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15 Martedì 7 Febbraio 2012 IL QUOTIDIANO DEI PROFESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ ALI on LE NOVITÀ FISCA SULLA CASA in edicola co Marketing ESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ Oggi Il marchio entra nella ristorazione nei centri commerciali. In Lombardia i primi brand store Riso Gallo si fa il suo fast food Arriva la catena Chicchiricchi: pasto completo a 10 euro DI CLAUDIA CERVINI R iso Gallo ora serve riso anche a colazione. Il mar- chio di riso italiano non si limita più agli scaffali della grande distribuzione orga- nizzata ma arriva sui tavoli del primo brand store Chicchiricchi alle porte di Milano. Un ristoran- te con proposte per tutte le ore della giornata, primo tassello di un piano per rafforzare l’identità di marca che prevede l’apertura di una catena di ristoran- ti a marchio nelle food court dei centri com- merciali. Due le nuove aperture previste nel 2012, verosimilmente in Lombardia, per poi espandersi anche nel resto d’Italia con una formula mista di gestio- ne proprietaria e fran- chising. Un modo per entrare nell’esperienza quotidiana del con- sumatore anche fuori casa, strada seguita già da Parmacotto a New York, Ferrero a Roma, Cremonini in diverse città italiane solo per fare alcuni esempi. La novità sta infatti nel lei- tmotiv del riso che accompagne- rà tutti i piatti del ristorante nato all’interno di Auchan a Cesano Boscone (via Don Sturzo 1). «Da qualche anno si assiste alla com- parsa di numerose proposte di ri- storazione commerciale, da parte di grandi aziende alimentari di marca, manca però all’appello il settore riso», spiega Mario Pre- ve, presidente di Riso Gallo, mar- chio pavese con 155 anni di storia, primo con il 23% di quota a valore nella categoria riso confezionato e risotti pronti (Nielsen DM genna- io 2011) che ha chiuso il 2011 in linea con il 2010 quando fattura- va 110 milioni di euro e vendeva 50 milioni di confezioni. Infatti ci fu solo un timido ten- tativo a opera del concorrente Riso Scotti con Scotti Steak and Rice, ristorante milanese parte di una strategia di brand extension, che però chiuse presto i battenti. Così Riso Gallo ci prova con una formula più simile a quella del fast food che del ristorante vero e proprio e situandosi nei centri commerciali con la speranza di attrarre a un prezzo modico (lo scontrino medio del pranzo è di circa 10 euro), i clienti di passag- gio. Ecco allora spiegati gli orari di apertura, in linea con quelli del centro commerciale (9.30-21.00), la formula che fa leva su pasti completi, ma veloci, lo stile del locale: curato, ma semplice. Nel menù, oltre ai risotti tra- dizionali ed etnici, ci sono anche croissant glassati al riso, zuppe, torte salate, gelato con riso sof- fiato, la pizza risotto e persino la birra di riso. Mentre la cucina è a vista, in linea con la moda dello show cooking live realizzato sotto gli occhi dei clienti. Un’iniziativa che esplora le potenzialità della ristorazione per esportare la marca senza dimenticare i valori che hanno accompagnato il brand in questi centocinquant’anni: «L’idea di Chicchiricchi, nasce infat- ti con l’obiettivo di rafforzare la nostra identità di marca portandoci dietro tutti i va- lori a cui da sempre siamo legati: il logo dal 1856 con il gallo Chicco, la tradizione, la naturalità, la specializzazio- ne nei risotti e l’orizzontalità della pianura padana», spiega ancora Preve. È questa l’ultima novità di marketing di un marchio che, quando negli anni 40, passò dalla vendita di riso sfuso nei sacchi alla confezione di marca iniziò a parlare ai consumatori coi sim- boli di animali facili da ricordare per ovviare all’analfabetismo dif- fuso. E che ora con il Gallo, sim- bolo di quella che era la qualità più pregiata, esporta in 74 paesi del mondo il 30% della produzio- ne annuale. © Riproduzione riservata DI ANDREA SECCHI «Seek and meet», cerca e incontra. È il motto di Volunia, il nuovo motore di ricerca tutto italiano presentato ieri all’università di Padova. Un motore che mette insieme la ricerca dei siti web, in maniera arricchita e facilitata, con un vero e proprio social network per discu- tere e fare amicizia con gli altri utenti che si trovano sulle stesse pagine, e che quindi hanno gli stessi interessi. Non si tratta dell’anti-Google, come ha tenuto a specificare il suo creatore Mas- simo Marchiori, ma il nuovo motore di sicuro porta più di un’innovazione nella navigazione del web, paradossalmente mettendo anche insieme cose che già esistono, un pizzico di Facebook com- preso. Da ieri ci possono accedere i co- siddetti power users, coloro che sono stati selezionati dopo aver lasciato la propria mail all’indirizzo launch. volunia.com, ma fra circa una setti- mana dovrebbe essere aperto anche agli altri utenti e in 12 lingue. Il nuovo motore ha richiesto tre anni di lavoro ed è stato ideato da Massimo Marchiori, un 41enne docente dell’uni- versità di Padova con un passato di tut- to rispetto: è lui uno degli ispiratori del PageRank, l’algoritmo che sta alla base del funzionamento di Google. L’intuizio- ne geniale di Marchiori fu che un motore dovesse mettere ordine ai propri risul- tati non solo sulla base del contenuto dei siti stessi, ma anche tenendo conto dei collegamenti che rimandavano alle proprie pagine da altri siti. Marchiori sviluppò anche un proprio motore al tempo, chiamato HiperSearch, mentre i fondatori di Google (che con questa idea hanno fatto la loro fortuna) ricor- dano lo studioso negli scritti che par- lano dell’algoritmo. Marchiori, tra l’al- tro, è una fuga di cervello al contrario: dagli Usa, dal Mit, è voluto tornare per lavorare in Italia nonostante le molte offerte ricevute. «Questo motore fa qualcosa di dif- ferente rispetto a quelli tradizionali», ha spiegato ieri lo studioso durante una presentazione in diretta strea- ming con qualche problema tecnico, «il progetto è il frutto di tre anni di lavoro ed è completamente italiano, il segno che anche da noi si possono fare cose innovative». Volunia (da volo+Luna), realizzato grazie ai finanziamenti dell’imprendi- tore sardo Mariano Pireddu, permette di «volare sopra i contenuti» dei siti. A partire dall’elenco dei risultati, si può vedere la mappa del sito sotto la forma di un villaggio, avendo così un colpo d’occhio sui contenuti più importanti, in particolare quelli multimediali. Entran- do nelle singole pagine, poi, la barra di Volunia indica quali sono gli altri utenti che le stanno visitando o sono passati di là: si può chattare con loro, chiedere l’amicizia, o intervenire sul forum a cui hanno dato vita. Volendo si può restare anche anonimi. L’attività dovrebbe sostenersi con la pubblicità, che però ancora non è stata introdotta. © Riproduzione riservata Volunia, il motore di ricerca italiano metà Google e metà Facebook Massimo Marchiori Così Riso Gallo ci prova con una ce d ti la p lo le g n n d a di m L’interno del ristorante Chicchiricchi, vicino Milano, e alcuni piatti del menù Riso Gallo ste di ri- io 2011) che ha chiuso il 2011 in http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

