150anni 1
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Il Risorgimento italiano tra idea di nazione, libertà, indipendenza ed unità.TRANSCRIPT
Storia dei 150 anni dell'Unità d'Italia
- Nazione, libertà, indipendenza, unità- I protagonisti del processo di unificazione- "Fatta l'Italia, bisogna fare gli Italiani"- Tra Statuto e Costituzione- Crispi o Giolitti, intervento o neutralità- Da Nicolò Tron ad Adriano Olivetti- Tra boom economico e Centro-sinistra- Gli anni del terrorismo e di tangentopoli
150° anniversario dell'Unità d'Italia
- Nazione, libertà, indipendenza, unità- I protagonisti del processo di unificazione- "Fatta l'Italia, bisogna fare gli Italiani"- Tra Statuto e Costituzione- Crispi o Giolitti, intervento o neutralità- Da Nicolò Tron ad Adriano Olivetti- Tra boom economico e Centro-sinistra- Gli anni del terrorismo e di tangentopoli
150° anniversario dell'Unità d'Italia
- Nazione, libertà, indipendenza, unità- I protagonisti del processo di unificazione- "Fatta l'Italia, bisogna fare gli Italiani"- Tra Statuto e Costituzione- Crispi o Giolitti, intervento o neutralità- Da Nicolò Tron ad Adriano Olivetti- Tra boom economico e Centro-sinistra- Gli anni del terrorismo e di tangentopoli
150° anniversario dell'Unità d'Italia
- Nazione, libertà, indipendenza, unità- I protagonisti del processo di unificazione- "Fatta l'Italia, bisogna fare gli Italiani"- Tra Statuto e Costituzione- Crispi o Giolitti, intervento o neutralità- Da Nicolò Tron ad Adriano Olivetti- Tra boom economico e Centro-sinistra- Gli anni del terrorismo e di tangentopoli
150° anniversario dell'Unità d'Italia
- Nazione, libertà, indipendenza, unità- I protagonisti del processo di unificazione- "Fatta l'Italia, bisogna fare gli Italiani"- Tra Statuto e Costituzione- Crispi o Giolitti, intervento o neutralità- Da Nicolò Tron ad Adriano Olivetti- Tra boom economico e Centro-sinistra- Gli anni del terrorismo e di tangentopoli
150° anniversario dell'Unità d'Italia
- Nazione, libertà, indipendenza, unità- I protagonisti del processo di unificazione- "Fatta l'Italia, bisogna fare gli Italiani"- Tra Statuto e Costituzione- Crispi o Giolitti, intervento o neutralità- Da Nicolò Tron ad Adriano Olivetti- Tra boom economico e Centro-sinistra- Gli anni del terrorismo e di tangentopoli
150° anniversario dell'Unità d'Italia
- Nazione, libertà, indipendenza, unità- I protagonisti del processo di unificazione- "Fatta l'Italia, bisogna fare gli Italiani"- Tra Statuto e Costituzione- Crispi o Giolitti, intervento o neutralità- Da Nicolò Tron ad Adriano Olivetti- Tra boom economico e Centro-sinistra- Gli anni del terrorismo e di tangentopoli
150° anniversario dell'Unità d'Italia
- Nazione, libertà, indipendenza, unità- I protagonisti del processo di unificazione- "Fatta l'Italia, bisogna fare gli Italiani"- Tra Statuto e Costituzione- Crispi o Giolitti, intervento o neutralità- Da Nicolò Tron ad Adriano Olivetti- Tra boom economico e Centro-sinistra- Gli anni del terrorismo e di tangentopoli
inizi dell'Ottocento:
idea di Libertà(dalla Rivoluzione Francese)
+
idea di Nazione(dal Romanticismo)
inizi dell'Ottocento:
idea di Libertà(dalla Rivoluzione Francese)
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idea di Nazione(dal Romanticismo)
idea di Nazione(dal latino natio, in italiano "nascita"):
unità di popolo, lingua, religione, usi e costumi, cultura, storia e tradizioni
e, soprattutto,unità di territorio e stato
fino al 1848, in Europa,
l'idea di Nazione e l'idea di Libertàcrescono insieme
ma dopo il '48, emergono differenze sostanziali:
