10 anni col vento in poppa - pro natura ticino: benvenuti! · alla riscoperta della natura. sono...

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10 anni col vento in poppa ticino N o 15, gennaio 2008

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10 anni col vento in poppa

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2 EDITORIALE

10 anni di emozioni

Davide Conconi, già responsabile del gruppo

giovanile

(foto: Pro Natura Ticino/Andrea Persico)

Il Gruppo Giovani di Pro Natura Ticinofesteggia i suoi primi 10 anni di esi-stenza. Buon compleanno… e compli-menti alle braccia e alle menti volonte-rose – e soprattutto volontarie – che in tutti questi anni hanno creato, co-struito e organizzato un gruppo deditoall’educazione ambientale che nel tempo si è affermato – non ho paura dismentite – come punto di riferimentocantonale che permette ai più giovaniun approccio con la natura innovativo e nel pieno rispetto delle loro esi-genze.

Il Gruppo Giovani di Pro Natura Ticinoha vissuto lo sviluppo capillare di In-ternet, ha pure assistito all’esplosionedella comunicazione con l’infiltrazio-ne del cellulare fino nelle fasce più gio-vani della popolazione. Ora vive, cometutti noi, il boom della distribuzione sumisura: musica, giochi, filmini e pro-grammi tv da consumare quando e do-ve si vuole. Tutto ciò contribuisce ad al-lontanare l’essere umano dalla natura,dai suoi ritmi, dai suoi colori e profumi,anche se, dalle nostre parti, viviamo an-cora relativamente immersi nel verde.La conseguenza, in prima analisi, è chei giovani d’oggi si disaffezionano dallanatura. Dopo scuola non si gioca più inun prato o nel bosco: ci sono le allergie,ci si sporca e soprattutto ci sono molti

animali pericolosi pronti a mordere,graffiare o trafiggere. Allora, meglioblindarsi davanti al computer, dove ci sifa le ossa nel dedalo di realtà virtuali,spesso con la convinzione che il com-puter sia un ottimo insegnante in gradodi fornire la chiave del successo socia-le e professionale.Eppure i monitori di Pro Natura Ticinovedono crescere il numero delle attivitàe dei propri affiliati. Tutto questo, qua-si a indicare un incremento del bisognodi guide in grado di condurre i giovanialla riscoperta della natura. Sono inti-mamente convinto che, finalmente, co-gliamo i segnali della volontà di riap-propriarsi di un rapporto che da temponon si è più voluto coltivare.

Sono passati 10 anni dalle prime ani-mazioni, dalle prime escursioni. I par-tecipanti di allora diventano i protago-nisti della società d’oggi. Futuri genito-ri, dirigenti e magari anche politici, chesvolgeranno i loro compiti ricordandole emozioni provate con i nostri moni-tori: ascoltando il bramito di un cervo,osservando un gheppio in picchiata oaccarezzando i petali, di velluto, diun’anemone. Sono certo che, con untale bagaglio di esperienze, il futuro delrapporto tra l’uomo e la natura sarà si-curamente migliore.

Davide Conconi

ImpressumBollettino trimestrale della SezioneTicino di Pro Natura. Viene allegatoalla Rivista nazionale di Pro Natura.

Editrice:Pro Natura Ticino

Segreteria:Vl. Stazione 10, c.p. 2317,6500 BellinzonaTel.: 091 835 57 67Fax: 091 835 57 66E-mail: [email protected]: 65-787107-0Internet: www.pronatura.ch/ti

Commissione redazionale:Alberto Spinelli, Fiorenzo Dadò,Andrea Persico, Luca Vetterli,Nicola Schoenenberger.

Redattore responsabile:Luca Vetterli

Produzione e stampa:Vogt-Schild Druck AG, Derendingen

Tiratura:2300

Foto di copertina:Anteriore: barchette varate dopo unariuscitissima attività didattica allaVerzasca. Copertina posteriore:appena sotto il passo San Jorio, un luogo perfetto per immergersinella natura (entrambe le foto diAndrea Persico, Pro Natura Ticino)

Indice A quattr’occhi con… Francesca e Rachele,fondatrici del gruppo giovani di Pro Natura Ticino 3Una notte in capanna 6Nella natura con testa, mani e cuore 8Educazione ambientale: non siamo soli! 10Attività e proposte del gruppo giovani 12Caccia: Pro Natura dice sì al controprogetto 14In breve: si parte coi parchi/sta ferma la strada/si salva l’Isorno? 15

A QUATTR’OCCHI CON … 3

Francesca Cheda e Rachele Gadea-Martini, cofondatrici del gruppo giovani di Pro Natura Ticino

(foto: Pro Natura Ticino/Andrea Persico)

«Natura comeemozione e passione»Aspettando le domande, Rachele Gadea-Martini e Francesca Cheda,le due fondatrici del gruppo giovani di Pro Natura Ticino, sfoglianolettere, appunti e scartoffie risalenti agli albori del gruppo. France-sca si stupisce di quante cose Rachele abbia conservato. Chiac-chierando cercano di ricostruire le circostanze dei primi incontri e illavoro dietro le quinte che ha dato vita al gruppo. E riflettono sul-l’importanza di un intimo rapporto dei giovani con la natura.