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15Martedì 7 Febbraio 2012

IL QUOTIDIANO DEI PROFESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ

ALI

on

LE NOVITÀ FISCA

SULLA CASA

in edicola coMarketingESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ

Oggi

Il marchio entra nella ristorazione nei centri commerciali. In Lombardia i primi brand store

Riso Gallo si fa il suo fast foodArriva la catena Chicchiricchi: pasto completo a 10 euro

DI CLAUDIA CERVINI

Riso Gallo ora serve riso anche a colazione. Il mar-chio di riso italiano non si limita più agli scaffali

della grande distribuzione orga-nizzata ma arriva sui tavoli del primo brand store Chicchiricchi alle porte di Milano. Un ristoran-te con proposte per tutte le ore della giornata, primo tassello di un piano per rafforzare l’identità di marca che prevede l’apertura di una catena di ristoran-ti a marchio nelle food court dei centri com-merciali. Due le nuove aperture previste nel 2012, verosimilmente in Lombardia, per poi espandersi anche nel resto d’Italia con una formula mista di gestio-ne proprietaria e fran-chising. Un modo per entrare nell’esperienza quotidiana del con-sumatore anche fuori casa, strada seguita già da Parmacotto a New York, Ferrero a Roma, Cremonini in diverse città italiane solo per fare alcuni esempi.

La novità sta infatti nel lei-tmotiv del riso che accompagne-rà tutti i piatti del ristorante nato all’interno di Auchan a Cesano Boscone (via Don Sturzo 1). «Da qualche anno si assiste alla com-

parsa di numerose proposte di ri-storazione commerciale, da parte di grandi aziende alimentari di marca, manca però all’appello il settore riso», spiega Mario Pre-ve, presidente di Riso Gallo, mar-chio pavese con 155 anni di storia, primo con il 23% di quota a valore nella categoria riso confezionato e risotti pronti (Nielsen DM genna-

io 2011) che ha chiuso il 2011 in linea con il 2010 quando fattura-va 110 milioni di euro e vendeva 50 milioni di confezioni.

Infatti ci fu solo un timido ten-tativo a opera del concorrente Riso Scotti con Scotti Steak and Rice, ristorante milanese parte di una strategia di brand extension, che però chiuse presto i battenti.

Così Riso Gallo ci prova con una formula più simile a quella del fast food che del ristorante vero e proprio e situandosi nei centri commerciali con la speranza di attrarre a un prezzo modico (lo scontrino medio del pranzo è di circa 10 euro), i clienti di passag-gio. Ecco allora spiegati gli orari di apertura, in linea con quelli del centro commerciale (9.30-21.00), la formula che fa leva su pasti completi, ma veloci, lo stile del

locale: curato, ma semplice. Nel menù, oltre ai risotti tra-

dizionali ed etnici, ci sono anche croissant glassati al riso, zuppe, torte salate, gelato con riso sof-fi ato, la pizza risotto e persino la birra di riso. Mentre la cucina è a vista, in linea con la moda dello show cooking live realizzato sotto gli occhi dei clienti.

Un’iniziativa che esplora le potenzialità della ristorazione per esportare la marca senza dimenticare i valori che hanno accompagnato il brand in questi

centocinquant’anni: «L’idea di Chicchiricchi, nasce infat-ti con l’obiettivo di rafforzare la nostra identità di marca portandoci dietro tutti i va-lori a cui da sempre siamo legati: il logo dal 1856 con il gallo Chicco, la tradizione, la naturalità, la specializzazio-ne nei risotti e l’orizzontalità della pianura padana», spiega ancora Preve.

È questa l’ultima novità di marketing di un marchio che, quando negli anni 40, passò dalla vendita di riso sfuso nei sacchi alla confezione di marca iniziò a parlare ai consumatori coi sim-boli di animali facili da ricordare per ovviare all’analfabetismo dif-fuso. E che ora con il Gallo, sim-bolo di quella che era la qualità più pregiata, esporta in 74 paesi del mondo il 30% della produzio-ne annuale.

© Riproduzione riservata

DI ANDREA SECCHI

«Seek and meet», cerca e incontra. È il motto di Volunia, il nuovo motore di ricerca tutto italiano presentato ieri all’università di Padova. Un motore che mette insieme la ricerca dei siti web, in maniera arricchita e facilitata, con un vero e proprio social network per discu-tere e fare amicizia con gli altri utenti che si trovano sulle stesse pagine, e che quindi hanno gli stessi interessi.Non si tratta dell’anti-Google, come ha tenuto a specifi care il suo creatore Mas-simo Marchiori, ma il nuovo motore di sicuro porta più di un’innovazione nella navigazione del web, paradossalmente mettendo anche insieme cose che già esistono, un pizzico di Facebook com-preso. Da ieri ci possono accedere i co-siddetti power users, coloro che sono stati selezionati dopo aver lasciato la propria mail all’indirizzo launch.volunia.com, ma fra circa una setti-mana dovrebbe essere aperto anche agli altri utenti e in 12 lingue.

Il nuovo motore ha richiesto tre anni di lavoro ed è stato ideato da Massimo Marchiori, un 41enne docente dell’uni-versità di Padova con un passato di tut-to rispetto: è lui uno degli ispiratori del PageRank, l’algoritmo che sta alla base del funzionamento di Google. L’intuizio-ne geniale di Marchiori fu che un motore dovesse mettere ordine ai propri risul-tati non solo sulla base del contenuto dei siti stessi, ma anche tenendo conto dei collegamenti che rimandavano alle proprie pagine da altri siti. Marchiori sviluppò anche un proprio motore al tempo, chiamato HiperSearch, mentre i fondatori di Google (che con questa idea hanno fatto la loro fortuna) ricor-dano lo studioso negli scritti che par-lano dell’algoritmo. Marchiori, tra l’al-tro, è una fuga di cervello al contrario: dagli Usa, dal Mit, è voluto tornare per lavorare in Italia nonostante le molte offerte ricevute.

