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Servizio Clienti - Tel. 02 63797510 mail: [email protected] FONDATO NEL 1876 Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821 Roma, Via Campania 59/C - Tel. 06 688281 www.corriere.it 9 771120 498008 51 1 0 4> In Italia EURO 1,50 ANNO 140 - N. 261 MERCOLEDÌ 4 NOVEMBRE 2015 Lichtsteiner torna e segna Buffon salva la Juve in 10 Pareggio con il Borussia Le idee Decisionista? Un’accusa La vittoria del «rinvio» nella politica di oggi di Alessandro Bocci e Paolo Tomaselli a pagina 46 di Donatella Di Cesare nel supplemento in edicola «U n pasto gratis è una cosa che non esiste». È stato Milton Friedman, il fondatore della scuola dei liberisti di Chicago, a trasformare un proverbio americano in un principio portante dell’economia. E per quanto si possa dissentire da lui (o no), un dettaglio nella legge di Stabilità che ora avvia la sua navigazione in Parlamento rivela che almeno su questo punto aveva visto giusto. L’ha colto la Corte dei conti nella sua audizione di ieri in Senato. Per contenere le uscite in bilancio di appena lo 0,3% del Pil nell’insieme dei prossimi tre anni, lo Stato blocca le nuove assunzioni a un quarto della spesa sostenuta in passato per il personale che adesso se ne va. In sostanza non entreranno nella amministrazione forze fresche, laureati o diplomati di costosi master dove magari hanno imparato a usare un nuovo software di analisi dei dati o anche solo come si fa una presentazione digitale. Già oggi nei ministeri 4 addetti su 10 hanno più di 55 anni, solo 6 ogni 100 ne hanno meno di 40, ma lo squilibrio non può che accentuarsi. Chi ha più anni ha esperienza, ma per motivi comprensibili — tagliare qualche spesa mentre si riducono le tasse — lo Stato oggi si priva delle conoscenze e dell’energia di chi è nato dopo. Difficile che l’efficienza della burocrazia ne guadagni. È solo un esempio. Ma è tipico del leitmotiv che sta emergendo nel confronto sulla manovra iniziato in questi giorni fra istituzioni diverse: la magistratura contabile, la Banca d’Italia, le Regioni, i Comuni, e il Parlamento che dovrà votare la legge di bilancio. continua a pagina 27 I conti e le riforme UN CAMBIO DI RITMO ORA O MAI PIÙ Il restauro L’effetto della bellezza in una Roma disorientata Trovare un po’ di fiducia (nella fontana di Trevi) L a Fontana di Trevi è stata restituita al nitore dei marmi e a una luce miracolosa dopo 17 mesi di lavori di restauro. Lo splendore di Roma riesce a cancellare, almeno per una sera di incanto, le tenebre del crollo di Marino, lo sfregio di Mafia Capitale. a pagina 13 di Paolo Conti L’inchiesta sul furto Gli inquirenti della Santa Sede proseguono negli interrogatori alla ricerca di spie Vaticano, le altre carte rubate Documenti trafugati e non ancora utilizzati. Il Papa: avanti determinati GIANNELLI I dubbi della Banca d’Italia sulla manovra Renzi: un decreto per i bilanci delle Regioni Prima l’attacco ai governato- ri in vista dell’incontro di oggi che si annuncia tesissimo: «Guadagnano tutti più del pre- sidente del Consiglio». Poi, pe- rò, Renzi annuncia la mossa costruttiva per la settimana prossima: il governo farà un decreto per salvare i bilanci re- gionali dalla Corte dei conti. Lo ha detto davanti all’assemblea pd. Dove però tre lasciano: D’Attorre, Galli e Folino. alle pagine 2-5 Di Frischia Guerzoni, S. Rizzo, Trocino LA MINISTRA MADIA «I finti presenti vanno licenziati» D opo i vigili di Roma assenti a Capodanno e quello di Sanremo che timbrava in mu- tande, la ministra Madia è netta: «Chi dice che va a lavorare e non lo fa va licenziato». a pagina 6 di Lorenzo Salvia IL GOVERNATORE PIEMONTESE Lo strappo di Chiamparino A vevano molte cose in comune, la voglia di cambiare il Pd, il turboriformismo, la difesa di Sergio Marchionne. Adesso non si sentono più, Sergio Chiamparino e Matteo Renzi. Solo qualche laconico messaggino, ma proprio uno ogni tanto. L’amico giovane, Matteo, all’improv- viso a Sergio pare tanto cambiato. a pagina 5 di Marco Imarisio di Federico Fubini CRESCITA AL 6,5 FINO AL 2020 Moderatamente prosperi La promessa della nuova Cina L a crescita cinese rallenta rispetto agli anni d’oro: il terzo trimestre del 2015 si è concluso ufficialmente al 6,9%, anche se molti analisti sono convinti che il tasso reale sia in verità anche più basso, non sia superiore al 5, forse il 4. Ma il presidente Xi Jinping non ha dubbi e ammonisce: la Cina deve continuare a crescere «almeno del 6,5% all’anno» nei prossimi 5 anni, per centrare l’obiettivo di raddoppiare en- tro il 2020 il Prodotto interno lordo e il reddito pro capite rispetto ai valori del 2010. Un obiettivo, una promessa, ma anche la linea del tredicesimo piano quinquennale della Re- pubblica popolare e un tentati- vo di rassicurare i cinesi. (Nella foto: coppie a Shanghai) a pagina 17 di Guido Santevecchi di Fiorenza Sarzanini E sistono altre carte segrete che possono scuotere il Vati- cano: spiegano gli ultimi anni dello Ior, il forziere della Santa Sede. Documenti non ancora uti- lizzati. Nuovi interrogatori alla ri- cerca delle spie. Il Papa: avanti. da pagina 8 a pagina 11 Accattoli, Caccia, Cavalli Piccolillo, Vecchi M ons. Galantino: «Non riu- scirà il tentativo di desta- bilizzare il Papa». a pagina 11 di Massimo Franco MONSIGNOR GALANTINO «Non riusciranno a destabilizzarci» F rancesco batte e ribatte da tempo su comunità, chiac- chiere e zizzania. a pagina 26 di Gian Antonio Stella I VELENI DELLA CURIA Le lotte di Francesco tra corvi & serpenti APPROFONDIMENTI ANSA / ALESSANDRO DI MEO Le nostre vite irreali sui social media «Stanca di fingermi autentica». Una modella cancella migliaia di foto (e fa discutere) di Elena Tebano V ia da Instagram, da cui par- lava ogni giorno a oltre mezzo milione di follower, con tante scuse per la sua «artifi- ciosa perfezione creata per ot- tenere attenzione». Il penti- mento di Essena O’Neill, diciot- tenne australiana: Essena è la prima star social a denunciare il sistema che si nasconde die- tro l’imperativo della vita con- divisa online. Lascerà il sito e cancellerà oltre duemila foto. a pagina 25 con il commento di Massimo Sideri REUTERS / ALY SONG GELA SI APPELLA A FIORELLO Messina, in mare l’acqua potabile I l rattoppo del vecchio acque- dotto non regge. Una frana e Messina torna a secco. C’è un altro acquedotto, l’Alcantara, che non si riesce a collegare al- la rete e sversa acqua potabile in mare. Gela all’asciutto si ap- pella a Fiorello. a pagina 20 di Felice Cavallaro LA SENTENZA Per il giudice è Mafia Capitale C inque anni e 4 mesi di car- cere per corruzione. Ma ciò che conta, nella prima condan- na sul caso Roma, è l’aggravan- te: aver favorito, con comporta- menti illeciti, l’associazione mafiosa. Ovvero, Mafia Capita- le esiste. a pagina 13 di Giovanni Bianconi

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Page 1: 04-11-15-corriere-byneon

Servizio Clienti - Tel. 02 63797510mail: [email protected] NEL 1876

Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821Roma, Via Campania 59/C - Tel. 06 688281

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In Italia EURO 1,50 ANNO 140 - N. 261MERCOLEDÌ 4 NOVEMBRE 2015

Lichtsteiner torna e segnaBuffon salva la Juve in 10Pareggio con il Borussia

Le ideeDecisionista? Un’accusaLa vittoria del «rinvio»nella politica di oggi

di Alessandro Bocci e Paolo Tomasellia pagina 46

di Donatella Di Cesarenel supplemento in edicola

«Un pastogratis èuna cosache nonesiste». È

stato Milton Friedman, il fondatore della scuola dei liberisti di Chicago, a trasformare un proverbio americano in un principio portante dell’economia. E per quanto si possa dissentire da lui (o no), un dettaglio nella legge di Stabilità che ora avvia la sua navigazione in Parlamento rivela che almeno su questo punto aveva visto giusto. L’ha colto la Corte dei conti nella sua audizione di ieri in Senato. Per contenere le uscite in bilancio di appena lo 0,3% del Pil nell’insieme dei prossimi tre anni, lo Stato blocca le nuove assunzioni a un quarto della spesa sostenuta in passato per il personale che adesso se ne va.In sostanza non entreranno nella amministrazione forze fresche, laureati o diplomati di costosi master dove magari hanno imparato a usare un nuovo software di analisi dei dati o anche solo come si fa una presentazione digitale. Già oggi nei ministeri 4 addetti su 10 hanno più di 55 anni, solo 6 ogni 100 ne hanno meno di 40, ma lo squilibrio non può che accentuarsi. Chi ha più anni ha esperienza, ma per motivi comprensibili — tagliare qualche spesa mentre si riducono le tasse — lo Stato oggi si priva delle conoscenze e dell’energia di chi è nato dopo. Difficile che l’efficienza della burocrazia ne guadagni. È solo un esempio. Ma è tipico del leitmotiv che sta emergendo nel confronto sulla manovra iniziato in questi giorni fra istituzioni diverse: la magistratura contabile, la Banca d’Italia, le Regioni, i Comuni, e il Parlamento che dovrà votare la legge di bilancio.

continua a pagina 27

I conti e le riforme

UN CAMBIODI RITMOORA O MAI PIÙ

Il restauro L’effetto della bellezza in una Roma disorientata

Trovare un po’ di fiducia (nella fontana di Trevi)

L a Fontana di Trevi è stata restituita al nitoredei marmi e a una luce miracolosa dopo 17

mesi di lavori di restauro. Lo splendore di Roma riesce a cancellare, almeno per una sera di incanto, le tenebre del crollo di Marino, lo sfregio di Mafia Capitale. a pagina 13di Paolo Conti

L’inchiesta sul furto Gli inquirenti della Santa Sede proseguono negli interrogatori alla ricerca di spie

Vaticano, le altre carte rubateDocumenti trafugati e non ancora utilizzati. Il Papa: avanti determinati

GIANNELLI I dubbi della Banca d’Italia sulla manovraRenzi: un decreto per i bilanci delle Regioni

Prima l’attacco ai governato-ri in vista dell’incontro di oggiche si annuncia tesissimo:«Guadagnano tutti più del pre-sidente del Consiglio». Poi, pe-rò, Renzi annuncia la mossacostruttiva per la settimanaprossima: il governo farà undecreto per salvare i bilanci re-gionali dalla Corte dei conti. Loha detto davanti all’assembleapd. Dove però tre lasciano:D’Attorre, Galli e Folino.

alle pagine 2-5 Di FrischiaGuerzoni, S. Rizzo, Trocino

LA MINISTRA MADIA

«I finti presentivanno licenziati»

D opo i vigili di Roma assentia Capodanno e quello di

Sanremo che timbrava in mu-tande, la ministra Madia è netta:«Chi dice che va a lavorare e nonlo fa va licenziato». a pagina 6

di Lorenzo Salvia

IL GOVERNATORE PIEMONTESE

Lo strappo di Chiamparino

A vevano molte cose in comune, la voglia dicambiare il Pd, il turboriformismo, la difesa

di Sergio Marchionne. Adesso non si sentonopiù, Sergio Chiamparino e Matteo Renzi. Soloqualche laconico messaggino, ma proprio unoogni tanto. L’amico giovane, Matteo, all’improv-viso a Sergio pare tanto cambiato.

a pagina 5

di Marco Imarisio

di Federico Fubini

CRESCITA AL 6,5 FINO AL 2020

ModeratamenteprosperiLa promessadella nuova Cina

L a crescita cinese rallentarispetto agli anni d’oro: il

terzo trimestre del 2015 si è concluso ufficialmente al 6,9%, anche se molti analisti sono convinti che il tasso reale sia in verità anche più basso, non sia superiore al 5, forse il 4. Ma il presidente Xi Jinping non ha dubbi e ammonisce: la Cina deve continuare a crescere «almeno del 6,5% all’anno» nei prossimi 5 anni, per centrare l’obiettivo di raddoppiare en-tro il 2020 il Prodotto interno lordo e il reddito pro capite rispetto ai valori del 2010. Un obiettivo, una promessa, ma anche la linea del tredicesimo piano quinquennale della Re-pubblica popolare e un tentati-vo di rassicurare i cinesi.(Nella foto: coppie a Shanghai)

a pagina 17

di Guido Santevecchidi Fiorenza Sarzanini

E sistono altre carte segreteche possono scuotere il Vati-

cano: spiegano gli ultimi anni dello Ior, il forziere della SantaSede. Documenti non ancora uti-lizzati. Nuovi interrogatori alla ri-cerca delle spie. Il Papa: avanti.

da pagina 8 a pagina 11Accattoli, Caccia, Cavalli

Piccolillo, Vecchi

M ons. Galantino: «Non riu-scirà il tentativo di desta-

bilizzare il Papa». a pagina 11

di Massimo Franco

MONSIGNOR GALANTINO

«Non riuscirannoa destabilizzarci»

F rancesco batte e ribatte datempo su comunità, chiac-

chiere e zizzania. a pagina 26

di Gian Antonio Stella

I VELENI DELLA CURIA

Le lotte di Francesco tra corvi & serpenti

APPROFONDIMENTI

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Le nostre vite irreali sui social media«Stanca di fingermi autentica». Una modella cancella migliaia di foto (e fa discutere)

di Elena Tebano

V ia da Instagram, da cui par-lava ogni giorno a oltre

mezzo milione di follower, contante scuse per la sua «artifi-ciosa perfezione creata per ot-tenere attenzione». Il penti-mento di Essena O’Neill, diciot-tenne australiana: Essena è laprima star social a denunciareil sistema che si nasconde die-tro l’imperativo della vita con-divisa online. Lascerà il sito ecancellerà oltre duemila foto.

a pagina 25 con il commentodi Massimo Sideri

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GELA SI APPELLA A FIORELLO

Messina, in mare l’acqua potabile

I l rattoppo del vecchio acque-dotto non regge. Una frana e

Messina torna a secco. C’è unaltro acquedotto, l’Alcantara,che non si riesce a collegare al-la rete e sversa acqua potabilein mare. Gela all’asciutto si ap-pella a Fiorello. a pagina 20

di Felice Cavallaro

LA SENTENZA

Per il giudiceè Mafia Capitale

C inque anni e 4 mesi di car-cere per corruzione. Ma ciò

che conta, nella prima condan-na sul caso Roma, è l’aggravan-te: aver favorito, con comporta-menti illeciti, l’associazionemafiosa. Ovvero, Mafia Capita-le esiste. a pagina 13

di Giovanni Bianconi

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2 Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera

Primo piano La legge di Stabilità

I numeri della legge di Stabilità e i conti pubbliciImporto totale, potrebbe salire a 29,5 miliardi se la Ue permetterà di alzare il deficit dal 2,2 al 2,4%

totale valore del bonus da 80 euro che diventa uno sgravio

fondi stanziati nel triennio per il contrasto della povertà, di cui 600 milioni nel 2016

3.000 eurotetto massimo dei pagamenti in contante

il contributo dello Stato per i contratti a tempo indeterminato; scenderàa 1.600 euro nel 2017. Nel 2015 era di 8.060 euro

140% 3.200 euro

la franchigia Irap per le partite Iva

13.000 euro

il tetto sui ricavi dei lavoratori autonomi per rientrare nel regime forfettario

30.000 euro

super ammortamentoprevisto per chi investe in macchinari,impianti e altri beni strumenti della propria azienda

CdS

26,5 miliardi

10miliardi

2,9miliardi

OPZIONE DONNA

PIL

INFLAZIONE (ottobre)+0,2% su settembre e +0,3% tendenziale

DISOCCUPAZIONE (settembre)11,8%

ENTRATE TRIBUTARIE(nei primi 7 mesi 2015): 224,9 miliardi

Le donne potranno andare in pensione a 57 anni con 35 anni di contributi, ma l’assegno viene calcolato con il metodo contributivo

100 euroil canone Rai che si pagherà a rate nella bolletta elettrica

42,6%la pressionefiscale in discesa dal 43,1%

1° trim 2° trim

+0,3%* +0,3%**

2015

*(sul 4° trimestre 2014) e invariato sul 1° trimestre 2014

**(sul 1° trimestre 2015) e +0,7% (sul 2° trimestre 2014)

La Banca d’Italia sulla manovra«Tagli al debito da non mancare»Critiche dalla Corte dei conti. Il governatore del Piemonte: le mie dimissioni restano, sistema a rischio

ROMA Due giudizi importantiarrivano sulla legge di Stabilitàin discussione al Senato: per laBanca d’Italia, che vede il Pil2015 vicino all’1%, il taglio deldebito pubblico «è un impe-gno chiave e non va mancato»ed è meglio eliminare le tasse«sulla produzione, rispetto aalleggerire le imposte sulla ca-sa». Più severo il commento della Corte dei conti: «La ma-novra utilizza al massimo glispazi di flessibilità disponibili,ma riduce i margini di prote-zione dei conti pubblici e lasciasullo sfondo nodi irrisolti, co-me clausole di salvaguardia,pensioni e contratti pubblici, equestioni importanti, come undefinitivo riassetto del sistemadi finanziamento degli enti lo-cali». Intanto Pier Carlo Pado-an, ministro dell’Economia,che oggi riferisce della mano-vra in Senato, taglia corto: «InParlamento di resistenza netroverò tanta, segno che le ri-forme sono utili». L’indicazio-ne che si raccoglie nella Com-missione Ue, invece, è di unoscenario di conferma della ri-presa, «in linea con le attese» e

con le stime formulate dall’Ita-lia per Pil e deficit. Nel frattem-po il governatore del Piemonte,Sergio Chiamparino, per prote-sta contro i tagli alle Regioni hadetto che «restano le dimissio-ni» dalla presidenza della Con-ferenza delle Regioni: «Voglioavere le mani libere dal puntodi vista politico». E a Renzi hareplicato: «Non vado all’incon-tro col governo con spirito didivertimento ma di lavoro».

Ieri alle Commissioni con-giunte Bilancio di Senato e Ca-mera, Luigi Federico Signorini,vice direttore generale dellaBanca d’Italia, ha ricordato che«la ripresa si è avviata, ma vaconsolidata» perché «sono an-cora elevati i rischi provenientidall’economica globale». Par-lando della diminuzione delleimposte prevista nella Stabili-tà, Signorini ha aggiunto: «È fi-nanziata solo in parte con ridu-zioni di spesa: sono infatti pre-

viste maggiori entrate, in buo-n a p a r te d e r i va n t i d a l l avoluntary disclosure (il rientrodall’estero dei capitali in nerondr)». E sia queste entrate chequelle scaturite dal settore gio-chi hanno natura «tempora-nea». I vertici di Bankitalia

hanno insistito sul debito pub-blico: la riduzione dal 2016«non deve essere un episodioisolato, ma l’inizio di un per-corso». E per fare questo «è ne-cessario attuare in pieno le mi-sure di copertura, realizzare leprivatizzazioni e conseguire

una crescita del pil in linea conle previsioni». Secondo le sti-me più recenti di Bankitalia,l’andamento dell’onere per in-teressi passivi nel 2015-2019 sa-rebbe inferiore a quello delleNote di aggiornamento del Def,cioè produrrebbe un tesoretto:per il 2015 «la differenza rispet-to alla stima governativa è dicirca 1,5 miliardi per salire a 6,7nel 2016, arrivare a 9,4 nel 2018e infine ridursi a 7,6 nel 2019».

Criticità sono state segnalateda Raffaele Squitieri, presiden-te della Corte dei conti: tra gliesempi, la tassazione degli im-mobili che «risulta ancora sen-za una fisionomia definita».Squitieri è preoccupato «per leripercussioni negative sullaqualità dei servizi» visto chel’aggiustamento dei conti «ver-rebbe a gravare prevalente-mente» sugli enti locali.

Francesco Di Frischia© RIPRODUZIONE RISERVATA

A BerlinoIl ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, da Berlino, sostiene che le riforme sono utili perché colpiscono dove devono

Le Regioni

A lanciare l’allarme sugli effetti negativi della legge di Stabilità sui bilanci delle Regioni è Sergio Chiamparino, durante l’audizione in Commissione Bilancio al Senato, sia in veste di governatore del Piemonte che di presidente della conferenza Stato Regioni. «I tagli dal 2017 al 2019 configurano una situazione che mette a rischio la sopravvivenza del sistema Regioni», ha detto

Secondo Chiamparino «due terzi della spending review sono a carico delle regioni». Tradotto nel 2016 vuole direcirca 4 miliardi di risparmi, su un totale di 5,9 miliardi, a carico delle Regioni

Pagamenti

Palazzo Koch:contanti, necessario un tettopiù basso

ROMA «Un limite al trasferimento di contante, anche basso, va mantenuto» e la riduzione del suo uso «resta comunque in Italia un obiettivo da perseguire». È questa la posizione del vice direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, nel corso di un’audizione in Senato. «I limiti all’uso del contante - ha spiegato Signorini - non costituiscono, ovviamente, un impedimento assoluto alla realizzazione di condotte illecite, specie per il grande riciclaggio, ma introducono un elemento di difficoltà e di controllo sociale che può ostacolare forme minori di criminalità e di evasione». Secondo l’esponente di Bankitalia,« l’esistenza di una soglia scoraggia in via generaleuna circolazione troppa ampia di banconote, tale da fornire materia a transazioni illecite». Del resto, ha osservato Signorini, «l’esistenza di effetti macroeconomici della soglia sui consumi non è sorretta da chiara evidenza empirica». «Non c’è però a mia conoscenza - ha aggiunto - una base analitica o empirica sufficiente per precisarne il valore ottimale». Comunque per Bankitalia, «dal mero punto di vista delle transazioni, quanto più la soglia è bassa tanto meglio è, ma ci sono limiti pratici da considerare. Non vi sono quindi elementi per escludere a priori l’opportunità di un innalzamento del limite generale da 1.000 a 3.000 euro». «Converrà, se il Parlamento decide di andare in questa direzione, monitorare nel tempo i risultati — consiglia Signorini -. Sembra tuttavia consigliabile mantenere un regime più severo per i money transfer».

F. D. F.© RIPRODUZIONE RISERVATA

I punti

La legge di Stabilità, composta da 52 articoli e per un ammontare totale di circa 26,5 miliardi, prevede tra le cose principali l’abolizione della tassazione sulla prima casa, ad eccezione delle abitazioni signorili (categoria catastale A1), ville con giardino (A8), palazzi e castelli storici (A9). Queste ultime erano state incluse nella cancellazione ma sono poi state escluse dopo la rivolta anche all’interno del Pd

Un altro punto critico della legge di Stabilità è l’innalzamento del tetto del contante a 3 mila euro. Secondo alcuni esperti, ma anche per alcuni esponenti della minoranza Pd, la decisione favorirebbe l’evasione e la criminalità organizzata. Il premier Renzi invece difende la misura come un incentivo ai consumi

Il ministroPadoan: le riforme colpiscono nel segno. Ue verso l’ok alle stime italiane su deficit/pil

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 PRIMO PIANO 3

tarelli. Inutile aggiungere, comefa Vassallo, che certe patologiepossono tranquillamente esse-re estese, in modo maggiore ominore, a tutte le altre Regioni.

Alle società partecipate laCorte dei conti ha dedicato nel-lo scorso mese di luglio un lun-go e dettagliato rapporto, ricor-dando che recentemente le se-zioni locali hanno formulatopressoché dappertutto una se-rie impressionante di rilievi allaloro gestione. Si va dalle perdi-te, in alcuni casi rilevantissimecome nella Regione Campania,dove la gestione delle società ditrasporto pubblico si è rivelata un bagno di sangue con un bu-co di 100 milioni nel solo 2010.Per arrivare a «carenze nell’eser-cizio delle verifiche». Fino al-l’aumento dell’indebitamentoregionale finalizzato a tappare ibuchi delle società. E qui salta-no fuori casi spettacolari, comequello della ricapitalizzazionedel Casinò de la Vallée di SaintVincent costata alla Regione Valle D’Aosta una cinquantina di milioni: 390 euro per ognivaldostano. A dimostrazione del contributo formidabile chepuò arrivare dalle partecipate,la cui utilità è spesso assai di-scutibile, al rigonfiamento deibilanci regionali. Dove il grasso,a dispetto delle grida di doloreche si levano davanti a ogni ta-glietto, non manca certo.

Qualche mese fa la Confcom-mercio ha deciso di calcolarequanto ci costano le inefficien-ze nella gestione di quegli entiterritoriali partendo dal presup-posto che tutte le Regioni fun-zionassero come la Lombardia.Ne è scaturito un conto stellaredi 82,3 miliardi, dei quali oltremetà (42 miliardi) attribuibili asole quattro regioni: nell’ordi-ne, Sicilia (13,8), Lazio (11,1), Campania (10,7) e Calabria(6,4). E il bello è che fra le ineffi-cienze non sono nemmenocomprese quelle che per giuntaci fanno perdere un sacco disoldi europei. Al 31 maggio del2015, secondo il sito Opencoe-sione, avevamo speso 34,3 mi-liardi degli importi disponibiliper i programmi 2007-2013:nemmeno il 74 per cento del to-tale. E se per 23 di quei pro-grammi il livello previsto erastato oltrepassato, per altri 22non si era raggiunto nemmenoil minimo sindacale nell’impie-go delle risorse.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Renzi: i governatori guadagnano più di mePrima attacca, poi annuncia il decreto per coprire il buco. D’Attorre, Galli e Folino lasciano il Pd

ROMA Stanco di incassare criti-che alla «sua» legge di stabilitàMatteo Renzi è passato al con-trattacco e, leggendo un lungotesto scritto all’assemblea dei gruppi del Pd, ha difeso i 25 pi-lastri della manovra: «È la bottadefinitiva per rilanciare l’Ita-lia». Poi l’attacco ai governato-ri, che «guadagnano tutti piùdel presidente del Consiglio».

