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N. 4 - Dicembre 2017 - Anno 15 Bimestrale del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% NE/PD A fine anno scade il primo triennio di formazione obbligatoria. Queste righe vogliono essere qualcosa di diverso dal solito articolo che richiama all’ordine i profes- sionisti non in regola, che purtroppo sono ancora un numero consistente. Vogliono essere un’analisi og- gettiva della situazione e delle necessità. Primo: l’obbligo formativo è una norma di legge. Checché se ne dica. E alle leggi, piaccia o non piac- cia, si deve obbedire. Sappiamo che leggi assurde o malfatte ce ne sono tante, ma sappiamo anche che per quanto malfatte devono essere onorate. Punto. Sappiamo anche che tra i professionisti in gene- rale, e tra i geometri in particolare, i cosiddetti ba- stiancontrari sono sempre presenti in forze: “Crediti formativi? Una stupidata, non mi interessano, me ne frego, vediamo cosa mi faranno!” e via di questo passo. Così facendo non considerano che, oltre a mettere in difficoltà sé stessi, mettono in difficoltà coloro i quali dovranno assumere quei provvedimenti che giocoforza dovranno essere assunti. Perché, Colleghi, i provvedimenti saranno assunti, è un obbligo anche quello. E se c’è chi se ne frega degli obblighi, c’è anche chi, avendo accettato di vivere in una società con delle regole, le rispetta. Sulla cogenza delle regole, dobbiamo ammettere, ci sono diverse sensibilità: ad esem- pio, sul fatto che non si deve rubare non ci sono dubbi. Sull’obbligo dei CFP -Crediti Formativi Professionali, per chi ancora non ha assimilato questo acronimo- il sentore comune non è quello. Ma tant’è. Secondo: spesso le motivazioni addotte dai dissenzienti per giustificare la propria ostinazione al rifiuto dei CFP sono determinate da un atteggiamento di pura superbia: “Io devo prendere lezioni? Dovrebbero loro prenderle da me!”. Anche qui, gli stessi assertori di questa sciocchezza sono perfettamente coscienti di non essere preparati su tutto lo scibile dell’attività professionale, e che scontano carenze su svariate tematiche. Ciononostante si ostinano nella loro tesi, anche perché non partecipare è più conveniente di partecipare, sia dal punto di vista della fatica, sia da quello economico. Perché è vero che anche la formazione costa. Un costo che dobbiamo ormai considerare come inevita- bile, esattamente alla stessa stregua di un’attrezzatura di studio. Che fare, dunque? Nel poco tempo che rimane, il Collegio ha predisposto delle cose: corsi de visu o an- che on line, che possono aiutare a completare i crediti a chi ancora non è in regola. Un altro aiuto lo può fornire Geoweb, che invitiamo a visitare nella sezione specifica: corsi on line su moltissime tematiche. Su tutto, per chi ama il proprio lavoro, è molto facile trovare uno specifico interesse indipendente dalla necessità dei CFP. Altri Ordini hanno già stabilito la sanzione: tanti giorni di sospensione quanti sono i crediti mancanti, il che è oggettivamente una sanzione severa. Il nostro CN, al di là di un aggiustamento del regolamento, che tra l’altro ridurrà con ogni probabilità il numero di CFP necessario per i colleghi ultrasessantacinquenni, darà delle indicazioni generali ai Consigli di Disciplina. Datevi da fare, Colleghi. di Pierluigi Capuzzo, presidente EDITORIALE Crediti formativi e geometri inadempienti Il Consiglio di Disciplina non potrà non assumere provvedimenti CREDITI FORMATIVI E GEOMETRI INADEMPIENTI 1 PIERLUIGI CAPUZZO EQUO COMPENSO PER I PROFESSIONISTI 2 PENSIONE IN CUMULO: QUANDO CONVIENE? 3 ODDONE ZECCHIN RELAZIONE SUL BILANCIO DI PREVISIONE 2018 4 MAURIZIO FALASCO ULTIMA CHIAMATA PER I FABBRICATI RURALI 5 EMANUELE GIRALDIN MARINO FRISO ANCORA CAMPIONE 5 I NEOABILITATI GEOMETRI 5 GEORIENTIAMOCI V EDIZIONE 6 ODDONE ZECCHIN INCONTRO COLLEGIO E ISTITUTI CAT 6 SOMMARIO Per il quinto anno consecutivo la Fon- dazione Geometri Italiani ha avviato il progetto “Georientiamoci. Una rotta per l’orientamento” che coinvolge tutti i Collegi d’Italia. Ma di cosa si tratta? È un progetto che si sviluppa nel corso di tut- to l’anno, con una intensificazione delle attività nel periodo che va da dicembre a marzo, mediante la presenza del Collegio nelle attività di orientamento scolastico, che nel nostro caso coinvolge le scuole secondarie di primo grado (ex Medie) e le secondarie di secondo grado, ovvero gli Istituti con indirizzo Costruzioni Am- biente e Territorio – CAT. L’invito che rivolgo ai Geometri che leggono questo articolo, e che come me e molti altri credono ancora che la no- stra sia la più bella professione, è quello di mettersi in contatto con la segreteria per manifestare la propria disponibilità a fare da testimonial agli Open Day. Sare- mo impegnati anche presso le scuole se- condarie di primo grado che aderiranno alle nostre offerte di orientamento, per effettuare laboratori con i ragazzi delle classi seconde e terze. Oddone Zecchin, segretario L’intero articolo a pagina 6 GEORIENTIAMOCI QUINTA EDIZIONE UN INVITO AI COLLEGHI Ai colleghi inadempienti non toccherà comunque la sorte che ebbe Pietro d’A- bano, filosofo e astrologo medievale, che fu processato e condannato per eresia. Nel Palazzo della Ragione a Padova è raffigurato in tribunale.