«Questo motore fa qualcosa di dif-ferente rispetto a quelli tradizionali», ha spiegato ieri lo studioso durante

una presentazione in diretta strea-ming con qualche problema tecnico, «il progetto è il frutto di tre anni di lavoro ed è completamente italiano, il segno che anche da noi si possono fare cose innovative».

Volunia (da volo+Luna), realizzato grazie ai fi nanziamenti dell’imprendi-tore sardo Mariano Pireddu, permette di «volare sopra i contenuti» dei siti. A partire dall’elenco dei risultati, si può vedere la mappa del sito sotto la forma di un villaggio, avendo così un colpo d’occhio sui contenuti più importanti, in particolare quelli multimediali. Entran-do nelle singole pagine, poi, la barra di Volunia indica quali sono gli altri utenti che le stanno visitando o sono passati di là: si può chattare con loro, chiedere l’amicizia, o intervenire sul forum a cui hanno dato vita. Volendo si può restare anche anonimi.

L’attività dovrebbe sostenersi con la pubblicità, che però ancora non è stata introdotta.

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Volunia, il motore di ricerca italiano metà Google e metà FacebookMassimo Marchiori

Così Riso Gallo ci prova con una

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L’interno del ristorante Chicchiricchi, vicino Milano,

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16 Martedì 7 Febbraio 2012 M A R K E T I N G

Promozioni e servizi per i clienti che non cambiano operatore di telefonia mobile

Parigi, tlc al traino low costSfr, Bouygues e Orange imitano il rivale Free

DI ALESSIO ODINI

Più attenzioni e servizi ai clienti che non pas-sano alla concorrenza. Così gli ope-

ratori di tlc francesi, da Sfr a Bouygues Télécom, a Orange (France Télécom), cercano di tampona-re l’avanzata di Free Mobile, un operatore di telefonia low cost che propone forfait mensili a 19,99 euro.

L’impatto del neo-nato marchio di telefonia mo-bile di Xavier Niel era ampia-mente atteso, ma, di fronte a una politica di marketing così aggressiva, che ha già fatto migrare centinaia di migliaia di utenti verso Free Mobile, i concorrenti stanno correndo ai ripari offrendo ai propri ab-bonati una serie di vantaggi e promozioni che di solito sono dedicate ai nuovi clienti: ser-vizi gratuiti, riduzione del co-sto delle telefonate, pacchetti speciali.

Scelte approvate dagli ana-

listi, che hanno già previsto come i modelli proposti fi n qui siano destinati a subire de-fezioni di massa fra i clienti, ancor più grazie alle leggi che

facilitano il passaggio da un operatore a un altro con-servando il proprio numero. Un’opportunità presa al volo dai clienti, per i quali la leva prezzo è fondamentale.

Primo a rompere gli indugi è stato Sfr, secondo marchio del mercato transalpino, che fin dallo scorso giugno ha lancia-to sul mercato dei forfait più semplici e meno cari, che pro-mettono condizioni favorevoli tanto per i nuovi clienti, che per quelli storici. «Da qualche tempo, lavoriamo più sul mer-

cato della fidelizzazione che su quello delle acquisizioni», ha dichiarato l’azienda a Le Monde. E dunque, un abbonato fedele a Sfr può accedere alle

tariffe promozionali, se decide di cambiare telefono, anche senza essere in possesso

dei punti ne-cessari per richiedere

il cellulare dei desideri. Altro vantaggio è la riduzione del prezzo forfetario alla fi ne del periodo promozionale, se l’ab-bonato decide di conservare il proprio cellulare. Comunque

vada a finire, Sfr garantisce risparmi mensili per 9 euro.

Stesso discorso per Bouygues Télécom, che a novembre ha lanciato le offerte Eden, «una gamma che offre una promessa di servizio non paragonabile a quella fi nora esistente», spie-ga Alexandre Penon, diret-tore marketing del marchio di tlc. Prendendo a esempio il caso di un utente fedele che ha acquistato un iPhone in abbonamento, Bouygues Télécom rinnova il forfait a 119,90 euro, 30 euro in meno rispetto allo stesso pacchetto proposto ai nuovi clienti.

Anche Orange insiste sull’idea per cui riserva-

re maggiori attenzioni agli abbonati è prioritario. Anche

perché «la nostra politica non è unicamente fondata sulle tarif-fe, ma sulla qualità del servizio, l’adattamento dei pacchetti alle esigenze dei clienti», fa sapere l’operatore. Anche a costo di ridurre i margini di guadagno sulle tariffe, che nel caso di Orange erano del 35%.

© Riproduzione riservata

I servizi a pagamento e il gioco, tradizionale come il Superenalotto o evoluto come le moderne scommes-se online, sotto il segno di Sisal non sentono la crisi. Il gruppo ha annunciato un giro d’affari 2011 che dovrebbe superare i 13,3 miliardi di euro, in crescita del 17,6% rispetto al 2010. In particolare, il volume dei giochi si attesta a 8 miliardi (+12,2%), ma è soprattutto quello dei servizi a paga-mento a registrare un’im-pennata: +26,9% a quota 5,3 miliardi. Numeri raggiunti grazie ad accordi e con una rete vendita di 45 mila punti sul territorio. «Siamo molto orgogliosi dei risultati», ha commentato Emilio Petro-ne, a.d. di Sisal, «abbiamo lavorato anticipando le esigenze dei consumatori». Per il 2011 i ricavi si atte-stano a quota 525,2 milioni, a +9,3% su base annua, con un ebitda di 184 milioni, in aumento del 10,9%.

© Riproduzione riservata

CONTI 2011

Sisal, girod’affari

a 13,3 mld

Jennifer Connelly volto di Shiseido. L’attrice Jen-nifer Connelly, famosa in Italia per aver interpretato il ruolo da protagonista nel fi lm di Dario Argento, Phenomena, ha sottoscrit-to un contratto a livello globale con Shiseido. Da autunno il suo volto sarà legato a Future Solution LX linea premium per la cura della pelle.

Nintendo 3DS da re-cord. Sono state oltre 15 milioni le unità vendute (243.700 in Italia) in dieci mesi per l’ultima nata di casa Nintendo, la console 3DS. Le vendite hanno fat-to superare le performance di altri prodotti Nintendo, come la console Ds e la Nintendo Wii. La quota di mercato del gruppo nel settore console portatili ha così raggiunto la soglia del 72% nel 2011.

