161762488 libro diagnosi orientale come leggere il corpo ohashi naturopatia

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Capitolo 1Cos’e la diagnosi orientale?

Molto tempo prima dei raggiX, della TACe degli esami del sangue, i guaritori tradiziona-li usavano metodi non invasivi per valutare lasalute, le inclinazioni e il carattere delle perso-ne. Dalla loro indagine conoscitiva e derivatoun profondo riconoscimento dell’unita di men-te, corpo e spirito. Per il diagnostico orientaleil corpo e la manifestazione fisica dell’anima.Anima e corpo formano un’unita inscindibile.Il corpo e nello stesso tempo manifestazione esimbolo dello spirito.

La diagnosi orientale e l’arte di scorgere oltrela superficie e di arrivare nel profondo; e l’ar-te di rivelare la verita interiore. In questo libronon vi parlero solo di salute, della vostra salute,ma anche dicome la vostra natura spiritua-le si rivela nelle caratteristiche fisiche del vo-stro corpo. Vi aiutero a vedere a fondo la vostranatura e il vostro essere. Vedrete oltre i pregiu-dizi piu radicati, i sensi di colpa, le concezionisbagliate e scorgerete la parte di voi stessi piuprofonda ed essenziale.

Tutti si interrogano sulle questioni fondamen-tali dell’esistenza umana:chi sono? Quali sonole mie forze? E le mie debolezze? Quale l’in-dirizzo della mia vita? Vi insegnero a leggereil vostro corpo come un libro che contiene larisposta a tutte queste domande.

E mia intenzione mostrarvi i vostri punti forti,cio in cui siete solidi, evoluti e dotati. Voglioche conosciate le vostre qualita! Desidero chesviluppiate una stima profonda nei confronti divoi stessi.

Piu si ha consapevolezza delle proprie forze epiu diventa facile scegliere seguendo la direzio-ne delle proprie inclinazioni e della propria feli-cita. La consapevolezza di se migliora la qualitadella vita.

Non dovete cambiare per essere felici.E suf-ficiente conoscere e sviluppare l’aspetto positi-vo che si ha dentro di se. Avete gia tutto cioche vi serve per essere felici. Siamo pieni diidee sbagliate su noi stessi. Quasi tutti, al giornod’oggi, ritengono che ci sia qualcosa di sbaglia-to dentro loro stessi e pensano di dover cambiareper essere felici. Questo atteggiamento li portaa sentirsi inferiori e perennemente in colpa.

Io affronto la vita in modo diverso. Ognunodi noi ha gia abbastanza cose buone dentro dise: siamo potenzialmente felici. Dobbiamo so-lo imparare a conoscere e a sviluppare i nostriaspetti positivi.

Approfondendo la conoscenza di noi stessi,cominciamo a scorgere le nostre debolezze e lenostre forze. La diagnosi orientale ci insegna aguardare le nostre debolezze nel giusto modo:esse non sono piu motivo di disagio e insod-disfazione, ma diventano linee di condotta delnostro comportamento.

Consideriamo, per esempio, il caso in cui ilvostro intestino non funzioni perfettamente. In-vece di usare questa informazione per criticarevoi stessi, potete usarla per il vostro benessere:trattando con rispetto e delicatezza questa partedel vostro corpo. Conoscendovi meglio, potetescegliere gli alimenti con maggiore attenzione

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Diagnosi Orientale, come leggere il corpodi Wataru Ohashi

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oppuredecidere di masticare accuratamentee di mangiare con serenita e senza fretta. Unpo’ alla volta il vostro intestino migliorer a,si rafforzera; riuscirete a vedere le cose conmaggior chiarezza e crescera la fiducia in voistessi. E questo il modo, quindi, di usare la pro-pria conoscenza per ottenere felicita e non perincoraggiare autocritica e infelicita. Piu specifi-catamente due sono gli insegnamenti fondamen-tali che troverete in questo libro. In primo luogoun modo nuovo di guardare a se stessi e agli al-tri, basato sugli antichi metodi di diagnosi orien-tale. Arriverete a capire cheogni tratto, ognimovimento, ogni ruga del vostro volto ha unsenso. E arriverete a comprendere il signifi-cato specifico di ciascuno di questi tratti, diquesti movimenti, di queste rughe. Attraversoquesto processo, capirete una verita fondamen-tale nella vita degli uomini:che le risposte alledomande piu profonde, piu grandi, sono giadentro di noi.

I miei studenti mi chiedono sempre: “Oha-shi, dove devo recarmi per essere ‘illuminato’?In Giappone o in India? Devo studiare con quelguru o piuttosto con quell’altro?”. E ancora michiedono: “Cosa posso fare per migliorare lamia salute?”; oppure “Cosa devo fare della miavita?”. Ci si rivolge sempre a qualcuno o a qual-cos’altro per dare una risposta a queste doman-de. Molte persone spendono somme enormi didenaro perche un’altra persona parli loro di lo-ro stessi o le aiuti a capire chi sono realmente.Eppure piu denaro spendono piu sono confuse edeluse.

Le risposte vivono dentro di noi, non dobbia-mo cercarle all’esterno.Agli studenti che mi rivolgono domande di que-sto tipo, do una risposta molto semplice, che epero la chiave di ogni possibile risposta. Di-co loro: “La risposta siete voi”. Intendo direche le risposte a tanti dubbi e problemi sono giasegnate dentro voi stessi. Bisogna solo saperletrovare.

Non e necessario andare da uno specialista,ne assistere a stremanti conferenze di self-help.E sufficiente imparare a leggere il proprio li-bro, le cui parole sono scritte sui tratti del vostrocorpo.

Prima di iniziare le mie lezioni, chiedo sem-pre agli studenti di togliersi le scarpe. E un ge-sto che appartiene alla tradizione giapponese:noi non entriamo mai in una casa con le scarpe.Spesso prendo a caso alcune paia di scarpe deimiei studenti e, senza chiedere a chi apparten-gono, ne leggo le suole per conoscere le storiedella personalita, della parte piu profonda e inti-ma di quelle persone. “Questa persona soffre didolori lombari”, dico. E inevitabile che la per-sona in causa si scopra con un risolino imbaraz-zato. “Oh, pero vedo anche un intestino in for-ma perfetta, una forte volonta, un atteggiamentopositivo nei confronti della vita”. E procedo inquesto modo. “Continua cosı, questo atteggia-mento ti consentira di avere successo nella vita.”aggiungo. “Fa attenzione ai reni, sono un po’deboli”. Poi mi sposto a un altro paio di scar-pe e faccio di nuovo le mie osservazioni. “Quivedo una persona molto ostinata”, dico con to-no ironicamente grave. “Dovremmo applicare aquesta persona un buon trattamento di Ohashia-tsu per farla rilassare un po’ ”. Gli studenti simettono a ridere. “L’ostinazione deriva da unamilza debole”, continuo. “Questa persona e as-sai determinata, ma frustrata.Deve imparare avedere le sue qualita e ad apprezzare le cosepositive che ha gia portato a termine”.

E cosı di seguito. Molti si meravigliano diqueste mie analisi e sono portati a pensare chesi tratti di uno spettacolo un po’ magico, ma inrealta si tratta solo di conoscenza, sapere.

La diagnosi orientale vi insegnera a vedereoltre la superficie del vostro corpo e ad arriva-re alla profondita del vostro essere. Per otte-nere questo risultato, pero, dovete imparare an-che a vedere cio che esiste di positivo in voistessi e negli altri. La diagnosi orientale e unostrumento per una vita serena e felice, purchevi sforziate a sviluppare l’aspetto positivo dellavostra personalita. Questa capacita vi permet-te di resistere, di costruire e, infine, di vivere inprosperita.

In secondo luogo da questo libro impareretea sviluppare e a coltivare il vostro buon senso.Questo vi aiutera a pensare in modo piu apertoe naturale. La vostra mente superera la dicoto-mia fra bene e male e svilupperete un approccio

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. . . come una foglia nel vento. . .

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olistico alla vita. Vedrete che ogni cosa ha ilsuo opposto e che questi due elementi forma-no un’unita inseparabile.Non siete una perso-na debole o forte; ma siete debole e forte allostesso tempo!

Questa e una differenza fondamentale fra lacultura orientale e quella occidentale. Gli oc-cidentali procedono per assoluti: una cosa epositiva o negativa, forte o debole, giusta osbagliata.

In Oriente, invece, vediamo ogni cosa comedebole e forte nello stesso tempo. Un alberoche si piega facilmente viene considerato debo-le. Quello stesso albero, pero, possiede la forzadi abbandonarsi a un vento impetuoso. Percio,mentre gli altri alberi vengono abbattuti dallaviolenza del vento, esso riesce a sopravvivere.La flessibilita dell’albero ne costituisce la forza.Faro un altro esempio.Secondo la medicinaoccidentale, una persona che presenti sintomidi malattia e un malato. Questa considerazio-ne “inquadra” gi a la persona e la terapia chegli viene prescritta.Secondo la tradizione terapeutica orientale,al contrario, nella persona malatae in corsouna lotta fra malattia e salute. Se in quel mo-mento la salute fosse completamente assente,il paziente morirebbe. Ammalarsi, come sisuol dire, fa bene: e segno di salute.Finchesi e malati, si e vivi. E finche si e in vita sipuo sempre guarire. Un morto invece non hapossibilita alcuna di guarigione.

Per questo motivo l’approccio del guaritoreorientale e teso a stimolare le forze della salutenel paziente. I nostri metodi terapeutici, quindi,sono molto diversi da quelli in uso in Occidente.Questo principio – e il nostro modo di ragionare– vi saranno piu chiari quando arrivero a spie-gare i diversi metodi di cura di diversi disturbifisici.

Alcuni anni fa una coppia arrivo nel mio stu-dio per un consulto; l’uomo era gia stato visitatoda molti dottori e lamentava piu di trenta distur-bi. La moglie mi disse: “Ohashi, non pensa chemio marito sia molto malato?”.

Mi alzai e poggiai le mani sulle spalle del-

l’uomo, guardandolo con ammirazione. Poi dis-si: “Lei e la persona piu sana che io abbia maiincontrato. Se io avessı uno solo dei suoi distur-bi sarei kaputt: morto! Lei, invece, pur aven-do piu di trenta disturbi continua a muoversi, acamminare.E ancora vivo e questo e indice diuna grande forza e di una salute eccezionale”.

Quell’uomo era talmente grato delle mie pa-role che si mise quasi a piangere. Tutti lo aveva-no bollato come un malato. Nessuno gli avevadato una minima speranza di guarigione. Io lofeci ed ebbi ragione perch e in seguito la salutedi quell’uomo e realmente migliorata.

In Oriente ogni cosa viene considerata comeun’unita dialettica di opposti, non come la som-ma matematica di un elemento e di un altro. Ilparadosso esiste in tutte le cose.

Se in una persona o in una cosa si vede soloil male, avremo un’immagine parziale di quellapersona o di quella cosa. Questo non ci con-sente di cogliere a pieno le possibilita che unapersona o una situazione custodiscono al lorointerno. In questo modo la speranza si attenuao viene meno perche non si hanno motivi persperare. Di conseguenza non potrete alleviare lasofferenza. Se vi aprite invece all’aspetto positi-vo presente in ogni persona, in ogni situazione,scoprirete un atteggiamento nuovo verso la vita,starete molto meglio e vivrete piu felici.

Non intendo con cio dire che l’Oriente sia su-periore all’Occidente. Credo, invece, che essisiano entrambi necessari al mondo. La medici-na occidentale ha realizzato scoperte miracolo-se, eccezionali, di cui ha usufruito l’umanita in-tera. Ma altrettanto importanti sono la filosofia el’approccio orientali, che si avvalgono di meto-di piu delicati, piu interessati a scoprire la causadei disturbi ed efficaci quanto quelli della medi-cina occidentale. Cio che conta e che entram-bi i metodi terapeutici – l’orientale e l’occiden-tale – hanno una loro collocazione nella realtadella guarigione. Occidente e Oriente sono op-posti, complementari e sono entrambi parte delmondo.

In questo libro, mi soffermero sui metodi usa-ti nell’arte terapeutica della tradizione orienta-

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le. Per aiutarvi a capire la diagnosi orientale,e la concezione filosofica che la sopporta, a vol-te opporro i metodi orientali a quelli occidentali.Una volta afferrato il mio metodo, capirete tutta-via che sono entrambi validi. La scelta dell’unoo dell’altro in qualsiasi momento dipende dallasituazione che state affrontando e dai problemiche dovete risolvere.

1.1 Come usare questo libro

Ognuno di noi – quali che siano la nostra iden-tita e il grado di conoscenza che abbiamo rag-giunto – deve avvicinarsi alla disciplina delladiagnosi orientale con una mentalita da studen-te. Studio diagnosi orientale da 25 anni e con-tinuero a farlo, da studente, per il resto dellamia vita. Questa mia disposizione da prin-cipiante e una garanzia ad imparare semprequalcosa di nuovo. Nel corso di questo proces-so conoscitivo, spero di approfondire anche lamia comprensione della vita che costituisce, inultima istanza, lo scopo di questa pratica.

L’acquisizione della conoscenza e uno sfor-zo che si protrae una vita intera. Ogni qualvoltami guardo allo specchio o esamino il mio visoscopro sempre qualcosa di nuovo. Un giornoil mio viso e chiaro e sereno, un altro e scuroe accigliato. Mi chiedo: “Cosa mi sta comu-nicando oggi il mio corpo? Come devo adat-tarmi alle mie trasformazioni?”. La trasforma-zione dell’individuo: questa e la mia materia distudio.

Quando osservo i volti della gente, vedo ilcambiamento delle loro condizioni e imparo dailoro volti e dalle loro posture, dal modo di cam-minare, di parlare, di gesticolare. Scopro congioia la creativita illimitata dell’universo e, al-lo stesso tempo, riconosco la similitudine deimodelli comuni.

Il processo di conoscenza dura tutta la vi-ta. Percio siamo sempre studenti. La diagno-si orientale e lo strumento a nostra disposizio-ne per scoprire la saggezza della vita.L’abi-lit a nella diagnosi orientale dipende esclusi-vamente dal grado di sviluppo della propria

persona. Se si presuppone di sapere gia qual-cosa, si avranno meno possibilita di raggiunge-re una conoscenza maggiore o una comprensio-ne piu profonda. In questo caso si e fagocita-ti dal sentimento di autosufficienza e dalle pro-prie idee ristrette. Ma se si resta sempre nelladisposizione d’animo e di apprendimento del-lo studente, conoscenza e capacita ne trarrannovantaggio e cresceranno. La vita vi sorprenderasempre con nuove conoscenze e nuova com-prensione. E l’ampliamento della saggezza viportera a guardare il vostro volto e quello deglialtri con uno sguardo piu fresco e sereno. Vedre-te sempre piu chiaramente che ognuno di noi euna manifestazione unica dell’infinito universo.Ricordatevi sempre che piu amerete e capiretela gente e piu questa si rivelera a voi, maggioresara, quindi, l’aiuto che potrete fornirle.

Quali che siano i motivi che vi hanno porta-to a leggere questo libro, fatelo sempre con ladisposizione dello studente. Comportatevi daprincipiante e trarrete da esso, e dalla vita ingenerale, un enorme beneficio.

Per una proficua lettura di questo libroe fondamentale anche abbandonare qualsiasipregiudizio di carattere etnico o razziale.

Ogni gruppo etnico e contraddistinto da trattifisici particolari. I giapponesi, i cinesi e gli altripopoli orientali hanno occhi un po’ “speciali”,pelle gialla e capelli neri. Di solito sono anchepiu bassi degli occidentali. Molti abitanti del-l’Europa Orientale hanno nasi grandi e capellicrespi. Molti svedesi hanno pelle e capelli chia-ri. Gli africani hanno la pelle nera, gli occhiscuri e i capelli crespi e, spesso, labbra pronun-ciate. Gli abitanti dell’Italia meridionale hannopelle e capelli scuri; molti hanno il naso grande;il cosiddetto naso “romano”. Gli arabi hannopelle, capelli e occhi scuri; molti di essi hannobocche grandi con labbra pronunciate. Gli in-diani d’America hanno volti larghi, zigomi altie pelle scura; molti di essi hanno capelli lisci.

Ogni gruppo etnico e razziale possiede perciocaratteristiche somatiche proprie; quando si esa-mina una persona, bisogna collocarla all’inter-no del gruppo etnico di appartenenza per capirele informazioni comunicate dal suo volto. Piu

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avanti, per esempio, imparerete che il labbro in-feriore rivela le condizioni dell’intestino crasso.Per capire se il labbro di una persona e gonfio oteso, dovete confrontarlo con il volto e la boc-ca tipici della stessa persona.E evidente che,se volete comprendere realmente le condizionidi salute di una persona, non potete paragona-re le labbra di un afro-americano con quelle diun americano di origini tedesche o il naso di ungiapponese con quello di un siciliano.

Non esistono solo motivi d’ordine pratico perliberarsi dai pregiudizi razziali, ma c’e anche ilfatto che chi possiede simili pregiudizi ha unacomprensione della vita molto limitata. Conla diagnosi orientale cerchiamo di capire comel’infinito si manifesta nel finito, come ciascu-no di noi e una manifestazione unica del divi-no. Se avrete la possibilita di studiare le infi-nite variazioni del volto e del corpo umani at-traverso la diagnosi orientale, come e accadutoa me, acquisterete una maggiore comprensionedella bellezza di ogni persona e di tutto il genereumano.

1.2 Diagnosi orientale:quattro verit a fondamentali

Cominciamo con le quattro idee che sono allabase della diagnosi orientale.

Tutti i fenomeni sono formati da opposti. Lacontraddizione e presente in tutte le cose. In na-tura troverete sempre l’interazione degli oppo-sti, senza i quali la realta fisica non esistereb-be. Facciamo un esempio: ogni giorno e for-mato dalla luce e dal buio; il genere umano eformato dall’uomo e dalla donna; il “caldo” nonesisterebbe se non ci fosse il “freddo”. Il cer-vello ha un emisfero destro e uno sinistro, cia-scuno dei quali attiene a funzioni complemen-tari. Ogni cosa ha una sinistra e una destra, undavanti e un dietro, un alto e un basso. Senzagli opposti, le cose che esistono sulla terra sa-rebbero indistinguibili. La vita sarebbe informe,confusa.

In Oriente siamo soliti dire cheun estremogenera il suo opposto. Un uomo povero puo

diventare ricco, un malato puo guarire, unapersona sana puo ammalarsi, un uomo riccopuo diventare povero. A condizioni estremecorrisponde una maggiore possibilita di cam-biamento verso l’opposto di quell’estremo.Ogni difficolta puo trasformarsi in un vantaggio.

Intendo dire che, per quanto negativa possaessere la vostra condizione, esistono enormi po-tenzialita di sviluppo, di miglioramenti e di fe-licita. Dovete cercare questo aspetto positivo,buono e svilupparlo, farlo crescere. Questa e lavostra risposta. Il vostro atteggiamento verso larealta puo essere la base di un cambiamento po-sitivo. Ma i fatti sono fatti; d’accordo avete unproblema. Vi chiedete: come affrontero questoproblema? Che tipo di risposta daro? Vi arren-derete perche pensate che si tratta di un’impresaal di sopra delle vostre possibilita o piuttosto af-fronterete il problema come un’opportunita chevi si presenta? Il modo di guardare al problemadetermina anche il modo di risolverlo. L’atteg-giamento da tenere dipende da voi.Modificate il vostro atteggiamento e quelproblema vi si presentera sotto una nuova luce.

Ancora qualche esempio. Quando arrivai ne-gli Stati Uniti ebbi molte difficolta. Una notte –ricordo – ero molto depresso: da solo nella quie-te della mia stanza, mi misi a piangere a dirotto.Quando riuscii a smettere, compilai un elenco ditutti i miei problemi: essi mi apparivano enormi.L’elenco era il seguente:

1. Sono giapponese. Essere giapponesi inGiappone e una buona cosa, ma e moltodifficile essere giapponesi in America. Bi-sogna adattarsi a molte cose quando si vi-ve in un paese straniero e io faccio fatica arapportarmi alla cultura, ai costumi e allesperanze americane.

2. Non parlo bene l’inglese; riesco a capire afatica le persone quando parlano in inglese.

3. Non ho soldi ma, siccome non parlo be-ne l’inglese, difficilmente trovero un buonlavoro.

4. Non ho ne famiglia ne amici;sono solo.Non posso chiedere aiuto a nessuno.

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Questi erano i miei problemi principali che,a loro volta, mi creavano altre difficolta efrustrazioni nel corso della giornata.

Dopo aver compilato quell’elenco, meditaiper un po’ e dopo guardai di nuovo l’elenco ren-dendomi improvvisamente conto chequelli chemi apparivano come problemi erano propriole occasioni che potevo sfruttare! Riscrissipercio il mio elenco, punto dopo punto, comesegue:

1. Sono giapponese. Sfruttero al massimoquesto fatto. Posso insegnare diagnosiorientale e Ohashiatsu agli americani. Poi-che sono di bassa statura, ho il naso picco-lo e gli occhi a mandorla, saro credibile erispettato nel mio lavoro.

2. Non parlo bene l’inglese. Fantastico! Nonsono costretto ad ascoltare le critiche deglialtri. Staro in pace.

3. Non ho soldi. Formidabile! Nelle miecondizioni anche venticinque cents saran-no piu di quanto possedessi prima. Possosolo migliorare. Sono gia sulla strada delsuccesso.

4. Non ho ne amici ne famiglia.Eccezionale!Non sono schiavo delle loro aspettative odei loro consigli. Non sono costretto ailegami familiari o sociali. Sono libero.

Appena smisi di considerare queste situazio-ni come problemi, riuscii a vivere meglio e misentii piu libero e felice. Cosa avevo fatto? Ave-vo guardato ai problemi per quello che in realtaerano: le mie opportunita. La realta non si eramodificata. Era cambiato solo il mio approccioalle cose, che pero aumentava le mie possibilitadi migliorare la mia vita e di progredire.

La aria condizione miglioro realmente.Quando iniziai a insegnare diagnosi orientale eOhashiatsu a New York avevo pochi studenti.Ma le cose cambiarono molto in fretta e oggiho 2.000 studenti e ho aperto molte scuole ne-gli Stati Uniti e in Europa. L’Ohashi Instituteericonosciuto e apprezzato in tutto il mondo.

Le difficolt a sono i semi della fortuna. Cipermettono di vedere a fondo dentro noi stes-si, per scoprire la nostra identita reale. Es-se ci fanno anche apprezzare i vantaggi a no-stra disposizione. Ognuno di noi ha qualcosadi buono dentro di se: capacita particolari, atti-tudini. Dobbiamo avere il coraggio di sfruttarequeste nostre doti e abilita se vogliamo riuscirenella vita. Il concetto di contraddizione superai confini dell’Oriente. Il filosofo greco Eracli-to baso su questo concetto tutta la sua filoso-fia. “L’opposizione conduce all’accordo”, cosıscrisse Eraclito. “Dalla disarmonia nasce l’ar-monia piu perfetta (. . . ).E grazie alla malattiache si apprezza la salute,e grazie al male chesi apprezza il bene,e grazie alla fame che lasazieta e piacevole ede grazie all’inquietudineche la pace da gioia”.

Le difficolt a generano sviluppo e successo.Affrontatele con amore e troverete le rispo-ste che cercavate. Una volta un mio studentemi confesso di essere disperato a causa dei suoinumerarsi problemi. Gli dissi: “Poiche non haisperanze, stai anche bene.”

Egli fu sconvolto da questa mia affermazio-ne che mi affrettai a spiegare in questi termini:“Siamo tutti disperati; la comprensione di que-sta realta, pero, puo renderti felice. Se credi diessere davvero disperato, qualsiasi cosa tu fac-cia si rivelera positiva, di buon auspicio. Eri cosıdisperato e sei riuscito a fate tutto quello che haifatto? Sei sorprendente. Mi alzai in piedi e glistrinsi la mano: “Congratulazioni, giovanotto,sei una persona straordinaria”.

Questa e la mia filosofia:il riconoscimen-to di cio che si possiede e l’autostima sono lachiave della felicita. Se vi considerate senzasperanze, apprezzerete fino in fondo ogni vostraazione e tutto cio che vi viene concesso. Se con-siderate i fallimenti parte del vostro destino, essinon saranno poi cosı dolorosi.

Sono nato nel 1944, in una cittadina neipressi di Hiroshima. Nei miei primi tre annidi vita, rischiai di morire tre volte . La primavolta fu nel 1945 quando la mia citta fu bombar-data con esplosivi convenzionali; poco dopo suHiroshima fu sganciata la bomba atomica. For-

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tunatamente, la mia famiglia viveva in una zonalontana dal luogo dell’esplosione atomica, male conseguenze del bombardamento conven-zionale sulla mia citta natale furono disastro-se. Fui colpito da diarrea, disidratazione eda tutti gli altri disturbi legati alle pessimecondizioni igieniche. Un dottore della mia cittalotto molto per mantenermi in vita. Eppure sonosopravvissuto. In due anni, ebbi due incidenti,ognuno dei quali avrebbe potuto uccidermi. Masono sopravvissuto anche a quelli.

Adesso, nel 1991, ho 47 anni. Sono moltocontento di essere vivo; sono vissuto 44 anni piudi quanto mi potessi aspettare. Se anche dovessimorire domani, nessuno potrebbe dire che so-no morto giovane. Ohashi ha gia vissuto piu diquanto si potesse aspettare. Per me ogni giornoe una specie di indennita accessoria.

I piaceri autentici della vita derivano dallasemplicita, manoi non sappiamo apprezzarele gioie semplici perche ci aspettiamo sem-pre troppo dalla vita . Quando si hanno trop-pe aspettative, si perde la capacita di apprezzarequalunque cosa, persino se stessi.

Guardate con amore alla vostra debolezza, ri-conoscete il carattere limitato delle vostre op-portunita di successo e sarete in grado di apprez-zare ogni cosa. Avete fatto un ottimo lavoro,siete una persona in gamba.

Il principio degli oppostie molto antico. Es-so era alla base del primo libro di medicina dicui si abbia notizia,Canone di medicina inter-na dell’Imperatore Giallo, un’eccezionale ope-ra cinese sulla quale si fonda l’intera medicinaorientale. Questo libro espone la filosofia degliopposti in quantoyin e yang. le due forze chespiegano qualsiasi fenomeno naturale. Lo yinviene descritto come la forza espansiva dell’u-niverso. Esso origina forza centrifuga; rende lecose alte, umide, sciolte e femminili. Lo yangviene invece descritto come la forza contrattiva,che causa un movimento centripeto; esso ren-de le cose piccole, asciutte, rigide e maschili. InOriente queste due forze primordiali sono consi-derate degli archetipi; esse sono ritenute cioe ledue forze fondamentali da cui derivano tutti i fe-nomeni della realta fisica. Tornero su questi due

concetti piu avanti, e con maggiore profondita,mettendo in luce le caratteristiche yin e yang nelcorpo umano e nei modelli di comportamento.Mi occupero anche dello yin e dello yang secon-do l’approccio orientale per correggere diversisquilibri del nostro corpo.

Ogni essere umanoe unita dı corpo, mentee spirito. Non c’e separazione alcuna fra que-ste caratteristiche dell’uomo. Il corpo non po-trebbe esistere senza la mente e l’anima e, allostesso modo, ne la mente, ne l’anima avrebberosenso senza il corpo. Questi tre elementi forma-no un’unita. Nessun problema puo essere risol-to senza prendere in considerazione ciascuna diqueste realta.

Quando parlo di diagnosi orientale, dicospesso che un sintomo denota caratteristiche fi-siche, psicologiche e spirituali. Questo perch ela realta fisica e un sintomo di quella mentale edi quella spirituale.E, infatti, grazie allo spiritoche noi esistiamo.

L’intero puo essere visto in ciascuna dellesue parti costitutive. Nel microcosmo possia-mo scorgere il macrocosmo e viceversa. In altritermini: in ogni singola parte del corpo possia-mo ritrovare il funzionamento del corpo nellasua globalita. Esaminando il volto di una per-sona, possiamo osservare le condizioni del si-stema nervoso, dell’apparato digerente e circo-latorio, del cuore, degli organi sessuali, dei reni,del fegato, della cistifellea e della milza. Possia-mo inoltre scoprire molti tratti della personalitadel soggetto, per esempio le sue inclinazioni eattitudini, l’energia e le debolezze. Il volto diuna persona ci rivela i segreti del corpo e dellospirito.

L’energia scorie in tutto il corpo attravertsocanali perfettamente organizzati, detti anchemeridiani. Questi ultimi formano dei veri e pro-pri fiumi di energia che circola dalla testa ai pie-di, creando una rete di collegamento fra ognicellula e organo e tutte le altre parti del corpo.Piu avanti imparerete come analizzare i singolimeridiani per scoprire le condizioni di salute deisingoli organi.

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L’unita della vita e un fenomeno grandioso.Da un punto di vista teorico, nel corso dei se-coli, tutte le filosofie e religioni piu importantihanno evidenziato questa unita. Essa costituiscela base di ogni dottrina. “Ascolta Israele il Si-gnore Nostro Dio: il Signore e uno”, e solo unadelle molte espressioni di questo principio basi-lare. La diagnosi orientale, basata anch’essa suquesto principio di unita, non e quindi sempli-cemente una tecnica o uno strumento, ma ancheun percorso filosofico e religioso. Essa ci con-duce alla fonte principale dell’esistenza umana,cioe all’elemento divino che esiste al suo inter-no. L’approccio nei confronti di questa discipli-na deve essere improntato a un atteggiamento diumilta, di riverenza e di stima.Non fatene maiuno strumento di critica di voi stessi o di altri.Non consentite mai che diventi un mezzo cheprovoca complessi di inferiorita o di debolez-za a voi o ad altri. Il suo proposito e quello diincoraggiare le persone e di infondere fiducia,di guidarci verso l’unit a e l’armonia.

1.3 Diagnosi:Oriente e Occidente

Bisogna ammettere che alcune volte il termine“diagnosi” puo trarre in inganno. Personalmen-te non eseguo la stessa diagnosi di un medicooccidentale. Ci sono, infatti, moltissime diffe-renze fra la medicina occidentale e la diagnosiorientale. Per questo motivo, forse, il confron-to per contrapposizione dell’una all’altra puoaiutarvi a capire meglio l’approccio orientale(sull’argomento si veda la tabella n.1.1).

Cominceremo dalle differenze piu importan-ti. In Oriente il corpo umano viene considera-to come un’unita caratterizzata dallo splendidoequilibrio di parti interdipendenti e, soprattutto,l’insieme e superiore alla somma delle sue particostitutive.

Ogni essere umano e un’unita vivente forma-ta da corpo, mente e spirito. Chi pratica la dia-

gnosi orientale ha una visione unitaria di questitre regni. Fra essi non c’e separazione, ma unita.

Nella diagnosi orientale il corpo viene vistocome un’orchestra in cui la musica e l’anima.Se si elimina uno strumento qualsiasi, o si cam-bia il modo di suonarlo, la musica nel suo insie-me ne risultera completamente modificata. Perportare alla luce tutta la ricchezza dello spiri-to, e necessario accordare con maestria ogni or-gano del nostro corpo, come se si trattasse diuno strumento musicale. Esso deve funzionarein maniera perfetta, come se fosse suonato daun eccellente esecutore. E, soprattutto, affinchepossa emergere l’essere piu completo e mera-viglioso – voi stessi – non bisogna mai dimen-ticare che ogni organo deve essere in armoniacon il resto del corpo, con tutti gli altri strumentidell’orchestra.

Percio il guaritore orientale e una sortadi direttore d’orchestra. Egli presta ascoltoagli strumenti stonati e li accorda in mododa armonizzare ciascuno di essi con il restodell’orchestra.

Approfondiamo ulteriormente questo aspetto.Nel corpo ogni organo viene considerato in rap-porto a tutti gli altri. La salute di un singoloorgano – il fegato, per esempio – dipende dalcorretto e sano funzionamento degli altri. La ra-gione e semplice: secondo la concezione orien-tale, il corpo umano e un circuito continuamentepercorso da un flusso di energia. Questa energiae la forza vitale. In Giappone essa viene chia-mataKi, in CinaQi e in IndiaPrana. Se c’eun blocco energetico in qualsiasi parte del cor-po, gli altri organi non riceveranno piu il giustoapporto di energia, oKi.

Il fegato, quindi, il cuore, la milza, l’intesti-no crasso e i reni – solo per nominarne alcuni– lavorano tutti in armonia e la salute di cia-scun organo dipende da quella di tutti gli altri.Se c’e un flusso adeguato diKi in tutto il cor-po, ogni cellula sara rifornita di energia vitale.Ogni organo, quindi, potra assolvere le propriefunzioni nel miglior modo possibile. Se, al con-trario, l’energia e bloccata, questo blocco si ri-percuotera negativamente su ogni cellula e suogni organo, che, privi di energia vitale, alla fine

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soffocheranno.

Nella diagnosi orientale e in quella occidenta-le parole uguali possono rimandare a significatidiversi. Nella tradizione occidentale quando siparla di “fegato” o di “disturbi epatici” ci si ri-ferisce esclusivamente ai disturbi fisici di quel-l’organo. In Oriente, invece, questi termini sonoriferiti sia all’organo sia al meridiano energeti-co ad esso collegato. I disturbi che colpisco-no quell’organo, o meridiano, inoltre, possonoavere sia natura fisica sia natura psicologica.

Parlare del corpo separandolo dall’energia vi-tale, o spirito, puo facilmente indurre a sbagliarepoiche il corpo umano non e altro che la manife-stazione esterna dello spirito. Lo spirito, o forzavitale, permea il corpo e lo tiene in vita. Il guari-tore orientale lavora con l’energia corporea. Noici occupiamo delle caratteristiche e del fiunzio-namento di ogni organo.E un’eccessiva com-pattezza dell’organo che causa un blocco dell’e-nergia?E questa la causa del dolore o dello sta-to degenerativo? Oppure l’organo e ingrossato?C’e un flusso adeguato di energia vitale in tuttoil corpo? A quel punto la domanda e:Che co-sa nello stile di vita, nell’alimentazione o nelcomportamento di questa persona ha causa-to questo squilibrio? Queste sono solo alcunedelle domande che ci porremo nel corso di que-sto libro, quando esamineremo piu da vicino ilfunzionamento del nostro corpo.

Poiche mente, spirito e corpo formano un’u-nita, ogni tratto umano – emotivo, intellettua-le o spirituale – corrisponde a un organo fisi-co. Noi tutti sappiamo, per esempio, che il cer-vello e l’organo sede del pensiero, eppure maiuno scienziato o un neurochirurgo sono riusci-ti a scorgere concretamente un pensiero. Se evero che i pensieri sono invisibili, e vero ancheche quando il cervello subisce dei danni le no-stre capacita intellettive risultano compromesse.Lo stesso accade in ogni parte del corpo. Ogniorgano ha una funzione propria, che contribui-sce a conservare il carattere della persona cuiappartiene.

Secondo la diagnosi orientale, la salute fisi-ca e direttamente legata a quella mentale e al-la psicologia dell’individuo e ogni emozione e

collegata a un organo specifico (o a un gruppodi organi). Nei capitoli successivi approfondiromeglio questo argomento.Il fegato, per esem-pio, e associato al sentimento di rabbia. Se ilfegato e danneggiato o in cattive condizioni,nella vostra vita ci sara piu rabbia. I reni, in-vece, sono la sede della volonta e controllanola paura. Per questo motivo la paura aumen-ta proporzionalmente al degrado delle con-dizioni dei reni. (Anche su questi punti, cioesugli organi e sui corrispondenti aspetti emotivie psicologici, torneremo piu avanti).

Nella diagnosi orientale, inoltre, sappiamoche l’asportazione di un organo (la milza o lacistifellea, per esempio) provoca cambiamentiin tutta la persona, la quale, a partire da quelmomento, non e piu la stessa di prima. Il guari-tore allora, piuttosto che ricorrere alla chirurgia,cerca di intervenire sul problema che ha deter-minato i disturbi, affrontando la causa che li hascatenati.

Questa concezione filosofica deriva dal mododi pensare orientale, un modo governato dall’e-misfero destro. Il pensiero orientale e olistico eintuitivo, a differenza di quello occidentale cheinvece e analitico e razionale. La filosofia orien-tale e umanistica e artistica, quella occidentale etecnologica. Per un orientale la vita si puo para-gonare a un quadro dove ogni elemento e indi-spensabile all’insieme. Eliminando un singoloelemento si altera l’equilibrio complessivo delquadro e si crea uno scenario nuovo. La diagno-si orientale si fonda esclusivamente sul contattofra esseri umani. Il medico orientale osserva ilsuo paziente, lo tocca, gli fa domande profondee precise e lo ascolta con attenzione.

Il rapporto paziente-medico e talmente pro-fondo che i due diventano un essere solo. Il pra-ticante deve lasciarsi alle spalle la propria per-sonalita e far guidare le proprie azioni dalle os-servazioni, dalle intuizioni e dalle informazioniprovenienti dal paziente. Il ruolo del guarito-re orientale e un ruolo passivo e di nutrizione-educazione. Nella diagnosi orientale, cerchia-mo di lavorare con le energie autoguaritrici delpaziente. Non e il medico a guarire, ma il pa-ziente che guarisce se stesso. Il guaritore si li-mita ad aiutare il paziente a recuperare la pro-

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pria salute e le proprie energie. Egli e, percio,una persona di grande umilta.

La medicina orientale osserva le cose da lon-tano. Guardiamo al quadro nel suo insieme, allapersona nella sua globalita. Poniamo la mas-sima attenzione alla prevenzione della malattia;cerchiamo di conservare e di rafforzare la salutedelle persone.

Nell’antica Cina, il medico veniva pagato perpreservare la salute del paziente. Se questi siammalava, il suo medico non riceveva nessunonorario. Il medico di corte veniva decapitatose il re si ammalava. L’aspetto principale dellamedicina era la prevenzione delle infermita.

Un’altra differenza fra la medicina orientalee quella occidentale consiste nel fatto che la pri-ma attribuisce grande importanza al contatto dapersona a persona. Non c’e un approccio mas-sificato, ma un processo lento, accurato in cui ilguaritore raggiunge il massimo di fusione pos-sibile con la vita dell’altra persona. La diagnosiorientale e simile alla vita: essa e indeterminata.Dico spesso che noi, praticanti orientali, siamo“morbidi morbidi”. Il nostro approccio nei con-fronti della persona e sempre delicato e mater-no. Noi aiutiamo il paziente nel suo processo diripresa: lo aiutiamo a guarire.E nostra inten-zione aiutare l’essere umano a usare le propriecapacita autoterapeutiche.

La diagnosi e la terapia orientali costituisco-no un’arte. Piu precisamente, costituiscono unapratica spirituale nella quale si impara a nutrirela qualita e l’arte della vita.

La diagnosi occidentale e basata sulla manie-ra occidentale di affrontare la vita, governatadall’emisfero cerebrale sinistro e quindi anali-tica, tecnica, scientifica. Il rapporto fra pazien-te e medico viene posto in secondo piano men-tre vengono privilegiati i dati di laboratorio, leanalisi del sangue e altri test.

Si mette l’oggettivita in primo piano. Si usa-no le macchine per esaminare, per ricavarne ele-menti, misurazioni e per formulare una diagnosiscientifica, piuttosto che per indirizzare la per-cezione umana. Queste macchine sono dotatedi un’estrema precisione. Nell’esercizio della

sua professione il medico occidentale cerca diessere completamente distaccato dal paziente.Le sue osservazioni personali, le sue intuizio-ni e la sua emotivita sono subordinate alle stimericavate dalle macchine.

Poiche si privilegiano le macchino e le analisidi laboratorioun medico puo visitare centina-ia di pazienti: e un approccio da supermerca-to. In una medicina di questo tipo non ci sonovie di mezzo: agli occhi del medico si e mala-ti o sani, l’una o l’altra cosa, mai le due coseinsieme.

La medicina occidentale ha un approccio ditipo sintomatico: essa cioe definisce la malat-tia sulla base dei sintomi. In caso di cefalea ilmedico prescrive un’aspirina. Di solito i medi-ci non si preoccupano di conoscere la causa cheha scatenato la cefalea nel paziente. Si rispon-de con un farmaco persino nei casi in cui queldisturbo e evidentemente provocato da stress oda un’alimentazione sbagliata. Un’eruzione cu-tanea viene normalmente trattata con pomate auso topico; la causa dell’eruzione non viene as-solutamente presa in considerazione. Per i di-sturbi digestivi ci sono medicine quali l’Alka-Seltzer, il Rolaidso farmaci piu forti. Secon-do la concezione della diagnosi orientale, inve-ce, una cefalea, un’eruzione cutanea o disturbidigestivi possono derivare da problemi renali,epatiti o splenici. Ciascuno di questi disturbi, asua volta, puo essere determinato dall’alimenta-zione, dallo stress o da problemi psicologici. Inquesti casınoi non prescriviamo un farmaco,ma suggeriamo dei cambiamenti nello stile dıvita.

Il medico occidentale ha una visione “micro-scopica” delle cose; egli tende cioe a osservarela realta minuscola dei batteri, dei virus e di altriorganismi microscopici. Questo atteggiamen-to incoraggia ulteriormente il ricorso ai farmaciche vengono usati finche il disturbo si aggrava atal punto che i farmaci stessi non sono piu suffi-cienti. A quel punto si ricorre alla chirurgia. Latonsillite viene trattata con la tonsillectomia; idisturbi della cistifellea vengono spesso affron-tati asportando l’organo. Le malattie cardiachevengono curate applicandobypasso con la chi-rurgia a cuore aperto. E l’elenco potrebbe al-

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lungarsi. I due strumenti principali della medi-cina moderna sono i farmaci e la chirurgia, usatientrambi per curare i sintomi.

Questo approccio sintomatico si fonda su unaconcezione del corpo umano visto come unamacchina composta di parti mobili. Ciascun or-gano puo essere estrapolato dal contesto-corpoe considerato separatamente dagli altri. Di con-seguenza, la professione medica si frammentain numerose specializzazioni.

Se avete disturbi di carattere emotivo, andre-te da uno psichiatra, per problemi podologici daun podologo, per disturbi ossei sarete visitati daun ortopedico, per orecchi e gola dall’otorinola-ringoiatra, per i disturbi cardiaci dal cardiologo.E via di seguito.

Questa concezione disorganica del corpoumano provoca una serie di conseguenze. Ognispecializzazione e separata dall’altra: il car-diologo non ha tempo per occuparsi del fega-to e l’epatologo non ha tempo per esaminare ilfunzionamento del rene.

Immaginiamo che un paziente con disturbiepatici vada dallo specialista per farsi curare.L’epatologo gli prescrive dei farmaci che elimi-nano il disturbo di cui il paziente soffriva. Que-sti farmaci, pero, provocano effetti collateralinell’apparato cardio-circolatorio. Lo stesso pa-ziente si reca allora da un cardiologo, che, na-turalmente, gli prescrive dei farmaci per il cuo-re. Questi farmaci eliminano il disturbo cardia-co ma, purtroppo, gli provocano disturbi renali.Il nefrologo, a sua volta, prescrive delle medici-ne che eliminano i disturbi renali, ma provocanodisturbi alla milza. Lo stesso paziente si fa visi-tate dall’ennesimo specialista, che gli prescrivedei farmaci che curano la milza, ma scatenanodisturbi digestivi che, alla fine, ne causano lamorte. In una situazione simile ogni specialistadichiara di aver guarito il disturbo per cui erastato consultato, ma esiste la realta della mortedel paziente. Perche? Ognuno di questi medici,mancando di una visione sistemica dei corpo, haapplicato un approccio terapeutico limitato soloa una sua piccola parte.

Il medico occidentale si occupa prevalente-

mente di gestire la crisi acuta delle malattie,trascurando invece l’aspetto preventivo. Questimedici raggiungono il meglio delle proprie pre-stazioni di fronte a malattie acute, piuttosto chenelle affezioni croniche.

Vorrei concludere dicendo che sia i medicioccidentali sia quelli orientali sono necessari.Entrambi hanno punti di forza e punti di de-bolezza. Il praticante orientale si avvale di unapproccio delicato; egli affronta i disturbi pri-ma che si aggravino, e lungimirante nella cu-ra del paziente e privilegia la qualita della vi-ta. Il medico occidentale possiede un’elevataspecializzazione e riesce molto meglio a gestirele patologie allo stadio acuto, a trattare i gran-di problemi. La realta medica occidentale ten-de a privilegiare la durata della vita, quindi lalongevita.

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ORIENTE OCCIDENTE

Astratto Concreto/specifico

Soggettivo oggettivo

Artistico Tecnico/scientifico

Emisfero destro Emisfero sinistro

Medicina orientale sviluppata da arte efilosofia

Medicina occidentale sviluppata dallascienza

La medicina orientale intende sviluppa-re il soggetto spiritualmente; si occupadella buona comprensione da parte delsoggetto

La medicina occidentale si occupamaggiormente della buona compren-sione dell’aspetto materialistico; delsoggetto vengono evidenziati i sintomifisici

La diagnosi orientale e imprecisa;molto generale

La medicina occidentale e molto pre-cisa; si occupa della parte che nonfunziona bene

Olistica; si occupa dell’intera persona,non del disturbo specifico

Sintomatica; centrata su organi e sin-tomi del disturbo specifici, non sulfunzionamento del soggetto

Basata sulla comunicazione uomo-uomo; contatto

Basata sulle macchine e sui test dilaboratorio

La medicina orientale si basa su un pa-radosso: la salute e il risultato dell’e-quilibrio fra opposti, o forze in opposi-zione. “La malattia suggerisce salute;la salute malattia”

La medicina occidentale e lineare: “Lasalute e salute; la malattia malattia”,Bene e male sono puri e separati

La malattia rimanda a energia da eli-minare; i disturbi si trasformano invantaggiTutto cambia Staticita di condizioni

Accetta morte e dificolta Non le accetta; fa di tutto per evitarle

Medicina generale, orientata verso lavita

Medicina precisa, orientata verso far-maci e chirurgia

Il paziente si autoguarisce; il guaritoree una guida

Il medico e la medicina guariscono ilpaziente

Il guaritore e piu passivo Il medico e piu distaccato,professionale

Guaritore e paziente coinvolti in un rap-porto in cui entrambi danno e ricevo-no, il guaritore e grato al paziente eviceversa

Il medico prescrive la medicina, il pa-ziente non da niente – il medico da, ilpaziente riceve

Tabella 1.1:

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1.4 I quattro tipi di diagnosi

La diagnosi orientale si avvale di quattro ap-procci, o metodi, per valutare il carattere ele condizioni di salute delle persone. Questimetodi hanno nomi giapponesi:

1. Bo Shin: Vedere o osservare il soggetto.

2. Setsu Shin: Toccare il soggetto, persentirne la vita.

3. Mon Shin: Interrogare il soggetto perottenere informazioni sulle sue condizioni.

4. Bun Shin: Fare la diagnosi ascoltando epercependo gli odori.

Occupiamoci con attenzione di ciascuno diquesti metodi.

1.4.1 Bo Shin

Sono molti i sinonimi di “vedere”: “osservare”,per esempio, “percepire”, “scorgere”, “guarda-re”, “ravvisare”, “distinguere”, ecc. Nessuno diessi, pero, descrive accuratamente il modo di fa-re la diagnosi con il Bo Shin. Il sinonimo che misembra piu vicino alla realta del Bo Shin e chelo rappresenta meglio e “essere mostrato”. An-ch’esso pero, come capirete presto, e inadegua-to. Siamo portati a pensare di guardare gli altricon gli occhi; in questo caso, invece, l’osser-vazione viene fatta con l’interezza della propriapersona, come se fossimo provvisti di occhi sututto il corpo.

Quando il paziente arriva nel vostro studio,salutatelo calorosamente e mostrategli che sietecontenti della sua visita. La persona deve perce-pire la vostra disponibilita e sincerita. Essa deveanche sentire immediatamente che non avete al-cun pregiudizio, che non fate critiche, che nondate giudizi, che il vostro unico desiderio e diaiutarla in un campo ben preciso: trovare unastrada per migliorare la propria salute.E unastrada che cercherete insieme, in un atteggia-mento di cooperazione e di disponibilita. Av-vicinatevi al paziente con questo spirito. Non

esiste nessun motivo per sentirsi superiore a lui.Al contrarlo, dovete essere contenti perche e ve-nuto da voi. Questa e un’esperienza in cui simanifesta la propria umilta.

Il paziente si siede di fronte a voi: lo os-servate parlare. Ascoltandolo dovete liberar-vi di voi stessi, uscire da voi stessi. Non ab-biate pensieri, pregiudizi o resistenze nei suoiconfronti. Liberatevi del vostro ego, svuotatevicompletamente.

Lasciate ora che l’energia di questa persona,le sensazioni della sua personalita, si riversinosu di voi. Che la sua personalita si imprimasulla vostra, che la sua forza vitale vi colpisca.Provate ora a sentire le sue vibrazioni.

Se osservate troppo da vicino, non riusciretea fare una diagnosi con Bo Shin, se vi limita-te alla forma degli occhi, al colore o alla formadelle labbra o del naso, perderete di vista il qua-dro d’insieme. Piu mettete a fuoco i dettagli, piuperderete di vista gli elementi essenziali ai finidella diagnosi. Dimenticate i dettagli per ora,ve ne occuperete in un secondo momento. Neavrete tutto il tempo. In primo luogo, doveteaccettare la vita del vostro paziente, le sue vi-brazioni. Conoscere intimamente questa perso-na, facendola entrare nella vostra forza vitale. Inquesto modo avrete compiuto il primo passo peraprivi al paziente e per essere ricettivo verso unaltro essere umano. A questo punto non esisto-no ostacoli che vi impediscano di comprendereprofondamente il soggetto.

Un atteggiamento improntato a umilta e gra-titudine e essenziale per mettere a proprio agioil paziente. Questo vi aiutera nella diagnosi per-che piu una persona e rilassata, piu essa e di-sposta a rivelare la sua reale natura. Se aveteosservato una persona durante il sonno, sape-te che questa affermazione corrisponde a verita.Durante il sonno, infatti, il corpo assume natu-ralmente la posizione piu comoda nonche quel-la piu benefica per la salute; questa posizionecompensa tutti gli squilibri del corpo accumu-latisi nel corso della giornata. Osservare unapersona durante il sonno costituisce una vera epropria invasione nella sua vita privata, perciodovete far in modo che il paziente, stando con

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voi, allenti la consapevolezza di se.

Per la maggior parte della vita diurna, infatti,le persone non hanno consapevolezza del pro-prio corpo e il loro modo di camminare, di se-dersi o di stare in piedi ne rivela i pensieri, i ma-lesseri fisici, l’aggressivita o la passivita. Se ac-quisiscono improvvisamente coscienza del pro-prio modo di camminare, di sedere o di stare inpiedi lo modificano per dare un’impressione di-versa di se stessi. Cercate percio di evitare chele vostre osservazioni mettano il paziente in im-barazzo.Spesso come prima cosa offro al mio pazienteuna tazza di te. In quel momento tutto il miocorpo e intensamente consapevole e attento. Co-me prende la tazza? Come si siede? Quali so-no le sue reazioni? Mentre ci spostiamo nellastanza del trattamento, osservo da vicino il pa-ziente senza che egli se ne accorga. Cio mi con-sente di vedere la persona in un comportamen-to disinvolto, disinibito e di osservarne la realenatura.

Prima quindi di iniziare a praticare un tratta-mento diOhashiatsu, mi sono gia fatto un’ideasullo stato del paziente.

Mentre il paziente si mette comodo e si ri-lassa, acquisto coscienza delle mie sensazioninei suoi riguardi. Le mie sensazioni comincia-no a emergere dal mio profondo appena inizio apercepire la persona come un’unita globale.

A volte invito il paziente a sdraiarsi su un ma-terassino e lo copro con un lenzuolo dalla testaai piedi. Questa posizione rivela moltissimo del-la persona! Non vedo piu nessun particolare delvolto del paziente ne dei suoi abiti, non sonodistratto dai suoi gesti ne da un eventuale bru-folo su una guancia. Scorgo solo i contorni piuevidenti del corpo.

Colgo le sporgenze del corpo, dove c’e un’in-solita contrazione. Vedo se giace sul mate-rassino completamente allungato o in posizio-ne curva. Forse la regione della schiena e del-le spalle e gonfia o l’area del rene e contrat-ta. Forse una parte del corpo e gonfia e l’altrae contratta. Realizzo la globalita dei suoi pro-blemi e comincio ad averne consapevolezza, a

localizzarli.

A questo punto mi lascio guidare dalle sensa-zioni. Poggio le mani sulla schiena del pazien-te, nel punto giusto e immediatamente dopo ilpaziente mi dice: “Ohashi, grazie di cuore, per-che e proprio lı che volevo essere toccato. Sonovenuto esattamente per questo”. Massaggio ilcorpo con delicatezza, percependone l’energia.Posso passare ora alla fase successiva.

Quando applicate la diagnosi Bo Shin, sieteun artista che guarda l’altro come una grandeopera d’arte. Lo valutate a fondo riconoscen-done ogni sfumatura, ogni indizio del suo es-sere interiore. Per acquisire questa concezio-ne, dovete sviluppare la vostra personalita; perapprezzare gli aspetti essenziali delle personedovete elevare la vostra coscienza.

E proprio come educarsi ad apprezzare unadelle belle arti, la musica per esempio. Se sie-te un principiante in campo musicale, difficil-mente riuscirete a cogliere e ad apprezzare mol-ti degli aspetti piu raffinati di quell’arte. Die-ci anni dopo, invece, vi scoprirete in grado diascoltare cose di cui all’inizio non sospettava-te neanche l’esistenza. La stessa cosa succedecon la diagnosi. Piu vi dedicate all’osservazio-ne delle persone, piu riuscirete a capirle e adapprezzarle.

1.4.2 Setsu Shin

Il significato letterale di Setsu Shin e “diagno-si attraverso il tocco”, ma il significato piu pro-fondo e sicuramente piu spirituale. Setsu Shinsignifica entrare in contatto con l’essenza, conl’anima della persona, arrivando al suo essereinteriore. C’e un aspetto del Setsu Shin che si-gnifica “penetrare nell’essenza” o ancora “usa-re le mani quasi fossero coltelli”. Cio serve adescrivere il processo di penetrazione oltre glistrati superficiali della personalita di un esse-re umano, o della sua persona fisica, per arri-vare nel profondo della sua natura spirituale, oanima.

Darsi la mano e un esempio di Setsu Shin.Quando stringiamo le mani di una persona, ne

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percepiamo il carattere, “sentiamo” la sua na-tura interiore e cerchiamo di comunicare la no-stra. E un gesto che stabilisce uno scambio diinformazioni sottile, ma profondo, fra due esseriumani: e Setsu Shin.

Quando faccio un trattamento diOhashia-tsupenetro a fondo nella persona, esplorandoneogni fibra e ogni osso, sentendo ogni sua resi-stenza, ogni sfumatura del suo carattere. La miaenergia esplora la parte piu intima della vita delsoggetto, di cui percepisco la natura. E come sefacessi penetrare la mia vita in quella dell’altro.Sto toccando la sua vita nella sua globalita. Sitratta di un contatto spirituale, poiche tocco cioche non puo essere toccato: la vita stessa.

Le mie dita e i miei palmi diventano i mieiocchi, con essi guardo la persona, la cerco conle mani, con tutto me stesso, con il mio spiri-to. Mi sforzo di afferrarne ogni aspetto: fisico,emotivo, psicologico e spirituale.

Bisogna essere disponibili e sensibili nei con-fronti del paziente. Se avete un approccio criticoo preconcetto, egli non si aprira a voi. Avete fal-lito nel rendere la persona accessibile a voi. Nonriuscirete assolutamente a giovarle. Per chiari-re il mio ragionamento dico che la persona cheesegue la diagnosi e la persona che vi viene sot-toposta. I difetti del diagnostico lo limitano nel-la capacita di capire la persona che sta cercandodi aiutare. In questo caso la colpa non e del sog-getto sottoposto a diagnosi, ma di colui che laesegue.

1.4.3 Mon shin

Fare delle domande e, naturalmente, il modo piuimmediato e diretto per valutare lo stato di sa-lute di una persona. Potreste chiedere: “Qualisono attualmente i vostri sintomi o disturbi?”.A quel punto inizierete una discussione con ilpaziente.

E importante, in questo colloquio, prestareascolto non solo a quanto viene detto, ma anchea cio che non viene espresso verbalmente. Do-vete indagare in quegli argomenti che la personatende a evitare. Capirete gli argomenti ai quali

il paziente e piu sensibile dal modo in cui neparla. Puo accadere che egli non dia peso a unaquestione molto seria oppure che tenda a sorvo-lare su un argomento che sembra significativo.Perche? Tenete a mente questi elementi.

Durante l’interrogatorio del paziente, osser-vatene i movimenti facciali o delle mani e la lorofrequenza. Spesso, i movimenti hanno lo scopodi distrarre chi ascolta dall’argomento che si staaffrontando. Osservate il linguaggio corporeodella persona mentre ascoltate con attenzione lecose che dice. Esiste una correlazione fra unparticolare gesto della persona e un argomen-to importante della discussione? Quando vie-ne sollevata una questione delicata, il pazienteincrocia forse le gambe oppure tende a rannic-chiarsi? Continuate la vostra indagine ponendodelle domande, ma se vi rendete conto che il pa-ziente e molto sensibile ed evita un argomento,non insistete. Non fatelo chiudere nel suo gu-scio. Il vostro scopo e quello di conquistare lafiducia della persona per poterla aiutare. Siateconsapevoli dei vostri limiti.

1.4.4 Bun Shin

La definizione del Bun Shin come “diagnosi at-traverso l’ascolto” non e precisa e puo indurre inerrore. Per me ascoltare significa capire la qua-lita della voce di una persona. Anche in questocaso l’ascolto avviene attraverso tutto il corpo.Il vostro orecchio non e altro che il simbolo diuna piu generale capacita di ascoltare, di sentire.L’orecchio e l’organo specifico dell’udito, ma sisente e si ascolta con tutto il corpo. Quando unaltro parla, ascoltatelo con tutto il corpo.

Questo modo di ascoltare vi permettera dicogliere le vibrazioni nella voce della persona.Lasciate che queste si imprimano dentro di voi.

Da dove proviene la voce? La prima rispo-sta che viene in mente e la piu ovvia: la voceproviene dalla laringe. In realta la laringe e so-lo uno dei punti da cui scaturisce la voce. Sela voce e profonda, essa proviene dal fondo del-lo stomaco o persino da un punto piu in basso,appena sotto l’ombelico. Se la voce e carica diemozione, essa arriva dal cuore, se e invece pie-

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na di rabbia viene dal fegato. Se la simpatia e ilcalore umano sono le emoziorni principali, allo-ra la voce arriva dalla milza. Se la voce esprimepaura, puo indicare uno squilibrio a livello re-nale. Se percepite in essa una certa debolezza, eprobabile che la voce arrivi dalla gola. Alcunevoci provengono dai seni, dalla parte superioredel capo. Sono voci deboli, sottili e metalliche.

Qual’e il sentimento dominante della vocedella persona? Contiene riso, lacrime o rab-bia? E una voce critica, da intellettuale o, alcontrario, una voce intensamente emotiva?

La voce rivela tanto dello stato di salute men-tale, fisica e emotiva di una persona. Una perso-na, parlando, puo deliberatamente scegliere pa-role che nascondono i suoi veri sentimenti;unpaziente puo cercare di nascondere i suoi rea-li sentimenti, ma la voce li rivela. Ascoltatelacon attenzione: essa vi dira se quella persona sisente bene o se si trova in difficolta.

Bun Shin comprende anche la diagnosi attra-verso l’odore. Perche si riesca a percepire chia-ramente l’odore del corpo di un’altra persona,bisogna essere in buone condizioni di salute.E evidente che non riuscirete a sentire l’odoredi cio che viene emesso dal corpo di un’altrapersona, se vi sta capitando lo stesso fenome-no. Poiche sono giapponese non riesco a senti-re molto bene l’odore dei giapponesi, ma sentobenissimo gli odori di americani ed europei.

Se abusate di alimenti poco sani, di grassi edi zuccheri, non riuscirete a sentirne gli odoriquando essi vengono emessi dal corpo di un’al-tra persona. Ma se le vostre condizioni di salutesono buone, sentirete molto bene gli odori delletossine eliminate dagli altri.

In generale il corpo di chi mangia troppi ali-menti di origine animale, essendo pieno di am-moniaca, emana un odore piu marcato. Gli ali-menti proteici si scompongono nel corpo gene-rando ammoniaca, una sostanza molto tossica edall’odore nauseante. Spesso costoro cercano dimascherare questo odore con profumi molto in-tensi, deodoranti o acqua di colonia. L’intensoprofumo di colonia e segno molto spesso dellascarsa capacita della persona a sentire gli odori

ed e il suo odore personale molto pronunciatoche la spinge a cospargersi abbondantemente diacqua di colonia e di altri prodotti simili.

