6 fra noi giugno 2012

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L’angolo del Definitorio Saluto di Fr.Mario Testa, Definitore I l Signore è la mia salvezza e con lui non temo più... sono le pa- role di un canto della liturgia che ci aiuta a lodare Dio per le opere stu- pende che ha compiuto in ognuno di noi, ma soprauo perché Dio è la nostra certezza, è presente e cammina insieme a noi. Passo dopo passo, con lo sguar- do rivolto al Signore Risorto, siamo entra nel mese di Giugno e anche la nostra cara Provincia Toscana dei Cappuccini sta issando le vele per aprirsi al vento dello Spirito Santo che fa nuove tue le cose. Sono passa circa tre mesi dal- la celebrazione del Capitolo Pro- vinciale ed è giunto il momento tanto sospirato della formazione delle nuove fraternità. Mentre vi scrivo mi trovo nella mia cellea, dove posso scorgere davan al mio leo, su uno scaffale, l’imma- gine dei nostri cari fratelli: Lucia- no, Corrado e Silverio, che vedo ora sorridere come se dicessero a noi tu: “Avan, coraggio! Pre- ghiamo per voi da quassù! La vita è una bella avventura e vale la pena di essere vissuta con tue le nostre forze, per amore del Signo- re. Non abbiate paura!” Mi fermo un amo commosso, mentre sto scrivendo e mi torna- no in mente le loro voci e le loro baute in modo parcolare l’in- confondibile “E noooo è!!”... che tu noi ricordiamo. Da diversi giorni il Ministro Provin- ciale e i Definitori sono riuni nella stanza che si trova al secondo piano del convento di Montughi, in fondo al cor- ridoio della Curia provinciale, quella che alcuni chiamano la “stanza dei booni”. Fa- ca e impegno mira a valutare proposte e proge per il ridimensionamento della Provincia, che tradoo nella concretezza, significa cercare la formula migliore per poter garanre una buona fraternità per vivere la vita religiosa, pur dovendo fare i con con tante situazioni, struure a noi affidate e lo scarso numero dei fra. Nella tradizione crisana il mese di Giugno è dedicato alla devozione al Sacro Cuore di Gesù: un Cuore mite e umile, pieno di passione e amore per l’umanità. Vogliamo dunque rivolgerci a questo Cuore, per chiedere l’ispirazione e i doni necessari per fare la volontà di Dio e meere in ao le scelte migliori per il bene di tu i fratelli. Dal mese di Aprile i fra toscani han- no ricevuto la visita del nuovo Definitorio Provinciale in tu i nostri luoghi. Anche in ques giorni sono tan i fra che incontriamo nei collo- qui di Definizione. Tan fra, tan vol, tante storie diverse sono passa- te e stanno passan- do davan ai nostri occhi. Una bella ac- coglienza, ricevuta in tan luoghi e una fraterna disponi- bilità, espressa da tan fra, che con- nua a parlare in modo efficace dello sle e della vita dei fra cappuccini toscani. Voglio ringraziarvi tu, a nome del Definitorio, per la capacità di rimeersi in gioco anche quando l’età anagrafica potrebbe ridursi a suggerire pantofole e divano... come verrebbe da pensare o da desiderare a qualcuno. E’ possibile che per alcuni confratelli queste giornate non siano così serene e tranquille. Può darsi che siano momen non facili, anzi dolorosi, soprauo per la chiusura di alcuni conven, la prospet- va di eventuali trasferimen e conse- guen cambiamen. Credo che la fede nel Signore Gesù, l’amore delle persone che ci sono vicine, e lo spirito di obbedienza che abbiamo promesso, ci aiuteranno a ritrovare la se- renità e a trasformare questa tristezza in un senmento nuovo, proprio come ac- cadde ai discepoli che, dopo aver aeso senza comprendere, videro il Signore Ri- sorto e i loro cuori si riempirono di gioia. ME MO IX FestIval dI MusIca sacra 2012 Nato da donna La santità al femminile Direzione Artistica Marco Frisina www.cortonacristiana.it/musica-sacra/festival-di-musica-sacra-2012 6 - 15 L ugLio a CoRToNa

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Pagine informative dei Frati Cappuccini Toscani

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L ’ a n g o l o d e l D e f i n i t o r i oSaluto di Fr.Mario Testa, Definitore