nazione come “appartenenza” (blut und boden)
nazione come “cittadinanza” (nel momento in cui lo stato riconosce al suddito diritti civili e politici,
questo diventa un cittadino)
la scena italiana era complicata da:
- differenza tra nazione come unità (Mazzini) e come indipendenza (Gioberti)
- presenza dello stato della Chiesa
la scena italiana era complicata da:
- differenza tra nazione come unità (Mazzini) e come indipendenza (Gioberti)
- presenza dello stato della Chiesa
“La logica della politica è logica di democrazia e libertà,non accettabili dalle forze reazionarie; contro di esse ènecessaria una brusca rottura rivoluzionaria: alla testadel popolo vi dovrà essere la classe colta (che non puòpiù sopportare il giogo dell'oppressione) e i giovani (che
non possono più accettare le anticaglie dell'anticoregime). Questa rivoluzione deve portare alla
Repubblica”. (Giuseppe Mazzini)
Garibaldi nacque il 4 luglio 1807 a Nizza,città che era stata annessa alla
Francia in seguito alla rivoluzionefrancese. Tornata al Regno di
Sardegna dopo il Congresso diVienna (1815), restò sotto il governo
dei Savoia fino al 1860.Secondogenito di Domenico,
capitano di cabotaggio, e RosaRaimondi.
I genitori avrebbero voluto avviareGiuseppe alla carriera di avvocato, dimedico o di prete. Il figlio amava poco
gli studi e prediligeva gli esercizi fisici ela vita di mare, lui stesso ebbe a dire di
essere stato «più amico deldivertimento che dello studio».
Tentò di fuggire per mare verso Genovacon alcuni compagni, ma fu fermato e
ricondotto a casa.
Tuttavia si appassionòall'insegnamento dei suoi primiprecettori, soprattutto del signor
Arena, un reduce delle campagnenapoleoniche, che gli impartì lezioni
d'italiano e di storia antica.
Il padre si convinse a lasciargli seguirela carriera marittima a Genova e, a 16anni cominciò a navigare soprattutto
verso Oriente (mar Nero e mard'Azov), in porti ex colonie genovesi.
Durante questi viaggi, venne assalitodai corsari turchi che depredarono la
nave, rubando persino i vestiti deimarinai.
Nel 1828, sbarcò a Costantinopoli,dove rimase fino al 1832 a causa
della guerra turco-russa, nelquartiere di Galata, e si guadagnò davivere insegnando italiano, francese
e matematica.
ln quegli anni, l'Impero ottomano erail luogo prescelto da tanti profughipolitici dell'Europa ed era percorso
esso stesso da fremiti di autonomia edi libertà.
Lo colpì in particolare Emile Barrault,seguace di Saint Simon ...
“Un uomo, che, facendosicosmopolita, adotta l'umanità comepatria e va ad offrire la spada ed il
sangue a ogni popolo che lottacontro la tirannia, è più di un soldato:
è un eroe”
In seguito, Garibaldi incontrò nel1833 Giuseppe Mazzini, in esilio a
Londra, e si iscrisse subito allaGiovine Italia, un'associazione
politica segreta il cui scopo era ditrasformare l'Italia in una
repubblica democratica unitaria
Entrò nella Marina Sabauda per farepropaganda rivoluzionaria, ma venne
scoperto e, indicato come uno deicapi della fallita insurrezione
popolare in Savoia del febbraio 1834,fu condannato alla pena di morte...
Garibaldi decise quindi di partire allavolta del Sud America con l'intenzionedi propagandare gli ideali mazziniani.L'8 settembre 1835 partì da Marsiglia
sul brigantino Nautonnier.
Tra il dicembre 1835 ed il 1848Garibaldi trascorse un lungo esilio in
Sud America.Prima a Rio de Janeiro, accolto dalla
comunità di aderenti alla Giovine Italia.Poi ottenne una 'patente di corsa' dal
governo del Rio Grande do Sul, ribelleall'autorità del Brasile e prese a sfidare
un impero con il suo peschereccio,battezzato Mazzini.
