2009 feltre pluralismo_informatico

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Marco Fioretti ([email protected]) 2009/03/30 Feltre, BL http://mfioretti.com Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto http://digifreedom.net Alcuni Diritti Riservati La via maestra per il pluralismo informatico: formati aperti per innovazione, libero mercato e servizi pubblici più efficienti Marco Fioretti http://mfioretti.com http://digifreedom.net

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il testo completo del mio intervento al Convegno di Feltre sulla Legge Regionale Veneta sul pluralismo informatico, Dettagli su http://mfioretti.com/it/feltre-formati-dei-file-pluralismo-informatico

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Marco Fioretti ([email protected]) 2009/03/30 Feltre, BLhttp://mfioretti.com Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Venetohttp://digifreedom.net Alcuni Diritti Riservati

La via maestra per il pluralismo informatico:

formati aperti per innovazione, libero mercato e servizi pubblici più efficienti

Marco Fiorettihttp://mfioretti.com

http://digifreedom.net

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2Marco Fioretti ([email protected]) 2009/03/30 Feltre, BLhttp://mfioretti.com Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Venetohttp://digifreedom.net Alcuni Diritti Riservati

Presentazione

Perché è importante il pluralismo informatico?

Cosa sono i formati dei file?

Perché sono importanti?

Alcuni formati critici nelle PA

Suggerimenti per trarre il meglio dalla nuova legge

Oltre i formati

Risorse

Conclusioni

Agenda

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3Marco Fioretti ([email protected]) 2009/03/30 Feltre, BLhttp://mfioretti.com Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Venetohttp://digifreedom.net Alcuni Diritti Riservati

Marco Fioretti

Membro diOpenDocument Fellowship

Digistan.org (standard digitali liberi e aperti per una vera crescita in un'economia globale)

Progetto Eleutheros – approccio cattolico all'informatica

RULE (Run Up to date Linux Everywhere)

Collaboratore di:Linux Journal

Linux.com

Linux Format

Pc Professionale

...e altre testate

Autore (Family Guide to Digital Freedom, http://digifreedom.net)

Home page e pubblicazioni: http://mfioretti.com

Presentazione

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4Marco Fioretti ([email protected]) 2009/03/30 Feltre, BLhttp://mfioretti.com Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Venetohttp://digifreedom.net Alcuni Diritti Riservati

Perché è importante il pluralismo informatico?

Perché contribuisce a notevoli risparmi di denaro pubblico

Perché crea occupazione in loco, basata su servizi non delocalizzabili!

Perché favorisce la libera concorrenza, ad armi davvero pari, fra aziende

vecchie, nuove, grandi e piccole

Perché tutte le PA hanno l'obbligo di:

Documentare pienamente il loro operato, anche attraverso i file, al minor costo possibile

Anche a lungo termine: “Digital information lasts forever—or five years, whichever

comes first” (Ensuring the Longevity of Digital Information”,www.clir.org/pubs/archives/ensuring.pdf)

E questi due obiettivi sono impossibili da garantire se esistono monopoli del software

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Perché sono essenziali (a volte anche più del software libero) per:“abbattere le barriere tecnologiche che ostacolano diffusione della conoscenza e innovazione”

“contenere e razionalizzare la spesa pubblica”

Fonte: Legge regionale 14 novembre 2008, n. 19 Regione Veneto

Perché nel mondo moderno la tecnologia fa legislazione e quella digitale lo fa proprio attraverso i formati

Perché i programmi software sono penne, i formati alfabeti:Il progresso tecnico e culturale dal medioevo a oggi è stato possibile proprio perché, mentre la scrittura si evolveva dalla penna d'oca a Internet, l'alfabeto rimaneva immutato e non apparteneva a nessuno.

Se si usano solo formati liberi si limitano enormemente i danni oggi prodotti dal software proprietario, a volte al punto da poterlo (finalmente) ignorare...

Perché i formati dei file sono importanti?

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Cosa sono i formati dei file?

Domanda: come creiamo, visualizziamo e conserviamo le informazioni?

Risposta: combinando tre strumenti intrinsecamente molto diversi:

Supporto Fisico: l'oggetto concreto che contiene materialmente le informazioni

Formato dei dati: l'insieme di regole con cui le informazioni sono salvate e rimangono riconoscibili internamente al supporto fisico

Interfaccia utente gli strumenti usati per scrivere o leggere, rispettando le regole stabilite dal formato, le informazioni contenute nel supporto fisico

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Supporto, formato e interfaccia prima dell'elettronica

Supporto

Stele di Rosetta,2 o secolo A.C.

Formato

Geroglifici:  simboli,  ognuno  con  un significato  ben  preciso,  predefinito  e indipendente dal supporto fisico: carta, papiro, legno, pietra...

Interfaccia

+

Qualsiasi strumento per scrivere (dalle  penne  d'oca  a  scalpelli  e pezzi  di  carbone)  e  l'occhio umano!

