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1 DISTRETTO 2072 ROTARY INTERNATIONAL Presidente: arch. Andrea Trebbi ANNO ROTARIANO LXXXVII, 10/12/2013: NOTIZIARIO UFFICIALE N. 11 DEL ROTARY CLUB BOLOGNA, RISERVATO AI SOCI www.rotarybologna.it Presidente: Vice Presidenti: Presidente uscente (2012/13): Presidente eletto (2014/15): Segretario: Prefetto: ANNO ROTARIANO 2013/2014 RON D. BURTON Presidente del Rotary International GIUSEPPE CASTAGNOLI Governatore del Distretto 2072 R.I. ANDREA ZECCHINI Assistente del Governatore ANDREA TREBBI Presidente del Rotary Club Bologna Istruttore del Club: prof. Angelo Andrisano Consigliere Tesoriere: dott. Renato Zanotti Consiglieri: avv. Gianvito Califano, prof. Giuseppe Gobbi, prof. Francesco Piazzi, dott. Fabio Raffaelli, prof. Marco Zoli arch. Andrea Trebbi ing. Filippo Canetoli dott. Carlo Tagariello dott. Patrizia Farruggia dott. Gabriele Stefanini ing. Mauro Negrini geom. Alberto Venturi

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DISTRETTO 2072 ROTARY INTERNATIONAL

Presidente: arch. Andrea Trebbi

ANNO ROTARIANO LXXXVII, 10/12/2013:

NOTIZIARIO UFFICIALE N. 11 DEL ROTARY CLUB BOLOGNA, RISERVATO AI SOCI www.rotarybologna.it

Presidente:

Vice Presidenti:

Presidente uscente (2012/13):

Presidente eletto (2014/15):

Segretario:

Prefetto:

ANNO ROTARIANO

2013/2014

RON D. BURTON Presidente del Rotary International

GIUSEPPE CASTAGNOLI Governatore del Distretto 2072 R.I.

ANDREA ZECCHINI Assistente del Governatore

ANDREA TREBBI Presidente del Rotary Club Bologna

Istruttore del Club: prof. Angelo Andrisano

Consigliere Tesoriere: dott. Renato Zanotti

Consiglieri: avv. Gianvito Califano,

prof. Giuseppe Gobbi,

prof. Francesco Piazzi,

dott. Fabio Raffaelli,

prof. Marco Zoli

arch. Andrea Trebbi

ing. Filippo Canetoli

dott. Carlo Tagariello

dott. Patrizia Farruggia

dott. Gabriele Stefanini

ing. Mauro Negrini

geom. Alberto Venturi

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LE RIUNIONI DI DICEMBRE (MESE DELLA FAMIGLIA) 2013 martedì, 17 dicembre, ore 19,30, Hotel Ristorante Calzavecchio, via Calzavecchio 1, Casalecchio di Reno, Bologna, FESTA DEGLI AUGURI DI NATALE 2013

”COMMENDATOR PARADISO” spettacolo teatrale di Giorgio Comaschi

familiari e ospiti: è necessaria la prenotazione entro il 12/12

martedì, 24 dicembre, ore 17,00, sede di via S. Stefano 43, una riflessione di Padre Vincenzo Benetollo o.p. e un brindisi di Buon Natale familiari

LE RIUNIONI DI GENNAIO (MESE DELLA SENSIBILIZZAZIONE AL ROTARY) 2014 martedì, 07 gennaio, ore 20,00, sede di via S. Stefano 43 MARCELLO LUNELLI SPUMANTE FERRARI: UNA TRADIZIONE DI FAMIGLIA degustazione spumante Ferrari e brindisi di Buon anno, familiari e ospiti martedì, 14 gennaio, ore 19,45, Circolo della Caccia di Bologna, NICOLA RIZZOLI BAYERN MONACO-BORUSSIA DORTMUND: L'ATMOSFERA E LE TENSIONI DI UNA FINALE DI CHAMPIONS LEAGUE cena a buffet, familiari e ospiti martedì, 21 gennaio, ore 19,45, Circolo della Caccia di Bologna, VISITA AL ROTARY CLUB BOLOGNA DEL GOVERNATORE DEL DISTRETTO 2072, DOTT. GIUSEPPE CASTAGNOLI cena servita, familiari e ospiti martedì, 28 gennaio, ore 19,45, Circolo della Caccia di Bologna, ROTARY CLUB BOLOGNA-ROTARY CLUB BOLOGNA GALVANI VITTORIA COEN e MARCELLO IORI (dopo Artefiera 2014) IL CRITICO E L’ARTISTA OSSERVANO L’ARTE CONTEMPORANEA cena a buffet, familiari e ospiti

