40xcatania _ comunicazioni dal basso
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un report sulle azioni del collettivo 40xcataniaTRANSCRIPT
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI URBINO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI URBINO
“CARLO BO” “CARLO BO”
Facoltà di Sociologia
CORSO DI LAUREA IN
COMUNICAZIONE E PUBBLICITÁ
PER LE ORGANIZZAZIONI
40XCatania 40XCatania
comunicAzioni dal bassocomunicAzioni dal basso
elaborato di Comunicazione Pubblicitaria e Linguaggi Mediali
prof. Giovanni Boccia Artieri
elaborato di
Merenda Francesco
Anno Accademico 2008/2009
1
1 _ Guerrilla marketing1 _ Guerrilla marketing
“Strategicamente, per condurre con successo una guerra di
guerriglia sono necessari alcuni requisiti fondamentali: Una
rete di comunicazione, operare in un territorio amico,
l'appoggio della popolazione locale”
Queste poche righe sono tratte dalla definizione di wikipedia Italia del
termine “guerriglia”, nella sezione “tipologie di guerra”.
È ormai consuetudine vedere il mondo del marketing come un
enorme campo di battaglia, dove tutto è permesso, concesso. D'altra
parte, i media non fanno altro che “bombardarci” di pubblicità e
informazioni, ogni brand ha un “target” da centrare e non è un caso
se ancora i telegiornali parlano di “guerra dei prezzi” durante i saldi di
stagione. Insomma, le analogie tra marketing e guerra si sprecano, e
fanno parte del nostro immaginario.
Ma mai come nel caso del guerrilla marketing le analogie con il
mondo militare sono fondate. Se è vero che i fondamentali della
guerriglia sono comunicazione, appoggio della popolazione e
territorio (in senso geografico), è altrettanto vero che in un' azione di
guerrilla marketing diventano basilari messaggio (comunicazione),
spazi (territorio, non necessariamente in senso geografico) e spinta
dal basso (popolazione). Il tutto per raggiungere principalmente un
solo obiettivo: lo spiazzamento, uno dei pochi elementi ancora in
grado di colpire il consumatore, altrimenti saturo. Questo perché Il
consumatore è ormai indifferente al marketing tradizionale che lo
bombarda di informazioni. Il consumatore ormai è potente, vuole
interagire con le marche, vuole maggiore rispetto e attenzione per il
suo tempo.
Cosa fa il guerrilla marketing? Spiazza, cattura l'attenzione, stimola e
infine attrae (senza inganno). Il “gioco” è tutto qui. Trovarsi nella
scalinata della music hall in piazza Gendarmenmarkt e osservare
1000 statue di ghiaccio che si sciolgono letteralmente al sole1,
1 È successo lo scorso 2 settembre a Berlino. Fonte:
2
cattura sicuramente molto di più l'attenzione rispetto ai classici 30
secondi in cui veniamo avvisati che il riscaldamento globale prima o
poi distruggerà il mondo. Chi si trovava quel giorno in quella piazza
ha potuto osservare, esperire in prima persona gli “effetti”
(ovviamente parafrasati) del riscaldamento globale. Chi era in quella
piazza si è immerso per un attimo rendendosi protagonista (o in
questo caso osservatore diretto) di una problematica che altrimenti
non avrebbe “mai” vissuto. Per questo motivo, successivamente, il
nostro consumatore troverà naturale metterà in azione il più
ancestrale e potente mezzo di comunicazione che abbiamo a
disposizione: il passaparola, o word-of-mouth che dir si voglia
(Arnesano 2007).
Un'azione ben riuscita, infatti, devi spiazzare, catturare, stimolare,
attrarre e, questa volta veramente infine, far parlare di se; deve,
insomma, creare chiacchiericcio (buzz). Che il passaparola sia tra i
mezzi di comunicazione più potenti, lo dimostrano le decisioni di
acquisto dei consumatori che più volte hanno dichiarato di fidarsi di
più di un consiglio di un amico piuttosto che di una pubblicità.
