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3°Convegno Interregionale C.U.N.Puglia e Basilicata "Grenada 1978": gli U.F.O. all’ONU Mauro Panzera(Coordinatore Regionale Cun Puglia) ( Coord. Reg. CUN Puglia)

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3°Convegno Interregionale C.U.N.Puglia e Basilicata "Grenada 1978": g li U.F.O. all’ONU Mauro Panzera ( Coordinatore Regionale Cun Puglia) ( Coord . Reg. CUN Puglia). - PowerPoint PPT Presentation

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3°Convegno Interregionale C.U.N.Puglia e Basilicata"Grenada 1978": gli U.F.O. all’ONU

Mauro Panzera(Coordinatore Regionale Cun Puglia)( Coord. Reg. CUN Puglia)

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L’ungaro-americano Colman Von Keviczky, grande esperto di discipline militari e Direttore dell’I.C.U.F.O.N, il 30/06/1965 lancio’ al Segretario Generale dell’ONU U-Thant un avvertimento, che metteva in guardia dagli aspetti di potenziale minaccia

rappresentati – a suo dire – dagli UFO, lanciando un appello affinchè le Nazioni Unite approntassero un meccanismo di difesa dall’ipotesi di un’invasione aliena proveniente dallo Spazio. Lo studioso chiedeva pertanto a U-Thant di istituire una commissione che analizzasse il fenomeno UFO, nell’ambito dell’ONU. Non ci soffermeremo sull’argomento, che costituisce l’oggetto di un’altra

relazione di questo convegno.

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James E. McDonald il 7/06/1967 sottopose al Gruppo per gli Affari dello Spazio Esterno dell’ONU un documento concernente gli aspetti di rilevanza per la scienza. Si auspicava di combattere il discredito spesso associato agli avvistamenti, potenziando i sistemi-radar in dotazione ai civili e promuovendo uno studio scientifico nelle varie discipline. In quel periodo, il Segretario Generale dell’ONU U-Thant era particolarmente interessato al problema, ma non in veste ufficiale: egli il 27/06/67 dichiarò al New York Post: Il problema piu’ importante che dobbiamo affrontare alle Nazioni Unite dopo la guerra del Vietnam è il fenomeno UFO. Lo stesso U-Thant,il 23/01/70, interrogato dai giornalisti in Canada a proposito degli UFO, disse: Ci sono cose sulle quali mi è stato proibito di parlare.

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Nato a St.Andrew (Grenada) il 18/02/1922, dopo aver lavorato come insegnante, si trasferì nella vicina Trinidad, nella cui base USA di Chaguaramas fu impiegato durante la Seconda Guerra Mondiale. Ando’ quindi ad Aruba (Antille Olandesi), come dipendente di una raffineria. Nel 1949 torno’ a Grenada, dove militò per anni nelle file del Grenada United Labour Party (GULP). Persona carismatica e di bell’aspetto, fu conosciuto affettuosamente come Uncle (zio) dal suo popolo. Ebbe incarichi governativi dal 1954 al 1960 e dal 1961 al 1962. Nel 1974 divenne Primo Ministro di Grenada, la quale diventava indipendente dalla Gran Bretagna. Nel 1976 fu nominato Baronetto dalla Corona inglese. Nel 1979 Sir Gairy fu deposto a seguito di un golpe promosso dal marxista Maurice Bishop del New Jewel Movement. Trasferitosi negli USA, torno’ a Grenada nel 1984. Morì il 23/08/1997.

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Ora ci occuperemo del tentativo di Sir E.Gairy, quale Primo Ministro di Grenada, di inquadrare il problema degli UFO all’interno dell’Agenda dell’ONU.Fu presentata dal rappresentante di Grenada una dichiarazione, durante i lavori della 35° sessione del Comitato Politico Speciale della 32° sessione dell’Assemblea Generale dell’ONU il 28/11/1977, con la quale si proponeva l’istituzione di un’Agenzia o Dipartimento ONU per affrontare, coordinare e divulgare i risultati delle ricerche sugli UFO ed i fenomeni connessi.

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Il 30/11/1977 le Nazioni Unite emettevano una bozza di risoluzione,che, sotto forma di comunicato, incaricava l’Assemblea Generale di chiedere al Segretario Generale dell’ONU di prendere in considerazione i vari aspetti del problema e di redigere, per un ulteriore esame da parte della 33° sessione dell’Assemblea, un rapporto sul fenomeno UFO, che avrebbe dovuto comprendere:- un resoconto sulla storia e l’attualità del fenomeno- i risultati degli studi (di Stati ed Organizzazioni internazionali)- gli accordi internazionali su un eventuale contatto con gli alieni- un rapporto sugli aspetti politici, giuridici, economici, scientifici e tecnologici del problema - un’analisi sui vantaggi nell’eventualità del contatto- un’indicazione pratica per forme di cooperazione internazionale.