Brooks Brothers per il Muppets Kermit. Stile Brooks Brothers per il ritorno sul grande scher-mo di Kermit, la rana del Muppets show. I pupazzi sono al cinema con il fi lm The Muppets diretto da James Bobin e prodotto dalla Disney Pictures.

Marco Gentile regista per Adidas. Marco Gen-tile, regista in esclusiva della cdp Filmmaster per Italia, Spagna e Mea,

già vincitore di un Leone d’argento al Festival della pubblicità di Cannes, fi r-ma il nuovo spot interna-zionale di Adidas, prodotto dall’inglese Stamp. Prota-gonisti i calciatori Lionel Messi (Barcellona), Ashley Simon Young (Manchester United), e David Silva (Manchester City) il fi lm «Adidas is all» è già on air in Gran Bretagna.

Sanpellegrino, L’acqua in un magazine. Sbar-ca sul web In a bottle, il primo magazine dedicato all’acqua del gruppo San-pellegrino, che si trasfor-ma così anche in editore. Il magazine on-line, nasce dalla convinzione che sia fondamentale fare cultura in tema di acqua minerale. La responsabilità è stata affi data a Prisca Peroni, da anni alle relazioni esterne del Gruppo.

Sermetra punta sul social marketing. Ser-metra, la rete di agenzie di pratiche auto, punta su Facebook, Youtube, video spot virali, campagne on line. L’obiettivo è creare un flusso interattivo di contatti, informazioni e servizi con gli utenti. Le scadenze verranno comu-nicate via internet e sarà disponibile online un ser-vizio di informazione ai consumatori.

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dei punti ne-cessari per richiedere

il cellulare dei desideri. Altrovantaggio è la riduzione delprezzo forfetario alla fi ne delperiodo promozionale, se l’ab-bonato decide di conservare ilproprio cellulare. Comunque

tore marketing del mdi tlc. Prendendo a esecaso di un utente fedha acquistato un iPabbonamento, BoTélécom rinnova ia 119,90 euro, 30meno rispetto allpacchetto propnuovi clienti.

Anche Orangsull’idea per cui

re maggiori attenzabbonati è prioritario

perché «la nostra politiunicamente fondata sufe, ma sulla qualità del l’adattamento dei pacchesigenze dei clienti», fal’operatore. Anche a cridurre i margini di gusulle tariffe, che nel Orange erano del 35%.

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17Martedì 7 Febbraio 2012Martedì 7 Febbraio 2012M E D I A

Stefano De Alessandri, direttore generale periodici Italia, svela i piani per quest’anno

Mondadori, cantiere per i magazineIn arrivo i nuovi Panorama, Chi e anche Sorrisi e Canzoni

DI CLAUDIO PLAZZOTTA

In Mondadori si sta lavo-rando al rilancio e riposi-zionamento di Panorama, Chi e Tv Sorrisi e Canzo-

ni, ovvero tre grandi pilastri dell’offerta editoriale di Segra-te. Il newsmagazine guidato da Giorgio Mulè avrà un cambio radicale di posizionamento, e sarà pronto, nella sua nuova versione, in primavera. Così come Chi, sul quale Alfon-so Signorini sta studiando un progetto evolutivo della formula . Le novità per Tv Sorrisi e Can-zoni (guidato dal lo stesso Signorini), in uno scenario televisivo ri-v o l u z i o n a t o negli ult imi mesi, saranno invece opera-tive attorno all’estate. C’è poi i l f i lone femminili, col nuovo corso di Flair come allegato di Pano-rama e una serie di cantieri aperti per potenziare il com-parto alto di gamma dopo la cessione di Cosmopolitan a Hearst magazine Italia.

Eccoli qui, in estrema sinte-si, i punti su cui sta lavorando in questi giorni Stefano De Alessandri, direttore genera-le periodici Italia di Mondado-ri dall’ottobre 2010.

Domanda. Partiamo dalla stretta attualità: la trasfor-mazione di Flair, l’arrivo di Walter Mariotti (ex diretto-re di IL, al suo posto è stato nominato Christian Rocca, ndr) come vicedirettore di Panorama, il futuro di Sil-via Grilli (attuale vicedi-rettore di Panorama, ndr) come direttore del nuovo femminile...

Risposta. Allora, faccio una premessa. In un contesto congiunturale molto diffi cile Mondadori sta comunque varando grandi e rilevanti progetti nella prima parte dell’anno. Il più importan-te di questi è certamente il nuovo Panorama, pre-visto in primavera.

D. Meno hard news, più life style per il newsmagazine?

R. Abbiamo fatto ricerche di scenario con primari istitu-ti. E insieme con il direttore Mulè ab-biamo identifi cato una nuova linea per Panorama in sé, per gli allega-ti Icon, Epoca e il nuovo Flair, che non avrà più cadenza mensile, e per la testata au-

tonoma Economy.D. Come sarà il nuovo Pa-

norama?R. Stiamo lavorando. Se do-

vessi riassumere in una formu-la direi che deve intercettare la modernità. Il newsmaga-zine tradizionale, così come è stato concepito per anni, è in discussione in Italia e nel mondo. L’arrivo di Mariotti va proprio in quella direzione di modernità: lui ha creato con IL un prodotto maschile innova-tivo con una solida centratura culturale.

D. Più hard news sulla parte web, più life style su carta?

R. No, par-lerei di un si-stema che gira attorno a un brand. Come accade in tut-to il mondo, i newsmagazi-ne con marchi molto forti li declini su tut-te le piatta-

forme disponibili, siano esse estensioni cartacee, o su web e tablet, o in collaterali tipo dvd.

D. Ci sono altre testa-te Monda-dori de-stinate a entrare n e l l ’ o r -b i t a d i P a n o r a -ma?

R. No, per il momento no.

D. Silvia Gril-li, attuale vice-direttore di

Panorama, dovrebbe di-ventare direttore di un nuovo mensile Mondadori, l’edizione italiana dell’ame-ricano In Style...

R. Posso dire che ci sono vari cantieri aperti sul fron-te dei femminili. E che Silvia Grilli sta lavorando su uno di questi.

