22 marzo - motosprint 12
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GP Qatar. Tutto sul GP d’apertura del Mondiale dei nostri inviati a Doha, A tu per tu con Marco MelandriTRANSCRIPT
22/28 MARZO
2011
Settimanale
Anno XXXIV
Fascicolo 1713
2,50 Euro
(Italy only)
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VALE ROSSI “Non guido la Ducati come deve essere guidata”
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CROSSCROSS Cairoli guida gli InternazionaliCairoli guida gli Internazionali
PROVA NOVITÀPROVA NOVITÀHonda SH 300iHonda SH 300i
MOTOGP QATARMOTOGP QATARCasey Stoner scelta vincenteCasey Stoner scelta vincente
primo GP alla HRC dopo 8 anniprimo GP alla HRC dopo 8 anniUna spalla inguaia PedrosaUna spalla inguaia Pedrosa
il secondo posto è di Lorenzo il secondo posto è di Lorenzo Scintille tra Dovizioso e SimoncelliScintille tra Dovizioso e Simoncelli
Notte Notte HondaHonda
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Sommarionumero 12/2011
LA POSTALetteredi Stefano Saragoni 4Officinadi Massimo Clarke 8
PADDOCKVelocità, cross, enduro, trial,minimoto, speedway, supermoto 12
IN PISTAMotoGPGP Qatar. Tutto sul GP d’apertura del Mondiale dai nostri inviati a Doha 22Moto2GP Qatar 44125GP Qatar 50SuperbikeA tu per tu con Marco Melandri 54
FUORISTRADACrossInternazionali d’Italia a Faenza (RA) 62CrossInternazionali d’Italia a Cingoli (MC) 66Supercross USA Undicesima prova a Jacksonville 70EnduroAssoluti d’Italia a Viverone (BI) 72TrialMondiale indoor ad Assago (MI) 75SportitaliaGare nazionali e campionati regionali 76
SU STRADAProva novità Honda SH300i 78MotolandiaTurismo, viaggi, epoca 82AttualitàMoto Days a Roma 86Made inAbbigliamento e accessori 89
MERCATINO Compravendita di moto e accessori 90
GP GUIDAGare e raduniGli appuntamenti in pista 98
RUBRICHE Contromanodi Marco Masetti 16Polvere di stelledi Luigi Rivola 18Qui Giapponedi Akira Nishimura 84Donne e motoridi Laura Cattaneo 86Via col ventodi Giovanni Carlo Nuzzo 87
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CollaboranoDARIO AGRATI [email protected] enduroGIULIO BERNARDELLE tecnica da corsaMARIO CANDELLONE [email protected] trialPAOLO GOZZI [email protected] superbikeMARCO MASETTI [email protected] motogpGIORGIO SERRA vignetteGIANNI TOMBA [email protected] speedwayLaura Cattaneo, Akira Nishimura,Giovanni Carlo Nuzzo, Max Regazzi.
Tonino Abramo, Ilio Ascione, Edoardo Bauer, Leonardo Boarini, Sandro Callegaro, Alessandro Camera, Marco Chilà, Marina Cima, Paolo Ciri, Massimo Dellepiane, Giovanni B. De Nisi, Fabio Di Giorgi, Giuliano Diligenti, Roberto Dorillo,Fabio Fazi, Francesco Fiorani, Giovanna Guiso, Fiammetta La Guidara, Gianluca Landi, Salvatore Ledda, Giorgio Lever, Oscar Malugani,Diego Mancuso, Marco Marcellino, Eugenio Mascioli, Roberto Motta, Carlo Orlandi, Mario Pittoni, Fabio Porreca, Raffaele Sala, Vito Scarpitta, Enzo Tempestini, Andrea Valenti, Secondino Veglio, Giovanni Verduci, Roberta Zoli.
Servizi fotograficiAlexPhoto, AP, Delta, DPPI, Fraternali, Front Vision, Gori, Martino, Oliver, Piredda, Porrozzi, Soldano, Taglioni, Villani.
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DOPO aver letto sul n. 10 l’articolo “Il club degli ex”, dedicato al campionato del mondo più bello, quello delle Superbike, ho deciso di scri-vervi per esternare alcune mie personali consi-derazioni. Andiamo per ordine...
Non discuto le capacità dei piloti ex MotoGP che si sono classificati ai primi tre posti in gara 2 (Checa, Biaggi e Melandri), però non possiamo non considerare che si ritrovano in Superbike a causa di deludenti risultati rimediati nella clas-se regina! E se Biaggi e Melandri hanno almeno conquistato il titolo della 250 (Max addirittura quattro), Carlos Checa risulta invece a digiuno da sempre! Dei tre sta comunque peggio Melan-dri, il quale, pensando più a lagnarsi che a dare precise indicazioni ai tecnici, si è ritrovato fuori dalla MotoGP a un’età decisamente inferiore di quella dei due colleghi.
Se Max e Carlos hanno pensato bene di get-tarsi anima e corpo in Superbike per finire la carriera in modo brillante, guadagnando pure dei bei soldini (Biaggi si è anche tolto lo sfizio di diventare il primo italiano a conquistare l’iride delle derivate di serie), Marco, sconfitto in modo imbarazzante dall’esordiente compagno di squadra (Simoncelli), si è trovato davanti a un bivio: Superbike o un preoccupante anno sabba-
SONO EX MOTOGPE UN MOTIVO C’È
Lettere
Ma nella SBK saranno davanti spesso
di Stefano Saragoni [email protected]
CHECA, BIAGGI E MELANDRI INSIEME SUL PODIO DELLA SECONDA GARA DEL ROUND D’APERTURA DEL MONDIALE SUPERBIKE.
tico. Personalmente non credo alla scelta per-sonale. Del resto l’affollatissima e poco edifican-te Moto2 non concedeva possibilità alcuna.
Per ciò che riguarda la presunta inferiorità dei piloti “nati” in Superbike, dobbiamo considerare alcuni aspetti fondamentali, tra cui la mancanza di esperienza dei giovani che ostacola la possibi-lità di cucirsi addosso la moto (cosa che può avvenire se ci si conquista la necessaria fiducia dei tecnici), la competitività di base del mezzo e la volontà della Casa di procedere con le relative evoluzioni (in questo senso, sospetto che quest’anno Fabrizio avrà parecchie difficoltà!).
La sola motivazione del pilota non può basta-re, anche se spesso si rivela un aspetto impor-tante (Corser, Toseland e Haga mi sembrano un po’ “spenti”, al di la delle loro qualità!). Dal pun-to di vista squisitamente tecnico, è palese che chi proviene dalla MotoGP risulti avvantaggiato, viste le infinite possibilità di regolazione di cui solo una moto prototipo può disporre!
Parlando dei commenti dei tecnici intervistati sul n. 10, il più obiettivo mi è parso Dall’Igna (Aprilia) mentre gli altri due, Marinelli (Ducati) e Galbusera (Yamaha), non hanno perso l’occasio-ne di tessere le lodi dei rispettivi piloti, lanciando anche frecciatine nei confronti di qualche ex. Un po’ sorprendente la nostalgia del tecnico di Du-cati Corse per John Kocinski, nonostante siano trascorsi diversi anni dalla loro “convivenza”.
Concludo con un cenno al round australiano. Anche se una rondine non fa primavera, credo che vedremo spesso i tre “ex MotoGP” davanti a tutti, “disturbati” talvolta da qualcuno dei giovani rampanti, soprattutto Rea, Haslam e Laverty. Ne vedremo delle belle. L’importante è che Melan-dri non trasformi il suo campionato in un fatto personale con Biaggi: a Phillip Island, in gara 2, un pilota più freddo si sarebbe accodato al ro-mano (che disponeva di una moto più veloce) e assieme sarebbero andati a prendere il fuggitivo Checa, che non aveva lo stesso vantaggio di gara 1. Invece Marco, rallentando Max con staccate al limite, ha finito per perdere il corpo a corpo e il secondo posto (facili e sistematici i recuperi di Biaggi sul rettilineo del traguardo e chiusura dei varchi nelle ultime tornate). Checa ringrazia.
Armando Cennamo
Valleggia (SV)
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CRIVILLE E ROBERTS JR. LEGGENDE DI CAMBIO SECOLODopo aver pubblicato gli ultimi inserti di GP Legends pensate di dedicarne altri due ai piloti che sono stati, in un certo senso, i campioni di cambio secolo, nonché il naturale anello di congiunzione tra le due generazioni? Mi riferisco ad Alex Criville e Kenny Roberts Jr.
Pierpaolo Rossi Civitanova Marche (MC)
La prima raccolta di GP Legends è finita. Ma in futuro immagino altre collezioni di inserti...
MIO PADRE ERA UN EROE DELLA MILANO-TARANTOMio padre era uno degli ultimi eroi della Milano-Taranto, avendo partecipato a ben cinque edizioni negli anni Cinquanta. Corse anche il Motogiro, varie Scudo del Sud e in altre manifestazioni motociclistiche che animavano quegli anni. È mio desiderio ricordare e far ricordare mio papà a questo mondo che ha tanto segnato tutta la sua vita.Quindi vi chiederei di ricordarlo anche con una foto che allego.Carlo Furore, uno degli ultimi eroi della Milano-Taranto, ci ha lasciato venerdì 11 marzo 2011.
Luigi Furore
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LA CRISI E LA MOTO LE PRIORITÀ STANNO CAMBIANDO
PERMETTETEMI una riflessio-ne sulla attuale crisi del mercato (e non solo). “Crisi” è da un paio di anni la parola del momento in ogni campo economico, figurarsi nel settore delle moto, viste da molti come “superfluo” (paradossal-mente anche da chi, per fare la spesa, ha bisogno di un SUV 4x4).
Una frase, tra le tante sentite, mi è rimasta particolarmente im-pressa: “era davvero necessaria la crisi economica per costringere un colosso giapponese a costruire una moto normale? Forse sì, e al-lora tante grazie alla crisi”.
Forse, come fa capire Riccardo Piergentili analizzando la nuova Suzuki GSX-R 600, non tutti i mali vengono per nuocere; forse è dav-vero il caso di resettare buona parte delle nostre convinzioni, e tra queste il fatto che una moto sportiva debba essere scomoda e “cattiva”. Meno estrema può esse-re più piacevole da guidare (perché il bello di una moto è guidarla). E può essere addirittura meno cara di quanto avremmo pensato. A questo proposito mi viene in men-te che la KTM ha migliorato la sua RC8 1190 R riducendone (di tanto) il prezzo...
Nascono nuovi modelli e se ne ripropongono di vecchi, come ha fatto la Honda (ri)affiancando alla CBR 600 la cugina con la sigla “F”. E in quella “F” c’è dentro un mon-do intero: la volontà di non far
perdere la voglia di andare in moto alla clientela “sportiva ma senza esagerare”, di farla venire a chi “mi piacerebbe ma è troppo estre-ma” oppure “mi piacerebbe ma è troppo cara”. C’è la volontà, in-somma, di andare avanti tornando indietro di qualche anno.
In fondo ciò che accade per la produzione di serie è rispecchiato pari pari nell’attività sportiva; per-ché qualcuno inizia a stufarsi di spendere milioni di dollari per concludere poco o nulla, col risul-tato di ritirarsi (Kawasaki) o pen-sare di farlo (Suzuki). Ci si rende conto che per non far perdere la voglia di partecipare, o per farla venire, bisogna andare incontro alle esigenze dei più. Ci si è resi conto che per andare avanti biso-gna fare un passo indietro.
Sarà davvero una crisi passeg-gera? Se così fosse, in un arco di tempo più o meno lungo le cose dovrebbero tornare come erano... Ma da come si stanno stravolgen-do le strategie aziendali, si capisce che i tempi sono cambiati; il mer-cato si evolve in una direzione che non ci si saremmo aspettati.
Che Yamaha e Honda mettano sulle carene delle proprie MotoGP riferimenti all’importatore indone-siano (ma potrebbe essere quello cinese, indiano, malese, coreano ecc.) è forse qualcosa di più che una semplice mossa promoziona-le, ci fa capire come le priorità siano cambiate perché la clientela stessa sta cambiando.
Allo stesso modo cambiano le collaborazioni tra Costruttori: può
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Lettere
CAMMINA DI NUOVORICCARDO BABBINI HA VINTO!!!
SONO Luciano Babbini, papà di Riccardo, vi scrivo a distanza di un anno dalla gara degli Internazio-nali d’Italia di motocross, durante la quale Riccardo era rimasto vitti-ma di un grave infortunio che lo aveva costretto alla sedia a rotelle con diagnosi di paraplegia perma-nente, per ringraziarvi dell’ ampio spazio dedicato sul numero 23 del-lo scorso anno alla mia precedente lettera È anche grazie a quell’arti-colo che penso, grazie a persone straordinarie, sia stato possibile dar vita all’associazione Riders4ri-ders che come saprete ha lo sco-
po, tramite l’organizzazione di eventi a scopo benefico di aiutare concretamente i piloti che hanno subito gravi infortuni e contribuire alla ricerca sulle lesioni midollari. Ma vi scrivo anche per dirvi che Riccardo ha vinto la sua gara più importante. A distanza di un anno dall’ incidente , nonostante le dia-gnosi e le previsioni pessimistiche dei primi mesi, Riccardo è tornato a camminare, abbandonando la carrozzina dopo sei mesi e le stampelle questa settimana. La sua riabilitazione sta continuando e purtroppo (per noi genitori) sta già pensando di risalire in moto. I miracoli esistono, bisogna crederci e non mollare mai! Grazie a tutti.
Luciano Babbini
RICCARDO BABBINILO SCORSO ANNO S’INFORTUNÒ NELLA QUARTA PROVA DEGLI INTERNAZIONALI D’ITALIA.
capitare quindi di ritrovarsi a gui-dare una BMW che monta un mo-tore cinese (!). La nuova G 650 GS sembra essere una bella moto, appetibile anche per il prezzo: ma perché un colosso della moto deve utilizzare un altro propulsore (per ottimo che possa essere)? A rigor di logica mi sarei aspettato caso-mai che fosse la Loncin a montare motori BMW e non il contrario.
Così come le collaborazioni, cambiano anche le prospettive delle Case. Ecco allora che si inizia a parlare di ciò che in pochi avreb-bero pensato: quando vedi che BMW presenta all’EICMA uno sco-oter prototipo, e che Ducati non nasconde la volontà di espandersi in quella direzione, due domande te le fai e rifletti sul fatto che la cara vecchia Europa inizia a prefe-rire lo scooter (anche a 3 ruote) alla moto. Forse è colpa della crisi
anche questo ma intanto per mol-te Aziende sono gli scooter a fare cassa. Allora non è così impensa-bile di ritrovarsi fra qualche anno un’Europa di scooteristi dal “pala-to fino” e un’Asia che movimenta volumi di mercato mai visti per le moto.
Un’assurdità? Può darsi, ma in-tanto questa crisi ha fatto aprire gli occhi, mostrando sia quello che non avremmo voluto vedere sia quello che da un po’ stavamo aspettando.
Davide Vassallo
CARO Davide, complimenti per l’analisi, lucida e attenta. Permet-timi solo una precisazione relativa alla BMW G 650 GS. Il motore è progettato dalla BMW e costruito dalla Loncin, in Cina, per contene-re il costo della moto al disotto dei 7000 euro.
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VORREI sapere come funzio-na un impianto di scarico perché influenza molto le prestazioni di un motore a quattro tempi.
Renato Marson
PER RAGIONI sono stato co-stretto a dividere la sua mail in due parti. Stavolta rispondo alla prima domanda; alle altre due mi dedicherò nel giro di un paio di settimane.
Dunque, su un motore a 4T il sistema di scarico, pur essendo rilevante, è meno importante ri-spetto ad un motore a 2T. Alcune MotoGP nelle quali sono state sperimentate, per quanto ri-guarda l’ordine di accensione dei cilindri, soluzioni diverse da quella “canonica”, mantenendo inalterati i sistemi di scarico, hanno accusato leggeri cali pre-stazionali, proprio in quanto lo scarico stesso non era più quel-lo ottimale, come geometria. Solo modificando anche quest’ultima in modo da accor-darla al meglio con la variata distanza tra le fasi utili del moto-re è stato possibile ottenere
Officinadi Massimo Clarke [email protected]
LO SCARICO CONTA.ANCHE SUI 4TInfluisce su prestazioni ed erogazione
nuovamente le stesse prestazio-ni. Quando si fanno delle prove, comunque, ci sta che si vada avanti senza ottimizzare tutti gli aspetti. Una volta individuata la soluzione più vantaggiosa si adeguano tutti i parametri, lavo-rando anche a livello di dettagli.
Il principio di funzionamento dei sistemi di scarico dei motori di alte prestazioni è legato allo sfruttamento delle onde di pres-sione. Ecco, in sintesi, cosa ac-cade. Quando si apre la valvola di scarico, i gas combusti inizia-no a riversarsi nel condotto ad elevata velocità, mentre con-temporaneamente si crea una vigorosa onda di pressione posi-tiva che viaggia con velocità so-nica verso l’altra estremità del tubo, cioè verso l’uscita. Una volta raggiunta quest’ultima, es-sa viene riflessa e torna indietro, con segno cambiato, ovvero co-me onda di pressione negativa. Se questa arriva all’inizio del condotto quando la valvola non ha ancora finito di chiudersi, ov-vero durante la fase di incrocio, svolge una duplice azione positi-
va: da un lato agevola la fuoriu-scita dell’ultima parte dei gas combusti e dall’altra può deter-minare l’inizio del movimento della miscela fresca presente nel condotto di aspirazione (che può addirittura cominciare ad entrare nel cilindro prima anco-ra che il pistone abbia iniziato a svolgere la sua azione di “richia-mo”).
I vantaggi di un appropriato sfruttamento delle onde di pres-sione (e dell’inerzia dei gas) so-no a questo punto evidenti. Pur-troppo, per una data lunghezza del tubo e per una data fasatura di distribuzione, tale sfrutta-mento si rivela ottimale solo in corrispondenza di un certo regi-me e nelle sue vicinanze. Per avere ancora più chiara l’impor-tanza di quanto detto, tenga pre-sente che in prossimità del PMS il pistone si muove molto poco, e quindi può svolgere la sua fun-zione di stantuffo che espelle i gas combusti e aspira la carica fresca in misura talmente limi-tata da risultare pressoché tra-scurabile. Lo spostamento del
pistone da 10° prima a 10° dopo il PMS è soltanto dell’ordine dell’1% della corsa (prima in un senso e poi nell’altro). Per un arco di rotazione di 40°, da 20° prima a 20° dopo il PMS, se la corsa è di 60 mm, il pistone si sposta di circa 2,3 mm, prima all’insù e quindi all’ingiù!
Dunque, utilizzare al meglio l’inerzia dei gas e le pulsazioni di pressione è di grande importan-za. Nei motori policilindrici i tubi provenienti dai singoli cilindri vengono in genere collegati tra loro non solo per ragioni di in-gombro, ma anche e soprattut-to, per ottenere vantaggi ancora superiori, in termini di anda-mento della curva di potenza. Le onde di pressione, infatti, intera-giscono e viaggiano anche da un tubo all’altro. La lunghezza e la posizione dei punti di giunzione è critica, come pure lo schema con il quale vengono effettuati i collegamenti. È quindi chiaro che la realizzazione di sistemi di scarico per motori di alte pre-stazioni è materia da veri spe-cialisti…
PMSCON QUESTA SIGLA SI INDICA
IL PUNTO MORTO SUPERIORE,
OVVERO LA POSIZIONE PIÙ
VICINA ALLA TESTA CHE
IL PISTONE RAGGIUNGE,
DURANTE IL SUO MOVIMENTO
RETTILINEO ALTERNATO
ALL’INTERNO DEL CILINDRO
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BANCATAÈ UNA “LINEA” DI CILINDRI.
NEI MOTORI A V E NEI BOXER
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NELLA FUSIONE
DEL BASAMENTO A SECONDA
DEI CASI
CILINDRI CONTRAPPOSTISOLUZIONE NON MIRACOLOSA
SU una rivista scientifica ho letto che esiste un motore a pi-stoni contrapposti progettato dalla Eco Motors. Secondo l’arti-colo questo propulsore aumen-terebbe l’efficienza del 50%. È tutto vero? Cosa ne pensa?
Piergiorgio Piccoli
CERCHERÒ di essere sinteti-co. Anche le migliori riviste scientifiche, quando parlano di motori, spesso fanno sorridere. Succede pure in alcuni libri di fi-sica; sono eccellenti sotto tutti gli altri aspetti, ma quando tira-no in ballo i motori...
I moderni turbodiesel hanno rendimenti elevatissimi. Addirit-tura, in certi casi possono anda-re al di sopra del 40%. I diesel lenti a due tempi per impiego navale, poi, sono i motori a com-bustione interna con il rendi-mento più elevato che l’uomo sia mai riuscito a realizzare. Ora arriva un tizio astutissimo che propone una soluzione già vista, ossia uno schema con pistoni opposti, e dice che grazie alla sua soluzione produrrà dei mo-tori con una efficienza (cioè un rendimento) del 50% più elevata. Non del 5%, che sarebbe già molto, ma del 50%! Ho letto da qualche parte che il suo obiettivo è realizzare un’automobile (mo-dello USA, quindi né piccola né leggera) in grado di percorrere 40 km con un litro di carburante (quale che sia…). Non dice ovvia-mente a quale velocità. Del re-sto, comunica la coppia e la po-tenza senza però dire qual è la cilindrata del motore. E il bello è che il nostro uomo (ma per la verità nell’impresa sono coinvol-te più persone) riesce anche ad ottenere dei fondi per lo svilup-po… Che si tratti di un inventore innamorato della sua idea, di un tecnico sognatore che le spara grosse, di un autentico fanfarone o di qualcos’altro non sta a me dirlo; certamente siamo di fronte
a un grande venditore. Ciò pre-messo, di questo motore vellei-tario abbiamo già parlato, se non sbaglio, circa un anno fa. Niente di innovativo, ma magari qualche applicazione può anche trovarla. Certamente non in campo moto-ciclistico, però. Questo non solo per via dell’ingombro (trasversa-le o longitudinale, a seconda di come lo si monti) ma soprattutto in quanto non adatto a raggiun-gere regimi di rotazione elevati. Le sue prestazioni sono legate fondamentalmente all’adozione di un efficace sistema di sovrali-mentazione.
Inoltre i motori a pistoni oppo-sti sono stati realizzati in decine e decine di migliaia di esemplari, nel corso del ventesimo secolo, da aziende come la Junkers, la Fairbanks-Morse e la Doxford. Pure la Rolls Royce, la Commer e la spagnola Ceta ne hanno prodotti.
Un cenno lo merita senz’altro lo straordinario motore Napier Deltic, a tre BANCATE di cilindri, disposte in modo da formare, in sezione trasversale, un triango-lo, con tre alberi a gomiti. In campo moto non si possono non menzionare la tedesca Imperia 350 del 1935, la DKW 250 da GP del 1940 (mai scesa in pista a causa della guerra) e la Vespa 125 da record del 1951.
Vorrei infine segnalare, a lei e agli altri appassionati, il recente sviluppo di un sovralimentatore a onde di pressione (diretto di-scendente del Comprex, del quale tanto si parlò negli anni Ottanta) da parte della Swissau-to. Il nuovo dispositivo si chiama Hyprex e sulla carta sembra piuttosto interessante. Ho come il sospetto che ne riparleremo…
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SEI classi, una in più della passata stagione per il campionato italiano velocità, che è stato presentato ufficialmente a Misano. Alle cinque categorie già collaudate nel passato (125, 600 e 1000 Superstock, Supersport e Superbike) se ne aggiunge una sesta la Moto2 (una decina gli iscritti, per il momento), che assegnerà per la prima volta il titolo. In realtà ce ne sarà anche un’altra, la Moto3 (che per ora ha un solo iscritto, Armando Pontone, team Ioda) ma sarà in pista, per quest’anno, solo come “challen-ge” non titolato. Otto i round, con inizio il 10 aprile da Misano, due doppi appuntamenti (25-26 giugno a Misano, 23-24 luglio al Mugello), conclusione il 23 ottobre (calendario e informazioni al sito www.civ.tv). Quella di quest’anno sarà un’edizione partico-larmente patriottica, vista la doppia ricorrerenza: i 150 anni dell’unità d’Italia e i 100 del campionato italiano e della Federazione Motociclistica. Del pro-gramma dei festeggiamenti farà parte anche una gara-revival.
QUATTRO APPUNTAMENTI: ADRIA (10 APRILE, REGOLARITÀ, SU 8 GIRI); MAGIONE (9 MAGGIO, ENDURANCE INDIVIDUALE REGOLARITÀ, SU 100 KM); ADRIA (17 LUGLIO, REGOLARITÀ, SU 8 GIRI); FRANCIACORTA (2 OTTOBRE, SUPERPOLE PIÙ REGOLARITÀ, SU 10 GIRI) PER IL TROFEO “GENTLEMAN CUP FMI” DI VELOCITÀ, APERTO A MOTO MODERNE E D’EPOCA. DUE LE CILINDRATE, FINO A 800 CM3 E OLTRE 800 CM3. TESSERA SPORT, COSTI DA 120 A 200 EURO A GARA. PER INFORMAZIONI: 06-97625841.
Gentlemen in pista
PaddockA cura di Lucia Voltan
FERMO HA COMMEMORATO SAVERIO FORTUNA A 30 anni dalla scomparsa, la città di Fermo ha dedicato un fine settimana a Saverio Fortuna. Pilota di moto negli anni ’30 e di automobilismo nel dopoguerra, organizzatore di gare nel circuito cittadino, tra i fondatori del M.C. Ippogrifo e del crossodromo di Monterosato, a lui è stata intitolata la strada che porta proprio al crossodromo.
MEDAGLIA D’ORO A OSCAR POLLI L’ex campione del mondo di cross country rally Oscar Polli ha ricevuto dal CONI la medaglia d’oro al valore atletico.
TROFEO DEL MEDITERRANEO. RIMANDATA LA PRIMA GARA La prima prova del Trofeo del Mediterraneo, in programma per il 16-17 aprile, è stata rimandata per via dei lavori di asfaltatura all’autodromo di Racalmuto. La data del recupero non è ancora stata stabilita.
HUSQVARNA VINCE NEL CROSS GRECO Successo Husqvarna nel campionato greco di cross: Panos Kouzis, con la TC449, si è aggiudicato la classe MX1.
OLBIA CANDIDATA PER LA SEI GIORNI ENDURO L’Italia ha avanzato la propria candidatura per ospitare la Sei Giorni di enduro del 2013 e la scelta della località sembra ricadere su Olbia. La località sarda ha ospitato la prima prova degli Assoluti: alla gara erano presenti i principali dirigenti della FMI guidati dal presidente Paolo Sesti e da Franco Gualdi, che hanno approfondito l’argomento con il Moto Club Gallura (con l’ipotesi di collaborazione estesa al Moto Club Bergamo).
DOPO IL BLITZ IN SUPERBIKE, STARING PRONTO PER LA STOCK Dopo aver disputato il primo round come wild card al Mondiale SBK, Bryan Staring ha iniziato l’allenamento per l’impegno definitivo della stagione: la Coppa del Mondo Stock 1000. L’australiano, che è campione nazionale di Superbike, è stato ingaggiato dal Team Pedercini e dunque avrà a disposizione una Kawasaki.
IN B
RE
VE«Se mi
reincarnassi
vorrei
essere
Valentino
il migliore,
una libidine
vivente»
Vasco Rossi
L’ITALIANO DEL CENTENARIO Il CIV compie cento anni
TRIBUNA DUCATI
DA JEREZ IN POI PER TIFARE VALE CON la seconda gara del Motomondiale, il 3 aprile a Jerez, tornano le Tribune Ducati. In Spagna sarà la “T8”. Coreografie condivise, parcheggio, guardaroba e kit. Tutte le informazioni (e l’elenco completo delle tribune rosse ai GP) è al sito www.ducati.it.
CIV STOCK 1000
GALLINA SULLA BMW JONATAN Gallina correrà il campionato italiano Superstock 1000 sotto le insegne del team N&C racing di Stefano Caracchi. Il pilota ha già provato la moto, la BMW, al circuito di Valencia. Giro più veloce 1’37”67 «Un tempo che mi soddisfa abbastanza - è stato il commento di Gallina - non pensavo di riuscire ad andare subito così forte».
TROFEO SIDECAR ECCO LE DATE IL TROFEO SIDECAR VELOCITÀ SI SVOLGERÀ IN 5 GARE: A VARANO: 8 MAGGIO E 23 OTTOBRE; BINETTO, 10 LUGLIO; GORNO-ONETA, 4 SETTEMBRE E FRANCIACORTA, 2 OTTOBRE. MAGGIORI INFORMAZIONI AL SITO: WWW.RACINGSIDECAR.IT.
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DALLA REPUBBLICA CECA AL CIV 125
POPOV CI RIPROVA IL PILOTA della Repubblica ceca Miroslav Popov, 15 anni,
vicecampione al CIV 125 dell’anno scorso, ritenterà l’attacco al titolo italiano sotto le insegne del Team Ellegi Racing.
Per Popov, anche qualche gara del CEV spagnolo e la richiestadi alcune wild card al Mondiale di categoria. La squadra
schiererà altri due ragazzi: Lorenzo Baladassarri,che oltre al CIV farà la Rookies Cup, e Andrea Mantovani.
DE DYKER FA DOPPIETTA NEL CROSS OLANDESE A GEMERT, KEN DE DYKER (HONDA, SOPRA) SI È AGGIUDICATO LA VITTORIA DI ENTRAMBE LE MANCHE DEL CAMPIONATO OLANDESE DI CROSS. PARTITO MALE IN ENTRAMBE LE MANCHE, IL VENTISEIENNE BELGA DELLA HONDA AL MONDIALE MX1 SI È LANCIATO IN ALTRETTANTE RIMONTE SPETTACOLARI.
ASSOLUTI E MONDIALE
TRE PILOTI PER LA FANTIC SARANNO tre i piloti ufficiali Fantic Motor impegnati negli Assoluti d’Italia e nel Mondiale Enduro con le moto trevigiane “motorizzate” Gas Gas 250 e 300. Nella foto, da sinistra, ecco la squadra voluta da Federico Fregnan, proprietario del marchio Fantic: Matteo Zecchin, Andrea Fossati e Maurizio Micheluz.
SUL GHIACCIOLO STADIO del ghiaccio di Assen, in Olanda, ha ospitato il quinto e sesto gran premio del Mondiale individuale di Speedway su ghiaccio, che ha visto ancora una volta i piloti russi al comando. Nel GP di sabato, nella finale, Igor Kononov con una manovra ai limiti del regolamento nell’ultima curva è riuscito ad avere la meglio sul sei volte campione del mondo Nikolai Krasnikov. Terzo al sabato, Danil Ivanov ha vinto il Gran Premio numero sei precedendo Dmitri Khomotsevich e Krasnikov. A due GP dal termine, Krasnikov si ritrova al comando della classifica con 8 punti di vantaggio su Ivanon e 13 su Khomitsevich e Kononov.
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1 Mauro Tononi, alias... Valentino Rossi. Uno dei momenti più divertenti del Chiambretti Night è stata la tua imitazione del campione. Impressionante: stessa voce. A parlare come Valentino ho cominciato così, per caso. Poi gli amici hanno cominciato a dirmi che mi veniva bene, così ho preso coraggio. Fare spettacolo mi è sempre piaciuto, fin da piccolo imitavo le voci degli amici di mio padre e lui un po’ si arrabbiava. La svolta è stata nel provino a Radio Deejay.
2 Promosso a pieni voti? No, bocciato. Cercavano conduttori, non imitatori. Però poi sono stato richiamato per fare uno scherzo telefonico. Dovevo fingermi Valentino e mi hanno creduto subito. Non mi sembrava vero, invece il rapporto con la radio è proseguito. Poi sono iniziati anche gli spettacoli, un disco, un sito. Insomma, ora e sempre, grazie Valentino!
3 Da Chiambretti, Valentino sembrava molto divertito della tua imitazione. Lo avevi mai incontrato prima? Sì, ero stato nel suo box due anni fa, al Mugello. Poi lo avevo visto a una cena. Ma, sinceramente gli avevo appena parlato. La verità? Ero un po’ intimidito... E poi lui è sempre circondato da tanta gente che vuole vederlo, toccarlo, una cosa da non credere. Quindi ho cercato di essere discreto. Lui è stato gentilissimo, mi ha fatto un sacco di complimenti. È davvero una persona eccezionale.