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L’Assemblea inoltre avrebbe dovuto:- chiedere al Segretario Generale di inviare il testo della bozza ai Governi degli Stati membri - decidere di includere all’O.d.G. della successiva 33° sessione dell’Assemblea un rapporto del Segretario sullo stato attuale della ricerca.Nel dicembre 1977, l’Assemblea adotto’ la Decisione 32/424, che riconobbe la bozza di risoluzione sottoposta da Grenada, stabilendo che l’Assemblea avrebbe richiesto al Segretario l’invio del testo della bozza di risoluzione, assieme alle relative dichiarazioni, agli Stati membri ed alle agenzie specializzate, affinchè comunicassero i loro punti di vista al Segretario.

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L’iter collegato all’attuazione della Decisione n.32/424 non andò però a buon fine.Il Segretario Generale dell’ONU, Kurt Waldheim, trasmise diligentemente il provvedimento agli Stati Membri, congiuntamente ad una propria nota. A rispondere furono soltanto tre Stati (India, Lussemburgo e Seychelles) e due Agenzie specializzate (l’International Civil Aviation Organization/ICAO e l’UNESCO), replicando di non avere commenti al riguardo.

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In questa foto sono raffigurati i lavori di un meeting tenutosi all’ONU il 14/07/1978, al fine di valutare l’opportunità di supportare gli studi sugli UFO.Da sinistra a destra: Gordon Cooper, Jacques Vallee, Claude Poher, J.Allen Hynek, Sir E.Gairy, K.Waldheim .Tanto per rendere l’idea dell’elevato livello del dibattito in corso sull’argomento.

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Nel luglio del 1978, l’astronauta G.Cooper parlo’ di fronte all’Assemblea dell’ONU (alla presenza di Leo Stringfield, Sir E.Gairy, Lee Spiegel, J.Allen Hynek, C.Poher e Ray Nielsen).Cooper disse di ritenere che gli UFO fossero veicoli provenienti da altri Pianeti, con una civiltà superiore alla nostra. Inoltre egli evidenzio’ l’importanza di avviare un programma coordinato di raccolta e di analisi dei dati, stabilendo anche le modalità per un eventuale contatto. L’astronauta nel novembre 1978 mise per iscritto il suo pensiero inviando una lettera all’Ambasciatore Griffith, Missione di Grenada all’ONU.

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Il 27/10/1978 il Prof.Jacques Vallée, astronomo e matematico (nonché ideatore della cosiddetta teoria parafisica), presento’ una dichiarazione dinanzi al Comitato Politico Speciale dell’ONU, asserendo che:- il fenomeno consiste in una manifestazione fisica che puo’e deve essere studiata mediante l’apparato scientifico esistente (ad esempio, si pensi al disclosure spagnolo di quell’anno)- il fenomeno presenta aspetti psico-sociologici (disorientamento, allucinazioni, perdita della percezione nel tempo, riguardo ai testimoni)- le credenze che nei vari Paesi sono scaturite dall’attesa di visitatori spaziali presentano una notevole complessità, e non hanno alcun rapporto con la realtà fisica del fenomeno (inoltre, cio’ potrebbe legarsi all’aspirazione alla pace mondiale).

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Il Prof.J.Allen Hynek, «padre» dell’ufologia moderna, su invito di Sir E.Gairy, il 27/11/1978 fece un importante discorso alle Nazioni Unite, evidenziando che: - il fenomeno UFO si presenta su scala mondiale.- il fenomeno UFO non c’entra con- manifestazioni psichiche o da regni spirituali - spesso i report di avvistamento provengono da testimoni autorevoli e qualificati -molti dei dati inerenti il fenomeno sono caratterizzati da una fisicità ed una concretezza ben precise - in alcuni Paesi industriali (USA e Francia, ad esempio) vi è una crescente comunità di scienziati interessata alla materia.Hynek chiese che nell’ambito dell’ONU si costituisse un canale mediante il quale scienziati da vari Paesi potessero incontrarsi e discutere del problema.