Gli squilibri ormonali emettono un odore chesa leggermente di bruciato, reso nauseante an-che dalla presenza di grassi e di ammoniaca,sostanze che sono la causa di quegli squilibri.

I grassi irrancidiscono nel corpo ed emettonoun odore di rancido, come di un alimento andatoa male.

Per sviluppare le vostre capacita di eseguirela diagnosi in base agli odori,dovreste segui-re un’alimentazione a base soprattutto di ce-reali integrali, di verdure e di modeste quan-tit a di pesce. Quando vengono bruciati co-me combustibile i cereali, i legumi e gli al-tri alimenti di origine vegetale cedono acquae anidride carbonica. Queste sostanze ven-gono eliminate dal corpo senza molti sforzi equindi senza odori particolari.

Quando eseguite una diagnosi ricordatevi chestate entrando nella realta privata della persona.Chiedetele di lasciarvi penetrare piu all’internodi quella realta, in modo da poterla aiutare. Ciorichiede un alto senso del decoro e delle buo-ne maniere. Dovete avvicinare la persona conle piu nobili intenzioni. La diagnosi orientalee un’arte molto delicata, che va praticata congrande rispetto per gli altri esseri umani e peril loro diritto all’intimita.

L’attegiamento piu adeguato nei confronti diuna persona durante la diagnosi e un atteggia-mento d’amore. Piu amate quella persona, piuriuscirete a vedere dentro la sua anima e piu essavi permettera di conoscere il suo mondo.

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Capitolo 2L’interpretazione del corpo

La prima cosa che vi chiederete, leggendoquesto libro, e: Come possono una particolareruga sul volto di una persona o la forma del suonaso fornire elementi sulla salute o sul caratteredi quella persona?Nella realta contemporanea queste domandenon hanno risposta, ma in Oriente, e in mol-te culture tradizionali dell’Occidente, esiste unafilosofia di base la cui applicazione rivela il si-gnificato che si nasconde dietro ogni tratto fisi-co del genere umano. Mi riferisco alla filosofiadello yin-yang.

Per capire la diagnosi orientale, percio,cominceremo proprio dalla comprensione diquesti due concetti.

2.1 Yin e yang:le forze del mutamento

Yin e yang possono essere considerati come leforze che rendono possibile la realta fisica. Es-si sono – per cosı dire – gli strumenti di Dio.Senza questi due opposti – che si manifestanocome spazio e tempo, chiaro e scuro, maschio efemmina e come dimensione (per esempio vici-no e lontano, alto e basso, destra e sinistra) – ifenomeni della realta fisica sarebbero impossi-bili. Tutte le culture del mondo antico avevanocompreso questa verita. La stessa Bibbia si aprecon queste parole:

“All’inizio Dio creo il cielo e la terra . . . PoiEgli disse: “Sia la luce”; e la luce fu. Dio vi-de che la luce era cosa buona e la separo dal-

le tenebre. E chiamo la luce giorno e le tene-bre notte. E cosı ci fu mattino e sera: primogiorno”.

Tutta l’opera di Dio, il creato, era formata daopposti: cielo e terra, luce e tenebre, mattino esera, terraferma e oceano, maschio e femmina.

Nell’antichita i saggi studiarono questi oppo-sti per comprenderne la natura. Scoprirono chenei cieli c’erano il sole, la luna, le stelle e i pia-neti e che tutti riversavano energia sulla terrasotto forma di luce solare, di raggi cosmici e diforza di gravitazione. Anche altre forze emana-vano dai cieli: il vento, il tempo, le stagioni e ilclima. Queste forze venivano dall’alto e scen-devano verso la terra: esse vennero chiamateyang.

In termini generali la forza yang causa con-trazione nelle cose; le fa crescere piu vicine allaterra. La forza di gravita, per esempio, e yang. Isaggi scoprirono che la terra aveva anche un’al-tra natura, completamente diversa. Essa ruotavaintorno al proprio asse, causando un flusso dienergia verso l’esterno e verso l’alto diretto allevolte celesti.

Questa forza fu chiamata yin; si trattava diuna forza di tipo espansivo.

Tutte le cose che si sviluppano verso l’alto,per esempio gli alberi e molte piante, sono yin.

La contrazione, o la forza yang, si manifestanella spirale centripeta, cioe in una spirale chesi restringe o si contrae verso il centro. L’espan-sione, la forza yin, si manifesta invece in una

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spirale centrifuga, una spirale cioe che si apre esi espande dal centro verso l’esterno.

Yin e yang hanno anche altre caratteristiche.Le cose yin sono piu passive e leggere, porosee umide, mentre quelle yang sono piu attive epesanti, dense e asciutte. Gonfiare un pallone eun’azione piu yin. La notte e meno attiva e cari-ca di energia del giorno: e la parte piu yin dellagiornata. Il sesso femminile e piu yin di quel-lo maschile. Il cielo, in quanto creatore dellecose, e l’elemento piu attivo, o piu yang, men-tre la terra, che riceve il cielo, e l’elemento piupassivo, quindi piu yin.

Le cose che si espandono dalla terra diventa-no piu yin, mentre quelle che sono spinte versoessa diventano piu yang. Le persone alte, in li-nea di massima, sono piu yin di quelle di bas-sa statura;piu una persona si presenta sotti-le, fragile, di ossatura leggera, piu essa vieneconsiderata yin.

Le persone yin preferiscono il lavoro intel-lettuale a quello manuale. Esse preferisconolavorare in un ufficio piuttosto che costruirecase o scavare fossi. (Quando parlero della for-ma del volto e della testa dal punto di vista yine yang, capirete meglio le differenze fra le co-stituzioni yin e quelle yang).Chi ha una costi-tuzione yin preferisce gli interni e, di solito,epiu introverso.

Le persone di costituzione yang sono in ge-nere piu basse e con un’ossatura piu forte,tendono a essere piu attive e portate all’at-tivit a fisica. Esse amano il lavoro manuale,adorano stare all’aperto e fra la gente. So-no in genere piu estroverse. Ogni cosa contie-ne una parte yin e una yang. In un albero, peresempio, i rami e le foglie – la parte che si pro-tende verso l’alto e l’esterno – costituiscono laparte yin mentre quella piu yang e formata dal-l’insieine delle radici. Anche il tronco e yang,ma la sua base e piu yang della cima.

Ognuno di noi ha diversi livelli di yin e diyang. Molti possiedono sia lo yin sia lo yangin forme estreme. I giocatori di basket sono unesempio di estremo di yin e di yang. Essi so-no di statura alta, ma hanno anche un’ossatura

robusta e sono molto forti e attivi.

Ogni parte del corpo umano funziona graziea queste due forze. Il cuore, per esempio, pom-pa sangue in virtu della sua capacita di contrarsi(yang) ed espandersi (yin); i polmoni respiranograzie alla capacita di contrazione ed espansio-ne; lo stesso accade per il sistema muscolare.Yin e yang sono presenti in tutto il corpo umanoe in ogni attivita che compiamo di giorno o dinotte.

Riguardo a cio e importante sottolineare cheognuno di noi deve vivere rispettando la pro-pria natura e in conformit a ad essa. Se unuomo, o una donna, ha una natura prevalen-temente yin soffrira molto a eseguire un la-voro edile o qualsiasi attivita manuale cheeestremamente yang.E vero anche il contrario:le persone yang non sopportano di stare sedutetutto il giorno dietro una scrivania.

Lo yin e lo yang si possono applicare anchea specifiche aree del corpo. Per esempio, la te-sta e la parte del corpo piu yin, i piedi quellapiu yang. Il pensiero ha luogo nella testa; i pen-sieri – che sono intangibili, effimeri e mutevoli– sono forme di energia molto yin. I piedi, in-vece, poggiano sulla terra, che e solida, stabi-le, materiale e ferma: tutte caratteristiche moltoyang.

La parte esterna, superficiale del corpo e piuyin di quella interna, la parte superiore piu yindi quella inferiore.

L’ambiente, le nostre attivita o stile di vi-ta e l’alimentazione influenzano il nostro cor-po, causandone l’espansione o la contrazione.L’attivit a fisica, per esempio, esercita un’in-fluenza yang o contrattiva; rende i muscoli ri-gidi e forti invece che rilassati, espansi e flac-cidi. Alcuni alimenti, il sale, la carne, il for-maggio stagionato esercitano un’influenza yangmentre altri alimenti e bevande, duali la frutta,i succhi di frutta, gli zuccheri e l’alcool, eser-citano sul nostro pensiero e sul nostro corpo uneffetto piu yin, espansivo. Zuccheri e alcool, peresempio, tendono a causare una perdita di con-centrazione e di intensita a livello intellettualee a rendere il corpo meno coordinato e control-

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labile. Il consumo eccessivo di carne o di al-tri cibi proteici ci fa pensare ed agire in ma-niera piu aggressiva e ci spinge a esercitareun maggior controllo sul nostro ambiente. Icereali integrali vengono generalmente posti alcentro della fascia yin/yang; il pesce e legger-mente yang,i legumi e la verdura leggermenteyin.

Le influenze yin tendono a esercitarsi sullaparte superiore del corpo, dal plesso solare insu; quelle yang, al contrario, tendono a influen-zare la parte inferiore del corpo, dal plesso sola-re in giu. Come e noto a ogni cardiologo, il sale(un alimento molto yang) tende ad attaccare i re-ni, mentre l’alcool (una sostanza estremamenteyin) esercita un effetto diretto e immediato sulcervello e sul sistema nervoso. In questo librocito spesso una delle leggi fondamentali delladiagnosi orientale: quella secondo cui il macro-cosmo si puo osservare nel microcosmo. Cio ereso possibile dallo yin-yang. Il volto, per esem-pio, ha una parte yin e una yang. Se si tira unalinea a meta del volto, dalla base di un orecchioalla base dell’altro, la parte sopra questa linea ela parte yin del volto, mentre quella inferiore ela parte yang. La parte yin del volto (gli zigomi,il naso, gli occhi, la fronte e il cuoio capelluto)rappresenta la parte yin del corpo (i polmoni, ilcuore, il fegato e il sisteina nervoso). La parteche comprende la bocca rappresenta la parte in-feriore del corpo, o yang, cioe l’intestino e gliorgani sessuali. Questo fenomeno si ripete intutto il corpo.

Nel corso del libro, mi soffermero spesso sucome il nostro stile di vita, le nostre attivita el’alimentazione influenzano la nostra esistenzain relazione alla modificazione dell’equilibrioyin-yang dentro di noi.Per il momento e sufficiente sapere che il corpoe una totalita, un sistema integrato. Un siste-ma continuamente influenzato dallo yin e dalloyang che alternano la loro predominanza mo-mento dopo momento. La comprensione dei no-stri squilibri particolari ci consente di conoscer-ci piu a fondo e ci insegna anche a compierequelle azioni che riportano armonia nella nostravita. In questo modo siamo in grado di aiutaregli altri a guarire indirizzandoli verso una vita

piu felice.

Una profonda comprensione della natura de-gli altri e di noi stessi dipende dalla nostra ca-pacita di capire lo yin e lo yang e delle loromanifestazioni nelle persone con cui siamo inrapporto.

Applichero, in questo libro, lo yin e lo yangai tratti specifici del volto e del corpo e alla co-stituzione nel suo insieme. Scoprirete quindi ilsignificato che si nasconde dietro ogni caratte-ristica del nostro fisico. In primo luogo esami-neremo le modalita di applicazione dello yin edello yang perindividuare il carattere, le in-clinazioni e la salute di una persona a partiredai tratti facciali.

2.2 Il volto

Quando si tratta di interpretare i sentimenti diun’altra persona o di intuirne il carattere, il vol-to costituisce senza dubbio la parte del corpo piurivelatrice. Persino coloro che non conosconoaffatto la diagnosi orientale osservano attenta-mente il volto altrui quando vogliono intuirnel’opinione su questioni di rilievo. Il volto e laparte del corpo piu sensibile e piu reattiva. Nes-sun’altra parte esterna del corpo mette a nudo inmaniera cosı chiara le trasformazioni piu sottilidi una persona.

Perche? Uno dei motivi e che il volto e for-mato da un complesso intreccio di muscoli; solonel volto e nel cranio sono presenti dieci siste-mi muscolari per un totale di quaranta musco-li. Questi muscoli conferiscono al volto un’e-strema flessibilita e capacita espressive moltovarie.

Nel volto, oltre a questi sistemi muscolari, so-no presenti molti tratti espressivi: gli occhi, ilnaso, la bocca, le sopracciglia, la mascella, cia-scuno dei quali e capace di una gamma infinitadi movimenti e di sfumature. Com’e noto ai gio-catori d’azzardo, questi tratti facciali fornisco-no da soli moltissime informazioni sullo stato diuna persona. A una semplice occhiata il volto ri-vela moltissimo, senza che la persona osservatapronunci una sola parola.

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La testa (compresi il volto e gli orecchi) e ilcentro sensoriale del corpo. Occhi, naso, boc-ca e orecchi sono la sede di quattro dei cinquesensi.

Questi organi conducono anche ad apparatipiu estesi. La bocca e l’ingresso dell’appara-to digerente; il naso di quello respiratorio; gliocchi del nervo ottico, del cervello e del siste-ma nervoso, gli orecchi dell’apparato uditivo.Esiste, naturalmente, un evidente rapporto fraciascuna di queste “vie d’accesso” e l’appara-to stesso:quando l’apparato respiratorio e iseni facciali sono intasati di muco, il naso ten-de a colare. L’esistenza di disturbi digestivisi manifesta di solito con uno sgradevole gu-sto in bocca. Nervosismo e tensione traspaionospesso dagli occhi. Questi sono solo alcuni deimolti e chiari segnali che ci permettono di sco-prire le condizioni interiori di un’altra persona.Dal volto, oltre, a queste informazioni d’ordinegenerale, si ricava una verita molto piu impor-tante. A meno che non si abbia un’inclinazio-ne patologica a mentire,e difficile impedire alproprio volto di rivelare i propri sentimen-ti . La felicita e l’infelicita traspaiono dal volto,cosı come la noia e l’imbarazzo, la costernazio-ne e la concentrazione, la malattia e il benesse-re. Il volto non puo mentire. Esso rivela la ve-rita del vostro essere. Cio accade indipendente-mente dalla nostra volonta ed e proprio per que-sto motivo che osserviamo il volto degli altri,per scoprirne il carattere, i pensieri e la naturainteriore.

In Oriente molti proverbi di saggezza popo-lare affermano chea quarant’anni ognuno eresponsabile della propria faccia. Si intendedire che se durante l’infanzia, l’adolescenza epersino nella prima maturita, il volto e ancora ilprodotto delle influenze ambientali ed eredita-rie, all’eta di quarant’anni si e vissuto abbastan-za per conto proprio per essersi formati una per-sonalita. A quel punto ogni persona e un esse-re adulto, pienamente responsabile della propriacondizione e della propria faccia.

Invecchiando il carattere si manifesta unpo’ alla volta; i principi ai quali conforma-te la vostra vita si imprimono sul volto. Nonsempre essi sono quelli che siete disposti ad am-

mettere.Gradualmente il vostro volto riportacome scolpite le condizioni sociali, politicheed economiche della vostra vita.Sul volto del-la gente e possibile scorgere ogni caratteristica:intelligenza e stupidita, carisma e autoavversio-ne, onesta e disonesta. Scorgiamo questi ele-menti pur non sapendo nulla della persona chestiamo osservando.

Entro i 40 anni il carattere si rende manifesto.Il volto, naturalmente, non e ancora un’o-pera compiuta: vi aspetta ancora un lungocammino. A quel punto, pero, siete pienamenteresponsabili di cio che avete fatto e che farete infuturo.

L’unicita di ogni volto e sorprendente.E im-possibile trovare le parole giuste per esprimerequesto fenomeno. La creativita dell’universo egrandiosa. Quando passeggio per le strade diTokio, la particolarita e la complessita delle fac-ce dei giapponesi mi sorprende. Eppure ci sonomolti tratti comuni fra quei volti; teoricamen-te, infatti, i giapponesi hanno tutti i capelli neri(salvo, naturalmente, quelli che li hanno grigi!),la pelle gialla e gli occhi scuri. Gli uomini han-no altezza, peso e struttura fisica simili. Anchele donne hanno molti tratti comuni, eppure nonesistono due volti uguali. Ognuno di essi portatratti che lo rendono unico e irripetibile.

Camminando per le strade di New York, in-contrerete invece un sorprendente arcobaleno dirazze, di pesi, di forme, di altezze, di colori del-la pelle.E sbalorditivo! Uno spettacolo infinita-mente meraviglioso! Eppure quella stupefacen-te varieta e stata creata con gli stessi elementibasilari: due occhi, un naso, una bocca e unasfera irregolare che costituisce la testa.

A fronte di questa enorme varieta potrestechiedervi cos’altro si possa dire del volto umanose non che ogni volto e un fenomeno unico. Quisi manifesta un’altra importante contraddizione:all’interno di questa enorme diversita esiste an-che una forte concordanza. Il corpo umano econformato da una legge universale. Sappiamoche il DNA assicura l’integrita della strutturaumana di base. Ma cosa assicura invece l’inte-grita della conformazione di base del DNA?E lalegge invisibile che da forma all’intero universo.

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Questa stessa legge e prodotta dal Grande Spiri-to, che e dotato di una creativita illimitata, con-traddistinta pero da una grande coesione. Essaforma la base reale della vita. La vita biologicae solo un sintomo di questa legge cosmica chetutto regola. Se analizzate i sintomi, le manife-stazioni esterne, della vita vi si rivelera la naturaprofonda delle cose, quella che non appare, chevive sotto la superficie.

In Oriente questa legge, o spirito, fondamen-tale viene spesso chiarnataTao. In Occidenteessa viene chiamata Dio. Il Tao o Dio sono in-descrivibili, sfuggono all’umana comprensione.Possiamo solo descrivere la legge attraverso cuiesso opera. In Oriente questa legge e conosciutacome yin-yang. Come ho gia detto, yin e yangsono diametralmente opposti; essi sono cioe for-ze opposte, ma complementari che si unisconoper dar vita a tutti i fenomeni.

E fondamentale capire che la maggior partedi noi e una cormbinazione di yin e di yang.Siamo caratterizzati da diversi livelli di passi-vita, di apertura, di sviluppo intellettivo nellacomponente yin del nostro essere, ma nello stes-so tempo possediamo delle caratteristiche yang,quali l’aggressivita, l’autodeterminazione, l’e-nergia. Di solito, pero, la nostra costituzione ecaratterizzata da uno squilibrio a favore dell’a-spetto yin o di quello yang. Per sviluppare laconoscenza e la cormprensione di se, e neces-sario capire quali sono le nostre caratteristicheyin e yang e agire di conseguenza. Idealmente,ognuno di noi lotta per raggiungere l’equilibriofra queste due forze e quindi l’armonia e la paceinteriori.

Osservando la forma e le caratteristiche del-la testa e possibile capire molto dell’equilibriofra yin e yang. Dall’analisi dei tratti del voltodi ogni persona si possono ricavare infornazionipersino piu dettagliate.Ricordatevi di distin-guere fra tratti costituzionali, cioe le caratte-ristiche trasmesse dal patrimonio genetico, etratti “condizionali”, duelli cio e che cambia-no giorno dopo giorno, settimana dopo setti-mana ecc., con il passare del tempo. I tratticostituzionali ci vengono trasmessi al momen-to della nascita; essi tendono a essere eredita-ri: gruppo sanguigno, sesso, razza e salute con-

genita. I tratti genetici o costituzionali rive-lano la nostra natura basilare. Non esistononature o tratti costituzionali negativi. Secon-do la diagnosi orientale tutte le cose possonomigliorare e, come ho gia detto, questo svi-luppo dipende dal modo in cui si guarda al-le proprie caratteristiche e si riesce a usarle.I caratteri genetici non si possono modifica-re. Essi possono essere solo pienamente svi-luppati o repressi. Le caratteristiche costitu-zionali sono molto indicative della nostra naturaprofondamente spirituale. Abbiamo pero anchemolti tratti “condizionali”, temporanei, che rap-presentano la salute fisica, mentale e spiritualein un preciso momento della nostra vita. Que-ste caratteristiche cambiano sempre. Fenomeniquali un arrossamento passeggero degli occhi,un’eruzione cutanea o delle macchie sul volto,un gonfiore in una particolare regione del corpo– per esempio le borse sotto gli occhi – rive-lano tutti le nostre condizioni di salute in quelmomento. Possiamo cambiare queste caratteri-stiche modificando il nostro modo di vivere equindi le nostre abitudini fisiche, alimentari e lenostre opinioni.

La nostra salute tende a diventare piu for-te e vitale se conduciamo una vita conformealle nostre caratteristiche costituzionali. Seavete una natura da musicista, ma lavorate co-me ingegnere edile, la vostra salute ne soffrirasicuramente, soprattutto se la situazione lavora-tiva vi causa conflitti di un certo rilievo. Tuttoquesto discorso vi apparira piu chiaro nella di-scussione del prossimo argomento: i tratti ge-netici o costituzionali rivelati nelle dimensioni enella conformazione della testa.

2.2.1 Volto e carattere yin

In linea di massima, si puo paragonare un voltoyin a una lacrima rovesciata: piu largo nel-la regione frontale, stretto invece nella zona delmento. La fronte e ampia e alta. Una personayin ha occhi grandi e sopracciglia arrotondategeneralmente piu arcuate sopra il naso e che di-gradano verso il basso verso il bordo esterno delvolto. Le sopracciglia sono spesso molto distan-

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ti. Il volto yin – cosı come il dorso nasale e lenarici – e generalmente stretto.

Figura 2.1:Volto yin.

La carnagione e pallida; gli zigomi non sonomolto alti ne pronunciati.

Gli scrittori Tom Wolfe e Joyce Carol Oates,il presidente austriaco Kurt Waldheim e il per-sonaggio dei cartoni animatiOlivia presentanotutti variazioni del volto yin. La bocca e mode-ratamente ampia e le labbra, a causa di distur-bi circolatori, sono piuttosto pallide. In genera-le, le persone yin soffrono di affezioni circola-torie che le rendono particolarmente suscettibilial freddo; esse non amano percio i climi freddie preferiscono stare in luoghi chiusi.Detestanoinoltre la fatica fisica.

Il corpo yin e magro e, a volte, fragile; unapersona yin e raramente in sovrappeso.

Questo genere di persone tende ad avere scar-so appetito, ma spesso il loro rapporto con ilcibo si attesta a uno dei due estremi: o diven-tano degli appassionati intenditori di cibo e vi-no oppure mostrano una totale indifferenza aqueste sostanze, avendo con il cibo un rapportoprettamente utilitaristico.

Difficilmente troverete persone yin con un at-teggiamento equilibrato verso il cibo. A qua-lunque dei due estremi appartengano,essi pre-feriscono comunque gli alimenti dolci e mol-li . In generale non hanno una buona digestionee spesso soffrono di diarrea.

La persona yin ha un’indole raffinata, unavoce morbida ede solitamene gentile. I ti-pi yin sono molto sensibili, in particolare alleproprie emozioni. Pur essendo spesso perso-ne molto emotive, esse fanno fatica ad espri-

mere i propri sentimenti. Tendenzialmentesono molto legate al proprio passato, soprat-tutto ai suoi momenti piu dolorosi. Costoro siabbandonano alla malinconia e alla depressione,considerano il mondo come un luogo di lotta edi sofferenza e a volte si chiedono se tutto ciovalga la pena.Le persone yin possono esse-re timide e mostrano comunque una tenden-za all’introversione. Esse dovrebbero evitaredi cadere nel vittimismo che puo ostacolarlenella via del successo.

I tipi yin sono estremamente intellettua-li, hanno un rapporto mentale con la realta;sono spesso intelligenti e posseggono dotioratorie.

A causa della loro estrema sensibilita, a vol-te la vita appare loro ingiustamente dura e op-primente e questa visione spinge molti di es-si a rifugiarsi nella propria intelligenza peraffrontare le difficolt a della vita.

In queste occasioni, il tipo yin puo apparireestremamente astratto e intellettuale e si alienadall’esperienza degli altri uomini.

Le persone di costituzione yin sono moltointuitive; se riescono a superare la propria emo-tivita, esse acquisiscono capacita straordinarienell’individuazione degli stati d’animo, degliatteggiamenti e dei pensieri altrui.

I tipi yin hanno una naturale inclinazione ver-so l’aspetto spirituale della realta e sono attrattidagli argomenti religiosi, filosofici e mistici. Laloro sensibilita e il loro spirito intuitivo li con-ducono sovente ad analizzare i sogni, le appari-zioni e i temi spirituali e psicologici piu profon-di. Se restano invece ancorati alla realta concre-ta, possono rivelarsi straordinari nell’assistenzapsicologica.

Sensibilita e spirito intuitivo di questi soggettisi manifestano spesso in un raffinato talento ar-tistico: molti tipi yin sono infatti scrittori, pittorio musicisti. Essi sono dotati di una straordina-ria abilita descrittiva delle piu sottili sfumaturedell’esperienza umana.

Amano molto stare in giro fino a tarda not-te, bere vino e caffe e, in modo particolare, fare

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l’alba immersi in appassionate discussioni.Es-si non rispettano gli orari naturali: si cori-cano tardi e spesso, alle prime luci dell’alba,sono ancora svegli. Fanno fatica percio a sal-tar giu dal letto al mattino.Dormono poco egeneralmente non si addormentano subito.

Ci sono persone con una faccia strettatipicamente yin e un corpo forte e atletico.

L’associazione, nella stessa persona, di unafaccia yin e di un corpo yang denota la presenzadi due estremi nella stessa persona, estremi chepossono crearle serie contraddizioni.

Questi soggetti sono attratti sia dalle abitu-dini piu yin – amano percio mangiare, far tar-di e uno stile di vita piuttosto passivo – che daatteggiamenti tipicamente yang, quali l’attivitaatletica, il contatto fisico con la gente e uno sti-le di vita piu dinamico, e devono lottare moltoper trovare un equilibrio. Se non raggiungonoquesta consapevolezza e non tengono compor-tamenti conseguenti, essi avranno problemi disalute.

Le persone di costituzione yin devono accura-tamente salvaguardare la propria salute. In pri-mo luogo, esse tendono ad essere di costituzio-ne debole e questo dato, insieme alla passioneper i piatti succulenti, per i dolci, per l’alcool eper gli eccitanti,puo provocare diversi distur-bi digestivi e affezioni renali, spleniche e delsistenna linfatico.

Essi devono anche evitare una sorta diarroganza yin, un sentimento di distaccata su-periorita. Le persone yin possono essere do-minate da un complesso di superiorita sia in-tellettuale sia culturale nei confronti degli altri;spesso, infatti, sono considerate un po’ snob.

Una persona yin che voglia conservarsi in sa-lute e in armoniaha bisogno di esercizio fisicoe di una dieta equilibrata (si veda il capitolo 9“Un progrannma per migliorare la salute”). Pas-seggiate, corse ed attivita sportive (quali tennis,racket1, basket e nuoto) regolarmente praticatesono molto salutari.La persona yin dovreb-be inoltre cercare il contatto con la natura e

1gioco di palla e racchetta praticato da due o quattrogiocatori in un campo circondato da muri, NdT

avere un rapporto costante con gli elementinaturali: il freddo, la pioggia, il sole e la ter-ra. Essa deve esercitarsi alla tolleranza e al-la pazienza. Il suo corpo deve essere vissu-to e rafforzato per contrastare l’inclinazionenaturale a vivere un’esistenza esclusivamentementale.

2.2.2 Volto e carattere yang

Il volto yang e da rotondo a quadrato, conun’ampia mandibola che comunica un’immagi-ne di forza. Rispetto al volto yin esiste un equili-brio maggiore fra mascella e fronte. In un voltomolto yang la mascella puo presentarsi piu lar-ga della parte superiore della testa. Chi ha unvolto yang possiede anche una bocca grande; sele sue condizioni di salute sono buone le labbraappaiono rosse e piene.

Il naso e grande, con narici un po’ dilatate.

Figura 2.2:Volto yang.

Gli occhi della persona yang tendono a es-sere medio-piccoli, mentre le sopracciglia so-no spesse e si uniscono appena sopra il dorsonasale.

La fronte yang e medio-bassa. Il volto di unapersona yang e generalmente di colorito rosso;di tanto in tanto compaiono venuzze superficia-li intorno al naso o agli occhi. L’ex presidentedegli Stati Uniti Ronald Reagan (un volto yangquadrato), l’ex presidente dell’URSS MikhailGorbaciov (un volto yang tondo), il cancellieretedesco Helmut Khol (un volto tondo), i1 cro-nista sportivo della CBS John Maden (una bellafaccia quadrata con una mascella piu larga del-la fronte), il tenore Luciano Pavarotti (un’ampiatesta rotonda e una mascella altrettanto ampia)

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e il soprano Beverly Sills (anch’essa con la testarotonda) hanno tutti un volto yang.

Le persone yang hanno un appetito robu-sto e un’ottima digestione, di cui tendono adabusare. Mangiano moltissimo, non lesinanolodi al cibo e al cuoco e, alla fine del pasto,accendono un sigaro. Sono molto curiosi incampo alimentare e sperimentano sempre nuovipiatti per il semplice piacere della novita. Ama-no particolarmente la cucina ricca e piccante.Pur mangiando molto volentieri, raramente so-no esperti dell’arte culinaria. D’altronde nonne hanno alcun bisogno poiche apprezzano egodono tutto cio che mangiano.

Sono anche forti bevitori di vino, di birra e disuperalcolici.Hanno spesso una voce robusta;molti uomini yang, infatti, hanno voci tuonanti.

Le persone yang hanno un corpo forte, mu-scoloso, ma spesso tendono a ingrassare. Pa-radossalmente le persone yang, pur manifestan-do una marcata inclinazione ai piaceri della vita,non sono attratte dalle droghe. Esse infatti,provando piacere nei propri eccessi, evitano ledroghe che, com’e noto, tendono ad intorpidireil gusto.

Sono persone molto espansive in amore.Provano profonde emozioni e un forte impul-so sessuale. Esternano i propri sentimenti, sianell’amore che nell’ira, e quando sono irritatipossono cedere alla violenza.

Le persone yanghanno il sonno facile, pro-fondo e rispettano i cicli biologici: si corica-no prima di mezzanotte e si svegliano spon-taneamente alle prime luci dell’alba. Co-minciano a lavorare presto e conservano unagrande energia e vitalita durante l’interagiornata. Queste persone tendono a diven-tare lavoro-dipendenti, dedicandosi esclusi-vamente al raggiungimento dello scopo chesi sono prefissi ed escludendo qualsiasi di-vertimento. A volte questa loro tendenza toc-ca punte estreme ed essi arrivano a includerefra gli “svaghi” persino la famiglia, gli amicio la salute personale, predisponendosi cosı agliesaurimenti.

Il tipo yang ama la fatica fisica, gli sports e i

grandi spazi aperti; gli piacciono inoltre le ga-re sportive all’aperto e la natura. Preferisce ilfresco al caldo.

A volte queste persone mancano a tal puntodi sensibilita da essere considerate da molti –soprattutto dalle persone molto yin – assoluta-mente insensibili. I tipi yang tendono ad arriva-re subito al sodo rifuggendo dalla diplomazia, ameno che non ne ricavino dei vantaggi.Possonoessere sgarbati, prepotenti e persino brutali.Essi devono evitare in tutti i modi gli atteggia-menti autoritari. La loro forza li porta spesso apensare di poter dominare la realta e le personee questo aspetto della loro personalita li rendeeccessivamente disponibili a manovre e macchi-nazioni e puo trascinarli versola politica dellaforza che spesso, per molti di loro, si risolvenella completa autodistruzione.

Consiglio alle persone di costituzione yangdi evitare l’arroganza, l’aggressivita ecces-siva e l’ira. Poiche amano gli alimen-ti grassi, l’alcool e il fumo queste personesono le piu soggette alle affezioni cardiache,all’ipertensionee ai disturbi del colon, in par-ticolare al tumore al colon. Cio costituisce unesempio tipico della trasformazione di un ele-mento di forza in debolezza. Le persone yanggodono per natura di un’ottima digestione ma, acausa di questo dono naturale, esse tendono adabusare di cibo e di bevande e quindi a soffriredi disturbi digestivi. Se conducessero una vitamoderata – una condizione alla quale i sogget-ti di costituzione debole devono attenersi – nonsarebbero tentate di abusare a tal punto del ciboe delle libagioni.

I soggetti yang dovrebbero limitare al mas-simo alimenti quali la carne rossa, le spezie, iprodotti da forno e tenere sotto controllo la lo-ro debolezza verso i superalcolici. Essi devonoassolutamente evitare gli alimenti grassi e quel-li ricchi di colesterolo, dando invece la prefe-renza ai cereali integrali e agli ortaggi a fogliache forniscono un buon apporto di fibre utili alladigestione.

Questi soggetti hanno bisogno di svaghi tran-quilfi, di musica rilassante e di tenere in casamolte piante per ossigenare l’ambiente dome-

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stico. Il giardinaggio, la preghiera e la medi-tazione possono equilibrare in maniera ottima-le l’aggressivita cui costoro sono naturalmenteinclinati.

Nella vita essi dovrebbero imparare ad ap-prezzare gli elementi yin: la gentilezza e l’a-more per la famiglia, la quiete della natura e laserenita della preghiera e inoltre, nonostante ciosi riveli piuttosto difficile per soggetti di questitipo, riconoscere i propri limiti per non essernedistrutti.

2.3 Le tre zone del volto: fronte,parte centrale e mascella

E noto che la conformazione della testa degliuomini preistorici era molto diversa da quelladegli uomini moderni. Le ricerche archeologi-che hanno portato alla luce scheletri e frammen-ti ossei, risalenti a 2 o 3 milioni di anni fa, diun nostro antenato denominatoAustralopithe-cus africanusle cui caratteristiche fisiche era-no molto simili a quelle delle scimmie: fronteassente (conseguente alle ridotte dimensioni delcervello che peraltro veniva utilizzato assai po-co per pensare), naso sviluppato, mascella am-pia e possente protesa verso l’esterno rispetto alresto del volto, denti grossi. L’elemento piu pro-nunciato della testa di questo nostro antenato el’area sotto il naso.

Due milioni di anni fa comparve un altro an-tenato del genere umano chiamatoHomo habi-lis, dotato di un cervello piu sviluppato e di unprimo accenno di fronte. Un milione e mezzodi anni fa l’Homo habilisfu seguito dall’Homoerectusche possedeva un cervello e una strutturaossea ancor piu sviluppati e una fronte piu pro-nunciata. Infine, circa mezzo milione di anni faapparve sulla scena l’Homo sapiens, di cui noi,gli uomini moderni, siamo i discendenti. L’uo-mo moderno presenta un avanzato sviluppo ce-rebrale (anche se a volte la cosa non e cosı evi-dente. . . ) e una fronte molto diritta; confrontatacon quella di molti nostri antenati piu remoti, laparte centrale del nostro volto e piu pronunciatae finemente cesellata. Le mascelle si sono rim-

picciolite e siamo alquanto diversi dai nostri avipreistorici che apparivano tutti occhi e mascella.

I primi antenati del genere umano erano cac-ciatori/raccoglitori e il loro scopo principalenella vita era la sopravvivenza. L’esistenza deinostri antenati non era dominata dall’astrofisica,dalla letteratura o dalla medicina, bensı dalla ri-cerca del cibo e dalla lotta per affermarsi in unambiente ad essi ostile.

Se consideriamo, percio, che l’alimentazio-ne e le attivita ad essa connesse assorbivanola maggior parte delle loro energie e attenzio-ni, non dobbiamo meravigliarci di quella con-formazione facciale dominata dalla mandibolae dalla bocca. Anche nel mondo contempo-raneo l’attivita volta alla sopravvivenza costi-tuisce una parte rilevante dell’attivita umana,ma gli uomini contemporanei hanno anche al-tri bisogni: esigenze emotive, psicologiche espirituali complesse di cui i nostri antenati nonavevano la minima idea.

Sto cercando di sottolineare l’evidente rap-porto – da sempre esistito – tra la fisionomiadell’uomo (i tratti facciali) e le sue caratteristi-che generali. Lo sviluppo e l’evoluzione del cer-vello, e quindi dell’intelligenza, hanno condottoanche a una modificazione delle dimensioni ditesta e fronte.

Parallelamente all’acquisizione da parte del-l’uomo di una maggiore complessita emotiva epsicologica, si sono trasformati anche altri ele-menti della sua persona. Vedremo che anchequesto processo si riflette nella conformazionedel volto. Vi ricordo che una delle leggi cardina-li della diagnosi orientale e la possibilita dios-servare il macrocosmo nel microcosmo. Se ap-plichiamo al volto questa legge generale, scopri-remo che si puo risalire alle condizioni generalidi tutto il corpo.

Nei miei corsi disegno spesso un volto alla la-vagna e gli sovrappongo una figurina adesiva ot-tenendo cosı una figura umana in miniatura (uo-mo o donna) disegnata all’interno del cerchioche rappresenta il volto piu grande.

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Figura 2.3:Le tre sezioni del volto: la sezione superiore, situata fra l’attaccatura dei capelli e le sopracciglia;la sezione centrale, fra le sopracciglia e la fine del naso; la sezione inferiore, sotto il naso.

Figura 2.4:Il microcosmo rappresenta il macrocosmo. Proiettando il corpo sul volto, il naso rappresenta laspina dorsale.

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La testa della figura sovrapposta appare sullafronte, la spina dorsale lungo il dorso nasale, lavita sulla bocca e le gambe rivolte verso il men-to. Questo disegno ci aiuta a capire comecia-scun organo si rivela sul volto delle persone.La testa della figura adesiva, posizionata nellafronte, ci mostra che il nostro sviluppo intellet-tuale e cognitivo puo essere letto sulla fronte.La curva della spina dorsale puo essere lettasul dorso nasale, l’intestino sulla bocca e l’a-rea genitale nella zona soprastante e in quellaimmediatamente sottostante alla bocca.

Al momento opportuno analizzero ogni partedel volto e gli organi e i sistemi ad esso cor-rispondenti; per il momento, invece, ci limi-teremo ad analizzare queste tre parti del vol-to – fronte, parte centrale e mascella – e leinformazioni che se ne possono ricavare.

1. La fronte mostrala natura intellettuale diuna persona.

2. La parte centrale, situata fra gli occhi e labocca, rivelala natura emotiva.

3. Il mento e le mascelle, compresa la zo-na situata sotto il naso e intorno alla boc-ca, mostrano laforza di volonta di unsoggetto.

Esaminando il volto di una persona cerche-remo innanzitutto le dimensioni di ciascuna diqueste tre componenti per capire se una di es-se predomina sulle altre o se, invece, esiste unrelativo equilibrio nelle loro dimensioni.

2.3.1 Un volto equilibrato

Se le tre parti del volto hanno dimensioni simili(se sono cioe tutte ugualmente grandi o piccole),la persona possiede una natura equilibrata. Es-sa non e percio dominata ne dalla razionalita nedall’emotivita ne dalla volonta, ma, al contrario,si sforza di prendere decisioni razionali sulla ba-se dell’armonia di questi tre aspetti della perso-nalita. Contrariamente a quanto si possa pen-sare,tratti armonici ed equilibrati non sonomolto comuni e il fenomeno piu diffuso e inve-

ce il volto con una delle tre parti piu sviluppatarispetto alle altre.

Puo capitare a volte di incontrare persone conun volto ben equilibrato e una testa ampia e ro-tonda. Costoro tendono ad essere deivisionaridotati di poteri straordinari . Essi possiedo-no una rara combinazione di sviluppo intellet-tuale, di comprensione delle esigenze emotivedella gente e di forte volonta; hanno spesso untemperamento di tipo filosofico, pur disponendodi una forte volonta e di coraggio che consento-no loro di realizzare i propri progetti. Questepersone possono essere definitedegli idealistiprammatici e sono destinate a imprese ecce-zionali. Essi sono lungimiranti, tenaci e in gra-do di capire a fondo la realta sociale nella qualevivono. Winston Churchill, Mikhail Gorbaciov,il sindaco di New York Mario Cuomo e l’ex se-gretario di stato Henry Kissinger sono esempidi volti equilibrati. Il tallone di Achille di que-sti soggettie l’arroganza; appena comincianoa rendersi conto delle proprie potenzialita, siconsiderano superiori agli altri e questo lo-ro “complesso di superiorita” e l’elemento didebolezza che preannuncia la loro sconfitta.Le persone con il volto equilibrato e la te-sta rotonda non devono allontanarsi dagli al-tri uomini se vogliono tranne l’energia concui poterli guidare. Per ottenere e conserva-re l’appoggio popolare essi devono identificarsia fondo nelle esigenze altrui.

2.3.2 Fronte alta

Alcune persone hanno la fronte molto alta, laparte centrale poco estesa e il mento ancora piupiccolo. Si tratta del tipico volto yin:un vol-to dominato dall’intelletto in cui le emozio-ni, pur essendo forti, non possiedono la stes-sa energia della mente. Il tallone di Achilledi queste personee la mancanza di forza divolonta.

Essi sono molto intellettuali, a volte brillan-ti; hanno un’intelligenza concettuale e possonoessere grandi pianificatori o eccellenti pensato-ri ed essere utilizzati come consiglieri di potentiuomini politici. Le persone dal volto yin hanno

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Figura 2.5:Fronte alta: nel volto predomina la partesuperiore.

ideali spirituali e utopistici.

Esse devono evitare di allontanarsi dallarealta, rifuggire l’ipercriticismo, l’intellettuali-smo esasperato o il cinismo, gli intrighi d’ognigenere e le lotte per il potere perche finirannocol perdere queste battaglie, soprattutto quan-do ambiscono a sostituire un personaggio mol-to potente. La persona yin, infatti, non e ingrado di resistere ai doveri di una posizionedi leadership, perche dotata di una volontadebole e dominata dalle emozioni.

Essa difficilmente riesce a realizzare gli am-biziosi progetti evocati dalla sua mente, a menoche non ricorra all’aiuto di persone piu yang.

2.3.3 Una parte centrale ben sviluppata

Figura 2.6:Parte centrale ben sviluppata: nel voltopredomina la parte centrale.

Le persone con il volto dominato dalla partecentrale sono in genere molto emotive, premu-rose e a volte sentimentali. Esse possono essere

ottime infermiere, guaritori o terapeuti. Parte-cipano al dolore altrui, capiscono le sofferenzedella vita e lottano per alleviarle. Hanno unanatura materna molto sviluppata. A volte que-sti soggetti manifestano inclinazioni artistiche eposseggono un raffinato senso estetico, soprat-tutto per le arti plastiche quali la scultura, lapittura o la danza.

Il loro principale punto debole e la tendenzaad essere sopraffatti dai propri sentimenti. Es-si possono essere mutevoli e incostanti, perderela calma all’improvviso e recuperarla un attimodopo, avere vere e proprie esplosioni di gioia epiombare poi nella depressione piu nera. Questisoggetti molto emotivi devono sviluppare l’a-spetto razionale della propria personalita e unatteggiamento efficiente verso il lavoro noncherafforzare le capacita di resistenza, soprattuttoquando affrontano rapporti di tipo conflittuale.

2.3.4 La mascella sviluppata

Le persone dalla mascella sviluppata sono dota-te di forte volonta e determinazione. Si trattadel tipico volto yang.Sono persone molto re-sistenti, in grado di sopportare i conflitti e dirimanere fortemente concentrate sui propriobiettivi .

Figura 2.7:Mascella grande: nel volto predomina laparte inferiore.

Sono anche persone molto pratiche, tese arealizzare gli obiettivi che si sono posti e spessoeccessivamente attaccate al lavoro.

Di esse si potrebbe dire che desiderano, inun modo o nell’altro, dominare il loro piccoloangolo di mondo.

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Sono persone dotate di coraggio e di tenaciae che lottano senza tregua fino a ottenere la vit-toria. Possono essere materialisti e attaccati alprestigio sociale: vogliono che si sappia che es-si hanno il meglio che si possa desiderare. Sonopersone molto tenaci e caparbie; spesso, per se-guire la propria strada, non esitano ad ignorarele idee e i sentimenti altrui. Di fronte a qual-siasi conflitto tendono o a farsi avanti sopraffa-cendo gli altri oppure a ignorare l’esistenza delnemico.

Le persone con questo volto tendono ad esse-re manichee, dicotomiche: gli altri sono amici onemici. Essi non prendono in considerazione levie di mezzo e le sfumature della realta. Spessosono cosı attaccati ai propri obiettivi personalida dimenticare le esigenze degli altri.

Consiglio a costoro di sviluppare la compren-sione e la compassione verso gli altri per po-ter apprezzare meglio il significato piu profondodell’esistenza.

2.4 I singoli tratti del volto

La maggior parte degli uomini non appartieneesclusivamente al tipo yin o a quello yang, dicui abbiamo appena analizzato i tratti facciali.Ognuno di noi possiede diversi gradi di yin-yang che si manifestano nelle caratteristiche delvolto e in quelle del corpo.

In questa sezione del libro descrivero le spe-cifiche caratteristiche yin e yang rivelate daitratti del volto e dal corpo. Ci occuperemo inprimo luogo dei particolari della fronte.

2.5 Fronte e rughe

Possediamo tutti piccole rughe che ci solca-no la fronte; queste linee appaiono alla mag-gior parte di noi come un tratto fisico scontatoe, quindi, privo di significato. Nella diagnosiorientale, al contrario, esse rivestono una gran-de importanza. Le rughe frontali sono pro-dotte dal sistema nervoso in quanto collega-

te alle attivit a del lobo frontale, chee situatoimmediatamente dietro la fronte stessa.

Sia che lo sviluppo e l’attivita cerebrali sia-no regolari sia che siano disordinati, essi si ri-flettono comunque – in forma di onde elettrichecerebrali – sulla conformazione della testa e so-prattutto su quella della fronte e delle rughe chevi compaiono. Nel primo caso le rughe frontalisi presenterarmo regolari, nel secondo, invece,esse saranno caotiche e irregolari.

Come accade per le altre caratteristiche cor-poree, lo yin-yang puo essere di grande utilitaper decifrare e interpretare ciascuna delle rughefrontali. La ruga frontale superiore, per esem-pio, e collegata agli aspetti piu yin della perso-nalita, mentre quella inferiore a quelli piu gang.Percio la ruga superiore rappresenta la nostranatura spirituale e quella inferiore la natura ter-rena e il nostro rapporto con essa. Osserveremoadesso una ruga alla volta, esaminando il par-ticolare significato che ciascuna di esse rivestenella diagnosi orientale.

La fronte e attraversata da tre rughe ar-chetipe che, teoricamente e idealmente, do-vrebbero essere lunghe, intere e diritte. Al-cune persone, pero, hanno la fronte solcata daun numero maggiore o minore di rughe. No-nostante queste variazioni siano significative,partiremo dalle rughe principali o archetipe.Queste sono tre erappresentano i tre livellidell’esistenza umana.

La ruga superiore rappresenta il cielo, lanatura spirituale; la sua conformazione ri-vela percio l’atteggiamento della persona neiconfronti degli aspetti piu ideali della vitaumana. La ruga centralerappresenta la per-sonalita del soggetto, la forza o la debolezzadel suo carattere. La ruga inferiore, infine,rappresenta la terra e il rapporto della perso-na con le questioni pratiche, materiali, qualiil lavoro e il denaro. Spesso questa ruga ri-vela la capacita della persona di realizzare leproprie idee.

Se le tre rughe sono ben distinte l’una dal-l’altra, marcate ed intere, la persona possiedeuna personalita ben equilibrata e un rappor-

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to armonico fra gli aspetti materiali e spiri-tuali dell’esistenza e il suo carattere. Questisoggetti non vivono grossi conflitti fra i biso-gni materiali e quelli spirituali; hanno un carat-tere forte e, potenzialmente, possono formarsiuna personalita dove regni il perfetto equilibriodelle diverse componenti.Tre rughe profon-de e ben definite sono segno di buona salutee di un’intelligenza solidalmente fondata. Sequeste persone si occupano della propria saluteed esercitano l’intelletto con discernimento, es-se non avranno problemi e condurranno un’esi-stenza serena.Se una delle tre rughee spezza-ta, esiste un problema o un conflitto nella sfe-ra della vita collegata a quella ruga: quel sog-getto quindi deve lottare un po’ di piu – e inqualche caso molto di piu – degli altri per co-noscere e per controllare quella componenteesistenziale. Spesso una ruga spezzata mettein evidenza l’elemento piu importante dellavita di una persona, come se questa si sentissespinta a realizzare qualcosa in quella parti-colare sfera. Questa sfera esistenziale richiedesforzi ed attenzioni maggiori rispetto alle altre.Una ruga inferiore spezzata denota una carenzanella sfera della materialita e indica quindi chela persona deve aver cura delle questioni mate-riali e terrene, cercare di stabilizzare il proprioreddito, di far quadrare i conti e di rispettare unprogramma di lavoro regolare.

Costui dovra sviluppare consapevolmentedelle buone abitudini in modo da stabilire unminimo di sicurezze in una sfera dell’esisten-za che, altrimenti, gli sarebbe del tutto impre-vedibile. Le persone che hanno le rughe infe-riori spezzate e quelle superiori e centrali bendefinite cercano spesso di realizzare obiettivi eprogetti idealistici.Rughe spezzate sono segnoanche di una salute incostante e che puo de-stare preoccupazioni. La persona che le pos-siede, per esempio, puo avere una salute di fer-ro e una grande vitalita, ma puo anche essereafflitta da qualche malattia. Anche in quest’ul-timo caso, pero, essa riuscira a recuperare la sa-lute e il benessere iniziali. In sostanza possiamodire che le persone con le rughe frontali spezza-te avranno una salute con un andamento moltoirregolare e instabile.

Esistono anche persone con le rughe frontalimolto irregolari che indicano continue modifi-cazioni delle condizioni di salute e un pensie-ro poco equilibrato. Costoro soffrono molto aprendere delle decisioni e ad attenersi a una par-ticolare direzione nel corso della propria vita;percio cambiano spesso lavoro, partner e con-sorte. Sono degli eterni insicuri e si chiedonosempre se l’erba del vicino non sia un po’ piuverde della propria.

L’assenza di una delle tre rughe denota unamancanza di interesse, o addirittura una sorta didebolezza, in quell’aspetto della vita rappresen-tato dalla ruga mancante. Cio puo indurre quellapersona a credere erroneamente che alcune que-stioni non abbiano alcun rilievo o importanzanella propria vita.

Una ruga assente puo anche avere il signifi-cato opposto: denotare cioe un’attenzione mol-to superiore del normale verso l’aspetto esisten-ziale rappresentato da quella ruga. La perso-na, quasi fosse consapevole di quella deficienza,puo essere portata a ritenere misterioso ed ecci-tante quell’aspetto e, di conceguenza, dedicaremolte energie per conoscerlo, al punto da esser-ne fortemente coinvolta o addirittura ossessio-nata. Supponiamo che una persona abbia la rugasuperiore e quella centrale – che rappresentanola spiritualita e la personalita – ben delineate eintere e che invece non presenti la ruga inferio-re che, come sappiamo, e collegata agli aspettimateriali della vita.

Questa persona ha una solida concezione dise e, assai spesso, e emotivamente equilibrataed idealista; essa puo raggiungere posizioni dileadership in cause di tipo idealista. Quella stes-sa persona, pero, rivelera scarso equilibrio versogli aspetti terreni dell’esistenza, soprattutto nel-le questioni economiche e finanziarie. Essa ten-dera a considerare il mondo come il regno dellacorruzione e gli affari e le questioni finanziarieprivi di spiritualita e troppo materialisti.

Persone, di questo tipo avranno difficolta amanifestare i propri ideali nella realta materia-le; potranno sentirsi frustrate, soprattutto negliultimi anni di vita. E opportuno che costoroimparino cheesiste un aspetto spirituale an-

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che nelle questioni pratiche ed economiche eche per migliorare il mondo bisogna unire gliideali superiori alle questioni piu materiali,combinando i piu nobili ideali dell’uomo conle vicende piu terrene. Una persona priva del-la ruga superiore (quella della spiritualita), macon la ruga centrale e quella inferiore ben deli-neate, avra una forte coscienza di s e, sara por-tata al comando e presentera una disarmonia fragli ideali spirituali e gli obiettivi materiali dellapropria vita.

Figura 2.8: Una sola ruga intera: salute solida eenergia vitale costante.

Figura 2.9:Rughe spezzate: personalita inaffidabi-le, condizioni di salute mutevoli.

Egli giudichera poco pratiche o addiritturafolli le persone dotate di forte spiritualita.Per-sone di questo tipo tendono ad essere deibuoni imprenditori o dirigenti d’azienda; es-si evitano le faccende dello spirito, concen-trandosi invece nella carriera, nell’ambizio-ne personale e negli obiettivi dei propri da-tori di lavoro . Alcune persone hanno solo unadelle tre rughe ben delineata. Se si tratta dellaruga centrale (quella collegata alla personalita)il soggetto sara egocentrico e, solitamente, avra

Figura 2.10:Molte rughe intere: salute discontinua,molti interessi.

Figura 2.11: Rughe spezzate “a volo d’uccello”:personalita estremista, salute instabile e mutevole.

una presenza imponente e un notevole carisma;egli potra essere predisposto sia verso le que-stioni materiali sia verso quelle spirituali. L’e-goismo puo rivelarsi dannoso per costoro e in-durli a ritenersi superiori alle vicende materialie spirituali. Non essendo equilibrati da ideali dinessun tipo, essi sono inclini a farsi trascinarenegli intrighi. A volte sono dominati dall’ambi-zione, ma non necessariamente a causa del lorointeresse verso le cose materiali o i successi sullavoro. Al contrario, costoro possono essere in-differenti ai beni personali, a meno che non sia-no status symbol e, in tal caso, i beni materiali ei successi diventano una tangibile dimostrazionedella loro superiorita.

Le persone con una ruga della personalita bendelineata, tuttavia, tendono ad essere dei lea-der e sono dotate di carisma che, usato con cri-terio, puo motivare gli altri a raggiungere undeterminato obiettivo.

Coloro che hanno solo la ruga superiore(quella della spiritualita) sono soggetti dotati di

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forte idealismo, ma privi di spirito pratico. Essidevono cercare di sviluppare la propria perso-nalita, l’autoconsapevolezza e la comprensionedegli aspetti piu materiali della vita.

Quelli che hanno solo la ruga inferiore (quel-la della materialita) privilegiano nella vita il rag-giungimento delle sicurezze materiali, conside-rano le questioni spirituali astratte e irrilevantinella vita quotidiana.

Ci sono persone, infine, che hanno due ru-ghe orizzontali ben delineate, ciascuna sopraogni sopracciglio. Queste rughe sono chiama-te rughe dell’intuizioneperche le persone che leposseggono sono dotate di un intuito molto svi-luppato, di ben fondate capacita di giudizio nel-la valutazione dell’altrui personalita e di nobiliideali spirituali. Le rughe dell’intuizione so-no tipiche di persone che hanno lavorato so-do su se stesse e che hanno compiuto notevoliprogressi.

Figura 2.12:Profonde rughe verticali fra gli occhi:tensione, rabbia, nervosismo, disturbi epatici.

Fra le sopracciglia, appena sopra il naso,scorgerete molte rughe verticali. Esserivelanole condizioni del fegato.

Prima di analizzare queste rughe, mi occu-pero di un altro importante aspetto della medi-cina orientale che vi consentira di capire me-glio il fegato e altri organi. Molti secoli fa,i guaritori orientali approdarono a una conce-zione sistemica del corpo umano, concependolocome un insieme integrato di componenti. Lastabilita psicologica – soprattutto quella delleemozioni – era collegata e dipendeva dal sa-no funzionamento di tutto il corpo e di ciascunorgano. Secondo questa concezione ogni or-gano svolgeva una propria particolare funzionenel contesto generale della salute e nella sta-bilita di una determinata emozione. Il fegato,

per esempio, controllava la rabbia.Si ritenevainoltre che chi danneggiava il proprio fegatocon un’alimentazione e uno stile di vita mal-sani avrebbe sofferto di rabbia acuta e di osti-lit a nei confronti degli altri e sarebbe statospesso soggetto a esplosioni di rabbia incon-trollate e inspiegabili: questa sintomatologiaera segno di un fegato malato. Invece di farelunghi discorsi sulle condizioni psicologiche diquella persona,il guaritore ne avrebbe curatoil fegato, determinando una diminuzione delsentimento di rabbia.

Uno dei metodi usati da quei guaritori perdiagnosticare un disturbo epatico consistevanell’osservazione della zona appena sopra ilnaso, fra le sopracciglia.

Figura 2.13: Molte rughe verticali sulla fronte:soggetto intelligente, critico, molto cauto e riflessivo.

Figura 2.14: Rughe orizzontali e verticali: gran-de intelligenza o estrema sensibilita e nervosismo,o entrambe le cose.

In quest’area la maggior parte delle perso-ne ha delle rughe verticali e parallele. Quan-do il fegato e sano, esse dovrebbero essereleggere e poco profonde. Rughe profonde in-

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vece, indicano che il fegato none in buonecondizioni. La persona sara percio colpitada occasionali scatti d’ira, da regolari acces-si di irritabilit a e avra un temperamento col-lerico. Alcune persone hanno tre rughe fra lesopracciglia; se sono poco profonde esse indi-cano disturbi epatici derivanti prevalentementedal consumo di alcool, da una dieta sbagliata eda un eccesso di frustrazione e di rabbia. Se letre rughe sono profonde, la persona e soggettaagli incidenti. Si tratta di una persona troppoyang, vale a dire troppo aggressiva, ostinata eche persegue un unico scopo.Questa personae di solito cosı concentrata nelle proprie azio-ni da perdere la capacita di ascoltare gli av-vertimenti cosmici provenienti sotto la formadi altre persone che lo invitano a rallentare ea valutare cio che sta facendo. Di solito co-storo non prestano ascolto a nessuna raccoman-dazione. Le persone con tre rughe dovrebbe-ro fare attenzione poiche sono diventate troppoyang, troppo concentrate nella realizzazione deipropri obiettivi. Esse hanno bisogno percio diuna componente yin:di passeggiare in un par-co e in mezzo alla natura, di ascoltare musicatranquilla e rilassante, di distendere i muscolie di ossigenare il corpo con la ginnastica aero-bica e di stare in compagnia di persone care.Questi elementi yin le aiuteranno a rilassar-si, a godere di piu la vita e ad aprirsi a nuo-ve idee e concezioni. Generalmente le personecon una sola ruga fra le sopracciglia presentanoalcune interessanti caratteristiche. Questo feno-meno si manifesta prevalentemente in personeprovviste di una forte volonta e di una costitu-zione robusta. Esso puo essere anche segno digravi disturbi epatici. In Giappone, una solaruga del fegato viene chiamata “ago sospeso”e indica una situazione di pericolo. Sono inmolti ad averla ed essa spesso compare in segui-to a crisi di carattere personale, soprattutto nellacrisi di mezza eta. Le persone con disturbi delfegato rilevati dalla presenza di un’unica rugafra le sopracciglia dovrebbero limitare il consu-mo di alcool, evitare gli alimenti grassi, quelliricchi di zuccheri, di additivi chimici e i cerea-li raffinati, come il riso brillato. Il fegato svolgenel corpo una funzione depurativa: piu il sanguee intossicato, maggiore e il lavoro del fegato per

eliminare tossine. Se questi “veleni” rimango-no nel fegato, essi ne danneggiano la salute ela fuzionalita. I capillari sanguigni del fegato siinduriscono impedendo il flusso di ossigeno e disangue.La medicina orientale insegna che gliortaggi a foglia verde, i cereali integrali e ilbulgur e modeste quantita di cibi acidi, comei crauti e i sottaceti, stimolano il fegato, au-mentano il flusso sanguigno al suo interno efavoriscono il ripristino della salute.

Figura 2.15: Disegnate voi stessi le sopraccigliae verificate come sopracciglia diverse cambiano ilvolto.

2.6 Le sopracciglia

Il teatro popolare giapponese e chiamato Kabu-ki. Gli attori di questo teatro compaiono sul pal-coscenico con costumi sfarzosi e con il volto pe-santemente dipinto in modo da esasperare i trattidi ciascun personaggio. I personaggi cattivi ap-paiono davvero terribili e hanno volti tremendiche incutono paura. Quelli buoni, al contrario,appaiono come la personificazione della bonta.Le donne sono il ritratto della bellezza. In baseal trucco teatrale – in particolare osservando lesopracciglia degli attori che costituiscono l’ele-mento piu significativo dell’identita del perso-naggio – il pubblico e in grado di capire imme-diatamente se un personaggio e buono o cattivoo se si tratta delfool.

Il fool, un personaggio che si trova perenne-mente in difficolta e patisce continuamente ledisgrazie del destino, ha un aspetto molto buf-fo. Le sue sopracciglia si inarcano sulla fronte,

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sono molto separate e lo fanno apparire moltodisattento e un po’ “sconvolto”. Sono sopracci-glia che rivelano scarsa intelligenza, comicita epredisposizione agli infortuni di vario genere.