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Supporto, formato e interfaccia nell'elettronica analogica

Supporto = Formato

Supporto  e  formato  sono  fusi  insieme:  i  fotogrammi possono essere impressi solo su un tipo di pellicola, in maniera incompatibile con altre cineprese o proiettori

Interfaccia

Cinepresa  e  proiettore assolutamente  inutilizzabili  con qualsiasi altro tipo di nastro

NOTA: questo è il popolarissimo formato Super 8 mm per video amatoriale, introdotto sul mercato nel 1965 dalla Eastman Kodak e assai comune fino agli anni 80.

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Supporto, formato e interfaccia digitali (finalmente!)

Supporto

Dischi rigidi, Cd e Dvd, schede fotografiche...  ognuno  è utilizzabile  con  molti  tipi diversi di hardware

perché  tutti  contengono  gli stessi  bit,  che  possono rappresentare  qualsiasi  tipo d'informazione:  testi,  audio, video, modelli tridimensionali...

Formato

Codifica dei caratteri

è il significato associato a ogni singola sequenza di bit:

ES: “01000001” significa “A”

Formato dei fileregola come ogni sequenza 

significativa di bit deve essere conservata ed etichettata:

<style:properties style:column­width="1.785cm"/>...

<table:table­cell><text:p>600000</text:p></table:table­cell>

+

Interfaccia

Qualsiasi  software  che  riconosca quel  formato,  indipendentementeda:

L'hardware  su  cui  gira:  computer, telefonini, decoder,   server, console...

La sua licenza d'uso!

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Cosa sono i formati dei file? (2)

Quasi sempre Supporto, Formato e Interfaccia possono(e dovrebbero) essere indipendenti l'uno dagli altri!

Ignorare o violare questo principio causa una parte significativa dei problemi e degli sprechi attualmente dovuti al software

I formati (cioè i contenitori dei nostri dati) vengono prima del software (qualunque sia la sua licenza d'uso) e dovrebbero essere meno possibile!

Meno formati (ovviamente aperti!!!) si usano, più si difende il pluralismo informatico!

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Caratteristiche non negoziabili che un formato e tutta la sua documentazione devono avere per essere considerati standard aperti:

Lo standard è scritto, pubblicato e mantenuto da una organizzazione non a scopo di lucro e il suo regolare aggiornamento avviene attraverso processi decisionali aperti (consenso, voto a maggioranza, eccetera) noti e accessibili a tutte le parti interessate.

Lo standard è stato pubblicato integralmente, e tutte le sue specifiche sono disponibili gratuitamente o a prezzo di costo. Chiunque deve avere il diritto di copiarle, distribuirle e usarle gratuitamente o a un prezzo nominale.

Qualsiasi proprietà intellettuale (ad esempio brevetti) facente parte dell'intero standard o di sue parti è resa irrevocabilmente disponibile senza alcun pagamento di royalty.

Non ci sono vincoli o limiti sul riuso dello standard.

Quando un formato di file è davvero aperto?

Fonte: European Interoperability Framework for Pan­European eGovernment Services v. 1.0, November, 2004 (http://xml.coverpages.org/IDA­EIF­Final10.pdf, traduzione non ufficiale)

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Le guerre dei formati: Marte, 1976

20 luglio 1976:il Viking Lander è la prima sonda 

spaziale a raggiungere ed esplorare la superficie di Marte

2003"tutti  i  programmatori  sono  morti  o 

irreperibili”

"non  c'è  alcun  modo  di  riutilizzare  i nastri originali”

“poiché  i  file  erano  in  un  formato sconosciuto,  [è  stato  necessario] ritrovarne tutte le copie stampate e assumere  studenti  per  riscriver tutti i dati nel computer”

(www.cbsnews.com/stories/2003/01/21/tech/main537308.shtml)

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“Per colpa di software e formati di file in continuo cambiamento, molti dei dati che 

produciamo oggi potrebbero diventare inaccessibili, come persi in un buco nero”

Quanti? “Circa 369 exabyte, da archivi elettronici a dichiarazioni dei redditi, 

musica, fotografie...” (1 Exabyte = 1 seguito da 18 zeri)

Perdere quei dati “sarebbe come bruciare banconote, perché equivarrebbe a perdere 

gli enormi vantaggi economici ottenuti e ottenibili passando ad archivi digitali” 

Fonte: intervista a Jerome P. McDonough, assistente alla Graduate School of Library and Information Science, Università

dell'Illinois di Urbana-Champaign, Ottobre 2008 (http://news.illinois.edu/news/08/1027data.html)

Le guerre dei formati: 2008, il più costoso buco nero digitale della storia!