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Lo Stato di Grenada sottopose nel 1978 nuovamente una bozza di risoluzione all’ONU, nell’ambito della 33° sessione dell’Assemblea Generale.Sir E.Gairy tratto’ vari argomenti oltre all’ufologia (i diritti delle donne; l’Anno Internazionale del Bambino; le caratteristiche del Movimento di estrema sinistra New Jewel Movement ed il chiacchiericcio su presunte collusioni di Grenada con il Cile di A.Pinochet; l’assassinio di Aldo Moro).Per quanto concerne gli UFO, Sir Gairy sottolineò:- la sensibilità di Grenada in ambito ONU dal 1975 - il carattere globale e crescente degli avvistamenti- la diversità di opinioni tra gli scienziati - la collaborazione ricevuta, nel dialogo con l’ONU, da vari esperti (il «padre» dell’ufologia già direttore del CUFOS J.Allen Hyn ek; C.Poher, direttore del GEPAN francese; l’astronomo J.Vallée; l’astronauta G.Cooper; D.Saunders, il creatore della banca-dati computerizzata UFOCAT; i ricercatori Ted Phillips, L.Stringfield, L.Siegel e G.Bravo) - l’esigenza che l’ONU coordinasse il dibattito sulla materia , con l’eventualità che proprio a Grenada si istituisse un centro di ricerche sugli UFO (peraltro, l’isola caraibica avrebbe dovuto ospitare il II Congresso Internazionale sugli UFO nel 1979: il primo si era tenuto ad Acapulco nel 1977).

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GRENADA 1978: GLI UFO ALL’ONUFoto del documento ONU del

dicembre 1978 sul tentativo di Grenada di costituire un Comitato per gli UFO.

A seguito di una raccomandazione del Comitato Politico Speciale dell’ONU, durante l’87° Meeting Plenario dell’Assemblea Generale del 18/12/1978, quest’ultima adotto’ la Decisione n.33/426.

V. a fianco il testo del documento sul ruolo del Comitato Politico Speciale delle Nazioni Unite.

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La Decisione n.33/426 (relativa all’istituzione di un’agenzia o dipartimento dell’ONU per affrontare, coordinare e divulgare i risultati della ricerca sugli UFO e i fenomeni connessi) prevedeva che l’Assemblea Generale avrebbe dovuto:a) prendere atto delle bozze di risoluzione presentate da Grenada in occasione delle 32° e 33° sessioni dell’Assemblea medesimab) invitare gli Stati Membri interessati ad intraprendere misure appropriate, al fine di coordinare, a livello nazionale e scientifico, gli studi e le ricerche sulla vita extraterrestre (inclusi gli UFO), informandone il Segretario Generale dell’ONUc) richiedere al Segretario Generale di trasmettere le dichiarazioni di Grenada (e tutta la documentazione) al Comitato per l’Uso Pacifico dello Spazio, affinchè quest’ultimo lo prendesse in esame durante la sessione del 1979.La Decisione inoltre stabiliva che il Comitato per l’Uso Pacifico dello Spazio avrebbe dovuto consentire allo Stato di Grenada di presentare le proprie osservazioni al Comitato durante la sessione del 1979; la deliberazione del Comitato a sua volta sarebbe stata inclusa nel report che l’Assemblea Generale avrebbe esaminato in occasione della propria 34° sessione.

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E’ interessante analizzare la posizione dei singoli Stati Membri dell’ONU in merito alla proposta di Sir E.Gairy.Va detto fin da subito che si configurarono strane «convergenze di interessi», nel senso che delegati appartenenti a schieramenti lontani e differenti (spesso aspramente in conflitto) si affrettarono a sostenere la proposta di Grenada.L’Ambasciatore del Nepal, Shailendra Kumar Upadhyal, in rappresentanza del blocco asiatico, definì una buona idea la circostanza che l’Assemblea Generale avesse accettato di discutere riguardo a questa materia.Del resto, come abbiamo già visto, uno dei passaggi interlocutori della proposta aveva avuto il riscontro di altri due Paesi asiatici (India e le Seychelles).

