4^ giornata dell’economia -...
TRANSCRIPT
1© 2006 KPMG Advisory Services S.p.A., an Italian member firm of KPMG International, a Swiss cooperative. All rights reserved. Printed in Italy.
CRESCITA D’IMPRESA:OPPORTUNITA’ ED IMPLICAZIONI PER AFFRONTARLA
Stefano Tamiazzo
4^ Giornata dell’Economia
Biella, 12 maggio 2006
2© 2006 KPMG Advisory Services S.p.A., an Italian member firm of KPMG International, a Swiss cooperative. All rights reserved. Printed in Italy.
Crescita come obiettivo primario
§ Ferretti (Ferretti): ‘ … stabili non si rimane. O si cresce o si scompare … ’
§ Cavallini (Interpump): ‘ … il nostro obiettivo è raddoppiare il fatturato ogni quattro-cinque anni … ‘
§ Squinzi (Mapei): ‘ … vogliamo diventare un’azienda da un miliardo di dollari in cinque anni … ‘
§ Rana (Giovanni Rana): ‘ … la mia gioia è far mangiare bene tutti i buongustai del mondo … ’
Prime 20 aziendedella moda
Gucci, Prada,
Marzotto, Armani, Ferragamo, LVMH, Hemès, …
Primi 20 retailerinternazionali
M&S, Zara,H&M, Gap,Mango, Benetton,Coin, …
41,7 mld € 39,9 mld €
2,1 mld € 1,99 mld €
Fatturato 2003
Fatturato medio azienda
1,3mld €
35 mln €
Fatturato 2003
Fatturato medio azienda (escluso Zegna)
Prime 20 aziendetessili biellesi
3© 2006 KPMG Advisory Services S.p.A., an Italian member firm of KPMG International, a Swiss cooperative. All rights reserved. Printed in Italy.
La Piccola e Media Impresa paga la crisi più di tutti
Fonte: elaborazioni Banca Intesa su 40.000 bilanci Fonte: Consiglio Nazionale Piccola Impresa di Confindustria, Aspen Institute
4
8
1 – 2,5 2,5 - 6 6 - 20 20 - 50 > 50
% crescita del fatturato 2002-04
Dimensione d’impresa (n° addetti)
6-9
% imprese che non hanno aumentato gli addetti tra il 1987 e il 2001
31,5
45,37
52,37
46,28
33,33
10-19
20-49
50-99
<1000
n° addetti
4© 2006 KPMG Advisory Services S.p.A., an Italian member firm of KPMG International, a Swiss cooperative. All rights reserved. Printed in Italy.
La Piccola e Media Impresa paga la crisi più di tutti
• Francia
• Germania• Spagna
• Piccole
• Medie• Grandi
• Italia
• 2,8
• 3,1• 2,3
• 4,5
• 3,6• 3,3
• 3,4
Leverage imprese manufatturiere
Fonte: Confindustria
1989 2001 1989 2001
ROI piccole e medie imprese ROE piccole e medie imprese
Italia
SpagnaFrancia
Germania
2
46
8
10
12
5© 2006 KPMG Advisory Services S.p.A., an Italian member firm of KPMG International, a Swiss cooperative. All rights reserved. Printed in Italy.
I paradigmi del cambiamento
Dimensione
Mansioni chiave
Remunerazione
Struttura
Produzione
Planning
Comunicazioni
Innovazione
Orientamento
Valori
Marketing/distribuzione
Management
Competizione
Grande/monolitica
Di prodotto
Carta
Piani formali
Grandi volumi
Gerarchico funzionale
Fedeltà & anzianità
Operai/impiegati
Snella, a rete
Di sistema
Elettronica
Scenari
Personalizzata
Rete
Prestazione
Knowledge worker
Produzione
Tangibili
Mercato
Intangibili
Massa Mirata
Controllo
Multinazionale
Coordinamento
Globale
Time to marketNon molto rilevante Molto compresso
6© 2006 KPMG Advisory Services S.p.A., an Italian member firm of KPMG International, a Swiss cooperative. All rights reserved. Printed in Italy.