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RIUNIONE DI MARTEDI 03 DICEMBRE 2013, AL ‘CIRCOLO DELLA CACCIA’. PRESIEDE: IL PRESIDENTE DEL ROTARY CLUB BOLOGNA, ARCH. ANDREA TREBBI.

Presenze: 55 Soci: 44; percentuale di presenza: 37,50% Andrisano, Arcuri, Barazzoni, Barbiera, Buono, Califano, Camerini, Canetoli, Carroli, Cavalli, D’Errico, De Virgiliis, Destro, Fabbri, Faggioli, Finzi, Marcheselli, Marescotti, Menarini, Minguzzi, Montella, Musso, Nanetti, Negrini, Orsillo, Ospitali, Pedrelli, Piazzi, Pieragostini, Pignatti, Raffaelli, Santoro, Spinelli, Stefanini, Stupazzini, Tabanelli, Tagariello, Tamburini, Tattara, Trebbi, Vecchietti Massacci, Venturi, Verlicchi, Zoli.

Ospiti del Club: Prof. Ing. Massimo Majowiecki, co-relatore, Luca Baccolini, giornalista di Repubblica, D.ssa Vittoria Coen, Critica d’Arte contemporanea, Dott. Stefano Marcheselli, Rotaract. Arch. Piergiorgio Giannelli, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Bologna, Arch. Duccio Pierazzi, Segretario dell’Ordine Architetti Bologna, Ospiti dei Soci: consorti: Carroli, Trebbi. Rotariani in visita: Dott. Massimo Di Battista del Rotary Club Bologna Est, Arch. Nicoletta Gandolfi del Rotary Club Bologna Carducci.

Il Presidente, comunicazioni: 1 Annuncio con piacere che saranno nostri graditissimi ospiti alla Festa degli Auguri il GOVERNATORE DEL DISTRETTO 2072, DOTT. GIUSEPPE CASTAGNOLI e il SEGRETARIO DOTT. PAOLO MALPEZZI. L’invito intende suggellare l’abbraccio tra la cittadinanza Bolognese dell’attuale compagine Distrettuale e il Club Storico della città nell’occasione della Festa degli Auguri del primo Natale del Distretto 2072.

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2 E annuncio anche che saremo felici se i Soci e le rispettive Consorti interverranno alla Festa degli Auguri con i figli in età interact e rotaract, ovvero tra i 14 e i 29 anni. E a tal fine informo di aver dato comunicazione ai Soci, i cui figli sono in quella fascia d’età, di esortarli a partecipare. Ritengo la presenza dei giovani fondamentale, e più nutrita sarà la loro partecipazione più bella e completa sarà la Festa degli Auguri del Club. 3 L’argomento dell’odierna riunione, che mi consente anche di presentare l’importante lavoro di Massimo Majowiecki, riguarda l’indagine su un tema che appare oggi distante dall’attuale condizione della Società Bologna FC 1909, dell’Amministrazione Comunale e in generale degli apparati che governano Bologna. D’altronde è un tema che la città dovrà prima o poi, come tanti altri peraltro, svolgere. Ho sovente rilevato che i progetti e le considerazioni sullo stadio per il calcio di Bologna che la stampa ha pubblicato, non hanno mai interessato quell’ approfondita analisi che a mio parere, invece, dovrebbe essere fatta. Questa sera, dopo il buffet, proveremo a farla. Prima però apprezziamo l’opera del Prof. Majowiecki. MASSIMO MAJOWIECKI E ANDREA TREBBI NORMATIVA UEFA: LA RESTAURAZIONE DEL DALL’ARA O UN NUOVO STADIO PER IL CALCIO A BOLOGNA?