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Page 1: A fine anno scade il primo triennio di formazione ...N. 4 - Dicembre 2017 - Anno 15 Bimestrale del Collegio Geometri Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – 70%

N. 4 - Dicembre 2017 - Anno 15 Bimestrale del Collegio Geometrie Geometri Laureati di PadovaPoste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% NE/PD

A fine anno scade il primo triennio di formazione obbligatoria.

Queste righe vogliono essere qualcosa di diverso dal solito articolo che richiama all’ordine i profes-sionisti non in regola, che purtroppo sono ancora un numero consistente. Vogliono essere un’analisi og-gettiva della situazione e delle necessità.

Primo: l’obbligo formativo è una norma di legge. Checché se ne dica. E alle leggi, piaccia o non piac-cia, si deve obbedire. Sappiamo che leggi assurde o malfatte ce ne sono tante, ma sappiamo anche che per quanto malfatte devono essere onorate. Punto.

Sappiamo anche che tra i professionisti in gene-rale, e tra i geometri in particolare, i cosiddetti ba-stiancontrari sono sempre presenti in forze: “Crediti formativi? Una stupidata, non mi interessano, me ne frego, vediamo cosa mi faranno!” e via di questo passo. Così facendo non considerano che, oltre a mettere in difficoltà sé stessi, mettono in difficoltà coloro i quali dovranno assumere quei provvedimenti che giocoforza dovranno essere assunti.

Perché, Colleghi, i provvedimenti saranno assunti, è un obbligo anche quello. E se c’è chi se ne frega degli obblighi, c’è anche chi, avendo accettato di vivere in una società con delle regole, le rispetta.

Sulla cogenza delle regole, dobbiamo ammettere, ci sono diverse sensibilità: ad esem-pio, sul fatto che non si deve rubare non ci sono dubbi. Sull’obbligo dei CFP -Crediti Formativi Professionali, per chi ancora non ha assimilato questo acronimo- il sentore comune non è quello. Ma tant’è.

Secondo: spesso le motivazioni addotte dai dissenzienti per giustificare la propria ostinazione al rifiuto dei CFP sono determinate da un atteggiamento di pura superbia: “Io devo prendere lezioni? Dovrebbero loro prenderle da me!”. Anche qui, gli stessi assertori di questa sciocchezza sono perfettamente coscienti di non essere preparati su tutto lo scibile dell’attività professionale, e che scontano carenze su svariate tematiche. Ciononostante si ostinano nella loro tesi, anche perché non partecipare è più conveniente di partecipare, sia dal punto di vista della fatica, sia da quello economico. Perché è vero che anche la formazione costa. Un costo che dobbiamo ormai considerare come inevita-bile, esattamente alla stessa stregua di un’attrezzatura di studio.

Che fare, dunque?Nel poco tempo che rimane, il Collegio ha predisposto delle cose: corsi de visu o an-

che on line, che possono aiutare a completare i crediti a chi ancora non è in regola. Un altro aiuto lo può fornire Geoweb, che invitiamo a visitare nella sezione specifica: corsi on line su moltissime tematiche. Su tutto, per chi ama il proprio lavoro, è molto facile trovare uno specifico interesse indipendente dalla necessità dei CFP.

Altri Ordini hanno già stabilito la sanzione: tanti giorni di sospensione quanti sono i crediti mancanti, il che è oggettivamente una sanzione severa. Il nostro CN, al di là di un aggiustamento del regolamento, che tra l’altro ridurrà con ogni probabilità il numero di CFP necessario per i colleghi ultrasessantacinquenni, darà delle indicazioni generali ai Consigli di Disciplina.

Datevi da fare, Colleghi.

di Pierluigi Capuzzo, presidente

EditorialE

Crediti formativi e geometri inadempientiIl Consiglio di Disciplina non potrà non assumere provvedimenti

Crediti formativi e geometri inadempienti 1 Pierluigi CaPuzzo

equo Compenso per i professionisti 2pensione in Cumulo: quando Conviene? 3 oddone zeCChin

relazione sul BilanCio di previsione 2018 4 Maurizio FalasCo

ultima Chiamata per i faBBriCati rurali 5 eManuele giraldin

marino friso anCora Campione 5

i neoaBilitati geometri 5

georientiamoCi v edizione 6 oddone zeCChin

inContro Collegio e istituti Cat 6

Sommario

Per il quinto anno consecutivo la Fon-dazione Geometri Italiani ha avviato il progetto “Georientiamoci. Una rotta per l’orientamento” che coinvolge tutti i Collegi d’Italia. Ma di cosa si tratta? È un progetto che si sviluppa nel corso di tut-to l’anno, con una intensificazione delle attività nel periodo che va da dicembre a marzo, mediante la presenza del Collegio nelle attività di orientamento scolastico, che nel nostro caso coinvolge le scuole secondarie di primo grado (ex Medie) e le secondarie di secondo grado, ovvero gli Istituti con indirizzo Costruzioni Am-biente e Territorio – CAT.