Il premier vedrà i presidentialle 18 e andrà giù duro sullagestione delle Regioni, perchéle Asl sono troppe e serve piùtrasparenza, perché «non c’è alcun costo standard applica-to» e ci sono troppi sprechi,«troppi dislivelli nelle spese sa-nitarie». Lo Stato, rimprovera ilpremier minacciando di ricor-rere anche lui alla demagogia,«non è la controparte delle Re-gioni». Dopo l’attacco, la svol-ta: tra una settimana il governofarà un decreto per salvare i bi-lanci regionali dopo l’interven-to della Corte dei Conti. Una mossa con cui il premier conta

di disarmare Chiamparino, chenelle casse del Piemonte ha un«buco» di sei miliardi.

Argomenti che non hannoconvinto l’ala sinistra, tantoche oggi altri tre deputati lasce-ranno il gruppo per seguire leorme di Stefano Fassina. L’exviceministro lavora a nuovigruppi parlamentari con Sel e ifuoriusciti del Pd e sabato, dalpalco del Teatro Quirino, rilan-

cerà «Futuro a sinistra». È l’em-brione di un nuovo partito, chepotrebbe candidare Fassina aRoma. Scenario che Renzi mo-stra di non temere, convintocom’è che la «cosa rossa» saràuna «sinistra di testimonian-za», incapace di governare.«Chi va a raggiungere Landini,Camusso, Vendola, Fassina fac-cia pure — ha confidato a Ve-spa —. Io non seguo la logica

del vecchio Pci, mai nemici a si-nistra». Sarà scissione? «Non èin corso nessuno smottamen-to». Su quel fianco Renzi vede«un delirio onirico», un mix di«ideologismo e velleitarismo».Ma intanto i nemici, a sinistra,cominciano a essere parecchi.Dopo Mineo, oggi uscirannoAlfredo D’Attorre, Vincenzo Fo-lino e Carlo Galli.

Alle 21, dopo una pacca sullaspalla a Orfini, una battuta sul-la Juve e un sigaro Romeo y Ju-lieta che ha portato a Bersanida Cuba, Renzi parte in quarta.Il bersaglio grosso è il M5S.Imola? «Un flop». E l’Italicum?«Sono patetici». A metà discor-so fa a pezzi la sinistra europeaed è un modo per dire che«non c’è spazio a sinistra del Pd», perché «le elezioni si vin-cono nelle periferie, non neisalotti». Le opposizioni «sonotristi», mentre il Pd è «il partitodell’allegria» e il suo leader nu-tre «cinque elementi di grandeottimismo». Le riforme, il Pil

che cresce, il Jobs act che fun-ziona, Expo «Caporetto dei gu-fi» e la fiducia ritrovata: «Sia-mo un presidio di stabilità, ilNord Est va meglio della Ger-mania». E la spending? «Sono itagli...». Apre a qualche aggiu-stamento «di dettaglio» e ri-vendica il taglio delle tasse: «Sevolete un premier che le alza,cercatene un altro».

Basta gufi è il leitmotiv diRenzi, che sfida i dissidenti:«La stabilità è di sinistra e nonè in deficit». Alla minoranza,che ha pronti dieci emenda-menti, concede solo la disponi-bilità a ragionare sulle propo-ste antievasione del Nens. Ma iltetto del contante resta a 3 milaeuro (non c’è nesso con l’eva-sione). La sua legge, insomma,è una «scommessa sulla fidu-cia» e Renzi ne difende conpuntiglio le 25 scelte chiave. E isoldi per il Sud? «Non dite chenon ci sono».

Monica Guerzoni© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’arrivoPier Luigi Bersani (a sinistra) arriva a Montecitorio per l’assemblea dei gruppi Pd di Camera e Senato sulla legge di Stabilità

La vicenda

Ieri con i gruppi parlamentari del Pd, mercoledì con le regioni. Nei due «round» il premier Matteo Renzi ha difeso la legge di Stabilita’ dagli attacchi della minoranza Pd

Qualche giorno fa lo stesso Pierluigi Bersani si mostrava preoccupato per la situazione della sanità pubblica. «Sono angosciato per i tagli previsti», ha spiegato l’ex segretario

Ora è Sergio Chiamparino a rincarare la dose: la legge di Stabilità mette «a rischio la sopravvivenza stessa del sistema Regioni», in dubbio persino «l’erogazione di farmaci salvavita». Parole che hanno irritato e non poco il presidente del Consiglio che ha convocato per oggi le regioni

La minoranza del Nazareno sta preparando gli emendamenti alla manovra che verranno illustrati in una conferenza stampa

I renziani invece non hanno gradito le valutazione dei tecnici di Camera e Senato che invitano l’esecutivo a ripensare sul taglio previsto alle regioni di 17 miliardi nel triennio 2017-2019

Per il premier sulla Sanità «ci sono più soldi del passato, più di quelli che avevano a disposizione»

Spese e sprechiIl calcolo delle inefficienze delle Regioni

C.d.S.Fonte: Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Istat

LombardiaVenetoEmilia Rom.Friuli-V.G.PiemonteToscanaMarcheAbruzzoPugliaUmbriaLiguriaCampaniaLazioBasilicataSardegnaMoliseSiciliaCalabriaTrentino A.A.Valle d’AostaITALIA

2.6512.7362.9823.5363.1133.1433.0473.3282.7713.4563.4783.0203.4413.6264.1624.2383.7904.1825.9917.9133.216

0655656970

1.0411.1481.3851.5331.5391.5531.6331.8542.0172.1712.1802.6572.7623.2403.6695.4001.386

0,03,22,81,24,54,22,12,06,21,42,6

10,711,1

1,33,60,8

13,86,43,80,7

82,3

spesa pro capiteper consumi

finali

eccessospesa

pro capite

eccessospesa regionale

in miliardi

Il dossier

La spesa sanitaria gestita dalle regioni italiane ha registrato nei primi dieci anni di questo secolo una crescita forsennata, in rapporto al crollo della ricchezza nazionale

Il Fondo monetario internazionale stima per il prodotto interno lordo pro capite reale un calo del 6,1% tra il 2000 e il 2016, con un divario di 25 punti rispetto alla dinamica dei costi della sanità pubblica

Il dossier

di Sergio Rizzo

I trasporti campanie il Casinò de la ValléeTutti gli sprechi Regione per Regione Fra Matteo Renzi e Sergio

Chiamparino non sappiamo chiriderà di più. Una cosa però ècerta: il divertimento sarà assi-curato. Le Regioni lamentano diessere da anni sotto pressione,così da rischiare, denuncia il di-missionario presidente della lo-ro Conferenza, la stessa soprav-vivenza. I tagli, affermano, sonoinsostenibili al punto che incerti casi non sarebbe possibilegarantire servizi sanitari essen-ziali. Roba da far venire i brividi.La verità è che dal 2010, anno incui la spesa per la sanità avevatoccato il tetto di 117,2 miliardi,nel 2016 lo stanziamento pub-blico si fermerà a quota 111. Me-no 5,3%: calo che però in termi-ni reali, tenendo conto dell’in-flazione, arriva all’11,6%.

Raccontato così, i brividi ven-gono eccome. Ma la prospettivacambia decisamente se allar-ghiamo l’orizzonte temporaledel confronto. Nel 2000 la spesasi attestò a 71,2 miliardi: il che significa che nel 2016 il costo re-ale per il mantenimento del si-stema sanitario risulterà del18,8 per cento superiore a quel-lo di una quindicina d’anni pri-ma. Quando l’età media dellapopolazione era di sicuro infe-riore, ma probabilmente non loera la qualità del servizio, che del resto disponeva di un nu-mero di posti letto ben maggio-re. Il fatto è che la spesa sanita-ria gestita dalle regioni ha regi-strato nei primi dieci anni diquesto secolo una crescita for-sennata, non soltanto al con-fronto di un’inflazione inferioredi quasi 19 punti, ma soprattut-to del crollo della ricchezza na-zionale. Il Fondo monetario sti-ma per il prodotto interno lordopro capite reale un calo del 6,1%fra il 2000 e il 2016, con un gapdi quindi ben 25 punti rispettoalla dinamica dei costi della sa-nità. Sappiamo che le statisti-che internazionali non conside-rano il dato italiano fuori linearispetto alla media dell’Unioneeuropea. Ma questi numeri nonfanno sospettare se non altrosprechi e inefficienze, e non so-no forse sufficienti per una ri-

flessione seria, soprattutto con-siderando come in Italia esista-no venti sanità con differenzeabissali?

Per non parlare poi di altrevoci della spesa regionale. Tor-nato alla sua prima vita di pro-fessore universitario a Bologna,l’ex deputato del Pd SalvatoreVassallo si è messo a lavorare aun libro bianco sulla governan-ce delle regioni. Lo ha fatto par-tendo da uno degli enti territo-

riali considerati in assoluto piùefficienti, l’Emilia Romagna. Enonostante questo il lavoro delsuo staff ha fatto emergere unaserie di «patologie burocrati-che». Per esempio la gestionedella dotazione informatica, delle sedi (in alcune realtà nu-merosissime e costosissime) edelle società partecipate: sullequali aveva acceso invano un ri-flettore anche l’ex commissarioalla spending review Carlo Cot-

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4 Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 5

Primo piano La legge di Stabilità

IL PERSONAGGIO IL PRESIDENTE DEL PIEMONTE

Il distacco tra Chiamparino e il leader:con Matteo non riesco più a parlare

Peccato, erano così unabella coppia. Avevanomolte cose in comune,la voglia di cambiare ilPd, il turbo riformismo,

la difesa di Sergio Marchionne, una buona dose di cinismo, la so-litudine politica. Adesso non si sentono più. Solo qualche laconi-co messaggino, ma proprio uno ogni tanto.

E insomma, hai voglia a farefinta di niente, ma poi certe cose si vengono a sapere. Le dimissio-ni di Sergio Chiamparino dalla presidenza della Conferenza Sta-to-Regioni, ad esempio. Sono state motivate con una questione di coerenza, il bilancio del Pie-monte è una voragine causata dall’interpretazione sbagliata di una ambigua legge nazionale, meglio andarsene per non evita-re illazioni e malignità su un eventuale conflitto di interessi. Certo, c’è anche quello, ci man-cherebbe. Ma non è un mistero che l’altra ragione di un addio ir-revocabile, maturato dopo inutili attese davanti al display del tele-fonino, è l’assenza di collabora-zione e interlocuzione dell’amico giovane, Matteo Renzi, che sem-bra tanto cambiato dai vecchitempi.

Quel ruolo ha senso solo se sifa parte di una squadra, di un si-stema, ha fatto sapere dietro le quinte l’attuale presidente del Piemonte, ma se Matteo non ascolta nessuno e la squadra non esiste, se non si sa mai con chi parlare, meglio che lo facciaqualcun altro, così almeno io tor-no libero di dire quel che penso. Non sembrano toni propedeutici a una semplice pausa di riflessio-ne nell’ambito di una storia anco-ra breve ma piuttosto intensa.

Nel 2011 il più maturo era il sin-daco più amato d’Italia quando diede scandalo entrando alla ex stazione Leopolda, la casa delgiovane collega toscano che non era ancora nessuno ma voleva es-sere tutto. Quel giorno insieme ad altri amministratori locali gio-carono a «Se io fossi presidente del Consiglio» e si fecero beffe dei «dinosauri del Pd». Parlava-no molto, si davano una mano.Nel 2013 il giovane corse alle pri-marie per scegliere il candidato premier del centrosinistra e l’al-tro, il piemontese, fece sapereanche ai sassi che avrebbe votato per lui. Quando il Pd riuscì a non vincere quelle elezioni e subì una

specie di implosione, il giovane propose l’amico maturo al Quiri-nale, prima che Giorgio Napolita-no succedesse a se stesso. E poi all’improvviso gli astri si allinea-rono.

La celebrazione ufficiale av-venne il 12 aprile del 2014. Quel giorno l’austero Pala Olimpico sembrava la succursale della Leo-polda, con video che mischiava-no Maradona, Forrest Gump e Fantozzi, proprio come nelle sca-pigliate kermesse fiorentine. For-se l’avevano fatto di proposito,per far sentire a casa propria il giovane ospite, che nel frattempoera davvero diventato presidente del Consiglio e aveva scelto Tori-no come sua unica uscita promo-zionale per le imminenti elezioni regionali, alle quali si era candi-dato il vecchio amico, che dal pal-co ricordò come fosse uno deipochi a potersi dire renziano del-la prima ora, rivelando di essersi iscritto nuovamente al Pd, dopo un polemico mancato rinnovodella tessera che durava da qual-che anno. A rimarcare le radici profonde del loro legame, una vecchia foto leopoldiana di Mat-teo&Sergio divenne simbolo del-la campagna elettorale e di un so-dalizio che sembrava reggere alle

Chiamparino era da un po’ che sbuffava, gentile eufemismo. Da quando è arrivato alla guida di una Regione, istituzione che il suo amico giovane non ama trop-po, qualcosa è cambiato. Contattisempre più rarefatti, silenzi elo-quenti, risposte sarcastiche a ri-lievi fatti da presidente di una struttura che già nel nome con-tiene l’idea del confronto tra am-ministrazione centrale e locale.

«Non vado all’incontro di oggicon il governo per spirito di di-vertimento ma per lavoro» ha

detto Chiamparino, a rimarcare una certa freddezza con «l’amico Matteo», le virgolette ormai sonod’obbligo. O qualcuno ci dimo-stra che i nostri dati sono fasulli, è il ragionamento fatto con i col-leghi, e allora ne prendiamo atto, oppure purtroppo sono veri, cosache a Roma sanno bene. Allora dovrebbe cominciare una tratta-

tiva: voi ci date la metà di quel chechiediamo, cerchiamo un punto d’incontro e mettiamoci d’accor-do. Invece niente. Sembra quasiche il confronto e il dissenso civi-le siano una specie di bestemmia in chiesa, ripete spesso il gover-natore. A chi gli fa notare che la scarsa propensione all’ascolto e i conseguenti silenzi di Renzi sonoun problema di tanti, rispondeche lui a fare il passacarte non ci sta, quindi avanti un altro. C’era-vamo tanto parlati.

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La parola

STATO-REGIONI

La Conferenza Stato- Regioni, istituita nell’83 e regolamentata nel ’97, è un organo collegiale per la collaborazione istituzionale tra Stato e autonomie locali. Dà consulenza a governo e Parlamento quando legiferano sulle Regioni e può nominare i responsabili di enti e organi che prestano servizi alle funzioni concorrenti tra governo e Regioni.

Chi è

Sergio Chiamparino, 67 anni, Pd, sindaco di Torino dal 2001 al 2011

Fino al termine del mandato di sindaco è stato presidente nazionale dell’Anci e coordinatore dei sindaci delle Città metropolitane

Il 26 maggio 2014 è stato eletto presidente del Piemonte con il 47%

di Alessandro Trocino

E Caldoropromuovela manovra

Il caso

S ergio Chiamparinoattacca, Stefano Caldoro lo difende.

Paradossi della politica: il presidente pd del Piemonte e della Conferenza Stato-Regioni si scaglia contro il presidente del Consiglio per i tagli alle Regioni, e l’ex presidente della Campania, esponente di Forza Italia, si schiera al fianco di Matteo Renzi. Spiega Caldoro: «Le Regioni sbagliano, è un arroccamento politico, una battaglia di retroguardia». Per Chiamparino, sono a rischio anche i farmaci salvavita: «Ma come si fa a dire così — contesta Caldoro —. Questa è la prima manovra che per la prima volta dà un miliardo in più. Abbiamo accettato i tagli veri di Tremonti e di Monti e ora attacchiamo Renzi?». Per l’ex governatore campano, il piano di risparmi è credibile: «La Campania ha ridotto di quasi un miliardo la spesa sanitaria in sei anni, aumentando la qualità delle prestazioni. Se considera che la Campania ha una percentuale del 9-10 per cento del fondo nazionale, è chiaro che i 10 miliardi di risparmio nazionale in 5 anni sono un obiettivo plausibile».

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Nel 2011 Il sindaco di Torino Sergio Chiamparino ospite di Matteo Renzi, sindaco di Firenze, sul palco del «Big Bang», la seconda edizione della Leopolda

«Lo spirito di lavoro»Il governatore: dal governo non vado con spirito di divertimentoma di lavoro

scosse del tempo e del potere.Gli addolorati piemontesi ren-

ziani danno la colpa ai cromoso-mi. Quello maturo aveva un non-no soprannominato Barba Lenin,due genitori operai e iscritti alPci, e a un certo punto stava più a sinistra di loro. Quello giovane: ex democristiano figlio di im-prenditore democristiano, e fa-ceva le foto anche con Ciriaco De Mita. Possibile invece che sia una questione di carattere, entrambisono di attitudine ferrigna, poco malleabile, parecchio orgogliosa.

di Marco Imarisio

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6 Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera

Primo piano Conti pubblici

«Statali, licenziare chi falsifica le presenze»Il piano del ministro Madia per la riforma del pubblico impiego. Le misure: tempi più brevi per accertare i comportamenti fraudolenti, più chiarezza sulle responsabilità dei capi ufficio

ROMA «Un dipendente pubbli-co che dice di andare a lavoraree poi non ci va, deve essere li-cenziato». Sembra una frasescontata, persino banale, quel-la pronunciata ieri dal ministrodella Pubblica amministrazio-ne Marianna Madia. Ma non loè. Perché «non è vero che tutti idipendenti della Pubblica am-ministrazione sono fannullo-ni», come ricorda la stessa Ma-dia. Ma dai vigili urbani di Ro-ma assenti in massa la notte diCapodanno al loro collega diSanremo, ripreso mentre tim-brava in ciabatte e mutande perottimizzare i tempi, gli esempipoco edificanti fioccano ungiorno sì e l’altro pure. E invece

i licenziamenti sono una raritàassoluta. Gli ultimi dati dispo-nibili dicono che nel 2013 i pro-cedimenti disciplinari avviatinegli uffici pubblici sono statipoco meno di 7 mila. E i licen-ziamenti 220. Su un totale di 3milioni e passa di dipendentipubblici siamo allo 0,007%. Oabbiamo la burocrazia miglio-re del mondo oppure i continon tornano. Ed è per questoche il governo Renzi si prepararendere se non più severe al-meno più semplici e veloci le regole che possono portare allicenziamento.

Già oggi la legge prevede larisoluzione del contratto permotivi disciplinari. Le cause

possibili sono sette, dopo l’ulti-ma riforma del 2009. E la primaè proprio la «falsa attestazionedelle presenza in servizio».«C’è già tutto, basta applicare lalegge e avere la giusta volontàpolitica», dice Brunetta, autoredi quella riforma portata a casaal tempo della campagna suitornelli e sul tabelle messe suinterne con il tasso di assenze

ufficio per ufficio. La legge c’è.Ma secondo il governo Renziqualcosa non va nella macchi-na che la dovrebbe applicare.Ed è su questo punto che il mi-nistro Madia vuole correggereil tiro. Su tre punti. Il primo è ladurata massima del procedi-mento disciplinare. Oggi,quando può portare al licenzia-mento, può arrivare al massi-mo a 160 giorni. Dovrebberoscendere a 120. Il secondo cor-rettivo è sulle conseguenze perchi sfora i tempi. Già oggi èprevista una durata massimaper ogni passaggio della proce-dura: 40 giorni per la contesta-zione, altri 20 per la convoca-zione. Il punto è che se queste

scadenze vengono sforate nonsuccede nulla. E quindi rara-mente vengono rispettate. Sa-rebbe introdotta, invece, unasanzione per il responsabiledel procedimento che non rie-sce a tenere la pratica nei tem-pi. L’ultimo correttivo è più tec-nico ma forse più importante.Oggi i dirigenti sono prudentiquando devono far partire ilprocedimento, addirittura pru-dentissimi se possono arrivareal licenziamento. E questo per-ché se il dipendente allontana-to impugna il provvedimentoin tribunale e vince la causa, èproprio lui, il dirigente, ad es-sere responsabile di danno era-riale. Deve pagare di tasca sua,

insomma. E la tentazione di la-sciar perdere rischia di avere lameglio su tutto il resto. Perquesto è possibile che il diri-gente venga sollevato per leggedalla responsabilità personale.Lasciando naturalmente che,in caso di licenziamento annul-lato in tribunale, a pagare idanni sia solo lo Stato.

I correttivi dovrebbero trova-re posto nel decreto che il go-verno emanerà nelle prossimesettimane per dare attuazionealla riforma della Pubblica am-ministrazione, approvata que-st’estate.

Lorenzo Salvialorenzosalvia

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il sindacalista

«I furbetti?Il governo cercasolo lo scontro»ROMA «Ci risiamo, il governo cerca solo lo scon-tro ideologico. Vuole dire al Paese “io penso allepersone che hanno bisogno mentre voi stataliavete il posto fisso e non rompete le scatole”».Giovanni Faverin, segretario generale della Cislfunzione pubblica, di solito non usa queste pa-role. Ma stavolta sembra aver perso la pazienza.

Il posto fisso è un dato di fatto, però.«Ma che c’entra? La responsabile della più

grande azienda pubblica italiana, fatta di 11.400amministrazioni, dovrebbe parlare di organizza-zione, di innovazione. Non di licenziamenti».

Resta il fatto che i procedimenti disciplinarisono pochini. E i licenziamenti una rarità.

«È un problema di volontà della politica, pri-ma di tutto. E di responsabilitàdei dirigenti, che oggi ci pensa-no due volte prima di avviareun procedimento perché ri-schiano di dover pagare di tascaloro se il tribunale dà ragione aldipendente licenziato ».

È uno dei punti che il gover-no potrebbe cambiare.

«Lo spero. Anche perché daquesto giovane governo ci

aspettavamo tanto e invece siamo qui a sentire lesolite grida manzoniane».

Non è che vi lamentate solo perché, per ilrinnovo del contratto, il governo ha messo po-chi soldi, appena 300 milioni?

«È un altro modo per cercare lo scontro. Ma ilpunto non è quanto, il punto è come dai qui sol-di. Bisogna fissare degli standard di produttivitàe di qualità del servizio. Chi sta sopra ha un in-centivo chi sta sotto no. Per fare la 500 Mar-chionne mica ha fatto una legge».

E cosa c’entra Marchionne?«C’entra c’entra. Essere tutti obbligati a lavora-

re su obiettivi di risultato è l’unico modo per rag-giungere l’efficienza. Anche nel settore pubbli-co. E invece qui siamo a parlare di licenziamenti,di soldi che non ci sono. Sa che le dico? I tagli li-neari li faceva meglio Tremonti».

L. Sal.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Giovanni Faverin

220i licenziamenti nel 2013 conseguenti all’avvio di provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti pubblici

58i dipendenti del settore pubblico ogni mille abitanti in Italia. In tutto i dipendenti del pubblico impiego sono oltre tre milioni

1,4milale sospensioni dal servizio nella Pubblica amministrazio-ne nel 2013. Di cui 600 nelle scuole e 300 in Asl e ospedali

RiformaLa riforma della Pubblica amministrazione prevede che vengano accelerati e resi certi i tempi di espletamento dell’azione disciplinare

DurataOggi la durata massima di unprocedimento disciplinare che può portare al licenziamento è di 160 giorni. Scenderanno a 120

TappeSaranno previste sanzioni per il dirigente che non rispetta i tempi fissati per le singole tappe del procedimento Oggi non ci sono

DirigentiIl dirigente non sarà responsabile sul piano personale se il licenziamento verrà annullato dal tribunale in un secondo momento

MotiviGià oggi la legge prevede la possibilità di licenziare il dipendente pubblico. I motivi possibili per il taglio sono sette. L’ultima riformaè del 2009

CauseTra le cause di possibile licenziamento c’è anche la falsa attestazione della presenza in servizio. Cioè chi timbra e poi non è in ufficio

ControlliNel 2013 i procedimenti disciplinari avviati per i dipendenti pubblici italiani sono stati 6.935. Di questi 1.366 sono stati archiviati

LicenziatiSempre nel 2013 i dipendenti pubblici licenziati per motivi disciplinari sono stati 220. Di questi 81 nella scuola

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I contenziosiNel 2013 circa 7 mila provvedimenti disciplinari, con 220 licenziamenti

Il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 7

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8 Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera

Primo piano L’inchiesta

di Gian Guido Vecchi

«Atti premeditatiDiffonderequei fascicolinon aiuta il Papa»

Il vescovo Semeraro

CITTÀ DEL VATICANO «Mi ha fatto sorridere ciò che diceva giorni fa il cardinale Montenegro: quando la carovana passa, i cani abbaiano». Il vescovo Marcello Semeraro conosce Bergoglio dal 2001: affiancò come segretario il cardinale argentino, allora relatore al Sinodo. Francesco lo ha nominato segretario del «C9», il consiglio dei nove cardinali. All’ultimo Sinodo lo ha chiamato nella commissione che ha scritto la relazione finale. Semeraro si mostra tranquillo: «Il fatto è molto grave, ma non potrà ostacolare il percorso che il Santo Padre ha avviato».Crede che la fuga di documenti miri a ostacolare la riforma?«Temo proprio di sì. Ma era nelle previsioni: chiunque opera per il bene trova ostacoli, figuriamoci il Papa. Ogni cambiamento crea resistenze».Nuovo Vatileaks o epilogo del primo?«Faccio fatica a capire le finalità di tutto questo, a meno che non sia semplicemente questione di soldi. Le circostanze sembrano diverse, le carte pubblicate arriverebbero dai documenti a disposizione della Cosea, la Commissione per lo studio dei problemi economici e amministrativi. D’altra parte le persone accusate c’erano prima che arrivasse Francesco, sarebbe spiacevole se fosse un vecchio stile che continua... Comune è il comportamento: il tradimento della parola data. Possono dire ciò che vogliono, ma

tradire la fiducia è sempre grave, tanto più quando si tratta del Papa. E diffondere documenti riservati non lo aiuta di certo».C’è pure una registrazione clandestina delle parole di Francesco...«Questo significa premeditare. Non è la debolezza di chi cade in tentazione. Fa immaginare che la cosa fosse progettata, uno registra per poi utilizzare... Se fosse vero, è una scorrettezza gravissima. Pensi che, quando vado a parlare al Santo Padre, io stacco il cellulare e lo lascio fuori dalla stanza! Cosa vuole che dica, se qualcuno trama nel buio resta nel buio».Com’è accaduto che il Papa abbia nominato queste due persone?«Se io, vescovo, vado in una nuova diocesi, non inizio a governare da zero. È naturale che cominci a lavorare con le persone che ci sono. Non si può rimproverare al Papa di aver avuto fiducia nei collaboratori che ha trovato. Per quella commissione ha indicato tra gli altri il segretario della Prefettura degli affari economici, certo. Ma non lo aveva messo lui in quell’ufficio. E il monsignore si è portato dietro la sua collaboratrice. All’inizio la continuità è necessaria: gli esterni non conoscono la realtà interna. Poi, nel corso tempo, il Papa sceglie le persone».Parlava di premeditazione...«Sembra una cosa architettata da tempo: Cosea si è sciolta all’inizio dell’anno scorso. Perché riprendere ora quelle analisi? Un secondo fine c’è di sicuro».Ma lei che clima vede, in Curia?«I lavori del C9 proseguono con serenità. A dicembre avremo una nuova riunione, la riforma va avanti. Vedo la fedeltà e il servizio di tante persone. Non è giusto creare un polverone e gettare discredito sui collaboratori del Papa. Le cose squallide devono ricadere su chi le compie: l’occhio cattivo vede cose cattive, il cuore buono apre alla speranza».

