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1 Premessa

L'intervento proposto prevede la realizzazione della rete di fognatura bianca nella parte

settentrionale del centro abitato, con immissione delle pluviali raccolte nel recapito

finale ubicato tra Viale K. Marx e la S.P. per Seclì.

In passato il comune di Aradeo è stato destinatario, all’interno del PIS14, relativo alla

Misura 1.1 – Azione 5 dell’Asse 1: “Realizzazione di sistemi di collettamento

differenziati per le acque piovane”.

Con nota n. 3347 del 13.03.2009, Area Politiche per l’ambiente, del Responsabile di

Misura e del Servizio, la Regione Puglia ha invitato il Comune di Aradeo ad assicurare

prima della immissione nel canale a cielo aperto delle acque meteoriche raccolte i

trattamenti indicati nel Piano Direttore approvato con Decreto Commissariale n. 191 del

2002.

Successivamente con Determina n. 38 del 12 marzo 2009, l’Amministrazione Comunale

di Aradeo conferiva all’ing. Roberto Carlà l’incarico per la redazione del progetto

esecutivo inerente l’adeguamento, al Piano Direttore delle Acque, del solo scarico delle

pluviali relative al bacino gravitante su via Paolo VI (via K. Marx), raccolte lungo un

collettore sfociante nel canale a cielo aperto esistente sulla via Seclì-Aradeo.

Con atto del Dirigente del Servizio Lavori Pubblici n. 326 del 17/06/2014 pubblicato sul

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 83 del 26/06/2014 - “Sistemi di

collettamento delle acque meteoriche” - Approvazione dell’Avviso Pubblico per la

partecipazione alla procedura di selezione di interventi “FINALIZZATI ALLA

REALIZZAZIONE DELLA RETE PLUVIALE URBANA” – Regione Puglia

Programma Operativo FESR 2007/2013 – Obiettivo Convergenza – Asse II – Linea di

Intervento 2.1 – Azione 2.1.5.

I requisiti richiesti ed estratti dal Bando di cui sopra sono:

1. Il presente avviso ha come finalità principale la tutela ed il miglioramento della

qualità delle acque superficiali e sotterranee del territorio regionale, con

riferimento agli obbiettivi individuati dal D.Lgs 152/06 e ss.mm.ii., dal Piano di

Tutela delle Acque della Regione Puglia approvato con deliberazione di

Consiglio Regionale n. 230/2009 e ss.mm.ii., dall'Appendice A1 "Criteri per la

disciplina delle acque meteoriche di prima pioggia e di lavaggio delle aree

esterne" del Piano Direttore approvato con Decreto n. 191 del 13.06.2002 e del

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successivo regolamento regionale n. 26 del 09.12.2013 adottato con

Deliberazione di G.R. n. 2346 del 04.12.2013 che disciplina delle acque

meteoriche di dilavamento e di prima pioggia.

2. Saranno prese in considerazione esclusivamente le istanze riguardanti interventi

di completamento della rete pluviale nelle zone urbane classificate A e B dotate

già di recapiti finali regolarmente autorizzati dall'Autorità competente. Non

saranno presi in considerazione, di contro, interventi da realizzare in ambito di

zone industriali e/o artigianali (produttive) e/o interventi di adeguamento degli

scarichi finali.

3. Nel caso in cui l'autorizzazione prevista dall'art. 15 del Regolamento Regionale

09/12/2013 n. 26, da richiedere prima dell'esecuzione dei lavori, sia rilasciata

dalla competente Provincia con prescrizioni, i maggiori costi da sostenere per

ottemperare alle stesse saranno a carico dell'Amministrazione richiedente.

Qualora le prescrizioni prevedano l'adeguamento del recapito finale, il

finanziamento non sarà concesso o, se già concesso, sarà revocato.

Fondamentale importanza riveste il punto 2 prescrivendo quindi che l’intervento in

progetto sia di completamento della rete pluviale esistente nonché, ben più rilevante,

che il recapito finale sia regolarmente autorizzato dall’Autorità competente.

Come detto in precedenza, l'intervento proposto prevede la realizzazione della rete di

fognatura bianca nella parte settentrionale del centro abitato, con immissione delle

pluviali raccolte nel recapito finale ubicato tra Viale K. Marx e la S.P. per Seclì.

