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Oggetto: Chiusura impianto AMA di Via di Rocca Cencia, 301 e futura riconversione. Premesso che Il polo impiantistico di Rocca Cencia sorge laddove preesisteva un inceneritore fino all’anno 1985 e che l’area non è mai stata bonificata Premesso che Le aree limitrofe all’impianto, in particolare nell’area di Castelverde, negli anni 70 la ex N.U. sversava in discariche delocalizzate l’immondizia di cui teniamo evidenza nella mappa allegata (Allegato 1) Premesso che Il 4 novembre, nei terreni limitrofi al polo impiantistico di Rocca Cencia, sono stati ritrovati dei rifiuti ospedalieri interrati e che sono stati sottoposti a sequestro 46 ettari di terreno Premesso che Nello stesso plesso attualmente sorgono gli impianti: Ama 1 (trattamento di raccolta differenziata); Ama 2 (trattamento di rifiuti indifferenziati - 750 t/g) Impianto Co.la.ri. Impianto Porcarelli Premesso che Il 31 luglio 2014 una ordinanza del Sindaco Ignazio Marino ha consentito, in attesa dell’autorizzazione della Regione, la messa in esercizio di un tritovagliatore mobile aggiuntivo, fatto arrivare da Bologna per superare la criticità nella gestione dei rifiuti. Premesso che Il tritovagliatore dell’AMA è stato autorizzato con ordinanza sindacale, a cui non c’è stata nessuna opposizione, ed è durato per sei mesi, come funziona l’ordinanza e che contestualmente a questa attività l’AMA ha avanzato formale richiesta autorizzativa come impianto mobile presso la Regione Lazio e a seguito di questa richiesta di autorizzazione è stata convocata, come prevede la prassi, la Conferenza di servizi, che ha già svolto due riunioni, che sta valutando per quanto di competenza le modalità di messa in esercizio dello stesso come impianto mobile nel rispetto della specifica normativa di settore relativa agli impianti mobili di trattamento rifiuti.

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Page 1: Web viewLa parte secca viene trasformata in Combustibile Derivato dai Rifiuti il cosiddetto CDR, destinato al recupero energetico in impianti di termovalorizzazione,

Oggetto: Chiusura impianto AMA di Via di Rocca Cencia, 301 e futura riconversione.

Premesso cheIl polo impiantistico di Rocca Cencia sorge laddove preesisteva un inceneritore fino all’anno 1985 e che l’area non è mai stata bonificata

Premesso cheLe aree limitrofe all’impianto, in particolare nell’area di Castelverde, negli anni 70 la ex N.U. sversava in discariche delocalizzate l’immondizia di cui teniamo evidenza nella mappa allegata (Allegato 1)

Premesso cheIl 4 novembre, nei terreni limitrofi al polo impiantistico di Rocca Cencia, sono stati ritrovati dei rifiuti ospedalieri interrati e che sono stati sottoposti a sequestro 46 ettari di terreno

Premesso cheNello stesso plesso attualmente sorgono gli impianti:

Ama 1 (trattamento di raccolta differenziata); Ama 2 (trattamento di rifiuti indifferenziati - 750 t/g) Impianto Co.la.ri. Impianto Porcarelli

Premesso cheIl 31 luglio 2014 una ordinanza del Sindaco Ignazio Marino ha consentito, in attesa dell’autorizzazione della Regione, la messa in esercizio di un tritovagliatore mobile aggiuntivo, fatto arrivare da Bologna per superare la criticità nella gestione dei rifiuti.

Premesso cheIl tritovagliatore dell’AMA è stato autorizzato con ordinanza sindacale, a cui non c’è stata nessuna opposizione, ed è durato per sei mesi, come funziona l’ordinanza e che contestualmente a questa attività l’AMA ha avanzato formale richiesta autorizzativa come impianto mobile presso la Regione Lazio e a seguito di questa richiesta di autorizzazione è stata convocata, come prevede la prassi, la Conferenza di servizi, che ha già svolto due riunioni, che sta valutando per quanto di competenza le modalità di messa in esercizio dello stesso come impianto mobile nel rispetto della specifica normativa di settore relativa agli impianti mobili di trattamento rifiuti.