4 Ma come fai a imitarlo così bene? Persino l’accento. Tu poi sei bresciano e con una cadenza abbastanza pronunciata. Valentino è tutta un’altra cosa. Dopo i primi tentativi, un po’ grezzi e improvvisati, ho studiato tanto. Ho ascoltato e riascoltato le sue interviste, ormai mi viene naturale parlare come lui. Sono sette anni che mi esercito. Adesso sto preparando un disco. Quanto mi piacerebbe che la tribuna di Valentino al Mugello cantasse una delle mie canzoni...
MAURO TONONI IDENTIKIT
NATO A ISEO (BR)
ETÀ 27 ANNI
PROFESSIONE PASTICCERE
HOBBYIMITATORE DI VALENTINO ROSSI
Paddock
MOTOTEMPORADAWEEK-END intenso al Misano World Circuit con la Coppa FMI,
una serie di gare in programma dal 25 al 27 marzo. Un round che prevede il debutto di molti trofei, a partire dalla Mototemporada Romagnola. In pista anche diversi altri trofei:
Motoestate, Ducati Desmo Chellenge, Supertwins, Roadster e Black Cup Continenal 600.
Il programma è simile a quello delle passate edizioni: prevede per il venerdì i turni di prove libere,
quindi sabato 26 marzo (dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 18,10) i piloti scenderanno in pista per le prove ufficiali.
Domenica le gare, dieci partenze con avvio alle 9,45. Tutte le informazioni sulla gara sono disponibili ai siti
www.mototemporada.it, www.civ.tv
RS TEAM
AGAZZI PILOTA E MANAGER SIMONE Agazzi (in basso a destra), ha presentato la sua squadra che prenderà parte agli Assoluti d’Italia e all’Europeo Enduro. Lo stesso Agazzi sarà uno dei piloti dell’RS Team con le Husqvarna. Nella foto, da sinistra (davanti ai tecnici): il team manager Stefano Passeri, Maurizio Gerini, Luca Marcotulli, Michael Pogna, Fausto Vignola, Marco Spanò.
SAYFUTDINOV
IN PISTA A LONIGO EMIL Sayfutdinov, la rivelazione dei Gran Premi del 2009 di Speedway, dove ha conquistato il terzo posto, dopo il grave infortunio al braccio sinistro, è ritornato nella pista di Santa Marina per preparare i motori in vista dell’imminente stagione. È riuscito ad arrivare a soli 2 decimi dal record della pista.
ENDURO ESTREMO IN INGHILTERRA
“TOUGHT ONE” A GRAHAM JARVIS GRAHAM Jarvis si è aggiudicato la vittoria della Tought One, gara di enduro estremo che si è disputata nei pressi di Manchester, con un clima insolitamente (soprattutto per questa stagione) mite per l’Inghilterra. L’unico a impensierire, soprattutto nel finale, il pilota della Husaberg è stato Paul Bolton, con la KTM. Terza posizione per Andreas Lettenbichler (Husqvarna), che dal secondo giro è stato rallentato dalla rottura del freno posteriore.
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sarà più la stessa. Grintoso, emozionante, divertente: questo è il temperamento che le due ruote devono avere sempre,
secondo il punto di vista Polini. E tu, che punto di vista hai?
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GIÙ IL CAPPELLO DAVANTI AI GIAPPONESIA poche ore dal terremoto erano al lavoro, al Motomondiale. Dando prova di carattere
LO SENTO dire spesso: ci vuole ottimismo, senza un sorriso non si va avanti, basta con i piagnistei e le gnole…
Vero, ma se fosse facile comportarsi così non ci sarebbero tanti psicoterapeuti, cartomanti, spacciatori in giro! Di pessimisti ne vedo tanti e forse hanno ragione loro. Quando vado ai test della Moto2 e vedo meno sponsor che sul mio scooter mi vien male e non so veramente come qualche squadra affronti la stagione. Del resto la Moto2 vive in un limbo tecnico e mediatico che certo non aiuta a trovare nuovi sostenitori. Vedo che la Yamaha non ha uno sponsor sulla carene e riconfermo che dopo le sigarette, nella MotoGP di soldi veri se ne sono visti pochi.
Ma bisogna guardare dall’altra parte della barricata, dal lato che sorride nonostante tutto. Anche in questo caso non ci sono schieramenti compatti e sicuri. Come definire, se non ottimista, uno come Carlo Pernat, over 60 solo all’anagrafe, che sbuffa salendo tre gradini, ma ritrova entusiasmi che oggi non avrebbe nemmeno un ventenne
appena può seguire le prove dal muretto, ma ancheal passaggio di una prosperosa signorina. Con lui puoi ragionare tre giorni elencando tutti i mali, ti darà ragione, ma continuerà a credere che il paddock sia il migliore dei mondi possibili e frequentabili.
Inguaribile ottimista è il team manager che ogni anno deve compiere acrobazie sempre più ardite per mettere assieme viaggi, stipendi, moto, ingaggi. Secondo me non fanno una bella vita oggi. Una volta era molto più semplice. Del resto vent’anni fa una forcella non costava 30.000 euro e una caduta aveva quotazioni inferiori a quelle di un appartamento in zona centro.
E poi c’è l’altro mondo, il Giappone. Il Paese toccato dall’apocalisse che viene dal profondo dell’oceano e dal ventre della terra. Una Nazione quasi cancellata da una scossa devastante, ma con dei cittadini di una forza morale che oltrepassa l’ottimismo…
A Doha, alle prove e al GP, i giapponesi erano presenti in forze. Tutti al lavoro da mattino a sera, senza esternare nulla. Abbiamo provato a chiedere qualcosa e loro si sono preoccupati di rassicurarci brevemente, per passare alla svelta ad altro. Non pensate nemmeno per un istante a cosa sarebbe successo se un sisma del genere avesse colpito il nostro Paese. Non saremmo qui a parlarne, probabilmente. Di sicuro avremmo esternato davanti a telecamere il nostro dolore, il disagio di chi non ha notizie dei propri cari eppure è lontano da casa a lavorare per far vincere una moto. Lo capisco che Aoyama darebbe un braccio pur di poter salutare i propri connazionali sul podio, ma appena gli accenni a qualcosa di personale legato al Japan Quake, cambia discorso. Resta solo la fascia nera che porta sulla tuta in segno di lutto. Il dolore è seppellito dentro, nei meandri della psiche, tenuto a bada da un’educazione che insegna a non far mai vedere dolore e sofferenza.
Non ho la minima idea di come si traducano e con quale senso vengano interpretate parole come “ottimista” e “pessimista”, ma il comportamento degli uomini al seguito del Mondiale mi ha dato un grandissimo esempio. Loro, con il loro silenzio, con il far finta di nulla nonostante strade, palazzi, aeroporti ed economia rasi al suolo, ci hanno insegnato che non c’è bisogno di essere stupidamente sorridenti di fronte ad una tragedia. Bisogna avere la voglia di riprendersi e metterla in atto. Senza lacrime e sceneggiate.
HIROSHI AOYAMA AL BOX DEL TEAM GRESINI DURANTE L’ULTIMO TEST PRECAMPIONATO. AL BRACCIO HA UNA FASCIA NERA, IN SEGNO DI LUTTO.
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Il 27 marzo prende il via sulla pista di Viterbo la Polini Italian Cup 2011. Attesi oltre cento piloti al via suddivisi nei quattro trofei Scooter Evolution con il debutto che della neonata classe Amatori e i due Trofei Pit Bike. Interesse per la prima gara del Trofeo Monomarca LML Scooter.
Ci siamo. Sarà la pista di Viterbo ad aprire la stagione della Polini Italian Cup e, in defi nitiva, il tricolore scooter e pit bike che nel 2011 ha già decretato il maggior interesse della specialità per novità, promozioni riservate ai partecipanti e record di piloti iscritti. Un successo dovuto sicuramente agli investimenti fatti dalla Polini in collaborazione con Airoh Helmet, TCX stivali, Speed tute, Sava pneumatici e da motorino.it sito uffi ciale della manifestazione. Un campionato articolato su sei prove, di cui cinque aperte alle pit bike. Le due gare di Castelletto e Binetto ospiteranno il Trofeo Nazionale Maxi Scooter, mentre a metà maggio verrà organizzata una settimana prova a Triscina (TP) valida come Polini Sicilian Cup aperta a tutti i piloti e team di scooter e pit bike dell’isola e del sud Italia. Nel frattempo è interessante dare uno sguardo a quanto accaduto nel 2010, per meglio comprendere cosa potrebbe accadere nel 2011, cercando di individuare quali saranno i principali protagonisti. Dati alla mano, le sorprese non dovrebbero mancare… Nel Trofeo Scooter 70 Evolution Monomarca Polini mancherà il campione 2010 Giovacchini. Almeno sette i sicuri protagonisti: Carlo Gurrieri, Angelo
Fontana, Stefano Serventi, Alessandro Garzaro, Davide Ziarelli, Marco Imbastaro, Marco Fregoni. Nello Scooter 70 Open c’è attesa per il sicuro confronto “casalingo” del team Polini Scooter tra Matteo Tiraferri e Filippo Corsi anche se non vanno sottovalutati i vari Mattia Gollini, Cristian Mammi, Rocco Ripepi, Niccolò Rosso, tutti in grado di puntare al podio. Lo Scooter 94 Big Evolution Open riparte da un agguerrito gruppo di piloti capitanati da Yulien Vitali e Adriano Sisti. Aperto a ogni possibile risultato il Trofeo Scooter 70 Evolution “Amatori” che raggrupperà una ventina di partecipanti con gli scooter “Polini” e “Open”. Nei due Trofei Pit Bike l’XP 110/125 Street ripresenta Alessio Corneti contrapposto ai vari Napodano, Gianbrone, Moreschi, Cuttitta, Rossi, mentre nella XP 150/XP 65 la sfi da dovrebbe essere tra Devis Catellani, Fulgoni, Bonomelli. Tutto da seguire il debutto del Trofeo Monomarca LML Scooter che vedrà in gara una ventina di partecipanti in sella agli scooter LML Star Deluxe 4T 125 e 150 con comando marce a mano e ruote con cerchio 10 pollici.
FRIZIONE POLINI “SPEED CLUTCH 3G FOR RACE” PER SCOOTER 50La frizione Polini Speed Clutch 3G FOR RACE per i vari scooter 50 cc assicura maggiore ripresa, più accelerazione nell’allungo, partenze brucianti. Resiste meglio allo stress ed alle sollecitazioni delle partenze da fermo. Per le corse in pista può essere facilmente modifi cata sostituendo le molle. E’ regolabile e può essere tarata per avere il miglior setting per ogni tipo di guida. La regolazione si
effettua sul registro molle con una semplice chiave a brugola.Caratteristiche Tecniche:Tolleranze geometriche assolutamente ristrette che hanno consentito di produrre una frizione perfettamente bilanciata.Mescola del materiale d’attrito con fi bre aramidiche e resine tecnologicamente avanzate. Frizione più modulabile e maggiormente resistente alle più elevate temperature e all’abrasione.Frizione Piaggio-Gilera, codice 249.049; Yamaha-Minarelli diametro 105, codice 249.050; Yamaha-Minarelli diametro 107, codice 249.051: prezzo di vendita al pubblico Euro 55,08+IVA.
E’ molta l’attesa per la sfi da tra i piloti del Trofeo Scooter 70 Evolution Open, nel quale il campione 2010 Matteo Tiraferri del team uffi ciale
Polini Scooter, si dovrà nuovamente confrontare con il compagno di squadra Filippo Corsi. In questo Trofeo i partecipanti hanno la possibilità
di gareggiare in pista con scooter preparati con kit di elaborazione di tutti i vari preparatori.
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PERÒ, CHE CARATTERE QUEL BANDIROLA! Generoso e grintoso in pista, il campione degli Anni ‘50 non era da meno nel quotidiano
A SEGUITO della risposta da lei fornita al sig. Martellini (Motosprint n. 9) su Carlo Bandirola, mi permetto di fare un’aggiunta. Bandirola non appese il casco al chiodo al termine del 1958, ma continuò a gareggiare nel 1959 a Madrid, Valencia e a Saragozza in forma semi-ufficiale con una MV, assistito da un meccanico della Casa. Nel 1960 disputò due sole gare: a Modena (dove si ritirò), ed a Cesenatico in sella ad una Matchless, avuta in prestito dal concessionario milanese Plinio Pasetti.
Sauro Rossi - Boretto (RE)
CARO Rivola, ho letto il tuo pezzo su Bandirola: ho avuto il piacere di conoscere il “Bandito”, come lo chiamavano i suoi colleghi. Verso la fine degli anni ‘70 conducevo una rubrica radiofonica di motociclismo, “Pole Position” e durante l’inverno in carenza di gare andavo ad intervistare i piloti (in attività o meno) e così sono andato a Voghera a casa di Bandirola. Accolto con grande calore, ho passato un bel pomeriggio scoprendo un personaggio
straordinario: pressoché sordo (aveva l’abitudine di ascoltare da vicino il rombo degli scarichi aperti) mi ha raccontato tanti aneddoti. Come hai riferito tu, non aveva pietà della meccanica ma gli organizzatori delle gare lo pagavano anche quando si ritirava, perché la sua presenza era sinonimo di spettacolo e attirava le folle. Mi raccontò che una volta (a Monza se non ricordo male) gli fu imposto di far vincere un altro pilota, cosa per lui più che indigesta: ubbidì all’ordine di scuderia a suo modo. Partì come al solito a testa bassa e staccò tutti di quasi un minuto, poi all’ultimo giro si fermò alla Parabolica, appoggiò la Saturno alle balle di paglia si sedette su una di queste e si accese una sigaretta: fece passare il compagno di scuderia (che era secondo) e ripartì arrivandogli dietro... Sua figlia mi raccontò che quando girava per le strade dei dintorni con la sua moto e qualche giovane che non lo conosceva lo stuzzicava, lui faceva un po’ di manfrina poi allungava il passo lasciando il malcapitato con un palmo di naso: nel caso lo sfidante fosse riuscito ad affiancarlo lo “accompagnava” gentilmente... fuori strada. Alla mia domanda sulla Gilera compressore che aveva guidato mi rispose “una gran brutta bestia” e se lo diceva lui con quel fisico, c’era da credergli.
Luigi Vergani – Bernareggio (MB)
RINGRAZIO Sauro Rossi per la precisazione, che è talmente... precisa da essere senz’altro veritiera. Devo dire che ho consultato nel mio archivio le cronache disponibili, in particolare quella di Cesenatico del 1960, ma non ho trovato alcun riferimento alla presenza di Bandirola, pur essendo citati molti piloti in gara nella 500 e anche diversi privati certamente inferiori, per caratura, al campione lombardo. La carriera di Carlo Bandirola può considerarsi comunque chiusa – e la precisazione di Sauro Rossi lo conferma – alla fine del 1958, quando uscì dal grande giro dei piloti ufficiali.
Quanto al piacevole e dettagliato ricordo di Luigi Vergani, al quale ovviamente sono grato per quanto ha scritto, mi sembra che sia un vestito cucito su misura sul personaggio, che certamente non era facile da gestire, in un momento in cui i piloti – anche i più popolari e autorevoli – davanti al conte Agusta e ai capi delle aziende e dei reparti corse scattavano regolarmente sull’attenti. Bandirola è stato forse il padre dei tanti piloti-personaggi che oggi ben conosciamo?
LO SGUARDO DEL CONTE DOMENICO AGUSTA, PROPRIETARIO DELLA MV, UNO DEI MARCHI PIÙ PRESTIGIOSI DELL’EPOCA, SU CARLO BANDIROLA. IL PILOTA A DESTRA NELLA FOTO È IL CAMPIONE INGLESE LESLIE GRAHAM.
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MotoGP Qatardi Enrico Borghi - foto Milagro
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Le RCV sono una spanna sopra tutti, e anche Stoner. Pedrosa cede fisicamente e Lorenzo gli strappa il secondo posto. Rossi annaspa
UN’IMMAGINE CHE LA DICE LUNGA SULLO STRAPOTERE HONDA: QUATTRO RCV AI PRIMI CINQUE POSTI. STONER, FUTURO VINCITORE, PRECEDE PEDROSA E LORENZO, UNICO UOMO YAMAHA, IN GRAN GIORNATA: FINIRÀ SECONDO. CHIUDONO LA FILA DOVIZIOSO E SIMONCELLI.
Notte Hondanda
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Casey Stoner
«Non sento di dover spingere la Honda come facevo con la Ducati. Quest’anno sembra che le cose siano facili»
il commentoMotoGP Qatar
LOSAIL – La frase più intensa, e allo stesso tempo significativa, Casey Stoner l’ha detta appena tolto il ca-
sco, quando la fronte era ancora umida di sudore e c’erano le righe della fodera del casco impresse sulla pelle degli zigomi e delle guance. L’ha detta di getto, ridendo: «Mi sembra di essere come nella stagione in cui ho vinto il titolo».
L’aveva dentro da mesi, questa frase. L’aveva pensata già nel giorno in cui, nel novembre scorso, era salito sulla RCV. Ma aspettava il risultato, cioè la prestazione giusta nel giorno giusto, quella che per-mette di chiudere ogni discussione, di ri-gettare ogni dubbio. Dominare le prove è (relativamente) facile. Ma per chiudere la
bocca a tutti bisogna fare ciò che si vuole nella gara in cui «abbiamo tutti guidato a un ritmo allucinante», come ha spiegato Andrea Dovizioso.
Stoner si sente “come nell’anno in cui ha vinto il titolo” perché ha dominato la gara di apertura con la moto per lui nuova, la Honda: fece così anche con la Ducati nel 2007. Appunto, la stagione in cui diventò campione dominando dall’inizio alla fine.
STONER ha fatto ciò che ha voluto. Ha preso il comando senza rischiare, dopo un avvio aggressivo di Lorenzo e Pedrosa, poi ha impostato il ritmo e giro dopo giro lo ha adeguato alle esigenze. Ha aspettato, ha valutato, ha ragionato, poi è scappato. Ha
guidato con pazienza, senza quella foga che aveva sempre esibito con la Ducati. Ha corso in modo sereno, disegnando traiet-torie dolci e straordinariamente efficaci, come faceva nel 2006, quando la sua RCV era la fantastica 5 cilindri “mille”. Insom-ma, non ha corso col cuore in gola, sem-pre vicino a quel limite che lui spesso ha anche oltrepassato.
Dodici mesi fa Stoner finì in terra, per-dendo il controllo dell’anteriore, mentre stava viaggiando a ritmi elevatissimi: stava cercando di scappare, come quest’anno. Ma con la Ducati era sempre al limite: il suo errore consisteva nel non accettare la situazione, nel non accontentarsi. Quindi quando forzava, cadeva. Oggi, con la Hon-
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da, lui forza e va a vincere. Casey questa volta ha guidato
come nel 2007, come Valentino nel 2008 e nel 2009, come Lorenzo nel 2010: si è permesso di spingere fortissimo mantenendo sempre un piccolo margine di sicurezza. Perché la sua moto oggi glie-lo permette. Quando guidi e corri così, si-gnifica che sei nella situazione ideale. E per sentirsi così dopo la prima gara di un campionato in cui ci sono almeno sei pilo-ti che possono giocarsi il podio ogni do-menica, e con davanti altri diciassette incontri di boxe difficili quanto il GP del Qatar, ci sono due possibilità: o sei in-cosciente, oppure stai guardando orizzonti che agli altri sfuggono.
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Ogni giro che passava la moto reagiva meglio
LOSAIL - «Non poteva andare meglio di così. È una partenza simile a quella del 2007, con l’aggiunta che da quando sono salito sulla Honda è stato tutto perfetto. Qualsiasi cosa abbiamo provato siamo andati sempre nella direzione giusta. Questo è proprio il modo ideale di cominciare…».Sorride Casey Stoner. Felice che tutto sia
andato come da programma.
«Quando vinsi con la Ducati, nel 2007, nessuno se lo aspettava, ero un outsider. Speravamo di fare qualche podio nel corso della stagione e magari di arrivare a vincere una gara. Invece ne ho vinte dieci e il campionato. Una stagione da sogno. Quest’anno sembra che le cose siano più facili, non sento di dover spingere così
forte con la Honda come ho fatto in passato con la Ducati. Sono molto felice di questo».
Neanche un problemino?
«Ad inizio gara, con il serbatoio pieno. Non riuscivo a curvare come volevo e Pedrosa è passato, poi però ho visto che cominciava a scivolare e sono tornato avanti; ogni giro che passava, la moto reagiva sempre meglio».
Qualcosa di migliorabile allora c’è.
«Sì che c’è. C’è un paio di aree nelle quali si può lavorare. Non ho ancora capito qual è il vero limite
di questa Honda, non sono arrivato a sentire l’avantreno “chiudere” nemmeno una volta, prima del giro in qualifica con le gomme morbide. Non ho mai spinto così tanto da misurare il vero limite. Non ce n’è stato bisogno. Sono molto contento dei miei tempi, del mio modo di guidare, del setting della mia
moto».Adesso si va a casa di Lorenzo e Pedrosa.
«Jerez è uno strano circuito per me. Dove non ho mai fatto granché. Jorge e Dani invece sono molto veloci. Cercherò di fare del mio meglio».
Stefano Saragoni
ANCORA NON SONO AL LIMITE
L’uomo del giorno
CaseyStoner
«Abbiamo fatto tutto
nella direzione giusta. Così si
comincia!»
SEMBRAVA CHE PEDROSA (26) POTESSE STACCARE STONER (27) E ANDARSENE. INVECE LO SPAGNOLO HA DOVUTO RIDURRE IL RITMO MENTRE L’AUSTRALIANO AVEVA ANCORA QUALCOSA DA TIRARE FUORI ED È STATO LUI AD ANDARSENE SOLITARIO.
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il commentoMotoGP Qatar
LA HONDA ha fatto bene, a prendersi ciò
che è nel suo diritto: la totale autonomia nella scelta dei piloti, al di là dei desideri dello sponsor. Se oggi la RC212V ha assa-porato emozioni che non provava da otto anni – ha vinto la gara di apertura e non succedeva dal 2003, anno in cui Rossi do-minò a Suzuka nel giorno del dramma di Daijiro Kato – è merito della forza con cui Shuhei Nakamoto, vicepresidente e timo-niere della HRC, prende le decisioni. Lui ha voluto Stoner, infischiandosene alle-gramente di due spauracchi: l’eventuale scontento della Repsol (a cui interessa solo Pedrosa) e il rischio che la competi-zione interna possa provocare dei guai. La Honda ha costruito la migliore moto del momento e l’ha affidata al pilota che, sem-pre in questo momento, è il più veloce del mondo. Punto e basta.
Ma prima di chiudere l’argomento, c’è dell’altro: Nakamoto sta lavorando giorno Shuhei NakaShuhei Nakamoto
«La RCV è migliorata ma deve andare ancora più forte. Tirare il fiato? No. Fino a quando non sarà finita come dico io»
e notte per trovare aziende in grado di sostituire quelle crollate a causa del ter-remoto e del maremoto. «Questa moto è migliorata ma non è abbastanza: deve an-dare ancora più forte, deve andare ancora meglio. Deve vincere il titolo! Ora ci servo-no dei fornitori, per continuare a produrre certe parti del motore e del telaio, e se non riuscirò a trovarli in Giappone allora andrò in Europa. Da qualche parte li troverò e noi riprenderemo a sviluppare questa moto».
Parlano e ragionano così, i manager della HRC, quando la Honda perde per troppi anni. Chissà se Nakamoto ha capi-to che la frase iniziale di Stoner – «Mi sembra di essere come nella stagione in cui ho vinto il titolo» – permette di tirare un po’ il fiato, dopo due anni di lavoro inin-terrotto. «Chi, io?! È impossibile, almeno fino a quando non sarà finita come dico io».
Be’, allora, appuntamento a Jerez.
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VALENTINO ROSSI IN LOTTA PER LA
SESTA POSIZIONE CON BEN SPIES: È STATO
BATTUTO ANCHE DAL TEXANO E HA FINITO AL SETTIMO POSTO.
LA SPALLA DEVE ANCORA ASPETTARE IL RAGGIUNGIMENTO
DEI SEI MESI DI CONVALESCENZA.
Rossi e Ducati
SPALLA AL CENTRORisultati insoddisfacenti, perde forzaLOSAIL – Il debutto di Valentino Rossi con la Ducati? Diciamolo subito: non è andata come si pensava. Nessuno credeva che si potessero rivivere le emozioni di Welkom 2004, ma una gara in calo, conclusa in settima posizione, dopo che le prove erano state caratterizzate da tante difficoltà, non è un risultato degno di Valentino. E nemmeno della Ducati. Lo ha detto anche il pesarese, spiegando che «la colpa è soprattutto mia: la spalla ha ceduto e io ancora non guido questa moto come dovrebbe essere guidata». Ma assumersi la responsabilità di un debutto un po’ amaro rende onore a Valentino, che sta “facendo squadra”, però non nasconde la situazione: «C’è tanto da lavorare» ha detto, e la sensazione è che in realtà avrebbe voluto dire di più... La sua gara la racconta il cronologico: Valentino si è mantenuto sul passo dell’1’56” basso fino al sedicesimo giro, poi di colpo è passato a 1’56”7 ed è andata sempre peggio. Insomma, Rossi ha dovuto mollare. La conferma che era successo qualcosa arriva invece dalla telemetria: ad un certo punto Valentino esercita una pressione inferiore sulla leva del freno e gli spazi di frenata si allungano. Sono dati che non lasciano spazio alle interpretazioni. «Se non avessi fatto un “dritto” alla prima curva, e se Barbera non mi avesse fatto perdere del tempo, sarei andato un po’ più avanti, ma la verità è che non potevo fare di più. Ad un certo punto mi sono messo a girare con un buon ritmo, ma già dopo nove giri la spalla ha cominciato a perdere forza. A quel punto ho cambiato la mia posizione in sella, ho usato molto la spalla e il braccio sinistro e ho finito per mandare in crisi anche quelli. Insomma, ho dovuto cedere. Del resto queste moto – e parlo delle MotoGP, non della Ducati – devi guidarle in un certo modo, altrimenti non combini niente». Per chiudere, Valentino ha spiegato i suoi programmi: «A casa sto lavorando molto, dopo Jerez avrò tre settimane di pausa e spero che quello sia il periodo in cui la spalla possa definitivamente guarire. O almeno,
che possa riacquistare la resistenza sufficiente». La gara è stata quindi caratterizzata dai limiti fisici del pilota, ma anche da quelli della moto. E Valentino non ha evitato l’argomento: «C’è tanto da fare: ho fatto un lungo meeting tecnico per spiegare che cosa bisogna fare sulla moto di quest’anno, per la seconda parte della stagione, ma anche sulla “mille”. Questa moto ha ancora la tendenza al sottosterzo e questo problema lo si risolve solo con delle parti nuove». Che bisogna fare in fabbrica. Il messaggio è sicuramente già arrivato ai destinatari... Il lavoro di messa a punto che ha impegnato la squadra per mesi, porta solo a migliorare la situazione – come è avvenuto qui, in Qatar – ma non risolve i problemi di fondo. Per questa gara il reparto corse non ha potuto fare granché: è stato spedito un nuovo software per la gestione del sistema anti-impennamento. Si tratta della versione definitiva, dopo essere stata sviluppata durante i test in Malesia. Ma la moto è la stessa che si è vista a Sepang. Quindi per preparare la gara si è lavorato sulla distribuzione dei pesi, sulle sospensioni, sulla progressione dell’ammortizzatore. Alla fine si è riusciti a trovare una maggiore efficienza della Desmosedici in curva – caricando maggiormente l’avantreno, come si suol dire nel gergo delle corse – però dopo aver trovato maggiore direzionalità e facilità di gestione in curva, la moto ha subito perso grip sul posteriore. Quindi, in accelerazione. Il trucco consiste nel trovare il bilanciamento, ma l’impresa sembra ardua. Quando si risolve un problema, ne emerge un altro. E viceversa. Per adesso bisogna fare con quello che c’è, almeno nelle prossime due gare. Solo nella giornata di prove collegiali di Estoril, prevista per il lunedì seguente la gara, la squadra potrà provare materiale nuovo. Poco male, tanto anche Valentino deve aspettare: nel suo caso, che la spalla arrivi a quei fatidici sei mesi di prognosi che i medici gli avevano indicato al momento dell’operazione. E i sei mesi saranno passati quando sarà maggio.
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28
il commentoMotoGP Qatar
Dovizioso - Simoncelli
CONFRONTO ALL’ITALIANAArrivano i nostri. E in pista lottano senza risparmiarsiLOSAIL – Andrea Dovizioso ha ragione: «La gara si è corsa ad un ritmo allucinante, siamo andati tutti fortissimo, e per tutta la gara: basti pensare che ho fatto il mio giro veloce, 1’55”8, nell’ultimo passaggio. In prova avevo girato in 56” basso». Non deve stupire, questo: è da mesi che i top rider della MotoGP alzano l’asticella della sfida ogni volta che vanno in pista. Si sono preparati per darsele, e se le sono date subito perché non si poteva aspettare: vanno forte in troppi, bisogna subito mettere in chiaro certe cose. Bisogna cominciare a picchiare. Stoner ha combattuto con Pedrosa e Lorenzo, all’inizio. Lorenzo ha lottato con Pedrosa. Dovizioso e Simoncelli non hanno risparmiato le entrate decise, anche se a cominciare è stato Marco. Sorpassi da crossista, insomma. E risposte adeguate. «Simoncelli mi ha fatto un’entrata al limite – ha detto Andrea – e
questo mi ha fatto perdere la possibilità di agganciare il podio. Io all’inizio non ero veloce come il gruppo di testa, ma piano piano ho preso un gran ritmo. Sono stato costante, ho girato sul passo del 56” basso e questa è una gran bella prestazione». «Dopo aver passato Dovizioso ho pensato di poter andare a prendere Pedrosa per giocarmi il terzo posto, e per un po’ guadagnavo – ha spiegato Simoncelli –. Poi sono calato. Dovizioso mi ha fregato nel finale perché è stato più bravo di me a sfruttare le gomme quando erano finite. Ma sono contento perché il mio passo di gara è andato al di là delle aspettative. Ero certo che il problema dei consumi mi avrebbe rallentato, invece in gara sono persino riuscito a vedere qualche 55” alto». La sensazione è che a Jerez non ci sarà solo la rivincita tra gli spagnoli. I due romagnoli hanno dei conti in sospeso.
«Simoncelli è entrato duro e ho perso la possibilità di agganciare il podio»
I DUE ITALIANI SULLE HONDA UFFICIALI NON SI SONO FATTI COMPLIMENTI. ALLA FINE DOVIZIOSO (4) HA PRECEDUTO AL QUARTO POSTO SIMONCELLI (58).
Andrea Dovizioso
motosprint
29motosprint
29
RANDY DE PUNIET È STATO PROTAGONISTA DI QUESTA SPETTACOLARE CADUTA AL PRIMO GIRO. COINVOLTO ANCHE CAPIROSSI CHE HA RICEVUTO UN FORTE COLPO ALLA MANO SINISTRA. NON GRAVE, PER FORTUNA.