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Alcuni dei servizi in cui l'uso corretto dei formati e il

pluralismo informatico sono particolarmente importanti:

Documenti da ufficio

Sanità elettronica

Servizi Informativi Territoriali

Architettura e ingegneria civile

Le prossime pagine riassumono il problema dei formati e le opportunità presenti

in ognuno di questi campi, con esempi tratti (anche) dalle PA venete

Alcuni formati di file critici per le PA

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Alcune delle pagine che seguono contengono diversi esempi (alcuni positivi, altri meno) di

uso dei formati digitali e di pluralismo informatico in Pubbliche Amministrazioni Venete o

organizzazioni finanziate con fondi pubblici Veneti.

Gli esempi in questione sono stati individuati e scelti durante un'analisi assolutamente

parziale e non approfondita condotta via Internet. Di conseguenza:

nessuno di questi esempi è inteso come giudizio conclusivo (positivo o negativo) sulle

organizzazioni interessate o su tendenze generali, né potrebbe essere in alcun modo una

descrizione completa della loro attività

Tutti gli esempi sono forniti solo a titolo didattico, per illustrare principi generali, e come

spunti di riflessione sulle nuove attività che potranno o dovranno essere intraprese a

seguito dell'approvazione della Legge Regionale sul pluralismo informatico

DISCLAIMER – Precisazione obbligatoria

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Italia, 2007:

“Buona parte degli enti e delle aziende italiane deve fare i conti con costi ed inefficienze 

relative alla gestione del documento cartaceo, che arrivano a pesare tra il 3 e il 5% del Pil, 

con un impatto complessivo sul sistema Italia stimabile tra 42 e 70 miliardi di euro”

“L'adozione del documento digitale, al contrario, rende possibile identificare una serie di 

risparmi, derivanti dalla scomparsa dei costi di produzione, distribuzione, ricerca ed 

archiviazione del documento, che vanno dal 50­60% (per la fatturazione elettronica e la 

conservazione sostitutiva) al 90% (per la posta elettronica certificata)”

Fonte:

www.cameradicommercio.it/cdc/id_pagina/26/id_tema/x/id_cp/11/id_ui/1432/id_prov/x/id_ateco/x/t_p/Oss

ervatorio-permanente-sul-documento-digitale.htm

Quanto ci costa non usare documenti elettronici?

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I formati binari sono quelle in cui tutti i dati sono codificati in sequenze di bit più compatte 

possibile, di struttura decisa arbitrariamente

Massimo risparmio di spazio e banda, massima difficoltà di decodifica senza specifiche 

(reverse engineering).

XML = eXtensible Markup Language

Tecnologia nata per creare linguaggi che facilitino lo scambio di informazioni, non il loro 

imprigionamento

Un file XML è semplice testo, simile all'XML

Decodificarlo e scrivere nuovi programmi che lo usino è immensamente più semplice che nel 

caso di formati binari complessi

Nonostante questo, in pratica un linguaggio XML può imprigionare le nostre informazioni tanto 

quanto quelli binari (vedi più avanti)

Premessa: cos'è l'XML, e perché è importante?

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Formato XML Standard internazionale(ISO/IEC 26300:2006):

Alternativa a tutte le versioni dei formati .doc, .xls e .ppt di Microsoft Office!

Utilizzabile da chiunque senza brevetti, pagamento di diritti o altre restrizioni

Formato nativo di OpenOffice (utilizzabile su Linux, Mac OS,Windows)

Utilizzabile (installando plugin gratuiti) anche con Microsoft Office”

Completamente documentato e supportato dall'industria (www.odfalliance.org)

Privo di segreti, facile da utilizzare in qualsiasi programma

LA soluzione per i file da ufficio: OpenDocument (ODF)!

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Specifica di oltre 6000 pagine, che richiederebbe molti anni di lavoro per 

avere supporto completo in programmi diversi da Microsoft Office

Ha ottenuto la stessa ratifica ISO di OpenOffice (obbligatoria per partecipare 

ad appalti governativi in molti paesi) ma solo al termine di polemiche senza 

precendenti nella storia ISO

A che scopo usarlo, se la stessa Microsoft sostiene che "ODF ha chiaramente 

vinto"? (Stuart McKee, Microsoft Technology Officer, giugno 2008) www.infoworld.com/article/08/06/19/Red_Hat_Summit_panel_Who_won_OOXML_battle_1.html

L'avversario (?): OpenXML di Microsoft

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Al momento attuale, se si eccettua l'inerzia degli utenti, non c'è alcuna ragione per conservare o

distribuire in formati OpenXML o Office 2007:

Documenti completamente nuovi

Versioni modificate di quasi tutti i documenti già esistenti

Il discorso è diverso se si tratta di conservare e mantenere accessibili documenti già esistenti che:

Sono disponibili solo nei vecchi formati binari di Microsoft

Non devono essere modificati o distribuiti, solo conservati come fonti

Devono rimanere completamente accessibili senza alcuna perdita di dati, metadati e

formattazione

In casi del genere, OpenXML è, molto probabilmente, una soluzione migliore di ODF

Possibile uso per OpenXML

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I limiti dei filtri di conversione fra formati

I filtri di conversione Open Source per i formati proprietari non possono mai essere perfetti, sia

per la segretezza di quei formati sia perché essi vengono continuamente cambiati solo e proprio

per evitare che siano disponibili filtri perfetti!

