5° convegno osservatorio sulle attività di manutenzione degli aeroporti italiani - malpensa,...
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Osservatorio sulle Attività di Manutenzione degli Aeroporti Italiani
Arch. Giorgio A. M. CasconeENAC - Direzione Regolazione Ambiente, Aeroporti e Trasporto Aereo
5° CONVEGNO
Aeroporto Milano Malpensa, 25 Ottobre 2012
Verso la Circolare APT 10 A
5° Convegno Osservatorio sulle Attività di Manutenzione degli Aeroporti Italiani - Malpensa, 25/10/2012
Intro - Background
La sicurezza delle operazioni
degli aa/mm su piste wet o
contaminate presuppone
l’interazione di diversi
soggetti (Gestore, ATS,
Pilota), ad ognuno dei quali
sono attribuiti compiti e
responsabilità precise.
GESTORE APT
PULIZIA INFRASTRUTTURE
RILIEVO CONDIZIONI PISTA
TRASMISSIONE DATI AD ATS
DIFFUSIONE INFORMAZIONI
RACCOLTA REPORT PILOTI
UTILIZZO DATI PER FINI OPERATIVI
REPORT DI BRAKING ACTION
ENTE ATS
PILOTA
Intro - Operazioni su piste contaminate: la catena delle informazioni
5° Convegno Osservatorio sulle Attività di Manutenzione degli Aeroporti Italiani - Malpensa, 25/10/2012
Fornitura dati di
performance aa/mm
ATSGestore
Aeroporto
Industria Aeronautica
Valutazione Stato Pista
Pi-Rep
Pilota - Operatore
Aereo
L’interazione dei vari attori è evidente nel processo di raccolta e diffusione delle informazioni sullo stato della pista…
…ma l’esperienza ha dimostrato che non sempre i vari attori parlano un “linguaggio comune”…
Diffusione Informazioni: Stato
pista / Braking Action
Pi-Rep: Braking Action
Intro - Fonti di imformazioni sulle condizioni della pista
5° Convegno Osservatorio sulle Attività di Manutenzione degli Aeroporti Italiani - Malpensa, 25/10/2012
Esistono tre fonti di informazioni sulle condizioni della pista…
Misure del coefficiente di aderenza (CFME)Problematiche: Affidabilità degli strumenti in determinate condizioni, difficoltà di correlazione tra le misure e le prestazioni degli aa/mm
Problematiche: Incongruenze nei termini e nelle definizioni, tempestività dei Notam, difficoltà nella rilevazione degli spessori
Problematiche: Mancanza di correlazione tra i report di differenti tipi di aa/mm, soggettività del giudizio
Report di Braking Action (Pi-Rep)
Verifica della contaminazione (Tipo, diffusione, spessore)
Ognuna di queste fonti, se utilizzata come unico elemento di valutazione, mostra dei limiti …
5° Convegno Osservatorio sulle Attività di Manutenzione degli Aeroporti Italiani - Malpensa, 25/10/2012
Per questo, da alcuni anni - su impulso di vari
stakeholder - l’ICAO ed alcune Authority
nazionali hanno avviato una generale revisione
della normativa in materia di operazioni su
piste contaminate (stima delle prestazioni
attese dagli aa/mm, metodologie per la
valutazione delle condizioni delle piste,
modalità di diffusione delle informazioni).