Di solito gli occhi delfool sono rotondi e yinsanpaku: mostrano cioe il bianco su tre lati dellasclera, compreso quello sotto l’iride. (Piu avantiin questo capitolo spieghero a fondo il significa-to di sanpaku). Le sopracciglia del cattivo han-no una forma molto diversa: dai lati della frontedigradano verso il basso fino alla cuna del nasodisegnando un angolo di 45°, come due avioget-ti che si precipitano su un obiettivo. Lo spaziofra le sopracciglia sopra il naso e molto ridottoe a volte queste sono unite e si presentano comeun unico, spaventoso sopracciglio.

Spesso gli occhi del cattivo sono yangsanpaku e pesantemente truccati a tinte scure.

Le sopracciglia dell’eroe buono sono moltopiu proporzionate, lunghe e formano un arco re-golare sopra gli occhi. Anche gli occhi sonoproporzionati, ne yin ne yang sanpaku.

Il teatro Kabuki usa la tradizionale saggez-za della diagnosi orientale per comunicare conil pubblico secondo moduli non verbali, ma al-trettanto efficaci. Il trucco del teatro Kabuki emolto comunicativo perche il pubblico sa chepuo scorgere sul volto del personaggio alcu-ni elementi che ne rivelano la natura interioree che, piu in particolare, l’elemento-chiave diquesta sorta di identificazione e costituito dallesopracciglia.

Ci sono molti tipi si sopracciglia; comince-rerno a esaminare quelli basilari.

Di solito lo spazio fra le sopraccigliae dicirca due dita: unendo l’indice e il medio e po-nendoli nello spazio fra le sopracciglia sopra ilnaso le estremita delle dita dovrebbero toccarele sopracciglia. In tal caso siamo in presenza diuna costituzione equilibrata.

Se le sopracciglia sonomolto attaccate o ad-dirittura unite, come se fossero un unico soprac-ciglio, ci troviamo di fronte a una costituzio-ne e a un temperamento prevalentemente yang.Coloro che posseggono queste sopracciglia so-

Figura 2.16: Un unico evidente sopracciglio cheattraversa la fronte: forte costituzione yang, a volteostinazione.

no determinati e aggressivi. Questo tipo di so-pracciglia si riscontra spesso nelle persone lacui madre ha ingerito molti alimenti di origineanimale durante la gravidanza. Spesso costorofanno fatica a concentrarsi sulle cose cui dan-no importanza, ma possono anche essere estre-mamente impegnati su un obiettivo particolaree lavorare instancabilmente alla sua realizzazio-ne. Le persone con le sopracciglia unite o moltovicine sono sempre piene di iniziativa, spessoambiziose e determinate.

Figura 2.17: Sopracciglia sottili: costituzionedebole.

Sopracciglia molto separate – cioe distantipiu di due dita – indicano una visione della vi-ta piu yin. Le persone che le posseggono hannouna mentalita aperta, sono curiose, spesso sen-suali e assetate di ogni tipo di esperienza. Lepersone con sopracciglia distanti tre o piu dita –un tratto diffuso fra le personalita e le modelle –sono sentimentalmente instabili, cambiano con-tinuamente coniuge e si innamorano sempre diqualche misterioso sconosciuto.

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Costoro sono affascinati dall’arte, dalla lette-ratura, dal giornalismo. Essi devono svolgere unlavoro che consenta loro diversita e cambiamen-ti e riescono meglio in progetti a termine chenella routine quotidiana delle normali attivitalavorative.

Le sopracciglia non solo rivelano le caratte-ristiche di una persona, maci permettono an-che di scoprire quali saranno le condizioni disalute nel corso della sua vita. In Giapponele sopracciglia rivestivano lo stesso significatosimbolico della linea della vita sul palmo dellamano: si credeva, infatti, che esse indicasserola lunghezza e la qualita della vita di una per-sona. Esse tuttavia costituiscono solo un ele-mento della diagnosi orientale, un singolo in-dizio che va aggiunto agli altri prima di poteremettere un valido giudizio sulla persona in esa-me. E quindi sbagliato emettere un giudizio ba-sandosi esclusivamente sull’osservazione dellesopracciglia.

Figura 2.18: Sopracciglia cespugliose e gros-se ai bordi esterni, sottili al centro; miglioramentoprogressivo della salute e dell’energia vitale.

Ci sono anche sopracciglia a forma triango-lare o a stendardo, con l’estremita larga rivoltaverso la parte esterna del volto e quella appunti-ta sul dorso del naso, e che si ispessiscono ver-so la parte esterna del viso. Queste sopraccigliaindicano che la persona possedeva alla nascitauna costituzione debole che si e andata gradual-mente rafforzando con il passare degli anni.Epossibile pero osservare anche il fenomeno op-posto: sopracciglia spesse sopra il naso e sottiliverso l’esterno. Le persone che hanno questo ti-po di sopracciglia avevano una costituzione ro-busta al momento della nascita e durante la gio-

vinezza, indebolitasi con il passare del tempo.Costoro, alla luce di questa considerazione, do-vrebbero occuparsi maggiormente della propriasalute durante l’eta adulta.

Figura 2.19:Sopracciglia spesse verso il centro delvolto, piu sottili verso i bordi esterni: persona natacon costituzione forte e sana che tende ad indebolirsia causa di uno stile di vita malsano.

Figura 2.20:Sopracciglia a “volo d’uccello”: salutesoggetta a mutamenti.

Figura 2.21: Sopracciglia spesse e cespugliose,uniformi in spessore: salute solida, improbabilita dıcambiamenti radicali.

Ci sono poi persone che hanno sopracciglia“a cespuglio”, spesse ad entrambe le estremita,

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simili a quelle che Groucho Marx soleva dipin-gere sul proprio volto. Costoro conducono disolito un’esistenza molto stabile, con pochissi-me traversie e scarso movimento. Si potrebbedire di questi soggetti che la loro vita e statavissuta all’insegna della mediocrita. Essi sonola personificazione della stabilita.

Figura 2.22: Sopracciglia inclinate verso il bas-so, molto distanziate: condizione yin, debolezza dicarattere.

Le sopracciglia che dai bordi del volto risal-gono fino a un punto alto sopra il naso – comese fossero i due fianchi di una montagna che for-mano una cima sopra il naso – rimandano a unacostituzione e a un’indole prevalentenrente yin.Quelli che possiedono simili sopracciglia hannoun carattere gentile e non sono particolarmenteambiziosi. La loro regola di vita e: “Vivi e lasciavivere”. Sono dei pacificatori nati, soggetti cheotterranno molti risultati nelle attivita volte almantenimento della pace e all’allontanamentodei conflitti.

Figura 2.23:Sopracciglia inclinate verso l’interno:costituzione yang.

Le sopracciglia che dai lati esterni del vol-to scendono verso il dorso nasale denotano una

personalita molto piu aggressiva. Le personecon queste sopracciglia sono instancabili nel la-voro, ambiziose e molto determinate. Se ven-gono attaccate rispondono e si vendicano. Sitratta di soggetti competitivi che consideraro lavita un campo di battaglia dove bisogna spes-so lottare per raggiungere i propri obiettivi. Ilgiornalista della ABC Sarn Donaldson e il tipi-co esempio di persona con queste sopraccigliacui corrisponde un’indole di questo tipo.

Le sopracciglia diritte lungo la fronte indica-no maggiore equilibrio e una persona stabile chesperimenta pochi sconvolgimenti nel corso dellapropria vita.

Le sopracciglia che salgono e poi digradanoverso il naso, formando un picco sopra ciascunocchio, lasciano supporre una personalita in cuisono presenti due estremi. Costoro possono es-sere ambiziosi e instancabili, ma anche provvi-sti di gentilezza e di natura poetica. Questo tipodi persone deve lottare tenacemente durante laprima parte della vita per raggiungere i propriobiettivi, ma alla fine riesce a conquistare unaforma di equilibrio, e a volte di serenita, checonsente loro di condurre un’esistenza piu tran-quilla come mostra la curva verso il basso dellaseconda parte del sopracciglio. Essi devono sal-vaguardare la propria salute nella seconda metadella vita, soprattutto dopo i cinquant’anni.

In Oriente le sopracciglia sono collegate al-l’intestino. Nella diagnosi orientale la linea del-la vita sul palmo della mano – la lunga lineaverticale che parte alla base dell’indice e arri-va al bordo esterno della mano – rivela la robu-stezza costituzionale dell’intestino. La medici-na orientale ritiene che a un intestino costituzio-nalmente forte corrisponda una linea della vitamarcata e quindi longevita. Poiche le sopracci-glia sono associate anche alla forza dell’intesti-no si ritiene che anch’esse indichino la longevitadi una persona. Quale che sia la loro forma,lesopracciglia spesse sono segno di buona salu-te. Molte persone si sfoltiscono le sopraccigliaritenendo cosı di migliorare il proprio aspetto.Si tratta di un comportamento che mi colpiscenella sua stranezza e che trovo molto indicativodei criteri estetici della gente. Le sopracciglianon vanno toccate in nessun caso. Volerle sfol-

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tire e solo la manifestazione esteriore di un desi-derio inconscio di eliminare un’accumulazionemalsana di rifiuti nel tratto intestinale. Una die-ta diversa che includa quantita maggiori di ce-reali integrali e di verdure fresche, aumentandol’apporto di fibra, vi aiutera a eliminare le scorieaccumulatesi nel sistema digerente.

Chi ha sopracciglia rade o sottili deveoccu-parsi della propria salute, evitare gli eccessinell’alimentazione e nel comportamento, ri-spettare orari regolari, fare del movimentoe riposare adeguatamente. Chi ha invece so-pracciglia sottili alle estremita deve riguardarela propria salute nell’ultima fase della propriaesistenza.

Tutti i peli delle sopracciglia dovrebberoseguire la stessa direzione. In caso contra-rio ci troveremmo di fronte a una persona lacui vita muove anch’essa verso direzioni di-verse. Persone con sopracciglia simili condur-ranno un’esistenza all’insegna dei cambiamentie dello sviluppo, ma saranno incapaci di attener-si a un’unica direzione. Esse sono mutevoli einaffidabili, incapaci di prendere decisioni; per-sino quando ci riescono sono assalite dal dubbiodi aver sbagliato. Questa insicurezza cronica lerende incapaci di assumersi qualsiasi impegno.

Esistono anche sopracciglia che crescono asegmenti, cioe con una parte dei peli che segueuna direzione, interrotta da un’altra che si muo-ve verso una direzione diversa. A volte sonopresenti molti segmenti, ciascuno con i peli chevanno verso direzioni diverse. Le persone conqueste sopracciglia vivranno molte e importan-ti trasformazioni durante la propria vita: cam-bieranno lavoro, amici, luoghi di residenza e avolte si trasferiranno temporaneamente in paesistranieri.

Sopracciglia che crescono direttamente dal-la testa, simili a siepi incolte, indicano personenervose, intelligenti, un po’ nevrotiche. Questogenere di persone raggiunge spesso una posizio-ne di potere nella societa, soprattutto nel mondoaccademico e della ricerca. A volte, pero, essipossono essere irritabili, impazienti, soprattuttoverso i limiti intellettuali o le fobie degli altri.Tradizionalmente le sopracciglia lunghe e rego-

lari sono segno di una vita lunga e felice. La lo-ro forma ideale e quella di un arco delicato cheforma una leggera curva sopra il naso e scendeverso il basso ai lati esterni del volto, con unospessore proporzionato dall’inizio alla fine del-l’arco sopracciliare e peli lunghi alla fine del so-pracciglio. Di solito le persone con sopraccigliadi questo tipo sono tranquille, equilibrate e piuriflessive della media.

2.7 Gli occhi

Figura 2.24:Nei pesci l’occhio e fondamentale.

Dieci anni fa la cucina giapponese, il sushiin particolare, era completamente sconosciuta aNew York. La maggior parte delle persone nonsi sarebbe mai sognata di mangiare riso e pescecrudo. Adesso il sushi e di moda e disdegnarela cucina giapponese e sintomo di una mentalitaun po’ retrograda.

Ci sono addirittura persone che hanno impa-rato a cucinare in casa sushi e sashimi e i ma-nuali di cucina giapponese furoreggiano in tut-ti gli Stati Uniti, dalla costa orientale a quellaoccidentale. Percio sono in molti a chiedermi:“Ohashi, quando compro del pesce, come fac-cio a sapere se e fresco o no?”. La mia rispostae: “Bisogna guardare gli occhi, lı troverete larisposta a questa domanda”.

Mi piace comprare il pesce. So distingue-re il pesce fresco e sano da quello vecchio an-che quando il pescivendolo cerca di far appari-re fresco del pesce che non lo e affatto. Ades-so quando il pescivendolo mi vede arrivare, di-ce sempre: “Sta arrivando quel rompiballe diOhashi”.

Il venditore sa che so scegliere il pesce. Es-sendo giapponese sono orgoglioso di questa mia

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capacita, perche i giapponesi sono un popolo dipescatori e amano molto il pesce. Mia mogliee dell’Idaho e percio non le lascio mai compra-re il pesce. E invece molto brava a comprarele patate, un alimento di cui io sono del tuttoignorante.

Ognuno di noi ha la sua specialita: accet-tiamo le rispettive competenze e ne siamo fe-lici, soprattutto quando, grazie a cio, riusciamoa mangiare del buon pesce e delle ottime patate.

Quando dovete acquistare del pesce bisognainnanzitutto guardare gli occhi. Un pesce fre-sco ha gli occhi limpidi che sporgono all’infuo-ri. Gli occhi sono convessi e vivaci, di solito dicolor blu; devono avere un aspetto sano e for-te. Se gli occhi solo smorti, scuri, infossati oconcavi non comprate quel pesce perche non efresco.

Alcuni pescivendoli scaltri tagliano la testaal pesce per ingannare i clienti. In tal casocontrollate se le branchie sono rosse o rosa vi-vo perche questo e un altro elemento che indi-ca la freschezza del pesce. Il pesce fresco, na-turalmente, non emana cattivo odore e ha del-le squame forti e solide. Se il pesce si squamafacilmente non e buono. Provate anche ad af-fondare un dito nella carne del pesce: se rima-ne una rientranza, non compratelo. Se inveceil muscolo e elastico, il pesce e fresco. Tutta-via l’elemento che vi sara di maggior aiuto percomprare del pesce fresco e senz’altro l’occhio.

Lo stesso accade nella diagnosi orientale.Credo che l’occhio fornisca il 60% delle in-formazioni riguardanti lo stato di salute diuna persona.

Perche gli occhi sono cosı importanti e rivela-tori? In primo luogo bisogna ricordare chel’oc-chio e direttamente collegato al cervello at-traverso il nervo ottico e che quindi fornisceinformazioni sul sistema nervoso e sul cervel-lo. Una lesione cerebrale o del sistema nervososi riflette negli occhi. Questi possono, al me-glio, perdere solo limpidita e vivacita, ma in al-cuni casi si puo arrivare addirittura alla perditacompleta delle facolta visive.

In secondo luogo,il cervello richiede una

quantit a di ossigeno trenta volte superiorea quella necessaria alle altre cellule del cor-po umano. L’occhio necessita di un appor-to di ossigeno otto volte superiore a quellorichiesto dalle altre cellule. Di conseguenzase il cervello riceve una quantita di ossige-no inferiore a quella necessaria, questa ca-renza si riflettera principalmente negli occhiche sono piu sensibili del resto del corpo alladiminuzione di ossigeno.

Questo fenomeno ha riscontri anche nell’e-sperienza personale di ognuno di noi. Provatea ricordare il periodo in cui andavate a scuolao all’universita e vi annoiavate a morte ad alcu-ne lezioni. Cosa accadeva?Il respiro si facevalento e superficiale. Il livello di ossigeno nelcervello si abbassava e gli occhi diventavanoirrsopportabilmente pesanti. Non riuscivate aconcentrarvi e gli occhi erano la prima parte delcorpo, dopo il cervello, a reagire al vostro statodi sonnolenza.

Quando si fa la diagnosi della salute o dellaprontezza mentale di una persona, lo strumen-to piu importante che abbiamo a disposizionee senz’altro l’occhio. Nessun altro organo per-mette di indagare meglio le condizioni soggetti-ve del paziente. Entriamo nel merito di questoargomento.

In primo luogo nell’occhio bisogna ricono-scere le dimensioni, la forma e l’angolo. Gliocchi sono grandi o piccoli, tondi o stretti? So-no inclinati verso l’alto o il basso o sono allostesso livello?

Occhi tondi e grandiindicano una costituzio-ne prevalentemente yin. Chi ha occhi di que-sto tipo e generalmente una persona intuitiva,emotiva e sensibile, che reagisce allo stress inmaniera negativa. Occhi grandi sono anche se-gno di talento artistico; spesso, infatti, pitto-ri, scrittori e altri artisti hanno occhi di talidimensioni.

Occhi tondi e grandi indicano spesso anchepersone utopiste, che colgono le grandi linee ditendenza e percepiscono i movimenti storici, gliorientamenti politici e i nuovi modelli concet-tuali. Costoro, pero, tendono a trascurare i par-

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ticolari dei progetti. Intuiscono la direzione ver-so cui un’organizzazione o una societa devonomuoversi e la realizzazione di massima del pro-getto, ma il piu delle volte trascurano o ignora-no i dettagli necessari a realizzare piani di cosıgrande respiro.

Occhi piccoli, invece, indicano capacita dicapire e di apprezzare i particolari. Una personadagli occhi piccoli avra familiarita con i nume-ri e potra essere un buon contabile o ragioniere.Egli mostrera un’affinita per gli aspetti praticidelle cose e si chiedera sempre come realizzareconcretamente i progetti grandiosi. Costoro sipongono domande realistiche e sono il comple-mento perfetto, peraltro essenziale, degli utopi-sti. Cio che gli idealisti sono in grado di intui-re, essi possono realizzarlo grazie al loro spiritopratico. Di solito, pero, le persone con occhipiccoli non sono in grado di concepire proget-ti di largo respiro. Essi sono cosı immersi neiparticolari di un progetto da non riuscire a sol-levare lo sguardo per guardare il cielo. Percioraramente costoro ottengono la supervisione diun progetto o la direzione di un’organizzazione.

In linea di massima gli occhi tondi sono indi-zio di talento artistico, mentre quelli grandi in-dicano sensibilita e talento artistico. Occhi pic-coli rivelano cura per i particolari, capacita diconcentrazione e una natura pratica.

Occhi piccoli e tondi rivelano un robusto si-stema nervoso yang e un talento artistico chespesso approda alla musica. Questi occhi de-notano destrezza nell’uso delle dita, coordina-mento e un’intelligenza portata verso impreseche richiedono sforzo e applicazione, come illinguaggio della musica. Spesso i musicisti pre-sentano un meraviglioso equilibrio fra gli aspet-ti yin e quelli yang e cio li rende capaci di ap-prezzare sia l’armonia della musica, la sua glo-balita, sia le sue sfumature. Inoltre i musicistidevono possedere una grande flessibilita nell’u-so delle dita e un senso del coordinamento bensviluppato. Essi devono tradurre le eteree vi-brazioni dell’armonia nella prosaica realta dellenote e del suono.

Il pianista Vladimir Horowitz costituisce l’e-sempio perfetto dell’artista con occhi di questo

tipo. Egli aveva infatti occhi tondi, delicati, pic-coli, vivi e luminosi che rivelavano un’intelli-genza brillante. Nella diagnosi il passo succes-sivo e l’osservazione degli occhi della personaper scoprire se essisono allo stesso livello o se,al contrario, sono tagliati verso l’alto o versoil basso rispetto al dorso nasale.

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(a) Occhi grandi e sporgenti (b) Occhi piccoli (c) Occhi obliqui

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La maggior parte degli occhi obliqui piegaverso il basso dal bordo del volto al dorso nasa-le. Un taglio di questo tipo e segno di una forteambizione.L’ambizione del soggettoe diret-tamente proporzionale all’inclinazione del-l’occhio. Spesso nei cartoni animati compaionopersonaggi cattivi con gli occhi molto inclinativerso il basso;se l’inclinazione e particolar-mente pronunciata essa puo rivelare megalo-mania e avidita. Prima pero di essere in gradodi valutare il grado di inclinazione, e necessarioaver osservato moltissimi occhi. Molte personedi buon carattere e di successo hanno occhi al-l’ingiu, con un’inclinazione non eccessiva e chequindi non rivela caratteristiche cosı negative.

Occhi, invece, che dal bordo del viso salgo-no verso il dorso nasale rivelano un caratte-re gentile e privo di ambizioni. Persone conquesti occhi sono di solito soddisfatte della vi-ta. Esse non esercitano pressioni ne sulle perso-ne ne sulle situazioni e preferiscono comunqueopporre il minimo di resistenza. Sono soggettisensibili e spesso un po’ timidi che preferisco-no concedere qualcosa pur di evitare scontri econflitti.

Occhi allo stesso livello, o diritti, rivela-no equilibrio fra ambizione e sensibilita. Lepersone con occhi di questo tipo sono predi-sposte alla diplomazia: esse possono essere de-gli eccellenti negoziatori perche sanno presen-tare un particolare punto di vista, capire quan-do e necessario un compromesso senza tuttaviarinunciare alle proprie posizioni.

Osserviamo adessola posizione dell’occhioall’interno della cavit a oculare. Di solito allanascita l’iride, cioe la parte colorata dell’occhio,si trova in una posizione di perfetto equilibriotra la palpebra superiore e quella inferiore. Essasfiora le due palpebre cosicche la parte bianca, osclera, non compaia ne sopra ne sotto. La sclerae visibile solo a sinistra e a destra dell’iride. Cioindica un sistema nervoso sano ed equilibrato. Ilneonato e sveglio e le sue condizioni generali disalute sono buone.

In caso di morte, invece, l’iride si sollevaal punto da scomparire parzialmente sotto lapalpebra superiore lasciando apparire la scle-

ra. Questo fenomeno in Oriente viene chia-mato sanpaku, che significa comparsa di “trebianchi”. Le persone esaurite, o malate, spessopresentano il fenomeno dei “tre bianchi” che siaggrava ulteriormente se esse sono gravementeammalate o in punto di morte.

I “tre bianchi” rivelano l’esistenza di un gra-ve squilibrio nel sistema nervoso di una persona.La mente, il corpo e lo spirito di quella personanon sono piu in armonia con le force cosmichesuperiori. L’intuito della persona e alterato e lesue capacita di giudicare gli uomini e le situa-zioni sono deboli. Di solito ci sono due tipi disanpaku. Il primo tipo e chiamatoyin sanpaku,con il bianco che compare sotto l’iride, un feno-meno molto comune soprattutto fra i tossicodi-pendenti. In questo caso l’iride si sposta versol’alto, rivelando la sclera sottostante. Il secondotipo e loyang sanpaku, con il bianco che com-pare sopra l’iride; in questo caso l’iride scivo-la verso la palpebra inferiore.Questo sanpakurivela un carattere violento e pericoloso. Gliocchi di Charles Manson, per esempio, sono unbell’esempio di yang sanpaku.

Se il bianco compare sotto l’iride, esiste unacondizione yin che indica che il pericolo pro-viene dall’esterno.La persona con gli occhiyin sanpaku sara coinvolta suo malgrado insituazioni pericolose o difficili e puo persinoperdervi la vita .

Se, al contrario, il bianco compare sopra, sia-mo in presenza di una condizione yang e ilpericolo proviene dall’interno.Chi ha occhiyang sanpaku possiede una personalita vio-lenta, irascibile e puo costituire una minacciaper se e per gli altri. Egli puo autodistrug-gersi, ma anche trascinare gli altri nella suadistruzione.

Il filosofo della macrobiotica George Oshawaha scritto un libro intitolatoYou Are All Sanpa-ku, dedicato, fra gli altri, a John Kennedy e adAbraham Lincoln. Oshawa sosteneva che tuttiquesti personaggi erano pericolosamente sanpa-ku e avevano quindi deboli capacita di giudizioche indicavano scarsa salute e morte prematura.Costoro erano troppo yin sanpaku: accettaronotutti il pericolo senza riuscire a sopravvivergli.

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(d) Occhi sani, proporzionati

(e) Occhi yin sanpaku

(f) Occhi yang sanpaku

(g) Occhi sporgenti, o “occhi che esprimono sorpresa”

(h) In Giappone questi occhi vengono chiamati “Londrae Parigi” perche uno guarda verso Londra e l’altro versoParigi. Si chiamano anche occhi “vaganti”.


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(i) Occhi incrociati: entrambi guardano verso ilcentro.

(j) Un occhio e centrato; l’altro guarda all’infuori(come nel disegno) o verso l’interno.

Lo yin sanpaku, cioe il bianco che com-pare sotto l’iride, e causato da un’eccessivaassunzione di sostanze yin, quali lo zucche-ro, i cereali non integrali, l’alcool e i prodottifarmaceutici.

Lo yang sanpaku, cioe il bianco che com-pare sopra l’iride, deriva da un’assunzio-ne eccessiva di carne, di sale e di formaggistagionati e dall’indulgenza alla violenza.

Lo yang sanpaku mostra un carattere egoi-sta e disposto a realizzare le proprie ambizioni,a volte senza badare alle conseguenze che ciocomporta.

Occhi proporzionati, con l’iride che sfiora lapalpebra inferiore e quella superiore, rivelanouna condizione di equilibrio e solide capacita digiudizio. Occhi di questo tipo derivano da unaconcezione equilibrata della vita e da abitudinialimentari corrette, soprattutto dal consumo dicereali integrali e di verdure fresche.

Quando l’ex Primo Ministro indiano Indi-ra Gandhi fu assassinato, la rivistaTime pub-blico alcune sue fotografie, compresa una scat-tata qualche attimo prima dell’assassinio. Lafoto mostrava chiaramente cheIndira Gandhiaveva occhi yin sanpaku. Quegli occhi riflette-vano la sua condizione e rivelavano che essa erain pericolo.

Alcuni occhi sembrano incrociarsi o guardareverso direzioni diverse. Se l’occhio destro guar-da verso destra e quello sinistro verso sinistra,

il fenomeno in Giappone viene chiamato “occhiLondra-Parigi”, cioe un occhio guarda Londra el’altro Parigi. Cio e sintomo di un grave squili-brio yin nel sistema nervoso, causato da un’as-sunzione eccessiva di liquidi, zuccheri, alcoole farmaci. Le persone che hanno questi occhitendono a soffrire di diabete e di disturbi neuro-logici vari. Costoro hanno una predisposizioneagli incidenti; generalmente pero ne sono le vit-time e non la causa. Esse incorrono in incidentiperche i loro occhi non sono in asse. Questepersone soffrono a prendere decisioni; non per-cepiscono chiaramente la direzione da prenderee sono sempre tormentate di fronte a due strade,come i loro occhi che guardano in due diversedirezioni.

Gli occhi strabici quando sono rilassati rive-lano disturbi a carico del sistema nervoso, delfegato e del cuore, causati da un eccesso di ali-menti yang – quali carne, sale, formaggi stagio-nati – e da profondi conflitti psicologici interio-ri. A causa di un campo visivo limitato questepersone tenderanno a procurare incidenti. I lo-ro occhi rimandano anche a un conflitto interio-re: le due parti del corpo e della mente sono inguerra fra loro e il conflitto si manifesta nella vi-ta quotidiana. Bisogna indagare sulle condizio-ni familiari: chiedere a costoro se i loro genito-ri andavano d’accordo o se in famiglia c’eranogravi disaccordi, se uno dei genitori era amma-lato, se entrambi i genitori erano molto caparbio intransigenti. Lo strabismo rivela una condi-zione di frustrazione derivante dall’incapacita dirisolvere i conflitti in maniera soddisfacente.

Cosa succede quando si tratta di un distur-bo congenito? Esso puo essere stato provoca-to da una sofferenza delle vertebre cervicali edelle ossa del collo durante il parto o da un’ali-mentazione troppo yang della madre durante lagravidanza.

Altre volte un occhio guarda diritto in avan-ti, mentre l’altro si sposta verso l’esterno. See strabico l’occhio sinistro, il disturbo e causa-to da un eccesso di zucchero, di cereali non in-tegrali, di alcool e di farmaci. Se invece il di-sturbo colpisce l’occhio destro, esso deriva dal-l’eccessivo consumo di alimenti di origine ani-male, quali carne, formaggi stagionati e animali

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da cortile. Ho incontrato molti pazienti affettida tumore che avevano occhi simili. (Trovere-te alcuni consigli per ottenere un’alimentazio-ne quotidiana armonica ed equilibrata nel pa-ragrafo “Criteri generali di alimentazione” delcapitolo 9).

2.8 Le occhiaie

Immediatamente sotto l’occhio c’e una piccolasacca, chiamataocchiaia, che si presenta spessogonfia o di colore scuro. Se una persona ha leocchiaie o gli occhi pesti le si raccomanda diaumentare le ore di sonno.

Questo detto di saggezza popolare e correttodal punto di vista della diagnosi orientale. Maesso non esaurisce affatto il discorso su questaparte del volto.

Questa regione del volto e quella con il con-tenuto di acqua piu elevato; allo stesso tempo, lapelle e molto sottile, priva di ghiandole sebacee,e quindi estremamente sensibile ai cambiamen-ti del contenuto di acqua nel corpo. Questo da-to e un’esperienza terapeutica secolare spieganoperche la diagnosi orientale tradizionale associaquesta regione alla condizione dei reni.

Figura 2.25: Le borse sotto gli occhi indicanodebolezza renale, un disturbo sempre piu comune.

In Oriente i reni sono organi tenuti in grandeconsiderazione. Essi sono osservati e studiatisia in termini teorici che pratici. I guaritori tra-dizionali consideranoi reni il magazzino delKi, o forza vitale. Essi distribuiscono ilKi intutto il corpo, preservando la vitalita innata diogni umana costituzione.

Per questo motivo si dice che i reni sonolevolte che custodiscono l’eredita degli antenati.Si intende dire con questa definizione che i renirivelano la ricchezza del nostro patrimonio ge-netico. (Mi dilunghero sui reni piu avanti quan-do parlero degli orecchi, che sono anch’essi col-legati alla costituzione dei reni. Per il momentomi sto riferendo esclusivamente alla condizionedei reni rivelata nelle borse sotto gli occhi).

I reni svolgono una funzione depurativa delsangue attraverso l’eliminazione dei rifiuti. Lafunzione di questi organi, percio, assume unavalenza astratta, spirituale: essi cioe separanocio che serve alla vita da cio che e superfluoe adempiono quindi all’importante funzione diaiutarci a distinguere gli aspetti positivi dellanostra esperienza dalle cose inutili che devonoessere scartate.

Lo stato dei reni si riflette in maniera determi-nante sulle nostre condizioni generali di salute.Se una persona si sente debole o cronicamen-te stanca, essa dovrebbe riposarsi e prendersicura dei reni. Possiamo danneggiare i reni intre maniere.

In primo luogo conducendo una vita irri-spettosa dei ritiri naturali, come fanno coloroche lavorano di notte e dormono, di giorno: leinfermiere, i ladri, gli operai che fanno il turnodi notte in fabbrica e le persone che viaggianomolto soprattutto verso paesi distanti piu di unfuso orario dal proprio. (Entrero nel merito diquesto argomento fra breve).

Il secondo modo per compromettere la salu-te dei reni e quello di sciupare tutte le proprieenergie, come fannocoloro che lavorano trop-po – soprattutto se svolgono lavori che nonfanno volentieri – o che abusano dell’attivitasessuale.

In terzo luogo possiamo danneggiare i re-ni con una dieta sbagliata, in particolar mo-domangiando alimenti fuori stagione quali ilcocomero in inverno oppure alimenti tropporaffinati e che contengono additivi chimici.

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2.8.1 Vivere contro natura

Poiche i reni sono responsabili del flusso dell’e-nergiaKi in tutto il corpo, essi vanno protettiper garantire la salute di tutto il corpo.Cam-biamenti rilevanti nella routine quotidiana –quali il lavoro durante le ore in cui il corpo eabituato a riposare e, al contrario, il riposo nelleore abitualmente dedicate al lavoro –sconvol-gono i cicli biologici. Questi cicli non si sonodefiniti nel corso della nostra vita, ma sono il ri-sultato dell’evoluzione del genere umano. Dal-la comparsa dell’uomo sul pianeta terra i nostriantenati e noi ci alziamo al sorgere del sole e cicorichiamo al chiarore delle stelle. Siamo staticondizionati a rispettare questo ritmo sin dallanostra nascita.

I sistemi biologici, per esempio il metaboli-smo della vitaminaD e molte funzioni ormo-nali, si sono sviluppati in armonia con questicicli. Alterarli non e cosı facile come si po-trebbe pensare.Se la nostra vita non rispet-ta i cicli naturali, sottoponiamo a stress ec-cessivo i reni compromettendone il correttofunzionamento.

L’area sottostante agli occhi, detta ancheborsa, si scurisce quando esauriamo le no-stre riserve naturali di Ki provenienti dai re-ni. Coloro che lavorano di notte e dormono digiorno costituiscono un esempio tipico di esau-rimento dell’energia naturale del corpo. Anchecoloro che fanno tardi la sera e, conseguente-mente, dormono durante il giorno producono lostesso effetto.

Anche i dipendenti delle linee aeree o gli uo-mini d’affari che, per motivi di lavoro, fanno vo-li regolari violano i cicli naturali e danneggiano ireni. Viaggiare in paesi con fuso orario diver-so dal nostro altera i ritmi corporei naturali,confondendo il giorno e la notte e disturban-do i cicli di veglia e sonno. Inoltre voli lun-ghi verso paesi con climi diversi si riflettono sulmetabolismo e sulle abitudini alimentari quoti-diane. Al giorno d’oggi in poche ore possiamopassare dal rigido clima invernale di New York aquello assolato della California meridionale. Ilnostro corpo deve adattarsi a questo improvviso

cambiamento. Nel corso di un viaggio di questotipo modifichiamo anche la nostra alimentazio-ne: frutti e piatti tropicali e una cucina in generepiu leggera. Tutto cio esercitaun tremendo im-patto sul nostro metabolismo, in particolaresui reni e sulle ghiandole surrenali.

E fondamentale, a mio avviso, proteggerei reni quando si viaggia. Quelle che seguonocostituiscono alcune misure precauzionali chepossono essere utili in queste occasioni:

1. Se vi e possibile cercate sempre diviag-giare seguendo il soleperch e per il cor-po e molto piu facile assecondare la natu-ra che andarle contro. Viaggiare in dire-zione contraria a quella del sole ci collo-ca immediatamente in un diverso fuso ora-rio e accorcia il giorno piu rapidamente.Aogni cambio di fuso orario il nostro cor-po ha bisogno almeno di un giorno perrimettersi in sesto. Un cambiamento didue ore richiede due giorni di tempo perriadattarsi e ristabilire i ritmi biologici.

2. Portatevi dietro i vostri alimenti abitua-li , preferibilmente cibo naturale come ri-so integrale o altri cereali. In questo mo-do faciliterete la digestione. Se non vi epossibile, scegliete comunque alimenti checrescono nella vostra area climatica perche cosı potrete attutire lo sforzo cui il vo-stro organismo sara sottoposto quando do-vra adattarsi alla nuova localita.Cercatedi mangiare alimenti digeribili, quali ce-reali integrali, legumi e pesce. Evitate glialimenti difficili da digerire, come le car-ni rosse, i formaggi stagionati, i prodottida forno e gli alimenti eccessivamente raf-finati che contengono elevate quantita dizucchero o alcool.

3. Non bevete alcool prima della partenzao in aereo. A causa dell’altitudine, l’al-cool esercita un effetto tre volte superio-re a quello esercitato a terra: una birra aoltre 10.000 metri equivale a tre birre be-vute al livello del mare. L’alcool arriva piuvelocemente nel sangue ed esercita un ef-fetto quasi istantaneo sull’attivita chimicacerebrale.

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4. Cercate di rispettare finche potete i vo-stri orari . Quando cambiate fuso orarioil vostro corpo deve realizzare due riadat-tamenti di rilievo: uno alla partenza e l’al-tro al rientro.Se dovete attraversare zonecon diversi fusi orari, cercate di coricar-vi e di alzarvi il pi u possibile alla vostrasolita ora.

Se beviamo troppo, la regione sotto gli oc-chi si gonfia. Un eccessivo consumo di liqui-di sovraccarica e affatica i reni; la regionesotto gli occhi si scurisce notevolmente. Inquesto modo l’organismo comunica la propriastanchezza: in tal caso i reni hanno bisogno diriposo e di meno liquidi.

Numerose ed autorevoli fonti mediche ci con-sigliano di bere almeno otto bicchieri d’acquaal giorno. A mio avviso, si tratta di una rac-comandazione sbagliata che deriva dal caratteresbilanciato dell’alimentazione moderna.I renie l’organismo nel suo insieme non avrebberobisogno di un simile apporto di acqua se con-sumassimo meno tossine chimiche (presentinegli alimenti raffinati), meno grassi e menocolesterolo. Una dieta composta di cereali in-tegrali, verdure fresche, legumi, alghe (come lenori, wakamee kombu) e pesce – in breve ladieta con cui il genere umano si e sviluppato– fornisce un apporto nutritivo ottimale, privodelle tossine chimiche e dei grassi che devonopoi essere eliminati dall’organismo attraversol’assunzione d’acqua.

Il genere umano e stato dotato di molti im-pulsi salutari due dei quali – la fame e la sete –ci hanno guidato con successo nel corso dell’e-voluzione. Fino al secolo scorso nessun me-dico si sarebbe sognato di consigliare ai pro-pri pazienti di bere otto bicchieri d’acqua algiorno. Si beveva quando si aveva sete, assu-mendo in tal modo tutti i liquidi necessari al-l’organismo. L’organismo di ciascuno di noi ediverso da quello di un altro. La quantita d’ac-qua che beviamo dipende molto dallo stile divita che conduciamo, dal lavoro che svolgiamo,dalla quantita di sale che consumiamo, dalla sta-gione dell’anno e dal posto in cui viviamo. Sevivete, per esempio, in prossimita dell’oceano la

pelle tendera ad assorbire dal mare una quantitadi sodio superiore e, di conseguenza, avrete piusete. Anche se lavorate in un’azienda agricolae sudate molto desidererete piu acqua. Se lavo-rate, invece, in un ufficio con aria condizionatale vostre richieste di acqua possono essere di-verse. Non esiste una regola che si possa appli-care a tutti in maniera uniforme. Possiamo peroascoltare i messaggi del nostro corpo. Lo stimo-lo della sete e valido da sempre e, a mio avviso,rimane la guida migliore per decidere la quantitad’acqua da bere.Possiamo danneggiare i renianche con bibite troppo fredde: queste rap-presentano un vero, e proprio trauma per ilcorpo, e soprattutto per i reni, e ne alteranoil funzionamento.

Alcune persone presentano piccoli foruncolisotto gli occhi; essirivelano un’eccessiva pre-senza di muco nei piccoli vasi renali che for-mano il rene. La presenza di calcoli re-nali puo essere rivelata da foruncoli duri oda macchie scure nelle borse sotto gli oc-chi. Un’assunzione eccessiva di grassi e dicolesterolo favorisce la formazione dei calcolirenali.

Spesso l’area sotto l’occhio si presenta scu-ra, di colore marrone o addirittura nero. Pi uquest’area si scurisce, piu le condizioni di sa-lute della persona peggiorano ed essa puo ri-schiare persino la morte. I reni non riesconopiu a svolgere la loro funzione di depurazionedel sangue. Di conseguenza si accumulano tos-sine nei reni e nel sangue.Anche un eccessivoconsumo di sale, che danneggia i reni e cau-sa ipertensione, scurisce la regione sotto l’oc-chio. Il sale determina contrazione e costringe ipiccoli vasi renali a chiudersi. L’effetto e similea quello che si ottiene stringendo forte un tubodi gomma da irrigazione: il liquido si sposta al-l’indietro e, cosı facendo, aumenta la pressionenella zona a ridosso della parte compressa.

I reni sono considerati anche la sede dell’e-nergia sessuale.Un’eccessiva attivita sessua-le puo compromettere la salute dei reni, so-prattutto nelle persone di sesso maschile. Eevidente che la definizione di eccesso sessualee estremamente soggettiva edipende dalla co-stituzione della persona, dalla sua salute fi-

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sica, dalle sue esigenze psicologiche nonchedall’alimentazione. Gli antichi maestri taoistielaborarono su questo argomento uno schemadi regole generali: i ventenni dovrebbero con-cedersi almeno un paio di giorni di riposo dopoaver avuto rapporti sessuali, i trentenni tre gior-ni, i quarantenni quattro giorni e via di seguito.Il rispetto di questi criteri dipende in ogni casoesclusivamente dalla vostra volonta. Se pero no-tate che la regione sotto l’occhio si scurisce o sigonfia in un periodo in cui avete molti rapportisessuali, e opportuno prendere in considerazio-ne un rallentamento dell’attivita sessuale eunperiodo di riposo, almeno fino alla scomparsadelle borse sotto gli occhi.

Anche l’eccessivostress danneggia i reni.Lo stress influisce negativamente sulle ghian-dole surrenali, che pompano adrenalina nelsangue, tenendoci in uno stato di paura e ten-sione. Questo stato, protratto nel tempo, in-debolisce i reni e puo addirittura essere letale.Solitamente le donne che hanno abortito su-biscono un grosso danno renale a causa deltrauma provocato dall’intervento sull’orga-nismo. Dopo un aborto e percio necessario se-guire una dieta appropriata, che escluda in par-ticolare i grassi, e osservare un periodo di ri-poso per consentire ai reni e agli organi dellariproduzione di ristabilirsi.

I bambini non dovrebbero presentare zonescure o borse sotto gli occhi. Quando questofenomeno si manifesta in un bambino, bisognaprendersi cura dei reni:allungare le ore disonno, tenere calda l’area del rene per favo-rirne una migliore circolazione. Se la madresta allattando, essa deve assolutamente evitarel’alcool, il fumo e ogni tipo di medicina o droga.

Il corpo rappresenta il nostro strumento diesperienza e di crescita spirituale durante la no-stra vita terrena. Approfondire la comprensionedel funzionamento di corpo; mente e spirito raf-forza la nostra capacita di sostenere e favorire lasalute e sviluppa anche la conoscenza della vi-ta. La comprensione e la difesa del nostro corposono percio, atti di conoscenza spirituale.

2.9 Il naso

2.9.1 Il dorso nasale

Il dorso nasale corrisponde alla spina dorsa-le. Molte persone hanno il naso spostato ver-so il lato destro o sinistro del volto. Questotratto, piuttosto comune, indica che la spinadorsale none diritta e che esiste una curvatu-ra o scoliosi verso destra o verso sinistra, chespesso segue la stessa direzione del naso.

Tutti i muscoli della schiena, delle spalle, delcollo e del volto sono in stretto rapporto. Inpresenza di una condizione di stress in un la-to del corpo – condizione che costituisce spes-so la causa di deviazioni della colonna –, tuttii muscoli della schiena, delle spalle, del collo edel volto concorrono a compensare questa con-dizione di stress. Gli squilibri nella schiena si ri-flettono spesso nella postura, nel portamento dispalle, collo e volto. Se i muscoli facciali sonocolpiti da stress, i tratti facciali si modificano na-turalmente. Lo stress puo determinare anomaliedi diversa intensita, da lievi a gravi a secondadelle circostanze. Il volto si sposta in una di-rezione o nell’altra perche i muscoli di quel latodel corpo sono spinti da uno squilibrio della spi-na dorsale. Se lo squilibrio della spina dorsale epiuttosto grave, i muscoli spingono il naso versouna direzione o l’altra. A una spina dorsale di-ritta corrisponde un naso diritto. Spesso gli eser-cizi appropriati o l’Ohashiatsusono di grandeaiuto nella correzione di questo squilibrio.

2.9.2 Il naso

Nella diagnosi orientalela punta del naso vie-ne associata alle condizioni del cuore. Lenarici rivelano la forza costituzionale deipolmoni.

La relazione tra le narici e i polmoni e evi-dente. Le narici permettono l’afflusso di ossige-no ai polmoni e quindi fanno parte dell’apparatorespiratorio.

Narici ampie e dilatate sono segno di pol-moni sviluppati e con grande capienza di os-

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sigeno. Polmoni grandi sono sintomo di forzae costituiscono la base per aver successo nellavita. I polmoni non sono delle semplici sacched’aria; essi rappresentano la capacita del corpodi accogliere l’energia vitale – il Ki – che animaognuno di noi nel corso della propria vita. Se lacapacita di una persona di ricevere vita e scar-sa, lo sara anche la sua potenzialita di distribuir-la – cioe produrre, creare e imprimere la pro-pria visione delle cose sulla realta. Al contrarioun grande potenziale di assunzione del Ki cor-risponde a un grande potenziale individuale diinfluenzare la vita secondo le proprie ambizionipersonali.

Figura 2.26: La narice destra e quella sinistrahanno uguali ampiezza e dimensioni.

Figura 2.27:Naso grande con narici piccole.

Figura 2.28:La narice sinistra e piu piccola di quelladestra.

A volte le narici di uno stesso naso hanno di-mensioni diverse: la narice sinistra e piccola equella destra grande o viceversa.

Questo fenomeno rimanda a diverse dimen-sioni anche nei polmoni. La narice piccola cor-risponde al polmone piccolo e quella grande alpolmone piu sviluppato.

Nell’incavo in cui le narici si congiungono alvolto si puo leggere lo stato dei bronchi. Que-st’area si arrossa e s’infiamma a causa di unconsumo eccessivo di latticini, di zuccheri e dialimenti contenenti additivi chimici. L’arros-samento indica che i bronchi iniziano a esserecongestionati dal muco. In tal caso suggeria-mo un’alimentazione diversa con molti ortaggia foglia verde, una buona ossigenazione e unadeguato riposo.

La medicina orientale si fonda su una con-cezione secondo cui canali interni di energiapercorrono tutto il corpo secondo un ordineben definito. Questi canali, chiamatimeridia-ni, alimentano sistemi specifici, pur trovandosiin punti assai distanti dai sistemi di organi cuiforniscono energia. Alcuni meridiani, per esem-pio, scorrono nella regione della testa, compresiquelli che alimentano la vescica, la cistifellea,lo stomaco e l’intestino tenue e crasso. Il meri-diano dell’intestino crasso (uno su ciascun latodel corpo) parte alla punta dell’indice e terminasulla base del naso, appena sotto la narice.

Quando l’intestino crasso non riesce a svolge-re adeguatamente la propria funzione di elimi-nazione, l’energia risale lungo il meridiano finoal naso e ai seni. Cio crea muco e congestionenei seni, provocando emissioni di muco, cefaleee altri disturbi. Poiche naso e seni fanno partedell’apparato respiratorio, anche i polmoni sonosoggetti a congestione quando l’intestino crassonon svolge correttamente la propria funzione dieliminazione delle scorie.Normalmente quan-do dobbiamo curare un comune raffreddore,o qualsiasi altro disturbo ai seni o ai polmoni,curiamo l’intestino crasso.

L’eliminazione del ristagno in quella regio-ne determinera anche l’apertura dei seni e deipolmoni.

E cosı di dominio pubblico che il naso di unalcolista diventa rosso e pieno di capillari rottiche, non si riesce a capire come mai la gente nonsi renda conto che l’alcool, una sostanza moltoyin, provoca la dilatazione dei capillari nel nasoe nel resto del volto. Si tratta di un esempiomolto evidente di come una condizione interna

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al corpo si rifletta sul volto di una persona.

Nel naso si puo leggere anche la condizionedel cuore. In esso sono presenti due muscolidistinti che dovrebbero unirsi durante la gesta-zione. Spesso e possibile scorgere nel naso unaspecie di fessura, all’estremita di esso o nellaparte centrale. Cio indica che il cuore destro equello sinistro non sono ben coordinati e che ilsoggetto in questione puo avere un leggero sof-fio al cuore o averlo avuto da bambino. Piu lafessura e profonda, piu sono gravi le condizionidel cuore. Anche in questo caso i rimedi con-sigliati sono una dieta appropriata e uno stile divita piu sano che preveda la riduzione del con-sumo di grassi e di colesterolo e l’eliminazionedello stress in eccesso.

Il cuore e una pompa elettrica. L’elettricitache fa funzionare questa pompa proviene da unprocesso di ionizzazione dell’ossigeno. Le mo-lecole di ossigeno perdono un elettrone, gene-rando un flusso di elettroni lungo un circuito nelcuore; questo flusso di elettricita produce i batti-ti cardiaci. L’ossigeno viene fornito da tre arte-rie coronarie che trasportano il sangue al musco-lo cardiaco. Spesso le tre arterie coronarie sonoostruite da una placca; questa condizione vienedefinita arteriosclerosied e causata da un’ali-mentazione ricca di grassi e di colesterolo. Laplacca si accumula nelle arterie che conduconoal cuore, ostruendo ciascuna di esse a un livel-lo diverso. Cio determina l’afflusso al cuore diquantita diverse di ossigeno, con uno squilibrionel circuito elettrico cardiaco che presenta scar-sa coordinazione e contratture spastiche. Que-sto deterioramento del circuito elettrico causaun battito cardiaco irregolare e puo, in ultimaanalisi, avere come esito un infarto miocardico.

Questo problema si legge facilmente sul vol-to della persona.Quando il cuore e affaticatoe sta soffocando per la mancanza di ossige-no, i capillari cominciano a dilatarsi e il voltodiventa di color rosso. Anche il naso si arros-sa e tende a ingrossare. A volte compaionovasi rossi nel bulbo nasale. Un volto con si-mili caratteristiche indica che la persona e pros-sima all’infarto e dovrebbe consultare subito unmedico.

Di tanto in tantoi peli fuoriescono dalle na-rici . Questo fenomeno e dovuto a un eccessivoconsumo di proteine animali che provocano unaccumulo di grassi e di colesterolo, provenien-ti dagli alimenti di origine animale, nelle arteriecoronarie.

Alcune persone hanno invece il naso palli-do ma gonfio. In quest’ultimo caso l’ingrossa-mento del muscolo cardiaco e causato da un ec-cessivo consumo di latticini, anch’essi ricchi digrassi e di colesterolo, e forse di caffeina.

Figura 2.29:Un naso largo e gonfio con macchioli-ne rosse e peli indica una debolezza cardiaca dovutaall’eccessivo consumo di alcool.

Figura 2.30: Naso appuntito, rosso e sottile,difficolta respiratorie.

La medicina cinese considerava il naso nelsuo insieme, compreso il dorso nasale, uno stru-mento diagnostico per pancreas e milza.Un ar-rossamento del naso o del dorso nasale puosegnalare la presenza di ipoglicernia, causatadall’eccesso di zuccheri, di frutta e di succhidi frutta .

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Figura 2.31: Pelle squamosa sul naso, occhi yinsanpaku e rughe fra le sopracciglia: disturbi epaticie cardiaci dovuti a un consumo eccessivo di alcool edroghe.

2.9.3 Il filtro o solco sotto-nasale

Sotto il naso c’e un piccolo incavo verticale notocome filtro o solco sotto-nasale. Questa incava-tura si forma durante il meraviglioso processodi formazione del volto che ha luogo durante lagravidanza. Lo sviluppo del feto nel ventre ma-terno sintetizza l’evoluzione del genere umano;per la maggior parte della gestazione il feto so-miglia a un pesce con gli occhi ai due lati del ca-po e un’ampia bocca che attraversa in larghezzala parte inferiore del volto. Gradualmente, perl’influenza di una potente energia yang, inizia laformazione del volto. Gli occhi si spostano sul-la parte anteriore del volto, si definisce il naso,la bocca assume dimensioni piu ridotte e, infine,si forma anche il filtro che serve a ricordarci lepotenti forze che ci hanno fatto nascere.

Se durante la gestazione l’energia yang eraforte il filtro e profondo, ben definito e net-to. In caso contrario esso si presenta menopronunciato e piu superficiale.

Un filtro dai contorni netti indica unagrande forza costituzionale. Le persone conquesta caratteristica sono spesso ambiziose,centrate e finalizzate.

Hanno un’enorme voglia di vivere, un robu-

Figura 2.32:Le linee sono parallele.

sto appetito soprattutto nei riguardi del cibo edel sesso e questo e anche piu accentuato se ilnaso e il labbro superiore sono molto distanti.

Figura 2.33:Assenza del filtro o solco sotto-nasale.

Coloro che hanno un filtro meno marcato eprofondo hanno una costituzione prevalente-mente yin; preferiscono il lavoro intellettualea quello manuale e sono piu gentili. Nono-stante il sesso conti nella loro vita, essi non han-no la stessa forte carica sessuale delle personecon il filtro yang. Essi preferiscono distribuire leproprie energie, la propria forza vitale per rag-giungere obiettivi piu importanti. Piu sempli-cemente possiamo dire che non sono guidati daun’energia potente come succede a coloro chehanno il filtro marcato e una forte costituzioneyang.

Figura 2.34: Lo spazio e piu stretto in cima, piulargo alla base.

Il filtro puo assumere forme diverse. Nellamaggior parte delle persone, soprattutto in co-loro che hanno un filtro marcato e ben defini-to, la forma e delimitata da due linee parallele.

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Figura 2.35:Lo spazio fra le due linee e ampio incima e stretto alla base.

A volte si scorgono due linee che divaricano adangolo come i lati di un triangolo rovesciato chenon si congiungono. Chi ha un filtro di questotipo avevauna costituzione debole alla nasci-ta ma si irrobustir a gradualmente nel corsodella propria vita e le sue condizioni di salutemiglioreranno con il passare degli anni. Se sitratta di un triangolo con la base in basso, siamoin presenza del fenomeno opposto, cioe di unapersona robusta alla nascita e che si indeboliragradualmente con il tempo.

Figura 2.36:La cima e stretta; lo spazio si allarga epoi si restringe di nuovo.

Altre volte i due lati del filtro, simili a duearchi tesi verso direzioni opposte, formano unasorta di ovale. Questa conformazione indica chela persona era debole nella prima parte della vi-ta, che si e rafforzata nell’eta adulta, ma chedeve prendersi cura della propria salute nellavecchiaia perche questa diventa piu delicata.

Le donne con i baffi sono piuttosto comu-ni. Poiche l’area sopra il labbro superiore corri-sponde agli organi sessuali,i baffi femminili ri-velano disturbi in questi organi. Il pi u comu-ne di questi e un accumulo di muco e di pro-teine negli organi sessuali che non viene com-pletamente eliminato con il ciclo mestruale.Spesso le giovani donne con i baffi hanno dif-ficolta ad avere figli perche di solito a conce-pimento avvenuto l’ovulo fecondato non riescea impiantarsi bene.Infatti lo strato di muco

che ricopre sia l’ovulo sia l’utero rende l’im-pianto difficoltoso o addirittura impossibile.Donne con peli sul mento soffrono di squilibriormonali, causati prevalentemente da un’ecces-siva assunzione di grassi e dall’alimentazioneeccessiva.I grassi provocano squilibri ormo-nali sia negli uomini sia nelle donne e il loroconsumo dovrebbe essere ridotto al minimo,soprattutto in presenza di questi disturbi.

2.10 La bocca

Il tratto digerente inizia nella bocca e terminanell’ano. Si tratta in pratica di una specie di lun-go tubo che assolve la funzione di assimilazio-ne del cibo nella circolazione sanguigna e nellecellule del corpo umano.

Figura 2.37: L’essere umano immaginato da0hashi: i materiali entrano e i rifiuti escono.

Durante le mie lezioni disegno spesso una lat-tina di coca – che rappresenta l’uomo – con untubo che va da un’apertura posta a una delleestremita della lattina all’altra situata nell’estre-mita opposta. Questo disegno mostra la con-tinuita del tratto digerente e l’unita fra le dueestremita. Per capire a fondo il metodo di dia-gnosi dell’intestino e importante capire questaunita.

La funzione intestinale e quella di assumerecibo dall’ambiente e di eliminare i rifiuti che tor-nano all’ambiente da cui provenivano. Questoscambio e simile al funzionamento del polmoneche prende l’ossigeno – un altro elemento essen-ziale alla vita – dall’ambiente ed elimina le sco-rie nella forma di anidride carbonica.E questo il

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motivo per cui i guaritori orientali considerava-no l’intestino crasso e i polmoni organi affini.(Parlero piu a lungo degli organi affini nel ca-pitolo 3, quando spieghero la teoria dei CinqueElementi o delle Cinque Trasformazioni).

Figura 2.38:Linee parallele e verticali disegnate alcentro delle pupille dovrebbero toccare i lati esternidella bocca. Se questi sono piu larghi, si parla di“bocca grande”.

Secondo la tradizione giapponese la boccanon doveva essere piu larga del naso; io inveceinsegno ai miei studenti chela larghezza nor-male della boccae pari alla distanza che esi-ste fra le due pupille. Tracciando due linee im-maginarie che scendono direttamente dalle pu-pille, la bocca dovrebbe trovarsi all’interno diqueste due linee.Bocche che eccedono questamisura rivelano un tratto intestinale pi u yino allargato. Le persone che hanno bocche diquesto tipo soffrono di disturbi digestivi, sia didiarrea cronica sia di stitichezza. Se le labbradi una bocca larga sono sovente umide, di solitola persona soffre di diarrea cronica; al contrariose la boccae cronicamente secca, il soggettosoffre di stitichezza. Le labbra dovrebberoessere piene ma ferme e avere una gradevolecurva senza apparire gonfie.

Figura 2.39:Labbra sane, di forma regolare, umidee dal colore piacevole.

A volte labbra gonfie sono sintomo di debo-lezza nella peristalsi e nell’assimilazione del ci-bo. Chi ha le labbra strette di solito mangiatroppa carne di manzo o altri tipi di carne ros-sa. L’intestino di costoro e ostruito da scorie

Figura 2.40: Il labbro superiore e quello inferioresono uguali nelle dimensioni.

Figura 2.41: Il labbro superiore e piu spesso edominante.

Figura 2.42: Il labbro inferiore e piu spesso edominante.

non eliminate.E un tratto tipico di molti nord-americani in eta avanzata e sta ad indicare chel’assimilazione delle sostanze nutritive e osta-colata e che si stanno sviluppando processi de-generativi.Il labbro superiore rivela non solola robustezza dell’appetito ma soprattutto lostato dello stomaco e dell’intestino tenue.

La punta del labbro superiore nella congiun-zione fra il rosso del labbro e la pelle del voltorivela le condizioni dello stomaco. Se il labbroe ben sagomato, lo stomaco e costituzionalmen-te forte. Se invece nel punto di congiunzione ilrosso del labbro si scurisce, lo stomaco non emolto robusto e dovrebbe essere protetto.

La parte inferiore del labbro superiore per-mette di risalire alle condizioni dell’intestino te-nue. Spesso in questa zona compaiono dellemacchie bianche che rivelano una scarsa circo-lazione nell’intestino tenue. Macchie di colorrosso scuro o violacee indicano invece un graveristagno di sangue e la necessita di interventi te-rapeutici: un cambiamento dell’alimentazione,l’aumento dell’esercizio fisico (soprattutto eser-cizi che allungano la parte centrale del corpo),trattamenti diOhashiatsuo di agopuntura.

Il labbro inferiore rivela lo stato di salu-te dell’intestino crasso e del colon, nonche la

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forza del processo di assimilazione del cibo.

Anche il labbro inferiore dovrebbe essere pie-no e ben sagomato;se esso invecee gonfio sonopresenti disturbi intestinali cronici. La peri-stalsi e debole e la personae soggetta a diar-rea o a stitichezza. Controllate se sul labbro in-feriore sono presenti puntini rossi o marroni cherivelano ulcere o emorroidi. Di solito se il lab-bro inferiore e particolarmente gonfio e moltosegnato, la persona soffre di emorroidi.

Il gonfiore, naturalmente, e una qualita rela-tiva ed e quindi opportuno controllare le labbranel loro insieme per definire il gonfiore di unaparte o di un lato.

Gli angoli della bocca rivelano le condizio-ni del duodeno. Le ulcereagli angoli dellabocca sono piuttosto comuni: esse sono causateda un’alimentazione ricca di grassi che sı accu-mulano nel duodeno e aumentano la secrezio-ne degli acidi biliari da parte del fegato e del-la cistifellea. Gli acidi biliari sono necessarial processo di scomposizione dei grassi.Unasecrezione eccessiva di acidi biliari, tuttavia,rende l’ambiente intestinale piu acido. Mol-te ricerche scientifiche hanno evidenziato cheun’eccessiva secrezione di acido biliare raf-forza gli agenti cancerogeni e puo attivarel’insorgenza di tumori .

