prefazione · 2017-05-20 · il celebre romanzo il mastino dei baskerville occupa quasi per intero...
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PREFAZIONE
Il Liceo Scientifico Statale “Alessandro Volta” vuole testimoniare, anche quest’anno, la sua
piena convinzione della forte valenza educativa e formativa del teatro per i giovani, valenza
ampiamente riconosciuta dalle recenti indicazioni nazionali del MIUR per la promozione delle
attività teatrali nelle scuole.
Dopo il successo dello scorso anno, si è deciso di puntare ancora una volta sul genere del
musical theatre, una forma artistica vivace e coinvolgente che fonde in modo naturale e spontaneo
diverse tecniche espressive quali musica, canto, danza e recitazione, consentendo di valorizzare le
capacità e le inclinazioni artistiche di ciascuno.
Come da tradizione, la filosofia del nostro Laboratorio teatrale è quella della ricerca e della
sperimentazione, con tutti i rischi che ciò può comportare. L’obiettivo di quest’anno è stato trovare
un modo innovativo e, perché no, anche divertente, di avvicinare i ragazzi ad una delle discipline
più temute dagli studenti di Liceo Scientifico: la matematica con i suoi metodi di indagine. E così
“il gioco è cominciato”, la sfida di mettere insieme il pensiero logico-deduttivo e il pensiero
creativo in tutte le forme espressive.
L’anello di congiunzione è stato immediatamente trovato nel personaggio Sherlock Holmes, il
celebre investigatore nato dalla penna dello scozzese Sir Arthur Conan Doyle e più volte
rappresentato in maniera tradizionale o in chiave moderna nelle varie forme artistiche. La figura di
Sherlock Holmes, con la sua mente precisa, lucidamente razionale e immune da umane emozioni,
offre molti collegamenti con il pensiero matematico e con il metodo scientifico, e pertanto ben si
adatta al percorso didattico del nostro Liceo. In effetti, Sherlock Holmes fa del metodo deduttivo (e
dunque, si potrebbe dire, matematico) la base delle sue indagini. Del resto, la sua passione per la
musica e il violino lo avvicina al mondo matematico, visto che musica e matematica sono
intrinsecamente e anche geneticamente collegate.
Ma il modus operandi del mondo scientifico è soltanto una delle tematiche affrontate dal musical
Sherlocked. Protagonisti indiscussi sono i sentimenti più profondi che abitano l’animo umano:
l’invidia, la gelosia, la paura, il dubbio, la pazzia, la brama di potere, l’odio, la vendetta, l’amicizia,
l’amore. Tali sentimenti emergono in maniera prepotente o velata nei personaggi che il nostro
protagonista incontra nel corso della storia, colorando di sfumature comiche o tragiche quello che, a
nostro parere, rappresenta il filo condutture della piéce, la forza indistruttibile della vera amicizia,
quella tra Sherlock Holmes e John Watson.
Lo spettacolo alterna momenti esilaranti e drammatici, scene dense di suspense e altre
emotivamente coinvolgenti, il tutto sottolineato da una colonna sonora ricca e variegata. Canzoni e
coreografie affiancano il recitato nel portare avanti l’azione sulla scena, conferendo all’opera quella
dinamicità che cattura lo spettatore e ne mantiene l’attenzione fino alla scena finale.
Lo stesso titolo del musical, ‘Sherlocked’, è un incrocio linguistico, risultante della
combinazione del nome ‘Sherlock’ con il participio passato del verbo inglese ‘to lock’, chiudere a
chiave, serrare. Il termine che appare come codice segreto nella scena finale dello spettacolo,
riassume in una parola quella sensazione di essere catturati, ammaliati, quasi imprigionati
dall’intrigante personalità di Sherlock Holmes, una sensazione che sperimentano tutti i personaggi
in scena e che forse anche lo stesso pubblico potrebbe condividere.