Nell'era del web 2.0 poi, il fenomeno del passaparola si è ampliato
trasformandosi da word of mouth a word of mouse: gli amici che
elargiscono consigli (e creano buzz) quindi possono trovarsi nel
pianerottolo di casa come sulla propria rete amicale di facebook, o di
twitter; ci si può affezionare ad un determinato blogger che
abitualmente recensisce cellulari (e fidarsi quindi di lui se ci dice che
quel determinato prodotto non funziona), oppure si può entrare in
forum specializzati con migliaia di utenti pronti a darti la stessa
assistenza (se non superiore) che ti darebbe la casa di produzione in
tempi nettamente più brevi. Come enuncia a chiare lettere il Cluetrain
Manifesto, internet “permette delle conversazioni tra esseri umani
che erano semplicemente impossibili nell’era dei manifesti”. Ma non
solo: queste conversazioni in rete “stanno facendo nascere nuove
forme di organizzazione sociale e un nuovo scambio di conoscenze”.
Queste nuove forme di organizzazioni sociali si basano sull’affinità
http://www.bloguerrilla.it/2009/09/16/ci-sciogliamo-al-sole/
3
emotiva.
Ecco perchè all'inizio del paragrafo, quando venivano elencate le
caratteristiche basilari del guerrilla marketing, si diceva che è
necessario uno spazio e non un territorio.
Agire in un ambiente, creare buzz ovunque.
1.1 _ Ambient marketing
Tra le varie azioni di guerrilla, l'ambient marketing ha come scopo
principiale quello di creare spiazzamento agendo direttamente
sull'ambiente che circonda il target da colpire. Sia esso una cabina
telefonica, un ascensore, una strada, una piazza o una spiaggia, le
azioni sono tutte mirate all'utilizzo o di questi luoghi in maniera non
canonica.
Per esempio, a Salisburgo, la scuola di
musica cittadina, per farsi pubblicità ha
modificato le strisce pedonali facendole
diventare tasti di un pianoforte. Chi si è
trovato a passarci sopra, si è accorto che
quelle strisce erano un po' inusuali,
incuriosito ha cercato da qualche parte una
spiegazione e alla fine di questa piccola
caccia al ladro è arrivato alla conclusione che
dietro c'era una scuola di musica2; un billboard classico non avrebbe
sortito lo stesso effetto.
L'ambient marketing ha spesso successo perchè coglie di sorpresa il
target che si sente "padrone" del proprio territorio. Lo spiazzamento è
dato dal fatto che una cosa del genere “non te l'aspetti”. Quasi
sempre di sicuro successo e di forte impatto emotivo, questo tipo di
azioni (più di altre) vengono utilizzate per la maggiore in occasione di
campagne sociali (le statue di ghiaccio a Berlino ne sono un
esempio) spesso a sfondo umanitario o ecologista.
2 È successo a Salisburgo. Fonte: http://www.bloguerrilla.it/2009/06/22/la-forza-delle-strisce-pedonali/
4
ambient marketing a Salisburgo
1.2 _ Guerriglia gardening
Con guerriglia gardening si fa riferimento ad una forma di
“giardinaggio politico3, forma non violenta di protesta messa in atto
soprattutto da associazioni ambientaliste.
Le azioni di guerriglia gardening si caratterizzano rispetto alle azioni
di ambient perchè hanno come scopo quello di andare a modificare
spazi urbani degradati, spesso abbandonati, trasformandoli in veri e
propri "tappeti verdi".
In Italia ci sono diversi gruppi attivi, quasi tutti cellule del più grande
gruppo mondiale (che da il nome anche a questo tipo di attività). Al
motto di “TRASFORMIAMO IL CEMENTO IN FIORI” i guerrieri verdi
del collettivo guerriglia gardening si muovono nell'ambito del sociale
con azioni di “green-ambient” affiancando o completando spesso
azioni di ambient più grandi.
Tra le loro azioni si possono trovare le più disparate,
dall'occupazione della rotatoria in periferia (che provvedono a
rinverdire) agli attacchi verdi: vere e proprie bombe di semi (terriccio,
semi e acqua avvolte in carta di giornale4) che i guerrieri verdi
lanciano dentro i cantieri abbandonati.