L’invito che rivolgo ai Geometri che leggono questo articolo, e che come me e molti altri credono ancora che la no-stra sia la più bella professione, è quello di mettersi in contatto con la segreteria per manifestare la propria disponibilità a fare da testimonial agli Open Day. Sare-mo impegnati anche presso le scuole se-condarie di primo grado che aderiranno alle nostre offerte di orientamento, per effettuare laboratori con i ragazzi delle classi seconde e terze.

Oddone Zecchin, segretario

L’intero articolo a pagina 6

GeOrIenTIAMOCI qUInTA eDIZIOne

Un InvITO AI COLLeGhI

Ai colleghi inadempienti non toccherà comunque la sorte che ebbe Pietro d’A­bano, filosofo e astrologo medievale, che fu processato e condannato per eresia. Nel Palazzo della Ragione a Padova è raffigurato in tribunale.

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Pitagora 4/2017

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Bimestrale del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova - via Fornace Morandi 24 - 35133 Padovatel. 049 8757788 - [email protected] - www. geometri.pd.itIscrizione al Tribunale di Padova n. 1852, 11 luglio 2003Direttore responsabile Maria Angela BalloEditore Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova - via Fornace Morandi 24 - 35133 PadovaStampa Nuova Grafotecnica snc, via L.da Vinci 8,

Casalserugo (PD)Iscrizione al ROC n. 26715Presidente geom. Pierluigi CapuzzoSegretario geom. Oddone ZecchinTesoriere geom. Maurizio FalascoCopyright. Gli articoli pubblicati sono protetti dalla legge sulla proprietà intellettuale e del diritto d’autore.Chiuso in redazione il 25 novembre 2017

Equo compenso per i professionistianche con la pubblica amministrazione

ProfESSionE

Non è stato necessario ar-rivare alla manifestazione or-ganizzata a Roma dal CUP e dalla Rete professioni tecniche il 30 novembre per avere l’e-quo compenso. La prima con-versione del decreto fiscale col legato alla legge di bilancio 2018 (decreto legge 16 ottobre 2017, n. 148), fatta dal Senato il 16 novembre, ha esteso a tutti

i professionisti iscritti o no ad Ordini e Collegi, il diritto a un compenso minimo al di sotto del quale non si potrà scendere, che deve essere “proporzionato alla qualità e quantità del lavoro”. Tale livello minimo è quello dei parametri utilizzati dai tribuna-li. è un diritto che scatta quan-do il committente è una banca, un’assicurazione o una grande

azienda. Di più: anche la pub-blica amministrazione dovrà garantire il principio dell’equo compenso. Si tratta di un’esten-sione, in tro dotta in extremis con il con senso del ministro della Giustizia Andrea Orlan-do, all’articolo che attribuiva agli av vocati tale diritto. Ora il provvedimento deve essere ap-provato dalla Camera.

Si applica subitoagli incarichidi enti privati

Una cosa singolare del decre-to sull’equo compenso è che si applica subito nei rapporti con le assicurazioni, le banche, le grandi imprese, ma con la pub-blica amministrazione solo agli incarichi conferiti dopo l’entrata in vigore della legge.

Infatti l’emendamento al de-creto legge 148 (art. 19-quater-decies), recita: “Le disposizioni [...] si applicano, in quanto com­patibili, anche alle prestazioni rese dai professionisti [...] anche iscritti a ordini e collegi”.

Le disposizioni richiamate so-no quelle previste per gli avvo-ca ti: “Il compenso [...] nei rap­porti professionali regolati da con venzioni aventi ad oggetti lo svolgimento, anche in for­ma associata o societaria, delle attività [...] in favore di imprese bancarie e assicurative, nonché di imprese non rientranti nelle categorie delle microimprese o delle piccole e medie imprese, è disciplinato dalle disposizioni del presente articolo, con riferi­mento ai casi in cui le conven­zioni sono unilateralmente pre­disposte dalle predette imprese”.

Invece per quanto riguarda la pubblica amministrazione, l’e-quo compenso si applica negli in ca ri chi conferiti dopo la nuova leg ge. “La pubblica amministra­zione, in attuazione del principio di trasparenza, buon andamento ed efficacia delle proprie attività, garantisce il principio dell’equo com penso in relazione alle pre­stazioni rese dai professionisti in esecuzione agli incarichi confe­riti dopo l’entrata in vigore della presente legge”.retroattività vessatoria

Per quanto riguarda i grandi clienti, è considerata vessatoria la se guente clausola: “nella pre­vi sione che, in ipotesi di nuova con venzione sostitutiva di altra pre cedentemente stipulata con il medesimo cliente, la nuova di­sciplina sui compensi si applichi, se comporta compensi inferiori a quelli previsti nella precedente convenzione, anche agli incari­chi pendenti o, comunque, non ancora definiti o fatturati”.