Una buona digestione si fonda sulla corret-tezza della masticazione. Ogni boccone di cibodovrebbe essere masticato dalle 35 alle 50 volte.La masticazione favorisce la secrezione di sali-va, una sostanza essenziale per una buona dige-stione. La saliva, infatti, contiene gli enzimi ne-cessari per avviare il processo della digestione.Essendo essa molto alcalina rende il cibo adattoa essere ricevuto ed elaborato nello stomaco enell’intestino. Dopo l’immissione del cibo nel-lo stomaco e nel duodeno comincia il processodi secrezione degli acidi.Il cibo a base alcali-na controbilancia l’ambiente acido dello sto-maco, proteggendolo dall’eccesso di secrezio-ni acide che potrebbero determinare diversegastropatie, compresa l’ulcera. Se non ma-stichiamo bene il cibo, nell’ambiente gastri-co viene a mancare il tampone alcalino ne-cessario per controbilanciare i potenti acidi

gastrici. Questi possono percio agire sul rivesti-mento gastrico e causare una miriade di disturbigastrici e digestivi.

Oltre a masticare bene, e buona regola nonbere durante i pasti oppure immediatamente do-po aver finito.I liquidi infatti provocano la di-luizione della saliva presente nella bocca che,come abbiamo visto,e fondamentale per ladigestione.

L’alimentazione di ogni paese possiede qua-lita e peculiarita proprie. Mi piace dire ai mieistudenti che i giapponesi mangiano con gli oc-chi: perche si desideri mangiare un qualsiasipiatto esso deve essere prima di tutto estetica-mente gradevole. I cinesi mangiano con il nasoe il cibo deve avere un odore gradevole ed es-si devono sentirne l’odore molto tempo primaper stimolare il proprio appetito.Gli italianie i francesi mangiano con la lingua: i piattidevono essere ricchi, pieni di salse e con unagrande varieta di odori e sapori.

Gli americani mangiano con la “pancia”. Essiamano anche mangiare in fretta; gli Stati Unitisono pieni di posti con insegne tipo “mangia escappa” oppure “fast food”, “cibo da asporto” evia dicendo. A mio avviso si tratta di abitudinisbagliate e poco salutari. Mangiare e scappa-re via e nocivo alla salute.E preferibile inve-ce mangiare tranquillamente, rilassarsi, ma-sticare accuratamente, proteggendo la dige-stione e la salute e quindi la vita. Piu si godedel cibo che si mangia, piu si gode la bellezzadella propria vita.

2.11 I denti

Nei denti sono rivelati molti segreti della vitadi ogni persona.Essi mostrano l’alimentazio-ne della madre durante i nove mesi di gravi-danza e ci forniscono anche molte informa-zioni sul nostro rapporto con le nostre madrie sulla nostra educazione. Inoltre i denti rive-lano l’alimentazione dei nostri antenati e il cibodi cui dovremmo nutrirci per conservare salu-te e armonia nella vita. Infine essi, hanno un

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importante e interessante rapporto con la colon-na vertebrale. Di questo argomento, pero, mioccupero piu avanti.

Convinciamo dall’inizio, dall’inizio vero eproprio, quando cioe lo sperma e l’ovulo si con-giungono per dar vita al feto. Sperma e ovu-lo sono due cellule che si uniscono a formare ilpieno complemento della specie e un embrioneumano vivente. A partire da questo momento lecellule iniziano a dividersi molto rapidamente ecomincia lo sviluppo del feto.

Nel corso delle mie lezioni spesso disegnola fusione di queste due cellule – lo sperma el’ovulo – che da due elementi diventano unosolo.

La prova dell’originale esistenza delle duecellule resiste pero in ogni parte del nostro cor-po e come dualismo della vita stessa. Un aspettodi questo dualismo si riscontra nella formazionedei denti e delle vertebre. Denti e vertebre sonodue sistemi di piccole ossa, il primo piu piccolodel secondo, ma piuttosto simili l’uno all’altro.

Esistono 32 denti e 32 vertebre. Durante lagestazione, una serie di piccole ossa sale versola bocca e concorre alla formazione dei denti;l’altra serie si sposta in basso e forma la colon-na vertebrale. Questa relazione tra denti e ver-tebre continua per tutta la vita.La qualit a dellamasticazione, per esempio, dipende dall’alli-neamento della spina dorsale. Se quest’ultimae curva o presenta deviazioni anche la mastica-zione ne risulta compromessa ed essa puo di-ventare eccessiva o insufficiente. La mascellapuo sbilanciarsi lateralmente con la conseguen-za che un lato della bocca viene a contatto con ilcibo prima dell’altro. Se la spina dorsale non eben allineata, la masticazione puo essere moltodolorosa.L’esistenza di una tensione lombaresi manifesta spesso digrignando i denti o ser-rando le mascelle; spesso la mascella cercadi scaricare la tensione che si accumula nellacolonna stessa.

Nel capitolo 5, durante l’esposizione detta-gliata della colonna vertebrale, approfondire-mo questa relazione di complementarieta tra lamascella e la spina dorsale.

Tutti i nostri denti, compresi quelli del giu-dizio, si formano durante la gestazione. Al-l’atto della nascita essi sono gia tutti presentinella parte superiore delle gengive. I denti so-no composti da calcio e da altri minerali;co-me per le altre parti del corpo umano la loroforza dipende strettamente dall’alimentazio-ne della madre. Essi, naturalmente, spunteran-no quale che sia la dieta della madre, ma la lo-ro robustezza e legata alla presenza di calcio, difosforo, di magnesio e di altre sostanze nutritivenell’alimentazione materna.

La dieta della gestante durante la gravidanzae estremamente indicativa del suo atteggiamen-to nei confronti della gravidanza e del nascitu-ro. Se la futura madre mangia molti zuccherie frutta e consuma bevande alcoliche o dro-ghe, il bambino avra una dentatura debole.Spesso questo tipo di alimentazione durante lagravidanza e sintomo di un rapporto conflittualedella madre verso la gravidanza.Il ricorso del-la donna a questi alimenti e ad altre sostanzee una maniera per fuggire da una realta cheessa non accetta.

Questo conflitto puo determinare disturbi nelflusso del Ki della donna: l’energia infatti si ac-cumula in alcuni organi, per esempio il fegato,dove si possono bloccare rabbia e ostilita. Es-sa non fluisce armonicamente in tutto il corpo enon riesce quindi a nutrire le altre parti del cor-po della madre e del feto.Piu il conflitto nella madre e profondo, piu essasara attratta dagli alimenti che indeboliscono ilsuo organismo e il feto. L’insieme di questi fat-tori – la dieta della madre, il suo atteggiamentodurante la gravidanza e il sostegno dell’ambien-te esterno, soprattutto da parte del partner – con-corre a determinare la forza o la debolezza dellacostituzione del bambino e, naturalmente, anchedei suoi denti.

In un bambino i denti storti indicano che lamadre ha sofferto durante la gravidanza. Leenergie responsabili di un corretto impianto deidenti non erano stabili bensı conflittuali e hannodeterminato una crescita conflittuale anche deidenti.

Denti sporgentirivelano che la madre durante

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la gravidanza ha mangiato molta insalata e ver-dura fresca, frutta, succhi di frutta e zuccheri,tutti alimenti yin o espansivi. Denti rientrati, si-mili a quelli di uno squalo, indicano che la ma-dre durante la gravidanza ha seguito una dietaprevalentemente yang, a base cioe di alimentiquali le carni rosse, le uova, il pollo e il sale.Denti forti e in buona salute durante l’infan-zia e l’eta adulta rivelano una famiglia armo-nica, consapevole della necessita di prender-si cura del bambino e quindi anche dei suoidenti. L’alimentazione familiare e stata sana ericca di verdure fresche, che forniscono moltevitamine e minerali essenziali a una dentaturasana.

Denti deboli e cariatirimandano a una dietamaterna durante la gravidanza povera di mine-rali, la cui carenza ha indebolito la costituzio-ne del bambino.Una formazione successiva dicarie e segno di una famiglia che non cura ab-bastanza l’igiene dentale e la corretta alimen-tazione del bambino. Gli alimenti raffinati, esoprattutto gli zuccheri, creano un eccesso diacidi nel sangue e nella bocca che, a loro volta,sono responsabili dell’indebolimento della den-tatura. Un sangue molto acidoe ricettacolodi molti virus e raffreddori che avviliscono lasalute del bambino.

Anche l’alimentazione del bambino, natural-mente, influenza in misura consistente la salutedei suoi denti. Se il bambino ha ricevuto unacorretta educazione e buone abitudini alimentarii suoi denti ne trarranno vantaggio e crescerannosani. Se, al contrario, il bambino presenta dellecontraddizioni o vive un’infanzia difficile, eglisara maggiormente attratto dagli alimenti yin,attraverso i quali cerchera di dimenticare la pro-pria condizione rifugiandosi in una realta imma-ginaria. Gli zuccheri, le bibite gassate, quan-tit a eccessive di frutta, i succhi di frutta e lafarina bianca favoriscono la creazione di unmondo immaginario che compensa i proble-mi e la sofferenza provenienti dall’ambientein cui il bambino vive quotidianamente.

❁ ❁ ❁

A partire dai denti e possibile anche risalire a

molti segreti dell’evoluzione del genere umano.I paleontologi studiano i fossili dei denti per co-noscere l’alimentazione dei nostri antenati. Ve-diamo ora quali conoscenze, relative alla nostraevoluzione e alla dieta che tale evoluzione hadeterminato, possiamo ricavarne.

Ognuno di noi possiede 32 denti cosı suddi-visi: quattro denti aguzzi o canini, otto dentianteriori o incisivi e venti premolari e molari.

I canini servono per lacerare la carne. Se os-serviamo l’interno della bocca di un leone o diuna tigre – entrambi animali carnivori – lo sco-priremo pieno di canini. Lo stesso fenomenosi riscontra nei cani e nei gatti. Questi animalihanno anche un tratto digerente molto corto. Identi e l’intestino di questi animali hanno unastruttura funzionale al consumo di carne, un ali-mento che richiede denti aguzzi e appuntiti perlacerare la carne e un tratto digerente corto pereliminare velocemente il cibo di origine anima-le. Infatti piu a lungo la carne si trattienenell’intestino, maggiori sono le possibilita diputrefazione e quindi di malattie. L’evoluzio-ne ha fornito a questi animali tutti gli elementifunzionali e adatti alle loro abitudini alimentari.

Le mucche non hanno canini, ma solo inci-sivi e molari. Questo fenomeno sta ad indicareche la loro alimentazione e composta esclusiva-mente di materiale vegetale, nel caso specificoerba e cereali. Gli incisivi sono lunghi, grandie appiattiti in fondo, come il lato affilato di uncoltello per verdure. Questi denti servono a ma-sticare e a tagliare il cibo. Gli alimenti piu adattia denti di questo tipo sono frutta e verdura. Gliincisivi staccano il cibo con un morso, ma nonlo macinano ne lo frantumano nella bocca.Lafunzione primaria dei molari, che compionola mole maggiore di lavoro,e quella di maci-nare il cibo. Gli alimenti che i molari riesco-no a trattar meglio sono i cereali e, in misu-ra minore, le verdure. Chiunque abbia maimangiato una bistecca sa bene chee impos-sibile masticare bene la carne con i molari eche essa deve essere percio inghiottita intera,scendendo nello stomaco come un ammassodi tendini . Poiche l’intestino non possiede den-ti, esso non e in grado di trattare adeguatamen-te una massa di questo tipo. La conseguenza

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e chegran parte del cibo di origine animaleingerito non viene mai digerito a fondo e, ad-dirittura, una sua percentuale non viene maieliminata dall’intestino, ma sosta nelle saccheintestinali dove va in putrefazione, causandoa volte gravi malattie come il tumore al colon.

Figura 2.43: I denti nell’uomo: (1) gli Incisivi pertagliuzzare frutta e verdura; (2) i canini per lacerarecarne o pesce, (3) i molari per frantumare i cereali.In rapporto ai nostri denti, la nostra dieta quotidianadovrebbe essere composta da due parti di verdura,cinque di cereali e una sola di carne.

Coloro che mangiano carne regolarmentehanno livelli elevati di ammoniaca nel sangue enei tessuti. Le proteine della carne si scompon-gono in azoto che a sua volta forma ammonia-ca. L’ammoniaca e una delle tossine piu po-tenti e distruttive presenti nel corpo, respon-sabile della degenerazione cellulare e di quelladel DNA e, a volte, del cancro. Questa sostanzaemana anche un cattivo odore ed e la causa prin-cipale degli odori del corpo. Indirettamente essacontribuisce anche allo sviluppo dell’industriacosmetica dei deodoranti.

Cereali e verdura, invece, possono esserecompletamente masticati; essi vengono ridot-ti in frammenti pi u piccoli che vengono suc-cessivamente digeriti nello stomaco e nell’in-testino. Questi alimenti hanno anche il van-taggio di contenere fibra la quale, favorendo laperistalsi intestinale, aiuta l’eliminazione delle

scorie dall’organismo.

Nella dieta dell’uomo il rapporto ideale fra acereali, verdura e alimenti di origine animale edi 5:2:1. Gli uomini sono strutturalmente pre-disposti a una dieta composta dacinque par-ti di cereali, due parti di alimenti di originevegetale e da una parte di cibi o proteine diorigine animale.

Questa, d’altronde, e la dieta-base di moltepopolazioni tradizionali in ogni parte del mon-do: in Africa, in Asia, in Europa, in India, inMedio Oriente e fra gli indiani d’America.InAsia i cereali piu diffusi sono il riso integrale,l’orzo, il miglio e il grano ; in Europa il gra-no, l’orzo, il miglio e l’avena; in Africa il mi-glio e il grano; in India e in Medio Oriente prin-cipalmente il grano; fra gli indiani d’America,in particolare in America centrale e in AmericaLatina, soprattutto il mais.

Nel corso della loro storia gli uomini si sonosempre cibati di vari alimenti di origine anima-le, sempre pero in quantita limitate ed associan-doli a cereali e ad alimenti di origine vegetale.In linea di massima il consumo di carne era li-mitato ai giorni di festa e di vacanza perche lescorte disponibili di cibo animale, soprattutto dimaiale e di manzo, erano molto limitate. Inol-tre e patrimonio comune a tutte le popolazionitradizionali che il consumo di cereali e vegetalifavorisce la longevita e che per preservare la sa-lute e necessario ridurre il consumo di alimentidi origine animale.

Come ho gia detto, denti e digestione del ci-bo sono in stretto rapporto. I giapponesi, peresempio, sono da tempo forti consumatori di ce-reali, soprattutto di riso, e hanno percio un trat-to digerente piu lungo di quello di molti popolioccidentali, soprattutto di quei popoli che, nel-le ultime generazioni, hanno notevolmente in-crementato il consumo di alimenti, di origineanimale.

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(a) Gli incisivi spuntano per primi per fruttae verdura.

(b) Dopo spuntano i molari per masticarecereali: pane, riso e pasta.

(c) Quando sono spuntati tutti i denti, ineonati possono, in linea di massima,interrompere l’allattamento al senomaterno.

La comparsa dei denti nei bambini ci offreelementi di comprensione anche sul grado disviluppo raggiunto dal loro apparato digeren-te. Di solito spuntano prima gli incisivi; la lo-ro comparsa indica che il bambino puo iniziarea mangiare alcuneminestre di verdura. L’ap-parato digerente non e ancora sufficientementesviluppato: l’assenza dei molari necessari a tri-turare il cibo rivela che il bambino non e ancorapronto per gli alimenti integrali. Con la com-parsa dei molari, i genitori possono aumenta-re la quantita di cereali nella dieta del bambi-no cominciando conuna pappa di avena moltoliquida .

Quando sono spuntati un po’ di denti, ilbambino puo essere svezzato e cominciare amangiare quantita superiori di alimenti integra-li. Durante l’infanzia e preferibile limitare ilconsumo di sale. Le verdure per i bambinimolto piccoli vanno cotte senza sale e questocondimento puo essere introdotto, seppur inquantit a limitate, solo dopo i cinque anni dieta.

2.12 La lingua

Gran parte del corpo umano e ricoperta da unospesso strato epidermico che non subisce grossemodificazioni quotidiane.

Al contrario le mucose e la pelle che le cir-conda sono molto sensibili e soggette a rapidimutamenti. Ogni cambiamento nel nostro sta-to di salute, e in special modo cio che riguardala produzione di muco nel corpo, si riflette sullapelle intorno alle membrane mucose che tendea spaccarsi e a scaricare muco.

Nessuno mostra volentieri allo sguardo altruii genitali o l’ano, mentre tutti di solito si lascia-no esaminare la lingua, che e una delle mem-brane mucose. La lingua e in grado di rivelaremolti elementi relativi alle condizioni di salutedi una persona.

L’agilit a della lingua e direttamente colle-gata alle condizioni del cuore. Una buonapronuncia corrisponde a un cuore robusto,mentre un’articolazione stentata delle parolerivela spesso disturbi cardiovascolari,quali ilsoffio al cuore, l’aritmia cardiaca, l’angina pec-toris o l’insufficienza coronarica cioe un apportoinsufficiente di sangue al muscolo cardiaco. An-che un’improvvisa balbuzierivela una debolez-za cardiaca provocata da un eccessivo consumodi liquidi.

Figura 2.44:La diagnosi della lingua: essa non do-vrebbe tremolare o muoversi quando viene cacciatafuori e dovrebbe essere pulita e non impaniata.

Durante le mie lezioni, disegno spesso una

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Figura 2.45: Diagnosi della zona della Lingua. Ilmicrocosmo rappresenta il macrocosmo: proiettaresulla lingua tutto il corpo.

lingua cui sovrappongono il disegno di una te-sta, con la parte superiore che viene a trovarsisulla punta della lingua e la bocca sulla parteposteriore della lingua.

Nella diagnosi orientale si ritiene che lapunta della lingua riveli lo stato corrente deinostri pensieri. Spesso essae cosparsa dipuntini rossi; essi indicano una quantita distress, di tensione e di paura superiore allamedia. In quel momento stiamo pensandotroppo e il sistema nervoso e il cervello sonoaffaticati.

La parte centrale della lingua corrispon-de all’apparato digerente e a quello respirato-rio; quella posteriore ai reni e all’apparatoriproduttivo.

Se digestione e circolazione funzionano benela lingua dovrebbe essere pulita e chiara. Cio in-dica anche che la persona in esame non mangiaeccessivamente.

Spesso, pero, la lingua eimpaniata, cioe rico-perta da una specie di muschio di color bianco.Un eccesso di questa patina biancastra in unadelle aree summenzionate rivela che la par-te del corpo che le corrisponde presenta uneccesso o un deficit di energia.

La patina biancastra presente sulla lingua edovuta principalmente a due cause:

1. Una quantita eccessiva di grassi, di cole-sterolo, di latticini e diprodotti da fornonella dieta; questi alimenti congestionanol’organismo.

Il grasso e il colesterolo di origine anima-le (carne, uova e latticini) bloccano la cir-colazione sanguigna e si accumulano sottoforma di placca nei capillari, nei vasi san-guigni e nelle arterie.I prodotti da fornopossono risultare di difficile digestione.

2. Alimentazione smodata. E ragionevo-le affermare che un’alimentazione eccessi-va si riflette negativamente sulla digestio-ne, ostacolandone il corretto funzionamen-to. Da sempre i saggi sostengono cheuno dei segreti della longevita consistenel mantenere lo stomaco leggermentevuoto.

La presenza di una spessa patina bianca-stra sulla lingua e sintomo di un forte rista-gno soprattutto nel tratto digerente. L’inte-stino non riesce a eliminare tutte le scorie,che tendono percio ad accumularsi. Il corpocerca di smaltire questo accumulo in tutti i mo-di possibili, quindi anche attraverso la lingua.Questo meccanismo si attiva anche quando ab-biamo lo stomaco in disordine e un cattivo sapo-re in bocca. In questo modo l’organismo cercadi eliminare il disturbo attraverso la bocca e ciocausa quel sapore sgradevole.

Oltre a essere patinata la lingua puo anchecambiare colore e diventare di color marronescuro o nero.I colori scuri, il nero in partico-lare, indicano la presenza di un grave scaricodi tossine provenienti dai reni. Di solito unalingua di color nero suggerisce disturbi piutto-sto gravi; la funzionalita dei reni e molto debolee insufficiente ed e necessario rivolgersi subitoa un medico.

La lingua puo anche diventare gialla, un colo-re che indica la presenza di disturbi del fegato,della cistifellea o della milza. Una sfumaturagiallastra rivela un carico eccessivo di bile nelsangue.

A volte puo accadere di osservare la forma-zione di afte ulcerosenella lingua; queste eru-

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zioni cutanee indicano disturbi a livello dellostomaco e della milza, causati dal consumo ec-cessivo di alimenti acidi, quali spezie, salsa dipomodoro, melanzane, pepe e zucchero.

Una volta, in occasione di un mio viaggio inIndia, decisi di comprare alcunisouvenirsperamici e parenti. Entrai in una farmacia e vi sco-prii uno strumento che serviva a grattare viadalla lingua la patina biancastra che a voltevi si accumula. E un’operazione che gli india-ni sono abituati a compiere e che consente lorodi eliminare le scorie accumulate e di apprez-zare maggiormente i sapori della loro cucina!Fui profondamente impressionato da questo fat-to. Comprai quel giorno molti grattalinguae li mandai ai miei amici, incoraggiandoli ausarli.

2.13 Gli orecchi

Gli orecchi nella diagnosi orientale costituisco-no uno degli strumenti piu importanti e rivela-tori delle condizioni di salute generale. Ognipersona ha degli orecchi unici che la con-traddistinguono dalle altre. Non ci sono dueorecchi uguali. Persino i due orecchi di unastessa persona sono leggermente diversi l’unodall’altro.

Gli orecchi sono piu grandi delle improntedigitali e sono sempre in vista. In molti paesipercio essi vengono usati come un elemento diidentificazione del volto nelle fotografie allega-te ai passaporti. Come il volto anche gli orecchisono caratterizzati dal paradosso della massimadiversita nella massima similitudine e, al paridel volto, hanno caratteristiche che possono es-sere interpretate e che consentono di penetrarenella natura interiore dell’individuo.

Nell’iconografia buddista Buddha vienesempre rappresentato con orecchi lunghi e dibella forma. Essi sono rotondi in cima, ampinella parte centrale e hanno lunghi lobi me-ravigliosamente affusolati che ciondolano co-me pesanti pendoli verso le sue spalle. Sonogli orecchi di un elefante su un volto umano.Qual’e il significato di quella forma? Per-

che Buddha viene dipinto con gli orecchi cosıenormi?

La verita e che in India, come nel resto del-l’Oriente, la fisiognomica, o lettura del volto, esempre stata apprezzata e riconosciuta come unvalido strumento interpretativo. Il volto di Bud-dha e l’immagine della beatitudine: le soprac-ciglia sono lunghe e arrotondate, gli occhi mor-bidi e dallo sguardo gentile, la bocca sottile echiusa.

In termini di diagnosi orientale il suo volto eil volto-approdo dell’uomo, l’immagine dell’a-more, della saggezza, della pace e della realiz-zazione che sono il destino definitivo di ogni uo-mo che compie la sua esperienza terrena. Peroci sono quegli orecchi lunghi, strani, e quel par-ticolare fa sorgere delle domande. Cosa farne?Per il diagnostico orientale quegli orecchi sonola conferma del patrimonio e della ricchezza na-turali ereditati da Buddha. Essi servono a rivela-re il patrimonio spirituale segreto con cui Bud-dha ha fatto il suo ingresso nella vita.Lasciate che vi spieghi.

Da molto tempogli orecchi vengono asso-ciati ai reni . I due reni si trovano nella partecentrale della schiena, appena sotto la cassa to-racica.E un fatto interessante che gli orecchie i reni abbiano all’incirca le stesse dimensio-ni e la stessa forma. In Giappone siamo so-liti dire che una persona, per essere un buonascoltatore, deve possedere reni robusti.

Nella medicina orientalegli orecchi rivelanola forza costituzionale dei reni. Questi organisono lo scrigno prezioso che ciascuno ha eredi-tato dai propri avi. Essi presiedono alla distri-buzione dell’energia vitale, o Ki, in tutto il cor-po. Ugualmente essi distribuiscono i doni dellastirpe di ogni uomo nella forma di doti e di op-portunita durante la vita. Qualsiasi talento perla musica, per l’arte, per l’insegnamento, per lecostruzioni, quale che sia il suo livello, ha se-de nei reni e da quegli organi trasuda nella vitadi quella persona, imprimendo un determinatosenso alla sua esistenza. Possiamo quasi direche il cammino di vita di ogni uomo si diparteproprio dai reni.

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Gli orecchi rivelano anche la forza costitu-zionale dell’apparato circolatorio e digerente edel sistema nervoso. In Oriente si dice che l’o-recchio rivela il grado di comprensione che unessere umano ha di se stesso e della vita.

Figura 2.46:Posizione ideale degli orecchi.

Gli orecchi percio sono un organo molto piucomplesso e significativo di quanto possa appa-rire. Quando osserviamo gli orecchi di una per-sona stiamo osservando l’energia dei reni e l’e-redita ancestrale della particolare vita di quellapersona. Stiamo guardando qualcosa di straor-dinario: la nostra osservazione deve percio es-sere molto attenta se ci preme afferrare a pienola personalita dell’individuo.

Nella diagnosi orientale siamo soliti dire chegli orecchi devono avere una bella forma. Es-si devono essere grandi: la cima dovrebbeessere arrotondata, la parte centrale legger-mente ampia e progressivamente piu affuso-lata verso il lobo. Il lobo dovrebbe essereampio. Occupiamoci ora dei singoli particolaridell’orecchio e del loro significato.

Il nostro criterio-guida rimarra quello secon-do cui il microcosmo rivela il macrocosmo. Du-rante la gestazione il feto giace nel ventre mater-no a testa in giu. La testa e la parte del corpo piusviluppata. Il resto del corpo si presenta incur-vato e molto simile a un orecchio, con la testarappresentata dal lobo dell’orecchio e l’appara-to circolatorio e il sistema nervoso rappresentati

dai due strati sul lato esterno dell’orecchio. Laparte piu esterna sembra un copertone che corresul lato esterno dell’orecchio; questo bordo chesporge rappresenta l’apparato circolatorio.

Figura 2.47:Diagnosi delle zone auricolari

Se e spesso e ampio anche l’apparato circo-latorio sara forte e ben sviluppato. Una personacon questo bordo dell’orecchio spesso, possie-de una corretta termo-regolazione, le estremitasono calde e adeguatamente rifornite di sangue.La personalita e stabile, forte e centrata.

Di solito un apparato circolatorio ben fun-zionante implica la capacita da parte del sog-getto di rapportarsi con persone molto diver-se. Si tratta di una persona molto comprensiva,che non minaccia gli altri ne si sente minacciatae riesce a farsi molti amici nel corso della vita.Ci sono molte persone con un bordo auricolare

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sottile o addirittura mancante e alcune con gliorecchi appuntiti e del tutto privi di bordo ester-no. Cio e segno di un apparato circolatorio de-bole a causa dell’eccessivo consumo di alimen-ti di origine animale da parte della madre du-rante la gravidanza. Gli orecchi a punta, comequelli dell’ex consigliere alla sicurezza naziona-le degli USA Zbigniew Brzezinski, derivano daun’alimentazione materna durante la gravidan-za prevalentemente a base di alimenti di origineanimale, soprattutto carne di manzo e di maiale.

Coloro che hanno il bordo della circolazio-ne stretto o che non ce l’hanno affatto tendo-no ad essere diffidenti nei confronti degli altri.Le persone con gli orecchi a punta possono ri-velarsi molto sospettose, critiche e aggressive.Esse sono spesso pronte al litigio e allo scon-tro e ritengono che la miglior difesa consista inun buon attacco. Stanno sempre all’erta e pron-te alla battaglia e possono facilmente diventareparanoiche. La loro acuta intelligenza tende ascorgere il lato piu negativo delle altre perso-ne, tralasciandone gli aspetti positivi e l’uma-nita. Costoro devono prendersi cura della pro-pria salute se vogliono salvaguardare le propriecapacita di giudizio. La loro visione del mondotende facilmente a diventare unilaterale ed essipossono scadere nella misantropia.

In cima all’orecchio, appena sotto il suddettobordo, esiste una protuberanza orizzontale cheprosegue verso il basso lungo il margine esternodell’orecchio fino al lobo. La sua parte orizzon-tale costituisce la terza parte superiore dell’o-recchio e rappresenta il sistema nervoso. Se es-sa e ben sviluppata, e segno di un sistema nervo-so robusto e di un’intelligenza acuta. La perso-na che ha questa caratteristica e dotata di solidecapacita di studio e di apprendimento.

A volte questa protuberanza nella parte su-periore dell’orecchio ha al suo interno un’on-da rialzata, che risale il centro della protuberan-za su un angolo. Questa linea in rilievo sembrauna catena montuosa piu piccola all’interno delterzo superiore auricolare esterno. Essa rivelauna persona con ottime capacita intellettive, unuomo di pensiero che analizza e intuisce le co-se, che non si ferma al valore superficiale dellecose, ma le esplora a fondo.

Una persona simile puo pero essere fredda eeccessivamente critica e deve quindi svilupparetolleranza e flessibilita.

Infine, a meta dell’orecchio c’e un’altra linearialzata che dal bordo esterno dell’orecchio ar-riva al meato uditivo. Se ricorriamo al nostrocrite-rioguida secondo cui il microcosmo indicail macrocosmo, scopriremo che questa protube-ranza sull’orecchio a forma di feto corrispondeesattamente all’apparato digerente. Essa infattirivela la forza di questo apparato.

Figura 2.48: Una linea orizzontale sul lobodell’orecchio: disturbi diabetici.

Figura 2.49: Una linea verticale davanti al trago:disturbi cardiaci, ipertensione arteriosa.

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In molte persone questa protuberanza e ap-pena accennata e indistinta e sta a indicare de-bolezza intestinale. Al contrario, se essa e bendistinta l’intestino e costituzionalmente robu-sto e corrisponde a una persona coraggiosa, ingrado di “digerire la vita”, capace cioe di ave-re esperienze esistenziali diverse e di capirle afondo.

Occupiamoci ora delle dimensioni dell’orec-chio nel suo insieme.Piu grande e l’orecchio,migliori le condizioni di salute. Un orecchiogrande indica reni solidi e una profonda com-prensione della vita. Cio vale particolarmen-te se sia l’orecchio sia il lobo sono grandi. Chiha un lobo auricolare grande ha molta buonafortuna che lo assistera nella sua vita. Si tratta diuna persona che ha una profonda comprensionedella realta, molto flessibile a livello mentale enei comportamenti. Costoro tendono a svolgerelavori di tipo “sociale” – le arti, la giurispruden-za, le attivita di beneficienza, le professioni acontatto con il pubblico e le scienze che giovanoagli altri in maniera diretta quali la medicina.

Le persone che non presentano il lobo, ohanno i lobi attaccati alla testa, hanno unavisione molto piu ristretta della realt a. Di so-lito scelgono delle professioni tecniche: sonocontabili o programmatori di computer e se sioccupano di questioni scientifiche preferisconolavorare da soli in un laboratorio, occupandosidegli aspetti piu tecnici e meno indagatori dellascienza. Ci sono pero anche persone con lobipiccoli che svolgono attivita letterarie, teatrali omediche. Costoro sono eccezionali nel loro la-voro e sono dotati di un grande talento. In lineadi massima, pero, le persone con i lobi piccolitendono ad essere egoiste e hanno un’ambizio-ne dominante che esclude gli altri aspetti dellaloro vita. Sono percio emotivamente instabili.Possono ricevere molte sorprese nei loro rappor-ti interpersonali, soprattutto a causa della loromancanza di comprensione verso gli altri. Undisturbo molto diffuso nella nostra societa so-no i ronzii negli orecchi la cui causa va spessoricercata nei reni. Rughe marcate di fronte al-la protuberanza vicina al meato uditivo rivelarlodisturbi cardiaci e dell’intestino tenue. Rughe opieghe nel lobo indicano una predisposizione al

diabete.

Secondo la diagnosi orientale i reni sonol’origine dell’energia che alimenta l’appara-to riproduttivo. Essi forniscono l’energia Kiagli organi sessuali, aiutandoli a funzionarecorrettamente.

I reni forniscono Ki anche all’intera strut-tura ossea. Ogni disturbo osseo deve esseremesso in relazione con questi organi.E poi-che la condizione dei reni si puo “leggere” an-che negli orecchi, e importante dedicare ad essimolta attenzione per comprendere le condizionidi questi organi essenziali.

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2.13.1 L’evoluzione del volto umano

Figura 2.50:I nostri antenati possedevano voltibelli, armonici e sereni.

Figura 2.51:Al giorno d’oggi siamo subissati da in-formazioni provenienti da tutto il mondo attraverso iltelefono, le comunicazioni via satellite, i computer ei fax. Prestare attenzione a tutto cio ci rende ner-vosi e lo sforzo appuntisce progressivamente i nostriorecchi.

Figura 2.52:Il maggior consumo di carne, l’aumen-to di stress, di rabbia e di aggressivit a produconole rughe fra le sopracciglia, che a loro volta di-ventano appuntite a causa della frustrazione . Al-cune persone si sfoltiscono le sopracciglia, rendendoil proprio volto ancora piu sgradevole.

Figura 2.53:I canini, a causa del consumo maggio-re di carne e di proteine di origine animale, sono piugrandi.

Figura 2.54:Le borse sotto gli occhi sono pro-vocate da uno stile di vita notturno, dal lavoroeccessivo, dalla paura, dal fumo, dallo stress edalla mancanza di armonia con l’universo.

Figura 2.55:L’uso di droghe, di alcool e di zuccheriporta a una vita squilibrata: gli occhi diventano san-paku. Il volto della civilta moderna si sta trasforman-do in un volto diabolico. Si pensi al volto degli uominidel futuro.

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Capitolo 3La diagnosi dei meridiani e

le Cinque Trasformazioni

A tutti sara capitato nel corso della propriavita di essere afflitti da un dolore misterioso inuna parte del proprio corpo senza riuscire a dar-gli una spiegazione razionale. In questi casi nonsi ha la minima idea sulla causa del dolore, sul-la sua particolare localizzazione o sulle terapieda seguire che non siano degli analgesici. Esi-stono anche altri sintomi che vanno e vengonosenza che si riesca a dar loro una spiegazione.Per esempio, puo comparire un’eruzione cuta-nea sul pollice, su una gamba, o su un braccio.Perche proprio lı? Cosa ha indotto il corpo a farcomparire un’eruzione cutanea esattamente inquella posizione? Sono domande plausibili. Equesti sintomi si manifestano in maniera arbitra-ria oppure esistono motivi particolari sulla basedei quali il corpo sceglie un’area particolare?

Quando ci si pone domande di questo tipo, eopportuno tenere a mente che il corpo umano el’organismo piu efficiente e meraviglioso dellaterra. Esso non fa nulla senza ragione. Il nostrocompito consiste nella comprensione di quelleragioni. Troppo spesso, inoltre, ci succede dirimuovere le azioni del nostro corpo perche nonsiamo in grado di capirne il funzionamento.

La diagnosi orientale e la pratica che consen-te di comprendere il funzionamento del corpo aun livello assai profondo. Un’eruzione cutaneasu una mano o un dolore misterioso dietro il gi-nocchio sono estremamente rivelatori di quantosta accadendo all’interno del nostro corpo. En-trambi ci dicono qualcosa del nostro comporta-

mento e del nostro pensiero. Per interpretarequesti sintomi misteriosi bisogna imparare co-me e dove fluisce l’energia nel corpo. Si trattadella comprensione della diagnosi del meridia-no, un ulteriore elemento-chiave per la letturadel corpo.

3.1 I meridiani dell’agopunturaI percorsi del Ki

Prendiamo di nuovo in considerazione la forzadel cielo e quella della terra.I cieli riversanoenergia elettromagnetica sulla terra nella for-ma di raggi solari e di altre radiazioni stella-ri e planetarie. La terra intanto e circondata daenergia elettromagnetica generata dai due poliNord e Sud. In sostanza il nostro ambiente, l’a-ria stessa che respiriamo, e dinamicamente cari-co di energia, cioe di forza vitale.Ciascuno dinoi poggia sulla terra e funziona da antennaper le forze elettromagnetiche terrestri e ce-lesti, che caricano il nostro corpo dall’alto edal basso. Come abbiamo gia visto nel primocapitolo, in Giappone questa energia elettro-magnetica che permea il nostro corpo vienechiamata Ki. In Cina essa viene chiamataChi(o Qi) e in IndiaPrana. Si tratta, in sostanza,dell’energia vitale che anima ciascuno di noi. IlKi scorre nel nostro corpo lungo dodici percorsiben definiti, che vengono chiamatimeridiani.Ogni meridiano puo essere paragonato a un fiu-me di energia che parte da uno specifico pun-

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to del corpo e poi fluisce verso l’alto o versoil basso (a seconda del meridiano) fino a un al-tro punto. Questi dodici fiumi di Ki portanola forza vitale in ogni cellula del corpo uma-no. Quando uno di questi fiumi subisce unblocco, la forza vitale non puo arrivare a unaprecisa regione del corpo. Le cellule, i tessutie tutti gli organi ne risentono negativamentee sono come soffocati dalla mancanza del Ki.Ne conseguono sintomi di vario tipo. Nelle fasiiniziali il sintomo e quasi sempre di lieve en-tita: a volte si manifesta nella forma di eruzionecutanea, di malessere generale o di un fastidio-so dolore. Attraverso questi sintomi leggeri ilcorpo comunica che non tutto funziona alla per-fezione. La forza vitale sostiene il sistema im-munitario cosı da distruggere i batteri o i virusche vengono a contatto con la nostra pelle e gliagenti patogeni che respiriamo nel nostro orga-nismo. Quando pero la forza vitale e debilitata,le cellule immunitarie non sono in grado di af-frontare malattie gravi e quindi gli agenti pato-geni riescono facilmente a guadagnare terrenoall’interno del corpo. L’esito, a questo punto,e costituito da malattie di vario tipo. Spesso idisturbi persistono e a volte tendono ad aggra-varsi. Ha inizio un grave processo degenerativo.Le cellule e i tessuti deperiscono e infine muo-iono e tutti i sintomi si aggravano progressiva-mente fino all’atrofia muscolare, alle affezionicardiovascolari, agli attacchi cardiaci, al colpoapoplettico, al diabete o al cancro.

Immaginate ancora una volta il meridiano co-me un fiume. Quando il corso di un fiume vienesbarrato, l’acqua solitamente indietreggia cosic-che una parte del fiume straripa e l’altra si pro-sciuga. Quando c’e un blocco di energia inun meridiano, si verifica esattamente lo stes-so fenomeno: una parte del corpo, cioe, ri-ceve energia Ki in eccesso, mentre l’altra nericeve una quantita insufficiente. Ne risultauno squilibrio che, a sua volta, determina atti-vita eccessiva in un organo e, per contro, apatiao scarsa funzionalita in un altro.

Capita spesso di aver male in una parte spe-cifica del corpo e di non riuscire a determinare imotivi di quel dolore ne la ragione della sua spe-cifica localizzazione. La conoscenza del flus-

so dei meridiani consente invece di localizzarel’organo o il meridiano colpito e quindi di de-cidere gli interventi terapeutici ottimali per darsollievo alla persona e aiutarla a superare il di-sturbo. In primo luogo, analizzeremo i meridia-ni come fenomeni connessi a organi e funzionispecifici.

Piu avanti, in questo stesso capitolo, ci occu-peremo del loro significato spirituale e psicolo-gico. Piu avanti troverete un sommario dei do-dici meridiani. Ricordate chetutti i meridia-ni sonobilaterali, vale a dire che esistono dueserie di meridiani identici su ciascun lato delcorpo.

Il meridiano del polmone parte da un puntosituato sul torace appena sopra la clavicola,prosegue lungo la parte intema del bracciofino ad arrivare al pollice (si veda il dise-gno). Eventuali sintomi quali chiazze, eru-zioni cutanee, infezioni, nei o macchie cu-tanee presenti su questo meridiano riman-dano a probabili disturbi polmonari. (Sivedano gli esercizi e i consigli dietetici peri diversi meridiani illustrati nel capitolo 9).

Figura 3.1:Meridiano del polmone

Il meridiano dell intestino crasso dalla puntadell’indice percorre la parte esterna delbraccio, la spalla, il collo, la gola, l’an-golo esterno della bocca e quindi termina

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nella piega della narice. Qualsiasi sintomosu questo meridiano puo indicare probler-ni connessi ai processi di eliminazione e direspirazione.

Figura 3.2:Meridiano dell’intestino crasso

Il meridiano del rene parte da un punto situa-to sulla pianta del piede, percorre l’arcoplantare fino al tallone, risale la parte inter-na della gamba, gli organi sessuali, il cen-tro dell’addome fino a un punto situato ap-pena sotto la congiunzione della clavicolaallo sterno.

I reni svolgono la funzione di ripulire ilsangue dalle impurita e di eliminare i ri-fiuti attraverso le urine. Come ho gia dettonel secondo capitolo, la funzione dei renisi estende ben al di la di questa pur impor-tante funzione biologica. Sono i reni chedistribuiscono l’energia Ki a tutto il corpo.Essi forniscono anche una sorta di guidaspirituale alla nostra vita infondendo in es-sa i doni dei nostri antenati, cioe le nostrecapacita e possibilita e i compiti che ci so-no assegnati. L’energia vitale, il Ki, arrivadunque dai reni e cio spiega l’importanzadell’attenzione da riservare a questi organiessenziali alla vita.

Il meridiano della milza inizia nella parteestema dell’alluce, sale lungo l’interno

Figura 3.3:Meridiano del rene

del piede e la tibia fino al ginocchio,risale ancora la parte interna della cosciafino alla regione dello stomaco e da lırisale ad angolo fino alla parte esternadell’ascella. Qui descrive un’ampia curvasotto il braccio e poi scende lungo la parteesterna della schiena. Il meridiano dellamilza si occupa della digestione e dellariproduzione.

Il meridiano del fegato dalla parte superioredell’alluce risale il collo del piede, le par-ti interne del polpaccio, della coscia e dell’inguine fino alla parte esterna dell’addo-me e si ferma in un punto alla base dellacassa toracica (appena sotto il fegato), frala sesta e la settima costola, direttamentesotto il capezzolo. Il meridiano del fegatoe legato ai processi di immagazzinamentodelle sostanze nutritive e dell’energia.

Il meridiano dello stomaco forma un’ampiaU su ogni lato del volto prima di scendere

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Figura 3.4:Meridiano della milza

verso il torace, la coscia e il polpaccio earrivare a un punto situato sulla punta delsecondo dito del piede. Il canale internodella U va dall’estremita inferiore dellacavita oculare alla punta dell’angolo ester-no della bocca e successivamente versola mandibola. Il canale esterno, invece,scorre dal cuoio capelluto lungo l’orecchioe il volto (dove gli uomini sono soliti farsicrescere le basette) verso il mento, dove sicongiunge con l’altro canale. A partire daquesto punto il meridiano percorre il collo,tocca la clavicola, supera il capezzolo,arriva all’addome, oltrepassa l’inguine, lacoscia, il polpaccio e arriva al secondodito del piede. Il meridiano dello stomacoe collegato all’appetito e all’assunzione dicibo.

Il meridiano del cuore scorre dall’ascella sul-la parte interna del braccio fino all’inter-no del polso e arriva in un punto situa-

Figura 3.5:Meridiano del fegato

to sulla parte interna del mignolo, appe-na sopra l’unghia. Questo meridiano di-stribuisce l’energia Ki al cuore e aiuta lacircolazione.

Il meridiano dell intestino tenue parte dall’e-stremita superiore del mignolo, appena so-pra l’unghia, risale la parte esterna delbraccio, lungo il tricipite, fino a un pun-to posto in mezzo alla scapola sulla schie-na, supera il collo e termina in un punto difronte al meato uditivo. Questo meridianopresiede al processo di assimilazione dellesostanza nutritive.

Il meridiano della vescica parte dall’angolooculare interno, risale la fronte, saleverso la cima del capo e poi scende versola parte centrale della schiena. Qui sidivide e forma due linee parallele sullato destro della schiena e altre due suquello sinistro creando un totale di quattro

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Figura 3.6:Meridiano dello stomaco

Figura 3.7:Meridiano del cuore

linee. Ogni coppia (composta da duelinee) attraversa la schiena, scende versoi glutei e la parte posteriore delle gambe.Le coppie di meridiani si congiungonodietro il ginocchio, trasformandosi quindi

Figura 3.8:Meridiano dell’intestino tenue

in un meridiano su ciascuna delle gambe.Dal ginocchio il meridiano della vescicaattraversa il polpaccio, la parte posterioredella caviglia, il lato esterno del piedefino al dito mignolo. Questo meridiano sioccupa del processo di eliminazione.

Il meridiano della cistifellea parte dalla tem-pia in prossimita della parte esterna del-l’occhio, supera la parte posteriore del ca-po, risale lungo quella laterale, fermandosiappena sopra la tempia e scendendo anco-ra verso il collo. Questo movimento con-tinuo verso l’alto e il basso ai lati del capoforma una specie di luna crescente moltosottile (si veda il disegno). Da qui il meri-diano supera la parte anteriore della spalla,scende ai lati dell’addome in un movimen-to a zig-zag, arriva all’anca, scende versola parte esterna della gamba fino al quartodito del piede. Questo meridiano si occupadella distribuzione dell’energia.

✼ ✼ ✼

Esistono altri due meridiani la cui funzio-ne principale e quella di unificare sistemi efunzioni all’interno del corpo umano.

Il meridiano del mastro del cuore parte dal-l’ascella, percorre centralmente la parte in-

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Figura 3.9:Meridiano della vescica

terna del braccio, attraversa il palmo del-la mano e termina nella punta del medio.Il meridiano del mastro del cuore si occu-pa del battito cardiaco, della circolazionee dell’assimilazione del cibo. Esso assolveanche la funzione di distribuzione dell’e-nergia Ki, aiuta il flusso sanguigno verso ilpericardio e le funzioni cardiache.

Figura 3.10:Meridiano della cistifellea

Figura 3.11:Meridiano del mastro del cuore

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Il meridiano del triplice riscaldatore iniziasulla punta dell’anulare, risale il bracciofino alla spalla, il collo e, costeggiando lapunta dell’orecchio, arriva fino alla tempia.Questo meridiano fornisce l’energia Ki almeridiano dell’intestino tenue e al sistemalinfatico e aiuta la circolazione periferica.Il triplice riscaldatore coordina anche i tresistemi di riscaldamento, che servono amantenere costante la temperatura corpo-rea. Uno di questi si trova sopra il plessosolare, il secondo fra il plesso solare el’ombelico e il terzo sotto l’ombelico.

Figura 3.12:Meridiano del triplice riscaldatore

Quando avrete afferrato la dinamica dei me-ridiani, sarete in grado di capire perche il corpomanifesta un sintomo in una regione specifica equal’e il modo piu efficace per guarirlo.

La piena comprensione della diagnosi delmeridiano intende dimostrare che noi uominisiamo in stretto ed intimo rapporto con l’insie-me dell’universo. Formiamo con esso un’unita.L’universo e pieno di un’energia invisibile, ilKi, che unisce tutti fenomeni. Nello stesso tem-po, ogni cosa segue un processo evolutivo se-condo uno schema razionale governato propriodallo spirito grandioso dell’universo. L’univer-so costituisce un’unita, un insieme integrato di

cui noi facciamo parte. Le culture primitivenon materialiste hanno sempre creduto in que-sta capacita, intrinseca ed unica agli umani, dipercepire e vivere questa sensazione di unita,di identita, all’interno di questa totalita. Defi-niamo questa condizione “illuminazione”, cioequello stato di coscienza nel quale riconosciamodi non essere piu separati da qualsiasi essere ocosa presente nell’universo. Una sensazione chein altri termini si caratterizza come consapevo-lezza di identita, da parte di ciascuno di noi, conl’universo. Noi siamo l’universo.

Possiamo usare questa consapevolezza –quella cioe della nostra unita con l’universo – afini terapeutici e per dare risposta alle domandefondamentali che ci poniamo, anche senza esse-re realmente “illuminati”. Nella diagnosi orien-tale esaminiamo il corpo delle persone in baseal punto di vista dell’illuminazione.Non c’ecasualita alcuna nella presenza di una rugasul volto o di un dolore alla mano sinistra.Sitratta di un sintomo che rimanda al corpo nellasua totalita e, nello stesso tempo, a una sua partespecifica.

L’energia non solo scende dal cielo o ascendedalla terra in torrenti che attraversano il corpo,ma essa viene anche sistematicamente incanala-ta da quella macchina meravigliosa che e il cor-po umano. Esiste uno schema in base al quale ilcorpo incanala l’energia a ogni sua fibra. Questoschema e noto come Cinque Elementi o CinqueTrasformazioni.

3.2 I Cinque Elementio Cinque Trasformazioni

Piu di duemila anni fa, gli antichi sapienti del-la Cina elaborarono una teoria che cercava dispiegare le fasi del cambiamento. Quegli an-tichi filosofi mossero da una premessa: cheilcambiamento, cioe, ha luogo secondo criterisistematici e prevedibili. Osservarono la natu-ra e si resero conto che le stagioni progredivanosecondo un ciclo ordinato e che anche la cresci-ta e lo sviluppo degli uomini seguivano questoschema sistematico e organico, dall’infanzia al-

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la puberta, all’adolescenza, alla maturita e infinealla vecchiaia.

La stessa psicologia dei soggetti sembrava ri-spondere a schemi provvisti di coerenza. Un’i-dea, nel suo percorso per diventare realta, sievolveva attraverso una serie di tappe precise.Il cambiamento, quindi, non apparve loro comeun fenomeno casuale, bensı come un processorazionale: un’evoluzione. Sulla base delle loroosservazioni, questi antichi saggi formularonouna teoria del mutamento e la chiamarono deiCinque Elementi o Cinque Trasformazioni.

Questa teoria, come gran parte del pensieroorientale tradizionale, rifletteva la capacita deicinesi di classificare i fenomeni senza perdere divista la flessibilita. La teoria venne usata nellescienze terapeutiche, in psicologia, in agricol-tura, in economia e in politica. Essa e servitaa curare le infermita, a fare previsioni meteoro-logiche e a predire la fortuna degli uomini. Inaltre parole, e stata usata come una cosmolo-gia, un tentativo di penetrare e capire la vita el’universo.

Nella sua parte piu astratta la teoria delle Cin-que Trasformazioni sostiene chetutti i cambia-menti avvengono in cinque stadi. Ogni stadioe associato a un particolare elemento esistente innatura: ilfuoco, la terra, il metallo, l’acquae illegno. Questo processo inizia con l’ispirazioneoriginaria: il mondo delle idee. In questo sta-dio l’argomento in questione, pur essendo pienodi grande energia per ispirare l’azione, mancaancora di forma, e plasmatico. I saggi cerca-rono un’analogia in natura e trovarono il fuocoche, pur essendo estremamente amorfo, possie-de pero una grande energia che ispira il cambia-mento. Dal fuoco il ciclo vitale passa a uno statopiu solido, maggiormente strutturato, in cui l’i-dea comincia a prendere forma in quanto realtapercettibile. Questo e lo stadio della terra. Ilprocesso va avanti fino alla sua forma piu com-patta e materiale che si manifesta come metallo.Lo stato metallico rimanda alla forma piu ele-vata di condensazione, o “yanghizzazione”, delprocesso, dove l’idea si radica stabilmente nellarealta materiale.E la fase del venire alla luce,della nascita, del diventare realta.

Dopo questo stadio, il processo continua nel-l’acqua, lo stadio vitale dotato di maggiore fles-sibilita e durevolezza. Acqua implica la conti-nuita del cambiamento verso un obiettivo preci-so, perche l’acqua scorre sempre verso il mare.Ancora dall’acqua il processo evolutivo avanzaverso lo stadio del legno, dove ci e dato vede-re i frutti del sogno. A questo punto, qui nellostadio del legno, l’ispirazione originale ha per-corso tutto il cammino necessario per generarericompense. Il legno rappresenta il culmine delciclo, perche esso non solo porta frutti, ma ren-de la terra fertile con foglie, semi, frutti non col-ti per arricchire la terra e dare di nuovo vita alprocesso di rigenerazione.

Se dovessimo applicare questa teoria a un’at-tivita economica, per esempio a un negozio dicalzature, potremmo dire che lo stadio del fuococorrisponde al momento in cui l’idea embriona-le comincia a prendere piede nella testa del fu-turo proprietario del negozio. Questo momen-to e quello dell’ispirazione originale, un mo-mento contraddistinto dalla grande eccitazioneche sempre accompagna la nascita di una nuo-va idea. Lo stadio della terra caratterizza quel-lo in cui il proprietario definisce concretamen-te il progetto della propria attivita e provvedea finanziarla. L’idea e passata, percio, dal re-gno dell’astrazione a quello della realta e dellaconcretezza. Lo stadio del metallo caratterizzal’apertura del negozio al pubblico. L’idea a que-sto punto e reale in ogni sua parte. La personae finalmente un venditore di calzature. Lo sta-dio dell’acqua rimanda all’attivita quotidiana, aisuoi impegni, al rapporto con i clienti: un’im-presa che richiede grande flessibilita (la flessi-bilita dell’acqua), resistenza e ingegnosita. Ilproprietario del negozio deve ora resistere neltempo rimanendo fermo nei propri pensieri nelperseguimento dell’obiettivo di partenza, cioe ilsuccesso economico della propria attivita.

Nello stadio del legno quel successo si mate-rializza; e lo stadio in cui l’impresa porta i suoifrutti. Il negozio di calzature non solo e in at-tivo, ma frutta somme di denaro piu che suffi-cienti per mantenere il proprietario, i suoi di-pendenti e la comunita in generale.Dal legno ilciclo continua verso il fuoco: la nascita di una

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nuova idea e, con essa, un nuovo ciclo di tra-sformazioni. Nonostante la teoria dei CinqueElementi, o Cinque Trasformazioni, abbia avu-to nella tradizione un’ampia applicazione, io milimitero a trattarne lo sviluppo nel settore dellasalute e dello sviluppo della personalita.

Per quanto riguarda il settore della salute leCinque Trasformazioni rivelano il movimentodell’energia nel corpo, che va a nutrire ogniorgano-sistema secondo uno schema metodicoe ordinato.Il corpo, infatti, pu o essere perce-pito come un sistema a circuito integrato, alcui interno il Ki, o forza vitale, fluisce senzasosta secondo un modello ben definito. La sa-lute corrisponde allo stato in cui il Ki scorrenel sistema senza alcun ostacolo, apportandocosı nutrimento a ogni cellula e organo delcorpo.

Lo schema e sempre lo stesso: fuoco, ter-ra, metallo, acqua e legno. Ogni elemento,in termini di salute fisica, e associato a ungruppo di organi, che, a loro volta, si nutro-no vicendevolmente e costituiscono un insiemeintegrato.

I cinque stadi e gli organi-sistema ad essicollegati sono i seguenti:

Fuoco: il cuore, l’apparato circolatorio e l’in-testino tenue. Cuore e intestino tenue sonocollegati e, nella medicina orientale, sonoconsiderati come organi-sistema “imparen-tati”. Si pensa che l’uno provveda al nutri-mento dell’altro. Il cuore e l’organo yang,o contratto, mentre l’intestino tenue e quel-lo yin, o espanso. Nutrendosi a vicenda,essi contribuiscono anche al passaggio del-l’energia allo stadio della terra.E per que-sta ragione che diciamo che gli organi delfuoco sono la madre degli organi della ter-ra, in quanto forniscono a questi la forzavitale.

Terra: lo stomaco, la milza e il pancreas. Gliorgani della terra sono la madre degliorgani del metallo.

Metallo: i polmoni e l’intestino crasso. Gli or-gani del metallo sono la madre di quellidell’acqua.

Acqua: i reni e la vescica. Gli organidell’acqua sono la madre di quelli dellegno.

Legno: il fegato e la cistifellea. Gli organi dellegno sono la madre degli organi del fuoco,vale a dire del cuore, dell’apparato circola-torio e dell’intestino tenue. In questo modoil ciclo giunge a compimento e continua ilsuo percorso.

Il funzionamento ottimale di ogni elemen-to produce una condizione di perfetta salute el’assenza di sintomi. D’altro canto, qualora inuno o piu stadi si verifichi un blocco energetico,l’organo-sistema corrispondente ne sara colpito.Per esempio, una persona che bistratta il propriofegato, soffrira spesso di disturbi all’intestinotenue e al cuore, mentre coloro che trattano malela propria milza, lo stomaco o il pancreas soffri-ranno di malattie dell’intestino crasso e dei pol-moni. Se osserviamo il corpo umano secondo iprincipi delle Cinque Trasformazioni ne scopri-remo facilmente l’armonia interna e conoscere-mo l’importanza di ogni organo all’interno delcorpo inteso come sistema unico.

Facciamo un esempio: si suol dire che la di-gestione viene compiuta dallo stomaco e dal-l’intestino; secondo la teoria delle Cinque Tra-sformazioni, pero, un corretto svolgimento delprocesso digerente e strettamente dipendentedal sano funzionamento della milza.

Dal punto di vista fisiologico, sappiamo chela funzione della milza e quella di filtrare dalsangue le cellule malate e quelle morte e di im-mettervi quelle immunitarie, quali i linfociti egli altri globuli bianchi. La medicina occidenta-le non considera la milza un organo vitale tantoche essa viene spesso asportata chirurgicamen-te, in caso di alcune forme cancerose o di altridisturbi. Nella medicina orientale, al contra-rio, la milza appare come uno degli organi diprimaria importanza ed essenziale al corret-to funzionamento dell’organismo. L’energiadella milza, cioe il Ki che emana dalla mil-za, presiede al movimento del cibo durantela digestione. Essa aiuta il trasporto del cibonel tratto intestinale e, facendo cio, aiuta anche

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l’intestino tenue a trasformare l’essenza del ci-bo, le sostanze nutritive essenziali, in sangue ein energia Ki. La milza invia il Ki ai polmoni eall’intestino crasso, apportando cosı la forza vi-tale a questi due organi e rendendo quindi possi-bili sia la respirazione sia il processo di elimina-zione dei rifiuti. L’energia, per nutrire adeguata-mente i polmoni e l’intestino crasso, deve scor-rere senza intralci dalla milza. L’energia dellamilza e necessaria per determinare la peristal-si intestinale e, quindi, per eliminare attraversol’intestino le scorie dal corpo.

Potreste dirvi: “In realta pensavo che l’inte-stino facesse tutto cio da solo”. Se ci si limi-tasse a prendere in considerazione solo l’intesti-no crasso, questa affermazione sarebbe giusta.Ma il livello con cui l’intestino crasso riesce acompiere la peristalsi intestinale dipende dall’e-nergia che esso riceve dalla milza. Di solito,quando la milza non funziona perfettamen-te si manifestano dispepsia e flatulenze, aci-dit a gastrica o altri disturbi digestivi, qualila pirosi.

Questo ci insegna, quindi, che in presenza didisturbi digestivi dobbiamo intervenire sia sultratto intestinale sia sull’elemento terra.L’ener-gia della milza ha bisogno di una condizionealcalina nel corpo: piu il sanguee acido, mag-giore sara la sofferenza della milza. Per que-sto motivo un’accurata masticazione del ci-bo che ingeriamoe essenziale alla salute dellamilza, poiche la salivae una sostanza alcali-na. Al contrario, masticando poco, secerniamopoca saliva e cio si riflette negativamente sul-la salute di questo prezioso organo. (Si vada alnono capitolo per i suggerimenti di carattere ali-mentare e per gli esercizi che trattano specificimeridiani e organi-sistema).

Secondo la medicina orientalel’energia del-la milza governa anche il sangue; percio inpresenza di emorragie uterine o di qualsiasi al-tro disturbo emorragico si raccomanda di curarequesto organo, perche esso raccoglie e distribui-sce il sangue a tutto il corpo. Se l’energia del-la milza e debole, il sangue uscira dai capilla-ri, causando episodi emorragici dalle parti mollidel corpo.

Se la milza, lo stomaco e il pancreas sonocontinuamente sottoposti a un’eccessiva stimo-lazione, alla fine si indeboliranno a tal pun-to da non riuscire piu a trasmettere l’ener-gia ai polmoni e all’intestino crasso, causandoconseguentenrente disturbi in questi organi.

Il rapporto tra la milza e l’intestino crasso esostanzialmente identico a quello che intercorretra l’intestino crasso e i reni, tra questi e il fega-to, tra quest’ultimo e il cuore e, infine, tra il cuo-re e la milza. Ogni organo-sistema nutre l’altrodi energia Ki, consentendone un funzionamentoottimale.

In questo ciclo nutritivo l’energia si muovein senso orario dall’elemento fuoco alla terra, almetallo, all’acqua, al legno e di nuovo al fuoco.Questo ciclo fornisce la quantita ottimale di for-za vitale necessaria al benessere di ogni grup-po di organi. Esiste, pero, un altro ciclo com-plementare, chiamatoKo, o ciclo di controllodell’energia, in cui gli organi-sistema sono li-mitati o tenuti sotto controllo. Cio consente dimantenere l’equilibrio fra i diversi gruppi di or-gani che formano il sistema. Nel ciclo di con-trollo, l’energia muove all’interno del cerchiodei Cinque Elementi, o Cinque Trasformazio-ni, e serve a mantenere ogni organo-sistema en-tro limiti definiti. Possiamo facilmente osser-vare una conseguenza di questa dinamica nellanatura stessa.