I l Signore è la mia salvezza e con lui non temo più... sono le pa-role di un canto della liturgia che ci aiuta a lodare Dio per le opere stu-pende che ha compiuto in ognuno di noi, ma soprattutto perché Dio è la nostra certezza, è presente e cammina insieme a noi. Passo dopo passo, con lo sguar-do rivolto al Signore Risorto, siamo entrati nel mese di Giugno e anche la nostra cara Provincia Toscana dei Cappuccini sta issando le vele per aprirsi al vento dello Spirito Santo che fa nuove tutte le cose. Sono passati circa tre mesi dal-la celebrazione del Capitolo Pro-vinciale ed è giunto il momento tanto sospirato della formazione delle nuove fraternità. Mentre vi scrivo mi trovo nella mia celletta, dove posso scorgere davanti al mio letto, su uno scaffale, l’imma-gine dei nostri cari fratelli: Lucia-no, Corrado e Silverio, che vedo ora sorridere come se dicessero a noi tutti: “Avanti, coraggio! Pre-ghiamo per voi da quassù! La vita è una bella avventura e vale la pena di essere vissuta con tutte le nostre forze, per amore del Signo-re. Non abbiate paura!” Mi fermo un attimo commosso, mentre sto scrivendo e mi torna-no in mente le loro voci e le loro battute in modo particolare l’in-confondibile “E noooo è!!”... che tutti noi ricordiamo. Da diversi giorni il Ministro Provin-ciale e i Definitori sono riuniti nella stanza che si trova al secondo piano

del convento di Montughi, in fondo al cor-ridoio della Curia provinciale, quella che alcuni chiamano la “stanza dei bottoni”. Fa-tica e impegno mirati a valutare proposte e progetti per il ridimensionamento della Provincia, che tradotto nella concretezza, significa cercare la formula migliore per poter garantire una buona fraternità per vivere la vita religiosa, pur dovendo fare i conti con tante situazioni, strutture a noi affidate e lo scarso numero dei frati. Nella tradizione cristiana il mese di Giugno è dedicato alla devozione al Sacro Cuore di Gesù: un Cuore mite e umile, pieno di passione e amore per l’umanità. Vogliamo dunque rivolgerci a questo Cuore, per chiedere l’ispirazione e i doni necessari per fare la volontà di Dio e mettere in atto le scelte migliori per il bene di tutti i fratelli. Dal mese di Aprile i frati toscani han-no ricevuto la visita del nuovo Definitorio Provinciale in tutti i nostri luoghi. Anche in questi giorni sono tanti i frati che

incontriamo nei collo-qui di Definizione. Tanti frati, tanti volti, tante storie diverse sono passa-te e stanno passan-do davanti ai nostri occhi. Una bella ac-coglienza, ricevuta in tanti luoghi e una fraterna disponi-bilità, espressa da tanti frati, che con-tinua a parlare in

modo efficace dello stile e della vita dei frati cappuccini toscani. Voglio ringraziarvi tutti, a nome del Definitorio, per la capacità di rimettersi in gioco anche quando l’età anagrafica potrebbe ridursi a suggerire pantofole e divano... come verrebbe da pensare o da desiderare a qualcuno. E’ possibile che per alcuni confratelli queste giornate non siano così serene e tranquille. Può darsi che siano momenti non facili, anzi dolorosi, soprattutto per la chiusura di alcuni conventi, la prospet-tiva di eventuali trasferimenti e conse-guenti cambiamenti. Credo che la fede nel Signore Gesù, l’amore delle persone che ci sono vicine, e lo spirito di obbedienza che abbiamo promesso, ci aiuteranno a ritrovare la se-renità e a trasformare questa tristezza in un sentimento nuovo, proprio come ac-cadde ai discepoli che, dopo aver atteso senza comprendere, videro il Signore Ri-sorto e i loro cuori si riempirono di gioia.

ME MO I X F e s t I va l d I M u s I c a s a c r a 2 0 1 2Nato da donna “La sant i tà a l femmini le”

Direz ione Art is t ica Marco Fr is inawww.cortonacristiana.it/musica-sacra/festival-di-musica-sacra-2012

6 - 15 Lu g L i o

a CoRToNa

N e l l a s t a n z a dei bot toni . . .

nelle foto sopra: La tomba, posta in una cap-pella presso il Convento dei Cappuccini nel quar-tiere di Pina in Recife e la continua fila dei pellegrini.

foto al centro: Il Ministro Provinciale della Provincia Nord-Est del Brasile Fr.Francisco Barreto (da sx), insieme a fr.Fabio, fr.Antonio e fr.Piero, nel luogo presso la città di Caruaru, dove sorgerà un grandioso Memoriale-Santuario, dedicato al santo cappuccino. foto a dx: Un suggestivo scorcio della grande tenda, durante la solenne liturgia del 27 Maggio e la visita fraterna ai confratelli missionari ancora presenti in Brasile: fr.Bernardino (seduto), Fr.Fernando (lenti scure) e fr.Giuseppe Maria (in maglietta).

