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o, entrambs verso odernissima di 1·:.1- a che ;>arte dalle socialistn dei prirni lal gencrale ïcu.la- s mo del paese im- Il 1 0 0 0 tere? Per la moda l'oggi è pever'uomo a le sue tesi con e prudenza, ~ pure siduo Iavoro di an- ,gni passo: non mi da innr.vare. tico invece non si cose lette, dette o mi decorsi: è sern- id edificare un si- , la febbre politica .no anchs uno alla colisti e teorici ar ; ad esercitarsi '5Ul- della stampa di erisionr, di chi è o si esibiscono nel rrtale. ·sti disarticolati o- ) loro caposcucla: DISTINGUE IL HOSTRO PARTITO: la linea da Marx, a Lenin, a livorno 1921, alla lotla della sinislra conlro la degenerazione di Mosca, al riliuto dei blocchi parli~iani, la dur~ opera del reslauro della dol!rina e dell' organo rivoluzionario, a côntallo con la classe operaia, luori dal polilicânlismo personala ed elelloralesco. aco 1 ·---------·-·· ------ ----·-----·-- - -----· orsano del partite comunista internazionalista 10-2-1 ottobre 1952 - Anno l N. l 1IILANO :\BBONA;\fENTI: Anno 500 - Semestre 27~ - Sostenitore 700 · - Una copia L. 25 Sped. in Abbonameuto postale Gruppo 1 A Ieggere i giornal i, sembre- rebbe che la democrazia i+aliana si agifi nelle doglio del parto. Consultazioni dentro e fuori il governo, mozioni alla Camera, convegni e congressi -Ii partiti, progetti, piani di voronovizza- zione dell'istituto parlam=ntare, promesse e parole d'ordine: è tutta una girandola di csperimen , ti all'alambicco della dernocra- zia perfetta. Che cosa sta dunque agitan- dosi nel ventre della renubblica democratica fondata sul lavoro •(e voleva appunto allud ere, ra Costituzione, a questa '.:orma J1 ic lavoro II perfettamente simile all'ozio)? Oh, semplicissirno: stan , ho maturando le elezioni. E il grande problerna non o:! quelle di sfomare prograrnmi che ;:!li elet- tori sarebbero, domani, invitati ad accettare o a respingere, ma quello di trovare gli accorglmen- ti migliori per creare 1ggi, nelie storte e negli alambicchi, non solo il risultato generale - che si sa già, nerchè non è deterrni- nato da •< volontà n di -Iettori, ma da concreti rappor ti di forza internazionali -, m:2, . i suoi i- neffabili oarticolari; il nroblema di stabilire fin da oggi, ~lll'inter- no della coalizione. vincente, la 1 distribuzione preventiva d•!i po- sti al parlamento e al senato per non scontentare nessurri e, se possibile, r:er accontentaro tut! •. Al congresso social-Iemocrati - co di Genova non si è parlato d'altro perchè nessun .iltro pro- blema urgeva, e al Virnlnale, a Montecitorio, a Palazzo :viadama, -I'ar'gornento fondarnentala .it.1:.1 discussione rima.ne quelle" della "proporzionale corretta )J (buon termine da caffè di terz'ordine), della « oiccola riforma JP! Sena- to » e della liquidazione del re- ferendurn (o della sua. covrezto- ne). Tutto questo, beninteso. nou ci interessa !)er nulla; interess .... invece constatare corne la ~emo- crazia confessi apnrtamente di imo troppo Stalin uculiatore ». Sotta forse più che il pota sta il sorr iso . Il Pietro di cui ontato lui stesso, tlcolo sulla storica illn mi cong sdô la spalla e disse: na buoiu: causa, 'li, la caùsa della o in q ualo Iingua boja de siçnor, in iflca questo. Siete, 10 dei. più valenti rse, senza lasciar- dalla cronaca di Oieste ier i e ieri empre scelto con bblica; l'agraria; tito socialista an- ito socialista pro- a numéro uno, la due. Adesso, da a, avete scelto un uro smercio. la azioni a voi! Col- a, ed cssegno -tel ce. ra radioso di gio- . amnesia. Politi- stro, ·s::>ecchio e etti âimenticatcri ei, di tediosi F ili. .erunno, i · disce- ~i lettori chiarire ai se noteranno nella testata ciô non sarà tra inizia ti va, 1i giudiziarie i provenienza -rà mai ·indi- isi tra tta to di itro il partita, continuità i- organizzativa io giornale, e ,o averla car- izia proprietà esistente so- na burocrati- !gge impone, ·emo a conte- contradi ttorli :! nomlnativl. biremo senza :erreno della ituita le im- mtive: quelli rvalgono non renire sui ter- i to rivoluzio- quindi par- nomi e dei oggi e dopo. 'AL LETTORE Chiariamo ai lettori che rl mutamento creannunciato nella testata · del giornale, che da Battaglia Comuni- sta diventa Il progranrn1.:1 comunista, non è dovuto a nostra iniziativa, ne ad a- zioni giudiziarie coattive ln cui nrovenienza ,10n inte- resserà mai indicare. E::;- sendosi trattato di far va- lere contro il !)artito, con- tro la sua continuità ideo - Iogica ed organizzativa e contro il suo giornale, e · beninteso dono avcrla car- pita, una fittizia proprietà commerciale esistente solo nella formula burocratica che la legge impone, non ci prestiarno a contestazio- ni o contradditorii tra per- sane e nominativi; subirc- mo senza andare sui terreno della giustizia costituita le impcsizioni esecutive. Quel- li che se ne sono avvaisi non ootranno venirè sul terreno del - nar+lto rr- voluzionario. Inutile quin- di narlaro dei loro ncmi e dei loro moventi, oggi e dopo. Il giornale continuera 3 svolgersi sulla linea -~he ;o ha semprc defiruto C! che rappresenta i suoi titoli non <li ,: nronrietà 1) ma di · eontinuità progra.nmatica (. politica, .eonïormcmenta ai testi fondamentuli del. me- vimento, r.Jla Piattafornu .. e al Programma della Si- nistra, aile Tcsi d~lla Si- nistra, alla serte <ici « F1Ji del 'I'emno II e alla mo~ delle nitre cubblicaziont contenute in BaHa(1:Ïa, "in Prometeo e nel JoH ~ttino, msteriale di cul daremo prossimamente, <td uso del lettore, un indice analitlco. isabile MA FFI Bernabei e C. > - Milano di ~ contenente: n difesa del dominante. 2) Gli odierni rapporti di produzione sono protetti dal potere dello Stato borghese che, qualunque sia la forma de] sistema rappresentatlvo e l'impiego della de- mocrazia elettiva, costituisce I'organo per .la difesa de- gli interessi della classe capitalistica. 3) Il proletariato non puô infrangere modificare il sistema dei rapport! capitalistici di produzione da cui deriva il suo sfruttamento senza l'abbattimento violenta del potcre borghese. (Dai C( Programma del P. C. "• Livorno 1921, inte- grato dal P. C. Internazionalista). non reggersi affatto sulla ,1 vo lontà popolare >, o c;ul verdétti della " coscienza persouale », ma su un gioco centralizzato e tota- Iitario di combinaeioni, di Iron- te al quale il cosidetto responso delle urne è solo la r-iproduzlone ritardata di un fatto !rià avve- nuto. An'date, con questo, a di- scutere di sottili diier enze fra totalitar ismo e democrazia, fr..i libertà e dittatura, fra democra- zia e fascismo. Dopo ii averci incasellati nel blocco occirlenta- ln terza pagina: Oialo~ato .con Stalin rtca- c:raM -·· --- on alamb i cchi 1-~) Ne~l'attu~le re:im:-social: C~J:talis~co, ~i svi: . -~4) L'organo. il?di~pe~sabile della Iotta ri ".o]uzionari_; d Il d 1 luppa un crescente contrasto fra le forze produttive e 1 del proletanato e _11 partlto d1 classe. Il partita cçnnum- e a emocrazta I rapporti di produzione, dando luogo a~l'antitesi d'int:- sta, riun(;ndo in la parte più avanzata e decisa del ressi e alla latta di classe fra proletariato e borghesia proletariato, unifica gli sforzi delle masse lavoratrici volgendoli dalle lotte per interessi di gruppi e per risul- tati contingenti alla lotta generale per la emancipazione rivoluzionaria del proletariato. Il partito ha il compito di diffondere nelle masse la teoria rivoluzionaria, di or- ganizzare i mezzi materiali di · azione, di dirigere nello .;volgimentodella !otta la classe lavoratrice assicurando la continuità storica e l'unità internazionale del movi- mento. le, incasellano i « rappresèntanti del popolo n negli stalli di Monte- citorio e di Palazzo Mada:na se- conda la tecnica delle <!ssembl..?e delle soci~tà anonime ;) del ce- rimoniale delle preced<.>nze nelle Cortî del buon temoo :-mtico (andate a parlare, dimenticava.- mo, di differenze fra, repubblica e monarchia). Il guaio è che troppi proletaii anccra ci credono, e oass ~ranno questi mesi di attesa folle elE=- !ioni nel !)atema d'anirno di chi attende un risultato cc ignoto >> Eh no! Le elezioni non sono an- cora state messe alla Si:nl sob perchè sarebbe troppo facile in- dovinarne l'esito finale! La dlvislone del lavoro tra · i laburlsU Il congresso laburista ha çlatc:, agli openi di tutto il monda u bell'es6m1Jio della divisione de: lavoro in atto nel regime borgu~- se e quindi anche fra i suai più 2ppassio,1ali sostenitori: i rifor- misti. Per metà cûngresso ha 1into la demagogia " di sinistra II di Be- van, 9er l'altra metà ha vintc Attlee. Il primo ha tuonato conir.J l'America, il riarm<?, la guerra; il seconda ha benedetto Americ~ e riarino e ha d€'!)recato, ma ac- èettato in nome della libertà, la guerra. ?rima è stata votata :i. maggior3nza la mozione Bevan· r,oi è sta!a votata a maggioran:1:1 la mozio,1e 1\ ttlee. . Cosi la coscienza è a posto: gli operai .. tanchi e delusi del nan- tofolaio e governativo Attl<ie, guarder1nno al suo antagon1:,;t:.l; ma il Partito, !)er il tramite dd suo Caoo,. p-otrà tornare al g,,- vcrno con le carte 1< pulite 11. Se non ci riuscirà girerà pagina, c la demagogia bevanista ~li per- metterà di riprcndere QUOla fü!O al mom.-mtoin cμi i capi-burntli- nai del Jaburismo non dccider,m- no dj tornare alla ,1 scarna cl.i- quen.za o dell'ex-primo ,mimsti o. Tutti soddisfatti. Ma e la l'11.;. se opeI"aia? Minaccia a mano armata - Nello spazio di meno di un mese i tccnici dello Slato i\Iaggbre ame- ricano hanno regalato alla :lerelitta umanità l!na serie di armi super- moderne, i cui effetti, se la terza guerra ·mondiale verrà, saranno tali da far imoallidire i mezzi di di- struzione impiegati dalla 1.rop,,o mi- sericordiosa li.ladre Natura. L'in- dustria ,1elle mani del capitalismo pare che pervenga a solt.:imettere le forze ..:ieche del mondo 'îs1co solo per es&fü1rne il potere di d1strug- gere corpi umani, invece che di assicurarne la prosperitâ. ~Jissili radiocom'.mdati. flotte di portaerei armate di armi atomiche ~ ... Jltima grandiosa con~uista uman:i, · I can- none ato,n1co. Al loro confronto che cosa sono i tifoni. i terremoti, le antiquate epidemie di ue.m! o di c:..~ca.--i.Juc,11e . ur:1· ·H · tei'leJru;,o .Me~ dioevo? - Il missile r;:;diocomandato è co- stituito, pare, da un aereo da bom- bardamento pieno zeppo di esplo- sivi ad alto pc,tenziale, guidato dal suolo, o da un aereo pilJta, me- diante comandi trasmessi via !'adio. Si oerde un aereo. commen'avano evangelicamente i militari c:t,~l Pen- tagono, ma in compensa si · 1spar- mia la vita delrequipagg10 che. per i particolnri obiettivi ..t~5egnati al missile. andrebhe cert3m•!,1te sa- crificato!' Non sarebbe co:;a ge- nerosa fare un piccolo pogrom de- gli alti ufficiali del Pentag:mo e Jella Casa llianca. che si e no as- .;ommano a poche centinaia ·li per- sone, e risparmiare i milioni di vit- lime in preventivo? Ma dire ciô si- ~nifica « svegliare gli istinti bassi i> Jelle folle, r,redicare l'odio .;Jciale. In quanta a portaerei il Pentago- no nemmeno sta male. In una re- cente intervista il Segretano ame- ricano· per l:i l\larina· dichiJrava: cc Abbiamo bisogno di 10 o l2 por- taerei (oltre quelle esistenti). E attualmente allô sfuàio la oossibi- lità di ::lotare le nostre niaggiori unità da combattimento e le nostre portaerei di motori a propulsione atomica, ('d è soltanto questione di tempo il raggiungimento da parte nostra della superiorità in qucsto campo ». Successivamentc s1 è ap- preso, contemporaneamente 1lla no- tizia che !a Sesta flotta americana si stanzia permanentemente 1-i '-IUel 1 " mare creat.o dt. Domineddi.J aryposi- tamente 1ler gli americani · c,1•.! e il M.editerra!'l~o. che tutte le nortaerei made in U.S.A. sono armate di bombe atomiche. Ci fanno :;apere cioè che mentrc i 'napoleta1•i o i genovesi Iavorano, mangiano, dor- mono, nei 'Ioro porti, racchi•.1:-:a nei ciclopici fianchi della II Coral Sea~ o della « Filippine Sea» gi"lcêiono non sappiamo quantc libbre tii ura- nio ptonte all"uso. Ciô non si chia- ma affatto terrorismo o manife- stazione di fo;:za a fine intim:dato- rio; nem.neno si pu<'> paragonare, fatte le dcbite proporzioni, all., can- na di oistola chc il bandito prcme sulla nuca della vittima. Oh1bô, si tratta di « democrazia vrotetta 1 ... Il cann-me atomico reaJi7.za i so- gni futurhti degli ufficialoni di ar- tiglieria jj sostituire Je antiquate salve di obic: c di shrapnells -con rafilche di bombé atomiche .. Imma- ginate se fosse esistito al •cmpo :iello shar-~o anfericano a S·•lcrno, Anzio, ecc. Si sarcbbero cancellatc dalla faccia della terra quelle mu- lili città con relative popoiazioni, ma qual'}tc ··vite- di ùfficiali c sol- cJati sarébb~ro state risparmiatc, ed evitatô al GovcrnQ degli Stati Uniti di occupare de'l territorio ilaliano quanto è bastalQ · per seppellire i propri m:>r~i! t.Jna vera meraviglia della tecni~a c anche della lil~ntro- pia yankee, dato chc a i!o.itruirlo sono impiegate acclaierie, (onderie. officine me~caniche, elettriche, tele• foniche, autC1mobilistlc:he '! via di- cendo. Ecco i 1ri91.iosi · conn.,tati: canna· lung a g mclri, due motori da 500 cavétili fornîscono l':!ne1gia sufficiente al movimento de!rarma, duc cabine di comando allacciate telefonicamente, gittata di 30-,)2 chi- lometri, calil;ro di 280 mil).imetri, marcia alla velocità di un autocarro su strade cornuni o su terrt!no ac- cidentato grazie ai cingoli dei 1-uoi due trattori, i serventi al pezzo se- guono su autocarri, puô sparare a volontà sia proiettili comuni che atomici. Fra poco appr~nùeremo che tutti i reoarti amerîca.1i stan- ziati sul suolo· dell'Europa, :• ,ranno il loro cannone atomico m rlota- zione. borg'•1esia americana na giu- rato di terrcrizzare il mondo in- tero ner non correre il riscnio di dovei terrorizzarsi al pericolo riellb rivolla ,lelle masse null-Jtenenti. l\Ia con ciô stesso affretta :l giorno in cui le masse sfruttate le porran- no in tet:nmi di forza il quesito: o tu o noi. 1\l H l\l 1\11 0 il allét 1na:rx-asn10 ro11esc1a Tui u, si nuo asnettare dalla ... dialettica di Piëtrone, specie quando si trntta di morlificare, o meglio ancora di ~apovolgere, i cardini dellci. teoria mar:riita. Andato {! celebrare a Genoi;a il sessantesimo a11niversar10 àel- l[i 1wscita deL Partita Socialista, egli lta presentato la st.oria del movime11~0 oueraio sotto 1a lttce di tma gr,rncl; lotta per la libertà e per le riforme, il che appimto gli lia g11t1dag11ato i galloni del Premio Stalin e, dopo mille ed una capriole, l'amicizia · fraterna dei liquidalori del comuilismo, i Togliatti, i Terracini, i Gri'eco. 1'r1a ne! suo discorso, c11e in ve- rità non merita moite c11 iose vi- sto che si trattava di rifare la storia di un sessa11tennio seconclo L'ideologia clella libertà e di scio- rinare un misc1tglio di guerraio- lismo e oacifismo, Pietro Nenni ha perfi110 voluto m.ettersi a teo- rizzare e, trovatosi di fronte al- la solita terribile accusa lanciata ai socialisti di essere •<.antinazio- nali n, ha risposto: nossignorî: •< la nostra jedeltà alla patria e la nostra f edeltà alla de_mocrazia sono totali ed assolttte. Come lo internazionàlismo non è che lo sviluppo del patriottismo, cosi il socialismo è lo sviluppo della de- mocrazia li. · Dra, ,-:he la fede!tà di Nenni alla patria sia indiscussa non lo neghiamo - non per nuZla Pie- trone fu. interventista e f ascista -,-; che, ·::icr l~i. H passag~·io- dal patriottismo all'iilternazionalismo. dul socialismo alla democrazia e viceversa, sia la cosa :più facile e naturale di questo monda, sia- mo prontissimi ad ammetterlo (nulla è impossibile ai clowns del movimento operaio); ver noi resta f errea l'opposta tesi, la tesi marxista, che l'internazionalis-mo. >peraio è la negazione del patriot- tismo, e ,l socialis-mo la negazio- ne, non lo sviluppo, della demo- crazia. I dve termini sono con- trapposizioni dialettiche, non gra- dini di uno sviluppo unico: chi ·afferma l'uno nega (e si prepara ad abbattere) l'altro. Per questi aiocolieri nbituati a tirar fuori dalla maaica prima un coniglio e poi una lepre, non si vede perchè non si debba di- chiarare: il socialismi> è lo svi- luppo non la negazione del capi..,. talismo. Quest'ultimo corollariç,, Nenni se l'è indubbiamcnte sen- tito di1·e a quattr'occhi da Stalin, giacchè la. teoria conformista è appunto quella. della leale e paci- fica gara di velocità f ra i clue si- stemi. Dalla piazza al ministerr:>, dal patriottismo all' iilternaûonali- smo, dalla democrazia al socia- lis·m.o: ma clie dolce cam.mino, per questi signori!. Gli opHai, quando sentono jischiare le pal- lottole della clemocrdzia o quelle della ootria, sono invitati a con- siderarle come un provi,idenziale anello nella catena di rose c1'e porta dfll règno del cavitale a quello del· zavoro. Sorridendo dalla tribtma, Pie- tro Nen!'l.i si guarcla le meclaglie ( d"interv1,1tista e di partigiano · della ... paceJ. V PIA.NO QUINQUENNALE . . ~ ·- .... ... • '° . - ~ • • . ... •. CAPITALISMO IN CRE8CITA Tutta la stampa staliniana è or- mai piena di articoli apologe•.ici sui V piano quinquennale. L'otnettivo cui tende la campagna propagandi- stica è di inculcare nelle .nâ!nti dei lettori il corcetto dello svil.1.;>po gi- gantesco della industriali!zazione russa, in conhonto alla postulata decadenza · industriale ed ec.momica dei paesi car-italistici di Dc-::idente, primi tra tutti, s'intende, Slati Uniti. Fin· qu: nulla di ilUfJVO. La propaganda della coalizbne al lan- tica non perse~ue essa pure .. ltro scopo che <!t1t:1Io di ficcare nc?i c.er- vclli dei due miliardi e rohi di es- seri umani, che popolano la terra, la stessa nvzii:ne capovolta: supe~ riorità in tutti i campi, indu,;t ri ale, economico, militare, ecc. del olocco atlantico. Partigiano di uno dei due blocchi, cioè disposto a pr•,mrlere le armi per cc.n~hattere sui d Jietro il frontc, ë colui che dalla noz:one, èsatta o arbitraria che si.1, ùella superiorità di 4110 dei due colossi fa àcrivare l'obbligo di appo~giarne la politica umciale o addirittura le azioni armate, belliche. Noi che nephiamo programmati- camente ogni sia pur mimma azio- ne o propaganda che non sia ri- volta a smascherare il co:\:enuto RETROSCENA del progressismo Non siamo noi â dirlo, ma a proposi.to delle « rifonne " di Mossadeq ~ un corriSiJondente borghese su Il Corriere della Sera dell'8-10-1952: " Ai possidenti di terre il nazionalismo allucinato delle masse (quelle delle città; le ai- tre non contano) ha semore fat- to comodo; hanno speso moiti soldi per istigarlo e tenerlo caldo. Il nazionalismo qui è un devia- tore; distrae le masse dalla con- centrazione mentale sulla lor.> sconfinata miseria, sostituisce al senso dello squallore e dcgrada zione individuale un senso di ec- citazione c fierezza collettiva. La nazionalizzazione del pe- trolio ai possidenti piacque assai. Kascianl; che è in buoni rapporti sentimentali · e altri coi possidf:nti disse che Je nazionalizzazione dfl petrolio face:va inutile \a ri- forma agr~a, cioè togliere le terr·e ai riéèhi enormemente ric- chi, e spartirle e d.arlc ai conta- dini. JI petrolio avrebbe pagnto quello che loro i Possiéf ent.i non avevano alfatto v02lia di paga- re Capite, il prOIJ'euismo? capitalistico e antiproletario, d1 cia- scuna di aml:cdue le coalizio:11, pos- siamo tranquillamente, a scorno dc- gli indiff.:!rentisti, valutare i I eal: rapporti di forza intercorrenti tra i due con.::entramenti di .Jùl cnzia)j economici e militari, semâ tc·rna di apparire parhgiani degli uni o Jegli altri. Impossihile è, sia pure in vista di propugnar~ il giusto ·.H·inc1pio dell'antipa:tigianismo, negar,! le dii- ferenze quantitative e di sviluppo della indu'itrializzazione arncricana e russa. Uguali non sono. Lasciamo stare la questb•1e della differenza assoluta tra lél ornduzio- ne totale· e la capacità mllitare di ciascuno. Vogliamo occuparci ora di un'altra questione similare.: l'iricre- mento ann•w della oroduzi ne. In che misura ,a oroduzione na~10nale aumenta aP11l'âlmente in .-'.merica e Russia? :.o spunto ci vi~ne dato da!la nota di intrciduzione al pro- getto del Comitato Centrale cld P. C. russo per il V Piano q11in(.pien- nale, scritta da Riccardo Lombardi. nume tutelare dell'econom1a co- minformi5ta italiana, insieme con Pesenti e scci. Come al sdito, oltrc all "miona- zione solenne, la nota è pil~Da zep- pa di dati, percentuali, st t;;stlche, comp1·ova11ti tulle un aumento rtre· pitoso iri ogm ramo della prod11zio- ne russa. 1E sia, t;mto più che nes- suno potra seriamente confutarle o onestamente ritr:nerle ,ier e5atte. mancando ogni possibilità di con- trollo. Rite,1iamo per buon~. per co- modità di difcussione, i dati !orniti dalle age:11ie del l\linistero russo della Pïanificazione. D'accordo, dunque, ogni ramo della pr >duzio- ne russa segna una curva a5cen- dente di inc1cmento. Sia de~to per inciso, ciô noP capita solo al go- verno ru:;;o: ormai tutti . .,)aesi occidentali, compresa la ucr<:>!1tta Italia. ha11no superato i li ·;dli di produzio:1e prn-hellici. Già, nrnme-t- tono i fautori di Mosca, ma i:1 c!he misura? Qualr: è il tasso drl 1oro incremcntll? · . Vecchia qt·estione, che c;enl cgrc- giamente rigli opportunisfi d1 ieri l'nltro. Riccardo Lombardi e~cllma: • Il nuovo piano quinquenn.,I.e del- l'U.R.S.S. prevede il raddop!,b (iclla produzione irdustriale dell'· r,uone Sovietica in 6 anni: difatti .{- pre- visto un incremento di produ'.ione del 12 per cento all'anno· ,. E com- menta soddisfatto: « Contro 1'1,4 per cento degli Str.ti Uniti d'Amt.rir.a ». Segue •ina cdluvie di '.!ifre ,• per- centuali p;r dimostrare che il ;nsso di aumento di produzione 11•.,·visto dai compilatori russi è stato ,:alco- lato cor) ecct:~r.,iva prudenz1, p1 efo- rendo ï pianifkatori commet~m·e er• rori di difetto anzichè di cccesso; sicchè una valutazione t'e1uistica porterehbe al tasso di increm,ir.t, al 16 per cento. Non abhiamo alcuna difflcoltà, ~r Je raeioni de:te, ad a~cettare per buone Je· dfre ... Cli uffici ~tati;tici russi. Va ben-:, ac- cettiamo corne vangelo quanto il Lpmbardi ricava dai calcoli, e cioè che, stando al ritmo attuale, la pro,. duzione globale clegli Stati Uniti dovrà impfegarc quasi 50 anni per raddoppiarsi. mcntre per l'cconomia russa basteranno appena 5 anni. Ciô ammesso, non d dimcstra cer• lamente chc varicranno di conse- guenza i rapporti di forza tra le due economie rivali, dato che la stessa ·quantità di merci rappre- senta, se paragonata ':"ispettivamen- tc alla produzione ;,:ll)bale di StaH Uniti e Russia, divJr1e percentualî del tutto. E!empio ;,ratico: l'ilM"'te- mento del 100 per (~i,to di 1niJJ• lire è minore ,l~!l'iacremeoto del- l'i ptt «nto di un mijione d'i lin. Solo se ambo i c"rnpetitori per-- t issern d11 un'P.gu11l~ Lll1<!' di t>ff· tenza, cioè se entNmbi ~ .. ;.,.;,_ 1000 oppure •.•. JI)() hre, le diffe... r~,ti, renza df!lle pettenhudi di == , · ~·:· ct.t çapittlP. considento tl~ ~ . ,,"' <Coidf•• "' , . ...-rit.. -~"X:; :f :,tf· D . ~. 1 L l ! ' !. J ,'.