Il co-relatore di martedì, 03 dicembre 2013, Prof. Ing. MASSIMO MAJOWIECKI: profilo

Abbiamo inviato per email il testo completo del cv del Prof. Majowiecki perché la corposità e l’importanza crediamo che ne meritassero una constatazione; di quel cv leggo ora un sintetico profilo.

Massimo Majowiecki, Milano, 1945. Laurea in Ingegneria Civile presso l’Università di Bologna nel 1969 e vincitore del primo premio assegnato dall’Ufficio Italiano Sviluppo Acciaio per la migliore tesi di laurea italiana. Professore Associato di Tecnica delle Costruzioni presso la Facoltà di Ingegneria dell’ Università di Bologna per l’insegnamento di Strutture Speciali. Attualmente è ordinario di Architettura Strutturale preso lo IUAV, Facolta`di Architettura dell’Universita`di Venezia. Membro del project Team per Eurocodice EC3 (Structural cables).

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Membro della I.A.S.S. (International Association on Shell Structures). Membro dello I.A.A.S. Tension Structures Membro dello I.A.A.S. Retractable Roofs. Membro IABSE (International Association of Bridge and Structural Engineering).

PRINCIPALI PROGETTI ESEGUITI

Edifici sportive e stadi: 1987, il Palazzo dello sport di Atene 1990, la Copertura dello Stadio “Delle Alpi” a Torino, 1990, la Copertura dello Stadio Olimpico, a Roma, 1995, il Complesso Olimpico di Salonicco, 1998, lo stadio con copertura mobile a Ohita (Giappone), 2004, la Copertura dello stadio di Braga in Portogallo, 2004, la Copertura dello stadio dell’Olimpiakos ad Atene (Grecia), 2010, la Copertura dello Juve Stadium a Torino. Altri edifici: 2001, l’ Acquapark di Mosca, 2007, la nuova sede del Comune di Bologna, 2008, la Torre Unipol a Bologna, 2009, la Torre San Paolo a Torino, 2011, Palazzo Pepoli a Bologna. Edifici industriali ed espositivi: 2000, l’ Hangar Olympic Airways ad Atene, 2007, il Nuovo polo fieristico e il Centro Congressi EUR a Roma, 2010, il Nuovo Centro Congressi Portello a Milano.

Sintesi (m.n.) Massimo Majowiecki e Andrea Trebbi: “Normativa UEFA: La restaurazione del Dall’Ara o un nuovo stadio per il calcio a Bologna?“ L’interessante conviviale si è svolta in due fasi. Nella prima, il Prof. Majowiecki ha magistralmente illustrato le immagini delle sue opere e dei suoi progetti riguardanti il tema delle coperture degli edifici sportivi: lo Stadio Olimpico di Roma, il Delle Alpi e poi lo Juve Stadium a Torino, le esperienze Ateniesi, lo Stadio Portoghese di Braga e quello Giapponese di Ohita. L’esposizione non ha rinunciato ad approfondire il dettaglio dei particolari grazie ai quali le strutture di copertura delle tribune sono leggere e conseguentemente ‘fantastiche’. Successivamente, Majowiecki ha mostrato le sue prestazioni per altre tipologie di costruzioni (i ponti e gli edifici direzionali) e ha indugiato sulla dissertazione del rapporto tra il progettista dell’architettura e il progettista delle strutture deputate a sostenere quell’architettura, rilevando come sia complicato gestire il rapporto con gli architetti presuntuosi (spesso appartenenti al cosiddetto ‘star-system’), raramente propensi a rivedere il proprio disegno per adeguarlo ‘strutturalmente’.

