a cura di dr. geol. giovanni coduri - turate
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Contraente: Progetto: Cliente:
Indagine geologica e geognostica per ampliamento
capannone uso artigianale in Turate, via San Martino
Nord Edil N° Contratto :
N° Doc: Foglio Data N° Doc. Cliente:
536 1 di - 02/07/2011
A cura di: Dr. Geol. Giovanni Coduri
00 02/07/2011 EMISSIONE Coduri Coduri REV DATA TITOLO REVISIONE PREPARATO CONTROLLATO APPROVATO
RELAZIONE GEOLOGICA-GEOTECNICA
Revisione Del 11/11/2014
Indagine geologica e geognostica per ampliamento capannone uso artigianale in Turate, via San Martino
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PREMESSA E SCOPO DELL’INDAGINE 3 CARATTERISTICHE TECNICHE DELL’EQUIPAGGIAMENTO PENETROMETRICO 4 1.1 INQUADRAMENTO GEOLOGICO-TERRITORIALE DELL’AREA IN ESAME 6 UBICAZIONE DELLE PROVE ESEGUITE 7 PARAMETRIZZAZIONE GEOTECNICA DEI TERRENI DI FONDAZIONE 9 CONSIDERAZIONI SULLA PORTANZA DEL TERRENO DI FONDAZIONE 10 CONCLUSIONI 16
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PREMESSA E SCOPO DELL’INDAGINE
Su incarico della Nord Edil snc, in previsione dell’ampliamento dell’attuale
capannone ad uso magazzino, sito a Turate in via San Martino, è stata
condotta un’indagine geotecnica in modo da fornire una caratterizzazione dei
tipi litologici che verranno interessati dalle opere.
L’indagine si è articolata nelle seguenti fasi:
1) sopralluogo con la committenza
2) ricerca bibliografica
3) campagna geognostica finalizzata alla caratterizzazione geotecnica dei
terreni, tramite l’esecuzione di 2 prove penetrometriche
4) elaborazione dei dati scaturiti dalle indagini di campagna e stima dei
parametri geotecnici dei terreni
La presente relazione è l’aggiornamento della relazione del 02/07/2011 a
seguito dell’approvazione del nuovo PGT.
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CARATTERISTICHE TECNICHE DELL’EQUIPAGGIAMENTO PENETROMETRICO
Per l’esecuzione delle indagini in situ è stato utilizzato, il seguente
equipaggiamento:
DM30-SA G penetrometro dinamico medio automatico, sonda automatica,
estrattore idraulico.
Si tratta di un penetrometro dinamico medio - classificato ISSMFE 1988 -
accoppiato ad un gruppo sonda. Il gruppo sonda scorre sulla colonna di guida
ed estrazione idraulica ancorata al suolo, permettendo l'utilizzo in continuo dei
carotieri a coclea.
Si possono eseguire:
prove penetrometriche dinamiche con massa battente da 30 kg.
utilizzando punte a recupero o a perdere, con l'uso di rivestimenti
antiattrito laterale.
sondaggi continui in automatico mediante carotieri a coclea (Ø
38x1000mm.)
sondaggi a percussione, utilizzando un apposito carotiere; si ottiene un
campione a basso grado di disturbo in fustella di PVC (Ø 40mm).
Gruppo motore e centralina oleodinamica a doppia funzione, dotata di motore
a scoppio, 4 tempi, 5Hp di potenza.
Sistema d'infissione a maglio oleodinamico del peso di 30 Kg (20+10), con
frequenza di battuta di 50-60 colpi/min, con base in acciaio trattato dotata di
alloggiamento per l'infissione di aste(Ø 22mm) e di rivestimenti antiattrito
laterale.
Gruppo sonda Composto da:
testa di rotazione potenziata, montata su carrello, completamente
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automatica
carotieri a coclea Ø 38x1000 mm
aste di prolunga a diametro maggiorato (Ø 25 mm)
Colonna di guida ed estrattore idraulico Colonna in acciaio, ancorabile al suolo
mediante due puntoni; struttura di guida per l'esecuzione della prova
penetrometrica e del sondaggio, per l'innalzamento automatico della massa
battente e della testa di rotazione, per l'estrazione idraulica delle aste, dei
rivestimenti e dei carotieri.