D. Restando in campo femminile, che altre novi-tà ci sono?

R. Beh, Grazia è il nostro giornale di maggiore successo nel mondo, con 18 edizioni in-ternazionali. Vera Montanari, che lascia la direzione di Flair (passa a Emanuele Farneti, vicedirettore di Panorama e già responsabile di Icon ed Epoca, ndr), si concentrerà su Grazia, dove si aprirà un altro dei cantieri. Donna Moderna ha già fatto un significativo percorso lo scorso anno, così come Tu Style. E sia Grazia sia Donna Moderna vanno molto bene nel mondo digitale.

D. Il settimanale Chi si colloca in un’ area dove di recente sono arrivati mol-ti nuovi giornali, a basso costo di copertina e larga

diffusione. C’è spazio per nuove testate Monda-

dori, che puntino meno alla pubbli-

cità e di più ai ricavi edicola?

R. Il nostro Chi ha la leadership del suo segmen-to, manteniamo un prezzo più alto e un target più elevato. Un posizionamento

di grande succes-so, che verrà con-

fermato. C ’è,

tuttavia, un progetto evolu-tivo al quale sta lavorando il direttore Signorini, e che sarà pronto in primavera, con un ri-lancio in senso classico.

D. Quindi lasciate campo libero alla concorrenza?

R. Non nasceranno prodotti di nuova concezione in questo segmento. Noi riteniamo che il posizionamento della casa editrice debba essere di qua-lità, i giornali familiari a basso prezzo non ci interessano..

D. In generale gli investi-menti pubblicitari sono in crisi. Non ritiene, allora, che sia strategico lanciare nuovi prodotti a larga dif-fusione, capaci di incassa-re molto in edicola?

R. Mah, anche guardando ciò che fa la concorrenza, vedo lanci di prodotti a prezzi così contenuti che potrebbero ave-re problemi a raggiungere una marginalità positiva.

D. In genere, come vede il futuro della carta stampa-ta periodica? Fino a qual-che mese fa i ricavi pub-blicitari era-no centrali. Lo saranno ancora?

R. In Mon-dadori Perio-dici, fatto 100 il totale ricavi, circa un terzo arriva dalla p u b b l i c i t à , un terzo dalle vendite edicola e abbonamenti, e un terzo dai prodotti collate-rali. Io credo che la pubblicità continuerà ad avere un peso rilevante. Solo che in futuro i ricavi pubblicitari non arrive-

ranno solo dalla classica ta-bellare, ma pure dal digi-

tale e dagli eventi. Tutte attività che troveranno la loro forza nei brand Mondadori, in grado di attrarre tanti inser-

zionisti.D. Torniamo

alla carta. Cosa c’è in serbo per Tv Sorrisi e Canzoni?

R. Il mondo della tv sta cambiando, l ’offerta è soggetta a evoluzioni s i g n i f i c a -tive, ed è chiaro che non possia-

mo stare fer-mi. Ci vuole uno sviluppo di prodotto che colga il m u t a m e n -to. Il nuovo Sorrisi sarà p r o n t o o a l l ’ i n i z i o

dell’estate, o poco dopo.D. E poi c’è il grande por-

tafoglio di mensili specia-lizzati...

R. Sono ormai pochi quelli che non hanno subito un re-styling e un riposizionamento nell’ultimo anno. Sale&Pepe, per esempio, è stato spostato un po’ più verso l’alto, a breve ci sarà il restyling di CasaFa-cile, di Starbene, Casabella, VilleGiardini. Casaviva, Ciak e Panorama Travel invece, sono stati rivisitati nei mesi scor-si. Il fi l rouge di tutte queste operazioni è il miglioramento della qualità editoriale.

D. Mondadori, negli ulti-mi dieci anni, non ha sfor-nato neppure un nuovo prodotto di successo. Le novità o sono state chiu-se, o diventano allegati di Panorama, o vivacchiano. Cosa si sente di dire?

R. Da quando faccio que-sto mestiere, sono abituato a guardare avanti. Al di là del

momento con-g i u n t u r a l e , io ho molta f iducia . Ho un ottimismo di fondo sulle potenzialità che hanno i nostri prodot-ti editoriali. Tu devi guar-dare al brand, al suo valore, e alle sue po-tenzialità. I periodici forti hanno sem-pre aggregato

delle community. Una volta i membri delle community non erano collegati, non si parlava-no. Ora, grazie alla tecnologia, questo è possibile. Perciò sono ottimista: noi abbiamo for-ti brand, forti community, si tratta solo, in maniera lucida e attenta, di capire le regole e i territori di espansione del brand.

D. Quindi il potere di in-ternet non la spaventa...

R. No, anzi. L’evoluzione tec-nologica non la vedo nel senso di sottrarre terreno alla carta stampata. La vedo come una espansione del brand sia sulla carta, sia sul digitale. È questa la sfi da a cui sono chiamati gli editori.

D. In conclusione, come sono andati i conti di Mon-dadori Periodici nel 2011?

R. Le tre linee di ricavi (pub-blicità, edicola-abbonamenti, collaterali, ndr) sono state messe in tensione. La pubbli-cità andava bene fi no a luglio. In agosto la dinamica era an-cora positiva. Poi la tempesta fi nanziaria ha cambiato le cose. E si è chiuso soffrendo. Tenga presente che Mondadori ha una quota rilevante del mer-cato periodici, e quindi segue le dinamiche del mercato stesso.

© Riproduzione riservataStefano De Alessandri

gato di Pano- forme disponibi

In un contesto congiunturalemolto diffi cile

Mondadorista comunque

varando grandie rilevanti progetti

nella primaparte dell’anno.

Puntiamo a sfruttare al meglio

i nostri brand

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Non nasceranno prodotti di nuova

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Noi riteniamoche il posizionamento

della casa editrice debba essere

di qualità, i giornali popolari a basso

prezzo nonci interessano

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18 Martedì 7 Febbraio 2012 M E D I A

L’editore Tortora: il rilancio passa dalle news online 24 ore su 24

Tribune, utili in 3 anniObiettivo 2012: 5 milioni di ricavi

DI MARCO A. CAPISANI

«La Tribune si dà tem-po tre anni prima di tornare a macinare utili e, per il primo

anno con la nuova proprietà, punta a ricavi per 5 milioni di euro». È quanto ha annunciato il suo nuovo presi-dente Jean-Chri-stophe Tortora, principale azioni-sta (col 66%) nella cordata formata da France économie régions (Fer) e Hi-Media che ha sal-vato, alla fi ne dello scorso gennaio, la testata economica transalpina dal fallimento. «L’obiettivo dei 5 mln è lontano dai 25 milioni di euro fatturati in passato», ha preci-sato Tortora, «ma ora anche la strategia editoriale e i mezzi a disposizione della testata sono cambiati».