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«Andiamo avanti con serenità»Le rassicurazioni di FrancescoProseguono gli interrogatori. Inquirenti vaticani alla ricerca di nuove spie

CITTÀ DEL VATICANO «Ho appenavisto il Papa. Sue parole testua-li: andiamo avanti con serenitàe determinazione». Il messag-gio via Twitter dell’arcivescovoAngelo Becciu arriva in serata,il Sostituto della Segreteria diStato vaticana conferma: «Ilmessaggio è mio». Giusto perchiarire la situazione, con buo-na pace di chi fa filtrare cheFrancesco sarebbe «amareg-giato» o addirittura «sconfor-tato» per la nuova fuga di docu-menti riservati.

Certo non è contento. Ma ilpontefice, ovvio, sapeva findall’inizio dell’indagine, ha da-to la sua «approvazione» allemisure della magistratura vati-cana ed è ben deciso ad andareavanti. Al mattino, nella messaper i vescovi e cardinali mortidurante l’anno, ha citato SanPaolo («rivolgere il pensiero al-le cose di lassù, non a quelledella terra») e parlato del signi-ficato del servizio, «chi non vi-ve per servire non serve per vi-vere», commentando il raccon-to biblico dei «serpenti veleno-si che nel deserto attaccavano ilpopolo in cammino»: come ilserpente di bronzo innalzatoda Mosé salvava gli israeliti cheerano stati morsi e lo guardava-no, ha spiegato, così Gesù siparagona al «serpente innalza-to» e la sua Croce vince la mor-te e «trasforma il male in be-ne». Domenica aveva parlato di«quelli che vanno in giro a se-minare zizzania: credete sianofelici? No, non possono».

Dopo gli interrogatori inizia-ti sabato e gli arresti, resta incella monsignor Lucio AngelVallejo Balda mentre FrancescaImmacolata Chaouqui — ri-messa in libertà per il venir me-no delle «esigenze cautelari» e

la sua «collaborazione» — èstata di nuovo interrogata ieripomeriggio. Lei si difende:«Non sono un corvo, non hotradito il Papa, non ho mai datoun foglio a nessuno».

Nuove «persone informatedei fatti» vengono sentite, pre-sto le indagini coinvolgerannoaltri. Ma intanto ciò che dà fa-

stidio al Papa e ai suoi collabo-ratori è l’effetto dei «corvi»: ilvoler far passare l’idea che nul-la sia cambiato, rispetto a treanni fa.

Così il vescovo Nunzio Ga-lantino, segretario generaledella Cei, parlando a Tv2000 hascandito: «È un attacco allaChiesa, a qualcuno fa paura il

processo di rinnovamento cheFrancesco sta portando avanti:una Chiesa che comincia a es-sere inattaccabile su alcunipunti e credibile agli occhi an-che dei non credenti. Tuttoquesto sta facendo perdere la ragione ad alcuni».

G. G. V.© RIPRODUZIONE RISERVATA

La parola

CORVO

Il termine «corvo» è stato ripreso dalla «stagione dei veleni» a Palermo che aveva nel mirino Giovanni Falcone. Durante il primo scandalo Vatileaks con questo nome fu indicato l’aiutante del Papa Paolo Gabriele, poi arrestato

La scheda

Ieri in Vaticano è stata una nuova giornata di interrogatori dopo gli arresti del segretario della Prefettura per gli Affari economici, Lucio Vallejo Balda, e dell’ex consulente vaticana, Francesca Chaouqui, poi rimessa in libertà

Anche nel 2012 era scoppiato un caso di fuga di notizie, ribattezzato «Vatileaks». Il 25 maggio Paolo Gabriele, aiutantedi camera di Benedetto XVI era stato arrestato per aver sottratto documenti riservati dall’apparta-mento papale, finiti poi su libri e giornali

Gabriele, condannato a 1 anno e 6 mesiè stato poi graziato da Benedetto XVI

In Vaticano Fedeli e turisti ieri sera in piazza San Pietro, in Vaticano. Papa Francesco ha celebrato una messa in suffragio dei prelati che sono deceduti durante l’anno davanti a cardinali, vescovi e tanti esponenti della Curia (Afp Photo)

Tradire la fiducia è grave, tanto più se è quella del Pontefice

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 9

Primo piano L’inchiesta

L’INDAGINE NELLA SANTA SEDE

Altri documenti rubati e non svelatiNel computer del prelato anche lo Ior

Il colloquio «Cambiano i pontefici ma il sistema di potere resta»Gotti Tedeschi: «Perché le rivelazioni riguardano i soldi? Così resiste il vecchio apparato»

ROMA «Fuochi artificiali. Voigiornalisti guardate quelli. Maè inutile guardare verso le luci.Bisogna guardare giù». A scru-tare sotto i giochi pirotecnicidello scandalo Vatileaks Atto II,è Ettore Gotti Tedeschi. E lag-giù intravede un «sistema». Lochiama proprio così: «Un siste-ma di potere che mi sembracontinui ad operare a prescin-dere da chi sia il Pontefice».

Dal 2009 a capo dello Ior,Istituto per le Opere religiose,Gotti Tedeschi nel 2011 applicòla legge antiriciclaggio allabanca vaticana voluta da PapaRatzinger, ma venne defene-strato. Ora che i corvi tornano asvolazzare, paventa: «È un at-

tacco al Santo Padre. Un’ag-gressione per far perdere cre-dibilità a lui e alla Chiesa perimpedirgli di fare le riforme.Ma soprattutto contro la suaautorità ed il suo modello digovernance che impedisce aquesto “sistema” di operare asuo piacimento».

«Perché le rivelazioni non ri-guardano il sinodo o aspettidottrinari, ma sono relative so-lo a vicende finanziarie? —chiede —. Questo dovrebbe farpensare. Si parla solo di soldi edi ruoli di potere finanziario».

Ma alla luce di queste nuoverivelazioni, torna il dubbio chelo stesso Jorge Mario Bergogliosi pose: il Papa ha bisogno di

una banca? Gotti Tedeschi pesale parole: «Sì, se serve al Papa.La mia impressione è che ilmalessere che la Chiesa e il Pa-pa stanno soffrendo sia dovutoa problemi non risolti che sievidenziarono nel 2012». Cioèsubito dopo la sua «cacciata»,quando venne smantellata lariforma dello Ior varata l’annoprecedente. Una riforma che,secondo Gotti Tedeschi, «por-tava la Santa Sede ai più alti li-velli di trasparenza bancaria in-ternazionale. Era stata fatta suordine di papa Benedetto XVI,che intervenne con un motuproprio». Ma di quella leggeantiriciclaggio, di quei regola-menti e di quelle procedure,

ora non è rimasto più nulla.Tutto per proteggere conti e in-vestitori segreti? «I conti sonoirrilevanti. Occorre un’appro-fondita indagine su ciò che èaccaduto negli ultimi due anniMa a compierla non devono es-sere semplici sacerdoti, uomi-ni santi, ma esperti di grandecompetenza che rispondanosolo al Papa. Sarà lui a direchi».

Ma cosa succede? Per GottiTedeschi, «basta ascoltare il di-scorso di Francesco alla Curia».È un discorso rimasto famosoquello dei «15 vizi a partire dalpotere, dal narcisismo e dallasete di denaro», che il Papa ri-volse ai cardinali e ai vescovi

della Curia nel Natale 2014. In ultima analisi per Gotti

Tedeschi il faro acceso sui malidel Vaticano non ha un effettopositivo. «Genera disorienta-mento. Il mondo cattolico si stadomandando, non tanto chi siè comportato slealmente,quanto perché lo abbia fatto. Equali siano le ragioni di questomalessere “economico finan-ziario” che non si riesce a sradi-care e che danneggia, nell’opi-nione pubblica, soprattutto laChiesa. Chi trae vantaggio daquesti scandali?». Una cosa ècerta: «Il Papa deve agire subitoe con determinazione».

Virginia Piccolillo© RIPRODUZIONE RISERVATA

BanchiereEttore Gotti Tedeschi, 70 anni, banchiere ed economista. Dal 2009 al 2012 è stato presidente della banca vaticana Ior (Istituto per le opere di religione)

La vicenda

Sei mesi fa qualcuno ha violato il computer di Libero Milone, 67 anni, Revisore generale della Santa Sede. Sarebbero stati trafugati testi sulle revisioni contabili e sulla riorganizzazio-ne dei dicasteri

I documenti sarebbero in parte finiti nei due libri sul Vaticano in uscita domani. Ma altri potrebbero aver preso altre strade e portare a nuovi sviluppi nell’inchiesta sulla fuga di notizie

La gendarmeria vaticana sta analizzandoil computer eil cellulare di Monsignor Lucio Angel Vallejo Balda (uno dei presunti «corvi») per ricostruire la sua rete di contatti

Una delle ipotesi è che alcuni dei documenti trafugati riguardino i titolari segreti di alcuni conti dello Ior e i movimenti di denaro effettuati anche per sfuggire ai controlli

ROMA Ci sono documenti riser-vati trafugati e non ancora uti-lizzati. Carte segrete che rac-contano quanto accaduto negliultimi anni allo Ior, l’Istituto fi-nanziario di fatto forziere dellaSanta Sede. Documenti che inparte sono finiti nei due librisul Vaticano in uscita domani ein parte hanno preso stradeche gli uomini della gendarme-ria hanno cominciato a esplo-rare e che potrebbero portare anuovi e clamorosi sviluppi. Perquesto le verifiche avviate dagliinvestigatori si concentranoadesso sulle persone che po-trebbero aver aiutato monsi-gnor Lucio Angel Vallejo Baldae Francesca Chaouqui a indivi-duare e copiare gli atti veicolatiall’esterno. Persone esperte dicomputer, addirittura in gradodi svolgere attività di hackerag-gio, con cui i due indagati ave-vano rapporti. La gendarmeriavaticana li tiene sotto controlloda tempo. Ulteriori riscontri sa-

rebbero arrivati analizzando ilcomputer e il cellulare di mon-signor Vallejo Balda. L’analisi dei contatti dell’alto prelatoconsente di ricostruire la retedei suoi rapporti degli ultimimesi. I dati custoditi su pc ecellulare servono infatti a forni-re riscontri a quanto è stato ac-quisito grazie alle intercetta-zioni e alle verifiche svolte apartire dal maggio scorso. Te-nendo conto che già qualchesettimana fa monsignor VallejoBalda avrebbe avuto il sospettodi essere sotto inchiesta eavrebbe effettuato mosse chelo hanno definitivamente tra-dito. Anche Chaouqui, dopoessere stata convocata in Vati-cano, avrebbe avuto la nettapercezione di essere stata inca-strata e per questo avrebbe de-ciso di collaborare. Lei giura diessere una vittima, di non averfatto nulla. Le indiscrezioni as-

sicurano che l’interesse di chiindaga si concentra pure sulruolo avuto da suo marito,esperto informatico che ha la-vorato a lungo per il sistema diultimo livello della Santa Sede.

La strategia prevede che inuovi potenziali protagonistivengano convocati come per-sone informate dei fatti, in mo-do da poter contare sulla lorodisponibilità a collaborare. Al-cuni avrebbero infatti incarichi

in Vaticano e al rischio di subi-re conseguenze giudiziarie siaggiunge quello di essere al-lontanati dagli uffici dove lavo-rano tuttora. Il copione è similea quello di tre anni e mezzo fa,quando si scoprì che le «spie»erano più d’una, ma l’unico apagare — almeno ufficialmen-te — è stato il segretario di pa-pa Benedetto XVI, Paolo Ga-briele. Adesso la partita appareaddirittura più grande perché

colpisce direttamente l’opera di rinnovamento portata avantidal pontefice, ma soprattuttoperché ha come obiettivo prin-cipale il settore economico e fi-nanziario della Santa Sede.

Lo Ior rimane lo snodo cru-ciale di questa nuova indaginesui «corvi» del Vaticano per-ché, nonostante gli impegniper una collaborazione realecon la magistratura italiana, molte reticenze hanno segnato

il rapporto con i pubblici mini-steri titolari di inchieste che hanno riguardato conti apertipresso l’Istituto o comunquedepositi collegati in altri istitu-iti di credito, prima fra tuttiDeutsche Bank. E questo avva-lora il sospetto che la nuova fu-ga di notizie possa in realtà ri-guardare anche l’identità dei ti-tolari, le movimentazioni degliultimi anni effettuate ancheper sfuggire ai controlli. E dun-que diventare arma di ricattovisto che si tratta di documentirimasti riservati.

L’esistenza di questi conti,almeno un centinaio nellamaggior parte cifrati proprioper nascondere il nome di chi liha aperti e gestiti, era stataconfermata dai nuovi verticidello Ior pur con la precisazio-ne che sarebbero stati chiusientro breve. I titolari sono in-fatti «laici» ma lo statuto delloIor vieta che si possano avereclienti non religiosi e, propriosulla base della trasparenza cheavrebbe dovuto caratterizzare ilnuovo corso, era stato annun-ciato un provvedimento diblocco. Non è andata così. Sva-riati depositi, anche quelli uti-lizzati per il transito di proventiilleciti come è stato documen-tato da indagini svolte dall’au-torità giudiziaria italiana, sonotuttora attivi. E proprio questopotrebbe aver alimentato l’in-teresse di chi ha trafugato le carte dal sistema informatico,ma anche dai fascicoli custoditinell’archivio della Cosea, laCommissione referente per lostudio dei problemi economicie amministrativi, di cui Balda eChaouqui facevano parte.

Fiorenza Sarzanini© RIPRODUZIONE RISERVATA

Consulente Francesca Chaouqui, 33 anni, era stata nominata nella Commissione sull’organiz-zazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede (Afp)

Il sospettoAnche alcuni hacker potrebbero aver collaborato al furto delle carte riservate

La parola

IOR

L’acronimo sta per Istituto per le opere di religione. La cosiddetta «Banca vaticana», venne istituita nel 1942 da Papa Pio XII. Nell’ottobre del 2013, per la prima volta nella sua storia, venne reso pubblico il bilancio

Chi è

Monsignor Lucio Angel Vallejo Balda (foto), 54 anni, è il segretario della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede.È sacerdote dall’agosto del 1987

Prima di approdare a Roma era stato parroco in Spagna. Vicino all’Opus Dei, Vallejo Balda è considerato l’astroin ascesa delle finanze vaticane

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10 Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera

faste della Curia.E il rendicontopubblicato è da brividi: centi-naia di migliaia di euro per voliin business class, vestiti su mi-sura, mobili di pregio, uno sti-pendio — quello di un consu-lente strettissimo di Pell, Dan-ny Casey — da 15mila euro nettial mese. Perfino un sottolavelloda cucina pagato la bellezza di4.600 euro. In appena sei mesidi attività, il nuovo dicastero ècostato alle finanze vaticane ol-tre mezzo milione di euro.

E ancora: le casse di fonda-zioni e ospedali usate comebancomat dai prelati. E il Vati-cano come «duty free», checontinua a vendere benzina esigarette a prezzi stracciati aipossessori di ben 41 mila tesse-re d’acquisto regalate in giro,mentre gli aventi diritto do-vrebbero essere appena 5 mila.Eppure i saggi del Cosea lo ave-vano scritto nero su bianco aBergoglio: «Alcune delle attivi-tà commerciali non sono in li-nea con l’immagine pubblicadella Santa Sede e ne danneg-giano la missione». Alcuniesempi? «Tabacchi, profume-ria, abbigliamento, prodotti elettronici, benzina». Ecco, ap-punto. Nel libro «Avarizia» c’ètutto il rapporto degli analisti di Ernst&Young: «Il carburante

— scrivono — rappresenta lafonte di guadagno e di marginipiù importanti. Le pompe dibenzina sono due, e il prezzoper i consumatori è del 20 percento più basso rispetto a quel-lo italiano». Così, su 27 milionidi euro di benzina venduti nel2012 in Vaticano «il 18 per centoè stato venduto a clienti scono-sciuti». In tutto, hanno fatto lafila alla pompa 27 mila perso-ne, «molte più di quelle auto-rizzate».

L’ultima stranezza? Quelladei quattro fondi di carità gesti-ti dallo Ior. Incrociando le ta-belle, Fittipaldi ha scoperto chenel 2013 e nel 2014 il fondo a di-sposizione della Commissionecardinalizia guidata dal cardi-nal Santos Abril y Castelló no-nostante un saldo in attivo di425 mila euro non ha stanziatoun bel nulla per i bisognosi.Anche il fondo nato per finan-ziare le «Sante Messe», con unsaldo arrivato a 2,7 milioni dieuro, ha preferito tenersi i de-nari in tasca: nel 2014 ai sacer-doti di tutto il mondo è arrivatanel complesso la minuscola ci-fra di 35 mila euro.

Fabrizio Caccia© RIPRODUZIONE RISERVATA

La citazione di Bergoglio

L’immagine biblica del serpente«che ci salverà dalla morte»

«U n serpente salvava dai serpenti» ha detto ieriBergoglio commentando una delle più difficili

tra le parole di Gesù: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna» (Giovanni 3). Il riferimento è al «Libro dei Numeri», quando Mosè nel deserto fa porre su un’asta un serpente di bronzo guardando il quale gli israeliti che erano morsi da «serpenti brucianti» sopravvivevano al veleno. Il «Figlio dell’uomo innalzato» è il Cristo sulla croce: «La sua morte ci salva dalla nostra morte» ha detto il Papa. Nella Basilica di Sant’Ambrogio (foto), a Milano, c’è una scultura bizantina con il serpente di Mosè e una leggenda vuole che la fine del mondo avvenga quando il serpente scenderà da quella colonna.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano L’inchiesta

Le rivelazioni

ROMA Un carteggio riservato, ri-salente al 1970, su affari tra ilVaticano, il faccendiere pidui-sta Umberto Ortolani e il ban-chiere Michele Sindona, invia-to il 26 aprile dell’anno scorsoalla Prefettura degli Affari Eco-nomici «per minacciare PapaFrancesco» e «procurare graveimbarazzo alla Santa Sede». ASindona, a testimonianza diquanto il banchiere siciliano fosse identificato all’epoca conla Curia romana, arrivavano di-rettamente Oltretevere letterecosì indirizzate: «Mr. MicheleSindona c/o Pope Paul VI, TheVatican, Roma (Italy)».

Sfogliando le pagine di «Viacrucis», il libro di GianluigiNuzzi per Chiarelettere che ver-rà presentato questa mattinaalle 11 alla Residenza di Ripetta,a Roma, si percepisce nettissi-mo il volo oscuro dei «corvi»sopra il Colonnato del Bernini elo scontro di potere in atto in Vaticano, la guerra «ormai di-chiarata» tra vecchio e nuovosecondo le stesse parole, ripor-tate in «Via crucis», del malteseJoseph Zahra, braccio destrodel cardinale australiano Geor-ge Pell, il capo della Segreteriaper l’Economia vaticana.

Ma c’è anche il racconto diuna clamorosa effrazione, de-gna del Watergate, avvenuta il 30 marzo 2014 nel Palazzo delleCongregazioni per rubare fa-scicoli e documenti dall’archi-vio segreto della Cosea, laCommissione pontificia di stu-dio sulle strutture economichee amministrative del Vaticano.Carte delicatissime e un mes-saggio chiaro rivolto «a chi

porta avanti il cambiamento».Il furto, di cui non si era mai sa-puto nulla fino ad ora, sarebbestato un avvertimento. Comedire: «Sappiamo dove custodi-te il vostro archivio, possiamoarrivarci quando e come vo-gliamo. Sappiamo e possiamotutto».

Anche l’altro libro, in uscitadomani, quello scritto per Fel-trinelli da Emiliano Fittipaldi,intitolato «Avarizia», che tantotiene in ansia i Sacri Palazzi, of-fre un quadro di spese pazze,sprechi e abusi vari che con laChiesa povera di Francescoproprio niente hanno in comu-

Fonte di guadagnoSecondo gli analisti le pompe di benzina sono la fonte di guadagno più importante

La parola

COSEA

La sigla Cosea identifica la «Pontificia commissione referente di studio e di indirizzo sull’Organizzazione della struttura economica- amministrativa della Santa Sede». Istituita da papa Francesco nel luglio del 2013, era composta da otto membri, tutti laici tranne monsignor Balda

di Luigi Accattoli

Un vecchio carteggio sulla P2 usato per imbarazzare il PapaI due libri in uscita. «Carte inviate in Vaticano il 26 aprile dell’anno scorso»

ne. A gennaio di quest’anno —scrive Fittipaldi — qualcuno hainviato al Papa tutte le voci dispesa della neonata Segreteriaper l’Economia, che Bergoglioaveva affidato qualche meseprima a George Pell, il cardina-le chiamato dall’Australia perraddrizzare usi e abitudini ne-

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 11

Primo piano L’inchiesta

I nemici di una Chiesa forte

Galantino: non riuscirà il tentativodi destabilizzare FrancescoC’è una sfida a un mondo vaticanoe ai suoi referenti economici

È vero: filtra una paura profonda, oscura,perfino feroce. «Ma il panico non è dellaChiesa. Semmai, è di chi teme una Chiesapiù forte, meno attaccabile. Non siamo di

fronte a una seconda Vatileaks. Non ce ne sono négli elementi né i presupposti, anche se l’impres-sione può essere questa; e anche se qualcuno ma-gari spera di destabilizzare il papato». MonsignorNunzio Galantino, segretario generale della Cei, èuno degli uomini più vicini a papa Francesco nel-l’episcopato italiano. E la sua lettura dell’ultimoscandalo che investe il Vaticano cerca di esserefredda. Non minimizza, ma neppure esageraquanto accade. Analizza il comportamento attri-buito a monsignor Vallejo Balda e alla lobbista Francesca Chaouqui come il riflesso di abitudinimentali e resistenze che nascono dalla profonditàdella «rivoluzione» di Jorge Mario Bergoglio.

E affiora la convinzione che l’ultimo trafuga-mento di documenti riservati non riuscirà a pro-iettare un’immagine devastante sul «nuovo» Vati-cano. «Questa storia è in gran parte una minestrariscaldata», azzarda un cardinale italiano. «È il prolungamento di episodi e personaggi del pas-sato, anche se i nomi appaiono nuovi. Ma ricor-diamoci che Balda è stato “ereditato” da France-sco. Anche se l’ha messo lui nella commissioneche doveva riformare le finanze vaticane. Quantoalla Chaouqui, si era capito subito che era statauna scelta sbagliata». Tanto che dopo i primi so-spetti, oltre un anno fa, il pontefice aveva avallatogli accorgimenti per limitare il suo accesso allestanze e ai documenti più riservati.

Ma evidentemente, era già troppo tardi se, co-me sembra, le accuse contro i due saranno con-fermate. Il problema è che «noi lavoriamo perl’eternità ma viviamo nel tempo», spiega un ec-clesiastico. E la tempistica degli arresti a ridossodella pubblicazione di due libri costruiti in granparte sulla base del materiale rubato, è stata com-mentata con accenti diversi: anche se pare cheuna delle ragioni sia stata quella di fare controlla-re e decrittare in uno Stato straniero il contenutodel telefono cellulare sequestrato a monsignorBalda. Di una cosa, tuttavia, si è certi: Francescotirerà diritto. Il processo di riforma che ha aperto«è irreversibile», conferma anche il direttore diAvvenire, quotidiano della Cei, Marco Tarquinio.Anche se ieri mattina, durante la messa nella pic-cola cappella di Casa Santa Marta, dove vive, ilpontefice è apparso provato e addolorato, raccon-ta un ecclesiastico presente.

La differenza con Vatileaks, che portò alle di-missioni di Benedetto XVI nel febbraio del 2013, èche questa volta nessuno della cerchia stretta diFrancesco è coinvolto. Si ha semmai la confermadi un accerchiamento che lo scalfisce indiretta-mente. La lunga manovra di screditamento del pontefice argentino non passa attraverso la suapersona: non riuscirebbe mai. Agisce sui fili sen-sibili, inquinati e inquinanti, e spesso invisibili, che incrociano il passato recente. Fa emergere lamiseria umana di alcuni ecclesiastici affamati dicarriera e di voglia di vendetta. Illumina in modoimpietoso gli angoli bui di una parte della no-menklatura papalina. Ma fa leva anche sugli erro-ri di una «rivoluzione» contraddetta a volte dalla

scelta di persone controverse. E il rosario di fango alla fine dà corpo ad un ri-

sultato quasi tangibile: dimostrare che «prima» e«dopo», l’epilogo del papato di Benedetto XVI e leriforme di Francesco, sono impastati in modo in-dissolubile. Mettono in scena burattini dalle fat-tezze, anche interiori, banali nella loro ripetitivi-tà; e lasciano nell’ombra burattinai potenti. Evo-cano la scivolosità, per non dire la pericolosità diuna sfida ad un mondo vaticano ed ai suoi refe-renti economici, della quale il Papa forse non hasaputo o potuto ancora misurare fino in fondo leconseguenze. Evoca stormi di «corvi» pronti ad

altre rivelazioni dissacranti. Un Papa che arrivan-do dal Sud America schiera simbolicamente la Chiesa «all’opposizione», non è senza conse-guenze.

Tanto più se si scontra con una Roma scono-sciuta, misteriosa e infida come una giungla tro-picale. Il Papa conosce i drammi e la criminalitàdelle periferie mega-urbane di Buenos Aires: èmeno esperto di intrighi «romani», e della faunaumana che li popola da sempre. I personaggi bal-zati alla ribalta, ritratti con i sorrisi soddisfatti dalle frequentazioni mondane, monsignor Baldae la lobbista Francesca Chaouqui, sono comparseintercambiabili. Riflettono un mondo, un habi-tat. Il problema è che sono emersi come figure-simbolo della nuova era, e questo non può nonconfondere. Chiamano in causa le capacità e i meccanismi di selezione del papato argentino.