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Nella seconda fase si è articolata la relazione dell’Arch. Trebbi, dapprima sulla valutazione dell’opportunità, o meno, di restaurare lo stadio bolognese ‘Renato Dall’Ara’, inaugurato nel 1927 e ristrutturato e ampliato in occasione di ‘Italia 90’ e poi sulla presentazione del progetto, a firma della coppia Trebbi-Majowiecki, di un nuovo Stadio. L’Arch. Trebbi mostra come, dati i vincoli posti dalla Soprintendenza sulle murature esterne e sulla Torre di Maratona, l’unica possibilità di adeguamento (intrinsecamente già termine di ripiego…) del Dall’Ara alle norme UEFA sia quella di demolire l’invaso interno alle mura di recinzione, di abbassare il livello del campo da calcio e di costruire uno “stadio nello stadio”, ovvero un nuovo impianto compreso all’interno dell’originaria quinta perimetrale. Questa opzione provoca però l’impedimento, per alcuni anni, dell’uso dello stadio da parte della squadra del Bologna FC 1909 e richiede sproporzionati costi di intervento. Non si è certi, inoltre, che il vincolo di tutela escluda le ‘gradinate’ perché, nel caso che invece le comprenda, la conseguente impossibilità di demolirle annulla ogni utilità ‘normativa’ riguardante il recupero del Dall’Ara. La propensione verso la conservazione del Dall’Ara appare, quindi, dettata più da motivi sentimentali che razionali perché la severità delle Norme Uefa nega, di quella scelta, i presupposti in relazione alla sussistenza dei vincoli di tutela architettonica sull’impianto ‘storico’. In considerazione dei fondamentali requisiti della mobilità, della razionalità, dell’assetto finanziario, della capacità di interpretare le rinnovate funzioni rispetto all’evento calcistico, la decisione più opportuna è indubbiamente quella di costruire una nuova struttura calcistica che l’Arch. Trebbi ha disegnato reinterpretando la filosofia dagli stadi per il calcio inglesi che contemplano le tribune parallele al campo e la sede degli addetti delle squadre innestata in tribuna. La semplificazione dell’evento architettonico porta inevitabilmente a trasgredire, per motivi economici, la rotondeggiante spettacolarità che sta attualmente imperversando in tema di costruzione di impianti calcistici; al contrario, il progetto prefigura una tensione orizzontale della copertura delle tribune alta 4-5 metri, sostenuta da travi reticolari coperte superiormente e inferiormente da membrane di teflon, caratterizzata da forti sbalzi che rendono sostanzialmente impercepibili le facciate. Tra le travi sono alloggiati gli impianti sonori, illuminotecnici e la ventilazione ad aria calda i cui getti sono orientati verso le tribune per mitigare il freddo invernale. L’illustrazione del progetto, supportata dalla proiezione dei disegni, evidenzia peraltro la complessa e versatile multifunzionalità prevista all’interno dello stadio. Ma dove poter collocare il nuovo Stadio per il calcio a Bologna? Proprio in considerazione di quei fondamentali requisiti, l’area individuata dall’Arch. Trebbi è quella del Parco Nord, attualmente rilevabile sempre più sottoutilizzata e conseguentemente sempre più abbandonata, ma già dotata di un’ottima dotazione di parcheggi e di un efficace collegamento con l’adiacente rete tangenziale e autostradale. Il Dall’Ara, riportato alle sue condizioni originarie ovvero ‘liberato’ dai telai metallici che hanno costituito l’ampliamento per ‘Italia 90’, potrebbe essere alternativamente destinato ad altri eventi sia sportivi (l’atletica leggera, il rugby) che legati allo spettacolo o alla musica, oltre a disporsi generosamente a favore della cittadinanza per praticare attività fisica in palestra L’Arch. Trebbi evidenzia come, pur apparendo oggi distante la valutazione del tema trattato in considerazione delle situazioni economiche della Società Bfc e dell’Amministrazione Comunale, una decisione dovrà però essere presto presa a causa del ‘pericoloso’ deterioramento che sta inesorabilmente interessando il Dall’Ara. Al termine della relazione vengono poste ai relatori numerose domande. Il Socio, Prof. Faggioli, solleva la preoccupazione che la copertura completa delle tribune possa provocare il degrado del manto erboso e il Prof. Majowiecki conferma che la buona conservazione del prato richiede non solo l’ illuminazione naturale, ma soprattutto la circolazione dell’aria e attesta la grande attenzione che si sta ponendo verso la soluzione di questo problema attraverso forme di trasparenza nelle coperture e di accorgimenti per la loro apertura. La rotariana in visita, Arch. Gandolfi, pone il tema dell’inurbamento degli stadi e Trebbi risponde che si tratta di un ‘non problema’ da un lato perché gli stessi attuali ‘superati’