L’ambito interessato dalla presente progettazione e tipizzato dalla Strumento

Urbanistico vigente quale zona B è la porzione nord-occidentale del centro abitato,

avente superficie pari a circa 131.000 mq, compresa tra Via Giordano, Via Grandi, Via

Mazzini, Via Del Croix, Via Alessandrini, Via Paolo VI e Viale K. Marx.

In accordo con i requisiti fondamentali del Bando detto intervento di progetto prevede:

a) il completamento del sistema di rete pluviale già esistente sul territorio Nord-Est

di Aradeo, con un sistema di collettori interconnessi, atti a convogliare a valle

del bacino, tutte le acque meteoriche captate dalle opere idrauliche in progetto

(collettori principali, collettori secondari, caditoie, chiusini, ecc…);

b) il convogliamento della portata pluviale captata sul bacino mediante la rete

di cui al punto a) presso il recapito finale (vasca di prima pioggia) già

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esistente, autorizzata mediante “Interventi di adeguamento e completamento

degli schemi idrici e delle relative reti infrastrutturali. Realizzazione di sistemi

di collettamento differenziati per le acque piovane – adeguamento scarico

canale a cielo aperto” (PIS14, relativo alla Misura 1.1 – Azione 5 dell’Asse 1) e

collaudata dal Direttore Lavori in favore del Comune di Aradeo in data 24

giugno 2009 (cfr. allegati Certificato di Regolare Esecuzione e Disciplinare di

Incarico).

1.1. Interventi previsti

L’obbiettivo del presente progetto è quello di estendere il servizio di fognatura pluviale

alla zona Nord-Ovest del paese e precisamente nel quadrilatero compreso tra tra Via

Giordano, Via Grandi, Via Mazzini, Via Del Croix, Via Alessandrini, Via Paolo VI e

Viale K. Marx.

Gli interventi, oltre ad essere riportati negli elaborati grafici allegati, vengono

brevemente descritti in seguito. Complessivamente la rete si estenderà per una

lunghezza di ml. 2.119,13.

Nella tabella seguente si riporta un riepilogo dei tronchi di progetto con il relativo

diametro e lunghezza:

Nodo iniziale Nodo finale

Lunghezza (m)

Pendenza (‰)

Condotta Ubicazione

101 107 337,30 3,0 PEAD 800 VIA B. GIORDANO

101 109 73,80 3,0 PEAD 800 VIA FIRENZE

109 117 335,38 5,4 PEAD 800 VIA G. DONIZETTI

108 109 50,54 5,4 PEAD 1000 VIA G. DONIZETTI

118 127 391,32 5,4 PEAD 800 VIA G. MATTEOTTI

128 154 180,00 5,0 PEAD 800 VIA DEL CROIX

131 145 117,66 2,5 PEAD 800 VIA SACCO E VANZETTI

145 152 194,77 2,5 PEAD 800 VIA E. ALESSANDRINI

152 132 95,70 2,4 PEAD 800 VIA F.lli BANDIERA

132 138 116,70 5,0 PEAD 800 VIA DEL CROIX

138 127 76,54 7,0 PEAD 800 VIA G. MAZZINI

128 118 84,79 3,7 PEAD 800 VIA K. MARX

118 139 18,03 3,7 PEAD 1000 VIA K. MARX

108 139 46,60 1,13 PEAD 800 VIA K. MARX

totale 2.119,13

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1.2. Obiettivi del progetto

Il presente progetto ha come obiettivo principale i lavori di convogliamento delle acque

piovane dell’abitato Nord-Ovest di Aradeo al recapito finale ubicato tra Viale K. Marx e

la S.P. per Seclì, costituito da una vasca di trattamento ubicata tra Via Matteotti e Via K.

Marx con sbocco in una ex-cava di calcarenite in territorio di Seclì (loc. "Madonna di

Luna").

Il progetto scaturisce da una serie di operazioni preliminari di carattere programmatico

che si possono sintetizzare in tre fasi principali:

� uno studio accurato dello stato dei luoghi;

� un’attenta analisi del territorio e delle particolari esigenze ad esso legate, sia di

carattere geomorfologico, sia di carattere prettamente funzionale;

� una valutazione delle esigenze future del sistema fognante dell’intero comparto di

progetto.

I risultati di tale ricerca hanno, pertanto, rappresentato le linee guida fondamentali per la

stesura del presente progetto, definendo in pratica le direzioni principali e gli obiettivi

minimi da raggiungere per un corretto dimensionamento delle condotte in progetto.