«A Francesco andrebbe suggerito un buon ca-po del personale», annota semiserio un top ma-nager italiano, preoccupato dalla sensazione di sfascio che la Chiesa cattolica finisce per dare suomalgrado. Suona come una provocazione, ma nelsuo semplicismo addita un problema sentito acu-tamente. Riecheggia un’accusa ricorrente: Fran-cesco non sempre sceglie bene i propri collabora-tori. Ma «chi ci dice che non esista una necessitàdi purificazione della Chiesa anche attraversoscandali di questo tipo? Che le umiliazioni di que-sti giorni non servano ad andare avanti col cam-biamento?», si chiede Galantino. «Lo stesso Be-nedetto XVI scolpì parole molto forti in proposi-to. Avrei preferito che tutto questo non accadesse,però...». E aggiunge: «Oportet ut scandala eve-niant». Anche se le loro dimensioni minaccianodi sfigurare perfino la Chiesa di Bergoglio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La parola

VATILEAKS

Con l’espressione ci si riferisce allo scandalo scoppiato nella Città del Vaticano nel 2012. Vennero alla luce divisioni e contrasti sugli indirizzi di governo del Vaticano e sulla gestione dello Ior, la banca della Santa Sede. Più in generale con il termine inglese leak si indica la fuga di notizie: si chiamava WikiLeaks l’organizzazione guidata da Julian Assange che nel 2007 rivelò migliaia di documenti coperti da segreto.

Vescovo Monsignor Nunzio Galantino, 67 anni, dal ‘96 cappellano di Sua Santità, è segretario generale della Conferenza episcopale italiana dal 25 marzo 2014

Il party del monsignore in terrazzaD’Agostino: era pieno di imbucatiROMA Quel party in terrazza conbuffet sotto ai tendoni bianchipoteva anche rientrare nellastraclassica categoria «inno-centi svaghi del generone ro-mano», se la balconata nonfosse stata quella del Palazzodella Prefettura degli Affarieconomici del Vaticano. E se,tra uno stuzzichino e un’olivel-la, con affaccio su piazza SanPietro invasa di pellegrini (se-duti sui sampietrini aguzzi epresumibilmente con pranzoal sacco) per la canonizzazionedei due Papi, il menù non aves-se compreso pure la santa eu-carestia, distribuita ai 150 elettidall’anfitrione monsignor Lu-cio Angel Vallejo Balda, con le

ostie consacrate messe in unbicchiere sottratto al rinfresco,mentre la lobbysta FrancescaChaouqui, sua collega nellacommissione Cosea, era indaf-farata a socializzare.

Ma la festa ecclesio-vip del27 aprile 2014 creò subito scan-dalo, anche per via di queglisponsor (Assidai, fondo sanita-rio per dirigenti e Medoilgas,petrolio) segnalati in calce al-l’invito «strettamente persona-le» con stemma della Santa Se-de e che, per addobbi e canapè,spesero (pare) intorno ai 20mila euro. Uno sfoggio inap-propriato che fece arrabbiare papa Bergoglio e che segnò ildeclino inesorabile dell’attivis-

simo tandem Vallejo-Cha-ouqui. Esclusi dalle poltroned’onore sul sagrato, i dueavrebbero organizzato l’eventoalternativo con vista canonizza-zione. «Nemmeno sapevo cheesistesse, quella terrazza», rac-conta Bruno Vespa, che fu tragli ospiti. «Ho ricevuto l’invitoformale della Prefettura per gliAffari economici e sono andatocon mia moglie, tutto qui. Nonmi sono fermato per il buffet ecomunque non era mica un fu-nerale, da stare contriti, mauna festa religiosa. Non cono-scevo affatto monsignor Val-lejo. La Chaouqui invece sì, dalobbysta intrigante cercavasempre contatti, continuò an-

che dopo. Da allora però lasciaicadere la cosa. E mi parve unpo’ strano che avesse invitatoDagospia».

E in effetti, con il braccio de-stro renziano Marco Carrai, Ro-berto Arditti di Expo, il presi-dente dello Ior Ernst Von Frey-berg, l’ex direttore del Gr Anto-nio Preziosi e Maria Latella, salìlassù anche Roberto D’Agosti-

no, che poi ci fece uno specialCafonal. «Ma quale party deivip? Mica c’era Scamarcio, micac’era la Bellucci, al massimo Ve-spa. Io no, perché sono arrivatoin ritardo, calpestando orde dipolacchi sdraiati, ma la gente èstata inchiodata là dalle 10 delmattino alle 18 e 30, per andareal bagno bisognava scalare i tetti. E che dovevamo restarepure a digiuno, a espiare pec-cati sotto il cielo plumbeo? Chepoi altro che banchetto, c’era-no quattro pizzette rinsecchitee il vino nei bicchieri di plasti-ca, tutto molto rural, strapienodi imbucati. Io mica ci ero an-dato per lavoro, ma per un fattomio religioso. Ho scattato le fo-to con l’iPhone, mentre i tantigiornalisti che c’erano chiac-chieravano e basta. Comunquetraboccava di gente anche laterrazza di fronte, eh. E poiboh, a me questo Vallejo nonmi sembrava tutto ‘sto corvo».

Giovanna Cavalli© RIPRODUZIONE RISERVATA

150gli invitati al party per la beatificazione dei due Papi sulla terrazza del palazzo della Prefettura degli Affari economici del Vaticano il 27 aprile 2014

Nel 2014 Monsignor Vallejo sulla terrazza della Prefettura vaticana il 27 aprile (foto da Dagospia)

Nessuno dei coinvolti è nella cerchia stretta del PapaSemmai c’è un accerchiamento che lo scalfisce indirettamente

di Massimo Franco

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12 Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera

Politica

Berlusconi vuole sfilarsiTensioni tra Lega e FIsulla piazza di BolognaIl premier: con quella manifestazione finirà la sua parabola

ROMA Sì. No. Forse però, chissà.Diventa un tormentone la parte-cipazione di Silvio Berlusconialla manifestazione nazionalecontro le politiche del governoorganizzata dalla Lega per do-menica a Bologna. Anche seRenzi ha già emesso il suo giu-dizio: «Con la sua partecipazio-ne Berlusconi conclude la suaparabola».

Sulla effettiva presenza delleader di FI non è ancora possi-bile scrivere con certezza la pa-rola fine. Infatti dopo aver an-nunciato — al congresso delPpe e poi in pubblico venerdìscorso — che aveva voglia di«esserci, perché so di poter par-lare a quella piazza ed è un’occa-sione da non perdere per rior-ganizzare il centrodestra», l’expremier sembra aver cambiatoidea.

Ieri, raccontano i tanti chehanno avuto modo di parlarci,il suo umore era diverso: «Me-glio che non vada, meglio di no.In tanti me lo avete sconsigliato,e in effetti capisco che possa es-serci rischio di contestazioni, fi-schi o altro. Quella non è la no-stra piazza, rischia di essere so-

lo della Lega, e non del centro-destra», i l succo del suo discorso. Nel partito, d’altron-de, quasi tutti avevano mostratodubbi, soprattutto i fautori del-la linea moderata fedele al Ppe,da Tajani a Romani. Ma anchedalla famiglia e dai verticiaziendali sarebbe stato suggeri-to lo stop, come pesano le «ra-gioni di sicurezza» rispetto a una piazza nella quale si teme lapresenza di frange estreme didestra e di sinistra.

I tanti dubbi hanno portato auna ambigua nota diramata nelpomeriggio dal partito: alla ma-nifestazione sarà presente «unadelegazione istituzionale» di FI,non meglio specificata. In teo-ria potrebbe essere guidata dal-lo stesso Berlusconi, oppure es-sere limitata a capigruppo, co-ordinatori locali (Bernini), al presidente della Li-guria Toti. Si vedrà nelle prossi-me ore, tenendo conto del fattoche la macchina organizzativa

azzurra per portare militantinon si è fermata, dunque FI si-curamente assicurerà la sua presenza e vicinanza. E soprat-tutto non è confermato ma nep-pure smentito un faccia a facciatra Salvini e Berlusconi prima didomenica.

È stato lo stesso leader dellaLega ieri mattina ad annunciar-lo, prima della mezza marcia in-dietro di Berlusconi che hamolto irritato lui e il suo partito,tanto che i capigruppo Centina-io e Fedriga si sono detti «stupi-ti e dispiaciuti che qualcuno sisfili dalla sfida a Renzi facendo-si magari tentare dai canti dellesirene del Pd».Da FI replica laBergamini: «Niente sirene, chile ha ascoltate si è infranto sugliscogli». Ma lo stesso Salvini in serata — dopo aver protestato con più di un big azzurro — haavvertito che «chi non è in piaz-za sbaglia», augurandosi e «im-maginando» che il Cavaliere cisarà. E potrebbe essere propriol’incontro fra i due, magari giàoggi, a sciogliere il nodo, par-tendo dai contenuti del mes-saggio che si vorrà mandare,dalle presenze e dalla rassicura-zione che non ci si trovi davantia una piazza ostile.

Intanto, a «offrire» a Berlu-sconi e ai suoi una manifesta-zione alternativa, a Roma e sempre domenica, è Raffaele Fitto, perché «chi va a Bolognarischia di “affidarsi” alla Lega,alle sue parole d’ordine, adot-tandole senza discussione», perquesto «sarebbe bene che gliesponenti di FI colgano l’occa-sione della nostra iniziativa».

Paola Di Caro© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’iniziativa

Si chiama «Blocca Italia» la tre giorni di protesta che la Lega ha organizzato da venerdì contro il governo Renzi e che si concluderà domenica a Bologna con la «Giornata di liberazione nazionale»

Berlusconi, inizialmente, aveva detto: «A Bologna ci sarò». Ma in FI si sono levate diverse voci critiche e ora il leader azzurro è in dubbio

105i parlamentari che fanno parte di Forza Italia (42 senatori e 63 deputati)

Squinzi lo punge Botta e risposta con MarchiniIl leader di Confindustria Giorgio Squinzi attacca Alfio Marchini, candidato a sindaco di Roma: «Di Marchini mi sfuggono le sue prodezze come imprenditore». Marchini replica: «Capisco che dare lavoro a oltre 2.500 assunti a tempo indeterminato nel “customer service” malgrado la crisi non sia di interesse di Squinzi...».

(Francesco Di Frischia)© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dietrole quinte

Meloni si muoveForse nuovi arriviin Fratelli d’Italia Cosa lega un deputato ex M5S, Walter Rizzetto, e due ex sottosegretari del governoBerlusconi, Alberto Giorgetti e Giuseppe Cossiga? La «stima» per Giorgia Meloni e un possibile approdo in Fratelli d’Italia. Se ne parlerà oggi alla Camera. Da quando Meloni ha prevalso nell’assemblea degli ex An, qualcuno con un passato a destra comincia a tornare.

(Massimo Rebotti)© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sicilia

Crocetta, quarta giunta in tre anni. Gelo dei partiti PALERMO Doveva essere il «governo dei partiti», capace di fronteggiare le tempeste di bilanci in rosso e piazze assediate da precari e disoccupati. Ma ieri sera Rosario Crocetta ha fatto nascere una giunta, la quarta in tre anni, che piace solo ai suoi assessori. Sette riconfermati, altri iscritti a una sorta di club che ne ha visti alternarsi più di 40 accanto a «re Saro», come tanti chiamano il governatore. Lui, stanco di rinviare il varo della giunta in attesa delle indicazioni di partito, ha fatto tutto da solo. Circondato dal gelo di renziani e centristi e con il leader siciliano del Pd che ha dichiarato: «Sarà un errore». E poi ha affrontato a muso duro il governatore.

F. C.© RIPRODUZIONE RISERVATA

GovernatoreRosario Crocetta, 64 anni, in carica dal 2012

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 POLITICA 13

La vicenda

Ignazio Marino, 60 anni, è stato eletto sindaco di Roma nel 2013

Dopo mesi di tensioni per le inchieste su Mafia capitale, a settembre è contestata a Marino la legittimità di alcune spese

Il 12 ottobre il sindaco firma le dimissioni ma poi le ritira entro i 20 giorni di tempo concessi dalla legge. Il 30 ottobre la giunta decade a causa delle dimissioni di 26 consiglieri. È nominato commissario Francesco Paolo Tronca, ex prefetto di Milano

ROMA Il vertice a Palazzo Chigi el’ipotesi di «due emergenze,due squadre» che prende cor-po. Matteo Renzi incontraFranco Gabrielli, in un verticeblindatissimo, neppure con-fermato dallo staff del premier.Ma l’obiettivo era chiaro: «mas-saggiare», come dicono nel Pd,il prefetto di Roma, che era ap-parso piuttosto «resistente» al-le ipotesi di diarchia tra lui eFrancesco Paolo Tronca, l’exprefetto di Milano ora commis-sario al Campidoglio.

Gabrielli, nei giorni scorsi,aveva espresso i suoi dubbi. E,da parte sua, sarebbe stato piùsulla linea di Raffaele Cantone:una sola squadra in campo,quella di Tronca e dei suoi sub-commissari. Ma, da ora inavanti, Roma è la «trincea» del

premier, che cercherà di utiliz-zare questi 7-8 mesi prima del-le elezioni per far dimenticareIgnazio Marino e rilanciarel’azione del Pd. E, per farlo, gliservono due team al lavoro.Uno, con Gabrielli e varie per-sonalità (Giovanni Malagò alle Olimpiadi, Carlo Fuortes allaCultura). L’altro con Tronca,formato da funzionari delloStato (tra i nomi quello del pre-fetto Riccardo Carpino).

Per fugare i dubbi di Gabriel-li, legati anche ai poteri che glisarebbero assegnati, Renzi sta-rebbe pensando di varare (for-

se già oggi) il decreto su Roma.L’ipotesi, adesso, è che Gabriel-li venga nominato commissa-rio per il Giubileo (finora erasolo coordinatore degli enti lo-cali) e che gli vengano affidatianche i soldi (2-300 milioni)

che arriveranno con la legge distabilità. Sicuramente, in qua-lità di prefetto, Gabrielli — ieric’è stato anche il vertice in Pre-fettura col ministro degli Inter-ni Angelino Alfano e con Tron-ca — avrà la gestione della si-

curezza e dell’ordine pubblico:a Roma arriveranno 3.600 uo-mini. Secondo Alfano il prefet-to «curerà il raccordo tra lo Sta-to e gli enti territoriali» e ver-ranno istituiti «otto gruppi di lavoro, dai trasporti alle teleco-

municazioni, dalla sanità allaprotezione civile, dalla comu-nicazione ai rapporti col Vatica-no». E Tronca? Il commissarioannuncia che «la prima squa-dra sarà pronta la settimanaprossima: prima devo conosce-re problematiche e dinamichedell’ente, poi definisco le prio-rità e dopo ancora la scala dellepriorità». Tradotto: Tronca la-vora ad un programma da qui asei mesi. Ci sono anche duesuggestioni. Una è quella lan-ciata dall’ex assessore StefanoEsposito: «Un commissario aiTrasporti per due anni e mez-zo, che sistemi Atac». Secondo,inserire anche un esperto dicomunicazione: «Perché — ra-giona un deputato — quelloche facciamo dovremo ancheraccontarlo».

E Marino? Ieri è andato ospi-te da Giovanni Floris, a diMar-tedì. L’obiettivo, ormai, è farel’anti-Renzi: «Si è preso Roma— dice l’ex sindaco, che si fachiamare «prof» — ma io sonostato eletto. Lui no». E poi: «C’èuna pericolosa bulimia di pote-re, che elimina gli anticorpi de-mocratici. Chi non si allinea,non ripete a pappagallo i suoislogan viene allontanato o ban-dito». Si candiderà alle prima-rie Pd? «Sto valutando. È moltopossibile che le vincerei». Ren-zi? «Non lo sento da un anno,non mi ha voluto parlare nep-pure al telefono». Il Papa? «Lavita ci offrirà nuove occasionidi dialogo». Chi sono i leaderPd che l’hanno chiamata dopole dimissioni? «Orfini, Causi,Esposito». E pensare che qual-cuno aveva creduto fosseroBersani, D’Alema, Cuperlo...

Ernesto Menicucci© RIPRODUZIONE RISERVATA

La sicurezzaGabrielli avrà anche la gestione di sicurezza e ordine pubblico: in arrivo 3.600 uomini

ROMA Cinque anni e quattromesi di carcere per corruzione,più di quanto aveva chiesto l’ac-cusa e con lo sconto dovuto alrito abbreviato, sono una penache può definirsi esemplare.Ma ciò che più conta, nel ver-detto che ieri ha condannatoEmilio Gammuto — ex detenu-to per tentato omicidio, rapinae armi, poi «reinserito social-mente» e divenuto stretto colla-boratore di Salvatore Buzzi nellagestione della cooperativa «29giugno» — è l’aggravante diaver favorito, con i propri com-portanti illeciti, l’associazione mafiosa. Che quindi è stata rico-nosciuta come tale dal giudiceche ha emesso la sentenza.

È la prima volta che avvienenella fase del processo vero eproprio, finora tutte le pronun-ce (compresa quella della Cas-sazione) erano limitate alle or-dinanze di arresto; ora invece,al momento di decidere se unimputato è colpevole o inno-cente, un giudice ha stabilitoche il «sodalizio criminale» ca-peggiato da Massimo Carmina-ti e Buzzi non solo esiste, mapuò essere a buon diritto chia-mato «Mafia Capitale». Di quil’aggravante addebitata a Gam-

muto; imputato minore manon troppo, nella costruzionedei pubblici ministeri che l’ave-vano messo sulla linea di confi-ne tra i «mafiosi» propriamen-te detti e gli altri; lasciandolo aldi qua perché proprio la gravitàdell’accusa richiede un livelloprobatorio molto elevato. MaGammuto, per dirne una, è sta-to intercettato con Carminatimentre organizzavano la boni-fica degli uffici della cooperati-va, per proteggerla da eventualimicrospie.

A parte la singola condanna,il riconoscimento dell’aggra-vante mafiosa è il miglior viati-co per la Procura in vista del di-battimento che comincia do-mani; una sorta di maxi-pro-cesso con 46 imputati (tre invideoconferenza, considerati ivertici dell’organizzazione) dairisvolti politici talmente evi-denti da aver provocato — difatto — la crisi in Campidogliocon conseguente «scioglimen-to» del consiglio comunale;non per mafia ma per il venirmeno delle condizioni di go-vernabilità a partire da ciò chel’inchiesta sul «mondo di mez-zo» ha messo in luce fin dallaprima retata di fine 2014. Anche

nel processo principale che sisvolgerà col rito ordinario e siaprirà con schermaglie proce-durali tra accusa e difesa chenon saranno solo formali, la sfi-da principale resta la stessa:l’esistenza o meno dell’associa-zione mafiosa «originale e ori-ginaria», come l’hanno definitai pubblici ministeri; «originaleperché presenta caratteri suoipropri, in nulla assimilabili aquelli di altre consorterie note(come Cosa nostra o la ‘ndran-gheta, ndr), e originaria perchéla sua genesi è propriamenteromana, nelle sue specificitàcriminali e istituzionali». È iltema sul quale da mesi si ali-

mentano polemiche, più gior-nalistiche che giuridiche, cheprevedibilmente accompagne-ranno tutto il processo.

Sebbene accusato solo dicorruzione, uno degli imputatipiù noti è Luca Odevaine, cheieri ha ottenuto gli arresti do-miciliari. Dopo 11 mesi di de-tenzione preventiva ieri i pmhanno dato parere favorevole alla scarcerazione, e si appre-stano a siglare con i suoi avvo-cati il patteggiamento della pe-na. Odevaine (già vicecapo diGabinetto nella giunta guidatada Walter Veltroni, poi messo«a libro paga» da Buzzi e dallecoop bianche de La Cascina) ha

ammesso buona parte delleproprie responsabilità, ed è sta-to giudicato credibile dalla Pro-cura; a differenza di Buzzi.

Nei suoi interrogatori il «fa-cilitatore nei rapporti con la pubblica amministrazione»,come da autodefinizione, haaccennato tra l’altro a presuntiaccordi tra maggioranza e op-posizione in Campidoglio daitempi dell’ex sindaco Aleman-no (inizialmente indagato perassociazione mafiosa e ora im-putato di corruzione), in modoche ogni consigliere avesse unasorta di «quota di spesa» ga-rantita nel bilancio comunale.E gli accertamenti della Procuraproseguono anche in altre dire-zioni; a partire dalle intercetta-zioni effettuate dai carabinieri del Ros, nonché dalle chiamatein correità di Buzzi che hannobisogno di approfondimentinonostante la patente di inat-tendibilità attribuita all’ex «si-gnore delle cooperative». Perquesto sono già indagati l’ex ca-pogruppo del Pd in ComuneFrancesco D’Ausilio, il suo alterego Salvatore Nucera e altri per-sonaggi citati nelle conversa-zioni di Buzzi.

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L’inchiesta

Il 2 dicembre 2014 scattano i primi 37 arresti nell’inchiesta «Mondo di mezzo». Ai vertici del sistema corruttivo mafia-politica, ribattezzato Mafia Capitale, l’ex Nar Massimo Carminati

Lo scorso 4 giugno scattano altri 44 arresti tra cui assessori, consiglieri e dirigenti comunali e regionali

Odevaine agli arresti domiciliari

A Gabrielli più poteri per il GiubileoRenzi vede il prefetto, possibile anche la nomina a commissario per l’evento. Il «riequilibrio» con TroncaMarino accusa il leader pd: «Io eletto, lui no. Ha bulimia di potere e caccia i non allineati. Primarie? Vincerei»

In tribunale

di Giovanni Bianconi

Prima condanna per un uomo del clan BuzziE il giudice conferma che si tratta di mafiaLa sentenza dà forza alle tesi della Procura nel maxi-processo al via domani

La decisione Luca Odevaine, 59 anni, vice capo di Gabinetto dell’ex sindaco di Roma Walter Veltroni, finito in carcere nell’ambito dell’inchiesta su Mafia capitale, andrà ai domiciliari. La decisione è stata presa ieri dai giudici della decima sezione penale del tribunale di Roma

La Fontana di Trevi restaurata

Quella luce miracolosa che rischiara le tenebre romanedi Paolo Conti

L o splendore di Roma riesce a cancellare, almeno per una sera di incanto, le tenebre

del crollo di Marino, del disastro di una città sporca e invivibile, dello sfregio di Mafia Capitale, dell’oltraggio del funerale Casamonica, della metropolitana che si blocca ogni giorno. La Fontana di Trevi è stata restituita al nitore dei marmi e a una luce miracolosa dopo 17 mesi di lavori di restauro, con il supporto del marchio Fendi e di Acea. La Fontana di Trevi rimanda a «La Dolce Vita», all’onirico bagno di Anita Ekberg e Marcello Mastroianni, a un 1960 ancora carico di sogni e di progetti. Quella Grande Bellezza, marchio fortunatissimo di Paolo Sorrentino, ripropone al mondo il trionfo del rococò firmato da Nicola Salvi e Giuseppe Pannini, due Maestri del tardo barocco. È la Roma sognata da milioni di turisti ma profondamente amata dai veri romani, esasperati da una quotidiana Immensa Bruttezza, indegna della Capitale d’Italia. La parabola della Fontana di Trevi dimostra che il Bello può salvare Roma, aiutarla a ritrovare il prestigio, la dignità, il rango che le competono. È successo già col restauro del Colosseo, col lungo ripristino del colonnato e della facciata di San Pietro. Roma salvata dalla sua Storia, dalle sue radici, dal suo passato e per questo proiettata nel futuro. Non è fiction. Può essere magnifica realtà.

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14 Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera

IBL BANCA PRENDE SLANCIO.

www.iblbanca.it

ED ENTRA IN BORSA.

Dal 1927, diamo slancio ai sogni e ai progetti delle famiglie, finanziandole con prestititramite cessione del quinto. La RataBassotta è il nostro ambasciatore e il simbolo di un modoinnovativo di fare banca: facile, affidabile, trasparente. Anno dopo anno siamo cresciutidiventando il Gruppo Bancario IBL Banca e nella cessione del quinto siamo tra i primiin Italia per flussi finanziati. Oggi siamo pronti a fare un grande passo: entrare in Borsa.Dal 30 ottobre all’11 novembre 2015 sottoscrivi le azioni di IBL Banca S.p.A.

È un investimento in capitale di rischio. Prima dell’adesione leggere attentamente il Prospetto Informativo disponibilepresso la sede di IBL Banca e dei collocatori nonché su iblbanca.it e sul sito internet dei collocatori.

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 POLITICA 15

storanti inclusi, supera i milleeuro per diversi parlamentari,nonostante Camera e Senatoabbiano servizi a prezzi con-venzionati. Zero restituzioneper Gianni Girotto e NicolaMorra: tra le spese dell’ex ca-pogruppo un affitto da 2.155 almese. Il rendiconto di AriannaSpessotto a gennaio mostra larestituzione di 3 euro e 59 cen-tesimi contro 10 mila euro dirimborso. Marta Grande, tra gennaio e maggio, ha restituitoin tutto 333 euro di diaria: è diCivitavecchia, paga un apparta-mento a Roma 1.800 euro almese, ma le spese per l’allog-gio, con pulizia e bollette an-che sopra 400 euro, superano i2.200 euro.

C’è chi spende più per voci«politiche» che per vitto e al-loggio. Roberta Lombardi, ro-mana, non ha il problema dellacasa. Nei primi sei mesi del-l’anno registra una sola restitu-zione della diaria da 514 euro,poi zero. Dichiara a volte spese

superiori ai circa 7 mila euro dirimborsi mensili: a parte la cu-riosità di un 1.054 euro alla vo-ce «Ztl», il grosso va via tra col-laboratori (circa 5 mila euro) econsulenze (oltre mille).

Così come quello di Luigi DiMaio. Che ha rinunciato ai trat-tamenti da vicepresidente dellaCamera, ma ha restituito menodi 476 euro complessivamentenei primi 5 mesi dell’anno.«Francescane» le spese di al-loggio e vitto: il grosso, per unodei volti più noti del M5S, è so-prattutto sulla partecipazione aeventi sul territorio (in alcunimesi per quasi 5 mila euro).

Altri membri del direttoriosi mostrano più solerti nellarestituzione, come AlessandroDi Battista, spesso oltre i 2 milaeuro di rimborso, e Roberto Fi-co. Ma anche per loro le spesesono soprattutto tra staff econsulenze. I costi della politi-ca, appunto.