Si ricordano le lunghe trasferte per tor-nare in Ticino, i nomi dei primi moni-tori, i primi conti di fine anno e le let-tere delle relazioni con altre associa-zioni che già allora permettevanoscambi costruttivi. Vi è pure la simpati-ca letterina di Viviana (vedi pagina 4),una giovane che chiedeva perché in Ti-cino Pro Natura non organizzasse atti-vità nella natura.«C’è anche il gioco degli uccelli, per ilnovantesimo di Pro Natura!», diceFrancesca, «Fantastico!»«E Boris», ricorda Rachele, «aveva inventato un’attività alle tre di notte, ilgiorno stesso della manifestazione!»

Domanda di Andrea Persico: come ènato lo stimolo per creare anche inTicino un gruppo giovanile?Rachele: ci trovavamo entrambe in Ro-mandia e avevamo contatti con i grup-pi giovani sul posto; sapevamo che que-sti gruppi funzionavano bene!Francesca: nella carta delle sezioni diPro Natura non c’era il cartellino sulTicino [quello che indica l’esistenzadei gruppi giovanili]. Allora ho chiesto:ma lì non c’è niente? E Samuel [alloraresponsabile dei gruppi] ci ha risposto:non ancora… dai, fatelo voi!R.: lui ci ha molto sostenute e stimolate!Era anche il momento di rinnovare il

4 A QUATTR’OCCHI CON …

volantino di presentazione delle attivitàgiovanili, che è quindi stato stampatoanche in italiano! Così è cominciata lanostra avventura.

Quali le tappe importanti?R.: le idee c’erano da tempo ma solounendo le forze con Francesca si sonopotute concretizzare. Abbiamo presen-tato al Comitato un progetto dettaglia-to: è stata una parte difficile del lavoroma molti ci hanno sostenute.F.: le distanze per noi erano un proble-ma e fin dall’inizio era chiaro che cisarebbe voluto un grande impegno.Sapevamo che ci voleva un ancoraggionella sezione cantonale e nel 2001 l’ab-biamo ottenuto con l’arrivo di DavideConconi [vedi editoriale] quale respon-sabile. Era il segnale positivo per lacontinuità del gruppo.R.: Davide ha saputo rispettare i ritmidel gruppo ed è stato molto bravo nel-l’integrarsi; è arrivato al momento giu-sto per poter dare forza al gruppo.[Capitano in mano gli inserti con le at-tività e il preventivo per la traduzionedel giornalino dei giovani in italiano.Rachele e Francesca sono felici di ap-prendere che finalmente uscirà almenoun numero in italiano all’anno. E inquel momento trovano la foto della pri-ma escursione!]

Vi ricordate la prima escursione alSan Giorgio? Che emozioni risvegliain voi?F.: ah, il «rulibuli» [gioco tattile]…molto bello: è stata una bella partenza,tutti i monitori erano molto motivati!

R.: è stata la più bella… sette monitorie sette bimbi! [Ride]

Dieci anni e oltre 100 escursioni effet-tuate: cosa ve ne pare?R.: è bello che il gruppo continui adesistere e che il suo valore educativo siariconosciuto.F.: … e che ci sia sempre molto entu-siasmo.

Da bambine, come vi siete avvicinatealla natura?

R.: avevo brama di andare nel bosco, divedere e conoscere; penso che sia statoun periodo troppo breve. Ma per fortu-na ho recuperato dopo, in parte con lo scoutismo. Ricordo la formazionemonitori sul bramito del cervo ad Aletsch… ero impaurita ma al con-tempo affascinata! Un’esperienza

molto forte! Col gruppo giovani ho potuto vivere delle esperienze che nonavevo fatto prima.F.: sono sempre stata a contatto con lanatura anche grazie ai miei genitori. Epoi l’ho scelta per mestiere. Una voltaero andata in Val Bavona, e ho passatola notte sotto le stelle, altre volte anda-vo a cercare salamandre vicino a casa.Belle esperienze che vorrei possanofare i giovani d’oggi.

Cosa deve trasmettere ai giovani ProNatura e come?F.: ci vuole entusiasmo e passione; nelcontatto con la gente bisogna fare vi-brare le corde emotive. Con i bambinifunziona molto bene. Tutti abbiamovissuto delle esperienze nella naturache ci hanno colpito e che ricordiamo.Sono queste cose che ci fanno realizza-re che facciamo parte della natura.R.: è stata quella voglia di sensibilizza-re i ragazzi ai sensi, di farli vivere il più possibile a contatto con la naturache mi ha maggiormente motivata. So-lo così ci si può immedesimare con lanatura. Un’attività sulle farfalle non de-ve servire a imparare tutti i nomi mapiuttosto a toccare sentimenti ed emo-zioni.

…emozioni che sono oggi sempre piùdifficili da vivere in natura…F.: proprio per questo ci vuole l’educa-zione ambientale. Per molti la natura èarrostire un cervelat e andare nel boscoa cercar funghi. Il vero contatto con lanatura è ben di più.

«Nel contatto con la gente bisogna fare vibrare le corde

emotive. Con i bambini funzionamolto bene.» (Francesca)

«Un’attività sulle farfalle nondeve servire a imparare tutti inomi ma piuttosto a toccare

sentimenti ed emozioni.»(Rachele)

Letterina di Viviana (vedi preambolo

all’intervista)

Francesca Cheda

(foto: Pro Natura Ticino/Andrea Persico)

A QUATTR’OCCHI CON … 5

R.: il lavoro non è concluso… bisognaguardare avanti, ad esempio con lescuole nel bosco.F.: si dovrebbe portare questo discorsonelle scuole. Alle nostre attività vengo-no spesso persone già sensibili. Il pro-blema è sensibilizzare anche i genitori,in particolare quelli che non mandano iloro figli nel bosco.

