1 lezione corso volpe biologia - sito ufficiale della ... · 1 biologia della volpe rossa. 2...
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Sis t em at ic a
Tipo: CordatiSottotipo: VertebratiClasse: MammiferiSottoclasse: PlacentatiOrdine: CarnivoriFamiglia: CanidiGenere: VulpesSpecie: Vulpes vulpesSottospecie: Vulpes vulpes fulva
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Mor fo log ia
Altezza alla spalla: 35-40 cmLunghezza: 57-77 cmPeso: 6-10 kg (fino a 12 kg)Coda: 35-40 cm
Testa larga, muso affusolato e appuntito Bordo biancastro su labbro superiore, guance, mento, gola e pettoOrecchie alte, diritte, nere nella parte esternaDimensioni orecchie: 6-11 cm, porzione interna chiaraMantello folto, colorazione variabile in base alla stagione, alla sottospecie e alla variabilità individualeMantello dal rosso-fulvo al rosso-rugginePresenza di peli con apice bianco sul dorso (aspetto screziato)Striature sulla coda, apice bianco (più scuro negli esemplari più pigmentati)Colorazione più scura (quasi nera) delle zampeDita sempre nere
Muta del pelo: da ottobre a dicembreLa muta della coda inizia a fine primavera, per terminare a fine estate
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DIMORFISMO SESSUALE
Non esiste dimorfismo sessuale,
Solo la cattura e l ispezione dell animale assicurano un riconoscimento certo del sesso
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Ric onosc im ent o et à
In natura con osservazione a distanza le valutazioni risultano influenzate dalle dimensioni e dal comportamento sociale (cuccioli che giocano adulti in fase di corteggiamento, femmine che allattano, ecc.)
La morfologia degli animali non consente di determinare dalla sola osservazione degli animali la loro età, ed è quindi necessario poter ispezionare da vicino gli esemplari (siano essi morti o vivi)
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An im ale v ivo
Inutile utilizzare parametri quali le dimensioni e l aspetto del mantello
È possibile distinguer e tra giovani (meno di 12 mesi) e adulti valutando il grado di eruzione e il cambio della dentatura e lo stato di denti
Le volpi cambiano i denti (che compaiono già nelle prime settimane di vita) entro i 5 mesi: esemplari che presentino ancor a denti da latte avranno quindi meno di questa età.
Negli adulti la superficie di masticazione è normalmente consumata, con margine gengivale retratto (il dente èparzialmente scoperto), lo smalto è fratturato e variamente colorato
L analisi dei denti ai raggi X consente di distinguere tra individui di più o meno di 15 mesi ( la cavità dentaria ha dimensioni maggior i nei giovani)
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An im ale m ort o(in laboratorio) Si possono utilizzare tre metodi principali, che valutano parametri diversi:
1.Stima del grado di saldatura delle ossa del cranio e loroconformazione.
2. Conteggio degli anelli di accrescimento dei canini: ildente si accresce in maniera analoga agli alberi equindi, se opportunamente trattato, possono esserevalutati gli anni dell animale
3. Peso del cristallino deidratato: consente di distingueretra animali di più o meno di 15 mesi
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Habi t a tPreferenze ambientali
È quasi impossibile definire un habitat ideale
La Volpe in virtù della sua adattabilità ha praticamente colonizzato tutti gli habitat disponibili, dalle praterie alle foreste, zone umide, e non ultimo anche zone intensamente antropizzate.
In Italia è diffusa in tutto il territorio.In Provincia di Ravenna è presente anche dove tradizionalmente non
era stata mai segnalata fino ad avere colonizzato tutta la pianura.
Sempre più presente nei centri abitati
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TERRITORIO
Il territorio della Volpe è estremamente variabile nelle dimensioni, essendo determinato per lo più dalla disponibilitàalimentare.Varia in media fra 200 e 700 ettari.In zone urbane ricche di cibo (ratti, rifiuti, cibo per gatti e cani ecc.) può essere anche di pochi ettari.
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Uso de l t er r i t or io
Il territorio non viene utilizzato in maniera uniforme.
Zona tana: porzione dell ambiente utilizzata durante le normali attività giornaliere, per l accoppiamento e l allevamento dei cuccioliTerritorio: zona attivamente protetta dal proprietario nei confronti di soggetti estranei
I confini del territorio sono generalmente regolari, di forma approssimativamente poligonale, che spesso utilizzano quali confini fiumi, dirupi, ma anche opere umane come recinzioni, strade, siepi, ferrovie
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ATTIVITÀ RIPRODUTTIVA
L accoppiamento avviene in gennaio dopo un lungo periodo di corteggiamento; dopo circa 50 giorni di gestazione il parto, di 4-5 cuccioli, avviene in una tana.I cuccioli verranno svezzati dopo circa 8-10 settimane.I giovani lasciano la madre in autunno, disperdendosi sul territorio, spesso finendo investiti dalle auto che determinano una forte mortalità.All inizio della nuova stagione riproduttiva tutti i territori disponibili risultano occupati.