Il Laboratorio teatrale, officina di studio, ricerca, analisi e soprattutto socializzazione, ha visto gli
studenti impegnati, come di consueto, nelle diverse fasi che comportano la preparazione di uno
spettacolo: adattamento dei testi per la drammaturgia, messa in scena, recitazione, coordinamento
dei movimenti scenici, tecnica vocale e corporea specifica del ‘performer’ di musical, coreografie,
canto, arrangiamento ed esecuzione di brani musicali a servizio della pièce, produzione di materiale
digitale audio e video, realizzazione di scenografie e costumi di scena.
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In tutto il percorso i giovani attori sono stati guidati dalla docente referente del Laboratorio
Teatrale Prof.ssa Gabriella Cucinotta insieme ai Prof.ri Maria Cristina Meduri, Pasquale
Pizzimenti, e dalle Prof.sse Giuseppina Pontari e Maria Concetta Laganà che hanno curato la
sezione scenografia.
Inoltre, a partire dal mese di gennaio lo staff di progetto è stato affiancato da un giovane esperto
di Musical Theatre, Francesco Paolo Albamonte, di origine siciliana, ma cresciuto artisticamente a
Milano, dove ha mosso i primi passi nel mondo del teatro. Formatosi al Piccolo Teatro di Milano,
all’A.I.D.A.S. (Académie Internationale Des Arts du Spectacle) di Versailles e alla Fonderia delle
Arti di Giampiero Ingrassia (Roma), Albamonte ha all’attivo una vasta esperienza come attore di
teatro e cinema, ‘performer’ di Musical Theatre, nonché regista e docente in laboratori di musical
per ragazzi e adulti presso l’Associazione Culturale AmCm del Maestro Franco Dattola. Recependo
le idee condivise dai docenti dello staff e lo spirito che anima il progetto, Francesco Paolo
Albamonte ha in brevissimo tempo conquistato la fiducia del gruppo con la sua grande modestia e
professionalità, offrendo generosamente la sua esperienza e competenza per la regia e la messa in
scena dello spettacolo.
DRAMMATURGIA
Sherlocked è un originale melange che trae ispirazione dal personaggio di Sherlock Holmes,
figura universalmente nota anche ai non amanti del giallo, protagonista di quattro romanzi ed
innumerevoli racconti scritti dallo scrittore scozzese Sir Arthur Conan Doyle. Soggetto a svariati
adattamenti cinematografici e teatrali, la figura del geniale detective è stata recentemente riportata
alla ribalta dalla serie televisiva britannica Sherlock, ideata da Steven Moffat e Mark Gatiss e messa
in onda dalla BBC.
Alcuni episodi della suddetta serie, insieme al musical Sherlock Holmes (libretto e musiche di
Leslie Bricusse) e naturalmente alle opere originali di Doyle, hanno costituito le fonti di ispirazione
a cui attingere per la stesura della drammaturgia. Il materiale, così ricco e variegato, ha
rappresentato una preziosa occasione per potenziare le competenze di base dei ragazzi, che sono
stati guidati a leggere, selezionare, modificare e/o adattare i testi a disposizione per l’elaborazione
di una messa in scena quanto più possibile originale.
Nello scenario della Londra contemporanea, “questa immensa cloaca in cui vengono
risucchiati criminali, agenti e vagabondi di ogni genere”, l’eccentrico detective Sherlock Holmes e
il suo amico e assistente Dr. John Watson si trovano coinvolti in bizzarre avventure in cui sono
chiamati a risolvere casi complicati e spesso misteriosi. Watson è un reduce della guerra in
Afghanistan e deve ancora ritrovare il suo posto nella società civile, Holmes è un “sociopatico
iperattivo”, un detective specializzato in scienza della deduzione. Inconsapevolmente i due
istaurano un perfetto equilibrio tra collaborazione professionale e amicizia, una sorta di
complementarità.
Il celebre romanzo Il Mastino dei Baskerville occupa quasi per intero il primo atto del musical.
In esso la drammaturgia si è ispirata all’adattamento televisivo ideato dalla serie Sherlock, che
trasforma l’originale delitto familiare del racconto di Doyle in un crimine legato al mondo della
scienza, un esperimento genetico sulla clonazione, avviato non per scopi di ricerca ma per fini
bellici. La tematica della modificazione genetica e della clonazione, con tutti i dubbi etici e legali
che essa solleva, ha indotto gli studenti a riflettere criticamente sul rapporto scienza/etica nella
realtà contemporanea.