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Casa e collaboratoriIl personale costa dai 3 ai 5 mila euro. E per l’affitto le cifre sono intorno ai 1.500 euro

Diaria e rimborsi restituiti nei primi cinque mesi del 2015

0Federica DieniDeputata, non ha restituito diaria da gennaio a maggio: quando, a fronte di 6.686 euro di rimborsi, ha segnato spese per 8.547 euro (2.179 per la casa)

16.635Loredana LupoDa gennaio a maggio 2015 ha restituito più di 16 mila euro. Ad aprile la cifra record: ha dato indietro 6.164 euro tra rimborsi forfettari e diaria

0Maria Edera SpadoniDeputata, zero diaria al fondo per le imprese nei primi 5 mesi del 2015: a maggio la sua pagina segna 6.986 euro di rimborsi e 8.098 di spese (per collaboratori 3.960)

17.086Sergio PugliaOltre 17 mila euro restituiti da gennaio a maggio: mese in cui ha segnato zero come spese di affitto (è residente a Portici, Napoli)

514Roberta LombardiNel 2015, la deputata ha restituito 514 euro di rimborsi a marzo: negli altri mesi zero. Tra le spese anche 1.054 euro per permessi ztl nella Capitale

13.674Daniele PescoRimborsi non utilizzati e dati indietro per oltre 13 mila euro nei primi cinque mesi del 2015: a gennaio il suo bonifico segna 4.787 euro

476Luigi Di MaioIn 5 mesi ha ridato 476 euro di diaria non usata: 7.193 euro i rimborsi a maggio; spese dichiarate 7.426 (poco per casa e vitto, quasi 5 mila per eventi sul territorio)

334Marta Grande La deputata nel 2015 ha reso parte della diaria solo a gennaio (284) e marzo (50). L’affitto è di 1.800 euro, ma con le spese si arriva a 2.200

10.627Alessandro Di BattistaDeputato, ha versato oltre 10 mila euro in 5 mesi: a maggio ha ricevuto rimborsi per 6.573 euro; il suo bonifico di restituzione diaria è di 1.973

6.585Roberto FicoIl deputato ha restituito zero rimborsi a marzo, oltre 3 mila il mese dopo: nei 5 mesi oltre 6.500 euro. Ha speso in tutto 2.971 euro di taxi

Sala: non sono io a chiedere di fare il sindacoMilano, l’irritazione del commissario di Expo: «Se il Pd ha un suo candidato vada pure avanti»

MILANO Una frenata: «Non hochiesto io di fare il sindaco,non sono alla caccia di una pol-trona». Giuseppe Sala rimette itasselli a posto: «Quello del sindaco è un lavoro da politicoe io non sono un politico. Sehanno qualcuno all’interno delpartito per la corsa a PalazzoMarino, possono fare da soli:non mi sono proposto a nessu-no». La giornata di Sala erapartita male ieri mattina, allalettura dei quotidiani che ri-portavano la versione (dei pd)dell’incontro avuto il giornoprima proprio con i due segre-tari milanese e lombardo deidemocratici: «Vengo dipintocome uno che fa il prezioso eche si fa desiderare. Ma le coseche ci siamo detti sono diverse

e la realtà dei fatti non è que-sta». Reduce dal successo diExpo e chiusa quella partita co-sì complessa, Sala adesso puòguardare con più serenità e cal-ma alle vicende milanesi. Sulpiatto ci sono l’apprezzamentodel premier Matteo Renzi (conil quale però non c’è mai statoun incontro ad hoc sulla suapossibile discesa in campo),tanti contatti con tanti espo-nenti del Pd di vario livello, unconfronto anche con il sindacoGiuliano Pisapia che però insi-ste sul fatto che fino alle prima-rie non si esporrà a sostegno dinessun candidato. Mai peròuna richiesta chiara e definiti-va. E, in compenso, tanti osta-coli già messi su un camminonon ancora tracciato: il fronte

che aveva fatto vincere Pisapiadestinato a frantumarsi perchéla sinistra non accetterebbequesta candidatura; i dubbi diqualche esponente democrati-co; il tema delle primarie com-petitive e degli altri candidatiin corsa che sfidano Sala ad ac-cettare il confronto.

Il commissario è esasperatoda una situazione così nebulo-sa, anche perché fino a pochesettimane fa aveva categorica-mente escluso l’intenzione difare il sindaco, ripetendo in piùoccasioni il suo interesse, piut-tosto, per un progetto di ge-stione del turismo in Italia, chefacesse tesoro dell’esperienzaacquisita preparando e gesten-do l’esposizione universale.Poi, un po’ per le insistenze di

un pezzo di Pd e di milanesidoc, un po’ per gli applausi del-la gente sul decumano, un po’per affetto verso Milano, avevapreso in considerazione l’ipo-tesi. Ieri, di nuovo la frenata: «IlPd è sempre stato il mio partitodi riferimento, ma io non homai avuto una tessera in tasca.E certo non voglio snaturarmiora». Quindi? Quindi servechiarezza. Ed è quella che pertutta la giornata Sala va invo-cando. All’incontro promossodalle Acli sul futuro dei terrenidi Expo, che si svolge all’Am-brosianeum, si presenta scuroin volto: «Inutile che vi dica co-sa ci siamo detti all’incontrocon i vertici del Pd, tanto poitutto viene interpretato in altromodo». Inutile anche stuzzi-

carlo chiedendo ancora se par-teciperebbe alle primarie: «Ilproblema non sono le prima-rie». Poco prima aveva registra-to la puntata di Di Martedì econ Giovanni Floris aveva riba-dito il concetto lasciando chia-ramente intendere di aver nuo-vamente messo tutta la partitain discussione.

Intanto i candidati già prontialle primarie, Emanuele Fiano,Pierfrancesco Majorino e Ro-berto Caputo, annunciano inmodi diversi lo stesso concetto:loro tirano avanti. «Fin quandoci sarà una strategia alternativacondivisa», ammorbidisce Fia-no. «Più convinto di prima»,taglia corto Majorino.

Elisabetta Soglio© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ogni eletto rinunciaa parte dello stipendioMa la politica costa:c’è chi spende tutta la diariae chi restituisce 3 mila euro

Vita in ParlamentoI conti dei 5 Stelle

Vengo dipinto come uno che fa il prezioso e che si fa desiderare Ma la realtà dei fatti non è questa

Chi è

Giuseppe Sala, 57 anni, ex direttore generale del Comune di Milano e presidente di A2A

È stato commissario unico di Expo 2015

MILANO La politica costa: ancheper chi ha fatto del taglio ai co-sti della politica un cavallo dibattaglia, come i Cinque Stelle.Costa vivere a Roma, ad esem-pio, e pagare lo staff. E questofa sì che ogni mese una buonaparte dei rimborsi venga tratte-nuta, anche dai pentastellati.

Tra diaria e fondi per l’eser-cizio del mandato, le Camereversano mediamente dai 7 ai 10mila euro al mese circa per par-lamentare. Pochi emettono re-golarmente bonifici «di resti-tuzione» della diaria che supe-rano i 2 mila euro, stando ai da-ti 2015. Di più invece, unacinquantina (sui 127 tra Came-ra e Senato), i 5 stelle che nonrimandano indietro, in media,più di mille euro al mese. E ilresto, quei 6-7 mila euro men-sili di rimborso? Sono i costidella politica. Legittimi, ancheper un Movimento che si è de-finito «francescano» e che, inpassato, ha deciso espulsioniportando agli atti gli scontrini.Ma il M5S in questi anni haavuto una sua evoluzione. Eforse anche l’integralismo suisoldi può essere rivisto.

Premessa: i pentastellatifanno a meno ogni mese di parte dello stipendio. Esem-pio: un deputato a cui spettano5.034 euro ne incassa 3.283. Ladifferenza (1.751) va al fondoper le piccole imprese (dove ilM5S ha versato finora 14 milio-ni). I bonifici sono sul sito Ti-rendiconto, con i dati su diariae rimborsi, cioè la parte deicompensi parlamentari che,per il M5S, va trattenuta solo per le spese rendicontate: il re-sto va al fondo per il microcre-dito. Da qui, fuori dallo stipen-dio base, si pagano casa (soli-tamente nelle dichiarazioniM5S si legge di affitti per circa1.500 euro al mese), pasti, tele-fono, trasporti, staff (di normatra i 3 e i 5 mila euro), consu-lenze, eventi sul territorio espese varie. Che prendonobuona parte dei 7-10 mila euroa disposizione.

Quanto di questo viene re-stituito? Nei rendiconti 2015(molti aggiornati fino a mag-gio) si scorgono disparità dispesa. Ci sono, appunto, i po-

chi (circa 25) che versano conregolarità cifre che si attestanoin media sopra i 2 mila euro o,in certi casi, oltre i 3: al Senato,Sergio Puglia restituisce spes-so più di 4 mila euro; LoredanaLupo ha ridato in un mese ol-tre 6 mila euro; alla Camera,Massimiliano Bernini è tra ipiù virtuosi. C’è poi un’ampia

fascia che versa in media tramille e duemila euro. Il resto èsotto i mille.

Per otto parlamentari, le re-stituzioni mensili sul sito se-gnano «zero». Daniele Del Grosso, deputato, ha ricevutorimborsi forfettari che varianoda 7 a 10 mila euro al mese:non ne ha restituito nulla, fino

a maggio. Così Nunzia Catalfo(i rendiconti si fermano a mar-zo, mese in cui ha segnato oltre700 euro di taxi). Zero per Fe-derica Dieni, Dalila Nesci,Claudia Mannino, con 1.800euro di spese per il vitto in unmese, Maria Edera Spadoni,con 1.600 euro tra pranzi, cenee bar solo a febbraio (il vitto, ri-

di Renato Benedetto

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 17

Esteri

Arrestato Xu, il grande speculatoreche «sfidava la morte» in BorsaLa sua banda ha accumulato miliardi «giocando sporco» sui listini di Shanghai

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

PECHINO Per arrestarlo, la poli-zia cinese ha bloccato per mez-z’ora il ponte oceanico sullabaia di Hangzhou, il più lungodel mondo con i suoi trentaseichilometri. È stata una fine dafilm per Xu Xiang, il più audacee misterioso finanziere dellaRepubblica popolare. L’agenziadi stampa Xinhua ha annun-ciato l’operazione con una noti-zia di poche righe: «Xu Xiang eun gruppo di sospetti sotto in-chiesta per insider trading».

A 39 anni Xu ha un patrimo-nio di due miliardi di euro,guadagnati giocando in Borsacon i suoi hedge fund. Era notocome «il comandante della gansi dui», la squadra che sfida la

morte, un gruppo di speculato-ri basati a Ningbo nella provin-cia orientale dello Zhejiang. Laspecialità di Xu era di entrarecon una quota di minoranza inaziende quotate in Borsa aShanghai, spingendo con varisistemi più o meno leciti il tito-lo al rialzo, per rivendere subi-to realizzando grandi profitti. Era tanto abile che lo avevanoanche definito il Carl Icahn ci-nese, paragonandolo al celebrecorporate raider di New York.

L’ascesa del kamikaze Xu èstata agevolata dalla grandecorsa della Borsa di Shanghai,che in un anno aveva battutotutti i record guadagnando ilcentocinquanta per cento. Poi,a metà giugno, la bolla si è sgonfiata, gettando nello scon-

forto milioni di piccoli investi-tori cinesi e nel panico il gover-no di Pechino.

È cominciata la caccia ai col-pevoli del crollo e siccome nonsi potevano addebitare le colpeal governo, che pure fino all’ul-timo giorno aveva incitato lagente a convertire i risparmi in

titoli, si sono accesi fari su varioperatori, prima osannati, oravituperati e additati come tra-ditori del «mercato con carat-teristiche cinesi».

Xu Xiang è uno di questi, ilpiù famoso. Da inizio anno,mentre lo Shanghai compositeindex ha guadagnato meno del

3%, il suo fondo Zexi N°1 è cre-sciuto del 323% (complessiva-mente del 3.270% da quando èstato costituito nel 2010). E loZexi N°3 ha fatto +382% que-st’anno e 3.945% dal 2010.

Un tipo molto riservato il fi-nanziere Xu: di lui si sa che hacominciato a frequentare laBorsa nel 1993, a diciassette an-ni, con un piccolo capitale di 30mila yuan, meno di 5 mila dol-lari. È arrivato a gestire fondiper decine di miliardi di yuan,con un sistema di conoscenzealtolocate che gli consentivanodi avere informazioni riservate,troppo riservate si dice ora chelo accusano di insider trading emanipolazione del mercato.Un altro punto di forza del mi-liardario era la rete familiare:

dicono che molte operazioniper spingere i titoli al rialzo sia-no state compiute usando con-ti intestati a parenti, dai genito-ri alla moglie, a uno zio.

E pare che il finanziere stes-se percorrendo il ponte sullabaia di Hangzhou, dov’è statoarrestato, per andare a Ningbo,alla festa dei cent’anni dellanonna.

A Xu Xiang non piaceva lapubblicità: rifiutava le richiested’intervista e teneva alla larga ifotografi. Ieri una sua immagi-ne in manette, con uno stranocamice da laboratorio, è statadiffusa su Sina.com, uno deiportali Internet più popolari inCina.

G. Sant.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sul pontePer fermarlo la polizia ha chiuso al traffico il ponte più lungo del mondo (36 chilometri)

CapitaleXu ha cominciato a bazzicare in Borsa nel 1993, a 17 anni, con 5 mila dollari di capitale

A New York Lo show del presidente

I repubblicani e le guerre?Obama li prende in giroI candidati repubblicani hanno dimostrato «di non saper gestire i giornalisti in tv», figurarsi se hanno la forza di tenere testa a Putin. Così Barack Obama ha replicato agli avversari che lo definiscono troppo debole in politica estera: «Se si perdono in un dibattito tv, credo che i cinesi e i russi non saranno preoccupati» da un eventuale presidente repubblicano. Così dicendo Obama si è guadagnato gli applausi delle persone che partecipavano a una serata di raccolta fondi, mentre la moglie Michelle (foto) cenava con i soldati in una base a Doha, in Qatar

di Danilo Taino

Londra, Berlinoe il sì a un’Europa «più lenta»

Diplomazie

L’ Europa a due velocitàriconosciuta neiTrattati. E

l’eliminazione della dizione «porre le fondamenta di un’Unione sempre più stretta» — che è il primo paragrafo del Trattato di Roma del 1957 — per i Paesi che stanno nella corsia lenta, che cioè non hanno adottato l’euro. Su queste linee si muoverà la Gran Bretagna nei prossimi mesi per ottenere i cambiamenti della Ue che il governo di Londra vuole raggiungere prima di indire il referendum sul rimanere o meno nell’Unione Europea. Lo ha chiarito ieri a Berlino ilcancelliere dello Scacchiere del Regno George Osborne (foto sotto). Parlava a un convegno degli industriali tedeschi. Ha scelto una platea in Germania per esplicitare alcuni concetti sui quali si muoverà il governo Cameron in quanto è a Berlino che Londra cerca l’appoggio fondamentale. E un’apertura di credito l’ha ottenuta da Angela Merkel, che ha parlato allo stesso

convegno. La cancelliera tedesca ha detto di non essere «d’accordo su qualsiasi cosa» ma ha assicurato che la Germania sosterrà alcune delle domande di riforma britanniche: «Competitività e migliore funzionamento della Ue: le preoccupazioni britanniche sono le nostre preoccupazioni». Si vedrà nel concreto come questo aiuto potrà esplicitarsi, in un momento difficile per la Ue. Il primo ministro David Cameron porrà altre richieste, ad esempio su welfare state e immigrati, nei prossimi giorni. Il dato di fatto è che Frau Merkel vuole che la Gran Bretagna resti nella Ue e quindi è pronta a sostenere Cameron nella ricerca delle argomentazioni utili a fare una campagna referendaria per tenere Londra nell’Unione. Osborne ha detto che l’obiettivo del suo governo è avere scritto nei Trattati — da cambiare non necessariamente subito ma con emendamento postdatato — che l’Europa è a due velocità, in modo che chi non è nel cerchio dell’euro non sia discriminato. E che l’obbligo — anche legale — di «Unione sempre più stretta» sia abrogato per il Regno Unito e per chi non lo vuole. Gran discussione europea in arrivo.

@danilotaino© RIPRODUZIONE RISERVATA

La vicenda

La Cina sta attraversando un periodo di raffreddamen-to dell’economia e di instabilità finanziaria (foto: Xu Xiang, il finanziere arrestato)

L’estate scorsa, a partire da giugno, i principali mercati borsistici della Repubblica popolare, Shanghai e Shenzhen, sono stati travolti da un ciclone di vendite che ha provocato perdite ingentissime

Milioni di risparmiatori medio-piccoli hanno visto scomparire tutti i loro risparmi mentre l’indice di Borsa perdeva fino al 30 per cento del suo valore tra giugno e agosto: come dire che è stato bruciato l’equivalente di 3 mila miliardi di dollari in titoli (dieci volte il debito della Grecia)

A ottobre si è riunito il quinto plenum del Pcc per delineare il piano quinquennale che dirigerà le politiche economiche e sociali del Paese tra il 2016 e il 2020

Per rafforzare l’economia, che dovrà crescere a un ritmo medio del 6,5% annuo, il Plenum ha stabilito, tra l’altro, di riformare la legge sul figlio unico (permessa una seconda nascita) e liberalizzare lo yuan

di Guido Santevecchi

Il leader cinese e la promessa del Centenario: crescita al 6,5%

La Cina dopo il Plenum

L a Cina deve continuare a crescere «almeno del 6,5 per cento all’anno» neiprossimi cinque anni, per centrare

l’obiettivo promesso di raddoppiare entro il 2020 il Prodotto interno lordo e il reddito pro capite rispetto ai valori del 2010. È il presidente Xi Jinping che ha annunciato ieri la linea stabilita nel 13° Piano quinquennale della Repubblica popolare. La crescita cinese ha rallentato sensibilmente rispetto agli anni d’oro a doppia cifra: il terzo trimestre del 2015 si è concluso ufficialmente al 6,9%, anche se molti analisti sono convinti che il tasso reale non sia superiore al 5, forse il 4. Xi dice che la Cina è entrata in una «nuova normalità», una condizione che avrà ricadute importanti per l’economia globalizzata, visto che l’espansione del Pil cinese rappresenta il 30% circa di quella mondiale. Pechino è impegnata in un processo di riequilibrio della sua economia: non

potendosi più permettere di essere la Fabbrica del Mondo, con un’industria manifatturiera sostenuta da investimenti immensi, il governo punta a costituire un mercato maturo di consumi interni e servizi. In questo processo di riequilibrio però la crescita scende e il fatto che ora Xi annunci l’obiettivo del 6,5% rivela la necessità di rassicurare i cinesi. Il governo sta distillando le novità del Piano quinquennale: giovedì scorso il primo annuncio dedicato alla fine della politica del figlio unico. Non un ripensamento etico, ma una necessità economica: più figli significano più consumi e poi più lavoratori giovani in una società che invecchia. Un’altra promessa contenuta nel Piano è la completa liberalizzazione dello yuan sui mercati. Anche se su questo fronte mancano per ora dettagli. Secondo il professor Hu Angan, dell’università Tsinghua, il piano si concentra sullo sviluppo sociale: istruzione, salute, pensioni. La parola d’ordine è «costruire una società moderatamente prospera». Ma anche evitare la «trappola del

reddito medio». I grandi numeri dicono che la Cina è la seconda economia del mondo, con un Pil di circa 11 mila miliardi di dollari. Ma è anche entrata nella fase che gli economisti definiscono «trappola del reddito medio», nella quale i Paesi emergenti perdono il vantaggio competitivo nell’esportazione di prodotti industriali a causa dell’aumento del costo del lavoro. E così il loro reddito pro capite resta intrappolato tra i 10 e gli 11 mila dollari all’anno. La Cina ha un Pil pro capite di circa 7.800 dollari l’anno (sono 55.000 negli Usa e 36.000 in Giappone). Secondo la Banca Mondiale solo 13 dei 101 Paesi e regioni entrati nello stadio del reddito medio a partire dagli anni Sessanta sono sfuggiti alla trappola. Una crescita media al 6,5% tra il 2016 e il 2020, secondo i pianificatori cinesi, farebbe superare la soglia. Il pericolo però è che per mantenere questo tasso di crescita il governo freni la riconversione, aggiungendo al sistema altro eccesso di produzione e debito.

Secondo Hans Bevers, Senior Economist diPetercam IAM, «si rivelerà sempre più difficile conciliare riforme strutturali e crescita elevata». Ma ieri Xi ha parlato proprio di «crescita medio-alta», per tener fede al progetto formulato anni addietro dalla leadership di raddoppiare gli standard di vita entro il 2020 rispetto ai dati del 2010. È «la promessa del Primo Centenario»: nel 2021 il partito comunista celebrerà i cento anni della fondazione e queste ricorrenze hanno ancora un’attrazione fatale, anche in un Paese ormai moderno, capitalista e cinico come la Cina.

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La frenataDati in % (sull’anno precedente)

*terzo trimestre d’Arco2010 2011 2012 2013 2014 2015*

6

8

10

12

10,5

9,3

7,7 7,7 7,4 6,9

2016-20206,5%

Obiettivo

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18 Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 ESTERI 19

Asta da Christie’s

Abiti e valigetta Il museo rifiutalo stile ThatcherLa valigetta rossa, con la corona britannica e la scritta «Prime Minister» e la mantella pied de poule con cui fu immortalata al fianco dell’«amico americano» Ronald Reagan: sono alcuni dei 350 cimeli «storici e personali» di Margaret Thatcher, morta nel 2013, che andranno all’asta da Christie’s a Londra il 15 dicembre. La collezione, rifiutata dal Victoria & Albert Museum, «è un’opportunità unica di aggiudicarsi oggetti appartenuti al premier del Regno Unito che è stato più a lungo in carica nel XX secolo nonché l’unica donna a ricoprire questo incarico», ricorda la casa d’aste.

La cartella rossa con i dossier più importanti, sempre al suo fianco: con lo stemma della regina Elisabetta, la scritta Prime Minister e il numero 1. Valore stimato: 5.000 £

L’impermeabile e la sciarpa indossati durante la visita alle forze britanniche in una base Nato in Germania nel 1986. 20.000 £

Uno dei tailleur indossati alla Camera dei Comuni nel suo ultimo periodo politico

Una mantella pied de poule indossata durante la visita a Ronald Reagan a Washington nel 1988 1.200 £

Una selezione di borsette, tra cui la «favorita» in pelle

blu della maison londinese Launer

Il pezzo forte dell’asta: la collana Art Deco di diamanti e smeraldi di Chaumet, anni Trenta. 180.000 £

La tragedia nel Sinai

Un lampo sul jet (visto dai satelliti)E torna a salire l’ipotesi bomba

DAL NOSTRO INVIATO

GERUSALEMME Uno strano lampo di calore. In-spiegabili rumori a bordo. Frammenti che nonc’entrano con l’aereo. I nuovi misteri del volo9268 Metrojet aumentano al ritmo delle compa-gnie che rinunciano a volare sul Sinai: sono di-ventate undici, ultimi Etihad e i giordani, mentreil governo americano ha vietato al suo personalediplomatico d’avvicinarsi alla penisola. Tra gliegiziani che escludono l’attentato (paura di dan-neggiare il turismo) e i russi che escludono l’in-cidente (paura dei risarcimenti), è da Washin-gton che rimbalzano i dubbi su come siano mor-ti i 224 decollati da Sharm el-Sheikh. Il Pentago-no ormai abbandona l’ipotesi del missile e dell’artiglieria antiaerea. Ma questo non signifi-ca che il terrorismo non c’entri: affiorano altreverità — e si scopre qualche bugia — nella rico-struzione degli ultimi minuti.

Tre nuovi indizi non fanno una prova, ma pro-vano che l’indagine sarà lunga. La prima rivela-zione è della Cnn su un satellite Usa che alle 5.14aveva un occhio puntato sulla zona dello schian-to e ha «intercettato in aria» un anomalo «lam-po di calore»: dettaglio che fa pensare a unabomba o a un motore in fiamme. Seconda novi-tà: nelle registrazioni d’una delle due scatole ne-re, dicono fonti egiziane, si sentono «rumori difondo che risultano anomali su un normale volodi linea». La terza scoperta è che, tra i resti del-l’Airbus 321 recuperati nel deserto, ci sono «ele-menti che non hanno nulla a che fare con lastruttura del velivolo»: gl’investigatori non par-lano esplicitamente d’esplosivo, ma vogliono ca-pire meglio chi ci fosse a bordo, la situazione della Metrojet che non stipendiava l’equipaggioda due mesi. E se i controlli di Sharm, all’imbar-co, abbiano funzionato.

Apposta o pasticciando, qualcuno ha anchedepistato. Il generale Al Sisi accenna a un’opera-zione di «propaganda» per danneggiare l’Egitto.Ma non spiega perché gli egiziani abbiano riferi-to d’un inesistente allarme lanciato dal pilota.L’agenzia Interfax, che ha ascoltato le ultimeconversazioni fra l’aereo e la torre di controllo,sostiene che a 4 minuti dal crash risultano solo«comunicazioni standard»: gli strani rumori re-gistrati fanno ritenere che a bordo si sia «creatauna situazione improvvisa e inaspettata e, diconseguenza, i piloti non siano riusciti a inviareun segnale d’aiuto». C’è qualche difficoltà a in-dagare, ammettono gli esperti russi inviati nelSinai. E corrono mille ipotesi. A San Pietroburgos’è prolungato d’un giorno il lutto e d’una setti-mana il termine per gli esami autoptici: solo 9vittime sono state identificate e un medico sus-surra che lo stato dei corpi, così smembrati, fapensare a un’esplosione. «Sono inappropriate leipotetiche illazioni» che collegano questa trage-dia alla nostra presenza in Siria, dice il Cremlino.Alla conferenza stampa, chiedono al portavocerusso perché sia stato Kerry, e non Obama, a farele condoglianze di rito. Risposta: «Questo dovetechiederlo alla Casa Bianca».

Francesco Battistini© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gaffeur

Il presidente francese ha collezionato una lunga serie di gaffe. Inizia già il 6 maggio 2012: dopo la vittoria contro Sarkozy va a Parigi con un aereo privato: scelta lontana dal «presidente modesto» che prometteva di essere

Poco dopo, in visita in Germania, si imbambola sul tappeto rosso e è strattonato da Angela Merkel. Lei pare dirgli: «Ti muovi o no?»