L’evoluzione del quadro normativo
ICAO - Proposal for the Amendment of Annex 14 Volume I,
Annex 15 and PANS-ATM - Circular 329 (Assessment, Measurement & Reporting
of Runway Surface Conditions)
FAA- AC 150/3200_30C - Airport Winter Safety and
Operations
UK CAA- CAP 168 - Licensing of Aerodromes - CAP 683 - The Assessment of Rwy Surface Friction
Characteristics- Notal 2010/09
L’evoluzione del quadro normativo
5° Convegno Osservatorio sulle Attività di Manutenzione degli Aeroporti Italiani - Malpensa, 25/10/2012
Le modifiche normative adottate/proposte convergono su:
Riconoscimento di limitazioni all’ uso dei CFMEin determinate condizioni (es. slush) a causa del contaminant drag e della variabilità del contaminante e della mancanza di correlazione tra misure di m e braking performance dell’a/m
Modalità di valutazione delle condizioni della pista si delinea un approccio di tipo integrato nella valutazione delle condizioni delle piste contaminate (Estimated Surface Friction)
Revisione delle modalità di diffusione delle informazioni non è più raccomandata la trasmissione ai piloti delle misure di m, che - laddove rilevato - è solo uno degli indicatori dello stato della pista; è enfatizzata l’importanza della diffusione ai piloti delle condizioni di contaminazione (tipo e spessore)
L’evoluzione del quadro normativo
5° Convegno Osservatorio sulle Attività di Manutenzione degli Aeroporti Italiani - Malpensa, 25/10/2012
Proposta di Emendamento agli Annessi ICAO 14 e 15
Proposta di modifica all’Annesso 14 e della Circolare
ICAO 329
- Razionalizzazione delle definizioni relative alla
contaminazione
E’ proposto un allineamento delle definizioni con quelle
utilizzate dalle norme in materia di certificazione e operazioni
aa/mm (EASA CS 25 - Eu-Ops 1.1480)
- Definizione di limitazioni all’uso dei CFME
Sono evidenziati la mancanza di correlazione con le
performance degli aa/mm ed i problemi di affidabilità in
determinate condizioni
- Introduzione del concetto di valutazione delle
condizioni della pista in luogo della misura del m -
Estimated Surface Friction
La misura del m è intesa come parte di una verifica più ampia
dello stato della pista
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Proposta di Emendamento agli Annessi ICAO 14 e 15
Novità introdotte dalla proposta di emendamento
all’Annesso 15
Proposta di modifica del Modello
Snowtam5° Convegno Osservatorio sulle Attività di Manutenzione degli Aeroporti Italiani - Malpensa, 25/10/2012
Condizioni della Pista: Estimated Surface Friction o Braking Action ?
I due termini sono stati - e sono ancora - spesso confusi nel mondo aeronautico; per questo ICAO ha ritenuto, nell’ambito della recente Circolare 329 e della proposta di emendamento agli Annessi 14 e 15 di doverne chiarire il significato.
Braking Action: “represents the pilot’s characterization of the deceleration associated with the wheel braking effort and directional controllability of the aircraft. The term is used in pilot reports (PIREPs)”
Estimated Surface Friction: “represents the ground staff’s assessment, for SNOWTAM reporting purposes, of the slipperiness of the runway surface due to the presence of contaminants and prevailing weather conditions” […] “the total assessment of the slipperiness of the surface as judged by the ground staff based upon all information available”
Il termine Estimated Surface Friction è attualmente riportato sull’Edizione in vigore dell’Annesso 15 in vigore, ma non trova ancora riscontro nell’Annesso 14 in vigore.
5° Convegno Osservatorio sulle Attività di Manutenzione degli Aeroporti Italiani - Malpensa, 25/10/2012
Le misure dello spessore del contaminante: dove, come e perché ?
La misura dello spessore medio del contaminante in mm per ogni terzo di pista - con accuratezza di 2 cm per dry snow, 1 per wet snow e 0,3 per slush - è uno dei dati richiesti (insieme al tipo) per la compilazione del Mod. Snowtam ICAO.
Perchè misurare: il dato è di vitale importanza per i piloti, in quanto consente di stabilire le performance attese in conformità alle norme di certificazione (EASA CS 25-1591); i manuali degli aa/mm riportano di norma tabelle basate su tali dati.
Dove misurare: un metodo di campionamento è quello proposto dal CAA UK nel CAP 168 App. 3D che propone misure ad intervalli di circa 300 m a distanza tra 5 e 10 m dall’asse della pista per ogni lato.
Come misurare: possono essere utilizzati strumenti di tipo tradizionale (calibri, spessori) o tecnologie più performanti (es.: Runway Surface Condition Sensor).
5° Convegno Osservatorio sulle Attività di Manutenzione degli Aeroporti Italiani - Malpensa, 25/10/2012
La diffusione delle informazioni: una questione di tempo …
E’ comunque necessario tenere presente che:
- in presenza di contaminazione della pista l’efficacia dell’informazione aeronautica rivolta ai piloti è, prima di tutto, una questione di tempo …
- le condizioni della superficie di una pista possono cambiare rapidamente in funzione di diversi fattori variabili nel tempo (temperatura, vento, etc.) !