Il secondo atto si apre con l’entrata in scena di Jim Moriarty, l’acerrimo nemico di Holmes, che
riesce, almeno apparentemente, ad avere la meglio sul brillante detective, coinvolgendolo in un
subdolo gioco. Moriarty, il genio del male e l’antagonista per eccellenza, si muove come “un ragno
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al centro di una tela” tirando i molteplici fili dei suoi crimini con l’unico obiettivo di far uscire
Holmes allo scoperto. Quest’ultimo infatti, per salvare i suoi amici (Watson, la signora Hudson e
l’Ispettore Lestrade), è costretto a sacrificare la propria reputazione di invincibilità inscenando un
eclatante suicidio, e la sua ‘morte’ segna forse il momento più intenso dell’opera, quello in cui John
Watson rivela tutta la sua profonda e tragica umanità.
Il ‘ritorno di Sherlock’ sembra riportare la ‘normalità’ al 221/B di Baker Street, ma presto un
“vecchio ma nuovo nemico” si fa avanti per esigere vendetta: Irene Adler, una donna determinata a
distruggere il detective con le armi dell’intelligenza e della seduzione. Irene Adler è Holmes al
femminile e lo stesso Sherlock non può fare a meno di ammirarla senza riserve, riconoscendo in lei
una sua pari. Il gioco tra di loro si fa pericoloso e porta entrambi a rischiare di cadere nella trappola
più antica del mondo, l’amore, quell’emozione che il beffardo Sherlock ha sempre respinto con
orrore perché considerata “il difetto chimico della parte che perde”.
Ma Irene sembra non aver fatto bene i conti con il suo cuore: nonostante tenti di resistere, si
sente profondamente attratta da Holmes, e questo inaspettato mutamento dei suoi sentimenti
vanifica il suo proposito di vendetta….
Oh, santo cielo!
Ma che pover'uomo. Davvero credeva che avessi un debole per lei?
E perché? Perché lei è il grande Sherlock Holmes, il detective?
Voglio che mi ricordi così,
come la donna che l’ha battuto!
Irene Adler
Se non la smetti di indagare, ti brucerò il cuore, te lo garantisco
Sei così ordinario … una persona ordinaria dalla parte degli angeli
Io e te siamo uguali, solo che tu sei così noioso
Jim Moriarty
NOTE DI REGIA
Una volta terminata la stesura della drammaturgia, la prima fase del lavoro portato avanti dal
nostro esperto ha visto i ragazzi impegnati nell’acquisizione delle regole basilari per una corretta
dizione. Sono stati quindi svolti esercizi atti a correggere i difetti di pronuncia più rilevanti o le
inflessioni dialettali troppo marcate, a migliorare l’articolazione dei fonemi e le emissioni di fiato, a
dominare il proprio strumento vocale attraverso un corretto uso della respirazione diaframmatica.
Il passo successivo è stato quello di preparare i ragazzi all’interpretazione del proprio
personaggio. Tutti gli studenti, in particolar modo i protagonisti, sono stati guidati a ricostruire la
storia e il background sociale e psicologico del proprio personaggio, rispondendo alle domande
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basilari che un attore deve sempre porsi prima di interpretare una scena: “Chi sei?”, “Da dove
vieni?”, “Come ti sei trovato nel contesto della scena?”, “Dove vai, e quindi qual è il tuo
obiettivo?”
Un lavoro ancora più capillare e meticoloso è stato necessario per i ruoli di Sherlock Holmes e
John Watson, vista la complessità psicologica dei due personaggi e la loro presenza in scena per
quasi tutta la durata dello spettacolo. Francesco Giunta e Carlo Colico, i nostri ‘piccoli’ ma
‘grandissimi’ Sherlock e Watson, hanno dimostrato un ammirevole senso di responsabilità sin dai
primi incontri del laboratorio, dando prova costante di serietà, impegno e dedizione. Recependo con
genuina fiducia gli insegnamenti e i suggerimenti interpretativi dati loro dall’esperto e stabilendo tra
loro una perfetta intesa, sono riusciti a calarsi nel ruolo con crescente naturalezza, migliorando la
propria consapevolezza ‘on stage’ e dando peso, credibilità e intensità alle loro scene.