Che Cos’è e Come si appliCa il prinCipio dell’equo Compenso

Che Cosa è. Si considera equo il compenso quando risulta proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto.Quando si appliCa. Si applica nelle convenzioni fat-te, anche in forma associata e societaria, con banche, assicurazioni e grandi imprese. Le piccole e medie imprese (che sono escluse) sono definite dalla Racco-mandazione 2003/361/CE della Commissione e sono così individuate: sono imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro.i parametri di riferimento. Sono definiti dai de-creti ministeriali previsti dal decreto legge n. 1 del 24 gennaio 2012 (legge n. 27 del 24 marzo 2012). Si tratta della legge che ha abolito le tariffe professio-nali e ha previsto che, solo nel caso di liquidazione da parte di un organo giurisdizionale, cioè un tribunale,

il Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro dell’economia, stabilisca dei parametri. Quali sono le Clausole vessatorie. Sono quelle che risultano squilibrate verso il professionista, a meno che non siano state oggetto di trattativa e approvazio-ne. Quelle che pretendono prestazioni aggiuntive a titolo gratuito, e quelle che riservano al committente la facoltà di modificare unilateralmente il contratto, sono vessatorie comunque, anche se sono state con-cordate. è comunque il giudice che dichiara se una clausola è vessatoria e se il compenso è iniquo.Cosa determinano le Clausole vessatorie. Sono nulle, mentre il contratto rimane valido per il resto. La nullità è decretata dal giudice.la pubbliCa amministrazione. L’equo compenso si applica anche alla pubblica amministrazione, ma solo negli incarichi conferiti dopo l’approvazione della nuova legge.

Questo provvedimento segna un passaggio storico, ribadendo un con­cetto fondamentale verso la committenza pubblica e privata: per ogni pre stazione professionale deve essere individuato un equo compenso connaturato alla qualità e alla quantità della consulenza che viene resa. Questo delinea, inoltre, l’avvio di una nuova fase che vede cessare per ogni pubblica amministrazione la possibilità di accogliere ribassi anomali.

Si tratta di un provvedimento che restituisce dignità al lavoro profes-sionale e non fa altro che ripristinare un principio fondamentale della nostra Costituzione, che all’articolo 36 stabilisce che ogni lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro. Questo principio è importante anche sotto l’aspetto della trasparenza dei rapporti tra il professionista ed il committente.

L’introduzione dell’equo compenso delle prestazioni professionali co­stituisce un principio fondamentale la cui affermazione è tanto più rilevante quanto più forte è la propensione in atto a svilire il lavoro al punto da pretenderne spesso la gratuità. Esso assorbe il contenuto principale del mio disegno di legge, anche se non dovrà esserne dimen­ticata la parte dedicata ai tempi certi di prescrizione della responsabi­lità civile dei professionisti.

Maurizio Savoncellipresidente Consiglio NazionaleGeometri e Geometri Laureati

Diego Buonopresidente CIPAG

Maurizio Sacconi, senatoreautore di un disegno di legge

sull’equo compenso

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Pitagora 4/2017

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CIPAG Cassa di Previdenza

Ritorniamo sulla pensione in cu-mulo gratuito, alla quale abbia-

mo dedicato un servizio su Pitagora nel primo numero dell’anno. Allora era appena stata pubblicata la legge di bilancio 2017, che dava facoltà, a partire dal primo gen-naio 2017, di cumulare gratuitamente i periodi assicurativi non coincidenti accreditati presso enti di previdenza obbligatoria, al fine di conseguire un’unica pensione, sia essa di vecchiaia, antici-pata, di inabilità e ai superstiti.

Da allora, le Casse sono state in attesa che l’Inps, ente deputato alla erogazione materiale della pensione, fornisse istruzioni operative. L’11 ottobre scorso l’Inps ha emanato la circolare n. 140, ma l’o-peratività era subordinata alla stipula di convenzioni con le Casse e alla creazione di una piattaforma telematica sulla quale i soggetti in-teressati possono rivolgere alla propria Cassa la domanda di cumulo.

Sono circa 73 mila i geometri interessati dalla doppia contribu-zione di cui 47 mila attualmente iscritti alla Cassa. L’incertezza che continua a permanere sul metodo di calcolo, ma soprattutto su una reale convenienza, da verificare caso per caso, ha portato ad oggi la presentazione di sole 74 domande.

Nello schema che segue diamo u na sintesi dei tre strumenti che ora i geo metri hanno a disposizione per riunire in un’unica pen-sione vari periodi contributivi accreditati presso diversi enti di previdenza obbligatoria (Inps, Inpdap ora Inps, Cassa geometri…) per il conseguimento di un unico trattamento pensionistico. Tutti i periodi sono validi, senza limiti minimi, tranne quelli che hanno già dato luogo a una pensione. La scelta dello strumento dipende dalle situazioni individuali.

Fatto salvo il calcolo con il sistema proprio di ogni ente, per la Cassa i requisiti di accesso si possono rias-

sumere come segue: per la pensione di anzianità: 60 anni di età e 37 di anzianità

contributiva (a regime nel 2020, 40 anni) calcolo misto con contri-butivo in pro rata dal 2007;

per la pensione di vecchiaia: - retributiva: 70 anni di età (a regime nel 2019) e 35 di anzia-

nità contributiva minima (calcolo retributivo);- anticipata: 67 anni di età e 35 di anzianità contributiva mi-

nima (calcolo misto con contributivo in pro rata dal 2010);- contributiva: 67 anni di età e 20 di anzianità contributiva

minima ovvero 70 anni di età e almeno 5 di anzianità contri-butiva (calcolo contributivo).

Il Comitato dei Delegati nella riunione di 22 novembre ha delibera-to di dare attuazione alla normativa di legge fissando le regole di ac-cesso e di calcolo per la pensione di vecchiaia e anticipata in cumulo.

Per la Cassa, dovendosi applicare le condizioni più restrittive vi-genti per l’ente, l’accesso è possibile al compimento dei 70 anni di età e 35 di contribuzione versata in tutto o in parte presso la Cassa. Ovviamente vigendo la regola della formazione progressiva della pensione in cumulo, l’eventuale maturazione anticipata del requisito con le regole di altri enti, consentirà l’erogazione di un primo assegno da questi, al quale si aggiungerà quello della Cassa non appena si verificheranno anche in questa i requisiti necessari. Manca ora solamente la piattaforma sul portale dell’INPS su cui inserire le domande.