La rete fognaria all’interno del comparto è progettata in modo da poter convogliare le

acque piovane, attraverso il sistema di condotte a gravità senza l’ausilio di impianti di

spinta. Essa è costituita da una serie di tronchi principali, interconnessi, che percorrono

le strade longitudinali nel senso Est-Ovest così da sfruttare la morfologia naturale del

territorio.

Il convogliamento delle acque lungo le strade trasversali (Nord-Sud) avviene per

ruscellamento delle stesse sulla sede stradale venendo successivamente intercettate da

apposite caditoie comunicanti con i tronchi principali.

Tutti i tronchi convergono verso il punto più basso a Ovest del comparto e precisamente

all’imbocco della vasca di trattamento.

Mediamente le pendenze delle condotte in progetto si attestano sul 3‰ con velocità pari

ad 1,55 m/sec.

Le opere di rete sono tutte opere interrate, e prevedono la posa delle tubazioni di

progetto ad una profondità media di circa ml 3,00, secondo sezioni di scavo tipo

riportate nell’allegata tavola. Si è previsto, in seguito ai lavori di scavo e posa condotta,

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il ripristino completo della sezione stradale, mediante la realizzazione di massicciata

stradale, la stesura di un primo strato di conglomerato bituminoso (bynder) e del

sovrastante manto di usura, esteso per una larghezza più ampia rispetto alla sezione di

scavo, al fine di mitigare l’impatto dei lavori sul contesto territoriale e ridurre i disagi

all’utenza.

2 Casi Critici

Le precipitazioni piovose registrano una media annua di 688,1 mm. con un minimo di

15,9 mm. nel mese di luglio ed un massimo di 107,7 mm. nel mese di novembre, mentre

i giorni piovosi nell’arco dell’anno sono 66,39 con frequenza minima registrata nel

mese di luglio (1,72 giorni piovosi) e frequenza massima registrata nel mese di

dicembre (8,68 giorni piovosi).

Per effettuare il calcolo delle portate bianche si son dovuti estrapolare i dati relativi alle

precipitazioni di massima intensità dagli Annali Idrologici riferiti al pluviografo di

Galatina.

Il processo di organizzazione dei dati è il seguente:

- ordinamento in senso decrescente delle altezze di precipitazione relative a

1,3,6,12,24 ore in maniera da desumere i casi critici delle altezze e intensità di

precipitazione;

- costruzione delle curve di caso critico delle intensità di precipitazione che

presentano un andamento irregolare, variabile da caso a caso; si noti come le

suddette curve mostrino comunque dei caratteri comuni, quali la diminuzione

delle intensità di precipitazione al crescere dell'intervallo di durata (prima

rapidamente, poi più lentamente) e l'aumento delle altezze di precipitazione

con l' intervallo di durata (meno che proporzionalmente);

- regolarizzazione degli andamenti dei valori empirici delle altezze di pioggia

data la forma logaritmica h = a tn con h: altezza di pioggia [mm], t: tempo [s],

a: intensità di pioggia unitaria [mm/s], n: parametro

- nel calcolo i coefficienti a ed en sono stati estrapolati applicando il metodo dei

minimi quadrati nella forma linearizzata.

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Dato questo metodo può accadere che le rette rappresentanti i casi critici si incrocino: si

risolve il problema imponendone a priori il parallelismo (a tutte le rette è stato imposto

lo stesso n accettando la minore accuratezza del modello così manipolato.

3 Legge di probabilità pluviometrica

La costruzione delle curve di caso critico è stata solo il primo dei due importanti passi

che compongono lo studio delle precipitazioni intense: il secondo consiste

nell'attribuzione, all'insieme delle curve di criticità, di una legge di probabilità che ci

permetta tramite la scelta del tempo di ritorno di individuare l'espressione della curva di

intensità di pioggia di progetto.

Il procedimento si articola nelle seguenti fasi:

1. attribuire ad ognuna delle curve di caso critico una costante probabilità di non

essere superate (probabilità pluviometrica);

2. determinare la funzione di probabilità cumulata, ossia la probabilità che la

massima altezza di pioggia dell'anno (variabile aleatoria) di un assegnato tempo,

sia minore od uguale ad un generico valore di tale variabile;

3. determinare il valore della probabilità di non superamento della massima altezza

di pioggia dell'anno; a tal fine va ipotizzata la forma assunta dalla funzione di

probabilità cumulata (e successivamente stimare i parametri da cui questa

funzione dipende) con l'obiettivo di adattarla nel miglior modo possibile ai

valori di precipitazione misurati nel sito.