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o, entrambs verso odernissima di 1·:.1- a che ;>arte dalle socialistn dei prirni lal gencrale ïcu.la­ s mo del paese im-

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tere? Per la moda l'oggi è pever'uomo a le sue tesi con e prudenza, ~ pure siduo Iavoro di an­ ,gni passo: non mi da innr.vare. tico invece non si cose lette, dette o mi decorsi: è sern­ id edificare un si­ , la febbre politica .no anchs uno alla colisti e teorici ar ; ad esercitarsi '5Ul- della stampa di

erisionr, di chi è o si esibiscono nel rrtale. ·sti disarticolati o­ ) loro caposcucla:

DISTINGUE IL HOSTRO PARTITO: la linea da Marx, a Lenin, a livorno 1921, alla lotla della sinislra conlro la degenerazione di Mosca, al riliuto dei blocchi parli~iani, la dur~ opera del reslauro della dol!rina e dell' organo rivoluzionario, a côntallo con la classe operaia, luori dal polilicânlismo personala ed elelloralesco.

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orsano del partite comunista internazionalista

10-2-1 ottobre 1952 - Anno l N. l 1IILANO

:\BBONA;\fENTI: Anno 500 - Semestre 27~ - Sostenitore 700 · - Una copia L. 25

Sped. in Abbonameuto postale Gruppo 1

A Ieggere i giornal i, sembre­ rebbe che la democrazia i+aliana si agifi nelle doglio del parto. Consultazioni dentro e fuori il governo, mozioni alla Camera, convegni e congressi -Ii partiti, progetti, piani di voronovizza­ zione dell'istituto parlam=ntare, promesse e parole d'ordine: è

tutta una girandola di csperimen , ti all'alambicco della dernocra­ zia perfetta. Che cosa sta dunque agitan­

dosi nel ventre della renubblica democratica fondata sul lavoro •(e voleva appunto allud ere, ra Costituzione, a questa '.:orma J1 ic lavoro II perfettamente simile all'ozio)? Oh, semplicissirno: stan , ho maturando le elezioni. E il grande problerna non o:! quelle di sfomare prograrnmi che ;:!li elet­ tori sarebbero, domani, invitati ad accettare o a respingere, ma quello di trovare gli accorglmen­ ti migliori per creare 1ggi, nelie storte e negli alambicchi, non solo il risultato generale - che si sa già, nerchè non è deterrni­ nato da •< volontà n di -Iettori, ma da concreti rappor ti di forza internazionali -, m:2, . i suoi i­ neffabili oarticolari; il nroblema di stabilire fin da oggi, ~lll'inter­ no della coalizione. vincente, la

1 distribuzione preventiva d•!i po­ sti al parlamento e al senato per non scontentare nessurri e, se possibile, r:er accontentaro tut! •. Al congresso social-Iemocrati -

co di Genova non si è parlato d'altro perchè nessun .iltro pro­ blema urgeva, e al Virnlnale, a Montecitorio, a Palazzo :viadama, -I'ar'gornento fondarnentala .it.1:.1 discussione rima.ne quelle" della "proporzionale corretta )J (buon termine da caffè di terz'ordine), della « oiccola riforma JP! Sena­ to » e della liquidazione del re­ ferendurn (o della sua. covrezto­ ne). Tutto questo, beninteso. nou

ci interessa !)er nulla; interess .... invece constatare corne la ~emo­ crazia confessi apnrtamente di

imo troppo Stalin uculiatore ». Sotta forse più che il pota sta il sorr iso . Il Pietro di cui ontato lui stesso, tlcolo sulla storica illn mi cong sdô la spalla e disse: na buoiu: causa, 'li, la caùsa della

o in q ualo Iingua boja de siçnor, in iflca questo. Siete, 10 dei. più valenti rse, senza lasciar- dalla cronaca di Oieste ier i e ieri empre scelto con bblica; l'agraria; tito socialista an­ ito socialista pro­ a numéro uno, la due. Adesso, da

a, avete scelto un uro smercio. la azioni a voi! Col­ a, ed cssegno -tel ce. ra radioso di gio­ . amnesia. Politi-

stro, ·s::>ecchio e etti âimenticatcri ei, di tediosi F ili. .erunno, i · disce-

~i lettori chiarire ai

se noteranno nella testata ciô non sarà tra inizia ti va, 1i giudiziarie i provenienza -rà mai ·indi­ isi tra tta to di itro il partita, continuità i­ organizzativa io giornale, e ,o averla car­ izia proprietà esistente so­ na burocrati­ !gge impone, ·emo a conte­ contradi ttorli :! nomlnativl. biremo senza :erreno della ituita le im­ mtive: quelli rvalgono non renire sui ter­ i to rivoluzio- quindi par­ nomi e dei oggi e dopo.

'AL LETTORE Chiariamo ai lettori che rl mutamento creannunciato nella testata · del giornale, che da Battaglia Comuni­ sta diventa Il progranrn1.:1 comunista, non è dovuto a nostra iniziativa, ne ad a­ zioni giudiziarie coattive ln cui nrovenienza ,10n inte­ resserà mai indicare. E::;­ sendosi trattato di far va­ lere contro il !)artito, con­ tro la sua continuità ideo - Iogica ed organizzativa e contro il suo giornale, e

· beninteso dono avcrla car­ pita, una fittizia proprietà commerciale esistente solo nella formula burocratica che la legge impone, non ci prestiarno a contestazio­ ni o contradditorii tra per­ sane e nominativi; subirc­ mo senza andare sui terreno della giustizia costituita le impcsizioni esecutive. Quel­ li che se ne sono avvaisi non ootranno mù venirè sul terreno del - nar+lto rr­ voluzionario. Inutile quin­ di narlaro dei loro ncmi e dei loro moventi, oggi e dopo.

Il giornale continuera 3 svolgersi sulla linea -~he ;o ha semprc defiruto C! che rappresenta i suoi titoli non <li ,: nronrietà 1) ma di · eontinuità progra.nmatica (. politica, .eonïormcmenta ai testi fondamentuli del. me­ vimento, r.Jla Piattafornu .. e al Programma della Si­ nistra, aile Tcsi d~lla Si­ nistra, alla serte <ici « F1Ji del 'I'e mno II e alla mo~ delle nitre cubblicaziont contenute in BaHa(1:Ïa, "in Prometeo e nel JoH ~ttino, msteriale di cul daremo prossimamente, <td uso del lettore, un indice analitlco.

isabile MA FFI Bernabei e C. > - Milano

di

~ contenente:

n difesa del

dominante. 2) Gli odierni rapporti di produzione sono protetti

dal potere dello Stato borghese che, qualunque sia la forma de] sistema rappresentatlvo e l'impiego della de­ mocrazia elettiva, costituisce I'organo per .la difesa de­ gli interessi della classe capitalistica.

3) Il proletariato non puô infrangere nè modificare il sistema dei rapport! capitalistici di produzione da cui deriva il suo sfruttamento senza l'abbattimento violenta del potcre borghese.

(Dai C( Programma del P. C. "• Livorno 1921, inte­ grato dal P. C. Internazionalista).

non reggersi affatto sulla ,1 vo lontà popolare >, o c;ul verdétti della " coscienza persouale », ma su un gioco centralizzato e tota­ Iitario di combinaeioni, di Iron­ te al quale il cosidetto responso delle urne è solo la r-iproduzlone ritardata di un fatto !rià avve­ nuto. An'date, con questo, a di­ scutere di sottili diier enze fra totalitar ismo e democrazia, fr..i libertà e dittatura, fra democra­ zia e fascismo. Dopo ii averci incasellati nel blocco occirlenta-

ln terza pagina:

Oialo~ato .con Stalin rtca- c:raM -·· ---

on alamb i cchi 1-~) N e~l'attu~le re:im:-social: C~J:talis~co, ~i svi: . -~4) L'organo. il?di~pe~sabile della Iotta ri ".o]uzionari_;

d Il d • 1 luppa un crescente contrasto fra le forze produttive e 1 del proletanato e _11 partlto d1 classe. Il partita cçnnum­ e a emocrazta I rapporti di produzione, dando luogo a~l'antitesi d'int:- sta, riun(;ndo in sè la parte più avanzata e decisa del ressi e alla latta di classe fra proletariato e borghesia proletariato, unifica gli sforzi delle masse lavoratrici

volgendoli dalle lotte per interessi di gruppi e per risul­ tati contingenti alla lotta generale per la emancipazione rivoluzionaria del proletariato. Il partito ha il compito di diffondere nelle masse la teoria rivoluzionaria, di or­ ganizzare i mezzi materiali di · azione, di dirigere nello .;volgimento della !otta la classe lavoratrice assicurando la continuità storica e l'unità internazionale del movi­ mento.

le, incasellano i « rappresèntanti del popolo n negli stalli di Monte­ citorio e di Palazzo Mada:na se­ conda la tecnica delle <!ssembl..?e delle soci~tà anonime ;) del ce­ rimoniale delle preced<.>nze nelle Cortî del buon temoo :-mtico (andate a parlare, dimenticava.­ mo, di differenze fra, repubblica e monarchia). Il guaio è che troppi proletaii

anccra ci credono, e oass ~ranno questi mesi di attesa folle elE=­ !ioni nel !)atema d'anirno di chi attende un risultato cc ignoto >> Eh no! Le elezioni non sono an­ cora state messe alla Si:nl sob perchè sarebbe troppo facile in­ dovinarne l'esito finale!

La dlvislone del lavoro tra · i laburlsU

Il congresso laburista ha çlatc:, agli openi di tutto il monda u • bell'es6m1Jio della divisione de: lavoro in atto nel regime borgu~­ se e quindi anche fra i suai più 2ppassio,1ali sostenitori: i rifor­ misti. Per metà cûngresso ha 1into la

demagogia " di sinistra II di Be­ van, 9er l'altra metà ha vintc Attlee. Il primo ha tuonato conir.J l'America, il riarm<?, la guerra; il seconda ha benedetto Americ~ e riarino e ha d€'!)recato, ma ac­ èettato in nome della libertà, la guerra. ?rima è stata votata :i.

maggior3nza la mozione Bevan· r,oi è sta!a votata a maggioran:1:1 la mozio,1e 1\ ttlee. . Cosi la coscienza è a posto: gli operai .. tanchi e delusi del nan­ tofolaio e governativo Attl<ie, guarder1nno al suo antagon1:,;t:.l; ma il Partito, !)er il tramite dd suo Caoo,. p-otrà tornare al g,,­ vcrno con le carte 1< pulite 11. Se non ci riuscirà girerà pagina, c la demagogia bevanista ~li per­ metterà di riprcndere QUOla fü!O

al mom.-mto in cµi i capi-burntli­ nai del Jaburismo non dccider,m­ no dj tornare alla ,1 scarna cl.i­ quen.za o dell'ex-primo ,mimsti o. Tutti soddisfatti. Ma e la l'11.;.

se opeI"aia?

