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1Dipartimento delle istituzioni - Sezione degli enti locali
LE AGGREGAZIONI COMUNALI
NEL CANTON TICINO
A cura di Elio GenazziCapo della Sezione Enti Locali Canton Ticino
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INDICE
1. INTRODUZIONE1.1. Premesse1.2. L’importanza del Comune nel sistema istituzionale svizzero1.3. Le basi operative nel Canton Ticino
2. L’ESIGENZA DI RIDURRE IL NUMERO DEI COMUNI2.1. Questione 1: “Perché cambiare?”2.2. Questione 2: “La collaborazione intercomunale”.
3. GLI STRUMENTI DELLA POLITICA AGGREGATIVA3.1. Gli approfondimenti di base3.2 Una solida base legale per le aggregazioni3.3. Un supporto finanziario adeguato3.4. Una chiara strategia
3. I PROCESSI AGGREGATIVI (1995-2007)2.1. Aggregazioni avvenute2.2. Aggregazioni in corso2.3. Gli esiti
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1.1 PREMESSE
• Un processo che ha avuto un decollo difficile
• Da ormai dieci anni è il „cantiere politico“ più importante del Cantone Ticino
• Gli obiettivi sono vieppiù ambiziosi
• Costituisce ormai un „modello“ per l‘intera Svizzera
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1.2 IL SISTEMA ISTITUZIONALE SVIZZERO:
• 1° livello: I Comuni
• 2° livello: I Cantoni
• 3° livello: la Confederazione
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1.2 IL SISTEMA ISTITUZIONALE SVIZZERO:
Il sistema svizzero è basato su di una Confederazione di Stati (Cantoni).
Il pregio del sistema è la decentralizzazione delle competenze!
Il Comune è l‘anello più vicino al Cittadino e come tale anche il più sensibile.
La capacità del Comune di autodeterminarsi è dunque di assoluta importanza per il sistema politico.
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1.3 LE BASI OPERATIVE:
• 1998: „Il Cantone ed i suoi Comuni - l‘esigenza di cambiare“
• 2004: „Il Cantone e le sue Regioni - Le nuove Città“ (Città 2004)
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1.1. QUESTIONE 1
PERCHÉ CAMBIARE?
“Uno Stato moderno e democratico deve essere composto da Comuni moderni e efficaci”
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Il fattore chiave di una vera, moderna ed efficace politica di promozione della decentralizzazione delle competenze e della rivitalizzazione dei processi democratici propri dell’Ente locale resta quello della creazione del Comune funzionale. Il denominatore comune di questo processo è la ricerca della dimensione ottimale del Comune.
PRINCIPIO FONDAMENTALE
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Il tema del sottodimensionamento dell’Ente locale e la conseguente inefficienza dal profilo della produzione di servizio non è un problema che riguarda la sola collettività locale ma coinvolge tutto l’assetto istituzionale di uno Stato, di una Regione o di un Cantone in quanto, di riflesso, l’Amministrazione centrale è chiamata a fornire supporti tecnici amministrativi e soprattutto finanziari. Per questo occorre affrontare il processo di naturale modernizzazione della collettività locale, una questione questa che gli Stati della moderna Europa considerano di primaria importanza.
SI TRATTA DI UN PROBLEMA EUROPEO
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Danimarca 5/6’000 abitanti;
Germania a dipendenza dei Länder e dalla presenza di una giurisdizione di un’autorità superiore: 1/2/8’000 abitanti;
Italia una completa prestazione di servizi pubblici si localizza nei Comuni con più di 20’000 abitanti;
Olanda 6/7’000 abitanti;
Svezia 8’000 abitanti.
ALCUNI ESEMPI
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Tabella di raffronto
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1.2. QUESTIONE 2
LA COLLABORAZIONE INTERCOMUNALE
“Una crescente e sottovalutata perdita di autonomia per i Comuni”
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La collaborazione intercomunale nasce per sopperire alle carenze di enti locali sottodimensionati in rapporto agli oneri amministrativi, tecnici e finanziari dei servizi pubblici di competenza dell’Autorità comunale.
PRINCIPIO FONDAMENTALE
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È senz’altro vero che la collaborazione intercomunale permette ai Comuni sottodimensionati di conseguire gli obiettivi economici, ma ciò comporta per la collettività un elevato costo sociopolitico legato alla perdita di democrazia ed all’accrescersi dell’apparato burocratico.La fusione permette di evitare questi costi pur conseguendo gli stessi obiettivi.
