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Un dialogo per voce sola che illumina le due anime AL SISTINA DI ROMA OSVALDO SCORRANO Debutta a Roma in prima nazionale, martedì 14 febbraio, al Teatro Sistina Diana e Lady D con protagonista Serena Autieri, primo spettacolo teatrale al mondo sulla vita della principessa triste scritto e diretto da Vincenzo Incenzo. «E' un inno alla donna, un messaggio che lanciamo per dare voce alle donne che non possono parlare per solitudine, debolezza, un grido delle donne non ascoltate». L'artista napoletana, appena reduce dal musical Vacanze romane, è sola in scena senza rete, perché lo spettacolo è un dialogo per voce sola che illumina le due anime di una delle più grandi icone planetarie del nostro tempo e vita ad una performance verbale e fisica dai contrasti sorprendenti, facendoci rivivere l'ultima notte della principessa del popolo in un flusso di coscienza intenso e poetico, dove lampeggiano l'infanzia difficile di Diana Spencer, la stagione felice dell'adolescenza, la vita controversa con Carlo, le maestose cerimonie reali, le raggianti apparizioni nella moda e nella mondanità, il volontariato spettacolare, la solitudine e il dramma, fino al sorprendente, spettacolare epilogo che colpirà il cuore del pubblico ,dei suoi ammiratori ed estimatori. Diana e La Sicilia (ITA) - it Print Tipo media: Stampa locale Tiratura: 61.200 Publication date: 10.02.2017 Diffusione: Pagina: 16 Spread: 23.527 Readership: 410.000 La Sicilia (ITA) - it Tipo media: Publication date: Pagina: Stampa locale 10.02.2017 16 Tiratura: Diffusione: Spread: Readership: Print 61.200 23.527 410.000 SerenaAutieriracconta la principessa triste nel musica! e Lady Un dialogo ALSISTINA DI ROMA per voce sola che illumina le due anime OSVALDOSCORRANO D ebuttaa Romain prima nazio- nale, martedì 14 febbriio, al Teatro Sistina Diana e Lady L) con protagonista Serena Au- tieri, primo spettacolo teatrale al mon- do sulla vita della principessa triste scritto e dirno da Vincenzo Incenzo. «E' un inno alla donna, un messaggio che lanciamo per dare voce alle donne che non possono parlare per solitudi ne, debolezza, un grido delle donne non ascoltate». L'artista napoletana, appena reduce d1 musical Vacanze ro- rnane,è sola in scenasenzarete, perché lo spettacolo è un dialogo per voce sola che il1umini le due anime di cina delle più grandi icone planetarie del nostro tempo e dà vita ad una performance verbale e fisica dai contrasti sorpren- denti, facendoci rivivere l'ultima notte della principessa del popolo in un flus- sodi coscienza intenso e poetico, dove lampeggiano l'infanzia difficile cli Dia- na Spencer, la stagione felice dell'aclo lescenz, la vita controvers con Carlo, le maestose cerimonie reali, le rag gianti apparizioni nella moda e nella mondanità, il volontariato spettacola- re, la solitudine e il dramma, fino al sorprendente, spettacolare epilogo che colpirà il cuore del pubblico dei suoi ammiratori ed estimatori, Diana e Lady D, una afianco all'altra. Una don- na allo specchio, due donne divise in un unico corpo. La macstrina e la prin- cipessa,la bulimica ela benefattrice, la mammii e l'amante. A vent'anni dalla scomparsa di Dia- na Spencer, l'attrice è l'interprete di Diana e Lady D, il primo musical scrit- to e diretto da Vincenzo Incenzo con la direzione musicale di Maurizio Metalli e si fregiadell'impiant sceni ro del Premio Oscar luigi Qtirnta Accanto a lei sei ballerine in scena guidate da Bili Gooddson che rappre- sentano le tante anime di Diana. «La mia casasi è fatta teatro - racconta la Atitieri - ho irnmagi nato