Il rilancio della Tribune, di cui sono azionisti anche Jean-

Claude Gallo, socio della casa editrice Fer con Tortora, e Cyril Zimmerman, patron del gruppo specializzato in pagamenti online Hi-Media, poggia adesso sul nuo-vo sito online che prende il posto

della pubblicazione cartacea. Con ag-giornamenti dalle 6 di mattina fino alle 23 di sera, la testata telematica «sarà un quotidiano digitale d’informa-zione continua», ha dichiarato Tortora che con i due soci ha ricostituito un capitale iniziale di 3 milioni di euro. «Da questa settimana la nostra sarà una redazione solo digi-tale coi giornalisti

che scriveranno innanzitutto per web, tablet e iPhone. Poi, da questo lavoro, verranno appro-fondite le tematiche interessanti per il settimanale. Il processo di scrittura inverte, quindi, il fl usso rispetto al passato: prima il digi-tale, poi la carta stampata».

Il settimanale cartaceo, in edi-

cola ogni venerdì dal prossimo 6 aprile, è la seconda pubblicazione su cui scommette il nuovo siste-ma de La Tribune. Il periodico uscirà in formato tabloid e avrà una foliazione tra le 40 e le 48 pa-gine, con una tiratura iniziale di 100 mila copie. «Dovrà essere ca-pace», ha proseguito Tortora, «di creare ogni venerdì un dibattito intorno ai suoi articoli di analisi, commento e approfondimento». Al sito internet www.latribune.fr e al settimanale cartaceo, di cui ancora non si conosce il nome, la-vorano oggi 31 giornalisti prove-nienti dalla precedente gestione, oltre ad altri 19 dipendenti.

In parallelo all’informazione economica, i nuovi editori della testata economica hanno siglato una partnership commerciale con Bpce, secondo gruppo banca-rio francese che riunisce i mar-chi Banque Populaire e Caisse d’Epargne.

© Riproduzione riservata

Il gruppo Sitcom si sdop-pia: nasce Lt per le atti-vità editoriali e commer-ciali. Dal gruppo Sitcom si stacca il nuovo gruppo Lt. La società Lt Multimedia srl, interamente controllata da Lt Holdings srl, ha acquisito il controllo delle attività edi-toriali e commerciali dell’ex gruppo Sitcom, editore dei canali tv Alice, Leonardo, Marcopolo, Nuvolari e Artu-ro. Il gruppo Lt ha acquistato, in particolare, il 100% delle quote della Sitcom Televisio-ni srl, della Sitcom Editore srl e della Digital Adverti-sing srl. La nuova società, con sede a Roma e Milano, è guidata dal presidente Mario Bianchi e dal vicepresidente Giampaolo Sodano. Risorse e capacità produttive, insieme al centro di produzione, sono rimaste alla Sitcom Società Italiana Comunicazione & Produzione srl (Sitcom srl), interamente control-lata dalla Sitcom Holding srl. La Sitcom srl è guidata dall’amministratore unico Valter La Tona.

Corriere.it, 9,8 mln di pagine viste per AtCasa (+21%). AtCasa.it, portale di design e architettura di corriere.it diretto da Silvia Robertazzi, ha superato lo

scorso gennaio i 670 mila browser unici e i 9,8 milioni di pagine viste, registrando una crescita del 30% di brow-ser unici e del 21% delle pa-gine viste rispetto allo stesso mese del 2011 (come rilevato da Nielsen Site Census). Tra le novità la sezione potenzia-ta che ospita i blog, a partire da quello dedicato al prossi-mo Salone del mobile.

Liberazione, 35 dipenden-ti al costo di sei. Trentacin-que persone al costo di sei, tra giornalisti e poligrafi ci, per due mesi rinnovabili. Obiet-tivo: far vivere Liberazione in formato pdf di otto pagine. È questa l’offerta avanzata ieri dai lavoratori del quotidiano all’editore Mrc (Movimento della rifondazione comuni-sta). L’editore ha sospeso la pubblicazione cartacea dal 2 gennaio scorso.

Oil, il 2012 dal punto di vista dell’energia. 2012, un anno di cambiamenti è il titolo del 16° numero in usci-ta di Oil. Ad aprire la nuova pubblicazione della rivista dell’Eni è l’intervista esclusi-va al premio Pulitzer Daniel Yergin, che mette in evidenza l’importanza dell’effi cienza energetica e parla di «peak oil» e «cheap oil».

CHESSIDICE IN VIALE DELL’EDITORIA

BILANCI

2.000 gruppi e 1.500 aziende ai raggi X

RATIOS

Le classifi che di effi cienza e reddito

CREATORI DI VALORE

Grandi, medie e piccole imprese al top

MANAGER

Nomi e compensi di amministratori e sindaci

IN COLLABORAZIONE CON PWC

Dieci aziende campioni di eccellenza

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Altri articolisul sito www.italia-oggi.it/la+tribune

Jean-Christophe Tortora

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19Martedì 7 Febbraio 2012Martedì 7 Febbraio 2012M E D I A

Il direttore generale dell’area quotidiano lascia il gruppo editoriale dopo poco più di un anno

Vallardi verso l’uscita dal SoleAlla base le frizioni sui costi del rilancio voluto da Napoletano

DI CLAUDIO PLAZZOTTA

La crescita di copie dif-fuse dal Sole-24 Ore ha forti costi. Una strate-gia voluta dal direttore

Roberto Napoletano, in sella al quotidiano di Con-findustria dal 23 marzo 2011, ma che ha porta-to a una frizione con Gianni Vallardi, di-rettore generale area quotidiano dall’ottobre 2010. Il risultato delle scintille sarebbe l’immi-nente uscita di Vallardi dal gruppo, che reste-rebbe saldamente nelle

mani dell’a.d. Donatella Treu, la quale, nella cosiddetta guer-ra dei costi, avrebbe sposato la tesi di Napoletano, espressione più diretta dell’azionista.