La preponderante presenza scenica di Holmes e Watson non ha, tuttavia, sottratto forza e qualità
alla rosa dei personaggi che ruotano attorno alla nostra ‘strana coppia’ di amici, siano essi collocati
tra le fila dei ‘buoni’ (l’Ispettore Lestrade, la sig.ra Hudson, Mary Morston, Mycroft Holmes, la
dott.ssa Stapleton, Henry Knight) o dei ‘cattivi’ (Jim Moriarty, Irene Adler, il dott. Noland). Per
tutti è stato svolto un attento studio di tutti i gesti, le posture, i movimenti scenici, i toni di voce che
potessero rappresentare al meglio l’individualità del personaggio e il suo peculiare rapporto con
Holmes.
Mio caro, non sono la sua governante!
E’ Sherlock! Non possiamo sapere cosa ha nella sua folle testa!
Mrs. Hudson
Per questo chiamiamo Sherlock Holmes, lui è il migliore!
Ispettore Lestrade
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Santo cielo, Sherlock!
Siamo alle solite, adori essere plateale!
Mycroft Holmes
Santo cielo, lei non sa niente della natura umana?
Mary Morston
Signor Holmes, quelle erano delle impronte
di un gigantesco mastino! Henry Knight
Qualunque cosa immaginiate, qualcuno da
qualche parte la sta sperimentando.
E’ logico!
Dott.ssa Stapleton
Signor Holmes, le direi molto volentieri cosa faccio qui,
però dopo dovrei ucciderla …
Dr. Noland
Ricordate: State lontani dalla brughiera di notte
se tenete alla vostra vita, il mastino è a caccia!
Guida turistica
Non c’è nessun mostro, signor Holmes, e lei lo sa bene…
Ma certo qualcosa c’è… e questo qualcosa terrorizza Henry…
Dott.ssa Mortimer
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Difficile esprimere l’inesprimibile.
Lui è un po’ troppo scientifico per i miei gusti…
Lo definirei un animale a sangue freddo
Mike Stamford
Quando un’idea esiste non può essere uccisa.
Moriarty è in ogni tua debolezza, ti tiene a terra.
Ogni volta che cadi, ogni volta che hai paura,
quando ti senti debole, lui è lì.
Mycroft Holmes
Tu sei l’uomo migliore, l’essere umano più umano che abbia incontrato
e nessuno mi convincerà che tu mi abbia mentito…è così…
ero solo come un cane e ti devo moltissimo…
Io sono arrabbiato a morte con te…
ma tu sei la persona migliore e più saggia che abbia mai conosciuto
e io…e sì, ma certo… io ti perdono John Watson
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Ma indubbiamente il compito più arduo per i nostri giovani attori è stato quello di esplorare in
profondità il mondo del Musical Theatre. Infatti, i ragazzi sono stati guidati a preparare le canzoni
da eseguire seguendo le tecniche e le fasi di studio proprie del metodo Acting through songs.
Ciò ha significato prima di tutto analizzare il testo di ogni brano musicale e la sua collocazione
all’interno dell’opera e nella storia del personaggio, visto che, com’è noto, nel musical le canzoni e
le coreografie non svolgono soltanto una funzione riempitiva, ma portano avanti l’azione scenica
contribuendo alla narrazione in maniera fluida e naturale.
Successivamente, ci si è rivolti all’musicale propriamente detto: ascolto attento delle tracce
musicali per analizzare i suoni prodotti dai vari strumenti e il loro inserimento ai fini della dinamica
del brano stesso, associazione di un’immagine e un’emozione a ciascuno strumento, esame della
dinamica del brano (crescendo, climax, diminuendo), essenziale per sottolineare i cambiamenti di
stato d’animo dell’interprete e suscitare la tensione emotiva desiderata nel pubblico.