Pensione in cumulo gratuitoQuando conviene?di Oddone Zecchin, delegato Cipag

Che cos’è. Consente di cumulare in un trattamen-to unico tutti e per intero i periodi assicurativi ac-creditati presso vari enti pensionistici. Come avviene il calcolo. La liquidazione dell’asse-gno pensionistico è fatta pro quota, cioè secondo le regole di ogni gestione. Ogni ente calcola secondo i contributi accreditati, e la pensione è formata dalla somma delle varie quote. Ente pagatore è l’Inps. quanto costa. è gratuita.Come funziona. Funziona pro rata. Ciò significa che un primo acconto sarà liquidato al raggiungi-mento dei requisiti minimi Inps e con rate succes-sive mano a mano che maturano i requisiti degli altri enti. Al raggiungimento del requisito più ele-vato, viene erogata la pensione per intero, da parte dell’Inps.Come fare domanda. Esclusivamente per via te-lematica, su una piattaforma che sarà predisposta

dall’Inps. I vantaggi. Sebbene l’erogazione della pensione possa avvenire in diverse tranche, la pensione in regime di cumulo costituisce un’unica pensione e pertanto gli istituti giuridici connessi al trattamen-to pensionistico (quali la perequazione automatica, l’integrazione al trattamento minimo, la quattordi-cesima, la maggiorazione sociale) vengono liquida-ti con riferimento al trattamento unico complessi-vamente considerato. Inoltre per chi aveva meno di 18 anni di contribuzione al 1995 il calcolo non deve passare forzatamente al metodo contributivo, ma resta il più favorevole metodo retributivo.quando conviene. Per la maggior parte è econo-micamente più conveniente degli altri due istituti finora esistenti (totalizzazione e la ricongiunzione onerosa), perché non comporta nessun esborso. Ma va fatta una analisi caso per caso.

CUMULO GrATUITO(legge 24 dicembre 2012, n. 228, come modificata dalla legge 11 dicembre 2016, n. 232 legge di bilancio 2017)

Che cos’è. Consente di unificare tutti i contributi in gestioni previdenziali differenti (compresa la ge-stione separata Inps, altrimenti non cumulabile), in modo gratuito, e ottenere l’erogazione di una pen-sione che rappresenta la somma dei trattamenti di competenza di ciascun ente previdenziale.quanto costa. è gratuita.Gli svantaggi. Rispetto al cumulo gratuito ha degli svantaggi. Uno è che la pensione è tutta determi-nata con il sistema contributivo, anche se alcuni

spezzoni godevano del sistema retributivo. Un altro è che la pensione viene erogata dopo 18 mesi dalla domanda (21 mesi per la pensione di anzianità). Il pagamento è effettuato dall’Inps che riceve, ogni mese, la provvista pro quota dalle altre gestioni.quando conviene. Solo se si hanno, tra gli altri, contributi alla gestione separata Inps. Poiché è possibile passare dalla totalizzazione al cumulo (purché il procedimento non sia concluso), molti stanno scegliendo il cumulo.

TOTALIZZAZIOne(decreto legislativo n. 42/2006)

Cosa guardano tutti? è evidente: quale cumulo scegliere!A sinistra: Giusto de’ Menabuoi, Padova, Basilica di S. Antonio.A destra: Jacopo da Verona, Padova, Oratorio di San Michele.

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CIPAG Cassa di Previdenza

Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova - via Fornace Morandi 24, 35133 Padova www.geometri.pd.it - tel. 049 8757788 - fax 049 661124 - [email protected] - Orario: dal lunedì al venerdì, dalle 09.00 alle 12.30Organismo di Mediazione - Sede presso il Collegio - [email protected] - Orario: lunedì 11.00-13.00; martedì 15.00-17.00; giovedì 11.30-13.00

Che cos’è. Consente di spostare i contributi ver-sati ad altri enti previdenziali alla Cassa Geometri dietro pagamento di un onere, calcolato in modo tale che è come se il geometra fosse sempre stato iscritto alla Cassa.quanto costa. è onerosa, perché in genere i con-tributi Inps sono più bassi di quelli richiesti dalla Cassa. Perciò bisogna aggiungere tanti contributi quanti servono a coprire l’aumento della pensione che si andrà a percepire. I vantaggi. La somma che si deve versare alla Cas-

sa è interamente deducibile dal reddito, abbassan-do perciò l’aliquota fiscale. Il pagamento avviene in un numero di rate mensili pari alla metà dei mesi ricongiunti.quando conviene. Potrebbe convenire a chi ha meno di 18 anni di contributi Inps prima del 1995 perché non può avere il metodo di calcolo retri-butivo. Conviene comunque a chi ha interesse ad aumentare la sua anzianità contributiva nella Cassa e vuole che la pensione sia erogata dalla Cassa.

rICOnGIUnZIOne(legge n. 45/1990)

Il Bilancio di Previsione per l’anno 2018 recepisce le disposizioni normative in materia di bilanci per gli Enti Pubblici non Economici, in particolare le Leggi n. 94 del 3 aprile 1997, n. 208 del 25 giugno 1999, ed il decreto legislativo n. 286 del 30 luglio 1999.

