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03/07/22 1 Salute e Sicurezza sul lavoro nelle aziende agrozootecniche Temi di lavoro e spunti di riflessione Roma 23 aprile 2013 Giancarlo Borzacchi – ASL di Viterbo Maggiorin Spezia – ASL di Mantova

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Salute e Sicurezza sul lavoronelle aziende agrozootecniche

Temi di lavoro e spunti di riflessione

Roma 23 aprile 2013

Giancarlo Borzacchi – ASL di Viterbo

Maggiorin Spezia – ASL di Mantova

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Temi – guida dell’attività di controllo nelle aziende agrozootecnicheScheda nazionale

1. Il Trattore Protezione del posto di

guida (ROPS) Sistemi di ritenzione

(Cintura di sicurezza) Protezione della presa di

potenza Protezione degli altri

elementi pericolosi

2. Alberi cardanici Protezione dei giunti

cardanici Protezione integrale

telescopica Catenelle per il fissaggio

3. Carri desilatori Interblocco delle coclee

con comandi ad azione mantenuta

Visibilità della zona di lavoro

4. Spandiconcime Protezione organi di

spandimento Protezione organi di

miscelazione

5. Motocoltivatore – Motozappa Azionamento solo con comandi A.M. Funzionalità dei comandi A.M. Retromarcia attraverso la folle Avviamento impedito se induce

movimenti

6. Rotoimballatrici Dispositivo contro il riavviamento

in caso di ingolfamento

7. Trinciatrici Protezione contro il lancio di

oggetti

8. Motoseghe Freno catena Interblocco acceleratore ad A.M.

9. Scale di accesso alla fossa di mungitura Corrimano e parapetti Gradini antiscivolo

10.Scale portatili5. Piedi di appoggio antiscivolo6. Dispositivi di ancoraggio in

sommità

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Temi – guida dell’attività di controllo nelle aziende agrozootecnicheScheda specifica allevamenti (Regionale)

11. Prevenzione dei rischi da schiacciamento ad opera dei bovini Vie di fuga dai recinti o presenza di luoghi protetti Percorsi protetti Trappole autocatturanti Box idonei per i tori

12. Fienili Livello di impilamento delle rotoballe Misure di contenimemto delle cataste Attrezzature per la movimentazione Parapetti idonei sui fienili sopraelevati – Punti di carico e

scarico protetti

13. Pavimenti e passaggi Pavimentazione e superfici lavabili Pavimentazione con caratteristiche antiscivolo

14. Stoccaggio deiezioni Parapetti e recinzioni delle vasche di stoccaggio

15. Dispositivi di Protezione Individuali Calzature con suolo antiscivolamento Calzature antischiacciamento

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Temi – guida da mantenere e sviluppare

TRATTRICI:Mantenere alto il livello di attenzione e di vigilanza

sull’installazione dei ROPS e cinture di sicurezza;

Sviluppare la formazione e l’aggiornamento dei meccanici, riparatori e commercianti

Promuovere l’applicazione delle linee guida per l’adeguamento delle trattrici all’allegato V° del D.L.vo 81/08

Promuovere l’utilizzo appropriato della macchina in relazione alle criticità emerse durante le attività di vigilanza (esempio: uso improprio della frizione della presa di potenza)

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Temi – guida da mantenere e sviluppare

ALBERI CARDANICI DI TRASMISSIONE:

La percezione del rischio è migliorata, ma la protezione danneggiata non è ancora ritenuta un motivo sufficiente per interrompere l’utilizzo dell’albero.

Mantenere la vigilanza a tappeto, con le relative sanzioni

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Temi – guida da sviluppare

CARRI DESILATORI:

La criticità è rappresentata dalla totale mancanza di officine in grado di adeguare una macchina con gravi problemi di sicurezza.

Si tenga conto della presenza sul

mercato di macchine marchiate CE costruite nel periodo dal 2000 al 2004 in cui la norma EN 703 – 95 era stata ritirata per palese inadeguatezza. Per tali casi di applica una apposita linea guida Ispesl

La soluzione pratica di questo tema è tutta da costruire

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Temi – guida : Criticità

MOTOCOLTIVATORI (esistenti):

Vengono sistematicamente neutralizzati i comandi ad azione mantenuta

Non solo per scarsa percezione dei rischi e scarsa formazione

Le macchine quando il motore si spegne sono difficoltose da riavviare

Gli stessi costruttori equipaggiano le macchine con dispositivi atti a neutralizzare la funzione di sicurezza dei comandi ad azione mantenuta

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Temi – guida da mantenere e sviluppare

ROTOIMBALLATRICI:

E’ stato finalmente presentato da un costruttore un dispositivo di disaccoppiamento sotto carico della trasmissione del moto al raccoglitore, il quale entra in funzione automaticamente in caso di ingolfamento del pick up.