Crescita implica affrontare discontinuità
Dimensione
Mansioni chiave
Remunerazione
Struttura
Produzione
Planning
Comunicazioni
Innovazione
Orientamento
Valori
Marketing/distribuzione
Management
Competizione
Grande/monolitica
Di prodotto
Carta
Piani formali
Grandi volumi
Gerarchico funzionale
Fedeltà & anzianità
Operai/impiegati
Snella, a rete
Di sistema
Elettronica
Scenari
Personalizzata
Rete
Prestazione
Knowledge worker
Produzione
Tangibili
Mercato
Intangibili
Massa Mirata
Controllo
Multinazionale
Coordinamento
Globale
Time to marketNon molto rilevante Molto compresso
CRESCITAGENERATA
DALL’IMPRENDITORE
CRESCITAGENERATADALL’ORGANIZZAZIONE
7© 2006 KPMG Advisory Services S.p.A., an Italian member firm of KPMG International, a Swiss cooperative. All rights reserved. Printed in Italy.
Le imprese del territorio biellese stanno già affrontando le difficoltà del gestire tali discontinuità
0,43% 0,39%
1,23% 1,15%
-0,92%
-0,66%
-1,50%
-1,00%
-0,50%
0,00%
0,50%
1,00%
1,50%
ROS ROA
ANALISI DI REDDITIVITA’2003
Fatturato < 10 mln
Fatturato 10-20 mln
Fatturato > 20 mln
§ Nel passaggio da piccole aziende (<10mio€ di fatturato) a medie imprese (10-20mio€) esiste una correlazione evidente tra dimensione aziendale e redditività
§ I valori di redditività infatti aumentano all’aumentare della dimensione, ma fino a una certa soglia dimensionale
§ Gli indicatori di redditività peggiorano sensibilmente quando le aziende superano i 20mio€ di fatturato
Fonte: Elaborazioni KPMG su database AIDA
8© 2006 KPMG Advisory Services S.p.A., an Italian member firm of KPMG International, a Swiss cooperative. All rights reserved. Printed in Italy.
Oggi la crescita d’impresa passa attraverso la capacità di saper competere all’estero
Fonti: ICE, CCIAA Biella
VARIAZIONI IMPORT -EXPORT PER PAESE2001-2003
Austria
Corea del SudDanimarca
Polonia
Stati Uniti
Turchia
CanadaCina
FranciaGermania
Giappone
Hong KongPaesi Bassi
Portogallo
Regno UnitoSpagna
Svizzera
-40%
-20%
0%
20%
40%
60%
80%
-60% -40% -20% 0% 20% 40% 60% 80%
Variazioni export Biella
Var
iazi
on
eim
po
rt p
er p
aese
Equilibriiodi merca
to
QUOTA DI MERCATO BIELLA PER PAESE2003
Austria
Canada
Cina
Corea del Sud
Danimarca
Francia
Germania
Giappone
Hong Kong
Paesi BassiPolonia Portogallo
Regno UnitoStati Uniti
Svizzera
Turchia
-
100
200
300
400
500
600
700
800
0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% 50%Quota Biella
Media
Tota
leim
po
rtaz
ion
i(m
ln$)
§ Va superata la cultura commerciale del produrre a casa per vendere all’estero: secondo il Censis, quando si va all’estero nel 77% dei casi è attraverso l’esportazione
§ Nella sola area di Shangai, vengono prodotti circa 150 milioni di tessuto laniero per confezione, una parte della quale di buona qualitৠMettere radici stabili sui mercati esteri con una presenza diretta significa spesso aumentare i profitti,
stabilizzare le quote e accrescere la capacità di adattamento alla domanda
§ All’estero si vince più facilmente in cordata o aggregando assieme aziende sante attorno ad un solido piano di sviluppo
§ Secondo Luetkenhorf (Unido – ONU) siamo la nazione con le maggiori esperienze di consorzi export
9© 2006 KPMG Advisory Services S.p.A., an Italian member firm of KPMG International, a Swiss cooperative. All rights reserved. Printed in Italy.