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La posizione degli USA puo’ essere definita «attendista», analogamente a quella di Paesi che, pur avendo un certo interesse, preferirono non esprimersi pubblicamente fino al momento in cui si sarebbe giunti al voto.L’Ambasciatore Andrew Young disse che avrebbe appoggiato Sir E.Gairy successivamente all’approfondimento della materia.Un funzionario del Dipartimento di Stato USA riferì, in merito all’ipotesi di condivisione con l’ONU dei files del Project Blue Book statunitense qualora si fosse istituito il Comitato in seno alle Nazioni Unite, che, prima di procedere in tal senso, si sarebbe dovuto verificare che il rilascio di tali informazioni non avrebbe compromesso la sicurezza e la difesa degli Stati Uniti d’America.L’Italia sarebbe stata lieta di supportare la bozza di risoluzione di Grenada, nonostante in quel periodo il nostro Paese versasse in una gravissima crisi finanziaria. Tuttavia, il Governo di Roma avrebbe votato positivamente in merito alla proposta – discussa in seno all’ONU – al fine di sostenere la ricerca ufologica.

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.Di particolare interesse è la posizione assunta allora dall’URSS e dagli altri Paesi comunisti.L’URSS espresse un interesse molto tiepido nei confronti della proposta. Non dimentichiamo che, fino agli Anni Sessanta, Mosca aveva negato l’esistenza dei dischi volanti. Per buona parte della popolazione non/poco istruita, i fenomeni ufologici rappresentavano un evento religioso, da collegare in certi casi addirittura al Secondo Avvento di Cristo (naturalmente chi diceva cio’ correva dei rischi, considerando la politica antireligiosa del Regime).Del resto, la Guerra Fredda aveva fatto si’ che nell’URSS la gente comune naturalmente non fosse al corrente della varietà caratterizzante gli avvistamenti di UFO nell’Occidente.I Paesi satelliti di Mosca dimostrarono uguale disinteresse (così fecero la Cecoslovacchia, la Romania, la Repubblica Democratica Tedesca, la Polonia e l’Ungheria). Soltanto la Bulgaria manifesto’ interesse per l’argomento: l’Ambasciatore Alexander Yankow dichiaro’ che l’ONU avrebbe potuto dimostrare apertura mentale appoggiando nuove idee come la proposta di Sir E.Gairy.Tuttavia, come fa notare Barney Williams su UFO Magazine (v.http://www.ufoevidence.org/documents/doc1242.htm ), è lecito porsi l’interrogativo se le aperture bulgare si sarebbero spinte anche nel caso in cui l’URSS avesse espresse voto contrario.

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.Com’è noto, il tentativo di Sir E.Gairy fallì nell’immediato, a causa del golpe di Maurice Bishop, che comporto’ l’avvento di un Governo rivoluzionario e marxista.Ma non per questo si spense l’eco della lodevole iniziativa, della quale si sarebbe ancora parlato a lungo (se ne parla tuttora).Lo stesso Sir E.Gairy fu anche testimone dell’avvistamento di due UFO nei tre anni che avevano preceduto la sua proposta (il secondo si ebbe proprio a Grenada, da una camera di albergo); egli non aveva avuto alcun timore a dichiarare all’ONU di essere certo dell’esistenza degli UFO, dal momento che li aveva visti, aggiungendo anche la propria convinzione che i diplomatici non lo avrebbero preso per matto (nessuno rise quando pronuncio’ queste parole).

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L’astronauta Gordon Cooper nel 1985 invio’ all’ONU un Memorandum di discussione sugli UFO e gli ET.Egli disse di ritenere che gli UFO fossero veicoli extraterrestri provenienti da una civiltà piu’ avanzata della nostra, e che si sarebbe dovuto promuovere ai massimi livelli un programma scientifico di coordinamento nella raccolta e nell’analisi dei dati provenienti da tutto il pianeta.Aggiunse di essere stato testimone di avvistamenti per due giorni nel 1951.

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Nel 1992, un gruppo di scienziati e ricercatori (Norma Milanovich, Rauni Luukanen-Kilde, Linda Moulton Howe, Stanton Friedman e John Schuessler) invoco’ l’applicazione, da parte dell’ONU, del già visto documento GA/426 del 1978, che prevedeva l’istituzione di un’agenzia o di un dipartimento a livello dell’ONU per lo studio e la divulgazione dei fenomeni ufologici.

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Del resto, che le Nazioni Unite abbiano sempre ricoperto un ruolo di rilievo nelle problematiche inerenti le problematiche di questo tipo, non è una novità.La Dichiarazione di principio sulle attività che dovranno seguire la scoperta dell’intelligenza extraterrestre, nell’ambito del Progetto SETI, prevede che lo scopritore di un presunto segnale extraterrestre debba immediatamente comunicare la scoperta e tutti i dati a varie istituzioni internazionali (tra cui l’ITU, l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni). Il medesimo documento attribuisce al Segretario Generale dell’ONU il compito eventuale di convocare una conferenza straordinaria, sentito il parere dell’ITU, qualora la prova della scoperta dovesse assumere la forma di segnali elettromagnetici.