Il bilancio di previsione che andiamo a sottoporre all’approvazione

del Consiglio e successivamente dell’assemblea degli iscritti, è il risultato di una accurata analisi dell’andamento dell’anno 2017, e una previsione in prospettiva delle operazioni programmate per il 2018.

Di seguito si descrive brevemente la strutturazione e le ipotesi che portano alla proposta di bilancio preventivo.

entrate

Contributi iscritti all’Albo 405.020,00Contributi praticanti 8.680,00Tassa iscrizione “una tantum” Albo 14.550,00Diritti per liquidazione parcelle 1.000,00Recupero spese e contributi per la gestione Organismo di Mediazione 3.500,00

Interessi attivi su conti correnti bancari 100,00Recuperi e rimborsi diversi 14.000,00Sovrattassa e interessi per ritardato pagamento 6.500,00Totale 453.350,00

Quote di competenza del Consiglio Nazionale 63.640,00

usCite

Compensi, indennità e rimborsi ai consiglieri 32.000,00Compensi, indennità e rimborsi alla presidenza 16.000,00Indennità e rimborsi a Commissione Parcelle e Consiglio di Disciplina 7.000,00Compensi, indennità e rimborsi al Collegio dei Revisori 6.500,00Assicurazione Consiglieri 3.000,00Stipendi ed altri assegni fissi al personale 63.000,00Compensi per lavoro straordinario e compensi incentivanti la produttività 1.500,00Indennità e rimborso spese per missioni 500,00Oneri previdenziali e assistenziali a carico dell’Ente 16.000,00Assicurazione INAIL 500,00Corsi per personale dipendente 500,00Accantonamento indennità di anzianità - premio assicurazione 5.000,00Acquisto di libri, riviste, pubblicazioni e banche dati 350,00Acquisto materiali di consumo, cancelleria e varie 3.500,00Spese di rappresentanza 1.000,00Spese per collaborazione e consulenza di professionisti 4.000,00Compensi per speciali incarichi, perizie e consulenze 1.000,00Manutenzione, riparazione uffici e relativi impianti 1.500,00Spese postali e spedizioni varie 1.500,00Spese telefoniche e collegamenti telematici 4.000,00Spese per l’energia elettrica, gas e acqua 3.500,00Premi di assicurazione 4.000,00Manutenzione macchine d’ufficio e assistenza software 15.000,00Spese per affitto locali Sede 60.000,00

Spese condominiali e oneri accessori 17.000,00Spese per servizi 45.000,00Spese per inserzioni e comunicati 500,00Spese elaborazione stipendi personale 4.500,00Spese legali liti, arbitraggi, risarcimenti 3.000,00Spese per rinnovo Consiglio Provinciale e CIPAG 3.000,00Spese per convegni, riunioni e assemblee degli iscritti 500,00Spese per deleghe a consiglieri, commissioni e gruppi di lavoro 3.000,00Spese per attività di Protezione Civile 500,00Spese per la gestione dell’Organismo di Mediazione 10.000,00Spese Commissioni esami di abilitazione 5.000,00Spese per la comunicazione e l’immagine della categoria 20.000,00Spese per pubblicazione della Rivista 7.000,00Contributi a enti vari e per solidarietà agli iscritti 3.000,00Contributi ad Enti per la Formazione Professionale dei Geometri 55.000,00Spese e commissioni bancarie e spese gestione quote EquitaliaNord 6.500,00Restituzioni e rimborsi diversi 1.000,00Imposte, tasse e tributi vari 9.000,00Fondo svalutazione crediti 1.000,00Fondo di riserva 5.000,00Acquisto di mobili e macchine d’ufficio 1.500,00Acquisto software e licenze 1.500,00Totale 453.350,00

Quote di competenza del Consiglio Nazionale 63.640,00

Relazione del tesoriere sul Bilancio di previsione 2018di Maurizio Falasco tesoriere

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Pitagora 4/2017

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Siamo agli sgoccioli per censire nel Catasto Fabbricati tutte quelle particelle ancora erroneamente iscritte al Catasto Terreni, come “ru-rali” o “porzione di essi”.

L’Agenzia Entrate – Ufficio Territorio, per evitare che scatti la prescrizione, è concentrata principalmente sui fabbricati che pur mantenendo il requisito di ruralità, al 30 novembre 2012 (termine ultimo previsto dalla normativa in vigore) non sono stati regolar-mente censiti; ma anche tutte le altre situazioni incongrue devono essere, in un modo o nell’altro, definite.

Per i fabbricati che mantengono il requisito di “ruralità”, fino al momento in cui non sarà notificata la contestazione dell’inadem-pimento, è ancora possibile usufruire del Ravvedimento Operoso. Tale procedura permette di sanare le situazioni sospese presentando una Denuncia Do.C.Fa. (preceduta dal relativo Tipo Mappale) con l’applicazione, oltre ai tributi catastali, delle sanzioni dovute, in mi-sura ridotta (€ 172,00 per unità immobiliare più € 0,67 per il Tipo Mappale, pari a 1/6 degli importi minimi previsti, oltre agli interessi nel frattempo maturati).

L’esercizio del Ravvedimento infatti, quando possibile, consente una drastica ri du zione delle sanzioni (che prevedono un importo mi-nimo di € 1032,00 per ogni uni tà immobiliare non accatastata), a cui si de ve aggiungere l’addebito delle spese conse guenti alla surroga da parte dell’Ufficio per le attività conseguenti agli accertamenti svolti.