In effetti dall’ar-rivo di Napoleta-

no le diffusioni della testata economico-fi-nanziaria sono salite parec-chio, addirit-tura dell’11% in dicembre

(a 306 mila copie) rispetto

allo stesso mese del 2010. Gli in-

crementi sono do-vuti certamente

alla linea

editoriale più coerente al target del Sole, e meno estemporanea rispetto alla gestione di Gianni Riotta. Ma non va sottovaluta-to anche l’impegno, costoso, sul fronte marketing, promozionale, pubblicitario, e neppure quello per l’ideazione della nuo-va formula del Sole, al via il prossimo 14 febbra-io: il quoti-diano verrà d iv iso in tre dorsi, uno di 28 p a g i n e

dedicato alla attualità, politica economica e a Norme e tributi; un secondo di 16 pagine dedi-cato alla finanza, ai mercati, alle news sulle società quotate;

un terzo, nuovo, di 12 pagine, Impresa & Territori. Un in-

sieme di iniziative che ha avuto e avrà un impatto sui costi del gruppo, se-condo un progetto non pienamente condiviso da Vallardi. Il quale, peraltro, aveva di recente evidenziato 70 esuberi alla re-dazione del Sole-24 Ore, imponendo un contratto di solida-rietà alla squadra

di 280 giornalisti. Insomma,

Vallardi starebbe preparando le valigie. Laureato in scienze politiche e master in business administration all’Università Bocconi, 60 anni, Vallardi vanta una vastissima esperienza nel comparto editoriale avendo ri-coperto nella sua lunga carriera diversi ruoli tra i quali la carica di amministratore delegato di Rcs Periodici, amministratore delegato di Rcs Libri e ammi-nistratore delegato di Rcs Quo-tidiani. Prima di entrare nel Gruppo 24 Ore, è stato a.d. di Cairo Libri e per quattro anni direttore generale Periodici Ita-lia del Gruppo Mondadori. Per lui si potrebbero prospettare due sbocchi: o un rientro in Mondadori, o un ritorno in Rcs Libri, a occupare la poltrona di a.d. lasciata vacante da Ales-sandro Bompieri, in procinto di andare a seguire il business Rcs in Spagna.

© Riproduzione riservata

DI MASSIMO TOSTI

La nevicata che ha messo in ginocchio la città ha fornito a Riccardo Iacona uno straor-dinario assist per la puntata di Presadiretta (Raitre, domenica, ore 21,30) dedicata ai problemi della capitale. «Mala Roma» era il titolo sotto il quale la squadra di reporter mes-sa in campo da Iacona ha messo a nudo i gravi problemi che rendo-no ogni giorno più complicata (e, a tratti, drammatica) la vita dei ro-mani. Chiamati a fare i conti con una criminalità che ha rialzato la testa, favorita anche dagli organi-ci ridotti delle forze dell’ordine (la sezione omicidi della pubblica sicurezza può contare soltanto su 28 agenti, troppo pochi per una metropoli nella quale le bande criminali indigene nuotano insieme con la ‘ndrangheta e la ca-morra). Chiamati ad affrontare quotidianamente problemi di traffico enormi, sia che si muova a bordo della propria auto (ogni romano trascorre 230 ore l’anno imbottigliato nella propria au-tovettura), sia se ricorra ai mezzi pubblici, del tutto insufficienti. Questo problema assume contorni drammatici per i pendolari, costretti a trasferte lunghissime (i ritardi sono la regola), in condizioni mortificanti, ammassati come gli schiavi africani di-retti nel nuovo mondo. Le linee della metropolitana coprono un decimo dei chilometri assicurati ai parigini dal loro metrò. In questi giorni la neve ha bloccato la città, ma anche la pioggia (il 20 ottobre scorso) mise in crisi Roma, a causa del pessimo funzionamento degli scarichi, con i tombini regolarmente inta-sati. Ci sono quartieri condannati a convivere con lo spaccio di droga, come Scampia a Napoli. E ci sono, come sempre accade in situazioni del genere, sospetti di corruzione, favoritismi, spese esagerate, appalti pubblici niente affatto trasparenti. Iacona ha correttamente dato voce al sindaco Alemanno, che ha difeso le scelte compiute. È anche vero che tutti i mali non si sono mani-festati a partire dal 2008 (da quando Alemanno è stato eletto, dopo 15 anni di giunte di centrosinistra). Lo ha riconosciuto anche l’inchiesta, eccellente, di Presadiretta.

© Riproduzione riservata

DIGITALE EXTRATERRESTRE

I mali di Roma a Presadiretta

A BERGAMO E COMO

Gruppo Sesaab rafforza Eco

e Provincia

DI MARCO A. CAPISANI

Il gruppo editoriale Sesaab è in fermento: l’Eco di Bergamo sta studiando un piano di concorsi e promozioni per contrastare l’arrivo in città dell’edizione locale del Corriere della Sera, mentre la Provincia di Como ri-nuncerà alle pagine nazionali di attualità, esteri e politica che, a breve, verranno confeziona-te dall’Eco e poi passate alla Provincia. In questo modo, il quotidiano diretto da Diego Mi-nonzio dovrebbe liberare risor-se da dedicare al potenziamen-to della cronaca locale e delle edizioni digitali. Nel frattempo, alla Provincia è arrivato come caporedattore Massimo Roma-nò, vicedirettore di Bergamotv (sempre gruppo Sesaab). Dopo aver chiuso il 2011 in perdita per circa un milione di euro, il quotidiano di Como sta studiando la richiesta di un nuovo stato di crisi che preveda 4-5 prepensionamenti.Sempre nell’universo della So-cietà editrice santi Alessandro, Ambrogio, Bassiano (da cui l’acronimo Sesaab) che fa capo alla curia bergamasca, Giorgio Bardaglio è il nuovo direttore del settimanale Cittadino di Monza e Brianza, al posto di Luigi Losa andato in pensione.

© Riproduzione riservata

LA VIGNETTA DEL GIORNO

Indice Chiusura Var. % Var. % 30/12/11

FTSE IT ALL SHARE 17.393,21 -0,12 9,73

FTSE IT MEDIA 11.878,67 0,52 16,22

L’editoria in Piazza Affari

Titolo Rif. Var. Var. % Capitaliz. % 30/12/11 (mln €)

Buongiorno 1,1590 -2,44 13,18 123,3

Cairo Communication 3,0100 3,94 7,27 235,8

Caltagirone Editore 1,0450 4,50 8,85 130,6

Class Editori 0,2720 10,79 6,67 28,7

Espresso 1,1420 3,07 4,87 468,5

Il Sole 24 Ore 0,7350 3,16 4,40 31,8

Mediaset 2,5260 -0,47 18,15 2.983,8

Mondadori 1,5440 -0,77 14,12 380,5

Monrif 0,3120 5,69 8,18 46,8

Poligrai ci Editoriale 0,3078 2,81 0,82 40,6

Rcs Mediagroup 0,7365 6,74 8,95 539,6

Seat Pagine Gialle 0,0415 1,97 66,67 80,0

Telecom Italia Media 0,1789 7,45 10,98 258,7

Gianni Vallardi Donatella Treu

Riccardo Iacona

La sentenzasul sito www.italia-oggi.it/sole+24+ore

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20 Martedì 7 Febbraio 2012 UN PROFESSIONISTA AL GIORNO

