• Orti urbani e autoproduzione
• Consumo critico e responsabile
• Altra economia
Il cambiamento dell’agricoltura
Viene riscoperto il ruolo aggregativo e sociale delle produzioni agrarie o
zootecniche. Si parla adesso di multifunzionalità dell’agricoltura.
Da produttrice di soli beni a produttrice anche di serviziD.l.g. 18 Maggio 2001 n 228 Legge di orientamento e modernizzazione del settore agricolo
Si evidenzia come i principi di sostenibilità e
qualità debbano essere sempre più inseriti nei
processi produttivi, soprattutto quelli
strettamente legati ai sistemi territoriali e
ambientali
Il settore non è più destinato a classi produttive
marginali, ma si candida a soggetto
sperimentale per l’innovazione e il
coinvolgimento attivo di numerosi soggetti.
Rientra al centro di politiche di sviluppo
integrate su diversi settori
L’agricoltura sociale (AS)
E’ l’insieme di pratiche che vedono protagoniste persone provate da diverse
forme di disagio, le quali trovano nelle attività agricole una chance per dare
un significato alla propria vita e un senso alle proprie capacità
L’agricoltura sociale è una nuova pratica che attraverso iniziative promosse
in ambito agricolo e alimentare da aziende agricole, ma anche cooperative
sociali, intende favorire il reinserimento terapeutico di soggetti svantaggiati
nella comunità e al contempo produrre beni
Attività che impiega le risorse dell’agricoltura e della zootecnia per
promuovere azioni terapeutiche, di riabilitazione, di inclusione sociale e
lavorativa, di ricreazione e di educazione, di organizzazioni di servizi alla
persona per minori ed anziani, soggetti disagiati o comunità marginali
Attività offerte
• Riabilitazione, cura e recupero
• Formazione
• Inserimento in nuovi percorsi lavorativi
• Reinserimento in quadri sociali
• Ricreazione, ristoro e tempo libero
• Agriturismo, turismo sociale e integrato
• Organizzazione e promozione di eventi
• Produzione agricola ad elevata qualità, su standard etici e sostenibili
• Spazi per la commercializzazione con diverse modalità (GAS, filiera
corta)
Destinatari e fruitori
• Anziani
• Detenuti ed ex detenuti
• Soggetti affetti da dipendenze
• Bambini e scolaresche
• Minori e giovani in difficoltà
• Giovani in fase di inserimento lavorativo
• Diversamente abili (fisici e psichici)
• Turisti
• Comunità locali
• Intera collettività
Collegamenti
Inclusione e innovazione
sociale
Sussidiarietà
Produzione di diversi
valori
Attività condivise
Produzione sostenibile
Legge 18 Agosto 2015 n.141 Disposizioni in materia di AS
Fra le attività dell’agricoltura sociale rientrano:
a) l'inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e lavoratori
svantaggiati, persone svantaggiate e minori in età lavorativa inseriti in
progetti di riabilitazione sociale;
b) prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali attraverso
l'uso di risorse materiali e immateriali dell'agricoltura;
c) prestazioni e servizi terapeutici anche attraverso l'ausilio di animali e la
coltivazione delle piante;
d) iniziative di educazione ambientale e alimentare, salvaguardia della
biodiversità animale, anche attraverso l'organizzazione di fattorie sociali e
didattiche;
Normativa 2015 – Vantaggi e opportunità
• le Regioni, nell'ambito dei Piani di Sviluppo Rurale, possano
promuovere specifici programmi per la multifunzionalità delle
imprese agricole, con particolare riguardo alle pratiche di progettazione
integrata territoriale e allo sviluppo dell'agricoltura sociale;
• le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche e ospedaliere
possono inserire come criteri di priorità per l'assegnazione delle gare di
fornitura la provenienza dei prodotti agroalimentari da operatori di
agricoltura sociale;
• i Comuni prevedono specifiche misure di valorizzazione dei prodotti
provenienti dall'agricoltura sociale nel commercio su aree pubbliche;
Normativa 2015 – Vantaggi e opportunità
• gli enti pubblici territoriali prevedono criteri di priorità per favorire lo
sviluppo delle attività di agricoltura sociale nell'ambito delle procedure di
alienazione e locazione dei terreni pubblici agricoli;
• gli enti pubblici territoriali possono dare in concessione, a titolo gratuito,
anche agli operatori dell'agricoltura sociale i beni immobili confiscati
alla criminalità organizzata;
• viene istituito l'Osservatorio sull'agricoltura sociale, nominato con
decreto del Mipaaf. È chiamato a definire le linee guida in materia di
agricoltura sociale e assume funzioni di monitoraggio, iniziativa
finalizzata al coordinamento delle iniziative a fini di coordinamento con
le politiche rurali e comunicazione.