Premesso cheL’attuale capacità impiantistica di tritovagliatura presente a Rocca Cencia gli conferisce il primato su Roma per questo tipo di lavorazione

Premesso cheLa Corte di Giustizia Europea, con la sentenza per la causa C323/13, ha dichiarato l’inadempienza dell’Italia agli obblighi statuiti dalla direttiva comunitaria 1999/31 di trattare adeguatamente i rifiuti prima del loro conferimento nelle discariche e ha altresì dichiarato l’inadempienza dell’Italia agli obblighi statuiti della direttiva comunitaria 2008/98 di dotarsi nella Regione Lazio di un’adeguata ed integrata rete di impianti di gestione dei rifiuti, tenendo conto delle migliori tecniche disponibili.

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Premesso cheLa Corte di Giustizia europea ha sancito che la tritovagliatura non costituisce un idoneo trattamento dei rifiuti e che sul punto si era pronunciato conformemente e in anteprima anche il TAR del Lazio (23 ottobre 2014 n. 5242).

Premesso cheNel raggio di 4km dal polo impiantistico di Rocca Cencia sono residenti circa 100.000 persone e che l’attuale configurazione impiantistica è stata inaugurata solo il 20 gennaio 2006 come testimonia anche l’articolo all’indirizzo web:http://www.abitarearoma.net/inaugurato-a-rocca-cencia-il-nuovo-impianto-ama-per-i-rifiuti-indifferenziati/

Premesso chein modo progressivo e degenerativo l’impiantistica presente nel polo ha causato e sta causando disagi vistosi e continui alla popolazione di Prato Fiorito, Finocchio, Colle del Sole, Borghesiana, Villaggio Prenestino, Castelverde, Corcolle, Ponte di Nona, Colle degli Abeti, Due Leoni, Tor Bella Monaca a causa di miasmi e forti emissioni di sostanze odorigene.

Premesso chel’impianto TMB è posizionato in un’area densamente abitata e con una forte vicinanza a scuole ed attrezzature sportive che ospitano ogni giorno bambini anche per attività ludico/motorie

Considerato chenell’impianto ancora oggi, viene separata la frazione secca, ad alto potere calorifero dei rifiuti indifferenziati da quella umida. La parte secca viene trasformata in Combustibile Derivato dai Rifiuti il cosiddetto CDR, destinato al recupero energetico in impianti di termovalorizzazione, mentre la parte umida invece viene trattata per essere trasformata in Frazione Organica Stabilizzata la cosiddetta FOS ovvero un materiale organico igienizzato utilizzato prevalentemente per ricoprire porzioni di discarica. Alla fine del processo di lavorazione l’aria viene convogliata prima nelle torri di lavaggio – che utilizzano anche acido solforico e soda caustica – per lavare il flusso d’aria esausto e poi nei comparti di biofiltrazione che sono delle vasche all’aperto, sono impermeabilizzate, riempite con materiale legnoso, che dovrebbe consentire l’abbattimento delle sostanze odorigene.

Constatato che nel 2008 la Magistratura ha già aperto un’inchiesta in seguito ai rilievi dell’Arpa Lazio, sezione Frosinone, effettuati il 5 maggio del 2008 su due carichi, uno dell’impianto di Rocca Cencia e l’altro dell’impianto gemello di Via Salaria.

Constatato cheil 4 maggio del 2011 si è provveduto alla chiusura temporanea della stazione di trasferenza dei rifiuti indifferenziata di Via di Rocca Cencia 273 a causa di alcuni problemi nella raccolta dei rifiuti solidi urbani e che la chiusura temporanea ha consentito all’impianto di ottenere nuovamente l’autorizzazione da parte della Provincia di Roma;

Considerato che i miasmi costringono cittadini e cittadine, lavoratori e lavoratrici, ad una forzata reclusione in casa, nelle scuole vicine all’impianto, con finestre chiuse e porte chiuse e che ciò nonostante le sostanze odorigene penetrano attraverso gli infissi.

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Considerato che I miasmi comportano un abbassamento della qualità della vita dei cittadini: il tempo di esposizione ai miasmi è talmente prolungato da risultare insopportabile. Spesso sono costretti a coprirsi naso e occhi anche per brevi tragitti esterni alla propria abitazione. Decine di testimoniante e segnalazioni alle amministrazioni riportano che i sintomi di disagio, oltre ad essere quello del fastidio olfattivo, sono anche fastidi ad occhi e narici, nausea,conati di vomito, tosse e mal di testa. Si sono intensificate anche allergie in soggetti già esposti a tali patologie.

Considerato che i cittadini dal 2007 sollecitano le istituzioni e gli enti competenti, senza, ad oggi, aver visto i risultati.