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stadi, all’epoca della loro costruzione, erano ubicati fuori dalla città e solo il successivo inurbamento li ha inglobati nel tessuto facendoli oggi apparire ‘contestualizzati’, dall’altro perché l’argomento deve essere governato dalla corretta valutazione su un sistema della mobilità dal quale qualsiasi stadio per il calcio in qualsiasi località non può prescindere. Alla domanda del Socio Marescotti su quale evento naturale sia più temibile per le coperture, il Prof. Majowiecki risponde il vento, perché è il più difficile da studiare e simulare soprattutto in relazione alle soluzioni leggere ‘a membrana’. Altre domande vengono poste dal Socio Prof. Piazzi sul traffico, dal Socio Dott. Marcheselli sui costi, dal Socio Avv. D’Errico, favorevole alla proprietà dello stadio da parte della Società calcistica, e infine dal Socio Prof. Spinelli. RIUNIONE DI MARTEDI 10 DICEMBRE 2013, AL ‘CIRCOLO DELLA CACCIA’. PRESIEDE: IL PRESIDENTE DEL ROTARY CLUB BOLOGNA, ARCH. ANDREA TREBBI.

Presenze: 66 Soci: 52; percentuale di presenza: 42,52% Arcuri, Barazzoni, Belelli, Benetollo, Caletti, Califano, Camerini, Canetoli, Carullo, Casali, Cavalli, De Sanctis, Destro, Faggioli, Falciasecca, Finzi, Genovesi, Ghiacci, Gobbi, Laus, Magalotti, Malipiero, Mantellini, Marcheselli, Marescotti, Mastragostino, Menarini, Musso, Negrini, Nonni, Orsillo, Ospitali, Pannuti, Pedrelli, Piazzi, Pieragostini, Pignatti, Pizzoferrato, Postacchini, Raggi, Salvioli, Santoro, Spinelli, Stefanini, Stupazzini, Tamburini, Tattara, Trebbi, Vecchietti Massacci, Venturi, Volterra, Zanelli.

Ospiti del Club: il Governatore del Distretto 2072 Dott. Giuseppe Castagnoli e la Consorte Signora Alessandra, i Past Governors del Distretto 2070 il Prof. Gianluigi Quaglio e il Prof. Avv. Italo Giorgio Minguzzi, il Rappresentante Rotaract Dott. Stefano Marcheselli. Ospiti dei Soci: dell’Avv. Gianluigi Laus, il Dott. Giuseppe Foscarini e la consorte Signora Vally, del Prof. Volterra, la figlia Dott.ssa Francesca, Consorti: Laus, Mastragostino, Pizzoferrato, Postacchini, Zanelli.

Rotariani in visita: la Dott.ssa Anna Quaglio del Rotary Club Bologna Valle del Savena con il consorte Dott. Andrea Berti. Ha inviato saluti: l’Ing. Musso da Salvador do Bahia

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1 Il Presidente CONFERISCE IL TITOLO DI SOCIO ONORARIO DEL ROTARY CLUB BOLOGNA A EDILE BELELLI. In questa riunione del 10 dicembre 2013 celebriamo il conferimento del titolo di Socio Onorario a EDILE BELELLI con la solennita’ che l’evento merita in relazione al significato e all’importanza che Edile ha ‘rotarianamente’ rappresentato per il Rotary Club Bologna. Interpreto il profondo sentimento di tutto il Rotary Club Bologna, e includo la Sig.ra Renata, nel comunicare a Edile la grande riconoscenza e il grande affetto per le energie che ha profuso e per i valori che ha seminato nella sua lunga e significativa vita nel Rotary.

Leggo, di Edile, un breve profilo ‘rotariano’: Socio del Rotary Club Bologna dal 19 febbraio 1980, Edile ne è Presidente nell’anno 1985-86. Dal 1986 al 1990 è Rappresentante del Governatore per il Gruppo Felsineo e in quel periodo sostiene l’impegno a favore dell’Informazione Rotariana e della Campagna per l’eradicazione della Polio. E’ Governatore del Distretto 2070 nell’anno 1991-92 e la sua azione si connota particolarmente nell’esaltazione dell ‘ETICA ROTARIANA culminata nel Congresso di Rimini intitolato “ROTARY E COMPORTAMENTI: RISVEGLIARE LE COSCIENZE, RISCOPRIRE I VALORI, PROMUOVERE LE RESPONSABILITA’”. Dal 1991, per un decennio, rappresenta il Distretto 2070 presso l’Istituto Culturale Rotariano. Ha ricevuto il massimo degli onori, 5 pietre blu e 5 rubini. Il dono del Rotary Club Bologna a Edile è un piatto d’argento che reca la seguente dedica: a Edile Belelli il Rotary Club Bologna con riconoscenza e affetto. 10 dicembre 2013.