LOSAIL – Quanto vale il campione del mondo, di fronte al “nuovo” Stoner? È una delle domande d’obbligo, dopo aver visto Jorge Lorenzo, domenica, fare finalmente onore al numero che porta sulla carena. Insomma, ha reagito e si è battuto. E ha fatto una bella gara, conclusa in seconda posizione. Non poteva vincere, Jorge, ma poteva limitare i danni. Ed è questo, che ha fatto. Diciamo anche che gli è andata bene, perché il riacutizzarsi del dolore al braccio sinistro ha rallentato Pedrosa, ma va sottolineato che Lorenzo si è finalmente tolto di dosso quella strana paura di tutto: in particolare della Honda e di Ben Spies. Lo ha attanagliato per tutta la stagione invernale, questa condizione, e gli è passata solo poche ore prima della gara. Arrivando in circuito, Lorenzo è finalmente riuscito a far prevalere quei pensieri che doveva trovare ben prima: «La Honda va forte, Spies è molto bravo. Be’, sono forte anche io. Andiamo a vedere che cosa succede». Lorenzo ha deluso nelle prove, ma ha corso come ci si aspettava: ha preso la testa della gara sin dalle prime curve, ha cercato di impedire a Stoner e a Pedrosa di scappare subito. Non è riuscito a stare davanti, ma anche dopo aver ceduto ha continuato ad andare forte. Infatti i due della Honda non sono riusciti a staccarlo. Anzi, ad un certo punto Jorge ha attaccato Pedrosa – in difficoltà – e ne ha approfittato per
conquistare la seconda posizione. «È riemerso quel problema che ho avuto alla fine della scorsa stagione, e questa è una gran brutta cosa – ha detto Pedrosa –. Andrò a casa per fare degli esami, bisogna capire cosa succede. Ad un certo punto ho cominciato a sentire un calo della forza nel braccio sinistro e poco dopo quasi non riuscivo a tenere la moto. Ecco perché ho mollato. Ho pensato solo a salvare il podio». Lorenzo ha confermato che la sua dote migliore resta intatta: lui sa essere costante, regolare; porta sempre a casa il risultato. Certo, se Stoner continuerà a viaggiare a questi livelli, e se Pedrosa risolverà il problema al braccio, la regolarità non basterà: bisognerà anche trovare il colpo del KO, ogni tanto. «Ho creduto alla mia ripresa – ha detto Lorenzo – e la mia squadra ha fatto un ottimo lavoro. In gara ho dato tutto: ho cercato di andare a prendere anche Stoner, ho provato a metterlo sotto pressione. Ma era troppo forte». Con questa reazione ha mandato un segnale a Ben Spies, che durante l’inverno ha allargato i gomiti. Ma le gare sono un’altra cosa. In Qatar il talentuoso texano non è mai stato in grado di lottare con i migliori e ha passato Valentino Rossi, guadagnando la sesta posizione, solo quando il pesarese ha subito un calo di forza della spalla destra.
QUANTO VALE LA GRINTADEL CAMPIONE
CHE BOTTA RANDY!
Jorge Lorenzo
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Le pagelle di Marco Masetti
Segnali chiari
TI RACCONTANO una barzelletta e sai già come va a finire. Guardi un film giallo e
qualcuno ti ha detto chi è l’assassino, rovinando tutto il lavoro del regista, degli
attori e persino dello sceneggiatore.La prima parte di stagione, ovvero
precampionato e gara d’avvio, somiglia un po’ a queste situazioni. A Sepang in
febbraio le Honda dominavano, come del resto era già successo a Valencia, nel novembre precedente, a campionato
appena finito. Stoner un fulmine, Pedrosa punzecchiato dal nuovo arrivo che ritrova
motivazioni e grinta e poi la Ducati e Rossi. Il matrimonio del secolo al quale
manca un po’ di feeling. Entrambi splendidi e desiderati, una coppia che fa
sognare gli appassionati di ogni parte del globo terrestre, ma che per ora
nell’intimità della pista non fanno scintille. Bene, il Mondiale è tutto qua,
con la doverosa aggiunta della Yamaha che ha una moto molto equilibrata ma
non velocissima e due piloti tosti come il campione del mondo e Spies.
Fine delle trasmissioni o quasi, manca completamente la suspense. Non è per
un oscuro disegno che accade questo: uno sport ad elevatissimo contenuto
come la MotoGP difficilmente prevede la sorpresa, di solito riservata ad ambiti
amatoriali. I piloti sono grandi professionisti che sanno benissimo quando è il momento di attaccare o
quello nel quale è meglio controllare la situazione, evitando errori dai pesanti
risvolti in classifica. Le moto sono un impasto di conoscenze
affinate giro dopo giro, prodotti perfetti di un’evoluzione spietata. Ed è per questo
che, se non mutano radicalmente le condizioni meteo, o non si presentano
eventi straordinari come cadute e infortuni, ci si trova di fronte a uno
scenario abbastanza fisso, nel quale le posizioni restano più o meno le stesse e i
distacchi… pure.Qualche volta viene da pensare che
Ecclestone e la sua folle proposta di bagnare la pista per muovere un po’ la classifica non sia poi del tutto folle, ma
solo un’esternazione di fronte all’ennesimo “tutto secondo copione”.
VERDETTO SCONTATO
Casey Stoner Un caccia che vola basso, procede
velocissimo e colpisce senza pietà
l’obiettivo. Scene viste nei telegiornali
che parlano del Medioriente,
ma anche in pista a Losail. Casey aveva
sorpreso tutti con la faccia sorridente
a inizio stagione, e invece sorride
“solo” perché nel cambio di moto ci ha
guadagnato parecchio.
Affarista 10
Jorge Lorenzo Sabato aveva il terrore di dover
correre in difesa contro “l’armada” Honda
con poche speranze di successo.
E invece in gara si scatena rischiando
qualcosa più del dovuto, ma la classe
del campione del mondo non si discute.
Nella lotta con Pedrosa, poi, trova nuove
energie. Tra spagnoli, si sa, è sempre
derby!
Agonistico 9
Dani Pedrosa Scoppiettante in avvio, progressivamente
si arrende a un braccio che lo fa soffrire
più del previsto. Un ricordo di vecchi
traumi che hanno deciso di rovinargli
la domenica e che forse lo costringeranno
a tornare sotto i ferri. Rispetto al solito
Dani, la versione 2011 dello spagnolo
della Honda ha più grinta e ormoni.
Il pungolo di Stoner si fa sentire e mette
il fuoco a Pedrosa che resta pur sempre
l’unico a girare assieme allo scatenato
australiano.
Mutazione? 8
Andrea Dovizioso Fa una bella gara alla quale manca l’acuto.
All’inizio si fa scappare i compagni di
squadra, poi perde tempo in un duello
rusticano con Simoncelli, alla fine ritrova
prestazioni ed equilibrio e fa vedere ottime
cose. Ma resta un’ombra: Dovi è pur
sempre il terzo pilota del team e la
concorrenza interna in casa HRC è davvero
tremenda. Il nemico più forte abita nello
stesso box.
Minacciato 7,5
MotoGP Qatar
Marco Simoncelli Il duello con Dovizioso è di quelli tosti,
forse troppo, ma si sa che l’agonismo non
fa difetto a Marcone. Molto meglio la sua
prestazione dal punto di vista tecnico, con
giri veloci e traiettorie decise. Dopo prove
sofferte e ricche di confusione, in gara
la situazione si sblocca di colpo e
il romagnolo può lanciarsi in una prova
all’insegna dell’agonismo. Ovviamente
anche Sic sente il derby in casa Honda
e combatte senza risparmiarsi.
Muscolare 7,5
Ben SpiesAveva la faccia e le voglie di uno che
puntava al quinto posto. Che invece gli
sfugge. Ingaggia una bella lotta con Rossi,
gli fa i complimenti, ma da come parla
volentieri della prossima gara a Jerez
viene il sospetto che il risultato di oggi non
sia piaciuto molto a Texas Terror, tosto ma
non devastante.
Deluso 7-
Valentino Rossi Alla fine dei conti è andata bene. Magari
i tifosi più accesi, le nonne e i bambini
sognavano la vittoria a sorpresa, ma
ragionevolmente, dopo le prove (e il
precampionato) il risultato è più o meno
quello che ci si aspettava. Coraggioso
l’avvio a sorpresa, divertenti le sfide
con i rivali, carismatico in pista il pilota.
Ma restano i problemi alla spalla e nel
rapporto con la moto che non sono proprio
cosucce da nulla. Soprattutto considerando
che alla Honda non si scherza e alla
Yamaha… nemmeno.
Preso in mezzo 6,5
Colin Edwards Onestissimo, ammette che più di così era
davvero difficile fare. Analisi
semplicissima e molto aderente alla
realtà. Bisogna solo spiegare a Colin che
non è più il fedele scudiero di Rossi e che
non deve più rallentare quando lo vede
davanti. Scherzi a parte, il vecchio Texas
Tornado guida ancora molto bene.
Stagionato bene 6,5motosprint
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Nicky Hayden L’impegno è sempre lo stesso, incredibile,
totale, assoluto. Giri in bicicletta
nel deserto per rifinire la forma, mentre
la sua squadra lavora fino a notte fonda.
Insomma, impegno totale che non produce
grandi risultati. Gara complicata per Nicky,
costretto alla rimonta: l’inizio
della stagione, la sua terza in casa Ducati,
non ha certo fatto sognare.
Sveglia! 5,5
Hiroshi Aoyama Sente molto il peso della tragedia
che ha colpito il suo Paese. Nei giorni
precedenti sognava di sventolare
la bandiera nipponica sul podio.
Impresa impossibile viste le forze
in campo, ma Hiroshi incappa in una
giornata in cui le cose non gli vengono
facili e deve accontentarsi.
Per fortuna i giornalisti giapponesi
sanno esaltarsi anche per una top ten.
Promosso (per un pelo) 6
Cal Crutchlow Debutto, una parola difficile in un
campionato tecnico come la MotoGP.
Per l’inglese è una giornata passata molto
di fretta, nella quale, e sono parole sue,
«ho imparato tantissime cose, eppure non bastano mai». Cal però ha un
bell’approccio e voglia di crescere.
È piaciuto ai tecnici e ai rivali.
6 di incoraggiamento
Hector BarberaFa più casino lui del traffico di una
metropoli all’ora di punta, ma è divertente.
In avvio cerca di vincere, buttandosi in tutti
gli spazi e mettendo in difficoltà persino
Rossi che fatica a togliersi di torno lo
spagnolo, il quale, a sorpresa, dichiara di
aver avuto problemi con la moto e che non
poteva spingere al massimo!
Incredibile ma vero 6
Karel Abraham Arriva al traguardo una vita dopo gli altri,
ma nemmeno troppo lontano da gente più
esperta di lui. Debutto dignitoso per
il ceco, meno “passante” di quanto
si potrebbe pensare. Ha un approccio
molto professionale e sistematico alle
cose, che lo aiuterà anche se non sembra
proprio un top rider.
Un bravo ragazzo 6
Toni Elias Prove disastrose, gara ancora peggio.
Fa lavorare la squadra al massimo, prima
e soprattutto dopo la gara a causa di una
rovinosa caduta, rimediata mentre
chiudeva la corsa. C’è bisogno di un reset
per Jerez. Ma è Toni o il padre (ex crossista
di livello negli anni Ottanta) in sella alla
Honda di Cecchinello?
4 (e siamo buoni...)
Loris CapirossiAbbattuto dal fuoco amico sotto
forma della moto di Randy De Puniet,
suo compagno di squadra
al Team Pramac, che lo colpisce a una
mano e lo costringe al ritiro dopo un giro.
Prove disastrose - o quasi - e poche
speranze in gara.
Cambiare registro ng
Randy De PunietAlla prima curva a sinistra si ritrova
in volo. Peccato, il pilota francese nelle
prove ha fatto vedere qualche sprazzo
incoraggiante. Piuttosto, preoccupa
abbastanza la gamba infortunata
nel campionato scorso, ma che lo fa ancora
soffrire.
Momento difficile ng
LA STAGIONE DEL CAMPIONE DELLA MOTO2 TONI ELIAS È COMINCIATA MALE.
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32
Le frasiMotoGP Qatar
«Ho usato il telaio 2010
perché è quello che conosco
di più. E anche le sospensioni sono del 2010. Ma non ho
scartato il materiale
2011. Potrei usarlo
nelle prossime gare».
Dani Pedrosa
«NON SO SE IL DUELLO STONER – PEDROSA IN CASA
HONDA POTRÀ AVVANTAGGIARMI O MENO. PERÒ SONO CURIOSO DI VEDERE COSA SUCCEDERÀ». Jorge Lorenzo
«QUESTA È UNA STAGIONE DIVERSA. DIMENTICATE QUELLO CHE È SUCCESSO LO SCORSO ANNO».
Casey Stoner
«PER LOTTARE CON STONER, MI MANCA UN SECONDO. SE VOLETE UN PO’ DI BAGARRE DOVETE TIFARE
PER PEDROSA».Valentino Rossi
«NON SI PUÒ DIRE CHE ROSSI SIA FUORI DALLA CORSA AL TITOLO DOPO UNA GARA. UNA BRUTTA PARTENZA NON È LA FINE». Casey Stoner
«DA QUANDO SONO IN HRC SI È SEMPRE SEGUITA UNA
LINEA. E ADESSO SI VEDONO I RISULTATI».
Andrea Dovizioso
«CON STONER IN PISTA,
BISOGNEREBBE PARTIRE
CON DUE O TRE CURVE
DI VANTAGGIO».Marco Simoncelli
«SE SCRIVETE CHE LA HONDA È PIÙ VELOCE È PERCHÉ LO PENSATE. E SE LO PENSATE È PERCHÉ LO VEDETE ANCHE VOI».
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Alvia
Lecadute
Casey Stoner (Honda) in 1’54"137 alla media di 169,690 km/h Pole 2010: Casey Stoner (Ducati) in 1'55"007 alla media di 168,407 km/h
Giovedì: nessuno. Venerdì: Bautista. Sabato: nessuno.Domenica: Elias, De Puniet.
SPETTATORI
8501nei quattro giorni 15.670
nel 2010 7302 (nei tre giorni 9982)
Qatar 20.03.2011 Losail
1. Casey Stoner Australia Honda 1'55"752 1'55"457 1'55"035 1'54"137 1'55"505
2. Dani Pedrosa Spagna Honda 1'56"362 1'55"854 1'55"193 1'54"342 1'55"345
3. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 1'56"586 1'56"220 1'55"814 1'54"947 1'55"682
4. Marco Simoncelli Italia Honda 1'56"441 1'56"378 1'56"540 1'54"988 1'56"287
5. Ben Spies USA Yamaha 1'56"493 1'56"116 1'56"003 1'55"095 1'56"117
6. Hector Barbera Spagna Ducati 1'56"421 1'56"735 1'56"266 1'55"223 1'56"779
7. Andrea Dovizioso Italia Honda 1'56"592 1'56"172 1'55"740 1'55"229 1'56"211
8. Cal Crutchlow G. Bretagna Yamaha 1'57"429 1'56"518 1'56"437 1'55"578 1'57"005
9. Valentino Rossi Italia Ducati 1'56"479 1'56"532 1'56"306 1'55"637 1'56"625
10. Colin Edwards USA Yamaha 1'56"879 1'56"259 1'56"302 1'55"647 1'56"851
11. Randy De Puniet Francia Ducati 1'56"790 1'56"668 1'56"362 1'55"656 1'56"180
12. Hiroshi Aoyama Giappone Honda 1'56"987 1'56"790 1'56"517 1'55"724 1'56"782
13. Nicky Hayden USA Ducati 1'56"910 1'56"626 1'56"586 1'55"881 1'56"788
14. Loris Capirossi Italia Ducati 1'57"366 1'57"304 1'56"434 1'56"323 1'57"243
15. Karel Abraham Rep. Ceca Ducati 1'57"821 1'57"683 1'57"275 1'56"665 1'57"982
16. Toni Elias Spagna Honda 1'59"087 1'58"801 1'58"123 1'57"992 1'58"538
17. Alvaro Bautista Spagna Suzuki 1'58"528 1'56"833 1'57"601 — —
Poleposition
WAR
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P
il tabelloneMotoGP Qatar
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o 24°C
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Altraguardo Giriveloci Velocitàmassime
CampionatomarcheTopteam
Campionatopiloti
11. Cal Crutchlow 5; 12. Hector Barbera 4; 13. Karel Abraham 3.
1. Repsol Honda Team 382. Yamaha Factory Racing 303. San Carlo Honda Gresini 174. Ducati Team 165. Monster Yamaha Tech 3 13
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IA
TEMPERATURAESTERNA (°C)
19TEMPERATURA
ASFALTO (°C)
20PILOTIAL VIA
16NUMERO
GIRI
22
1. Casey Stoner 1'55"366
alla media di 167,883 km/h
2. Dani Pedrosa 1'55"392
3. Jorge Lorenzo 1'55"730
4. Ben Spies 1'55"812
5. Andrea Dovizioso 1'55"837
6. Marco Simoncelli 1'55"871
7. Valentino Rossi 1'56"053
8. Hiroshi Aoyama 1'56"493
9. Nicky Hayden 1'56"600
10. Colin Edwards 1'56"615
11. Hector Barbera 1'56"663
12. Karel Abraham 1'56"680
13. Cal Crutchlow 1'56"828
14. Toni Elias 1'57"957
15. Loris Capirossi 2'16"031
PRIMATO IMBATTUTO
Casey Stoner (Ducati) nel 2008, in 1'55"153
alla media di 168,196 km/h
Punti
in classifica rispetto al 2010
dopo 1 gara
1. Casey Stoner Australia Honda 25 25 +25
2. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 20 20 =
3. Dani Pedrosa Spagna Honda 16 16 +7
4. Andrea Dovizioso Italia Honda 13 13 -3
5. Marco Simoncelli Italia Honda 11 11 +6
6. Ben Spies USA Yamaha 10 10 -1
7. Valentino Rossi Italia Ducati 9 9 -16
8. Colin Edwards USA Yamaha 8 8 =
9. Nicky Hayden USA Ducati 7 7 -6
10. Hiroshi Aoyama Giappone Honda 6 6 =
1. HONDA 25 25 +9
2. YAMAHA 20 20 -5
3. DUCATI 9 9 -4
4. SUZUKI — — -7
TO
TAL
E
motosprint
35
1. Barbera gara 330,22. Pedrosa qualifiche 326,63. Abraham qualifiche 326,24. Aoyama qualifiche 326,15. Spies gara 325,86. Dovizioso gara 325,77. Stoner gara 325,78. Elias gara 324,49. Simoncelli gara 324,2
10. Rossi qualifiche 324,111. Hayden gara 323,912. De Puniet gara 322,813. Lorenzo gara 322,214. Edwards gara 321,915. Crutchlow gara 321,916. Capirossi qualifiche 316,717. Bautista libere 1 316,7
Dischi T-Drive Factory Brakes
Mescola Z04Factory Pads
6 no
vem
bre
VAL
EN
CIA
1. Casey Stoner Honda Repsol Honda Team in 42'38"569
118,360 km alla media di 166,536 km/h
2. Jorge Lorenzo Yamaha Yamaha Factory Racing a 3"440
3. Dani Pedrosa Honda Repsol Honda Team a 5"051
4. Andrea Dovizioso Honda Repsol Honda Team a 5"942
5. Marco Simoncelli Honda San Carlo Honda Gresini a 7"358
6. Ben Spies Yamaha Yamaha Factory Racing a 10"468
7. Valentino Rossi Ducati Ducati Team a 16"431
8. Colin Edwards Yamaha Monster Yamaha Tech 3 a 26"293
9. Nicky Hayden Ducati Ducati Team a 27"416
10. Hiroshi Aoyama Honda San Carlo Honda Gresini a 28"920
11. Cal Crutchlow Yamaha Monster Yamaha Tech 3 a 34"539
12. Hector Barbera Ducati Mapfre Aspar Team Ducati a 34"829
13. Karel Abraham Ducati Cardion AB Motoracing a 37"957
RITIRATI
Toni Elias Honda LCR Honda MotoGP al 19. giro
Loris Capirossi Ducati Pramac Racing Team al 2. giro
NON HA FINITO IL PRIMO GIRO
Randy De Puniet Ducati Pramac Racing Team
NON PARTITO
Alvaro Bautista Suzuki Rizla Suzuki
36motosprint
Pit walkMotoGP Qatar
Giappone ne37
motosprint
l cuore
“GIAPPONE NON MOLLARE” È IL SIGNIFICATO DELLA SCRITTA IN GIAPPONESE COMPARSA SU MOLTE MOTO. E ANCHE “WITH YOU JAPAN” (CON TE GIAPPONE), E “WE X JAPAN” (NOI PER IL GIAPPONE), E TANTE BANDIERE: LA MOTOGP NON È RIMASTA INSENSIBILE AL DRAMMA IN ATTO.
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INCOGNITE HONDA DOPO IL SISMARallenterà lo sviluppo della RCV
È GIÀ STONER
Pole Position
LOSAIL – Casey Stoner (nella foto,
assieme a Simoncelli), l’uomo della pole, ha abbassato sensibilmente il tempo dello scorso anno: con la Honda ha girato in 1’54”137, con la Ducati aveva girato in 1’55”007. Il dato diventa significativo se si paragonano i numeri di Valentino Rossi. Con la Ducati ha girato in 1’55”637 ottenendo il nono tempo, ma con la Yamaha lo scorso anno aveva girato in 1’55”362 ottenendo il secondo miglior tempo. Dani Pedrosa si è sistemato in seconda posizione ed è la sua miglior prestazione di sempre su questa pista; la prima fila è stata completata da Lorenzo che però ha subito un distacco di ben 8 decimi dalla pole. Simoncelli (quarto tempo) è stato il più veloce della seconda fila, Dovizioso (settimo) si è dovuto accontentare della terza.
Dai boxMotoGP Qatar
LOSAIL – Di fronte a ciò che è accaduto in Giappone, parlare di moto sembra ridicolo. Eppure questo vogliono i giapponesi che la-vorano nel mondo dei GP. Si sono presentati alla prima gara stagionale con il solito atteg-giamento nipponico, duro e orgoglioso, an-che se di problemi ce ne sono.
Nessuno dei dirigenti di Honda, Yamaha e Suzuki vuole sbilanciarsi, ma la Honda appa-
re la più preoccupata. È la più vicina ai luoghi della catastrofe. Se-condo Shuhei Naka-moto (nella foto), capo della HRC, il problema è lo sviluppo della RCV: c’è un programma da seguire per aumentare ancora il vantaggio. Perché ora si reagisce, si va avanti. E pensare al futuro serve per re-cuperare più in fretta.
«Non cambia niente per Jerez, perché abbiamo già spedito in Europa materiale e ricambi per tutti i piloti. Dopo, vedremo».
In che senso?
«Dobbiamo rivedere il nostro piano, ma per fare questo servono i risultati dell’inven-tario che stanno facendo a casa, in HRC: solo quando tornerò in Giappone potrò capire di
quanto materiale possiamo disporre. A quel punto, decideremo come muoverci».
Significa che un gigante come la Honda
non ha ricambi per fare la terza gara?
«Anche la Honda subisce una cosa come quella che si è abbattuta sul Giappone... Le nostre fabbriche però non hanno avuto dan-ni, il problema deriva dai nostri fornitori: al-cuni di essi avevano sede nella zona in cui il terremoto è stato più violento e dove è arri-vato lo tsunami. Come la Keihin: sviluppa per noi molte parti del sistema di iniezione. Oggi quella fabbrica è distrutta, non può lavorare. Ha avuto anche dei morti. E ci sono altre aziende messe così. Questo potrebbe rallen-tare lo sviluppo della nostra moto».
Come potrete superare il problema della
razionalizzazione dell’elettricità? «L’ordinanza governativa è valsa per i pri-
mi giorni, ma pian piano le zone che non sono state investite dalla catastrofe stanno tornando alla normalità. Ad esempio, fino alla scorsa settimana in Honda lavoravamo 4-5 ore al giorno, poi dovevamo smettere perché veniva tolta l’elettricità. Pare che en-tro una settimana il piano del Governo preve-da che si torni a lavorare per più ore, tra poco dovremmo tornare all’orario completo: 8 ore al giorno. Non potremo fare gli straor-dinari, va bene, ma lavorare regolarmente sarà già un passo avanti».
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DEBUTTALA 1000 HONDALA CATASTROFE che ha colpito il Giappone ha obbligato la Honda a posticipare il debutto della RCV “mille”. Lo ha spiegato Shuhei Nakamoto, il capo della HRC: «Secondo il programma degli ingegneri la moto doveva andare in pista a metà marzo, poi è successo il disastro... Quindi abbiamo spostato in avanti il debutto di una quindicina di giorni: la moto scenderà in pista questa settimana. La pista di Motegi, dove era previsto il debutto, ha subito dei danni e per ora non è utilizzabile. Possiamo scegliere tra Okayama (un circuito che la Honda usa per provare le auto, ndr) e Suzuka. Secondo me alla fine si andrà a Suzuka».
CALENDARIO 2012
IL QATAR FORSE RESTA LA GARA DI APERTURA CARMELO Ezpeleta ha detto che «non è stata ancora presa una decisione, riguardo la pista che ospiterà la prima gara del campionato 2012, ma non è da escludere che continui ad essere quella del Qatar». Il presidente della federazione del Qatar, Nasser Bin Khalifa Al Attyah, si è detto disposto ad accettare ogni decisione: «Se la Dorna ritiene che sia più congeniale fare iniziare la stagione in Australia, per via del meteo più favorevole, per noi va bene. Abbiamo già dato la disponibilità a diventare la seconda tappa del campionato, anche perché noi non abbiamo problemi di meteo. Abbiamo solo chiesto di non spostarci oltre il mese di maggio».
RINNOVATO L’ACCORDO
LA BRIDGESTONE RESTA FINO AL 2014NON CI SONO novità sul fronte del fornitore delle gomme. Almeno per l’immediato. Come previsto la Bridgestone ha rinnovato l’accordo con la Dorna, estendendolo per altre tre stagioni. Scadrà alla fine del 2014. Non erano in programma sorprese: è dallo scorso inverno che i tecnici della Bridgestone raccolgono dati per sviluppare le gomme per la “mille”, e nei test di Sepang è stato fatto provare ai piloti ufficiali un primo prototipo. Segno evidente che la Bridgestone aveva già deciso di restare.
QUATTORDICI CAMPIONI DEL MONDO AL VIA DELLA MOTOGP Il livello dei piloti della MotoGP resta elevatissimo. Al via del campionato 2011 si sono contati 14 campioni del mondo: Rossi, Lorenzo, Pedrosa, Capirossi, Edwards, Stoner, Hayden, Elias, Bautista, Simoncelli, Spies, Dovizioso, Aoyama, Crutchlow. Gli unici che non hanno vinto titoli iridati sono Barbera, De Puniet e Abraham.
KAREL ABRAHAM CONSERVA LE... ALI Dei sei piloti in gara con la Ducati solo Karel Abraham ha deciso di utilizzare le alette laterali, che migliorano la stabilità della Desmosedici alle alte velocità. Sono applicate sulla carena di dimensioni più generose, che è stata scartata dagli ufficiali.
TEST PRE-GARA
ARRIVA LA “MILLE”ED È GIÀ POLEMICA I COSTRUTTORI hanno stabilito che nel corso della stagione potranno utilizzare i piloti ufficiali per lo sviluppo della “mille”: in tutto, potranno usare 8 giorni. Ma come sempre, si fatica a mettere d’accordo i giapponesi (capitanati dalla Honda) e gli italiani (cioè la Ducati). La Casa di Borgo Panigale non è d’accordo sulla proposta della MSMA di permettere ai costruttori di provare sulle piste che ospitano il Gran Premio, alla vigilia di ogni gara, con al massimo una settimana di distanza. La Ducati propone che il test avvenga dopo la gara, come si è sempre fatto in passato. Per ora la Casa italiana si limita a dissentire, tra poco inizierà la battaglia.
DECISIONE YAMAHA
NON C’È PIÙ ROSSI MA IL MURO È RIMASTO IL MURO (cioè la parete divisoria) nel box Yamaha che Rossi chiese nel 2008, per creare maggiore separazione tra lui e Lorenzo, è rimasto. Viene da pensare, quindi, che il problema non fosse Valentino... «È stata la Yamaha a decidere di mantenerlo – ha detto Lorenzo – però io e Spies condivideremo i dati della telemetria». I casi sono due: o la Yamaha si è resa conto che Rossi aveva ragione – il muro aiuta i piloti e i team a mantenere la privacy sul lavoro che svolgono – oppure Lorenzo e Spies non sono così felici di essere compagni di squadra.
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MIGNOLO SINISTRO
GUANTO SPECIALE PER CRUTCHLOW CAL CRUTCHLOW ha corso con un guanto speciale, realizzato dalla Spidi, dopo aver perso parte della falangetta del mignolo sinistro durante il primo giorno dei test invernali, il 13 marzo. Nella caduta la mano è rimasta incastrata sotto il manubrio. Il pilota ha subito inviato alcune immagini delle fasciature e della mano, e il team di tecnici Spidi si è immediatamente messo al lavoro per studiare una soluzione.
Dai boxMotoGP Qatar
DE PUNIET, QUANTI GUAI ALLA GAMBA!In programma due operazioni
LOSAIL – Randy De Puniet (nella foto) approfitterà della pausa di aprile (il GP del Giappone è stato spostato a ottobre) per farsi operare al ginocchio sinistro: gli verrà tolta la vite inserita in occasione dell’operazione alla gamba fratturata nel GP Germania, che gli provoca forti dolori quando piega il ginocchio. Ma questo non è tutto. A fine stagione dovrà affrontare un intervento più complicato per togliere il perno che gli è stato inserito per ridurre la frattura della tibia sinistra riportata nel GP Germania dello scorso anno. Provoca dolori sia nella parte alta, cioè il ginocchio, che nella parta bassa, cioè a livello della caviglia, che tra l’altro ha ancora le 7 viti impiantate per ridurre una brutta frattura subita un anno fa, mentre si allenava con la moto da cross.
Per completare il quadro, Randy ha scoperto che la tibia sinistra si è lievemente incurvata: segno che l’operazione dopo la caduta al Sachsenring non è stata eseguita correttamente, e il ritorno in gara avvenuto in tempi troppo brevi (il francese impiegò ancora meno tempo di Rossi) ha fatto il resto.
LA DORNA FESTEGGIA 300 GRAN PREMI E 20 ANNI DI MONDIALELo scorso anno Loris Capirossi festeggiò su questa pista il suo gran premio numero 300; questa volta lo stesso traguardo è stato raggiunto dalla Dorna: proprio in Qatar ha festeggiato l’organizzazione della sua trecentesima gara. La società spagnola quest’anno festeggia anche i 20 anni di organizzazione del Mondiale GP. La sua avventura è iniziata infatti nel 1992.
NIENTE ALETTONI: MIX DI CARENE PER GLI UFFICIALI DUCATILa Ducati ha messo a disposizione dei suoi piloti diverse soluzioni aerodinamiche. Alcune addirittura componibili. Ad esempio, i due “ufficiali” (Rossi e Hayden) hanno usato in Qatar una soluzione ibrida: la carena piccola (che non prevede gli alettoni laterali) e il cupolino grande. Pare che sia la soluzione aerodinamica migliore per il lunghissimo rettilineo del circuito di Losail.
BILANCIO IN ROSSO
IL CIRCUITO DI BRNO È A RISCHIOLA CRISI non risparmia nessuno, nemmeno un circuito che beneficia di un afflusso di pubblico altissimo. Cioè il circuito di Brno (che è di proprietà del padre di Abraham). La società che lo gestisce, lo scorso anno ha subito una perdita di 3,2 milioni di euro. Così ha chiesto l’aiuto del governo della Moravia per poter continuare ad organizzare il Gran Premio. Se non lo riceverà, dovrà rinunciare alla gara prima della scadenza del contratto con la Dorna, prevista per il 2014. La prima risposta, da parte del ministro delle Finanze della Regione Ceca, è stata negativa: la Regione ha fatto sapere di non avere interesse all’evento. Abraham Senior sta continuando a trattare.
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Dai boxMotoGP Qatar
BAUTISTA KO SUZUKI FERMAA Jerez lo sostituirà Hopkins
LOSAIL – Il Mondiale 2011 è partito senza la Suzuki. Nonostante i tentativi del team mana-ger Paul Denning, la squadra non è infatti riu-scita a trovare un pilota che potesse sostituire Alvaro Bautista, infortunatosi seriamente ve-nerdì notte, nel terzo e ultimo turno di prove libere. Lo spagnolo è stato sbalzato violente-mente a terra alla curva 15, una sinistra veloce che si affronta a una velocità vicina ai 150 all’ora, e ha riportato la frattura scomposta del femore della gamba sinistra.
Dopo avere valutato e scartato (per non cor-rere rischi di embolia durante il volo) l’ipotesi di rientrare in Spagna per essere preso in cura dai medici di fiducia a Madrid, Bautista è stato operato nella prima mattina di sabato all’ospe-dale di Doha. La frattura è stata ridotta con
l’inserimento di un chiodo midollare, e la con-valescenza prevista è di un paio di mesi. In Cli-nica Mobile si è ipotizzato un rientro all’Estoril, nel GP Portogallo, il terzo della stagione dopo lo spostamento della gara di Motegi ad ottobre.