Un studio lungo e laborioso, che combina training vocale e tecnica attoriale per consentire ai
‘performer’ di cantare e nello stesso tempo interpretare, muovendosi sul palcoscenico con destrezza
e naturalezza. Passo dopo passo, i nostri ragazzi hanno acquisito consapevolezza delle possibilità
del proprio corpo e della propria voce, comprendendo che cantare non significa soltanto eseguire un
brano con ritmo e intonazione corretti, ma significa soprattutto interpretarlo, farlo proprio, far sì che
il personaggio risulti convincente, esprima ciò che sente in un particolare momento della storia e lo
faccia proprio attraverso il canto, riuscendo a comunicare allo spettatore la stessa intensità emotiva
di un monologo recitato, anzi ulteriormente arricchita dal preziosissimo supporto della musica e
della corporeità.
MUSICHE E COREOGRAFIE
La colonna sonora dello spettacolo mette insieme alcuni tra i più noti brani della serie televisiva
‘Sherlock’ e altri del repertorio pop internazionale con le canzoni più belle e significative del
musical di Leslie Bricusse, tutte magistralmente riarrangiate in chiave moderna.
Il merito di tale operazione va a Giuseppe Dato, validissimo studente del nostro Liceo e del
Conservatorio “F. Cilea”, nonché eccellente pianista e arrangiatore. Giuseppe ha dato prova di
grande competenza e professionalità, realizzando le basi musicali dello spettacolo con programmi e
strumenti digitali propri, impegnandosi alacremente per adattare i brani alle esigenze di scena e alle
caratteristiche vocali dei singoli cantanti e collaborando assiduamente con i docenti del laboratorio
per l’intera durata del progetto.
Per quanto riguarda le coreografie, i ragazzi hanno seguito con attenzione e interesse le
indicazioni del nostro esperto, accogliendo le sollecitazioni a mettersi in gioco e portare avanti le
loro fresche idee. Hanno lavorato sulla coordinazione e sincronia dei movimenti nelle coreografie di
gruppo, prendendo dimestichezza con la loro corporeità, provando e riprovando, filmando le prove
per verificare l’impatto scenico di quanto sperimentato,
modificando in corso d’opera e via via migliorandosi,
ma allo stesso tempo divertendosi e godendo del
costruire qualcosa assieme.
Pertanto, anche se l’esecuzione tecnica evidenziasse
qualche imperfezione, il Laboratorio Teatrale ha ancora
una volta confermato la sua validità come ambiente di
apprendimento ‘magico’ in cui i ragazzi riescono ad
esprimersi spontaneamente, a comunicare e collaborare,
ad affinare strategie di ricerca e autonomia di lavoro,
migliorando inconsapevolmente le proprie competenze e
crescendo insieme.
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SCENOGRAFIA E COSTUMI
L’allestimento scenico abbina sapientemente il tradizionale e il moderno, sia nei materiali usati
(semplici pannelli di compensato e supporti multimediali) sia in ciò che in essi viene rappresentato.
I pannelli utilizzati hanno voluto ricreare la Londra del XXI secolo con i suoi monumenti
simbolo: dal Palazzo di Westminster, con la torre del Big Ben, al più contemporaneo 30 St Mary
Axe, situato nel cuore della City e informalmente conosciuto come ‘The Gherkin’ (il cetriolo).
L’idea è stata quella di restituire un’immagine della città moderna dal sapore antico. Inoltre,
nell’ambientazione degli esterni di Londra, non poteva mancare la tipica cabina telefonica e una
serie di villette a schiera, esemplari dell’architettura vittoriana. Alcuni pannelli sono serviti a
restituire l’aspetto tipico della brughiera della campagna del Dartmoor, dove si svolge parte del
primo atto. L’ambientazione interna ha inteso realizzare il più verosimilmente possibile l’abitazione
di Sherlock e Watson, gli spazi sono stati legati indissolubilmente agli oggetti utilizzati
quotidianamente dai due investigatori. Un camino, delle mensole cariche di libri e vari oggetti, una
carta da parati di stile vittoriano, ricoperta in gran parte da post-it, da ritagli di giornale e dagli
appunti di Sherlock, ricrea lo stile tipico di un’abitazione londinese di non recente costruzione.