- le informazioni diffuse con ritardo, sono inefficaci e possono, in certi casi, risultare addirittura fuorvianti …
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A seguito dell’incidente di overrun
occorso nel 2005 ad un B737
all’Aeroporto di Chicago Midway, la FAA -
allo scopo di rivedere le norme sulle
operazioni su piste contaminate -
promosse la costituzione del Takeoff and
Landing Performance Assessment
Aviation Rulemaking Committee (TALPA
ARC), costituito dai rappresentanti dei
divesri Stakeholder: Authority, Operatori,
Aeroporti, Industria ed altre
Organizzazioni di settore.
LA MATRICE TALPA ARC: UN APPROCCIO INTEGRATO
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Operatori American Delta Federal Express United US Airways…
Industria Airbus Boeing Embraer…
Aeroporti Chicago
…
Authorithy FAA Transport Canada …
Altre Org. ACI NTSB …
COMPONENTI TALPA ARC
LA MATRICE TALPA ARC: UN APPROCCIO INTEGRATO
Il fulcro del lavoro svolto dal TALPA ARC è costituito dalle
Raccomandazioni emanate nell’aprile 2009, contenenti la
Runway Condition Assessment Table, una matrice per la
valutazione delle condizioni della pista (rwy condition code).
Il rwy code (variabile da 0 - braking action nihil a 6 - pista dry e
compatibile con la codifica Snowtam 1-5), è determinato in base
a tipo e spessore del contaminante ed alla OAT; braking action e
m costituiscono downgrade criteria.
La matrice è stata assoggettata ad un fase di validazione sul
campo negli US, a seguito della quale sono stati apportati
correttivi che non ne stravolgono comunque l’impianto. Il metodo
è in corso di validazione anche nel Regno Unito.
In attesa dell’approvazione finale da parte della FAA, la matrice è
utilizzata da alcuni operatori e da parte dell’industria
aeronautica.
Tratto da: TALPA ARC - Airport/Part 139 Working Group
Recommendation, - April 9, 20095° Convegno Osservatorio sulle Attività di Manutenzione degli Aeroporti Italiani - Malpensa, 25/10/2012
Criteri per l’assegnazione del Rwy Condition Code
1. Assegnazione preliminare del Runway Condition Code
Determinazione del tipo di contaminante Misurazione dello spessore del contaminante Misurazione temperatura dell’aria esterna (OAT)
2. Correzione (downgrade) del Rwy Condition Code
Misura del µ (coefficiente di aderenza) Acquisizione dei Report dei piloti (Pi-Rep) Valutazioni basate sull’Esperienza /Osservazioni *
N.B.: L’ultima versione della matrice prevede la possibilità di upgrade a
determinate condizioni
* In presenza di OAT prossime al punto di congelamento dovrà essere
valutata la riduzione del RCC
LA MATRICE TALPA ARC: UN APPROCCIO INTEGRATO
5° Convegno Osservatorio sulle Attività di Manutenzione degli Aeroporti Italiani - Malpensa, 25/10/2012
Matrice TALPA ARC (versione modificata post validazione)
LA MATRICE TALPA ARC: UN APPROCCIO INTEGRATO
L’applicazione di questa metodologia non richiede
l’esecuzione di particolari misure dello spessore del
contaminante; è unicamente necessario distinguere
tra spessori al di sopra e al di sotto di 3 mm.5° Convegno Osservatorio sulle Attività di Manutenzione degli Aeroporti Italiani - Malpensa, 25/10/2012
Punti di forza della Metodologia elaborata dal
TALPA - ARC
La terminologia utilizzata è operativamente fruibile
sia per il Gestore aeroportuale sia per l’operatore
aereo che, pertanto, “parlano” un linguaggio
comune privo di ambiguità.
Per la valutazione dello stato della pista sono
utilizzati tutti gli elementi a disposizione, a partire
dalle condizioni di contaminazione fino alle misure
del coefficiente di aderenza ed ai Pilot Report.
La Normativa Nazionale
La normativa nazionale in materia di condizioni superficiali delle piste è sostanzialmente costituita dalla Circolare ENAC APT 10. La circolare necessita di una complessiva revisione con le seguenti finalità:
1 - Adeguamento al quadro normativo e regolamentare nazionale (CdN e RCEA: responsabilità ed organizzazione del Gestore, ruolo ENAC)
2 - Recepimento degli orientamenti emersi a livello internazionale in merito alle verifiche di tipo operativo (Circolare ICAO 329, proposta Emendamento degli Annessi ICAO 14 e 15, etc.)
