adam de la halle (tesina)

Upload: jackwasabi

Post on 05-Jul-2018

214 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

  • 8/16/2019 Adam de La Halle (Tesina)

    1/5

    Storia e Storiografia della musica 1° annoPasquale Fortunato

     Adam de la Halle La musica popolare antica nel medioevoIl mondo medioevale era costellato di musica: i suoni musicali partecipavanoa tutte le attività sociali, politiche, lavorative e ricreative.Tutto ciò rimase per lunghi secoli nel dominio della tradizione orale, e puòessere riscoperto solo parzialmente, attraverso studio di fonti diverse.

     Veniamo così a conoscenza che in quel tempo, ogni momento importantedella giornata era scandito attraverso suoni molto squillanti come corni,campane o altre percussioni. Essi segnalavano l’inizio e la fine del lavoro,l’apertura e chiusura delle porte nei borghi fortificati, proclamazioni di bandi,l’apertura dei mercati o anche per avvisare la popolazione in caso di calamitànaturali. Un’altra funzione importantissima era quella di “ simbolo sonoro diun gruppo sociale”: la musica diventava “stendardo fonico” del monarca odei suoi vassalli.La poesia, che per tempo non potè prescindere dalla musica, inizio adentrare in simbiosi con essa. Entra quindi, nella storia della musica, il piùantico e vasto patrimonio di poesie in lingua volgare: Le liriche deitrovatori.

    Tuttavia il loro repertorio è stato, all’origine, tramandato oralmente (sebbeneavessero le possibilità di rotoli di pergamena per appuntarvi i loro testipoetici, le intonazioni musicali venivano presumibilmente trasmessioralmente).

    TROVATORI E TROVIERII trovatori operavano nella Francia meridionale nella zona della lingua d’oco occitana, in un periodo compreso tra la fine del XI e la fine del XIII secolo.Essi erano per lo più persone della piccola nobiltà feudale, ma tra di loro

    spiccano anche persone di alto rango come marchesi, conti e visconti.Le loro liriche oltre a trattare argomenti politici, satirici o religiosi, celebranoin prevalenza “l’amore cortese”  (il quale non può prescindere dallaraffinata arte del vivere a corte). Esso è vissuto come dipendenza assolutadell’amante verso l’amata. Era definito anche come misterioso, poiché quasisempre adultero, e spesso questo sentimento era infelice perché l’amante

     veniva respinto o l’amata era lontana (irragiungibile).Nella Francia del nord, invece, si contraddistinse la figura del Troviero. Ladifferenza sostanziale e più importante riscontrata va ricercata nella lingua

    utilizzata. Infatti i trovieri utilizzavano la lingua d’oil, la quale darà origine infuturo al francese moderno.Nelle loro liriche si ritrova l’ideale di amor cortese anche se arrivato con un

  • 8/16/2019 Adam de La Halle (Tesina)

    2/5

    secolo di ritardo rispetto al sorgere dei trovatori.I principali esponenti furono: Chrètien de Troyes (1120- 1180) il più anticotroviere conosciuto, Riccardo I cuor di Leone (1157-1199) e Adam de la Halle(1237-1288 circa) conosciuto come compositore di musica polifonica e di

    opere sceniche formate da musiche monodiche e dialoghi parlati.

     Adam de la Halle, noto anche come Adam d'Arras o Adam le Bossu (Adamil gobbo) è stato un compositore, scrittore e poeta francese, il qualeinterruppe la lunga tradizione della scrittura di poesia e musica liturgicadiventando l'iniziatore della musica profana e del teatro secolare in Francia.Gli altri suoi soprannomi, Adam d'Arras o le bossu d'Arras fanno pensare chefosse originario della città francese di Arras.Egli si colloca storicamente tra il XIII e il XIV secolo ed è quindi una figura