Gli Avvisi di accertamento sono in spedizione per essere recapi-

Marino Friso, ancora campioneitaliano dei geometri

Marino Friso si è riconferma-to campione nella categoria “over 60”, vincendo la dura gara ciclistica tricolore, svoltasi domenica 8 otto-bre scorso, a San Giuliano Terme (Pisa), denominata VIII° Campiona-to Nazionale su strada per Geometri Liberi Pro fessionisti, su un circuito collinare, alquanto ondulato.

Il padovano di Albignasego, iscrit-to al Collegio Geometri di Padova, e

portacolori dell’A.S.D. Geosport di Roma, già titolato sin dal 2015, nonostante una caduta all’avvio di gara, ha proseguito e poi tagliato per primo l’arrivo in salita, posto nel centro di Agnano, davanti ad un folto pubblico di appassionati, presente poi alla sua vestizione e premiazione sul gradino più alto del podio. Marino Friso con la coppa 2017 e du rante la premiazione.

Agnoletto Andrea Astori MarcoBernardi GiacomoBetto PierpaoloBonato DanieleBordignon DilettaBraggion MartaCarpanese AndreaCarretta SabrinaCecconello JessicaCicuttin LetiziaCietto NicolasCuman DanieleDalla Riva FedericoFaggian Dylan

Fassina MarcoFontana SofiaFortunati AlexFusaro StefaniaGamba MassimilianoGirardi AlbertoLibralato DavideLissandron EnricoLonghin SimoneLovatin ElisaLovisetto LucaMarinello GiacomoMartini GiacomoMenegotto LucaMuraro Sonia

Nilova EcaterinaPeraro MatteoPizzolato MarcoRomani CristianoRossi RiccardoSavegnago AntonySguotti SanteSolagna DavidTamiazzo MarcoVenturin AlbertoZanchi AndreaZavattiero MatteoZecchin AlessandroZorzan Matteo

I 44 neoAbIlITATI GeomeTrI

Ultima chiamata per l’accatastamento urbano di tutti gli immobili ancora iscritti “indebitamente” al Catasto Terreni

di Emanuele Giraldin, componente Commissione Catasto

tati entro la fine del 2017, data oltre la quale scatterebbe la prescri-zione.

Dunque, che fare?Il tempo per chiedere proroghe agli Uffici competenti è oramai

scaduto, quindi si consiglia di completare l’iter il prima possibile.I casi che si possono manifestare sono numerosi e ben delineati nel-

lo “Schema di flusso per la gestione degli immobili iscritti al Catasto Terreni come Fabbricati Rurali o porzione di essi”, che è stato pubbli-cato sul sito del nostro Collegio. In più sono proposte quattro diverse situazioni a titolo di esempio.

è attivo in Collegio un servizio di consulenza a cura del geom. Renato Morbiato, già funzionario Agenzia del Demanio. Il servizio è a disposi-zione due lunedì al mese, secondo calendario indicato nel sito del Col-legio, dalle ore 10 alle 12. Per appuntamento chiamare la segreteria.

Consulenza in Collegio sui beni demaniali

nuovo numero Ufficio TerritorioIl nuovo numero, diretto, per parlare con l’ufficio del Terri torio (catasto) dell’Agen-zia delle entrate di Padova è 049.7911508. Il numero di fax è 06.50763011.

Firme digitali da ritirareIn Collegio sono giacenti nume-rose firme digitali. Coloro che le hanno richieste de vo no ritirarle personalmente, al mar tedì dalle ore 11 alle 13. Il personale non è abilitato al rilascio.

Consultazione dinamica cartografia catastaleSi chiama Web map service il servizio di consultazione cartogra-

fia catastale che, dal 23 novembre scorso, mette a disposizione di pubbliche amministrazioni, imprese, professionisti e singoli cittadini tutte le aree rappresentate nelle mappe catastali, attraverso servizi di interoperabilità basati sui più recenti standard internazionali. Il ser-vizio permette la visualizzazione dinamica della cartografia catastale riguardante l’intero territorio nazionale (tranne le province di Trento e di Bolzano) ed è costantemente aggiornata in modalità automatica. Alla navigazione, basata sullo standard web map service (Wms) 1.3.0, direttamente fruibile tramite i software Gis (geographic information system) o altre specifiche applicazioni, è possibile accedere dal sito dell’Agenzia, seguendo il percorso Home­Servizi online­Servizi cata­stali e ipotecari­Servizi catastali e ipotecari senza registrazione.

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Il 24 novembre si sono incontrati i dirigenti del Collegio e i rappresentanti degli istituti tecnici che hanno l’indirizzo Costruzione, Ambiente e Territo­rio: Maria Teresa Gasparoni e Cristina Capelli del Belzoni di Padova, Tiziano Bresolin dell’Atestino di Este, Pier Luigi Sponton del De Nicola di Piove di Sacco, Demetrio De Franceschi dell’Alberti di Aba­no Terme, Marco Morara del Girardi di Cittadella. Per il Collegio, oltre al presidente Pierluigi Capuzzo e al segretario Oddone Zecchin, erano presenti i geometri che l’anno scorso hanno collaborato con le scuole.

Per il quinto anno consecutivo la Fondazione Geometri Italiani ha

avviato il progetto Georientiamoci. Una rotta per l’orientamento che coinvolge tutti i Collegi d’Italia.