Anche se non esattamente una tipologia di marketing non
convenzionale, il guerriglia gardening è interessante perchè, pur non
essendo propriamente una forma pubblicitaria, è comunque una
forma di comunicazione che molto ha a che vedere con campagne
pubblicitarie non convenzionali in piena regola. Se si guardano poi i
risultati delle varie azioni commesse dai guerrieri verdi, si potranno
notare le molte similitudini con tipologie più conosciute di marketing
come il green e l'ambient.
3 Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Guerrilla_gardening 4 Fonte: http://www.guerrillagardening.it/idee.htm
5
2 _ Case history _ 40xCatania, comunicAzioni dal basso2 _ Case history _ 40xCatania, comunicAzioni dal basso
40xCatania è un collettivo autonomo di cittadini catanesi. Il gruppo,
formato da quarantenni di diverse estrazioni sociali e professioni,
stanco della cultura del “nenti sacciu” o del “fatti i fatti tuoi”, vuole
dare una spinta alla giustizia per poter “trasformare gli errori delle
amministrazioni in opportunità per la città”.
Come si legge nel loro manifesto
Il movimento nasce dal forte attaccamento a Catania nelle sue
identità complementari di città di "fuoco" terra e mare. Suo
punto di partenza è la difficoltà tipica di questa generazione –
e in particolare delle donne - a coniugare vita professionale e
vita familiare, diritti e doveri di cittadinanza. Permettere in
termine di spendibilità, il contributo di tutti quelli che vogliono
fornire le loro idee per la città. Creare una sorta di coscienza
della città che agisca tramite il movimento [...]5
nato inizialmente con il nome di “40enni per Catania”, il gruppo si è
sviluppato negli ultimi tempi grazie soprattutto all'utilizzo di Facebook
prima, e di un loro social network dedicato (su base Ning) poi6.
2.1 _ 40x ... : Following e followers
prendendo in prestito la terminologia da Twitter, Catania è stata la
seconda città a completare la radice “40x”. L'idea originale è infatti
dei 40xVenezia, che per primi hanno dato vita a questo tipo di
collettivo. “40x” perché, perlomeno in origine, il movimento era
composto da cittadini che avevano intorno ai 40 anni, o meglio, che
erano nati tra gli anni '60 e '70 (come si legge chiaramente nei
rispettivi manifesti di Venezia e Catania).
Quindi l'unico caso di followers (senza following) spetta a Venezia,
5 Il manifesto completo è consultabile qui http://40xcatania.ning.com/page/page/show?id=2216672:Page:265
6 Il social network di 40xcatania è all'indirizzo http://www.40xcatania.com
6
che detiene anche i diritti di questo “format”. Dopo 40xCatania, i
“laboratori di idee e progetti per la città” nati con la radice 40x si sono
moltiplicati in Itala e ad oggi, tra i più attivi, si possono annoverare
anche Cagliari e, in minor misura, Patti e Albano Laziale.
2.2 _ perché a Catania
la domanda allora può “sorgere spontanea”: perché Catania?
Perché 40xct ha deciso di agire in modo non convenzionale. Come
ha riferito Simone di Stefano7 in una intervista a qds.it (il portale de “il
quotidiano di Sicilia”)
viviamo in un "sistema" che ha fallito obiettivi di progresso
sostenibile; serviva innescare un processo di conoscenza e
informazione contributiva e documentaristica tale da
permettere al cittadino di esprimere il proprio senso civico ed
alle componenti della città, di instaurare un dialogo costruttivo
e propositivo, il tutto con particolare attenzione alla
costruzione di un think tank "serbatoio di pensiero".
L'intento, quindi era quello di spiazzare i cittadini, mettendoli di fronte
all'evidenza che Catania non gli appartiene, purtroppo. Per fare ciò,
un semplice manifesto a muro non sarebbe bastato. I cittadini
dovevano capire cosa gli stava succedendo, e cosa stava
succedendo a Catania sotto i loro occhi.