La distribuzione scelta è quella di Gumbel che permette di determinare direttamente il

valore delle precipitazioni massime di data durata e relative ad un determinato tempo di

ritorno Tr ossia di quegli eventi che hanno probabilità statistica di verificarsi in media

una sola volta ogni Tr anni:

Sono stati quindi elaborati i dati pluviometrici relativi alle precipitazioni massime

annuali desunti dalla tabella di seguito riportata:

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Intervallo in ore

Anno 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore

mm data mm data mm data mm data mm Data

1970 46,4 17/10/1970 81,8 17/10/1970 118,0 17/10/1970 143,8 17/10/1970 191,2 17/10/1970 1971 24,6 29/09/1971 25,4 29/09/1971 26,0 29/09/1971 26,0 29/09/1971 43,4 29/09/1971 1972 58,2 10/09/1972 66,0 09/09/1972 66,2 09/09/1972 71,4 09/09/1972 71,4 09/09/1972 1973 19,8 27/09/1973 32,6 27/09/1973 34,8 09/11/1973 43,8 08/11/1973 45,6 08/11/1973 1974 30,2 05/03/1974 47,4 05/03/1974 52,2 05/03/1974 56,0 05/03/1974 61,0 05/03/1974 1975 >> >> >> >> >> >> 41,0 02/12/1975 46,8 01/12/1975 1976 30,6 18/11/1976 42,8 18/11/1976 51 18/11/1976 76,4 18/11/1976 108,8 18/11/1976 1977 37,8 03/09/1977 37,8 03/09/1977 37,8 03/09/1977 37,8 03/09/1977 52,4 03/09/1977 1979 61,4 30/10/1979 97,8 30/10/1979 98,2 30/10/1979 98,2 30/10/1979 98,2 30/10/1979 1980 47,0 19/06/1980 47,2 19/06/1980 47,2 19/06/1980 53,2 15/03/1980 72,6 15/03/1980 1981 25,8 13/07/1981 25,8 13/07/1981 27,0 05/09/1981 29,2 14/11/1981 39,8 14/11/1981 1982 23,8 03/12/1982 40,2 03/12/1982 48,8 03/12/1982 53,0 28/11/1982 68,0 28/11/1982 1983 67,2 19/08/1983 75,0 19/08/1983 75,0 19/08/1983 75,0 19/08/1983 126,4 18/10/1983 1984 35,0 17/09/1984 54,2 17/09/1984 54,4 17/09/1984 54,4 17/09/1984 54,4 17/09/1984 1985 47,6 22/10/1985 57,0 21/10/1985 58,8 21/10/1985 81,0 21/10/1985 107,8 21/10/1985 1986 21,8 09/05/1986 30,0 27/03/1986 43,0 27/03/1986 53,6 27/03/1986 54,0 27/03/1986 1987 49,6 16/11/1987 92,6 16/11/1987 97,4 16/11/1987 108,0 15/11/1987 112,0 15/11/1987 1988 47,8 17/09/1988 66,6 17/09/1988 70,2 17/09/1988 75,8 17/09/1988 75,8 17/09/1988 1989 25,4 27/07/1989 28,2 27/09/1989 46,6 27/09/1989 59,6 27/09/1989 60,2 27/09/1989 1990 42,8 29/08/1990 44,4 29/08/1990 44,4 29/08/1990 71,4 14/11/1990 105,8 14/11/1990 1991 28,0 03/09/1991 43,2 08/10/1991 51,8 08/10/1991 51,8 08/10/1991 64,2 08/10/1991 1992 23,0 04/10/1992 23,2 04/10/1992 39,0 14/10/1992 45,0 14/10/1992 47,6 30/12/1992 1993 50,0 03/11/1993 125,6 02/11/1993 188,2 03/11/1993 201,2 02/11/1993 223,0 02/11/1993 1994 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> 1996 30,0 03/10/1996 52,2 03/10/1996 69,6 03/10/1996 83,2 03/10/1996 84,0 03/10/1996 1997 44,8 19/08/1997 82,2 19/08/1997 82,2 19/08/1997 82,2 19/08/1997 82,2 19/08/1997 1998 19,8 19/08/1998 24,6 22/11/1998 43,8 22/11/1998 65,6 22/11/1998 90,6 22/11/1998 1999 45,6 24/04/1999 59,4 24/04/1999 63,0 24/04/1999 63,8 24/04/1999 65,4 24/04/1999 2000 55,8 23/05/2000 56,4 23/05/2000 56,4 23/05/2000 56,4 23/05/2000 56,4 23/05/2000 2001 18,0 14/11/2001 18,0 14/11/2001 20,8 30/03/2001 31,2 06/05/2001 34,0 30/03/2001 2002 37,6 29/08/2002 70,4 10/03/2002 106,6 10/03/2002 118,0 10/03/2002 126,4 10/03/2002 2005 23,4 11/07/2005 42,0 23/11/2005 44,8 23/11/2005 48,4 22/11/2005 52,8 22/11/2005 2006 27,6 02/05/2006 38,8 02/05/2006 45,0 13/03/2006 55,0 13/03/2006 59,4 12/03/2006 2007 18,4 01/11/2007 24,6 26/09/2007 33,6 01/11/2007 38,6 27/03/2007 40,8 26/03/2007 2008 19,8 03/12/2008 32,4 03/12/2008 50,6 03/12/2008 61,4 03/12/2008 85,2 03/12/2008 2009 26,6 28/05/2009 27,6 23/10/2009 29,6 23/10/2009 39,2 23/10/2009 55,2 13/01/2009