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Nel 1998, i delegati del VI Simposio Mondiale sugli UFO tenutosi a S.Marino, in rappresentanza di ben 17 Paesi (Belgio, Brasile, Cile, Cina, Francia, Germania, Regno Unito, Irlanda, Italia, Messico, Romania, Russia, S.Marino, Slovenia, Spagna, Svizzera ed USA), decisero di sottoscrivere la Carta di San Marino, con la quale si chiedeva ai Capi di Stato e di Governo della piccola Repubblica del Titano di presentare all’ONU una mozione, al fine di sollecitare «la costituzione di un’Agenzia o Dipartimento ONU per affrontare, coordinare e divulgare i risultati della ricerca sugli UFO», in attuazione della già vista Decisione 33/426 adottata durante l’87° Meeting Plenario dell’Assemblea Generale dell’ONU del 18/12/1978, mai implementata, eventualmente coinvolgendo il Centro Internazionale Permanente sugli UFO (costituito a S.Marino) ed un Comitato Internazionale per la Ricerca sugli UFO nei termini proposti dal Segretario di Stato per le Telecomunicazioni e Trasporti Augusto Casali.I partecipanti al Simposio garantirono la propria disponibilità a fornire testimonianze, prove documentarie e supporto.

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Nel 2009, come puo’ evincersi dal sito Internet della FEA (Fédération Européenne Airplane):http://www.federation-airplane.eu/site/fr/ , furono poste varie domande al Governo francese relativamente alle manifestazioni di UFO, coinvolgendo in prima persona il Presidente della Repubblica.In particolare, fu evidenziato il dovere della Nazione francese in merito alla decisione n.33/426 del 1978-79, adottata come si è visto all’ONU a seguito della presentazione dell’iniziativa di Grenada.Queste domande avrebbero dovuto suggerire alla Francia di adottare una posizione chiara per costituire un gruppo complementare al GEIPAN.In quella circostanza fu citata, quale argomentazione inattaccabile, l’enunciazione del diritto fondamentale alla verità, così come affermato nella relazione del Consiglio per i Diritti Umani presso le Nazioni Unite a Ginevra nel 2007.

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In seno all’ONU esiste un ufficio denominato United Nations Office for Outer Space Affairs (UNOOSA), con il compito di:1) promuovere la cooperazione internazionale sull’uso pacifico delle tecnologie spaziali, 2) assicurare che le attività spaziali non danneggino lo spazio attorno alla Terra, 3) monitorare gli oggetti spaziali che orbitano attorno alla Terra e che cadono sulla Terra.Alla fine del 2010, il TG3 e alcuni quotidiani italiani avevano dato la notizia secondo cui l’astrofisica malese Mazlan Othman era stata posta dal Segretario Generale dell’ONU a capo dell’UNOOSA. Parte della stampa aveva riportato un commento della scienziata, che, convinta dell’imminente arrivo degli Alieni, da tempo sarebbe stata occupata a redigere un «piano di accoglienza». Successivamente la scienziata ha precisato che il suo compito consisteva «solo» nell’osservare gli oggetti spaziali che orbitano intorno alla Terra. Questo non risolve il problema. In Francia il Geipan (ex Sepra) studia gli UFO da tempo, ma riconducendoli alla piu’ generica e tranquillizzante categoria dei fenomeni connessi al rientro atmosferico per motivi di prudenza.

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Nel 2011, il Trattato dello Spazio (Outer Space Security and Development Treaty), realizzato con l’apporto determinante di Carol Rosin (un’ex collaboratrice di Wernher von Braun), invita tutti gli Stati Membri dell’ONU a firmare un piano mirato alla realizzazione di una struttura che assicuri e verifichi che lo Spazio rimanga un regno neutrale, dal quale tutte le classi di armamenti spaziali siano banditi per sempre. Degno di rilievo è il fatto che il Trattato chieda alle Parti firmatarie di riconoscere che non siamo soli nell’Universo, che ci sono culture cosmiche, le quali potrebbero essere importanti per la nostra sicurezza e sviluppo e che le nostre politiche nazionali e internazionali debbano riflettere su questa realtà….Riconoscere che dagli inizi delle sperimentazioni delle armi nucleari, i mezzi extraterrestri hanno dimostrato una capacità di bloccare, selettivamente, le comunicazioni e/o la capacità di partecipazione di unità operative, e sono apparsi in luoghi di diversi Paesi, causando guasti non distruttivi di decine di ICBM (missili balistici intercontinentali) – portarli fuori stato operativo per giorni…

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Nel 2011 alcune agenzie riferirono che la rivista Philosophical Transactions (della britannica Royal Society) aveva pubblicato una notizia in cui si chiedeva ai Governi del mondo di prepararsi ad un possibile incontro con una civiltà aliena, anche in modo violento.Gli scienziati chiedevano all’ONU di istituire un gruppo di lavoro dedicato ad «affari extraterrestri», al fine di delineare un piano nel caso di contatto alieno.