Minaccia a mano armata

-

Nello spazio di meno di un mese i tccnici dello Slato i\Iaggbre ame­ ricano hanno regalato alla :lerelitta umanità l!na serie di armi super­ moderne, i cui effetti, se la terza guerra ·mondiale verrà, saranno tali da far imoallidire i mezzi di di­ struzione impiegati dalla 1.rop,,o mi­ sericordiosa li.ladre Natura. L'in­ dustria ,1elle mani del capitalismo pare che pervenga a solt.:imettere le forze ..:ieche del mondo 'îs1co solo per es&fü1rne il potere di d1strug­ gere corpi umani, invece che di assicurarne la prosperitâ. ~Jissili radiocom'.mdati. flotte di portaerei armate di armi atomiche ~ ... Jltima grandiosa con~uista uman:i, · I can­ none ato,n1co. Al loro confronto che cosa sono i tifoni. i terremoti, le antiquate epidemie di ue.m! o di c:..~ca.--i.Juc,11e . ur:1· ·H · tei'leJru;,o .Me~ dioevo? - Il missile r;:;diocomandato è co­

stituito, pare, da un aereo da bom­ bardamento pieno zeppo di esplo­ sivi ad alto pc,tenziale, guidato dal suolo, o da un aereo pilJta, me­ diante comandi trasmessi via !'adio. Si oerde un aereo. commen'avano evangelicamente i militari c:t,~l Pen­ tagono, ma in compensa si · 1spar­ mia la vita delrequipagg10 che. per i particolnri obiettivi ..t~5egnati al missile. andrebhe cert3m•!,1te sa­ crificato!' Non sarebbe co:;a mù ge­ nerosa fare un piccolo pogrom de­ gli alti ufficiali del Pentag:mo e Jella Casa llianca. che si e no as­ .;ommano a poche centinaia ·li per­ sone, e risparmiare i milioni di vit­ lime in preventivo? Ma dire ciô si­ ~nifica « svegliare gli istinti bassi i> Jelle folle, r,redicare l'odio .;Jciale. In quanta a portaerei il Pentago­

no nemmeno sta male. In una re­ cente intervista il Segretano ame­ ricano· per l:i l\larina· dichiJrava: cc Abbiamo bisogno di 10 o l2 por­ taerei (oltre quelle esistenti). E attualmente allô sfuàio la oossibi­ lità di ::lotare le nostre niaggiori unità da combattimento e le nostre portaerei di motori a propulsione atomica, ('d è soltanto questione di tempo il raggiungimento da parte nostra della superiorità in qucsto campo ». Successivamentc s1 è ap­ preso, contemporaneamente 1lla no­ tizia che !a Sesta flotta americana si stanzia permanentemente 1-i '-IUel 1 " mare creat.o dt. Domineddi.J aryposi­ tamente 1ler gli americani · c,1•.! e il M.editerra!'l~o. che tutte le nortaerei made in U.S.A. sono armate di bombe atomiche. Ci fanno :;apere cioè che mentrc i 'napoleta1•i o i genovesi Iavorano, mangiano, dor­ mono, nei 'Ioro porti, racchi•.1:-:a nei ciclopici fianchi della II Coral Sea~ o della « Filippine Sea» gi"lcêiono non sappiamo quantc libbre tii ura­ nio ptonte all"uso. Ciô non si chia­ ma affatto terrorismo o manife­ stazione di fo;:za a fine intim:dato­ rio; nem.neno si pu<'> paragonare, fatte le dcbite proporzioni, all., can­ na di oistola chc il bandito prcme sulla nuca della vittima. Oh1bô, si tratta di « democrazia vrotetta 1 ...

Il cann-me atomico reaJi7.za i so­ gni futurhti degli ufficialoni di ar­ tiglieria jj sostituire Je antiquate salve di obic: c di shrapnells -con rafilche di bombé atomiche .. Imma­ ginate se fosse esistito al •cmpo :iello shar-~o anfericano a S·•lcrno, Anzio, ecc. Si sarcbbero cancellatc dalla faccia della terra quelle mu­ lili città con relative popoiazioni, ma qual'}tc ··vite- di ùfficiali c sol­ cJati sarébb~ro state risparmiatc, ed evitatô al GovcrnQ degli Stati Uniti di occupare de'l territorio ilaliano quanto è bastalQ · per seppellire i propri m:>r~i! t.Jna vera meraviglia della tecni~a c anche della lil~ntro­ pia yankee, dato chc a i!o.itruirlo sono impiegate acclaierie, (onderie. officine me~caniche, elettriche, tele• foniche, autC1mobilistlc:he '! via di­ cendo. Ecco i 1ri91.iosi · conn.,tati:

canna· lung a g mclri, due motori da 500 cavétili fornîscono l':!ne1gia sufficiente al movimento de!rarma, duc cabine di comando allacciate telefonicamente, gittata di 30-,)2 chi­ lometri, calil;ro di 280 mil).imetri, marcia alla velocità di un autocarro su strade cornuni o su terrt!no ac­ cidentato grazie ai cingoli dei 1-uoi due trattori, i serventi al pezzo se­ guono su autocarri, puô sparare a volontà sia proiettili comuni che atomici. Fra poco appr~nùeremo

che tutti i reoarti amerîca.1i stan­ ziati sul suolo· dell'Europa, :• ,ranno il loro cannone atomico m rlota­ zione. Là borg'•1esia americana na giu­

rato di terrcrizzare il mondo in­ tero ner non correre il riscnio di dovei terrorizzarsi al pericolo riellb rivolla ,lelle masse null-Jtenenti. l\Ia con ciô stesso affretta :l giorno in cui le masse sfruttate le porran­ no in tet:nmi di forza il quesito: o tu o noi.

1\l H l\l 1\11 0 il allét

• 1na:rx-asn10 • ro11esc1a

Tui u, si nuo asnettare dalla ... dialettica di Piëtrone, specie quando si trntta di morlificare, o meglio ancora di ~apovolgere, i cardini dellci. teoria mar:riita. Andato {! celebrare a Genoi;a

il sessantesimo a11niversar10 àel­ l[i 1wscita deL Partita Socialista, egli lta presentato la st.oria del movime11~0 oueraio sotto 1a lttce di tma gr,rncl; lotta per la libertà e per le riforme, il che appimto gli lia g11t1dag11ato i galloni del Premio Stalin e, dopo mille ed una capriole, l'amicizia · fraterna dei liquidalori del comuilismo, i Togliatti, i Terracini, i Gri'eco.

1'r1a ne! suo discorso, c11e in ve­ rità non merita moite c11 iose vi­ sto che si trattava di rifare la storia di un sessa11tennio seconclo L'ideologia clella libertà e di scio­ rinare un misc1tglio di guerraio­ lismo e oacifismo, Pietro Nenni ha perfi110 voluto m.ettersi a teo­ rizzare e, trovatosi di fronte al­ la solita terribile accusa lanciata ai socialisti di essere •<.antinazio­ nali n, ha risposto: nossignorî: •< la nostra jedeltà alla patria e la nostra f edeltà alla de_mocrazia sono totali ed assolttte. Come lo internazionàlismo non è che lo sviluppo del patriottismo, cosi il socialismo è lo sviluppo della de- mocrazia li. ·

Dra, ,-:he la fede!tà di Nenni alla patria sia indiscussa non lo neghiamo - non per nuZla Pie­ trone fu. interventista e f ascista -,-; che, ·::icr l~i. H passag~·io- dal patriottismo all'iilternazionalismo. dul socialismo alla democrazia e viceversa, sia la cosa :più facile e naturale di questo monda, sia­ mo prontissimi ad ammetterlo (nulla è impossibile ai clowns del movimento operaio); ver noi resta f errea l'opposta tesi, la tesi marxista, che l'internazionalis-mo. >peraio è la negazione del patriot­ tismo, e ,l socialis-mo la negazio­ ne, non lo sviluppo, della demo­ crazia. I dve termini sono con­ trapposizioni dialettiche, non gra­ dini di uno sviluppo unico: chi ·afferma l'uno nega (e si prepara ad abbattere) l'altro. Per questi aiocolieri nbituati

a tirar fuori dalla maaica prima un coniglio e poi una lepre, non si vede perchè non si debba di­ chiarare: il socialismi> è lo svi­ luppo non la negazione del capi..,. talismo. Quest'ultimo corollariç,, Nenni se l'è indubbiamcnte sen­ tito di1·e a quattr'occhi da Stalin, giacchè la. teoria conformista è appunto quella. della leale e paci­ fica gara di velocità f ra i clue si­ stemi. Dalla piazza al ministerr:>, dal

patriottismo all' iilternaûonali­ smo, dalla democrazia al socia­ lis·m.o: ma clie dolce cam.mino, per questi signori!. Gli opHai, quando sentono jischiare le pal­ lottole della clemocrdzia o quelle della ootria, sono invitati a con­ siderarle come un provi,idenziale anello nella catena di rose c1'e porta dfll règno del cavitale a quello del· zavoro. Sorridendo dalla tribtma, Pie­

tro Nen!'l.i si guarcla le meclaglie ( d"interv1,1tista e di partigiano · della ... paceJ.

V PIA.NO QUINQUENNALE . . • ~ ·- • .... ... • '° . - ~ • • • . • ... •.

CAPITALISMO IN CRE8CITA Tutta la stampa staliniana è or­

mai piena di articoli apologe•.ici sui V piano quinquennale. L'otnettivo cui tende la campagna propagandi­ stica è di inculcare nelle .nâ!nti dei lettori il corcetto dello svil.1.;>po gi­ gantesco della industriali!zazione russa, in conhonto alla postulata decadenza · industriale ed ec.momica dei paesi car-italistici di Dc-::idente, primi tra tutti, s'intende, gâ Slati Uniti. Fin· qu: nulla di ilUfJVO. La propaganda della coalizbne al lan­ tica non perse~ue essa pure .. ltro scopo che <!t1t:1Io di ficcare nc?i c.er­ vclli dei due miliardi e rohi di es­ seri umani, che popolano la terra, la stessa nvzii:ne capovolta: supe~ riorità in tutti i campi, indu,;t ri ale, economico, militare, ecc. del olocco atlantico. Partigiano di uno dei due blocchi, cioè disposto a pr•,mrlere le armi per cc.n~hattere sui d Jietro il frontc, ë colui che dalla noz:one, èsatta o arbitraria che si.1, ùella superiorità di 4110 dei due colossi fa àcrivare l'obbligo di appo~giarne la politica umciale o addirittura le azioni armate, belliche. Noi che nephiamo programmati­

camente ogni sia pur mimma azio­ ne o propaganda che non sia ri­ volta a smascherare il co:\:enuto

RETROSCENA del progressismo

Non siamo noi â dirlo, ma a proposi.to delle « rifonne " di Mossadeq ~ un corriSiJondente borghese su Il Corriere della Sera dell'8-10-1952: " Ai possidenti di terre il

nazionalismo allucinato delle masse (quelle delle città; le ai­ tre non contano) ha semore fat­ to comodo; hanno speso moiti soldi per istigarlo e tenerlo caldo. Il nazionalismo qui è un devia­ tore; distrae le masse dalla con­ centrazione mentale sulla lor.> sconfinata miseria, sostituisce al senso dello squallore e dcgrada • zione individuale un senso di ec­ citazione c fierezza collettiva. La nazionalizzazione del pe­

trolio ai possidenti piacque assai. Kascianl; che è in buoni rapporti sentimentali · e altri coi possidf:nti disse che Je nazionalizzazione dfl petrolio face:va inutile \a ri­ forma agr~a, cioè togliere le terr·e ai riéèhi enormemente ric­ chi, e spartirle e d.arlc ai conta­ dini. JI petrolio avrebbe pagnto quello che loro i Possiéf ent.i non avevano alfatto v02lia di paga- re "· Capite, il prOIJ'euismo?

capitalistico e antiproletario, d1 cia­ scuna di aml:cdue le coalizio:11, pos­ siamo tranquillamente, a scorno dc­ gli indiff.:!rentisti, valutare i I eal: rapporti di forza intercorrenti tra i due con.::entramenti di .Jùl cnzia)j economici e militari, semâ tc·rna di apparire parhgiani degli uni o Jegli altri. Impossihile è, sia pure in vista di propugnar~ il giusto ·.H·inc1pio dell'antipa:tigianismo, negar,! le dii­ ferenze quantitative e di sviluppo della indu'itrializzazione arncricana e russa. Uguali non sono. Lasciamo stare la questb•1e della

differenza assoluta tra lél ornduzio­ ne totale· e la capacità mllitare di ciascuno. Vogliamo occuparci ora di un'altra questione similare.: l'iricre­ mento ann•w della oroduzi ne. In che misura ,a oroduzione na~10nale aumenta aP11l'âlmente in .-'.merica e Russia? :.o spunto ci vi~ne dato da!la nota di intrciduzione al pro­ getto del Comitato Centrale cld P. C. russo per il V Piano q11in(.pien­ nale, scritta da Riccardo Lombardi. nume tutelare dell'econom1a co­ minformi5ta italiana, insieme con Pesenti e scci. Come al sdito, oltrc all "miona­

zione solenne, la nota è pil~Da zep­ pa di dati, percentuali, st t;;stlche, comp1·ova11ti tulle un aumento rtre· pitoso iri ogm ramo della prod11zio­ ne russa. 1E sia, t;mto più che nes­ suno potra seriamente confutarle o onestamente ritr:nerle ,ier e5atte. mancando ogni possibilità di con­ trollo. Rite,1iamo per buon~. per co­ modità di difcussione, i dati !orniti dalle age:11ie del l\linistero russo della Pïanificazione. D'accordo, dunque, ogni ramo della pr >duzio­ ne russa segna una curva a5cen­ dente di inc1cmento. Sia de~to per inciso, ciô noP capita solo al go­ verno ru:;;o: ormai tutti . .,)aesi occidentali, compresa la ucr<:>!1tta Italia. ha11no superato i li ·;dli di produzio:1e prn-hellici. Già, nrnme-t­ tono i fautori di Mosca, ma i:1 c!he misura? Qualr: è il tasso drl 1oro incremcntll? · . Vecchia qt·estione, che c;enl cgrc­

giamente rigli opportunisfi d1 ieri l'nltro. Riccardo Lombardi e~cllma: • Il nuovo piano quinquenn.,I.e del­ l'U.R.S.S. prevede il raddop!,b (iclla produzione irdustriale dell'· r,uone Sovietica in 6 anni: difatti .{- pre­ visto un incremento di produ'.ione del 12 per cento all'anno· ,. E com­ menta soddisfatto: « Contro 1'1,4 per cento degli Str.ti Uniti d'Amt.rir.a ». Segue •ina cdluvie di '.!ifre ,• per­

centuali p;r dimostrare che il ;nsso di aumento di produzione 11•.,·visto dai compilatori russi è stato ,:alco­ lato cor) ecct:~r.,iva prudenz1, p1 efo­ rendo ï pianifkatori commet~m·e er• rori di difetto anzichè di cccesso; sicchè una valutazione t'e1uistica porterehbe al tasso di increm,ir.t, al 16 per cento. Non abhiamo alcuna difflcoltà, ~r Je raeioni de:te, ad a~cettare per buone Je· dfre ... Cli

uffici ~tati;tici russi. Va ben-:, ac­ cettiamo corne vangelo quanto il Lpmbardi ricava dai calcoli, e cioè che, stando al ritmo attuale, la pro,. duzione globale clegli Stati Uniti dovrà impfegarc quasi 50 anni per raddoppiarsi. mcntre per l'cconomia russa basteranno appena 5 anni. Ciô ammesso, non d dimcstra cer• lamente chc varicranno di conse­ guenza i rapporti di forza tra le due economie rivali, dato che la stessa ·quantità di merci rappre­ senta, se paragonata ':"ispettivamen- tc alla produzione ;,:ll)bale di StaH Uniti e Russia, divJr1e percentualî del tutto. E!empio ;,ratico: l'ilM"'te­ mento del 100 per (~i,to di 1niJJ• • lire è minore ,l~!l'iacremeoto del- l'i ptt «nto di un mijione d'i lin. Solo se ambo i c"rnpetitori per--

t issern d11 un'P.gu11l~ Lll1<!' di t>ff· tenza, cioè se entNmbi ~ .. ;.,.;,_ 1000 oppure •.•. JI)() hre, le diffe... r~,ti, renza df!lle pettenhudi di == , · ~·:· ct.t çapittlP. considento tl~ ~ . ,,"'

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z IL PROGRAMMA COMUNISTA

II cinismo della borgbesia americana riflette la strapotenza del capitale

La polemica eletto rale ha rug­ gium o, neg li Stati Uniti. Je vet t e che tutti sappiamo. Irnp.iss ibi le i­ gnorarle con il fracasso chc la rauro e la st arnna ci st anno ïucendo ,;o­ pra. Gli uni, avversar i ··lella poli­ t ica amer icana con lo stesso : fana­ t ico accanimento con cui ier i ne esalt arono gli ubiett ivi di guerra, si avvalgono delle ir ruenti accuse di corruzione e di venal ità che si lanci ano, reciprocamente. at traver­ so gli altoparlanti e la televisione, i candidati dei part it i in rizzu, per diagnost icare la cancrena .!ella bor­ ghesia st at unitense. Seconde Ioro, t al i manifestazioni di lmpudenz a sono sintomi chiari della agonia della potenza del dollaro, a tutto beneficio dell'espansione russa, Per g!i altri, legati anima e corpo alla greppia governativa, la brutale Iranchezza con cui la classe domi­ nante yankee ùenuda le vergogne del sistema capitalista, equivale a prova di vitalità della democrazia parlamentare che non si nascônde, secondo loro, le diificoltà e gli erre­ ri che sono invece dissunulati e nascost i dai regimi tot alit ar i con i noti metodi polizieschi. Per Jo più, a tenere nuesta difesa ad oltranza della demÔcrazia elet t iva in gene­ rale, di que lia americana in parti­ colare, sono gli st essi giornalisti che ieri I'altro osannavano al tot a­ litarismo mussol iniano e alla guer ra anti-amer icana. Conclusione 1Jrima: i cinici giudicano i cinici, gli spu­ dorati leggono le carte deg li spu­ dorati,- i venali e rotti a tutti i volgirnent i di gabbana cont ano i soldi in tasca ai loro simili. Di che meravigflarsi se i galoppini di Ste­ venson accusino Eisenhower 11 ac­ cettare nelle proprie file gente ... molto sensibile al fascino CÏ(:1 dol­ lari? Nelluniverso della democraz ia parlamentare, o nopolare, tu·.to il monda è paese.

Ma il quesito rimane. Per zhè la borghesia americana, contrarramen­ te aile borghésie d 'oltr e-at lant ico che studiano di usare al mmimo l'arma dello scandale e al massimo quella dell'influenzamento ideologi­ co delle masse, non dico che per­ venga a capovolgere il rapporta, ma, con audacia inaudita aurove, non si perita di mostrare alla luce del sole le magagne del . proprio personale politico e milltare, le di­ sfunzioni dell 'apparato di go verno, l'incredibile dose di 'incanaclta e di dilettantismo della propria diplo­ mazia? Non regge l'ipotesi, che è

solo un pio desiderio, degli stali­ niani, per la quale la borghesia a­ merlcana sarebbe sul punto di t i­ rare le cuoia. Una classe dominan­ te, per morire, ha bisogno di un becchino. A tutt'oggi il prolerar iato americano non si mostra affatto all'altezza del compito. Tenâete le orecchie: seritirete ancora il. f'rago­ re degli applausi frenetici decretati dal Congresso rlell'A.F.L. (Federa­ zione americana del Lavoro) al can­ didato democratico Stevenson. Fer ben 35-40 volte, riferisce la stampa di informazione, gli ottocento dele­ gati del Congresso hanno interro-tc il discorso di Stevenson, pronuncia­ to alla loro presenza. abbanrionun­ dosi a scene di entusiasmo, quali si registrano da. noi ai comizi oceanici di Nenni e Togliatti. Altro ct.e bec­ chino, almeno per ora! Se la classe operaia è penetrata fino alle mi­ dolla del velsno opporturris;a, Ira­ stornata dalle superstiz ioni circa la coesistenza pacifica rlelle classi, co­ rne volete che la classe dommante Jtl\.lrghese sia sulla via della tomba?