L’acqua del fiume possiede energia in virtudi due fattori: la quantita di acqua che alimen-ta il fiume (che corrisponde al ciclo nutritivo deiCinque Elementi, o Cinque Trasformazioni) e lapresenza di robusti argini che contengono l’ac-qua, fornendole cosı anche una direzione, un’e-nergia, una velocita proprie. Se gli argini cedo-no, o se il fiume supera gli argini, l’acqua nonpossiede piu la stessa energia, o ordine. Es-sa inonda ed occupa un’area e infine scompa-re. Il movimento declina bruscamente e quin-di si interrompe, fino a quando l’evaporazioneo la gravita determina il movimento dell’acquaverso altre direzioni.

Finche all’acqua vengono imposti limiti, essae dotata di un’enorme energia che le consente

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di superare gli ostacoli e di alimentare pompeidroelettriche per la generazione di elettricita. Ilciclo Ko ociclo del controllo, funziona allo stes-so modo. Esso conserva l’equilibrio del sistema,prescrivendo limiti all’energia che fluisce negliorgani-sistema. Mentre l’energia scorre in sen-so orario nel ciclo nutritivo, il ciclo di controllodell’energia determina il movimento dell’ener-gia all’interno del cerchio dei Cinque Elementi,o Cinque Trasformazioni.

Piu precisamente, il Ki, o forza vitale, se-gue questo percorso all’interno del ciclo dicontrollo:

Il fuoco controlla il metallo: la funzione delcuore e dell’intestino tenue controlla o limital’energia dei polmoni e dell’intestino crasso.

La terra controlla l’acqua: la funzione del-lo stomaco, della milza e del pancreas limitao controlla l’energia presente nei reni e nellavescica.

Il metallo controlla il legno: la funzionedei polmoni e dell’intestino crasso controlla olimita l’energia che scorre nel fegato e nellacistifellea.

L’acqua controlla il fuoco: la funzione del re-ne e della vescica controlla l’energia presentenel cuore e nell’intestino tenue.

Il legno controlla la terra: la funzione delfegato e della cistifellea controlla l’energiache fluisce nello stomaco, nella milza e nelpancreas.

Il ciclo di controllo dell’energia e fondamen-tale nel processo di guarigione. Facciamo unesempio: in caso di diarrea puo esserci un ec-cesso di attivita dell’elemento metallo (polmonie intestino crasso). Questa iperattivita e spes-so causata da un’eccessiva energia della milza,che trasmette quell’eccesso all’intestino crasso,determinandone l’iperattivita. Questo squilibrioenergetico che colpisce la milza puo avere ori-gine da un’assunzione esagerata di dolciumi, disucchi di frutta, di alcool o di altre sostanze yinche eccitano la milza, determinandone un ecces-so di attivita e una stimolazione eccessiva sul-l’intestino crasso. Quando l’elemento metallo

e troppo attivo, esso aumenta o diminuisce l’e-nergia che fluisce verso l’elemento legno, cioeverso il fegato e la cistifellea.E evidente che cio corrisponde anche a un in-debolimento delle funzioni epatiche. Anche ilcuore e l’intestino tenue (l’elemento fuoco) nerisultano indeboliti, in quanto l’elemento fuocoe alimentato dal fegato e dalla cistifellea, che, aquesto punto, non sono piu in grado di forniresufficiente energia alle funzioni del cuore e del-l’intestino tenue. Questo fenomeno si manifestacon sintomi quali diversi disturbi digestivi e in-sufficiente assimilazione delle sostanze nutriti-ve. Il problema reale risiede nella milza, chedeve essere curata eliminando i dolciumi e lebevande alcoliche e gasate e aumentando ilconsumo di alimenti alcalinizzanti (zuppa dimiso, salsa tamari, cereali integrali accurata-mente masticati e molta verdura). (Per i con-sigli relativi all’alimentazione si veda il nonocapitolo).

Un altro evidente esempio dell’influenzaesercitata dal ciclo di controllo dell’energiasu un altro organo-sistema si riscontra nel-la relazione esistente fra gli elementi acqua efuoco.

Un consumo eccessivo di sale determina di-sturbi renali. La funzione dei reni e della ve-scica (l’elemento acqua) controlla quella delcuore e dell’intestino tenue (l’elemento fuo-co). In conseguenza a cio, le malattie re-nali, e soprattutto quelle causate da un con-sumo eccessivo di sale, determinano disordi-ni dell’elemento fuoco, quali affezioni cardia-che e ipertensione arteriosa. Se volessimo cura-re questo stato, dovremmo curare l’elemento dicontrollo che in questo caso e l’elemento acqua.

Con una drastica riduzione del consumodi sale, di grassi vegetali e animali e un in-cremento dell’attivit a aerobica leggera (ele-mento fuoco) possiamo rafforzare sia l’ele-mento acqua sia quello fuoco, nonche gliorganisistema corrispondenti.

Per poter praticare la diagnosi orientale, dob-biamo essere consapevoli fino in fondo del-la grandiosa integrazione che esiste nel corpoumano. Dobbiamo non solo essere consapevo-

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li dei disturbi fisici immediati e delle loro cau-se, ma anche delle relazioni sottostanti coinvoltenelle cause del disturbo.

I Cinque Elementi, o Cinque Trasformazio-ni, ci offrono la chiave per ottenere questa com-prensione cosı profonda.E per questa ragioneche la legge dei Cinque Elementi, o Cinque Tra-sformazioni, e la base fondante della medicinaorientale e di gran parte dei suoi principi filoso-fici. E la base, quindi, che ci consente di afferra-re il concetto di salute e del cambiamento dellanatura.

3.3 Energia Ki,psicologia individualee spirito

La legge delle Cinque Trasformazioni, quindi,e uno strumento dotato di estrema flessibilitae con infinite possibilita di applicazione. Cer-chiamo di capire le modalita di applicazione nelcampo della psicologia individuale.

Ogni elemento, oltre ai gruppi di organiche sono gia stati esposti, e associato anche aprecisi stati emotivi.Le emozioni associate a ogni elementosonole seguenti:

Fuoco: gioia e isteria. La gioia trae origine,nel corpo, dal cuore e dall’intestino te-nue. Quando il sistema cuore-intestino te-nue e in equilibrio e funziona adeguata-mente, nella nostra esistenza c’e posto perla gioia. Se invece il funzionamento diquesti due organi-sistema e debilitato, cisara piu difficile – e persino impossibile– provare gioia nel corso della nostra vi-ta. Quando i guaritori in Oriente si trova-vano di fronte a una persona affetta da unostato cronico di infelicita, essi riconosceva-no che costui (o costei) mancava totalmen-te di un principio di ispirazione che impri-messe un senso e una direzione a quella vi-ta. Si trattava di una vita sprovvista del-l’elemento fuoco. Allora i guaritori trat-tavano il cuore, cioe l’elemento fuoco. A

volte, invece, l’elemento fuoco puo esse-re eccessivamente stimolato. In tal casosperimenteremo l’isteria, un incontrollatoe confuso sfogo emotivo. Anche questamanifestazione indica un grave squilibrionell’elemento fuoco che deve essere pre-so in considerazione se vogliamo guarirequesta condizione.

Terra: pensiero e simpatia, comprensione ecompassione romantica.Un’iperstimola-zione della milza (spesso causata da un’as-sunzione eccessiva di dolciumi o di zuc-chero) si riflette nelle persone in compor-tamenti spesso sentimentali e improntatiall’esagerata compassione verso gli altri,al punto da renderle noiose e snervanti.Quando, al contrario, la milza e forte so-no presenti una comprensione radicata ela compassione verso gli altri, ma man-ca il sentimentalismo sdolcinato. Costuisa riconoscere quando l’altro ha bisognodel suo aiuto amorevole, ma anche quandonecessita di una certa disciplina.

Metallo: senso di pena.A tutti puo capitare diessere tristi nel corso della propria vita.Questo sentimento sembra essere una com-ponente necessaria all’uomo. Se desideria-mo vivere un’esistenza creativa dobbiamopero conservare il senso delle proporzioninella nostra tristezza o pena e non lasciar-ci sopraffare dal dolore.Se una perso-na rimane aggrappata al proprio dolore,solitamente l’intestino crasso ne risultacompromesso. Migliorando lo stato disalute di quest’organo, possiamo miglio-rare la nostra capacita di lasciar andarele emozioni superflue e di riuscire nel-la vita. Percio quando dovete curare unacondizione di tristezza, intervenite sull’in-testino crasso e incoraggiate la persona adallontanare da se quella pena persistente.

Acqua: stupore e paura. E ornai noto da de-cenni chestress e paura danneggiano ter-ribilmente i reni e le ghiandole surrena-li . Una condizione cronica di stress o dipaura puo nuocere ai reni. Se i reni sonodeboli, siamo piu soggetti alla paura, piu

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facilmente sorpresi, possediamo meno de-terminazione e siamo privi di volonta.Ireni sono la sede della volonta e, quindi,ci aiutano a imprimere una direzione al-la nostra vita, soprattutto di fronte alleavversita. Vi esorto percio a proteggere ireni nei momenti di stress o di difficolta e,in caso di persone affette da paura cronica,raccomando di curare i loro reni.

Legno: Rabbia. Disturbi del fegato e della ci-stifellea provocano un aumento delle sen-sazioni di rabbia e di ostilita; la rabbia, asua volta, puo danneggiare sia il fegato siala cistifellea. L’alcool, per esempio, dan-neggia il fegato e il suo consumo eccessivopuo provocare accessi improvvisi di rab-bia. E sufficiente passare appena qualchegiorno insieme a un alcolizzato per render-si conto che le sue emozioni dominanti so-no la rabbia, il senso di amarezza e la col-lera. Chi e affetto da rabbia cronica, devecurare proprio il fegato.

Poiche gli organi-sistema sono collegati an-che ai rispettivi meridiani possiamo facil-mente associare le Cinque Trasformazioni al-la diagnosi dei meridiani per giungere auna comprensione profondamente olistica dellopsicosoma.

Finora mi sono occupato dei meridiani del-l’Agopuntura dal punto di vista della salute fisi-ca. Esiste, pero, un altro modo di considerare imeridiani e gli organi, piu astratto e spirituale,ma ugualmente valido e rivelatore. Per afferra-re questo tipo di diagnosi dobbiamo aver chiarocheognuno dei nostri organi ha una doppiafunzione: fisica e astratta. Uso qui il termineastrattonell’accezione di spirituale.

Partiro da un esempio di carattere generale.La funzione del sistema digerente e quella di as-sumere cibo dall’ambiente, di digerirlo, fare as-similare dal sangue le sostanze nutritive ed eli-minare le sostanze di scarto.E un’occupazioneestremamente spirituale! Si tratta, sostanzial-mente, della capacita di procurarsi gli elemen-ti necessari alla propria esistenza, di metterli a

disposizione di se stessi per la propria soprav-vivenza e di eliminare cio che e superfluo. Es-so assolve quindi a una funzione essenziale peril benessere fisico, psicologico e spirituale. “Inche misura riesco a ottenere cio che mi servenella vita?”, ci si puo chiedere. “In che misu-ra riesco a eliminare invece le cose superflue,quelle esperienze e abitudini, per esempio, chenon mi servono piu in questo momento dellamia vita?” Dopo aver risposto a queste doman-de, interrogatevi sulla robustezza della vostradigestione.

Il sistema digerente e nient’altro che una me-tafora fisica di una funzione spirituale. Pos-siamo osservare tutti gli organi secondo questaprospettiva. Ogni organo e funzione corpo-rea e solamente una manifestazione fisica diuna qualita spirituale innata all’anima di cia-scun essere umanonel momento stesso dellasua concezione, del suo primo rapporto con laterra.

Facciamo questa volta l’esempio dei reni.Una delle principali finzioni dei reni e la depu-razione del sangue. I reni sono organi essenzia-li alla vita. Usando un’espressione piu astratta,possiamo dire che la funzione dei reni e quel-la di depurare il sangue separando le sostanzenecessarie da quelle superflue, o addirittura no-cive. Se i reni non funzionano bene, faremofatica a discernere nel corso della vita il be-ne dal male. In altri termini: un cattivo fun-zionamento dei reni si riflette negativamentesulla nostra capacita di giudizio. Le impuritadi vecchia data della nostra personalita e del no-stro ambiente – anche le sostanze tossiche – ri-mangono dentro di noi. Non riusciamo a indi-viduarle ne ad eliminarle. Continuiamo percioa essere colpiti, e a volte persino sconvolti, dadilemmi imprevisti. Cio causa paura e, in ca-si estremi, persino la paranoia, con conseguen-ze deleterie per il nostro equilibrio. Ci sentiamovittime della vita, mentre in realta siamo vittimedella nostra scarsa capacita di giudizio.

Quando spiego questi argomenti ai miei stu-denti, mi capita spesso di coprirmi con un len-zuolo e poi di compiere alcuni esercizi mimiciche gli studenti riconoscono facilmente come lecomuni funzioni dell’esistenza umana. Il len-

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zuolo nasconde i particolari del mio corpo, marivela i movimenti essenziali associati alle nor-mali funzioni fisiologiche. Dietro la coperturadel lenzuolo, per esempio, mi metto a mima-re le azioni di afferrare il cibo e di mangiarlo.Si tratta della funzione di assumere nutrimen-to. Oppure mimo l’atto di sedere sul water, sitratta della funzione di eliminazione dei rifiu-ti che non mi servono. Gli studenti si diverto-no molto a queste mie “rappresentazioni”, macapiscono allo stesso tempo chequando cercodi afferrare un oggetto la parte piu attiva delmio corpo e quella frontale. Quando invececerco di eliminare qualcosa la parte maggior-mente evidenziatae quella posteriore. Il me-ridiano dello stomaco – quello cioe che servea portarci il cibo – si trova nella parte fron-tale, mentre il meridiano della vescica – quel-lo cioe che aiuta l’operazione di eliminazio-ne del materiale di scarto dal nostro corpo –attraversa la schiena.

In questo modo insegno loro che i meridianinon sono solo canali di energia, ma realta dota-te di identita propria. Essi sono il luogo dovel’energia si raccoglie per consentire un adegua-to funzionamento del corpo. Una volta assol-ta questa funzione, il meridiano cessa di esserecosı attivo.

Come abbiamo gia visto, un meridiano o unorgano possono avere un eccesso – fenomenoche in Giappone e chiamatojitsu – o un defi-cit di energia, che viene invece chiamatokyo.Quando in un organo c’e troppa energia, anchel’attivita associata a quell’organo e eccessiva.L’organo puo affaticarsi oppure puo verificarsiun blocco energetico che impedisce un adeguatorifornimento di forza vitale agli altri organi.

L’organo si debilita e si accentua anchel’aspetto psicologico di quell’organo.

Se invece l’organo ekyo, o in deficit ener-getico, esso e debole, apatico e puo presentareun ristagno di sangue. La corrispondenza psi-cologica e una probabile debolezza, nell’aspet-to della vita collegato all’organo o meridiano inquestione.

Conoscendo i sintomi fisici che corrispondo-

no a uno stomaco con un deficit di energia, peresempio, posso chiedere al mio amico se risen-te di qualche disturbo di carattere psicologicoassociato a quest’organo. A quel puntopossoinvitarlo a rafforzare quell’organo specifico(lo stomaco, per esempio) che, a sua volta, nemigliorer a anche le condizioni psicologiche.

Prendendo in considerazione la natura spiri-tuale degli organi e dei meridiani, sono in gra-do di rivelare molte cose relative al benesserepsicologico e spirituale di una persona.

Ci occuperemo adesso dei singoli meridiani edel loro significato spirituale e psicologico.(Si veda il nono capitolo per i rimedi adatti aciascuno dei disturbi appena evidenziati).

3.3.1 Il meridiano del polmone

I polmoni depurano il sangue infondendogli os-sigeno ed eliminando anidride carbonica. Nel-la medicina orientalel’immissione di ossigenoviene assimilata all’assunzione del Ki, o for-za vitale. Se provate per un attimo a trattenere ilrespiro, vi renderete conto immediatamente delvostro estremo grado di dipendenza dall’ossige-no e dai polinoni. Se consideriamo cio dal puntodi vista spirituale, si puo dire che cosı i polmo-ni accolgono la vita stessa. Quando i polmoninon funzionano bene, percio, diminuisce la no-stra capacita di ricevere la vita dentro noi stes-si. Come e facile immaginare, ci sono numeroseconseguenze sul piano fisico e psicologico.

Deficit di energia (Kyo)del polmone

Coloro che hanno un deficit di energia del pol-mone fanno fatica a eliminare l’anidride carbo-nica. Il sangue, percio, e scarsamente ossigena-to e l’anidride carbonica vi staziona costituen-do un fertile terreno di coltura per raffreddo-ri, virus e microrganismi. In conseguenza dicio, le persone con problemi polmonari sonoparticolarmente soggette ai raffreddori.

La respirazione elimina anche le tensioni;quando essa e difficoltosa, si verifica un accu-

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mulo di tensione, soprattutto nelle spalle. Quan-do l’energia del polmone e bassa, le personetendono a essere in sovrappeso e percepisconoun senso di pesantezza alla testa, a causa dellascarsa circolazione e della mancanza di ossige-no. Costoro soffrono di congestione polmonaree di tosse. Nel caso in cui il polmone e debili-tato la congestione si cronicizza perche nell’or-gano manca l’energia sufficiente per eliminarela stagnazione sottostante. La tosse e secca conscarsa presenza di muco.

I sintomi psicologici che accompagnano ildeficit dell’energia polmonare sono l’ansia, laperdita di acume mentale, la depressione e l’i-persensibilita. Il respiro affannoso tende aprovocare squilibri emotivi e persino isteria.

Eccesso di energia (Jitsu)del polmone

Una tosse secca che scarica muco e generalmen-te sintomo di un eccesso di energia intrappola-ta nei polmoni. Spesso la tosse di un fumatoreaccanito – soprattutto se si tratta di un sogget-to robusto e per il resto in buone condizioni disalute – e causata da un eccesso di energia neipolmoni. Le persone affette da tossi di questotipo soffrono anche di congestioni nasali e, inol-tre, sono soggette a bronchiti e ad asma. Spessoi muscoli del torace sono rigidi, in particolarenell’area intorno al meridiano del polmone.

Soggetti di questo tipo possono diventare ec-cessivamente ossessivi e ansiosi sui particolari efanno fatica a liberare l’energia repressa. Sonopersone che sospirano molto, spesso nel tentati-vo di eliminare la tensione dai polmoni, che sisentono oppresse e che difficilmente riescono amanifestare concretamente il loro amore. Infine,sono soggetti leggermente apprensivi.

3.3.2 Il meridiano dell’intestino crasso

Le funzioni principali dell’intestino crasso sonol’eliminazione dei rifiuti e l’assorbimento del-l’acqua e di alcune sostanze nutritive. (L’intesti-no tenue e il principale organo di assorbimento).Abbiamo gia visto, nella trattazione dei Cinque

Elementi, o Cinque Trasformazionl, che l’inte-stino crasso ha una relazione di complementa-rieta con i polmoni. Spesso, percio, i proble-mi a carico dell’intestino crasso si riflettono suipolmoni e sui seni facciali.

L’intestino crasso e i polmoni sono gli organiassociati al senso di pena o di dolore eccessivo.Se questi organi non funzionano bene, si ma-nifesta la tendenza a essere sopraffatti da pena,tristezza e da tutto cio che e associato a similiemozioni.

Deficit di energia (Kyo)dell’intestino crasso

Di solito quando l’intestino crasso ha poca ener-gia si manifesta uno stato di costipazione: sec-chezza e congestione delle vie nasali e conge-stione bronchiale. Chi ha un intestino crasso de-bole e spesso soggetto a diarrea dopo l’ingestio-ne di fibre o di alimenti integrali, nonche a unasensazione di freddo nella regione addominale.

In tutto il mondo si associa il concetto di co-raggio al fatto di “avere budella”1 che signi-fica possedere la volonta e la determinazio-ne di superare le difficolta e di avere la me-glio. Un intestino crasso debole porta a unaffievolimento di determinazione e di corag-gio. Le persone che soffrono di questo squili-brio energetico si sentono spesso dipendenti edeluse e in casi estremi possono anche esserecompletamente sopraffatte dalla disperazione edall’amarezza.

Eccesso di energia (Jitsu)dell’intestino crasso

Un eccesso di energia in quest’organo e respon-sabile di cefalee, di congestioni nasali, di epi-stassi, di tonsilliti, di dolore ai denti e alle gengi-ve, di colorito e occhi pallidi, di dolori alle spal-le, di rigidita toracica, di alternanza di diarrea estitichezza, di tossi, di emorroidi e dei sintomi

1gioco di parole intraducibile in italiano:to have guts,aver fegato, coraggio; in inglese alla parola italiana fegatocorrisponde la parola “intestini, budella”; n.d.t.

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del raffreddore comune. La presenza di proble-mi nell’intestino crasso si riflette direttamentesul funzionamento dei polmoni, dei bronchi edelle vie nasali. Perche? L’energia in ecces-so intrappolata nell’intestino crasso, non poten-do essere eliminata verso il basso, risale versol’alto. L’organismo cerca di rimediare a questasituazione e di riportare l’equilibrio spostandol’energia negli organi della parte superiore delcorpo: tutti i sintomi appena elencati che col-piscono i polmoni, la gola e il naso derivanoproprio da questa dinamica.

Dal punto di vista psicologico la manifesta-zione che solitamente accompagna un eccessodi energia nell’intestino crasso e una sensazio-ne di continua insoddisfazione.Chi ne e affet-to e scontento di tutto: di se stesso, del pro-prio lavoro, della famiglia o degli amici. Questaprotratta e patologica incapacita di apprezzaregli aspetti positivi, sia propri che altrui, si risol-ve infine nell’isolamento e nell’incapacita dicomunicare con gli altri.

La ragione e assai semplice: l’intestino cras-so dedica troppa energia e troppo tempo all’e-liminazione del materiale di scarto dell’organi-smo. In presenza di un eccesso di energia es-so non riesce a scaricarla, diventando, quindi,quasi ossessivo nella funzione di selezione delmateriale da eliminare, cioe le feci. Cosa succe-de, in corrispondenza di cio, dal punto di vistadella psicologia individuale?La persona si ab-bandona eccessivamente al risentimento, al-la meschinita, ai ricordi negativi o inutili, inbreve dedica troppa attenzione ed energia acose e sensazioni che dovrebbe, al contrario,ignorare o dimenticare.

3.3.3 Il meridiano del rene

Abbiamo gia detto che i reni assolvono la fun-zione di depurazione del sangue. Una funzionesimile e svolta dalle ghiandole surrenali, loca-lizzate sopra i reni, che producono adrenalina,un ormone che permette all’organismo di reagi-re immediatamente in caso di crisi di qualsiasigenere.

Secondo la medicina orientale i reni control-

lano la paura e il coraggio e, inoltre, ospitano idoni spirituali e il karma accumulatisi da prece-denti incarnazioni e tramandatici dai nostri an-tenati. Per questi motivi questi organi rivestonoun enorme valore e sono ritenuti fra gli organipiu importanti del corpo umano.

Deficit di energia (Kyo)del rene

La pelle di coloro che hanno un deficit dienergia nel renee spesso di colore marronee priva di tono. Sono presenti disturbi circo-latori, specialmente nelle anche e nell’Hara,nonche minzione frequente e dolori alla re-gione lombare. I reni governano gli organisessuali e, percio, influenzano l’equilibrio or-monale. Quando c’e un deficit dell’energiadei reni, si indebolisce anche il desiderio ses-suale. Le persone che hanno poca energia aireni hanno il sonno leggero.

I reni, inoltre, influenzano la salute delle os-sa e quindi reni deboli si accompagnano soven-te a malattie ossee, compresa l’osteoporosi e lafragilita ossea. Chi ha un deficit di energia neireni manifesta anche una certa propensione pergli incidenti. I reni governano anche gli organiassociati all’udito. Quando l’energia dei reni edebole, ne consegue una scarsa circolazione ne-gli orecchi, una perdita dell’udito alle frequenzepiu elevate e a volte ronzii negli orecchi.

Dal punto di vista psicologico questi soggettisono cronicamente ansiosi, pieni di fobie e prividi determinazione. Infine,essendo impazien-ti e intolleranti, essi hanno spesso problemifamiliari .

Ecesso di energia (Jitsu)del rene

Coloro che hanno un eccesso di energia nel re-ne soffrono di sete cronica, di ronzii agli orec-chi, di diminuzione dell’udito, di rigidita nellaparte bassa della schiena e del torace, di urinescure, di gusto amaro in bocca, di alito cattivo edi stanchezza cronica da superlavoro.La pelle

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e spesso di colore scuro, in particolare nellazona suboculare.

Queste persone tendono ad essere lavoro-dipendenti. Sono nervose, impulsive, perfezio-niste e spinte dalla paura di sbagliare o di in-combenti disgrazie che possono sconvolgere laloro vita.

3.4 Il meridiano della milza

La milza assolve la funzione di depurazione delsangue dalle cellule malate o morte. Questoorgano e l’elemento di raccordo che permettel’immissione delle cellule immunitarie nella cir-colazione sanguigna. Esso e percio essenzialeper una buona digestione, in special modo per-che presiede al rifornimento di energia Ki, o for-za vitale, sia per lo stomaco sia per l’intestinocrasso.Le donne con un meridiano della mil-za debole soffrono generalmente di disturbimestruali; gli uomini, invece, presentano unacerta tendenza all’impotenza.

Le emozioni associate alla milza sono la com-passione e la simpatia. Per questo motivo le per-sone che hanno una milza debole tendono a es-sere eccessivamente comprensive verso gli altri.Al contrario, coloro che hanno una condizionedi equilibrio nella milza, pur essendo estrema-mente sensibili verso gli altri, si sforzano anchedi capire il significato delle cause delle difficoltaesistenziali.

Deficit di energia (Kyo)della milza

Quando c’e un deficit dell’energia della milza ilsoggetto colpito manifesta disturbi a carico del-l’apparato digerente, scarsa salivazione, incapa-cita di percepire il gusto degli alimenti, aciditagastrica cronica, carnagione di color marrone,spiccata suscettibilita ai raffreddori, sensibilita erigidita della regione ombelicale, dolori dorsalie difetti della circolazione periferica (piedi).

Da un punto di vista psicologico queste per-sone possono essere ossessionate dai partico-

lari, cronicamente ansiose e irrequiete. Poten-zialmente si tratta di soggetti con un’intensa at-tivita intellettuale, i quali trascorrono notti in-sonni che causano loro una sensazione fisica distanchezza cronica.

Inoltre costoro possono essere affetti da di-sturbi circolatori e da una sensazione di freddoagli arti. In linea di massima sono persone de-boli e indulgenti verso gli altri, che si conce-dono un po’ troppo al pettegolezzo, giustifican-do continuamente questa loro debolezza con ildesiderio di capire e di aiutare il prossimo.

Eccesso di energia (Jitsu)della milza

Un eccesso di energia nella milza provoca uneccesso di salivazione poiche la milza cerca diritrovare una condizione di equilibrio. C’e ten-denza all’acidita, alla sensibilita e agli spasmigastrici. Sono presenti anche pesantezza agli ar-ti inferiori e una passione smodata verso i dolci.Spesso queste persone, proprio a causa dell’ec-cessivo consumo di dolci, soffrono di ipoglice-mia. In conseguenza di cio costoro possono es-sere lunatici e soggetti a forti oscillazioni nel li-vello energetico. Anche in essi puo presentarsiun’eccessiva indulgenza verso se stessi e versogli altri e un atteggiamento che ritiene inutili lacomprensione e lo sforzo.

3.4.1 Il meridiano del fegato

Il fegato e un organo superiore a tutti gli effet-ti. Esso svolge numerose funzioni complesse emeravigliose, quali l’immagazzinamento dell’e-nergia, la depurazione del sangue e la produ-zione delle cellule immunitarie e degli enzimidigestivi.

In Oriente il fegato viene definito “la sededell’anima”. L’emozione associata al fegato ealla cistifellea e la rabbia. Un eccesso di rab-bia danneggia quest’organo; la calma, percontro, gli permette di rilassarsi e quindi difunzionare meglio.

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Deficit di energia (Kyo)del fegato

Il deficit di energia del fegato provoca astenia,perche l’organo non cede glicogeno, o combu-stibile immagazzinato. Coloro che hanno unadebolezza energetica nel fegato soffrono anchedi vertigini, di stanchezza negli occhi e sono in-clini agli incidenti. Poiche il fegato assolve inmaniera ridotta la funzione di depurazione del-le sostanze tossiche, il loro corpo e soggetto al-le intossicazioni; essi sono anche piu facilmen-te attaccati dall’epatite e da altre gravi malat-tie epatiche e riescono a guarirne con maggioridifficolta. Si tratta di soggetti che contraggonofacilmente la febbre e dotati di scarsa energiasessuale, afflitti da disturbi della prostata e daimpotenza.

Dal punto di vista psicologico costoro sonoirritabili e irascibili, molto nervosi e incoe-renti. Essi non riescono a prendere pesoe,infine, si curano troppo dei particolari di scarsaimportanza.

Eccesso di energia (Jitsu)del fegato

In caso di energia in eccesso nel fegato il sog-getto diventa ossessivo, impulsivo ed eccessi-vamente attaccato al lavoro; beve smodatamen-te, soprattutto le bevande alcoliche. Le personeche vivono questa condizione possono soffriredi pesantezza alla testa, di cattiva digestione edi attacchi occasionali di vertigini.

Poiche l’energia nel meridiano e in eccesso,tutto il meridiano e sotto sforzo e cio causa ten-sione anale, emorroidi e, negli uomini, disturbialla prostata e ai testicoli. Le donne presenta-no spesso disturbi ovarici, a volte cisti, proces-si flogistici a carico degli organi riproduttori esindrome premestruale.

Sia gli uomini sia le donne soffrono di tensio-ne nella regione dell’Hara, di flatulenza e di pu-trefazione dei tessuti, che causano il cattivo odo-re emanato dal corpo. Psicologicamente sonotestardi, aggressivi, inclini all’ira, molto emotivie, ironia della sorte, molto sensibili.Hanno un

appetito robusto che li porta a mangiare mol-to; si sforzano continuamente di controllarel’ira e gli sfoghi emotivi .

La continua repressione cui sono sottopostiesplode alla fine in scatti d’ira a seguito dei qua-li essi manifestano un atteggiamento contrito epieno di rimorso.

3.4.2 Il meridiano dello stomaco

La funzione dello stomaco e quella di ricevere ilcibo parzialmente digerito (vale a dire il cibo giamasticato) e di prepararlo per l’intestino tenue.Lo stomaco secerne un acido che scompone ilcibo, rendendolo cosı piu accessibile alla circo-lazione sanguigna quando esso giunge nell’in-testino tenue. Si tratta percio di un organo fon-damentale. Qualsiasi disturbo gastrico si riflet-te sul nostro equilibrio generale e le gastropatiecroniche ci affliggono durante l’intera giornata.

Deficit di energia (Kyo)dello stomaco

Quando nello stomaco c’e un deficit di energia,la persona ha scarso appetito, ha gusti alimentaridifficili e generalmente e affetta da un malesserecronico a causa della secrezione degli acidi ga-strici. Ha pesantezza agli arti inferiori e il suocorpo si stanca facilmente. Spesso accusa ga-stralgia e, quando mangia gli alimenti sbaglia-ti, puo essere afflitta da dolori acuti per mol-te ore. Di solito queste difficolta gastriche so-no accompagnate da altri disturbi digestivi qualistitichezza, diarrea o colite spastica.

I disturbi gastrici si riflettono in maniera mol-to diretta sull’umore e sulle condizioni psico-logiche. Le persone che hanno un deficit dienergia nello stomaco sono capricciose, irritabi-li e tendono a riflettere molto, soprattutto su sestesse. Stancandosi facilmente, risentono nega-tivamente della percezione della loro debolez-za. Sono spesso diffidenti; amano gli alimentifreddi e morbidi, come il gelato, e le bevandegasate, ma in generale hanno scarso appetito.Necessitano di riposo e da seduti preferisconostare reclinati, anche su una sedia a schienale ri-

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gido. Costoro fanno fatica ad accogliere cio dicui hanno bisogno. L’attivita gastrica e debo-le; mangiando poco, si sentono spesso denutritie poco amati dalla vita.Essi sono spesso fru-strati e non amano molto lottare nella vita,al contrario considerano ogni cosa come unfastidio.

Eccesso di energia (Jitsu)dello stomaco

L’eccesso di energia nello stomaco fa assumereall’organo una posizione di rilievo. Il soggettoche presenta questa condizione tende a mangia-re troppo, ma esistono anche soggetti poco inte-ressati al cibo. Chi ha un eccesso di energia nel-lo stomaco puo lamentare dolori e rigidita allespalle, disturbi della circolazione generale o de-gli arti inferiori, secchezza o affezioni cutanee,anemia.

Le donne possono manifestare disturbi croni-ci degli organi sessuali.

L’eccesso di energia nello stomaco si accom-pagna anche alla tendenza a pensare troppo. Ingenere queste persone sono estremamente am-biziose, si aspettano molto dalla vita anche senon sempre riescono a realizzare le proprie spe-ranze e percio si sentono spesso frustrate. Sonodegli eterni insoddisfatti.

Dal punto di vista emotivo sono degli estre-misti: gelidi e del tutto privi di sentimenti diamicizia oppure eccessivamente affettuosi.

Sono dei gran mangiatori, ma hanno semprefretta e percio non apprezzano a pieno il cibo.Si sentono sempre impegnati in battaglie senzamai percepire di aver raggiunto il loro obiettivo.Sono persone tendenzialmente nevrotiche.

3.4.3 Il meridiano del cuore

Il meridiano del cuore e quello dell’intestino te-nue sono i due meridiani associati all’esperienzadella gioia.

Deficit di energia (Kyo)del cuore

Un deficit di energia del cuore causa affezionicardiache, palpitazioni,angina pectoris, tensio-ne nell’Hara e sudorazione al palmo delle mani.Una persona che abbia un deficit di energia delcuore tende a essere astenica e di solito ha la lin-gua impaniata e tensione nella regione del ples-so solare. Si tratta di soggetti particolarmentepredisposti agli attacchi cardiaci.

Un deficit di energia nel cuore causa stan-chezza mentale, collasso, tensione nervosa,stress cronico, timidezza, scarso entusiasmoverso la vita e verso il cibo, labilita della memo-ria, deficienza o addirittura assenza di volonta edelusione cronica.

Eccesso di energia (Jitsu)del cuore

Un eccesso di energia del cuore causa una si-tuazione di tensione e di oppressione nel cuoree nella regione toracica. Anche in questo casosono presenti sudorazione al palmo delle maninonche un bisogno costante di schiarirsi la go-la, sensibilita cutanea, dolori alle spalle e allebraccia, gastrite spastica e palpitazioni. In al-cuni casi si registra una sensazione di tiramentoalla lingua e di rigidita in tutto il corpo.

Altri sintomi sono uno stato di tensione croni-ca, stress, irrequietezza, incapacita di rilassarsie il bisogno di distrarsi dalla sofferenza cardia-ca. Chi ha un eccesso di energia nel cuore ha lemani sempre impegnate nelle operazioni piu di-verse: cuce un paio di pantaloni o una camicia,si tocca continuamente il viso, giocherella con icapelli. Si tratta di persone che si stancano facil-mente e poco resistenti, che tendono a balbetta-re, sono affette da rigidita cronica nell’area delplesso solare e da sete cronica. Soffrono spessodi attacchi isterici, durante i quali scoppiano apiangere o a ridere alla minima occasione.

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3.5 Il meridiano dell’intestinotenue

La funzione dell’intestino tenue e ricavare il nu-trimento dal cibo e metterlo a disposizione dellacircolazione del sangue. In termini spirituali sitratta di un ruolo di estrema importanza. Que-st’organo, infatti, e in grado di estrarre dal ma-teriale grezzo, non raffinato, gli elementi essen-ziali e di metterli a nostra disposizione per man-tenerci in vita. Nella vita degli uomini non esi-ste un ruolo piu importante di quello di discri-minare dall’ambiente cio che puo esserci utile edi essere capaci di servirsene.

La qualita del nostro sangue – vale a dire lamisura in cui questo viene adeguatamente ali-mentato – dipende dall’alimentazione e dal fun-zionamento dell’intestino tenue. Se la nostradieta e carente di sostanze nutritive, o se abusia-mo di alimenti ricchi di grassi e di colesterolo –che ricoprono i sottili villi intestinali – non riu-sciremo a ottenere dal cibo tutte le sostanze nu-tritive che ci sono necessarie. Le cellule del no-stro corpo non saranno quindi sufficientementenutrite e saranno costrette a filtrare le sostanzenutritive dai tessuti circostanti, inclusi le ossa ei denti.

L’intestino tenue, inoltre, presiede all’assor-bimento del ferro dagli alimenti, una sostan-za che favorisce il trasporto di ossigeno a tut-te le cellule del nostro corpo. Quando i livel-li di ferro sono bassi, si abbassa anche la ca-pacita di trasporto dell’ossigeno del sangue.Eevidente quindi che l’assorbimento di adeguatequantita di ferro e strettamente legato al correttofunzionamerito dell’intestino tenue.

Deficit di energia (Kyo)dell’intestino tenue

Quando una persona ha un deficit d’energia nel-l’intestino tenue l’assorbimento delle sostanzenutritive e scarso e il soggetto puo presentareforme diverse di denutrizione. Aumentano lepossibilita di contrarre l’anemia e di essere sog-getti ad astenia cronica, che affligge in partico-lare le gambe e le anche. Possono essere pre-

senti disturbi nella regione lombare e debolez-za nell’Hara. Nello stesso intestino tenue puocrearsi un ristagno di sangue che, se non si in-terviene, produrra nel tempo un generale depe-rimento delle condizioni di salute. Un intesti-no tenue debole contribuisce a varie forme didisturbi digestivi, inclusi stitichezza e appendi-cite. Nelle donne i disturbi dell’intestino tenueconducono a disturbi mestruali cronici, quali lasindrome premestruale, le cisti ovariche e le an-nessiti. Qualsiasi tipo di disturbo intestinale ten-de a provocare cefalee; un deficit dell’energianell’intestino tenue sovente provoca emicranie.

Coloro che soffrono di questa condizione so-no spesso fin troppo riflessivi, ansiosi; essi ten-dono a reprimere razionalmente le proprie emo-zioni, ma non riescono a godere della vita e avolte vivono momenti di profonda tristezza.

Spesso un deficit di energia dell’intestino te-nue e all’origine dell’incapacita di sfruttare almassimo le proprie doti. Le persone, infatti, chesoffrono di questa condizione spesso percepi-scono le loro capacita innate e le opportunita nellavoro, ma non riescono a sfruttarle pienamen-te. Cio, evidentemente, causa loro una grandefrustrazione e una radicata insicurezza.

Eccesso di energia (Jitsu)dell’intetino tenue

Quando in una persona c’e un eccesso di ener-gia nell’intestino tenue si manifesta sovente ten-sione nella regione cervicale e nel plesso sola-re, soprattutto al mattino. A causa della scar-sa circolazione del sangue negli organi inferio-ri, e presente anche un senso di freddo nell’Ha-ra. Queste persone soffrono di disturbi dellacircolazione periferica, di sensazione di fred-do a mani e piedi e di stitichezza cronica oc-casionalmente alternata a diarrea. Possonoavere una minzione frequente accompagnatada altri disturbi della vescica e, nelle donne,da dolori ovarici.

Costoro sono in genere molto determinati ecapaci di portare a compimento cio che hannointrapreso. Sono inquieti, sovraffaticati e man-giano troppo in fretta. Tendono a reprimere

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le proprie emozioni, spesso con effetti negativisulla propria persona, e difficilmente riescono arilassarsi. Sono persone molto ambiziose, maspesso non riescono ad apprezzare i risultati chehanno raggiunto.

3.5.1 Il meridiano della vescica

Sia per la medicina orientale sia per quella oc-cidentale la vescica e i reni sono organi collega-ti. L’emozione associata alla vescica e la paura,la stessa associata ai reni. La vescica esercitaun’influenza sul sistema ormonale, sulla ghian-dola pituitaria e sul sistema nervoso autonomo.Essa e in rapporto diretto con gli organi sessualie con il tratto urinario.

Deficit di energia (Kyo)della vescica

Una persona che ha un deficit di energia dellavescica soffre di minzione frequente, di tensionenervosa e non possiede il perfetto controllo del-la vescica. Queste persone soffrono di disturbicircolatori, di tensione alle gambe e di una sen-sazione di freddo lungo la spina dorsale e neiglutei (si tratta esattamente delle regioni attra-versate dal meridiano della vescica: esso, infattiscorre lungo la schiena, attraversa i glutei, e legambe fino ai piedi dove termina nel quinto di-to). Possono essere presenti anche disturbi de-gli organi sessuali. La debolezza della vescica espesso responsabile di sudori notturni.

Le persone che presentano questo deficitenergetico sono generalmente timide e nervose,sono preda di molte fobie, molto sensibili e silamentano sempre.

Eccesso di energia (Jitsu)della vescica

Un eccesso di energia nella vescica puo rifletter-si in una certa rigidita del collo. Le persone inquesta condizione sono spesso soggette a emi-crania, originata prevalentemente dalla rimozio-ne di fobie. Esse soffrono di pesantezza agli oc-

chi e alla testa, di tensione nella parte posterio-re delle gambe, di minzione frequente e spessodi infiammazione della ghiandola della prostata.Anche il sistema nervoso autonomo puo essereaffaticato.

Coloro che hanno questo eccesso energeticodanno peso a particolari insignificanti, sono ner-vosi, inquieti e dotati di un’estrema sensibilita.Anch’essi, come le persone affette da distur-bi renali, si sentono oppressi dal terrore di unadisgrazia incombente.

3.5.2 Il meridiano della cistifellea

Cistifellea e fegato sono organi complementari.Gli acidi biliari vengono accumulati nel fegatoe distribuiti all’intestino, dove svolgono la fun-zione di scomporre il cibo, piu in particolare igrassi.

Come abbiamo gia visto, gli acidi biliari so-no tamponati dal colesterolo nella cistifellea.Se il tasso di colesteroloe troppo alto, gliacidi biliari non riescono a tenerlo in solu-zione e quindi si cristallizzano formando icalcoli biliari, un disturbo particolarmentedoloroso.

Deficit di energia (Kyo)della cistifellea

Le persone che hanno un deficit di energia dellacistifellea hanno poca bile, digestione difficile etendono alla diarrea. Dormono male e soffronodi vertigini, di eccesso di muco negli occhi, dicolorito pallido, di acidita gastrica e di males-sere nel lato destro del plesso solare.Psicolo-gicamente costoro tendono a essere repressie collerici. La loro rabbia si manifesta spes-so in forma di collera. Esse tendono inoltre asoffrire di tensione nervosa. Sono persone ti-mide, facilmente impressionabili e prive di de-terminazione.Sognano di fare delle cose, maspesso mancano sia della forza sia della vo-lonta necessarie a trasformare i loro sogni inrealta.

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Eccesso di energia (Jitsu)della cistifellea

Le persone che hanno un eccesso energeticonella cistifellea dormono poco, pensano e pro-gettano molto e spesso soffrono di malessere oa volte di vero e proprio dolore nel lato destrodel plesso solare. Sono generalmente inappe-tenti e mostrano una colorazione giallastra nel-la sclera; hanno inoltre una pressione agli oc-chi che quando sono emozionati li rende gonfi.Hanno spesso un gusto amaro in bocca, dolorealle spalle, rigidita muscolare, mal di testa cau-sato da emicrania, stitichezza, ristagno di mu-co. Inoltre mangiano quantita smodate di dolcie provano avversione per gli alimenti acidi.

Dal punto di vista psicologico, queste perso-ne tendono ad assumersi troppe responsabilitanel lavoro; si danno troppo da fare e prestanotroppa attenzione ai particolari. Sono irascibili,impazienti e precipitosi.

3.5.3 Il meridiano del mastro del cuore

Il meridiano del mastro del cuore parte dall’a-scella, percorre il braccio e termina sulla pun-ta del medio. Secondo la medicina orientalequesto meridiano fornisce energia supplemen-tare al cuore, alla circolazione e alla sacca car-diaca. Occupandosi della circolazione sangui-gna, il meridiano del mastro del cuore e parzial-mente responsabile dell’adeguato rifornimentodi ossigeno e di nutrimento alle cellule di tuttoil corpo.

I disturbi connessi all’energia del mastro delcuore sono simili a quelli associati al cuore.

Deficit di energia (Kyo)del mastro del cuore

Le persone che hanno un deficit energetico nelmastro del cuore fanno fatica a inghiottire, so-no suscettibili alle tonsilliti e alle infiammazio-ni della gola, alle palpitazioni, all’ipotensionearteriosa, a malessere o addirittura dolore al to-race e alla cassa toracica. Queste persone pos-

sono avere il respiro affannoso e una sensazionedi compressione toracica.

Dal punto di vista psicologico sono irrequieti,distratti e soffrono di disturbi del sonno.

Eccesso di energia (Jitsu)del mastro del cuore

Coloro che hanno un eccesso di energia del ma-stro del cuore soffrono di forti palpitazioni, diipertensione arteriosa, di vertigini e di asteniacronica. Essi soffrono inoltre di disturbi circo-latori, di tensione al plesso solare e all’Hara e,a volte, di gastralgia. Possono essere sogget-ti a una generale rigidita a mani e palmi, a lin-gua impaniata e ad alcuni disturbi digestivi, frai quali la colite spastica.

Un eccesso dell’energia del mastro del cuo-re determina irrequietezza, nervosismo e la fu-ga dalle situazioni emotive o da tutto cio che econnesso al cuore.

3.5.4 Il meridiano deltriplice riscaldatore

Il meridiano del triplice riscaldatore parte dal-l’anulare, risale il braccio fino alla spalla, conti-nua sul collo, aggira la punta dell’orecchio finoalla tempia e mette in comunicazione i tre centridell’energia.

Deficit di energia (Kyo)del triplice riscaldatore

Una persona con un deficit energetico del tri-plice riscaldatore e molto sensibile agli sbalzidi temperatura e di umidita; si raffredda facil-mente, ha occhi stanchi e pelle sensibile, e spes-so allergica al polline e ad altri antigeni, soffredi tensione nella regione dell’Hara e del tora-ce, e ipotesa e soggetta a dolori nella regioneoccipitale e alle tempie.

Psicologicamente si tratta di soggetti pieni diossessioni; lo squilibrio che li caratterizza deri-va spesso dall’essere stati viziati troppo durante

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l’infanzia. In generale si tratta di persone moltosensibili.

Eccesso di energia (Jitsu)del triplice riscaldatore

Le persone con questo tipo di eccesso tendono asoffrire di infiammazioni del sistema linfatico edi muco nasale. Sono inclini agli incidenti, sof-frono di disturbi circolatori, di pruriti cutanei,di tensione al petto, di pesantezza alle gambe,di infiammazioni gengivali, orali e intestinali.

Un eccesso di energia del triplice riscaldatorerende le persone molto caute, ipersensibili, sem-pre all’erta. Si tratta di persone che non amanomolto i cambiamenti di temperatura e di umiditae che si stancano facilmente.

Uno dei metodi diagnostici piu efficaci che siavvale della legge delle Cinque Trasformazio-ni e della diagnosi dei meridiani e la diagnosidella voce. Il dialogo con una persona permetteda solo di individuare molte caratteristiche del-la sua psicologia. Sulla base delle informazio-ni che vi ho gia fornito, ci occuperemo adessoproprio della diagnosi della voce.

3.6 La diagnosi attraversola voce

Nella diagnosi orientale il cuore viene definito ilsignore della voce; con questa espressione si in-tende dire che l’uso della voce e controllato daquesto organo. Di questo fatto siamo tutti ab-bastanza consapevoli. Quando siamo innamora-ti, ci capita spesso di cantare; quando siamo incollera, ci mettiamo a urlare; quando siamo tri-sti, piangiamo e, infine, quando siamo contenticanticchiamo. Pur essendo queste delle genera-lizzazioni, bisogna comunque riconoscere chele nostre emozioni si riflettono in maniera sor-prendente sull’uso della voce. Nella medicinaorientale l’emozione positiva associata al cuoree la gioia, quella dello squilibrio l’isteria. Lagioia nella voce puo essere avvertita come unasorta di allegria. Se il cuore e forte o dominan-te la persona conservera un’intonazione di feli-cita nelle parole anche quando sta affrontandoun argomento molto concreto: cio e segno diuna natura felice e vitale.E facile anche ricono-scere l’isterismo nella voce di una persona; none necessaria la diagnosi orientale per saperlo fa-re. Se il cuore e il signore della voce, i renine costituiscono la fonte. Una voce che arrivadai reni, vale a dire dalla parte inferiore delcorpo, e profonda, ricca, riecheggiante. Unavoce acuta, soprattutto in una persona di ses-so maschile, rimanda a una qualche forma didebolezza renale. Per individuare meglio il ti-po di disturbo dei reni vi consiglio di control-lare il resto del volto e in particolare la regionesuboculare.

L’emozione associata ai reni e la paura. Nel-la voce a volte ci accade di sentire una precisaemozione: per esempio una sensazione di paura

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o di tremore. Ascoltate la voce per capire se essaesprime paura.Una persona che parli diretta-mente e con franchezza, con voce fiduciosa,ha una forte energia nei reni. A volte, invece,capita di cogliere nella voce un tono come liqui-do. Non si tratta semplicemente dell’esistenzadi muco, anche se ne riscontrerete la presenza.Quando dico “come liquido” mi riferisco a unavoce debole che pare portare una certa tristezza,una connotazione malinconica.La melanconiacronica, infatti, e spesso causata da uno squi-librio nei reni . Quando una persona parla e im-portante ascoltare anche la direzione della voce.La voce si abbassa notevolmente di tono, diven-tando meno spontanea e piu grave oppure saledi tono, acquistando in sentimento e perdendoin controllo? Si tratta di una voce monocorde?O di una voce irregolare, quasi un susseguirsidi valli e colline, di alti e bassi? L’inclinazio-ne della voce vi rivelera molte cose sulla con-dizione interiore di una persona. Un tono graveche tende a diventare accorato rivela la presenzadi problemi a carico dei polmoni o dell’intesti-no crasso.I polmoni sono noti come la por-ta della voce poiche forniscono l’aria neces-saria al funzionamento della laringe. L’emo-zione associata ai polmonie la pena. Questapuo essere facilmente riconosciuta come tristez-za o come profondo dolore emotivo. Essa e instretto rapporto con la rabbia, tanto che in moltepersone la pena genera rabbia.

Un tono irato nella voce e sintomo di unosquilibrio nel fegato. Questo tipo di voce e facil-mente riconoscibile e rimanda immediatamentea un problema del fegato. Se in una voce invecee presente un’eccessiva compassione – una frasecaratteristica: “povero me” oppure “povero te”– bisogna informarsi sull’energia e sulle condi-zioni della milza.Chiedete al paziente se man-gia molti zuccheri o se beve vino, due sostan-ze nocive alla milza. Egli dovrebbe aumenta-re il consumo di ortaggi tondi e morbidi co-me le melanzane e di alimenti ricchi di mine-rali che rafforzano molto la milza. (Per mag-giori chiarificazioni sul cibo piu salutare si vedail nono capitolo).

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La vita e energia. In stia assenza non c’e mo-vimento ne stasi. Senza l’energia la materia einanimata.

Quando osserviamo l’energia, stiamo osser-vando lo spirito. Ogni spirito e una manife-stazione unica del Grande Spirito, del Tao.Esbagliato percio dare giudizi negativi sullepersone, quali che esse siano; al contrario,dovremmo essere pieni di meraviglia per lasconfinata creativita del Tao, o di Dio. Noi, inqualita di diagnostici orientali, desideriamo so-lo assecondare il movimento di energia dentronoi stessi e dentro ogni persona che incontria-mo per far emergere il nostro essere interioree quello delle persone che ci circondano. Unavolta acquisita questa eccezionale capacita, l’a-vremo in nostro potere per servire questo scopo:muovere l’energia nella direzione che essa desi-dera realmente seguire. Ci attende allora unavita fantastica, da vivere con amore!

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Capitolo 4L’Hara

Il significato letterale di “Hara” e “culturadella vita” o anche “centro vitale della vita” nelsenso di centro di gravita. Questo centro di gra-vita va tuttavia compreso in un’accezione moltopiu ampia di quella normalmente usata. L’Ha-ra e il punto di equilibrio della nostra esistenzacorporea, mentale, emotiva e spirituale. Quan-do diciamo che una persona e centrata, equili-brata e concentrata intendiamo dire che essa ein rapporto con il proprio Hara.

Essendo in Oriente il concetto dell’Hara mol-to esteso e permeando esso ogni aspetto dell’e-sistenza, proporre di sintetizzarlo in una fraseo in una breve serie di frasi potrebbe rivelarsiingannevole ai fini della sua comprensione. L’e-ducazione e la comunione con l’Hara sono peri giapponesi lo sforzo di un’intera vita. Tuttele discipline marziali, ogni espressione artistica(incluse la pittura e la musica), tutte le discipli-ne spirituali, nonche le operazioni economichevengono compiute – piu o meno con successo –dal proprio Hara. L’Hara e quindi il centro stes-so dell’essere, la radice spirituale della vostravita. Come le radici dell’albero affondano nellaterra per ricavarne nutrimento, cosıl’Hara e laradice da cui traiamo la nostra forza e la no-stra relazione con l’energia cosmica. L’Ha-ra e il vostro cordone ombelicale spiritualeattraverso il quale l’energia cosmica fluiscenella vostra persona.

In uno splendido libro intitolato “Hara: ilcentro vitale dell’uomo secondo lo Zen” (ed.Mediterranee, Roma) Karlfried Graf von Durc-kheim mette in evidenza come gli uomini sia-no sempre in bilico fra i poli archetipi di terra

e cielo, spazio e tempo. Questi poli esercitanoun’attrazione sugli uomini, ciascuno dalla pro-pria posizione di vantaggio: il cielo, spingen-doci verso ideali superiori e verso la comunio-ne suprema con lo spirito; la terra permeando-ci del desiderio di potere, di realizzazione, diricchezza e di longevita. Il dualismo cielo-terraha luogo nel corso della nostra limitata esisten-za terrena, in un preciso spazio-tempo. Questodualismo determina un’incontenibile sequenzadi tensioni dentro noi stessi, ognuna delle qualispinge nella sua direzione. La vita di ogni esse-re umano consiste nella lotta per integrare questidue archetipi. Possiamo anche prenderci in giropensando che questi due regni esistano fuori dinoi, ma la verita e che cielo e terra sono realtadella nostra stessa coscienza. La vita stessa, per-cio, e il tentativo di equilibrare e fondere questidue poli antagonisti, ma complementari.

Spesso ci arrendiamo a uno dei due poli, ri-nunciando alla terra per il cielo, oppure abban-donando il cielo per le travolgenti tentazioni ter-rene. Dove risiedono allora equilibrio e inte-grazione? La risposta e nell’Hara. L’Hara e lavia dell’integrazione; esso e il centro dell’esse-re, laddove il dualismo che permea la vita vienecomposto in armonia. Essendo l’Hara il cen-tro della nostra spiritualita, vi albergano pace edequilibrio. Per questa ragione gli orientali cer-cano di far sempre in modo, educandosi a cio,che ogni azione e ogni movimento scaturiscanodal proprio Hara.

In quanto centro della vita, l’Hara e anche lafonte di salute, di vitalita fisica e di resisten-za. Quando le azioni di una persona provengono

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dall’Hara, i suoi movimenti sono naturali. Si ecome sospinti dal potere infinito dell’universo,in unita con il Tao.

Pur essendo il concetto di Hara profondamen-te spirituale, la sua applicazione alla vita e peroprevalentemente pratica.

Ogni oggetto fisico, compresi i nostri corpi,possiede un centro di gravita da cui deriva il suoequilibrio. Se il centro di gravita e basso, quel-l’oggetto restera saldamente attaccato a ogni su-perficie e non potra essere spostato facilmente.Se il centro di gravita e alto, l’oggetto perderal’equilibrio e potra essere facilmente spostato ofatto cadere. Gli oggetti sbilanciati per eccessodi peso nella parte superiore cadono facilmente,a differenza di quelli sbilanciati per eccesso dipeso nella parte inferiore.

Nel corpo umano l’Hara si trova nella zonafra il plesso solare e l’osso pubico. Piu speci-ficatamente esso ha origine in un punto situatofra l’ombelico e l’osso pubico.Nella tradizio-ne orientale coloro che hanno l’Hara ben svi-luppato sono ritenuti coraggiosi e molto resi-stenti. (Per questo motivo gli orientali, quandovogliono riferirsi a una persona che ha un Harasolido, dicono che e una persona coraggiosa).

L’Hara viene anche considerato il nostrosecondo cervello e, per questo motivo, vie-ne chiamato il “cervello piccolo”. Immediata-mente dietro la regione dell’Hara, sotto il plessosolare, a livello della spina dorsale, esiste un fa-scio di nervi che costituisce la concentrazionemaggiore di nervi dopo quella del cervello. Es-sa dirige molti movimenti della parte inferioredel corpo. Per esempio, quando si taglia la te-sta a un pollo, il suo corpo continua a muoversi,nonostante non ci sia piu il cervello a dirigerei suoi movimenti. In tal caso i movimenti delpollo sono guidati dal cervello piccolo, dal si-stema nervoso autonomo. Il dinosauro aveva uncorpo enorme e una piccola testa con un cervel-lo di ridotte dimensioni, assolutamente incapacedi svolgere tutte le funzioni di quel corpo cosıgrande. Molti movimenti del suo corpo, percio,venivano guidati dal sistema nervoso autonono.

Lo stesso accade agli uomini. Molte funzioni

del nostro corpo sono involontarie; per esempioil battito cardiaco e la respirazione. Nonostan-te ci sia possibile controllare consapevolmentela respirazione, essa procede prevalentementefuori dal nostro controllo.

L’apprendimento della diagnosi dell’Harapuo iniziare proprio riconoscendo i movimentidella nostra e dell’altrui respirazione, cioe indi-viduando dove tratteniamo il respiro dopo aver-lo immesso nel nostro corpo. Avete un respiroprofondo che arriva fino alla parte inferiore delcorpo, allo stomaco e all’area intestinale oppureavete una respirazione superficiale che si fermaperlopiu nella parte superiore del torace?Larespirazione profonda che arriva nella par-te inferiore del corpo consente di nutrire e disviluppare il proprio Hara.

Il rafforzamento dell’Hara aumenta pro-porzionalmente il senso di rilassamento, dicapacita e di fiducia in se stessi. Chi hauna respirazione piu superficiale, che si fer-ma cioe nella parte superiore del torace,e ge-neralmente piu nervoso, emotivo, insicuro eincerto. Questo dato e stato confermato ancheda numerose ricerche scientifiche.

Coloro che hanno una respirazione superfi-ciale non si rendono conto che il respiro e Kie che un eccesso di energia Ki stimola il centrodell’energia nel cuore. Quando questo centro dienergia, che in Oriente viene chiamato il chakradel cuore, viene eccitato troppo l’equilibrio fisi-co della persona ne risulta sconvolto. Aumen-tano lo stato di eccitazione emotiva, la mancan-za di controllo e la tensione nervosa. Essendoconsapevole dell’instabilita delle sue energie, lapersona perde comprensibilmente fiducia in sestessa. (Per rafforzare l’Hara eseguite quo-tidianamente gli esercizi spiegati piu avanti.In un baleno sentirete aumentare l’energia nel-l’Hara e diventerete piu sicuri e fiduciosi nellevostre capacita).

La respirazione superficiale spinge il centrodi gravita verso il torace, dove l’energia si ec-cita. Se il nostro centro di gravita e instabi-le, e davvero molto facile perdere l’equilibrioed essere sottosopra. Credo che la parola “sot-tosopra” sia quella giusta per descrivere questo

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stato.

Imparando a riconoscere il proprio e l’al-trui modo di respirare, si comincia a capire an-che la forza dell’Hara e la natura psicologicadell’uomo.

Se il nostro Hara e forte, le nostre azioni sonofondate e conserviamo equilibrio, quale che siail disordine che ci circonda.

L’Occidente ha coltivato i centri di energia,o chakra, che si trovano sopra l’Hara. Questae la ragione per cui ai soldati occidentali, peresempio, si raccomanda di stare sull’attenti conil petto in fuori e la pancia in dentro. L’ener-gia viene sollevata dall’Hara e spostata nel tora-ce. La parte inferiore dell’addome diventa tesae contratta. Il respiro non riesce quindi a pe-netrare nel centro dell’Hara. Questa posizionee innaturale per l’uomo; e molto piu conforte-vole e fornisce maggiore stabilita far rimanerel’energia nella parte bassa dell’addome e da lıfar scaturire le nostre azioni.