Tutte le azioni di 40xCt sono riconducibili a questo scopo: immergere
il cittadino (finora passivo) in una realtà che possa coinvolgerlo e
farlo ragionare su cosa potrebbe succedere alla sua città se non apre
gli occhi immediatamente, in modo da innescare in lui un senso di
dovere e di partecipazione alla vita cittadina.
la domanda allora non è tanto perché ho scelto Catania come caso di
studio, ma perché il collettivo 40xCatania abbia deciso di agire in
maniera così diversa rispetto agli altri “40x” per raggiungere i loro
7 Membro fondatore di 40xCatania
7
scopi. La risposta è ancora una volta nel loro manifesto, dove
definiscono la loro città “terra di fuoco”. Effettivamente Catania è una
piazza dalle mille contraddizioni, innovativa e culturalmente attiva da
una parte, terribilmente arretrata e impaurita dall'altra.
La cattiva amministrazione, i favoritismi politici, le raccomandazioni e
la malavita completano un quadro composto da tradizione, cultura,
innovazione e buoni propositi. Per agire a Catania serviva uno
scossone, una perturbazione che non doveva passare inosservata.
Ecco perché le azioni messe in atto dai 40xCatania, anche se non
innovative dal punto di vista creativo e forse già viste in mille altri
blog che trattano di guerrilla marketing, a Catania hanno funzionato.
Perché sono riusciti ad attirare dritto e rovescio della medaglia,
mettendo uno in guardia “contro” l'altro. I cittadini “insonnoliti” stanno
lentamente aprendo gli occhi e stanno costatando che “Catania ha
qualcosa che non va”; la parte “cattiva, marcia” invece si è resa conto
che qualcuno ha incominciato ad insospettirsi e che non è più
possibile agire come hanno sempre fatto fino ad oggi. Insomma,
hanno destabilizzato l'ambiente, producendo una lunga eco che
ancora, nel bene eo nel male fa parlare di loro. Ma alla fine, non si è
sempre detto “bene o male purchè se ne parli?”
2.3 _ come e quando a Catania _ le azioni8
se organizzate un evento, il numero dei partecipanti non è più
fondamentale: considerate invece la qualità della
conversazione creata dall'evento [Diegoli _ tesi n. 22]
Nel corso di un anno i 40xcatania hanno alternato attività più o meno
convenzionali, sia on-line che off-line tutte riguardanti Catania e la
sua amministrazione. Di particolare rilevanza, sia per dimensione che
per impatto, ne esaminerò in questa ricerca 3:
8 In appendice allego i manifesti delle 2 azioni (di cui la seconda in 2 atti) di 40xCt
8
AZIONE MANICHINI9 _ Domenica 22 marzo _ strade della città : la
“azione manichini” è stata la prima di una serie di attività
concettualmente concatenate che hanno messo in atto i 40xcatania.
Protagonisti di questa azione sono stati
dei manichini, abbigliati tutti in maniera
diversa, installati nei paraggi dei “simboli
della vergogna” (così definiti dai 40x)
lungo le strade di Catania. Da piazza
Europa al Monumento ai caduti, passando
per un buon tratto di lungomare, i 40x
hanno piazzato manichini all'interno di tombini lasciati aperti, in
prossimità della piattaforma estiva e in altri punti particolarmente
degradati, come cantieri fermi da anni e “non luoghi”10 che
vorrebbero veder rinascere.
L'intento era più che
evidente, e l'impatto
assicurato. La risposta dei
cittadini alla provocazione è
stata soddisfacente, tanto
più che ad “accompagnare”
i manichini nelle loro gesta,
si poteva leggere un
volantino che spiegava nel dettaglio ciò che stava succedendo a
Catania, invitando la cittadinanza a non restare ferma come
manichini di fronte allo scempio. Il cartaceo, inoltre, invitava a
proseguire la “passeggiata” online, sui canali social di 40xcatania,
come flickr e youtube, facebook e lo stesso 40xcatania.com,
raccogliendo in questo modo foto e video dell'evento, oltre che
parecchie adesioni per il loro network, vero punto di riferimento dei
40xcatania.