La squadra ha cercato di salvare la parteci-pazione al GP Qatar, ma non ci è riuscita. John Hopkins, sostituto ufficiale di Bautista, dopo un’apparizione per pochi giri ai test era tornato negli USA e non essendo possibile fare arrivare in tempo neppure il collaudatore Aoki, il team manager Denning ha tentato di reclutare un sostituto tra i piloti della Moto2 che hanno esperienza di MotoGP. Ma essendo alla vigilia delle qualifiche ufficiali, non ha trovato nessu-no così “pazzo” da dirgli di sì. Così la Suzuki è rimasta nel box. A Jerez correrà Hopkins.
SEGRETO SVELATOI VANTAGGI DEL NUOVOCAMBIO DELLA RCVSVELATI ormai l’esistenza e il funzionamento (Motosprint ne ha dato un’ampia spiegazione sul numero 11) del nuovo cambio della Honda, i piloti non sono più tenuti al silenzio. Del nuovo sistema ha parlato Andrea Dovizioso: «È raro, ormai, provare una soluzione nuova e rimanere sorpresi; a me è successo con questo cambio. Da tempo non vedevo una soluzione che sin dalla prima applicazione migliora così tanto la moto. La scalata è più dura di prima, quindi bisogna farci un po’ l’abitudine, ma in compenso adesso si può cambiare anche quando la moto è in piega, in uscita di curva. Il nuovo sistema rende il cambio marcia velocissimo e quasi impercettibile, e il controllo elettronico fa il resto: la moto non si muove, resta in traiettoria; l’uscita dalla curva quindi è molto migliorata, con grossi vantaggi in accelerazione».
BAUTISTA SI È FRATTURATO UN FEMORE
NELLE PROVE DEL VENERDÌ.
NE AVRÀ PER UN PAIO
DI MESI.IL TEAM
INTANTO GLI HA FATTO
CORAGGIO CON UN
CARTELLO.
CLASSIFICA COSTRUTTORI
LA HONDA HA SCELTO... DI NON SCEGLIERE CHIAMATO a indicare quali, fra i tre piloti ufficiali, fossero i due da considerare nella raccolta dei punti per la classifica dedicata ai costruttori, il vertice del Team HRC dopo lungo meditare ha ideato una soluzione del tutto personale, che è stata però accettata. Verranno presi in considerazione il migliore e il peggiore dei tre risultati fatti registrare dai tre piloti (Stoner, Pedrosa, Dovizioso). Sarà quindi la classifica a decidere.
MOTOGP.
ONE GOAL.
ALPINESTARS.
ONE VISION.
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Maxi Maxi
di Marco MasettiMoto2 Qatar
A SINISTRA, L’ARRIVO IN SOLITARIA DI BRADL.SOTTO, UN GRUPPO CAPITANATO DA CORSI (3), ALL’INSEGUIMENTO DI IANNONE (29). PER FESTEGGIARE I 150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA, IL PILOTA DI VASTO HA SFOGGIATO IL TRICOLORE SULLA CARENA E SULLA TUTA.
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IannoneIannone LOSAIL - In passato e in circostanze decisamente meno gradevoli, la Ger-mania una Volpe del Deserto l’ha già
avuta; si chiamava Rommel. Parecchi decenni dopo, Stefan Bradl ha
scritto una nuova leggenda tra le dune del Qatar, iniziando la stagione con una vittoria quanto meno annunciata, visto l’impressio-nante progressione del tedesco in questo avvio di stagione della Moto2. Come non bastasse, l’impresa di Bradl ha contorni ancora più esaltanti, per i tedeschi, visto che il pilota ha vinto in sella ad una moto made in Germany, la Kalex.
L’accoppiata tedesca dimostra che non è più tempo di avventure ed esperimenti nel-la classe di mezzo: la Kalex ha passato un inverno di grande lavoro, arricchito da se-dute in galleria del vento e molti test, a con-ferma che per essere veloci bisogna consu-mare molta gomma e spendere tanti soldi.
E, per la gioia del motomondiale, Bradl vince la sua seconda gara e porta nuovi entusiasmi in Germania, territorio per ora poco aperto ai grandi investimenti, da sem-pre incentrati sulla F.1.
Insomma, un giovane leone si dimostra cresciuto ed aggressivo, mentre un altro, Marc Marquez, stecca alla grande. Da lui tutti si aspettavano molto, moltissimo: il ragazzino che ha vinto la 125 è sempre an-dato forte in questo GP. Ma non in gara…
Marquez ha sbagliato clamorosamente la partenza, poi ha iniziato a rimontare con grinta, finendo per esagerare e concluden-do con una bella scivolata in compagnia della sua Suter. Capita, come è capitato a Rossi all’inizio della sua avventura in 250, tanto per fare un nome.
Succede, invece, che nella notte di Losail un sogno si avveri: quello di Andrea Ianno-ne. Il pilota di Vasto ha una squadra “perso-nale”, il padre Regalino che svolge il ruolo del team manager, una moto da scoprire che fa le bizze in prova e la voglia di festeg-giare. Missione compiuta, con il tricolore sul podio e Andrea felicissimo, dopo una ri-monta iniziata dal sedicesimo posto in gri-glia e finita sul secondo gradino del podio. Andrea conferma di essere il solito fantasti-co Iannone. Grinta, manetta e una determi-nazione notevole. Iannone è un vero anima-le da gara, usando un termine un po’ sfrut-tato.
In tema di rimonte si è visto all’opera an-che un altro pilota dal grande potenziale, Alex De Angelis. Uno dei più esperti e velo-ci della categoria, uno che ha conquistato podi in tutte le classi, MotoGP compresa,
Sedicesimo in prova, secondo in gara, dietro la corazzata tedesca: vittoria di Bradl, in sella alla Kalex
]
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BRADL E TEROLPARTONO BENEUNA spanna su tutti in prova, Bradl e Marquez. Due piloti che, in fondo, si somigliano. Giovani, arrembanti, sostenuti da un programma a lunga gittata e con un bel futuro davanti.In 125 prove dominate da Nicolas Terol, il più tecnico ed esperto, il favorito. A dargli fastidio il tedesco Cortese, a conferma che in 125 e Moto2 la lotta è tra Spagna e Germania.
Pole Position
Moto2 Qatar
Le pagelle
Stefan Bradl Implacabile, non si distrae e, sulla sua
pista preferita, vive un week-end
spettacolare. Va marcato stretto,
perché a Jerez potrebbe fare il bis.
In forma 10
Andrea Iannone Dopo prove a dir poco disastrose,
in gara martella senza pietà
la concorrenza. Il tricolore fa sempre
una gran bella figura.
Spettacolare 9
Marc Marquez Come minimo era da podio, ma sbaglia
la partenza, si innervosisce e poi si
sdraia. Un brutto inizio per un ragazzo
dotatissimo dal punto di vista tecnico.
Inesperto 5
Simone Corsi La gara del romano è a corrente
alternata. Ma sotto sotto in questo GP
ha fatto vedere che a breve ci sarà
un altro pretendente al podio.
Promettente 6,5
alle prese una moto che nelle prove si è comportata in maniera molto strana. La TSR FCC del team JiR all’inizio era stabilis-sima ma poco veloce, poi la squadra e il pilota hanno scelto un assetto che garantiva una maggiore agilità (la moto di De Angelis si muoveva come un’anguilla...). In gara ci si è messa di mezzo anche la sfortuna, sot-to forma di una gomma ovalizzata, che in rettilineo faceva saltellare la moto numero 15 come un canguro. Troppi animali: prima l’anguilla, poi il canguro! Nonostante tutto, però, De Angelis è arrivato quarto e ha an-che fatto segnare il giro veloce della gara.
La Moto2 si conferma classe nella quale la battaglia è la parola più pronunciata, e in effetti la bagarre che ha visto all’opera Ta-kahashi, Corsi (che ha avuto problemi di chattering), Cluzel, Smith e Pirro è stata emozionante. Il pilota pugliese, validissimo secondo del team Gresini, ha fatto una bel-la gara e ha battuto la concorrenza (Neu-kirchner, Sofuoglu e Corti) che viene come lui dalle derivate di serie. Notizie non esal-tanti dai piloti scesi dalla MotoGP: sia Mika Kallio che Aleix Espargarò non incantano, segno che il blasone in questa classe conta ben poco.
Conta poco anche l’effetto sorpresa. I quartieri alti della classifica sono tutti po-polati di professionisti conosciuti e dei qua-li si sa tutto. L’anno scorso capitava che un colombiano proveniente dal CEV potesse infilarsi al vertici. Oggi no. Ci vogliono spal-le robuste. A meno di non essere la volpe del deserto. Un saluto agli italiani usciti da Losail con un pugno di sabbia. Corti ha avu-to problemi di vista (Claudio guida con le lenti a contatto) causati dalla notturna, Bal-dolini e De Rosa hanno sofferto, Pasini ha chiuso in anticipo per una caduta.
MARQUEZ (93) È CONSIDERATO DA TUTTI UN TALENTO. LO È, MA QUESTA VOLTA LO SPAGNOLO, PER ECCESSO DI FOGA E MANCANZA DI ESPERIENZA, HA ESAGERATO ED È FINITO A TERRA. È ANDATA MEGLIO AL PIÙ “NAVIGATO” DE ANGELIS (15), GIUNTO QUARTO.
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Hanno detto
Stefan Bradl«NON ho parole. È andata davvero bene. È stato un ottimo finesettimana, nel quale tutto ha funzionato. Pensavo di fare la mia gara, davanti, pronto a combattere, ma non credevo che sarei riuscito a scappare via già dai primi giri. Ora c’è Jerez. Conosco bene la pista e nei test siamo stati molto competitivi... Ovviamente spero di far bene, ma la stagione è lunga. Non mi sono montato la testa».
Andrea Iannone«È STATO un week-end difficile. Abbiamo dovuto lavorare molto, perché in prova abbiamo avuto problemi di setting, che mi hanno fatto partire sedicesimo. Siamo rimasti nel box fino a tardi con gli ingegneri della Suter ed abbiamo trovato una soluzione. Poi la notte ha portato consiglio... In gara ho visto che tutto funzionava e mi sono messo alla rincorsa del secondo posto. La nuova squadra funziona ed io sono diventato più riflessivo».
Alex De Angelis«SE PENSO che lo scorso anno sono tornato a casa con zero punti e le ossa rotte... Quest’anno è andata meglio! In rettilineo perdevo terreno a causa di una gomma ovalizzata, quindi dovevo recuperare nel misto. Questo quarto posto è molto importante nell’ottica del campionato, considerando che alcuni candidati al titolo sono caduti ed altri si sono piazzati dietro di me».
NON SOLO LA MOTOGP, MA TUTTE E TRE LE CATEGORIE SI ALLINEANO PER LA PARTENZA CON TRE PILOTI PER FILA. QUESTO HA COMPORTATO UN SENSIBILE ALLUNGAMENTO DELLO SCHIERAMENTO, IN PARTICOLARE PER LA MOTO2, CHE A DOHA HA SFOGGIATO LA BELLEZZA DI 13 FILE. CONSIDERANDO CHE TRA UNA FILA E L’ALTRA C’È UNA DISTANZA DI 9 METRI, TRA BRADL IN POLE E AL MALKI, IN CODA, C’ERANO 120 METRI.
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TOMIZAWA, VINCITORE NEL 2010
DUE TARGHE PER RICORDARLO UN ANNO FA, a Losail, Shoya Tomizawa vinceva la sua prima e unica gara iridata, inizio clamoroso della Moto2 e di una stagione finita troppo presto, con il dramma di Misano. Per ricordare lo sfortunato pilota giapponese, la Dorna e il circuito di Losail hanno dedicato a Shoya delle targhe (sotto), che troneggiano all’ingresso della sala stampa e su una tribuna del circuito.
IL TEAM GRESINI PASSA A BITUBOFa ufficialmente il suo ingresso in Moto2 un’azienda italiana di sospensioni, la Bitubo, che diventa partner tecnico della squadra campione del mondo, il team Gresini. Gli ammortizzatori dell’azienda veneta, nata nel fuoristrada, ma che da anni opera nel settore aftermarket, saranno usati da Pirro e Takahashi al posto delle unità Öhlins con le quali era equipaggiata originariamente la Moriwaki della squadra campione del mondo in carica.
FTR: 150.000 EURO IN GALLERIA DEL VENTO Piuttosto salato il conto della galleria del vento per la FTR, che ha investito la bellezza di 150.000 euro per realizzare la presa d’aria frontale per l’air box. Ne è venuta fuori una forma molto simpatica, con una specie di grande bocca aperta, che tecnicamente funziona molto bene, almeno a detta di piloti come Corsi e Pasini, che utilizzano questa soluzione tecnica. Ma ci sono FTR con aerodinamica diversa, ad esempio quelle del team Speed Up, che hanno una “bocca” inferiore a labbro.
ANGEL NIETO FINANZIA IL SUO TEAM Il difficile momento dell’economia spagnola, unita al ritiro della prima guida Fonsi Nieto, ha messo in difficoltà il Team Deguaces La Torre, di proprietà della famiglia Nieto, che ha Pablo e Gelete in cabina di regia e Raffaele De Rosa come pilota. Con il ritiro di Fonsi qualche sponsor si è tirato indietro e Pablo e Gelete sono andati a chiedere aiuto a papà Angel, che ha utilizzato il patrimonio di famiglia per aiutare i figli.
Altraguardo GirivelociAlvia
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24°C
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GIRI
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Campionatopiloti
6. Simone Corsi 10; 7. Jules Cluzel 9; 8. Michele Pirro 8; 9. Bradley Smith 7; 10. Julian Simon 6; 11. Aleix Espargarò 5; 12. Yonny Hernandez 4; 13. Dominique Aegerter 3; 14. Esteve Rabat 2; 15. Max Neukirchner 1.
LIBER
E
1. Stefan Bradl Germania Kalex 25 25
2. Andrea Iannone Italia Suter 20 20
3. Thomas Luthi Svizzera Suter 16 16
4. Alex De Angelis R. S. Marino Motobi 13 13
5. Yuki Takahashi Giappone Moriwaki 11 11
1. Stefan Bradl Kalex in 40’38”549107,60 km alla media di 158,848 km/h
2. Andrea Iannone Suter a 4”3303. Thomas Luthi Suter a 5”1374. Alex De Angelis Motobi a 5”9255. Yuki Takahashi Moriwaki a 6”6216. Simone Corsi FTR a 14”2177. Jules Cluzel Suter a 14”2578. Michele Pirro Moriwaki a 14”5019. Bradley Smith Tech 3 a 18”910
10. Julian Simon Suter a 19”17411. Aleix Espargarò Pons Kalex a 19”44212. Yonny Hernandez FTR a 20”83013. Dominique Aegerter Suter a 20”83714. Esteve Rabat FTR a 20”85515. Max Neukirchner MZ-RE Honda a 26”80316. Axel Pons Pons Kalex a 27”29517. Ricard Cardus Moriwaki a 28”08018. Kenan Sofuoglu Suter a 28”21219. Mike Di Meglio Tech 3 a 34”93920. Mika Kallio Suter a 34”96221. Claudio Corti Suter a 37”98222. Pol Espargarò FTR a 43”49123. Valentin Debise FTR a 43”65924. Kenny Noyes FTR a 47”47625. Xavier Simon Tech 3 a 47”75526. Javier Fores Suter a 50”35527. Randy Krummenacher Kalex a 50”54428. Alex Baldolini Suter a 1’04”87929. Robertino Pietri Suter a 1’09”67230. Raffaele De Rosa Moriwaki a 1’09”78131. Scott Redding Suter a 1’23”74332. Nasser Hasan Al Malki Moriwaki a 1’39”105
RITIRATI
Ratthapark Wilairot FTR all’11. giroKev Coghlan FTR al 7. giroMarc Marquez Suter al 5. giroSantiago Hernandez FTR al 5. giroAnthony West MZ-RE Honda al 5. giroMattia Pasini FTR al 4. giro
NON HA FINITO IL PRIMO GIRO
Mashel Al Naimi Moriwaki
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Distribuito da:
Pinza GP-4 RXTecnologia MotoGP
Moto2 Qatar
1. Stefan Bradl Germania 2’00”882 2’00”168
2. Marc Marquez Spagna 2’01”754 2’00”375
3. Thomas Luthi Svizzera 2’02”099 2’00”996
4. Yuki Takahashi Giappone 2’01”695 2’01”179
5. Jules Cluzel Francia 2’02”109 2’01”408
6. Julian Simon Spagna 2’02”005 2’01”430
7. Bradley Smith G. Bretagna 2’02”763 2’01”442
8. Alex De Angelis R. S. Marino 2’02”301 2’01”465
9. Michele Pirro Italia 2’02”390 2’01”479
10. Scott Redding G. Bretagna 2’01”748 2’01”564
11. Simone Corsi Italia 2’02”295 2’01”574
12. Max Neukirchner Germania 2’02”410 2’01”741
13. Mattia Pasini Italia 2’02”519 2’01”893
14. Aleix Espargarò Spagna 2’02”462 2’01”895
15. Dominique Aegerter Svizzera 2’04”215 2’01”895
16. Andrea Iannone Italia 2’01”784 2’01”903
17. Esteve Rabat Spagna 2’02”951 2’02”154
18. Claudio Corti Italia 2’02”673 2’02”237
19. Mike Di Meglio Francia 2’03”105 2’02”352
20. Yonny Hernandez Colombia 2’03”257 2’02”392
21. Javier Fores Spagna 2’02”923 2’02”397
22. Ricard Cardus Spagna 2’03”185 2’02”505
23. Axel Pons Spagna 2’03”454 2’02”529
24. Pol Espargarò Spagna 2’03”633 2’02”536
25. Mika Kallio Finlandia 2’03”314 2’02”549
26. Valentin Debise Francia 2’04”213 2’02”828
27. Ratthapark Wilairot Thailandia 2’03”837 2’02”838
28. Kenan Sofuoglu Turchia 2’02”741 2’02”847
29. Randy Krummenacher Svizzera 2’03”490 2’02”897
30. Robertino Pietri Venezuela 2’04”885 2’03”151
31. Alex Baldolini Italia 2’04”178 2’03”246
32. Santiago Hernandez Colombia 2’05”473 2’03”264
33. Kev Coghlan G. Bretagna 2’04”276 2’03”276
34. Kenny Noyes USA 2’04”428 2’03”461
35. Xavier Simeon Belgio 2’04”195 2’03”657
36. Raffaele De Rosa Italia 2’03”971 2’03”684
37. Anthony West Australia 2’04”878 2’04”043
38. Mashel Al Naimi Qatar 2’06”311 2’04”875
39. Nasser Hasan Al Malki Qatar 2’05”986 2’05”299
Stefan Bradl (Kalex) in 2’00”168 alla media di 161,174 km/hPole 2010: Toni Elias (Moriwaki) in 2’01”904 media 158,879 km/h
Poleposition
1. Alex De Angelis 2’01”003alla media di 160,062 km/h
2. Stefan Bradl 2’01”0383. Yuki Takahashi 2’01”0394. Andrea Iannone 2’01”1705. Marc Marquez 2’01”2166. Thomas Luthi 2’01”3537. Simone Corsi 2’01”3948. Jules Cluzel 2’01”3989. Julian Simon 2’01”774
10. Michele Pirro 2’01”78211. Yonny Hernandez 2’01”80812. Esteve Rabat 2’01”87313. Aleix Espargarò 2’01”90214. Dominique Aegerter 2’01”92715. Kenan Sofuoglu 2’01”96916. Max Neukirchner 2’02”07317. Axel Pons 2’02”11518. Bradley Smith 2’02”12619. Mika Kallio 2’02”17420. Ricard Cardus 2’02”24821. Claudio Corti 2’02”66722. Mike Di Meglio 2’02”71223. Javier Fores 2’02”72624. Valentin Debise 2’02”76825. Pol Espargarò 2’02”93326. Kev Coghlan 2’03”02927. Ratthapark Wilairot 2’03”09928. Kenny Noyes 2’03”22629. R. Krummenacher 2’03”25030. Xavier Simeon 2’03”35831. Scott Redding 2’03”53732. Mattia Pasini 2’03”56233. Alex Baldolini 2’03”72934. Raffaele De Rosa 2’04”24935. Robertino Pietri 2’04”29036. Santiago Hernandez 2’04”41537. Anthony West 2’04”89338. N.H. Al Malki 2’05”107
PRIMATO PRECEDENTE
Thomas Luthi (Moriwaki) nel 2010, in 2’02”537 alla media di 158,058 km/h
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Imprendibile, Terol infligge distacchi abissali a tutti. Italiani nelle retrovie
125 Qatar
LOSAIL – Nicolas Terol in Qatar aveva vinto anche un anno fa, quando tra i suoi avversari c’erano tipi tosti come
Marc Marquez e Pol Espargaró, oggi in Moto2. Ripetersi senza di loro è apparso inevitabile fin dalle prime prove, con il pilota spagnolo prodigo di segnali di su-periorità, sfociati nella pole position. Il suo tempo sul giro è stato avvicinato dal solo Sandro Cortese, pilota tedesco di cui potrebbe farci comodo richiamare le lon-tane origini italiane, poiché in 125 la no-stra presenza resta al momento impalpa-bile, nonostante la partecipazione di quat-tro baldi giovani. Però nel warm up effet-tuato con un giorno di anticipo sulla gara, in sfregio alle regole della logica (per evi-tare interferenze con la MotoGP la dome-nica), Cortese in assetto gara si è visto rifilare un secondo abbondante. Lo stesso che si è beccato dopo il via, con impressio-nante regolarità.
Terol non ha fatto sconti. Al secondo passaggio era già solo soletto, al quarto il suo margine era di quattro secondi e qualche decimo, e al quindicesimo (a tre dal traguardo) di quindici. Perfettamente in media. Da lì in poi se l’è presa comoda, giustamente.
Morale: il Mondiale 2011 è partito senza sorprese, con la netta affermazione del grande favorito, il solo dei tre “grandi” della passata stagione ad essere rimasto fedele alla 125. Per prendersi il titolo.
Le carte in regola le ha, Nicolas Terol, quasi cento GP all’attivo (sono 97), sei vit-torie e la miglior squadra in circolazione,
quella di Jorge Martinez, che ha per spon-sor un pool di banche e non dovrà lesina-re sui ricambi, cosa che saranno invece costretti a fare in molti, perché i budget sono sempre più tirati nella categoria che sente maggiormente la crisi e si prepara a lasciare i motori a 2 tempi. Sperando, con la Moto3 in arrivo nel 2012, di conte-nere i costi.
Un po’ di spettacolo è venuto dalla cor-sa al secondo posto, con Cortese tallona-to da Gadea, Vazquez e Folger fin quasi al traguardo, dove si sono presentati in fila indiana, ma non abbastanza vicini perché potesse saltar fuori qualche sorpresa. Dei quattro, due sono spagnoli e due tedeschi, con la Germania che sta tornando a farsi valere in 125 come nella “middle class”.
Una piccola sorpresa è venuta dall’en-nesimo spagnolo, il sedicenne esordiente Viñales, che di nome fa Maverick e sogna un futuro da “top gun” della moto. Nell’ul-timo giro ha perso tre posizioni, passando dalla sesta alla nona, ma il suo resta un gran bel debutto.
Simone Grotzkyj è il solo italiano a punti, quattordicesimo dopo essere stato anche dodicesimo. Più indietro invece i due semiesordienti del Te-am Italia, Morciano e Tonucci, al primo Mondiale completo dopo qualche esperienza come wild card, e ultimo posto per il cam-pione italiano Mauriello. Per tut-ti e tre, distacchi pesanti, nell’or-dine dei quattro secondi al giro dai primi della classe.
Chi l’ha visto?
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PARTENZA COL BOTTO PER NICO TEROL (18). L’UNICA (MAGRA) CONSOLAZIONE PER NOI È IL SECONDO POSTO DELL’ITALO-TEDESCO SANDRO CORTESE (A FIANCO È DAVANTI A HECTOR FAUBEL).
DAL 2012 AL 2014
CENTRALINA DELL’ORTO PER LA MOTO3IL BUREAU Permanente della FIM ha deciso che nel triennio 2012-2014 la nuova formula Moto3 (che prenderà il posto della 125) sarà equipaggiata con una monocentralina (ECU) realizzata dalla Dell’Orto. L’azienda italiana è ancora presente in 125 con la fornitura dei carburatori a tutte le Aprilia in griglia di partenza. La nuova centralina, che dovrà essere montata da tutti i costruttori, dovrebbe consentire un regime massimo di rotazione di 14.000 giri.
È L’INIZIO CHE VOLEVO
Nico Terol
«MI sono sentito subito molto a mio agio sulla moto, molto fluido. I tempivenivano facilmente, giravo forte, e ho subito staccato il gruppo. Le difficoltà sono arrivate nella fase finale della gara, che è stata la piùdifficile perché a quattro giri dalla fine il posteriore ha cominciato asaltellare per un problema alla gomma. Ho preso un paio di rischi e pernon spaventarmi ulteriormente ho rallentato molto il ritmo. È l’inizio distagione che volevo, ma dobbiamo tenere i piedi per terra e trarre vantaggio dall’esperienza fatta lo scorso anno».
Altraguardo GirivelociAlvia
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TEMPERATURAESTERNA (°C)
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6. Johann Zarco 10; 7. Alberto Moncayo 9; 8. Luis Salom 8; 9. Maverick Vinales 7; 10. Miguel Oliveira 6; 11. Hector Faubel 5; 12. Jasper Iwema 4; 13. Danny Kent 3; 14. Simone Grotzkyj 2; 15. Louis Rossi 1.
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1. APRILIA 25 25
2. DERBI 13 13Nicolas Terol (Aprilia) in 2’06”605 alla media di 152,979 km/h
Pole 2010: Marc Marquez (Derbi) in 2’06”651 alla media di 152,924 km/h.
Poleposition Campionatomarche
1. Nicolas Terol Aprilia in 38’28”68796,840 km alla media di 151,005 km/h
2. Sandro Cortese Aprilia a 7”7103. Sergio Gadea Aprilia a 9”1474. Efren Vazquez Derbi a 9”5145. Jonas Folger Aprilia a 9”6986. Johann Zarco Derbi a 15”2607. Alberto Moncayo Aprilia a 15”3528. Luis Salom Aprilia a 15”6969. Maverick Vinales Aprilia a 15”910
10. Miguel Oliveira Aprilia a 27”39611. Hector Faubel Aprilia a 42”56312. Jasper Iwema Aprilia a 43”77213. Danny Kent Aprilia a 44”00114. Simone Grotzkyj Aprilia a 44”27215. Louis Rossi Aprilia a 50”03016. Danny Webb Mahindra a 50”42417. Niklas Ajo Aprilia a 1’01”54518. Taylor Mackenzie Aprilia a 1’02”93119. Zulfahmi Khairuddin Derbi a 1’05”19220. Luigi Morciano Aprilia a 1’05”27321. Marcel Schrotter Mahindra a 1’05”39622. Alessandro Tonucci Aprilia a 1’12”45823. Jakub Kornfeil Aprilia a 1’30”62924. Daniel Kartheininger KTM a 1’30”79225. Harry Stafford Aprilia a 1’30”79826. Giulian Pedone Aprilia a 1’54”38727. Francesco Mauriello Aprilia a 1’54”54828. Adrian Martin Aprilia a 4 giri
RITIRATI
Joan Perello Aprilia al 10. giroHiroki Ono KTM all’8. giro
1. Nicolas Terol 2’06”463alla media di 153,151 km/h
2. Hector Faubel 2’07”3133. Sandro Cortese 2’07”3324. Efren Vazquez 2’07”4905. Johann Zarco 2’07”6586. Jonas Folger 2’07”8067. Luis Salom 2’07”9478. Sergio Gadea 2’07”9519. Maverick Vinales 2’08”029
10. Alberto Moncayo 2’08”07011. Miguel Oliveira 2’08”52212. Jasper Iwema 2’08”80513. Simone Grotzkyj 2’08”98814. Danny Kent 2’09”19015. Adrian Martin 2’09”25316. Taylor Mackenzie 2’09”34217. Hiroki Ono 2’09”64418. Louis Rossi 2’09”71519. Danny Webb 2’09”78320. Niklas Ajo 2’10”01021. Luigi Morciano 2’10”46222. Marcel Schrotter 2’10”57523. Zulfahmi Khairuddin 2’10”69124. Alessandro Tonucci 2’11”08625. D. Kartheininger 2’11”87926. Harry Stafford 2’11”90027. Jakub Kornfeil 2’12”06528. Joan Perello 2’12”48129. Giulian Pedone 2’12”71230. Francesco Mauriello 2’12”934
PRIMATO IMBATTUTO
Scott Redding (Aprilia) nel 2008, in 2’05”695 alla media di 154,087 km/h
125 Qatar
Campionatopiloti1. Nicolas Terol Spagna Aprilia 25 25
2. Sandro Cortese Germania Aprilia 20 20
3. Sergio Gadea Spagna Aprilia 16 16
4. Efren Vazquez Spagna Derbi 13 13
5. Jonas Folger Germania Aprilia 11 11
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[email protected] www.motorquality.com
Distribuito da:
Pist
a/St
rada
Stra
da
Mescola RC Mescola SC Mescola SA
Pompa 19RCS Interasse Variabile
1. Nicolas Terol Spagna 2’06”957 2’06”605
2. Sandro Cortese Germania 2’08”103 2’06”695
3. Efren Vazquez Spagna 2’07”888 2’07”651
4. Sergio Gadea Spagna 2’08”126 2’07”857
5. Hector Faubel Spagna 2’08”576 2’08”062
6. Jonas Folger Germania 2’08”427 2’08”298
7. Johann Zarco Francia 2’09”351 2’08”582
8. Alberto Moncayo Spagna 2’09”527 2’08”683
9. Maverick Vinales Spagna 2’10”047 2’09”218
10. Luis Salom Spagna 2’08”877 2’09”331
11. Louis Rossi Francia 2’09”665 2’09”466
12. Miguel Oliveira Portogallo 2’09”171 2’09”487
13. Danny Kent G. Bretagna 2’09”731 2’09”705
14. Simone Grotzkyj Italia 2’11”620 2’09”835
15. Adrian Martin Spagna 2’10”073 2’09”859
16. Niklas Ajo Finlandia 2’10”590 2’10”091
17. Zulfahmi Khairuddin Malesia 2’10”942 2’10”161
18. Hiroki Ono Giappone 2’11”029 2’10”223
19. Luigi Morciano Italia 2’11”698 2’10”269
20. Taylor Mackenzie G. Bretagna 2’11”896 2’10”373
21. Jasper Iwema Olanda 2’11”183 2’10”559
22. Marcel Schrotter Germania 2’10”803 2’10”602
23. Danny Webb G. Bretagna 2’10”825 2’10”608
24. Alessandro Tonucci Italia 2’11”744 2’11”335
25. Joan Perello Spagna 2’13”154 2’11”699
26. Jakub Kornfeil Rep. Ceca 2’12”315 2’12”180
27. Giulian Pedone Svizzera 2’13”112 2’12”341
28. Harry Stafford G. Bretagna 2’12”633 2’13”379
29. Daniel Kartheininger Germania 2’14”422 2’13”769
30. Francesco Mauriello Italia 2’15”955 2’14”994
NON QUALIFICATO
Sarath Kumar Indonesia 2’19”133 2’15”620
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di Riccardo PiergentiliSuperbike Marco Melandri
L’equilibristaL’equilibristaR
OMA - A portare Marco Melandri in Superbike è stata la certezza di avere, finalmente, un pacchetto tecnico vin-
cente. Ovvero tutto quello che non ha avuto in MotoGP. Poi sono arrivati l’infortunio alla spalla destra, l’operazione, la convalescen-za. Così, uno dei pretendenti al titolo iridato 2011 ha iniziato la stagione giocando in dife-sa. Qualcosa, però, in Australia è cambiato. In gara 2, infatti, Melandri ha iniziato a gui-dare come sa fare.
Qual è il segreto di questo miglioramen-to?
«Gara 1 in Australia è stata la prima occa-sione per fare un vero long run in mezzo agli altri. Di fatto, è stato un test per verificare il funzionamento della spalla destra e della moto. Purtroppo, tecnicamente non tutto è andato come ci aspettavamo, però abbiamo capito qual era il problema...».
Perché la tua R1, tra gara 1 e gara 2, è sensibilmente migliorata?
«Dipende dalla distribuzione dei pesi. La R1 dello scorso anno aveva troppo peso che gravava sul retrotreno, anche perché il ser-batoio della benzina terminava sotto la sel-la».