In Giappone persino l’azione piu insignifi-cante viene diretta dall’Hara. Quando tagliamodella legna, per esempio, tiriamo la sega versodi noi con un movimento verso il basso, usandoil peso del corpo per affondare la sega nel legno.Il centro di gravita e nell’Hara e il movimento everso il basso. Possiamo percio usare una la-ma molto sottile, poiche non esiste una tensioneverso il basso sulla lama. Purche tagli la lamapuo essere flessibile come un nastro. Una la-ma sottile produce un taglio sottile e consenteun perfetto montaggio degli infissi; in Giapponeporte e finestre combaciano perfettamente sen-za bisogno di chiodi. In Occidente si taglia lalegna spingendo la sega verso il basso. Il cen-tro di attivita e dalla spalla in giu lungo il brac-cio. In questa posizione la resistenza del legnoalla sega e al corpo e massima, percio la lamadeve essere spessa e lo sforzo fisico necessariodoppio.

In Giappone quasi tutte le azioni si basanosu un movimento di attrazione piuttosto che dipressione. Se volete capire la cultura giappone-se – le arti marziali, lo shiatsu, la danza, la cuci-na, qualsiasi cosa – dovete prima di tutto capire

Figura 4.1:Meridiani: (1) mastro del cuore, (2) mil-za, (3) rene, (4) vescica, (5) intestino tenue, (6) in-testino crasso, (7) polmone, (8) fegato, (9) cistifellea,(10) cuore, (11) stomaco, (12) triplice riscaldatore.

a fondo questo concetto.

Esso e il fondamento anche dell’arte marzia-le orientale dello judo. In questa disciplina usa-te l’energia dell’avversario per disarmarlo. Insostanza permettete all’avversario di avanzare epoi intervenite per allontanare la sua energia dalvostro corpo. Questo risultato viene ottenutoattirando l’avversario nella direzione verso cuivolete che egli si muova. Potete farlo proprioperche egli si e portato avanti.

I giapponesi, quando conducono trattative,non esercitano affatto pressione sulle persone;al contrario, si ritirano continuamente e, fa-cendo cio, attirano gli avversari verso le loro

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Figura 4.2:Nell’Oshiatsu non si spinge, ma si tira esi sostiene.

posizioni.

Ho la fortuna di essere un buon amico di Hen-ry Kissinger, segretario di stato degli Stati Unitidurante la presidenza Nixon. Amiamo entrambiparlare delle differenze fra Oriente ed Occiden-te. In occasione di un party organizzato nellamia scuola di New York, di cui Kissinger eral’ospite d’onore, egli tenne un piccolo discor-so sulla maniera giapponese di condurre tratta-tive. Kissinger descrisse un incontro che avevaavuto con alcuni dignitari giapponesi, nel cor-so del quale egli aveva presentato una propostaamericana.

Dopo ogni sua proposta i giapponesi conti-nuavano a mormorare “Sı, sı” e, alla conclusio-ne dell’incontro, egli era convinto di aver rag-giunto un accordo. Di ritorno negli Stati Uniti,pero, fu informato che i giapponesi dissentiva-no su tutte le sue affermazioni. Kissinger provoa protestare dicendo: “Ma come e possibile?Avete annuito dopo ogni mia proposta”.

I giapponesi, dal canto loro, replicarono inquesti termini: “Annuendo, intendevamo sem-plicemente dire che avevamo sentito le sue paro-le”. Ritirandosi i giapponesi intendono attrarrel’avversario verso le proprie posizioni.

La grande cura che i giapponesi hanno delproprio Hara e legata anche alla loro altezza. Iosono molto basso, meno di 155 cm. Durantele lezioni chiedo spesso a uno dei miei studen-ti di sesso maschile piu alti di stare in piedi al

mio fianco. Lo studente di solito e alto circa180 cm., o anche piu, e insieme formiamo unacoppia molto buffa. A volte chiedo anche a unastudentessa di avvicinarsi a noi in modo che cisiano un uomo molto alto sulla destra, una don-na molto alta sulla sinistra e, al centro, io chesono molto basso.

A quel punto suggerisco di sederci tutti e tresul pavimento a gambe distese. In questa posi-zione le nostre altezze sono molto simili. A li-vello della testa la differenza e davvero minima,nonostante la lunghezza delle gambe sia moltodiversa.

La diversit a d’altezza non dipende dal to-race ma dalle gambe. Mi piace dire ai mieistudenti che il loro torace sta su dei trampoli.Intendo dire che i nostri centri di gravita sonoad altezze diverse e che il mio centro di gravitae effettivamente il piu basso poiche il mio to-race e posto sulle gambe piu corte. Comincia-mo ora a imparare a fare la diagnosi dell’Haradi un’altra persona. La prima e piu importan-te cosa da apprendere e l’atteggiamento correttoda tenere nei confronti della persona che vi stadi fronte. State cercando il suo carattere, il suospirito; siete alla ricerca delle tendenze che defi-niscono la sua natura interiore. State percepen-do lo spirito di questa persona.Ognuno di noipercepisce la grande vulnerabilita dell’Harae cerca di proteggere questa parte del corpo,perche l’intuito ci dice che essae la sorgentedella nostra vita. E normale, percio, che nes-suno desideri essere toccato in quella zona senon da persone di fiducia. Chiedete a un ami-co di giacere supino, preferibilmente su un fu-ton posto sul pavimento. Sedetevi accanto a luie abbassate il vostro Hara verso il pavimento, oavvicinatelo ad esso piu che potete.

Prima di allungare le mani per toccare il vo-stro amico, meditate. Liberate la vostra menteda ogni pensiero. Cercate di essere ricettivo diogni delicata vibrazione cosmica. Chiedete alvostro amico di fare respiri lunghi e profondi.Sintonizzate il vostro respiro con il suo.

Adesso dovete diventare molto yin. Lasciateandare tutte le tendenze yang o aggressive. Sia-te madre di quella persona. Il mio insegnante, il

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Figura 4.3: Nell’Ohashiatsu si avvicina il proprioHara all’altra persona: non si preme, ma si tira.

Maestro Shizuto Masunaga, era solito dirci chedurante la diagnosi o il massaggio dell’Haradobbiamo diventare una madre con la men-te di un samurai. Significa che siamo estre-mamente delicati ma, allo stesso tempo, ancheconcentrati, precisi e attenti.

Fate defluire tutta la vostra tensione dallebraccia, dalle spalle e dalle mani. Non irrigi-dite la punta delle dita e non lasciate penetraretensione nervosa nelle vostre mani. Assicura-tevi di avere le mani calde e morbide. Se nonsiete rilassato, ricominciate a respirare profon-damente insieme al vostro amico. Se avete lemani fredde, sfregatele fino a riscaldarle. Potetefar scorrere sulle mani dell’acqua calda oppu-re massaggiarle con del sale prima di un trat-tamento. In questo modo esse si scalderanno ericeveranno dell’energia Ki forte e positiva. Ri-lassate il volto. Non assumete un’espressionegrave, ma cercate di mostrarvi gentile e rassi-curante. Assicuratevi anche che nell’ambientenon ci siano correnti d’aria. Fate in modo che ilvostro amico si senta il piu possibile a suo agio.

Chiedete al vostro amico di divaricare legger-mente le gambe e di alzarle in modo che i piedirimangano sul pavimento e le ginocchia sianosollevate. Questa posizione permette di aprire oesporre l’Hara. Ora i muscoli addominali saran-no flessibili e rilassati. Se le gambe sono tese,chiuse o incrociate, anche l’Hara rimane chiuso.Incrociare le gambe sul pavimento e una natura-le posizione di difesa, ma voi desiderate che ilvostro amico si rilassi ed abbia fiducia in voi.

State per appoggiare le mani sul suo addomeed indagare con cura l’area fra la cassa toraci-ca e l’osso pubico. Percepirete livelli diversi ditensione e di rilassamento. Esplorerete le spe-cifiche regioni evidenziate nell’illustrazione pereseguire la diagnosi delle condizioni di questiorgani.

Sull’addome usate sempre entrambe lemani, mai una sola. Usate le mani in manie-ra coordinata, facendo compiere alla primai1 lavoro di esplorazione, mentre l’altra ras-sicura la persona. Una mano e yang: essa inda-ga con cura e delicatezza la regione, scoprendo-ne resistenze e debolezze. L’altra mano rilassa,placa le energie e rassicura il vostro amico del-le vostre intenzioni terapeutiche. Lo scopo delmassaggio, infatti, e proprio quello di guarireripristinando l’equilibrio nel corpo. State spo-stando l’energia Ki, portandola verso aree doveessa e in deficit, allontanandola da aree dove ein eccesso.

Come ho gia detto, per Hara si intende siaun’area estesa dell’addome, sia un punto speci-fico sotto l’ombelico. L’area estesa dell’Hara ri-vela le condizioni degli specifici organi addomi-nali. Non sempre sentite l’organo, ma i luoghidove si accumula l’energia dei diversi organi.Questi sono agopunti sui meridiani energetici erivelano le condizioni degli organi.

Cominciamo dal lato destro del corpo, im-mediatamente sotto la cassa toracica. Da que-sto punto ci sposteremo progressivamente ver-so l’alto al plesso solare e poi di nuovo versoil basso lungo la cassa toracica sul lato sini-stro del corpo. Poi esploreremo la parte centra-le dello stomaco e le regioni inferiori: la partesinistra, destra e centrale dell’addome, appenasopra l’osso pubico.

L’area sul lato destro del corpo appena sot-to la parte destra della cassa toracica (sull’areadello stomaco, corrisponde circa alle nove) rive-la lo stato del polmone destro. Se questa partee tesa o rigida, come un pugno serrato, dicia-mo che ejitsu. Vuol dire che c’e tensione nelpolmone e che l’organo ha bisogno di rilassa-mento o di dispersione. Forse c’e una conge-stione o un ristagno di energia Ki. Se l’area

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e debole o priva di vitalita, diciamo che ekyo.Gli organi che sonokyodevono essere rafforza-ti e tonificati. Ci spostiamo dopo alla posizionedelle ore dieci sull’addome e proviamo a sen-tire il fegato. Esploriamo l’organo per capirese esso ejitsu o kyo. Alla posizione delle oreundici c’e la cistifellea. Fate le stesse annota-zioni mentali. Esattamente alla posizione delledodici, all’altezza del plesso solare, c’e la re-gione del cuore. Toccate delicatamente l’area erilevatene l’energia.

A sinistra del cuore c’e il punto dello sto-maco; a sinistra di questo il punto deltripliceriscaldatore. Con questo nome si indicano itre centri dell’energia, o chakra, dell’addome:cuore, stomaco e Hara. Appena sotto il puntodel cuore c’e un altro punto (sempre del cuore)chiamato mastro del cuore, che e il meridianoche rifornisce il cuore di energia Ki. Propriosotto l’ombelico c’e il punto della milza, e, piuin basso, quello dei reni. Alla posizione delleore otto sull’addome si trova il punto che cor-risponde all’area dell’intestino crasso; a quelladelle sette il punto dell’area dell’intestino tenue;alla posizione delle sei la vescica; alle cinquel’intestino tenue; alle quattro l’intestino crasso.

Mentre esplorate ognuno di questi punti, in-fondete nell’esplorazione tutta la vostra ener-gia. Muovete il vostro corpo su quello del vo-stro amico, in modo da indagare a fondo, conattenzione e delicatezza.

Controllate anche il volto del vostro amicoper scoprire se il vostro intervento gli provocadel dolore. Mentre poggiate le mani sul suo cor-po, fategli delle domande relative alle informa-zioni che state ricevendo dal massaggio. Se visembra che ci sia uno squilibrio nell’area del-l’intestino crasso o tenue potete chiedergli, peresempio, se ha qualche problema digestivo.

Quando vi siete fatti un’idea delle condizionidi salute della persona, potete continuare a mas-saggiarla con delicatezza, riequilibrando le sueenergie e fornendogli consigli sull’alimentazio-ne e sullo stile di vita, quando avete finito. Sel’Hara e debole, suggerite questo esercizio.

Per sviluppare equilibrio, fiducia e sta-

bilit a, dovreste praticare quotidianamenteesercizi di respirazione profonda e la medi-tazione. Provate a immaginare l’Hara co-me un punto di luce appena sotto l’ombeli-co. Fate una respirazione profonda nell’Ha-ra e nel frattempo provate a immaginare chequesta luce diventi piu potente e piena di vi-ta a ogni respiro. Sentite l’energia dell’Haraespandersi in tutte le direzioni per infondervienergia, vitalita e vita. Continuate a immet-tere l’energia Ki nel vostro centro vitale. Aogni respiro visualizzate come il vostro Haraviene nutrito e arricchito tanto che il centrovitale si rafforza a ogni inspirazione. Com-pletate l’esercizio con una lunga inspirazionenell’Hara e trattenete il respiro per circa cin-que secondi. Espirate e rilassatevi. Fate unaseconda inspirazione e trattenete di nuovo ilrespiro nell’Hara per cinque secondi. Rilas-satevi. Eseguite questo esercizio per alcuniminuti . E un esercizio di base formidabile.

Sia l’arte occidentale sia quella orientale rap-presentano da semprele grandi guide spiritua-li, come Gesu, Budda o Lao-tsu, con un Harasplendidamente sviluppato. La parte inferio-re dell’addome di questi personaggi apparesempre piena, rotonda e forte. Questa carat-teristica rimanda a persone che hanno raggiun-to uno sviluppo superiore, capaci di compiereazioni grandiose, principalmente in virtu del fat-to che i loro centri vitali sono ancorati nell’e-nergia cosmica – Dio, il Tao, o il Grande Spiri-to – che essi sono in grado di manifestare e diincanalare per realizzare scopi elevati e nobili.

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Capitolo 5La schiena

Sono un amante della danza classica e uno deimiei balletti preferiti e Il lago dei cigni. Ho as-sistito a diverse rappresentazioni di quest’ope-ra e ho avuto modo di apprezzare i diversi stilipersonali che le singole ballerine imprimono alpersonaggio principale. Una delle prove fonda-mentali dell’abilita della ballerina a rappresen-tare con efficacia il ruolo di Odette giunge versola fine del balletto, quando la protagonista devecomunicare il proprio dolore nel dover abban-donare il mondo degli uomini e tornare in quel-lo dei cigni. Alcune ballerine cercano di mani-festare l’angoscia di un momento cosı doloro-so sul volto, sulle braccia e sulle gambe. Nonsono un un critico di professione, ma, essendoun estimatore del balletto, provo una profondaammirazione per quella ballerina che riesce adesternare il dolore di Odette non solo con il vol-to e con i movimenti del corpo, ma anche con laschiena. Le migliori ballerine sono capaci di ri-velare la loro sofferenza con l’intero corpo, e inparticolar modo con la schiena e con le spalle.Le spalle si inarcano in avanti, la schiena espri-me l’enorme fardello di quella grande dispera-zione. Una grande ballerina riesce a trasmet-tere l’emozione di questo momento in manieraglobale creando commozione nel pubblico.

In Giappone, quando una personae pro-fondamente triste, siamo soliti dire che le suespalle piangono. E l’immagine vera della tri-stezza, di un uomo che sta piangendo. A volteusiamo l’espressione opposta; quando voglia-mo dire che una persona e davvero felice di-ciamo che la sua schiena ride. Usiamo questeespressioni perche noi giapponesi non esternia-

mo molto le nostre emozioni, anche se, quan-do una persona soffre molto, o, al contrario, emolto felice, essa rivela la sua emozione nellapostura, soprattutto nella schiena.

Tutti hanno grande consapevolezza della par-te anteriore del proprio corpo. Quando ci si im-magina l’aspetto di una persona, si pensa allasua parte anteriore. Gli uomini si rapportano almondo con questa parte (la parola stessa “con-fronta” e assai indicativa) che, per questo stessomotivo, siamo soliti adornare con gioielli, cra-vatte, bei vestiti, scarpe alla moda, trucco e pet-tinature fantasiose. Al contrario non si puo faremolto per la propria schiena; essa non puo es-sere eccessivamente manipolata e c’e poco chaaddobbare.

Proprio a causa di questo fatto credo chela schiena sia piu onesta e che essa rivelimaggiormente la nostra interiorita.

Durante l’evoluzione dell’uomo la schienae passata dalla posizione orizzontale a quellaverticale. E evidente che una trasformazionedi questa portata ha complessivamente altera-to la nostra conformazione fisica, psicologica espirituale.

E possibile scorgere alcuni dei cambiamentideterminati da questa evoluzione posturale nel-lo sviluppo infantile. Da bambini, muoviamogli arti inferiori lateralmente in quella che vienechiamata posizioneomologa, come un alligato-re o un qualsiasi altro rettile. Il successivo stadiomotorio e quelloomolateraleo incrociato, checonsiste nel camminare carponi con movimenti

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Figura 5.1: La schiena rappresenta la vita e ilcarattere di una persona

coordinati del braccio destro e della gamba sini-stra e del braccio sinistro e della gamba destra.Questo e lo schema con cui si muovono tutti iquadrupedi. Solo nello stadio finale, il bambinosi alza in piedi e cammina. Cio porta a com-pimento l’intero ciclo evolutivo della vita sullaterra. L’uomo si e evoluto da una singola cel-lula a un organismo multicellulare nelle acquedel ventre materno (in quello stadio somigliamodavvero a un pesce) fino alla nascita sulla ter-ra. A questo punto intraprendiamo i movimen-ti che appartengono agli stadi evolutivi appenaelencati: dal rettile, all’animale quadrupede finoall’uomo vero e proprio.

Ogni stadio e essenziale al corretto sviluppodel cervello, del sistema muscolare e di quel-lo nervoso. Le vertebre cervicali – le vertebredel collo – si sviluppano appena il bambino im-para a sollevare la testa.Il miglior eserciziopreparatorio per imparare a camminare con-siste nel camminare carponi. Se un neonatocammina carponi o cammina troppo presto, eglipotra presentare piu tardi disturbi nello svilup-po osseo, nervoso, muscolare e cerebrale. Un

esempio di questo fenomeno si riscontra in queibambini che camminano troppo presto svi-luppando debolezza delle anche e successiva-mente disturbi quali il piede varo o il ginoc-chio valgo.Costoro sono anche predisposti a soffrire preco-cemente di dolori lombari. Essi hanno assuntola posizione eretta prima che il loro corpo fos-se adeguatamente preparato e, quindi, le anche,il sistema osseo e quello muscolare non aveva-no ancora raggiunto lo sviluppo necessario percompiere un simile passo.

E interessante notare che anche da adulti ripe-tiamo questo stesso ciclo evolutivo. Ogni notte,nel nostro letto, assumiamo la posizione del fe-to nel ventre materno; quando ci svegliamo, cistiriamo (movimento omologo); scendiarno len-tamente dal letto (movimento incrociato) e, in-fine, ci alziamo in piedi. Di notte, ripetiamo lastessa sequenza al contrario.

Per fare la diagnosi della schiena, bisognaaver chiara la struttura della colonna vertebra-le. Le parti principali della colonna vertebralesu cui ci concentreremo sono le 24 vertebre chene costituiscono la parte centrale. A partire dal-l’alto esse sono le sette vertebre cervicali, le do-dici dorsali e le cinque lombari. Il centro dellaschiena si trova tra la quinta e la sesta vertebradorsale.

Fra ogni coppia di vertebre c’e una speciedi cuscinetto o disco che assorbe e disperde loshock derivante dal camminare e dal correre. Avolte questo disco puo spostarsi o slittare (que-sta condizione viene definita ernia del disco),comprimendo i nervi intervertebrali.

Le vertebre spinali hanno una relazione reci-proca opposta e complementare: la parte supe-riore della colonna e collegata a quella inferioree viceversa. Se si ha male alla parte superiore,e assai probabile che la lesione interessi quellainferiore. Se fa male la regione lombare, e pro-babile che la lesione si sia verificata in quellacervicale. Se il paziente ha dolore nella regionelombare, chiedetegli se ha mai avuto un “colpodi frusta” o una lesione alla terza o alla quartavertebra cervicale.

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Figura 5.2:Linea di divisione tra la quinta e la sesta vertebra dorsale.

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Anche alcuni disturbi dentali o mascellarisono spesso causati da un eccesso di tensio-ne nella parte inferiore della schiena. A voltei bambini digrignano i denti durante il son-no. Questo fenomeno potrebbe essere sinto-mo di problemi a carico dei reni o degli or-gani sessuali. Potrebbero essere presenti an-che difficolta relazionali con il genitore di sessoopposto, che determinano un blocco di energianegli organi sessuali e provocano uno stato ditensione nella regione lombare.

Se vostro figlio digrigna i denti, seguitequeste istruzioni:

1. Fate dormire il bambino su un cuscinorotondo e rigido.

2. Usate un materasso piu duro o un futon.

3. Fategli fare qualche esercizio prima di an-dare a letto in modo che scarichi un po’ ditensione.

4. Ristabilite un rapporto armonico con ilgenitore di sesso opposto.

Il rapporto di opposizione e complementa-rieta che esiste fra le vertebre e di particolareimportanza per diagnosticare l’origine dei di-sturbi della schiena e nella cura della colonnavertebrale. Non toccate la regione doloran-te, ma spostatevi sul lato opposto della spi-na dorsale e massaggiate le vertebre delicata-mente. Se, per esempio, il doloree localizzatonella regione lombare, diciamo nella quintavertebra lombare, appoggiate delicatamentele mani e massaggiate l’area della prima edella seconda vertebra cervicale. Questo cri-terio e valido anche nel caso contrario: se e do-lorante il collo, per dare sollievo alla personamassaggiate delicatamente le vertebre lombari.(Per la localizzazione delle vertebre si veda la fi-gura allegata). Questo procedimento si applicaa tutte le vertebre della schiena.

Durante le mie lezioni dico spesso che gliamericani conoscono molto bene questo segretoorientale. Quando si riferiscono, infatti, a unapersona noiosa, essi usano indifferentemente ledue espressioni “a person who gives pains in the

ass(glutei)” e “a person who gives a pain in theneck (collo)”, usando collo e regione lombarecome sinonimi.

Nella schiena e sempre presente qualche for-ma di deviazione. Se volete vederne una, pro-vate a intrecciare le mani.E il pollice sinistroche si sovrappone a quello destro o viceversa?Provate ora a invertire le mani intrecciate in mo-do che la mano normalmente dominante vengaa trovarsi sotto quella che e normalmente passi-va. E una strana sensazione, non trovate? Met-tetevi a questo punto davanti a uno specchio eintrecciate la mani con naturalezza. Guardatelo specchio e controllatevi le spalle.Di solitoaccade che la spalla che corrisponde al polli-ce dominantee leggermente piu alta di quellache corrisponde al pollice passivo: see domi-nante il pollice destro, la spalla destra sarapiu alta. Il 95% delle persone ha questo tipo disquilibrio.

Un altro metodo per scoprire il vostro squi-librio consiste nel chiudere gli occhi e prova-re a camminare sul posto.E preferibile esegui-re questo esercizio nella propria stanza o in unambiente privo di ostacoli nei quali potreste in-ciampare. Camminate sul posto per tre o quat-tro minuti e poi aprite gli occhi. Avete cambia-to direzione rispetto a quella con cui avete co-minciato a camminare; vi siete girati, in sensoorario o antiorario. Se vi siete spostati verso de-stra, in senso orario, il lato destro e il vostro latodominante e, probabilmente, sede di un’eccessi-va contrazione; se, al contrario, vi siete spostativerso sinistra e dominante e contratto il lato si-nistro del vostro corpo. Cio significa che gli or-gani e i muscoli del lato dominante sono troppotesi e rigidi, mentre l’altro lato e espanso e ri-lassato. Diverse posizioni yoga – cosı come po-sizioni ed esercizi di stretching – e il massaggiopossono riequilibrare le sproporzioni del vostrocorpo.

Spesso faccio venire due studenti davanti al-la classe e chiedo loro di camminare un po’ sulposto a occhi chiusi. Molte volte si girano versodue direzioni diverse e approdano a punti diver-si della stanza. Gli studenti si divertono molto aquesto esperimento.

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Lo squilibrio posturale di una persona diventaspesso un suo tratto caratteristico. L’attore Pe-ter Falk e eccezionale nel personaggio del de-tective televisivo tenente Colombo anche a cau-sa del suo modo un po’ assurdo di camminaree di muoversi. La sua deviazione e anche lasua impronta; se essa scomparisse, Peter Falkcesserebbe di essere il tenente Colombo.

Una volta ebbi in cura una famosa cantante,che aveva uno squilibrio sinistra-destra moltopronunciato a causa del quale cantava e teneva ilmicrofono in modo assai originale. Quella suadeviazione influenzava il suo modo di ballare edi muoversi sul palcoscenico e tutto cio era di-ventato un suo tratto peculiare, oltre che una suaabitudine.

Le feci una serie di trattamenti che corresseroquella deviazione della colonna vertebrale. Pur-troppo, priva di quel suo squilibrio, divento ter-ribilmente confusa sul palcoscenico. Non riu-sciva piu a tenere il microfono e a cantare nellesue pose particolari. Una notte mi chiamo, pie-na di paura: “Ohashi”, mi disse, “ho dimenti-cato il modo di tenere il microfono e di ballare.Mi sento persa sul palcoscenico. Voglio tornarecome prima”.

Figura 5.3: Forse conoscete qualcuno che glisomiglia.

La colonna vertebrale somiglia molto a unponte sospeso. Ha un equilibrio molto delicato e

supportato da tutti gli elementi che costituisco-no l’intera struttura – non solo dalle vertebre,che possono essere considerate un po’ come ilponte, ma da tutte le altre componenti del corpo,compresi gli organi, il sistema muscolare e quel-lo scheletrico. Se in una parte del corpo si creauno squilibrio, esso puo influenzare la colonnavertebrale.

Questa e quindi una delicata catena di ossala cui integrita strutturale dipende da molti altrielementi, interni al corpo stesso. Il mal di schie-na e oggi cosı diffuso proprio perche lo stile divita che normalmente conduciamo crea squilibriin tutto il corpo, che, a loro volta, si riflettonosulla colonna vertebrale.

Le cause principali del mal di schiena sonotre. In primo luogo un danno strutturale, provo-cato da un incidente, da un esercizio o da abi-tudini che determinano un cattivo allineamentodelle vertebre.E evidente che un incidente o unalesione possono portare la schiena fuori asse,causando dolori in quella regione. Per valutarnela gravita e necessario farsi visitare da un chi-ropratico o da un medico. L’esercizio fisico, lachiropratica, l’Ohashiatsuo il massaggio shia-tsu possono essere molto spesso utili per alle-viare il dolore e persino per correggere il dannoprovocato dalla lesione. Una terapia adeguatapuo essere pero stabilita solo dopo una accuratadiagnosi della lesione, eseguita da un medico eda altro personale specializzato.

L’esercizio fisico e diverse abitudini – la po-stura o il modo di camminare, per esempio, –possono causare uno sviluppo squilibrato dellamuscolatura. Un lato del corpo puo essere tesoe rigido, l’altro, per contro, rilassato e espanso.Cio provoca una tensione di tipo diverso sul-le vertebre. Una serie di muscoli e sottopostaa un grosso sforzo, mentre l’altra e rilassata eflaccida.

Il tennise uno degli sport la cui pratica favo-risce il rafforzamento di questo squilibrio. Nonintendo in questa sede criticare il tennis che ri-tengo un ottimo sport ma e pur vero che essorichiede a una parte del corpo di muoversi mol-to di piu dell’altra. Per compensare questo mo-vimento squilibrato, bisognerebbe fare esercizi

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che rafforzino il lato poco usato. Se giocate atennis, o a uno sport simile, e giocate di destro,dovreste fare degli esercizi appositamente stu-diati per rafforzare e coordinare anche il vostrolato sinistro.

E importante eseguire degli esercizi di riscal-damento prima di praticare qualsiasi sport chepresenti uno squilibrio fra destra e sinistra. Secominciate a giocare senza aver adeguatamen-te rilassato e preparato il vostro fisico, un latodel corpo si esercitera a un ritmo molto maggio-re dell’altro, accentuando ulteriormente lo squi-librio. L’Ohashiatsu, la chiropratica e lo shia-tsu possono riequilibrare lo squilibrio sinistra-destra e alleviare il mal di schiena che essoprovoca.

La seconda causa di mal di schiena e unosquilibrio degli organi interni, in particolare delfegato, della cistifellea, del cuore, della milza odei reni. Se un organo si ingrossa, si irrigidi-sce o s’indebolisce ne risentira anche la colonnavertebrale. Per esempio, un eccessivo consumodi dolci o di alcool puo provocare un ingrossa-mento del fegato che, spingendo contro i mu-scoli e le vertebre, crea squilibri nella colonna.La stessa cosa puo succedere con lo stomaco, lacistifellea o la milza.

Inoltre il Ki, o forza vitale, ristagna negliorgani gonfi o malati, causando blocchi dienergia che impediscono di rifornire adegua-tamente di forza vitale quella parte specificadel corpo. Se c’e un deficit di Ki nel fegato, tut-ti i muscoli intorno al fegato e alla schiena sa-ranno “affamati” di energia. Cio, naturalmente,comporta una diminuzione dell’integrita fisica eun inadeguato rifornimento di Ki alla colonna.

La maggior parte dei dolori lombari coinvol-gono i renicon manifestazioni di tipo diverso.Come ho gia sottolineato,spesso una cattivaalimentazione e un modello di vita sbagliatoindeboliscono questi organi. I reni indebolitie la parte inferiore del corpo non riescono piu asupportare quella parte essenziale della schienae la colonna. Quando i reni sono intasati daigrassi, dal colesterolo e dallo stress, la quan-tita di Ki che raggiunge gli organi e la regionelombare e minore. Cio diminuisce l’afflusso di

Figura 5.4:Gambe proporzionate.

Figura 5.5:La gamba sinistra e piu corta.

Figura 5.6:La gamba sinistra e piu lunga.

Ki nella colonna, causando processi degenerati-vi nelle vertebre e nei muscoli che sostengono la

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schiena. Il processo degenerativo ha luogo gra-dualmente nei muscoli, nella regione lombare enella colonna con i conseguenti dolori lombariche affliggono oggi moltissime persone.

La terza causa del mal di schiena sonole emozioni. Queste possono essere consideratecome un carico maggiore di Ki, o energia. Larabbia, la paura, la compassione, il dolore e lafelicita, cosı come altre emozioni, possiedonodiversi livelli di energia che dipendono dall’in-tensita dell’emozione stessa. Attraverso ciascu-no di questi stati emotivi il corpo gioisce oppu-re soffre. Esso deve in ogni caso interagire conl’energia che deriva dalla nostra attivita emoti-va. Spesso localizziamo questa energia in or-gani diversi oppure la reprimiamo nelle spalle onella schiena, dove si accumula come tensione ocontrattura muscolare. Ognuno di noi e abitua-to a localizzare la tensione in parti diverse delcorpo: il fegato, lo stomaco, i reni, le spalle ela schiena sono i luoghi dove piu comunemen-te questa si accumula.L’accumulo di tensio-ne deforma gli organi e il corpo e danneggiaanche la colonna vertebrale.

Ricorrendo alla teoria delleCinque Trasfor-mazionispiegata nel terzo capitolo e possibileindividuare l’organo maggiormente colpito daltipo di emozione dominante nella persona chestiamo cercando di aiutare.Se l’emozionee larabbia, gli organi pi u colpiti saranno il fegatoe la cistifellea; un eventuale mal di schiena silocalizzera nella parte centrale della schiena.Se la persona e triste o addolorata, gli organi piucolpiti saranno i polmoni e l’intestino crasso e ilmal di schiena si localizzera piu in alto, appe-na sotto le spalle. In presenza di malinconia opaura, si manifestano disturbi a carico dei reni;in questo caso sara colpita la parte bassa dellaschiena e l’esito piu comune sono i dolori lom-bari. Se c’e troppa compassione o debolezza dicarattere, il problema viene spesso dalla milza;controllate la parte centrale della schiena, sul la-to sinistro, per verificare se in quella regione c’egonfiore o indolenzimento. Se il cuore non esano, la persona puo diventare eccessivamenteemotiva e persino isterica, emozioni che si ri-flettono sulla parte centrale della schiena, nellaregione del cuore.

Nella diagnosi orientale diversi punti sullaparte anteriore e posteriore del corpo sono chia-mati punti Bo e Yu. I punti Bo, che si trova-no nella parte anteriore del corpo, sono localiz-zati su meridiani diversi. I puntiYu sono tut-ti allineati sul meridiano della vescica lungo lacolonna vertebrale (si veda la figura).

Piu in generale dolore o malessere nei pun-ti Bo segnalano disturbi acuti e richiedono unintervento immediato. Il dolore nei puntiYuindica invece un disturbo di tipo cronico.

La figura allegata mostra quali organi causa-no dolore o malessere sia nei puntiYu, sia inquelli Bo. Se il dolore e localizzato nella parteanteriore si tratta di un puntoBo, se e localizzatoin quella posteriore si tratta di un puntoYu. Do-lore e malessere nella parte superiore del corpo(sia anteriore che posteriore), sotto la clavicola esopra l’area del cuore, sono generalmente cau-sati da un disturbo polmonare. Il dolore nellaparte centrale della schiena o del torace indicaun disturbo cardiaco. Appena sotto il cuore, sullato destro del corpo, c’e l’area del fegato e del-la cistifellea; su quello sinistro l’area dello sto-maco e al centro la milza. Appena sotto l’areadella milza, sia sul lato destro sia su quello sini-stro del corpo, c’e la regione dei reni; sotto c’equella dell’intestino tenue e ancora piu in bassoquella dell’intestino crasso.

Se e presente mal di schiena in uno di que-sti punti Yu, gli organi corrispondenti sono inuno stato di degenerazione cronica.E neces-sario cambiare alimentazione e aumentare l’e-sercizio fisico. L’Ohashiatsuo altre forme diesercizio che riequilibrano il flusso del Ki vannoinseriti nella terapia.

Se il dolore e localizzato nella parte anteriore,lungo i puntiBo, bisogna cambiare le abitudinialimentari e lo stile di vita, fare del movimen-to e, allo stesso tempo, consultare un medicoo un terapeuta per affrontare insieme ad essi lemanifestazioni piu immediate del disturbo.

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Figura 5.7:Meridiani: (1) vescica, (2) rene, (3) intestino tenue, (4) milza, (5) mastro del cuore, (6) cuore, (7)polmone, (8) stomaco, (9) fegato, (10) triplice riscaldatore, (11) cistifellea, (12) rene, (13) intestino crasso.

Figura 5.8:Nell’Ohashiatsu c’e uno scambio reciproco tra chi pratica e chi riceve il massaggio e felicitanello stare insieme.

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Puo risultare assai efficace anche una for-ma di diagnosi utilizzando i puntiYu, chiama-ta “diagnosi attraverso il graffio”. Fate solleva-re o addirittura togliere la camicia alla personache state visitando in modo da esporre la suaspina dorsale. A questo punto fate scorrere leg-germente entrambe le unghie dei pollici sul latodestro e sinistro della spina dorsale lungo il me-ridiano della vescica, esercitando una pressionecostante per evitare che le linee si interrompano.Dovrebbero comparire due leggere linee rosse.Se le linee sono spezzate, di color bianco o gri-gio, c’e un ristagno o un deficit di Ki negli or-gani che corrispondono a quel particolare puntoYu. Immaginiamo, per esempio, che la linea ros-sa si spezzi nella parte centrale della schiena, adestra. L’indicazione e di eventuali disturbi delfegato. Chiedete al paziente di alzarsi. Esami-nate la regione e mettetene a confronto forma edimensioni con il lato destro della schiena. L’a-rea e gonfia o afflosciata? Cio indica uno squi-librio nel fegato che puo essere la causa del maldi schiena. Spesso compaiono peli su diverseparti della schiena nonche sulla parte anterioredel corpo.Idealmente,gli uomini non dovrebbero averepeli sulla schiena. La crescita di peli in zone do-ve essi normalmente non cresconoe sintomo diun ristagno di sangue, di un accumulo di gras-si e di proteine e di una produzione eccessivadi muco. Eseguite un controllo per localizzare ipeli e annotate i puntiYue gli organi corrispon-denti. Se i peli si trovano sul puntoYudel pol-mone ci sono disturbi a carico di quest’organo,dovuti probabilmente al fumo o al consumo ec-cessivo di latticini o di altri alimenti grassi. Seinvece i peli sono presenti nella parte bassa del-la schiena, intorno o sotto l’area del rene, c’e uneccesso di muco e un ristagno di sangue negliorgani della riproduzione e nei reni.

Per eseguire la diagnosi della schiena, biso-gna capirla e sentirla a fondo. Le posture ele conformazioni dorsali sono moltissime tantoche si potrebbe scrivere un libro intero solo suquesta specifica parte del corpo umano. Provia-mo a esaminare alcuni degli esempi piu comuni.In linea di massima, esistono schiene incurvatein avanti, schiene diritte e schiene leggermente

incurvate all’indietro. Coloro che camminanoincurvando la parte superiore del corpo in avantisono persone piu yang, vale a dire piu aggressi-ve, maschili e dotate di spirito di iniziativa. Es-se tendono a essere indipendenti e a fare le cosecon grande rapidita.

Piu la curvatura dorsale e evidente, piu quellapersona sara ostinata. Spesso persone di que-sto tipo sanno quello che vogliono e lo perse-guono con grande determinazione. Non presta-no ascolto volentieri ai consigli degli altri.Epreferibile indirizzarli in una direzione generalee lasciare che siano essi stessi a prendere l’ini-ziativa. In ogni caso, quando cominceranno adagire non vi presteranno piu ascolto.E difficiledeviare queste persone dal proprio cammino ocambiarne le opinioni.

Le persone con la schiena incurvata in avan-ti soffrono generalmente di disturbi cardiaci eintestinali. Il cuore soffre per arteriosclerosi escarsa ossigenazione. L’intestino tenue e troppocontratto e quello crasso troppo espanso. So-no persone precipitose, che mangiano di corsae, naturalmente, hanno disturbi digestivi. Il loroproblema consiste nell’incapacita di essere ade-guatamente nutrite, non solo a livello fisico maanche a livello psicologico. La funzione dell’in-testino tenue e quella di ricavare il nutrimentodal cibo e di riversarlo poi nella circolazionesanguigna. In termini piu spirituali l’intestinotenue si occupa di prendere dalla vita e dall’am-biente gli elementi buoni e necessari e di metter-li a disposizione della persona come nutrimento.Se l’intestino tenue e troppo contratto, esso nonriesce a ricavare dall’alimentazione una quantitasufficiente di nutrimento e anche il suo ruolo piuspirituale di nutrimento della vita umana risultaridotto. E questo il motivo per cui ci sentiamodenutriti e poco amati.Consiglio a queste per-sone di eseguire esercizi di allungamento del-le braccia e del tronco verso l’esterno e versol’alto, di mangiare molti ortaggi a foglia ver-de che forniscono al corpo grandi quantita diossigeno e un’energia piu espansiva.E neces-sario che esse imparino a respirare a fondonell’Hara o nelle parti inferiori del corpo ea passare piu tempo a contatto con la natu-ra. Devono rilassarsi e sentir penetrare la forza

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vitale, o Ki, nella parte centrale del corpo checausa espansione e rilassamento.

Altri invece camminano tenendo la schienarannicchiata, con le spalle serrate e spinte inavanti. Si tratta di persone aggressive e predi-sposte alla violenza, che perdono molto facil-mente la calma e che riescono sempre a crea-re conflitti dappertutto. I loro corpi riflettono illoro pensiero; essi sono costantemente all’ertain attesa di guai. Le spalle e la spina dorsalesono molto tese e rimandano a disturbi dei pol-moni e dell’intestino crasso dove risiede moltarabbia repressa. Raccomando a queste personedi mangiare cereali integrali, in particolare risointegrale, ortaggi a foglia verde eradice di zen-zero grattugiata nelle zuppe e sulle verdure edi fare molto esercizio fisico per scaricarsi erilassarsi.

Altre persone – molte donne – tengono laschiena molto diritta (forse perche portanoscarpe con i tacchi molto alti).

Una schiena diritta e un segno positivo. Es-sa rivela un atteggiamento onesto e solido neiconfronti del mondo. Quando scorgete per stra-da una persona che tiene la schiena molto di-ritta, controllate la localizzazione del centro digravita. Si trova in alto (a livello del cuore oleggermente piu in basso sul plesso solare) oin basso (a livello dell’addome)? Il centro digravita puo essere individuato attraverso un’at-tenta osservazione delle spalle. Se le spalle so-no spinte all’indietro (spingendo quindi il cuorein avanti) e alte il centro di gravita e alto. Lespalle rilassate tendono ad appoggiarsi comoda-mente sulla parte centrale del corpo, spostandoevidentemente il peso corporeo verso la regionedell’Hara. Una schiena diritta con un centro digravita alto indica una natura retta, ma tendentea essere eccessivamente emotiva.Se il centrodi gravit a e nel cuore, la respirazionee su-perficiale e la personae facilmente soggettaalle emozioni. Costoro sono poco determina-ti e privi di volont a e difficilmente riescono arealizzare i loro sogni piu ambiziosi.

Piu la schiena e incurvata all’indietro, mag-giore sara la tendenza all’orgoglio e alla pre-sunzione. Quella persona si sentira distaccata

dal mondo e tendera ad essere molto critica neiconfonti degli altri.

Una schiena diritta e con un centro di gravitabasso rimanda a una persona con saldi princi-pi e forte volonta. La testa e in equilibrio sullespalle che appaiono rilassate e allo stesso livel-lo. Il peso della parte superiore del corpo sem-bra poggiare sulle anche, ma, nonostante cio,nelle gambe non c’e tensione. Si tratta di unapersonalita equilibrata, determinata e con un’in-telligente percezione del mondo. Difficilmentecostoro sono degli ottimisti, ma possono esseredefinite persone realiste che hanno pero conser-vato nobili ideali. Esse tendono ad avere grandiambizioni e sono affidabili nell’esecuzione deipropri compiti.

In termini di forza effettiva, molti considera-no la schiena la parte piu forte del corpo umano.Eppure per un gran numero di persone la schie-na si indebolisce progressivamente ed e fontedi sofferenza quotidiana. Il motivo e semplice:nonostante la sua grande forza, la schiena e laregione in cui l’interdipendenza dell’intero cor-po e piu evidente. Si tratta davvero di un pontesospeso, un luogo dove molti organi e muscoliconvergono per determinare benessere o malat-tia. Se una serie di organi o di muscoli perde ilproprio equilibrio, avrete un ponte asimmetricoe molto dolore. Se si ristabilisce l’equilibrio el’armonia fra gli organi e i muscoli avrete unaschiena che puo sostenere l’intero mondo e chelo fara con grande gioia.

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Capitolo 6Mani e braccia

Le mani sono uno dei beni piu preziosi e me-ravigliosi posseduti dall’uomo. Quando il gene-re umano ha raggiunto la posizione eretta, l’uo-mo ha liberato le mani dall’attivita di deambu-lazione, iniziando a usarle per compiere ope-razioni piu avanzate. Ma e stato soprattutto losviluppo del pollice opponibile che ha realmen-te liberato l’uomo, dotandolo della capacita ditrattare e di maneggiare gli oggetti. Ogni azio-ne, afferrare un martello o tenere in mano unapenna – per non parlare poi delle operazioni difabbricazione di questi due strumenti – e stataresa passibile dal dono del pollice opponibile.

Abbiamo creato in tutto il mondo opere gran-diose grazie alle nostre mani. Le mani sono as-sociate alla creazione. Nel capolavoro di Miche-langelo sul soffitto della Cappella Sistina Dio,la fonte stessa della creazione, allunga la ma-no verso Adamo conferendogli con questo gestoparte della sua divinita e affidandogli il poteredella creativita.

Creiamo con le mani cio che immaginia-mo con la mente. Per questo motivo cervelloe mani sono considerati da molto tempo com-plementari. Il cervello mette a fuoco la visionedel mondo; le mani trasformano quella visionein realta.

Solitamente un colpo apoplettico danneggiale abilita manuali di una persona poiche la ri-dotta funzionalita cerebrale si riflette anche sul-l’uso delle mani. Questo fenomeno si puo co-gliere anche nelle persone anziane. In Giappo-ne e l’origami, l’arte di piegare la carta per co-struire immagini, viene usato nelle case di ripo-

so e di cura per aiutare le persone piu anzianea combattere l’invecchiamento e a conservare lapropria lucidita mentale.

Per contro, i bambini che usano molto le di-ta hanno uno sviluppo cerebrale piu rapido. Ciovale in particolare per i bambini che studianoquegli strumenti musicali che richiedono unagrande destrezza delle dita, come ilpianoforte.Questa studio potenzia lo sviluppo del cervelloe del sistema nervoso.

Le persone usano le mani anche per artico-lare meglio i propri pensieri e, a volte, per in-fluenzare gli altri. Gli uomini politici lo san-no molto bene. Ogniqualvolta il presidente de-gli USA George Bush o il vicepresidente DanQuayle tengono un discorso, essi usano le ma-ni in maniera calcolata cercando di comunicareagli ascoltatori una sensazione di potere e di si-curezza. Le mani compensano anche la nostraincapacita di esprinierci pienamena con le soleparole. I gesti delle mani si animano particolar-mente quando siamo frustrati (per esempio, ciaccade di alzare le mani quando siano disperati)o arrabbiati. Le mani servono anche a disto-glierci da cio che si sta dicendo, dall’inconsi-stenza delle parole o anche dall’importanzadel loro significato. Un gesto della mano puoconferire maggior forza a una dichiarazione: sipuo, per esempio, sbattere la mano sul tavolooppure dare un pugno nel palmo. Un oratorepuo placare o distrarre gli ascoltatori sollevandole mani e dando cosı l’impressione di diminuireil peso o l’energia delle sue parole.

Dobbiamo saper riconoscere che cosa sta cer-

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cando di fare una persona con le proprie manimentre ci parla. Le mani possono essere usatesia in maniera consapevole sia inconsapevole edobbiamo, stare attenti a entrambi i modi.

Il concetto delle mani nella diagnosi orienta-le e molto diverso da quello che puo averne, peresempio, uno studente di anatomia. Ogni partedella mano – il palmo, il metacarpo, il pollicee le dita – possiede un profondo significato per-sonale. Esse, al pari del volto, rivelano la na-tura del nostro essere interiore. Approfondiamoquesto discorso.

In primo luogo le mani sono una specie discalo ferroviario dei meridiani dell’agopuntura.Questi meridiani, sei in tutto, percorrono il brac-cio fino alle mani e alle dita.L’energia fluiscelungo le braccia, le mani, le dita e esce dalcorpo. Le dita, percio, possono essere consi-derate come punti di emissione o vie d’uscitadell’energia dal corpo.

Assai spessoil materiale di rifiuto che none possibile espellere nei modi consueti – at-traverso l’intestino, le urine, la pelle o la re-spirazione – viene incanalato nelle dita, dovecrea problemi di vario genere quali piaghette,unghie incarnite, pipite, infezioni e artrite.

Le verruche(porri) sulle dita sono molto co-muni. La medicina orientale le attribuisce aun’emissione conseguente a un eccesso di pro-teine animali e di grassi.Quando la verru-ca compare su un particolare dito vuol direche la parte del corpo che gli corrisponde staespellendo proteine animali e grassi. Allunga-te in avanti le braccia in modo da avere di frontea voi il palmo e la parte interna del braccio. Tremeridiani percorrono verso il basso questa partee arrivano fino alle dita. Nella parte superioredell’interno del braccio c’e il meridiano del pol-mone, che attraversa la parte centrale del grandemuscolo alla base del pollice fino al pollice stes-so. I disturbi che compaiono sul pollice possonopercio indicare un disturbo polmonare.

Spesso troverete che il grande muscolo delpollice diventa di color blu o rosso. Nel primocaso il polmone del lato corrispondente del cor-po presenta un ristagno di Ki e di sangue e c’e

Figura 6.1:

poco movimento. L’anidride carbonica si sta ac-cumulando negli alveoli polmonari, le minusco-le sacche nelle quali il sangue interagisce conl’ossigeno. Un pollice di colore blu indica fred-do ed esso favorisce ulteriormente il ristagno disangue e di energia in quel meridiano e nei pol-moni. Una persona che ha il muscolo del pollicedi colore blu e probabilmente depressa o moltosofferente a causa della perdita di un rapportoimportante.

I polmoni ricevono ossigeno e lo passano alsangue, depurandolo dell’anidride carbonica. Inun secondo momento essi espellono l’anidridecarbonica nell’aria. Nella diagnosi orientale ipolmoni appaiono come i contenitori del Ki.Viviamo in un mondo di energia che e intornoa noi e dentro di noi; riceviamo parte di que-sta energia in forma di aria e di Ki e rendiamoentrambi disponibili al sangue e alle cellule delnostro corpo.

Quando i polmoni non sono in buone condi-zioni, la capacita di ricevere sia l’ossigeno sia ilKi diminuisce. Di conseguenza la forza vitale– nella forma di Ki e di ossigeno – s’indeboli-

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sce e noi stessi percepiamo la debolezza dellenostre condizioni. Nel frattempo i disturbi sem-brano aumentare rendendoci pessimisti sul pos-sibile esito degli eventi.Se ci sentiamo depres-si, e bene rafforzare i polmoni e respirare dipiu e piu in profondit a.

Se visitate un paziente con un pollice di co-lore blu, dovete consigliargli di eliminare tut-ti i latticini, i grassi, e soprattutto gli zucche-ri, compresi la frutta fresca e i succhi di frut-ta. Zuccheri e fruttosio danneggiano i pol-moni e sono fra i maggiori responsabili dellepolmoniti . Con delicatezza chiedete al pazientese fa uso di medicinali o di stupefacenti. Se fauso di stupefacenti, fategli capire che il disturbopolmonare e collegato all’assunzione della dro-ga e invitatelo rispettosamente a interromperneil consumo. Consigliategli inoltre di mangiaremolti ortaggi a foglia verde, riso integrale bolli-to o cotto al vapore e digrattugiare dello zen-zero sulla verdura. Tutti questi alimenti aiu-tano a ristabilire una buona circolazione e mo-vimento nei polmoni.E molto importante an-che incrementare l’attivit a fisica, soprattuttoquella di tipo aerobico: la bicicletta, la corsae le passeggiate ad andatura sostenuta. Tuttequeste attivita determinano una respirazioneprofonda, eliminando il ristagno di anidridecarbonica. Inoltre esse muovono il sangue el’ossigeno nei polmoni, rimuovendo la conge-stione. Gradualmente la depressione emoti-va si dissipera e aumenteranno nella personal’energia e la vitalit a.

Quando il pollice, o il muscolo, e di colorerosso nei polmoni c’e una concentrazione di cioche gli orientali chiamano energia del fuoco. Lecause possono essere varie: eccesso di emozio-ni, di alimenti speziati o un’ambizione sogget-tiva che non trova riscontro nella vita concre-ta. Il soggetto tende a desiderare che le cosegli giungano piu rapidamente di quanto fac-ciano effettivamente. Se notate un certo ar-rossamento sul pollice, chiedete al paziente seha recentemente vissuto qualche sconvolgimen-to di tipo emotivo o se tende ad essere irascibi-le. Chiedetegli anche se nell’ultimo periodo si esentito piu frustrato o stressato del solito.

Anche in questo caso consigliate la stessa die-

ta descritta sopra, ma chiedete al paziente dievitare anche ogni tipo di spezie, gli alimenticaldi, i peperoni e i superalcolici.Le personeche hanno un’infiammazione a livello polmo-nare dovrebbero camminare e passeggiare dipiu. Essi dovrebbero cercare di alleviare ilproprio stato di tensione e di ansia stando dipiu a contatto con la natura. Sono necessarieanche piu attivita rilassanti, come la preghiera,la meditazione in silenzio, l’ascolto di musicaclassica. Le persone che hanno nei polmoni l’e-nergia del fuoco dovrebbero imparare a esserepiu distaccate dalla propria vita e ad apprezzarela bellezza che c’e intorno e dentro di se. Essedovrebbero inoltre sforzarsi di non identificarsicompletamente con le proprie ambizioni.

A volte l’arrossamento e il gonfiore si presen-tano lungo la pellicina o sul lato destro o sini-stro dell’unghia Questi sintomi indicano un’e-spulsione dai polmoni causata da un eccesso dialimenti yin o di farmaci. Anche in questo ca-so il paziente dovrebbe rispettare i consigli die-tetici dati sopra ed evitare tutti gli zuccheri e imedicinali.

Le pepitesono sintomo di eccessi nell’ali-mentazione e nelle emozioni, quali un eccessodi passione, di frustrazione o di rabbia. Chi hauna pepita dovrebbe cercare di riequilibrare lapropria alimentazione e la propria vita emotivaseguendo i consigli che abbiamo appena fornito.

Di tanto in tanto sul pollice si possono os-servare eruzioni cutanee o piccole protuberanze.Se queste protuberanze sono di colore bianco,esse sono dovute all’eliminazione di latticini odi grassi animali dal polmone che corrisponde aquel lato del corpo. Se le eruzioni cutanee sonodi color rosso sono dovute a un eccesso di zuc-cheri, di frutta, di succhi di frutta, di spezie e, avolte, di qualche tipo di droga. Infine il massag-gio sia del grande muscolo che si trova alla basedel pollice sia del pollice stesso puo essere uti-le a convogliare una quantita maggiore di ener-gia curativa nei polmoni.Il punto del fuocosul meridiano del polmone si trova al centrodel pollice. Se vi sentite depressi, stimolateloa fondo. Riuscirete cosı ad aumentare l’afflus-so di Ki ai polmoni e a favorire la circolazionedel sangue. Se l’arrossamento coinvolge il mu-

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scolo, massaggiate delicatamente questo puntoe visualizzate l’eccesso di energia dei vostri pol-momi che si disperde e abbandona il vostro cor-po. Mettete un pollice all’interno dell’altra ma-no e fatelo ruotare in senso orario per qualcheminuto; dopo aver eseguito questo movimentoripetetelo in senso antiorario.

Figura 6.2: Premete il punto fra l’indice e il polli-ce. Una sensazione di rigidita e durezza puo indicareproblemi intestinali.

Nella parte interna del braccio – a meta – c’eil meridiano del mastro del cuore, che controllail flusso di energia e la circolazione. Il meridia-no scende lungo la parte centrale della mano earriva alla punta del medio.

C’e un punto nella parte interna del braccio –collocato all’incirca un paio di pollici sopra lelinee del polso alla base della mano – che e unpunto eccezionale per stimolare la circolazione.Se lo premete a fondo, sentirete una specie disensazione elettrica e, a volte, un po’ di dolo-re. Eseguite questo massaggio su entrambe lebraccia.

L’etimologia delle parole rivela sempre sottilisignificati psicologici. Ci capita a volte di usarealcune parole e le loro associazioni semantichesenza essere consapevoli dei loro significati piusottili. La stessa cosa vale anche per la nostraconoscenza piu profonda e inconscia del corpo.Il medio viene da sempre associato all’attivitasessuale; ed e proprio questo dito a ricevere l’e-nergia sessuale che fluisce attraverso il meridia-no del mastro del cuore, dalla meta del bracciofino al medio stesso.

Per rafforzare l’energia Ki degli organi ses-suali e per migliorare la circolazione del san-gue,ruotate il medio per alcuni minuti sia insenso orario sia antiorario. Tirate delicata-

mente il dito, con un rapido movimento e poilasciatelo andare.Questo esercizio consentiradi eliminare l’energia repressa nel meridiano efavorira la circolazione e l’energia sessuale.

Sempre sulla parte interna del braccio, allabase, c’e il meridiano del cuore che fluisce ver-so il mignolo.Questo meridiano scorre lungo la parte inferioredel mignolo e, giunto all’ultima articolazione,volge in alto verso la punta del dito e terminasul lato interno dell’unghia. Un arrossamentosulla cuticola del mignolo o sui lati esterni del-la sua unghia indica che il corpo sta eliminandoenergia in eccesso dall’area del cuore.Control-late sempre la punta delle dita, in particolarequella del mignolo. Se esse sono rosse, il cor-po sta cercando di eliminare l’eccesso di ener-gia attraverso le dita. Se e rossa la punta delmignolo, c’e un’eccessiva stimolazione del cuo-re che deriva dal consumo di troppi stimolanti,soprattutto di caffeina e di alimenti piccanti.

Chi soffre di disturbi cardiaci puo lamenta-re una certa rigidita o mancanza di elasticitanel mignolo, che sta ad indicare il pericolo diun attacco cardiaco o di un colpo apoplettico.Nella parte interna del mignolo – a livello del-l’unghia – c’e un importante punto del meridia-no del cuore. Premetelo a fondo per stimola-re il meridiano del cuore, soprattutto in presen-za di qualche affezione cardiovascolare, qualil’ angina pectoriso l’aterosclerosi. Massaggian-do questo punto su entrambe le mani si stimolail cuore con l’energia Ki. Questa manipolazio-ne, che puo essere d’aiuto per migliorare il pro-prio benessere psicofisico, non sostituisce affat-to un’alimentazione piu sana e uno stile di vitapiu rigoroso.

Girate adesso le mani in modo da avere difronte il dorso. Sulla parte esterna del brac-cio ci sono altri tre meridiani: il meridianodell’intestino crasso, il meridiano del tripliceriscaldatore e quello dell’intestino tenue.

Il meridiano dell’intestino crasso parte dal-l’indice, risale la curva del braccio, supera lasommita delle spalle, costeggia i contorni del-la bocca e termina nel punto di congiunzionedella narice con il volto. Sulla mano il meri-

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Figura 6.3:

diano attraversa il dorso della mano, passandosopra il muscolo sporgente situato fra il pollicee l’indice.

Gli agopunti sono generalmente chiamatitsu-bo. Sul dorso della mano, a meta del grande mu-scolo che si trova fra l’indice e il pollice c’e unotsubo molto importante, chiamatoGo Ko Ku.Massaggiate questo punto affondando la puntadel pollice nel muscolo alla ricerca del “puntocaldo” dove e presente la maggiore sensibilita.Dopo averlo localizzato, avvertirete una sorta disensazione elettrica e, a seconda dello stato disalute del vostro intestino, a volte anche un cer-to grado di dolore. Se la sensazione di doloree forte, essa indica che l’energia e bloccata alivello dell’intestino crasso. In questi casi pos-sono esser presenti anche stitichezza e ristagno.E possibile, tuttavia, che anche le persone chesoffrono di diarrea abbiano molto male quan-do viene premuto questo punto. Premete for-te il punto in senso orario. Cio aiutera a toni-ficare e a riportare l’equilibrio nel meridiano enell’intestino crasso.

A volte questo punto e molto sensibile su una

mano e nient’affatto sensibile sull’altra. Questovuol dire che la mano dolorante ha un ristagnodi energia Ki, mentre quella priva di sensibilitapresenta undeficit energetico. Massaggiate en-trambe le mani con la stessa intensita in mododa ristabilire una condizione di equilibrio nelmeridiano dell’intestino crasso.

Il massaggio di questo puntoe importan-te anche per favorire la peristalsi intestinale.Go Ko Ku e un punto quasi miracoloso nellastimolazione dell’intestino e per favorire l’e-liminazione dei rifiuti . Esso determina ancheequilibrio e armonia in tutto l’organismo. Quan-do vi sentite male o deboli, sedetevi in un luogotranquillo e premete questo punto. Riusciretesempre a riportare una certa stabilita in tutto ilvostro organismo. Personalmente premo que-sto punto anche quando vado dal dentista, perattenuare il dolore.

E molto importante massaggiare gli stessipunti su entrambi i lati del corpo . Poiche cisforziamo di raggiungere l’equilibrio dobbiamostimolare o rilassare nello stesso modo i due la-ti del nostro corpo. Lungo la parte centrale deldorso del braccio scorre il meridiano del tripliceriscaldatore. Come ho gia detto nel terzo ca-pitolo, questo meridiano controlla l’energia neitre punti principali del torace: la parte superio-re che corrisponde a cuore e polmoni, quellacentrale formata da stomaco, milza e pancrease quella inferiore che corrisponde all’intestino eagli organi sessuali.

Il meridiano del triplice riscaldatore percor-re il dorso della mano fino all’anulare. Esso eassociato al cuore e all’unita di corpo, mente espirito. Credo che sia questo il motivo per cuila fede nuziale viene portata proprio in questodito.

A volte capita di vedere delle persone anzia-ne muovere la testa avanti e indietro mentre par-lano. Le cause di questo movimento ondulato-rio possono essere varie, non escluso il morbodi Parkinson. Una di esse e uno squilibrio nelmeridiano del triplice riscaldatore. I tre centridell’energia mancano di coordinamento. Unodi essi, forse quello del cuore, e eccessivamen-te stimolato, e sede di un accumulo di energia.