DI CARLO ARCARI

A 18 anni, con in tasca un diploma di ragioneria, il suo sogno era diven-tare un grande fotografo. Ma dopo un'esperienza deludente in uno studio locale, Maurizio Setti, che è nato a Carpi e ha respirato aria di maglieria fin da piccolo, ha rinunciato alla carriera artistica e ne ha

inseguita con successo un'altra: quella di imprenditore della moda.Nel 1982 ha cominciato dalla gavetta, come autista-magazziniere in una

ditta di abbigliamento. Pochi mesi dopo ha costituito con un socio la Cps company, una piccola azienda di maglieria che lavorava per i grossisti. «Nel 1987 non ero soddisfatto dei risultati e lasciai la società per entrare come direttore commerciale nell'azienda di un amico di famiglia, il Maglifi cio Va-lenti», ricorda Setti. «Qui portai le mie idee di moda che ci consentirono di realizzare un nuovo “pronto programmato” di maglieria tinta in capo, con uno

stile casual sportivo».Setti è un'esponente della quarta generazione degli imprenditori

di Carpi, quella venuta dopo i pionieri del miracolo, i protagonisti del boom degli anni 70, che si è forma-ta nel decennio del pronto moda. Una generazione venuta su dal niente, senza avere storie aziendali di famiglia alle spalle. Gente motivata, spinta più dall'entusiasmo che dalla strategia, ma dotata di naso fi ne e occhio lungo, capace di cambiare e anti-cipare il mercato, passando dal terzismo al prodotto a marchio.

Alla fi ne degli anni 80 Maurizio Setti si rimise in gioco creando la Antress srl, in società con il ti-tolare della Ritt Jeans di Verona e in questa nuova impresa avviò un percorso di sviluppo che nell'arco di alcuni anni trasformerà la piccola azienda di Carpi nell’azienda pro-duttrice e distributrice del marchio total look E-gò.

Nel 1996 l'imprenditore spiccò il volo, rilevò tutta la quota di Antress e, dopo aver coinvolto una stilista come socia di minoranza, si impegnò a sviluppare l'impresa che ben presto divenne un gruppo controllando diverse società satelliti di abbigliamento e non solo. «Nel 1996 rilevai anche il 50% della

società a marchio Gaetano Navarra di Bologna che produceva alta moda», dice. L'azienda fatturava 1 miliardo di lire e ne perdeva 1,5. Dopo due anni della mia cura il suo fatturato passò

a 20 miliardi di lire e la cedetti a Les Copains».Nel 2005 altra svolta. Setti rilevò la Dmg srl, di cui era fornito-

re, e la trasformò in Manila Grace. «Il marchio evocava esotismo e bellezza, ma soprattutto mi piaceva», spiega l'imprenditore. Ad

oggi Manila Grace dopo tutte le trasformazioni che ne hanno segnato l'evoluzione, tra cui la fusione con Antress, ha chiuso il 2011 con un fatturato di oltre 60 milioni di euro.

Nel gruppo, che vede coinvolti circa 200 dipendenti, ci sono 25 negozi diretti, un'azienda produttrice, una tes-situra, un calzaturifi cio e una società commerciale che gestisce le rimanenze attraverso i sette negozi aperti in altrettanti outlet.

Antress oggi detiene, oltre ai marchi E-gò e Manila Grace, anche Doralice e Tubino ed è imminente la pre-sentazione del nuovo brand San-ti.A.

«L'anno che abbiamo appena iniziato sarà diffi cile, è un anno di consolidamento, ma io confi do di poter far crescere ancora le mie aziende», afferma Setti. Il giro d'affari dovrebbe aumentare, «grazie a un programma di espansione all'estero che ho in mente. Per ora esportiamo solo il 15% della produzione, ma a partire dal 2012 questa quota aumenterà seguendo le iniziative di retail che

ho in programma in Germania, Francia, Spagna e Cina».I suoi crescenti impegni in azienda lo hanno costretto recentemente

a ridurre a malincuore la sua presenza alla guida del Bologna Calcio, il glorioso club rosso-blu di cui è vicepresidente e di cui mantiene la de-lega tecnica, assicurando sempre il suo totale sostegno al progetto.

Sposato, due fi gli e un cane, veste in stile sportivo e casual, anche se non può indossare i suoi marchi che sono esclusivamente femminili. L’auto è una Porche Cayenne, ma è geloso della Vespa del 1951 perfettamente tenuta, con chilometri zero o quasi perché è esposta nell'atrio della sua azienda. In tasca ha un Black-

Berry con il quale comunica; ha anche un iPad che però utilizza nel tempo libero. Per i libri non ha molto tempo, ma legge cinque quotidiani al giorno, mentre la sua colonna so-nora resta quella della sua giovinezza: Pink Floyd e Genesis. Il suo vino preferito è lo champagne e per i rossi si affi da ai grandi toscani classici, ma a tavola è goloso soprattutto di tre cose, molto italiane: pasta, pane e pizza.

© Riproduzione riservata

L’autoGuido una Porsche Cayenne

La musicaSono rimasto sentimentalmente legato ai grandi miti della mia giovinezza: Genesis (nella foto) e Pink Floyd

Lo sportHo giocato i no a cinque

anni fa come centrocampista in squadre amatoriali e oggi

pratico in panchinada vicepresidente del

Bologna Calcio

L'hi techNon sono un esperto. Per lavoro mi servo di un inevitabile BlackBerry. Ma sull’iPad guardo le partite

La vita e la carriera di Maurizio Setti, fondatore e presidente del gruppo Antress

Il mago del pronto modaHo creato dal nulla e in poco tempo griffe di successo Nel 2012 i nostri abiti conquisteranno i mercati esteri

Gli oggettiLa mia passione per il vintage mi porta a

collezionare apparecchi radio degli anni 50, ne ho

alcune di monumentali. Oltre a modellini di moto e di aerei d'epoca che tengo

in una vetrinetta

di l i

ogna Calcio,ntiene la de-progetto.al, anche se femminili.

951è

vatavata

L t

ho

nome

Maurizio Settinato a

Carpi (MO)il

5 giugno 1963professione

presidente del gruppo Antress

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