Quando un’impresa investe all’estero a tendere il territorio d’origine ne beneficia
Fonti: Università Statale di Milano,Bocconi, Univ. di Urbino,Univ. di Bergamo
§ Candy: Trasferire le produzione di grandi elettrodomestici nei paesi a basso costo dell’est europeo è una questione di assoluta sopravvivenza. Manteniamo salda la testa in Italia, dove fare ricerca, disegno industriale, progettazione§ Officine Maccaferri: Se non fossimo andati all’estero a produrre, diventando globali, oggi saremmo una
aziendina di nicchia. Le risorse che sono derivate da tale internazionalizzazione ci hanno consentito di sostenere gli alti costi di ricerca e innovazione indispensabili per primeggiare
§ Panaria: Per rimanere competitivi è necessario anche produrre all’estero, non solo dove il lavoro costa meno, ma soprattutto dove i consumi di ceramica sono elevati§ Lotto, Diadora, Stonefly, Grisport, ecc. (italian concept): Hanno tutte progressivamente spostato all’estero
la manifattura, ma al tempo stesso sviluppato localmente tutte le attività di ricerca, creazione, direzione industriale, ecc., costringendo i competitor esteri a venire nel loro territorio
17,3
27,8
% crescita occupazione
33,9
42,4
% crescita fatturato
Campione di 876 aziendeche a metà degli anni ’90 non avevano mai investito all’estero
Aziende rimaste domestiche
Aziende che hanno investitoall’estero
10© 2006 KPMG Advisory Services S.p.A., an Italian member firm of KPMG International, a Swiss cooperative. All rights reserved. Printed in Italy.
L’innovazione – di prodotto, di processo, organizzativa, ecc. – nasce e si sviluppa solo quando c’è vera concorrenza
§ Secondo l’European Innovation Scoreboard, l’Italia è prima in Europa assieme alla Finlandia per percentuale di prodotti innovativi immessi sul mercato dall’industria manufatturiera
§ Secondo molti imprenditori, sui ricavi delle imprese fortemente innovative i nuovi prodotti pesano in media due volte più che nelle altre
§ L’innovazione, però non dipende solamente dall’idea dell’imprenditore, ma oggi più di ieri dalla strutturazione del processo di ricerca e sviluppo: molte società si fermano alla distribuzione di questionari, a ricerche di mercato, ecc., e solo poche interagiscono in modo sistematico con tutta la filiera e con le istituzione accademiche§ Innovare significa oggi soprattutto essere capaci di fare cose nuove con risorse che non si dispongono.
D B A NL I F S UK
46
3935
3431
29
2422
Fonte: Trendchart, Confindustria
% Piccole e Medie Imprese manufatturiere impegnate
sull’innovazione
Sviluppo nuovi prodotti / processi
Ricerca di base
Sviluppo tecnologie
Sviluppo continuoICTRicerca mercato e concorrenza
36
23
17
1254
Ripartizione % degli investimenti in ricerca
11© 2006 KPMG Advisory Services S.p.A., an Italian member firm of KPMG International, a Swiss cooperative. All rights reserved. Printed in Italy.
In Italia sono ancora poche le fusioni e le acquisizioni
§ Se da un lato non dobbiamo dimenticarci delle virtù dei nostri artigiani e delle nostre piccole e piccolissime imprese (creatività, flessibilità, reattività al mercato, ecc.) dall’altro dobbiamo anche constatare che le aziende più piccole possono affrontare minori investimenti, hanno un costo del lavoro più penalizzante, sono poco attrattive per talenti e laureati, ecc.§ La produttività del lavoro della nostra industria manufatturiera aumenterebbe di oltre il 20% se la classe
dimensionale italiana fosse uguale a quella della media delle imprese di Francia, Inghilterra, Germania.
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 050
200
400
600
800
1.000
1.200
1.400
94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05
Valore delle operazioni M&A in Italia Numero di operazioni M&A in Italia
Fonte: Ricerca KPMG
12© 2006 KPMG Advisory Services S.p.A., an Italian member firm of KPMG International, a Swiss cooperative. All rights reserved. Printed in Italy.
Le operazioni effettuate sono state dettate prevalentemente da una volontàindustriale
% principali ragioni che hanno spinto le aziende ad affrontare operazioni M&A (2004)
Fonte: GEA, elaborazioni e survey KPMG
Ingresso in nuovi mercati 29
Estensione gamma prodotti 20
Aumento dimensione critica 18
Accesso a nuove tecnologie 13
Integrazione a monte 11
Integrazione a valle 9
§ Presidio interno dell’intero processo.