9 Il video di questa azione è stato inserito il giorno successivo su youtube. Visibile qui http://www.youtube.com/watch?v=7OhrCxqdDiE
10 La definizione “non luogo” è utilizzata dai 40xcatania per indicare spazi della città inutilizzati, privati della loro funzione, lasciati all'abbandono.
9
manichini per le strade della città
manichino "sponsorizzato" 40xCt
IL RISVEGLIO DEI MANICHINI11 ATTO 1° _ Venerdì 26 giugno _
Piazza Europa : I 40xcatania hanno voluto protestare contro la
chiusura per lavori (poi bloccati dalla magistratura) di una delle
piazze più belle e storiche della città. Anche in questo caso la
protesta è stata molto non-convenzionale. Si è trattato di
impacchettare alcune
strutture rimaste integre della
piazza, come la garritta
(monumento tra i più
rappresentativi di Catania) e i
newjersey dei lavori in corso.
Nel corso di questa azione, si
sono succedute delle “micro-
azioni” secondarie, la più
importante è quella messa in atto dai guerrieri verdi del nucleo
guerrilla gardening che hanno
provveduto a ripopolare di
verde piazza Europa,
visibilmente in degrado da
quando sono cominciati i
lavori per il maxi-parcheggio
che sorgerà proprio accanto
alla piazza. Come ha
sottolineato Salvo Grillo12
nelle successive interviste rilasciate alla stampa, i “guerrilla
gardening, col loro motto fare la guerra mettendo fiori e piante, hanno
dato un contributo fondamentale all'iniziativa.”
Sopra il cantiere, campeggiava uno stendardo scritto a mano, con la
frase “c'era una volta piazza Europa...”.
La scelta di “impacchettare” proprio la garritta, inoltre, non è stata
solo un'esigenza (la garritta si trova al centro di piazza Europa),
11 Il video di questa azione è stato inserito il giorno successivo su youtube. Visibile qui http://www.youtube.com/watch?v=tc4H03SnyuQ
12 Responsabile delle comunicazioni di 40xcatania.com
10
guerrilla gardening in azione in Piazza Europa
i ragazzi di 40xCt "impacchettano" la garritta
questo monumento infatti è tra i più rappresentativi di Catania, e
vederlo impacchettato è stato un sicuro shock per tutti gli abitanti.
Ecco in sintesi di cosa si trattava e cosa si proponeva l'azione13
È un’iniziativa voluta da quei cittadini che vorrebbero vivere in
una Catania migliore di quella descritta dalle inchieste
giornalistiche e giudiziarie. È desiderio di esprimere la
bellezza creativa del pensiero critico contro la sciatteria
apatica del pensiero narcotizzato. È un invito al risveglio. È un
invito all’assunzione di responsabilità da parte di tutti: cittadini
e istituzioni È voglia di contrastare la lentezza, l’indolenza, la
noncuranza. È il rifiuto della cultura del: nenti sacciu, cchi
spacchiu mi cunti, picchì non ti fai i fatti to. È una richiesta alla
magistratura di accelerare i tempi della giustizia per le
questioni di interesse collettivo. È una proposta di costituire un
pool di magistrati che indaghi esclusivamente sul saccheggio
della città, per evitare prescrizioni e verità sepolte. È una
richiesta di riscatto per i diritti offesi. È una richiesta di fruire di
piazza Europa, di condannare i responsabili di un miliardo di
euro di disavanzo, di confiscare ciò che è stato costruito
illegalmente. E' una richiesta al Comune di costituirsi parte
civile nei processi che riguardano la città. È, pertanto,
un’esortazione alla magistratura a trasformare gli errori e gli
orrori delle amministrazioni in opportunità per la città.
Anche durante questa azione, poco per volta sono comparsi in
piazza i manichini che pochi mesi prima popolavano la città.