Operatori e soggetti attivi nell’AS
• Aziende agro-sociali (Fattorie sociali) che
decidono di praticare l’agricoltura sociale
• Strutture sociali attive nell’ambito
(associazioni, cooperative, enti morali,
ecc.) a prevalente finalità sociale che fanno
uso delle risorse rurali per affrontare in
modalità diversa e innovativa tematiche
inclusive e sociali
• Nuove comunità rurali (comunità di
transizioni, aggregazioni sociali di
permacultura) attive in contesti rurali
caratterizzati da processi di sharing
economy, produzione sostenibile e
reciprocità
La Fattoria sociale
Si tratta di un’azienda agri-sociale ispirata a modelli di fattoria
tradizionale, ma coerente con principi di sostenibilità economica e
ambientale. Viene gestita da una o più persone associate. Svolge diverse
attività orientate su tre macro-obiettivi principali:
La struttura, fondata su questi obiettivi, raccoglie la sfida della
multifunzionalità dell’agricoltura e può creare valore aggiunto in contesti
produttivi tradizionali grazie allo svolgimento di attività integrate
• Produzione e vendita di prodotti agricoli
• Coinvolgimento di soggetti deboli e
svantaggiati per la loro inclusione,
riabilitazione e reintegrazione
• Diffusione di servizi socio-culturali e di
valorizzazione delle risorse in chiave
sostenibile
L’Altra economia
Economia basata su relazioni di fiducia e collaborazione finalizzata alla
diffusione della qualità della vita a portata di tutti. Fondata su condivisione
e gratuità e in misura minore sul profitto e che si sviluppa e alimenta grazie
alla creazione di reti.
Il sistema di reti si fonda su fiducia, relazioni e democrazia. Punto cardine è
la consapevolezza che ognuno può essere sia acquirente che produttore; in
questo contesto la domanda e l’offerta si confronta con fattori relazionali e
qualitativi.
L’impatto dell’altra economia è crescente e spinge alla progettazione e
pianificazione di nuovi servizi, destinazioni d’uso e scelte strategiche
L’Altra economia – La fiducia al centro delle attività
• GAS Gruppi di Acquisto Solidale
• La banca del tempo
• Car Sharing
• Co-Housing
• PDO Piccola Distribuzione Organizzata
• Filiera corta
• Gruppi di acquisto di pacchetti energetici in multiproprietà (solare)
• Sostegno e finanziamento di aziende agroalimentari e tessili in crisi
• Crowdfunding
• Volontariato su diverse attività (baby parking, gruppi studio, mobilità
condivisa, social street, ecc.)
L’Altra economia – L’importanza delle reti
Le reti e le aggregazioni fra diversi soggetti alimentano la diffusione e lo
scambio delle azioni e quindi dei risultati. In territori dove le reti assumono
un ruolo fortemente strutturato si avviano Distretti di Economia Solidale
(DES) e DES Rurali per moltiplicare gli effetti positivi riducendone i costi
umani ed economici.
I DES si occupano di fornire servizi comuni a tutti in ambito di:
• Promozione
• Formazione
• Aggiornamento professionale
• Logistica
• Servizi gestionali e
amministrativi
Con chi fare rete?
La fattoria sociale è un distretto che produce beni materiali e fornisce servizi.
Per rafforzare il suo peso nel contesto locale deve fare rete con:
• Soggetti attivi del processo produttivo agricolo: fornitori, destinatari,
tecnici, professionisti, ecc.
• Soggetti attivi del processo di organizzazione e fruizione dei servizi:
utenti, operatori sociali, educatori, formatori, centri di riabilitazione, ecc.
• Soggetti attivi nella rete relazionale dei servizi diffusi: associazioni, Pro
loco, ospedali, enti parco, enti locali, centri di ricerca, università, ecc.
• Soggetti attivi nei settori economici integrati: agriturismi, operatori del
turismo rurale, logistica, reti di artigiani, ecc.