I valori relativi alle varie durate sono stati interpolati per ricavare le curve di possibilità

pluviometrica.

In tal modo si sono ottenuti otto casi critici, ognuno dei quali rappresenta un evento

dell’ordine corrispondente, ovvero una possibilità pluviometrica che può essere

raggiunta o superata, nell’intero periodo di osservazione, un numero di volte uguale

all’ordine corrispondente. Le altezze di pioggia corrispondenti al 3° caso critico

rappresentano, per esempio, un evento di ordine 3, ossia una possibilità pluviometrica

che può essere raggiunta o superata 3 volte in 40 anni (periodo di osservazione 1970-

2009). La frequenza di ogni singolo evento è pertanto data dal rapporto tra il suo ordine

e la durata del periodo di osservazione (si rimanda alla lettura della relazione idrologica

per maggiori approfondimenti).

Con tale metodo sono state individuate le curve di possibilità pluviometrica, di seguito

riportate, relative ai primi otto casi critici:

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1° caso critico h = 0,0162 t0,381

2° caso critico h = 0,0154 t0,345

3° caso critico h = 0,0242 t0,239

4° caso critico h = 0,0212 t0,251

5° caso critico h = 0,0210 t0,241

6° caso critico h = 0,0214 t0,221

7° caso critico h = 0,0192 t0,233

8° caso critico h = 0,0186 t0,233

A tal punto fissato il tempo di ritorno Tr si ricava il corrispondente valore della

probabilità P(a):

In modo cautelativo si considera, per un impianto di fognatura pluviale, un tempo di

ritorno pari a 5 anni dal quale si desume la legge della Curva della Probabilità

Pluviometrica:

Tr= 5 anni P(a) = 0,80 a = 0,0217 m/ora n = 0,245

Altezza di pioggia: h = 0,0217 t0,245 [m]

Intensità di pioggia: i = 0,0217 t -0,76 [m/ora]

Il sottobacino imbrifero considerato si riferisce alla porzione nord-occidentale del centro

abitato non servita da rete di fognatura bianca, avente superficie pari a circa 131.000 mq,

compresa tra Via Giordano, Via Grandi, Via Mazzini, Via Del Croix, Via Alessandrini,

Via Paolo VI e Viale K. Marx, avente le caratteristiche di seguito riportate:

Tab.6 – Dati comparto di progetto

Superficie totale di progetto mq. 131.000

Indice di copertura del Comparto 70%

Superfici coperte edificate mq. 71.000

Superfici impermeabili a strade mq. 45.000

Superfici permeabili a verde mq. 15.000

Vista l’estensione del bacino (13,10 ha), per tener conto della distribuzione spaziale

dell’evento piovoso si apportano, tramite il metodo del Puppini, delle modifiche ai

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coefficienti a ed n precedentemente calcolati ottenendo così una legge di distribuzione

pluviometrica più aderente alla realtà.