In generale, i filtri possono provocare problemi non trascurabili e difficilmente individuabili

Nel caso di contenuti multimediali, molte operazioni di conversione possono degradarne la

qualità, indipendentemente dalle licenze di software e formati

Conservare file multimediali cambiandone periodicamente il formato è stato definito “tanto

sensato quanto conservare inalterato un Picasso ridipingendolo interamente ogni pochi anni”(Fonte: BBC, www.cbsnews.com/stories/2003/01/21/tech/main537308.shtml)

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Esempio dei limiti dei filtri Open Source

Provincia di Belluno: Accesso ai documenti legge 241/90www.provincia.belluno.it/nqcontent.cfm?a_id=455&tt=belluno

La versione Word è uguale a quella PDF? Forse sì, forse no: proviamo ad aprire le due versioni del modulo...

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Esempio dei limiti dei filtri Open Source (2)

Versione PDF su Linux (Fedora 9)

La versione Word viene visualizzata con tre pagine, anziché due, e la riga con la firma non è sulla stessa pagina dei paragrafi a cui si riferisce (con tutte le complicazioni legali del caso...)

Di chi è la colpa? Dei programmatori che non hanno informazioni sufficienti per decodificare un file senza errori o del formato che è segreto e/o prigioniero di brevetti?

Versione Word, OpenOffice 2.4 su Linux (Fedora 9)

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Perché non accontentarsi di RTF o PDF?

PDF

È una versione digitale della sola versione stampabile di un documento

Creata solo per visualizzazione di prodotti finiti, non adatta a lavoro in gruppo o distribuzione di

documenti che devono rimanere modificabili

Perde molti metadati (formule, controllo delle versioni...) che devono invece rimanere

completamente disponibili nei documenti ufficiali

RTF

Appartiene a Microsoft, che può modificarne specifiche o licenza in qualsiasi momento (e lo fa),

senza notifiche o autorizzazioni.

Anche se modificabile, non è XML, quindi non può essere elaborato e analizzato in dai computer

in maniera altrettanto efficiente

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Quando e perché PDF non basta: un esempio da Belluno

Provincia di Belluno,Piano Esecutivo di Gestione 2009(www.provincia.belluno.it/nqcontent.cfm?a_id=3837)

La versione PDF del foglio elettronico contenente il piano di gestione è leggibile senza problemi su qualsiasi sistema operativo, ma questo è sufficiente ai cittadini?

Edemocracy = utilizzo dell'informatica per favorire la partecipazione ai processi democratici e l'accesso all'informazione da parte dei cittadini);

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Quando e perché PDF non basta: esempio da Belluno (2)

Provincia di Belluno, Piano Esecutivo di Gestione 2009(www.provincia.belluno.it/nqcontent.cfm?a_id=3837)

Versione PDF: per verificare di persona la correttezza dei conti occorre rifarli a mano, oppure copiare ogni singolo numero in un nuovo foglio elettronico e ricreare a mano tutte le formule

?

Foglio elettronico priginale: per verificare di persona la correttezza dei conti basta aprire il file e guardare quali formule contiene. Se il formato del file è davvero aperto, ovviamente...)

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25 marzo 2009: Dubbi dei Medici USA sui Dati Sanitari Digitali

Il governo degli Stati Uniti ha intenzione di spendere 19 miliardi di dollari per incrementare l'uso dei Fascicoli Sanitari Elettronici, ma gli ostacoli per un'adozione su larga scala si stanno facendo sempre più evidenti

Il problema non è solo creare delle cartelle cliniche digitali, ma soprattutto... riuscire a usarle in maniera da ridurre effettivamente i costi!

Secondo una ricerca solo il 9% degli ospedali USA ha Fascicoli Sanitari Elettronici... “ma il fatto che quei fascicoli esistano non significa affatto che vengano condivisi con altri ospedali o con i medici di famiglia”

In un'intervista separata due esperti in informatica medica hanno dichiarato che spendere miliardi di dollari per incentivare l'uso dei sistemi attualmente esistenti sarebbe uno sbaglio molto costoso proprio perché questi sistemi sono “basati su standard proprietari che rendono assai difficile cambiare fornitori o effettuare aggiornamenti”

Di conseguenza, “usare i fondi pubblici per consolidare queste tecnologie renderebbe molto difficile rinnovare davvero il sistema sanitario”

Fonte:www.nytimes.com/2009/03/26/business/26health.html

Sanità elettronica e formati dei dati: un problema mondiale

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Il TSE ha pubblicato una "Strategia Architetturale per la Sanità Elettronica" basata su:

L'uso di standard aperti,che non solo garantisce gli investimenti, ma è un prerequisito in un sistema, come quello della sanità elettronica, che ha nell'interoperabilità il suo substrato chiave.