Quale sviluppo augurate al gruppo? F.: che mantenga la qualità e l’entusia-smo ed eviti attività per troppa gente alla volta. Non manifestazioni megama piuttosto poter lavorare bene con isingoli bimbi.R.: mi auguro che si possano semprecoinvolgere i bimbi di tutto il Ticino.Chiaro: è più semplice organizzare unsolo punto di ritrovo ma è importantecontinuare a permettere a tutti di parte-cipare.F.: per restare nella filosofia della sen-sibilizzazione alla natura, si può agire

con azioni politiche mirate: una giorna-ta dedicata al rapporto con la natura almese in ogni scuola ad esempio.R.: alla scuola Steiner, se non erro, c’èuna giornata in cui, bello o brutto chesia, gli allievi stanno fuori. Ci sonosempre più progetti in questo senso, an-che dei doposcuola.F.: si dovrebbe favorire la formazionecontinua dei maestri: Pro Natura po-trebbe ad esempio proporre una giorna-ta per loro e collaborare di più con lescuole. Bisogna allargare ad altri que-sto modo di vedere e vivere la natura: si avrebbe quindi più impatto, più coe-renza di visione ed esperienza dellanatura.

Lavorare sulla natura interiore insom-ma…R.: il discorso della natura interiore vadi pari passo con le paure del ragno odelle vipere ad esempio. Mi mancavaspesso la conoscenza per superare lepaure e aprire le porte dello star bene,del meravigliarsi, per permettermi di

essere parte della natura. Inoltre questeesperienze, come pure dormire sotto lestelle, sono importanti e indimenticabi-li. Eppure molti, adulti in primis, han-no paura di star fuori di notte, nel bo-sco, da soli. Ma da noi non vi è assolu-tamente nessun pericolo!F.: un tempo era questione di sopravvi-venza, l’uomo temeva la natura che lominacciava e si è dovuto fare spazio

con forza. Oggi vediamo che non è piùcosì, che si può convivere e rispettarlasenza sentirsi superiori, che non è cosìpericolosa solo perché non la conoscia-mo. Oggi ci si può finalmente avvici-nare alla natura sentendosi parte di es-sa. La pedagogia della natura è una viada seguire. Ci sono vari livelli di cono-scenza e di rapporto con la natura. An-che solo farsi camminare una lumacasul dito, è già meditazione. Dare un no-me a tutto non è così importante, è unlivello intellettuale. L’aspetto emotivo einteriore è più importante e va coltiva-to. Far passare molti messaggi sarebbeoggi più facile se le persone avesserogià vissuto delle emozioni nella natura.

Visto che adesso siete mamme, termi-nate con un aneddoto…R.: mi viene da fare con Elio quello chenon ho potuto fare io. È interessante ve-dere come impara i dettagli sulla diffe-renza di insetti e simili. Ne è talmenteaffascinato che protegge a spada trattainsetti e ragni a casa della nonna!F.: esco spesso con i bimbi nella naturache insegno a osservare e rispettare.Clara è perfino capace di dire «che bel-lo, oggi piove: ci saranno tante sala-mandre!»

Grazie per l’intervista!

«Il problema è sensibilizzareanche i genitori, in particolarequelli che non mandano i lorofigli nel bosco.» (Francesca)

«È bello che il gruppo continuiad esistere e che il suo valoreeducativo sia riconosciuto.»

(Rachele)

Rachele Gadea-Martini

(foto: Pro Natura Ticino/Andrea Persico)

(Foto: Pro Natura Ticino/Moira Camani)

6 EDUCAZIONE AMBIENTALE

Una notte in capannaPiù di tante altre cose conta l’intensità del vissuto: ecco la testimo-nianza di una monitrice di un campo di Pro Natura.

È notte, ed in capanna è buio. Dalla fi-nestrella si possono vedere le stelle, co-sì luminose come non si vedono maidal fondovalle. All’interno della came-rata si sentono i bambini respirareprofondamente: qualcuno si rigira nelletto, qualcun’altro parla nel sonno. Almio fianco Mattia è molto agitato edogni tanto scalcia nel suo sacco a pelo.Io invece non riesco ad addormentarmi,forse per i rumori nella stanza, forseperché ripenso alla settimana appenatrascorsa con i bimbi. Non è la primavolta che partecipo come monitrice adun campo Pro Natura, eppure anchequest’anno l’ho vissuto in modo inten-so. Ho imparato molto, ed i bimbi sonoriusciti a stupirmi più volte. Nonostan-te i pasti da preparare, le giornate da or-ganizzare, i partecipanti da seguire, laloro nostalgia da colmare, e tutte quel-le piccole e grandi cose da sbrigare du-rante un campo, ho trovato comunque iltempo di godere della loro compagnia edi farmi trascinare nel loro mondo cosìchiaro e spontaneo. I giorni che tra-scorriamo insieme mi aiutano ogni vol-

ta a ricordare che esiste un modo piùequilibrato di affrontare la vita, e chenoi adulti spesso complichiamo le coseper nulla.