Il dispositivo appare “intelligente” in quanto è in grado di avvertire l’operatore dell’ingolfamento imminente e quindi permette di evitarlo.

Non è ancora stato industrializzato (la norma che lo prevede è del 2011)

Sarebbe auspicabile una rapida evoluzione per l’adattabilità anche alle macchine esistenti le quali, nel migliore dei casi, dispongono del bullone di sicurezza a frattura

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Temi – guida : Criticità

CARRO SPANDILETAME: La criticità principale è costituita dalla possibilità di azionare il sistema di spandimento e di avanzamento anche con macchina ferma. L’operatore sale sul carro per effettuare il lavaggio e viene trascinato dal nastro trasportatore verso il rotore in movimento

In questo caso appare urgente un intervento sulla norma tecnica

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Temi – guida : Criticità

MACCHINE A TRE RUOTE MOTOFALCIATRICE – RANGHINATORE

Difficoltà ad installare protezioni adeguate in caso di ribaltamentoCosti elevati dei kit disponibili rispetto al valore commerciale delle macchine.

Prima

Dopo

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Temi – guida da mantenere e sviluppare

PREVENZIONE DEI CONTATTI CON GLI ANIMALI:

Si conferma l’utilità delle vie di fuga permanenti dai recinti di stabulazione.

Creazione di spazi protetti all’interno dei recinti.

Creazione di percorsi protetti per lo spostamento degli animali

Installazione delle rastrelliere autocatturanti anche nei ricoveri del bestiame da rimonta

Diffusione ed utilizzo delle sale di mungitura in parallelo (mungitura posteriore)

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Temi – guida da mantenere e sviluppare

ALLEVAMENTO BRADO E SEMIBRADOALLEVAMENTO DI BUFALINI

Necessità di ulteriori approfondimenti e di confronto con gli addetti di questi settori

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Temi – guida da mantenere e sviluppare

STOCCAGGI DI ROTOBALLE:

Limitazione dell’altezza di impilamento Misure di contenimento delle cataste Attrezzature di movimentazione adeguate Parapetti sui fienili A queste misure già previste occorre aggiungere:

Delimitazione dell’area di manovra con divieto di accesso alle persone a terra

Non dislocare manualmente i bancali sotto le pile durante le operazioni di stoccaggio

Attenzione ai depositi all’aperto nelle fasi di copertura e scopertura.

Non impiegare rotoballe per il fissaggio della copertura

Fissare correttamente i teli a terra

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Temi – guida da mantenere e sviluppare

SCIVOLOSITA’ DEI PAVIMENTI:

E’ necessario iniziare a definire i valori dei coefficienti di attrito adeguati per i pavimenti dei luoghi di lavoro, ad iniziare dalle stalle in cui gli scivolamenti sono ancora numerosi

DISPOSITIVI DI’ PROTEZIONE INDIVIDUALE:

Al momento i punti di controllo riguardano solo le calzature.

Occorre prevedere i DPI per la protezione dal rischio chimico, connesso con le operazioni di lavaggio dell’impianto di mungitura e quelle di sanificazione degli ambienti.

Guanti, Grembiuli, Stvali, Occhiali, Visiere.

Prevedere i Lava occhi di emergenza

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Garantire scrupolose condizioni di igiene dei luoghi di lavoro

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Temi – guida da mantenere e sviluppare

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Temi – guida Criticità

ALTRE CRITICITA’ RILEVATE:

- Art. 21 del D.L.vo 81: Limita l’applicazione alle sole attrezzature di lavoro e DPI in aziende condotte da soli soci di Società Semplici, escludendo, tra l’altro la sicurezza dei luoghi di lavoro

- Ancora scarsa “competenza” in materia di prevenzione e sicurezza e corretta percezione e capacità di valutazione dei rischi da parte delle aziende.