3 - Necessità di una distinzione tra verifiche di tipo funzionale e verifiche a scopo operativo (la Circolare APT 10 risulta complessivamente più orientata agli aspetti di carattere manutentivo ma determina comunque delle ambiguità)
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Le attività dell’ENAC sul tema
Emendamento della Normativa ENAC
Pubblicazione della Circolare APT 10-A
Pubblicazione dell’Emendamento 9 al RCEA
Fase di pre-consultazione: avviata (ottobre 2012)
Fase di Consultazione interna: programmata (entro novembre 2012)
Fase di consultazione esterna: programmata (entro dicembre 2012)
Avvio di una fase sperimentale
Raccolta dati basata sull’uso della Matrice TALPA ARC
Avvio attività: programmato (novembre 2012)
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Circolare APT 10A - Obbiettivi
Obbiettivi
Inquadrare la circolare nel nuovo contesto
normativo
Operare una distinzione tra verifiche funzionali ed
operative
Rivedere, ove necessario, le attuali pratiche di
manutenzione
Definire le tipologie di contaminazione di
interesse operativo
Fornire linee guida per la valutazione delle piste
contaminate
Definire le limitazioni all’uso operativo dei CFME
Promuovere la “Back to Blacktop” Policy
Stabilire le modalità di diffusione delle
informazioni via ATS
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Struttura della Circolare APT 10-A
1.PREMESSA/ 2.SCOPO/ 3. APPLICABILITA’/ 4. RIFERIMENTI
NORMATIVI
5. DEFINIZIONI
6. VERIFICA CARATTERISTICHE FUNZIONALI DELLA
PAVIMENTAZIONE
6. 1 Sistemi e procedure per il monitoraggio periodico del
coeff. di aderenza
7. VERIFICA CONDIZIONI SUPERFICIALI DI PISTE WET O
CONTAMINATE
7.1 Pista wet
7.2 Pista contaminata
7.2.1 Velo d’acqua superiore a 3 mm (standing water)
7.2.2 Slush e neve non compattata
7.2.3 Neve compattata e ghiaccio
8. QUALIFICAZIONE DEL PERSONALE
9. DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI SULLO STATO DELLA PISTA
10. DECORRENZA
Circolare APT 10A - Struttura
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Circolare APT 10A - Definizioni
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Azione frenante (braking action) - rappresenta una stima (non misura) da parte di un pilota delle condizioni di aderenza e del controllo direzionale riscontrate a seguito di un atterraggio su pista contaminata.
Aderenza Stimata della Superficie (estimated surface friction) - verifica globale della scivolosità della pista, in presenza di contaminanti, effettuata dal Gestore per l’emissione dello Snowtam, sulla base dell’insieme dei dati disponibili. Pista contaminata (Eu-Ops 1.480) - più del 25% della pista è coperta da acqua, slush, neve non compatta di spessori maggiori di 3mm, neve compatta, ghiaccio.
Pista asciutta (dry) - pista priva di contaminanti ed umidità visibile.
Pista bagnata (wet) - pista non classificabile “asciutta” né “contaminata” (velo d’acqua non superiore a 3 mm).
Contaminanti: Neve asciutta (dry snow) / Neve bagnata (wet snow) / Neve compattata (compacted snow) / Slush (slush) / Ghiaccio (ice) / Wet Ice
La Circolare ENAC APT 10A introduce nell’ambito della normativa nazionale alcune definizioni in accordo con le previsioni ICAO ed Eu-Ops.
Manutenzione delle pavimentazioni
VERIFICA DELLE CARATTERISTICHE FUNZIONALI
Il mantenimento dei parametri funzionali delle piste (pendenze, regolarità, macro e micro-tessitura) è un elemento determinante per la mitigazione del rischio di runway excursion in presenza di determinate tipologie di contaminazione (loose contaminats).
A tal fine è necessario assicurare un monitoraggio costante dei parametri funzionali delle pavimentazioni (verifiche periodiche di regolarità - IRI, tessitura - BPN/HS, aderenza) ed una manutenzione preventiva e programmata nell’ambito di appositi Piani (PMS).
Risulta inoltre di fondamentale importanza la verifica periodica e la manutenzione e pulizia degli impianti di smaltimento della acque meteoriche, al fine di evitare accumuli d’acqua in caso di pioggia.
Verifiche funzionali
Non solo misure del coefficiente di aderenza …
Circolare APT 10A - Verifica caratteristiche funzionali
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Manutenzione delle pavimentazioni
Rimozione dei depositi di gomma
Sistemi e procedure per il monitoraggio del coefficiente di aderenza
Il m è un parametro in grado di fornire una caratterizzazione pratica, efficiente ed economica delle condizioni di aderenza.