Piove, saranno fradici!Il primo giorno del campo pioveva tal-mente forte, che una parte di noi moni-tori era disperata aspettando i bimbiche stavano raggiungendo la capanna.Poverini, arriveranno bagnati fradici esi lamenteranno; e dove appenderemotutti gli abiti ad asciugare e cosa faremotutto il giorno all’interno?Poi sono arrivati i bambini. Erano sì ba-gnati fradici, ma nessuno di loro si è la-mentato! Piuttosto ci raccontavano leloro avventure sotto l’acqua: chi erafiero di essere scivolato nel fango, chiinvece spiegava quanto pesante era ilsuo zaino e quanta poca fatica avevafatto a portarlo fin lì. A loro non im-portavano i vestiti bagnati o le stanzefredde! E in un momento hanno risolle-vato il morale a noi monitori affranti.Ancora una volta ci siamo accorti diquanto sia meglio non porsi troppi problemi e lasciare che la curiosità e l’energia infantili si propaghino ancheagli adulti.

Un po’ di flessibilitàNon è necessario organizzare nei mini-mi particolari una giornata, perchéquando si è all’aperto spesso i bimbi sientusiasmano e rimangono estasiati da-vanti ad una rana che salta attorno allostagno. E sarebbe poco intelligente daparte dei monitori seguire un program-ma serrato che non permetta alcunifuoriprogramma. Certo, l’organizza-zione generale ci deve essere e anche itempi devono essere rispettati nel limi-te del possibile, perché è importanteche i partecipanti al campo si sentano aloro agio e non siano dimenticate le lo-ro esigenze. Quindi i punti cardine del-le giornate sono i pasti e il riposo. E bi-sogna dar loro da mangiare anche

Festa di compleanno alla capanna Döttra:

che gradita sorpresa!

(foto: Pro Natura Ticino/Andrea Persico)

EDUCAZIONE AMBIENTALE 7

quando si lamentano dicendo che «lamia mamma non lo cucina così»…!Invece il resto delle giornate, i giochi,le escursioni, le attività serali, possonosempre essere regolate con flessibilità.Spesso sono gli interessi dei bambini amodellare il programma: come duranteil secondo giorno, quando i bimbi pre-ferivano tentare di catturare nel fiumepiù pesciolini possibili, piuttosto cheiniziare una nuova attività. Altre volteinvece siamo noi monitori a conosceremeglio i loro gusti, ed è solo grazie al-la nostra perseveranza che il terzo gior-no, nonostante le lamentele e gli am-mutinamenti, siamo riusciti a condurlisotto la pioggia lungo un ripido sentie-ro fino a raggiungere uno spiazzo adat-to per accendere un falò.

Il più bel compleannoLì finalmente abbiamo gustato il picniccon uno stupendo panorama ai nostripiedi. «È stato il più bel compleannoche ho mai avuto», ci ha poi rivelatoMatteo, che proprio quel giorno compi-va gli anni…È bello sapere che in modo tanto sem-plice si possono far vivere esperienzepiacevoli ai bambini, ed è bello pensa-re che se le ricorderanno anche una vol-ta cresciuti. Allo stesso modo comun-que loro danno tanto a noi monitori. Mi

rendo spesso conto che i bambini mi regalano tranquillità, nonostante la re-sponsabilità che so di avere e la loroagitazione costante (il quarto giorno,presi dalla disperazione, abbiamo lan-ciato il gioco del silenzio e per ben 40minuti ci siamo riposati le orecchie…).Per me è rilassante camminare in mon-tagna tenendo la mano di una piccolabimba di sei anni con lo zainetto inspalla, cercando di rispondere a tutte lesue domande sugli insetti e sulle pianteche incontriamo. Certo, a volte la bim-ba si stanca e decide di non camminarepiù, e quando si siede su una pietra conle braccia conserte, non so bene cosaescogitare per convincerla ad andareavanti e mi viene voglia di caricarmelain spalla… però anche questi momentipiù difficili riempiono le giornate di uncampo!Quindi eccomi qui, una monitrice ProNatura insonne in una capanna di not-te. Mi dispiace che domani si torni acasa, ma mi consolo con l’idea che peralcuni giorni ancora mi sentirò su unaltro pianeta e mi comporterò in modopiù spontaneo ed allegro dei miei co-etanei, almeno fino a quando il modo di vivere adulto si rimpossesserà di me.Ma per fortuna presto ci saranno altreattività!

Anna Franchi

Calma dopo la grandinata: un’esperienza indimenticabile!

(Foto: Pro Natura Ticino/Andrea Persico)

8 EDUCAZIONE AMBIENTALE

In posa su un grande masso della frana di

Gana Negra, Valle di Blenio

(foto: Pro Natura Ticino/Andrea Persico)

La cimicetta rossonera, anche chiamata

pirrocoride (Pyrrhocoris apterus): molto

comune ma con un nome poco conosciuto

(foto: Andrea Persico)

Nella natura con testa,mani e cuoreToccare con mano una biscia d’acqua, scoprire le impronte di un camoscio sul terreno, imparare a distinguere le piante dal profumo,saper osservare e apprezzare la natura: educare al rispetto dellanatura significa far conoscere, far vivere in prima persona emozionied esperienze forti. Un compito importante che Pro Natura assumecon svariate proposte.

e del bisogno che l’uomo ha per lanatura. Praticamente assente all’iniziodegli anni ’90, questo settore ha cono-sciuto in seguito una forte crescita. Nel1998 è nato il gruppo giovanile, nel2001 si è creato un impiego parziale diresponsabile per l’educazione ambien-tale e si è inoltre sistemata l’Aula sul-l’acqua, oggi sede di molte animazionied incontri.