L'uso di standard aperti riguarda anche gli aspetti sintattici e semantici (documenti e dati scambiati tra i sistemi).

NOTA BENE: non si parla di licenze software, ma solo di formati, proprio perché i dati, cioè i formati, sono più importanti dei programmi e vengono prima di loro

Fonti: www.sanitaelettronica.gov.it/xoops/

Italia: il Tavolo di lavoro permanente per la Sanità Elettronica

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29Marco Fioretti ([email protected]) 2009/03/30 Feltre, BLhttp://mfioretti.com Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Venetohttp://digifreedom.net Alcuni Diritti Riservati

“Una precondizione fondamentale e abilitante alla corretta realizzazione di un Fascicolo Sanitario Elettronico, è la possibilità dei sistemi informativi clinici e diagnostici di produrre referti ed esami secondo formati standard (in questo caso il formato CDA 2.0 di HL7 versione 3)”Fonte: IL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO, www.sanita.forumpa.it/documenti/0/200/290/294/eng_41.html

“l'uso di software proprietario vincola notevolmente l'utente al produttore sia in termini di sviluppo, sia per ciò che riguarda i servizi. Una possibile alternativa può essere rappresentata dallo sviluppo di documenti intelligenti, basati su tecnologie e formati standard, come XML e HL7 CDA, spostando così il focus dalle applicazioni ai documenti”Fonte: CARTELLA CLINICA ELETTRONICA E REFERTAZIONE ON LINE, www.sanita.forumpa.it/documenti/0/100/150/155/copertina.htm

(vedi nota nella pagina precedente)

Il Fascicolo Sanitario Elettronico

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“Il progetto muove dalla constatazione che molti Paesi europei hanno sviluppato sistemi di archiviazione elettronica dei dati sanitari ma che pochi di questi sistemi sono in grado di comunicare tra loro.”

“A settembre 2008 partecipano al progetto italiano le 10 regioni che al marzo 2008 erano al passo con le specifiche e i criteri di partecipazione indicati dal Dipartimento: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Provincia autonoma di Trento, Lombardia , Emilia - Romagna, Toscana, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria, mentre già si ha notizia di 3 Regioni che si aggiungeranno a breve.”Fonte:http://sanita.forumpa.it/saperi/story/smart-open-services-in-italia-tra-le-regioni-e-leuropa

Smart Open Services in Italia: tra le Regioni e l'Europa

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Gestione documentale nella ULSS 16

“Repository dei dati clinici”

“Collettore dei documenti di sintesi sul paziente prodotti in azienda e dalle strutture correlate con l’azienda”

“Si inquadra in un’architettura di sistema informativo basata sull’interoperabilità delle applicazioni”

Referti conservati in formato XML

Fonti: www.infocamere.it/osservatorio.htm e

www.infocamere.it/doc/denardi.ppt

Esempi dalle PA Venete: Azienda Ospedaliera-ULSS 16 di Padova

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32Marco Fioretti ([email protected]) 2009/03/30 Feltre, BLhttp://mfioretti.com Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Venetohttp://digifreedom.net Alcuni Diritti Riservati

“ogni cittadino trevigiano può accedere, da sabato 14 febbraio 2009, previo abbonamento, al proprio Libretto Sanitario Elettronico... visualizzare l’archivio storico della propria documentazione sanitaria, leggere, su un arco di tempo prescelto, il diagramma dei valori selezionati, e scaricare i propri dati sanitari in ogni luogo e in ogni momento”

“su un finanziamento iniziale di 500mila euro, è stato generato risparmio per il triplo del valore dell’investimento iniziale.”

Fonti: www.ulss.tv.it/magnoliaPublic/azienda/sala-stampa/focus/focus-1.html, www.pinobruno.it/?p=900

Esempi dalle PA Venete: il Fascicolo Sanitario Elettronico a Treviso

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"Chi controlla le mappe controlla come le persone vedono il mondo

("Mapping Hacks",O'Reilly)

Un Sistema Informativo Territoriale (SIT) è qualsiasi combinazione di database, software e hardware in grado di raccogliere, conservare, elaborare e visualizzare informazioni legate a una posizione geografica, o con una componente geografica

● Un SIT permette a tutti i suoi utenti di analizzare e correlare, spesso in forma di mappa a tema, tutte le informazioni contenute nel suo database

“A novembre 2006 il mercato mondiale di prodotti SIT sfiorava il miliardo di dollari. Gli introiti da servizi, hardware e software in ambito SIT arrivano a 10 miliardi di dollari l'anno(Fonte: www.ccwresearch.com.cn/en/research_text.asp?articleId=13937&Columnid=1008)

I sistemi informativi territoriali (SIT)

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Digitalizzazione di dati già esistenti:

Catasto, verde pubblico, reti fognarie, dei trasporti, energetiche, telecom

Censimenti e Servizi sociali, Cittadini con esigenze speciali (disabili, malati terminali, anziani)

Siti a rischio (zone sismiche, edifici pericolanti, discariche...)