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L’altro o entrambi gli altri due centri, solitamen-te l’intestino, sono invece piu deboli. L’eccessodi energia nel cuore causa un’eccessiva stimola-zione del sisterna nervoso che alla fine provocail movimento ondulatorio del capo.

In questi casi si raccomandano l’attivita fi-sica, l’Ohashiatsue una modificazione delleabitudini alimentari a favore di una dieta piuequilibrata che rafforzi l’intestino e diminuiscal’energia intorno al cuore.

Per aumentare l’afflusso di energia piu equi-librata verso il cuore, stimolate l’anulare con ilmetodo appena descritto, sia in senso orario cheantiorario, tirando delicatamente sul dito e poilasciandolo andare.

Nel mignolo, infine, ci sono due meridiani:quello del cuore, descritto sopra, e quello del-l’intestino tenue. Il meridiano dell’intestino te-nue parte dall’unghia del mignolo, percorre ildorso del braccio fino alla scapola, risale poi laparte posteriore del collo fino a un punto loca-lizzato proprio in corrispondenza del meato udi-tivo sul lato del volto. Eruzioni cutanee in que-sta regione possono far pensare a congestione eristagno nel meridiano dell’intestino tenue.

A volte il muscolo-cuscinetto sotto il mignolonel bordo esterno della mano e eccessivamenterosso. Questo sintomo indica un ristagno di san-gue nei meridiani dell’intestino tenue e del cuo-re. Chi presenta questo sintomo puo avere diffi-colta nel trarre l’adeguato nutrimento nel corsodella vita. In termini di digestione, invece, que-sto arrossamento sta ad indicare che l’assimila-zione delle sostanze nutritive e ostacolata. Con-trollate anche il labbro inferiore. E troppo tesoo gonfio? Se il labbro e teso, l’intestino tenuee eccessivamente contratto, il sangue e bloccatoe la circolazione limitata. Il soggetto in questocaso deve aumentare l’attivita fisica che allungala sezione mediana del corpo e favorisce la cir-colazione nell’intestino tenue. L’alimentazionedovrebbe essere piu yin, cioa piu leggera, piuliquida e con meno prodotti da forno. Si consi-glia anche di evitare le carni rosse, gli alimen-ti grassi e un’eccessiva quantita di olio fino almiglioramento delle condizioni del paziente.

Se il labbro inferiore e gonfio, l’intestinotenuee espanso e debole.A seconda delle sue condizioni generali di sa-lute, il paziente dovrebbe aumentare il consumodi cereali integrali e di alimenti che richiedonocotture piu lunghe, come i legumi.

Un esercizio eccezionale per le mani consi-ste nelloscuoterle vigorosamente per qualcheminuto. Questo movimento aumenta l’ener-gia Ki nei meridiani delle mani e migliora lacircolazione.

Occupiamoci adesso del rapporto fra le ditae il palmo della mano. Se il palmo e piu lungodelle dita, il soggetto e piu predisposto al lavoromanuale-pratico che a quello intellettuale. Que-sta considerazione e particolarmente valida se ilpalmo e quadrato e le dita sono corte e grosse.Questo tipo di dita indica abilita come carpen-tieri, muratori, meccanici. Chi ha dita simili ca-pisce a fondo il funzionamento meccanico dellecose.

Mani quadrate indicano scarso interesseper le questioni di carattere intellettuale e lapreferenza per i piaceri semplici ed essenzia-li. Chi ha mani di questo tipo ama parlar chiaro,e diretto e persino brusco. Si tratta di personeche hanno un approccio alla vita diretto e, in li-nea di massima, piu fisiche che mentali. Costoroamano i pasti abbondanti e mangiano senza an-dar troppo per il sottile. Consiglio a queste per-sone di non abusare del proprio cuore e dell’ap-parato circolatorio, in particolare con alimentigrassi e untuosi e con la carne.

Al contrario, colormagenta le persone chehanno le dita piu lunghe del palmo sono mol-to intellettuali e sono dotate di particolari ca-pacita mentali. Sono tendenzialmente piu deli-cate, passive e hanno talento artistico. Esse sonoselettive nei loro gusti, soprattutto nelle attivitache amano (hanno una predisposizione artisti-ca) e nel cibo che scelgono di mangiare. Honotato che costoro sono di gusti difficili, ma cheadorano soprattutto il vino e i dolci.

Infine chi hapalmo e dita proporzionati ten-de ad avere una natura piu equilibrata che gliconsente di godere sia delle occupazioni ma-

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nuali sia di quelle intellettuali. A causa di que-sta loro natura equilibrata essi svolgono preva-lentemente attivita impiegatizie o manageriali inoccupazioni a intenso ritmo lavorativo.

In linea di massima si puo affermare che piula mano e quadrata, piu e robusta la costituzionedel soggetto. Al contrariopiu la manoe sottile,piu e debole la costituzione del soggetto.

Le mani indicano anche il grado di flessibi-lita di mente e corpo. Proviamo adesso a fa-re un esercizio per verificare la flessibilita dellenostre mani.Appoggiate i palmi uno control’altro di fronte al torace (posizione a manigiunte); sollevate adesso i palmi verso l’alto eall’infuori tenendo sempre le dita di entram-be le mani unite. Dovreste riuscire a forma-re due angoli retti con le dita e il dorso del-le mani. In altri termini, senza staccare le di-ta delle due mani, i palmi dovrebbero essere inposizione orizzontale e le dita in verticale.

Figura 6.4: Quanto siete rilassati? Il rilassamen-to e direttamente proporzionale alla flessibilita dellevostre mani.

Se siete in grado di eseguire questo esercizio,possedete una discreta flessibilita di mani, corpoe mente.

Mani flessibili e agili indicano una personaaperta a opinioni diverse e con un’intelligen-za flessibile. Si tratta generalmente di personecreative che riescono a superare gli ostacoli del-la vita senza troppe difficolta. Le loro relazioniumane sono poco tese e conflittuali.

Mani poco flessibili o rigide, invece, indicanouna personalita concettuale, forse rigida e persi-no testarda. Se le mani sono rigide e robuste,il soggetto non esita ad affrontare gli ostacolidirettamente e lotta per affermare i propri prin-cipi. Inoltre costoro tendono ad essere competi-tivi ogniqualvolta lo ritengano necessario, cioequasi sempre.

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Unghia a triangolo:costituzione yin.

Unghia rotonda:costituzione yang.

Premete sull’unghia e controllate dopoquanto tempo essa recupera il suocolore. Piu il recupero e veloce,

migliore e la circolazione.

Righe verticali sull’unghia:disturbi epatici.

Unghia a cucchiaio:anemia, ipotensione arteriosa.

Unghia arrotondata:disturbi polmonari e

respiratori.

Unghia quadrata: ipertensionearteriosa, costituzione robusta.

Rigonfiamenti sull’unghia:ossiuriasi.

Solchi sull’unghia:denutrizione, cattiva

digestione.

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Capitolo 7I piedi

Come ho gia detto nel primo capitolo, il suc-cesso come praticante di diagnosi orientale di-pende in misura rilevante dalla capacita di esa-minare le persone senza metterle a disagio. Sedesideriamo che una persona si apra a noi e ciriveli la sua personalita, e importante riuscire afarla sentire rilassata.A volte le persone ri-corrono consapevolmente a tutta una seriedi espressioni facciali o di gesti per distrar-vi dall’analisi profonda della loro natura in-teriore. Si tratta di un fenomeno comprensibi-le e del tutto umano: a nessuno, infatti, piaceche si entri e si esamini la propria vita privata.Se le vostre intenzioni sono oneste e desiderateprofondamente essere di aiuto a quella persona,allora avete delle buone possibilita di farla rilas-sare. Se, pero, nel corso della diagnosi vi tro-vate in difficolta, vi consiglio di osservare atten-tamente i piedi del paziente che spesso rivelanomolto di piu di quanto non si possa pensare.

Ricordo molto bene di aver visto alcuni annifa alla televisione l’ex presidente delle Filippi-ne Marcos quando stava per essere deposto dalpotere. Poco prima di essere costretto ad abban-donare il paese, egli tenne numerosi discorsi neiquali cercava di comunicare potere e capacita dicontrollo sulla crisi del proprio paese. Vidi unodi quei discorsi durante il quale la telecamera loriprendeva per intero. Marcos sedeva a un tavo-lo davanti a un microfono. Aveva i capelli benpettinati all’indietro e il suo volto era una ma-schera di indifferenza, di potere e di controllo.La sua camicia bianca era perfettamente inami-data; mentre parlava mani e volto trasmetteva-no una forza artificiale, maerano i suoi piedi a

rivelare il suo reale stato d’animo.

I pantaloni erano rialzati sul polpaccio, met-tendo in mostra i calzini che pendevano sciat-tamente verso il basso. Mi sembrava che queicalzini non s’intonassero affatto con il resto delsuo abbigliamento e che fossero anzi completa-mente in contrasto con esso. Laddove tutta lasua persona era azzimata e sotto controllo, i cal-zini erano arrotolati verso il basso e scendevanofin quasi al bordo delle scarpe. Quel partico-lare lo rendeva simile a un ragazzino spaventa-to. Inoltre i piedi di Marcos non erano benpiantati sul pavimento, ma si muovevano inavanti e indietro e battevano nervosamentedietro il tavolo. Essi rivelavano la sua condi-zione reale: la base stessa della sua vita stavacrollando.

Diversi milioni di americani soffrono oggi didisturbi ai piedi. I disturbi piu diffusi sono cal-li, infiammazioni dell’alluce e rigonfiamenti divario genere che impediscono alla gente di starein piedi e di camminare comodamente. Mol-te persone cercano una spiegazione razionale aquesti disturbi dandone la colpa alle scarpe: “Lescarpe mi sfregano in quel punto” o alla propriadisattenzione: “Devo aver battuto il piede senzaaccorgermene”.Se e vero che le scarpe vi sfregano ora in quelpunto e, in verita, e inevitabile visto che il rigon-fiamento sporge fin lı la prima domanda da porsie un’altra: che cosa ha provocato la comparsa diquel bernoccolo?E una vita che camminate suquel piede. Perche dunque quel rigonfiamentonon e comparso prima? Perche i bambini rara-

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mente hanno questo tipo di affezioni?E ancorapiu mistificatorio chiedersi perche queste escre-scenze si sviluppano proprio in quei posti. Per-che un rigonfiamento sul quarto dito, per esem-pio, o sulla parte laterale del piede appena sopral’alluce?

In realta, le scarpe non sono le vere respon-sabili di quel disturbo anche se, giunti a quelpunto, anch’esse contribuiscono ad aggravar-lo. La causa reale e molto piu profonda e piurivelatrice della vostra vita.

Esaminiamo i piedi un po’ piu da vicino,cercando di svelarne alcuni segreti.

Anche i piedi, come le mani, sono lo scaloferroviario dei meridiani. Le gambe e i piedisono attraversati da sei meridiani. Esiste un me-todo di massaggio del piede noto comerefles-sologia plantare. La teoria che lo supporta so-stiene che il massaggio di alcuni punti sui piedipermette di stimolare, di tonificare o equilibra-re, e di calmare tutti gli organi e le regioni delcorpo umano.Incoraggio sempre le persone acamminare scalze per un po’ tutti i giorni permigliorare la circolazione nei piedi e per sti-molare le altre parti del corpo. Camminandoscalzi stimoliamo e infondiamo energia allanostra salute.

Riprendero il discorso sulla reflessologia piuavanti.

Sull’alluce passano due meridiani: il meridia-no del fegato e quello della milza. Il meridianodel fegato inizia in cima all’alluce, nel punto dicongiunzione dell’unghia con la cuticola, risa-le la parte interna della gamba, lungo polpaccioe coscia, fino all’inguine. Da qui attraversa tra-sversalmente il lato della regione dello stomaco,arriva in un punto a fianco della cassa toracica erisale fino a un altro punto appena sotto il capez-zolo. (Ricordatevi sempre cheogni meridianofa parte di una coppia. Ogni piede percio ha unmeridiano del fegato che percorre specularmen-te l’altra meta del corpo). In cima al piede, vici-no al punto di congiunzione dei tendini dell’al-luce e del secondo dito del piede esiste un puntoche, premuto a fondo con il pollice, permette distimolare l’energia Ki nel meridiano del fega-to. Questo punto si puo trovare facilmente se-guendo con il dito i due tendini dalle dita delpiede fino al punto in cui essi si uniscono. Es-so corrisponde al tessuto molle poco prima dellacongiunzione dei due tendini. Esplorate questopunto: normalmente esso e molto sensibile.

Il meridiano della milza parte all’esterno del-l’alluce, percorre la parte interna del piede, salesulla parte interna della tibia, supera ginocchioe coscia, risale l’inguine, la parte esterna dellostomaco fino all’ascella e infine, curvando a un-cino sotto l’ascella, termina in un punto postopiu indietro.

Molte persone hanno un grosso callo sullaparte laterale del piede vicino all’alluce. Que-sto callo (comunemente dettocipolla), a volterosso e infiammato, si presenta come una massaossea. Essoindica una milza lenta e affati-cata a causa del consumo eccessivo di dolci edell’insufficiente apporto di minerali . I sog-getti che presentano questo disturbo tendono asoffrire di artrite.

Il disturbo compare perche la milza sta cer-cando di espellere l’energia in eccesso e i rifiutiattraverso il suo meridiano. L’energia e bloc-cata nella milza e tende quindi a risalire il me-ridiano causando la dilatazione dei capillari e,infine, una massa ossea a lato del piede.E pro-prio in questo momento che le scarpe comincia-no a sfregane contro l’area gonfia. Se il sogget-to continua a bistrattare la propria milza, l’ener-

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gia in eccesso continuera ad accumularsi, si cal-cifichera e formera una protuberanza di grossedimensioni.

Nella diagnosi orientale, siamo soliti dire cheun disturbo di questo tipo fa pensare a unapersona molto ostinata.

Come abbiamo visto nel terzo capitolo, il me-ridiano dello stomaco scende lungo il volto, per-corre la parte anteriore del corpo, scende lungola parte esterna del polpaccio e termina sul se-condo dito del piede. Per questo motivo pen-so che questo dito sia indicativo delle abitudinialimentari di una persona e del suo tratto dige-rente. Come prima, se il secondo dito del piedee gonfio vuol dire che lo stomaco e appesanti-to e che sta cercando di eliminare l’energia ineccesso bloccata sia a livello dell’organo sia nelmeridiano.

Figura 7.1:Il secondo dito del piede piu lungo deglialtri: appetito robusto

Se invece il secondo ditoe piu lungo deglialtri, siamo in presenza di una persona conlo stomaco e il meridiano dello stomaco mol-to forti. Costui avra anche un appetito robu-sto, tendera a mangiare troppo, ingrassando fa-cilmente e, alla fine, puo essere colpito da gottao artrite.

Chi ha uno stomaco robusto ritiene di po-ter mangiare qualsiasi cosa senza alcun ram-

marico e si compiace affermando di avereuno stomaco di ferro. Costoro non si rendonopero conto di non avere un fegato di ferro. Diconseguenza, accumulano nel loro stomaco ali-menti che il fegato non e in grado di trattare. Se-condo la medicina orientale queste persone con-ducono una vita conforme ai propri punti di for-za, dimenticando pero le proprie debolezze. Intal caso, essi vengono distrutti dalla loro stessaforza. Se un particolare organo fosse piu debo-le, essi modererebbero sicuramente il loro com-portamento a causa dei sintomi e del malessereprovenienti da quell’organo. Quando, al contra-rio, l’organo non “protesta” gli altri organi piudeboli ne soffrono e degenerano rapidamente.

Se si abusa pesantemente del proprio fe-gato, si diventa progressivamente piu irosie ostili verso gli altri, soggetti ad esplosioniemotive difficilmente controllabili .

Chi si trova in una simile condizione dovreb-be ridurre il consumo di alimenti e di bevandeelaborati e pesanti, soprattutto carne e grassi esuperalcolici.

In generale possiamo dire che un dito che sisovrappone a un altro indica che l’organo rap-presentato dal dito che si sovrappone e piu for-te dell’organo rappresentato dal dito che rimanesotto.

Se l’alluce si accavalla al secondo dito, il me-ridiano dello stomaco e piu debole di quello delfegato. Chi presenta una condizione simile de-ve evitare ogni sorta di stimolanti, lo zucche-ro raffinato e i cibi acidi che danneggiano. lostomaco.

Figura 7.2:Alluce grosso, all’insu e a volte gonfio:persona dall’appetito robusto, violenta e irascibile.

E probabile che queste persone soffrano di di-

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sturbi gastrici e che, percio, siano prudenti nellescelte alimentari. Costoro, inoltre, devono fareattenzione a masticare bene il cibo, evitare be-vande ed alimenti che stimolano troppo il fega-to, come l’alcool, gli alimenti troppo acidi e lespezie piccanti. Questo genere di alimenti, in-fatti, contribuirebbe ad appesantire ulteriormen-te una condizione gia difficile. In questo ca-so, sarebbe opportuno ridurre l’energia del fe-gato e rafforzare quella dello stomaco. (Nel no-no capitolo troverete tutti i consigli di caratte-re alimentare e gli esercizi da seguire in questeoccasioni).

Il meridiano della cistifellea scorre sulla parteesterna della gamba, supera il collo del piede fi-no ad arrivare alla punta del quarto dito. Spessosu questo dito, non a caso, e presente un grossocallo. Secondo la diagnosi orientale esso indi-ca che le condizioni della cistifellea non sonobuone. Probabilmente il soggetto mangia troppialimenti grassi e unti che provocano un accu-mulo di colesterolo nel fegato e nella cistifellea.Un callo grosso e di colore scuro sul quartodito puo rivelare una tendenza ai calcoli bi-liari e un temperamento violento. Chi ha callidi questo tipo puo essere soggetto a esplosio-ni emotive ed avere, per esempio, uno scattoimprovviso di rabbia che scompare poi con lastessa rapidita.

Il meridiano della vescica scorre sullaschiena, sui glutei e lungo la parte posterio-re della gamba fino al tallone. Sulla schienaesso si divide in due percorsi paralleli che si ri-congiungono dietro il ginocchio. Da qui il meri-diano scende lungo il polpaccio, percorre la par-te esterna del piede fino al dito mignolo. Se ildito mignolo e flessibile e ben sviluppato i di-sturbi della zona lombare sono meno probabili;una donna incinta con i mignoli flessibili avraun parto senza problemi.

Il meridiano del rene comincia in un puntoposto al centro della pianta del piede. Questopunto – rene 1 – e chiamato “sorgente traboc-cante” o “sorgente zampillante”. Se questa re-gione a sana, ben sviluppata, spessa, morbida ecalda, la persona avra una vita lunga e godra dibuona salute.Toccando questo punto sentireteuna profonda sorgente di energia. Il massag-

Figura 7.3:Il punto uno sul meridiano del rene (rene1): yu sen o “sorgente zampillante”. Premete in casidi stanchezza generale.

gio di questo punto aiuta a rafforzare i reniche, come abbiamo visto nel secondo capito-lo, sono la fonte dell’energia primaria di cor-po e spirito. Il meridiano continua lungo l’arcoplantare, forma una specie di cappio nel tallonee risale la gamba lateralmente fino al centro delcorpo all’interno della clavicola.

In precedenza ho accennato alla reflessolo-gia plantare, un sistema di pensiero secondo cuigli organi del corpo possono essere stimolatimassaggiando punti particolari situati nei pie-di. Ancora una volta cio esemplifica il concettoche nella diagnosi orientale il macrocosmo puoessere osservato nel microcosmo e viceversa.Il piede rappresenta una costellazione di punticollegati all’intero corpo.

La reflessologia plantare si concentra preva-lentemente sulla pianta del piede. Possiamo an-che disegnare una mappa sulla pianta del piedeche mostra i diversi punti e i vari organi cor-rispondenti. Il grafico allegato illustra questipunti.

In generale, i punti della reflessologia plan-

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Figura 7.4: Il microcosmo rappresenta il macroco-smo: se proiettate il vostro corpo sui piedi scopriretequesto rapporto.

tare corrispondono ai meridiani summenziona-ti. Sulla pianta dell’alluce alla posizione delleore 11 c’e il punto della milza. Il massaggio diquesto punto apporta energia all’organo corri-spondente, Dietro il secondo e il terzo dito, do-ve le dita si congiungono al piede, ci sono pun-ti che corrispondono, rispettivamente, al cuore ealla milza. Nella stessa posizione sul quarto ditoc’e un punto che corrisponde ai polmoni. Sullapianta del piede, alla base del dito mignolo, c’eun punto che corrisponde ai reni. Se massaggia-

te questi punti, scoprirete che essi sono moltopiu sensibili delle altre parti del corpo.

Il cuscinetto plantare e quello delle dita cor-rispondono alle spalle e ai polmoni. A metadella pianta del piede, appena sotto il cuscinet-to plantare, c’e il punto del rene o “sorgentezampillante”.

Lungo l’arco plantare ci sono tre aree genera-li che corrispondono a naso, gola e torace. Lun-go l’altro lato del piede, sul bordo esterno, c’eun’area estesa che corrisponde alla parte supe-riore dell’addome e alla vita.In generale il tal-lone corrisponde ai reni poiche i meridiani divescica e rene attraversano l’area del tallone.Ma la pianta del piede a livello del tallone cor-risponde anche alla parte inferiore dell’addome.Il punto estremo del tallone – alla posizione del-le ore sei – e il punto che corrisponde al retto,mentre la posizione delle ore otto corrispondeall’utero.

Massaggiate questi punti con forzaper sti-molare e per migliorare le condizioni di questiorgani.

Tutti amano farsi massaggiare i piedi, soprat-tutto quando il massaggio e delicato, fermo epieno d’amore.

Molte persone hanno piedi molto sensibili esoffrono il solletico; per questa ragione il mas-saggio plantare deve essere affrontato con estre-ma delicatezza. E buona norma comincia-re massaggiando l’intero piede e solo suc-cessivamente toccare con cura i diversi pun-ti. Il massaggio migliora la circolazione erilassa il piede. Per evitare di creare unosquilibrio destra-sinistra nel corpo bisognamassaggiare entrambi i piedi.

Dopo aver sufficientemente massaggiato ilpiede, cominciate a massaggiare il tendine diAchille. In questo modo state massaggiando imeridiani di rene e di vescica che stimoleran-no anche le funzioni riproduttive. Massaggiatecon decisione e a fondo. Evitate un movirnen-to a scatti. Siate lenti e delicati, assicurando-vi di esplorare con cura il tendine e l’area deltallone. Provate a visualizzare lo scioglimentodell’energia stagnante nel rene, nella vescica e

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negli organi sessuali.

Quando avete finito, appoggiate saldamenteil piede sul pavimento e cominciate a massag-giare la parte superiore del piede – il metacarpo– a partire dal punto immediatamente superio-re alla congiunzione della gamba con il piede,verso il basso in direzione delle due prime ditadel piede. Massaggiate con decisione e a fondo.Trovate il punto del fegato dove si congiungonoi tendini delle due prime dita. Premetelo a fondocon il pollice. Questo massaggio produrra moltoprobabilmente un dolore acuto e quasi elettrico.Non stimolate troppo questo punto, ma massag-giatelo a fondo immaginando nel frattempo l’e-nergia stagnante nel fegato che si scioglie e vie-ne espulsa.Girate il piede e tirate e piegate ledita di ogni piede. Tirate le dita prima tutteinsieme e poi un dito alla volta. Fate ruotareleggermente le dita. Questo movimento stimo-lera l’energia Ki dei diversi organi e consentiral’eliminazione dell’energia in eccesso attraversoi punti terminali dei meridiani.

A questo punto martellate la pianta del piedecon un pugno non troppo serrato. Ricordatevi difarlo su entrambi i piedi. Quando avete finito dimartellare tutta la pianta del piede, massaggiatea fondo con il pollice il punto “sorgente zampil-lante” o rene 1. Massaggiate gli altri punti cheho appena spiegato. Fatelo su entrambi i piedi.

Un vigoroso massaggio plantare eseguitoquotidianamente avra un impatto molto be-nefico sulla vostra salute. In questo modo sti-molerete tutti gli organi e riuscirete ad elimi-nare molta energia repressa responsabile digran parte dei disturbi ai piedi .

I piedi sono le basi del corpo. Nessun uomopuo essere felice se ha male ai piedi. Riservateloro tutta l’attenzione che meritano.

Figura 7.5:Posizione normale: la condizione idealedei piedi. Le articolazioni dell’anca, le gambe e lespalle sono equilibrate.

Figura 7.6: Il piede sinistro ruota all’esterno piudi 60°, in questo caso di 90°. Ci o sta ad indicareche l’articolazione dell’anca sinistra e troppo aperta.La gamba sinistra e piu corta e un peso maggiorepoggia sul piede sinistro.

Figura 7.7: La gamba destra ruota all’esterno piudi 60°. Ci o indica che l’articolazione dell’anca destrae troppo aperta. La gamba destra e piu corta e unpeso maggiore poggia sul piede destro.

Figura 7.8: Entrambi i piedi ruotano piu di 60°;come in questo caso l’articolazione di entrambe leanche e troppo aperta.

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Figura 7.9:L’ideale e 75°/80°.

Figura 7.10:Piu di 90°: il meridiano dello stomaco e jitsu, troppo rigido.

Figura 7.11:90°: appetito discreto, salute robusta, unita per o a irrequietezza.

Figura 7.12:Meno di 60°; costituzione debole, salute cagionevole, dist urbi circolatori, affezioni croniche.

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Figura 7.13: Dita del piede rivolte verso l’alto:persona attiva, aggressiva e Irascibile.

Figura 7.14: Dita del piede rivolte verso il basso(dita a martello): persona tesa.

Figura 7.15:Entrambi i piedi ruotano verso l’inter-no; le due articolazioni dell’anca sono troppo strette; imeridiani della milza, del fegato e del rene sono jitsu.

7.1 Cosa rivelano le scarpe

Dopo questa introduzione generale su piedi emeridiani, potete cominciare a comprenderel’importanza di molti “piccoli” dettagli e carat-teristiche del corpo. Persino le scarpe possonorivelare molti particolari della vita di una perso-na. Racconto spesso la storia di un giappone-se proprietario di una locanda, oryokan. Que-st’uomo era molto saggio edaveva raggiuntoin segreto una profonda conoscenza della dia-gnosi orientale. Essendo costume dei giappo-nesi togliersi le scarpe quando entrano in una

Figura 7.16:Il piede destro si accavalla su quello si-nistro (la gamba destra e piu lunga di quella sinistra):disturbi respiratori e toracici, sinusite.

Figura 7.17:La diagnosi delle scarpe: la parte dellasuola piu consumata a quella su cui poggiamo piupeso.

casa, questo gesto viene compiuto anche quan-do essi entrano in una locanda. Quell’uomo tan-to saggio che gestiva quelryokan era in gradodi definire il carattere dei suoi clienti solo esa-minandone le scarpe e, in base a cio, decidevaquale stanza assegnare a ciascuno di essi. Erain grado di dire, per esempio, se un certo clienterussava e in quel caso questi veniva assegnatoa una stanza abbastanza lontana da quelle degli

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altri ospiti affinche non ne disturbasse il sonno.Quell’albergatore sapeva anche dire se il clientedoveva stare in prossimita del bagno e se dovevao no pagare in anticipo. In base alla qualita dellescarpe del cliente l’albergatore sapeva anche di-re la somma che ogni cliente era in grado di pa-gare. In questo modoquel saggio albergatorepoteva essere generoso con coloro che egli ri-teneva avessero bisogno della sua generositae far pagare l’intera tariffa a coloro che avevanoi mezzi economici per permettersi il meglio.

Anch’io, che studio diagnosi orientale damolto tempo, osservo sempre le scarpe per ri-cavarne indizi sul carattere, sulla salute e sull’o-rientamento della vita di una persona. Le suoledelle scarpe sono molto nascoste, naturalmente.Ricordatevi, pero, che le parti piu nascoste sonoanche quelle piu rivelatrici.

Le scarpe sono interessanti perche, pur ri-chiedendo la massima attenzione personale,so-no la parte meno curata di tutto l’abbiglia-mento. Molti di voi non potrebbero sopporta-re una camicia o un abito sporchi, ma possono“tollerare” delle scarpe sporche.Una personacon le scarpe ben curatee una persona che sioccupa dei minimi dettagli della propria vita.Un altro dato interessante delle scarpee cheesse riflettono direttamente i mezzi economi-ci del loro proprietario. Non spendiamo qua-si mai per le scarpe piu di quanto ci possiamopermettere. Generalmente una persona di mo-deste condizioni economiche spende di piu perun abito o per una cravatta che per un paio discarpe. Un paio di scarpe molto care indicanosolitanente una persona agiata.

Per fare la diagnosi di una persona osservan-done la suola delle scarpe,dobbiamo in pri-mo luogo individuare la parte della suola piuconsumata. Ognuno di noi appoggia piu pe-so su una parte del piede che non sull’altra. InGiappone esistono delle bilance che permettonodi definire su quale parte del piede una personapoggia piu peso: la parte anteriore, il tallone, laparte interna o quella esterna. Esse sono colle-gate a un computer che e in grado di analizzareil carattere della persona in base a come questadistribuisce il peso su una parte o sull’altra delpiede.

La semplice osservazione delle scarpe di unapersona consente di sapere molto delle altera-zioni strutturali di quella persona: dove poggiail peso del proprio corpo, se ha un piede largo ostretto, se e agile o in sovrappeso.

A volte durante le mie lezioni diverto gli stu-denti prendendo a caso un paio di scarpe e, sen-za sapere a chi appartengano, comincio ad ana-lizzare le caratteristiche del proprietario. Se, peresempio, la parte anteriore di una scarpa, quellavicino alle prime due dita del piede, e piu con-sumata del resto riconosco un meridiano del-lo stomaco molto attivo. Questo vuol dire chequella persona ha sempre fame. Si tratta perciodi una persona impaziente e ansiosa sull’esitodegli eventi poiche teme che il suo desiderio, oappetito, non verra soddisfatto. Queste personehanno un appetito robusto e sono piene di vogliadi vivere, anche se la loro impazienza le rendesoggette agli incidenti. Quando eseguo questotipo di diagnosi mi puo anche capitare di dire:“Il proprietario di queste scarpe e uno che sbattemolto la testa”.

Figura 7.18:Punta consumata: persona nevrotica,frettolosa.

Se invece e il tacco delle scarpe ad esseretroppo consumato, i reni del proprietario sonomolto affaticati e probabilmente egli consumatroppi liquidi e soffre di dolori lombari. Puotrattarsi di una persona lenta, che si stanca fa-cilmente, timorosa, piena di esitazione verso ilfuturo e in ansia sulle proprie prospettive. Que-

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Figura 7.19: Tacco consumato: disturbi renali,dolori lombari.

sta persona e alla ricerca di sicurezza, ma dif-ficilmente la trovera. Non si tratta certo di unapersona dotata di spirito di avventura.

Figura 7.20: Parte interna consumata: disturbiintestinali e agli organi sessuali.

L’area in prossimita dell’arco plantare rivelale condizioni di fegato e milza. Entrambi questimeridiani, come ricorderete, percorrono la parteinterna del piede. Se questa parte delle scarpe econsumata, e probabile che quella persona abbiail ginocchio valgo e che poggi troppo peso sullaparte interna del piede, a livello dell’arco plan-tare. Fegato e milza sono molto affaticati. La

persona puo essere abbastanza antisociale, timi-da, e forse frustrata, soprattutto a livello sessua-le. Anche gli organi sessuali possono essere indisordine, rendendo piu difficili i rapporti con lepersone dell’altro sesso. Di fronte a decisioni diuna certa importanza, quella persona puo pre-sentare un notevole livello di confusione. Inol-tre essa puo avere dolori al collo e alle spalle, acausa dello squilibrio del peso e della posizionedel corpo.

Se e possibile controllare in una certa misurale espressioni del volto (ci sono persone che lofanno meglio di altre), e tuttavia molto difficilecontrollare le dita dei piedi o la distribuzione delpeso sui piedi. Si tratta, percio, di caratteristichemolto piu veritiere e che rivelano la reale naturadelle persone.

Figura 7.21: Esterno della scarpa consumato:disturbi del fegato e della cistifellea.

Se e la parte esterna delle scarpe ad esseremolto consumata la persona ha le gambe un po’arcuate e poggia prevalentemente il proprio pe-so sulla parte esterna del piede, in prossimitadei meridiani della vescica e della cistifellea. Sitratta di una persona che ama i cibi speziati esensuali, ma che mangia un po’ di tutto. Mol-to probabilmente costui e in sovrappeso, irasci-bile, pauroso e ostile e puo essere in difficoltaquando deve prendere decisioni; molto spessoha una natura molto pratica. Questa persona, acausa dello squilibrio fisico dovuto alla distri-

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buzione ineguale del peso, puo soffrire di dolorialle spalle.

Alcune volte la parte delle scarpe piu consu-mata e quella che corrisponde all’alluce. In que-sto caso il soggetto ha un eccesso di energia, ojitsu, nel fegato. Come abbiamo visto nel ter-zo capitolo, una persona di questo tipo e deter-minata, decisa a raggiungere i propri obiettivi emolto attaccata al lavoro. La rabbia e sempre inagguato, nonostante egli si sforzi di controllarla.

Scarpe pulite rivelano una persona metico-losa che presta molta attenzione ai particolari.Se le scarpe sono moderatamente curate pos-siamo dire che quella persona ha un atteggia-mento piu rilassato verso il proprio aspetto. Co-storo prestano maggiore attenzione agli aspettisostanziali della propria personalita o alla qua-lita del lavoro che svolgono.Scarpe partico-larmente sporche e poco curate suggerisconouna grande confusione nella vita della perso-na che le porta, un caos che puo derivare damalattie fisiche o mentali o anche da difficoltaeconomiche. L’odore di una persona riflette lasua alimentazione. Se le scarpe emettono unodore intenso, ripugnante, acre, e probabile chela persona mangi troppi alimenti di origine ani-male, compresi i latticini; che sudi molto, il cheindica reni affaticati e che sia in sovrappeso osoffra di ipertensione arteriosa. Se l’odore del-le scarpe e dolciastro, la persona mangia troppidolci e puo soffrire di disturbi alla milza e alpancreas, quali l’iperglicemia o il diabete. Unodore un po’ salato indica che i reni sono affa-ticati; un odore pungente fa pensare a squilibridell’intestino crasso. Le scarpe ci dicono an-che molte cose relative al lavoro svolto dai loroproprietari. Se il tacco destro e piu consuma-to di quello sinistro si tratta evidentemente diuna persona che passa molto tempo al volantedi un’automobile. Il logorio della scarpa derivadal tenere il piede destro sul pedale dell’accele-ratore. Una persona che sta in piedi per molteore avra scarpe slargate lateralmente perche ilpeso del corpo allarga ed appiattisce il piede.

Sono particolarmente interessato alle scarpeperchene ho avuto il primo paio solo all’etadi sette anni. La guerra aveva alquanto impove-rito la mia famiglia, e molte altre, e passo quindi

molto tempo prima che i miei genitori potesseropermettersi di comprarmi un paio di scarpe. Fi-nalmente, all’eta di sette anni, ebbi il mio primopaio di scarpe. Quando ne entrai in possesso erocosı entusiasta e cosı innamorato di quelle scar-pe che le tenni anche per dormire. Non riuscii adaspettare la mattina dopo quando le avrei mes-se per andare a scuola.Il giorno dopo, pero,quando finalmente andai a scuola, mi accor-si che solo pochi bambini avevano le scarpe.Improvvisamente mi sentii triste e imbaraz-zato, mi tolsi le scarpe e le nascosi nel miozainetto perche mi vergognavo di possederequalcosa che i miei amici non avevano.

Le scarpe non sono diverse da altre parti delcorpo. Il microcosmo riflette il macrocosmo:nelle piu piccole parti del corpo cioe esistonoindizi che rivelano la natura globale di una per-sona. Quando fate la diagnosi delle scarpe, o diuna qualsiasi parte del corpo, cio che conta none tanto cio che state leggendo, ma la ragione percui lo fate.

La gente chiede sempre: “Cosa posso fare peressere felice e in buona salute?” oppure: “Comeposso essere illuminato? Devo andare in India oin Giappone?”. Io rispondo a costoro di osser-vare le proprie scarpe perche possono trovarviuna risposta alle loro domande.I segreti dellavita sono scritti sul corpo; sono tracciati sullesuole delle scarpe. Basta leggerli. L’universosta cercando di darci le risposte di cui abbiamobisogno. La conoscenza ci arriva continua-mente da direzioni diverse e in svariate for-me. Ma noi la blocchiamo poiche non siamocapaci di vivere in armonia con essa. Soffriamodi molti squilibri che sono come rocce nel fiumedella vita: essi si frappongono sulla strada dellaconoscenza che muove verso noi stessi. Allon-tanate quelle rocce e le risposte arriveranno sen-za indugio. Le risposte alle nostre domande piuimportanti vivono dentro di noi. Dobbiamo soloimparare a vedere, a leggere il corpo, ad ascolta-re le risposte e a seguire la guida che l’universostesso ci offre.

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Capitolo 8Pelle e capelli

La pelle e l’organo piu esteso del nostro cor-po e assolve diverse funzioni: la regolazionedella temperatura corporea (attraverso la traspi-razione), l’immissione di ossigeno e l’emissio-ne di anidride carbonica, la sensibilita verso larealta fisica attraverso il tatto e l’eliminazionedelle tossine attraverso i pori. Sotto la superfi-cie cutanea ci sono i follicoli piliferi, le ghiando-le sudoripare e quelle sebacee, che contengonograsso.

E nota a tutti la grande sensibilita della pelle ela sua immediata reazione a ogni modificazionedell’ambiente esterno. Chiunque si sia mai sen-tito in imbarazzo conosce bene la diffusione dicalore e colore di quando si arrossisce. La pellesubisce diversi altri cambiamenti. A volte es-sa appare pallida, altre rossa oppure giallastra oaddirittura grigia o marrone. Le lentiggini com-paiono e, in molti casi, scompaiono. A volte lanostra pelle e piu sudata del normale; in alcuneoccasioni la sudorazione dei palmi delle mani,per esempio, e fin troppo eccessiva. Altre volteinvece essi sono secchi.

Di tanto in tanto la pelle diventa untuosa.Molte persone hanno la pelle cronicamente un-tuosa. Diverse parti del corpo, comprese alcunedel volto, possono essere piu grasse di altre: ilnaso puo essere piu grasso del collo, per esem-pio. La pelle puo anche diventare secca e squa-mosa; altre volte possono manifestarsi diversitipi di eruzioni cutanee, quali acne, piaghe e in-fiammazioni. Tutti questi fenomeni dimostranoche la pelle e un organo molto sensibile e mu-tevole e sottoposto a importanti modificazioni.

Questi cambiamenti generano nelle persone rea-zioni di tipo diverso. Alcuni di noi percepisco-no la pelle come un nemico che non si comportacome noi vorremmo. Diciamo di avere la pellesensibile, oppure grassa o ancora secca, come sequeste condizioni fossero una componente per-manente della nostra costituzione.E vero chei geni giocano un ruolo assai importante nellagrana, nella solidita e nella sensibilita della no-stra pelle, ma e altrettanto vero che, quale chesia la nostra costituzione genetica, ciascuno dinoi puo avere una pelle sana e di bell’aspetto.Basta solo ascoltare i messaggi che essa ci invia.

La pelle e un organo meraviglioso perche rea-gisce rapidamente e in maniera evidente alla no-stra condizione interiore. La pelle, a causa dellasua sensibilita, puo fungere da barometro dellanostra vita, un barometro che ci e dato leggere.Essa, per esempio, puo dirci se la nostra alimen-tazione e salutare, se l’ambiente in cui viviamoe salubre, se il nostro rapporto con la vita e sa-no. Lo stress, per esempio, puo riflettersi sullapelle. L’orticaria – un’eruzione cutanea forma-ta da bolle pruriginose – e spesso associata allostress o, per essere piu precisi, al nostro mododi affrontarlo.

Molti di noi pensano che avere una pelle sen-sibile sia una sorta di maledizione, mentre inve-ce dovremmo considerarla come un dono pre-zioso. Una pelle sensibile puo essere molto bel-la, purche si viva in armonia con l’ambienteesterno. Bisogna mangiare gli alimenti che sonoadatti alla propria salute e a quella della pelle.Se non lo facciamo, l’aspetto esterno ne sara in-

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fluenzato.E cosı che l’universo usa la nostra va-nita per guidarci verso il benessere. Se ci com-portiamo in maniera corretta – in altre parole seci prendiamo cura della nostra salute – la nostrapelle sara radiosa, elastica, luminosa e splen-dente, quale che sia la sua sensibilita.Riten-go che coloro che, pur avendo un’alimenta-zione sbagliata, continuano ad avere un buonaspetto esteriore siano le persone piu sfortu-nate perche il loro personale barometro nonpuo essere usato come guida verso una salutemigliore.

Ci occuperemo adesso di tutti i cambiamentidella pelle, esaminandoli uno per volta. Comin-cero dal colore. Va tenuto presente, prima diiniziare, che quando parlo di pelle bianca, ne-ra o gialla non mi sto riferendo ai colori dellapelle delle diverse razze, ma ai cambiamenti delcolore della pelle all’interno di ogni gruppo raz-ziale. E evidente che non esistono persone conla pelle veramente bianca, ma nel gruppo cauca-sico esistono persone con la pelle piu bianca dialtre. La stessa cosa vale per gli asiatici, gli afri-cani, gli ispanici, gli indiani d’America, i popolidel Mediterraneo e tutti gli altri. Anche in que-sto caso, dobbiamo prendere in considerazionele singole persone per capire se la pelle e sana ose presenta delle modificazioni cromatiche cherimandano a modificazioni interne.

8.1 I colori della pelle

Poiche la maggior parte della gente copre qua-si tutta la propria pelle, mi limitero a parlaredel colore del volto.Se osservate cambiamen-ti nella pigmentazione, controllate il meridia-no (si veda il capitolo 3)che attraversa quellaregione del corpo. In generale, comunque, lespiegazioni relative a ogni colore che sarannodate piu avanti corrisponderanno anche ad altreparti del corpo. Il rosso, per esempio, e collega-to al cuore e indica un eccesso di influenze yinnella vita della persona. Un arrossamento ec-cessivo sul meridiano della milza, per esempio,puo indicare il consumo di troppe sostanze yin,quali zuccheri, frutta, succhi di frutta e alcool, euna deficienza di minerrali.

Rosso Il colore rosso, soprattutto sul volto, edirettamente collegato al cuore e all’appa-rato circolatorio. Il colore rosso della pel-le e causato dalla dilatazione dei capilla-ri. Il sangue affluisce nell’area e determi-na in superficie un cambiamento del co-lore, che si avvicina a quello del sangue.Qualsiasi fattore che accelera l’attivita car-diaca – uno spavento improvviso, una sen-sazione di imbarazzo, una risata o anchel’attivita fisica – aumenta anche la circola-zione e puo provocare rossore cutaneo. Intermini generali, il cibo piu yin causa unarrossarmento cronico della pelle, perchelo yin provoca un’espansione dei capillariperiferici. Percio dolciumi, alcool, moltespezie, cosı come esperienze emotivamen-te molto coinvolgenti (piangere, ridere, ur-lare) e l’imbarazzo improvviso sono ge-neralmente piu yin e, quindi, influenzanomaggiormente la circolazione periferica.

Anche le cose yang possono accelerareil battito cardiaco e la circolazione. Unesempio efficace e costituito dall’attivita fi-sica che e yang e causa percio una con-trazione muscolare e un’accelerazione delbattito cardiaco. Di fronte a un volto di co-lor rosso, dobbiamo quindi chiederci se lacausa e yin o yang. Se la causa e yang ilrossore scompare appena la persona si raf-fredda e la circolazione torna ai ritmi nor-mali; nell’altro caso il rossore e invece cro-nico ed e probabilmente collegato al con-sumo di dolci, di frutta, di succhi di frutta,di spezie e di alcool.

Bianco Una pelle bianca o molto pallida ha unrapporto diretto con i polmoni e con l’in-testino crasso. Se i polmoni sono conge-stionati o troppo rigidi, si verifica un bloc-co circolatorio che fa impallidire la pelle.Se una persona riceve unoshock, o soffredi una malattia polmonare cronica o di di-sturbi circolatori la pelle diventa piu bian-ca. Tutti questi sintomi rimandano a un di-sturbo polmonare e bronchiale. I polmonisono particolarmente sensibili al fumo e alconsumo eccessivo di grassi.Un’alimen-tazione ricca di grassi e di colesterolo ri-

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duce la capacita di trasporto dell’ossige-no nel sangue. Una pelle pallida indica an-che livelli bassi di emoglobina, la proteinache si occupa del trasporto di ossigeno e diferro nel sangue.

I disordini intestinali, compresa la stiti-chezza cronica, provocano un ristagno disangue nel tratto intestinale. Questa man-canza di circolazione nell’intestino dimi-nuisce l’afflusso sanguigno alle altre par-ti del corpo, compresi i polmoni, e puoprovocare biancore o pallore cutaneo.

Giallo Il colorito giallastro e collegato al fega-to e alla cistifellea. La bile e le altre secre-zioni epatiche provocano un ingiallimentodi pelle e occhi. L’itterizia, naturalmen-te, e l’esempio piu evidente di un distur-bo epatico che provoca un ingiallimentocutaneo.

Marrone In linea di massima, il marrone e col-legato ai reni. Se i reni non funziona-no bene, il sangue tende a diventare piuscuro. Questo colore si trasferisce poi sul-la pelle, soprattutto nell’area subocula-re e nella parte superiore delle guance.Un colore marrone intorno al dorso nasalee sintomo di disturbi negli organi centrali,in particolare nello stomaco, nella milza,nel pancreas, e di un consumo eccessivo dialimenti yin.

Blu Il colore blu e collegato allo stomaco e alfegato, alla milza e al pancreas. Esso si ri-leva spesso sulle tempie, sul dorso nasalee nella pelle che circonda l’occhio. Que-ste aree corrispondono a fegato e milza.Una sfumatura blu indica che la circola-zione e carente in entrambi gli organi che,a causa di cio, sono eccessivamente fred-di e stagnanti. In questo casoe necessa-rio aumentare le influenze yang, pratica-re l’ Ohashiatsu e in generale aumentarel’esercizio fisico.

8.2 Nei e voglie

Nei di colore scuro o voglie sono spesso pre-senti sul volto o in altre parti del corpo. Questemacchie sono a volte congenite, altre, invece,compaiono successivamente nel corso della vi-ta. Ritengo si tratti di un sistema per elimina-re tossine dal corpo. A volte queste macchie simanifestano lungo i meridiani. Esse sono cau-sate dal consumo di quantita eccessive di car-boidrati, di grassi e di proteine. Per capire qua-le attivita e stata colpita controllate il meridia-no sul quale la macchia e comparsa. In linea dimassima, esso sara leggermente piu debole de-gli altri e dovrebbe percio essere adeguatamentetrattato.

8.3 Pelle grassa o untuosa

Una pelle sana dovrebbe avere uno strato seba-ceo molto sottile. La pelle metabolizza la vita-minaD combinando luce solare e grassi (l’olioe grasso allo stato liquido).Poiche la vitaminaD a essenziale alla salute,una modesta quantita di grasso sulla pelle e se-gno di un metabolismo ben funzionante. Mol-ti di noi, tuttavia, non si preoccupano di unamodesta presenza di grassi nella pelle. Il cruc-cio principale riguarda, invece, la presenza diquantita eccessive di grasso nell’epidermide.

Una pelle troppo grassae conseguente a unconsumo eccessivo di olii, di grassi e di ali-menti di origine animale. Il termine “eccesso”e, evidentemente, un termine relativo. Se ave-te la pelle grassa, state assumendo quantita diolii e di grassi superiori a quelle richieste dallavostra costituzione e dal vostro stato di salute.Una pelle grassa fa pensare anche a una de-bolezza nel fegato, nella cistifellea, nel cuoreo nel pancreas.

Fegato e cistifellea trasformano i grassi e gliolii attraverso gli acidi biliari. Quando il fegatoe congestionato dai grassi, la sua efficienza di-minuisce. I grassi e gli olii aumentano il tassodi colesterolo nel sangue che, a sua volta, ap-pesantisce il cuore provocando l’aterosclerosi.

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Inoltre, e stato scientificamente dimostrato chei grassi impediscono un metabolismo ottima-le degli zuccheri da parte delle cellule e cheessi sono i principali responsabili del diabetedell’eta adulta. Il grasso infatti si accumulaintorno alle cellule e impedisce che il glucosiopenetri oltre la membrana cellulare all’inter-no della cellula stessa dove verrebbe trasfor-mato in combustibile necessario al metabo-lismo cellulare. Un eccesso di grassi, percio,appesantisce il pancreas riducendo l’efficienzainsulinica per cui il pancreas deve affaticarsi dipiu per produrre quantita maggiori di insulinanecessaria alle cellule come carburante.

Vi suggerisco di controllare il volto e il corpoper individuare i meridiani o punti diagnosticimaggiormente colpiti dall’assunzione di grassie di olii. Se la pelle del naso e piu grassa diquella del resto del volto ci sono problemi a li-vello cardiaco. Se invece la parte piu grassa e lafronte, gli organi da trattare sono fegato e inte-stino; se la parte piu grassa sono le guance sonoi polmoni ad essere appesantiti dall’eccesso digrassi. Infine, se le parti piu grasse sono il men-to e la zona intorno alla bocca, sono coinvoltil’intestino e gli organi sessuali.

8.4 Acne

I brufoli si manifestano quasi sempre sulla partesuperiore del corpo, soprattutto su volto, spal-le, schiena e torace. Ritengo che questa loca-lizzazione dipenda dal fatto che essi sono un fe-nomeno essenzialmente yin. Ricorderete che laparte superiore del corpo e yin mentre quella in-feriore e yangGli elementi yin si espandono esalgono verso la periferia. Gli elementi yang,al contrario, si contraggono e scendono versoil centro. Zuccheri e grassi sono yin e pro-vocano espansione o crescita di tutte le cose.Zuccheri, grassi e proteine sono essenziali al-la vita di ogni essere umano, ma queste sostan-ze nutritive devono essere consumate in quan-tita limitate. Quando si superano questi limiti,l’eccesso deve essere immagazzinato o elimina-to. Uno dei sistemi con cui il corpo si libera diquesti eccessi e l’eliminazione attraverso i pori

cutanei.

Un trattamento dell’acne richiede in primoluogo l’eliminazione di tutti gli zuccheri raf-finati e dei grassi. Un soggetto affetto da acnenon dovrebbe assolutamente mangiare alimentida fast foodperche essi contengono troppo sa-le e grassi. La combinazione di grassi e sale eestremamente nociva perche il sale provoca unacontrazione dei reni, riducendone quindi la ca-pacita di depurazione e di filtraggio del sangue.Quando i reni non riescono piu a depurare ade-guatamente il sangue, le tossine si diffondononei tessuti di tutto il corpo e si trasformano ra-pidamente in foruncoli. Ricordate che i grassisono di difficile digestione a causa dei forti lega-mi molecolari esistenti fra i loro componenti. Inconseguenza a cio piccoli globuli di grassi viag-giano nel sangue. Essendo yin, essi risalgonoil corpo e infine compaiono sul volto o in qual-che altra area yin della pelle formando i brufoli.Quando l’acne si manifesta sul volto la dia-gnosi orientale vi permette di risalire agli or-gani e ai meridiani piu colpiti. I foruncoli sul-le guance indicano disturbi polmonari, quellisul mento disturbi degli organi sessuali, quel-li sulla fronte disturbi epatici e intestinali equelli sul naso, infine, disturbi cardiaci.

Anche lo stress causa queste eruzioni cuta-nee. Anche in questo caso sono coinvolti i renipoiche lo stress colpisce direttamente questi or-gani e la loro funzione riducendone le capacitadi filtraggio del sangue.

La persona affetta da acne dovrebbe mangiarealimenti alcalini, masticare accuratamente, fa-re molta attivita fisica per incrementare il meta-bolismo e la circolazione e ridurre il consumodi grassi, di zuccheri, di olii e di proteine. Inquesto modo e molto facile liberarsi dell’acne.

8.5 Eczema

L’eczema e un’eruzione cutanea che, a volte,puo diffondersi su superfici cutanee abbastan-za estese. Esso provoca secchezza, squamositae irregolarita dell’epidermide e, in alcuni casi,anche emissione di muco. Molte persone sof-

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frono di eczema e non riescono a liberarsene fa-cilmente. Eppurel’eczema, cosı come l’acne,puo essere guarito facilmente e rapidamen-te limitandosi a condurre una vita conformeai propri limiti . La causa dell’eczema risiedenelle funzioni fisiologiche di eliminazione e dicircolazione.

Se assumiamo quantita di tossine superiori aquelle che il nostro organismo e in grado di eli-minare, esse, evidentemente, si accumulerannonel sangue. Anche la circolazione verra ridotta,determinando un accumulo di tossine, soprat-tutto di grassi e di olii, nei tessuti sottocutanei.Qualunque antigene presente nell’ambiente – ilpelo dei gatti, il polline, l’inquinamento, ecc. –puo a quel punto scatenare una reazione che eragia in agguato. In questi casi, l’antigene agiscecome il detonatore che fa esplodere la dinamitegia predisposta per l’esplosione.

La cura dell’eczema richiede la riduzionedrastica, o l’eliminazione, di tutti gli zuccheriraffinati, dei grassi, del colesterolo e degli ali-menti industriali, in particolare quelli contenen-ti additivi chimici. Bisogna anche ridurre il sa-le che, consumato in quantita eccessive, ridu-ce l’efficienza renale e intestinale che provocaa sua volta l’accumulo di tossine nel sangue esviluppa l’eczema.

8.6 Macchie scure e lentiggini

Le macchie scure,soprattutto quelle che com-paiono sulle mani degli anziani, sono causateda una ridotto funzionalit a epatica. Le mac-chie di color marrone che a volte compaionosulle mani in corrispondenza di meridiani speci-fici indicano che alcuni organi e i meridiani cor-rispondenti sono appesantiti. Esse sono causateda un consumo eccessivo di grassi e di zuccheri.

Le lentiggini sono un fenomeno tipicamenteinfantile e derivano da un consumo eccessivo dizuccheri e di frutta. L’assunzione di caramelle,di bevande gasate e di altri dolciumi si riducenell’eta adulta e percio anche le lentiggini scom-paiono gradualmente. Il sole, pur non essendoil vero “responsabile” delle lentiggini, puo fun-

zionare comunque da detonatore nei soggetti giapredisposti.

8.7 Pelle flaccida

Spesso le persone di mezza eta e quelle anzianehanno una pelle pastosa e molliccia dall’aspettovagamente simile a quello del formaggio.Que-sta caratteristica e dovuta a una consistenteriduzione dell’ossigenazione in tessuti e orga-ni particolari . Prendete nota delle aree in cui simanifesta questo fenomeno.Vi consiglio di individuare con la diagnosiorientale gli organi e i meridiani che sonoparticolarmente coinvolti.

8.8 I capelli

Secondo la diagnosi orientale i peli che ricopro-no il corpo sono direttamente e causalmente col-legati ai peli che si trovano all’interno del cor-po, e in particolare a quei sottili peli chiamatici-glia che ricoprono l’esofago e il tratto digerente.Durante i nove mesi di gestazione il feto vienenutrito attraverso il sangue materno; per questomotivo il suo tratto digerente e funzionalmenteinattivo, nonostante esso si stia attivamente svi-luppando insieme al resto del suo corpo. Pernove mesi il bambino produce una sorta di pelosoffice e lanuginoso chiamato appuntolanugineche ne ricopre l’intero corpo; nel frattempo sisviluppano anche le sottili ciglia interne.

Sia la lanugine sia le prime ciglia si perdonosubito dopo la nascita; le ciglia vengono infattieliminate insieme al meconio – il contenuto in-testinale del feto composto da liquido amnioti-co e da cellule morte – mentre la lanugine vieneinghiottita dal feto durante la gestazione.

L’eliminazione delle ciglia e dei peli esterniavviene contemporaneamente. Il neonato per-de questa peluria mentre peli nuovi, piu robusticominciano a crescere sia all’interno sia all’e-sterno del corpo. Per il neonato si tratta di unprocesso salutare, di uno stadio della crescita at-traverso il quale egli si adatta all’ambiente. Cio

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che intendo sottolineare e chela crescita dei pe-li avviene in maniera naturale e attraverso unprocesso coordinato fra i peli interni e quelliesterni del corpo.

Nella medicina orientale si ritiene che la cre-scita e la salute dei capelli siano controllate dal-l’energia del rene, del fegato e del polmone.Quantita e qualita dei nostri capelli sono stret-tamente dipendenti dal nostro stato generale disalute. Questa affermazione e comprovata dalfatto che le persone sottoposte a chemioterapiaperdono i capelli. Questo trattamento, che e tos-sico per tutte le cellule, danneggia in particola-re i reni i quali, a causa del loro indebolimen-to, non riescono piu a rifornire adeguatamentedi energiaKi il resto del corpo. Le parti nonessenziali alla vita, per esempio i capelli, sonoquelle che ricevono meno nutrimento e perciocadono.

I metalli pesanti e i veleni chimici danneg-giano il fegato e provocano anch’essi la cadu-ta dei capelli. Queste tossine sono nocive siaper il fegato sia per i reni, che faticano moltoad eliminarle dal corpo. In questo modo, esseinfluenzano la qualita e la crescita dei capelli.

Le alghe, in particolare la famiglia deifuchi(o alghekelp), possono essere di valido aiutonell’eliminazione dei metalli pesanti e dei ve-leni chimici. Studi scientifici hanno dimostratoche l’alginato di sodio– un componente di mol-tissime alghe – si lega con i metalli pesanti e congli inquinanti chimici e li filtra dai tessuti. Dopoaver formato legami chimici con queste tossine,questa sostanza le trasporta nell’intestino doveesse possono essere eliminate dall’organismo.

Anche i turbamenti emotivi possono indebo-lire i capelli, favorirne la caduta o cambiarne ilcolore. Durante le sue ricerche d’avanguardiain Canada, Hans Selye ha recentemente scoper-to che lo stress, o la paura, danneggia i reni. Lamedicina orientale afferma questa verita da tre-mila anni. La paura, l’emozione associata aireni, e deleteria per questi preziosissimi or-gani. Le emozioni negative, quali la tristezza,la rabbia, la paura o lo stress cronico, reca-no danno anche alle ghiandole surrenali, po-ste sul polo superiore di ciascun rene. Perio-

di prolungati di stress rendono iperattive e af-faticano le ghiandole surrenali indebolendole ecausano infine una riduzione della loro attivita(ipoattivita). Tutto cio danneggia ulteriormen-te l’energia dei reni. Percio, lo stress emotivo,danneggiando i reni, potrebbe provocare la ca-duta dei capelli. L’energia dei reni nutre gli or-gani sessuali. I capelli, essendo governati daireni, sono sempre stati associati agli organi ses-suali nella medicina orientale. L’osservazionedei capelli di una persona vi permette nello stes-so tempo di penetrare anche nella salute e nel-l’energia dei suoi organi sessuali.Nella tradi-zione le donne con chiome rigogliose e lucentisono sempre state considerate capaci di met-tere al mondo figli sani. Anche negli uominiuna capigliatura robusta era considerata se-gno di fegato, di reni e di organi sessuali inbuona salute.Credo che le persone con le doppie punte o con icapelli fragili soffrano di debolezza renale o de-gli organi sessuali. Le doppie punterappresen-tano una condizione yin: il capello si divide al-la punta mentre dovrebbe rimanere unito o con-tratto. La causa va ricercata in un’alimentazionee in uno stile di vita troppo yin. Questa condi-zione puo essere provocata anche da un consu-mo eccessivo di prodotti chimici sia medicina-li sia stupefacenti. La fragilita dei capelli puoderivare da un consumo eccessivo di sale o dialimenti di origine animale; in entrambi i casi,comunque, c’e un deficit di energia nei reni. Lafragilita dei capelli e dovuta anche a un’insuf-ficienza di minerali, specialmente di iodio, chepuo essere facilmente compensata aumentandoil consumo di alghe e verdure.

