accessi intravascolari venosi in ospedale · cvc picc midline obiettivo infermieristico: ... in...
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Accessi intravascolari venosi
in Ospedale
Marta Poggianti. Terapia SubIntensiva di Medicina. AOU Careggi
Il sottoscritto POGGIANTI MARTA
ai sensi dell’art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo
dell’Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009,
dichiara
che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con
soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario
che negli ultimi due anni ha avuto rapporti diretti di finanziamento con i
seguenti soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario:
- ………………..
- ……………………….
- ……………………..
CVC MIDLINE PICC
OBIETTIVO INFERMIERISTICO:
Corretta gestione device e linee infusive
Prevenzione infezioni catetere correlate e complicanze occlusive
Implementazione di strumenti per una gestione efficace degli accessi
vascolari
INFERMIERE EQUIPE CLINICO-
ASSISTENZIALE
UNA GESTIONE EFFICACE RIGUARDA:
Scelte precedenti l’inserimento
Tecniche di inserimento
Gestione durante l’uso del dispositivo
Tempi di rimozione
PROCEDURE STANDARDIZZATE A LIVELLO LOCALE, basate su Evidenze Scientifiche (Check List/Bundle di gestione)
EQUIPE CLINICO ASSISTENZIALE COMPETENTE (Formazione/Aggiornamento)
VIGILANZA SULL’APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE E SULL’INCIDENZA DELLE COMPLICANZE (Rischio Clinico/Qualità)
COMPLICANZE MAGGIORMENTE
RISCONTRATE:
Infezioni Catetere Correlate;
Ostruzione del Lume;
Trombosi Venosa Catetere Correlata.
CORRETTA GESTIONE DEGLI ACCESSI VENOSI
RIDUZIONE INFEZIONI DA CATETERE VENOSO E COMPLICANZE OCCLUSIVE
“Le infezioni da catetere venoso, ancora oggi causa di grandi sofferenze per i pazienti e di gravi perdite
economiche per il sistema sanitario, non devono essere viste come un male inevitabile ma come una
patologia iatrogena ampiamente prevenibile qualora si adottino determinate misure comportamentali e
certe nuove tecnologie basate sulla evidenza scientifica”.
Dalla Prefazione alla traduzione delle LG CDC 2011 di GAVeCeLT
Selezione corretta del device e del sito di inserzione, secondo
le esigenze di utilizzo (IB);
Inserimento con tecnica asettica (IB);
Massime precauzioni di barriera durante l’impianto o la
sostituzione del device (IB);
Decontaminazione delle mani prima della manipolazione del
device (IB);
Preparazione della cute prima dell’impianto del catetere,
mediante pulizia con antisettico (soluzione a base di
clorexidina >0.5% a base alcolica) (IA).
La letteratura consiglia la creazione a livello locale di procedure, ad esempio Check list, per
migliorare l’aderenza alle misure di prevenzione delle infezioni al momento dell’inserimento.
MEDICAZIONE DEGLI ACCESSI
• E’ consigliato l’uso di feltrini o medicazioni a lento rilascio di clorexidina e l’utilizzo di
clorexidina per l’igiene quotidiana nei pazienti adulti, qualora il tasso di infezioni da catetere
venoso sia superiore ai valori attesi (IB).
Uso di medicazioni trasparenti semipermeabili sterili (IA);
Uso di medicazioni con garza sterile, in pazienti con profusa sudorazione, su siti
essudanti o sanguinanti, subito dopo l’inserimento (II);
Sostituzione della medicazione: - ogni 7 giorni se trasparente (IB)
- ogni 2 giorni se in garza (II)
- ogni volta che è sporca, bagnata o staccata (IB);
Disinfezione del sito con clorexidina al 2% a base alcolica, lasciar asciugare per il
tempo indicato dal produttore (iodiopovidone in caso di allergia alla clorexidina) (IA);
Ispezione del sito di emergenza del catetere ad ogni cambio medicazione e
palpazione quotidiana attraverso la medicazione (IB);
Uso di dispositivi di fissaggio sutureless per ridurre il rischio di infezioni (II).
GESTIONE DELLE LINEE
INFUSIONALI Sostituzione delle linee infusionali:
per somministrazione continua non più frequentemente di 96 ore, ma
non più tardi di 7 giorni (IA);
per infusione di NPT ed emulsioni lipidiche ogni 24 ore (IB);
per infusione di sangue o emoderivati a termine della trasfusione o
comunque ogni 12 ore (IB);
Sostituzione dei needle-free connectors ad ogni sostituzione delle linee di
infusione (non più frequentemente di 72 ore) (II);
Decontaminazione delle porte di accesso al catetere prima dell’uso con
clorexidina al 2% in alcool frizionando per 15 secondi, e lasciando asciugare (IA).
LAVAGGIO DELLE VIE INFUSIONALI
Utilizzo di sol. fisiologica sterile per il lavaggio ed il riempimento delle vie;
Esecuzione di lavaggi “pulsanti” (alternanza flusso laminare e turbolento) con
siringhe da 10 ml, prima e dopo ogni utilizzo della via;
Esecuzione di lavaggi con 20 – 30 ml di SF (in siringhe da almeno 10 ml) dopo
l’infusione di sangue o emocomponenti;
In caso di ostruzione da coaguli, farmaci, lipidi o mezzo di contrasto, procedere
con Disostruzione idraulica o Disostruzione farmacologica.
Non utilizzare routinariamente soluzioni di lock con sostanze antimicrobiche, né
somministrarle a livello sistemico come profilassi,allo scopo di prevenire la colonizzazione o le
infezioni da catetere venoso (IB);
Non utilizzare di ruotine farmaci anticoagulanti per ridurre rischio di infezioni da catetere.
SOSTITUZIONE CVC, PICC,
MIDLINE Non sostituire di routine CVC e PICC (su guida solo se mal funzionanti, purchè
non infetti) (IB);
Non rimuovere i CVC e i PICC sulla base di sola febbre, valutare la situazione
clinica, soprattutto in presenza di altri focolai infettivi (II);
Sostituire i Midline solo in caso di specifica indicazione clinica, mai di routine,
salvo diversa indicazione del produttore (II).
Rimuovere prontamente ogni catetere intravascolare che non sia più necessario.
Partecipazione di tutta l’equipe clinico-assistenziale alla gestione degli accessi
Utilizzo di Bundle creati localmente e basati su evidenze scientifiche, per la Standardizzazione
della gestione
Formazione e aggiornamento dei professionisti, per la condivisione delle modalità gestionali
Monitoraggio continuo dell’aderenza dei professionisti ai protocolli adottati
LG CDC 2011
Epic 3 National Evidence-
Based Guidelines for Preventing
Healthcare-Associated Infections
in NHS Hospitals in England
2014
SHEA/IDSA Practice
Recommendation Strategies to
Prevent Central Line-Associated
Bloodstream Infections
(CLABSI) in Acute Care
Hospitals 2014