L’impianto scenografico è arricchito da materiale multimediale che viene proiettato sul fondale
nei momenti salienti della storia, conferendo alla piéce un aspetto moderno e innovativo. A corredo
delle scene più significative dello spettacolo sono infatti proposti video, immagini ed effetti che da
un lato aiutano lo spettatore a comprendere in profondità lo sviluppo dell’azione scenica, dall’altro
contribuiscono a creare l’atmosfera emotiva caleidoscopica propria delle avventure di Sherlock. I
contributi multimediali sono frutto di una attenta ricerca di materiali di diversa natura che sono stati
adeguatamente rielaborati nell’ambito delle attività laboratoriali del progetto alla luce di una
profonda riflessione sulle tematiche implicitamente ed esplicitamente contenute nel copione e con
l’uso di software specifici che hanno dato modo agli studenti di sviluppare competenze digitali
peculiari.
Oltre ad aver lavorato per la progettazione e la realizzazione dell’allestimento scenico, i ragazzi
sono stati anche investiti del delicato compito della direzione di scena e delle operazioni
scenotecniche.
Per i costumi di scena, si sono utilizzati elementi già in possesso dei ragazzi, limitandosi alla
realizzazione di maschere decorate in acrilico e completate con materiali da riciclo, usate per la
coreografia dei mastini.
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Il mio nome è Sherlock Holmes,
consulente investigativo,
specializzato in scienza della deduzione… e l’indirizzo il 221 B di Baker Street!
John, la tua mente è così tranquilla, praticamente inutilizzata. La mia è un motore da corsa fuori controllo,
un razzo che va in pezzi intrappolato nella sua rampa di lancio.
Guardi fuori, signora Hudson. Quiete, calma, tranquillità … non è snervante?
Se si esclude l’impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, è pur sempre possibile.
Tu guardi ma non osservi, John!
John, non sarai la persona più brillante al mondo,
ma come portatore di luce sei imbattibile!
Interessanti le emozioni,
sono come il granello sulla lente,
il bastone tra le ruote
Non ti illudere, John, gli eroi non esistono,
e se esistessero, non sarei uno di loro.
Io sopravvivo sempre a una caduta!
John, io sono un uomo ridicolo, riscattato solo dal calore e dalla costanza della tua amicizia.
Emozioni? Le respingo con orrore, sono un
errore umano …
I sentimenti sono un difetto chimico della parte che perde.
Il gioco non finisce mai John! Il palco è pronto, il sipario si alza,
siamo pronti per ricominciare!
Sherlock Holmes
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Personaggi Interpreti
Sherlock Holmes Francesco Giunta
John Watson Carlo Colico
Mike Stamford Marco Catalfamo
Sig.ra Hudson Valeria Bruno
Henry Knight Giovanni Chinnì
Guida turistica Ilenia Tripodo
Caporale Lyon Alessio Seminara
Dott.ssa Stapleton Ludovica Larocca
Maggiore Berrymore Antonino Corito
Dott. Noland Ezio Novello
Mycroft Holmes Giuseppe Nicolosi
Dott.ssa Mortimer Federica Ielo
Ispettore Lestrade Stefano Chilà
Sergente Donovan Maria Laura Minutoli
Jim Moriarty Danilo Seminara
Mary Morston Watson Paola Ieraci
Irene Adler Yousra Zouhairi
COREOGRAFIE E CORO: Zoe Battaglia, Valeria Bruno, Siria Caridi, Antonino Corito, Fabio Franco,
Danilo Galimi, Daniele Gonnelli, Giuseppe Dato, Federica Ielo, Paola Ieraci, Maria Laura Minutoli, Ezio
Novello, Andrea Riccio, Alessia Rizio, Alessio Seminara, Danilo Seminara, Ilenia Tripodo.
BASI MUSICALI: Giuseppe Dato
SCENOGRAFIA: Christian Azzarà, Stefano Chilà, Chiara Cuzzola, Nicola Cuzzola, Giuseppe Dato, Fabio
Franco, Rosalba Giordano, Andrea Ielo, Andrea Riccio, Angela Votano.