Con tecnologie digitali che permettono:

grandi risparmi di spazio e denaro nella conservazione dei dati

analisi, preventivi, pianificazione e altri servizi possibili soltanto con le tecnologie di

indicizzazione, correlazione ed elaborazione rese disponibili dall'informatica

nonché (se Open Source): indipendenza da qualsiasi singolo fornitore, riuso di software e sviluppo

collaborativo, maggior facilità d'integrazione con altri sistemi

Usi dei sistemi informativi territoriali

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35Marco Fioretti ([email protected]) 2009/03/30 Feltre, BLhttp://mfioretti.com Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Venetohttp://digifreedom.net Alcuni Diritti Riservati

Praticamente tutti i software SIT Open Source salvano i dati come testo semplice o XML quindi scrivere filtri è molto facile

Ma molte organizzazioni (incluse Università e simili, che ottengono forti sconti sulle licenze) pretendono di ricevere i file di progetti SIT nei formati binari proprietari MXD di ESRI dai loro fornitori o consulenti

Il risultato?: “ESRI è riuscita a imprigionare quel segmento di mercato e tutti quelli che da esso dipendono nel loro formato MXD. I software di ESRI possono leggere quei file, ma non contengono alcuna funzione gratuita per convertirli ad altri formati, costringendo chiunque voglia cambiare programmi a ricreare a mano interi progetti SIT, strato per strato”

ArcView 3.X poteva salvare i file di progetto in formato ASCII (testo semplice) e ArcView 8.X poteva convertire i suoi file al formato della versione 3 ma “ESRI deve aver realizzato che questa era una via di fuga dalla prigione MXD e ha rimosso quei filtri nelle versioni successive”

Fonte: Benjamin Ducke, Oxford Archaeology Consultant

Le guerre dei formati: i signori dei SIT

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36Marco Fioretti ([email protected]) 2009/03/30 Feltre, BLhttp://mfioretti.com Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Venetohttp://digifreedom.net Alcuni Diritti Riservati

Diversi siti SIT pubblici forniscono

effettivamente mappe e/o foto in

formati che hanno bisogno di plugin o

altri programmi ESRI o Autodesk che

non sono disponibili o funzionano solo

parzialmente se non si usa Internet

Explorer e/o Microsoft Windows

Nell'esempio, il Servizio ortofoto della

Provincia di Venezia,

www.ambiente.provincia.venezia.it/

SIT in Veneto e formati aperti (1)

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Altre amministrazioni sono già riuscite a mettere in piedi

servizi SIT utilizzabili da qualsiasi browser e sistema

operativo:

25 febbraio 2009:l'Amministrazione Comunale di Montecchio Maggiore (VI) presenta

il nuovo portale per consultare tutta la cartografia relativa al Piano Regolatore

Generale, interamente realizzato con software Open Source e basato su formati aperti

Al momento “sono in fase di testing alcuni applicativi sviluppati internamente per la

localizzazione e archiviazione degli interventi di protezione civile, gestione energetica

del Comune, gestione delle idoneità di alloggio (basati su PHP, postgresql/postgis,

qgis e mapserver con pmapper). In fase di sviluppo anche una semplice applicazione

per recuperare dati da dispositivo GPS (da dare in dotazione ai mezzi di sgombero

neve)”

Fonte: Architetto Flavio Rigolon, Ufficio SIT di Montecchio Maggiore

SIT in Veneto e formati aperti (2)

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AutoCAD è presente nell'85% delle aziende e scuole che progettano o fabbricano qualcosa... è usato in architettura, progettazione d'interni, edilizia, ingegneria, urbanistica, impiantistica idraulica ed elettrica...

Negli anni 90 c'erano già più di due miliardi di progetti privati e pubblici, da componenti meccanici a edifici e ponti, nel formato proprietario DWG di AutoCAD

Strade, ponti, edifici...: il feudo di AutoCad

Quando nel 1988 dei concorrenti di AutoDesk hanno iniziato a produrre software più economici basati su formati equivalenti, AutoDesk ha lanciato campagne pubblicitarie centrate sul fatto che solo i loro prodotti erano in grado di tenere i progetti già esistenti completamente accessibili

Fonte: www.opendesign.com/about/whtpaper/whynot.htm,www.jidaw.com/certarticles/autocadcareer.htm,www.wikinvest.com/stock/Autodesk_(ADSK))

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Da: http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioConcorso.aspx?id=190638

AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA, PADOVA

“Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, a tempo indeterminato a n. 1 posto di assistente tecnico - operatore grafico CAD - Cat. C - per il Dipartimento

Interaziendale Area Tecnica”.

1. Commissione esaminatrice e prove d’esame

...