Il Governatore del Distretto 2072, Dott. Giuseppe Castagnoli, si unisce alle parole di stima e di ringraziamento del Presidente Trebbi e ricorda come Edile appartenga ad un prestigioso novero di Soci del Rotary Club Bologna che ha occupato il ruolo di Governatore Distrettuale.

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2 Il Presidente ANNUNCIA LA DECISIONE DEL PAST PRESIDENT DEL ROTARY CLUB BOLOGNA ING. MARIO MUSSO DI TRASFERIRSI AL ROTARY CLUB FIRENZE FIESOLE. L’Ing. Musso ne illustra i motivi di natura esclusivamente familiare.

Il relatore di martedì, 10 dicembre 2013, ENRICO POSTACCHINI: FIERA, AEROPORTO, CAAB, INTERPORTO, CENTERGROSS, STADIO....LA SFIDA DEI GRANDI ASSETS A BOLOGNA. profilo Amministratore delegato della Postacchini s.r.l. con sede a Bologna in Via G. P Martini 22, dal 3 aprile 2008 è Presidente di Confcommercio Ascom Bologna, da giugno 2008 è Presidente di Iscom Bologna (Ente di Formazione dell’Associazione Commercianti), da giugno 2008 è Presidente di C.A.F. Bologna srl Centro di Assistenza Fiscale Ascom Bologna srl, dall’ aprile 2009 è Presidente Cedascom S.p.A., dal maggio 2009 è Componente del Consiglio di Amministrazione di Bologna Fiere Group, dall’aprile 2010 è Componente del Comitato Esecutivo 50&Più Enasco, dal 2010 è Presidente di Bologna Incoming srl, dal giugno 2010 è Componente del Consiglio di Amministrazione di Lineapelle S.p.A. dal giugno 2011 è Componente della Giunta di Confcommercio Imprese per l’Italia,

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dal settembre 2011 è Vicepresidente di Bologna Fiere S.p.A., dal gennaio 2012 è Componente del Consiglio di Amministrazione di AXICOMM srl; dal giugno 2013 è Vicepresidente del CNEL, dall’aprile 2013 è Componente la Giunta della Camera di Commercio, è Socio del Rotary Club Bologna dal 20 giugno 1988.

Sintesi (m. n.) Enrico Postacchini: “Fiera, Aeroporto, CAAB, Interporto, Centergross, … la sfida dei grandi assets a Bologna”. La nascita dei ‘grandi assets’ a Bologna, risale ormai a diversi anni orsono, in un periodo in cui era presente un patto forte tra istituzioni politiche comunali e mondo imprenditoriale. Il Centergross nasce ad opera esclusivamente di grossisti privati per risolvere i grandi problemi di viabilità che già allora si manifestavano. Si intervenne acquistando direttamente i terreni necessari e costruendo i capannoni necessari. Ora occupa circa un milione di mq. e rappresenta l’emblema della vocazione terziaria completamente privata di Bologna. Il Centergross commercia con l’estero per il 40% con un volume di 5Mld/anno di euro occupando, con l’indotto, circa 5mila persone. L’Interporto è un polo forse meno conosciuto, pure se impiega oltre 100 aziende con 2500 dipendenti. E’ dedicato all’affitto di spazi per cui ha un fatturato con minore valore aggiunto e arriva comunque a mettere a bilancio circa 29 milioni di euro. L’Aeroporto è certamente il più noto. E’ il 7° impianto d’Italia per volume di passeggeri, con prospettive concrete di crescita. Ha un’ottima gestione ed è probabile una sua prossima quotazione in borsa. Restano alcune criticità, ma le prospettive future sono incoraggianti. La Fiera vede la presenza di un azionariato misto. Ebbe una stagione d’oro dal 1970 al 1990, ma attualmente si stanno manifestando diversi problemi con perdite vicine al 30% del fatturato. E’ una realtà importante estesa su una superficie di 375mila mq. frequentata da 2.300.000 visitatori. Tra tutti è l’asset che più contribuisce al sostegno dell’economia della città, ma le prospettive odierne sono dubbie in quanto i contratti principali scadranno tra il 2014 e il 2016, i soci pubblici non hanno risorse per nuovi investimenti e i movimenti dei privati sono cauti. Costituisce un esempio eclatante il parcheggio Michelino, dotato di 600 stalli, in perdita a causa dell’irrealizzata metropolitana per la quale avrebbe dovuto fungere da terminale importante per la Fiera. Poi il CAAB, realtà meno conosciuta che fu creata con sacrifici consistenti da parte degli operatori. Ha un fatturato di 400 milioni con 100 imprese agricole e 2000 clienti. L’80% delle azioni è del Comune, ma l’area e i collegamenti non sono ancora completati.