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INQUADRAMENTO GEOLOGICO-TERRITORIALE DELL’AREA IN ESAME
L’area interessata dall’indagine è ubicata nel comune di Turate in via San
Martino, si presenta a morfologia pianeggiante ed è situato in un area dove
sono già presenti costruzioni simiari.
Il territorio di Turate è caratterizzato da depositi continentali formatisi in
ambiente fluvioglaciale. In particolare si tratta di depositi alluvionali sabbiosi,
ghiaiosi e ciottolosi più o meno limoso/argillosi con una litozona superficiale
limoso/argillosa di spessore medio pari a 2 m.
Fig. 1: estratto carta geologica “foglio Milano” dell’area di Turate. Con q2 sono indicati i depositi alluvionali sabbiosi, ghiaiosi e ciottolosi più o meno limoso/argillosi
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Fig. 2 Territorio di Turate ed area intervento (freccia rossa), ed ubicazione prove geognostiche (frecce Blu)
UBICAZIONE DELLE PROVE ESEGUITE
Sono state eseguite 2 prove penetrometriche (DPM1, 2), la prima spinta fino alla
profondità massima di 4,2 m, la seconda fino a 0,6 m dal p.c. L’ ubicazione delle
prove è riportata nell’immagine sottostante.
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Ubicazione prove
La prova DPM2 ha raggiunto una profondità limitata a causa della probabile
presenza di materiale di riporto. La prova DPM1 ha raggiunto la profondità di 4,2
m e non è stato possibile approfondirla ulteriormente a causa della rottura della
strumentazione penetro metrica.
Al fine di verificare i dati ottenuti, sono statei confrontati i risultati di questa
campagna geognostica con una precedente condotta nelle immediate
vicinanze ( aree d’indagine indicate a pag. 7 con freccia blu).
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PARAMETRIZZAZIONE GEOTECNICA DEI TERRENI DI FONDAZIONE
I risultati ottenuti dalle prove penetrometriche hanno permesso di suddividere
ogni verticale penetrometrica in differenti litozone aventi uniformi caratteristiche
geotecniche.
DPM1
Strato Prof. Strato Nspt Tipo Gamma Gamma Fi Cu Classificazione
Saturo AGI
(m) (KN/m³) (KN/m³) (°) (KPa)
A 0,6 11,4 Coesivo 19,61 0 0 172,79 consistente
B 1,2 2,53 Coesivo 15,69 18,24 0 37,17 poco consistente
C 2,5 16,37 Incoerente 18,73 19,22 32,58 0 moderatamente addensato
D 4,2 6,84 Incoerente 15,79 18,63 29,92 0 poco addensato
Litozone A: riporto e/o coltivo, caratteristiche mediamente buone Litozone B : riferibile a argille limose passanti a limi argillosi con caratteristiche tecniche mediocri Litozona C: riferibile a sabbie limose con caratteristiche tecniche buone Litozona D: riferibile a sabbie e limi con caratteristiche tecniche da mediocri a discrete
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CONSIDERAZIONI SULLA PORTANZA DEL TERRENO DI FONDAZIONE
Come prima stima diretta desunta dalle prove penetrometriche è stata
adottata la correlazione proposta da da Herminier (formula degli Olandesi),
che fornisce un valore di portanza su strato ammissibile generalmente
cautelativa.
La Formula degli Olandesi non permette di correlare la portanza alle
caratteristiche geometriche della fondazione, e in particolare al parametro D
(profondità di posa della fondazione). Va quindi usata con molta prudenza e
solo per prime stime. La portanza ricavata fornisce direttamente la portanza
ammissibile.
In generale, escludendo locali addensamenti, si ottengono dall’elaborazione
carichi superiori ad 100 KPa al di sotto di 1,2 m da p.c.
Al di sotto di 3,1 m sono presenti livelli con spessori mediamente di 20 cm, riferibili
a lenti limoso/argillose, con portanza inferiore.
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DPM 1
Formula olandesi: stima portanza su strato.
Per meglio definire le caratteristiche dei terreni dell’area vengono riportate di
seguito i grafici di altre prove condotte nelle vicinanze. Si nota come
l’andamento sia correlabile con le prove condotte all’interno della proprietà
Nord Edil.
