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blog di silvia vecchini
la parola magica
lunedì 4 luglio 2016
Una cosa difficile
Una cosa difficile è nato più di un anno fa da una specie di scarabocchio.
A volte accade che il segno preceda la parola. Mi capita anche con alcuni versi quando il gesto dello scrivere
sta ancora cercando e cercando traccia segni che non sono ancora parole o frasi compiute.
Una cosa difficile però non è nato per caso. Era già lì e voleva scriversi in un modo diverso. Mi sono fermata
quasi subito e ho chiesto a Sualzo cosa ne pensasse.
Devo aver detto qualcosa di simile: «Non so cosa sia. Adesso te lo faccio vedere. Devo per forza parlare perché
sono segni incomprensibili, ma tieni conto che è una storia senza parole».
Per fortuna Sualzo è intelligente e ha molta immaginazione. Arrivati in fondo mi ha detto: «Ci sono. Provo a
disegnarla subito».
11-12 giugno Firenze
DiSegni DiVersi - Workshop fumetto e scrittura
Scuola Internazionale di Comics
30 giugno-3 luglio Gavoi
Festival L'isola delle storie
Incontri e laboratori
6 luglio Senigallia
Piccolo Lido ore 19.30
Presentazione Disegni DiVersi
12-13 luglio Santarcangelo di Romagna
Festival Internazionale del teatro in piazza
laboratorio di osservazione e scrittura
con Giulia Mirandola
20 luglio Castiglione del Lago Pg
ore 21.30 a cura di Libri Parlanti
Presentazione Disegni DiVersi
5-8 agosto presso Il Masetto (Terragno)
Laboratorio di scrittura naturale
Prossimi appuntamenti
Miryam
Miryam Booktrailer
01:32
Fiato Sospeso Booktrailer
Premio Orbil Ballon 2013
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Così ha preso in carico una storia che c’era e non c’era e l’ha portata nella realtà. Ha tolto il verde che avevopensato e ha lasciato solo l'azzurro. Ha scelto un pennello per un segno nuovo. Mi è piaciuto subito e quandoha finito ero al settimo cielo. Dicevo che Una cosa difficile è come se ci fosse sempre stato perché purtroppo è una storia autobiografica. Èquello che mi succede quando devo percorrere la distanza minima che mi separa da qualcuno con cui è andatostorto qualcosa. Soprattutto quando io sono in torto. Il più delle volte penso: «Non si aggiusterà mai». Il piùdelle volte scalo una parete vertiginosamente ripida per potermi riavvicinare. Una cosa difficile è senza parole perché io, salendo la montagna, sono senza parole e fatico tantissimo neltentativo di trovarle. Da bambina vedevo che attorno a me il silenzio era praticamente l’unica soluzione da adottare nei conflitti enelle incomprensioni. Inutile dire che non mi ha aiutato. Una cosa difficile è la storia di due. Perché l’arte di riavvicinarsi è una cosa che forse si impara davvero quandosi è stretti per la prima volta in questo nodo originario di ogni altro legame. Due amici, due fratelli, due. Recentemente mi è capitato di leggere alcune considerazioni sull’origine della coscienza morale nei bambini.Così ho scoperto che fino alla metà degli anni ’60 molti esperti sostenevano che nei bambini piccoli non fossepresente una vera coscienza morale ma che si orientassero seguendo principi eteronomi. Negli ultimi trent’anniperò numerosi studi hanno invece segnato un cambio di direzione sostenendo che la formazione della moralepotrebbe iniziare davvero molto presto nei bambini, intorno ai due anni, e che è forte il loro interesse per ilmondo dei pensieri e delle emozioni proprie e altrui. Uno studio in particolare, quello di Jerome Kagan, mi ha proprio toccata. Raccontava come i bambini già prima dei due anni sarebbero particolarmente sensibili a tutti quegli eventi incui ci sono, per vari motivi, oggetti non integri o evidentemente rotti. Ad esempio una macchinina senza ruota, come accade al carretto in Una cosa difficile. Lo studio analizzava le loro reazioni emotive di fronte a questo oggetti ipotizzando che alla base di questareazione vi sia una forma embrionale di coscienza morale, una specie di attitudine naturale che si attiva neipiccoli per rispondere al loro bisogno di unità e per far andare le cose nel «verso giusto». Probabilmente Una cosa difficile è nato anche dalla lunga osservazione dei miei figli. Delle tante ruote rotte. Dei carrettini che per loro ha costruito mio papà. Della voglia di riparare, aggiustare, far funzionare di nuovo un legame dopo un litigio. Qualche volta, quando erano molto piccini, mi chiedevano di accompagnarli a chiedere scusa. Io non dovevofar praticamente niente altro se non essere lì mentre loro tentavano una riconciliazione. Credo sia un buon esercizio per gli adulti quello di salire in cordata con i bambini quando ce lo chiedono. Secapiscono di aver sbagliato qualcosa e sentono di voler essere perdonati da un amico o un fratello. Salire su, insegnare loro dove mettere i piedi. Mai spingerli, non tirarli, non obbligarli. Possibilmente stare zitti e lasciare che l’unica parola che serve la dicanoloro. Aiutarli se vogliono riparare quella ruota. Stare in cima a quella che a quel punto tornerà a essere semplicemente una collina e vederli scivolare felici giù,di nuovo in due, sopra un carrettino che funziona “per il verso giusto”.
Abbiamo presentato Una cosa difficile per la prima volta ai bambini durante il festival "L'isola delle storie" aGavoi dove, grazie a Teresa Porcella e Bao Publishing, era presente nella mostra dedicata al silent book.
Fiato sospeso ha vinto il premio Orbil Balloonper la fascia 11-14!
Bellissimo!
Corto su "Fiato sospeso"
Graphic novel per bambini e ragazzi
fumetto per bambini
GAETANO E ZOLLETTA
Bao publishing
Gaetano e Zolletta La super sorpresa
Dopo una lettura zitta zitta, accompagnata solo dalla musica dell'ukulele, abbiamo ascoltato le interpretazioni
dei bambini, le loro osservazioni.
Poi ci siamo messi a disegnare una storia senza parole.
Occhio agli ultimi due titoli che danno una precisa collocazione spazio-temporale al laboratorio.
silent book
Una cosa difficile
dal 2 settembre in libreria!
Maschi contro femmine
dai tre anni
Chi c'è tra i miei capelli?
prime letture
L'alfabeto dei minuscoli
Isabella & Co.
Novità!
A partire da 6 anni
EUGENIO L'INVENTORE
LE SCARPE DELLA MAMMA
CUOCO FERNANDO
PAPA' IN ANTARTIDE
in collaborazione con il PNRA
edizione coreana
Nuovo!
Preghiere a piccoli gesti
14 immagini d'arte sulla vita pubblica di Gesù
PASSA GESU'
PANE DI VITA
il segno dell'amicizia e del dono nell'arte cheracconta l'eucaristia
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Pubblicato da silvia a 01:40 1 commento:
Un ringraziamento particolare a due bambini, due fratelli. Emma e Carlo Piu capaci di rendere facili le cose più
difficili.