Diana nella quotidianit, profondamente, irri- mediabilmente. Ho messo i vestiti di Diana. Md sono anche andata a cerca- re nel mio passato, nei nodi irrisolti che appartengono a ciascuno di noi, nelle gioie, nella sessualità, ncl par- to». Diana, candela nel per Elton John, che al suo funerale canta il brano in the una donna fragile alla ricerca dispe- rata dell'amore. «Ioamo Diana - con- fldalaAutieri elasuaanimalasento vicina e lasuafragilità mi bafattosco prire la mia». In spertcoIo rcconri la sera del- l'incidente, Diana sta per lasciare l'appdrtamento dell'Hotel Ritz di Pa- rigi e raggiungere Dodi in macchina. Un ultinio tocco di cipriaed ecco l'i iii- magine riflessa di Lady D. E' l'occasio- ne per confessarsi una all'altra lonta- no cia tutto e da tutti e mettere sul piatto le loro vite difficili e inadegua- te. «Il musical - dichiara Serena Au- ticri - racconta tutta la vita di Diana fino a quando le due donne si perdo nano e si ricongiungono fino alla morte. Ci sono momenti di poesia, E' un testo che emoziona dall'inizio alla fine». Dice l'autore e regista: «Diana e Lady D è la favola amara della princi pessascomparsa, ma è anche il grido di ogni donna inascoltata, schiacciata nei suoi intendimenti, mortificata nella propria femminiliti. Sorprende che il mondo non celebri Diana nel verìtennale della sua morte - eviclen- zia l'autore - dopo che l'ha tanto ama- ta e la regina Elisabetta la vorrebbe cancellare dai libri di storia e l'ex ma- rito Carlo sopporta a malapena l'en- tusiismo dei figli Williim e Henry nei confronti della madre defunta. Poi ricorda ancora: «Il suo Memorial Fund, che negli seguenti la sua scorri- parsa riuscì araccogliere ben 138 mi- lioni cli sterline per le varie cause be- nefiche che stavano pirticolarmente acuore della principessa è stato chiu- so già da qualche anno e persino la sua tomba, in un isolotto di Althorp, appare trascurata e sempre più na- scosta da erba e muschio. Ora timida- mente arriveranno a Londra una mo- stra in suo onore e una statua, Eppure l'idea di Diana è ancora viva. Nel cuo- re delle persone, nella memoria dei grandi artisti, nell'immaginario po- polare del pianeta». Poi aggiunge Vincenzo Incenzo: «E' nostraintenzione,i131 agosto, giorno ciell'anniversario della sua morte, presentare questo spettacolo ai figli. Abbiamo avviato un percorso di cor- rispondenza che sarà sicuramente lungo e macchinoso, sul quale per il momento non ci esponiamo. Ma sia- mo tutti convinti che la sincerità del nostro lavoro possa arrivare là dove spesso i protocolii si fermano». Chissà se quel palco5cenico dise- gnato da Gianni Quaranta si farà luo- go dell'anima e nostalgico dopo mon- clodi una principessa amata da musi- cisti di fama internazionale come RussMilier, RobertCohen, EltonJohn, Andrea Boccili, NclIy Furtado, Tina Turner , Beaties,le cui musiche di tan to intanto si mescoleranno nelhi co ionna sonora e si accorderanno, con la luce, il colore e la poesia dei vestiti di Silvia Frattolillo per raccontare un cuore e un'epoca diunagrande donna che ha saputo conquistare il mondo e che ora rivive in palcoscenico grazie alla sensibilità cli un'2rtista come Se- rena Autieri. Chiude Vincenzo lncen- zo: ((Dalla prima lettura del testo Se- rena era la principessa triste, come caliurata da un richiaiiio: con Ufld passione e una volontà commoventi. Era lei la protagonista giusta, un'at- trice cantante tanto forte e incoscien te da prendersi sulle spallele due ani medi Diana e LadyDe portark in Tutti i diritti riservati PAESE : Italia PAGINE : 16 SUPERFICIE : 140 % AUTORE : Osvaldo Scorrano 10 febbraio 2017