Alle legislative di giugno la sua compagna Valérie Trierweiler sostiene via twitter il rivale di Ségolène Royal, ex moglie di Hollande

Nel 2013 fa diverse gaffe durante le visite di Stato, come quando, dopo un incidente in un pozzo in Algeria, dove muoiono dieci giapponesi fa lecondoglianze alla Cina. O quando si rallegra pubblicamente perché il ministro Valls è rientrato «sano e salvo» da una visita in Algeria

In tinello Il presidente francese Hollande durante la visita fintamente «improvvisata» all’infermiera in pensione Lucette, 69 anni, nel suo bilocale di Vandoeuvre

Lo scandalo

di Stefano Montefiori

Caffè con il presidente?L’infermiera della Lorena svela la farsa di Hollande«Altro che visita a sorpresa, mi hanno dettato le domande»

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

PARIGI Infermiera in pensionedi 69 anni, giovedì scorso Lu-cette ha accolto nel suo biloca-le di Vandoeuvre il presidentedella Repubblica francese,François Hollande. Alla perife-ria di Nancy, in Lorena, moltolontano dalla capitale e dagliori dell’Eliseo, la nonna diquattro nipoti ha offerto il caf-fè al capo dello Stato.

Nel modesto tinello i came-raman hanno ripreso il ritodell’élite che si avvicina allamassa, il momento di comu-nione tra il presidente e quellasignora dal nome così dolce epopolare, perfetto per l’occa-sione. Lucette e François han-no scambiato qualche parolasu come si vive a Vandoeuvre,il presidente ha chiesto alla si-gnora se si trovava bene inquella casa — il tema della vi-sita in provincia era l’alloggio — e lei ha risposto di sì.

Solo che poi Lucette, nellasua innocenza, ha svelato chel’incontro non era affatto asorpresa. «Il martedì prece-dente delle persone dell’Eliseoerano venute a trovarmi per

chiedermi come stavo nell’ap-partamento, per prepararequello che dovevo dire e so-prattutto non dire — ha spie-gato Lucette Brochet a Bfm Tv—. Avrei voluto fare notare alpresidente che si occupa deimigranti ma non dei barboniche fanno la fame in mezzo al-la strada. Ma su questo mihanno detto che era meglio la-sciare perdere».

Nel video si vedrà poi un

Hollande sorpreso alla vistadelle telecamere, come se l’in-contro fosse spontaneo e se-greto. «Lo sapeva che c’erano igiornalisti, ma forse non se neaspettava così tanti», dice bo-naria Lucette. «Il presidentemi ha fatto le stesse domandeche mi avevano posto i suoicollaboratori tre giorni pri-ma».

E il famoso caffè? Anchequello prefabbricato. «Lo haportato nei termos un signoredel Comune, assieme alle taz-zine». E le sedie? E quel gran-de mazzo di fiori? «Hannopensato a tutto loro. Mi hannodetto di mettere i fiori sul tavo-lo perché si vedessero bene».Si rende conto che è stata unamessinscena? «Sì, forse. Ma èstato bello. Sono rimasta affa-scinata dallo charme del presi-dente».

I giorni successivi sono statimolto pesanti per Lucette,strumentalizzata forse dall’Eli-seo ma anche dagli oppositoridi Hollande pronti a denun-ciare la «vergognosa manipo-lazione» ai suoi danni. Il caffècol presidente è diventato uncaso nazionale. Indebolita e

delusa, Lucette si è rifugiata acasa della figlia, dove è anchecaduta dalle scale per la stan-chezza e l’emozione di questigiorni, racconta l’Est Républi-cain.

La polemica è continuataanche dopo la partenza di Hol-lande per la Cina. Ieri, in con-ferenza stampa da Pechino, ilcapo dello Stato è stato co-stretto a tornare sull’argomen-to. «Pensate forse che si possaandare a casa di qualcuno sen-za preparativi? Io ho fiducianel contatto diretto. Continue-rò ad incontrare quanti piùcompatrioti possibile».

La visita di Hollande allapensionata riprende l’idea diValéry Giscard d’Estaing, cheuna volta al mese andava a ce-na nelle case dei francesi. Magià quarant’anni fa i rapportitra élite e popolo, tra genuinitàe finzione, erano complicati. Ilpresidente Giscard cercava didare di sé un’immagine menoaristocratica, disse che il suopiatto preferito erano sempliciuova strapazzate. Ma si tradì,aggiungendo «al tartufo».

@Stef_Montefiori© RIPRODUZIONE RISERVATA

La parola

GLI SDENTATI

Sarebbe il termine con cui il presidente francese François Hollande si riferisce ai più poveri, secondo le rivelazioni del libro-vendetta Grazie per questo momento scritto dalla sua ex compagna, la giornalista Valérie Trierweiler, dopo essere stata tradita e lasciata per l’attrice Julie Gayet.

San Pietroburgo L’omaggio alle vittime dell’Airbus: sullo sfondo la foto della piccola Darina, morta a 10 mesi (Ap)

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20 Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera

Cronache

Altra frana, Messina torna senz’acquaE Gela si appella a Fiorello: pensaci tu Le due città in emergenza mentre quella potabile viene dispersa in mare

MESSINA Il rattoppo al vecchioacquedotto non ha retto. Un’al-tra frana. L’ennesima perditacon l’acqua che zampilla inaperta campagna come petrolionel Texas e la città dello Strettoprecipita di nuovo nell’incubodei rubinetti a secco, della corsaalle autocisterne, di riunioni epolemiche, di liti e unità di cri-si, mentre da Roma il governocentrale manda una squadraguidata dal capo della Protezio-ne civile Francesco Curcio.

Uno smacco per la Sicilia au-tonoma incapace di governareil suo territorio, per il claudi-cante quarto governo regionalefatto nascere ieri sera da Rosa-rio Crocetta che, da ex sindacodi Gela, si ritrova un’altra que-stione rovente, la mancanzad’acqua nella sua città natale,nei quartieri della zona alta. Eda Gela parte un altro accoratoe provocatorio appello a Fiorel-lo, lo showman che accese i ri-flettori su Messina, dopo unasettimana passata senz’acqua.

Considerato il replay di ierinell’area dello Stretto dove unaltro acquedotto, l’Alcantara,sversa cascate d’acqua in mare,

non c’è da farsi illusioni. Ma daGela provano a vincere la rasse-gnazione tre giovani donne,due avvocate e una esportatricedi prodotti siciliani, drammati-camente divertenti nell’appello:«Fiorello adottaci tu». EccolePaola Giudice, avvocata comePaola Turco, mamma di unabimba di dieci mesi, e sua so-rella, Giorgia Turco, l’esporta-trice: fanno rimbalzare la prote-sta su «Horsemoon», il blog diun altro gelese arrabbiato, EnzoScichilone, deciso a raccoglierele firme contro l’acqua che nonc’è.

E lo sa bene il sindaco di que-sta città malamente cresciutaall’ombra del Petrolchimico,Domenico Messinese, a maggiovittorioso con Grillo sul candi-dato di Crocetta: «Noi siamo

vittime di un sistema perverso.Dovrebbe assicurare l’erogazio-ne 24 ore al giorno la società di-retta da un ingegnere che haavuto il coraggio di vantarsi deisuoi successi: “Con me l’acqual’avete una volta ogni 4 giorni,anziché ogni 8 giorni”. Cose dapazzi accadono in questa Sici-lia...».

È la stessa rabbia delle treprofessioniste raccolte in unaterrazza dove campeggia una ci-sterna, «l’arredo più comuneper una popolazione comequella di Gela», stando all’ama-ra ironia di Giulia Turco che conScichilone prova a scuotere tut-ti: «Da una settimana una franaha messo fuori uso l’acquedottonell’area dell’ospedale, ma nes-suno parla».

Se a Gela l’acqua a volte non

arriva nemmeno nei campi per-ché anche dalla vicina diga Di-sueri viene spesso buttata viaverso il mare, lo stesso parados-so vive Messina con l’Alcantara.Un acquedotto gestito da Sici-liacque, società in mano ai pri-vati e, per il 25 per cento, allaRegione. Un acquedotto che sista frettolosamente cercando dicollegare con un bypass a quel-lo rattoppato, da ieri di nuovo intilt, il Fiumefreddo. Lo assicurail top manager della società,l’ingegnere Stefano Albani,stanco delle critiche: «Noi ab-biamo cominciato a lavorare albypass quando ancora Messinanemmeno ce l’aveva chiesto.L’Alcantara è sempre stato di-sponibile per loro. Ma se non lochiedono non possiamo colle-garci alle loro condutture. E sele sorgenti non vengono usate èovvio che l’acqua torni al suo ci-clo naturale...».

Ma naturale non è che l’ac-qua finisca in mare a due passida una città assetata. Prova diun sistema senza governo. Conpolemiche legate all’alto costo,ma respinte da Albani: «Le ta-riffe sono quella dell’“Autoritàper energia elettrica, gas e ser-vizi idrici”. Non le stabiliamonoi». Questo lo scenario disa-strato in cui si muovono massa-ie con i bidoni davanti alle au-tobotti, commercianti dispera-ti, tecnici sfiniti davanti aglizampilli.

Felice Cavallaro© RIPRODUZIONE RISERVATA

EmergenzaNella città dello Stretto arriva la Protezione Civile per garantire il rifornimento idrico

AutobotteCittadini di Messina si riforniscono di acqua da una autobotte. Ieri è stato attivato il bypass tra la condottaFiumefreddo e quella Alcantara, che ha consentito di aumentarela portata fino a 500 litridi acqua al secondo.Ci vorranno peròalmeno 20 giorni per riparare la condotta danneggiata(Andrea Di Grazia / Lapresse)

Riciclaggio, il patron della tv italo albanese fermato a LondraBecchetti, fondatore di Agon Channel, non può lasciare l’Inghilterra in attesa dell’estradizione

Può decidere di consegnarsilui stesso in Albania. Oppureaspettare la metà di dicembrequando un giudice, a Londra,deciderà in maniera definitivasulla sua estradizione in esecu-zione del mandato di catturainternazionale emesso dallaprocura di Tirana l’8 giugnoscorso. Estradizione che fontidegli organi di giustizia del«Paese delle aquile» danno percerta.

La sezione albanese del-l’Interpol e la Procura generalehanno annunciato ieri sera cheFrancesco Becchetti, l’impren-ditore italiano proprietario diAgon Channel (la prima tv de-localizzata nell’altra parte del-l’Adriatico), è stato fermato la

scorsa settimana dalla poliziabritannica nella capitale dove èproprietario di una villa. Bec-chetti è accusato dai pm di Ti-rana di evasione fiscale, rici-claggio di denaro e falso in do-cumentazione.

All’imprenditore — attivo inAlbania nell’ambito non solodei media, ma anche dei rifiutie dell’energia — subito dopo ilfermo è stata notificata la ri-

chiesta della magistratura al-banese. L’uomo è stato poi rila-sciato ma — spiega Interpol Ti-rana — è sorvegliato per evita-re una possibile fuga.

Nell’inchiesta, conclusa allafine di luglio, la Procura alba-nese sostiene che Becchetti, lamadre (e socia) Liliana Condo-mitti, il suo collaboratore Mau-ro de Renzis, la collaboratricelocale Erjona Troplini e la di-

pendente di una banca di Tira-na avrebbero messo in piedi«un gigantesco schema di rici-claggio» che gli avrebbe frutta-to «alcuni milioni di euro».L’imprenditore è sospettato diaver evaso il fisco per 770 mi-lioni di lek (5,5 milioni di eu-ro).

Tutti elementi che hannoportato, a giugno, al sequestrodel 60% delle azioni di Agonset(la società che gestisce la partetelevisiva), di «Energji», «Ca-ble System», «400KV», Fuqi» eal blocco dei conti bancari ditutti gli accusati. Poche setti-mane fa è arrivato anche lo spe-gnimento della parte albanesedi Agon Channel. Resta ancoraattivo il segnale italiano del-

L’imputazioneLa Procura di Tirana accusa il manager di aver evaso il fisco per 5,5 milioni di euro

La tv

Il canale televisivo Agon Channel è stato fondato in Albania nel 2013 da Francesco Becchetti, con un investimento iniziale di 40 milioni

Dall’inizio di dicembre 2014 Agon Channel trasmette anche in Italia

La vicenda

A Messina è ancora emergenza idrica per la rottura di una condotta che porta l’acqua in città

Emergenza anche a Gela dove l’acqua viene erogata a singhiozzo e arriva nelle case ogni quattro giorni e spesso soltanto nelle ore notturne

L’intervento

Nuovo pattoper il Sud,a disposizione95 miliardi

ROMA Un masterplan del governo per il Mezzogiorno, per individuare le scelte operative nel confronto con Regioni e città metropolitane, e arrivare entro l’anno a 15 Patti per il Sud (uno per ogni Regione e uno per ognuna delle sette città metropolitane). Nelle linee guida del masterplan, elaborato da Palazzo Chigi, si spiega preliminarmente: «Una cosa va detta con chiarezza: non sono le risorse che mancano», visto che «circa 95 miliardi di euro sono a disposizione da qui al 2023 per politiche di sviluppo». Intanto con la legge di Stabilità del 2016, il governo ha attivato in sede europea la «clausola investimenti», mettendo a disposizione già il prossimo anno, «uno spazio di bilancio di 5 miliardi di euro utilizzabili per spendere le risorse nazionali destinate a cofinanziamento dei Fondi strutturali o di investimenti nelle reti di rilevanza europea o di investimenti supportati dal piano Juncker». Questi 5 miliardi avranno «un effetto leva potenziale in grado di mettere in gioco nel solo 2016 investimenti per oltre 11 miliardi di euro, di cui almeno 7 per interventi nel Mezzogiorno». Per attuare il piano, il governo ha già agito sul recupero del ritardo nell’utilizzo dei fondi strutturali europei, l’avvio della programmazione 2014-2020 e la risposta alle crisi aziendali emergenti. Ora interverrà anche sulla governance. Cominciando dalla costituzione di una Cabina di regia Stato-Regioni che si avvarrà del Dipartimento per le politiche di coesione e dell’Agenzia per la coesione territoriale, nonché di Invitalia. Tutti lavoreranno a stretto contatto con le amministrazioni centrali, regionali e locali. Con l’obiettivo che i nuovi investimenti accendano una ripresa ancora debole tra occupazione e export.

Al. T.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Donne coraggioLe promotrici della petizione per risolvere il problema dell’acqua a Gela. Da sinistra Paola Giudice, Paola Turco e la sorella di quest’ultima, Giorgia. Hanno chiesto aiuto allo showman Fiorello

l’emittente (che usa gli stessistudi e le stesse strutture diquella rivolta al pubblico delPaese balcanico) inaugurata instile hollywoodiano poco me-no di un anno fa.

Secondo Francesco Becchet-ti l’inchiesta e il mandato d’ar-resto delle autorità albanesi so-no una ritorsione del governoguidato dal primo ministro so-cialista Edi Rama. «Non hannoprove, si accaniscono perché ilmio canale è libero», racconta-va a metà giugno dall’Inghilter-ra dove è proprietario delLeyton Orient, squadra di cal-cio che milita nella quarta seriedel campionato.

Leonard Berberi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chi è

Francesco Becchetti, 49 anni, è un imprenditore nel settore dei rifiuti

Lo scorso giugno viene accusato in Albania di riciclaggio

La reazionePer l’imprenditore «non ci sono prove,è solo una ritorsione del governo locale»

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 CRONACHE 21

Beni tolti ai clan

Csm: irrimediabileperdita di prestigioSospesa la giudiceSilvana Saguto, ex presidente delle Misure di prevenzione del tribunale di Palermo, è stata sospesa dal Csm dalle funzioni e dallo stipendio per «il pericolo» che le «condotte illecite accertate» possano essere reiterate. A Saguto verrà corrisposto solo un assegno di mantenimento pari a un terzo dello stipendio. La Sezione disciplinare del Csm ha ritenuto che non fosse sufficiente il trasferimento d’ufficio chiesto dalla difesa: «Permanendo la condizione attuale — si legge nell’ordinanza — qualunque funzione pubblica diverrebbe strumentalizzabile per il conseguimento delle medesime utilità». Dalla «gravità» delle condotte contestate, deriva «una perdita di prestigio irrimediabile». A Saguto il Csm contesta non singole violazioni di regole deontologiche, sia pure ricorrenti, ma «un vero e proprio sistema di condotte offensive, unificate dalla consuetudine a vedere nell’esercizio dei pubblici poteri la premessa per il conseguimento di utilità personali». Un giudizio complessivo in cui «confluiscono una serie di episodi, da quello più insignificante come il capo di abbigliamento ritirato in tintoria dalla scorta di polizia, a quello più grave, come la ricezione di somme di denaro».

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L’inchiesta della tv dei ragazzi che ha incastrato i bossReggio Emilia, video sugli affari di ‘ndrangheta agli atti del processo

La storia

di Claudio Del Frate

Erano quattro amici al bar,armati solo di una telecamera edella curiosità dei vent’anni.Sono diventati dei piccoli «eroiborghesi» in grado di sma-scherare gli affari della ‘ndran-gheta nella loro terra. ProcessoAemilia, 219 imputati, centina-ia di faldoni di atti giudiziari.Annegati in quel mare di carteci sono anche i video realizzatidai ragazzi di Cortocircuito, as-sociazione e web tv di ReggioEmilia, talmente bravi che laloro intraprendenza è andata arafforzare le accuse contro iclan che si erano infiltrati nellaloro regione.

Alcuni la chiamano «cittadi-nanza attiva», altri più roman-tici ci possono vedere l’intra-montabile sogno di chi è giova-ne e vuole cambiare il mondo.È andata così: un gruppo di exliceali — oggi universitari — diReggio Emilia ha cominciato aporsi domande su alcuni fattioscuri che accadevano attornoa loro. Di domanda in doman-da hanno fatto venire a gallaelementi che hanno raccontatoil perché di roghi misteriosi, disocietà dal dubbio passato, dipersonaggi che giravano arma-ti, di sindaci e imprenditori di-stratti davanti a presenze pocoraccomandabili. Elementi fattipropri dai magistrati della pro-cura antimafia di Bologna o daquella di Reggio Emilia.

Una bella avventura partitada una osservazione banale.«Alla fine del liceo — raccontaElia Minari, oggi studente digiurisprudenza, coordinatoredel gruppo — ci siamo accorti

che la festa di fine anno si sa-rebbe tenuta in una discotecagestita da personaggi indagatiper riciclaggio. Ci siamo chiestise fosse giusto e ci siamo chie-sti da dove arrivassero queipersonaggi».

Interrogativi all’inizio river-sati in un giornalino studente-sco e poi in video caricati su in-ternet. Erano quindici studen-ti, di vari istituti superiori reg-giani, si sono appassionati allavoro degli investigatori. «Ave-vamo solo una piccola teleca-mera — ricorda Elia — e il re-sto è venuto da sé. Abbiamoproseguito chiedendoci comemai per la costruzione della

nuova stazione ferroviaria i la-vori in subappalto finissero adaziende del Sud Italia, perchélo stesso meccanismo si ripete-va nella gestione dei rifiuti,perché la prefettura revocasseil porto d’armi a personaggiche partecipavano a cene rive-latesi il luogo dove si suggella-vano patti politico mafiosi».

Con il candore di chi procla-ma che «il re è nudo» i ragazzidi Cortocircuito sono andatiavanti pubblicando le loro vi-deo inchieste sul sito internet,girando le scuole, tenendo in-contri pubblici. Fino a che an-che le procure si sono accortedi loro, nel senso che i loro vi-

deo sono finiti agli atti dell’in-chiesta Aemilia, messi a dispo-sizioni della prefettura che de-ve decidere se sciogliere per in-filtrazioni mafiose il comunedi Brescello, quello di Pepponee don Camillo.

«Noi ci limitiamo a porredelle domande e a consultaredei documenti — spiega anco-ra Elia Minari — a volte venia-mo accolti con stupore dallepersone a cui rivolgiamo le do-mande, a volte ci viene oppostoil silenzio. E spesso, quelli chenon ci vogliono rispondere, so-no imprenditori che parlanocon l’accento emiliano».

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219Gli imputati

al processo Aemilia in corso davanti al tribunale di Bologna: riguarda le attività di clan in Emilia Romagna

La scheda

«Corto-circuito» è un’associa-zione web tv di Reggio Emilia composta di ex liceali (foto sopra) che hanno inda-gato su alcuni fatti oscuri che accadevano intorno a loro. Un lavoro diventato importante per l’accusa contro i clan della ‘ndrangheta, sostenuta dalla procura Antimafia di Bologna e da quella di Reggio Emilia

I ragazzi hanno contri-buito a far luce su alcuni roghi misteriosi, su società dal dubbio passato, su personaggi che giravano armati, sui rapporti discutibili di sindacie imprenditori

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22 CRONACHE Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera

Roma

Tangenti Anasprime ammissionidella «Dama nera»con i magistrati

Tangenti e appalti: durante 4 ore di colloquio nel carcere di Re-bibbia Antonella Accroglianò, la dirigente Anas arrestata per corruzione il 22 ottobre scorso, ha ammesso una parte dei fatti ricostruiti dalla procura. «La mia cliente si sta assumendo le sue responsabilità come pro-messo» dice il difensore, l’ avvo-cato Giancarlo Pittelli. La «Dama nera» avrebbe iniziato un per-corso di collaborazione con gli investigatori. È già fissato un calendario di appuntamenti con i pm Calabretta e Loy. La Accro-glianò sarebbe stata al centro di una rete di rapporti fra politica da un lato e costruttori dall’altro: «Meduri (ex sottosegretario ai domiciliari per corruzione ndr) li ha fatti incontrare anche con il ministro».

Il. Sa.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Caserta

La bimba con l’Aidsinizia la scuolaDecine di mammeprotestano

Primo giorno di scuola nella Media San Giovanni Bosco di Trentola Ducenta (Caserta) per la ragazzina di 11 anni malata di Aids, la cui iscrizione era stata rifiutata a settembre. Ieri mattina è arrivata in auto con i genitori affidatari ed è stata affiancata da un’insegnante di sostegno che la seguirà. «Siamo contenti che tutto si sia risolto, ora spegniamo i riflettori su questa spiacevole situazione», si è limitato a dire il papà. L’arrivo della 11enne ha però suscitato discussioni e polemiche, con alcune decine di mamme di studenti che hanno protestato e discusso a lungo. Sotto accusa è finito il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, il cui intervento, qualche giorno fa, era stato risolutore.

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Reggio Calabria

Muore colpito dal palo crollato per la pioggiaUn venticinquenne di San Roberto, comune alle falde dell’Aspromonte, è morto ieri dopo essere rimasto colpito lunedì sera da un palo della luce crollato per il maltempo. L’incidente è avvenuto mentre alcuni operai stavano ripristinando l’elettricità sospesa in tutto il piccolo centro. Pasquale Princi è la seconda vittima dell’ondata di forti piogge che nei giorni scorsi ha colpito la Calabria.La Regione ha chiesto ieri lo stato di emergenza (nella foto Ansa la ferrovia distrutta a Brancaleone, nel Reggino). © RIPRODUZIONE RISERVATA

Perquisiti due ex socidi Hacking TeamSospetti su un affareda 300 mila euro

Il software spia e il giallo dei soldi sauditi

MILANO L’unica cosa certa, dopola perquisizione ieri a Torinonella società Mala srl dello svi-luppatore informatico GuidoLandi e del responsabile com-merciale italolibanese Mo-stapha Maanna, è la vaghezzadella causale — «formazioneprofessionale» — per i 300.000euro pagati all’azienda in chia-ro con bonifico in una bancaitaliana il 20 novembre 2014dalla società saudita Saudi Te-chnology Development (priva-ta ma nell’orbita di un fondod’investimenti sovrano). Va-ghezza che perciò legittimanella Procura di Milano l’ipote-si investigativa che quella cau-sale mascheri in realtà il «paga-mento per la fornitura di servi-zi relativi a intrusioni informa-tiche», quali il «software perneutralizzare o riprodurre Re-mote Control System-Galileo»,cioè il captatore informaticoprodotto e venduto alle forze dell’ordine (per intercettare te-lefoni e computer altrimentinon intercettabili) dall’aziendaHacking Team di David Vin-cenzetti. È l’azienda dalla qualenel maggio 2014 erano burra-scosamente usciti Landi eMaanna, ora additati da Vin-cenzetti come possibili autori oispiratori dell’attacco informa-tico che nel luglio scorso rubòad Hacking Team e diffuse inRete oltre 400 gigabyte conmail, documenti interni, pas-sword dei dipendenti, e soprat-tutto il codice sorgente del sof-tware Rcs Galileo.

Nell’azienda torinese dei due— indagati in estate per le ipo-tesi di «accesso abusivo a siste-ma informatico» e «rivelazionedi segreto industriale» — ieri ilpubblico ministero AlessandroGobbis manda la Polizia Posta-le, per una perquisizione la cuinotizia si diffonde con modali-tà assai istruttive di che cosaaccada attorno a una indaginee all’informazione quandol’una e l’altra devono districarsitra i mille interessi di chi lavoraper o negli apparati di sicurez-za.

Di mattina, infatti, «spywarevenduti a jihadisti» è la notiziache viene accreditata comeproveniente dalla «ipotesi dellaProcura di Milano». Ma le cosesono parecchio più complicate.Di vero c’è il dato iniziale, e cioèi 300.000 euro pagati a Landi eMaanna dalla società saudita. Adetta della difesa dei due, sa-rebbe una tranche di circa unmilione omnicomprensivo deicosti di un progetto di forma-zione professionale di universi-

tari della durata di un anno emezzo, commissionato da uncliente pubblico collocato daidue «nel mondo arabo» manon indicato per asseriti timoridi contraccolpi commerciali:versione per la quale, dunque,non stupisce che nel decreto diperquisizione il pm Gobbis tro-vi «non verosimile che la som-ma versata a Mala srl sia statacorrisposta per la formazione

professionale, apparendo piùprobabile l’ipotesi della forni-tura di servizi informatici».

Ma nel decreto non c’è unariga del pm su programmi (perintercettazioni o anti-intercet-tazioni) venduti a jihadisti ocomunque a terroristi. Concet-to che invece spunta da un’altraparte, legittimamente non di-sinteressata: e cioè nelle quere-la e dichiarazioni al pm di Vin-

cenzetti, il quale attribuiva ap-punto agli ex dipendenti, orasuoi concorrenti commerciali,una condotta «che può essereritenuta pericolosa dall’intelli-gence nazionale», e cioè la«possibile creazione di un anti-doto a Rcs» e la «sua possibilevendita tramite Mala srl a Paesiostili e a enti non governativi»,essendo «facilmente intuibili isoggetti interessati a finanziarela creazione di un software perdifendersi dai programmi inuso all’intelligence».