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Grafico di una prova condotta in prossimità dell’area di studio verso sud. Anche
in questo caso si nota un addensamento nel tratto compreso tra 1,5 e 3 m ed
un livello meno addensato che, ad eccezioni di alcuni addensamenti prosegue
fino a circa 10 m da p.c.
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Grafico di una prova condotta in prossimità dell’area di studio verso ovest.
Anche in questo caso si nota un addensamento nel tratto compreso tra 1,5 e 3
m ed un livello meno addensato che, ad eccezioni di alcuni addensamenti
prosegue fino a fondo prova
Successivamente è stata condotta la verifica della portanza a rottura del
terreno di fondazione con le metodiche di Hansen, Terzaghi, Meyerhof e Vesic,
considerando carichi di 100 KN/mq.
È stata utilizzata una correzione (Terzaghi) sui valori della coesione e dell'angolo
d'attrito per tener conto del verificarsi di una rottura localizzata nel terreno al di
sotto della fondazione.
La tipologia di fondazione adottata per il calcolo è una plinto di lato pari a 2 m
posto a 2 m da p.c.
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I parametri sismici utilizzati sono stati i seguenti: SISMA ====================================================== Accelerazione massima (ag/g) 0,029 Effetto sismico secondo EC7/8 Coefficiente sismico orizzontale 0,0059 ====================================================== Coefficienti sismici [N.T.C.] ======================================================================== Dati generali Tipo opera: 2 - Opere ordinarie Classe d'uso: Classe II Vita nominale: 50,0 [anni] Vita di riferimento: 50,0 [anni] Parametri sismici su sito di riferimento Categoria sottosuolo: D* ottenuto da dati SPT Categoria topografica: T1
S.L. Stato limite
TR Tempo ritorno
[anni]
ag [m/s²]
F0 [-]
TC* [sec]
S.L.O. 30,0 0,16 2,57 0,16S.L.D. 50,0 0,19 2,55 0,17S.L.V. 475,0 0,39 2,65 0,29S.L.C. 975,0 0,47 2,68 0,31
Coefficienti sismici orizzontali e verticali Opera: Stabilità dei pendii e Fondazioni
S.L. Stato limite
amax [m/s²]
beta [-]
kh [-]
kv [sec]
S.L.O. 0,288 0,2 0,0059 0,0029S.L.D. 0,342 0,2 0,007 0,0035S.L.V. 0,702 0,2 0,0143 0,0072S.L.C. 0,846 0,2 0,0173 0,0086
NB: i parametri sismici sono stati stimati in base alle evidenze della prova. Per la definizione precisa degli stessi sono necessarie analisi geofisiche tipo MASW
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1) Verifica (carichi imposti di 100 KN/mq) utilizzando dati provenienti da DPM1 A1+M1+R 1 A2+M2+R 2
Sisma
Autore Pressione
limite (kN/m²)
Fattore sicurezza
Pressione limite
(kN/m²)
Fattore sicurezza
Pressione limite
(kN/m²)
Fattore sicurezza
HANSEN (1970) 652,52 6,45 391,41 3,87 391,41 3,87
TERZAGHI (1955) 490,72 4,85 303,39 3 303,39 3
MEYERHOF (1963) 581,06 5,75 341,62 3,38 341,62 3,38
VESIC (1975) 690,41 6,83 415,8 4,11 415,8 4,11
Brinch - Hansen
1970 647,45 6,4 390,94 3,87 390,94 3,87
Disponendo di dati ottenuti da prove SPT per il calcolo dei cedimenti è possibile
fare affidamento al metodo di Burland e Burbidge (1985), nel quale viene
correlato un indice di compressibilità Ic al risultato N della prova penetrometrica
dinamica. La stima ottenuta mostra cedimenti pari a 13 mm conseguenti
all’applicazione dei carichi ipotizzati (100 KN/mq).
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CONCLUSIONI
L’area di studio si trova in Classe di Fattibilità Geologica 2A.
Non sono state evidenziati fattori che sconsiglino l’opera in progetto. L’area di
studio presenta in superficie materiali di riporto, anche grossolani. Al di sotto
sono presenti terreni riferibili ad argille, rintracciati fino a circa 1,2-1,5 m da p.c.