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Un dialogo per voce sola che illumina le due anime AL SISTINA DI ROMA OSVALDO SCORRANO Debutta a Roma in prima nazionale, martedì 14 febbraio, al Teatro Sistina Diana e Lady D con protagonista Serena Autieri, primo spettacolo teatrale al mondo sulla vita della principessa triste scritto e diretto da Vincenzo Incenzo. «E' un inno alla donna, un messaggio che lanciamo per dare voce alle donne che non possono parlare per solitudine, debolezza, un grido delle donne non ascoltate». L'artista napoletana, appena reduce dal musical Vacanze romane, è sola in scena senza rete, perché lo spettacolo è un dialogo per voce sola che illumina le due anime di una delle più grandi icone planetarie del nostro tempo e dà vita ad una performance verbale e fisica dai contrasti sorprendenti, facendoci rivivere l'ultima notte della principessa del popolo in un flusso di coscienza intenso e poetico, dove lampeggiano l'infanzia difficile di Diana Spencer, la stagione felice dell'adolescenza, la vita controversa con Carlo, le maestose cerimonie reali, le raggianti apparizioni nella moda e nella mondanità, il volontariato spettacolare, la solitudine e il dramma, fino al sorprendente, spettacolare epilogo che colpirà il cuore del pubblico ,dei suoi ammiratori ed estimatori. Diana e Lady D, una a fianco all'altra. Una donna allo specchio, due donne divise in un unico corpo. La maestrina e la principessa, la bulimica e la benefattrice, la mamma e l'amante. A vent'anni dalla scomparsa di Diana Spencer, l'attrice è l'interprete di Diana e Lady D, il primo musical scritto e diretto da Vincenzo Incenzo con la direzione musicale di Maurizio Metalli e si fregia dell'impianto scenico del Premio Oscar Luigi Quaranta. Accanto a lei sei ballerine in scena guidate da Bill Gooddson che rappresentano le tante anime di Diana. «La mia casa si è fatta teatro - racconta la Autieri - ho immaginato Diana nella quotidianità, profondamente, irrimediabilmente. Ho messo i vestiti di Diana. Ma sono anche andata a cercare nel mio passato, nei nodi irrisolti che appartengono a ciascuno di noi, nelle gioie, nella sessualità, nel parto». Diana, "una candela nel vento" per Elton John, che al suo funerale canta il brano "Candle in thè wind", una donna fragile alla ricerca disperata dell'amore. «Io amo Diana - confida la Autieri - e la sua anima la sento vicina e la sua fragilità mi ha fatto scoprire la mia». Lo spettacolo racconta la sera dell'incidente, Diana sta per lasciare l'appartamento dell'Hotel Ritz di Parigi e raggiungere Dodi in macchina. Un ultimo tocco di cipria ed ecco l'immagine riflessa di Lady D. E' l'occasione per confessarsi una all'altra lontano da tutto e da tutti e mettere sul piatto le loro vite difficili e inadeguate. «Il musical - dichiara Serena Autieri - racconta tutta la vita di Diana fino a quando le due donne si perdonano e si ricongiungono fino alla morte. Ci sono momenti di poesia, E' un testo che emoziona dall'inizio alla fine». Dice l'autore e regista: «Diana e Lady D è la favola amara della principessa scomparsa, ma è anche il grido di ogni donna inascoltata, schiacciata nei suoi intendimenti, mortificata nella propria femminilità. Sorprende che il mondo non celebri Diana nel ventennale della sua morte - evidenzia l'autore - dopo che l'ha tanto amata e la regina Elisabetta la vorrebbe cancellare dai libri di storia e l'ex marito Carlo sopporta a malapena l'entusiasmo dei figli William e Henry nei confronti della madre defunta». Poi ricorda ancora: «Il suo Memorial Fund, che negli seguenti la sua scomparsa riuscì a raccogliere ben 138 milioni di sterline per le varie cause benefiche che stavano particolarmente a cuore della principessa è stato chiuso già da qualche anno e persino la sua tomba, in un isolotto di Althorp, appare trascurata e sempre più nascosta da erba e muschio. Ora timidamente arriveranno a Londra una mostra in suo onore e una statua, Eppure l'idea di Diana è ancora viva. Nel cuore delle persone, nella memoria dei grandi artisti, neH'immaginario popolare del pianeta». Poi aggiunge Vincenzo Incenzo: «E' nostra intenzione, il 31 agosto, giorno deH'anniversario della sua morte, presentare questo spettacolo ai figli. Abbiamo avviato un percorso di corrispondenza che sarà sicuramente lungo e macchinoso, sul quale per il momento non ci esponiamo. Ma siamo tutti convinti che la sincerità del nostro lavoro possa arrivare là dove spesso i protocolli si fermano». Chissà se quel palcoscenico disegnato da Gianni Quaranta si farà luogo dell'anima e nostalgico dopo mondo di una principessa amata da musicisti di fama internazionale come Russ Miller, Robert Cohen, Eltonjohn, Andrea Bocelli, Nelly Furtado, Tina Turner, Beatles, le cui musiche di tanto in tanto si mescoleranno nella colonna sonora e si accorderanno, con la luce, il colore e la poesia dei vestiti di Silvia Frattolillo per raccontare un cuore e un'epoca di una grande donna che ha saputo conquistare il mondo e che ora rivive in palcoscenico grazie alla sensibilità di un'artista come Serena Autieri. Chiude Vincenzo Incen- zo: «Dalla prima lettura del testo Serena era la principessa triste, come catturata da un richiamo; con una passione e una volontà commoventi. Era lei la protagonista giusta, un'attrice cantante tanto forte e incosciente da prendersi sulle spalle le due anime di Diana e Lady D e portarle in sce- na. Abbiamo cercato un'anima sicura e fragile, come era Diana e Serena ci è venuta incontro». Dopo il debutto romano lo spettacolo farà breve tournée fino ad aprile per poi essere ripreso nella prossima stagione teatrale. C'è tanta poesia, un testo che emoziona dall'inizio alla fine La sento vicina. La sua fragilità mi ha fatto scoprire la mia SERENA AUTIERI SARA LADY D NEL MUSICAL DEDICATO ALLA PRINCIPESSA TRISTE. A DESTRA, LADY DIANA SPENCER