§ Committment del Vertice
§ Obiettivi chiari e condivisi
§ Affinità industriale§ Sinergie e complementarietà realistiche
§ Concentrarsi su ricavi e costi
§ Affinità organizzativa
§ Evitare di innamorarsi del deal§ Integrazione in tempi precisi
§ Non fidarsi dell’intuito
Le 10 regole d’oro per il successo di una operazione di finanza straordinaria
13© 2006 KPMG Advisory Services S.p.A., an Italian member firm of KPMG International, a Swiss cooperative. All rights reserved. Printed in Italy.
La risorsa oggi scarsa non è il capitale di rischio ma la volontà di crescere: la disponibilità di capitali continuerà ad aumentare, raddoppiando al 2010 da 600 a 1.200 mld
Fonte: Conffindustria, The Ruling Companies
§ Da numerose ricerche emerge che le società partecipate da Private Equity hanno tassi di sviluppo del fatturato e dell’occupazione superiori ai concorrenti. In aggiunta a ciò i Private Equity:
- molto spesso fanno scattare una politica espansiva e di acquisizioni- rendono disponibile management e skill a voltre sovra-qualificato
- impongono nuovi sistemi di governance e un’attenta disciplina finanziaria
- non fanno operazioni con entrata e uscita garantita, operazioni di debito mascherate da equity
§ Il Private Equity non è un’attività filantropica, deve rivendere e avere un ritorno: per cedere un’azienda ad un terzo o per portarla in borsa bisogna dare un’azienda forte e che abbia ulteriori possibilità di crescita
% aree di intervento di un Private Eqity
By out: il PE diventaazionista di maggioranza
70
Sviluppo oexpansion financing
21
Avvio / start up oearly stage
6
0,00%
0,20%
0,40%
0,60%
0,80%
1,00%
1,20%
1,40%
1,60%
1,80%
UK D F I
% sul PIL del valore totale dei deal
14© 2006 KPMG Advisory Services S.p.A., an Italian member firm of KPMG International, a Swiss cooperative. All rights reserved. Printed in Italy.
Una ulteriore discontinuità nella crescita d’impresa è oramai nei fatti rappresentata dal nodo generazionale
Fonte: Conffindustria, The Ruling Companies
§ I dati dell’Aidaf (Associazione Imprese di Famiglia) attestano che fra le prime 100 aziende italiane ben 43 sono autocontrollate dalla famiglia, e la percentuale aumenta con il diminuire della dimensione
§ Secondo i dati dell’Osservatorio Asam-Pmi della Cattolica di Milano, nel periodo 2001-04 il passaggio generazionale ha coinvolto il 68% delle piccole e medie imprese italiane§ In seconda generazione arriva solo il 50% delle aziende familiari, mentre il terza solo il 15%
60-70 anni32%
55-60 anni26,8%
70 e oltre20,7%40-50 anni
15,3%
30-40 anni5,2%
Età media degli imprenditori
Mantenimento della proprietà e della gestione all’interno della famiglia
Mantenimento della proprietà e ricorso a manager esterni
Mantenimento della gestione a livello familiare e apertura del captale a terzi
Ricorso a manager esterni e apertura del capitale a terzi
70,9
16,2
9,2
3,7
Fino a 50 addetti
44,9
31
13,6
10,5
Oltre 50 addetti
% strategie adottate
15© 2006 KPMG Advisory Services S.p.A., an Italian member firm of KPMG International, a Swiss cooperative. All rights reserved. Printed in Italy.
Conclusioni
§ Lester Thurow: ‘ … il 40% dell’economia non è esportabile: tutto il resto èvulnerabile … ‘
§ L’unica protezione duratura per rinnovare i successi del recente passato èl’impegno di competitività: la guerra si vince non solo con le barriere ma, soprattutto, sviluppando modelli di business migliori dei concorrenti
§ La vera minaccia alla crescita è l’inerzia interna:
- voler crescere
- saper affrontare le discontinuità
§ Tutti devono favorire e sostenere lo sviluppo d’impresa; la leadership è però solo dell’imprenditore