Nemmeno regge I'ipotesi della « vitalità » della democrazia yan kee, avanzata dai gior nal ist i affit­ tati al governo ûlo-amer icano di De Gasperi. Ogni volta che la classe dominante americana ha sentito che i principii della propria dorrunazio­ ne erano seriamente minacciati, non ha esitato, corne nel casa dell'ecci­ dio di Chicago, dell'assassinio giu­ diziario di Sacco e Vanzetti e in diversi altri casi, a fare ricorso con immutabile cinismo al pugno di ferro, all'azione brutale e sangui­ nosa dell'apparato repressivo. Par­ lare dell'America, identificandola col mondo della libertà, quando la malavita, che in agni Stato borghe­ se viene adoperata .radizionalmente côme strumento ausiliare di repres­ sione in deterniinati momenti cru­ ciali della lotta di classe, negli Stati Uniti entra came elemento permanente e parte integrante in­ sostituibile del politicantismo! E che dire di un régime « libero » che produce dalle sue viscere il più bestiale e irriducibile razzismo che mai si sia visto al mondo? Confron­ tate le manicomiah cerimonie del Ku-Klux-Klan con le crociate anfî­ semite dei nazisti: se lo spargirnento di sangue commesso da questi su­ pera quello provocato dai Iinciagg i