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SerenaAutieri raccontala principessatristenelmusica! eLadyUn dialogoALSISTINADI ROMA

per voce sola che illumina le due anime

OSVALDOSCORRANO

Debuttaa Romain prima nazio-nale, martedì 14 febbriio, alTeatro Sistina Diana e Lady L)con protagonista Serena Au-

tieri, primo spettacolo teatrale al mon-do sulla vita della principessa tristescritto e dirno da Vincenzo Incenzo.«E' un inno alla donna, un messaggiochelanciamo perdare voce alle donneche non possono parlare per solitudine, debolezza, un grido delle donnenon ascoltate». L'artista napoletana,appena reduce d1 musical Vacanzero-rnane,è sola in scenasenzarete, perchélo spettacolo è un dialogo pervoce solache il1umini le due anime di cina dellepiù grandi icone planetarie del nostrotempo e dà vita ad una performanceverbale e fisica dai contrasti sorpren-denti, facendoci rivivere l'ultima nottedella principessa del popolo in un flus-sodi coscienza intenso e poetico, dovelampeggiano l'infanzia difficile cliDia-na Spencer, la stagione felice dell'aclolescenz, la vita controvers con Carlo,le maestose cerimonie reali, le raggianti apparizioni nella moda e nellamondanità, il volontariato spettacola-re, la solitudine e il dramma, fino alsorprendente, spettacolare epilogoche colpirà il cuore del pubblico deisuoi ammiratori ed estimatori, DianaeLadyD, una afianco all'altra. Una don-na allo specchio, due donne divise inun unico corpo. La macstrina e la prin-cipessa,la bulimica e la benefattrice, lamammii e l'amante.