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arrare storie è una delle attività più comuni e più belle che l’uomo possa compiere. Più comuni perché la presenza di ciascuno di noi all’altro è sempre un narrare se stessi, persino nel silenzio; più belle perché narrare una storia significa consegnare qualcosa di sé, o che comunque ha a che fare con se stessi, ad un altro, perciò stesso arric-chendolo. E chi sa quante, ciascuno di noi, ne ha sentite o raccontate di storie: di tristi o di gaie, di piccole o grandi, di fantastiche ed epiche o di reali e tragiche. Quella che insieme a fr.Fabio e fr.Antonio abbiamo ti-midamente riletto dal 19 al 29 maggio scorso, nel Nordest del Brasile, visitando i nostri confratelli cappuccini, è una storia di santità. E’ la storia di fr.Damiano da Bozzano, pic-colo frate della nostra terra di Toscana, vissuto 99 anni, di cui gli ultimi 66 peregrinando lungo le scomode strade che rigano il suolo brasiliano. In quei giorni non abbiamo let-to libri, semmai abbiamo ascoltato una storia scritta negli occhi e nella mente di tanti uomini e donne, accorsi fidu-ciosi a celebrare, vicino alle spoglie mortali del loro grande predicatore e apostolo della misericordia, la gioia per la so-lenne conclusione del processo diocesano per la beatifica-zione e canonizzazione di frei Damião (27 Maggio 2012).

Una storia scritta prima di tutto nella mente e nel cuo-re di fr.Ferdinando, che per 50 anni ha accompagnato nella sua avventura missionaria fr.Damiano e che ancora, dall’alto dei suoi 94 anni, riesce a trasmettere la passione di una vita intrisa di sacrificio. Nella mente e nel cuore di fr.Bernardino, missionario ormai sazio di anni e di fatiche apostoliche, che novantaduenne, si diletta a sciorinare, a memoria, la cronologia della sua lunga vita. Nella mente e nel cuore di fr.Giuseppe Maria, mite e delicato confratello, paziente tessitore di “sogni” di semplicità e di fraterna con-divisione della fede. Ma soprattutto, una storia scritta nella semplice e fisica fede di tanta gente, per lo più povera, che spesso ha per-corso centinai di chilometri, accettando di dormire sotto una tenda, di mangiare un boccone di pane offerto dai fra-ti, pur di ricevere una parola di speranza, un segno di per-dono; di toccare lo scuro marmo che difende le reliquie di un uomo così vecchio eppure così attuale: un uomo che ha capito il segreto della nostra vita di consacrati, il segreto cioè di raccontare con le parole e con la vita, tra tutte le storie possibili, la sola a cui il cuore dell’uomo davvero anela, quella buona del Vangelo e del perdono.

N

F r e i D a m i � o : a p o s t o l o d e i n o s t r i g i o r n i

A cura di Fr.Piero Vivoli

P.Damiano da Bozzano (LU) è considerato il “P.Pio” del Brasile e la sua tomba è meta di una interrotta processione di pellegrini che, in particolari occasioni, diventano migliaia e migliaia, provenienti da ogni parte di quell’immenso Paese. Sulla sua tomba vi sono incise le sue parole, come testamento per i suoi devoti:

“Sempre pregherò per voi e, anche dopo morte, se Dio mi concederà un posto in cielo,continuerò a pregare per voi, chiedendo a Dio che vi protegga da ogni male

e vi raduni un giorno con me in Paradiso”.

C A L E N D A R I O D E L m I N I s t R OE D E f I N I t O R I O I N G I u G N O

21 fr. luigi senesi 22 fr. flavio evangelisti24 fr. giovanni lazzaroni, fr. giovanni liverani, fr. giovanni roncari25 fr. guglielmo fantuzi fr. guglielmo papucci,29 fr. paolo balloni, fr. pietro landi, fr. pier paolo nocentini, fr. piero vivoli, fr. gian paolo salotti30 fr. teobaldo ricci

02 fr. eugenio caperoni, fr. eugenio mattioli13 fr. antonio landi, fr. antonio picchi, fr. antonio picciallo fr. antonio simonetti14 fr. aureliano t.liveri,

fr. eliseo grassini 16 fr. ferruccio perini 21 fr. luigi brocchi, fr. luigi lorusso, fr. luigi ruggiero fr. luigi savi, fr. luigi santini

O N O M A S T I C I D I G I u G N O

A N N I v E R s A R I 75 anni di Professione 29 fr. alessandro merighi, fr. stanislao livi 70 anni di Professione 29 fr. valentino Vuga