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Abc ••• oomlllllmo

dl Buc:hmln • Pr.abrac,enakl

dei negr i, la follia salica dei razz i- il suo non aver t irnore, ad esempio, st i umer lcani. i quali hanno nelle di condurre 1111a bat'aglia clettora­ mani il governo di interi St at i del- le, quella in c-rrso. su uno scandal» lUnio ne. resta cert arnento incg un- finanziario. in cui agni part uo ac­ gliata. No, la uerpetuazione ciel re- cusa l'altro ,li l:1tlrocinio e di venu gime sociale ,_. oollfico statur.uensc litù, e determinata -dal tracotante non si appoggia affatto, siccome sent imento che la borahesla y a 11- pr etendouo i uennivcndoli go ver- kee ha della ,H·op1·i.1 st rupotcnza l1; nativi, su l lel i xir- di lung a vin. della classe. dernoc raz ia. La q1:1estion;. va corn- L'ult imo att o cho doveva rib .dir e p~etan~e,nte rov·~sci~ta. E. il Ief,~me_ la comp let a clominazione del Capi­ d llo · ~a!1d.1lû e della frpde e e 10. tale si i_, avut o recentemcnte. corne raie, tlp1i:am,:,:ite, yankee, che SI dicevarno. dalla :lesione al l'unaninu­ regge. su ~~u~,<'os altro .. che su u? tà del Congr-esso dell':\.F.L. alla fat!? .1~11egabile che s_ia la ~t~u~p~ campagna in ia,·ore del car.Jidato st alinista che quclla filo:a~uenc .. na democratico -.;t.:\·enson. Prece.lente­ accur.~,ianwn_;e_~~\·11an~ · di ilü!>tra!·c. mente, il Congresso del C.I.ü., lo

~~~!~ · 1a~~r~~;i~~~1;:;~-~ict~1~:l~IJ:e::1~ :f ~~~io:,~~t:/~·;.:~~ tn~~:~'; ~:~t ûuenze . ~ell opportumsrno, la loro sione. Ciù sigruûca che l'inter i pro- mcapacita a Iiberar sene. . . . ..

L stamp s.alininaa che h 11 let ar iato am\!n,:.11rn, 11 pru nun:eroso . a. 1 ~ 0 . . a .U .a del monda, e c adut o. t ranne t rascu­

missi~~ e de , .. ag ~ica da. ~?rimpiei.: rabilissimi !~r,1ppetti accnl.rppint! n~enhe rn_o~ .. ~ di rab?n\i i~e di peraltro imrno liatnmente dalla rete d!sgusto di rronte aile curnascialate stalinista. net rien del ,· c I lia di America, .leve afîerrnare ogru ,1. . • 0 g io O c e :.. or a in omag gio alla te~i dell'avan-1 po 1t1ca. della classe dominante. t.

· " ' . . quale ~10co' zata del mon.Io del cc socialisme , . . · . che le masse -avoratr!ci americane La borghcsla arnericnnn in tutto stanno aprendo gli occhi · al sociu- puô sbagliare tranne ne! con vinci-, lismo e chiudendo le orecchie ail:: mento motivato che la soggezrcne si re ne opportuniste. Nui che 1101! delle masse Iavoratrici. anzi ~a Ion abbiamo da lng:rnnare nessuno, non adesione cieca, alla politica delk possiamo affatt odirlo. Non po~sia- Statu di Washington, le assicura non mo dirlo ,;op~.ittutto perchè non solo la perpetuazione della propria abbiamo da :,\'OJgere un compito li, dominazione sui territorio r,1etro­ reclutamento ·.i partigiani per ia politano, ma addirjttura le perme1. eventuale guerra imperialista. il ch?· te di mon tare la guardia al privi­ appunto si fa ,,rerlicando, una esu. legio capitalistico, in .tutti i ::inque gerata sotto,·aiutazione del poterf! continenti. Lo spettacolo del totale del "competitore imperialista. La Vt.'- inquadramento delle masse proleta­ rità è che la 1 1entalità tipicament,! rie. mercè la politica dell'onnipo­ cinica della :1•Jrghesia americana. tente opportunismo sindacale, nell:-,

ideolog ia e nella politica ufliciale. non puù riempire cli arcoganza k oligarchil' dominanti. E c'& di che inorgorglil'si ! Dall'epoca della guer­ ra cli Sccessione. terminata ne! 1865. se non si yuolc J"isalire adùirit~un finu alla guerra <i Indipendenl.,I con­ tro l'Inghilterra. il eapita!i:m10 a mericanu non ha conosciute che guerre vitturiose. mai !ia s'.'ntito i morsi ciel terrorc che le 111i:1acc·.' di rivolia delle masse siruttate :;u­ scitano negli opprcssori. L'Americ·i del Nord a t utt ·oggi è verginE: ci: l'ivoluzionc. Contrariamente aile bol'ghesie europee. il cui dominio politico si insta1Jro attraverso !,;Uer­ re di ciasse e viofonti ri,·olgimenti. la borghesia americana. esportata dalla vecehia Eurooa sulle rive del­ l'Atlantico, si costi~ui il proprio po­ tere autonomo attravcrso una guer­ ricciola contrn la ::\Iaclrepatria In­ ghilterrn, 11011 disdegnando di accet­ tare gli aiuti delle ancora ieudali Francia e Spagna. r~i.· il ritiuto di obbedienza dei coloni amencani ~ !::i. .M. Britannica si colorô degli accesi colori della Ideolo~ia e della Retorica giacobina dei rivoluzi)nan borghesi di Eurnpa. All2 base della contesa con l'Inghilterra, conc!usa.;i con la guerra, non fu posta la iotta del <c liuero oensiero contro l'Auto­ rità ». o deÎl'cc Uguaglianza contro il Pnvilegio ;1, tutt'altro. Senza drap­ peggiarsi nelle vesti libertarie. fu detto chiaro e tondo ;lai piantator• americani che il oomo delJa -iisc:or­ dia erano le orètese del Govern;1 di Londra di· esigere tasse sullo zucchero. sui t~. ecc., proclotti in Amel'ica. Con la stessa .dentica

sprcgiudicntezza, che poi è> un punto 3.ll'attïvo dP! materialismo _,torico. i pronipoti dei Franklin e dei Wa­ shington spiattellano d:wanti al rnonclo intero chc la lütta elet\L,r:i.le t ra Stevenson ed Eisenho\ù~1· ~ unn questione che viene risolta in dc11- nitÎ\'a a suon di dollari.

Il cinismo della l..;urgltesia ameri­ cana, l:.i sprezzante nonrur:rnza con cui laseia intrav\'ederc uno :;iomto cH intrighi e di carruzwni dietro le figure dei candidati allii jJresi­ denza dello Stato Fe(lerale. non è in fondo che la couvinzione che i'AmPrica del Nord. o meglio, gli Sf;-iti Uniti. debbnn~ rimanere per semprc terra senza rivuluzim,i. Fur­ troppo tale superstiz10ne .non ri­ sparmia le menti proletc1r:e. L'ai· leanza capitalistico - opportunista. che sta cele!Jrando il suo satunrnL~ nell'atmosfera accesa della campa­ gna elettoraie, assieura la perpc­ tuazione della clominazi~me capita listica in America: potendo iiisporrc di un colossale ,iotenziale indu­ striale e militare yig1la sui monda intero. pronta a pioi°nbare ov,1m1uë le masse oroletarie mina~ciassero di intaccare le basi ~lello sfrutta­ mento capitali:.;tico. :Jn bl,icco di potenziale controri\'oluzionar10, di cui uno simile non esiste al mondo, nè nello spazio nè ne! ·,empo . Soddisfatta della sua unnipofen­

za. della irhpotenza Jelle masse, la borghesia statuniteme ghigna. Si­ cura che le armi ter:ri!.Jili di cu1 quotidîanamcnte accre3ce il \Umero e la micidialità, sara:rno impugnate <lai proletariato contro i su,Ji ;nte­ rsesi di classe sfrutL1ta e contra la sua stessa esistenza fisica. gavazza. lrride in cuor suo ai suni stessi satelliti, aile borghesie vassalle di Europa. d'Asia. ,!el rimanelte del continente america:10. Commcerà a fremerc di paura 1Jlqrchè · 1 prole­ tariato americano si alze:rù a !>pez­ zare l'alleanza stipulata clall 'oppor­ tunismo con la filibusta ciel Capita­ le. Quando verr:"i tale :üorno nessuno puù dirlo. Di sicuro peri> ~·è> che esso segnerù la fine della mostruosa epoca del capitalismo.

li quintu ,

(Contint1a dalla I. pagina) da sola a provare mutamenti di rapporti di forza tra i rivali. Quel che Lombardi, corne tutta la stampa staliniana, non dice è qtiesto: allo stato attuale, la produzione totale degli Stati Uniti e della Russia sono allo stesso livello? Per\ il momento conosciamo solo C;!rti rifiuti che osano affermarlo ...

l\Ia, came' abbiamo già detto, non ci interessa la situaâone dei rap­ porti di forza tra le economie ame­ ricana e russa. Solo Li interessa di spiegare il fenome:10 della strepi­ toso aumento della j.Jroduzione rus­ sa, l'incalzante ""Îtmo della diffusio­ ne dell'indusstrializz3zione sul !Pr­ ritorio dell'U.R.S.S. Quale la causa? La risposta µegli stalinisti arma: è proverbiale: il socialismo, il can. t­ tere non capitalista de!J'econorr'a e della Stato russo. Altri piü fessi dicono: il capitalismo di Stato, il cc post-capitalismo >>. La verità è che i primi mentono demagogicamente, mentre i secondi hanno dato in af­ fitto il cervello, per,1enendo al pUl:­ to di non sapere andare a .·itroso oltre il 1900, e qui:1di di non riu­ scire a capire che .· l capitalismo rli Staio, la gestione statale della -pro­ duzione capitalista, ~ metodo cii go­ verno della classe ,orghese che ha trovato impiego fin dal suo affac­ ci:usi sulla :;cena della storia, cioè fin dal medioevo. Vero perè> che il capitalismo russo n:m poteva svi­ lupparsi che ne lie foi me della ge­ ~tione statale. La sp1egazione dell'aitissimo tasso

p iann q11i11quennale capitalismo in ascesa

di incremento :lella produzione. il 1< tempo» brevissimo !>egnato dal cli­ Jagare della industnalizzazione, sta nel fatto che quello russo è un ca­ pitalismo in cre.scita, cioè tin èapi­ talismo nato ieri che. si espande sa­ turando zone e aggr !gati soci,,li an­ cora al di là dell 'indùstrializzazione, ancora vergini di macchinismo e di commercio capitali~tico. Naturnl­ mente, e il capilali:;mo industria-· Jizzatore non sareb!>e storicamente una rivoluzione in Cùnfronto · ai re­ gimi preesistenti <;e accadesse il contrario, l'introduz1one del lavoro associato e dei pro,;essi produttivi meccanici in teriitori e agglomerati sociali arretrati, quali la Mongolia, il Turkmenistan, ecc., non puè> ave­ re per risultato che l'enormc esal­ tazione delle forze .>rodutti,·e e il relativo aumento della produzione. Ad esempio, la Russ:a possie.le un molto insufficiente sistema di comu­ nicazic,ni, il che rappresent1 un ri­ tardo notevole, e .;uindi uno stato di arretratezza del c 1pitalismn russo di fronte a quello p1ù sviluppato di Germania o degli ::itati Uniti. Ma è fin da ora scontato che l'infittirsi delle vie di comuni:::12ione (ultima realizzazione. il cari ile Volg:i-Don) comporterà un in~remento clella produzione, corne ndlo scorso se­ colo avvenne per l'introduzione del-

le Ier ro vie in lnghiHerra. Ger'llania. Stati Uniti. ccc. ;\la •uii sensazionali scatti in avanti deila industrializ­ zazione e della procl·-1ttiviti'l n,m ba­ stano da soli a testimoniarP del ra- 1·attere non capitali.:;ta della ?roèa­ zione, che gli apologeti di ::\Ios_·a petulantcmenle inv J:::ano ~Hi og:ii piè sospinto. Esempi storici non se ne tro\·a .10

certo di rado. '·iuello più vicino a noi, clopo la Ru'isia, è fornito dalla Germania. Dopo la ;;uerra \·1tto1·:o­ sa contro la Francia bnnap3rti!'ta del 1870, che le do,;eva fruttare il possesso dei baL'ini minerari di .A 1- sazia e Lorena, la Germania. in un impeto irrefrenabile che fece stu­ pire il mondo <e inl{elosire l'Inghil­ terra ), di\"ento in t:ireve te1~1po da paese agricolo uno dei m~ssiri1i paesi industriali ùèl mondo. Cun­ irontate il « tempo > ciella inci 1stria- 1izzazione germ,rni..:.1 a que;lo se­ gnato dall'Inghilterr.1. che era stata all'avanguardia clell,1 ri\"oluzione inclustriale della !>r:m3 metil rlel secolo XIX. e ,\'r.::ie che il tasso di incremento della produzione te­ desca raggiunge\·a 1:!i stessi livelli sensazionali che fan:10 imp~t,.,.zire cli ginia i Lomburdi c i Pesenti. D'al­ tra parte il pro~esso d'industrializ­ zazione non pote,·a o,·viament~ ri­ calcare le Iinee di .~\'iluppo di tJiù

ant iche potenze industriali. ma si rifaceva immeàiatamente d più moderni ritro,•ati della tecnica, ::he imponevano la massuna con::entra-· zione del capitale, . icchè il mondo dovette prendere at to dei (< record n industriali tedeschi: i più grandi stabilimenti del mo'.Hlo ne! canmo dell'industria agricola. chimica. si­ derurgica! All'inizio del secolo lo stabilimento Krupp era il più gr:rn­ de del mondo e la cifra di più di :i:i.000 operai da esso impiegati ,:ra definita <t enorme »! E:ra soci;ilismo, questa gigantesca eruzione r!i i11•1u­ strie e di commerc1? i'fo, era sol­ tanto la manifostaziune impress:o­ nante della crescita Je! capitalis'Tlo tedesco. che ormai ,ibero d;1 ogni inceppo semi-feudale, . si lanciava a testa bassa verso il traguardo della supremazia imperialista, L'he do\·eva innamorare :ii sè non sr·lo i Guglielmoni e gli Hitler, ma pur­ troppo anche i Kautsky e C. Identica cosa avviene in Ru:;,.ia

oggi, ne! campo vro:luttivo. e non solo in esso.

La freccia av,•e!t?,tata del Lem­ hardi consiste ne! ripete1e !a suifa che in Russia è •Jn 'ait ra cos 1, pér­ chè non esiste ( in uarte e niù in apparcnza che altr1l la pr,.;pridà privala. i\la ,·ia! ... Quando l'r.pposi­ zione social-stalinisi a alla f"',imt>ra propone la nazionalizz:,zion2 delle industrie elettriche e mecc:miche che altro dimostra te non che la gestione statale cosi esaltata dai russi · è comoatibile c-on l'o:-dina­ mento borghèse?

OEOORAFIA DELL' OPPORTUNISIO E' detto nel Manifesto dei Comu­

nisti, che il ptoletariato deve lot­ tare anzitutto contro la propria borghesia nazionale. Nonos~.1nte le odierne misure di controllo super­ statale e sunernazionale eserèitate dai centri mondiali imperialistici, tale principio rimane saldamente in piedi, dato che la sudditanza delle borghesie nazionali ::ii calos­ si mondiali non esclude 1'~.;;1stenza e il formidabile funzionamento di macchine statali Jocali, che se han­ no perduto, o stanno perdendo, mol!. to del loro potere di influenzare lo sviluppo dei grandi avven;menti mondiali, conserv:mo tuttorn, anzi possiedono in misura aggr.1:1ata, la capacità di ei:ercizio della repres­ sione. Di conseguenza, la rivoluzio­ ne proletaria non puà concepirsi, pur rimanendo indiscussa la neces­ sità del suo sbocco mondiale, che inizial}tesi con la rottura ,Jegli ap­ parati di repressione locali.

Ma far saltare la macchina sta­ tale capitalista significa nnzitutto sgominare gli schieramenti oppor­ tunisti, pseudo-proletari, chc dello Stato sono la protezione :>iù pre­ ziosa e !a condizionc immancabile del funzbnamento del sua mccca­ nismo di rep1essione e ·intimidazio­ ne. Tutta quanta la strategia rivolu­ zionaria · tell a III Internazionale le­ ninista si re.sse su tale principio, sicchè la CC1ndizione primct della riuscita Jell'altacco rivoluzionario ru id~ntificata nella distruzi:>he del­ le organiuaziuni socialdemocratiche di vario colore. La successiv& cvo­ Iuzione ,Ici capitalismo non ha mu­ tato le direttrici strategiche d1 al­ lora, anche se apparati e inquadra­ menti di pt rtiti, a suo tempo inse­ riti nella · Internazionale comunista, figurano oggi nello schiera-nento mondiàle dcll'opportunismo. Il ne-

rnico immecliato da abbattere, le prime trini::ee della conservazione borghese da prendere di assalto, restano le organizzazioni pohiichc opportuniste.

i\;lultifo.·mi. ma non troppo, ar­ paiono · Je cr sacchc ideologiche e propaganrlistiche dell'opportunismo internazionalmente considerato. Va­ rie sono le origini storiche, le linee di sviluppo seguite, i miti; le tradi­ zioni organizzative. delle varie po­ polazioni pc,Jitiche che colorano va­ riegatam:?nte la mappa dell'oppor­ tunismo. Ma il carattere fondamen­ tale, a cui tt1ltf: si possono. ripc.rta­ re e che le assimila necessariamentc di fronte allo Stato capitalista, è uno, e uno solo: la loro sosian'liale politica ,ii conservazione dei, àue estremi del cé!pitalismo: il capitale (privato v •< nazionalizzato », poco importa) e il lavoro salari..ito. Per il pnncipio anzidetto che .>gni

proletariato deve anzitut!o lottare la borghesia nazionale, i gn1µpi ri­ voluzionari, dove esiston,,. !lebbono anzitutto gett&rsl nella lotta contro l'opportu.1i~mo locale; Avvie11'! perè che tale ,otta comporti, :n !aluni e­ lementi men.l provveduti, a soµrav­ valutare :a effcttiva consistenza ed il reale potenziale politico J<?l nc­ mico opportl·nista, giungen,lo pcr­ sino ad illazioni arbitraric in tema di valuta?.ii>ne dei rapporti di forza tra i ca:ni1i in cui l'imperialismo divide il *ronte antiproletario c con­ trorivolll'~ionario dcll'opportunismo. Giova u,~rtanlo, giacchi' n >n puè>

bene agirc dt' male ha .:ompreso. passare .· in iassegna rapidamcnte le forzé interr.azionali .:tcJl'opportu, nismo. Oppo1tunismo rila-;vnc,:ca­ no? Oppoi·tuni!,mo filo-russo? Pro­ prio. Sifhtti concetti non p'lssono apparire arbitrnri, da qundo la Federazi:mc mondiale :Ici Sindrtcati . :

costituita clagli Stati vincitr,ri dtl secondo conflitto imperinlistico, si scisse scc:,ndo la linea di ~rattura politica cleterminata dalla ~uf:rra fredda. \'isto che l'opportunisme, americano ric.i.:sa ioocritanv·nte d1 svolgere .,ttività pÔlitica, an"lician­ dosi polenlemenle nelle orga·ni;.za­ zioni pseudo-apolitiche -lei sirida­ cati, non puô sccgliersi altro riferi­ mento stori~o oer tracciare le di­ scriminazioni Ù1 atto :1el r 'lmpo dell"opportunismo mondiale. L:i In­ ternazionalc sind:icale si scis5<:? allo­ ra in due gigantcschi tronco:1i di rettamente so1;getti alJ'inllu<!n.!a d1 Washington e di l\fosca. ricalcando fedelmente la nolarizzazhne ciclle forzc sui pir,nc politie:o. 'fcncnclo conto delle scis:;ioni sinclaca!i e del­ l'antagoni,;tico concentram~nlo dei partiti po:i•.ici pseudoprolet:t,·i. ,pe­ ranti su1la arena internazi )•nie, il quadro dei rapporti di for1.a •.ra gli schieram~·1:i opportunisti a 0;1i•1h in funzione dei centri impcri,,fütici :n lotta, l':i preH:nta cosi: Due Americhe. Tranne qualchP

situazione locale. l'opportunï.;mo fi. lo-russo in questo continente ,, pra­ ticamente inoperante: Nei 1randi Stnti, qiule la Conlcdcrazione nord­ arnericana, il Canadà. il Brasile. la Ai-gentina, cr:stituisce uno schiera­ mento ,li scarsissima coni;istenza organizza•.iva e di nessuna :.eria in­ fluenza politica. assoggettato corne è a un pc<;:mtissimo contr.>llo poli­ zicsco o •nesso addirittura al bJndo. Negli Stati minori, quali la Holivia, ii Venezuela ecc .. o si muovc timi­ damente e ar:onimamente nella scia di formazioni estremiste locali. co­ rne acl cscmpio. il Boliviano Partito Nazionalista Rivoluzionario di Paz Estensoro o il « Pnrtito de Acion Democratica » del VenozueJ,1; op­ pure r.on (!siste chc simholicamentP.

daté! la composizrone socialè e l'ar­ retratezza cconomica di talune re­ pubbliche dell'Amerid1 centrale e m<:ridion 1Ic. Tirando le somme. le influenze oppcrtuniste ji ,,rienta­ mento filo-ru~so sono praticament<: assenti 1el ccntinente ·1mericano. Viceversa, il nroletariato dei m,.ssi­ mi oitesi induslriali in te~ta gli Stati- Uniti e il éanadà. è scggetto a influenze ooportuniste direth:nen­ te colle,;::ne • alla borghcsia locale. di cui rin.'tono esas•,eranchli i mo­ tivi dell:1 c.:mpagnâ antirus.,:a. an­ che se. co,ne è il caso dell'.-\rrenti­ na pcroni:,ta. la crociatü. gu,,:·rafon­ daia contro :\!< sca si mescoh ::i una concomitante azione prop:ig:mdisti­ ca e nolitica che per5e<;uc lini di ricau,; e<ntrn i paclreterni del cn­ pitalismo yankee. Europa Occiclent;ile. In questa

parte delJ'atlante dcll'opportumsnw il rossa, :-ia pure u~urp:it0. ,1~1 filo­ russismo. o&rrehbe e:h~ dov·•.:;s:.: es­ sere · rapp/esentlltq :•. fortissir,le tin­ te. Ma si tratta 'liù di illusio11c chc rli una vah tazlone realisticn. In Spagna. lo stalinismo è.- iuod lcrrnc. In Olanda. Bel ~io. Svizzera Dani­ marca. '.,vezia, · ;-.:orvcgia, :\u~tria non rappr,_.sent:i nemmeno il nartito più forte ;fl,lJa minoranza parl:imen­ tare. ottea,?ndo bassissime p~rcen-· tuali cli vo:i. Ar,zi. in alcuni ti que­ sti è, <10110 la !}arentesi dell',;,,sp:rn­ sionismo unt-bcllico rus::o. n netto àcclino: ·,1ei duc mag~iori paesi scandinavi i voti stalinisti si ridus­ sero, ne! 1948. alla metà. in Dani­ marca, '.ld un terzo. ln Grccia ·è­ uscito ~n ctuakhc anno .~ ,mplcta­ mente SCl)lifitto nclla guerr.1 civile i:lizir.ta .Ja Markos. Particolarc si­ tuazionc i>reSPnta li>. JU•?Uslav1a, ove in rivolta ciella frazione titi:11 del partito .-:omunista locale l1a provo­ cato il (enomt'r.o r,riginale. :lell"alli-

I.a liberazione delude i cotonieri I c0t0!1ieri inr.lesi (c i rap~rc­

si:,manti dEl loro colleghi di aitrl Paesi) si scno riuniti a congres-· so - ma chi, oggi, non si riuniscc· a ccngresso? - rier studiarP. . mezzi ~ &.tti H riso1v~re la cd.,~. della loro industria. · Che cosa è dunque succe.sso?