Tramite l’uso della formula del Puppini:

la Curva della Probabilità Pluviometrica adattata al bacino in esame diventa:

Altezza di pioggia: h = 0,0215 t0,247 [m]

Intensità di pioggia: i = 0,0215 t -0,75 [m/ora]

Le acque di prima pioggia sono le acque meteoriche di dilavamento fino ad un’altezza

massima di 5 millimetri, relative ad ogni evento meteorico preceduto da almeno 48 ore

di tempo asciutto, uniformemente distribuite sull’intera superficie scolante.

Dalla curva di probabilità pluviometrica adottata (h = 0,0215 t0,247), assegnando ad h il

valore di 5 mm., si calcola circa in 7 minuti il tempo di pioggia necessario per la caduta

dei 5 mm. con un volume massimo di invaso (secondo la scala di deflusso) pari a 170

mc. (contro i 240 mc del volume vasca calcolato secondo il progetto della vasca

finanziato col P.O.R. Puglia 2006 – Misura 1.1 – Azione 5 – Asse 1).

L’analisi idrologica, che è stata condotta secondo gli standard della Relazione di Piano

del PAI (vedi Relazione Idrologica), ha restituito portate di piena con tempi di ritorno di

5 e di 10 anni pari, rispettivamente a 2,5 mc/s e 3,0 mc/s.

Con lo stesso tempo di ritorno (Tr = 5 anni) il valore di portata convogliata dalle

condotte alla vasca di prima pioggia è pari a 1,793 mc/sec, come emerge dalla relazione

di calcolo degli spechi:

Portata di arrivo in vasca

portata tronco 108-139 portata tronco 118-139

0,851 0,942

[mc/sec] 1,793

quindi valore inferiore a quello massimo simulato dall’analisi idrologica e da quello di

progetto dell’esistente recapito finale (vasca di prima pioggia) pari a mc. 240..

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4 Conclusioni

In accordo con i requisiti fondamentali della Determina n. 326 del 17/06/2014

pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 83 del 26/06/2014 - “Sistemi

di collettamento delle acque meteoriche” - Approvazione dell’Avviso Pubblico per la

partecipazione alla procedura di selezione di interventi “FINALIZZATI ALLA

REALIZZAZIONE DELLA RETE PLUVIALE URBANA” – Regione Puglia

Programma Operativo FESR 2007/2013 – Obiettivo Convergenza – Asse II – Linea di

Intervento 2.1 – Azione 2.1.5., la seguente proposta progettuale prevede:

a) il completamento del sistema di rete pluviale già esistente sul territorio Nord-Est

di Aradeo, con un sistema di collettori interconnessi, atti a convogliare a valle

del bacino, tutte le acque meteoriche captate dalle opere idrauliche in progetto

(collettori principali, collettori secondari, caditoie, chiusini, ecc…);

b) il convogliamento della portata pluviale captata sul bacino mediante la rete di

cui al punto a) presso il recapito finale (vasca di prima pioggia) già esistente,

autorizzata mediante “Interventi di adeguamento e completamento degli schemi

idrici e delle relative reti infrastrutturali. Realizzazione di sistemi di

collettamento differenziati per le acque piovane – adeguamento scarico canale a

cielo aperto” (PIS14, relativo alla Misura 1.1 – Azione 5 dell’Asse 1) e

collaudata dal Direttore Lavori in favore del Comune di Aradeo in data 24

giugno 2009 (cfr. allegati Certificato di Regolare Esecuzione e Disciplinare di

Incarico).

I punti di cui sopra chiariscono che sono rispettati i requisiti richiesti dal Bando ossia il

completamento della rete pluviale esistente nonché quello di possedere un recapito

finale regolarmente autorizzato dall’Autorità competente.

In particolar modo si precisa che tutta la portata captata dall’impianto pluviale in

progetto defluisce presso la vasca esistente in sito, posta su viale K. Marx, e

precedentemente autorizzata.

Alla luce delle verifiche svolte sia l’analisi idraulica che idrologica precedentemente

effettuata su tutte le opere in progetto e del relativo comparto mettono in evidenza la

compatibilità degli interventi proposti con le caratteristiche tecniche ed idrauliche del

recapito finale esistente.

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Inoltre l’intervento proposto risulta perfettamente compatibile con il Piano di Assetto

Idrogeologico (P.A.I.), redatto dall’Autorità di Bacino della Puglia, in quanto il

Comparto di fognatura bianca da realizzare resterà in sicurezza idraulica e comunque

esterno alle possibili aree di inondazione.

Lecce, Luglio 2014

Dott.Ing. Vincenzo Gigli

Dott. Geologo Donato Stifani