Le prove d’esame, ai sensi del suddetto decreto sono le seguenti:...Prova pratica: elaborazione di un disegno con utilizzo programma autocad.

Autocad nelle PA italiane

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La nuova legge regionale del Veneto può apportare grandi benefici: perché questo accada è necessario tenere conto di alcuni fattori e regolarsi di conseguenza in fase di applicazione pratica

Suggerimenti per trarre il meglio dalla nuova legge

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Patente Europea del Computer

Regione Veneto - BANDO DI CONCORSO PUBBLICO, PER ESAMI, PER LA COPERTURA DI N. 2 POSTI A TEMPO INDETERMINATO NELLA CATEGORIA B, POSIZIONE B3, PROFILO PROFESSIONALE COLLABORATORE PROFESSIONALE AMMINISTRATIVO – VIDEOTERMINALISTA, INTERAMENTE RISERVATO AI SOGGETTI DISABILI DI CUI ALL’ART. 1 DELLA LEGGE N. 68/1999. - In esecuzione della deliberazione della Giunta Regionale n. 1623 del 17.06.2008

REQUISITI DI AMMISSIONE

8. Titolo di studio:

attestato di qualificazione professionale almeno biennale con almeno 150 ore di informatica svolte all’interno di tale percorso formativo; ovvero

8.2. possesso di un diploma quinquennale ad indirizzo informatico; ovvero

8.3. possesso di un qualsiasi altro diploma almeno biennale congiuntamente: ad un corso legalmente riconosciuto di informatica o alla patente europea del computer...

PROVE E MATERIE D’ESAME - PROVA TEORICO PRATICA:

La prova teorico-pratica... consisterà nella copiatura ed elaborazione di un testo con utilizzo di Microsoft Word e/o Microsoft Excel in ambiente Windows...

Fonte: www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/5EAD4CE5-77B5-4F49-8734-BC2F4F7DE910/0/BandoB3L68.pdf

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 92 del 7 novembre 2008

Pag: 42: REGIONE DEL VENETO - Concorso pubblico, per titoli ed esami, per n. 4 posti, a tempo indeterminato, dei quali n. 1 riservato ai soggetti di cui all’art. 96, comma 3, della Lr n. 1/2008 da inquadrare nella Categoria B, posizione B3, profilo professionale collaboratore professionale amministrativo.

Pag 45: La prova teorico-pratica... consisterà nella copiatura ed elaborazione di un testo con utilizzo di Microsoft Word e/o Microsoft Excel in ambiente Windows...

Prova Orale: ...Elementi di informatica di base, con riferimento ai software applicativi più frequenti (es: Word, Excel, Outlook, Internet Explorer…)

Fonte: http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/stampapdfburv.aspx?num=92&date=07/11/2008

Patente Europea del Computer (2)

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Enaip Veneto - Centro di formazione professionale accreditato - www.enaip.veneto.it

“offre anche la possibilità di accedere agli esami ECDL (Patente europea del computer)”

Patente Europea del Computer (3)

Fonte: www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/3A84549E-2604-461E-B8A4-37D8FC2A04E3/0/CFPVerona2008.pdf

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Toscana, legge n. 1, 26 gennaio 2004:

Art. 4: “[I principi e le linee guida di tutte le azioni di e-government includono] l'uso, per tutte le informazioni

che devono essere disponibili al pubblico, di standard e formati di file aperti”

Emilia Romagna, legge n. 11, 24 maggio 2004:

Art. 5: “Per garantire a tutti i cittadini la maggior libertà possibile d'accesso ai documenti pubblici, la regione

promuove attivamente l'uso di formati di file e database in formati non proprietari”

(traduzioni approssimate, originali su www.cesda.it/quadernidae/pdf/Pietrangelo_DAE2004.pdf)

Puglia: proposta presentata il 28 marzo 2009 alla Giornata del Software libero di Lecce

www.ossblog.it/post/4754/giornata-del-software-libero-a-lecce

Testo della proposta: www.salug.it/~fabioviola/pdf/proposta-198A-VIII.pdf

Campania: proposta di legge attualmente al vaglio del Consiglio per la votazione finale

(www.openmind05.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=36)

Altre leggi regionali su software e formati liberi (elenco parziale)

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Basta l'Open Source per evitare guai e sprechi con i formati?

Forse!

Molte degradazioni di file multimediali hanno ragioni tecniche intrinseche, non legali, e possono addirittura

avvenire anche quando non si cambia formato: i file JPEG modificati e risalvati in formato JPEG hanno

comunque qualità inferiore degli originali.