Uan cosa semplicissima: il Giap­ pone, vinto e cancellato dalla faccia della te·rrn, ha ricomincia­ to ad esoortare filati e tessuti di cotone à prezzi di dumping. GJ: americani hanno ricostruito l'iI:­ dustria nipponièa, corne hanno ricostruita la tedesca; ed ora i vinti si vendicano· ,:1?2ttendo nd guai i vincitori. I rimP.di? Semplicissimi: di;;i­

dere il mondo in " s!)azi vital~ cotoniel"i >•, assegnare a ciascur. produttore un suo specifico mer . cato. E' un rimedio che non ha mai risolto il male, m:t intanto serve a tirare avanti . Cosi, rieccoci alla politica dei

dumping e alla teoria dello spa­ zio vitale. Strano: la seconcta guerra mondi~le era stata com­ battuta, si diceva, oer diminare fra l'altro questi due mostri; lo unico effetto è che la teoria del ,1 Lebensra1.un » è uassata sulle labbra dei suoi nen1ici di ieri.

rRRORt ARlîMtîlCO Do::;o una serie di rinvii, il 2·1

ottobÏ:e orossimo verrà discusso al tribuÎ1ale 1nilitare il ricorso a suo tem90 proposto da Herbert Kappler, già ,.:omandante delle S.S. tedesche a Roma durante l'occupazione tedesca e condan­ nato all'ergastolo per l'eccidio delle Fosse Ard1''.ltine. Insieme al comandante rJelle S.S. furono giudicati, corne "Ï ricorderà; al­ cuni subalterni che 9rescro par­ te all'esecuzione della strage lo indomani dell'a t!entato di via Rasella . Dal processo c:merse che Kap­

pler non si lim1to ad ordinnre la tremenda rapp.-.·saglia ma, por­ tatosi sul posto, .'le fu uno degli esecutori materiali, si disse, per dare un esemoio a qualche su­ balterno nreso da} nanico dinanzi a quella - nefasta ~rgia di san­ gue. Le vittime c~,,Jl'orrendo mas­ sacra (fra le wiali i comnonenti di un'intera fanuglia) furôno 335, cioè quindici oiù del numero che un precedente ordine di Hitler prevédeva 9er i ,:2 militi tedeschi caduti il giorn:> innanzi in via Rasella. Sono queste ,:iiundici vittime

in più che hal1no pesato sulla condanna di Kai:mler. Il tribunale c1mdannà Kappler

perchè. ~veva uc :iso 15 p!'Oletari in più, crimine questo che non poteva cssere ,;iustificato dalle ieggi di gueri"a. La prossima di­ scussione dina,ui al trJbunale supremo verterà appuntfl stilla questione di que;;te ultime vitti­ me. Certamentc Kaonler soster­ rà che dei l.'5 ::issâssinati sono stati riconosciuti " colpevoli .. 10, dovencl.osi questi ritenere I a tti fuori per rappr,~saglia perchè nel frattempo le vittime dell'attenta­ to di via Rasella erano '>alite da ;)2 a ;J:3. Perciô, di tali omicidi non si doveva . .-ïtenere r~soonsa­ bile il Kappler ehe avevà agito y:er ordine di I·U.ler. Cosi l'ex comr,r;,lante delle S.S.

~ai ebbe resoo:F .tbile di solo cin­ quc omicidi; r.fatto il nroc2sso nessuna meran~lia se gli conce­ deranno il dii·irto di brneficiare clell'amnist,a c:,: 1cessa dall'uma­ nista Padre ;:>~:miro, capo supre­ mo del P.CI., ,• riavere la Iibertà per com:iiere altri o:n1ici<li di pro­ letari nelia prossima guerra ...

neamenlo in funzione antirussn di un'organ;zzazione poli:ica ·1p1ca­ mente staliniana. Qui. pero, e le recenti es.!cuzioni di elem~nti an­ tigovernativi lo testimoniano. la fra­ zione filorussa. benr.hè sotterranea, è ancora cc.,nsiclerevole. Esamin 1ti i paesi min,Jri. riman­

gono i più forti numericamente ed industrialmente· Inghilterr:-i. Ger­ mania, Fr.rncin, ltalia. Non occorre spendere moite parole ue>r dire che l'opportuni<,mo filo-russo è :>iù forte nei paesi ( lté!lia. e Francia l :n cui meno sviluppala é lïndust:·ia. re­ lativamente p1rlando. ln ln!Jhi!ter­ ra e Germ,nia lo stalini.;mo è neu­ traliizato rlspettivamcnte dalla de­ magogia bc,·nnista c soci;; l•demo­ cq1t ica, i ,.ui progrnmmi di nazio­ n:ilizzazb'lc colorata per giunt:i da un'abile propaganda antirun ~ricana costituiscw10 una insuperaoile l.iga agli allettamr.·11ti *alininni. D'ultra parte, l rcc('nti avveni•nenti nel partito .:omt,nista france,e. i:t:1mi­ nati nclla clamorosa messa sott,l nccusa di Marty e Tillon m )·,trano che il cam'.lO dell 'opportmli-;mo sta- 1 i11i1no francC'se è min ,to all'in­ terno. Ln lung:i assenza clal govcrpo logora gli oq:;anismi nati ,, fum.io­ nanti per starci. Non è ditlkilc pro­ fezia prnnost icare chl? pcrdurnndô l'odicrno difsimulato totalitarismo dcmocristh•to, in ltaii:i dovâ1 vcri­ ficarsi l)r~sto o tardi · lin egu.1 le fc. nomeno. A conli fatti. lo St'.llini~mo

(Continuaz. a pao. 4)

Scrivendo d< un articolo di ( era del Hl50 q Hnguistica di c cuparci solo di ùi essere filato dij]ertur ... ) St.: punti posti in , nel Filo del te riunioni ·di lav sul programm, dal nostro movi bliche, in brev1 Non intendia

re che Stalin (c segreteria le ci sferoide) abbi~ tutto questo, e Non si tratta, vero siamo, d grandi discuss. biano bisogno, mondo, di pro ficati che si am nità attonita, c gelo suona clall l'aurea trombf dantesco clèmo profundis in s sûono che sc19e ladino cristiano raceno che, 9ri rutilanti durlin, no a gran voce, lenco degli ant1 guadagnati tori nunziandosi la ne. Ci !llancherel

parte il . Capo grande Stato c proletariato (( c diale, dall'altra fàre? 'O zi nis Egli è che i

fisiche, dal sot· tuazioni, prend1 carnente a dise; e quelli che det1 tasti l'articolo, esposto, sono s smi, sono alto! sformano oassh e non è dêt\o cl sgorghi da qm kilowatt. I quesiti stess

D I temi trattat

cruciali del m quasi tutti i , cui abbiamo insi va orofondamer ma -di oretender doman1. Nàturalmente

" spettatori " p, nei vari campi pito da ciô su ( stivamente rito tornare - ma c pa sull'incerto i su questo, per~ fa pubblico, gli e nemici non ha1 ddcnte ed harn cervellotiche e prospettiva, ecc, sessiona, e men sono una manie ratore, che gira quelle altissime gli uffici suprer governo, è prop1 ne che meno las no, e antivedere. cogliamo quanto volgersi indietro chiude tra inchi visuaJe, tutti si < suggestive previ licamente tutti irnperativo imbE mo divertire; e 1 diverte quando, varnente oggi, ai sul futuro e ved degnarsi di prof zione mondiale non piu, ma non ta » tra la Russ mondo, bensi la ra tra Stati ca!J per il momento, 1 la Russia. Intere non nuovo al 11 per noi, che non gola del cinema spcttatore non : sia vero » quell< poco col cinera'1 di r,eso in mez, chiusa l'illusion« di oltremare, d1 lusso, del telefon amplesso con le cabilï supervene ritorna contento o schiavizznto , sua stamberga, c sua donna defo1 tica, o la rimpia, nere del marcia!

IL PROGRAMMA COMUNISTA

• :raz1one cotonieri r.lesi (c i rapprc­ o colleghi di attr l riuniti a congres-· .gi, non si riuuisc« - '1er studiarn ; risolvero la cd.,\ rstria. · dunquo successo? licissima: il Giap- caucellato dalla ra, ha ricomincia­ filati e tessuti di di dumping. GJ:

o ricostruito l'h.­ ica, corne hanno edesca; ed ara i ino' .nettendo nei

Scrivendo dono ben due anni mi articolo di cinquanta pagine ( era del 1950 quelle famoso sulla linguistica di cui avemmo ad -oc­ cuparci solo di straforo, ma che ùi essere filato meritava; e q1wcl clij]ertur ... ) St.alin rispouâe, sui punti posti in due anni non so~o I circa il senso dei rapporti s~c~ali nel Fila del tempo, ma· anche n. russi di oggi e dei rapporti in­ riunioni · di Iavoro sulla teoria I ternaztonal] economici, politici e sul programma marxista svoltr militari, si impongono lassù e dal nostro movimento e rese pub. quaggiù, si possono illuminare so - bliche, in brevo o .in esteso. . lo col confronta colla teoria di Non intendiamo con questo di- quanto già accaduto e noto, e

re che Stalin (o la sua complesss colla storia della tcoria, un terr - segreteria le cui reti co?~·ono 1~ po Iontanissirno - visto che il sferoide) abbia preso visione ~: dato è incancellabile - comune tutto questo, e siasl riyo~to_ a noi, Sappiamo quindi assa(bene che Non si tratta, se marxistt dav- dall'alto del Kremlino la risposta vero siamo, di creder~ che le di Stalin non viene alla nostra grandi discussioni stonc~1e ab- voce e non reca il nostro indiriz­ biano bisogno, per la guida d~l zo nè ner la Iimpida continuità mondo, di protagonisti persom- del dib:Îttito occorre che gli con­ ficati che si annunzino alla u;11a- sti · che ieri il foglio ospitante nità attonita, corne ouando l an- era detto Battaglia, oggi F ·.,­ gelo suona dall'alto della n~v~la gramma comunista, per eventi I'aurea tromba; e :8arbanccrn, improducenti svoltisi, questi, nl­ dantesco dèmone, risponde, de la quota dello strato dei sotte · profundis in senso proprio, col fessi. Le case e le forze, immen · sùono che sapete. 0 corne il Pa- se O minime, oassate, presenti ladino cristiano ed il sultano sa- 0 future restano le stesse a di­ raceno che, ~rima di _estrarre le spetto d~i caprlcct della simbc­ rutilanti durlmdane, si ~resen~a- lica. So l'antichissima filosofia no a gran voce, sfidandosi con 1 e-: scrisse swzt nomina rerum (lette­ lenco degli antenati e quelle dei ralmente: i nomi sono delle cose) guadagnati tornea!nenh, ed. ~n- intese dire che le cose non sono nunziandosi la reciproca uccisio- dei nomi. Ossia, nel nostro Iin-

guaggio, la cosa âetermina il no me, non il nome la casa. Fare quindi pure il novantanove per cento del vostro lavoro su norni, ritratti, vite, epiteti e tombe di Grandi Uomini, noi seguiamo nell'ombra, sicuri che non troppo lontana è· la generazione che sor­ riderà di voi, lusirissimi di prlrnu e di sedicesima _grandezza. ~ cose che stanno sotto I'ar­

ticolo attuale di Stalin sono nerô troppo grandi, perchè noi gli 1 i­ fiutiamo il diaZ09ato. Per querto e non perchè à tout seumeu: tout honneur, noi risnondiamo, e attenderemo, anche due anni, la controreplica. Fretta (vero, o ex­ marxista?) non ce n'è.

Sul filo del ;1

GIORNATA mnlicissimi: divi- in " spazi vital! egnare a ciascun uo snecifico mer · iedio che non ha nale, ma intanto ivanti . alla politica dei teoria dello spa­ ano: la seconda e era stata corn­ va, ner eliminaro ti due mostri; lo che la teoria del è nassata sulle nernici di ieri.

1RlîMtîlCO ie di rinvii, il 2·1 o verrà discusso ilitare il ricorso .posto da Herbert omandanto delle 1 Roma durante desca e condan­ .lo per l'eccidio -ntine. Insieme al 11c S.S. furono "Î ricorderà, al­ che nresero car­ ~ deÜa stragè lo utentatn di via

ne. Ci mancherebbe altro! Da una

parte il . Capo massirno del più grande Stato della terra e del proletariato II comunista )) mon­ diale, dall'altra chi mai - pof­ fàre? 'O zi nisciuno! Egli è che i fatti e le forze

fisiche, dal sottofondo delle si­ tuazioni, prendono deterministi · camente a tiiscutere tra di loro; e quelli che dettano o battono sui tasti I'arficolo, o pronunzlano 1o esposto, sono semplici meccani­ smi, sono altonarlanti che- tra­ sformano passivi l'onda in voce, e non è det\o che ia fesseria non sgorghi da quelle da diecimila kilowatt. I quesiti stessi sorgono, quindi,

:merse che Kap­ tô ad ordinare la ,·saglia ma, por-. ne fu uno degli .ali, si disse, per o a qualche su­ a} panicn dinanzi a orgia di san­ ~.,Jl'orrendo mas­ ali i comnonenti rglia) furÔno 335, t del numero che crdine di Hitler ,:2 militi tedeschi , innanzi in via

o1iundici vittime .no nesato sulla imler. indannô Kappler ':iso 15 proletari questo che non .iustificato dalle °La orossima di­ Li al trJbunale 1 appuntn sulla ;;te ultime vitti­ .Kappler soster­ assassinan sono " colpevoli » 10, i ri tenere ':-? tti raglia perchè nel ime dell'attenra; ' erano salite da di tall omicidi tenere rcsnonsa­ l'he aveva agite tler, ;,lante tlelle S.S. bile di solo cin­ atto il nrocesso lia se gli conce­ o di brneficiare .cessa dall'uma­ riro, capo supre­ iavero la Iibertà i on1ici<li di pro­ sima guerra ...

DOMANI E IER·I • I temi trattati sono tutti nodi Tutti quindi si sono gettati sul

cruciali del marxismo, e sono punto di arrivo, anzichè sui nun­ quasi tutti i vecchi chiodt, su to di partenza. Esso è invece il cui abbiamo insistito che si dove- fondamentale· vi è tutta una va profondamente ribattere, pri- schiera di se:Uisciocchi che vuol ma di !?retendersi a forgiatori del precipitars] a ponzare il pi:.,i, e domam. che bisogna poderosamente argi- Naturalrnente il grosso degli nars e ributtare indietro a cupt­

" spettatori " politici noleggiati re il prima, cornpito certo più nei vari campi non è stato col- agevole, e cui tuttavia non ce la pito da ciô su cui Stalin sugge- fanno manco pe sogno. Ognuno stivamente ritorna - deve ri- che non ha canito la pagina tornare - ma da ciô che antici- che ha davanti non resiste alla pa sull'incerto domani. ·aettatisi tentazione di voltarla ner trovare su questo, nerchè questo è che Iumi nella seguente, ed è cosi fa pubblico; gli spettatori amict c~e l? bestia diventa più bcstia e nemici non hanno caoito un ac- dl prima. . cidente ed hanno dato veraioru In Russia, checcè ne sia di po­ cervellotiche e trasmodantï. La Iizie silenziatrici che scandaljzza., prospettiva, ecco ouello che os- !10 l'~cJdente, in cui le risorse sessiona, e mentre gli spettatori imbecilfizzanti e standardizzanti sono una manica di asini, l'ope- d~ c_ranii . ~ono _dieci volte mag­ ratore, che gira la manovella da giorr, e !)\U schiïose, il problema quelle altissime prigioni che sono d_i definire Io sta~io sociale che gli uffici supremi del potere di si attr~versa, ~ ~'mgranaggio e­ governo, è proprio nella posizio- conom1co ~he e m. moto, si im­ ne che meno Iascia vedere intor- pane. da se, e I?erv1ene al punto: no, e antivedere. Mentre noi rac- dobbia~10 seguitare a dire che I:1 cogliamo quanto gli ha dettato il nostra .e una economia socialista. volgersi indietro, ove nessuno gli comumsta d~llo st?dio inferiore, chiude tra inchini e suffumigi la 1 «;1vvero dobb1a!110 riconoscere chf' visuaJe, tutti si co.mmuovono· alle e una economrn retta daUa legge suggestive previsioui. E5istenzia- del valore propria del capitali­ licamente tutti obbediscono allo smo, malgrado l'industrialismo di imperativo imbecille: ci dohbia- Stato? Stalin sembra fronteggia­ mo divertire; e la stamoa politica ~e tale riconoscimento e frenare di verte quando, corne' suggèsti- 1 ,tr<?ppo spinti economisti é <'api vamente oggi, a9re uno squarcio d az.1en'!a ch.a vanno nel secondo sul futuro e vede un Supernome avv1so, ~n realtà prepara la (utile degnarsi di profetare: la rivolu- anche m senso rivoluzion:irio) zione mondiale non 9iù, la oace 11•0~ ~ontana .confessione. L'imbe. non phi, ma non la guerra ,, san- ci)hta orgamzzata del mon_do li­ ta " tra la Russia o il resto del bero leI;ge che ha annunz1ato il mondo, bensi la inevitabile guer- pas~agg10 allo sta~io pieno, su­ ra tra Stati caoitalistici in cui penore del comumsmo! per il momento, -non si co:Upnmd~ Pei: mettere a fuoco una tale la Russia. Interessante, ancl.~ se quesbone. Stalin abborda il me. non nuovo al marxismo anche todo class1co. Sarebbe facile aio­ per noi, che non abbiamd la fre- care.la carta di abb:mdonare ;,t:1i gola del cinema !)olitico, ove Io obbhgo con la tradizione di scuo­ spcttatore non si interessa « se la, c~m Marx e con Lenin teor\:~. sia vero II qucll_o chc vede (tra ma m questa fase del eioco il i:;oco col cinerarna sarà portato banco st~sso !)otrebbe salto~·"· di r,cso in mezzo all'azione) e Ed allora myece ricominciamo 110 chiusa l'illusione del paesaigi~ OV?, Bene, e qu?l che vogliamo. di oltremare, del locale extra- no1 che non abb1amo puntate da lusso, del telefono bianco, o dello far fruttare alla roulette della amplesso con le moderne impec- storia, . e im!)arammo al primo cabilï superveneri di celluloide, balbetho che la nostra era la ritorna contento, !')Overo travet causa proletaria, e nulla aveva o schiavizznto !)roletario, nella da perdere. sua stamberga, e si strofina alla Occorrc dunque alla data 19.,2 S!Ja donna. de~ormata dalla fa- " un testo di studio della econo­ hca, o la rimp!az~a con un~ ve- mia !)olitica marx(sta•1> e non nere del marcm!nede. solo ver la gioventù sovietica

ione antirussa di noli:ica ·rn1ca­ Qui, peri>. e le di elem~nti an­ timoniano. la fra­ nr.hè sotterranea, ~vole. ;i min,Jri. riman­ umericamente ed ·nghilterr1, Ger- 1lia. Non occorre rolc uer dire che ·russo è :>iù forte Francia l :n cui

~ Iïndust:·ia. rc- 1do. ln In~hi!ter­ stalini;mo è neu­ amente dalla de­ t e soci;;l-demo­ :rammi di nazio­ ta ncr giunt~ da la antia,n ~ricana nsupcr:ioile l,iga talininni. D'altra ~vvcni•nenti ncl Irance ,c. ct:imi­ cJSa mcssa sott,l Tillon rn )'ilrano pportmli-;mo sta­ ~ min Ho all'in­ enza clal goverpo ni nati ,, fum.io­ >n è ditlkile pro­ chl? pcrdurnndo 1!0 totalitarismo talia dovâ1 vcri­ di ·Un egu.1le fc. tti, lo st1lini~mo pao. 4)

ma per i compagni degli altri paesi. lmpuberi ed immemod, at-· tenti dunque! Inserire in tale libro capitoli

su Lenin e su Stalin corne crea­ tori della economia politica so­ cialista, a dichiarazione di Sta­ lin stesso, 11011 apporterebbe nul­ la di nuovo. Assai bene, se cio vuol dire che è notissimo che es­ si non l'hanno inventata · ,na im-

PRIMA 1

parata, e il primo la ha 3empre rivendicata. Come qui entriamo nel campo

di rigorosa terminologia e for-· mulario ,1 di scuola », v~ premes - so che siamo in nresenza di un riassunto che gli- stessi giornali stalinisti traggono da· una agen­ zia non russa di stamoa, e con­ verrà appena poss(bile · compul­ sare il testo completo.

MERCE E· SOCIALISMO. II richiamo · dei :vrimi elementi

della dottrina economica servn per discutere del ,1 sistema di pro .. duzione di merci in regime so­ cialista 11. Abbiamo in vari testi (che beninteso a loro volta •;i guardavamo bene dal dire alcun­ chè di. nuovo) sostenuto che ogr.i siste.'11a di :iroduzione di merci è sistema non socialista, e andre­ mo a ribadirlo: ma Stalin (Sh lin, Stalin; noi ci occupiaino di un articolo che !)otrebbe anc!-.e essere dovuto ad urta commissio- ne che - " tr,i cent'anni 1, -· surroghi uno Sialin defunto o inabilitato: comunque il simbo­ lismo colle .sue notazioni quai pratica di comodo serve anch.:? a noi) oottebbe avere scritto· sistema di oroduzione di merci dopo la conquista proletaria del potere, ed allora non saremino alla bestemmia ancora. Evidenternente,.alcuni (( comp':\.­

gni 11 in Russia nanno enunciak

- riferendosi ad Engels - ch1: il conservare do.Do la nazionaJiz .. iazione dei mezzi di oroduzione 1l sistema di 9ro.duzione di merci, ossia il caràttere di merci ai prcdotti, significa avere conser­ vàto il sistema economico capi­ talistico. fn linea teorica non c:'~ Stalin che oossa urovare che ab­ biano tortô. Quando e se dicono che, votendo abolire la -çroduzio­ ne a ti90 mercantile, si è trascu­ rato o scorclato di farlo, allora possono sbagliare. Ma Stalin vuole 9rovare . ch~

in un " naese socialista >1 - ter- mine df dubbia scuola - puù esistere la produzione di merci, e se ne rifà allé definizioni di Marx e alla loro limnida sinte:;;J - non assolutamente impeccabile - in un 09uscoletto di propagan- da di Vladimiro. Su tale tema, ossia sui tipo

mercantile di produzione, sui suo sorgere e il suo dominare, e sui

tempo

suo carattere strettamente capi­ talistico e caratterinante moder­ namente il ca:- italismo, ci siamo fermati il l settembre· 1951 ir, una ,, R:unione di Na'1oli II rife .. rita nel Bollettino n. -1 del par­ tita, e in altra Riunione più re­ cente, anche a Na901i, che con­ sistette nella oarafrasi e com-­ mento del paragrafo di Man;: sul ,1 Carattere feticcio della mer­ ce e il suo segreto ,>. Di questa fu cenno nel n. 9 del 1-14 maggio 1952 in que:;tissimo giornale, c: nel coevo Filo del Tem.90: « Ncl vortice della mercantile anar­ chia •1. Seconda Giuseppe Stallr. si r:uô stare in ambiente mercan­ tile e dettare !)iani sicuri, senza che il terribile Maëstrolm ;.ittiri l'incauto !)ilot a al centro del gor - go e lo inghiotta nell'abisso ca­ pitalista. Ma il suo articolo de­ nunzia, a chi legge da marxista, che i giri si stringono e si acce­ lerano - corne la teoria ha sta­ bilito. · Merce, came ricorda Lenin, è

un oggetto ~he ha due car.1tteri: essere utile ai biso!!Jli deffuomi, - potersi scambiare CO!l altro oggetto. Ma le riehe che prcce­ dono il vasso citato tanto da1- l'alto sono sem:plicemente queste:: « Nella· società capitalistica do­ mina la nroduzione delle merc:: e r,erciô -l'analisi fatta da Mm·x comincia con l'analisi della mer­ ce ». E dunque la merce ha quell '?