A vent'anni dalla scomparsa di Dia-na Spencer, l'attrice è l'interprete diDiana e LadyD, il primo musical scrit-to e diretto da Vincenzo Incenzo conla direzione musicale di MaurizioMetalli e si fregiadell'impiant sceniro del Premio Oscar luigi Qtirnta

Accanto a lei sei ballerine in scenaguidate da Bili Gooddson che rappre-sentano le tante anime di Diana. «Lamia casasi è fatta teatro - racconta laAtitieri - ho irnmagi nato Diana nellaquotidianit, profondamente, irri-mediabilmente. Ho messo i vestiti diDiana. Md sono anche andata a cerca-

re nel mio passato, nei nodi irrisoltiche appartengono a ciascuno di noi,nelle gioie, nella sessualità, ncl par-to». Diana, candela nelper Elton John, che al suo funeralecanta il brano in theuna donna fragile alla ricerca dispe-rata dell'amore. «Ioamo Diana - con-fldalaAutieri elasuaanimalasentovicina e lasuafragilità mi bafattoscoprire la mia».

In spertcoIo rcconri la sera del-l'incidente, Diana sta per lasciarel'appdrtamento dell'Hotel Ritz di Pa-rigi e raggiungere Dodi in macchina.Un ultinio tocco di cipriaed ecco l'i iii-

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parsa riuscì araccogliere ben 138 mi-lioni cli sterline per le varie cause be-nefiche che stavano pirticolarmenteacuore della principessa è stato chiu-so già da qualche anno e persino lasua tomba, in un isolotto di Althorp,appare trascurata e sempre più na-scostada erba e muschio. Ora timida-mente arriveranno a Londra una mo-stra in suo onore e una statua, Eppurel'idea di Diana è ancora viva. Nel cuo-re delle persone, nella memoria deigrandi artisti, nell'immaginario po-polare del pianeta».

Poi aggiunge Vincenzo Incenzo: «E'nostraintenzione,i131 agosto, giornociell'anniversario della sua morte,presentare questo spettacolo ai figli.Abbiamo avviato un percorso di cor-rispondenza che sarà sicuramentelungo e macchinoso, sul quale per ilmomento non ci esponiamo. Ma sia-mo tutti convinti che la sincerità delnostro lavoro possa arrivare là dovespesso i protocolii si fermano».

Chissà se quel palco5cenico dise-gnato da Gianni Quaranta si farà luo-go dell'anima e nostalgico dopo mon-clodi una principessa amata da musi-cisti di fama internazionale comeRussMilier, RobertCohen, EltonJohn,Andrea Boccili, NclIy Furtado, TinaTurner , Beaties, le cui musiche di tanto intanto si mescoleranno nelhi coionna sonora e si accorderanno, conla luce, il colore e la poesia dei vestitidi Silvia Frattolillo per raccontare uncuore e un'epoca diunagrande donnache ha saputo conquistare il mondo eche ora rivive in palcoscenico graziealla sensibilità cli un'2rtista come Se-rena Autieri. Chiude Vincenzo lncen-zo: ((Dalla prima lettura del testo Se-rena era la principessa triste, comecaliurata da un richiaiiio: con Ufldpassione e una volontà commoventi.Era lei la protagonista giusta, un'at-trice cantante tanto forte e incosciente da prendersi sulle spallele due animedi Diana e LadyDe portark in

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na. Abbiamo cercato un'anima sicurae fragile, come era Diana e Serena ci èvenuta incontro». Dopo il debutto ro-mano lo spettacolo fari breve tour-née lino ad aprile per poi essere ripre-so nella prossima stagione teatrale.

C' tantapoesia,un testocheemozionadall'inizioalla fineLasentovicina.Lasuafragilitàmihafattoscoprirelamia

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SERENA AUTIERI SARA LADY O NEL MUSICAL DEDICATO ALLA PRINCIPESSA TRISTE. A DESTRA. LADY DIANA SPENCER

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VENEBDI 10 FEBBRAIO 2017

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