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Sv i luppo de i c uc c io l i
Peso alla nascita: 80-150 grammiApertura degli occhi: 14° giornoComparsa dei primi denti da lat te: 10-15 giorniPermanenza all interno della tana: 30 giorni (la madresi allontana per brevi per iodi solo per cacciare)Permanenza nei pressi della tana: fino alle 10-15 settimane di etàAlimentazione: fino a 3 settimane solo latte a, poiintegrata gradualmente da alimenti solidi e da piccoleprede
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A c i rc a 10 set t im ane c om inc iano a segui re la m adre in c ac c ia
Apprendimento: la madre non insegna le tecniche di caccia, che vengono apprese dai piccoli osservandola
Indipendenza: i rapporti con i genitori si allentano a partire da maggio-giugno.
I cuccioli abbandonano il territorio dei genitori a partire dalla fine dell autunno
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COMPORTAMENTO PREDATORIO
Le prede più grosse sono cacciate con imboscate o avvicinandosi furtivamente sottovento
La preda viene bloccata balzandole sopra con le zampe anteriori
La volpe cattura piccoli animali anche sotto la neve,
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ALIMENTAZIONE
La volpe è un carnivoro che negli ambienti naturali si nutre principalmente di:piccoli roditoriuovalagomorfigalliformiinsettiFrutta
La volpe preda uova, piccoli nati e anche femmine in cova.
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L a l im ent azione ne i t er r i t or i ant rop izzat i
Rifiuti
Fasianidi, soprattutto se trattasi di individui di allevamento a uso venatorio, con scarsa indole selvatica.
Piccoli animali da cortile mantenuti in spazi non confinati o con recinzioni inadeguate
Carcasse di animali
________________________________________________________________Non ama: toporagno e talpa in quanto dotati dalla natura di ghiandole sudoripare
repulsive
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Ut i l izzo de l la preda
Utilizza tutta la preda se piccola
Lascia testa, arti/ ali e pelle se la preda è di taglia mediaLe prede possono esser e nascoste in dispense per i periodi di magra, o se si tratta
della preda preferita
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A t t iv i t à quot id iane
I movimenti giornalieri della volpe sono limitati alla perlustrazione del territorio per la caccia e la difesa dei confini.
Maggiormente perlustrate sono le zone attorno alla tana e quellericche di alimento.
Il ritmo di sonno veglia - attività si adatta a quello delle prede.In genere però le ore vicine all alba e al tramonto sono quelle a
maggior attività, mentre le ore del giorno sono dedicate al riposo, in genere in luoghi protetti e nascosti dalla vegetazione.
Le condizioni climatiche non sembrano condizionare il tempo di permanenza in tana, che, al di fuori della stagione riproduttiva, viene scarsamente utilizzata.
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Ab i t ud in i
La volpe è attiva prevalentemente di notte.E possibile avvistarla anche in pieno giorno in zone non
disturbate.Animale territoriale, solitario.Di solito si rifugia all interno di alberi cavi, sotto cespugli o
massi, ma generalmente scava lei stessa delle tane od utilizza quelle di altri Mammiferi, ed in particolare quelle del Tasso (Meles meles).
Quando si scava la tana da sé, lo fa preferibilmente sui pendii delle colline, in modo che le gallerie di cui la provvede risalgano il monte.
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Spost am ent i - m igrazion i
Nel periodo autunnale si assiste a quella che viene definita DISPERSIONE : i piccoli dell anno (ma anche gli adulti
possono farlo) compiono lunghi spostamenti in cerca di un proprio territorio.
In prevalenza sono i maschi a compiere queste migrazioni.Solitamente questi spostamenti sono effettuati di notte.
Gli spostamenti, anche di 100 Km, (in media però dai 10 ai 16 km) avvengono lungo direzioni precise, in genere verso Nord e durano in media una settimana.