CANZONI:
1. London is London (coro)
2. A Lousy Life (Mrs. Hudson)
3. Brother, my brother (Mycroft Holmes)
4. Going under (Henry Knight)
5. Gone too soon (Watson e Mary)
6. Without him, there can be no me (Sherlock e Watson)
7. Without him, there can be no me – reprise (Irene Adler)
8. The Best of You, the Best of Me (Sherlock e Irene)
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LABORATORIO TEATRALE DI ISTITUTO
Docenti del progetto: Prof.ssa Gabriella Cucinotta (referente)
Prof.ssa Maria Concetta Laganà
Prof.ssa Maria Cristina Meduri
Prof.re Pasquale Pizzimenti
Prof.ssa Giuseppina Pontari
Esperto esterno: Francesco Paolo Albamonte
Si ringraziano:
l’Accademia Musicale di Canto Moderno del Maestro Franco Dattola per il supporto e la consulenza tecnica nella realizzazione delle basi musicali.
Il sig. Antonio Condello per la progettazione grafica di brochure e locandina
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LONDON IS LONDON
Eros stands in Piccadilly Circus (rap) London is a charmer
Nelson stands in Trafalgar Square She’ll never let you get away!
Big Ben stands by the River Thames Everybody knows it
And will as long as the Thames is there. I’ll keep on saying it for days
London is a strange, unchanging town, I mean
And take my word Everything is magic in it!
Whatever you’ve heard
London Bridge has no intention of falling down Cabs and double-deckers
London Eye, Saint Paul’s
London is London Fashion, music, leisure
Is anyone in doubt about it? You can find them all
London is London You know, 1 2 3 4
It’s easy to find out about it London is London
London is springtime Is England, is home!
Cockney, champagne
London is summer London is somehow
Lots of rain, but who’s complaining? The only place I wanna be in
London can somehow
London is lovely Make every man a human being
Let no-one change his mind about it Being in London
Lovely and lively One has to take heed!
Yes, that’s the thing I find about it ‘cos villains abound
You can have Paris and Venice and Rome And are bound to succeed
But London is London But London is London
Is England, Is England, is me!
Is home
It’s the bleeding Garden of Eden! London is London and all that I need!
London is London and all that I need!
London is London
Forgive me if I shout about it
Nowhere’s like London
So why be roundabout about it?
London is history, future and past.
London is mystery
Flabbergasting!
Everlasting!
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It happened to me, Brother, my brother
Only to me Tell me, what are we fighting for?
The things that you see, We’ve got to end this war If I live to be ninety-three, We should love one another
I am fated Oh, can’t we just pretend
To be frustrated! This war never began? Can my heart stand We can try, brother my brother
The endless stress and strife? Brother, my Brother- Mycroft Holmes
Mine has been a galling
Awful and appalling, Totally unenthralling, Blurring and stirring the truth and the lies
In need of overhauling, So I don’t know what’s real and what’s not
Truly lousy life! Always confusing the thoughts in my head A Lousy Life - Mrs. Hudson So I can’t trust myself anymore
I’m dying again
I’m going under, drowning in you I’m falling forever, I’ve got to break through
I’m going under
Going under - Henry Knight
Like a comet Without love, there can be no hate!
Blazing 'cross the evening sky Good and ill both decide our fate!
Gone too soon Without him, no mystery Like a rainbow to which I am the key!
Fading in the twinkling ff an eye Without him, no moments
Gone too soon Only he can guarantee!
Born to Amuse, to inspire, to delight So all in all, as far as I can see Here one day Without him, there can be no me!
Gone one night Without him - Sherlock Holmes
Like a sunset John Watson Dying with the rising of the moon
Gone too soon Gone too soon - John Watson
Mary Morston
I am somewhere I have never been before Seeing things that I have never seen before
Thinking different thoughts, singing different songs
And wondering where my heart belongs Without fire, there can be no flame
Without players, there can be no game
Without Shakespeare, there’d be no ‘To be or not to be’ Without him, there can be no me!
Without him (reprise) - Irene Adler
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THE BEST OF YOU, THE BEST OF ME
Irene Adler, Sherlock Holmes
A million dreams ago We lend the world
Or was it one or two? A little style
I dreamed a dream And best of all And it was you We do it with a little smile.