due prerogative, e merce -liven­ ta solo quando la seconda si giu­ stappone alla :primç1.. Questa, il valore d'ttso è del tutto compren­ sibile anche ad un piatto materia­ lista corne noi, anche ad un bim-­ bo, è organolettica; lecchiamo h, zuccher.o la prima volta, e sten - deremo la manu per la zolletta.

Lunga è la via, e Marx la fa di volo in (!Ue1 paragrafo straordi­ nario, ::erchè lo zucchcro si inve·· sta di un valore di scambio, e çercilè si arrivi al ddicatu pro­ blema di Stalin, stu!>ito che gli fissassero una cquivalenza gra­ no-cotone. 1Iarx, Lenin, StaliH e noi. sap­

oiamo rnolto bene ouale dia vole­ ηia succede ouandÔ il valor,;: r.li scambio è r.ato. Lo dica dunque Vladimiro. Dove P.li econ,)misU borghE:si vedevano- dei rapporti tra cose, .Marx scopri dei. rap­ porti tra uomini! E che cosa di-· mostrano i tre nr.mi di Marx i' le 77 oaginette di Lenin? Una ccsa facile. Dove l'economia eu­ rente vede la 9erfetta equivalen­ za di uno scambio, noi non ve - diamo più i due oggetti pcrmu­ tati, ma vediamo uomini in mûto sociale, 6 no:1 vediamo viù fa equivalenzq, ma la fre.7atura. Carlo Marx oarla di uno soiri­ tello che dà - alh merce ,1uestn carattere miracoloso e ri prima vista incomnrensibile. Lenin cm: ogni altro Ïnarxista avre0:1e i"." norridito all'idea che si t,ossan·l prcdurre e scambiare 'cle:·ci e­ spell2ndonc con esorcismi quel diavoletto: Stalih forse lo crede? 0 vuole solo dirci che il diavo­ lino è più forte di lui? Come i fantasmi dei cavalien

medievali si vendicano della ri­ voluzione di Cromwell infestandu i castelli inglesi, borghesemente ceduti ai lundlords, cosi dunque il folletto-feticcio della 111erc~ carre irrefrenabile ner le sale del Kremlino e ghigna dai dif­ fusori dei milioni di oarole del XIX congresso. - Volendo stabilire che non è as­

soluta la identificazione tra mer­ cantilismo e ca.9italismo, Staliu impiega una volta ahcora 11 me . todo nostro. Risale nei isecoli, e con Marx ricorda che << soHI) cerü regimi (schiavista, teud:tle, ecc , la nrcduzione di merci è €sisi:ita serîza aver portato al c<1pitah­ smo ,1. Questo è ben detto n~11~ potente scorsa, storica di Marx in quel passo, ma a ben altro fine e con ben altro sviluppp. L'eco­ norhjsta borghese proclama che per cr,llegare la v.:·oduzione ~l

Dizionorietto dei chiodi revisionisfici

LEGALITABISIIO buona fede), dal tradimento clegli opportunisti? Cosi corne faccia~no nei confronti, ad esempio, degli sta­ linisti, di costoro denunciamo, 11,m quanto essi dicono di sè, ma quanto essi fanno nei confronti dello Sta­ to borghese. identificato non r,el transeunte personale di govern-), ma nell'insieme di istituzioni ed organi preposti a conservare il modo di produzione e l'ordinamento sociale propri del capitalismo. Nemico in• volontario ed inconsapevole dei suoi stessi interessi di classe puô essere il proletario impreparato; servo· del. la classe dominante e traditore del­ Je masse è colui che preparato quan­ to basta per afferrare il contenuto di classe dello Stato, accetta di as­ soggettarglisi pretendendo m,!lo stesso tempo di rappre!entare gli interessi operai. Traditore non si puô certamente definire il püli­ ziotto o il magi5trato che svolge la sua funzione nella convi:1zione che là Stato è ente imoarziale al al di sopra o al di fuori delle classi avendo scooerta la mcnzogna di tale tesi, non si fa passarc t;er amico della classe oppressa. Puco importa se consapevoli o non della loro funzione, côstoro sono dei ne- 1 ·--------------­ mici, minuscoli elementi dell'en::ir- me macchina di repressione dello Stato. Chi è dunque il combattente fedele della classe oppressa? Coiui che ha compresa e fatta pro pt ia la dottrina materialista dello Stato inteso corne organo di lotta della classe dominante contro le masse sfruttate ed oppresse? Non bac;ta. Tale concetto primm·diale, che ser­

ve corne criterio infallibile per di­ stinguere il rivoluzionario · da! tra­ ditore opportunista, è pre:,,;ente· nel­ Ia storia di tutte le lotte rivoluzio­ narie. Il titaho Prometeo colpev0Ie, secundo la mitologia, di avere msc­ gnato agli uomini l'uso del fuo.:o, avvenimento gigantescamente rivo­ luzionario nclla storia della dvil­ tà, assurge a simbolo d1 erm: rivolu­ zionario non solo perchè consape­ vole, contro il parere reazionario di Giove, dell'enorme carica di c·m­ seguenze sociali derivante dalla m­ novazione della cottura dei cibi e della metallurgia, ma soprattutto per il suo tierissimo atteggiamento di fronte alla scatenata ira di Giove, per il rifiuto sprezzante di ricono­ scere il potere costituito che lo incatena alla rupe, e di assoggett:ir­ glisi. II suo gesto rivoluzionatfo non scaturisce da fredda efabora­ zione intellettuale, ma da· un altn drammatico di rivolta e di odio irreconciliabile verso il potere le, gale, sin pure ·divino, e. pur di non macchiarsi di alcuna debolf:lZa opportunista nei confronti di e:.so. egli sopporta la terribile pun1.lt0ne inftittagli. Purtroppo ciô che divora il f~gato

degli streminziti teoricastri dcJlo opportunismo, si diverstfica er.or­ memente dall'avvoltoio della leg~ genda; è solo l'eccesso di bile pro­ vocato dalla brama insazia!.1( r!i­ rettamente propo.zionata allo ne• cumularsi di una vecchiaia spoglia

Sbaglierebbe di gr::,sso, chi credes­ se che il pùnto di partenza delle deviazioni opportuniste, in fondo al­ le quali attende il Ieccamtnto degli stivali della borghesia, sia da ricer­ carsi sui terreno teorico. Per cari­ tà ! L'opportunismo, &e guar~a alla teoria, lo fa con gli occhi del leo­ ne. Coloro che ùassano nel can.po dei servi della classe domina1:te. vengono dcterminati a farlo certa­ mente non da una interpretazione errata dei principii basilari della dottrina o da una infelice scelta dei mezzi tattici. Si puô sb:igliare nel campo teorico c tattico sènza rendersene conto, ;na non si ~uô sicuramente svolgere :a funzione di sicofante della borghesia e di tra­ ditore del proletariato senza averne in ogni momento la netta consa;,e­ volezza. Ciô è soprattutto vero quan­ do si tratta di ex-ri voluzionari de­ siderosi di farsi rimborsare dalla borghesia i ,ianni ... ubiti e procu­ rarsi una vecchiaia ::lisonorata ma comoda. Di qui non si scappa: si serve la borgh~sia e l'ordine sociale e politico esistente n~n tanto p'er le idee che si professan.)( la str:igran-

LEGGETE e DIFFONDETE

Prometeo de maggiorarha Jelle masse Iavora­ arici, specialmente 'lggi, è 'lrigio­ niera di influenze controrivoluzio­ narie, ma ciô nono,tante esi;e non possono certo definirsi altrimenti che classe sfruttata ed cppressa). ma per l'atteggiamento concn! . .,J. co­ sciente, che si osserva di fronte agli organi costituiti :iella macchina sta­ tale capitalista. Alla svolta in discesa che porta

nell'opportunismo e nella prostitu­ zione politica c'è un mutamento radicale, quando si tratta di ex-ri­ voluzionari, nello atteggiamcnto di fronte al potere dello Stato, allo ordine costituito borghese, aile au­ tol"ità • leeittime », alla Jegge scritta. Il marxismo non considera la teo­ ria e l"azione in sfere distinte e SeP,arate. Chi alimenta dourine con­ trorivoluzionnrie, n·on puô che agi­ re in conseguenza sui terreno pra­ tico. Ma è anche vcro che nulla­ più del tradimento di classe duno­ stra meglio l'esattezza del princ1pio marxista, secondo cui viene prima l'azione, dopo il riflesso intellettua­ te di essa. Prima si passa al nemi­ co, prima si tradisce la classe cui si appartiene o per cui si è l:>t­ t;ito. un giorno; solo in seguito si tenta una giustificazione .ravisando vergognosamente i principii. Ma come distir.guere la condotta

contradditoria (proprio delle mas­ se impreparate) e gli errori invo­ lontari fpropri dei rivolutionari in

I

di onori.., e di cariche, di « ess::re qualcuno » sulla scena politica. Ri­ manere incatenati anti-eroicamente alla nuda · rupe della oscurità, d<'!la non celebrità ê, dicw.molo pure della micragna, costoro assoluta­ mente non sanno. Nulla è oiù e­ straneo a loro chc... il cortÏplesso prometeico. Hanno bisogno di svol­ gere là funzione e godere dei pri­ vilegi carpiti dai maiali nella « Fat­ toria degli animali » del iibro fa­ moso. Allora sono spinti ad inzJp­ pare il loro rivoluzioaarismo v~r­ bale. sia oure detto 5cherzosamen­ te, ne! doice vino del ;egalitaris100. cioè del rispetto deferente della legge dello Stato borg~ese. Oppure si tratta · solo di vile s0'ggezione al­ la schiacciante potenza della mac­ china statale. Esempio ciassico: Karl Kautsky,' il rinnegato Kautsky, ran­ tipodo dell'eroe rivoluzionario, ri-· voluzionario e màrxista in giovE:n­ tù, ruffiano del potcre costituito e traditore del oroletanato ne! mo­ ment'o crucialë co1ncidente 1:on la sua t\-ista vecchiaia, allorchè si trattô, negli anni del 1919-21, di passare dalla critica all'azione in-:

CompagniJ · Leggete e diff ondete

Il programma comunista . .

surrezionale contro i oilastri dr.!la dominazione borgne~~. Perchè · .e nin defini Kautsky !raditore e rin­ negato, anche se la ,.ia funzione d: agente della controrivoluzione Jo assimilava pcrfettam~nte allo su:r­ ro, al deputato, al magistrato? Fo. se pér il fatto chc bara•tô l'ideoloi;ia. la dottrina, il pro gr 1mma? Anche per questo, ma sopr'!.ttutto perchè la contaminazione p.1triottarda e democratica del mnrxismo rapt-re­ sentô solo la giustificazione . ipo­ crito. di un tradimen:o di fatto ~ià avvenut<i, tradimento che si effet­ tuô proprio ne! senso 6el capovol­ gimento di atteggtamento poii•.;co di fr.:inte allo S\ato capitalista ,n· ternazionale, sce.!o pi·ima nella b;,J. gia della guerra imp,~rialista, 1-·oi nella croclata contro 1., ''Jvoluziont> comunista. Sappiarrio t 1J'11 coni~ si perpetro il tradimento. l capi- della Seconda lnternazionnle socialdcr.-io· cratica, che i11 Karl : : mtsky dll'.rt>­ vano trovare la.. loro u,ù perfetta espressione. al Cong1·~no di St:H'• carda del 1907, si >?rl:lo amman,ati delle. vesti di prometci a •• ~iborgilesi. deliberando di trasCormàre la guer­ ra imperialista in Iotla per l'abbst­ timento del domjn;o r.apitafüta. Quando, nell'agosto Hl 1914, .:ssi cedettero ai,.rispett.i•;i ~ t&tl naziona· li, ac~ettando non .10!,1 di sosp<'n· dere Ja lotta contra il c11pitalili,1110, ma di aderiz'e eniusi1n~ir.ii:nente al­ la carnetlcina ilnoerilllista, · non le, . .

fgcero certamente per ... rrata inl,-r­ pretazione di una ris,1iuzione o di un testo. Quella votata a Stoccarda era dichiarazione 'JU:mto mai cate­ gorica ed inequivocabile. Fu ch1=tro ' allora che il voltafoc:!ia socialde­ mocratico era dovuto nnicamLt1te a soggezione di fronte àlla . ter­ ribile minaccia della ra•pressione, a mancanza. di cora~gto nvoluz1c,11a­ rio. Tutto queUo che poi Kaut.;ky doveva almanaccare nel campo reo­ rico, negli anni deJ l H!l-20 dov.-.va servire ·unicamente ,l r,iustificare il rinnegamento comme.;so cinque :,n- ni prima, nel mo1mm~o in cu1 si trattè di d<!re corso .iile min,,cce formulate contro la· J··:>rghesia. Egualmente dovevano comport:trsi

politicamente i capi· stalinist.i della III lnternazionale: fu 11 câpovolgi· mento della : attiea, !l passaggi > a càntatti adulteri con gli agenti del nemico borghese, :he provocô le deformazioni e i ririn~gamenti nel campo ideologico, e non ~iversa­ mente. Oggi. corne ~gJi avviene Jo stesso. La regola generale t..ii si adegua

li tradimento e il pa5saggio tra eli scherani del capitale ripetiamo P. qucsta: prima, il pe,~)resco nccuc- ciarsi ai piedi dello ' tato borgh:!se imr,ersonato in sbirri ~ funzionari; dopo, la giustificaziilne pseudo-tr·o­ rica del gettito de) ;•rincipio rI\'O· luzionario. Viene prima il cedimen­ to alla influeJ?za :iel nemico, i"n­ quadramento ne! suo m~ccanismo di rep;-essione; dopo •li ,he si dit la stura alla logorrea nauseante sulla utilizzazione delJe possibilità leg,ali. su lia possibilità di a :loperare, 8li organi e le ~leggi ùelb Stato ca,oi­ talista ... contro gli intcressi del .. a­ pitalismo, e porcherie simili. Co­ munque, ogni male na la sua con­ solazione: meglio :in traditore :Ji­ chiarato che un .Mali,1ovskj, a:111i­ dato nel Prrlito, a sµiare e sabo-.a­ re ... Lasciamo i vermi a i.trisciare. Gli esempi di traJimento c dii

passaggio al nemico ;,;ono veramr:n­ te innumerev)Ii. Viceverso non· ec;i. ste tin. solo esempill ,li raigTUj:f a­ mento politico che abbi:i commesso il gesto di inquadrarsi neUa léga-. lità borghese, riuscendo cio nono­ stante a conservare il suo cuattcre di forza rivoluzionaria. Esempio. si­ mile non esiste nè al passato nè al presente, non esisterà nel futuro. Evidentemenie,. Ja Jotta di classe. obbedisce a leggi che per rig1dità non si diversiflcano da ~uelle &i­ che. Il mezz.o migliore per fusi. stritolare rim:ine l'inane ten'-tivo, alla Sisifo di opporre al loro ferreo concat'a?narsi e imperaonalil appli­ carsi il buffonesco pote~ ctena per­ sonalità con la p nHÜUKnla dri pretesi 1randi u..owni. Chi 1111 • sciato im1,1hrliare un le!Qbo della propria . c~ca. venduta ..,., ........ men\fi! prima ebe foae ...,... e confezionata, ne,u =a .._, la macchina .ta~a&. a 1. ~i rimane })el' ~pn. ~ JIOIS' ci penai. •.ait _. • HilUlf:~ ado,,...,.., feGtl"IIM• ,..... .

. Gillda 'tl.cariota. ·

ccnsumo non ootrà mai esistere altro meccanismo che quelle mer cuntihst ico, in quai.to sa molto beno che fin che ouel meccanismo è in uiedi !l capita.c rest .. \ signe- · re del mcndo. Marx r ibatte: an­ dremo adesso a vectere quale è la tendenza storica del dornani, per ora vi costringo a constatare i dati innegabil i del oassato: non scmpre il mcrcantiliamo ha prov­ veriuto a oGrtare il risultato del lavoro finÔ a chi aveva bisogno di consumarlo. e cita le econo­ mie urimitive .u raccolta dei cibi per -immediato consuma, i tipi antichi di Iarniglia e di clun, le isole chiuse del sistema f r-udalo a consume diretto interna senza che i nrodott i dovessero assume­ re la forma di merci. Con lo svol , ge! si e il comolicarsi del! a tee­ nica e dei bisogni si aprono set­ tori cui provvedo · il baratta pri­ ma e noi il commercio vero e proprio, ma (per la stessa via chc ci è servit a a proposito della pro - prietà r-rivata) resta provato che il sisterna mercantile non è " na­ turale ,,, ossia corne il borghese -oretenda oerrnanente ed eternc Ora questo tardive apparire del mercantilismo (o sistema <li pro­ duzione delle merci corne Stalin dice) ouesto suo coesistere n rnarginê di altri sistemi, serve appunto a mostrare corne, dive­ nuto sisterna universalo appena dilaga · il sisterna cajritalist ico dt produzione, dovrà insieme ad esso morire. · Lungo sarebbe riportare corna tante volte facernmo i nassi di

IL PROGRAMMA COMUNISTA

Marx contro Proudhon, Lassalle Rcdbertus e cento altri, che si riducono alla accusa di vole! conciliare il mercantilisme con 1H emaqcipazione socialista del pro­ letar îato.

Difficile appara accordare con tutto questo, cho Lenin •·hia­ ma la ~ietra angolarn del rnar­ xismo, la tesi attuale -os! rire­ rita: " non c'è alcuna rag\onc perché, nel corso di un deermi­ nato periodo, la produzione di merci non nossa servira anche ad una società socialista ·• ovvcro: « la nroduzione di merci riveste un êarnttere capitalistico solo quando i mezzi di 9rqdudone S':> no nelle marri di interessi pn · vati, e I'operaio, che non ne di­ spone, è costretto a vendere la sua forza di lavoro ,;. L'Ipotesi è · evidenternente assurda . poichè nell'analisi marxista osnt volta che una massa di merci appare egli è perchè i proletari privi di ogni r iserva hanno dovuto ve11- clere la forza di lavoro, ~ quando in passato vi furono quei (Iirni­ tati) settori di produzione di mer­ ci, fu in quanto la forza di lavoro non era venduta « scontaneamen, te " came oggi, ma estorta colle arrni a schiavi · prigionieri o ~ servi legati da rapporti di dt­ pendenze personal i. Dobbiamo ancora una ,.10Jta ri­

stampars le prime due righe dei Caoitule? o1 La ricchezza .ielle so­ cietà nelle quali domina a mode capitalista di oroduzione si ma­ nifesta corne una irnmensa ac­ calta di merci H.

L' ECONOMIA Il testo che ci occuua, dopo

avère con maggiore o ruinorc abilità ostentato di voler risah­ re alls fonti dottrinarie, si norta sul terreno della presei1te eco­ nomia russa, per far tacere quelli che avrebbero affermato che i! sisterna di nroduzione delle mer­ ci deve nortare inevitabilmente alla restauraziona del capitali · srno, o .noi, che oiù chiaramente diciarno: il sistema della pro­ duzione "oer merci sonr i -vive in quanta siarno in pieno •'.api.taii­ smo. Sulla econornia russa vi sor.o

quests arnmissioni. Se le grandi fabbriche industr iali so,10 statiz- . . . . zate, non sono tuttavia espropria., d_et11~ne 1~ Europa occ1dent~le _l~s1- te le piccole e metlie 'i:idustrie, .z10m tutt altro che predomint-nti e, anzi il farlc '·' sarebbe stato un per di più, non deiinitive. îl pro­ delitto », L'orientamento sarebbe letariato ·lei maggiori naesi indu­ di sviluppar la in coopecativs di striali e ,uilitari per la scniacciante produzione. maggiorarrra subisce I'influ-mza del-

Vi sono due settoti d-slla pro- J'oppurtunismo che se non e drchia­ duzione di merci: da una parte ratamente filo-arner-icano non dis- 1~ produzione ?i ~t=-1to che ~- na- simula affatto il suo c~parbio e z10nc1:Ie. Nelte !mpr~se s~att-J1 S<1- fanatico ant ir ussi smo. Ld uetulante no di proprretà nazionals 1 mez- . _ . ' zi di nroduzione e la nrod;:zion,? propagan:la ccm11:31orm1sta basat a stessa, ossia i prodottl. Scmplice: su patetici appelli alla concordla e in Italia verbigrazia sono delle proposte adr-scatorte di embrassons­ Stato iz tabacchiûcl, e cosi 'Ie si. nous gensr ali, costituisce l:l riprova garette, che esso srnercia .. Ma be- di quanto anàiamo dicendo. sta questo a dare il diritto ùi dire Asia. In o uest a parte Je!' monda che siamo in fase di " Iiqu.dazio- I'opport unismo staliniano 'la conse­ ne del salariato » e che l'oneraio guito i massimi successi ne! dopa­ " non è costretto a vendero ]a sua auerra e manüene un'enargica azio­ forza ~i lavoro ,, ? No1 di sicuro ~e di dist .irbo e di guerrrqlia par- Passiamo all'altro settore, quel­

la agricolo: nei kolkhos, dice la scritto. sebbene la terra e le mac. chine siano propr ietà della Stato, il prodotto del Iavoro non appar­ tiene allo Stato, ma al koskhos stesso. E questo non se ne disfe se non came· rnerce di scambie per i beni · di cui abbisogna. ~o~ esis~ono Jré: 1 kolkhos. e 1-: Kuornint ang e l'instaura d·me -Ie l città altn legàmi che quelli dati regime di ~Ir-o-Tse-TÙng. Le ri oer- da questo scambio: 11 la produ- . . . .

· 1 dit I bi cussiom '.iel grg arrtesco av ;~n1mC'nto :z1one, a ven 1 a e o scam 1r, . . .. di merci costituiscono ner noi s~ ma~1fest'lno tuttora con J _in_, en­ una necessità, non meno di quan , sificazione della guerr a part igrana to avveniva 30 anni fa », nel Viet-Na.n (Jndocina ), scoppiata Tralasciamo ora l'argomentare fin dal .licembre del 1946, -n .:.\lale­

sulla molto lontana p;JSribHith sia, nelle F!iippq1e, ove su una po­ polazione à, 1l' milioni .li abitanti circa, 500.000 tra aderenti ~ simpa­ tizza.nti ingrossano Je file del clan­ destino partilo degli Huks c\e solo la presenza di ·basi militari amcri­ cane sui : erritor' '.> della n,p11ohuca riesce a contenere. Forse si ma:iuen,2 )"influenza staliniana nelle aitre zo­ ne, e dove 0()'1 riesce ad aff1!rt11arsi, subisce gli eftetti della Jolitica di gel osa neutralità che nei con fronti degli anfr:iü padroni coloniau ,li di Occidente sn,Jgono, per lo oiu sui piano delle enunciazioni ;,Jeol?gi­ che, i go ;erni indip_endt?nti recen­ temente -:ostituiti (Jndia, 0akistan, Indonesia. Stati arabi, ecc.1. Fa cc• cczione il Giappone, che ': 'a più forte, se l"On addirittura l'unica, potcnza indur.tria_lc· con con~idcrc­ vole prc,Jetari:ito, del contin•.:nte a· siatico c del Pacifico. Qui la poJi. tica antir1.Hsa del governJ t,,cca vctte molto altc. sebbenc ipocri­ tarnentc ·liss1mulatéf, con la conse­ guenza chc k forze staliniste si trovano ,i-J opuare in un nmt,iente di semi-ill~galità. Le recenti elezi1r ni nipponichc hanno segn:.uo una hruciante sconfitta del Com1nform. Il totnlc dei totali ci forns:;ce un