Al di sotto sono presenti terreni, riferibili a sabbie e limo o sabbie sciolte, con
caratteristiche geotecniche discrete. All’interno di questa litozona sono presenti
lenti decimetri che con caratteristiche scadenti.
L’assetto individuato è confermato da prove eseguite nelle immediate
vicinanze dell’area di studio, riportate nelle pagine precedenti.
Per la valutazione dei carichi ammissibili, è stata condotta una verifica,
utilizzando i dati ottenuti da DPM1. Considerando un plinto di lato pari a 2 m,
posato a 2 m di profondità, sono risultati accettabili, nelle condizioni
maggiormente cautelative, carichi di 100 KN/mq.
I cedimenti conseguenti all’applicazione dei sopracitati carichi sono stimati pari
a circa 13 mm.
Considerando la presenza di livelli decimetrici con caratteristiche mediocri si
consiglia in ogni caso, in fase di scavo, di effettuare un controllo finalizzato a
verificare eventuali variazioni nei terreni di fondazione.
Si rimanda agli elaborati progettuali per quanto concerne la rappresentazione
di dettaglio delle soluzioni fondali, nonché per quanto concerne la valutazione
dell'entità dei carichi trasmessi. A tale proposito si rileva che, in ogni caso, questi
ultimi dovranno essere compatibili con le caratteristiche meccaniche del
sottofondo, in presenza di cedimenti trascurabili per tutti i tipi di fondazioni,
lasciando al progettista la scelta della tipologia e delle dimensioni più idonee.
Studio Geologico Di Dr. Geol. Giovanni CoduriVia Partigiani 67 - 28925 - Verbania (VB)Tel/ FAX 0323 557599 [email protected]
PROVA PENETROMETRICA DINAMICA DPM 1Strumento utilizzato... DM30 SA-G
Committente: Data: 24/06/2011Cantiere: Località:
Numero di colpi penetrazione punta Rpd (Mpa) Interpretazione Stratigrafica
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
1
2
3
4
14
20
22
15
11
8
5
3
3
3
3
3
12
32
50
12
21
21
16
20
19
18
19
19
21
12
11
8
7
11
5
2
13
13
9
9
8
11
8
6
8
12
0 5,6 11,2 16,8 22,4 28,0
1
2
3
4
1 60 c
m
0.00
60,0
limo sabbioso
2 60 c
m
120,0
argilla
3 130
cm
250,0
sabbia debolmenteghiaiosa
4
170
cm
420,0
sabbia e limo
Scala 1:50
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PROVA PENETROMETRICA DINAMICA DPM2Strumento utilizzato... DM30 SA-G
Committente: Data: 23/06/2011Cantiere: Località:
Numero di colpi penetrazione punta Rpd (Mpa) Interpretazione Stratigrafica
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
15
22
18
35
28
50
0 5,6 11,2 16,8 22,4 28,0
Scala 1:50
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PROVA PENETROMETRICA DINAMICA DPM2Strumento utilizzato... DPSH TG 63-200 PAGANI
Committente: Data: 08/11/2004Cantiere: Località:
Numero di colpi penetrazione punta Rpd (Mpa) Interpretazione Stratigrafica
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
1
2
3
4
5
6
7
8
9
2
2
3
6
4
5
4
4
4
2
2
3
3
5
16
34
35
38
27
22
42
26
42
34
33
32
26
20
17
24
23
19
21
12
12
12
9
11
13
13
14
15
18
14
13
13
16
20
38
0 5,6 11,2 16,8 22,4 28,0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
1
140
cm
0.00
140,0
2
130
cm
270,0
3
710
cm
980,0
Scala 1:50
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PROVA PENETROMETRICA DINAMICA DPM3Strumento utilizzato... DPSH TG 63-200 PAGANI
Committente: Data: 08/11/2004Cantiere: Località:
Numero di colpi penetrazione punta Rpd (Mpa) Interpretazione Stratigrafica
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
1
2
3
4
5
6
7
8
9
2
3
2
5
5
6
5
6
6
6
6
7
6
5
6
27
16
19
12
44
50
34
36
35
42
28
34
22
17
24
21
15
26
18
13
14
15
28
25
24
17
16
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20
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18
18
14
0 5,6 11,2 16,8 22,4 28,0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
1
150
cm
0.00
150,0
2
120
cm
270,0
3
710
cm
980,0
Scala 1:50