Insomma, negli ultimi mesi i catanesi sono passati dall'essere
manichini inermi, a incominciare a vedere le cose in modo diverso,
fino a risvegliarsi totalmente da torpore, come avviene nel secondo
atto di questa azione.
13 Tratto dal manifesto completo che accompagnava l'azione. visualizzabile qui http://40xcatania.ning.com/xn/detail/2216672:Event:21052
11
IL RISVEGLIO DEI MANICHINI14 ATTO 2° _ lunedì 29 giugno _
palazzo di Giustizia : come già detto, il lunedì successivo al primo
atto, in occasione del processo per lo scandalo dei parcheggi nelle
piazze Europa, Verga, Pietro Lupo e Ariosto, mentre gli avvocati
lasciavano il Palazzaccio, un centinaio di persone ha potuto assistere
alla pièce teatrale “il risveglio dei
manichini”, una commedia in
dialetto recitata da attori totalmente
vestiti di bianco. Sul palco
improvvisato in strada, si sono così
esibiti alcuni professionisti (che
hanno però recitato gratuitamente,
per Catania, hanno
successivamente precisato)
accompagnati solo da un
sottofondo di marranzano, strumento musicale tipico di un “certo” tipo
di immaginario: in primo piano, da un lato un cantastorie, dall'altro un
uomo del popolo, che traduceva in dialetto, linguaggio “basso”, le
parole “alte” dell'atto d'accusa contro i dirigenti coinvolti nello
scandalo dei parcheggi. Inermi di fronte a questo botta e risposta
senza repliche, Il pubblico non è però rimasto solo a guardare:
studiato tutto con cura in precedenza, gli attori hanno cominciato
poco a poco ad interagire con gli spettatori, ponendo loro domande,
facendoli parlare, fino a creare un vero e proprio forum spontaneo,
sottolineando così ancora una volta che i manichini si sono
totalmente risvegliati dal torpore. Inutile dire che anche in questo
caso la eco che 40xct ha creato è stata devastante. I giornali,
comunque allertati in precedenza, hanno dedicato pagine intere alle
attività di denuncia del collettivo, fornendo loro un ottimo ritorno di
immagine e credibilità. Molti blogger locali (e non) hanno scritto post
lunghissimi sui 2 atti del risveglio dei manichini, e più volte si sono
viste, tra tv e web tv, interviste ai promotori delle iniziative, Salvo
Grillo e Simone di Stefano.
14 Video dell'azione qui http://www.youtube.com/watch?v=tc4H03SnyuQ
12
i partecipanti della pièce "il risveglio dei manichini" dopo la performance davanti a Palazzo di Giustizia
Ma la “trilogia dei manichini” non è tutto. 40xct ha stupito Catania più
e più volte, sempre in modo non convenzionale (o non del tutto
convenzionale!).
Un'altra azione degna di nota, che è doveroso almeno menzionare,
riguarda un altro malcostume dei politici catanesi (di destra e sinistra,
indifferentemente), che in periodo di campagna elettorale tappezzano
letteralmente i muri della città di manifesti, per la maggior parte in
luoghi non autorizzati. La “guerra dei manifesti” è un problema
gravoso che i catanesi subiscono, come in molti altri casi, totalmente
inermi.
Anche questa volta, i 40xct hanno ben pensato di agire, e non
semplicemente informare: dopo aver sradicato dai muri tutti i
cartelloni abusivi, hanno creato in alcune vie del centro veri e propri
“tappeti” di benvenuto per i turisti che visitano frequentemente il
centro etneo. Come se non bastasse, hanno poi dato vita ad un
frozen, immobilizzandosi per qualche minuto sopra i tappeti, nelle
posizioni più disparate. Anche questa azione, di per se non
originalissima, è stata di grande efficacia, soprattutto per la location
in cui è stata realizzata e per il tipo di comunicazione che voleva
veicolare; stampa e tv locali, infatti, ne hanno parlato parecchio e
anche nel web, blog social network e forum non hanno mancato la
notizia creando quel fondamentale buzz, tanto necessario per la
riuscita di una azione non convenzionale.