L’Aula sull’acquaUn luogo incantevole, una casetta im-mersa nella natura poco distante dalcentro di Lugano, dove si possono svol-gere attività con le classi a stretto con-tatto con l’ambiente.È possibile affittare l’aula per svi-luppare proprie idee o avvalersi del-l’aiuto di un animatore professio-nista.La struttura è dotata di una piccola cucina, un focolare, una stufa a legna combinata con il pannello so-lare per la produzione di acqua calda, i servizi e il posto per una classe intera.

Un bisogno fondamentaleÈ innegabile, abbiamo bisogno di natu-ra. Non solo perché è la base della no-stra sopravvivenza, ma perché ci fa starbene, ci permette di crescere interior-mente e ci aiuta a scegliere i valori suiquali poggiare la nostra esistenza.«Conoscere la natura per rispettarla.»Non basta! Per importante che sia, que-sto principio dà l’impressione che lanatura sia un entità dalla quale siamodisgiunti. Bisogna quindi aggiungere«viverla per sentirsi parte di essa».Trasformare un pirrocoride in un sim-patico amico di cui si conosce qualcheaneddoto sulla vita è cosa facile. An-dando oltre, far nascere la consapevo-lezza che si fa parte della natura senzaesserne semplici spettatori ma neppureil centro vitale, beh, questo è un com-pito tanto difficile quanto importanteper la nostra società.

10 anni col vento in poppaLa sezione ticinese di Pro Natura èsempre più attiva nell’educazione am-bientale a testimonianza dell’interesse

EDUCAZIONE AMBIENTALE 9

AnimaturaAvvicinarsi ai problemi dei nostri fiu-mi, scoprire il lago di Muzzano o la tor-biera della Bedrina: ecco un paio diproposte che, grazie ad un nostro ani-matore, è possibile sviluppare per ac-compagnare le classi nella natura, maanche, ad esempio, per organizzare unafesta di compleanno diversa dal solitocon giochi e attività nel verde.Le attività sono strutturate in modo daalternare momenti pratici e di riflessio-ne sui temi affrontati. L’accento è postosull’esperienza personale e si cerca difavorire emozioni intense a contattocon la natura come possono essere lascoperta di una libellula che sta emer-gendo dalla propria ninfa, o la catturacon i retini di un pesce che sarà poi ri-lasciato ringraziandolo.Così i giovani possono vivere momentiindimenticabili necessari per poter sti-molare in loro il sorgere di valori qualiil rispetto della natura.

Gruppo giovaniLe attività giovanili, condotte da moni-tori volontari, hanno cadenza mensile.Escursioni tematiche, campi natura,giornate per le famiglie e incontri divario genere arricchiscono l’offerta inquesto settore.Fondato nel 1998, il gruppo ha al suoattivo oltre cento escursioni e attivitàandate in porto con successo. Semprepiù giovani si iscrivono, tanto che sia-mo sempre alla ricerca di animatorimotivati. In cambio viene offerta lapossibilità di una formazione di qualitànel settore dell’educazione ambientale.

FormazioneEssa comprende un corso base e nu-merosi approfondimenti tematici chesi svolgono principalmente oltralpe. Cisi può anche iscrivere a Naturiamo, uncorso unico in Ticino, aperto a tutti,che fornisce le nozioni essenziali percondurre giovani nella natura (vedi pa-gina 13). I partecipanti sperimentanoin prima persona le attività da propor-re ai giovani, riflettono sulle nozioni da trasmettere e applicano i metodi per favorire la scoperta dell’ambienteche ci circonda con entusiasmo e sicu-rezza.

Materiale didatticoI numerosi dossier didattici di Pro Na-tura trattano le specie (lupo, formiche,farfalle, pesci, ragni, uccelli), gli am-bienti e temi particolari (esempio: ac-que e fiumi, salici a capitozzo, naturasul percorso di scuola).Su richiesta forniamo gratuitamente lenostre riviste monografiche anche perle classi. Tra i temi trattati: il temolo e ifiumi, lo stambecco e le reintroduzionidi animali, la lucertola e i prati ricchi dispecie.

Lo Stran’beccoA partire dal 2008 un numero del gior-nalino per i giovani, dedicato ad unaspecie animale, verrà pubblicato anchein italiano (finora in francese e tede-sco). Ve ne possiamo anticipare il tito-lo: lo Stran’becco (vedi anche pag. 13).In futuro vorremmo trovare le risorseper tradurre anche gli altri numeri.

Andrea Persico

Per chi vuol saperne di piùTrovate ulteriori informazioni sullenostre attività, sul gruppo giovanile osulla documentazione disponibile sotto:www.pronatura.ch/ti/educazione

10 EDUCAZIONE AMBIENTALE

Sopra: attività didattica al Centro Natura Vallemaggia.

Sotto: i pannelli informativi alle Bolle di Magadino aiutano ad identificare le specie appena

osservate. (foto: Pro Natura Ticino / Andrea Persico)

Non siamosoli!Molti altri enti operano come noinell’ambito dell’educazione am-bientale e permettono a questosettore di migliorare. Un lavoroimportante! Ecco una sintesidelle principali offerte nellaSvizzera italiana e i contatti perottenere maggiori informazioni.