Considerato che nonostante le segnalazioni, le sollecitazioni, gli esposti da parte dei cittadini e le battaglie fatte in questi anni dai cittadini dei quartieri limitrofi all’impianto, fino a questo momento non hanno portato i risultati sperati, ciò ha causato in loro stress e profondo malessere dovuto al senso di impotenza per risolvere tale problema.

Considerato che:il 05 febbraio 2015 è stata presentata una denuncia alla Procura della Repubblica a firma dei presidenti dei comitati per la violazione dell’art. 674 del codice penale circa le molestie olfattive e per i quali gli stessi sono anche stati chiamati in questi giorni a deporre.

Considerato che il 6 dicembre 2012, nel Municipio IV per l’impianto ‘gemello’ di Via Salaria,è stato presentato e approvato in occasione della seduta consiliare del indetta in modo straordinario a Villa Spada un ordine del giorno: “Il Consiglio del Municipio IV Roma Montesacro impegnava il Presidente a chiedere che:

1. Il Prefetto si adoperi urgentemente affinché AMA riduca il quantitativo di tonnellaggio di rifiuti trattati, anche in considerazione del minor conferimento del “Tal quale” in quanto presso il IV Municipio è stata avviata la raccolta differenziata.

2. Il Sindaco del Comune di Roma, d’intesa con la Regione Lazio e il Presidente della Provincia di Roma, ognuno per le sue competenze, si attivi per l’individuazione del sito dove delocalizzare l’impianto TMB entro e non oltre 90 giorni dalla presente.

3. Venga avviato uno studio dei costi economici per i lavori di spostamento delle strutture dell’impianto TMB con successiva previsione di copertura delle spese entro e non oltre 90 gg dalla presente.

4. L’Ama presenti nel piano industriale delle operazioni necessarie ala delocalizzazione”.

Considerato che:per l’impianto ‘gemello’ di via Salaria, visti i problemi di cui ai punti precedenti, il consiglio del Municipio III(ex IV) ha si è impegnato con il richiedereAl Sindaco e all’Assessore competente di Roma Capitale che:

1. La chiusura dell’impianto TMB Salario avvenga entro e non oltre il 2015. 2. Lo stabilimento AMA di via Salaria 981 venga riconvertito ad altro uso: parcheggio

automezzi, Uffici, e comunque nulla che arrechi disagio e disturbo ai residenti e ai lavoratori del territorio.

3. Massimizzazione della modalità Porta a Porta sul territorio del III Municipio.

Considerato che

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gli effetti delle esalazioni provenienti dal polo impiantistico, potrebbero essere pericolosi per soggetti sensibili e a rischio come i portatori di patologie respiratorie gravi, le donne in gravidanza, i bambini8 e gli anziani, in violazione della Direttiva 2008/1/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2008, sulla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento.

Considerato che:il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale della Regione Lazio nella sua recente ricerca circa la “Salute della popolazione a Roma e nel Lazio” reperibile all’indirizzo web http://95.110.213.190/statosal_10-12/index.php ed allegati, ci mostra come il municipio VI (ex VIII) abbia il tasso di

come mortalità generale mortalità tumorale maligna ricoverati per patologie tumorali maligne

sia più alto di tutti i municipi romani

Considerato cheSull’attuale polo impiantistico di Rocca Cencia è in discussione il progetto della costruzione di un Ecodistretto e l’aumento dell’attuale carico impiantistico

Considerato cheI cittadini hanno inviato alle amministrazioni in data 09/01/2015 una petizione firmata da circa un migliaio di cittadini chiedendo:

l’attuazione dell’art. 32 della Costituzione Italiana per garantire il diritto dei cittadini all’integrità psico-fisica ed a vivere in un ambiente salubre;

La predominanza del Principio di Precauzione, come da sentenza n. 4227/2013 del Consiglio di Stato;

Il rispetto del principio: “si fa obbligo alle Autorità competenti di adottareprovvedimenti appropriati al fine di prevenire i rischi potenziali per la sanitàpubblica, per la sicurezza e per l’ambiente”, come da sentenza n. 4227/2013 del Consiglio di Stato;

Rivalutare la compatibilità dell’impianto di Rocca Cencia rispetto all’attuale sviluppo residenziale, come è già stato fatto per l’impianto “gemello” diSalaria che sarà soggetto a chiusura nel 2015 come da dichiarazioni del Sindaco di Roma

Capitale Ignazio Marino (4 novembre 2014) Monitoraggio epidemiologico delle seguenti patologie:

o Tumoralio Tiroideeo Allergie infantilio Malformazioni.