2.4 _ I risultatiesiste solo una missione sostenibile: migliorare la vita delle
persone della comunità di cui fate parte. [Diegoli _ tesi 27]
come già detto più volte all'interno di questo testo, la forza di 40xCt
risiede non tanto nell'originalità quanto nella convinzione delle loro
azioni e nell'effetto di spiazzamento che sono riusciti a creare in un
ambiente come Catania, non troppo avvezzo a questo tipo di
comunicazioni. Aldilà delle potenzialità comunicative che hanno
13
dimostrato di avere in questo periodo di attività, in una recensione
che i ninja (ninamarketing.it) hanno dedicato a 40xCt, l'utente
simozim15 ha risposto al post così
Senza troppa retorica, l'azione ha prodotto i seguenti risultati:
– Accelerare i tempi della magistratura attivando una
procedura d'urgenza.
– Dimostrare che esiste una parte delle cittadinanza
disposta a vivere con partecipazione il proprio territorio
– Circa 30 articoli e servizi in testate giornalistiche locali e
nazionali
Unione coesione ed incremento dei partecipanti di circa
un centinaio di unità al social network
http://www.40xcatania.ning.com (il social network è un
elemento centrale di 40xcatania uno esperimento
apolitico di democrazia partecipata che parte dal basso)
– Apertura dialogo con le istituzioni (il sindaco e la giunta
si è costituita parte civile).
– Decisione della municipalità di compiere l'assemblea
del consiglio di quartiere nel luogo della piazza
sequestrata (con invito a partecipare).
– Incontro con 40xcatania ed il Sindaco per creare un
percorso ed un ruolo di garanzia
– Sicura visibilità ad effetto emozionale, la garitta
impacchettata era un simbolo di particolare valore
affettivo per molti catanesi (si è anche provveduto alla
illuminazione notturna della garitta).
– E tanto altro ancora
N.B.
La scelta di usare il linguaggio del marketing non
convenzionale per la promozione del movimento è stata
ponderata (riusciremo ancora a far parlare di
40xcatania)16
15 Che poi ho scoperto essere proprio Simone di Stefano16 L'utente simozim su ninjamarketing.it
14
Penso che un riepilogo del genere valga più di mille spiegazioni. Una
azione deve avere uno scopo, e si può dire riuscita se l'obiettivo
viene centrato. Nel caso di 40xCt gli scopi erano molteplici e di
natura diversa: anche in questo breve riepilogo si è potuto notare
come l'utente ha voluto dare risalto tanto ai risultati ottenuti off-line,
quanto a quelli ottenuti on-line sul loro social network e sui loro canali
social. Gli obiettivi quindi si possono dire centrati, o perlomeno in
avvicinamento, vista la volontà espressa di continuare a stupire e
lottare per una Catania migliore.
2.5 _ Catania 2.0 : la democrazia partecipata
se noi partiamo dal cittadino, dal basso, riusciamo ad arrivare
a tutti i livelli (Simone di Stefano)
ci definiamo democrazia partecipata del cittadino (Salvo Grillo)
Partendo da queste dichiarazioni, si può capire quanto sia importante
per 40xCt il coinvolgimento dei cittadini. Tutte le loro azioni erano e
sono finalizzate a questo scopo: fare di 40xCt un punto di incontro e
ritrovo per tutti coloro che credono che una Catania migliore sia
possibile. Su questo versante, il loro social network è molto
frequentato, conta 827 iscritti (ad oggi), la maggior parte dei quali
partecipano attivamente alla vita del sito. Ho potuto constatare
personalmente la veridicità di questi dati, visto che mi sono iscritto al
sito, per osservare più da vicino il loro operato. Già un paio d'ore
dopo l'iscrizione sono stato contattato da alcuni componenti che
hanno incominciato a farmi domande e ad accogliermi sul loro
network. Pochissimo tempo dopo mi ha contattato lo stesso Simone
di Stefano, fondatore e gestore di 40xCt, con cui ho avuto modo di
approfondire le tematiche e gli obiettivi del loro collettivo.