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Il 23-24 marzo 2013, in occasione dello svolgimento del XXI Simposio Mondiale sugli Oggetti Volanti Non Identificati ed i Fenomeni Connessi, organizzato da Roberto Pinotti in abbinamento alla XIV edizione del Simposio Mondiale sull’Esplorazione dello Spazio, presso la Repubblica di S.Marino, il CUN ha redatto i Protocolli di contatto finalizzati a un prossimo incontro con extraterrestri (condivisi da delegati intervenuti in rappresentanza di Italia, Germania, Svizzera, Ungheria, Bulgaria, Romania, Francia, Norvegia, Cuba ed USA).Il documento in questione, ai fini di questa specifica relazione, assume una particolare rilevanza per due motivi (sarà approfondito in un’altra sede).Vi si afferma il principio mirato a voler riconoscere gli ipotetici esseri alieni quali soggetti giuridici nostri pari, per nostra iniziativa, ipotizzando che ben difficilmente un contatto sereno con gli ET potrebbe essere efficacemente garantito qualora gli stessi alieni decidessero di interloquire con un organismo internazionale dichiarato ma non rappresentativo come l’ONU.Vi si richiama il messaggio interstellare di Pace in 55 lingue terrestri, sottoscritto dal Presidente USA J.Carter e dal Segretario Generale dell’ONU K.Waldheim, lanciato nello spazio nel 1977, a bordo delle sonde spaziali statunitensi Voyager 1 e 2.

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Foto dei lavori del XXI Simposio Mondiale di S.Marino (2013).

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Dal 29 aprile al 3 maggio 2013, a Washington DC si sono svolti i lavori del Citizens Hearing on Disclosure, che ha visto un’audizione, davanti a sei ex Membri del Conresso USA, di alcuni qualificati ricercatori e leader politici e militari (tra i quali, unico italiano, il Segretario Generale del CUN Roberto Pinotti). Dell’iniziativa si è anche parlato su Il Sole 24 Ore.Si è tenuta anche una riunione (tra gli ex parlamentari USA ed i rappresentanti di Canada, Cina, Inghilterra, Italia, Brasile, Cile, Argentina, Peru’ e Uruguay), nel corso della quale si è deciso di ripescare la Risoluzione di Grenada del 1978, mai decaduta e di fatto congelata in attesa della sua formalizzazione da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU.V. foto a sinistra.

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BIBLIOGRAFIAIncontri lontani di Giancarlo Genta, Lindau, 2009Oltre dal SETI agli Ufo di Roberto Pinotti e Maurizio Blondet, Editoriale Olimpia, a.2002http://www.spartacus.schoolnet.co.uk/COLDgairy.htmBolle mediatiche o balle istituzionali? di Mauro Panzera http://www.cunpugliabasilicata.it http://www.ufoevidence.org/ (articoli vari)http://www.gov.gd/biographies/eric_gairy_bio.htmlDocumentazione giornalistica dell’Ufficio Stampa del CUNUn trionfo congressuale a San Marino a cura della redazione (Ufo Notiziario n.5, aprile 2013)http://ufo-hunter.blogspot.com/http://web.ticino.com/cusi/Redaz/Speciali/carta_san_marino/carta_san_marino.htmGairy Speech – Address by Sir Eric M.Gairy, Prime Minister and Minister for External Affairs of Grenada, United Nations, General Assembly, Thirty-Third Session. 32° Plenary Meeting, Thursday, 12 October 1978 (http://www.thegrenadarevolutiononline.com/gairy12oct1978.html Dopo Washington: dagli USA all’ONU di Roberto Pinotti (Ufo Notiziario n.7, giugno 2013)Ufo: oltre il contatto prospettive e scenari di un incontro epocale di Roberto Pinotti, Ed.Oscar Mondadori, I edizione, giugno 2013Libro Bianco sugli Ufo (Dossier del Centro Ufologico Nazionale).