Le condizioni dei peli esterni al corpo indi-cano anche quelle dei sottili peli interni al cor-po. Se i capelli sono spezzati e fragili lo sonoanche le ciglia nei polmoni e nell’intestino. Senel corso della vita c’e una crescita di peli insiti anomali, sappiamo che un processo similesta avvenendo anche all’interno del corpo. Peresempio, a molte donne crescono i baffi. L’a-rea intorno alla bocca e collegata al tratto di-gerente e agli organi sessuali. Sappiamo, per-cio, che in queste parti del corpo ci sono trop-pe ciglia e che quindi l’accumulazione di mucoha raggiunto proporzioni elevate. Livelli eleva-

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ti di proteine e di muco hanno determinato lacrescita di peli nel tratto digerente e negli or-gani sessuali che si rivela poi all’esterno in unacrescita di peli in particolari punti diagnostici.Se una donna ha i baffi pronunciati, e probabileche essa soffra di disturbi degli organi sessualio del ciclo mestruale, compresi la sindrome pre-mestruale ed eventuali fibrocisti. Ogniqualvol-ta una persona modifica le proprie abitudini ali-mentari, la incoraggio sempre a prestare moltaattenzione ai cambiamenti che riguardano i ca-pelli. A volte una dieta puo sembrare giusta dalpunto di vista teorico, ma rivelarsi assai danno-sa dal punto di vista fisiologico. In questo casoi capelli possono dirci molte cose sugli effettidell’alimentazione sulla nostra vita.

8.9 Calvizie

A mio avvisouna delle cause della calvizieel’eccessivo consumo di liquidi. Ogni capello eposto in un follicolo, o bulbo pilifero, che con-tiene sebo. Quando il consumo di liquidi superale capacita renali di trattarli, essi determinanoun’espansione del bulbo pilifero che, a sua vol-ta, provoca la caduta del capello. Chi ha capel-li sottili o soffre di calvizie dovrebbe ridurre ilconsumo di liquidi e occuparsi con grande curadei propri reni.

La calvizie solitamente si manifesta in areeparticolari del capo: sulla parte anteriore o suquella posteriore del cuoio capelluto.Se la cal-vizie si manifesta sulla parte frontale la cau-sae generalmente il consumo eccessivo di so-stanze yin, soprattutto bevande gasate, suc-chi di frutta e alcool. Se invece la calvizie sisviluppa sulla parte posteriore o al centro dellatesta l’origine e yang, vale a dire un abuso di sa-le, di carni rosse, di uova, di formaggi stagionatie di pollo.

La canizie viene generalmente messa in re-lazione con lo stress eccessivo. In Occidente sidice spesso: “Questo problema mi ha fatto veni-re i capelli bianchi”. Come ho gia detto lo stressdanneggia i reni e quindi ha effetti negativi sullasalute dei capelli. Cio vale anche per il consu-mo eccessivo di sale, che provoca la contrazio-

ne renale e blocca il salutare flusso di sostan-ze nutritive che normalmente raggiungerebbe icapelli.

Anche la barba puo essere segno di for-za. Uomini con robuste basette, per esempio,hanno fegato e cistifellea in ottime condizio-ni. Il meridiano della cistifellea percorre la par-te posteriore dell’orecchio e l’attaccatura late-rale dei capelli, favorendo in questa regione lacrescita di peli piu robusti e lucidi. In un uomobaffi robusti possono indicare un’attivita costi-tuzionalmente robusta dell’apparato digerente edi quello sessuale.

In generale,in un uomo la barba aumentail carattere yang, mentre la rasatura lo fa di-ventare piu yin. Alcuni uomini hanno un aspet-to migliore con la barba, mentre altri non do-vrebbero mai portarla. Penso che l’attore KirkDouglas, per esempio, sarebbe terribile con labarba, soprattutto perche il suo volto ha gia ca-ratteristiche spiccatamente yang. Con la barbala sua energia yang sarebbe eccessiva e il suoaspetto ne risentirebbe negativamente. Credoinvece che il volto di Napoleone sarebbe statopiu attraente con la barba nonostante l’impera-trice Giuseppina non sembrasse preoccuparsenemolto.

Peli e pelle ci rivelano molto della nostra sa-lute e delle nostre energie e debolezze costitu-zionali. Sia gli uni che l’altra possono pero mi-gliorare in maniera sensazionale se ci si prendecura della propria vita, del proprio corpo, del-la salute e, in particolare, dei diversi meridiani.Dovremmo osservare il nostro corpo per sco-prirvi il segreto della nostra vita. Esso e unaguida costante che ci offre la possibilita di tra-sformare le nostre debolezze in punti di forzae le nostre parti meno attraenti nella bellezzanaturale che vive dentro ognuno di noi.

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Capitolo 9Un programma per migliorare la salute

9.1 Il cibo per ottenerebenessere e felicita

Sarebbe impossibile prescrivere una dieta adat-ta a tutti. Le diete favoriscono troppo spesso unsenso di colpa e di autocritica. Pero l’alimen-tazione prevalentemente seguita al giorno d’og-gi e cosı poco salutare che, in via teorica, tut-ti potrebbero trarre benefici semplicemente ap-plicando alcuni miglioramenti dettati dal buonsenso.

Piu avanti troverete alcuni miei consigli ali-mentari generali divisi in due gruppi. Il primocomprende alcune ragionevoli raccomandazioniintese a promuovere salute, vitalita e longevita.

La seconda serie di consigli si basa sullaleg-ge dei Cinque Elementio Cinque Trasformazio-ni. Ogni elemento delle Cinque Trasforma-zioni possiede un particolare gruppo di ali-menti che rafforzano le funzioni del gruppodi organi corrispondente. Se, dopo la letturadi questo libro, vi renderete conto che qualcu-no dei vostri organi non funziona adeguatamen-te, potete cominciare ad aumentare il consumodegli alimenti raccomandati per quel particola-re elemento all’interno della legge delle CinqueTrasformazioni. Cio rafforzera la funzionalitadegli organi e i relativi meridiani, favorendo ilripristino di condizioni di salute e di benessere.

Vi raccomando soprattutto di variare mol-to la vostra alimentazionee di non fraintende-re il consiglio appena dato concentrandovi so-lo su un particolare elemento delle Cinque Tra-

sformazioni.E necessario nutrire tutti gli organidel nostro corpo e quindi consumare una grandevarieta di alimenti con sapori diversi. I consi-gli che seguono sono delle istruzioni di carat-tere generale volte a incrementare l’inserirnen-to di alimenti che vi aiuteranno a rafforzare lafunzione degli organi che in un momento parti-colare non funzionano bene. Queste istruzionidevono essere comunque associate alla consu-lenza qualificata di un medico o di un espertoconsulente di medicina olistica, o di entrambi.

9.1.1 Criteri generali di alimentazione

1. Siate grati di tutto il cibo che giunge al-la vostra tavola. Il cibo ci arriva come undono del “Dispensatore della vita”. Rice-vetelo con umilta e con gratitudine.Essovi viene offerto come sostegno alla vo-stra vita terrena e per aiutarvi a realiz-zare i vostri sogni piu cari. Per fortuna,o purtroppo (chissa!), io nacqui durante laseconda guerra mondiale e trascorsi la miainfanzia e la mia adolescenza nella provin-cia di Hiroshima, in Giappone. Ho perciopersonalmente sperimentato la validita diquesta affermazione. Quando si riceve delcibo, esso ci viene dato con amore ed a unabenedizione dell’universo.

2. Mangiate alimenti integrali. Gli esseriumani, come le stelle, le piante e gli albe-ri sono un prodotto della natura. Siamo inun rapporto di unita con la terra; i suoi mi-nerali fluiscono nel nostro sangue. Siamo

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in un rapporto di unita anche con le pian-te: le loro sostanze nutritive, infatti, favo-riscono il metabolismo cellulare e le lorofibre ci aiutano ad eliminare i rifiuti indesi-derati. Siamo in un rapporto di unita con lapioggia poiche il nostro corpo e formato inmassima parte d’acqua. Siamo in un rap-porto di unita con il sole poiche i suoi rag-gi generano ogni forma di vita sulla terra.Evitate alimenti che siano stati svuotati delloro contenuto nutritivo o che siano staticosı pesantemente trattati da aver comple-tamente perso le proprie caratteristiche na-turali. Mangiate alimenti integrali, fre-schi, non trattati e, possibilmente, biolo-gici. Essi vi forniranno l’apporto ottima-le di energia e di nutrimento e vi aiuteran-no anche ad evitare le indesiderate sostan-ze chimiche che portano invece malattia esofferenza. Questi alimenti vi aiuteranno avivere con grande armonia.

Date la preferenza aicereali integrali –quali il riso integrale, il miglio, l’orzo,l’avena e il grano – e alle verdure fre-sche, soprattutto gli ortaggi a foglia ver-de, quali il cavolo verde, il cavolo riccio,le foglie di senape, l’insalata belga e ilcavolo cinese. I cereali integrali apporta-no molta energia – i carboidrati complessisono, infatti, il “carburante” piu efficace edenergetico per l’uomo – ma anche protei-ne, vitamine, minerali e fibra. Le verdurefresche sono miniere preziose di vitamine,di minerali e di fibra. Questi alimenti raf-forzano il sistema immunitario e gli organiassegnati all’eliminazione e ci fornisconoun’energia che dura nel tempo.

3. Masticate il cibo accuratamente. La ma-sticazione e una tappa fondamentale delladigestione. Gli uomini possono mangiaretutto purche il cibo sia prima accuratamen-te masticato. Se il cibo e ben masticato,esso puo essere adeguatamente digerito edeliminato.Il cibo parzialmente masticatonon viene digerito del tutto e determinadiversi disturbi digestivi e intestinali cheportano infelicit a e malattia. Per ottene-re salute, lucidita di pensiero e un’ottima

digestionemasticate ogni boccone dalle35 alle 50 volte. Una buona masticazionetiene in esercizio i muscoli della bocca, lamascella e il collo, aumentando cosı l’ap-porto di sangue al cervello, un organo che,come abbiamo gia visto, ha bisogno di unaquantita di ossigeno di trenta volte supe-riore a quella necessaria al resto del cor-po. Credo che un’accurata masticazionerafforzi anche la nostra intelligenza.

4. Evitate l’eccessivo consumo di grassi. Essisono l’elemento della nostra alimentazionequotidiana piu dannoso alla salute e la cuiazione cancerogena e stata dimostrata.Igrassi bloccano l’apporto di ossigeno esangue ai tessuti di tutto il corpo; le cel-lule, prive di ossigeno e di sangue, muo-iono, il corpo invecchia prematuramen-te, si manifestano malattie degenerative.Il consumo eccessivo di grassi causa can-cro, malattie cardiache, ipertensione arte-riosa, diabete dell’eta adulta, demenza se-nile precoce e infarto. Gli alimenti di origi-ne animale, soprattuttole carni rosse, i lat-ticini e le uova abbondano di grassi. Sia-te parchi nel consumo di questi alimenti,o evitateli completamente.

5. Mangiate alimenti prodotti localmente e distagione. Ognuno di noi vive in particola-ri aree climatiche cosı come le piante checrescono intorno a noi. Dovremmo usaresolo alimenti che vivono nelle nostre stessecondizioni climatiche. Gli abitanti dell’A-laska traggono maggior beneficio dal con-sumo di pesce o di grasso di balena piutto-sto che da quello di prodotti e frutti tropi-cali e viceversa. Cio e valido per tutti i cli-mi. Quando ci nutriamo dei prodotti natu-rali consumiamo l’energia che ha consenti-to la crescita di quelle piante, consumiamoil nostro stesso clima e tutte le energie cheinfluenzano la nostra vita quotidiana. Ciofacilita l’adattamento del nostro corpo aicambiamenti stagionali, al tempo e ai pro-blemi che dobbiamo affrontare nella no-stra vita quotidiana. Se non potete mangia-re alimenti prodotti localmente, mangiatecomunque alimenti prodotti all’incirca al-

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la vostra stessa latitudine.Cercate in ognicaso di evitare quegli alimenti che noncrescerebbero nel vostro clima.

6. Non mangiate troppo. Un’alimentazio-ne eccessiva danneggia l’organismo, fa in-grassare, appesantisce la digestione, favo-risce le malattie cardiache, intestinali edepatiche e offusca la lucidita mentale.

In Giappone siamo soliti dire chequandolo stomacoe un po’ vuoto la mentee “af-famata” di conoscenza. Se invece lo sto-maco e pieno, loe anche la mente. So-no convinto che mangiando meno avremomeno problemi di salute.

7. Non mangiate immediatamente prima dicoricarvi. E un fatto sufficientemente do-cumentato chedurante il sonno il corposi rigenera. Se abbiamo mangiato appe-na prima di andare a letto, naturalmentequesto processo non ha luogo. L’ener-gia che verrebbe impiegata a scopi ri-generativi viene invece usata nella dige-stione. Uno stomaco pieno impedisce ilsonno profondo e non ci fa riposare be-ne. Credo anche che uno stomaco pienoaumenti eccessivamente l’attivita onirica erenda infelici i nostri pensieri, influenzan-doci per tutto il giorno dopo, rendendocilenti e irritabili.

Questi sono i miei consigli per un’alimenta-zione salutare. Non sono rigidi; chiunque puoseguirli e trarne un grande beneficio.

9.1.2 La dieta e leCinque Trasformazioni

L’elemento fuoco:cuore e intestino tenue

Il cuore e l’intestino tenue vengono danneggiatidal consumo eccessivo di cibi piccantie dall’ec-cessiva presenza nel sangue di colesterolo e digrassi, che derivano da un’alimentazione riccadi alimenti animali. Chi ha il cuore e l’intestinotenue deboli dovrebbe ridurre o eliminare dallapropria alimentazione le carni rosse, le uova e

i latticini, tutti alimenti che fanno salire il tassodi colesterolo nel sangue e impediscono al cuo-re di ricevere la quantita adeguata di sangue edi ossigeno. Anche il consumo eccessivo di ci-bi troppo contrattivi o molto raffreddanti, correil sale, indebolisce il cuore e l’intestino tenue.Gli alimenti che rafforzano l’elemento fuocosono il grano, i cavolini di Bruxelles, i porri,l’erba cipollina, le lenticchie rosse, le fragolee i lamponi. Gli alimenti leggermente ama-ri, come il crescione, stimolano le funzioni delcuore e dell’intestino tenue.

Sono sufficienti piccole quantita di questi ali-menti, soprattutto se esse vengono assunte rego-larmente (in pratica settimanalmente). Dovrem-mo variare l’assortimento degli alimenti-fuoco.Affidarsi a un solo gruppo di sostanze producecomunque gravi squilibri e alla lunga puo cau-sare malattie. Dovremmo cercare di mangiarequesti alimenti nella loro stagione, poiche e fon-damentale vivere in armonia con l’ambiente econ il clima.

Le fragole, per esempio, non si trovano d’in-verno per una ragione ben precisa: esse sonofrutti primaverili e destinati quindi a integrarel’alimentazione degli uomini in un detenninatoperiodo dell’anno.

Anche un atteggiamento ottimista nei con-fronti della vita rafforza le funzioni del cuo-re e dell’intestino tenue. Fiducia e gratitudine,infatti, stimolano la gioia.

L’elemento terra:stomaco e milza

Milza e stomaco patiscono il consumo del-lo zucchero raffinato e dei cibi molto acidi.Le bevande troppo dolcificate danneggiano lamilza.

Per contro, i cibi che hanno un gusto legger-mente dolce rafforzano la funzionalita splenica.Nel regno vegetale, gli alimenti piu salutari perla milza sono il melopopone e la zucca; fra i ce-reali il miglio. Chi soffre di disturbi alla milza oallo stomaco dovrebbe abbondare nel consumodi questi alimenti.

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I minerali sono essenziali al sano funziona-mento dell’elemento terra. Tutti gli alimentivegetali, poiche contengono minerali, rafforza-no le funzioni di stomaco, milza e pancreas.Il cavolo riccio si rivela particolarmente utile acausa del suo elevato contenuto di minerali, esoprattutto di calcio.

Un’attenta masticazione del cibo e l’insaliva-zione rafforzano ulteriormente l’elemento terra.La saliva e molto alcalina, lo stomaco invecemolto acido. Il cibo accuratamente masticato econ molta saliva arriva nello stomaco e tamponagli acidi gastrici, riequilibrando cosı l’ambien-te gastrico. I cibi piccanti o acidi non masti-cati rendono l’ambiente gastrico molto acido ecausano bruciori di stomaco, gastralgia e, infine,l’ulcera.

L’elemento metallo:polmoni e intestino crasso

L’elemento metallo viene rafforzato dalriso integralee da moltiortaggi comuni, qualiil cavolo, il cavolfiore, il sedano, il cetriolo,il crescione d’acqua, le rape, le radici ele cipolle. La medicina orientale attribuisceun valore terapeutico per i polmoni e perl’intestino crasso alla radice di zenzeroe didaikon, all’aglio e alle foglie di senape. Anchequantita modeste di sapori piccanti favorisconoil miglioramento delle funzioni polmonari edell’intestino crasso.

Gli esercizi di tipo aerobico, quali le pas-seggiate a piedi e in bicicletta, rafforzano siai polmoni sia l’intestino crasso.(Si veda il pa-ragrafo sugli esercizi sui meridiani piu avanti inquesto stesso capitolo). In generale la fibra aiu-ta l’intero tratto intestinale aumentando il tem-po di transito e facilitando l’espulsione dei vec-chi rifiuti dall’organismo. Tutti i cereali integra-li e le verdure, poiche contengono fibra, aiuta-no e favoriscono il funzionamento dell’intestinocrasso.

Gli alimenti di origine animale, al contrario,e soprattutto le carni rosse, appesantiscono l’in-testino e rendono la digestione piu difficile.Igrassi, in particolar modo quelli provenien-

ti dalle carni rosse, dalle uova e dai formag-gi stagionati, costituiscono la principale cau-sa del cancro al colon. Le carni rosse sonoestrernarnente difficili da digerire soprattut-to perche non possono essere accuratamentemasticate nella bocca e sicuramente non ven-gono scomposte nel tratto intestinale. Chi hadisturbi all’intestino crasso dovrebbe evita-re gli alimenti difficili da digerire e in primoluogo la carne.

I polmoni sono molto sensibili ai latticini eagli olii . I fritti, il latte, lo yogurt e tutti gli al-tri alimenti grassi o oleosi intasano gli alveolipolmonari, impedendo una piena ossigenazionedei polmoni. Per migliorare la salute dei polmo-ni la dieta deve essere povera di olio e di gras-si. Se soffrite di tosse, dovreste evitare il pesceazzurro, le sardine e gli sgombri.

L’elemento acqua:reni e vescica

I legumi e modeste quantita di sale rafforzanola funzione renale. Quantita eccessive di sale,tuttavia, indeboliscono i reni e favoriscono l’i-pertensione arteriosa. Il consumo di sale, per-cio, dovrebbe essere sempre modesto. Tutti ilegumi contribuiscono a tonificare e a rafforzarele funzioni renali, ma fra questi gliazuki1 sonoeccezionali.

L’orzo e il grano saraceno sono i cerealipiu salutari per i reni, mentre tutte le alghe– soprattutto le kombu, le hijki, le wakami ele nori – migliorano la funzionalit a renale.Se i vostri reni sono affaticati, provate con laradice di zenzeroche puo essere consumata co-me infuso, come verdura oppure applicata comeimpacco.

L’elemento legno:fegato e cistifellea

Quantita eccessive di alimenti grassi, di lipi-di, di colesterolo e di alcool danneggiano sia ilfegato sia la cistifellea.

1piccoli fagioli rossi giapponesi, n.d.t.

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I calcoli alla cistifellea provocano di solito undolore lancinante nella parte inferiore del tora-ce. In questi casi, nonostante i calcoli possa-no essere espulsi con metodi naturali, si procedespesso all’asportazione chirurgica, dell’organo.In realt a i calcoli possono essere sciolti nel-la stessa cistifellea seguendo una dieta moltopovera di grassi e di colesterolo che, abbas-sando il tasso di colesterolo presente nell’or-gano, riequilibra il rapporto tra acidi e co-lesterolo a favore dei primi. Questo processodeve essere pero sottoposto alla supervisione diun esperto medico o di un dietologo che siano ingrado di determinare una dieta che, pur abbas-sando sufficientemente il livello di colesterolonel sangue, non elimini da essa altre fondamen-tali sostanze nutritive. In ogni caso il correttoapporto di tutte le sostanze nutritive necessariea una perfetta salute e garantito da un’alimenta-zione basata sui cereali integrali, su una grandevarieta di verdure, di legumi, di alghe e di pesce.

9.2 Esercizi per la salutee la serenita

Come abbiamo gia visto nel terzo capitolo, lacondizione dei meridiani si riflette direttamen-te sul benessere psicofisico. In termini moltopratici, possiamo notare che la qualita della no-stra vita dipende dalla quantita costante di ener-gia che abbiamo a disposizione. Non dovremmopero occuparci solo di questo elemento, ma an-che della distribuzione dell’energia nei diversimeridiani.

Tutte le condizioni emotive, alimentari ed esi-stenziali influenzano il flusso di energia nel cor-po. Eventuali squilibri e blocchi energetici pos-sono pero essere corretti modificando le nostreabitudini alimentari e praticando regolarmentealcuni esercizi sui meridiani.

Piu avanti troverete una serie di esercizi ap-positamente studiati per migliorare il flusso dienergia Ki nei meridiani. Questi esercizi, cheio insegno ai miei corsi, migliorano le funzionidegli organi collegati ai meridiani e rafforzanoanche i fattori psicologici ed emotivi associa-

ti a ciascun meridiano. La loro esecuzione viconsente anche di eseguire la diagnosi dei vo-stri meridiani. Se in un particolare meridianoc’e una condizione di ristagno del flusso ener-getico, essa si manifestera come rigidita o comeresistenza all’esercizio. Al contrario, movimen-ti elastici e flessibili rivelano un buon flusso diKi e un funzionamento corretto del meridiano.

Respirate a fondo e con regolarita durante l’e-secuzione di ogni esercizio. Cercate di essere ri-lassati e in armonia nel corso dell’esercizio.Inogni esercizio, dopo aver raggiunto il puntodi massima estensione, conservate la posizio-ne per tre respiri e poi rilassatevi. Provatea vedere e a sentire il flusso di energia lungoi meridiani che state esercitando. Ricordatevisoprattutto di non forzare le possibilita del vo-stro corpo e di non andare oltre il punto che viconsente un’agevole esecuzione dell’esercizio.Eseguite questi esercizi con delicatezza e deci-sione. La loro esecuzione regolare aumenterarapidamente la vostra flessibilita e migliorera intermini consistenti la vostra salute; percio nonabbiate fretta e siate pazienti con voi stessi.

9.2.1 I meridiani del polmone edell’intestino crasso

Mettete le mani dietro la schiena. Incrociatele,la mano sinistra sopra la destra, e tenetele insie-me con i pollici. Piegatevi in avanti sollevan-do le braccia in alto piu che potete. Conservatequesta posizione, rilassate la muscolatura e fatedue respiri. Nella stessa posizione cercate di vi-sualizzare l’energia Ki che scorre nel vostro cor-po dalla testa ai piedi, soprattutto attraverso lespalle, il petto e le braccia.E probabile che per-cepiate una certa tensione nel torace, nelle spal-le e nella parte posteriore delle gambe. Rilassa-tevi completamente. Questo esercizio distendei meridiani dell’intestino crasso e del polmone.Ripetetelo per tre o quattro volte, oppure fincheriuscite a farlo senza sforzo.

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Figura 9.1: Meridiani del polmone e dell’intestinocrasso.

Figura 9.2:Meridiani dello stomaco e della milza.

9.2.2 I meridiani dello stomaco e dellamilza

Inginocchiatevi sul pavimento con i glutei ap-poggiati sui talloni. Unite le mani e sollevatelesopra la testa il piu in alto possibile. Lentamen-te piegate il corpo all’indietro fino a poggiare laschiena sul pavimento. Mantenete questa posi-zione per il tempo corrispondente a due respirie poi ritornate alla posizione di partenza. Poteteeseguire questo esercizio anche con i palmi ri-volti verso il soffitto. Si tratta di un esercizio ec-cezionale per i meridiani dello stomaco e dellamilza. Ripetetelo per tre o quattro volte oppurefinche riuscite a farlo senza sforzo.

9.2.3 I meridiani del cuore edell’intestino tenue

Figura 9.3: Meridiani del cuore e dell’intestinotenue.

Sedetevi sul pavimento. Unite le piante deipiedi e piegate e allargate le ginocchia in mo-do da avvicinare il piu possibile i piedi al corpo.Tenete i piedi con le mani. Mettete i gomiti sul-le ginocchia e cercare di avvicinare la testa al-le dita del piede. Contemporaneamente cercateanche di toccare il pavimento con le ginocchia.Idealmente dovreste essere capaci di toccarei piedi con la testa mentre le ginocchia toc-cano il pavimento. Non forzate. Raggiungeteil punto di massima estensione possibile e man-

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tenete la posizione per il tempo di due respiri.Rilassatevi. L’incapacita di eseguire l’esercizio(toccare con la testa le dita dei piedi mentre leginocchia toccano il pavimento) indica proble-mi al cuore e all’intestino tenue. Una ripetizioneregolare di questo esercizio migliora le funzionidi entrambi gli organi.

9.2.4 I meridiani del renee della vescica

Figura 9.4:Meridiani del rene e della vescica.

Stando seduti sul pavimento, allungate legambe diritte davanti a voi e toccatevi le ditadei piedi con le mani. Raggiunto il punto mas-simo di estensione, mantenete la posizione, ri-lassatevi e fate due respiri. Sentite il flusso delKi lungo il corpo, soprattutto lungo la schiena ele gambe.

9.2.5 I meridiani del mastro delcuore e del triplice riscaldatore

Sedetevi nella posizione del loto o del semilo-to (con i piedi lateralmente appoggiati sul pa-vimento, una posizione piu facile di quella delloto in cui i piedi vengono appoggiati sulla par-te interna delle gambe). Incrociate le braccia econ ciascuna mano afferrate il ginocchio oppo-sto. Piegatevi in avanti e poggiate la testa sulpavimento. In questa posizione rilassatevi com-pletamente, immaginate il Ki che scorre su tut-to il corpo, soprattutto lungo la parte alta dellaschiena e le bracciae fate due respiri profondi.

Figura 9.5: Meridiani del mastro dei cuore e deltriplice riscaldatore.

Figura 9.6:Meridiani del fegato e della cistifellea.

9.2.6 I meridiani del fegato e dellacistifellea

Sedetevi sul pavimento. Allargate al massimo legambe. Intrecciate le mani e allungate le bracciasopra la testa, poi piegatevi lateralmente e cer-cate di toccare le dita dei piedi con i palmi dellemani. Al punto massimo di estensione, fate duerespiri profondi e poi tornate alla posizione dipartenza. Questo esercizio allunga il meridianodel fegato e quello della cistifellea.

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L’esecuzione regolare di questi esercizi ren-dera il vostro corpo piu forte ma flessibile evi permettera di valutare le vostre condizioni.Ottenete anche un eccellente tono muscolare acausa di un maggiore flusso di energia Ki in tut-to il corpo. La filosofia dello yoga sostiene datempo che la flessibilita del corpo si riflette inquella della mente e dello spirito. La resisten-za offerta dal corpo riflette un atteggiamento diostinazione nei confronti della vita. Durante laregolare esecuzione di questi esercizi noteretenon solo una maggiore vitalita e flessibilita, maanche una maggiore lucidita intellettuale e crea-tivita. Un corpo piu flessibile vi dara ancheuna maggiore flessibilita mentale. Di frontea problemi che ritenevate insolubili, scoprireteimprovvisamente nuove possibilita di soluzioneinsite in quella situazione. Comincerete a perce-pire di avere maggiori opportunita di fronte alledifficolta della vita. Sviluppando la forza e laflessibilita, la vita stessa vi apparira piu facile.

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Capitolo 10Un esempio di diagnosi

e alcune considerazioni conclusive

Voglio mettervi a parte, a mo’ di esercizio, diuna mia recente seduta diOhashiatsu, affinchepossiate rendervi conto, almeno in parte, dellapossibilita di applicazione del metodo che vi hoesposto su un essere vivente in carne ed ossa.Visito quasi tutti i miei pazienti nella mia scuo-la, che si trova a Manhattan (New York). Og-gi devo visitare un paziente (che chiamero si-gnor Robert Smith) che non ho mai visto prima.Ignoro i motivi della sua visita.

Quando arriva, entra nel corridoio e viene in-vitato dalla mia segretaria a togliersi le scarpe.La segretaria, subito dopo, mi chiama per av-vertirmi dell’arrivo del signor Smith. Lo salu-to, come faccio di solito, con tono amichevole,stringendogli la mano, che ha forte e massiccia,ed inchinandomi.

“Come sta, signor Smith?”, gli chiedo. “Sonocontento di vederla, venga, prego, si accomodi”.

Dopo di cio lo accompagno nella mia ampiastanza, arredata in stile giapponese, e gli offrodel te. Osserva con estrema attenzione la tazzinadi porcellana per un attimo e poi comincia a bereil suo te.

“Che tipo di te e?”, mi chiede.

“ E giapponese”, gli rispondo. “Abbiamodegli ottimi te”.

“ E molto buono”, commenta.

Si ferma un attimo ad assaporare il te. Possie-de una lingua sensibile. Io registro la sua con-

sapevolezza.E un buon segno, un segno di sto-maco e cuore in buone condizioni e di apprez-zamento.E un uomo aperto. Sin da questo mo-mento sono molto ottimista sulla sua capacita disuperare qualsiasi problema, quale esso sia.

Avvio con lui una discussione amichevole.Gli chiedo se e arrivato alla scuola in taxi o inmetropolitana. Mi risponde che a arrivato inmacchina. Questo mi fa pensare che non abita aNew York.

“Dove abita?”, gli chiedo.

“Westfield, nel New Jersey”, e la sua risposta.

Parliamo del traffico, del tempo, del piacereche prova nel venire a New York.

Mentre parla lo esamino attentamente, purcontinuando ad ascoltarlo. Ha circa cinquan-t’anni. La sua testa e un rettangolo oblungo, hala mascella e la fronte di forma quadrata. Sulsuo volto sono ben delineate tre intere aree – lafronte, gli zigomi e il mento hanno all’incircala stessa grandezza – che rendono la sua testapiu lunga che larga. Gli occhi sono piccoli, ton-di e franchi e hanno in mezzo due rughe verti-cali poco marcate. Sotto gli occhi rilevo borseleggere, appena gonfie, complessivamente pocopronunciate.

Il naso e di lunghezza media e presenta un ri-gonfiamento sulla punta. La superficie del na-so e leggermente irregolare. Le guance sonomassicce e appena solcate da qualche ruga. Lelabbra sono piccole, quasi inesistenti. Quando

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chiude la bocca, la serra bene ed essa apparecome una linea orizzontale sul volto. Leggererughe verticali scendono da ognuna delle naricie si fermano agli angoli della bocca. La carna-gione e da biancastra a pallida. Il volto e forte emassiccio, ma sembra leggermente gonfio.

Ha orecchie di dimensioni medie e spesse. Laloro caratteristica piu marcata e un margine bensviluppato intorno all’orecchio. La linea inter-na che va dal buco dell’orecchio al bordo ester-no non e molto sviluppata. Il bordo superiore,interno all’orecchio, e invece robusto e c’e unpiccolo canale che, attraverso il bordo superio-re, comunica con l’orecchio. Il lobo e pieno erobusto, ma, invece di penzolare, e attaccato albordo della testa.

Il signor Smith ha dei leggeri segni di colormarrone sulle guance e sulla fronte e capelli ca-stano chiaro, appena brizzolati. Presenta un ac-cenno di stempiatura ai lati della testa per cui laparte centrale della sua attaccatura dei capelli espostata in avanti, mentre quelle laterali si ritira-no in lunghe curve. Ha braccia muscolose e pol-si robusti, mani ampie e forti, dita grandi, tozzee di lunghezza media Le unghie delle mani sonocorte. E alto circa 1.80, ha una corporatura me-dia e sembra in buona forma fisica, soprattuttoconsiderata la sua eta. Ha una leggera pancetta.Nell’insieme ha il corpo di un ex atleta che sie appesantito per aver interrotto l’attivita fisica.Ne percepisco la rigidita.

Ha uno sguardo franco e la testa, quando fi-nisce di parlare, si abbassa leggermente tantoche il mento cozza contro il torace come per darforza a un argomento.

“Da quanto tempo vive nel New Jersey?”, glichiedo.

“Da vent’anni”, mi risponde.

“E prima? Dov’e cresciuto?”

“In California”, dice. Continua poi con unaserie di frasi di circostanza sui luoghi dellaCalifornia dove ha vissuto in passato.

Mentre continua a parlare, mi faccio come in-vestire dalla sua energia. Sono completamenteaperto a lui, non oppongo resistenza alcuna, in

nessun modo. Sono quasi privo della mia men-te, svuotato di ogni mio pensiero. L’aria intornoa noi e satura ora solo di questa energia. Sentola vita di quest’uomo riempire ogni mio poro; lasua presenza somiglia a un libro aperto da legge-re con passione. Sono bombardato dalle infor-mazioni emanate da quest’uomo. Il mio compi-to e introdurle dentro la mia persona senza riflet-tere, evitando che il mio inconscio le discriminie le rimandi alla mia mente cosciente.

Il signor Smith sottolinea molte sue afferma-zioni con un leggero sorriso; questa sua gestua-lita e indice di una mentalita ottimista. Sorri-de spesso, ma io percepisco anche una sorta distruggimento nel suo sorriso, un’ombra di tri-stezza. Forse, mi chiedo, non ha ottenuto il suc-cesso che desiderava o che pensava di meritare.Il suo volto e la sua voce comunicano tristezzae compassione.

I suoi modi, pero, sono anche caratterizzatida notevole forza e franchezza. Non e un vinto;ha vissuto, sofferto, ma i suoi sogni sono ancoravivi, lo sento in quel sorriso appena accennato enel suo sguardo aperto. Non ha gettato la spu-gna. Una grande vittoria, mi dico. Un uomo cheha vissuto, lottato, fallito e vinto e che crede an-cora nella positivita dell’esistenza: un uomo cheha ancora fiducia nel futuro!

Prima ancora di chiedergli i motivi della suavisita, conosco gia molti punti di debolezza e diforza del signor Smith.

E rigido; il suo corpo e i suoi modi sono te-si. Ne deduco che e una persona conformistae molto frustrata perche non e capace di sotto-mettersi nei momenti difficili. Resistera, ma aprezzo di enormi sofferenze.

Ha un disturbo cardiaco, come testimonianoil naso gonfio e la grana irregolare della pel-le sulla punta del naso. L’origine di questo di-sturbo va ricercata nell’assunzione eccessiva dialimenti di origine animale o di grassi e nellascarsita di verdura. Il suo cuore soffoca per lamancanza di ossigeno. Il problema e tutto qui:il cuore e circondato da grasso e le arterie cheportano al cuore hanno una placca di colestero-lo troppo spessa. Se continua cosi, avra prima o

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poi un attacco cardiaco o un colpo apoplettico.

Il volto leggermente gonfioe un ulterioresintomo di disturbi cardiaci .

Soffre anche di gravi problemi digestivi,che sono indicati dalle labbra piccole e qua-si inesistenti. I foruncoli sulla fronte rivelano,invece, l’esistenza di un ristagno nel tratto in-testinale; ipotizzo che egli sia pieno di rifiutinon eliminati.

Quasi sicuramente e affetto da diarrea croni-ca. L’intestino tenue e quello crasso sono inpessime condizioni e forse in uno stato dege-nerativo, come indicano le rughe che vanno dalnaso alla bocca. Inoltre il bordo interno dell’o-recchio, che indica la forza costituzionale del-l’intestino, e poco marcato.Il suo intestino eradebole sin dalla nascita Questoe il suo talloned’Achille, ma egli non ha condotto la propriavita rispettando questa sua debolezza. Ado-ra la carne e, in generale, gli alimenti di origineanimale. Se non apporta subito qualche modifi-ca alle sue abitudini, rischia di essere colpito dauna grave malattia intestinale, forse da cancroal colon. La stagnazione a livello dell’intesti-no, ma anche nelle altre parti del corpo,e lacausa principale della sua rigidita.

Poiche la digestione e strettamente collega-ta alla milza, sono convinto che anche que-st’organo e debole. Probabilmente egli soffredi disturbi gastrici: acidita, ulcera o gastritecronica.

I reni sono sovraffaticati e stanchi (lo vedodalle leggere borse sotto gli occhi), ma ancoraforti . I suoi reni sono costituzionalmente forti,come rivelano i suoi orecchi spessi e robusti.

Un tempo probabilmente era un bevitore, mami accorgo che ha smesso. Lo leggo in numero-si segni. Ha un volto pallido; se fosse ancora unforte bevitore lo avrebbe rosso, a causa dei ca-pillari dilatati intorno al naso, agli occhi e alleguance. I capillari si dilatano a causa dell’ef-fetto yin, o espansivo, dell’alcool. Il suo vol-to e anche relativamente limpido e fermo; nonpresenta molto liquido. Anche gli occhi sonoabbastanza limpidi.

Il pallore della pelle mi segnala che polmonie intestino crasso non sono in buone condizioni.I due disturbi sono collegati: avendo egli pro-blemi intestinali ne risentira necessariamente alivello polmonare. Forse ha avuto problemi dialcolismo a causa dei quali ha smesso di bere.Cio potrebbe spiegare l’insorgere di tristi ricor-di o anche il motivo della sua evidente frustra-zione sui successi che e riuscito a ottenere nellavita e nel lavoro. (Non diro niente al riguardo,a meno che non venga espressamente richiestodal paziente).

La voce del signor Smith rivela un tono di do-lore o tristezza, che contrasta con il sorriso sem-pre presente sulle sue labbra. Anche cio indicadisturbi intestinali e tristi ricordi. Porta un anel-lo al quarto dito. Forse ha superato con successoun momento difficile dal punto di vista emotivoinsieme alla sua famiglia. La sua energia e i suoimodi ottimisti mi confermano che e cosı. Il suofegato e stato sottoposto a sforzi, ma e ancorain buone condizioni. Le due rughe verticali fragli occhi rimandano a disturbi epatici; questo el’ennesimo sintomo di problemi conseguenti al-l’assunzione di alcool. Ma, poiche le rughe so-no due e non sono particolarmente segnate (nonc’e una sola riga profonda), il suo fegato non ein pessime condizioni, come avrebbe potuto es-sere. Soffre di congestione, anch’essa causatadal consumo di cibo animale, in particolare dicarne e di formaggi stagionati.

La sua voce non mostra percettibilmente rab-bia e cio mi conferma che attualmente il fegatonon e soggetto a disturbi particolarmente acu-ti. La spalla destra e leggermente piu alta dellasinistra. E un sintomo di un ingrossamento difegato e colon ascendente, mentre la milza e ilcolon discendente sono contratti. La gamba de-stra e piu lunga di quella sinistra e cio gli provo-ca dolori alle spalle e problemi di allineamentodella colonna.E assai probabile che abbia malenella parte centrale della schiena. Per correg-gere il suo squilibrio strutturale questo pazien-te avrebbe bisogno di molti trattamenti diOha-shiatsue di un cambiamento delle abitudini divita (compresa l’alimentazione).

La chiazze scure sul volto indicano un rista-gno a livello intestinale e polmonare (le guance

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rivelano lo stato dei polmoni) nonche un ecces-sivo consumo di zuccheri in passato. I disturbicorrenti derivati dal consumo di zuccheri sonoevidenziati dal rossore (capillari dilatati);se in-vece un soggetto ha una storia passata di con-sumo eccessivo di zuccheri – chea stato in-terrotto – molto spesso presenta delle chiaz-ze scure sul volto. L’arrossamento indica unproblema presente causato da forti sostanze yin,come lo zucchero, i dolciumi, la frutta, i succhidi frutta e l’alcool. Le chiazze scure indicanoanche la presenza di disturbi a carico del fega-to. Quest’organo non e piu in grado di depurareil sangue dai grassi e dagli zuccheri che quindivi si accumulano e vengono infine espulsi sot-to forma di carbonio o di chiazze scure lungo ipercorsi di alcuni meridiani.

Nonostante questi evidenti problemi, sonotuttavia colpito dall’energia presente in que-st’uomo e dalla bonta travolgente che sembrairradiarsi dalla sua persona. Tanto per comincia-re, egli possiede una costituzione robusta, comemostra la sua testa ben proporzionata e di formaquasi quadrata. Le tre aree del suo volto sonoben sviluppate e stanno a indicare un intellet-to forte, una natura emotiva e forza di volonta.Lo spessore degli orecchi e l’ampiezza dei lobiauricolari rivelano reni robusti e una persona-lita dotata di carattere, di apertura mentale e diprofonda comprensione della vita.

Anche il filtro e forte e pronunciato e fa quin-di pensare a una grande forza di volonta, ad affi-dabilita ed energia sessuale. La sua costituzionerobusta suggerisce che egli ha grandi possibilitadi recuperare il proprio benessere e la propriasalute.

Per quanto riguarda il carattere, vedo che euna persona devota e dedita al lavoro. Non e unutopista o un rivoluzionario – queste caratteri-stiche si rivelerebbero infatti in una forma dellatesta piu yin e in occhi piu grandi (si pensi allefacce di Lenin e di Gandhi) – ma e in grado diguardare lontano e di riflettere sulle cose, comemostra la fronte alta.

Gli occhi sono piccoli; questo tratto indicauna grossa attenzione verso i dettagli. Ha gran-de dimistichezza con i numeri, gli arnesi mec-

canici e le formule matematiche. Le mani e ledita sono tozze e anche questo elemento riman-da a una persona pratica che usa con piacere leproprie mani in situazioni difficili. E pazientee tenace, nonostante la sua elasticita si stia in-debolendo a causa della sua rigidita e delle sueopinioni convenzionali. Si tratta di una perso-na fin troppo rispettosa delle norme e incapacedi liberarsi dalle istituzioni e dalle organizzazio-ni. Egli si atterra sempre a cio che e certo edimostrato.

Potrebbe essere un ingegnere, uno scienziato,un costruttore o un programmatore di computer.E un giocatore di squadra, un leader all’internodell’istituzione per la quale lavora.

Un soggetto di questo tipo incontra molte dif-ficolta quando diventa troppo yang, un feno-meno che accade di frequente alle persone conquesta costituzione. Costoro si preoccupano atal punto dei dettagli e delle convenzioni danon riuscire ad alzare il proprio sguardo ver-so il cielo; esse dimenticano che l’ordine co-smico puo disporre di tutto. Al contrario essisi responsabilizzano troppo sullo sviluppo del-le cose e cio causa loro un senso di frustrazioneper l’impossibilita di controllare gli eventi. Co-storo dimenticano che stanno seguendo l’ordinedell’universo e non guidando l’universo stesso.

Nonostante cio, il signor Smith e dotato diuna forte natura spirituale. Dal suo sguardo edal suo volto aperti e dal suo sorriso capiscoche, in fin dei conti, la sua fede ha prevalso.Puo essersi gia abbandonato a Dio o forse glista succedendo ora.

“Cosa posso fare per lei?” chiedo al signorSmith.

“Sono infastidito da molti disturbi. Sono giaandato da alcuni dottori e mi sto curando, masenza risultati evidenti. Temo che, limitandomia prendere farmaci, le mie condizioni potrannosolo peggiorare”.

Il signor Smith mi dice poi cheha molti di-sturbi digestivi e che, recentemente, gli e statodiagnosticato un disturbo cardiaco. Il farmacoche sta prendendo per questi due disturbi lo fasentire peggio di prima. Un amico comune gli

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ha suggerito di farsi visitare da me. Spera cheio sia in grado di aiutarlo.

“Che lavoro fa?”, gli chiedo.

“Sono dirigente alla IBM”, mi dice.Ha iniziato come programmatore di computer,ma e stato poi promosso all’attuale posizione dimanager.

“Ha dei sintomi? Qualche dolore o fastidio?”,gli chiedo ancora.

“Soffro di aerofagia e, a volte, di brucio-ri di stomaco”, mi risponde. “Inoltre alternostitichezza e diarrea”.

“Di quale delle due soffre maggiormente,della diarrea o della stitichezza?”, gli chiedo.

“Di diarrea”, e la sua risposta. “Ho ancheun’angina pectoris che si manifesta quando sot-topongo a stress il cuore o quando il clima emolto rigido: in quelle occasioni mi fa male”.

“Si alzi, per piacere”, gli chiedo. “Vede chela sua spalla destra e piu alta di quella sinistra?”

“Ha ragione. Non me ne ero mai accorto”.

“Non si preoccupi: la maggior parte dellepersone non ci fa caso”, gli dico. “Questo vuoldire che anche una gamba e piu corta dell’altrae che un lato del suo corpo e troppo rigido, te-so, mentre l’altro e troppo espanso e rilassato.Si chiama squilibrio destra-sinistra”. “Ha maldi schiena?”, gli chiedo, poggiando la mano sulcentro della sua schiena e dicendo “Qui forse”.

“A volte, specialmente dopo esser stato unpo’ seduto”.

“Non sono un medico e non prescrivo farma-ci”, gli dico. “Posso pero farle regolarmente deitrattamenti diOhashiatsu, che possono aiutarlanei suoi squilibri fisici.Deve prendere in con-siderazione anche un cambiamento delle sueabitudini alimentari. Le posso preparare unprogramma alimentare di massima che puoalleviare i suoi disturbi. Le chiedo anche dimangiare alimenti specifici che favoriscono ladigestionee le descrivero una serie di eserciziche puo eseguire quotidianamente”.

Gli espongo cio che penso del suo caso. Con

fare lento e pacato gli spiego che e troppo yang,vale a dire troppo contratto, in modo particolarenelle arterie coronarie e nell’intestino. L’accu-mularsi di grassi e di colesterolo ha ristretto learterie e il tratto intestinale, indebolendo anchela capacita intestinale di assorbire sostanze nu-trienti e di eliminare i rifiuti dal corpo. Anchei reni e i polmoni del signor Smith non sono inbuone condizioni. Le tossine presenti nel san-gue sono superiori a quelle che questi organi so-no in grado di eliminare. Molte di queste tossi-ne, percio, non vengono eliminate e ristagnanonel sangue e negli organi. Devo riuscire a far-lo rilassare; per questo ha bisogno di trattamentiregolari di Ohashiatsue di una modificazionedella dieta che aumenti il consumo di cereali, diverdura e legumi e che riduca quello di alimentidi origine animale, soprattutto la carne, le uovae i formaggi stagionati. Esercizi fisici semplici,ma regolari, completeranno il quadro.

Gli chiedo se ha voglia di apportare modifi-che al suo modo di vivere, cioe modificazionialimentari, leggere forme di esercizio fisico etrattamenti regolari diOhashiatsu.

“Sono qui per questo”, mi risponde il signorSmith sorridendo.

“Bene, continui pure a lavorare con il suo me-dico, mentre io faro tutto quello che posso fareper lei con la diagnosi orientale”.

A quel punto ci spostiamo nella stan-za a fianco per cominciare il trattamento diOhashiatsu.

10.1 Conclusione

Ho iniziato questo libro dicendo che ognuno dinoi e perfetto cosı com’e e pienamente capacedi essere felice. Molti di voi, forse, dopo averletto il libro, penseranno che ci sono molte co-se che non funzionano nel proprio aspetto. Viripeto per l’ennesima volta che non c’e nulla disbagliato o di male dentro di voi. Va tutto bene.

La contraddizione e alla base della vita. L’e-quilibrio e la pace si ottengono dall’unione de-gli opposti. Ognuno di noi ha elementi di forza

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ed elementi di debolezza. La chiave per realiz-zare la felicita e la conoscenza e la realizzazio-ne di se. Ho cercato di aiutarvi a capire megliovoi stessi, rivelandovi la vostra natura interioregrazie alla diagnosi orientale.

Questa ci insegna chese abbiamo reni de-boli non e molto saggio vivere come se essifossero robusti; se ci comportiamo in questomodo saremo infelici. Intendo dire checiascu-no e perfetto com’e purche viva rispettando eseguendo l’unicita e la perfezione della pro-pria persona. Dobbiamo avere il coraggio ela forza di essere noi stessi. Ognuno ha forzee debolezze. Questa concreta combinazione cirende unici e ci orienta nella vita.Guardate lamia foto sulla copertina del libro. Conoscen-do i principi della diagnosi orientale, ora sie-te in grado di cogliere molte imperfezioni sulmio volto. Guardate tutte quelle meraviglioseimperfezioni che formano la persona Ohashi.

Ognuna di esse e la prova tangibile della suaunicita. Sono molto fortunato perche occupo,nella vita, un posto che nessun altro ha.Il se-greto della felicita e conoscere le proprie de-bolezze, la propria forza e vivere rispettan-dole. Prendetevi cura delle vostre debolezzee usate la vostra forza.

“Seguite la vostra gioia” queste parole delgrande mitologo Joseph Campbell esprimonoesattamente cio che io voglio dire in questo li-bro. La conoscenza di se permette di scoprire leproprie capacita, ma anche i propri punti debo-li. Essa vi fa conoscere quelle cose che non viaiutano nella vita. A quel punto potete fare cioche vi piace fare edevitare di abusare delle vo-stre debolezze. Allontanerete in questo modomolto dolore, confusione e sofferenza.

Dopo aver fatto queste scoperte ne sareteilluminati. Vi resta solo da vivere una vitafelice.

Figura 10.1:“Ciao a tutti !”

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Indice

COPERTINA 1

1 Cos’e la diagnosi orientale? 11.1 Come usare questo libro. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41.2 Diagnosi orientale:

quattro verita fondamentali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51.3 Diagnosi:

Oriente e Occidente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81.4 I quattro tipi di diagnosi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

1.4.1 Bo Shin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131.4.2 Setsu Shin. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141.4.3 Mon shin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151.4.4 Bun Shin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

2 L’interpretazione del corpo 172.1 Yin e yang:

le forze del mutamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172.2 Il volto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .19

2.2.1 Volto e carattere yin. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212.2.2 Volto e carattere yang. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

2.3 Le tre zone del volto: fronte,parte centrale e mascella. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 252.3.1 Un volto equilibrato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 272.3.2 Fronte alta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 272.3.3 Una parte centrale ben sviluppata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 282.3.4 La mascella sviluppata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

2.4 I singoli tratti del volto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 292.5 Fronte e rughe. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 292.6 Le sopracciglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 332.7 Gli occhi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 372.8 Le occhiaie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44

2.8.1 Vivere contro natura. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 452.9 Il naso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .47

2.9.1 Il dorso nasale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 472.9.2 Il naso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 472.9.3 Il filtro o solco sotto-nasale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50

2.10 La bocca. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 512.11 I denti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .532.12 La lingua. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 572.13 Gli orecchi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

2.13.1 L’evoluzione del volto umano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63

3 La diagnosi dei meridiani ele Cinque Trasformazioni 64

144

3.1 I meridiani dell’agopunturaI percorsi del Ki . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64

3.2 I Cinque Elementio Cinque Trasformazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70

3.3 Energia Ki,psicologia individualee spirito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 753.3.1 Il meridiano del polmone. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 773.3.2 Il meridiano dell’intestino crasso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 783.3.3 Il meridiano del rene. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79

3.4 Il meridiano della milza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 803.4.1 Il meridiano del fegato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 803.4.2 Il meridiano dello stomaco. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 813.4.3 Il meridiano del cuore. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82

3.5 Il meridiano dell’intestino tenue. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 833.5.1 Il meridiano della vescica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 843.5.2 Il meridiano dellacistifellea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 843.5.3 Il meridiano del mastro del cuore. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 853.5.4 Il meridiano del

triplice riscaldatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 853.6 La diagnosi attraverso

la voce . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .86

4 L’Hara 88

5 La schiena 94

6 Mani e braccia 104

7 I piedi 1127.1 Cosa rivelano le scarpe. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119

8 Pelle e capelli 1238.1 I colori della pelle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1248.2 Nei e voglie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1258.3 Pelle grassa o untuosa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1258.4 Acne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. 1268.5 Eczema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1268.6 Macchie scure e lentiggini. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1278.7 Pelle flaccida. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1278.8 I capelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1278.9 Calvizie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129

9 Un programma per migliorare la salute 1309.1 Il cibo per ottenere

benessere e felicita. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1309.1.1 Criteri generali di alimentazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1309.1.2 La dieta e le

Cinque Trasformazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1329.2 Esercizi per la salute

e la serenita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1349.2.1 I meridiani del polmone e

dell’intestino crasso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1349.2.2 I meridiani dello stomaco e della milza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1359.2.3 I meridiani del cuore e

dell’intestino tenue . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1359.2.4 I meridiani del rene

e della vescica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1369.2.5 I meridiani del mastro del

cuore e del triplice riscaldatore. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1369.2.6 I meridiani del fegato e della cistifellea. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136

10 Un esempio di diagnosie alcune considerazioni conclusive 13810.1 Conclusione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142

A . . . altri libri in PDF 147

AppendiceA. . . altri libri in PDF

Sono stati anche digitalizzati1, tra gli altri, i libri che seguono e scaricabili coneMule durante iweek-end. Tutti eccellenti. Cercali ... Contento? Ti risparmio la fatica di andare alla BibliotecaComunale per prenderli a prestito.

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vale per chiunque, con qualunque costituzione fisica ... e lui inoltre non distingue a secondadella costituzione fisica, non parla di canali energetici nel corpo, non sa nulla di prana/etere,non parla delle qualita energetiche dei diversi alimenti ... e questa dieta presuppone comunqueche si accompagni al digiuno e lunghi bagni di sole ... meglioleggere anche qualche librosulla dieta macrobiotica, prima di cacciarsi nei guai).

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Tumori e Cancri e loro sparizione naturale per autolisi del dr. Herbert SHELTON, c’e ancheuna critica feroce ma onesta alla cosidetta ricerca scientifica (e relativa fame di denaro senzamai fine) in campo oncologico (era il 1950) tutt’oggi attualissima. Si parla anche di erratediagnosi. Non ci fanno una bella figura i medici. Shelton era un Igienista Naturale, non unmedico.

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SUGAR BLUES, il mal di zucchero, una dipendenza dal sapore dolcissimo di William Dufty[un classico che mette in guardia dai gravi pericoli per la salute derivanti dal consumo dizucchero raffinato]

Consigli pratici per una vita macrobiotica di Ferro Ledvinka

La dieta macrobiotica di Georges Ohsawa [libro davvero importante]

Latte e Formaggio, rischi e allergie per adulti e bambini di Claudio Corvino [contro la disin-formazioni della lobby dei produttori di latte & derivati].Una volta letto questo libro, uno dilatte e derivati non ne vuole piu saper nulla.Chi consuma questi prodotti, si ritrova, una volta avanti con gli anni con un corpo intasato

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Noni, la pianta magica dei guaritori polinesiani di Lubecke e Hannes

Cucinare per il corpo e per lo spirito di Roggero Guglielmo [valido libro di cucina macrobioti-ca con facili ricette]

Il segreto di Igea. Guida pratica al digiuno autogestito dell’Associazione Igienista Italiana.Una guida semplice, chiara, completa. Utile anche a chi ha problemi di dipendenza (tabacco,droga, cibo, farmaci . . . )

Le istruzioni per la pulizia del fegato con i Sali di Epson della dr. Hulda Clark. Corredate dadocumentazione fotografica che mostra i calcoli biliari espulsi applicando questo metodo fa-cile, veloce, incruento e indolore e soprattutto “tremendamente” efficace.E molto importantedare la stura al fegato periodicamente altrimenti tra i 65 e i75 anni il processo si compie e il“fegato va a puttane” e fai una brutta fine ... ma brutta davvero.I MEDICI TACCIONO : e si capisce! Se questa pratica fosse diffusamente conosciuta eadottata, centinaia, migliaia di interventi chirurgici non verrebbero piu eseguiti perche inutilie tonnellate di medicine non sarebbero piu vendute. Ergo . .. centinaia, migliaia di medici aspasso . . . un business minacciato!Riflessione: un bambino ha il fegato pulito ed efficiente e porzioni modeste di cibo gli sonosufficienti per crescere. Un adulto ha il fegato intasato e consuma grandi quantita di alimentiche male assimila. Se pulisce il fegato (anche 10-15 volte andra ripetuta la procedura, ad es.ogni 2 mesi), dopo, avra bisogno di consumare molto meno cibo.I Sali di Epsom sono in vendita in alcune erboristerie oppuresuwww.ecosalute.it e costano davvero poco.

Ortotrofia, l’arte di nutrirsi per fortificarsi di A. Mosseri, igienista francese

Ortotrofia, la salute con il cibo di A. Mosseri

Mangiate secondo le leggi della naturadi A. Mosseri

Il miracolo degli alimenti vivi del dr. Kristine Nolfi sul crudismo (la Nolfi e cosı guarita da uncancro al seno)

Il digiuno per la salute di Oswald e Shelton. Contiene in particolare il diario di un digiuno di28gg (con cui fu curato l’asma)! e la descrizione di 100 casi di (varie) malattie, curate coldigiuno.

Miracoli , come fare accadere quello che vuoidi S. Wilde. Un’opera che ti spiega comefunziona la realta. Non e proprio come appare!

L’Acquario e l’Arrivo dell’Et a d’Oro di O.M. Ivanhov [fa riferimento all’Era dell’Acquario cheavra inizio a dicembre del 2012]

La Tossiemia, causa primaria di malattia del dott. Tilden

L’immensa balla della ricerca sul cancro di Lorenzo Acerra. In appendice un esercizio di ChiKung molto semplice e efficace. [Quanti inganni!]

I pericoli della televisione, argomenti scientifici ed esoterici. della Scuola della RosacroceD’oro. [Lo leggi e non accendi piu il televisore]

La medicina e le sue menzogne.del dott. Roger Dalet [Lo leggi e perdi ogni considerazione neiconfronti dei camici bianchi]

Di sclerosi multipla si puo guarire? la cura del dott. Montain frutto di 30 anni di ricerche. [an-che in questo caso le campagne di raccolta fondi per la ricerca sono raggiri belli e buoni. Siaffianca al libro scritto dalla dr.ssa Kousmine e al lavoro del grande Max Gerson]

Come curare senza operareernia, emorroidi, ptosi, spostamento dell’utero. di A. Mosseri [inallegato come vincere i calcoli renali con l’alburno di tiglio selvatico]

Esperimenti di controllo del clima . . . con aerei che rilasciano scie di sostanze chimiche nelcielo. di un’Anonimo. [L’ho viste con i miei occhi . . . e anchegli effetti. Tutto vero.]

La cura Breuss. Cancro, leucemia e altre malattie apparentemente incurabili, curate conmetodi naturali di Rudolf Breuss.

Prevenzione e Cura del Cancro con la Dietadella dr.ssa Maud Tresillian Fere [medico che si ecurata da se un cancro all’intestino con una dieta accorta.]

Gli Otto Pezzi di Broccato sono una serie di 8 esercizi di CHI KUNG, famosi per la loro effica-cia, e servono a colmare di energia i canali energetici del corpo. Aumentano la forza. Utilianche nei periodi di digiuno ... per avere piu energia senzamangiare.

Cosa rivelano i denti. La salute per mezzo della medicina dentaria olistica del dr. Y. Gau-thier, con in appendice un articolo sul leggendario dentisaWenston Price che curava la cariedentaria correggendo l’alimentazione e non trapanando.Il capitolo sulla rimineralizzazio-ne dei denti risponde perfettamente alla domanda “cosa devofare per non avere piucarie?” a cui gli ordinari dentisti di solito non vogliono o non sannorispondere.E probabileche non vogliano. . . :-)

Cronaca di una disincarnazione, come aiutare chi ci lasciadi Meurois-Givaudan.E la toccan-te storia di Elisabeth . . . il libro e molto utile a chi ne ha bisogno, bisogno di capire eprepararsi, per es. . . . quando sta morendo la mamma. Libro sopra le righe.

Il Capitano Diamond, come visse fino a 120 anni.E un articolo breve che spiega come al-l’inizio del ’900 un uomo visse fino a 120 anni alimentandosi con frutta e acquapiovana/distillata.

La Terapia Gerson L’incredibile programma nutrizionale contro i tumori e le altre malattie de-generative. di Charlotte Gerson e Morton Walker. [E tra i libri piu importanti. Per curarsicon i succhi di verdure (abbandonati tra le braccia dellaNatura) . . . e non con gli “isetticidi”(abbandonati tra le braccia dellapetrolchimica).]

La nostra salute di Muller – Nowally [un libro sull’Igiene Naturale del 1957! Ottimo il cap.7.La prima parte, in alcuni passaggi, lascia a desiderare. Ha un valore storico.]

La droga nascosta - I fosfati alimentari della dr.ssa Hertha Hafer [questo libro indica la causadei problemi nei bambini disturbati nel comportamento]. Sicapisce bene come gli inquinantichimici dei cibi, gli additivi derivati dal petrolio, perturbino la chimica del corpo.Ci si stupisce che la gente sia violenta e bestiale?Libro molto utile ai genitori che si trovano a fronteggiare quei problemi.

“La droga nascosta - I fosfati alimentari”

Guida completa alla dieta macrobiotica di Herman Aihara [molto ben fatta e utile la parte chetratta del miso e dell’utilita terapeutica della zuppa di miso].

Cibo come via, ottenere l’armonia attraverso l’alimentazione di Zeane Lao Shin [mi e statoutile in particolare il capitolo delle ricette sul pane]

IL CERCHIO NON SI CHIUDE SE . . .

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