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Infine FICO: si tratta di un progetto che ha recentemente subito una fortissima accelerazione. Dopo una prima diffidenza da parte dell’ASCOM si è deciso di partecipare soprattutto in relazione all’impegno consistente di altre importanti realtà del territorio. Ad oggi mancano solo 6 milioni di euro per la stimata copertura dell’investimento. Si tratta di un sogno che unisce cultura, tradizione, gastronomia e ‘business’. Permetterà di avere anche spazi temporanei e al fine di scongiurare il rischio “outlet” sarà imposto un biglietto d’ingresso. Occorrerà un po’ di tempo per l’assestamento dell’asset, ma il successo di Eataly di Farinetti, tra i patrocinatori di FICO, induce all’ottimismo. Certamente il rischio di impresa è molto alto, ma il piano d’investimento prevede un rendimento del 7%. La criticità sarà la capacità, sempre difficile a Bologna, di risolvere la mobilità in modo efficace, anche in previsione dell’Expo’ del 2015 che inevitabilmente procurerà incremento di traffico anche a Bologna in qualità di città satellite di Milano. Al termine della relazione vengono poste domande da Trebbi che fa notare come il fatto che a Bologna sia complicato che le iniziative vadano generalmente a buon fine dipende probabilmente dalle scelte rivolte verso orientamenti velleitari rispetto ad altri che invece parrebbero ovvi per la loro indubbia utilità alla città e cita, per esempio, l’attuazione di una rete di parcheggi sotterranei. Postacchini concorda sulla considerazione e, in tema di parcheggi, parla di problema puramente ideologico da parte di chi amministra Bologna considerato il fatto che l’eventuale loro finanziamento sarebbe totalmente privato. Volterra, sull’aeroporto, chiede perché manchino voli verso gli Stati Uniti e il relatore risponde che la gestione economica consente piccoli passi oculati e che si esaminerà anche questo sviluppo. Falciasecca fa notare come occorra una visione globale di Bologna e come questa non possa prescindere dal metrò e il relatore conferma come si stia, ora, solo mettendo toppe a delle falle. Marescotti esprime il suo ottimismo per Fico, ma pessimismo per la Fiera dopo la perdita del Motor Show anche se il relatore evidenzia come questa fiera sia solo al 10° posto. Orsillo chiede informazioni sui rientri economici dell’investimento Fico e il relatore richiama il previsto rendimento del 7%. LETTERA DEL GOVERNATORE – DICEMBRE 2013 Care amiche e cari amici rotariani, prima di tutto voglio inviare i migliori auguri di Buon Natale e di un Felice Anno nuovo. Con Alessandra siamo vicini a tutti voi che vi riunite con le vostre Famiglie per le tradizionali Feste nei Club. Buone Feste a Voi Tutti! Con le prossime festività il neonato Distretto 2072 compie ufficialmente i primi sei mesi di vita ma in realtà siamo in movimento da più di un anno. Un anno – lo dico con piacere – vissuto intensamente, senza un momento di pausa: c’era il nuovo Distretto da mettere in moto, c’erano tanti passaggi da compiere e tanti obiettivi da raggiungere, c’era in definitiva la necessità di costruire un nuovo edificio, più piccolo di quello nel quale abitavamo assieme agli amici della Toscana ma ugualmente ben funzionante. Sta a voi esprimere il giudizio più obiettivo su come sono andate le cose. Personalmente vi dico che mi auguravo che andassero in questo modo. Ho visto infatti entusiasmo, voglia di fare, apertura al dialogo e alle novità, una corretta interpretazione dei valori rotariani.