In seguito, l'esercito brasilianoriconquistò il territorio e gli insortiripararono sugli altipiani, ove sisvolsero battaglie con fortune
alterne.
In particolare Garibaldi fu impegnatoper la prima volta in un
combattimento esclusivamenteterrestre: attaccò con i suoi marinai il
nemico e lo costrinse alla ritirata.
Sconfitta la ribellione separatista, nel1842 Garibaldi riparò in Uruguay,
dove comandò la flotta uruguaiana inuna battaglia navale contro gli
argentini e partecipò quindi alladifesa di Montevideo con i suoi
volontari, tutti vestiti con camicierosse.
A Montevideo, sposò nel 1842 AnaMaria de Jesus Ribeiro (1821-1849). Ebbero
quattro figli.
Rientrò in Italia poco dopo lo scoppiodella prima guerra di indipendenza.
rifiutato da Carlo Alberto,partecipò alla guerra come
volontario al servizio del governoprovvisorio di Milano
organizza la difesa dellaRepubblica Romana contro i
francesi
dopo la caduta della Repubblica Romana,cerca di raggiungere Venezia, checadrà il 23 agosto 1849, con 4700
volontari, ma, inseguito dagliaustriaci, non vi arriva; nelle Valli diComacchio, muore anche Anita, a
28 anni
Con una fuga avventurosa riuscì afuggire alla cattura, giungendo sino
in Liguria.Qui venne invitato a non fermarsi e
si imbarcò per la Tunisia, poi perTangeri. Nel 1850, si trasferì a NewYork, dove lavorò nella fabbrica di
candele di Antonio Meucci.Andò anche in Perù per trovare uningaggio come capitano di mare...
Nel 1854, comprò metà dell'isola diCaprera: partendo dalla casa di unpastore costruì, insieme a 30 amici,
una fattoria.Si mise a fare il contadino il fabbro el'allevatore: possedeva un uliveto concirca 100 alberi d'ulivo, si occupava diun vigneto con cui produceva ancheun buon vino e allevava 150 bovini,
400 polli, 200 capre, 50 maiali e più di60 asini...
Nella Seconda Guerra d'Indipendenza,Garibaldi, con una brillante
campagna con iCacciatori delle Alpi, aveva dimostrato
le proprie capacità di capo militare,con un leggero esercito di volontari
contro un esercito regolare.
L'Italia era piena di volonterosi,vogliosi di aggregarsi ai veterani dei
Cacciatori per combattere sotto la suaguida: 5 maggio 1860, Quarto
I volontari erano Lombardi (434), Veneti(194), Liguri (156), Toscani (78), Siciliani
palermitani (45), una decina ipiemontesi. Solo 26 erano altri siciliani
di vari paesi e città dell'isola.Giuseppe Marchetti, di Chioggia, aveva
11 anni, si imbarcò col padre Luigi
La composizione sociale: 150 avvocati,100 medici, 20 farmacisti, 50 ingegnerie 60 possidenti, circa 500 ex artigiani,
ex commercianti.
Una sola donna (lamoglie di Crispi)
Inglese il colonnello Giovanni Dunn,così come inglesi furono Peard, Forbes,
Speeche. 10 gli ufficiali ungheresi.Due ufficiali polacchi: Milbitz e Lauge.
Fra i turchi spicca Kadir Bey. Fra ibavaresi ed i tedeschi Wolff, al quale fu
affidato il comando dei disertoritedeschi e svizzeri, già al servizio dei
Borbone.In totale vi furono circa 80 caduti.
14-5: a Salemi Garibaldi si proclamadittatore della Sicilia in nome di Vittorio
Emanuele re d'Italia27-29: combattimenti di Palermo:
Garibaldi sfonda le barricate e penetrain città. La popolazione appoggia i
garibaldini...
19-10 sbarca in Calabria
7-9: ingresso a Napoli
La spedizione dei Mille fu un successodal punto di vista militare (guerriglia).
Erano 100 mila i soldati borbonici ...
Dal punto di vista politico, la vittoria fudi Cavour:
Vittorio Emanuele II inviato a Teano abloccare l'avanzata “mazziniana” a
Roma
Il 17 marzo 1861, è proclamato il Regno d'Italia