Ma di cosa si tratta? È un progetto che si sviluppa nel corso di tutto l’anno, con una intensificazione delle attività nel periodo che va da dicembre a marzo, mediante la presenza del Collegio nelle attività di orientamento scolastico, che nel nostro caso coinvolge le scuole secondarie di primo grado (ex Medie) e le secondarie di se-condo grado, ovvero gli Istituti con indirizzo Costruzioni Ambiente e Territorio – CAT (nuova declinazione degli Istituti per Geometri).

Il progetto è sostenuto dalla forte convinzione che la figura profes-sionale del Geometra, sia esso libero professionista, in primis, ma an-che genericamente come tecnico del settore delle costruzioni, piutto-sto che della topografia o estimo, è ancora una figura di cui il sistema paese non può fare a meno. Le azioni di promozione del nostro titolo di studio che Georientiamoci ha nella propria mission, si sono rese necessarie per contrastare il continuo calo di iscrizioni agli Istituti CAT con conseguenti ricadute anche nelle iscrizioni al nostro Albo.

A qualcuno verrà sicuramente da obiettare che il nostro titolo di studio ormai non consente più di svolgere tutta una serie di attività

con conseguenti difficoltà a sostenere redditi tali da giustificare di scegliere la professione di Geometra come at-

tività principale. Nulla di più falso, o meglio, potrebbe essere vero se nel corso della professione non ci preoccupiamo di mantenere adeguati livelli di conoscenze e competenze. Non cito ricerche com-missionate dai Collegi del Triveneto, di altre parti d’Italia o dati sta-tistici che dimostrano come il Geometra ha ancora un certo appeal nella committenza.

Queste sono le premesse e motivazioni che anche quest’anno ci spingono a partecipare, grazie alla disponibilità di alcuni Colleghi, ai cosiddetti Open Day presso gli Istituti CAT per incontrare ra-gazzi e genitori a cui spiegare di cosa si occupa un Geometra e di quali siano le prospettive lavorative future. L’invito che rivolgo ai Geometri che leggono questo articolo, e che come me e molti altri credono ancora che la nostra sia la più bella professione, è quello di mettersi in contatto con la segreteria per manifestare la propria disponibilità a fare da testimonial agli Open Day. Saremo impegnati anche presso le scuole secondarie di primo grado che aderiranno alle nostre offerte di orientamento, per effettuare laboratori con i ragazzi delle classi seconde e terze.

Georientiamociquinta edizionedi Oddone Zecchin, segretario

Incontro Collegio e Istituti Cat:collaborare, imperativo comune

Una reciproca disponibilità alla collabo-razione, una voglia di affrontare insieme il problema incombente: questo il risultato principale dell’incontro, avvenuto il 24 no-vembre scorso, dei dirigenti del Collegio con i rappresentanti degli istituti CAT della provincia di Padova.

L’incontro era programmato per definire progetti comuni, ma non si è trattato di un fatto solo tecnico. È emersa chiara la con-sapevolezza che il calo di iscrizioni all’in-dirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio, di cui soffrono tutti gli istituti, si trasfor-ma in un calo di iscrizioni al Collegio, e di conseguenza in una progressiva riduzione dei liberi professionisti. Valorizzare i pun-ti di forza di ciascuno, procedere con unità d’intenti, creare un percorso che inizia dalla scuola secondaria inferiore (la media di una volta), e termina con l’esame di abilitazione alla professione di geometra e quindi con l’i-scrizione all’Albo: questo si deve fare.

Inutile recriminare sul fatto che la parola geometra è sparita dalla scuola. CAT non dice nulla? Non è vero, dicono gli istituti:

spieghiamo che la denominazione Costru-zioni, Ambiente e Territorio è molto di più: fa immediatamente intendere che gli studen-ti di questo indirizzo imparano ad occuparsi di temi quanto mai attuali. Questo concetto viene concretamente illustrato dai geometri che si prestano ad andare nelle scuole per spiegare in cosa consiste il loro lavoro, che ormai è solo in parte incentrato sull’edilizia, ma si dirama in una gamma di specializza-zioni che hanno appunto a che vedere con l’ambiente e il territorio, ma che affondano le competenze fondamentali nelle materie che costituiscono l’indirizzo CAT.

Dal punto di vista operativo, questa forte sinergia si realizzerà attraverso iniziative già realizzate negli anni scorsi, ma che si vuole potenziare e migliorare.

Georientiamoci. Il progetto Georien-tiamoci (vedi l’articolo qui sopra) l’anno scorso ha sviluppato un laboratorio didatti-co innovativo, BAM, versione minima del BIM, portato in alcune classi seconde medie e molto apprezzato da insegnanti e alunni, perché fa eseguire una progettazione in 3D

della propria classe. Come individuare però le classi disposte ad ospitare questo progetto anche quest’anno? In questo gli istituti su-periori, che sono in contatto con le scuole medie, si sono detti disposti ad attivarsi. Per loro sarà un percorso aperto nell’attività di orientamento alle terze.

Presentazione della professione, ma non solo. Come per il passato, il Collegio invierà geometri che presentino la professione, ma non solo. Il presidente Pierluigi Capuzzo ha invitato gli istituti a fare richieste, alle quali si cercherà di dare risposte.

open Day. Come sempre rappresentan-ti del Collegio saranno presenti agli Open Day, peraltro già definiti.

expo Scuola. Dagli istituti è venuta la pro-posta che il Collegio sia presente alla pros-sima edizione di Expo Scuola, per creare sinergie con loro.

Alternanza Scuola lavoro. In questo campo si è riscontrata una forte necessità di instaurare rapporti collaborativi, sia sul pia-no della sicurezza che su quello dello svol-gimento dell’attività.