PRINCIPIO FONDAMENTALE
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Quel che invece è certo è che esiste una soglia al di qua della quale le collettività locali indipendenti non sono in grado di gestire efficacemente dei servizi complessi, questa soglia può variare a dipendenza del servizio.
PRINCIPIO FONDAMENTALE
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Paese Popolazioneper Comune
Paese Popolazioneper Comune
Francia 1’580 Finlandia 10’870
Grecia 1’700 Belgio 16’960
Svizzera 2’275 Danimarca 18’760
Lussemburgo 3’210 Paesi Bassi 23’200
Austria 3’340 Svezia 30’040
Germania 4’925 Portogallo 32’300
Spagna 4’930 Irlanda 41’670
Italia 7’130 Regno Unito 118’440
Tabella di raffronto
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Popolazione 1990 in 1’000
Taglia media
SG 427.5 4'750
GR 173.9 816
AG 507.5 2'188
TG 209.4 1'170
TI 282.2 1'142
VS 249.8 1'533
NE 164.0 2'645
GE 379.2 8'426
JU 66.2 807
CH senza TICH
6’591.56'873.7
2’3762'275
Tabella di raffronto
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3.1 UNO SCENARIO CHIARO CHE CONSIDERA
• Delle aggregazioni di necessità
• Delle aggregazioni di opportunità
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Fasi
1. Contatti e costituzione
Commissione di studio
2. Presentazione della proposta
al CdS
3. Votazione consultiva
4. Decisione del Gran
Consiglio
5. Elezioni nuovo
Comune
documenti
Il Consiglio di Stato costituisce Commissione di studio
Rapporto della
Commissione di studio
all’indirizzo del
CdS
Rapporto del CdS
alla cittadina
nza
Messaggio e
rapporto/i
3.2 UNA SOLIDA PROCEDURA
da 1 a 2 anni
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3.3 UNA SOLIDA BASE LEGALE
Nei casi estremi la Legge prevede l’aggregazione forzata (coazione)
Queste procedure hanno retto anche davanti al Tribunale federale (la massima Corte a livello elvetico!)
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Far nascere un Comune con finanze sane
Tramite un importante contributo di risanamento
Mantenerlo sano nel tempoTramite gli appositi strumenti di Legge
aiuto agli investimenti (art. 14 LPI)
contributo legato alla localizzazione geografica
Permettergli di condurre una politica di tipo socio-economicoTramite degli incentivi agli investimenti
3.4 UN SUPPORTO FINANZIARIO ADEGUATO
Tramite la Nuova Politica Regionale (NPR)
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Incidenza degli interessi e ammortamenti sul gettito d'imposta
48%
20%
32%
gettito d'imposta 2004 Fr. 1’049’846
interessi passivi 2005 Fr. 206’481
ammortamenti 2005 Fr. 334’399
Problemi strutturali dei Comuni non aggregati
Il 52% delle risorse fiscali serve a coprire gli oneri finanziari
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3.5 UNA CHIARA STRATEGIA
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3.6 UNA CHIARA STRATEGIA NEGLI OBIETTIVI
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EVOLUZIONE DEL NUMERO DEI COMUNI 1820-2005
3.7 STRUTTURA OPERATIVA EFFICACE
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27
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Aggregazioni approvate10 > 3 = -7
Aggregazioni votateil 30.09.2007 e il 25.11.2007
36 > 7 = -29
Aggregazioni in studio31 > 8 = -23
Aggregazioni in pre-studio33 > 7 = -26
Studi imminenti7 > 2 = -5
Nuovi Comuni dal 1995
Attualmente: 190 Comuni
Tutt’ora coinvoltiin studi di aggregazione:117 Comuni
Processi aggregativiin atto
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Abbandoni
13 Media Leventina
12 Comune Nuovo
34 Terre di Pedemonte
35 Grande Verzasca
36 Medio Malcantone
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L‘ESITO DELLE VOTAZIONI CONSULTIVE
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LE AGGREGAZIONI COMUNALI NEL CANTON TICINO
RINGRAZIO PER L’ATTENZIONE
e
Rimango a disposizione