Vincenzetti l’aveva peraltroproposto al pm non ieri, ma nelmaggio scorso (ben un annodopo l’uscita dei due dalla suaHacking Team, e poco primadell’hackeraggio), quand’erastato proprio lui a chiedere allaProcura di procedere nel-l’azienda torinese dei due tran-sfughi a un sequestro probato-rio (richiesta che per l’art. 368cpp il pm può non accoglieresolo se però avvisa il gip depu-tato al controllo di questo di-niego): la perquisizione di ieri,dunque, nasce da questa solle-citazione della parte privataVincenzetti, che la Procura haritenuto di accogliere non inmaggio, e neppure dopo l’hac-keraggio di luglio, ma dopoche è emerso il pagamento so-spetto saudita. «In luglio han-no spiegato i rapporti commer-ciali della società Mala giustifi-cati da contratti — sostiene illegale dei due indagati, SandroClementi —. Non hanno nullada nascondere, e sono certi chele indagini dimostreranno chele accuse mossegli sono bufalediffuse da Hacking Team».

Luigi [email protected]

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M i l a n o — V i a d e l l a S p i g a , 6R o M a — V i a B o R g o g n o n a , 4 / a

C o R T i n a d ’ a M p e z z o — C o R S o i Ta l i a , 5 4

p e U T e R e Y. C o M

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 CRONACHE 23

di Giovanni Caprara

I resti nella Romadi 250 mila anni fae la storia riscritta dei Neanderthal

La scoperta

L’ uomo di Neanderthal, oltre aldiscusso mistero

della sua scomparsa, lascia ancora molte domande aperte sulla sua esistenza e diffusione. Ora si è sco-perto che in Italia era ar-rivato molto prima di quanto finora si pensasse, addirittura centomila anni prima, 250 mila anni fa. Il risultato si è ottenuto stu-diando non tanto dei re-perti ossei ma la geologia del luogo nel quale erano stati trovati nel 1929 e 1935: una cava di ghiaia nella val-le dell’Aniene di Sacco-pastore, a Roma. Dagli scavi erano emersi due crani di Homo neanderthalensis ai quali si era attribuita un’età risalente a 125 mila anni fa. E la datazione era già da record perché risultavano essere i più vecchi rap-presentanti della specie nella nostra Penisola. Poi altri resti rinvenuti nella grotta di Altamura in Puglia erano stati ritenuti un po’ più lontani nel tempo, 150 mila anni fa. Ma tutto è stato messo in discussione quando invece di analizzare i reperti si è indagato l’am-biente in cui erano stati se-polti. E studiando gli strati geologici tenendo conto delle variazioni del livello del mare e del loro influsso sulla deposizione dei ma-teriali portati dai fiumi nel-l’area romana si è giunti a stabilire un’epoca più re-mota per la valle del-l’Aniene, risalente appunto a 250 mila anni fa. Le ri-cerche sono state condotte da un gruppo di ricercatori dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) con la collaborazione di studiosi di diverse spe-cialità come paleontologi, geocronologi e paletnologi dell’Università La Sapienza di Roma e dell’Università americana di Madison-Wisconsin. «I due crani risalivano allo stesso pe-riodo portando l’età del Neanderthal in Italia a 250 mila anni fa, contempo-ranea a quella riscontrata in Europa centrale dove furono rinvenuti i primi resti attribuiti a questa specie umana» spiega Fabrizio Marra dell’Ingv. L’ominide porta questo nome perché le sue prime tracce erano state scoperte nella Valle di Neander, vicino a Dusseldorf, in Germania. La sua presenza in varie regioni era stata documentata tra i 250 mila e 40 mila anni fa quando si è diffuso in Europa l’Homo sapiens arrivato dall’Africa, che ha finito per prevalere contribuendo alla scomparsa di chi lo aveva preceduto. Ma prima che ciò accadesse neanderthal doveva essersi unito al sapiens (le prove genetiche sono ormai pesanti) e nel nostro Dna si sarebbero conservate tracce del lontano e sfortunato predecessore al quale si attribuisce anche l’invenzione del primo strumento musicale, il flauto.

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Uccide il leone e si fa la fotoMa questa volta è un italianoTorino, l’immagine diffusa da un sito di safari. Minacce sul web«Sparare agli animali? Non è incompatibile con la mia professione»

Il caso

di Marco Bardesono

TORINO Già lo chiamano il Wal-ter Palmer del Piemonte e loparagonano, la similitudineappare calzante, al dentista sta-tunitense che nel luglio scorsouccise, durante una battuta dicaccia, il leone Cecil nel parcoHawange dello Zimbabwe. Untrofeo esibito e che ha suscitatol’indignazione e le proteste nonsolo degli animalisti. Il Palmerdi casa nostra è un veterinariocinquantenne di Caluso (Tori-no) che non gradisce il parago-ne, perché la sua sarebbe «tut-ta un’altra storia». Gli elementiche legano le due vicende, pe-rò, sono almeno due: la carcas-sa del grande felino e le minac-ce che hanno raggiunto en-trambi i cacciatori.

Il veterinario si chiama Lu-ciano Ponzetto e la fotografiache lo vede sorridente accantoalla preda uccisa («In Africa,quattro anni fa»), pubblicatasui social da un gruppo ani-malista della zona dove lui vi-ve, ha attirato migliaia di com-menti, ovviamente quasi tuttidi condanna e di perplessitàsu come un veterinario «possaessere al contempo un caccia-tore». Qualche internauta haanche pubblicato il testo delgiuramento che i veterinariprestano prima di essere am-messi all’albo: «Entrando a farparte della professione e con-

sapevole dell’importanza del-l’atto che compio, promettosolennemente di dedicare lemie competenze e le mie capa-cità alla protezione della salutedell’uomo, alla cura e al benes-sere degli animali...».

Non si contano i post chechiedono l’espulsione del ve-terinario piemontese dall’alboprofessionale. Lui si difende epiù del paragone con Palmer,preferisce quello con il prevo-sto di Lusigliè, l’ecclesiasticofinito qualche settimana fa nelmirino degli ambientalistiperché cacciatore e sospettatodi pagare la licenza di cacciacon i soldi della questua. Ac-cusa, quest’ultima, risultatacompletamente infondata. Maanche tra i cacciatori c’è chiobietta: «Il sacerdote non si èmai messo in bella mostra ac-canto alle sue prede».

Ieri Ponzetto, visibilmentepreoccupato per una notorietàdi cui avrebbe fatto volentieri ameno, si è recato dai carabi-nieri per denunciare minaccedi morte che avrebbe ricevutosia sul web che al telefono. «Ioesercito una professione — di-ce — e nel mio lavoro sono sti-mato. Non sono pochi gli am-bientalisti, compresi alcuniche oggi mi insultano, cheportano i loro animali da me,perché io li curo bene. D’altraparte ho la passione per la cac-cia. Vivevo in campagna, miononno era un cacciatore, cosìmio padre. Da loro ho eredita-to anche questo». Il veterina-rio sottolinea come, dal suopunto di vista, «sia assoluta-mente lecito praticare un lavo-ro come il suo e, contempora-neamente, esercitare un’attivi-tà sportiva regolata dalle leg-

g i » . N o n o s t a n t e l e s u ecapacità, però, Ponzetto temeche «tutto questo polveronepossa nuocere alla mia profes-sione e per evitarlo sono pron-to ad andare in Tribunale».

Quelle foto, tuttavia, che loritraggono con il fucile tra lebraccia e la belva morta accan-to, stridono nell’immaginariocollettivo, da tempo incline a schierarsi dalla parte dellapreda anziché da quella delcacciatore. «Quell’immagine— dice — era stata pubblicatasu un sito di un club interna-zionale di appassionati di sa-fari al quale io sono iscritto. Ionon me ne sono mai fatto unvanto. Una foto, tra centinaiadi altre, che documenta le atti-vità del club e che è stata presae fatta circolare solo per dan-

neggiarmi». Ponzetto, però,giura che non è vero che sonotutti contro di lui: «Su Interneti commenti sono contrari, manon le dico il numero di per-sone che in queste ore mi han-no telefonato per esprimermisolidarietà. Sono persone chepreferiscono parlare con me piuttosto che scrivere sul webco m m e n t i c h e p o s s o n oesporli a critiche feroci e mi-nacce».

Ma come Palmer negli Usanon è stato condannato, cosìPonzetto difficilmente subiràcensure da parte del suo ordi-ne professionale. «Per forza —conclude Ponzetto — nonpenserete mica che io sia l’uni-co veterinario appassionatocacciatore?».

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A luglio

Lo scorso luglio il dentista americano Walter James Palmer ha ucciso durante la caccia in Zimbabwe il leone Cecil, (insieme nella foto), simbolo del Parco nazionale Hwange

Lo scatto Il veterinario di Caluso (Torino), Luciano Ponzetto, con il leone appena ucciso in Tanzania durante una vacanza

La difesa«Nel mio lavoro sono stimato, anche chi mi insulta porta i suoi animali da me»

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24 CRONACHE Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera

Il presidente dell’Inps:così cade il disincentivoad assumere le donnePaternitàIl congedo di

Quindici giorni di paternitàobbligatoria. Un congedo che ipadri dovranno prendere con-temporaneamente alla madrenel primo mese di vita del fi-glio/figlia. La misura, che saràpresentata sotto forma diemendamento alla legge diStabilità entro il 7 novembre,ha un duplice obiettivo: 1) favo-rire, finalmente, la cultura del-la condivisione dei compiti di cura tra uomini e donne; 2) mettere uomini e donne sullostesso piano di fronte alleaziende.

Oggi in Italia il congedo dipaternità obbligatorio è di ungiorno soltanto, introdotto dal-l’ex ministra del Lavoro ElsaFornero con un provvedimentoche «scadrà» a dicembre diquest’anno. Per non perderequell’esperienza ma anzi fare

«un passo in più», la vice presi-dente del Senato, Valeria Fede-li, e la vice presidente pd allaCamera Titti Di Salvo, hannodepositato un disegno di leggeche introduce 15 giorni di con-gedo obbligatorio, pagato al-l’80% dello stipendio come perle madri. Il ddl riprende la pro-posta avanzata dal Corriere del-la Sera in occasione del Tempodelle donne, frutto di un lavorodi inchiesta svolto da chi scriveinsieme con Alessandra Puatoe Monica Ricci Sargentini. «Va-lorizzare la paternità significadire che il valore della materni-tà riguarda tutti — ha spiegatoFedeli —. Se non diventa un va-lore la genitorialità condivisanon si può affrontare il proble-ma del gap salariale fra uominie donne».

Il nuovo ddl parla di «misuresulla genitorialità». Non è uncaso. Come è accaduto con lanormativa appena varata inGermania, l’intento è quello diincentivare insieme e senza di-stinzioni il coinvolgimento deipadri e delle madri in un’otticadi condivisione. Il ddl è statofirmato da esponenti sia delcentrodestra che del centrosi-nistra. Dalla consigliera delpremier in materia di Pari op-portunità Giovanna Martelli,alla capogruppo pd in commis-sione Lavoro al Senato Anna-

maria Parente. Ma anche dalcapogruppo di Forza Italia alSenato Paolo Romani. «Credoche un congedo di paternitàpiù lungo sia utile prima di tut-to agli uomini che potrannocosì avere una straordinaria oc-casione per apprezzare a tuttotondo il proprio ruolo», spiegaRomani.

L’allungamento del congedodei padri può contare anchesull’appoggio del ministro delLavoro Giuliano Poletti e delpresidente dell’Inps Tito Boeri.Poletti ha voluto esprimere ilsuo «interesse e attenzione perla tematica e gli obiettivi» deldisegno di legge. «Stiamo valu-tando — ha scritto il ministro— le modalità per la prosecu-zione della sperimentazione»avviata dalla legge Fornero.

Molto esplicito il presidentedell’Inps, Tito Boeri, il quale haricordato in una lettera che ilcongedo obbligatorio per i pa-dri «va nella direzione di un

maggior equilibrio nella condi-visione delle responsabilità pa-rentali fra donne e uomini». «Idatori di lavoro — scrive Boeri— sapranno d’ora in poi che as-sumere un uomo comporta co-sti comprabili con quelli del-l’assunzione di una lavoratri-ce». E ancora: «I dati ci diconoche un datore di lavoro su duenelle imprese con meno di 50dipendenti oggi preferisce as-sumere uomini anziché donne.Nelle grandi imprese invece tredatori di lavoro su quattro si di-chiarano indifferenti tra uomi-ni e donne. Ma la realtà italianaè fatta di tante piccole imprese.Per questo è opportuno au-mentare, agli occhi dei datoridi lavoro, il rischio che siano gliuomini a prendersi i congedi».

D’altra parte, finora i conge-di non sono decollati, comeaveva ricordato lo stesso presi-dente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio invia-to per l’apertura del Tempo del-le donne («Le nuove norme sulcongedo parentale per i padri lavoratori non hanno ancoraprodotto gli effetti sperati e losquilibrio all’interno della fa-miglia continua a produrre li-mitazioni e impedimenti a ca-rico delle donne»).

Ma le leggi da sole non ba-stano. Per promuovere una cul-tura della condivisione, il pre-mier Matteo Renzi parlando al-l’Onu a fine settembre, ha inse-rito tra gli impegni del governouna forte campagna sulle re-sponsabilità genitoriali.

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In EuropaNumero di settimanePaesi Pagamenti

Corriere della SeraFonte: Parlamento europeo-dicembre 2014

Svezia Non hanno settimane:Germania, Lussemburgo, Austria, Cipro,Rep. Ceca, Croazia, Slovacchia, Irlanda

SloveniaBelgioSpagnaPaesi BassiLettoniaFranciaPortogalloFinlandiaRomaniaMaltaLituaniaDanimarcaEstonia

ITALIAGreciaUngheriaPoloniaRegno Unito

Bulgaria

2

13

24

(2 giorni)1 .5

2

49

1(1 giorno)***

422

(1 giorno)

(2 giorni)1

2

22

80%

* Variabile** Variabile

100%

100%80%

100%100%

VariabileVariabile

100%100%100%100%100%

100%100%100%

90%

90%

obbligatorioNon obbligatorio

*In Slovenia 15 giorni al 100% e poi per 75 giorni lo Stato paga i contributi previdenzialisulla base del salario minimo

** In Belgio 3 giorni al100 %, poi 82 % per il resto del periodo

*** post-parto

di Claudia Voltattorni

«Coding» a scuolaCosì le donnestudiano informatica

L’iniziativa

L oredana Cozzone, 18anni, ultimo anno delliceo scientifico: un

anno fa non aveva alcuna idea di «coding». Da oggi lo spiega a 400 coetanee romane e napoletane. E sabato sarà una delle «coach» che le guiderà in una maratona lunga 24 ore di programmazione informatica: un anno fa lei vinse inventando un videogioco con una principessa che salva un principe. Capelli azzurri, occhi svegli e gran sorriso, Loredana è una delle «coding girls», il progetto voluto dall’Ambasciata Usa in Italia con la Fondazione Mondo Digitale e Microsoft che porta per una settimana il «coding» in 8 scuole tra Roma e Napoli, inclusa una aScampia. E un messaggio: «Programmare non è solo per maschi». Si parte tutti insieme, spiega Gloria Berbena, consigliere culturale dell’Ambasciata, «ma il gap maschi-femmine si ha alle superiori: pressioni sociali e mancanza di opportunità e le ragazze restano indietro». E si arriva a quel 3% europeo di laureate in informatica. O a 9 sviluppatrici donne su 100. «Ecco perché — dice Mirta Michilli della Fondazione — è così importante dare opportunità: si traduce in libertà di scelta».

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Le norme

IL TESTO

Quindici giorni di congedo obbligatorio per i neo papà (attualmente è di 1 giorno), pagato all’80% dello stipendio, da prendere in contemporanea alle neo mamme entro il primo mese dal parto. È questo il contenuto del disegno di legge (che diventerà un emendamento alla legge di Stabilità) presentato da Valeria Fedeli (pd, vice presidente del Senato) e Titti Di Salvo (vice presidente del gruppo pd alla Camera).

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12Per cento

I padri che in Italia hanno beneficiato del congedo parentale secondo gli ultimi dati disponibili dell’Istat. In tutto sono stati 33.585. Nel Nordovest sono stati 8.422; nel Nordest 7.764; al Centro 9.200, al Sud 3.628 e 4.571 nelle Isole

di Rita Querzée Maria Silvia Sacchi

Chi la sostieneLa proposta depositata da Valeria Fedeli e Titti Di Salvo accolta da Inps,ministro e parlamentari

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 CRONACHE 25

di Massimo Sideri

La nostra cartadei dirittidi Internet non sia virtuale

La Carta del web

O ra possiamo dire diavere il «software»:ieri la Camera dei

deputati ha approvato la mozione sulla Dichiara-zione dei diritti in Internet che era stata adottata a fine luglio dalla commissione ad hoc istituita presso la stessa Camera. Nella «Magna Carta» del web si sottolinea il ruolo di Internet come strumento di democrazia. I temi di cui si dibatte a livello internazio-nale — come la neutralità della Rete, il libero accesso, la riservatezza dei dati (passaggio scottante di cui si sta occupando la Corte europea in relazione all’uso che ne fanno le multinazionali Usa), l’abolizione di ogni divario digitale e l’educazione a un uso consapevole di Internet — ottengono così in Italia la qualità di «diritti». Va riconosciuto che il documento ci pone all’avanguardia e potrà essere usato come strumento di «pressione morale» sul governo per ottenere la difesa concreta di questi diritti. Di certo è anche il segnale di una maggiore e più generale sensibilità verso questi temi (ieri è stato votato all’unanimità). Allo stesso tempo non può sfuggire che con la Carta abbiamo il «software» ma ci manca ancora un po’ l’«hardware»,cioè una infrastruttura di rete adeguata a quella che è la tabella di marcia dell’Agenda europea 2020. Internet potrà essere un diritto ma rischia di rimanere difeso da una tecnologia del 1455 (cioè stampato a caratteri mobili su carta) se non diffonderemo sia dal punto di vista tecnico sia da quello culturale la fibra ottica. Ricordando la lezione sulla Leggerezza di Italo Calvino che già nel 1985 scriveva: «Il software non potrebbe esercitare i poteri della sua leggerezza se non mediante la pesantezza del hardware».

@massimosideri© RIPRODUZIONE RISERVATA

Caffè, tessuti, cultura: tutti i talenti del PiemonteIl governatore e le imprese alla presentazione dell’inserto del «Corriere» dedicato alla regione

TORINO Industria, cultura, servi-zi all’avanguardia. In Piemonteil talento non è da scoprire, c’è.Anzi, c’è l’imbarazzo della scel-ta come ha sottolineato Venan-zio Postiglione, vicedirettoredel Corriere della Sera, presen-tando ieri a Torino l’inserto«ItaliePiemonte» del quotidia-no (in edicola domani, gratis,assieme al giornale) nel corsodi una tavola rotonda ospitatadal Teatro Regio su risorse e ta-lenti in regione.

Talenti come quello che hafatto da base per i risultati otte-nuti dalle Fonti di Vinadio, cheproduce l’Acqua Sant’Anna:«Quando abbiamo iniziato nonci credeva nessuno, solo noi ne

eravamo convinti», spiega Al-berto Bertone, fondatore del-l’azienda, raccontando la sua storia imprenditoriale. Non èche un esempio. La tecnologiaavanzata è il segreto che ha sve-lato, in ambito di attività cultu-rali, Patrizia Asproni, presiden-te della Fondazione Torino mu-sei. Di ecosostenibilità, invece,ha parlato Andrea Ferrero am-ministratore delegato dell’in-dustria tessile piemontese Mi-roglio Textile. Infine, CarolinaVergnano, che siede nel Cdadell’azienda di famiglia del caf-fè, ha sottolineato come il suc-cesso derivi quasi esclusiva-mente dall’eccellenza del pro-dotto.

«Per crescere ancora — hadetto il presidente della Regio-ne Sergio Chiamparino — dob-biamo puntare allo svecchia-mento e proporre una forma-zione professionale al passocon i tempi». Proprio sul temadello svecchiamento, Chiam-parino ha ipotizzato che «si de-ve guardare all’immigrazione econsiderarla come una risorsa.D’altra parte Torino è stata unagrande città dell’industria, pro-prio grazie all’immigrazionedal sud Italia».

I talenti ci sono, ma per farliemergere è necessario, secon-do l’opinione unanime dei par-tecipanti alla tavola rotonda, superare difficoltà che rallen-

tano il lavoro. «Il primo ostaco-lo è la burocrazia, ma è un pro-blema nazionale, poi l’accessoal credito delle imprese, anchese in Piemonte le banche coo-perative hanno svolto un’im-

portante funzione storica. Infi-ne, la capacità delle impresedello stesso settore di fare si-stema».

Problematiche, concetti,esperienze e storie di aziende epersone (che spesso coincido-no) accennate nel corso dellapresentazione e sviluppate nel-lo speciale in edicola domanicon il Corriere della Sera. «Unprodotto editoriale — ha con-cluso Postiglione — che è unvero giornale su carta e che sioccupa, cosa che i quotidianifanno di rado, di fatti e vicendepositive, espressioni di un’Ita-lia che cresce».

M. Bar.© RIPRODUZIONE RISERVATA

In edicola

L’inserto di 44 pagine dedicato al Piemonte sarà in edicola domani con il Corriere. Come gli altri speciali della serie «Italie» è gratuito

L’incontroLa tavola rotonda con il governatore del Piemonte(Di Marco/Ansa)

Scene (fasulle)di vita in Rete

Essena O’Neill lascia i social networke 500 mila seguaci«Sembravo perfetta ma era una finta»

Chi è

La modella australiana Essena O’Neill, 18 anni (sopra, in due scatti tratti dal suo profilo Instagram), da quando ne aveva 15 è attivissima sui social network

Postando sue foto e video, Essena ha conquistato migliaia di follower su Instagram e su YouTube

Ora, però, la ragazza ha deciso di rivoluzionare il suo approccio ai social: ne era diventata dipendente, ha scritto, facendosi portatrice di un ideale di bellezza «artificiosoe disonesto»

Le foto che postava, ha rivelato, in apparenza scattate in momenti di vita quotidiana, erano in realtà frutto di ore di studio, e gli abiti venivano scelti dagli sponsor dai quali Essena era pagata

Ha trasformato il profilo In-stagram da cui parlava ognigiorno a oltre mezzo milione difollower in un mea culpa per lasua «artificiosa perfezione cre-ata per ottenere attenzione».Essena O’Neill, bionda 18enneaustraliana, è la prima star so-cial di qualche successo a de-nunciare il sistema, per nienteautentico, che si nasconde die-tro l’imperativo della vita au-tentica condivisa online. Un fe-nomeno molto diffuso ma sucui c’è poca consapevolezza.

O’Neill qualche giorno fa ha

annunciato l’intenzione di la-sciare il sito, ha cancellato oltreduemila foto «che non avevanoaltro scopo se non l’autopro-mozione» e postato ovunque ilsuo nuovo motto: «I social me-dia non sono la vita reale». Sul-l’account sono rimaste alcunesue foto, tutte con didascalie«corrette» negli ultimi giorni:«Senza rendermene conto —rivela in una di esse — ho pas-sato la maggior parte della miaadolescenza a essere dipen-dente dai social media, dall’ap-provazione sociale, dallo status

sociale e della mia apparenza»,dice. E spiega come momentiapparentemente quotidianierano invece scatti ben studia-ti. Sotto un’altra foto che la ri-trae in costume scrive: «Stoma-co trattenuto, posa strategica,petto in fuori. Voglio solo che leragazze più giovani sappianoche questa non è vita vera».

Mentre in un’altra didascaliarivela che l’immagine che la ri-trae con una tazza di tè nella va-sca da bagno è «un post a paga-mento» e aggiunge che le fotodegli utenti più seguiti che tag-gano marchi «sono pagate unbel po’: quando ho iniziato midavano 300 dollari a post. Con ifollower che ho adesso possoguadagnare tranquillamenteduemila dollari australiani (cir-ca 1.300 euro) a post».

O’Neill non è la prima a de-nunciare la falsità dei socialmedia: l’anno scorso una mo-della e studentessa di graficaolandese, Zilla van den Born,25 anni, ha finto un viaggio inAsia manipolando con Photo-shop le sue foto: «Il mio obiet-tivo — dichiarò — era mostra-re come è facile distorcere larealtà, che manipoliamo ciòche mostriamo sui social».

Al di là delle finzioni volute,è un meccanismo quasi auto-matico per qualsiasi utente: «Sitende a mettere online solo imomenti migliori — dice Giu-seppe Riva, professore di Psi-cologia e nuove tecnologie del-

la comunicazione alla Cattolicadi Milano —. Il selfie ne è l’in-carnazione: immortalo un mo-mento in cui penso di avere unvalore e lo condivido con gli al-tri. È un costante miglioramen-to della propria identità socia-le. Non dimentichiamo che il

successo iniziale di Instagramera dovuto ai filtri che rendeva-no le foto più belle».

Ne deriva un effetto «erbadel vicino» collettivo: tutti ten-dono a pensare che gli altri ab-biano vite molto più desidera-bili della propria (di cui — ine-vitabilmente — conosciamo iretroscena). «Molti studi han-no dimostrato che il rischio èsentirsi depressi», confermaRiva. Non solo: le «vite vere»sui social finiscono per asso-migliarsi tutte. A denunciarequesta tendenza è un altro ac-count Instagram da 1,3 milionidi follower. Si chiama «SocalityBarbie» e l’ha inventato un’ano-nima fotografa ventenne diPortland, negli Usa: nei selfieposa una bambola. «L’ho crea-to per prendere in giro le per-sone che usavano l’hashatg #li-veauthentic («vivi autentica-mente» ndr). Tutte le loro im-magini erano simili: non cosìautentiche quindi».

O’Neill ha fatto l’ultimo pas-so, rivelando come dietro moltidi questi «abbellimenti» ci siaun movente economico. Perriuscirci, da maestra della co-municazione online, ha apertoun suo sito Internet. Dove postai video in cui piange pentita.Che saranno autentici ma sem-brano almeno un po’ esagerati.E intanto i suoi follower sonopassati da 500 mila a 840 mila.