Centro Natura VallemaggiaAttivo dal 2005, il Centro organizza in-contri per la popolazione, giornate peri giovani e molte altre attività legate alterritorio valmaggese. Stimolare l’in-contro dei giovani con la ricca e diver-sificata natura della valle è uno degliobiettivi che il centro promuove conescursioni e attività didattiche.www.cnvm.ch

CPT, Centro protezionePipistrelli TicinoIl Centro si occupa della salvaguardiadei pipistrelli con azioni pratiche e conl’informazione. Offre inoltre possibi-lità di attività nelle classi e serate al-l’aperto per scoprire i segreti di questipiccoli e notturni mammiferi alati.www.piponline.altervista.org

FicedulaOltre a sostenere la ricerca sugli uccel-li nella Svizzera italiana e contribuirealla conservazione delle loro popola-zioni e degli habitat, la Ficedula orga-nizza e propone escursioni, ricerche eattività didattiche per le scuole per me-glio conoscere il mondo dei simpaticipennuti. A disposizione materiali per leattività.www.ficedula.ch

Fondazione Bolle di MagadinoLe Bolle di Magadino sono accessibilicon sentieri naturalistici che permetto-no di scoprire una natura molto ricca eunica a livello cantonale. Visite guidateda biologi sono possibili per classi egruppi su riservazione.www.bolledimagadino.com

EDUCAZIONE AMBIENTALE 11

Flavio, della Ficedula, porta sempre molto entusiasmo nel gruppo. (foto: Beatrice Jann)

Fondazione Calancadelle esploratriciLa Fondazione propone un ricco pro-gramma di attività legate alla valle Ca-lanca. Molte di esse sono destinate an-che ai giovani. Vi è pure la possibilità diorganizzare campi e campeggi estivinelle strutture della Fondazione.www.valcalanca.ch

Museo cantonale di storianaturaleL’attività di educazione legata a teminaturalistici e ambientali è uno deicompiti del Museo che propone attivitàpedagogiche e didattiche per i giovanialla scoperta delle sue ricche esposizio-ni. La natura in città, i funghi e le roc-ce sono alcuni dei temi proposti.www.ti.ch/mcsn

Parco delle Gole della BreggiaSituato all’imbocco della Valle di Mug-gio, il geoparco segue il fiume in unostraordinario percorso attraverso stratidi rocce di diverse ere geologiche. Va-rie attività didattiche fanno scoprire lageologia, la paleontologia, la natura e ilMulino del Ghitello, in questo straordi-nario ambiente naturale.www.parcobreggia.ch

Science et CitéPropone esposizioni interattive, vacan-ze scientifiche e laboratori sulla scien-za e i fenomeni naturali. Collabora conla RTSI per la trasmissione il «Giardinodi Albert». Con l’Istituto scolastico del-la Città di Lugano ha creato «L’ideato-rio», una piccola casa della scienza chepropone per il 2008 «Con-TATTO», unpercorso da toccare con mani e piediper scoprire le sensazioni che passanodalla pelle!www.ticinoscienza.com

Scuola nel boscoL’Associazione amici della Scuola nelbosco di Arcegno ha realizzato unascuola immersa nel verde presso laquale vengono organizzate attività dieducazione alla natura. A diretto con-tatto con il bosco, questa struttura è ingrado di accogliere una classe intera.www.scuolabosco.ch

SilvivaQuest’associazione propone a classi egruppi, animazioni alla scoperta delbosco che privilegiano la dimensioneemotiva rispetto a quella nozionistica;organizza inoltre interessanti stages diformazione per adulti attivi nell’educa-zione ambientale.www.silviva.ch

WWF Svizzera ItalianaAttivo nella preparazione e conduzionedi campi estivi per ragazzi, il WWFSvizzera Italiana offre molto materialee attività didattiche per le scuole. Temiprincipali sono il clima, l’impiego del-le risorse naturali, le specie minacciatee l’inquinamento.www.wwf-si.ch

12 ZERO-SEDICI

Attività giovaniliTeatro d’ombraQuando c’è il sole l’abbiamo tutti:l’ombra. Ma anche quando fa buio esi-stono le ombre! Scoprite con noi l’artedel teatro delle ombre nell’Aula sul-l’acqua e intorno al Laghetto di Muz-zano. Un’occasione per esprimere lapropria vena artistica! L’attività si ter-minerà quando farà buio per poter fareuna piccola rappresentazione.

Data: domenica 20 gennaio 2008Luogo: Aula sull’acqua di Pro Naturaal Laghetto di Muzzano.Partecipanti: dai 6 ai 10 anni, massi-mo 15 partecipanti.Equipaggiamento: saremo all’internoriscaldati da un buon fuoco ma ancheall’esterno: prendere abiti caldi!Prezzo: Fr. 10.–

Lo sapevate che con certi sassi ci si puòpitturare il viso? E che si possono pre-parare delle splendide pitture a base dielementi naturali? Se volete parteci-pare al Carnevale di Bellinzona in mo-do diverso passate da noi in sede a far-vi dipingere da animale o da pianta.

Data: domenica 3 febbraio 2008Ritrovo: Sede di Pro Natura a Bellin-zona, Viale Stazione 10.Partecipanti: giovani fino a 14 anni.Equipaggiamento: presentarsi con ilproprio costume di carnevale.Prezzo: Fr. 10.–

«Am ba ra bacqua» teatrino di pupazzi

dedicato ai problemi dei corsi d’acqua.