Questa scelta che problemi causava?«Io non l’ho usata molto, la R1 2010, però
era evidente un fatto: con il pieno di carbu-rante la moto era abbastanza equilibrata, poi, man mano che il serbatoio si svuotava, diminuiva il carico sul retrotreno. In pratica
Melandri parla della sua Yamaha, la moto più versatile della SBK. Ma parla anche di MotoGPe della Ducati di Rossi
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A PHILLIP ISLAND, IN GARA 2, MELANDRI HA TROVATO UN BUON
EQUILIBRIO DI BASE DELLA SUA R1. IL PROBLEMA ERA LA MANCANZA
DI TRAZIONE CON IL SERBATOIO SCARICO. SPOSTANDO IL PESO SUL RETROTRENO
LA SITUAZIONE È MOLTO MIGLIORATA.
la distribuzione dei pesi che si aveva a pieno carico era abbastanza diversa da quella che si aveva con il serbatoio scarico. Questo fatto causava problemi di trazione, che impediva-no di sfruttare tutta la potenza del motore e costringevano ad usare di più il controllo di trazione».
Per risolvere il problema avete spostato il serbatoio della benzina verso il centro della moto. Ha funzionato?
«Sì. Con questa modifica la moto è diven-
tata più equilibrata sia a pieno carico, sia con poca benzina. Almeno, così credevamo...»!
Cosa intendi, esattamente?«Che in gara 1, in Australia, sono comun-
que emersi problemi di trazione. Pertanto in gara 2 abbiamo spostato ancora più peso sul retrotreno e così facendo abbiamo finalmen-te trovato un buon equilibrio di base».
Quindi ora la R1 è una moto vincente?«Penso di sì. In gara 1 ho fatto un’analisi
tecnica “live” della nostra moto e della con-
correnza e credo che ora la R1 sia in grado di adattarsi bene a tutti i circuiti».
È la moto più equilibrata?«La Ducati ha si sposa bene con alcune
piste, tra cui Phillip Island, che è abbastanza sconnessa. Il punto di forza dell’Aprilia inve-ce, è il motore: nei tracciati veloci la RSV4 sarà la moto da battere. La forza della R1 è l’equilibrio tra prestazioni, erogazione del motore e ciclistica. La nostra moto dovrebbe essere efficace dappertutto». ]
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56
Cosa bisogna migliorare per fare un ulte-riore salto di qualità?
«L’elettronica».Quando parli di elettronica, intendi il con-
trollo di trazione?«Sì. Sulla R1 c’è un controllo di trazione
più evoluto di quello che usavo sulla Honda MotoGP. Le RC212V clienti, infatti, avevano un sistema con il quale non si potevano fare infinite regolazioni. Semplificando, diciamo che via software alcune funzioni erano bloc-cate. Sulla Yamaha Superbike, invece, posso fare di tutto e di più. Abbiamo il sensore di inclinazione e possiamo variare l’intervento del traction control curva per curva, effet-tuando l’interruzione dell’alimentazione, dell’accensione e limitando l’apertura delle farfalle. Attualmente stiamo riducendo la potenza sfruttando i “tagli” di accensione ed alimentazione. Questa scelta, però, nelle curve veloci ci impedisce di sfruttare tutte le potenzialità del motore. Bisognerebbe gesti-re il controllo di trazione attraverso le farfal-le, ma ancora non abbiamo dati sufficienti per sfruttare questa funzione, con la quale la moto avrebbe un comportamento molto più neutro. Comunque, ci stiamo lavorando tan-to».
A livello di potenza, invece, siete a posto?«Non ci possiamo lamentare, anche se
l’allungo non sarà mai il nostro punto di for-za. Il propulsore della R1 ha un’erogazione fluida e corposa, ma la spinta agli alti regimi è leggermente inferiore a quella del V4 Apri-lia e dei migliori motori screamer».
In Superbike, la Yamaha è l’unica ad usa-re un 4 cilindri a scoppi irregolari, configu-razione simile a quella della M1, sulla qua-le, però, per migliorare la maneggevolezza, l’albero motore gira “all’indietro”. La scelta fatta sulla R1 è un limite, nell’uso in pista?
«Ovviamente la M1 è molto più manegge-vole della R1 e non dipende solo dal fatto che l’albero motore ruota all’indietro. La soluzio-ne utilizzata sulla R1 è più stradale, perché migliora la stabilità e peggiora la manegge-volezza. Va però detto che il motore a scoppi irregolari della Yamaha Superbike è meno aggressivo rispetto agli screamer, che han-no un’entrata in coppia più brusca. Il carat-tere del propulsore impone di guidare la R1 in maniera più rotonda, mentre con i motori screamer bisogna essere più aggressivi».
Hai provato mai la R1 di serie? Cosa cam-bia rispetto a quella da Superbike?
«Ho fatto un breve test sulla R1 di serie e mi sono accorto che la moto da gara ha un’erogazione più progressiva ed una rispo-sta al gas meno brusca. La R1 di serie, pur essendo meno potente, sembra più aggres-siva, caratteristica che mette un po’ in crisi la ciclistica».
Il sogno di molti sarebbe fare un GP per Nazioni. Secondo te la MotoGP e la Super-bike possono gareggiare insieme?
«Non credo. Tralasciando per un attimo il peso delle moto e le prestazioni, esistono delle differenze troppo marcate a livello di gomme. Le Bridgestone da MotoGP hanno mescole e carcasse durissime ed è per que-sto motivo che hanno un rendimento costan-te. A volte, infatti, i piloti della MotoGP fanno il loro giro veloce a fine gara. In Superbike, invece, i pneumatici sono sviluppati con un concetto diverso. Innanzitutto la Pirelli ha una gomma da qualifica, e quelle da gara hanno carcasse piuttosto morbide, che de-vono adattarsi a vari tipi di moto».
All’atto pratico, cosa comporta questa differenza?
«Le Superbike sono meno stabili e più lente nei cambi di direzione delle MotoGP, perché quando ci si avvicina al limite la car-cassa della gomma inizia a flettere, quindi prima di effettuare la manovra successiva bisogna attendere alcuni istanti per far sta-bilizzare la moto. Inoltre, questa flessione della carcassa fa aumentare la pressione del pneumatico, che si scalda e si consuma più velocemente. Pertanto in Superbike bisogna continuamente cambiare traiettorie per sfruttare il rendimento dei pneumatici in quel momento, mentre in MotoGP bisogna spingere sempre al massimo per evitare che
le gomme scendano di temperatura. Inoltre in MotoGP, in frenata, si subiscono stress fisici pazzeschi. Le Superbike, in confronto, sembrano moto di serie».
TU HAI guidato a lungo la Ducati Desmo-sedici, denunciando gli stessi problemi che oggi ha Rossi. Tecnicamente, puoi spiegarci esattamente di cosa si tratta?
«(Improvvisamente Melandri perde il sor-riso e ci risponde con lo sguardo fisso nel vuoto). Rossi sta cercando la soluzione al problema che nessuno ha risolto. E credo che nessuno lo risolverà, fin quando il pro-getto MotoGP non cambierà. La Desmosedi-ci è vincente solo se viene “violentata”, esat-tamente come faceva Stoner, che avendo uno stile di guida molto aggressivo riusciva a mandare in temperatura i pneumatici, più adatti alle moto giapponesi che alla Ducati».
Quindi il problema della Ducati è che non riesce a portare in temperatura le gomme?
«Questo è senza dubbio uno dei problemi principali, se si vuole guidare “pulito”. Per risolverlo io usavo sempre le mescole più morbide possibili, ma non bastava. Avevamo capito che la moto era bassa e lunga, quindi avevamo provato a cambiare le geometrie e le altezze per far lavorare di più i pneumatici, però è cambiato poco. Il secondo limite è che la moto era poco sensibile alle regolazioni. Insomma lei non si adattava a te. Eri tu che dovevi adattarti a lei».
La soluzione, quindi, qual è?«Le possibili soluzioni sono due: stravol-
gere il progetto, e forse ora che in Ducati non hanno più Stoner stanno pensando anche a questa ipotesi, oppure montare delle gom-me più adatte alla Desmosedici, strada at-tualmente non percorribile perché la Brid-gestone non può realizzare gomme dedicate. Questa, però, sarebbe la soluzione meno complicata, perché per stravolgere un pro-getto occorrono molto tempo e tanti test».
Superbike Marco Melandri
«La Ducati MotoGPè poco sensibile
alle regolazioni e mal si adatta
alle Bridgestone, che non vanno in temperatura»
motosprint
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Superbike Varie
LA SUPERBIKE torna a Donington in una data che è sembrata insolita solo a quelli che non ricordano la storia: la prima gara del Mondiale si disputò sul tracciato del Derbyshire il 3 aprile 1988. Donington torna in calendario dopo un anno sabbatico: qui si sono disputate 36 gare con 16 successi Ducati, che ha firmato l’ultimo centro nel 2008 (sul bagnato) con Bayliss. L’Aprilia non vi ha mai vinto mentre la Yamaha l’ha spuntata 5 volte, tre nelle ultime 5 gare con Haga (2007) e doppietta di Ben Spies due anni più tardi. Sulla pista di casa Jonathan Rea e Leon Haslam riusci-ranno a recuperare punti ai tre protagonisti di Phillip Island, cioè Carlos Checa (50 punti) Max Biaggi (secondo, 40 punti ) e Marco Melandri, terzo (27 punti) in coabitazione con il talento BMW? Rea, in Australia ancora menomato per l’incidente nel precam-pionato, è sesto a -33 dalla vetta.
I precedenti sono favorevoli a Biaggi, che a Donington ha con-quistato due successi con la 250 (‘95-96), uno in MotoGP sulla Honda nel 2003. Max qui ha gareggiato sei volte con la Superbike
senza vincere ma con quattro podi: secondo e terzo nel 2007 con la Su-zuki, sesto e terzo l’anno dopo con la Ducati priva-ta e secondo sull’Aprilia nel 2009. Considerando che due anni fa la RSV4 era ancora al primo gra-do di sviluppo, si intuisce come il saliscendi ingle-se sia molto favorevole anche alla moto veneta.
Anche Checa è andato forte a Donington, specie con la 500 (quinto nel 2001 con la Ya-maha) e in MotoGP: due volte sesto nel 2003-2004 con la M1 e quinto nel 2005 con la Desmosedici Ducati. Nelle precedenti quattro gare, tutte con la Honda Ten Kate, Carlos però ha stecca-to: nono nel 2008 e undicesimo l’anno dopo.
Melandri qui ha vinto nel 2002 con l’Aprilia 250, l’anno del Mon-diale, e ha fatto terzo in MotoGP nel 2006 con la Honda Gresini. Rea ha corso a Donington con la Superbike solo nel 2009, finen-do settimo e quindicesimo. Haslam invece ha fatto ottavo nel 2008 e poi secondo (dietro Spies…) e quarto l’anno successivo con la CBR-RR del team Stiggy.
Non ci sarà James Toseland: si è fratturato il radio del braccio destro nei test BMW Italia ad Alcaniz (Spagna). Al rientro a Man-chester, Toseland si è fatto controllare dal medico personale che ha rilevato un problema vascolare che ha reso necessario un intervento d’urgenza. Dovrà stare fermo per 3-4 settimane e la BMW Italia correrà a Donington con il solo Badovini.
Paolo Gozzi
BIAGGIALLA RISCOSSAIl 27 marzo c’è Donington
PIEMONTE • ABC MOTO/Alice Castello (VC) 0161/909228 • CABA MOTO/Ivrea (TO)0125/641224 • CABUTTI MOTOR/Lequio Tanaro (CN) 0172/696027 • CIANCIMOTO/D.Damiano (AT) 0141/982296 • FUORIGIRI MOTO/Alessandria 0131/226264• KENT SPORT/Vigliano B.se (BI) 015/513443 • MOTO MARKET/Asti 0141/532289• MOTOSERVICE/Cafasse (TO) 0123/417660 • MOTO STAR/Chivasso (TO)011/9116936 • MOTOMARKET GRANIERI/Gattinara (VC) 0163/831018 • PATTONOCORRADO/Azeglio (TO) 0125/72186 • QUATTROCCHI MOTO/Torino 011/7492355• MOTOLINE/Collegno (TO) 011/4152166 VALLE D’AOSTA • TUTTOAUTO/Sarre(AO) 0165/551593 LIGURIA • AUTOEXCLUSIV/Genova 010/589851 • CASCOBENE/Genova 010/4694305 • MOTOR JOHN/Arma di Taggia (IM) 0184/475432 •MOTOSTYLE/Imperia 0183/667041 • PROMOTOR /Genova 010/784020 •L’AUTOACCESSORIO/Imperia 0183/880079 LOMBARDIA • BEP’S/Brescia030/2667388 • DITTA ANGELO MATTEI/Milano 02/29514313 • AUTOGIANINI/Pavia0382/526210 • BE RACING/S. Martino in Strada (LO) 0371/475203 •BIKER PRO/Milano02/33490101 • BURN OUT ACCESSORI/Paratico (BS) 035/914247 • CANELLAGIUSEPPE/Castelmella (BS) 030/358152 • CANELLA WALTER/Brescia 030/381190• CISLAGHI MOTO/Milano 02/45489450 • EFFENDI E MERELLI/Orio Al Serio (BG)035/4592207 • ECHO BIKE “MY SUPERBIKE”/Bareggio (MI) 02/9013078 • FACTORYBIKE/Albiate (MB) 0362/1915276 • GIAVA MOTORS SNC/Lissone (MI) 039/2782704• MANI & CO./Lecco 0341/281486 • MOTOFORNITURE MORO/Varese (VA)0332/284628 • POGLIANI SPA/Cinisello Balsamo (MI) 02/66010457 • STILE MOTO/FaraGera D’Adda (BG) 0363/399792 • YAMAHA MOTORTIMES/Saronno (VA) 02/9604465• BONFANTI MOTO/Gorgonzola (MI) 02/9513148 VENETO • BEP’S/Marcon (VE)041/5952466 • BEP’S/Montebelluna (TV) 0423/23282 • BEP’S/Padova 049/7808048• BEP’S/Verona 045/503691 • IL CENTAURO/Feltre (BL) 0439/83987 • LINEAMOTO/Zelarino (VE) 041/5442159 • MARKET 2 RUOTE/Castelfranco V.to (TV)0423/494682 • MOTOCICLETTA/Treviso 0422/331835 • MOTORACE/Verona045/8622670 • MOTOSALONE TOTTENE/Bassano del Grappa (VI) 0424/502010 •VALERI SPORT/Cornuda (TV) 0423/569484 TRENTINO ALTO ADIGE •RINOMOTOR’S/Bolzano 0471/504425 FRIULI VENEZIA GIULIA • BEP’S/Tavagnacco(UD) 0432/688191 • BEP’S/Trieste 040/380198 • BIGAI MOTO/Pordenone 0434/542253• MOTO SHOP PIGNOLO/Gorizia 0481/33351 • MEGAMOTO STORE/Udine0432/544571 • MOTO OUTLET/Pordenone 0434/542095 • MOTOCHARLIE/Trieste040/828165 • MOTO SPRINT/Trieste 040/367284 • ALESIA/Pordenone 0434/542095• C.D.A./Torreano di Martignacco(UD) 0432/544571 EMILIA ROMAGNA • BURN-OUT/Reggio Emilia 0522/289176 • ERREZETA/Savignano Sul Panaro (MO) 059/775504• ORAM/Modena 059/270064 • TONDELLI MOTO/Carpi (MO) 059/652699 •CESARI/Bologna 051/525762 • VEGGETTI/Bologna 051/6494696 • MOTOACTION/Imola (BO) 0542/642330 • MOTOMANIA/Ravenna 0544/463208 •BIKERS/Cesena (FC) 0547 612732 • MOTOMIX/Rimini 0541/386914 REPUBBLICADI SAN MARINO • SK RACING by Skarburati/Repubblica di San Marino 0549/901571• SESTAMARCIA/Donagnano (RSM) 0549/901571 MARCHE • CAMELI LUCA &C./Grottammare (AP) 336/814362 • DIEFFE MOTOR/Fermo (FM) 0734/225775 •CENTAURO STORE/Fano (PU) 0721/863271 • RAGNI MOTO/Fabriano (AN)0732/22832 • S.M. RACING/Castel di Lama (AP) 0736/813100 TOSCANA • BIANCHIMOTO/Arezzo 0575/984882 • BOX S.S. 71/Bibbiena (AR) 0575/536553 •CAMBISIMONE/Prato 0574/052055 • DAYTONA MOTO OUTLET/Sovigliana-Vinci (FI)0571/509442 • EASY RIDER/Viareggio (LU) 0548/943781 • FB RACING/ 329/7019326• FB SHOP/Pistoia 0573/29651 • G.P. MOTORACING/Fornacette (PI) 0587/422342• JONNY RACING/Barberino di Mugello (FI) 346/5240180 • MOTORAMA/Firenze055/660360 • MOTORSPEED/Viareggio (LU) 0584/581855 • PAZZI GIANCARLO/Siena0577/379870 • PHOENIX RACING/S. Vito (LU) 0583/426061 • MONDORACING/Larciano (PT) 0572/520892 • ANELLI & TONDINI/Firenze 055/221686 •EMPORIO DEL MOTOCICLO/Firenze 055/679139 • PIT STOP/Firenze 055 3215337• SLAUTO/Marina di Campo (LI) 0565/977138 • LANZIANI STORE/Montecatini Terme(PT) 0572/766124 • MRS MOTORICAMBI/Empoli (FI) 0571/1720651 UMBRIA • ILPRINCIPATO IN MOTO/Panicarola (PG) 075/9680342 • BARTOLLINI MOTO/Terni0744/300039 ABRUZZO • BERIK STORE-VARIANTE ALTA/Montesilvano (PE)085/4453936 • DI GIUSEPPE MOTORS/Avezzano (AQ) 0863/35118 • MANCINELLIMOTORS/Perugia 075/5289987 • MOTORNAKK/Sulmona (AQ) 0864/253034 •WHEELS MOTO SRL/Teramo 0861/558835 LAZIO • MOTOMEDIA/Roma 06/58301342• MT MOTORACING/Roma 06 33630125 • UNION JACK/Roma 06 21703227 • LANZIMOTO/Roma 06/86897345 • LINEA MOTO ARCHILETTI/Frosinone 0775/871584 •LINEA MOTO ARCHILETTI/Sora (FR) 0776/820076 • MAGAZZINI ROSSI/Roma06/37514755 • MOTOCOMIO/Roma 06/97844856 • MOTOMANIAK/Roma 06/5813517• TECNOMOTO Borgo Pogdora (LT) 0773/636023 • TUTTO MOTO RACING/TivoliTerme (RM) 0774/379286 • MOTOR PIÙ/Pavona (RM) 06/9312593 • MARMORATAFREEDOM MACHINE/Roma 06/5746404 • MOTO CITY/Roma 06/273994 • RACINGMOTO LINE 2003/Roma 06/4880586 CAMPANIA • BOROZZINO GIUSEPPE &FIGLI/S. Maria Capua Vetere (CS) 0823/841405 • DUE RUOTE/Napoli 081/5538345• LA CASA DELLO SCOOTER/Napoli 081/19570680 • SCOTLAND ITALIA/Napoli081/5785436 • SUDIGIRI AFRAGOLA/Napoli 081/8607138 • SUDIGIRITEVEROLA/Caserta 081/5002052 • MA.SI./Torre del Greco (NA) 081/8819019 PUGLIA• BIKERS STORE/Cisternino (BR) 320/8428458 • BIKER STORE/Bari 080/5214407• DESMO CORSE/Brindisi 0831/523051 • MOTOSPORT MUSCIACCHIO/Taranto099/7353262 • P.G. MOTORS/Alberobello (BA) 0804/321525 SICILIA • ALBYRACING/Scifi Forza D’Agrò (ME) 333/5649929 • AUTOFORNITURE BELLINO/ Enna0935/29796 • DE ROSA LUIGI/S. Giovanni Gemini (AG) 0922/909959 • GAMBINOMOTO/Palermo 091/6262882 • LINEA MOTO/Trapani 0923/1870614 •MOTOMANIA/Vittoria (RG) 0932/869640 • M.G. MOTO/Palermo 091/325241 •MOTOSHOW/Palermo 091/5072562 SARDEGNA • FUTUR MOTO/Cagliari 070/343019• MEGACYCLE/Oristano 0783/71184 •RACING/Porto Torres (SS) 079 513084
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ATO
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di Enzo TempestiniCross Internazionali d’Italia
Proprio nel giorno delle celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia, il russo Bobryshev s’impone nella MX1 davanti a Cairoli. Nella MX2 vince Paulin
FAENZA (RA) - Turno infrasettimanale per gli Internazionali d’Italia, che hanno approfittato della festa dedica-
ta ai 150 anni dell’unità d’Italia per recupe-rare la seconda gara, inizialmente prevista nel weekend del 5-6 marzo, sempre a Fa-enza. In un primo momento, la gara faenti-na era diventata il “terzo round” ma, causa lo slittamento per maltempo della tappa di Cingoli (dal 13 al 20 marzo), il Monte Coral-li ha visto per la seconda volta al via il main championship italiano. Il maltempo che ha caratterizzato i giorni precedenti l’appunta-mento faentino aveva reso il tracciato in condizioni precarie. L’enorme mole di lavo-ro svolta dagli organizzatori durante la not-te ha comunque fatto sì che le gare si siano svolte regolarmente.
Dopo le qualifiche che hanno visto prota-gonisti, nella MX1 e MX2, rispettivamente Cairoli e Paulin, le due frazioni di gara han-no disatteso le aspettative di coloro che attendevano un duello serrato tra lo stesso
Festa Festa russarussa
A DESTRA, IL SORPASSO DECISIVO DI CAIROLI (222) A PHILIPPAERTS (19), NEGLI ULTIMI METRI DELLA SECONDA MANCHE: TONY SI È COSÌ AGGIUDICATO IL TERZO POSTO. SOTTO, IL RUSSO BOBRYSHEV, MIGLIORE DI GIORNATA CON UN TERZO E UNA VITTORIA.
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Cairoli e David Philippaerts. Aspettative che sono venute meno a causa delle condi-zioni precarie di Philippaerts, affetto da una forte forma influenzale che lo ha costretto allo stop dal mercoledì precedente la gara, e presentatosi al via di Faenza con la feb-bre. Nonostante la forte debilitazione e la grande fatica a respirare, David ha conclu-so le prima manche al settimo posto, dopo essere anche scivolato, e ha terminato la seconda in quarta posizione cedendo il passo a Cairoli proprio sul finish line. Per Philippaerts quindi, il quinto posto di gior-nata, che lo ha costretto ad abbandonare la tabella rossa di leader della classifica ge-nerale.
Quarto al termine della giornata, Davide
Guarneri che ha amministrato ottimamen-te due partenze nel gruppo dei migliori, concludendo al quarto e al sesto posto le due frazioni di gara. Ha invece qualcosa da recriminare Steven Frossard che, pur uscendo da Faenza con la tabella rossa di leader di campionato, poteva di certo am-bire a una posizione migliore del terzo gra-dino del podio, soprattutto dopo aver vinto agevolmente la prima manche guidando il gruppo dal primo all’ultimo metro. Fros-sard ha commesso un’ingenuità al via del-la seconda manche andando a impattare sul cancello di partenza e partendo ultimo. Ottavo dopo quattro giri, il francese sem-brava potesse arrivare a ridosso dei primi, ma una volta raggiunto Cairoli è uscito di
pista scivolando a terra, mantenendo co-munque la settima posizione fino al tra-guardo.
Sul secondo gradino del podio è salito Antonio Cairoli che dopo esserne rimasto escluso a Ponte a Egola, è ritornato tra i protagonisti. Nella prima frazione si è ac-codato al duo Frossard-Bobryshev fino a quando, all’ottavo giro, ha rotto gli indugi portandosi a ruota del battistrada nel ten-tativo di andare a vincere la manche. Ten-tativo vanificato da un indurimento delle braccia, che ha messo Antonio sulla difen-siva fino al traguardo, tagliato in seconda posizione. In gara 2, il quattro volte campio-ne del mondo è rimasto attardato alla par-tenza a causa dell’impatto tra Philippaerts ]
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ELITEGARA 1: 1. Frossard (Yamaha) 18 giri in 30’07”205;
2. Cairoli (KTM) a 8”409; 3. Bobryshev (Honda) a 17”513; 4. Guarneri (Kawasaki) a 19”513; 5. T. Leok (TM) a 41”769; 6. Paulin (Yamaha) a 48”916; 7. Philip-paerts (Yamaha) a 57”144; 8. Strijbos (Suzuki) a 59”350; 9. A. Leok (TM) a 1’19”74; 10. Goncalves (Honda) a 1’24”476; 11. Neugerbauer (Kawasaki) a 1’34”010; 12. Leib (Husqvarna) a 1’36”301; 13. Martin (Honda) a 1 giro; 14. Michek (KTM); 15. Beggi (TM); 16. Lenoir (Ya-maha); 17. Cepelak (Yamaha); 18. Chiodi (Suzuki); 19. Del Segato (KTM); 20. Maddii (KTM); 21. Lupino (Hu-sqvarna); 22. Smitka (TM); 23. Albertoni (Kawasaki); 24. Aperio (Honda); 25. Zeni (Suzuki); 26. Tonkov (Ya-maha); 27. De Bortoli (Suzuki); 28. Compagnone (Hon-da); 29. Bertuzzo (Yamaha); 30. Gercar (Yamaha); 31. Ciucci (Yamaha); 32. Muratori (Suzuki); 33. Valente (Suzuki) a 2 giri; 34. Mercandino (KTM); 35. Lombrici (Suzuki); 36. D’Angelo (KTM) a 3 giri; 37. Monticelli (Honda) a 5 giri; 38. Charlier (Yamaha) a 8 giri.
GARA 2: 1. Bobryshev (Honda) 18 giri in 29’50”530; 2. Nagl (KTM) a 2”837; 3. Cairoli (KTM) a 4”574; 4. Philippaerts (Yamaha) a 5”299; 5. Strijbos (Suzuki) a 16”369; 6. Guarneri (Kawasaki) a 25”015; 7. Frossard (Yamaha) a 28”561; 8. Goncalves (Honda) a 1’13”768; 9. Neugerbauer (Kawasaki) a 1’19”800; 10. Martin (Hon-da) a 1’35”047; 11. A. Leok (TM) a 1’35”645; 12. Char-lier (Yamaha) a 1’43”741; 13. Chiodi (Suzuki) a 1 giro; 14. Michek (KTM); 15. Mercandino (KTM); 16. Tonkov (Yamaha); 17. Smitka (TM); 18. Beggi (TM); 19. Maddii (KTM); 20. Cepelak (Yamaha); 21. Del Segato (KTM); 22. Zeni (Suzuki); 23. Aperio (Honda); 24. Muratori (Suzu-ki); 25. Gercar (Yamaha); 26. Valente (Suzuki); 27. Lom-brici (Suzuki); 28. Monticelli (Honda); 29. Terraneo (KTM); 30. D’Angelo (KTM); 31. Albertoni (Kawasaki); 32. Leib (Husqvarna) a 2 giri; 33. De Bortoli (Suzuki) a 3 giri; 34. Paulin (Yamaha) a 6 giri; 35. Compagnone (Honda); 36. Lenoir (Yamaha) a 7 giri; 37. Ciucci (Yama-ha) a 8 giri.
COSÌ IN CAMPIONATO MX1: 1. Frossard punti 350; 2. Cairoli 345; 3. Philippaerts 315; 4. Strijbos 285; 5. Bobryshev 250; 6. Guarneri 215; 7. Nagl 185; 8. Gon-calves 163; 9. T. Leok 151; 10. A. Leok 108.
COSÌ IN CAMPIONATO MX2: 1. Paulin punti 112; 2. Chiodi 104; 3. Herlings 81; 4. Smitka 77; 5. Lenoir 71; 6. Van Horebeek 68; 7. Zeni 64; 8. Charlier 63; 9. Del Segato 61; 10. Aperio 60.
UNDER 17GARA 1: 1. Zecchina (Suzuki) 14 giri in 24’33”216; 2.
Bernardini (KTM) a 19”535; 3. Seewer (Suzuki) a 48”419; 4. Ekerold (KTM) a 1’07”191; 5. Moroni (KTM)1’09”822; 6. Croci (KTM) a 1’39”161; 7. Cavallo (Yamaha) a 1’42”321; 8. Chiletti (KTM) a 1’49”585; 9. Marchelli (KTM) a 1 giro; 10. Vitaliani (KTM); 11. Deghi (KTM); 12. Della Mora (TM); 13. Vendramini (KTM); 14. Furlotti (Suzuki); 15. Righi (KTM); 16. Mainardi (KTM); 17. Plessers (KTM); 18. Fabbri (Honda); 19. Gobbi (Ya-maha); 20. Mantovani (KTM).
GARA 2: 1. Bernardini (KTM) 14 giri in 24’00”349; 2. Zecchina (Suzuki) a 3”202; 3. Seewer (Suzuki) a 44”103; 4. Moroni (KTM) a 1’11”661; 5. Ekerold (KTM) a 1’12”599: 6. Plessers (KTM) a 1’15”351; 7. Della Mora (TM) a 1’33”847; 8. Croci (KTM) a 1’34”486; 9. Righi (KTM) a 1’45”998; 10. Marchelli (KTM) a 1’51”951; 11. Mantovani (KTM) a 2’08”567; 12. Vitaliani (KTM); 13. Vendramini (KTM); 14. De Petri (Husqvarna); 15. Bru-gnoni (KTM); 16. Mainardi (KTM); 17. Torelli (KTM); 18. Cavallo (Yamaha); 19. Deghi (KTM); 20. Fabbri (Honda).
COSÌ IN CAMPIONATO: 1. Zecchina punti 920; 2. Bernardini 880; 3. Seewer 660; 4. Moroni 520; 5. Eke-rold 385; 6. Croci 380; 7. Vitaliani 375; 8. Della Mora 336; 9. Cavallo 323; 10. Righi 320.
Cairoli a 5 punti
dalla vetta
Leclassifiche
PER LA SECONDA VOLTA CONSECUTIVA LA UNDER 17 È STATA UNA LOTTA A DUE TRA SAMUELE BERNARDINI (NELLA FOTO) E SIMONE ZECCHINA CHE SI SONO DIVISI I SUCCESSI DI GIORNATA, CON ZECCHINA COSTRETTO AL SECONDO POSTO FINALE DALLA DISCRIMINANTE DELLA SECONDA MANCHE CONCLUSA ALLE SPALLE DELL’AVVERSARIO. ZECCHINA, VINCITORE DI GARA 1, HA APPROFITTATO DI UN
ERRORE DI BERNARDINI, SCIVOLATO DURANTE IL TERZO GIRO, CHE GLI HA CONSEGNATO LA VITTORIA, MENTRE BERNARDINI SI È AMPIAMENTE RISCATTATO NELLA MANCHE SUCCESSIVA GUIDANDO LA CORSA PER TUTTO IL TEMPO. TRA I DUE È RIMASTO INVARIATO IL DISTACCO IN CLASSIFICA DI CAMPIONATO CON ZECCHINA IN VANTAGGIO DI QUARANTA PUNTI: ENTRAMBI HANNO DISTANZIATO NOTEVOLMENTE LO SVIZZERO SEEWER CHE HA CONCLUSO SUL TERZO GRADINO DEL PODIO.
Under 17. È ancora una lotta a due
Cross Internazionali d’Italia
e Goncalves. Cairoli ha quindi dovuto mol-lare il gas per non investire i due, transitan-do alla prima curva in fondo al gruppo. Settimo al terzo giro, Tony ha iniziato un’ot-tima progressione fino a portarsi a ridosso di Philippaerts, nel frattempo risalito in terza posizione. A due giri dal termine Cai-roli ha provato l’affondo sull’avversario che però ha prontamente risposto tenendo die-tro il siciliano fino all’ultima curva quando, con una piega degna della migliore gara di MotoGP, Cairoli è riuscito a sorpassare il rivale all’interno.
Di fronte a loro, il russo Evgeny Bob-ryshev che all’ottimo terzo posto della pri-ma manche ha fatto seguire una netta vit-toria che gli ha consegnato nelle mani il trofeo del migliore in campo per questa seconda prova degli Internazionali d’Italia. Accasato al team Honda World Motocross, Bobryshev potrebbe essere uno degli out-sider della prossima stagione iridata MX1.