Obbiettivo: evitare un decadimento delle caratteristiche di aderenza al di sotto del livello minimo stabilito e programmare in tempo utile gli interventi necessari
La Circolare APT 10A fornisce indicazioni e criteri su: - Modalità di esecuzione delle misure- Emissione dell’informazione aeronautica in caso di pista
slippery- Elaborazione e analisi di dati a cura del PH Manutenzione- Calibrazione e taratura dei CFME
L’Allegato A riporta:- valori di riferimento (di progetto, di manutenzione, livello minimo accettabile)- cadenza delle misure del coefficiente di aderenza in funzione dei movimenti- periodicità degli interventi di sgommatura della pista
Circolare APT 10A - Verifica caratteristiche funzionali
Monitoraggio del Coefficiente di Aderenza(su pista dry con dispositivo self-
wetting)
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Diffusione informazioni aeronautiche
Adozione provvedimenti operativi
VERIFICA DELLE CONDIZIONI SUPERFICIALI DI PISTE WET O CONTAMINATE PER FINI OPERATIVI… dalla misura del m alla valutazione delle stato della pista …
Il RCEA prevede che, nei casi in cui la pista sia bagnata o contaminata vengano rilevate le condizioni della superficie per comunicarle ai piloti, determinando la diffusione, il tipo e lo spessore del contaminante e - quale misura di carattere complementare - le condizioni di aderenza.
I termini “condizioni di aderenza” ed “estimated surface friction” sono stati introdotti in luogo del coefficiente di aderenza per tener conto delle limitazioni all’uso degli strumenti di misura (sia per la difficoltà di correlazione tra misure e prestazioni degli aa/mm sia per l’affidabilità in determinate condizioni ). In ogni caso il m, ove determinabile, è solo uno degli indicatori delle condizioni della pista, da utilizzare nell’ambito di una verifica più ampia. Le misure del m sono utili dopo la rimozione dei contaminanti per verificare il ripristino delle condizioni di aderenza.
Verifiche operative(valutazione delle condizioni di una pista quando è bagnata o
contaminata)
Circolare APT 10A - Verifica condizioni operative
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Slush / Neve non compattata > 3mm
CONTAMINATED
Il Gestore rileva e comunica all’ATS i dati sulla diffusione e l’entità della contaminazione
le condizioni di aderenza della pista possono desumersi dalle rilevazioni periodiche su pista dry
WET
Con
diz
ion
i d
ella P
ista
{ Il Gestore rileva e comunica all’ATS il tipo, la diffusione, lo spessore della contaminazione, le condizioni della superficie (è sconsigliata la diffusione dei valori di m)
Il Gestore rileva e comunica all’ATS i dati sulla diffusione e l’entità del contaminante; ICAO ammette la possibilità di rilevare il coefficiente di aderenza (Doc.9137-2 t.4-1)
{Acqua > 3mm (standing water)
Neve compatta Ghiaccio *
Acqua ≤ 3mm
Definizioni EU-OPS 1.480
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Circolare APT 10A - Verifica condizioni operative
DRY
* Wet Ice - caso particolare
INITIAL TRAINING
RECURRENT TRAINING
Obbiettivo della formazione, iniziale e ricorrente, è rendere gli addetti competenti e consapevoli dell’impatto di errori e deviazioni sulla safety.
Formazione Addetti Ispezioni Pista- parametri funzionali caratterizzanti le condizioni delle piste- strumenti e metodi per la verifica funzionale di una pista- terminologia per la definizione delle condizioni di una pista- strumenti e metodi per la verifica delle condizioni di una pista- modalità di reporting delle condizioni di una pista contaminata- procedure operative di riferimento del Manuale d’Aeroporto
Qualificazione Addetti all’uso degli strumenti di misura (erogata preferibilmente dal costruttore dello strumento)- elementi teorici e pratici sul fenomeno dell’aderenza- modalità d’uso e manutenzione ordinaria dello strumento- modalità di controllo della calibrazione prima di ogni utilizzo- condizioni e limitazioni d’uso degli strumenti- addestramento pratico (training on the job)
Circolare APT 10A - Qualificazione del personale
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DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI AERONAUTICHE
In caso di contaminazione, al Gestore spetta il compito di rilevare le condizioni della superficie della pista e riportarli all’Ente ATS; i report contengono l’indicazione del tipo, dello spessore e della diffusione del contaminante e le informazioni disponibili sulle condizioni di aderenza, oltre alla larghezza pulita della pista se inferiore al totale, le condizioni delle aree esterne, la presenza di cumuli di neve e loro altezza.