• Altre fattorie sociali nel sistema locale e a scala vasta
Come fare rete
• Creare partenariati sottoscrivendo protocolli di intesa definiti sulla base di
bisogni e obiettivi condivisi
• Aderire a reti, organizzazioni e circuiti regionali e nazionali
• Gestire progetti integrati territoriali anche senza incentivi pubblici
• Favorire e diffondere la redazione di Bilanci sociali e di Sostenibilità
puntando alla rendicontazione di risultati in termini di benefici per la
comunità e l’ambiente
• Partecipare attivamente alla redazione di piani e programmi di sviluppo
• Investire sulla comunicazione
e lo scambio di esperienze
Il grado di innovazione nell’Agricoltura Sociale
L’Agricoltura sociale integra due settori principali ad alto grado di
innovazione
Settore agricolo e rurale
• Integrazione fra tradizioni
e nuove metodologie
tecniche e produttive
• Valorizzazione delle
risorse
• Attrattività turistica
• Nuove modalità per la
promozione
Settore sociale e relazionale
• Empowerment per il
benessere e l’inclusione
• Relazioni diffuse con i
sistemi territoriali
• Partecipazione e
sussidiarietà
• Nuove modalità di
comunicazione
Nella loro integrazione, l’agricoltura sociale diventa motore attivo per lo
sviluppo locale
Sviluppo locale
Lo sviluppo locale è un processo di cooperazione e cambiamento finalizzato
a produrre beni collettivi locali (infrastrutture e servizi per la comunità
locale), in cui è di fondamentale importanza il ruolo degli attori locali per
alimentare una strategia di valorizzazione delle risorse locali
Valorizzare le risorse già presenti nei territori
Fornire strumenti ai soggetti attivi
Coinvolgere diversi settori e attori
Favorire processi di sviluppo dal basso
Puntare all’integrazione di diversi settori e risorse
Lo sviluppo locale è alla base di numerosi programmi di finanziamento di
matrice nazionale o europea perché mira allo sviluppo direttamente in loco
con azioni dirette sul territorio e le popolazioni locali
Come progettare nell’ambito dell’Agricoltura sociale
Avviare processi di Agricoltura sociale o portare alla nascita di una Fattoria
sociale comporta uno studio preliminare finalizzato a:
• Scegliere la localizzazione più adatta
• Delineare gli obiettivi da raggiungere
• Scegliere le azioni da condurre
• Rispondere a bisogni, criticità o necessità inespresse
• Saper cogliere opportunità
• Valorizzare le risorse già presenti
• Conoscere quali soggetti o iniziative già attive coinvolgere
Analisi territoriale
Conduzione di un processo di ricerca-azione localizzato su un territorio per
conoscerne le componenti strutturali, le variabili e le caratteristiche socio-
economiche. L’attività può iniziare da una scala più ampia fino a restringere
il campo. La ricerca dovrà concentrarsi sui seguenti aspetti:
• Accessibilità del sistema ai flussi materiali e immateriali
• Sistema ambientale, culturale e integrato (materiale e immateriale)
• Quadro dei vincoli
• Aspetti produttivi e analisi di mercato
• Sistema insediativo e demografico
• Sistema socio-sanitario, relazionale e assistenziale
• Livello di governance attualmente presente
• Ricerca di soggetti attivi e reti
• Trasformazioni in atto e programmazione
• Posizionamento del sistema a livello superiore (regionale e nazionale)
Analisi SWOT
Per le analisi territoriali i
fattori interni rappresentano il
Quadro strutturale, mentre i
fattori esterni sono inclusi nel
Quadro tendenziale.
L’analisi permette di creare
una matrice ragionata e
valutativa su cui fondare lo
sviluppo territoriale
Dalle analisi al progetto
Lo studio delle analisi prodotte e la valutazione della matrice SWOT
permette di condurre ai passaggi seguenti:
• Raccolta delle risorse da valorizzare
• Analisi dei bisogni
• Mappatura degli stakeholder e delle reti potenziali
• Scelta del modello di attività
• Scelta degli Obiettivi da raggiungere
• Progettazione delle azioni con metodologia flessibile
• Scelta di azioni «bandiera»
• Monitoraggio opportunità esterne
Dal progetto alle azioni
Alla fase di progettazione, segue l’attuazione delle azioni e l’avvio del
modello di sviluppo scelto:
• Attivazione impresa
• Coinvolgimento soggetti e destinatari
• Attivazione processi di produzione
• Attivazione processi multifunzionali (inclusione, relazioni, socialità, ecc.)
• Attivazione processi di comunicazione esterna (promozione) e interna
(partecipazione e governance)
• Adesione e promozione di reti
• Scelta degli indicatori
• Redazione del Bilancio Sociale e del Bilancio di Sostenibilità
• Valutazione e monitoraggio
• Riprogrammazione attività e obiettivi
Bilancio Sociale
«E’ il complesso dei documenti contabili e non che,
assieme ai bilanci tradizionali, ha lo scopo di fornire
informazioni quali-quantitative sulle operazioni svolte
dall’impresa per effetto delle finalità sociali assunte»
(Matacena)
E’ un documento con il quale un’organizzazione o un
soggetto comunica periodicamente e volontariamente
gli esiti delle sue attività che non sono comprese nel
suo Bilancio Economico-Finanziario
Rappresenta lo strumento più indicato per dare
visibilità alle domande ed alla necessità di
informazione e trasparenza del proprio pubblico di
riferimento
Le motivazioni
• L’attività del soggetto produce effetti sociali che la contabilità generale
non raccoglie e il bilancio di esercizio non riesce a rappresentare.