Nella prima manche, brutto volo per Monni, trasferito all’ospedale per gli accer-tamenti del caso che hanno escluso frattu-re e complicazioni alle vertebre infortunate nella stagione scorsa. Per Nagl, zero in classifica in gara 1 a causa di un problema tecnico che ha ammutolito il motore della sua KTM. Il tedesco ha poi chiuso secondo in gara 2.
Dodicesimo classificato nell’assoluta di giornata, ma primo della MX2, Gautier Paulin ha dimostrato un gran passo di gara, soprattutto nella seconda manche, quan-
do, mentre era al quinto posto, una scivo-lata lo ha costretto al ritiro, poiché il moto-re della sua moto non ne ha più voluto sa-pere di riavviarsi. Da segnalare la presta-zione di Chicco Chiodi che nel giorno del suo trentottesimo compleanno si è regala-to il secondo posto assoluto della MX2. Alle sue spalle, il pilota della TM Peter Smitka.
L’INOSSIDABILE ALESSIO CHIODI (SOPRA) HA OTTENUTO IL SECONDO POSTO ASSOLUTO NELLA MX2, E ORA SEGUE PAULIN IN CLASSIFICA GENERALE.
motosprint
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di Enzo TempestiniCross Internazionali d’Italia
Sfida infinita
Con una vittoria e un secondo posto Philippaerts precede Cairoli, che si consola con il primato nel campionato
CINGOLI (MC) - La “terza giornata” degli Internazionali d’Italia 2011, di-sputata soltanto tre giorni dopo il
turno infrasettimanale di Faenza, ha fatto tappa sul rinnovato crossdromo di Cingoli che durante la mattinata è stato spolvera-to dal nevischio. A riscaldare gli animi del pubblico, che ha gremito la tribuna del “Tittoni”, ci hanno comunque pensato i piloti, in particolare Philippaerts, vincitore di gara 1, e Cairoli, a cui è andata gara 2.
Dopo le qualifiche che hanno visto asse-gnare la pole position a Gautier Paulin in MX2 e a Davide Guarneri in MX1, la gara è
vissuta su duelli a distanza tra i top rider che, a questo punto della preparazione in vista del mondiale, sembrano non volersi ancora affrontare a viso aperto. Il russo Bobryshev non è riuscito a bissare la pre-stazione di Faenza e ha concluso la gara al quinto posto assoluto, quarto e sesto di manche. A precedere il pilota del Team Honda World Motocross, Steven Frossard
che, forte della tabella rossa conquistata a Faenza, si è presentato al via molto de-terminato, ma nulla ha potuto nel tentati-vo di contrastare la lenta ma progressiva avanzata della coppia d’oro dei nostri iri-dati, David Philippaerts e Antonio Cairoli. Per il francese è arrivato comunque il ter-zo gradino del podio (secondo e terzo di manche), una posizione che suona un po’
come il rientro al suo reale valore in que-sto campionato, dopo avere avuto per tre giorni la tabella rossa di leader della clas-sifica generale.
Cairoli si è presentato al via in evidente difficoltà fisica a causa di una forma in-fluenzale. Philippaerts, invece, dall’in-fluenza patita la settimana scorsa ne sta uscendo lentamente. Solito leit motiv alla
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DUELLO SENZA ESCLUSIONE DI COLPI TRA PHILIPPAERTS (19)
E CAIROLI (222). A DESTRA, I DUE VOLANO
VERSO LA VITTORIA RISPETTIVAMENTE
NELLA PRIMA E NELLA SECONDA MANCHE.
prima partenza, con Cairoli a fare da lepre su Frossard, che però si è portato al co-mando durante il primo giro, e Philippa-erts, memore del sorpasso subito da Tony all’ultimo passaggio della gara di Faenza, che ha pensato di riscattarsi al primo ten-tativo utile. Cairoli ha provato a rimanere agganciato al parafango posteriore della Yamaha di David, ma il tentativo è andato
fallito da metà gara in poi, quando l’affati-camento determinato dal suo stato febbri-le ha consigliato al siciliano di rimanere in difesa, mantenendo il terzo posto.
Philippaerts, nel frattempo, si era mes-so alla caccia del compagno di squadra agganciandolo e rilevando il comando del-la manche nel corso dell’undicesimo pas-saggio, approfittando di alcune indecisioni
del francese nella fase dei doppiaggi. Tra le due manche, rifornimento di ben-
zina e di aspirine per Cairoli che, al via, è scattato come suo solito, prendendo un discreto margine proprio su Philippaerts fin dal primo giro. David ha seguito a debi-ta distanza l’avversario, poi ha provato a forzare il ritmo. Il tentativo di attacco è stato prontamente rintuzzato da Antonio ]
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ELITEGARA1: 1. Philippaerts (Yamaha) 16 giri in
30’25”550; 2. Frossard (Yamaha) a 21”567; 3. Cairoli (KTM) a 32”099; 4. Bobryshev (Honda) a 38”188; 5. Nagl (KTM) a 53”846; 6. Strijbos (Suzuki) a 55”442; 7. Leok (TM) a 1’38”672; 8. Paulin (Yamaha) a 1’40”163; 9. Goncalves (Honda) a 1’47”237; 10. Martin (Honda) a 1’49”621; 11. Compagnone (Honda) a 1 giro; 12. Chiodi (Suzuki); 13. Monni (Honda); 14. Beggi (TM); 15. Borka (Suzuki); 16. Maddii (KTM); 17. Parshin (Honda); 18. Pagliacci (Honda); 19. Aperio (Honda); 20. Charlier (Yamaha); 21. Irt (Suzuki); 22. Lenoir (Yamaha); 23. Valente (Suzuki); 24. Lombrici (Suzuki); 25. Smitka (TM); 26. Mercandino (KTM); 27. Michek (KTM); 28. Tonkov (Yamaha); 29. Cepelak (Yamaha) a 2 giri; 30. Muratori (Suzuki); 31. Pashchynskyy (KTM); 32. Gercar (Yamaha); 33. Ciucci (Yamaha); 34. Bertuzzo (Yamaha); 35. Zeni (Suzuki) a 3 giri; 36. D’Angelo (KTM); 37. Lupi-no (Husqvarna) a 4 giri; 38. Guarneri (Kawasaki) a 7 giri; 39. Monticelli (Honda).
SECONDA MANCHE: 1. Cairoli (KTM) 16 giri in 30’45”863; 2. Philippaerts (Yamaha) a 21”016; 3. Fros-sard (Yamaha) a 43”534; 4. Strijbos (Suzuki) a 44”906; 5. Goncalves (Honda) a 48”079; 6. Bobryshev (Honda) a 1’12”011; 7. Nagl (KTM) a 1’14”732; 8. Guarneri (Ka-wasaki) a 1’29”583; 9. Paulin (Yamaha) a 1’34”242; 10. Beggi (TM) a 1 giro; 11. Chiodi (Suzuki); 12. Mercandi-no (KTM); 13. Martin (Honda); 14. Del Segato (KTM); 15. Charlier (Yamaha); 16. Compagnone (Honda); 17. Mi-chek (KTM); 18. Maddii (KTM); 19. Aperio (Honda); 20. Lenoir (Yamaha); 21. Tonkov (Yamaha); 22. Irt (Suzuki); 23. Parshin (Honda); 24. D’Angelo (KTM); 25. Smitka (TM); 26. Lombrici (Suzuki); 27. Ciucci (Yamaha); 28. Zeni (Suzuki); 29. Monticelli (Honda); 30. Gercar (Ya-maha) a 2 giri; 31. Muratori (Suzuki); 32. Borka (Suzu-ki); 33. Pashchynskyy (KTM); 34. Valente (Suzuki) a 3 giri; 35. Pagliacci (Honda) a 4 giri; 36. Cepelak (Yama-ha) a 8 giri.
COSÌ IN CAMPIONATO MX1: 1. Cairoli punti 545; 2. Philippaerts 535; 3. Frossard 530; 4. Strijbos 405; 5. Bobryshev 370; 6. Nagl 295; 7. Guarneri 263; 8. Gon-calves 263; 9. Martin 165; 10. Beggi 160.
COSÌ IN CAMPIONATO MX2: 1. Paulin punti 197; 2. Chiodi 170; 3. Lenior 111; 4. Charlier 110; 5. Smitka 109; 6. Aperio 104; 7. Maddii 91; 8. Del Segato 89; 9. Zeni 83; 10. Herlings 81.
UNDER 17GARA1: 1. Bernardini (KTM) 13 giri in 26’07”518; 2.
Seewer (Suzuki) a 9”596; 3. Zecchina (Suzuki) a 11”054; 4. Moroni (KTM) a 47”189; 5. Cavallo (Yamaha) a 1’13”791; 6. Marchelli (KTM) a 1’21”553; 7. Kovar (KTM) a 1’23”347; 8. Righi (KTM) a 1’26”410; 9. Ramon (KTM) a 1’29”229; 10. Brugnoni (KTM) a 1’43”462; 11. Vendra-mini (KTM) a 1’47”294; 12. Ekerold (KTM); 13. Tabone (KTM); 14. De Pietri (Husqvarna); 15. Torelli (KTM) a 1 giro; 16. Reichegger (Yamaha); 17. Hejhal (KTM); 18. Chiletti (KTM); 19. Croci (KTM); 20. Facchetti (Yamaha); 21. Gobbi (Yamaha); 22. Cucini (KTM); 23. Podmol (KTM); 24. Frosali (Husqvarna); 25. Zaccaro (TM).
GARA2: 1. Zecchina (Suzuki) 12 giri in 25’08”057; 2. Seewer (Suzuki) a 4”006; 3. Bernardini (KTM) a 45”868; 4. Bonini (Husqvarna) a 49”163; 5. Ekerold (KTM) a 49”640; 6. Righi (KTM) a 1’08”316; 7. Della Mora (TM) a 1’09”879; 8. Marchelli (KTM) a 1’37”351; 9. De Petri (Husqvarna) a 1’39”553; 10. Moroni (KTM) a 1’43”815; 11. Tabone (KTM); 12. Croci (KTM); 13. Vendramini (KTM); 14. Brugnoni (KTM); 15. Karner (KTM) 9; 16. Bergonzoni (Suzuki)2; 17. Plesser (KTM) a 1 giro; 18. Ramon (KTM); 19. Mantovani (KTM); 20. Uberti (KTM); 21. Chiletti (KTM); 22. Gobbi (Yamaha); 23. Hejhal (KTM); 24. Facchetti (Yamaha); 25. Torelli (KTM).
COSÌ IN CAMPIONATO: 1. Zecchina punti 1.310; 2. Bernardini 1.300; 3. Seewer 1.080; 4. Moroni 740; 5. Ekerold 579; 6. Righi 520; 7. Croci 516; 8. Marchelli 513; 9. Cavallo 495; 10. Brugnoni 458.
Tony stacca David
di dieci punti
Leclassifiche
ANCHE A CINGOLI LA VITTORIA DELLA CLASSE UNDER 17 È STATO UN AFFARE PRIVATO TRA BERNARDINI (3) E ZECCHINA (12). I DUE PILOTI SI SONO DIVISI LE VITTORIE DI MANCHE, CON ZECCHINA VINCITORE DELL’ASSOLUTA IN VIRTÙ DELL’AFFERMAZIONE IN GARA 2. NELLA PRIMA MANCHE IL MANTOVANO DEL TEAM CASTELLARI È STATO BRAVO A RECUPERARE FINO AL TERZO POSTO DOPO UNA PARTENZA SFORTUNATA, POI SI È IMPOSTO NELLA SECONDA PROVA CON UN SORPASSO DECISO SUL DIRETTO AVVERSARIO, CADUTO A TERRA. REGOLARE LA PRESTAZIONE DI BERNARDINI, DOMINATORE DELLA PRIMA MANCHE, AUTORE
COMUNQUE DI ALCUNE SBAVATURE CHE NELLA MANCHE FINALE HANNO DATO LA POSSIBILITÀ A ZECCHINA DI RECUPERARE E VINCERE. STESSO PUNTEGGIO DEI PRIMI ANCHE PER SEEWER, TERZO ASSOLUTO E DUE VOLTE SECONDO IN QUESTA OCCASIONE. LO SVIZZERO È L’UNICO AD AVERE UN PASSO DI GARA VICINO A QUELLO DI ZECCHINA E BERNARDINI. LA TABELLA ROSSA RIMANE NELLE MANI DI ZECCHINA E ANCHE NELLA UNDER 17 I GIOCHI SI CHIUDERANNO A GAZZANE DI PRESEGLIE.
Under 17. Zecchina leader
Cross Internazionali d’Italia
PAULIN (21) HA DOMINATO LA MX2, MA HA SOFFERTO LA SUPERIORITÀ DELLE 450, CONCLUDENDO OTTAVO NELLA ELITE.
poi, complici le difficoltà respiratorie so-praggiunte, Philippaerts ha mollato la presa, accontentandosi della seconda po-sizione. Alle sue spalle ha concluso Fros-sard che, in evidenti difficoltà con gli oc-chiali, ha comunque recuperato bene una partenza non ottimale. Dietro il francese, si è rivisto Kevin Strijbos, quarto, che ha dimostrato segnali di ripresa dopo il sesto posto della prima manche. Ottimi segnali anche per Goncalves, quinto al termine della seconda frazione, dopo il nono posto in apertura.
Giornata sotto tono per Max Nagl che ha raccolto un quinto e un settimo posto an-che se, nella seconda manche, si è dovuto
sobbarcare una rimonta dalle retrovie, es-sendo rimasto incastrato nel mucchio del-la prima curva. Mucchio che ha coinvolto anche Guarneri, il quale ha recuperato bene concludendo ottavo, dopo essere stato costretto al ritiro nella prima man-che a causa di due cadute.
Classifica della MX2 ancora nelle mani di Paulin che ha sofferto oltremodo la su-periorità delle 450 concludendo all’ottavo posto dell’assoluta Elite. Secondo gradino del podio per Chiodi, che bissa il risultato di Faenza, con Marco Maddii al terzo po-sto. La prossima settimana, a Gazzane di Preseglie, gli Internazionali assegnano il titolo di campione 2011.
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foto GuyBSupercross USA Jacksonville
StregatiStregatiVillopoto cade
e non si qualifica. Stewart cade
e finisce in ospedale.
Vince Canard, sul podio Reed
e Dungey
JACKSONVILLE - Sono in molti a pen-sare che nelle notti di luna piena suc-cedono i fatti più impensabili. Anche i
più pragmatici, dopo quanto successo nell’undicesima prova del campionato, avranno qualche dubbio in più.
Sul Municipal Stadium splendeva un’enorme luna piena, ma alcuni tra i pro-tagonisti dei due campionati non hanno avuto modo di godersi la magnifica serata. I piloti della Kawasaki Ryan Villopoto e Blake Baggett, leader del Supercross e secondo nella Lites Est, non sono riusciti a qualificarsi per la finale, mentre James Stewart è incappato in un’altra delle sue disastrose cadute subito dopo il via dell’evento principale. Il pilota della Yama-ha poteva tornare ad avere in mano le re-dini del campionato, invece si è ritrovato nel letto di un ospedale con la sospetta lesione del bacino (prognosi non ancora
confermata nel momento in cui Moto-sprint andava in stampa).
Gli episodi che hanno dato una svolta imprevista al campionato sono iniziati du-rante il primo giro della heat di qualifica con la caduta di Villopoto. Il pilota della Kawasaki è tornato subito ai box per pre-pararsi al meglio per la Last Chance. Ma anche in questa breve prova le cose si so-no messe subito male: Villopoto è stato colpito da un altro pilota alla prima curva, ed è uscito fuori pista perdendo ogni pos-sibilità di qualificarsi per la finale. Stessa sorte è toccata a Justin Brayton.
Con il leader del campionato fuori gara la tensione al via della finale era alta, in molti avevano la possibilità di recuperare se non quasi azzerare il divario in classifi-ca. Mentre Alessi centrava l’holeshot con Canard e Reed che uscivano rapidamente dalla mischia, Stewart aveva più difficoltà
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IL CONTATTO TRA VILLOPOTO (2) E BRAYTON (10) CHE HA IMPEDITO AD ENTRAMBI DI QUALIFICARSI. STEWART (7) HA ESITATO AL VIA DELLA FINALE PER POI CADERE POCO DOPO. LA LOTTA PER LA VITTORIA È STATA TRA CANARD (41) E REED (22). SECONDO SUCCESSO DI BARCIA (17) NELLA LITES.
SUPERCROSS USAA JACKSONVILLE: 1. Canard (Honda); 2. Reed
(Honda); 3. Dungey (Suzuki); 4. Windham (Honda); 5. Short (KTM); 6. Tedesco (Kawasaki); 7. Alessi (KTM); 8. Stroupe (Yamaha); 9. Wey (Yamaha); 10. Blose (Ka-wasaki); 11. Izoird (Kawasaki); 12. Byrne (Suzuki); 13. Thomas (Suzuki); 14. Browne (Yamaha); 15. Seely (Honda); 16. Partridge (Honda); 17. Millsaps (Yamaha); 18. Stewart (Yamaha); 19. Goerke (Kawasaki); 20. Peick (Yamaha).
IN CAMPIONATO: 1. Villopoto 221; 2. Reed 214; 3. Dungey 203; 4. Stewart 198; 5. Canard 194; 6. Short 145; 7. Brayton 121; 8. Windham 121; 9. Millsaps 118; 10. Metcalfe 107; 11. Tedesco 105; 12. Wey 94; 13. M. Alessi 82; 14. Blose 64; 15. Regal 60; 16. Chisholm 46; 17. Boni 43; 18. Izoird 36; 19. Byrne 29; 20. Stroupe 28; 21. Roczen 27; 22. Peick 25; 23. Simmonds 24; 24. Thomas 23; 25. Seely 18; 26. Hahn 17; 27. Grant 12; 28. Friese 12; 29. Goerke 9; 30. Browne 7; 31. Partrid-ge 6; 32. Reardon 5; 33. Kiniry 4; 34. Lesage 4; 35. Clark 4; 36. J. Alessi 3; 37. Balbi 2.
LITES ESTA JACKSONVILLE: 1. Barcia (Honda); 2. Wilson
(Kawasaki); 3. R. Sipes (Yamaha); 4. Lemoine (Kawa-saki); 5. Larsen (KTM); 6. Durham (Honda); 7. Smith (Honda); 8. Futrell (Honda); 9. Hewitt (Suzuki); 10. Sipes (Kawasaki); 11. Vincent (Honda); 12. Catanzaro (Honda); 13. Keylon (Suzuki); 14. Lipanovich (Suzuki); 15. Ripple (Honda); 16. Kilbarger (Honda); 17. Whar-ton (Honda); 18. Gosselaar (Suzuki); 19. Audette (Ya-maha); 20. Stewart (Suzuki).
IN CAMPIONATO: 1. Barcia 116; 2. R. Sipes 99; 3. Wilson 97; 4. Baggett 85; 5. Wharton 69; 6. Lemoine 69; 7. Larsen 62; 8. Stewart 53; 9. Anderson 44; 10. Vincent 43; 11. Martin 40; 12. Smith 36; 13. Futrell 34; 14. Hewitt 30; 15. Ripple 21; 16. Kilbarger 21; 17. Audette 20; 18. Catanzaro 20; 19. J. Sipes 19; 20. Trettel 16; 21. Durham 16; 22. Izzi 15; 23. Gosselaar 13; 24. Rife 11; 25. Keylon 11; 26. Lipanovich 11; 27. Akaydin 11; 28. Renner 7; 29. Clements 5; 30. Sjoberg 4; 31. Myers 3; 32. Mckiddie 2; 33. Zimmer 1; 34. Rusk 1.
PROSSIMA PROVA26 marzo - Toronto
Barcia in fuga
nella Lites Est
Leclassifiche
nell’uscire dal cancello e, perse evidente-mente concentrazione e calma, poco dopo cadeva dando subito l’impressione che non fosse una cosa da poco visto che non riusciva a rialzarsi. Intanto in testa si era portato Canard, seguito da Reed. I due hanno gareggiato sempre vicini, ma dopo i giri iniziali l’australiano (che alla fine ha detto di non essere ancora al cento per
cento della forma) ha preferito non forzare ed evitare di correre inutili rischi visto an-che quello che era successo a Villopoto e Stewart. Così Canard ha conquistato la sua seconda vittoria stagionale mentre Reed si è portato a sette punti da Villopoto che resta leader del campionato ma, dopo questa battuta d’arresto, non potrà stare tanto tranquillo. Terzo posto per Dungey, dopo un avvio in quinta posizione. Il cam-pione in carica è rientrato anche lui nei giochi che contano, risalendo in terza po-sizione in campionato a diciotto punti da Villopoto. Una prestazione degna di nota anche quella di Windham che dall’undice-simo posto iniziale è riuscito a concludere in quarta posizione.
Nella Lites Costa Est Justin Barcia, ca-ricato anche dal fatto che il suo avversario più temibile Blake Baggett non è riuscito a qualificarsi, è sceso in pista molto deter-minato e non ha perso l’occasione. In testa sin dal via, ha centrato il secondo succes-so della stagione, primo a farlo durante questa stagione portando a 17 punti il van-taggio su Ryan Sipes, terzo in gara, e a 19 su Dean Wilson, secondo. Baggett è quar-to, staccato di 31 punti, troppi per sperare in un recupero.
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di Dario AgratiEnduro Assoluti d’Italia
Andata e ritorUn mega Aubert stravince ancorala classifica assoluta. Beconi ritrova il successo nella 250 4T
VIVERONE (BI) - Una nuova splendida vittoria di Jonathan Manzi nella 125 2T, Alessandro Botturi davanti a tut-
ti nella 250/300 2T con tanta concretezza, Andrea Beconi a sorpresa primo nella 250 4T, Simone Albergoni vittorioso nella 450 4T, Alex Belometti d’esperienza sul gradi-no più alto del podio della 500 4T. Questo il responso delle classifiche per i piloti italiani al termine della seconda prova de-gli Assoluti d’Italia, disputata domenica in Piemonte.
Ma il vero eroe della gara, così come nella “due giorni” d’apertura del tricolore della scorsa settimana in Sardegna, è sta-to ancora una volta Johnny Aubert. In una prova in cui la speciale in linea è risultata determinante per il fango causato dalla
pioggia caduta in abbondanza nei giorni precedenti la gara, il pilota francese della KTM ha stravinto la classifica assoluta con una superiorità che lo ha visto primeggia-re in quattro speciali e terminare due vol-te secondo, due terzo e due quarto nel totale delle dieci speciali disputate. La classifica assoluta è stata dominata alla grande da altri piloti “stranieri” (ben di-ciotto al via) perché alle spalle di Aubert hanno terminato Matti Seistola, un “con-creto” Cedric Melotte, il campione del mondo indoor Taddy Blazusiak, che ha di-sputato questa gara in vista dell’ormai prossimo inizio del mondiale, il francese Julien Gauthier, al debutto con la TM 250 4T, fino a Rodrig Thain e Joakim Ljunggren.
Ottavo, nono, decimo, e primi degli ita-
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noliani della classifica assoluta, rispettiva-mente Andrea Beconi, Simone Albergoni, Alex Belometti. È però stata una classifica assoluta fortemente condizionata dalla prova in linea della durata di quasi dodici minuti. Una prova che, secondo molti dei principali protagonisti e team manager, non si sarebbe neppure dovuta disputare, mentre altri hanno apprezzato la decisio-ne di affrontare la prova. E aggiungiamo che molti piloti italiani del mondiale fareb-bero bene ad allenarsi di più sul fango. Inoltre, se a perdere sono Oldrati, Miche-luz, Albergoni, Ahola, Remes, Salvini, allo-ra le discussioni attorno alla sconfitta di-ventano più appassionanti.
Fra tutti, i più penalizzati sono stati pro-prio Oldrati e Micheluz. Con la terza posi-
]
ANCHE IN PIEMONTE NESSUNO È RIUSCITOA CONTRASTARE AUBERT (307). ERA DAL 2004 CHE BECONI (202), A SEGNO NELLA 250 4T, NON VINCEVA UNA GIORNATA DEGLI ASSOLUTI. BOTTURI HA VINTO LA 250, ALBERGONI (301) LA 450 4T.
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Enduro Assoluti d’Italia
ASSOLUTA: 1. Aubert (KTM) in 46’26”10; 2. Seisto-la (Husqvarna) a 35”89; 3. Melotte (Gas Gas) a 47”05; 4. Blazusiak (KTM) a 56”03; 5. Gautier (TM) a 1’06”59; 6. Thain (Honda) a 1’08”66; 7. Ljunggren (Husaberg) a 1’13”05; 8. Beconi (Kawasaki) a 1’21”52; 9. Albergoni (Husqvarna) a 1’30”15; 10. Belometti (KTM) a 1’32”88; 11. Oldrati (KTM); 12. Botturi (Gas Gas); 13. Balletti (Beta); 14. Gerini (Husqvarna); 15. Manzi (KTM); 16. Remes (KTM); 17. Pogna (Husqvarna); 18. Dini (Beta); 19. Sjoo (Honda); 20. Micheluz (Fantic); 21. Bazzurri (Husqvarna); 22. Mori (TM); 23. Metge (Suzuki); 24. Ahola (Honda); 25. D’Ambrosio (Honda); 26. Roggeri (Suzuki); 27. Tellini (Honda); 28. Mossini (Beta); 29. Blythe (Honda); 30. Salvini (Husqvarna).
CLASSE 125 2T: 1. Manzi (KTM) in 43’31”85; 2. Re-dondi (Husqvarna) a 2’13”45; 3. Conforti (Yamaha) a 2’38”32; 4. Rovelli (KTM) a 4’48”66; 5. Montanari (KTM) a 5’34”67; 6. Mozzoni (KTM) a 6’42”08; 7. Bresolin (KTM) a 7’20”41; 8. Trainini (Gas Gas); 9. Poloni (Hu-sqvarna); 10. Maimone (Honda); 11. Casaretto (KTM); 12. Castellana (Honda); 13. Savoldi (Husqvarna).
CLASSE 250 2T: 1. Botturi (Gas Gas) in 42’02”93; 2. Pogna (Husqvarna) a 42”59; 3. Micheluz (Fantic) a 1’02”10; 4. Moroni (KTM) a 2’01”95; 5. Cherubini (TM) a 3’06”92; 6. Serra (Gas Gas); 7. Casadei (TM) ; 8. Zecchin (Fantic); 9. Chiatti (KTM); 10. Colombo (KTM) a 5’13”68; 11. Polidori (TM); 12. Ferrari (KTM); 13. Fossati (Fantic); 14. Cutuli (TM); 15. Caffaratti (Fantic); 16. Paoletti (Yamaha); 17. Corradin (KTM); 18. Vignola (Husqvarna); 19. Mayr (Honda); 20. Marini (KTM).
CLASSE 250 4T: 1. Beconi (Kawasaki) in 41’47”62; 2. Oldrati (KTM) a 14”09; 3. Gerini (Husqvarna) a 41”57; 4. Bazzurri (Husqvarna) a 1’19”25; 5. Roggeri (Suzuki) a 1’44”90; 6. Tellini (Honda) a 1’48”14; 7. Ce-rutti (Honda) a 2’16”41; 8. Ferrari (Suzuki) a 2’21”44; 9. Rota (KTM); 10. Paoli (Honda); 11. Falgari (Yamaha); 12. Alberti (Honda) ; 13. Bernardi (Husqvarna); 14. Rossi (Suzuki); 15. Boezi (KTM); 16. Bertorello (KTM).
CLASSE 450 4T: 1. Albergoni (Husqvarna) in 41’56”25; 2. Balletti (Beta) a 16”82; 3. Dini (Beta) a 50”83; 4. Mori (TM) a 1’11”13; 5. D’Ambrosio (Honda) a 1’24”93; 6. Philippaerts (Beta) a 2’15”86; 7. Marco-tulli (Husqvarna); 8. Piccinini (KTM) a 3’26”08; 9. Man-gini (Beta); 10. Martini (Beta);11. Armanni (Beta); 12. Balboni (Beta); 13. Cominotto (Husaberg); 14. Maule (KTM); 15. Cesareni (Kawasaki); 16. Peila (Beta).
CLASSE 500 4T: 1. Belometti (KTM) in 41’58”98; 2. Mossini (Beta) a 1’39”58; 3. Salvini (Husqvarna) a 1’55”50; 4. Pellegrinelli (Honda) a 2’55”92; 5. Facchin (Honda) a 5’07”16; 6. Nicoletti (Beta) a 7’52”95; 7. Zi-gliani (KTM); 8. Traversi (Honda) 9. Gianotti (Sherco) .
COSÌ IN CAMPIONATOASSOLUTA: 1. Aubert punti 75; 2. Melotte 35; Sei-
stola, Guerrero 33; 5. Ljnunggren 31. CLASSE 125 2T: 1. Manzi punti 75; 2. Redondi 60; 3. Conforti 45. CLAS-SE 250 2T: 1. Botturi punti 70; 2. Micheluz 61; 3. Pogna 52. CLASSE 250 4T: 1. Oldrati punti 60; 2. Beconi 58; 3. Gerini 40. CLASSE 450 4T: Albergoni punti 70; 2. Balletti 61; 3. Dini 45. CLASSE 500 4T: 1. Belometti punti 75; 2. Mossini 56; 3. Pellegrinelli 40.
Manzi e Belometti
a punteggio pieno
Leclassifiche
zione assoluta ormai in tasca e la vittoria della 250 4T, Oldrati, proprio nell’ultima prova in linea prima dell’arrivo, ha perso almeno un paio di minuti per uscire da un fangone. Stessa sorte per Micheluz, che ha perso la seconda posizione della 250/300 2T, finendo fuori percorso per non avere più trovato le fettucce.
A parte Aubert, che è apparso guidare su un altro pianeta ma che dopo questa gara non parteciperà più alle restanti pro-ve degli Assoluti per le concomitanze con le prove del campionato francese, gli altri big italiani e stranieri hanno offerto un campionario infinito di acuti.
Nella 125 2T si è ripetuta la stessa clas-sifica della Sardegna, con Manzi primo su Redondi con oltre due minuti di vantaggio, mentre Conforti ha chiuso terzo a una ven-tina di secondi. Manzi, inoltre, si è imposto in ben otto speciali, finendo secondo nelle restanti due prove. Vittoria di forza per Botturi nella 250/300 2T, primo in tre spe-ciali e sempre tra i primi quattro classifi-
cati delle rimanenti. Ottima seconda posi-zione per Pogna che è riuscito ad avere ragione sullo sfortunato Micheluz. Da sot-tolineare le belle prove di Moroni e Cheru-bini, vincitori rispettivamente di due e di tre speciali.
Il successo di Beconi nella 250 4T ha riportato sul gradino più alto del podio un pilota che da 2004 non aveva più vinto una giornata degli Assoluti d’Italia. Dietro a Oldrati, secondo, meritata la terza posizio-ne di Maurizio Gerini. Sfortunato Paoli, comunque decimo all’arrivo malgrado la frattura della mano sinistra patita merco-ledì in allenamento.
Sette i centri di speciale per Albergoni, vincitore della 450 4T davanti a Balletti. Sfortunati Dini, Mori, D’Ambrosio e Philip-paerts, tutti rallentati dalla prova in linea.
Nella 500 4T nuova vittoria per Belomet-ti, bravissimo ad imporsi in ben nove spe-ciali. Seconda posizione per Mossini e terza per Salvini, entrambi in difficoltà sul-la prova in linea.
NON HANNO MANCATO L’APPUNTAMENTO CON LA TERZA VITTORIA DI GIORNATA MANZI (SOPRA) NELLA 125 2T E BELOMETTI (A DESTRA) NELLA 500 4T.
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di Mario CandelloneTrial Mondiale Indoor
A MILANO BOU NON HA SCHIACCIATO
GLI AVVERSARI MA LA VITTORIA
NON GLI È SFUGGITA. PRIMO PODIO PER LA OSSA
CON FAJARDO (A SINISTRA).
Bou, con il titolo già in tasca, vince anche l’ultima gara. Sul podio Fajardo e Raga
FINALE A MILANO: 1. Bou (Montesa) 9; 2. Fajardo (Ossa) 17; 3. Raga (Gas Gas) 18; 4. Dabill (Beta) 28. 5. Cabestany (Sherco)16. 6. Brown (Gas Gas) 21
IN CAMPIONATO: 1. Bou p. 120; 2. Cabestany 75; 3. Raga 75; 4. Fajardo 60; 5. Fujinami 34; 6. Challoner 24; 7. Dabill 22; 8. Brown 19; 9. Gubian 5; 10. Gratta-rola 2; 11. Gomez 1; 12. Iolitta 1.