- Occorre trasferire informazioni ed assistenza alle aziende e loro associazioni. Occorre chiedere impegno coerente alle associazioni e sindacati

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Temi – guida : Il metodo di lavoro

IL DIALOGO SOCIALE

Le campagne di prevenzione devono necessariamente partire da analisi di contesto condivise con le parti interessate;

Anche le modalità di intervento devono essere condivise, affinchè tutti i soggetti interessati siano messi nelle condizioni di ricevere una corretta informazione e di poter adeguare le proprie aziende agli obblighi di legge.

L’attività di controllo non deve limitarsi a contestare le violazioni di legge o le situazioni di “non conformità”; deve spingersi anche ad individuare in modo condiviso le soluzioni realmente applicabili.

Evitare di imporre soluzioni che non consentono l’agevole effettuazione del lavoro, poiché non produrranno effetti preventivi apprezzabili

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Temi – guida: Il metodo di lavoro

IL DIALOGO SOCIALE

Utilizzo dei Programmi di Sviluppo Rurale per eseguire controlli in materia di igiene e sicurezza del lavoro in tutte le aziende agricole “finanziabili”

Le verifiche avvengono su liste di controllo condivise. Le aziende sanno ancora prima di richiedere il finanziamento che saranno controllate

L’esito dei controlli può determinare la riduzione del finanziamento (in prima istanza poteva comportare anche la perdita completa)

Il sistema funziona molto bene, ha permesso un salto di qualità sui temi di interesse, non ha prodotto particolari problemi e può essere migliorato.

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Temi – guida criticità

IL CONTROLLO DEL MERCATO – 1

Per le macchine nuove che presentano “non conformità presunte” si procede in base a quanto stabilito dall’art. 70 comma 4 del D.L.vo 81/08.

La posizione del Costruttore rimane impregiudicata fino a conclusione dell’istruttoria tecnica

L’utilizzatore in caso di contravvenzione è oggetto di notizia di reato e di prescrizione.

La prescrizione non sempre è chiara ed è sempre onerosa. Segue, dopo l’ottemperanza, il pagamento della sanzione

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Temi – guida criticità

IL CONTROLLO DEL MERCATO – 2

Al termine dell’istruttoria il Costruttore, in caso di accertata non conformità, viene invitato a proporre soluzioni tecniche, che, solitamente si “concludono” con un kit di adeguamento.

Il kit di adeguamento viene messo a disposizione

degli utilizzatori delle macchine già vendute, ovviamente a pagamento.

Molto spesso la non conformità si traduce in un nuovo affare per il Costruttore.

Non risultano applicate le sanzioni previste dal D.L.vo 17/2010

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Temi – guida criticità

IL CONTROLLO DEL MERCATO – 3

Gli unici soggetti per i quali vi è certezza della pena sono gli utilizzatori che, sicuramente non sono i responsabili delle violazioni accertate.

Inoltre gli stessi Utilizzatori sono costretti ad acquistare i kit di adeguamento dai responsabili delle violazioni di legge

Il “mondo” dei Costruttori non è motivato a migliorare i propri standards di qualità e sicurezza

Il sistema non può reggere Deve essere rapidamente

corretto

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Temi – guida: NOVITA’

• Anche le aziende con meno di 10 addetti, che fino ad oggi hanno potuto avvalersi dell’autocertificazione al posto del Documento di Valutazione dei Rischi, dovranno effettuare la valutazione con le procedure Standardizzate, emanate con Decreto Interministeriale del 30 novembre 2012. Il termine per l’adozione del documento, già prorogato, è la fine di maggio 2013

• (Nota del Min. Lav. 31.1.13)

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Temi – guida: Le procedure standardizzate

• Occorre accompagnare l’applicazione del decreto e fornire indicazioni al sistema delle piccole aziende

• Evitare di delegare questo adempimento totalmente ai consulenti esterni

• La nuova valutazione deve essere un occasione di crescita dell’azienda

• Partire dai rischi noti, sicuramente presenti per i quali sono note e disponibili le misure di prevenzione efficaci

• Privilegiare il programma di adozione delle misure di prevenzione

• Approfondire la valutazione dei rischi nei casi di incertezza o in assenza delle misure preventive

• Anche il documento di valutazione dovrebbe “crescere” e migliorare nel tempo

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E’ finita, arrivederci e grazie