(foto: Pro Natura Ticino/Andrea Persico)

Giochi sulla neveL’acqua nella sua forma più palpabile egiocosa: la neve. Una giornata per sco-prire cosa riserva la natura quando è co-perta da un bel manto nevoso. Una gior-nata per divertirsi sulle tracce della vitainvernale. Una giornata in uno splendi-do decoro alpino. Non puoi mancare!

Data: domenica 17 febbraio 2008Luogo: Olivone, Valle di Blenio.Partecipanti: da 7 a 12 anni, massimo25 partecipanti.Equipaggiamento: abiti caldi e calza-ture adatte alla neve; guanti e berretto.Prevedere un ricambio maglietta.Prezzo: Fr. 10.–

Pittura sul viso per carnevale

La natura offre mille alternative alla plastica. Il vimini, ottenuto daiflessuosi rami di alcuni salici, per-mette di costruire i più svariati conte-nitori. Potrete scoprire assieme ad un esperto cestaio, come si possonocreare piccoli e simpatici oggetti conquesta stupenda materia prima natu-rale.

Data: domenica 15 marzo 2008Luogo: Aula sull’acqua di Pro Naturaal Laghetto di Muzzano.Partecipanti: da 8 a 14 anni, massimo12 partecipanti.Equipaggiamento: abiti caldi (stare-mo all’interno solo in caso di tempobrutto o molto freddo).Prezzo: Fr. 10.–

Vimini!

Poco prima di Döttra una pausa s’impone

prima di raggiungere la meta.

(foto: Pro Natura Ticino/Andrea Persico)

ZERO-SEDICI 13

Iscrizione alle attività – richiesta giornalino■■■■ Domenica 20 gennaio 2008 – Teatro d’ombra *■■■■ Domenica 3 febbraio 2008 – Pittura sul viso per carnevale■■■■ Domenica 17 febbraio 2008 – Giochi sulla neve *■■■■ Sabato 15 marzo 2008 – Vimini! *

■■■■ Desidero ulteriori informazioni sulla formazione monitori.■■■■ Desidero ricevere un numero del giornalino giovani «Stran’becco».

* Ritrovo e rientro possibile a:

■■■■ Bellinzona ■■■■ Biasca ■■■■ Locarno ■■■■ Lugano

( ■■■■ altra località su richiesta ma senza monitore ______________________)

Nome: Cognome:

Figlia/o di: Nata/o il:

Via: NAP e luogo:

Telefono: E-mail:

Allergie, malattie, osservazioni:

Membro di Pro Natura: ■■■■ Conferma per e-mail? ■■■■

Data: Firma di un genitore:

Si tratta di uno stage rivolto a chi de-sidera imparare come organizzare econdurre con efficacia campi estivi,escursioni tematiche o altre animazio-ni nella natura per i giovani. Attivitàpratiche e sperimentate in prima per-sona si intercaleranno alla teoria e amomenti di discussione e approfondi-mento.Al termine del corso il partecipantesarà in grado di preparare un progetto

didattico strutturato e di far scoprire lanatura ai ragazzi con entusiasmo, ri-spetto e in tutta sicurezza.

Date: 1° modulo: da venerdì (sera) 4 adomenica 6 aprile; 2° modulo: da mer-coledì (sera) 30 aprile a domenica 4 maggio.Prezzo: Fr. 210.–www.pronatura.ch/ti/educazione/formazione.php

Naturiamo

Dal 2008 pubblichiamo anche in italia-no un numero del giornalino per i gio-vani, dedicato ad una specie animale.Il primo numero tratterà gli anfibi ed in particolare le rane e verrà distribui-to a tutti i membri, i numeri seguentisolo ancora ai membri giovani o fami-

glia. Raccomandiamo quindi a chi è in-teressato al giornalino di tramutare lapropria iscrizione da membro singolo afamiglia attraverso il nostro sito inter-net: www.pronatura.ch/ti/cambio_indirizzo.php

È in arrivo lo Stran’becco!

A stretto contatto con la natura in valle

Onsernone. (foto: Andrea Persico)

Come partecipare?Visitate il nostro sito:www.pronatura.ch/ti/giovani dovepotete iscrivervi online oppure rispe-dite il tagliando a: Pro Natura Gio-vani, CP 2317, 6501 Bellinzonapossibilmente tre settimane primadell’attività.Attenzione: l’assicurazione è acarico dei partecipanti.Agli iscritti sarà data conferma everranno fornite indicazioni detta-gliate sui luoghi di ritrovo, gli orarie il materiale da prendere.

14 CON GLI ALTRI

Protagonista suo malgrado: il camoscio del

Generoso. (foto: Andrea Persico)

Caccia: Pro Natura dicesì al controprogettoUn controprogetto all’iniziativa popolare per un Mendrisiotto senzacaccia apre le porte ad un compromesso che limita la caccia nelTicino meridionale e rafforza le valutazioni scientifiche della suagestione.

uccelli. Rimane il piombo che avvelenal’ambiente.La caccia istinto atavico? Atavico è l’istinto di sopravvivenza e la caccia ne èsolo la manifestazione alla ricerca di ci-bo e a difesa dai predatori (o ti ammaz-zo o mi ammazzi). Oggi il divertimen-to caccia non ha più nulla a che vederecon la sopravvivenza e gli unici preda-tori dai quali dobbiamo difenderci ap-partengono alla specie Homo sapiens.Il cacciatore vero guardiano della natu-ra? Ed allora, perché mai vengono cac-ciati i migliori esemplari di cervo, distambecco o quant’altro? La boria didue corna in più in bella vista sulla pa-rete del salotto sembra ancora accecaree produrre in realtà una selezione nega-tiva. Per non parlare poi del bracconag-gio.Il discorso sarebbe infinito, ma conclu-diamolo illudendoci che Homo sapienssappia evolvere ed essere veramentesapiens.