    molto emblematica di passaggio tra l’Ars Antiqua e l’Ars Nova.De la Halle è conosciuto come figura di Troviero, in francese trouvère,talvolta scritto trouveur, è la forma francese (lingua d'oïl) equivalente deltermine occitano trobador. Esso si riferisce ai poeti-compositori, grosso modocontemporanei ai trovatori e da questi influenzati, ma che composero le loroopere nei dialetti della Francia settentrionale. La parola trouvère provienedall'antico francese trovere, a sua volta dalla parola provenzale trobaire, chesignifica “trovare o inventare”. I trovieri, tra i quali il primo di cui si abbianotizia, Chrétien de Troyes, continuano a prosperare fino al 1300. Di loro ci

    sono pervenuti circa 2130 componimenti, dei quali, almeno due terzicomprensivi di melodie.BiografiaSi presume che Adam de la Halle nacque ad Arras nel 1237 circa e morì aNapoli nel 1288 circa. Suo padre, Henri de la Halle, era un noto cittadino di Arras. Grazie all'aiutofornitogli da due ricchi fratelli Adam studiò grammatica, teologia e musicapresso la famosa abbazia cistercense di Vaucelles nei pressi di Cambrai.Partecipò a varie gare poetiche, frequenti nei Puis di Arras.

    I suoi mecenati lo inviarono a Parigi, alla Sorbonne dove si insegnava musica,e proprio qui incominciò a comporre mottetti (composizione musicale, vocale,con o senza strumenti, di ispirazione sacra; nasce, come termine, qualediminutivo di 'motto', che a sua volta deriva dal francese 'mot' (parola) anchein quella lingua il 'motet' designa un breve componimento). Una volta tornatonella sua città natale, lui ed il padre furono coinvolti nelle discordie civili dellacittà di Arras, e per qualche tempo si rifugiarono a Douai. Adam era statodestinato alla vita monastica, ma rinunciò a questa intenzione, sposando unacerta Marie, la quale appare in alcune sue canzoni, rondeau, mottetti e jeu-parti' oltre ad essere un personaggio del Jeu de la Feuillée, in cui Adam la

    descrive come una donna ormai brutta e sfiorita.Fu al servizio di Roberto II conte d'Artois e quindi di Carlo I d'Angiò, fratello

  • 8/16/2019 Adam de La Halle (Tesina)

    3/5

    di Luigi IX, le cui fortune egli seguì in Egitto, Siria, Palestina e Italia. A partiredal 1283, visse alla corte angioina di Napoli.Fu il primo musicista francese ad aver girato l'Italia.La data della sua morte è oggetto di controversia: alcuni ritengono che sia

    morto nel 1288 nel sud dell'Italia, forse a Napoli, presso la corte del conted'Artois, altri sostengono che la sua morte sia avvenuta più tardi, nel 1306,dopo il suo ritorno a Arras.

    Le opereI testi più brevi di Adam sono accompagnati da musiche per sola voce, o a tre

     voci più accompagnamento di viola o altro strumento, delle quali unatrascrizione in notazione moderna, accompagnata dalla partitura originale, èpubblicata nell'edizione di de Coussemaker.

    Un'altra sua opera, Le jeu Adan (titolo del manoscritto ma da non preferireper evitare confusioni con il primo testo drammatico con ampi stralci in volgare, l'Ordo rapresentacionis Ade, più conosciuto appunto con il titolo diJeu d'Adam) o Le jeu de la Feuillée (1262 circa) è un dramma satirico nelquale racconta di sé, del proprio padre e dei cittadini di Arras con le loropeculiarità.Creò inoltre varie opere polifoniche a tre voci: ballate, virelai, mottetti profanie rondeau. Le sue opere includono i congés (un poema di addio alla città di

     Arras, su modello di Jean Bodel) e una chanson de geste, Le roi de Sicile,cominciata nel 1282 ma rimasta incompiuta, in onore di Carlo d'Angiò.

    Inoltre, gli viene spesso attribuito un altro breve testo, Le jeu du pèlerin.Le sue opere conosciute includono trentasei chanson, quarantasei rondet decarole, diciotto jeu-parti, quattordici rondeau, cinque mottetti, un rondeau-

     virelai, una ballette, un dit d'amour, dei vers de la mort e i congés.

    Jeu de Robin et Marion Alla corte di Carlo d'Angiò, dopo che questi divenne re di Napoli, scrisse jeude Robin et Marion (1275),il quale è reputato il più antico testo teatraleprofano francese con musica, ed è la sua opera più famosa.