quadro r:hha1,tanza eloqu~nte dei rapporti di forza dei campi ,n cui l'imperiaÙ.;rno · divide l'oppr,rt:.mi• smo openio. Bal1.a. subito agli c,c.

Schede elettorali non richieste

L'organo dell{l. F.I.L.M., II La­ voratore del Mare di. settembre c.a. dà notizia che " mercoledi 25

f?igiug~o 19-52 la Prima Commissio­ ne della Camera ha cliscusso gU articoli del nostro nrouetto di legge elettorale in favore dei ma­ rittimi, nel senso cite essi possano esercitare H diritto di voto come tutti gti altri italiani ,>, • Questa categorià di lavoratori

era for.,e l'v.nica che non godeva di un simile privilegio (alla fac­ cia! ... ) e allora la f'.l,L.M., ,, Sin­ dacato unico ed efficiente 11, lia interr,retato que.1ta neces.~ità dei marittimi (ma qwrndo mai l'ltan­ no espressa?) e l'ha tradotta m un progetto-legoe di cui ha qià ottenuto l'approuazione dell'ar. ticolo vrimo " che , co1nente ai marittimi imbarc,ui erl in Itaffc. nel ,Jiorno delle t!le.zirm, di votare ovun<fUe t.i trouino, rmrchè for­ niti tfi certi/ir:ato elcttMa!e ,;,

Ur.ri 1Mrittimi ne facwo.mo a ·m.eno:

Il vi.an(\-1nte

RUSSA di suncrare una tale sittnziom·. resta - stabilito che non ,j trattc1 qui di dire, corne Lenin nel 19l:;: abbiamo il, notere nolitiro nelk mani e sostêniamo ·1a sîtaaziom: militare, ma nella economia dob­ biamo ripiegare sulla ior .na mer. cantile, piena:mente capitalistica

I~ corollario di t,ma tale constata_-! A NA R CH I A e D I S PQ T 15 M Q z10ne era: lasc1amo cer l'l'r. c:; , costruire ~conomia socia!ista, ct · toi·neremo dopa la rivoluz1'.lne eu- Stalin ha volutt) ricordare a.- 1 Non solo non sü1r,10 nella ias,· ropea. Altri ed opposti sono i cuni tra'IIICITdi marxisti da nci' df.! nrimo socialismo, ma nem­ corollar~ di oggi. . tante volte rispolüerat1: c.Jin:inu~- meno in Ua com:;1-.:o capitPlisn,o Non s1 tratta nEmmeno dt cer- re ia distanza e l'antites1 trn cit- di Stato, ossia in una econom1,1

care di stabilire la tesi: nel tra- tà e cam-:apne su'1erare la divi-· in cui uure tutti i ')rodotti es. passo dal capitalismo al :;oci.11i- sione soéiaf~ <lel ÎHvoro, ridun e sen.do 'nierci e drcoiàndo contn: smo, tuttavia, r,er. un certo tem- drasticamc:nt~ (a cinque-~ei or{:) denaro, ogni prodotto sia a oispo po, _una cerh~ sez10~e della pro_-: la giomata di lavoro, sola viu !'izione delle Stato, al punto che duzrn_ne avv1ene m for:na m per eliminare la 9artiz10ne tr~. dal centro qursto !)Ossa fissm·,~ merci. opera manuale e in.telleLtuale, efi tutti i rappo1·ti di equiv3ienzé: Qui si dice: tutto è lPffce; o estirpare le vesti!;!'ia del:a ideo- ivi compreso qttelto deiln forz~

non vi è altro quadro economic~ logia borghese. di lavoro. A11chc un similf, Stato che lo scambio mercantile, e per Nella riunione a Roma il ï l•.1-- non è economicatm~nte c :. oliti­ stretta conseguenza anche la c?m- glio H,~2 il nostr,> movimento si cam~hte controllabile e c, nqui­ pera della forza lavoro salarrnt,1 ferro,'> sul tema del cap!tolo di stab1le dalla classe ooernia, e nelle stesse grandissime dziende Marx: "divisione Jel 1m·0ro nel- funziona al servizi,) àel Ci,pitait di Stato. Ed iniatti: i gen~ri di la società e nella ,.1anir·1ttura ,,. reso anonimo e sotterran1;0. Co­ sussistenza <love li lrova !'operaio e oer 1111t11ifatturcz il letto:e e. mµnque da quc:st0 s· temn è Ion di fabbrica'! Li ve:ndc il ktilkhos, ·spre:;se nziéndn. Zu dimos~rato tana la R!.l~si~, e vi :'.-bbiamo s0I., o oer . un tramite di rilercanu che 1Jer uscire dnl capitalisme, un lllclustria!zsmo dz Sll.to Tai.E. privati, o magari li vendt· ait<.• occori·e col sistema di i;roduzio-- sistema, sorto dop0 h rivoluzio­ Stato da cui compra attrezzi, con- ne mer~antile distrugaêre ia di·· ne antifeudale, ·~ valida a s\'Ïlup cimi ed · altr:), e l'orx·raio va a visione social~ del la;oro - E: pare ~ diffondere inàusLiH e ca­ prenderli i:r. moneta nei maga·?.- Stalin la ricorda - e auella ,. pitalismo con ritm.J ardeni.E, cou zini di Stato. Puo lo Stato distri- ziendale O tecnica :1ltresi, ~u c~1 inve.stimenti di f:itato in open.> buire ai suoi o!)er:ü direttamente verte l'abbrutimento dell'opera,o pubbliche anche colossali, e aëi prodotti · di cui è proprietario? e il dispotismo di fabbrica: Ques:i accelerare una trasf5Jrmazic,ne 11. No certamerite, jato che il lavo- i due perni del sistema borghese· ~enso. ~orghese ?el1'econor1:ia e ratore (rlisso soorattlitto) non anarchia sociale e disnotismo a- del d1ntto agrano. Nulla hanno con$uma trattori, -àutomobili, h- ziendale. Vediamo ancora in Sta- le azi€nde agrarie "co1lettive, comotive, e tanto meno ... canno-· lin un conato di loita contro b di statale, e nulla :..ii S·Jci .. .liist.i, ni e mitraogliatrici. Gli stessi o~- prima; sul secondo egli tace. getti di vestiario ed arredament0 Nulla ne!la Russia di oggi :nuv­ sono evidente cam!)o di produzio- ,·e nella direziane di C!U'-'$te con­ ne di q1:elle intatt~ meclie e pic· quiste, sia di quelle ril!vocat~ cole 1;r1vate aziende. oggi, sia di queile lasciate nel··

L·o Stato non puo dunque dar2 l'ombra. altro che il salario in denaro 1i Se una barriera, insormonta­ suoi dipendenti che con tale de- bile oggi e domani, rotta solo n' naro acquistano qüello che vo- fine di fare l'un~ contro l'alt,·.J gliono (formula borghese, ch.:o. il reciproco mercantile a_iJare, si vuol din~ quel poco chc posso- pone tra la îabbnca di Stato e 1i no). Ch~ il padrone erogatore kolkhos, che cosa avvicinerà cit\·.:t di salario sia lo Stato che « ideal- e campagna, che co.,a diminuir:1 mente n o (( legalmente " rappre- la divisione sociale tra 001.:raio € senta gli operai stessi, r.ulla si- contadino; che cosa .Jotrà ]iberarc gnifî·~a fino a quando un tale il primo dalla nece:;sità di vendt'· Stat.o non ha nemmeno potuto re troppe ore per ooco deharo c comincinre a disti·fouire cilcuncht poco cibo, ~ gli consent:rà ·li fuori del mercantile mecnanism,-: contendere alla tradiziane cam­ alcunchè almeno di stqtisticamen- talislica il monooolio delh sciên- te apprezzabile. za e della c:ultura?

Geografia dell' opportnnismo (Contimuiz, dalla 2.a pag_.)

tigiana contro i governi sostenuti cl.aile potenzë colonialiste occ1den­ tali, r€ndendone precaria la stabi­ lità politica. Qui si è · verificato il ·più clam~roso spostamento ,li forze imperialist.iche ed opportuniste a fa­ vore di _'.losca, e cioë la cacciata dalla Cina delle forze le~<Jt~ al

grande fregatura. Tornass<>ro gli operai al lavoro; l'azincda stava at-

Un picco!o ep~sodio in ·:.m~ pic- traversando un periodô di crisi, ma cola fa~hnca hJ:iurc;_ un pi.~c~Jo il peggio era passato, nessuno a­ anello dt una lunga, rnternunab1le vrebbe pcrso un centesimo dei catena di inganni e di tradimenti salari arrclrati · di ciô si rendcva perpetrati dal mandarinumc CJnfc- garante la Cain~ra del Lavoro non derale ai danni della classe ope- solo ma, se per dannata ioot~si l.i rai~,_Ecco corne si tono wolti. fotti: Ditta non li a vesse pagatL l"orga- Da alcuni mcsi Ja dilta Belsana nizz~zione avrc_hbe .19rovveduto a

di Arenzano. una carticra, non pa- cor~1sp?ndere l'mtcra som~na. Talc gava i salari ai suoi trent:icinque fu 11 d1sc~rso del rna!1dannctto d1 operai i qua li esasperali decisero Cogol<:to; mtanto. la chtt:_i. marc1ava di mettersi in sciopero. i>ronto in- al falhmento c _gh opera1 dovcttcr~ tervento della Camera del Lavoro anche qucsta volta, accontcntars1 la quale, manco a dirlo, fuidè> iJ di un piccolo acconto. . movimento con gli arcin'>ti metodi... Particolarc dcgilo di nota: il capo classisti; •nfat~i. dopo alcuni giorni della commissione interna s1 \'i>lic di sciopcro, il bcncmerito segrctario il doppio dei cqmpagni di lavoro. della Cameta del Lavoro di CoJole- Col fallimento tcnnc 11 scqucstro to si recava ad Ar~nzano c ivi, dopo della fabhrica, ;n? alcune macchinc serratissimo colloquio col :,adronc prelevate da due opcrai della Ca­ della fabbrica fece riunire ~li ope- mera del lavoro con l'aiuto di al­ rai dicendo loro di aver avuto cuni mcmhri ,,,·lia commissionc in­ assicurazionc dal sig. Pinco che i tern=i prcscro il volo. Dove sono salari arrctrati sarebbcro ~tati pa- andate a flnire ·!~•cleste marchinc? gati in un pctiodo di tempo molto E' qucllo ch~ !li 1:hiedono !!li ope­ brevc, csortandoli a riprendcre il rai della cartiera. moiti dei ouali lavoro, u non dimenticando, prima hanno str:acciato !a tessera dell'or- di lasciare to stahilirnento di ganizzazicme. s ndacale cha ha sa­ raccomandar loro di Javorarc con puto fotterh -:on tanto zc!o. pur impegno al fine di risollevare la s~pcndo, comc •: stato lorn comu- pericolante azienda. Intanto fu doto mcato che, altra hol_ata, e~sa non 1'. , • • loro un piccolo ·1cconto c (u tutto provvedcrà alla ass1stcn1.a lcgale il :\POLI. 1000 ·! 18.000, LA SPE· P .' 1· t· . chc dei pro:,ri iscritti. ZIA 2227; ANTRODOCO: 1000; assarono co!l, ra con mue pro- . . . . . . , .. _

teste de11li operni, alcunl mf!si; in- Pover, 01gan.n1.~tt, se in tribu- GRAVLIA: 2~nO: GRUPPO W: 2000, fine, stanchi di van:? promesse de- nalc sarnnno difost .allo ste.~so mo- PORTOFERRAIO: 875; fREViSO: cisero un nuovo scwpf:To; ma quesh do <'hc ha saputo chfendcrh la Ca- !020· f'IOMJJINO· 500,1· 'fORRE volta ,ammaestrnti ,.alla prcèendcn- rnern del l.avor?I , • . '. , · .' · • . !" •

te espericnza, ... en1.a ... l'alut'l dellll UrJ commcnto? Fntti dl qut?sto 11.c- ~NNUNZIATA. A50.0. CERVIA. ,iOO, CamerR· del f..avoro, la qualc pero, ncre si commcntono da ,oli. JJa VENTIM1GLJA: 2000; 1'RIE!-iTE· inlormata del movlmento, non voile C.GJ.L. ne fornl~<'e a blzmllc, di- PAl.l\lANOVA: 1200· STROPPIAN A huciare. i 11uoi organizz~ti SCJ!Za mor.tr:.ncfo ln moio scmprc pii1 pu- 200 + 3ou· NAPOLI~ 2600· CASALJ,; la ... aua a11iatenza e provvufo Ad an· Jc1,c cli cuere llvcnutt1 Il mlgl,ore J • • viare sui posto il suo dci:110 ~.:gre-, 5trumento dl dit~sa dei:li intcH:s.si 750; HOMA: 5000; CO~Iü: 2000; 'f A- t a rio. Nuove riunionl e nuovn c pl{, della clast'e pndr,nnlé. RAN"J.'0: 1950; FORLI': 2790.

chi che i ma5simi pacsi in:Justria:i I di allea!u dell'imperialismu e di del mon:Jo. in cui si conc-~ntra la nemico giurato della ri V·Jlu1.ione. schiaccianre maggioranza dei :nezzi di produ·ü-Jne e degli etietti,i del prolet~riato ir.dustriale oggi e,;,sten­ ti, e cioè Stati Uniti, foghilterra, Germania, Canadà, Belgio, Olanda, Svezia, · i<'rancia. Italia, Giappone ecc., sono sottratfi, tranne qu:tlche eccezione, ail? influenza del1"01ppor­ tunismo filo-russu, il uuale, n·anne la Russia, e in misura di_ gran lunga minore, 1 Ungheria e ia Cec·1slo-· vacchia, si ai:plica su re::1,mi del globo prt!valentemente agn,:·lle, che solo oggi fanno : primi passi vc.rso l'indust rializz1,zione capitali,;!a e la pro!etarizzazioné del .ront:Hlinamc. Tale risuitato, e solo quest.,, si

ottiene fa ~enclo ruotare il mappa­ omndo deila geoJrafia dell'uppor­ tunismo. Quali conclmioni 5Î deb-

Sotta quesio profilo, ambo i campi dell'oppor:uni:010, ad onta ·!ulJe di­ ,·erse icl,!ologie e parole politiche sbandierate. vanno combattuti. Og­ gi purtro;>:10 ciô è possibil~ quasi unicamente 5UI terreno te >rico e propagandisticc iia quando la di­ sfrenata guerra di classe avrà li­ berato le fu·ze sociali represse. sarà di r,reziosa utilità per l'in:erna­ zionalc rivoluz:onaria futura l'aver acquisito da ttmpo la nozi '.>'lP. della esatto rapporta di forza f ra i :;atel­ lit i opportunisti dell'imp0:·•:d:smo. Gio'verti soprnttutto cssersi lihera'ti a tempo ùell~ sopra\·alutazwne, ar­ Fficiosam:ntc ,!limentata dàli I stam­ pa horghn.se della capacità Ji in­ fhwnzam-m!:1 politico che si attri­ buisce agii ani. col risultato di sot-

bono trarr·:!? Quelle implicile nella I tovalutare gl; ait ri, e cioé :li trascu­ nostra .::onc .... zione dell'opportuni- rare ,Ji :trm:ir~i anche -::ontro di smo,, considerato nella sun ~~scnza I Joro.

Galleria delle truffe SINDACALI

Liguria, otbiHe

STATO E a questo punto vienp una

altra grande questione: il rap­ porta agricoltura-industri'.i ci fa­ :;cia in Russia pienamente n quo­ ta. borghese, per not1.:vole che sia la Îl!cessante avanzata del'a se­ conda, e su tale ra::!JOrto StaUn ammette di non aver m"nmeno in prospettiva innovazioni che sl avvicinino non diciamo al socia - lismo, ma ad un maggior':' sta­ talisrrio. Anche questa ritirata e c0perte1

con abilità da uno schermo do~­ trinale. Cosa oosshmo forf:? E­ spropriare brÜtalmente i kolk­ hos? Occorre a cio 1a forza dei­ lo Stato; ma qui Sta\in fa iicom­ parire la fütura abolizione dell) Stato che altra volta vole :a re­ legare tra i ferrivècc:hi, parlan­ done con l'aria di chi dic•.>: mro che scherziamo, ragnzi? Evidentemente n•m regge la te­

si che lo Stato degli ope,"ë..i di­ sarrhi ouando ancorn tutto 11 set­ tore deÏla campagna è org·mizza­ to in forma nrivata e me:canti­ le, poichè së per un mo nento passasse la tesi nrima dis,.ussa.: in temno socialista uuo c;i..~~sisle­ re la !:>roduzione ner merci, essn sarebbe tuttavia inseparab',·e dal­ l'altra: fino a che !l merc;:intii1- smo non sarà elimmato in tutto il campo, non si potrà par'.are d~ soppressione dello 3tato.

Ec! allora non ::,.>sta che con­ cluclere che la solmiort~ :ir!l fon­ damentale rapporto città-campa­ gna, se drammatic .imentc evolve dalle millenarie caratterir;tiche asiatiche e feudali, è presentata nettamente corne !n ores!nta ·l caoitalismo e nei t2rmini <..lassi<:i in - cui la ha-nno sempre !)Osta i paesi borghesi: vedere di (,r be­ ne nello scambio tra i prodotti dell'industria e auelli della ter­ ra. ,, Questo sist.::m1a richiederà dunoue un aum~nto no~evok della nroduzione indust.·iale ... Siam,) proprio IL Addiritturn, con lo Stato immaginato !)er .111 mo­ mento assente, una soluzi. ,,e "h­ berale "·

0 ., .)

Dicevarno che, dooo qtw .. a de1 rapporta agricoltura - industria, risolto in termini di nien.1 con · fessione di imnotenzâ ad altro che ad industrializz:i1·e· e cn·scere la nroduzione (a .danno dunque degli operai), vi ~ &ltra .~randc questionc: rapporto tra St,1to ed azienda, e rapp_orto ira 'I::,end ?.

La questione è c;orta davanti .;

SOTTOSCRIVHt a

'il programma comunisla,,

Ve1·Na111enti

è ben chiaro; siamo al livcllo del­ le coooerative che .;orsè•'o nella vall~ ~'adana al t•.::11•10 dei B&l­ dini e • dei Pnunrmli11Ï, ci1e gest1- vano la prc.iduziLme acnriu fit­ tand0 se non t:01:,_:.1 :;nuo _·ondi, ècl anche fondi dt· lJan1uli "Ome quelli golenali ed altri l''te • .isJl·· gcno ai vcc('hi ducati. Q~H:!'o che nel K, cm lino n0n 1>uo a ';t:.ilin arrivare è che nP1 kolkhos s1 ruba indubbiamente cento volt.,~ di più che in (!.Uel10 scialbe coo- perath·e. , Dunque lo Starn indu:-triale,

che çleve patteggiare per cori1pra_ rein cam:)a~na-viveri ;;ul •ec-rre­ no del ,, libero nwrcato "· man­ tiene la !'(•mt•;wnzione deila forza e del tem1)ù di lavorn ailo stesso livello d.;lh tnclu::;t!'ia ca­ pitalista !)l'Îvata. Si !JlIÔ a117\ dire che corne ;:voluzione econo­ mica è, ad esempi,), 9iù vicma l'Arnerica die h Russia an inte­ grale ca.9italismo di Stato, dato che fors€' l'o•wraio russo rfr tre quinti dd "Üo lavoco riceve alla fine del giro 9rod >tti ag•·ari, E invece auello amerieano nt:r tre quinti 9ηodotti indt.istriali, c an­ che auelli alimentari li ha il, gran - parte ( pover:1ccio) indu­ strialmente sca toliz :ati. ·

E RITIRATA Stalin nella form;:-i di ,·alidità in Russia della legue del · ,al01 c propria della 9rodu::ione ~3pita­ Iista. Si tratta della legg0 che 1J capitalismo non prnduce ~Jer il prodotto ma per il ~ro/it.•.,. Tra le mandibole di 1uesta morsa, tra la necessità e il domini0 del­ le leggi econamich0, il l\lanife­ sto di Stalin si muove in modo tale, che ccnferma la nosL·a te-­ si: nclla sua forma niù possenti:. il Capitale assoggetta a sè •'.) St'l· to, quando ~1uesio appare ! adro­ ne giuridico titolarc di L'.l~te J,:c Imprese. Nella seconda ~iornata, o Sche­

herazade, vi racc:onteremo di questo, e nella terza dei m,::-rcati internazionali, o della G1 ·-•-ra.

VITA del 11a1"tito

., Le sEzioni deda Romagna, nel­

la loro ultima riunione, hanno deciso di contribuire al raffor­ zamento finanziario del Partito introducendo ..in supplemento dl quota mensile individuale di lire 100 e intensifica,1do le sottoscri­ zioni. Uya scccnda riunione allarga­

ta a Trieste - di cui çarleremo più dettagliataraente il! seguito - ha visto il concorso, oltre che dei compagni ~.1 compl::to, di un buan numero di simpatizzanti che sono in,er v,muti al te_rmine dell'esposizione oonendo daman­ de di schiarimtnto e forncndo lo spunto a preci.:-:.izioni su questio­ ni generali c particolari. La serie delle riunioni :-arà continuata.

Perchè la nost ra st ampa vlva ASTI: Martin 100 •ra comp1gni

Asti e Torino 450 Rivella 100. Biai~­ ca 50. Enrico 2ii ricordando .\lario 400, Pallino ,rosso 200. ::>cnna JO; i\IILANO: Riunionc -lO, :'.lariotto 120. riunione 250: NAPOLI: ,\lia 2000; AQUILA: :\lario ti50; •}Ht\­ VL\'A: compagni 850; C0:\10: com­ pagni fjOO; TARA:~TO: la sez1onc 110; STROPPIANA: Bazz:rnn G. 200; TRIESTE: Federico :,,aluta Ua­ lilla 100, Gcner.: le Sc:1ga.:.:a salut a i compagni tri est ini 200. · ,iclio Sar­ to ri· 235, f3ortoluzzi ricorda:1<10 Ore­ ste 50, i compagni tricst.ini ::on Uru­ no c Federico salutano i compagni tutti c lo strcgone t;J5; CAS \LS POPOLO: Zavattaro 2 vet·,;. IOtl. a­ va1-1zo bic('hicratn 50, Copp:, G. 7.5. ·Anclrcone IOO, Capù 2 -.rcrs. 50. R. E. 25 Bec U.ii:1 del Re 2 vers. 50, PL,o Boi.:t.:o 50, avan10 Rai:1 ciel Re 2 vers. 1 îO. Coppa :\1. 30.

Totale: 7955; Tot. .3c11.: 260.6î0; Tnt. ()Cil.: 2î7 62j,

NOSTRI L.UTTI JI corn!). Proietto P:isquaJe, · di

Tnranto, ha avuto il clo!1rc! di pc-rderc il !)adre. Gli 1:iungnno le ncstre offetht·.>:''-' cnndo7linnzc. - ·-···=- ....... - Responsa bill'

RRTTN() :\·1 "F''F'l ·--- l11d. Grn/iche Uci 11a1,e1 l~ •.

Vif/ 0rfi. ff, • f'.Tilnr,n

Reg. Trib. Milan'> N. s::<J

Il

l nlSTIHGUE Il NOS livorno 1921, alla 11 Mosca, al riliulo de dalla dollrina e dall'i operaia, fuori dal - Lo Quando Nen

ciaJismo corne : mocrazia e l corne sviluppo no?) del patr camaleonte ant razioni del suo tativo, il gen1 dalle cui mani ricèvuto la m1 partigiano dell Bisogna com1

che, hel suo Pietrone è rim dietro riscetto nismo del mac: XIX Congress, (non più bolsce meno la since1 generalissimo l a tutto il mcnd munisti li non s, democrazia e raccolgono que

- gettate nel let

In terza

Oialo~ato (seconde

ghesia, e sono ! dovunque: · " L, libertà democr borghesia l'ha l penso che tccca varla e nortarla <liera dêll'indip1 Je e della sovr: stata gettata a dubbio che aüe cherà a voi di r tarla in avanti.. i 9atrioti del volete essere li della nazione u. Togliatti, egli Parlamento inv Dio la cacciata Quanto 9rima, f della parrccchi èal1o stalinismo

. Dunque, nell': si riconosce che buttato Ja masc: costituzionali e delle famose i con cui T)er un riempite - le ta~ conclude già et via è soianata della classe ope trario, che il ! far suoi i prog da un secolo egr a spezzargli la si gersi indietro <( portare avanti la tradizione ca linismo, che v. della sesta par mondo, addita missione di cons sei borghesi. Le dichiarazio

densano in due J giudicatezza da, le tutto l'arman titi del tradime nei confronti de capitalista, il rie logie democratic - a qucJle idec dovrebbe strapp. to non Jacrime, 1 tanza - ccnser funzione corne a tamento e di classe operaia. E gio chc Io stalini! tri dominanti c la contro!>nI"tita scimento ufficia dello sfruttamen

Mai era stato tanta chiarezza cosl alto il tri1 dei partiti Iega campo della con tallstica; mai la ne nveva celebr cinico · il eomph opera assusina. della vecchia tt