Anche se per cause diverse, si possono perdere dati, di fatto, anche con software Open Source, se un formato

non è documentato e si perde il codice sorgente del programma corrispondente:

Oltre che alla NASA, questo è effettivamente capitato agli Archivi di Stato Britannici (http://news.bbc.co.uk/2/hi/technology/6265976.stm)

Che senso ha, fra programmi Open Source che non devono imprigionare i loro utenti, sprecare risorse per

scrivere filtri fra l'uno e l'altro se non è assolutamente indispensabile? Cfr http://digifreedom.net/node/56)

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I limiti dei filtri di conversione fra formati (3)

Conclusione:

L'unica soluzione accettabile è limitarsi (in ogni campo

dell'informatica):

Al minor numero possibile di formati

davvero aperti

indipendenti da qualsiasi singolo programma software (anche

Open Source)

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Quando il formato più semplice è sufficiente: esempio da Belluno

Provincia di Belluno: dati Istat scaricabili in formato .XLS, CSV o PDF.

La versione Excel non è scaricabile da Linux (“se vedi questo messaggio, significa che il tuo browser non supporta i file Web archive o che stai aprendo questo file con una versione di Excel anteriore al 2002 (XP)”)... e non serve affatto!

La versione CSV (testo semplice) è utilizzabile senza problemi da con qualsiasi software, su qualsiasi sistema operativo, consuma meno spazio e banda e (in questo caso) non causa alcuna perdita d'informazione

Everything should be made as simple as possible, but not simpler. A. Einstein

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Art 3.1: La Regione Veneto promuove e incentiva l'uso di formati digitali aperti e non proprietari, per la documentazione elettronica e le basi di dati

Accettare solo file OpenDocument in gare, appalti, concorsi, e qualunque altro documento elettronico da ufficio che le PA hanno bisogno di ricevere da cittadini e imprese

Pubblicare in rete, quando effettivamente serve, i documenti da ufficio che devono essere completi di metadati e/o modificabili dai cittadini solo in formato OpenDocument

Ricordare sempre che esistono filtri ODF gratuiti per MS Office e validatori automatici di file in formato ODF

Suggerimenti

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Art. 5.4.c: “promuovere attività di formazione e informazione dirette alle amministrazioni locali e alla PMI”

Formare correttamente = :Finanziare di preferenza corsi ECDL con software liberoPrevedere esplicitamente nei concorsi pubblici prove d'esame con software libero

Suggerimenti (2)

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Art. 7.1: “La Giunta Regionale... approva un programma di ricerca specifico per lo sviluppo di programmi per elaboratore da rilasciare sotto licenza di software libero”

Ottimizzare i fondi: finanziare lo sviluppo di software libero prima e soprattutto in quei settori (es. CAD) dove le alternative non sono ancora mature e/o non sono disponibili formati liberi

Suggerimenti (3)

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Art. 5.4.a: “censire, aggiornare, gestire e pubblicizzare una mappa delle richieste, delle competenze e delle esperienze disponibili sul territorio”

Art. 5.4.d: “promuovere forme di coordinamento interregionale e collaborazione”

Fare rete a tutti i livelli, continuamente:

Cfr leggi nelle altre regioni

Collaborare fra PA locali, fra regioni e PA centrale... per praticare il riuso nel miglior modo possibile

Suggerimenti (4)

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52Marco Fioretti ([email protected]) 2009/03/30 Feltre, BLhttp://mfioretti.com Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Venetohttp://digifreedom.net Alcuni Diritti Riservati

Dematerializzare!Perché porsi il problema del formato con cui pubblicare in rete una richiesta di certificati quando con la carta d'identità elettronica l'intera procedura potrebbe avvenire al computer?

Usare la tecnologia giusta nel modo giusto e più semplice possibile:

Es: evitare macro inutili nei file da ufficio

Ridurre il numero dei formati, non delle applicazioni!

Suggerimenti (5)

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Aumentare l'interattività e la partecipazione attiva dei cittadini nella creazione e gestione dei dati

Cfr intervento a GFOSS Day 08)

Pubblicare i dati grezzi con licenze (es Creative Commons o Gnu FDL) che ne permettano il riuso

Oltre i formati

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Seminario sui formati al LEM, Scuola S. Anna:

 http://mfioretti.com/it/come­formati­dei­file­favoriscono­

innovazione­cittadinanza­attiva­mercati­davvero­liberi

Intervento sui SIT liberi per aumentare l'interazione con i 

cittadini, GFOSS 2008 – Vedi http://mfioretti.com

Possibili trappole in OpenDocument:

http://robertogaloppini.net/2007/04/01/file-format-hidden-traps-in-opendocument-or-any-other-open-standard-and-

how-to-avoid-them/

Risorse utili

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55Marco Fioretti ([email protected]) 2009/03/30 Feltre, BLhttp://mfioretti.com Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Venetohttp://digifreedom.net Alcuni Diritti Riservati

Questa presentazione è disponibile (in formato PDF e OpenDocument) su http://mfioretti.com

Per saperne di più su formati liberi, contattarmi e condividere sviluppi interessanti:

Visitare http://mfioretti.com oppureScrivere a [email protected]

Grazie per l'attenzione!

Conclusioni