40xCt è anche presente in altri social network dai più generalisti,
come facebook e twitter, ai più dedicati, come flickr e youtube. Per
quanto riguarda il primo, credo che sia utilizzato più come una vetrina
che poi rimanda al loro vero forum, visto che difficilmente vengono
15
affrontate discussioni serie all'interno del gruppo presente su
facebook, mentre per gli ultimi 2 casi è importante notare che non
sono stati creati veri e propri canali dedicati: la presenza di 40xCt in
questi canali è infatti dovuta semplicemente ad un buon numero di
contenuti “taggati” con keywords come “40xcatania”, “risveglio dei
manichini”, “garritta impacchettata”, “guerrilla catania” giusto per
citarne alcuni. Questo sistema permette a chiunque di caricare
contenuti che riguardano 40xcatania, anche dal proprio account,
stimolando così la partecipazione collettiva, sottolineando ancora una
volta la loro volontà di partire da basso e spontaneamente, senza
supervisori e senza controlli. Non è quindi un caso se i link presenti
su questo lavoro non sono riconducibili ad un unico utente ma agli
utenti più disparati, che semplicemente hanno ritenuto giusto caricare
o condividere i loro contenuti. Questo contributo spontaneo,
coadiuvato dalle interconnessioni rese possibili dagli strumenti
multimediali, crea quella che Henry Jenkins, nel suo Cultura
Convergente (Apogeo 2006), definisce come cultura partecipativa.
3 _ Conclusioni3 _ Conclusioni
I ninja, nel loro blog17, hanno espresso pareri positivi riguardo
all'operato del collettivo 40xCt, in occasione dell'azione “il risveglio
dei manichini”. Lo stesso parere è stato espresso da altri blogger più
o meno di settore, come conversational.it18 che parla di “eroi
distribuiti” e ouryourmarketing.blogspot.com19 che sottolinea
l'efficacia dimostrativa della loro azione. Considerando i molteplici e
svariati obiettivi che si sono posti, e la difficoltà di agire in un territorio
squilibrato come Catania, i 40xCt hanno compiuto, e stanno
compiendo un ottimo lavoro.
Come ho scritto già più volte in precedenza, credo che la loro forza
non risieda tanto nell'originalità delle azioni svolte (anche se Catania
17 Ninjamarketing.it18 http://conversational.it/2009/08/04/lepoca-degli-eroi-distribuiti/19 http://ouryourmarketing.blogspot.com/2009/07/il-risveglio-dei-manichini-
40xcatania.html
16
non è avvezza a “stranezze” del genere), quanto nella loro costanza
e trasparenza. Ne sono una riprova i risultati ottenuti sia off-line
(accelerazione del processo diventato poi d'urgenza, apertura di un
dialogo con le autorità, decisione di aprire un'assemblea di quartiere,
incontro con il sindaco, 30 articoli di stampa e media locali) sia on-
line (aumento del numero degli iscritti al social network, citazioni in
vari blog e social network, sicura visibilità ad impatto emotivo).
È da sottolineare ancora una volta la costanza e il continuo impegno
che i ragazzi di 40xCt dedicano alla causa. Rispetto ad una ordinaria
operazione di marketing non convenzionale, infatti, il loro lavoro non
finisce, ma continua sempre. Gli intenti che si sono posti non sono
sicuramente di breve periodo, e sarà sempre più difficile per loro
trovare forme di comunicazione sempre più innovative ed efficaci, per
evitare che i catanesi, appena svegliati dal loro torpore, possano
tornare ad essere manichini inermi e senza vita.
AppendiceAppendice
Nota di copyright : tutte le foto e i manifesti presenti in questo
elaborato sono stati presi da 40xcatania.com .
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4 _ Bibliografia4 _ Bibliografia
Cova B., Giordano A., Pallera M (2007) Marketing non-
convenzionale. Il Sole24Ore, Milano.
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Jenkins, H. (2007). Cultura Convergente. Apogeo, Milano
Diegoli, G. (2008) 91 discutibili tesi per un minimarketing diverso
5 _ Sitografia5 _ Sitografia
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settembre 2009
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