• I dati riportati nel bilancio di esercizio hanno una valenza sociale che non
riesce ad emergere dal documento tradizionale.
• Le attività condotte rispondono a necessità e bisogni di una rete di
soggetti cui l’impresa vuole diventare partner o riferimento o membro.
La rendicontazione sociale evidenzia e pubblica quanto non direttamente
monetizzabile ampliando il valore delle attività condotte e il
soddisfacimento degli obiettivi. Mostra quindi in che modo l’organizzazione
genera e diffonde valore su fattori non sempre misurabili quantitativamente
(benessere, felicità, valorizzazione risorse, ecc.) o che possono generare
impatti positivi indirettamente o che possono avere effetti di lunga durata
Caratteristiche
• Tiene conto del ruolo degli stakeholder e della rete di cui si fa parte
• Deve coinvolgere e comunicare verso l’esterno quanto prodotto
• E’ frutto di un processo continuo
• Punta sul valore prodotto non misurabile dal Bilancio di esercizio
• Favorisce la valutazione interna e il monitoraggio
• Valorizza la partecipazione e la co-progettazione
• Anticipa le richieste di eventuali competitor o soggetti di valutazione
Per la sua redazione:
• Predisporre indicatori misurabili e confrontabili
• Effettuare analisi ed elaborazioni quantitative (numero soggetti coinvolti,
numero presenze, distribuzione tipologie soggetti, ecc.) e qualitative
(questionari)
• Effettuare confronti con gli obiettivi prefissati e con bilanci precedenti
• Operare una valutazione ed elaborare riprogettazioni o mitigazioni
Bilancio di Sostenibilità
Comunicazione pubblica da parte di un’organizzazione verso i propri
stakeholder, riguardante aspetti di performance economica, sociale ed
ambientale.
Comprende al suo interno Bilanci Sociali, Ambientali, di Salute e Sicurezza,
di Responsabilità, di Missione, ecc. Sono escluse comunicazioni di tipo
economico finanziario come i Bilanci Annuali
Consiste nell’assunzione di responsabilità (accountability) nei confronti di
stakeholder in relazione alle performance ottenute rispetto a obiettivi di
sviluppo sostenibile
Profit: Aspetti economico-finanziari
People: Aspetti sociali
Planet: Aspetti ambientali
Le opportunità della Programmazione
FESR tutti gli obiettivi concentrandosi su:
• Investimenti di contesto (infrastrutture, sostegno alle imprese, innovazione, TLC,
ricerca)
• Servizi ai cittadini (energia, servizi online, istruzione, infrastrutture socio-sanitarie,
accessibilità, qualità ambiente)
FSE
• Occupazione e mobilità professionale
• Istruzione e apprendimento permanente
• Integrazione sociale e lotta alla povertà
• Rafforzamento capacità amministrative
FEASR (PSR)
• Trasferimento conoscenza e innovazione
• Competitività
• Catene alimentari e gestione del rischio
• Mantenimento e valorizzazione ecosistemi
• Low carbon economy
• Inclusione sociale e sviluppo aree rurali
Sviluppo locale di tipo partecipativo
La programmazione attribuisce particolare importanza agli strumenti partecipativi da
attivare per lo sviluppo locale di porzioni interne/rurali del territorio regionale. Si fa
ricorso all’adozione del Community Led Local Development (CLLD) ovvero dello
strumento per lo sviluppo locale di tipo partecipativo art.32 del Reg. UE 1303/2013.
Tale strumento si compone di: rappresentanti del settore pubblico, del settore privato
e della società civile così da rispecchiare la società locale e il territorio di riferimento
in quanto attori coscienti delle necessità territoriali.
Il tutto dovrà pervenire in interventi community-led in concertazione fra l’AdG,
esperti di sviluppo locale e i GAL.
Sviluppo locale di tipo partecipativo
In generale, le strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo devono:
• Definire l’area e la popolazione interessata;
• Includere un’analisi delle esigenze di sviluppo e del potenziale dell’area;
• Descrivere gli obiettivi ed il carattere integrato ed innovativo della strategia,
inclusi i risultati previsti;
• Includere un piano di attuazione che descriva come convertire gli obiettivi in
progetti concreti, prevedendo disposizioni per la gestione ed il monitoraggio, ed
un piano finanziario multi fondo dettagliato
L’approccio multi-fondo prevede la designazione di un fondo capofila, il FEASR, e
l’individuazione di un Comitato tecnico regionale per l’attuazione dell’intervento
community- led, costituito dalle stesse Autorità di Gestione dei Programmi coinvolti
e da esperti di sviluppo locale, con il principale compito di seguire l’attuazione degli
interventi CLLD in tutte le loro fasi.