Al fine di prevedere la possibile evoluzione delle condizioni della pista è utile monitorare la temperatura dell’aria in quanto la variazione di tale parametro influisce sullo stato fisico di contaminanti come neve e ghiaccio modificandone l’influenza sulle condizioni di aderenza.
E’ essenziale che tali dati siano diffusi con immediatezza e mantenuti aggiornati, monitorando costantemente la situazione al fine di rilevare cambiamenti significativi delle condizioni in atto.
Circolare APT 10A - Diffusione delle Informazioni
5° Convegno Osservatorio sulle Attività di Manutenzione degli Aeroporti Italiani - Malpensa, 25/10/2012
Il Regolamento ENAC “Servizio Informazioni Aeronautiche” (Ed. 1 - 2007) illustra le modalità di diffusione delle informazioni inerenti le condizioni della pista in presenza di contaminazione, inclusa la compilazione del Mod. Snowtam ICAO
Cap. 2 – IL MANUALE DELL’AEROPORTO (cfr. par. 6.6, lett. g) e h))- Armonizzazione delle definizioni relative alle procedure operative
per la verifica delle condizioni superficiali dell’area di movimento, sostituzione del termine “azione frenante” con il termine “condizioni di aderenza” / “estimated surface friction”
Cap. 3 – CARATTERISTICHE FISICHE DEGLI AEROPORTI (cfr. par. 11) - Previsione del monitoraggio delle caratteristiche funzionali della
pista (pendenze, regolarità, tessitura) e delle condizioni degli impianti di drenaggio
- Promozione dell’azione di rimozione dei contaminanti dalle superfici pavimentate come obbiettivo primario del Gestore
- Inserimento di indicazioni sulle condizioni manutentive da garantire per le vie di rullaggio ed i piazzali
Cap. 8 – INFORMAZIONI AERONAUTICHE- Inserimento delle indicazioni relative alle informazioni da riportare
in caso di presenza, sulla pista, di contaminanti quali neve, ghiaccio, neve mista ad acqua (slush),
- Eliminazione dei riferimenti fuorvianti relativi all’azione frenante
La proposta di emendamento al RCEA
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Avvio della fase di sperimentazione della matrice TALPA
I Gestori degli Aeroporti aderenti all’iniziativa, pur mantenendo operative le procedure in vigore nei singoli scali, effettueranno la valutazione delle condizioni della pista anche mediante la matrice TALPA ARC.
Saranno raccolti con regolarità tutti gli Snowtam emessi dall’ATC ed i Report di Braking Action forniti dai piloti (anche mediante il coinvolgimento di alcuni operatori aerei).
I dati raccolti saranno successivamente elaborati a cura di ENAC.
Periodo previsto: stagione invernale 2012-2013
Applicazione sperimentale della Matrice TALPA - ARC
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Obbiettivi della sperimentazione
Valutare la possibilità di utilizzo generalizzato della Estimated Surface Friction in luogo del µ (non solo quando le misure di aderenza non risultino attendibili)
Valutare la fruibilità della Matrice TALPA ARC quale riferimento nella stima delle condizioni della superficie della pista
Valutare la correlazione tra braking action attesa sulla base della Matrice e la braking action realmente riscontrata dai piloti
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Applicazione sperimentale della Matrice TALPA - ARC
MALPENSA LINATE
TORINO
BOLOGNA
FIUMICINO
AEROPORTI ADERENTI ALLA SPERIMENTAZIONE
ROMA FIUMICINO
MILANO MALPENSA
MILANO LINATE
TORINO
BOLOGNA
…
ALTRI AEROPORTI IN VIA DI ADESIONE
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Applicazione sperimentale della Matrice TALPA - ARC
Presentazione curata da:
Arch. Giorgio A. M. Cascone (ENAC - Direzione
Operazioni Milano)
per la Direzione Regolazione Ambiente, Aeroporti e
Trasporto Aereo
Coordinamento: Ing. Franco D’Amico
Fotografie: Dario Cocco (ENAC - Direzione Aeroportuale
Malpensa)
Grazie per l’attenzione
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Test widescreen (16:9)
Test proporzioni
(Deve apparire circolare)
16x9
4x3