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I n v I t o a v I t e r b oSiamo alcuni frati che erano studenti insieme, fine anni ses-santa e inizio anni settanta, allo Studio Teologico Interprovin-ciale di Viterbo, all’epoca di P.Ubaldo Terrinoni Direttore e dei Franci’s Boys, per interderci. Lazio, Abruzzo e Toscana le Pro-vince madri. Siamo tutti grati ai superiori che ci offrirono que-sta storica opportunità di vivere una bellissima esperienza di vita fraterna proprio nel periodo conclusivo della formazione. Col passare degli anni è cresciuto il desiderio di rivedersi...e sicuramente saremo contentissimi di passare qualche ora in-sieme. L’appuntamento è fissato per giovedì, 21 Giugno, alle ore 10,00. Celebreremo la S.Messa di ringraziamento e stare-mo a pranzo insieme. Chi ha foto può ripescarle e portarle. E avremo tante cose da dirci. L’invito è rivolto a tutti, indi-stintamente. Un abbraccio fraterno e a presto. PS. Sarà utile un cenno di conferma. Portare camice e stola. fr.Lino Brocchi 339.5994290 fr.Appio Rosi 347.2235595; e-mail: [email protected]

Il gruppo Janua Coeli continua con i suoi molteplici concerti, ad evan-gelizzare, portando l’annuncio dell’amore e della premura che Dio ha verso ogni suo figlio, soprattutto il più bisognoso della sua Misericor-dia senza limiti. Prima dell’esibizione, Fr.Andrea e i ragazzi del gruppo, si incontrano con i numerosi giovani presenti, dialogando e testimo-niando il proprio cammino di fede e la gioia che il dono della musica e il pregare insieme trasmettono. Gli appuntamenti di Giugno: Venerdì 1: San Marcello Pistoiese (PT) - Concerto acustico Venerdì 15: Pistoia - La Ferruccia - Concerto rock Sabato 16: Genova - via Riboli n° 20, sala Sorriso Francescano - Concerto rock.

Ven. 1: Riunione del DefinitorioSab. 2: Torricchio: incontro con il Consiglio Regionale OFS assieme ai Ministri Prov. OFM e OFMConv.Lun. 4 - Ven. 8: Riunione del DefinitorioLun. 11 - Ven. 15: Riunione del DefinitorioDom. 17: Massa convento: Partecipa alla festa di S. Antonio.Lun. 18 - Sab. 23: Frascati: Assemblea CIMPCap e Incontro dei Definitori del Centro Italia.Lun. 25 - Dom. 15 Luglio: Prevalentemente a Le Celle di Cortona.

Circa 80 gifrini in rappresentanza di tutti i consigli regio-nali della Gi.Fra italiana, si sono incontrati nel week end del 18-20 maggio 2012 nel convento dei Frati Cappuc-cini di Poppi (AR), per il consueto appuntamento con il Capitolo fraterno di fine anno. Una tre giorni all’inse-gna della condivisione e della fraternità all’interno della quale si sono gettate le basi per il prossimo anno.

Janua Coeli i n C o n c e r t o

Sabato, 19 Maggio 2012, di prima mattina, è decedu-to, nell’Infermeria fiorentina dei cappuccini, Don Ottavio Pampaloni, olim Fr.Costante da Faella (1921-2012). Ne facciamo grata memo-

ria, perché, per ben 43 anni (1937-1980), fu stimato confratello della “Provincia Toscana dei caPPuccini”. Il suo passaggio al clero

diocesano (1980) non ha offuscato la memoria della sua testimonianza cappuccina, che fu certamente operosa e lodevole. Lo ricordiamo come educatore, insegnante, parroco, definitore, scrittore. La malattia lo riportò tra i confratelli cappuccini (2004) e

tra essi ha trascorso gli ultimi travagliati anni e da essi fa ricevuto fraterna assistenza, che, certamente, gli fece ri-vivere una nuova primavera cappuccina, pur negli anni del tramonto. Il saio cappuccino, indossato, come desiderava, nella sepoltura, ha sanzionato la ritrovata fraternità. E noi pensiamo che il Serafico Padre l’abbia subito ab-

bracciato come suo “vero frate” e, come tale, l’abbia pre-sentato a tutti i frati del Paradiso!