Cabestany soffia
il secondo a Raga
Leclassifiche
ASSAGO (MI) - Toni Bou non si è smentito ed è volato sullo scalino più alto del podio anche nel Palafo-
rum di Assago a Milano, davanti a 8.000 spettatori, nella sesta e ultima prova del campionato indoor.
Lo spagnolo, già campione del mondo, ha onorato il suo quinto titolo consecutivo e, guidando in scioltezza, ha ancora una volta dimostrato quanto sia alto il divario fra lui e i suoi avversari. Sei gare su sei, vinte. E tantissime zone che solo lui è riu-scito a superare. Quasi come si recitasse un copione studiato per entusiasmare il pubblico.
Uno dopo l’altro, piloti iridati del calibro di Adam Raga o Albert Cabestany, ai qua-li si è aggiunto di forza Jeroni Fajardo, si sono più volte nella stagione trovati ad affrontare muri impossibili, salti in spazi ristretti, e manovre assurde. I loro tentati-vi, falliti, innescavano sugli spalti perples-sità sulla reale fattibilità di tali zone. Ma ecco il campione che scioglieva tutti i dub-bi: con passaggi netti che infiammavano la platea.
Copione recitato alla perfezione anche a
AssoloMilano, con zone ottimamente tracciate dall’esperto Sergio Canobbio, coadiuvato dal personale del moto club Lazzate. Fa-cile, ma solo per Bou che ha girato a zero, la fase preliminare, dove si è cimentato anche il nostro Matteo Grattarola, ora in sella alla Gas Gas. L’italiano, dovendo par-tire per primo, non ha potuto fare grandi cose contro piloti forti e che hanno gareg-giato tutta la stagione su ostacoli di questo tipo. Insieme a Grattarola, hanno lasciato il “treno” dei sei semifinalisti, un opaco Fujinami, sicuramente scosso dai proble-mi del suo Paese, e Challoner. Quindi a sorpresa l’ingresso in semifinale di Micha-el Brown, al suo primo acuto di questo mondiale, e il ritorno dell’altro inglese Ja-mes Dabill, che aveva fatto bene nell’edi-zione passata.
Le attenzioni erano per il duello Cabe-stany-Raga per la conquista della seconda piazza finale. Proprio Cabestany, in gior-nata no, è incappato in ben tre 5, perdendo così la possibilità di giocarsi la finale. Fuo-ri anche Brown. A questo punto, vista la differenza di 6 punti in campionato tra i due, a Raga sarebbe stato sufficiente arri-
vare secondo, ma Fajardo, sospinto dai suoi tifosi, è riuscito a stargli davanti di un solo punto, soffiandogli la seconda piazza, prima volta assoluta per l’Ossa, e relegan-do Raga al terzo posto anche in campiona-to. Bou si è concesso qualche distrazione, perdendo ben due paralleli, uno addirittu-ra con caduta. Ma nelle dure zone della finale è stato impeccabile.
Il promoter, la società Attila di Luca Co-lombo, per ricordare la tragedia giappone-se, ha fatto osservare un minuto di silenzio all’inizio delle fasi finali.
motosprint
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Sportitalia
VelocitàLe gare del Motodays
A ROMA LA FIERA VA DI CORSA
ROMA – Numerose le gare dispu-tate durante Motodays negli spazi esterni della Fiera. La prima ban-diera a scacchi è scesa nel Trofeo Minimoto Motodays, dominato da Francesco Ciotti, vincitore delle due manche mentre Davide Pizzoli ha siglato una doppietta nella Junior. Tra le MiniGP Matteo Romeo si è imposto su Daniel Russo e Andrea Grasso si è aggiudicato la classe SAV (Scuola Avviamento Federale).
Nelle Minibike Cross in gara 1 Jo-akin Furbetta ha prevalso su Ales-sandro Lentini, comunque primo della Junior, ma in gara 2 Lentini ha vinto davanti al senior Simone Sec-chi, conquistando anche l’assoluta. Podio fotocopia nelle due manche della cadetti, con Riccardo Lauretti sempre davanti a Manuel Dolce e Nico Gigli. Podio internazionale per la classe Minibike Pro Agonisti, con il francese Mike Valade davanti al con-nazionale Alexandre Baptiste e al nostro Gimmy Bosio in gara 1, men-tre nella seconda manche Valade si è imposto su Cucini e Baptiste.
Nella Minibike amatori Clement Godefroy si è aggiudicato il gruppo A con un secondo e un primo posto, mentre Fabrizio Bernini ha conqui-stato il gruppo B con una doppietta. Nel Trofeo Superopen Minibike Mo-tard, Vincenzo Testa e Alceste Pallot-ta si sono aggiudicati una manche ciascuno e hanno chiuso nell’ordine l’assoluta. Nella Coppa Fiera di Ro-ma Maxiscooter, Giovanni Gabrielli su Yamaha ha conquistato la vittoria davanti a Diego Guerra e Mauro Bo-schetti. Nel Trofeo Motodays Super-moto Internazionale, sul bagnato, bagarre tra i poliziotti Massimo Bel-trami e Christian Ravaglia che hanno chiuso nell’ordine gara 1 davanti a Teo Monticelli, mentre in gara 2 Ra-vaglia ha vinto conquistando l’asso-luta davanti a Beltrami e Porfiri.
Fiammetta La Guidara
I campionati regionali
DOPPIETTE di Alberto Dall’Era (Senior) e Marco De Rocchi (Major) nella prima prova di Coppa Italia Enduro. Dietro Dall’Era, Morris Ghidinelli e Ric-cardo Peroni. Nella Major, Simone Agazzi ha centrato un terzo e un secondo posto con Ivan Zanone secondo al sabato. Nella Junior una vittoria e un se-condo per Andrea Bassi, mentre domenica si è imposto Giorgini. Nei Cadet-ti una vittoria per Alberto Rizzini e Alessandro Martinelli, terzo sabato dietro a Pietro Pini.
Olbia (OT) 13 marzo
Coppa Italia enduro, prima prova - Organizzazione: MC Gallura - Meteo: variabile.
ClassifichePRIMA GIORNATACADETTI: 1. Rizzini (KTM); 2. Pini (HM); 3. Martinelli (Gas Gas).JUNIOR: 1. Bassi (HM); 2. Cailotto (KTM); 3. Gheza (KTM); 4. Bracco (KL); 5. Manenti (KTM);
6. Gamba (KTM); 7. Franzetti (KTM).MAJOR: 1. De Rocchi (Beta); 2. Zanone (Beta); 3. Agazzi (Husqvarna); 4. Cozzolino (Husa-
berg); 5. Carrara (HM); 6. Consolini (Fantic); 7. Tonnelli (KTM).SENIOR: 1. Dall’Era (KTM); 2. Ghidinelli (Gas Gas); 3. Peroni (Husqvarna); 4. Corsini (HM);
5. Mela (KTM); 6. Muzzini (KTM); 7. Morganti (Suzuki); 8. Schievenin (Husaberg).SECONDA GIORNATACADETTI: 1. Martinelli (Gas Gas); 2. Rizzini (KTM); 3. Pini (HM); 4. Spanò (Husqvarna); 5.
Favari (KTM); 6. Pizzirani (Yamaha).JUNIOR: 1. Giorgini (HM); 2. Bassi (HM); 3. Marazzi (Suzuki); 4. Manenti (KTM); 5. Cailotto
(KTM); 6. Gheza (KTM); 7. Franzetti (KTM); 8. Bracco (KL); 9. Ghilardi (KTM); 10. Gamba (KTM).MAJOR: 1. De Rocchi (Beta); 2. Agazzi (Husqvarna); 3. Cozzolino (Husaberg); 4. Consolini
(Fantic); 5. Ongaro (Gas Gas); 6. Parla (KTM); 7. Toninelli (KTM); 8. Agazzi (Husqvarna); 9. Pescetta (KTM).
SENIOR: 1. Dall’Era (KTM); 2. Ghidinelli (Gas Gas); 3. Peroni (Husqvarna); 4. Morganti (Suzuki); 5. Guarneri (KTM); 6. Mela (KTM); 7. Schievenin (Husaberg); 8. Zulli (HM).
EnduroCoppa Italia
BIS DI DALL’ERA E DE ROCCHI
13 marzo Motodays - Organizzazione: FX Axìc-
tion - Direttore di gara: Maurizio Tavaro-li - Meteo: variabile.
ClassificheMINIMOTOGARA 1: 1. Ciotti (Polini) 15 giri in 37”846;
2. Pizzoli E. a 10”947; 3. Innocenti a 11”390; 4. Pizzoli A. a 11”514; 5. Milanese a 12”413; 6. Pizzoli D. a 28”660; 7. Ferrara a 1 giro; 8. Possanza a 1 giro.
GARA 2: 1. Ciotti (Polini) 18 giri in 36”141; 2. Innocenti a 11”780; 3. Milanese a 11”942; 4. Pizzoli A. a 12”084; 5. Pizzoli E. a 15”575; 6. Pizzoli D. a 26”191; 7. Ferrara a 1 giro.
MINICROSS JUNIOR + SENIORGARA 1: 1. Furbetta 13 giri in 47”975; 2.
Lentini a 11”278; 3. Secchi a 14”901; 4. Pao-lucci a 19”225; 5. Bonanni a 2 giri; 6. Fortuna a 2 giri; 7. De Chirico a 3 giri.
GARA 2: 1. Lentini 13 giri in 49”730; 2. Secchi a 6”415; 3. Paolucci a 17”116; 4. Fur-betta a 39”567; 5. Fortuna a 1 giro; 6. De Chirico a 2 giri; 7. Bonanni a 2 giri.
CADETTIGARA 1: 1. Lauretti 10 giri in 53”609; 2.
Dolce a 13”999; 3. Gigli a 26”048; 4. Secchi a 56”167; 5. Cangialosi a 1 giro; 6. Gubbiotto a 2 giri; 7. Crepaldi a 9 giri.
GARA 2: 1. Lauretti 11 giri in 51”473; 2. Dolce a 31”318; 3. Gigli a 33”456; 4. Crepaldi a 1 giro; 5. Secchi a 1 giro; 6. Gubbiotto a 3 giri; 7. Cangialosi a 5 giri.
MINIBIKE MX PRO AGONISTIGARA 1: 1. Valade (Bucci) 12 giri in
47”943; 2. Baptiste a 11”250; 3. Bosio a 1 giro; 4. Pallotta a 1 giro; 5. Dragonetti a 1 giro; 6. Abete a 1 giro; 7. Buglioni a 1 giro; 8. Morgera a 1 giro; 9. Santiccioli a 1 giro; 10. Caruso a 2 giri; 11. Lintozzi a 2 giri; 12. Cuci-ni a 12 giri.
GARA 2: 1. Valade (Bucci) 12 giri in 48”057; 2. Cucini a 1”083; 3. Baptise a 3”819; 4. Pallotta; 5. Bosio; 6. Morgera; 7. Drago-netti; 8. Buglioni; 9. Abete; 10. Santiccioli; 11. Lintozzi (tutti a 1 giro); 12. Caruso a 9 giri.
MINIBIKE - MX AMATORI AGARA 1: 1. Nicolamme (RGR) 11 giri in
53”935; 2. Godefroy a 10”704; 3. Martines a 30”441; 4. Grossi a 30”441; 5. Miglionico a 37”628; 6. Moscatelli a 37”628; 7. Scacciotti a 46”258; 8. Pontecorvo a 51”456; 9. Testa; 10. Papini; 11. Napoli; 12. Mazzuoli (tutti a 1 giro); 13. Prelli a 8 giri; 14. Godefroy a 8 giri.
GARA 2: 1. Godefroy (Hole shot) 11 giri in 52”369; 2. Grossi a 20”702; 3. Martines a 28”876; 4. Testa a 32”333; 5. Scacciotti a 1 giro; 6. Pontecorvo; 7. Papini; 8. Nicolamme; 9. Mazzuoli; 10. Moscatelli (tutti a 1 giro); 11. Miglionico a 2 giri; 12. Prelli a 4 giri.
AMATORI BGARA 1: 1. Bernini (Hole shot) 10 giri in
1’00”144; 2. Mattei a 20”049; 3. Miglionico a 31”246; 4. Stocco a 32”077; 5. Piras a 44”271; 6. Matonti a 57”687; 7. Sega a 1’03”031; 8. Lagezza; 9. Mariotti; 10. Galosso; 11. Santi; 12. Celentano (tutti a 1 giro); 13. Acquerone a 2 giri; 14. Virzi a 9 giri.
GARA 2: 1. Bernini (Hole shot) 10 giri in 59’238; 2. Acquerone a 15”293; 3. Mattei a 15”892; 4. Miglionico a 34”221; 5. Stocco a 35”099; 6. Piras a 36”364; 7. Galosso a 37”615; 8. Lagezza a 49”438; 9. Sega a 51”219; 10. Matonti; 11. Celentano a 1 giro; 12. Mariotti a 3 giri; 13. Santi a 9 giri.
MINIGP1. Romeo 14 giri in 37”681; 2. Russo a
19”385; 3. Gagliardi a 33”081; 4. Bruno a 1 giro; 5. Cretaro a 2 giri.
MAXI SCOOTER1. Gabrielli (Yamaha) 14 giri in 37”373; 2.
Guerra a 5”892; 3. Boschetti M. a 13”754; 4. Caminitti a 16”868; 5. Bastianini a 16”992; 6. Di Carmine a 20”312; 7. Pintus a 26”767; 8. Panfili a 27”256; 9. Giordani a 38”450; 10. Manieri a 39”091; 11. Bardelli; 12. Pisched-da; 13. Comin a 2 giri; 14. Blando a 6 giri; 15. Boschetti Y. a 9 giri.
MINIBIKE SMGARA 1: 1. Pallotta (Bucci) 10 giri in
56’683; 2. Testa a 4”109; 3. Caruso a 4”741; 4. Abete a 1 giro; 5. Chiariotti a 1 giro; 6. Papini a 10 giri.
GARA 2: 1. Testa (Bucci) 10 giri in 59”326; 2. Caruso a 7”545; 3. Chiariotti a 1 giro; 4. Pallotta a 2 giri; 5. Abete a 7 giri.
SUPERMOTOGARA 1: 1. Beltrami (Honda) 13 giri in
51”743; 2. Ravaglia a 0”287; 3. Monticelli a 1”125; 4. Marie a 6”537; 5. Gozzini a 23”689; 6. Tognaccini a 29”225; 7. Porfiri a 30”106; 8. Valentini a 44”245; 9. Bozzelli; 10. Lorenzini; 11. Fraccaro; 12. Fulgini; 13. Salmaso a 1 giro; 14. Rienzi; 15. Catallo a 2 giri; 16. Piz-ziconi a 3 giri; 17. Lapini a 9 giri.
GARA 2: 1. Ravaglia (Suzuki) 12 giri in 53”436; 2. Porfiri a 4”837; 3. Beltrami a 8”950; 4. Gozzini a 12”083; 5. Tognaccini a 17”040; 6. Marie Luce a 17”524; 7. Monticel-li a 28”846; 8. Lorenzini a 32”113; 9. Valenti-ni a 57”431; 10. Fraccaro; 11. Bozelli a 1 giro; 12. Rienzi a 2 giri; 13. Fulgini a 4 giri; 14. Salmaso a 7 giri; 15. Catallo a 9 giri.
QUAD SMGARA 1: 1. Neri (Can Am) 13 giri in 50”974;
2. Rondinini G. a 14”235; 3. Salustri a 14”913; 4. Giusti a 19”092; 5. Cesari a 19”609; 6. Rondinini F. a 27”090; 7. Mastronardi a 34”560; 8. Casali-ni; 9. Dominici a 1 giro; 10. Trufelli a 6 giri.
GARA 2: 1. Alfaroli (Yamaha) 12 giri in 54”387; 2. Bagni a 0”114; 3. Savone a 0”800; 4. Pagliari a 9”369; 5. Gamboni a 13”202; 6. Di Cuozzo a 14”138; 7. Campanelli a 45”233; 8. Carlini a 1 giro; 9. Pace a 2 giri.
FANCESCO CIOTTI (MINIMOTO) E CHRISTIAN RAVAGLIA (SUPERMOTO).
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Lazio crossMalagrotta (Roma) 20 febbraio Campionato laziale motocross, prima prova – Organizzatore: M.C. Milani di Roma – Direttore di gara: Armando Tuzi – Meteo: buone
ClassificheMINICROSSDEBUTTANTI: 1. Facca; 2. Gargiulo; 3.
Girolami; 4. Busetto; 5. Garofani; 6. Cosi-mi; 7. Iazzetta; 8. Spadolini; 9. Gioia (tutti su KTM).
CADETTI: 1. Lauretti; 2. Crepaldi; 3. Cangialosi; 4. Tomassini; 5. Secchi; 6. Fantauzzi; 7. Giubbotto (tutti su KTM).
JUNIOR: 1. Lentini; 2. Paolucci; 3. Tu-roli (Suzuki); 4. Fortuna; 5. Anselmi; 6. Baldoni (tutti gli altri su KTM).
SENIOR: 1. Furbetta; 2. Secchi (tutti su KTM).
MOTOCROSSUNDER 18CLASSE 125 2T: 1. Brugnoni; 2. Giuli;
3. Torelli; 4. Milani; 5. Marinelli; 6. Carbo-ni; 7. Calisti; 8. Mancinelli (Honda); 9. Di Marziantonio (Honda); 10. Memoli (tutti gli altri su KTM).
UNDER 21MX1: 1. Prelli (Suzuki).OVER 21: 1. Mocini (Honda); 2. Castel-
lucci (Suzuki); 3. D’Attilio (Yamaha); 4. Tomassini (KTM); 5. Zucchi (KTM); 6. Mila-ni (KTM); 7. Angelici (Honda); 8. Di Luccia (Honda); 9. Di Domenicantonio (KTM); 10. Solazzo (Honda).
OVER 38: 1. Baseotto (Honda); 2. Anni-baldi (KTM); 3. Romaniello (KTM); 4. Befe-ra (Honda); 5. Bucci (Suzuki); 6. Grossi (Yamaha); 7. Mannelli (KTM); 8. Girotti (Kawasaki); 9. Barrini (Honda); 10. Fedeli (KTM).
MX2UNDER 21: 1. De Santis (Husqvarna); 2.
Nardin (KTM); 3. Guidi (KTM); 4. Panetta (KTM); 5. Lini (KTM); 6. Girotti (Honda); 7. Buzzicotti (Yamaha); 8. Cannella (Suzuki); 9. Carcereri (Suzuki); 10. Priori (Honda).
OVER 21: 1. Sensi (KTM); 2. Falcinelli (Suzuki); 3. Di Pauli (KTM); 4. Tondo (Suzu-ki); 5. Berardi (Honda); 6. Susio (KTM); 7. Marchiori (Kawasaki); 8. Cioccolini (TM); 9. Imperioli (Suzuki); 10. Angelini (Honda).
OVER 38: 1. Fiorentino (Honda); 2. Ga-brielli (Honda); 3. Dal Bò (Honda); 4. De Santis (Honda); 5. Sorrentino (Kawasaki); 6. Alessandrini (Honda); 7. Biaggi (Honda); 8. Scattina (Suzuki); 9. Versari (TM); 10. Bucci (Suzuki).
ELITE: 1. Compagnone (Honda).
Sicilia enduro 27 febbraio
Campionato siciliano enduro, prima prova – Organizzatore: M.C. Conca d’oro
ClassificheELITE: 1. Mancuso (Husqvarna).TOP RIDER 1: 1. Zapparata (KTM); 2. Bo-
naccorso (KTM); 3. Morana (Husqvarna).TOP RIDER 2: 1. Scuderi (KTM); 2. Anto-
nuccio (KTM); 3. Magro (Beta); 4. Sicari (KTM).
TOP RIDER 3: 1. Santonocito; 2. Gugliuz-zo (Kawasaki).
TOP RIDER UNDER 23: 1. Ricchiari (Hu-sqvarna); 2. Giammona (KTM); 3. Talamo (KTM); 4. Arcuri (KTM).
UNDER 23: 1. Occhipinti; 2. Di Pace (KTM); 3. Tringali (KTM); 4. Aiello (KTM); 5. Saia (KTM); 6. Cicero (Kawasaki); 7. Pontei (KTM); 8. Cucuccio; 9. Santagati.
OVER 23125 2 T: 1. Vernagallo (KTM); 2. Di Bene-
detto (KTM); 3. Terruso (KTM); 4. Migliore (KTM); 5. Terruso (KTM); 6. Pellegrino (TM).
250 2 T: 1. Fargione (Yamaha); 2. Palilla (KTM); 3. Malizia (TM); 4. Cutuli (KTM); 5. Capilli (TM); 6. Aprile (KTM); 7. Pellegrino (TM); 8. Camarda (Beta); 9. Di Stefano (TM); 10. Cassarà (KTM).
250 4T: 1. Utech (Kawasaki); 2. Denaro
(KTM); 3. Nicolosi (KTM); 4. Meli (KTM); 5. Lo Piccolo (KTM); 6. Bruno (Yamaha); 7. Timperanza (Husqvarna).
450 4T: 1. Lupica (Beta); 2. Governanti (Yamaha); 3. Musumeci (Beta); 4. Borgese (Beta); 5. Vinciguerra (KTM).
500 4T: 1. Ventura (Beta); 2. De Maria (Beta); 3. Bivona (Beta).
EXPERT E1: 1. Zapparata (KTM); 2. Monasteri
(Yamaha); 3. Giacobbe (KTM).E2: 1. Guglielmino (Beta); 2. D’Agata
(Husqvarna); 3. Bancale (KTM); 4. Maltese (KTM).
E3: 1. Maltese (Beta); 2. Di Martino (KTM); 3. Maieli (Beta); 4. Cardile (KTM); 5. Salatino (TM).
VETERAN: 1. Castelli (Husqvarna); 2. Marano (Yamaha); 3. Faraone (KTM); 4. Co-cina (Yamaha); 5. Antonuccio (TM).
CODICE: 1. Bologna (Beta); 2. Albano (Beta); 3. Coniglio (Fantic).
MINIENDUROESORDIENTI: 1. Faso (KTM); 2. Vitale
(KTM); 3. Crea (KTM); 4. Bottaro (LEM); 5. Modica (KTM); 6. Cataldo Alessandro (KTM); 7. Riolo (Kawasaki); 8. Terruso (KTM); 9. Cataldo Arturo (KTM); 10. Taibbi (KTM).
ASPIRANTI50: 1. Rubino (KTM); 2. Marchese (Hon-
da).85: 1. Conigliaro; 2. La Cola (Kawasaki);
3. Lembo (KTM); 4. Panarello.
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di Dario Ballardini
Luce dellaLuce della cittàc
Prezzo 4600 euro f.c.
5000 euro con ABS
Potenza 27,2 CV (20 kW)
a 8.500 giri/’
Coppia 2,70 kgm (26,5 Nm)
a 6000 giri/’
Peso In o.d.m. 167 kg
(170 kg con ABS)
Colori argento, blu, azzurro,
nero, bianco
DATI DICHIARATI
Prova novità Honda SH 300i
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]cittàcittà
Il best seller del 2010 cambia faccia: linea più moderna, ancora più agile,ancora più stabile. Le metropoli sono il suo pane
ROMA - Il padrone della città non è grande e grosso e chi conosce il traffico di Roma all’ora di punta sa
perché. Il padrone della città la Honda lo aveva
già in casa: l’SH 300 è stato di gran lunga il mezzo a due ruote più venduto del 2010 con quasi 14.000 esemplari imma-tricolati.
Perché cambiarlo allora? Intanto per farlo restare lì dov’è, in cima alla hit pa-rade. E poi perché a quattro anni dalla presentazione una rinfrescatina genera-le ci stava: linea più moderna, un passo avanti in termini di agilità e di stabilità, qualche dettaglio più curato. In fondo anche le attrici più belle non si negano un piccolo lifting, dopo qualche stagione.
Qui però non ci si è accontentati di una “tiratina”: l’SH è cambiato parecchio, ben oltre la silhouette. Non ne è uscito stravolto ma la differenza c’è. Un passo avanti fatto accentuando le caratteristi-che su cui è nato il suo successo, e lo si constata con un certo piacere quando ci si ritrova sparati in mezzo a un traffico infernale che spinge, chiude, taglia la strada e rende la vita difficile a chi non è smaliziato. L’SH 300 non può risolvere tutti i problemi ma ne semplifica parec-
chi e questa versione 2011... qualcuno in più. Perché già non era pesante ma adesso ha una guida ancora più agile, richiede un minore sforzo sul manubrio, e la cosa fa comodo quando la situazio-ne è particolarmente congestionata: lo si può sbatacchiare allegramente di qua e di là per infilarsi nei buchi del traffico man mano che si vengono a creare, o nelle gimkane tra la mandria delle auto ferme. E – quello che è più importante – la maggiore agilità non è stata accom-pagnata da un peggioramento della pre-cisione, della solidità nella marcia a bassa velocità. L’Honda a ruote alte è rimasto equilibrato e intuitivo come pri-ma, si lascia portare con sicurezza an-che quando si passa a filo di retrovisore; poco ingombrante per essere un 300, e proprio quello è il suo bello, ciò che lo rende estremamente versatile. Adatto alle condizioni di una metropoli, ai par-cheggi stretti di un centro storico, e con-temporaneamente anche alle percor-renze più lunghe di chi abita nell’hinter-land o vuole allargare il raggio d’azione nel week end.
Già, perché il più amato dagli italiani è molto più di una metropolitana di super-ficie. È anche gradevole da guidare in una strada di collina: tra le curve di un bel percorso misto può sorprendere molti. Non c’è da confondersi con una moto sportiva, per carità; però se lo si guida con pulizia è armonioso, nelle curve si inserisce bene e senza sforzo, nei cambi di direzione è rapido. Un po’ morbidone magari, perché sono cedevo-li le sospensioni, ma sono controllate, anche più della versione precedente, e sorprese non ce ne sono. Se l’asfalto è irregolare appianano tutto e nemmeno innescano ondeggiamenti. Affondano, ma su un mezzo come questo il comfort ha la precedenza sulla sportività. Pro-prio per questo il parabrezza è impor-tante: non c’è ma è disponibile come optional, addirittura c’è l’SH versione GT che viene consegnato con parabrezza e bauletto per soli 110 euro in più.
LE MODIFICHE alla ciclistica avevano tra gli obiettivi quello di migliorare la stabilità in velocità anche in condizioni limite, proprio come possono essere quelle con bauletto e parabrezza: non è un dettaglio su un mezzo in grado di superare i 160 km/h di tachimetro. E in effetti il bersaglio è stato centrato.
ECCELLENTE MANEGGEVOLEZZA, PESO CONTENUTO E UN MOTORECHE GARANTISCE UN OTTIMO SCATTO: L’SH 300 NON TEME NEMMENO IL CAOS DELL’ORA DI PUNTA.
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Prova novità Honda SH 300iSH 300i
CI PIACEVersatilità
AgilitàMotore
NON CI PIACE
Spazio sottosella
Disegno cruscotto
Pulsante clacson
IN POCHE PAROLE
Il motore era eccezionale già prima e certo non è una sorpresa. L’impressione è che abbia perso un filo della “casta-gna” ai bassi regimi ma è difficile dire se sia proprio così o se piuttosto non sia “solo” stato reso ancora più liscio, più pulito nell’erogazione. In tutti i casi è estremamente lineare, senza strappi, tira sempre ed ha eccellenti prestazioni quando si decide di spalancare il gas, tra l’altro con un allungo notevolissimo. Non vibra, è immediato nella risposta al gas e per giunta beve pochissimo: ven-gono promesse percorrenze di quasi 28 km/litro. Difficile trovargli un vero difet-to.
Ragionevolmente protettivo nella zona delle gambe, scevra da vortici, l’SH 300 è centrato anche nella posizione di gui-da: comoda perché non costringe gam-be, braccia e schiena ad angoli innatu-rali, ma sufficientemente reattiva. I piedi sulla pedana riescono a spingere il giu-sto, ma è quanto basta. E la sella ha un’altezza da terra tale per cui nessuno ha problemi ad appoggiare il piede, cosa che rende elementari le manovre da fer-mo.
Nel progettare il nuovo SH è stata fat-ta la massima attenzione alla sua desti-nazione urbana e questo emerge anche dai freni: il sistema è il classico Honda a intervento combinato e l’efficacia più che soddisfacente. Non sono particolar-mente aggressivi ma la forza frenante c’è e pure la progressività, un “attacco” più cattivo non sarebbe disprezzabile ma è questione di gusti e così, comunque, sono a prova di panico. Peraltro l’SH è disponibile anche con l’ABS. I puristi an-cora storcono il naso, ma è tanto più si-curo, soprattutto quando si finisce sul viscido degli acciottolati bagnati dalla pioggia.
PINZA FRENO ANTERIORE A TRE PISTONCINI, CRUSCOTTO DAL DISEGNO
SPETTACOLARE E I COMANDI CON IL CLACSON SOPRA LA SLITTA FRECCE.
SOTTO LA SELLA C’È UN VANO PORTAOGGETTI MA IL CASCO VA NEL BAULETTO. MOLTO BELLO IL GRUPPO OTTICO POSTERIORE.
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MIGLIORAREIL MASSIMOIl telaio è uguale ma... diverso
IDENTIKIT
MOTOREMonocilindrico, 4 tempi, raffreddato a liqui-do. Alesaggio e corsa 72 x 68,5 mm. Cilin-drata 278,9 cm3. Compressione 10,5:1. Di-stribuzione SOHC, 4 valvole. Alimentazione a iniezione, corpo farfallato 34 mm Ø. Ac-censione elettronica. Lubrificazione a carter umido sigillato. Avviamento elettrico.
TRASMISSIONEA cinghia dentata con variatore, riduzione finale a ingranaggi. Frizione centrifuga.
CICLISTICATelaio monoculla sdoppiata in tubi. Sospen-sioni: anteriore forcella teleidraulica con steli 35 mm Ø, corsa 102 mm; posteriore gruppo motore oscillante con braccio ausi-liario e due ammortizzatori regolabili nel precarico, corsa ruota 93 mm. Freni a inter-vento combinato: anteriore 1 disco 256 mm Ø, pinze a 3 pistoncini; posteriore un disco 256 mm Ø, pinza a 1 pistoncino. ABS optio-nal. Pneumatici: anteriore 110/70-16” (52S); posteriore 130/70-R16” (61S).
DIMENSIONIInterasse 1422 mm; lunghezza 2098 mm; larghezza 728 mm; altezza 1195 mm; altez-za sella 785 mm; luce a terra 136 mm. Incli-nazione cannotto 27°30’. Avancorsa 98 mm. Capacità del serbatoio carburante 17,4 litri.
È RISCHIOSO cercare di migliorare un pro-getto di successo, ma gli uomini Honda sono intervenuti su quasi tutti gli aspetti. Il più vi-sibile naturalmente è la silhouette, passata dalle forme tondeggianti ed estremamente classiche del vecchio SH a queste moderata-mente più spigolose, con linee più tese, ma senza toccare l’identità dello scooter più amato dagli italiani e tanto meno i suoi in-gombri molto contenuti. Se sembra più corto è solo perché la parte verniciata delle fianca-te finisce prima, e l’ultimo tratto è nero opa-co. Resta uno spazio sotto la sella troppo piccolo per alloggiare un casco, ma c’è la possibilità del bauletto e c’è comunque il
LA TECNICA
gancio a molla nel controscudo, dove peral-tro non ci sono cassetti.
La novità principale è il telaio. Vedendolo c’è da restare stupiti perché conserva la stes-sa identica struttura monoculla sdoppiata in tubi, conserva la stessa inclinazione di ster-zo, 27°30’, e la stessa avancorsa, 98 mm, mentre l’interasse addirittura è più lungo di un paio di millimetri. Perché l’SH 300 è più agile allora? Perché sono state modificate le rigidezze della struttura, lavorando sugli spessori dei tubi ed eliminando un paio di traversini di rinforzo, mentre al posteriore è stato adottato un pneumatico diverso, mono-spirale, più rigido in velocità.