Just a dream
But it came true! The best of times
Don’t come any closer And ours together Unless you can stay! Though cynics say
Unless you can stay! The best is past
Unless there’s a way! We are the living proof Unless you can say That someone knew
It’s forever To save the best for last.
And never go away! Like China tea
The best of you The best of blends
The best of me The kind that makes
To me would be the best The best of foes That there could ever be! The best of friends.
Unlikely pair And to this brew
Though we may be If you agree We strike a special spark We simply add
For all the world to see. The rest of you
Such dangerous games The rest of me.
We love to play And who will get the best of whom The best of you
It’s hard to say. The best of me
Making thus This wondrous plus
The best of us!
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1993/94 A MAISTRA (Prof.sse Pristeri, Circosta)
1994/95 MEDEA e MONOLOGO di Franca Rame (Prof.sse Pristeri, Circosta, Speziale)
1995/96 LETTERE DI ABELARDO ED ELOISA (Prof.sse Pristeri, Circosta, Speziale, Borrello M., e con la
collaborazione di Teresa Canale)
1995/96 AULULARIA (Prof.ssa Circosta)
1996/97 ANNA DEI MIRACOLI (Prof.sse Circosta, Ferrante, Gorgone, Rossetti)
1997/98 TROPPA GRAZIA SAN GIUSEPPE (Prof.ssa Circosta)
1998/99 LA LOCANDIERA (Prof.ssa Circosta)
1998/99 EDIPO RE (Prof.sse Circosta, Ferrante, Praticò, Rossetti, Trapani)
2001/02 IL GIORNO DELLA CIVETTA (Prof.sse Circosta, Borrello A.M., Caserta, Neri G., Pesce, Praticò,
Rossetti)
2002/03 IL BRIGANTE MUSOLINO (Prof.ri Circosta, Borrello A.M., Califano, Caminiti, Caserta, Di
Lorenzo, Pesce, Rossetti)
2003/04 SIAMO NOI (Prof.ri Circosta, Borrello A.M., Cucinotta, Di Lorenzo, Rossetti)
2004/05 CARPE DIEM (Prof.ri Circosta, Borrello A.M., Cucinotta, Di Lorenzo, Rossetti)
2005/06 C’ERA UNA VOLTA…E C’È ANCORA (Prof.ri Circosta, Borrello A.M., Cucinotta, Di Lorenzo e con
la collaborazione di Adele Rossetti)
2006/07 IL RITRATTO DI DORIAN GRAY (Prof.ri Circosta, Borrello A.M., Cucinotta, Di Lorenzo, Violi e
con la collaborazione della prof.ssa Adele Rossetti)
2007/08 LA CAVALLERIA RUSTICANA? (Prof.ri Circosta, Borrello A.M., Cucinotta, Ficara, Altimari e con
la collaborazione di Adele Rossetti)
2008/09 ANTOLOGIA DI SPOON RIVER (Prof.ri Altimari, Borrello A.M., Caccamo, Cucinotta, Ficara)
2009/10 ALICE IN WONDERLAND (Prof.ri Altimari, Borrello A.M., Caccamo, Cucinotta, Ficara e con la
collaborazione della prof.ssa Adele Rossetti)
2010/11 MEMORIE DI CASALFUNGO (Prof.sse Borrello A.M., Cucinotta, Curatola, Meduri M.C. e con la
collaborazione della prof.ssa Adele Rossetti. Esperti esterni: Prof.ri Altimari, Marzocchi)
2011/12 SHAKESPEARE IN PROM (Prof.sse Cucinotta, Curatola, Meduri M.C. Esperti esterni: Cristina
Merenda)
2012/13 PSEUDOS (Prof.sse Cucinotta, Curatola, Meduri M.C. Esperti esterni: Cristina Merenda)
2013/14 INFERNO (Prof.sse Cucinotta, Zambarelli, e con la collaborazione della prof.ssa Meduri M.C.
Esperti esterni: Cristina Merenda)
2015/16 UNA STELLA IN CIELO… (Prof.ri Cucinotta, Dito, Meduri M.C., Tripodi)