Don Ottavio P . C o s t a n t e Pampaloni da Faella

L a G i . F r a . d ’ I t a l i a a P o p p i

olim

Per contattare la Redazione Fra Noi Telefono: 055 -46 . 24774 E-mail: [email protected] AttendiAmo notizie dAlle frAternità

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S

Dal Manoscritto di P.Filippo Bernardi

del P.Michel Angelo da Ragusa della Prov.a della Marca , Soggetto qualificato non meno in genere di spirito, che di dottrina. Il secondo è la promozione alla Sagra Porpora del P.Francesco Maria d’Arezzo, Predicatore del Sagro Palazzo, qual per esser membro della nostra Provincia di Toscana, vien questa ad haver parte maggiore dell’altre nella comune allegrezza. Ed il terzo motivo si è la Canonizzazione del B.Felice, la quale, siccome più de gli antedetti due motivi accresce lustro, e splendore alla Religione, così ha cagionato nel cuore di tutti i suoi Religiosi somma allegrezza, e consolazione. Tralasciamo dunque per adesso la relazione e del Capitolo Generale e della promozione del Cardinale, ho risoluto descrivere primieramente le Sacre misteriose Funzioni fatte dalla Santità del Sommo Pontefice Cle-mente XI, nel collocare solennemente in pubblica forma il detto Beato nel Catalogo de’ Santi; e secondariamente poi lasciar memoria delle segnalate dimostrazioni di festa, e d’allegrezza, che in tal congiuntura si son ve-dute non solamente in Roma, ma in ogni parte d’Italia, e fuori ancora; le quali realmente sono state celebrate con tanta solennità e con pompa sì magnfica, che non vi è memoria esserne state fatte delle consimili, non che maggiori, nelle Canonizzazioni de’ tempi andati: indizio manifesto della singolar divozione, che tutte le Nazioni Cattoliche professano a questo Beato Servo del Signore, per cui intercessione e merito non sono scarse le grazie, che la divina bontà in ogni luogo, e tempo si degna compartire a prò di chi con viva fede l’invoca nelle sue necessità. Intraprendo volentieri questa piccola fatica ad oggetto che resti mag-giormente glorificato Iddio, mentre Egli ‘elevat de terra egenum, ut sedeat cum Principibus et Solium Gloriae teneat’. Potrà anche servire alle Persone Religiose di camminare con più fervore per la strada della Perfezione, e della Santità, vedendo che questa sola basta per illustrare perpetuamente chi la possiede, benché nato in luogo oscuro, e di basso lignaggio, come si vede chiaramente in S.Felice…(P.Filippo Bernardi da Firenze (1649-1721), in MEMORIE della Canonizzazione di S.FELICE, pag. 1s.)

A cura di Fr.Giacomo Carlini

S.Felice da Cantalice in un mamoscritto

ospendiamo, in occasione dell’ Anno Feliciano, la nostra mensile memoria artistica, di cui, d’altra parte, S.Felice è stato un prota-gonista con i quadri a lui dedicati nelle chiese cappuccine, e dedichiamo la nostra attenzio-ne ad un manoscritto d’archivio, ignoto, forse, anche ai cappuccini toscani! Pensiamo di compiere un omaggio a S.Felice, ricordandogli quello che i suoi con-fratelli fecero per lui in quel lontano e magnifi-co anno “1712”. Il nostro manoscritto, dunque, racconta quello che fecero i cappuccini in quella solen-ne occasione. La canonizzazione di S.Felice galvanizzò, in qualche modo, i suoi confratelli. Alle feste romane seguirono quelle organizza-te nelle varie Province dell’Ordine e, almeno in Toscana, nei singoli conventi. Viveva, in quegli anni, il maggior archivista che abbia avuto la Provincia Toscana: P.Filippo Bernardi da Firenze (1649-1721). Infaticabile raccoglitore di memorie, non si fece sfuggi-re il grande evento della canonizzazione di S.Felice. Lasciò, quindi, una minuziosa descri-zione delle feste celebrate a Roma e di quelle organizzate in ogni convento della Toscana e non trascurò quelle in altre Province. Ecco il titolo del nostro Manoscritto: Me-morie della canonizzazione di S. Felice Cap.no e delle feste, che in quell’oc-casione si son fatte in diversi conven-ti della Religione, singolarmente in Roma, Napoli, Genova e altri luoghi”. Il manoscritto consta di ben 786 pagine; la scrittura è limpidissima, la pagina perfetta. P.Bernardi non poteva fare un omaggio più bello al primo santo dell’Ordine e a me ha trasmesso il ricordo storico di un evento, che, dopo 300 anni, continua a trasmettere il candore della santità serafica.

Q uest’ Anno 1712 ha apportato a tutta la Religione Cappuccina indicibil giubbilo per triplice motivo. Il primo è la celebrazione del Capitolo Generale, coll’elezione del nuovo Ministro, caduta in persona