Alberto Spinelli

La commissione della legislazione delGran Consiglio ha elaborato una mo-difica della legge sulla caccia qualecontroprogetto all’Iniziativa per unMendrisiotto senza caccia che nel 2005raccolse ben più di quindicimila firme.Finalmente. Pur se riduttivo rispetto al-le richieste dell’iniziativa, il contropro-getto fa sua la richiesta di creazione diuna «commissione per la protezionedella fauna» che sarà affiancata all’at-tuale commissione consultiva sullacaccia. Ancorare i cambiamenti volutidall’iniziativa alla legge sulla caccia enon al regolamento, è chiara espressio-ne di sfiducia verso i governanti che,grazie alla «malleabilità» del regola-mento, hanno finora gestito la caccia in modo partitico-corporativista, assaipoco imparziale e oggettivo.Il controprogetto, accettato dal mondovenatorio e ben visto dalle associazioniambientaliste, è stato approvato dalGran Consiglio ticinese il 4 dicembrescorso. Esso apre le porte ad una ge-stione della fauna evoluta con i tempi ecompatibile con le realtà del nostro ter-ritorio.

Vento nuovo?Che sia forse l’inizio di un ripensamen-to della caccia? Domande di etica, di gestione praticaed altro ancora, attendono una risposta.Etica: Homo sapiens, l’unico viventesu questa terra autodefinitosi essere in-telligente ed evoluto, uccide altri esseriviventi per divertimento, per sport, perpassatempo? Già, perché nei nostripaesi la caccia è oggi solo divertimen-to, passatempo, sport. Un piccolo pas-so evolutivo lo si fece decenni addietroquando ai giochi olimpici ancora il tiroal piccione era una premiata attivitàsportiva. Oggi il piattello sostituisce gli

Contenuto del controprogettoLa modifica della legge cantonalesulla caccia– introduce il divieto della caccia al

camoscio nel distretto di Mendri-sio, nel Circolo del Ceresio e sulMonte Caprino in territorio del Co-mune di Lugano,

– il divieto della caccia al cervo sulSan Giorgio (comuni di Arzo, Besa-zio, Brusino Arsizio, Meride, RivaSan Vitale e Tremola) e

– istituisce una commissione consul-tiva di esperti per la protezione del-la fauna.

IN BREVE 15

Sta fermala stradaNuova puntata della telenovela sullastrada pseudoforestale sopra Carasso(Bellinzona). Con altre cinque associa-zioni, Pro Natura ha impugnato la li-cenza edilizia rilasciata in ottobre, per-ché ritiene pretestuosa la giustificazio-ne forestale della strada. Essa mirapiuttosto a ottenere sussidi pubblici peraccedere ai rustici privati sui monti. Le associazioni chiedono chiarezza alConsiglio di Stato, l’autorità di ricorso,sulla definizione dell’interesse foresta-le. Ovunque lo Stato costruisce o sov-venziona strade, stabilisce in anticipo illoro scopo: per le strade forestali signi-fica definire anzitutto come si vuol ge-stire il bosco e se ciò richiede una stra-da. Tale esame manca completamente.Se si costruisce e si valuta solo in se-guito l’eventuale interesse forestale sirischia di gettare risorse pubbliche alvento, a danno – questo il grave – dellanatura e del paesaggio.

Si salval’Isorno?Dopo la levata di scudi contro il rischiodi un’ignobile sottrazione delle acquedell’Isorno in Valle Onsernone con unacaptazione idroelettrica a due passi dal-la frontiera elvetica, sembra che qual-cosa si stia muovendo nel giusto versoa favore del fiume. All’esame si trova-no ora delle proposte di istituzione dizone di protezione del fiume nell’am-bito di un cosiddetto piano territorialedella provincia di Verbano Cusio Osso-la. Esse precluderebbero la costruzionedella centrale.Pro Natura si oppone con assoluta fer-mezza al progetto e vede con grandepreoccupazione la moltiplicazione dicentrali idroelettriche in Italia in virtùdi una promozione statale miope chesta creando più danni che benefici.

Scolaresca della Valle Onsernone durante la

manifestazione del 25.10.2007 in difesa del

fiume Isorno.

(foto: Pro Natura Ticino/Andrea Persico)

Si partecoi parchiIl 1o dicembre scorso il Consiglio fede-rale ha finalmente messo in vigorel’Ordinanza federale sui parchi. I dueprogetti più evoluti (Parco del Locarne-se e dell’Adula) possono ora definire iloro obiettivi concreti in tutta traspa-renza. Non devono più temere vincoliinsormontabili visto che essi sono statiammorbiditi con l’intento di accentua-re maggiormente gli aspetti propositi-vi dei nuovi parchi. Nel 2000 Pro Natura aveva lanciato unacampagna nazionale con l’obiettivo dicreare a lunga scadenza una rete digrandi aree protette e a media scadenzaun secondo parco nazionale. Per questosecondo parco aveva messo in palio unpremio di un milione di franchi. ProNatura spera che in occasione del cen-tenario della propria nascita (avvenutanel 1909 per creare il parco nazionalein Engadina), vengano prese le decisio-ni per il secondo parco.

Immerso nella natura.