Sono cambiate anche le tarature delle so-spensioni; dietro è stato mantenuto il siste-ma del motore basculante con la doppia biel-letta che permette di smorzare le vibrazioni, con due ammortizzatori idraulici regolabili nel precarico; davanti c’è la familiare forcella con steli di 35 mm Ø. Nuovi i cerchi, natural-mente sempre di 16” ma più leggeri e carat-terizzati da un disegno diverso, e nuovi anche il cruscotto e i comandi elettrici, nei quali il pulsante dell’avvisatore acustico è sopra la slitta delle frecce invece che sotto, come d’uso.
I freni sono quelli già noti, un disco davan-ti con pinza a tre pistoncini e uno dietro, con pinza a un pistoncino, ad intervento combina-to. Ma soprattutto non è cambiato il motore. È il monocilindrico di 279 cm3 già visto sulla versione precedente, quattro valvole mono-albero e trasmissione automatica, con la par-ticolarità del carter motore sigillato che ridu-ce gli attriti e assieme all’iniezione elettroni-ca PGM-FI contribuisce a contenere i consu-mi. Non è male, visti i tempi che corrono...
LA SILHOUETTE RICHIAMA IL MODELLO PRECEDENTE MA È DECISAMENTE PIÙ MODERNA E PIÙ SPIGOLOSA.
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MotolandiaManifestazioni, viaggi e turismo
MANCA ancora un po’ di tem-po ma per partecipare ad un evento così è meglio prepararsi per tempo.
Il Motogiro quest’anno partirà ed arriverà a Bologna, durerà cinque giorni, attraverserà Emi-lia Romagna, Toscana e Liguria, saranno percorsi circa 1600 km e sarà riproposta la formula della gara di regolarità.
Quattro le classi, Vintage (pro-duzione fino al 1958 e cilindrata fino a 175 cm3), Touring Super Sport - Pre 68 (da 150 cm3 di produzione europea), Taglioni
Memorial (produzione 68-78 da 200 cm3), Turistica (moto mo-derne o d’epoca che non parte-cipano alle prove di regolarità).
La quota d’iscrisione è di 1300 euro (1000 euro per gli ac-compagnatori) e comprende pernottamenti, pasti e assisten-za tecnica, sanitaria e logistica.
C’è anche la possibilità, offer-ta come extra, di seguire il GP San Marino di Superbike che si disputerà a Misano domenica 12 giugno. Info: tel. 051-6440881, [email protected], www.motogiroditalia.com
MOTOGIRO A BOLOGNADal 6 all’11 giugno
donne e
moto
ri MI MASCHERO E SALGO IN AUTO
VISTO che è appena stato carnevale e io non l’ho festeggiato, mi è rimasta la voglia di far finta per un giorno di essere qualcun altro, meglio ancora se l’opposto mio, e di vedere l’effetto che fa.
E allora lo faccio oggi, anche se carnevale è passato, e quindi oggi faccio che non sono io.
Oggi sono un uomo di cinquant’anni appassionato automobi-lista. Giusto per la cronaca, io di macchine ne ho sette, una per ogni giorno della settimana. Il lunedì, per esempio, amo prende-re la mia piccola, come mi piace chiamarla. Un po’ perché ne sono innamorato, e un po’ perché è piccola per davvero.
Insomma il lunedì, quando mi alzo per andare a lavorare nel-la mia azienda, non voglio complicarmi la vita, che di lunedì è già complicata, e allora so che la mia piccola è anche la più sempli-ce. Il martedì invece prendo il suv. Da quanto l’ho comprato, lo uso sempre di martedì. Una delle mie fidanzate dice che mi comporto così perché è come se il mio ego diventasse più gran-de il martedì perché sono riuscito a superare indenne il lunedì. Sarà. Io che sono molto meno complicato di ognuna delle mie fidanzate - in quanto donne - dico che il martedì mi piace stare comodo, quindi prendo il suv. Oppure è perché è grigio e il mar-tedì è un giorno come il grigio, che va bene con tutto.
Il mercoledì mi piace usare il coupé, vai un po’ a sapere il perché. Forse perché mi fa bello e poi il mercoledì di solito esco con Daniela, alla quale il coupé piace molto. Il giovedì di solito prendo la berlina, il venerdì il BMW perché è nero e il sabato la monovolume familiare. Io in effetti una famiglia in senso classi-co non ce l’ho, anche se tutte le mie fidanzate messe assieme si potrebbero tranquillamente considerare come e più di una fami-glia. Però mi sono comprato anche una monovolume perché mi piace portarci sopra i cani, e il sabato è di solito la giornata in cui si esce tutti insieme, magari a far compere.
La domenica che uno dovrebbe riposarsi, se proprio esco prendo il Duetto, che ogni volta che ci salgo sopra è come una festa, come la domenica.
Sono un uomo, mi piacciono le auto, mi piacciono le donne, mi fa schifo il cioccolato e detesto le motociclette.
Le motociclette sono proprio una cosa che non capisco. Non capisco come si possa scegliere volontariamente di prendere freddo, stare scomodi, essere privi di bagagliaio e soprattutto non poter telefonare mentre si va.
Non capisco il divertimento di doversi vestire come dei supe-reroi, non capisco il doversi trovare tutti insieme a fare, che so, i passi svizzeri, non capisco l’ascella necessariamente pezzata e non capisco che si debba per forza avere una fidanzata eroica che si sciroppi la fatica colossale di stare appesa alla mia schie-na per ore solo per il gusto di dire “quella spiaggetta o ci arrivi in moto o mica la vedi”.
Che mi frega a me, tanto io c’ho la barca. Insomma sono un uomo, mi piacciono le auto, mi piacciono le donne e odio le mo-to. Tutto il contrario di Laura, che invece a lei sì che le moto piacciono. E le piace anche giocare a mascherarsi, così soltanto per vedere l’effetto che fa.
Laura Cattaneo
QUASI l’emozione vera di pilotare una Formula Uno. Promette questo il nuovissimo sistema virtuale Playseats F1 (www.playseats.com). Una sontuosa postazione di guida dal prezzo non proprio abbordabile ma dalla qualità assoluta, realizzata coi migliori materiali e tecnologie. Composto da una struttura in acciaio e da un sedile anatomico fedele all’assetto reale. Per la versione base ci vogliono 899 euro, mentre
per la top, completa del sofisticatissimo volante Arc Wheel F1 con pedaliera (in foto), ne occorrono addirittura 2.499. Playseats F1 è compatibile con PS2, PS3, Xbox, X360, Wii e PC.
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NON C’È SOLO L’UNITÀ D’ITALIA
SI FESTEGGIANO in questi giorni i 150 anni dell’Unità d’Italia; data importantissima, non foss’altro per i tanti giovani patrioti che ci hanno creduto fino alla morte.
Quest’anno si festeggia pure il centenario della Federazione Motociclistica Italiana; glorioso ente sportivo, fondato nel lonta-no 1911 (come Moto Club d’Italia), che ha saputo donarci nel tempo atleti del calibro di Ubbiali, Agostini e Rossi. Tradotto: trentatré titoli iridati in tre grandissimi manici. Che volete che vi dica, al confronto di tali colossi della memoria, e del valore, un po’ mi vergogno. Ma ugualmente non riesco a frenarmi. Perché anch’io, lo sappia tutto il mondo, ho la mia piccola celebrazione da fare: è esattamente un lustro - cinque anni per chi non sapes-se fare di conto – che riempo questa rubrica con le mie fole. Applausi, grazie. Basta così.
Il primo, luminoso, fondamentale “Via col Vento” della storia - a parte quello di minor tacca della Metro Goldwyn Mayer, gira-to da Victor Fleming nel 1939 – è stato infatti pubblicato per grazia divina sul numero 12 di Motosprint, nell’anno domini 2006. Cinque anni tondi fa, appunto. Data decisiva per gli esiti della civiltà umana. E siccome, nonostante i migliori propositi, nutro qualche difficoltà oggettiva ad attendere traguardi più so-stanziosi, tipo i 150 anni o anche solo il centenario, mi affretterò a celebrare subito, pure se state già storcendo la bocca per il mal di stomaco. Rassegnatevi: per qualche sorprendente miste-ro del cosmo, le pagine dell’onorata rivista che avete davanti al naso ospitano tutte le sacrosante settimane, come un castigo biblico, scritti a mia firma da ben oltre quest’ultimo quinquen-nio, ma da una quantità tale di decenni che se mi fermo un atti-mo a rifletterci sopra mi viene l’angoscia.
Però Via col Vento è lo spazio che tra tutti quelli di cui mi sono occupato nel tempo, amo di più in assoluto. In cui mi trovo più a mio agio. Come una scimmia sul ramo, un pinguino sul pack, una piattola sotto le ascelle. Confezionato a misura esatta delle mie paranoie. E questo, in altre parole, significa disgrazia per voi.
Comunque ho deciso di farmi questo regalo della cerimonia per gonfiare un po’ il mio ego, come fosse la gomma posteriore della moto. Sgonfi infatti non si va mai troppo lontano. Ne appro-fitto allora per rimettermi l’ego a pressione massima, ricordan-do che ricevo spesso, in maniera non masiccia ma costante, lu-singhieri commenti da voi amici lettori. Alcuni mi hanno anche chiesto dove cavolo pesco le mie storie. Beh voglio confessarve-lo: non sono quasi mai io a scegliere loro, sono loro che scelgo-no me! Io vado solo in trance davanti alla tastiera e tutto ciò che devo fare è attendere la benevola intercessione delle forze mo-tociclistiche che s’agitano nelle mie budella. Comunque, come dice il nobel Garzia Marquez, il mestiere di scrivere “è forse l’unico che diventa più difficile quanto più lo si pratica”. Come in moto, del resto, dove ti accorgi sempre di più quante coglionerie fai e quanto devi sempre imparare. Anche dopo 150 anni di Uni-tà d’Italia, un milione di km, decenni di Motosprint e cinque anni di Via col Vento.
Giovanni Carlo Nuzzo - [email protected]
Valle d’AostaDOMENICA 27 MARZO12º Memorial Spadino al Tunnel del Monte Bianco, Morgex (AO). Ogni motociclista porti un fiore. Coordinamento Motociclisti, tel. 348-5200167, www.cmfem.it, email [email protected]
PiemonteSABATO 26 MARZOFesta Biker a Collobiano (VC), se-zione Wher Celt del M.C. Vercelli, tel. 0161-259622, fax 0161-266541, email [email protected]
LombardiaVENERDÌ 25 - SABATO 26 MARZO5º Diabhall Party a Pogliano Milanese. Diabhall Group, tel. 349-4442230, www.diabhall.net, email [email protected]
SABATO 26 MARZO3º Tower Run a Cremona aperto a tutti i motociclisti. Gruppo Custom Cremona, tel. 392-2180478, 392-9991100, www.cu-stomcremona.it, email [email protected]º Dark Moon Party a Busto Arsizio (VA) Dark Wolves, tel. 340-7008166, 393-5820730, email [email protected]
SABATO 26 - DOMENICA 27 MARZO13º Motoraduno nazionale Alpe del Vi-cerè ad Albavilla (CO) M.C. Meda, tel. 388-9488837, 331-2698482, fax 0362-71265, 031-747250, www.motoclubmeda.it, email [email protected]
DOMENICA 27 MARZO6º Scooter Raduno Inter Club di Prima-vera a Cremona Cremona Scooter Club, tel. 393-4409478, 338-3826092, www.cre-monascooterclub.it, email [email protected]
Friuli Venezia GiuliaSABATO 26 - DOMENICA 27
MARZO13º Motoraduno Cantine e Motori a Bertiolo (UD) M.C. Eagles Team, tel. 328-2956377, 328-3613788, 0432-848996, fax 0432-309932, www.eaglesteam.it, email [email protected]
VenetoSABATO 26 MARZO
1º Motogiro notturno a La Salute di Li-venza (VE) aperto a tutti, con percorso a sorpresa. M.C. Neroargento, tel. 392-5659628, www.neroargento.org, email [email protected]
SABATO 26 - DOMENICA 27 MARZO13º Raduno di Primavera BMW a Pe-schiera del Garda (VR) BMW Motor-rad Club Verona, tel. 335-6083647, www.bmwmcverona.it, email [email protected]
DOMENICA 27 MARZO5º Serbatoi Pieni a Jesolo (VE) M.C.
Cialtroni del Nord Est, tel. 346-3072867, 393-4836968, fax 0422-8055426, www.motoclubcialtroni.com, email [email protected]ª Incontro moto, scooter, epoca, chop-per e custom Città di Piove di Sacco (PD) M.C. Piovese, tel. 049-5842485, 366-3039274, fax 049-9704133, http://motoclubpiovese.altervista.org/, email
Emilia RomagnaSABATO 26 - DOMENICA 27 MARZO31ª Mostra scamio moto, auto, cicli, ac-cessori e ricambi d’epoca a Reggio Emilia presso la Fiera CAMER (Club Auto Moto d’Epoca Reggiano), tel. 0522-703531, 333-4388400, fax 0522-930428, www.camer-club.it, email [email protected]º Motoraduno Città di Cotignola (RA) seconda prova Trofeo Turistico Re-gionale. M.C. I Le-oni Cotignola, tel./fax 0545-40520, 338-8542134, 338-9936821, email [email protected]ª Motosalsiccia-ta a Voltana (RA) motoraduno e sagra della sal-siccia con spettacoli di quad e cross freestyle, concerti, stand gastronomico a base di salsiccia. Info: tel. 339-5208169, 338-8503107, 335-5720252, www.facebook.it/motosalsicciata.
ToscanaSABATO 26 - DOMENICA 27 MARZOMugello Motor Fest all’Autodromo In-ternazionale del Mugello Promo Racing, tel. 055-489813, fax 055-480710, www.mugellomotorfest.it, email [email protected]
MarcheVENERDÌ 25 - DOMENICA 27 MARZO34º Incontro Meritum FIM Italia - 6º In-contro Albo Fedeltà CNT-FMI a Pesa-ro Moto Club Benelli, tel. 0721-31508, 328.6580.802, email [email protected]
DOMENICA 27 MARZOMotoincontro di fine inverno al Santuario della Madonna dell’Ambro di Monteforti-no (FM) M.C. Guido Paci, tel. 338-7037470, 333-1074165.
SardegnaDOMENICA 27 MARZOMotoraduno nazionale a Nuoro M.C. Nuoro, tel. 0784-30384, 340-7052047, fax 0784-203519, email [email protected]
Radunifino al 27 marzo
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GANBARE NIPPON! FORZA GIAPPONE!È il momento più duro dalla Seconda Guerra Mondiale. E si rivive l’incubo nucleare
È IL 14 MARZO, sono le 12.40, quasi 70 ore dopo il terremoto. Ieri la magnitudo è stata riveduta da 8,8 a 9,0. Non si tratta di una correzione di piccola entità. Gli esperti dicono che la misura del danno sia due volte maggiore di quanto è stato detto all’inizio. In ogni modo, per vari aspetti, i danni provocati non sono finiti e non si può ancora fare una stima totale. Per il momento, ciò che possiamo fare è rimanere uniti ed aiutarci l’un l’altro, anche se questo è poca cosa. La parte nord-est della costa del Pacifico (l’area di Tohoku) è quella più devastata. Poco dopo che la terra ha tremato in modo così terribile, il muro di acqua provocato dallo tsunami ha spazzato via ogni cosa. Molte persone risultano ancora disperse. A quanto si dice il numero totale di morti potrebbe essere maggiore di alcune decine di migliaia. Tokyo è a quasi 500 km dall’epicentro, quindi i danni e le perdite sono relativamente minori rispetto alla zona di Tohoku, ma danni ci sono anche qui. In effetti lo shock è stato enorme.
La prima scossa c’è stata alle 14.46 di venerdì. Stavo scrivendo un articolo sul vice presidente della HRC, Shuhei Nakamoto, che avevo intervistato il giorno precedente. Inizialmente il pavimento ha tremato un po’. Anche se siamo abbastanza abituati a fenomeni del genere, la scossa è durata più a lungo del solito e sembrava amplificata, il rumore era sempre più forte. Libri, CD e DVD cadevano dagli scaffali e finivano sul pavimento. Appena terminata ho acceso la televisione per controllare i notiziari, ed è arrivata la seconda scossa. Diversi minuti più tardi, ecco la terza. È stata forte come le due precedenti. E poi ancora. Più tardi abbiamo saputo l’intensità di ognuna di queste scosse secondarie: 7,5, 7,2 e 7,3. Gli esperti dicono che un’altra scossa secondaria potrebbe seguire, in particolare nei prossimi giorni e quindi dobbiamo stare all’erta. È una situazione molto critica, forse la più critica che abbiamo mai dovuto fronteggiare. Molti amici in Europa mi hanno inviato messaggi incoraggianti su twitter o per e-mail. Molti Paesi, organizzazioni e le Nazioni Unite hanno già iniziato la loro opera di aiuto per salvare e assistere le persone. Non riesco a trovare le parole per esprimere il mio apprezzamento per la loro gentilezza e per il loro sentito aiuto. Torniamo al mondo delle moto. Il Gran Premio del Giappone era in calendario alla fine di aprile, Mobility Land (proprietaria dei circuiti Twinring Motegi e Suzuka), Honda e Yamaha in questa difficile situazione, a causa dei gravissimi danni subiti dall’area di Tohoku, hanno raccolto informazioni e valutato la situazione. C’è anche da considerare il programma d’interruzione di corrente elettrica di 3 ore a rotazione attivato nella zona di Tokyo a causa dei guasto alle centrali elettriche. Questa operazione «potrebbe continuare fino alla fine di aprile» ha detto Takashi Fujimoto, vice presidente della The Tokyo Electric Power Company Incorporated. Così è stata anche valutata l’ipotesi che il GP sia cancellato dal calendario di quest’anno. Per il momento, si è deciso di rimandare il GP Giappone almeno in autunno, fissando la nuova data nel primo week-end di ottobre. Per il nostro Paese questo è il periodo più difficile dalla Seconda Guerra Mondiale, ma sono sicuro che riusciremo a risolvere e superare tutto questo perché abbiamo molti buoni amici in tutto il mondo che ci sostengono. Cioè voi. Ganbare Nippon! Forza Giappone!
NELLE PIÙ POPOLOSE CITTÀ GIAPPONESI LA METROPOLITANA È LA RETE NEVRALGICA DELLA MOBILITÀ. L’AVERLA BLOCCATA PER ORE ANCHE A TOKYO HA DATO IL SENSO DELLA FORZA DEL TERREMOTO.
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di Riccardo PiergentiliAttualità Motodays
La carica
Le Case tornanoa Roma, i visitatori aumentano. La formula(dal buon rapporto qualità/prezzo) funziona
ROMA - Motodays. Il trend continua ad essere positivo. Nonostante la crisi del settore, infatti, gli appas-
sionati di motori che nel 2011 hanno fatto visita ai padiglioni della Fiera di Roma so-no stati ben 107.742 (circa 93.000, nel 2010). Gli organizzatori di Motodays hanno quindi trovato una formula semplice ed intelligente, che pubblico ed addetti ai la-vori hanno apprezzato sin dall’inizio. Molti hanno erroneamente scritto che la Fiera di Roma sarebbe potuta essere l’antago-nista dell’EICMA, ma di fatto, la situazione è ben diversa.
Motodays, infatti, si svolge a ridosso del-la primavera, nel periodo in cui gli appas-sionati di due ruote iniziano a pensare
seriamente all’acquisto di una moto o di uno scooter. Inoltre, proprio per questi ul-timi veicoli, Roma rappresenta un merca-to immenso, infatti nella capitale sono davvero tante le persone che usano 365 giorni all’anno un mezzo a due ruote dota-to di cambio automatico.
Motodays, quindi, non è l’occasione per mostrare nuovi prodotti, ma per far rive-dere quelli svelati all’EICMA durante i freddi mesi invernali. È proprio per questo motivo che i costruttori sono presenti in-sieme ai più grandi ed importanti conces-sionari, che svolgono importanti funziona-li promozionali, anche al’interno degli stand delle case madri.
Motodys, quindi, è una fiera stagionale, che molto probabilmente in futuro andrà in concorrenza con Verona. Ovviamente i due eventi hanno un pubblico diverso, pe-rò in molti stanno già lavorando ai pro-grammi 2012 e se la presenza a Milano è considerata praticamente obbligatoria, chi non ha budget faraonici sta pensando di scegliere se essere presente a Verona o a Roma.
Motodays, inoltre, è cresciuto anche perché non ha fatto il passo più lungo del-
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dei 108.000
la gamba. Non si è voluto trasformare in quello che non è, ovvero un salone enorme e costoso. Anche quest’anno, infatti, gli spazi espositivi e gli allestimenti degli stand sono stati proposti ad un prezzo in linea con la disponibilità di molti esposito-ri. Insomma, il gioco vale la candela. Quin-di, nonostante il successo degli anni pas-sati, gli organizzatori non hanno voluto alterare la formula che fino ad ora ha fun-zionato. Perché fino quando in costi di Mo-todays non saranno proibitivi, le Case sa-ranno presenti ed il pubblico, come detto, avrà molto da vedere, in un periodo adatto a programmare l’acquisto di una moto o di uno scooter. Il sistema funziona anche per la mancanza di concorrenti diretti, nel pe-riodo di marzo.
Se la voglia di guadagnare non prenderà il sopravvento sul buon senso, Motodays continuerà a crescere, anche perché, oltre agli stand dei costruttori, il pubblico ha la possibilità di assistere a gare ed eventi spettacolari. Nell’area racing ancora non si possono ammirare le gesta di piloti dal nome altisonante, anche se la rassegna ha ospitato molti personaggi noti, come Francesco Totti, Marco Melandri, Troy
Bayliss, James Toseland Michel Fabrizio, Ayrton Badovini.
Infine, tutto considerato, Motodays ha la possibilità di diventare un appuntamento importantissimo per i motociclisti e le Ca-se. Infatti, effettuando una migliore gestio-ne degli spazi esterni, si potrebbero crea-re delle aree ampie dove testare i prodotti. Se l’operazione riuscirà, Motodays diven-terà il primo evento dove sarà possibile provare tutte o gran parte delle moto e degli scooter nuovi. In sintesi, all’EICMA si andrà per vedere le novità, che a Roma si potranno testare. L’operazione non sarà facile, ma gli organizzatori già ci stanno lavorando...
PRODOTTI 2011,
MA NON SOLO.
MOTODAYS È STATA ANCHE
L’OCCASIONE PER CONOSCERE
CAMPIONI COME
TOTTI, BAYLISS,
FABRIZIO E TOSELANDED ASSISTERE A GARE ED ESIBIZIONI.NOI, OVVIAMENTE,
C’ERAVAMO (A DESTRA).
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Attualitàa cura di Dario Ballardini
TUTTI IN CIMA ALLA DUCATI PIKES PEAK Multistrada S in versione speciale
DUCATI ha annunciato ufficial-mente la sua partecipazione alla Pikes Peak, la gara in Colorado che si corre sulla salita dell’omo-
nima collina e porta i concor-renti a 4300 metri di altitu-dine, dopo un percorso di una ventina di chilometri che alterna asfalto e sterrato e supera un di-slivello di 1438 metri. Lo farà
con Greg Tracy e Alexander Smith, gli stessi piloti con cui lo scorso anno ha dominato la gara.
Proprio per celebrare il succes-so ottenuto da Tracy nel giugno 2010 in sella alla Multistrada, la Casa di Borgo Panigale ha messo in produzione una versione spe-ciale della sua endurona: si chia-ma Multistrada 1200 S Pikes Pe-ak e sarà in consegna a partire da maggio. Diverse le differenze ri-spetto al modello “base”; la più vistosa è la livrea racing rosso/nero/bianco, cui si aggiungono numerosi dettagli come il filo ros-so sui cerchi, l’anodizzazione nera per piastre pedane passeggero e cartelle motore, e le impunture rosse della sella. In questa edizio-ne Pikes Peak, oltre a silenziatore e parabrezza della versione stan-dard, vengono consegnati anche silenziatore in carbonio Termi-gnoni e un cupolino basso in car-bonio, così come è in fibra di car-bonio il parafango anteriore. Per il resto la moto è uguale a quella di serie, peraltro caratterizzata da una tecnologia evolutissima, con la possibilità di scegliere tra quat-tro riding mode selezionandoli da
BETA SI EVOLVEÈ CAMBIATA parecchio la Beta Evo 2T 300 Factory da trial che ar-
riva in questi giorni, e costa 7090 euro. È stata portata da 290 a 300 cm3 per incrementare il tiro e migliorare l’erogazione, ha il
carter motore in magnesio e il collettore di scarico in titanio, cosa che ha permesso di risparmiare 2 kg, e altro peso è stato rispar-
miato con le nuove piastre forcella in alluminio, le protezioni in carbonio e i pneumatici Michelin X-Light. Nuovi pure i dischi fre-
no wave, i dischi frizione dall’azione più precisa e i tubi dell’im-pianto di raffreddamento per i quali, grazie alle qualità tecniche
del materiale, è stato ottenuto un migliore smaltimento del calore.
TEORIA E PRATICA
OPEN DAY FMI SU QUAD E DISABILI TORNA l’Open Day FMI Quad e Disabilità, dopo il successo dello scorso anno. La seconda edizione si terrà l’8 maggio a Porto Potenza Picena (MC), presso l’Istituto di Riabilitazione S.Stefano. In programma seminari teorici sulle tematiche relative alla guida dei quad per i disabili (patente speciale, adattamenti del mezzo) e sessioni pratiche con quad del parco mezzi FMI. Informazioni sul sito www.fmiquad.it
un comando al manubrio e modi-ficando così regolazione delle so-spensioni, erogazione della po-tenza e controllo di trazione. La Pikes Peak costerà 21.750 euro “chiavi in mano”, contro i 19.250 della “base”.
HARLEY NELLE PIAZZE
RIPARTE LEGENDON TOURCON LE tappe del 19-20 marzo a Ravenna e Viterbo è ripartita la settima edizione di “The Legend on Tour”, l’evento itinerante che porta le Harley-Davidson sulle piazze italiane. Due giganteschi truck americani in giro per la Penisola, con una serie di appuntamenti in cui è possibile vedere e provare la gamma Harley 2011: basta portarsi patente, casco e giacca. Nelle stesse occasioni iniziative diverse di volta in volta: scuola guida donne, shopping fuori orario, expo moto special, aperitivi. Prossimo appuntamento il 26-27 marzo a Verona, l’elenco completo delle date su www.harley-davidson.it
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Cross26 MARZOSupercross USA, dodicesima prova presso Rogers Centre - Toronto, Ontario, Canada AMASupercross.com, tel. +1 (614) 856-1900, www.amasupercross.com27 MARZOItaliano - Campionati Internazionali d’Ita-lia, quarta e ultima prova a Gazzane di Preseglie (BS) M.C. G.S. Galaello, 0374-85272, 0365-860354, fax 0374-84197, www.galaello.com, email [email protected] piemontese epoca, quad, Over 50, sidecar, interregionale Open e Sport a Baldissero di Cumiana (TO) M.C. Pinerolo-Quadrifoglio, tel./fax 011-6066849, email [email protected] ligure, prima prova a Casale Monferrato (AL) Co.Re. Liguria - Commis-sione MX, tel. e fax 010-355463, fax 019-861397, www.mxliguria.it, www.fmiliguria.it, email [email protected] veneto cross e campionato triveneto Minicross Debuttanti e Cadetti a Mantova M.C. Mantovano T. Nuvolari, tel. 0376-327953, 0376-326782, fax 0376-368645, www.motocrossmantova.itCampionato marchigiano e gara inter-regionale APT a Fermignano (PU) M.C. Fermignanese, tel./fax 0722-333034, 335-7481652, 348-4708774, email [email protected] laziale e abruzzese cross e minicross a Rignano Flaminio (RM) M.C. Rignano Flaminio, tel. 0761-508032, fax 0761-507769, www.mcrignanoflaminio.it, email [email protected] delle Province a Gonnesa (CA) M.C. MCM Gonnesa, tel. e fax 0781-45938, www.motoclubgonnesa.it, email [email protected] APT a Gazzada Schianno (VA) M.C. Schianno, tel. 0332-870618, fax 0332-8462596, email [email protected]
Supermotard27 MARZOItaliano - Prima prova a Ottobiano (PV) Pi-sta South Milano, Strada Provinciale 16 snc, Ottobiano (PV), tel. 0384-496099, fax 0384-496933, www.southmilanokarting.com - DBO, tel. 011-7727522, fax 011-7724857 www.dborganization.org
Enduro27 MARZOTrofeo KTM, prima prova a Scansano (GR) M.C. Maremma, tel. 339-6579509, 338-8608068, fax 0564-442196, [email protected] - www.ktmsportitalia.itTrofeo Gruppo 5 Regolarità e Trofeo Testo-ri a Rapolano Terme (SI) A.M. Aretina, tel. 0577-724079, 338-2819279, 347-6198480, fax 0575-1949545, www.amaretina.com, email [email protected] piemontese a Pezzolo Valle Uzzone (CN) M. C. Il Faro, tel. 0173-617325, email [email protected] - ANNULLATACampionato ligure Trofeo Città di Vendone (SV) M.C. Alassio, tel. 339-4124325, 338-1680762, fax 0182-640747, www.motoclu-balassio.com, [email protected] veneto Endurance Off-Road al Lago del Corlo - Arsiè (BL) M.C. Pisto-ni Roventi, tel. 328-8311635, 328-5776770, 393-0714170, fax 0439-310290, www.pisto-niroventi.it, email [email protected] emiliano-romagnolo minien-duro e campionato provinciale Piacenza Country a Ponte dell’Olio (PC) M.C. Ponte dell’Olio, tel. 0523-875226 anche fax, 0523-878952, [email protected] regionale Marche, Abruzzo, Molise a Venarotta (AP) M.C. Venarotta, tel. 327-1864047, 339-5087594, fax 0736-362647, 0736-364010, [email protected] laziale e umbro a Soriano nel Cimino (VT) M.C. Soriano, tel. e fax 0761-746001, email [email protected] molisano Enduro Sprint a Campobasso M.C. Molisenduro, tel. e fax 0874-461243, email [email protected] Campionato pugliese Enduro Sprint, pri-ma prova a Spinazzola (BT) M.C. Spinaz-zola, tel. 348-5843566, fax 0883-683565, email [email protected] siciliano, seconda prova a Ca-nicattì (AG) M.C. Canicattì, tel. e fax 0922-735145, 346-3758843, 347-6585754, email [email protected] - www.siciliaenduro.itCampionato sardo a Siniscola (NU) M.C. Baronia, tel. 348-6616728, fax 0784-878806, email [email protected] Songavazzo gara sociale a Cà di Lene (BG) M.C. Bergamo sez. Presolana Enduro, tel. 348-3800807, fax 0363-46750, www.presolanaenduro.it
Cross Country Due ore a coppie e Hobby Sport a Lido di Camaiore (LU) Magazzeno A.M. Perla del Tirreno, tel. 331-9200301, fax 0584-583222, www.motoperla.com
Trial27 MARZOItaliano - Campionato Hard Trial CIHT e Campionato Cadetti CITOJ a Chiuduno (BG) M.C. Campo Scuola Trial Chiuduno, tel./fax 035-846126, www.camposcuolatrial.it, email [email protected]
Speedway26 MARZOMondiale - Campionato individuale su ghiaccio, finale 4 ad Inzell (Germania) DMV Landesgruppe Sudbayern e.v., tel. +49-8671-70333, www.dmv-lg-suedbayern.de
Minimoto27 MARZOItaliano - Prima prova di campionato a Ca-saluce (CE) Mnimotodromo Casaluce, tel. 328-9062866, www.piccolepesti.net
Scooter27 MARZOPolini Italian Cup, prima prova a Viterbo Circuito Viterbo, tel./fax 0761-352691, 339-7437087, www.circuitointernazionaleviter-bo.it - M.C. Bergamo, tel. 035-4592744.
Motoslitte26 MARZOMondiale - Prova unica a Tuuri (Finlandia) SML (Suomen Moottoriliitto r.y.), tel. +358-9-34812253, www.moottoriliitto.fi26 - 27 MARZOItaliano - Recupero quinta prova (sabato) e sesta e ultima prova (domenica) a Livigno (SO) M.C. Trela Pass, tel. e fax 0342-997277 - 347-6077094, www.livignosport.com/mo-toclub - www.axiver.com/motoslitte
Quad27 MARZOTrofeo Racing Sprint Centro a Certaldo (FI) Comitato Quad FMI, tel. 06-324881, www.fmiquad.it, email [email protected] Segnalazione
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DOMENICA 27
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14,00 Supersport Eurosport HD e player diretta
15,10 SBK gara 1 La7 differita
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