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COMPORTAMENTO SOCIALE
Specie tendenzialmente solitariaCanide dotato di buona comunicativitàFormazione di piccoli clan: funzione delle qualitàdell ambiente
I gruppi sono composti in genere da una coppia dominante più 4-5 subordinati, organizzati come le società di lupi
Rare sono le aggressioni e i combattimenti, più comuni le minacce con comportamenti stereotipati
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Espress ion i fac c ia l i e l inguaggio de l c orpo
Minaccia e aggressioneTesta alta e collo arcuatoApertura delle mascelleRitrazione delle labbra scoprendo un po gli incisiviSbattimento delle mascelleOrecchie avanti (dominanza) o all indietro (aggressione)Sguardo fisso, occhi grandi
Saluto e sottomissioneTesta bassa, collo orizzontaleOrecchie basse orizzontalmente, sorriso di
sottomissione e ritrazione orizzontale delle labbraLecca il bordo delle labbra del dominante
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Dinam ic a de l la popolazione
Natalità e mortalità condizionano l accrescimento e quindi la dinamica delle popolazioni.Una valutazione di tale accrescimento è possibile attraverso il fattore di accrescimento , dato dal rapporto tra la differenza nati-morti e la dimensione media della popolazione in un intervallo di tempo .Spesso l incremento della popolazione per molte specie èlimitato ad un solo periodo chiamato, appunto, stagione riproduttiva o tempo di generazione.Il fattore di accrescimento viene perciò indicato come potenziale riproduttivo della specie.
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Inc rem ent o de l la popolazione
In realtà l incremento di una popolazione in natura viene condizionato da diversi fattori che costituiscono la cosiddetta resistenza ambientale e che pongono un limite a tale sviluppo.Per cui una data popolazione avrà sì un accrescimento esponenziale, ma solo inizialmente, per poi subire un flesso ad un certo punto a causa della resistenza ambientale.Infine è opportuno puntualizzare che le dimensioni di una popolazione possono essere stimate non soltanto in termini di numero di individui. Ad esempio la densità di una popolazione è il numero di individui per unità di spazio.
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La d inam ic a d i popolazione var ia in funzione de l le c arat t er is t ic he de l t er r i t or io
RESISTENZA AMBIENTALE
Elementi che influenzano/costituiscono la resistenza ambientale:
Disponibilità di predeFattori climaticiEntità migrazioniPressione venatoriaMortalità
La popolazione presenta un andamento ciclico della numerosità
MEDIA PER L EUROPA 1/ 100 ha
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Cause d i m or t e
MalattieParticolari periodi di carestia o inverni rigidiPredazioneCacciaIncidenti stradali (sopratutto giovani)
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Nem ic i nat ura l i de l la Volpe
I nemici naturali della Volpe, di cui vengono predati soprattutto i piccoli, sono estremamente pochi (Lupo, Aquila reale, Gufo Reale)
Volpe attaccata dall aquila
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Aspet t a t iva d i v i t a
In cattività fino a 10-12 anni
Raramente più di 5 anni allo stato libero
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Poss ib i l i Zoonosi(malattie infettive o parassitarie degli animali che possono essere trasmesse all uomo)
Trasmissione di malattia dalla volpe all uomo :
per manipolazione di animali infettiper contatto con parassiti ospiti di animali infettiper contatto con acqua inquinata da portatori
Zoonosi di cui la volpe può essere responsabile sia in forma diretta sia in forma indiretta:
rabbia (virus)scabbia (infezione da parassita)trichinosi (parassitosi)
Trasmissione agli animali domestici di parassitosi e di virus (rabbia)
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Fat t or i l im i t ant i
1. Rinuncia all immissione di selvaggina pronta caccia
2. Stabulazione degli animali di bassa corte
3. Controllo dei rifiuti di origine antropica
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1) Rinunc ia a l l im m iss ione d i se lvaggina pront a c ac c ia
Una pratica di immissione artificiale ridotta all indispensabile, appare uno dei pochi elementi con effetto limitante sulla popolazione locale, oltre al prelievo venatorio ed agli incidenti automobilistici
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2 ) St abulazione degl i an im al i d i bassa c or t e
Condizione basilare ed inderogabile èrappresentata dalla stabulazione, almeno notturna, degli animali di bassa corte.
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Rec inzion i e po l la i
Recinzione allestita con rete metallica, ripiegata all'esterno einterrata alla base.
Pollai a prova di predatore
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3) c ont ro l lo de i r i f iu t i d i or ig ine ant rop ic a
I cassonetti devono essere inaccessibiliVanno eliminate le discariche abusiveVanno protette quelle autorizzate con recinzioni adeguate.
La recinzione ideale dovrebbe essere allestita con rete metallica alta 1,8 metri, ripiegata all'esterno e interrata per una profondità di 50 cm