    La storia è una drammatizzazione di un genere tradizionale di canzonefrancese medievale, la pastourelle. Tipicamente, questo genere racconta di unincontro tra un cavaliere e una pastorella, spesso di nome Marion. La versionedi Adam de la Halle della storia pone maggior enfasi sulle attività di Marion,del suo amante Robin e dei loro amici dopo che lei resiste alle proposte delcavaliere.È composto da dialoghi inframmezzati da canzoni popolari contemporanee.Le melodie di queste ultime hanno i caratteri della musica folkloristica, e sonopiù spontanee e melodiche rispetto alle più elaborate canzoni e mottetti di

     Adam de la Halle.In Robin e Marion i due protagonisti sono entrambi pastori, innamorati l'unl'altro.

  • 8/16/2019 Adam de La Halle (Tesina)

    4/5

    Marion, al pascolo, viene avvicinata da un cavaliere arrogante e prepotenteche sta andando a caccia con il falcone. La ragazza è carina: il cavaliere ci fa suun pensierino e cerca di sedurla. L'approccio lo prende alla larga "bellafanciulla, non hai visto, da queste parti, un'anitra volare allo stagno...?"

    (30,33).Poiché la ragazza non abbocca e si destreggia fingendosi stupidina, il cavalierepassa a offerte più esplicite "vorreste, dolce pastora, venire con me a divertircisu questo bel palafreno, lungo questo boschetto, in questa valletta?" (69-71).Ma Marion resiste, dichiara di amare un pastore, riesce per ora a dissuadere ilcavaliere che s'inoltra nel bosco a cacciare.Sopraggiunge Robin e Marion gli racconta quanto è avvenuto: "è venuto unuomo a cavallo, sul pugno teneva una specie di nibbio, mi ha pregato diamarlo, ma con poco profitto perché io non ti farò torto alcuno..." (125-130).Cantano ballano e mangiano, i due, e poi Robin lascia di nuovo sola Marionper andare a chiamar due suoi cugini che "... mi sarebbero di gran aiuto se ilcavaliere tornasse" (223-224). "Sono venuto qui a cercarvi perché unindividuo a cavallo ha appena corteggiato Marion e temo ancora che ritornida queste parti..." (242-246). "Porterò il mio forcone" dice un cugino, "e io lamia grossa mazza" , dice l'altro, e invitano anche un paio di ragazze per farfesta tutti insieme.Intanto il cavaliere torna, di nuovo cerca di sedurre Marion, di nuovo leiresiste, e allora il prepotente passa alle vie di fatto e cerca di rapirlacaricandosela sul cavallo.

    Torna in quel momento Robin e il cavaliere gli allunga un paio di ceffoni e lolascia pesto e mortificato, portandosi via Marion, i cui rifiuti, tuttavia, loinducono a scaricarla definitivamente: "certo sono proprio un'idiota a perdertempo con questa bestia: addio, pastora!" (384-386).Ora che il pericolo si è allontanato Robin si fa audace: l'avrebbe sistemato luia dovere il cavaliere se i suoi cugini non l'avessero trattenuto a fatica...Più o meno la vicenda finisce qui, anche se il poeta va avanti (siamo arrivati al

     verso 420) per altri 300 versi e passa (l'intero testo è di 770 versi) di temapastorale vero e proprio: offerte d'amore, baci, abbracci, canzoni e danze,

    promessa di matrimonio, giochi di società, qualche volgarità, un pic-nic a base di "formaggi freschi", "piselli arrostiti", "mele cotte", imbandito sulprato... "fa stendere qui la tua giubba a mò di tovaglia e mettetevi sopra i

     viveri..." (685-687). Si conclude con una danza di gruppo, una "tresca", a suondi cornamusa, guidata da Robin.Tutto qui. In una lingua ancora piuttosto approssimativa e primitiva ma nellaquale già senti la futura lingua francese.

    Bibliografia:- Wikipedia (Adam de la Halle)- Storia della musica occidentale M. Carrozzo vol. 1- www.parados.it (archivio)

  • 8/16/2019 Adam de La Halle (Tesina)

    5/5