Il monitoraggio sull’inquinamento atmosferico di tutto il territorio; Il monitoraggio delle falde sotterranee di tutto il territorio (Direttiva 2000/60/CE); Valutazione dei valori delle emissioni di impianti come previst dall’art. 4 del DPR.203/88; Monitoraggio dei terreni, mediante Piezometri, nelle zone esposte al maggior impatto delle

Aziende;

Considerato cheL’amministratore AMA Ing. Daniele Fortini ha dichiarato in una intervista a Il Messaggero del 03/04/2015 a pagina 35, (in allegato) sezione Cronaca di Roma, “il TMB vedrà diminuire i rifiuti trattati perché lì vanno solo gli indifferenziati” e che proprio per questo l’impianto di Salaria verrà chiuso nel 2015.

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Consideratole dichiarazioni del Sindaco Ignazio Marino e dell’Assessore Estella Marino di Roma Capitale che coscienti dei disagi connessi al TMB Salario hanno individuato prioritaria la chiusura e successiva riconversione dell’impianto in oggetto;

Considerato chei residenti e i lavoratori delle zone limitrofe all’impianto non possono attendere che la Regione Lazio rediga una norma relativa alle emissioni di sostanze odorigine;

Considerato cheil 30 settembre 2013 la discarica di Malagrotta è stata definitivamente chiusa, che l’impianto di Salaria andrà a chiusura e che dei 4 ecodistretti previsti, l’unico il cui progetto è stato presentato e verrà costruito è quello di Rocca Cencia che si sobbarcherà tutto il carico della lavorazione dei rifiuti della Capitale, differenziati e non differenziati.

Considerato chel’obiettivo di questa Amministrazione, in ottemperanza al patto per Roma , è di implementare il sistema di raccolta differenziata che, entro il 2015 coinvolgerà tutti i Municipi

Considerato cheL’assemblea capitolina ha deliberato al punto 10 della deliberazione n. 129 del 16 dicembre 2014 “di realizzare un’adeguata rete impiantistica a servizio della raccolta differenziata […] con l’obiettivo di arrivare ad averne almeno uno per Municipio

Considerato cheL’assemblea capitolina ha deliberato al punto 11 della deliberazione n. 129 del 16 dicembre 2014 “provvedere alla riconversione generale degli attualî impianti di TMB di AMA S.p.A, dedicati alla selezione dei rifiuti indifferenziati, a vantaggio di tecnologie che favoriscano il recupero di materia […]”

Considerato checon la riduzione della quantità di rifiuti indifferenziati da conferire agli impianti TMB, oggi propedeutici e necessari al Ciclo dei Rifiuti, si potrà procedere alla chiusura degli impianti che presentano più criticità

Considerato che l’impianto TMB di via Salaria sarà il primo ad essere chiuso, mentre Rocca Cencia, che presenta le medesime di criticità di Salaria oltre alle criticità ambientali e patologiche già evidenziate ai punti precedenti andrà ampliamento, mantenendo l’attuale impiantistica e potenziandola introducendone di nuova

IL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO VICHIEDE

Al Sindaco e all’Assessore competente di Roma Capitale che: 1. La chiusura dell’impianto TMB di Rocca Cencia avvenga entro e non oltre il 20162. Lo stabilimento AMA di via di Rocca Cencia 301 venga riconvertito ad altro uso:

parcheggio automezzi, Uffici, e comunque nulla che arrechi disagio e disturbo ai residenti e ai lavoratori del territorio

3. Massimizzazione della modalità Porta a Porta sul territorio del VI Municipio

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4. La delocalizzazione degli impianti di trattamento al di fuori dei centri abitati5. Un piano completo di distribuzione del carico impiantistico su tutti i municipi e non

solamente sul Municipio VI.6. La definitiva attuazione degli impegni presi circa le isole ecologiche7. La rinuncia al progetto di un impianto di Trattamento della frazione organica de rifiuti

solidi urbani (biodigestore) previsto per il polo impiantistico di Rocca Cencia.

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ALLEGATO 1- MAPPA DELLE DISCARICHE EX N.U. CONOSCIUTE

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Mortalità per tumori maligni – Maschi – Tasso standardizzato e Rischio relativo più alto di tutti

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Bronco Pneumopatia Cronico-ostruttiva: Tasso Standar e rischio relativo più alto di tutti