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“Engage Rotary, change lives”, ci ha detto il Presidente Ron Burton e davvero abbiamo raccolto l’esortazione, impegnandoci con tutte le nostre forze per il Rotary e per cambiare le vite nostre e degli altri. Il mese di dicembre è tradizionalmente dedicato dal Rotary alla Famiglia e devo confessarvi che per il Governatore l’obiettivo più alto è proprio quello di creare al nostro interno un clima che rifletta la vita di una famiglia veramente unita, rispettosa dei valori che devono animare una sana comunità, attenta a raccogliere i messaggi migliori che giungono dalla società civile e pronta nel,contempo a dare il proprio contributo, in termini di beneficenza ma anche di capacità creativa e di intelligenza, per aiutare chi ha bisogno. Il nostro giovane Distretto ha mostrato di possedere queste qualità e di questo ringrazio voi tutti. Gli esempi che potrei portare sono tanti, in Emilia, in Romagna, a San Marino. Per citarli tutti mi occorrerebbe uno spazio infinito. Ma alcuni non posso non sottolinearli: a cominciare dalla edificazione a Novi di Modena – nella zona devastata dal sisma –del PalaRotary, una costruzione che rappresenterà un punto di incontro per i cittadini, giovani e meno giovani, un esempio davvero straordinario di iniziativa umanitaria accompagnata da una forte capacità progettuale. Ascoltare il Sindaco che, in occasione della posa della prima pietra, ha ringraziato il Rotary per quanto sta facendo mi ha riempito di orgoglio e in quel momento ho pensato quanto sia determinante il nostro ruolo, quanto sia importante la nostra generosità. Sarebbe davvero bello se al momento dell’inaugurazione del Pala Rotary –probabilmente in marzo o aprile– ci ritrovassimo a Novi, tutti assieme, noi rotariani del Distretto. Vi terrò informati sulla data per poterci organizzare. Come ho detto agli amici del Gruppo della Ghirlandina, non credo che esistano non solo in Italia ma anche in molti Paesi stranieri esempi che possano paragonarsi al Centro multifunzionale che sorgerà nel Modenese. Il “giovane” Distretto non può che esserne fiero. Un altro esempio del nostro sentimento di far parte di una grande e affiatata famiglia l’ho avuto quando ho segnalato ai Presidenti che intendevo destinare alla Sardegna sconvolta dall’alluvione il “fondo per le emergenze” che raccolgo nel corso delle visite ai Club e che sostituisce il tradizionale dono per il Governatore. La risposta è stata immediata: il fondo ha subito preso consistenza e sono in contatto con il Governatore del Distretto 2090 (Lazio e Sardegna) per trovare una opportuna destinazione per il nostro intervento. E come non ricordare l’altrettanto bella e affiatata famiglia dei sei Club dell’Area Estense che si sono ritrovati assieme per una importante donazione all’ANT? E come non rammentare la splendida e affollata cornice di rotariani che ha accompagnato a Rimini il “Concerto per la vita”? Da Bologna a Parma, da Reggio a Ravenna, da Imola a Forlì e Cesena fino a San Marino e alla Valle del Savio, l’impegno non ha avuto soste a testimonianza che la famiglia del Distretto 2072 crede nei valori rotariani e se ne fa interprete con il lavoro di ogni giorno. Pensate che, se tutto andrà in porto come ci auguriamo, riusciremo quest’anno a mettere in moto progetti per oltre 700mila dollari, una cifra straordinaria per un Distretto non più grande come una volta e per di più appena nato. E’ questo il Rotary che noi tutti vogliamo, un grande famiglia nella quale ci ritroviamo in spirito di amicizia per “servire al di sopra del proprio interesse personale”. Auguri di nuovo a Voi tutti. Con amicizia Giuseppe Castagnoli

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