Elena Tebano© RIPRODUZIONE RISERVATA

Finte In alto, unafoto del profilo Socality Barbie. Qui sopra, Zilla van den Born

La modella«Per un post in cui mostravo marchi o prodotti mi pagavano anche 1.300 euro»

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26 Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera

L’ Alto commissariatoOnu per i rifugiatiha aggiornato la

conta dei migranti che a ottobre hanno preso il Mediterraneo per raggiungere l’Europa a 218.394: 210.265 salpati dalle coste turche verso le isole greche dell’Egeo, 8.129 dal Nord Africa verso l’Italia. Numeri che in un solo mese hanno raggiunto il totale del 2014 (216 mila). Al confronto, il faticoso accordo tra i leader Ue sullo smistamento di appena 160 mila richiedenti asilo in due anni diventa la certificazione di una paralisi. Sotto il peso di questi dati ieri Angela Merkel ha ripetuto in Parlamento la frase che aveva segnato la sua svolta politica e ora suona come una preghiera: «Possiamo farcela». La cancelliera ha citato l’articolo 1 della Leggefondamentale tedesca: «La dignità dell’uomo è intangibile. È dovere di ogni potere statale rispettarla e proteggerla». È l’Europa a non crederci più. L’Europa che promette flessibilità di bilancio in cambio di accoglienza e si rassegna ai nuovi muri consegnando di fatto al premier ungherese Viktor Orbán la patente di leader sprezzante del politicamente corretto e tutore degli interessi nazionali. Le paure degli Stati e le strategie dei governi non cambiano. Non sono passati due anni da quando il Gruppo di Visegrád — Ungheria, Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca — insorse contro la minaccia britannica di limitare i flussi migratori dal Centro-Est per arginare l’invasione di bulgari e romeni, temuti da Londra come già il fantomatico idraulico polacco da Parigi. A terrorizzare stavolta sono dimensione e urgenza di una sfida che richiede regole e organizzazione. I numeri. Eppure, come riconobbe lo stesso Einstein, «l’universo non è i miei numeri, come si può mettere la Nona di Beethoven in un diagramma?». Come si mette la dignità in un bollettino di guerra?

[email protected]© RIPRODUZIONE RISERVATA

Aquí la Gracia de Dios es muchapero el demonio está en perso-na. . .». Era questa, scriveGianluigi Nuzzi in Via crucis(Chiarelettere), la battuta piùusata nella commissione di cuifacevano parte i due «corvi»vaticani. In spagnolo, la linguadel Papa: «Qui la Grazia di Dioè molta ma il demonio è pre-sente in persona». E sono tan-ti, oggi, a pensare: appunto…

Papa Francesco batte e ri-batte da tempo sul tema dellacomunità, delle chiacchiere,della zizzania. La più netta ful’omelia nel settembre di dueanni fa, quando invitò i gen-darmi della Santa Sede ad al-lontanare i pettegoli: «C’è unatentazione che al diavolo piacetanto: quella contro l’unità,quando le insidie vanno pro-prio contro l’unità di quelliche vivono e lavorano in Vati-cano. Il diavolo cerca di crearela guerra interna, una sorta di

guerra civile e spirituale, no? Èuna guerra che non si fa con learmi che noi conosciamo: si facon la lingua». Poi fu ancorapiù chiaro: «Qualcuno di voipotrà dirmi: “Ma, Padre, noicome c’entriamo qui col diavo-lo? Noi dobbiamo difendere lasicurezza di questo Stato, diquesta Città: che non ci siano iladri, che non ci siano i delin-quenti, che non vengano i ne-mici a prendere la Città”. An-che quello è vero, ma Napoleo-ne non tornerà più, eh? Se ne èandato. E non è facile che ven-ga un esercito qui a prenderela Città. La guerra oggi, alme-

no qui, si fa altrimenti: è laguerra del buio contro la luce;della notte contro il giorno».

Dicono Gianluigi Nuzzi edEmiliano Fittipaldi, che firma-no i libri sul Vaticano in uscitadomani e intorno a cui loscandalo è deflagrato cometritolo, che hanno fatto solo illoro mestiere. Difficile negar-lo. Ma è dura negare ancheche chi ha passato loro le car-te, per quanto dica d’averlofatto «per aiutare il Papa», hatradito quel rapporto di fidu-cia che spinse proprio France-sco ad affidare loro un compi-to delicatissimo.

Non è un caso che ieri l’Os-servatore Romano avesse untitolone che, parlando dellaMessa del Papa in suffragio deicardinali e dei vescovi morti,diceva: «Il serpente sulla cro-ce». Certo, non è tema nuovo per Francesco. Ne aveva parla-to a marzo partendo dall’episo-

CORVI, SERPENTI, ZIZZANIALE BATTAGLIE DEL PAPA

Scontro Per Bergoglio c’è una lotta violenta tra la luce e il buioAlle guardie svizzere ha detto che il pericolo per il Vaticanonon arriva da eserciti stranieri, ma dal diavolo che vuole dividereSi incarna in chi tradisce la fiducia con azioni e maldicenze

di Gian Antonio Stella

dio biblico degli ebrei che si ri-bellano alle fatiche della fuganel deserto e cominciano «asparlare di Dio» e molti di lorofiniscono morsi da serpenti ve-lenosi: «Solo la preghiera diMosè che innalza un bastonecon un serpente, simbolo dellaCroce su cui verrà appeso Cri-sto, diverrà per chi lo guardasalvezza dal veleno». Ed eratornato sul tema un mese emezzo fa. Quello spazio ai ser-penti di oggi, però, la dice lun-ga…

Fatto è, ha scritto l’annoscorso su Avvenire Stefania Fa-lasca, la giornalista da decenniamica di Jorge Mario Bergo-glio, «che forse nessun altroPontefice, nella storia recente,con un linguaggio puntuto edefficace ha battuto tanto suquesto male. E di fatto non c’èpiaga dolente come questadella maldicenza…». Del resto,proseguiva, «il male biforcutoprodotto dalla “clericas invi-dia”, come la definiva il celebremoralista Haring ai tempi delConcilio, è ben noto. E non c’èqui bisogno di scomodareDante che definiva l’invidia “meretrice delle corti”».

Batte e ribatte, batte e ribat-te, il Papa: «Su questo punto,non c’è posto per le sfumature.Se tu parli male del fratello, uc-cidi il fratello». E ancora: «Noisiamo abituati alle chiacchiere,ai pettegolezzi. Ma quante vol-te le nostre comunità, anche lanostra famiglia, sono un infer-no dove si gestisce questa cri-minalità di uccidere il fratello ela sorella con la lingua!».

Maledetta lingua! La linguache divide le parrocchie, le co-munità, la Chiesa: «Non vi dicodi tagliarvi la lingua ma…». In-somma, «quando si dice diuna persona che ha la lingua diserpente, cosa si vuol dire? Chele sue parole uccidono! Pertan-to, non solo non bisogna atten-tare alla vita del prossimo, maneppure riversare su di lui ilveleno dell’ira e colpirlo con lacalunnia. È tanto brutto chiac-chierare! All’inizio può sem-brare una cosa piacevole, an-che divertente, come succhiareuna caramella. Ma alla fine, ciriempie il cuore di amarezza, eavvelena anche noi».

E c’è chi ricorda come unpresagio il giorno in cui le co-lombe liberate dal Papa furo-no attaccate da un gabbiano eda un corvo. «Lo Spirito santoci liberi dai corvi, segni delmale!», scrisse una certa Ni-netta sulla pagina Facebookdel Papa contro chi ricordavache «anche i corvi sono crea-ture di Dio». Certo è che Fran-cesco ha vissuto così male lefughe di notizie da non potere,oggi, sorridere della letterache gli mandò il presidente delSan Lorenzo, la squadra di Bai-res per cui tifa: «Saludamos elprimer Papa cuervo!». Perchéproprio il corvo, pensa un po’,è il simbolo della squadra.

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ANALISICOMMENTI

NUMERI E VERITÀIN OTTOBREI MIGRANTIDI TUTTO IL 2014

di Maria Serena Natale

Il corsivo del giorno

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PeccatoIl celebre moralistaHaring definiva questa piaga moralela «clericas invidia»

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 27

L’APPELLO

SERVE PIÙ TRASPARENZANELLA TASSAZIONE DELLE MULTINAZIONALI

Il 5 novembre 2014 un consorzio internazio-nale di giornalisti rivelò pubblicamenteche più di 500 multinazionali avevano con-cluso accordi segreti con il Lussemburgotra il 2002 e il 2010 — i cosiddetti tax rulin-

gs — per abbattere la loro pressione fiscale. Na-sceva così lo scandalo Luxleaks, che ha suscitatofortissima indignazione in Europa e nel mondo.Alcune imprese con miliardi di euro di entrateavevano infatti beneficiato di una tassazione ef-fettiva di meno dell’1% sui profitti trasferiti in Lussemburgo, mentre le piccole e medie impre-se non beneficiavano dello stesso trattamento difavore e dovevano subire una concorrenza sleale.

L’inchiesta resa pubblica nel novembre 2014ha sollevato dunque un velo sulla situazione fi-scale in Europa. Gli Stati europei hanno svilup-pato in questi anni un’impropria competizionenell’offerta di una varietà di misure fiscali, inclu-si tax rulings, per attrarre imprese multinazio-nali e aumentare artificialmente i loro introiti.Questa pratica sottrae però importanti entrate fi-scali agli altri Paesi europei e diminuisce le risor-se complessive derivanti dalla tassazione, chepotrebbero essere usate per migliorare i servizipubblici, la sanità o il sistema scolastico, a van-taggio di tutti i cittadini.

Un anno è passato e nessun passo avanti signi-ficativo è stato raggiunto per ottenere un cam-biamento reale. Nonostante alcuni annunci in-fatti l’Unione Europea non è ancora riuscita a da-re risposte ai suoi cittadini e alle sue piccole emedie imprese.

Il 6 ottobre di quest’anno, i ministri delle fi-nanze dell’Ue hanno perso anzi l’opportunità didimostrare di aver imparato la lezione delloscandalo di Luxleaks. Il loro accordo sull’istitu-zione di un sistema di scambio automatico d’in-formazione tra i 28 Stati membri dell’Ue sui taxrulings non assicura nessuna trasparenza su questi accordi segreti e indebolisce fortementela già timida proposta della Commissione.

La situazione attuale sta indebolendo pesan-temente i sistemi fiscali nazionali e il progettoeuropeo: un mercato unico efficace può infattifunzionare correttamente solo in un quadro perla tassazione delle imprese più trasparente, co-ordinato e cooperativo. Non si può quindi conti-nuare ad andare avanti come fatto finora: l’Unio-ne Europea deve assicurare che le multinazionali

paghino le loro tasse dove realizzano i profitti. Noi richiediamo riforme ambiziose per con-

trastare evasione ed elusione fiscale, eliminarele scappatoie legali utilizzate dalle multinazio-nali, sanzionare efficacemente i paradisi fiscali,combattere la corruzione e il riciclaggio e mi-gliorare la trasparenza e la cooperazione tran-sfrontaliera.

In questo quadro, invitiamo pubblicamente igoverni europei a supportare l’obbligo di rendi-contazione Paese per Paese pubblica attualmen-te in discussione nella Direttiva sui diritti degliazionisti.

Questa misura richiederebbe alle grandi im-prese ed alle imprese quotate di rendere pubbli-ci i dati su alcune loro attività e, soprattutto, sul-le tasse che pagano in ogni Paese in cui operano.Questo permetterebbe alle autorità fiscali, agli investitori e agli altri stakeholders, inclusi i citta-dini, di intraprendere iniziative in caso di com-portamenti inappropriati o illeciti da parte dellemultinazionali. Le banche europee sono già sog-gette a tale requisito, che non ha diminuito la lo-ro competitività, come dimostrato da una ricer-ca ufficiale commissionata dalla Commissioneeuropea.

A un anno da Luxleaks, cittadini e imprese re-sponsabili aspettano ancora risposte. C’è urgen-te bisogno di un’azione coordinata a livello euro-peo. La rendicontazione Paese per Paese rappre-senterebbe uno strumento importante per com-battere evasione ed elusione fiscale e un passoavanti significativo nella creazione di un quadrofiscale più trasparente in Europa.

È giunta l’ora che gli Stati membri imparino lalezione dello scandalo di Luxleaks e mettano fi-ne all’elusione fiscale delle multinazionali, co-struendo un sistema corretto di tassazione delleimprese. Questa è una condizione necessaria perrivitalizzare l’economia europea, a beneficio di cittadini e imprese responsabili.

Sergio CofferatiRelatore del Parlamento Europeo per la Diret-

tiva sui diritti degli azionisti; Gianni Pittella,Presidente del Gruppo dei Socialisti e Demo-

cratici al Parlamento Europeo; RobertoGualtieri, Presidente della Commissione Eco-

nomica del Parlamento Europeo; RomanoProdi, ex Presidente della Commissione Euro-

pea ed ex Presidente del Consiglio italiano;Thomas Piketty, Paris School of Economics;Jean-Paul Fitoussi, Co-Presidente del Con-

siglio Scientifico della Progressive Economy;Josep Borrell, ex Presidente del Parlamento

Europeo; Luca Visentini, Segretario Generaledella Confederazione Sindacale Europea;

Elio Di Rupo, Presidente del Partito Socialistabelga ed ex Primo Ministro; Vincenzo Visco,

ex Ministro italiano del Tesoro e delle Finanze;Jutta Urpilainen, ex Ministro finlandese delleFinanze; Paul Magnette, Ministro-Presidente

della Wallonia-Belgio; Virgilio Dastoli, Pre-sidente Consiglio Italiano Movimento Euro-

peo; Richard Murphy, Anastasia Nesve-tailova e Ronen Palan, City University; Jill

Rubery, Kate Pickett, Irene Ring, AndrasInotai, Ilene Grabel, Henning Meyer

e Heikki Patomäki, Membri del ConsiglioScientifico della Progressive Economy

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COMMENTIDAL MONDO

Priorità Passato un anno dallo scandalo Luxleaks manca una riformaper combattere l’elusione fiscale messain atto da molte aziende L’Unione Europea deve agire subito a tutela delle piccole imprese

Paul Ryan predica bene,ma solo per se stesso.

Questa l’accusa di Michael A. Cohen in un editoriale del Boston Globe. Il nuovo presidente della Camera aveva chiesto come garanzia per ricoprire l’incarico che questo non andasse a confliggere con i suoi impegni familiari. Peccato, sottolinea il quotidiano, che lo stesso uomo politico non si batta perché lo stesso diritto sia garantito a tutti i cittadini americani, per i quali le leggi sul congedo parentale sono penalizzanti per chi decide di conciliare lavoro e famiglia.

I conti di Paul Ryansulla famiglianon tornano

Stadio a MiamiBeckham fa litigaretutti i politici

a cura di Carlo Baroni

David Beckham fa litigare i politici della

Florida, come sottolinea un commento del País, diretto da Javier Moreno. L’ex fuoriclasse del Manchester United ha in progetto di costruire un grande stadio di calcio a Miami, città che già ospita team di basket, baseball e football americano. L’idea di puntare sul soccer nasce anche dalla presenza importante di una comunità di origine ispanica che resta appassionata del calcio europeo. Ma già sulla scelta dell’area dove dovrebbe sorgere sta creando divisioni e litigi tra il sindaco di Miami e il governatore della Contea.

LA MANOVRA E L’OCCASIONEDI UN CAMBIO DI RITMO

SEGUE DALLA PRIMA

Q uesto motivo di fon-do dice che lo Statoormai è arrivato al li-mite dei risparmipossibili senza ridi-

segnare la propria architettura.Se il governo vuole ridurre le tas-se in modo credibile senza per-dere il controllo dei conti, tra non molto dovrà ripensare lestrutture portanti del settore pubblico. «Ci sono limiti alla pu-ra e semplice compressione del-le spese», nota la Banca d’Italianella sua relazione di ieri in Par-lamento e suona come una ver-sione più local del vecchio mottodi Milton Friedman.

Al netto della detassazionedella prima casa, l’obiettivo difondo di questa manovra plu-riennale è tagliare le tasse sul reddito delle imprese sotto i li-velli della Germania o della Spa-gna. Difficile non condividere, in un Paese nel quale gli investi-menti sono crollati di un terzo dal 2007. Su questo però la Ban-ca d’Italia, l’Ufficio parlamentaredi bilancio, la Corte dei conti maanche le Regioni colpite dal 60%dei tagli di spesa previsti nei prossimi tre anni hanno un mes-saggio comune: la navigazione avista, fatta di limature, è finita.Non c’è più spazio, come dimo-

stra la vicenda del sostegno aiceti deboli: con questa manovraaumenta precisamente di 6 euroe 28 centesimi al mese in mediaper ciascuno dei dieci milioni diabitanti oggi in condizioni di po-vertà relativa.

L’occasione per il cambio diritmo, che il governo peraltro hain programma, ora c’è ed è irri-petibile. La Banca centrale euro-pea sta sostenendo il debitopubblico italiano ed europeo co-me mai prima. Di fatto è dispo-sta a tenere aperto per qualche tempo un ombrello su un Paeseche deve smontare e rimontare ilproprio motore, se vuole riparti-re. Il presidente della Bce Mario Draghi l’ha detto con la solita ef-ficacia: persino una nazione ad alto debito pubblico può crearsida subito lo spazio per un’espan-sione di bilancio, a patto che fac-cia ciò che serve per aumentareil suo potenziale, la partecipazio-ne al mondo del lavoro, la capa-cità delle imprese e dei suoi ad-detti di produrre valore. Se suc-cede, con la crescita arriverannopiù entrate anche se le aliquote calano. Il passaggio in Parla-mento della legge di Stabilità produrrà molto rumore di fon-do. Ma non lasciamoci distrarre:la posta in gioco resta questa.

Federico Fubini© RIPRODUZIONE RISERVATA

GRILLO ALLEATO DI RENZIA DIFESA DELL’ITALICUM

Grillo accusa i Demo-cratici di essere anti-democratici, denun-cia Renzi di volerglisottrarre la legge

elettorale siccome teme di per-dere la battaglia elettorale.L’Italicum — che per i Cinque-stelle era la pietra dello scanda-lo, lo strumento con cui il lea-der del Pd voleva trasformare ilPaese in un regime — da ieri èdiventato un baluardo da difen-dere contro i colpi di coda delregime. Contrordine grillini,non è più l’ora di organizzareun referendum abrogativo: og-gi la missione è difendere dal-l’abrogazione quelle stesse nor-me che pure erano state scritte«da Renzi con Verdini». È cosìche nel Movimento si smarrisceil senso della misura, oltre cheil limite alla decenza. Ma in fon-do ai populisti non appartienela dote della coerenza, ogni oc-casione è buona solo per l’ar-ringa. E a Grillo questo servivaieri quando ha denunciato laproposta di legge presentatadal deputato del Pd Lauricella— esponente della minoranzainterna — che con buona dosedi malizia prospetta una con-

troriforma dell’attuale riforma,un sistema di voto in base alquale verrebbe eliminato il bal-lottaggio, e il premio di mag-gioranza sarebbe assegnato so-lo alla lista che supera il 40%.Altrimenti i seggi andrebberodistribuiti su base proporzio-nale. Si tratterebbe di un ritor-no alla prima Repubblica, per-ché i governi tornerebbero ad essere frutto di accordi tra par-titi in Parlamento. Sarebbe,questa sì, la fine di Renzi e delrenzismo, che poi è l’obiettivodichiarato della minoranzadem. Perciò il premier nonavrebbe mai potuto appoggiareuna simile proposta, e infattinon ha perso tempo a sconfes-sarla. A questo punto Grillo siritrova al fianco del suo acerri-mo avversario, e — se la politi-ca avesse ancora una regola —da difensore dell’Italicum d’orain poi dovrebbe sostenerne leragioni sul blog, nelle piazze ein Parlamento. A meno che, an-che stavolta, il capo dei Cinque-stelle non chieda una deroga al-la coerenza, che in fondo non èla dote richiesta ai populisti.

Francesco Verderami© RIPRODUZIONE RISERVATA

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28 Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera

COMUNE DI FIRENZEDirezione Istruzione

ESTRATTO BANDO DI GARAIl Comune di Firenze indice una proceduraaperta ex D.Lgs 163/06 con oggetto: “Ser-vizio di pulizia scuole dell’infanzia comu-nali” CIG 6413920638.Importo a base di gara: €327.868,86 i.v.a.esclusa.Durata: 190 giorni distribuiti durante l’anno2016.Criterio di aggiudicazione: offerta economi-camente più vantaggiosa ex art. 83 D.Lgs163/06.Termine per la ricezione delle offerte: ore12.00 del 13/11/2015.Sopralluogo: obbligatorio.Il bando è stato inviato alla GUUE in data21/10/2015 e pubblicato in GURI n. 125 del23/10/2015.Bando di gara pubblicato in Albo Pretorio eRete Civica del Comune di Firenze al sito:http://www.comune.fi.it/export/sites/reteci-vica/comune_firenze/bandi/elenco_bandi.htmle su SITAT al sito https://webs.rete.to-scana.it/PubbBandi/GetElencoBandi.do?pagina=1.Firenze, 26/10/2015

Il Dirigente(Dott. Giovanni Bonifazi)

AZIENDA GENERALE SERVIZI MUNICIPALIDI VERONA SPA

ESTRATTO DI BANDO DI GARA1) ente appaltante: AGSM Verona S.p.A. -Lungadige Galtarossa 8 - 37100 Verona - tel.045/8677678 - fax 045/8677568 - sito Internetwww.agsm.it (area fornitori). 2) oggetto: po-lizza di assicurazione responsabilità civile.3) importo: Euro 2.100.000,00.=. 4) condi-zioni di partecipazione: si rimanda al bandointegrale. 5) procedura di aggiudicazione: ne-goziata - prezzo più basso. 6) termine ricevi-mento domande di partecipazione: entro leore 12:00 del 12 novembre 2015. 7) informa-zioni: il bando integrale è disponibile presso ilsito Internet di AGSM.

FINMECCANICA - Società per azioniSede in Roma, Piazza Monte Grappa n. [email protected]

Capitale sociale euro 2.543.861.738,00 i.v.Registro delle Imprese di Roma e Codice fiscale n. 00401990585

Partita IVA n. 00881841001RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2015

In ottemperanza alla normativa vigente, si rende noto che il Resoconto Interme-dio di Gestione al 30 settembre 2015, approvato dal Consiglio di Amministrazionedi Finmeccanica in data 3 novembre 2015, è a disposizione del pubblicopresso la sede sociale, presso Borsa Italiana S.p.A., sul sito internet dellaSocietà www.finmeccanica.com (sezione Investitori/Bilanci e Relazioni), non-ché sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato NIS-Storage(www.emarketstorage.com).Roma, 4 novembre 2015

ESTRATTO AVVISO DI GARASi rende noto che in data 29.10.2015 è stato tra-smesso alla GUUE per la pubblicazione l’Avvisodi gara mediante procedura aperta relativo all’af-fidamento del servizio di noleggio full-service dipalmari industriali all-in-one. Ulteriori informa-zioni potranno essere acquisite presso ATMS.p.A. - Direzione Acquisti - Appalti di Servizi -Viale Stelvio, 2 - 20159 Milano tel. 02 48038313fax 02 6887778. L’avviso di gara integrale è con-sultabile sul sito Internet http://www.atm.it.

DIREZIONE ACQUISTI(Ing. Stefano Canzian)

AVVISO AL PUBBLICO

NORTHSUN ITALIA S.P.A.COMUNICAZIONE DI AVVIO DELLA PROCEDURADI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE

La Società NORTHSUN ITALIA S.P.A. con sede legale in Roma - via Ludovisi, 16 - c.a.p.00187, comunica di aver presentato in data 14/10/2015 al Ministero dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare, ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.istanza per l’avvio del procedura di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto“ISTANZA DI PERMESSO DI RICERCA PER IDROCARBURI LIQUIDI E GASSOSI CON-VENZIONALMENTE DENOMINATO ZANZA” - COMUNE DI COPPARO E FORMIGNANA- PROVINCIA DI FERRARA”compreso tra quelli elencati nell’Allegato II alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006e ss.mm.ii., Al punto 7) prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi “sullaterraferma” e in mareIl progetto è localizzato nella Regione Emilia Romagna, Provincia di Ferrara, Comuni diCopparo e Formignana, con estensione di 4,89 kmq.E’ oggetto di valutazione il programma dei lavori di acquisizione di dati geofisici che sipotrebbe rendere necessario per l’individuazione e la definizione di nuove riserve di gasnaturale. Tale acquisizione verrà attuata solo nel caso in cui non si riterranno sufficientii dati geologici e geofisici al momento disponibili. I principali impatti ambientali poten-ziali legati all’attività proposta e comunque paragonabile all’attività agricola già presentenell’area, potrebbero riguardare localmente i suoli e l’atmosfera circostante in manieralieve e comunque temporanea e reversibile; non sono prevedibili impatti sulla fauna.Nel caso le attività sopra descritte diano risultati positivi, nell’ambito del permesso diricerca verrà perforato un pozzo esplorativo per il quale sarà attivata una ulteriore pro-cedura di Valutazione di Impatto Ambientale dedicata.Il progetto definitivo, lo studio di impatto ambientale e la sintesi non tecnica, sono de-positati per la pubblica consultazione presso:- Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione Generale

per le valutazioni ambientali, Via Cristoforo Colombo, 44 - 00147 Roma- Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Direzione Generale per il

paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee, Via di San Michele, 22 -00153 Roma

- Regione Emilia Romagna - Servizio Valutazione Impatto e Promozione SostenibilitàAmbientale, Viale della Fiera, 8 - 40127 Bologna

- Provincia di Ferrara - Unità Operativa Semplice VIA e AIA, C.so Isonzo, 26 - 44121Ferrara

- Comune di Copparo, Via Roma, 28 - 44034 Copparo (FE)- Comune di Formignana, Via Vittoria, 31 - 44035 Formignana (FE)La documentazione depositata è consultabile sul sito web del Ministero dell’Ambientee della tutela del territorio e del mare all’indirizzo www.va.minambiente.it.Ai sensi dell’art. 24 comma 4 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. entro il termine di 60 (ses-santa) giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso, chiunque abbia interessepuò prendere visione del progetto e del relativo studio ambientale, presentare in formascritta proprie osservazioni, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e va-lutativi, indirizzandoli al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare;l’invio delle osservazioni può essere effettuato anche mediante posta elettronica certi-ficata al seguente indirizzo: [email protected].

Il legale rappresentante - Sara Edmonson

VENEZIA INFORMATICAESISTEMIVENIS S.P.A.

Estratto bando di garaCIG 6420352214

Venis S.p.A. ha indetto una gara aprocedura aperta (criterio di aggiudi-cazione dell’Offerta economicamentepiù vantaggiosa), per l’affidamento diun Accordo Quadro per l’appalto deiservizi di telefonia mobile per il Comu-ne di Venezia e le Società partecipate.Durata dell’AQ: 48 mesi. Importo: €4.300.000,00 + IVA. Termine ricezioneofferte: 23/11/2015 ore 12.00. Aperturaofferte: 24/11/2015 ore 10.00. Invio allaGUCE: 07/10/2015. Il bando integra-le è disponibile sul sito: www.venis.it.R.U.P.: dott. Enrico Boni.

Il Direttore GeneraleDott.ssa Alessandra Poggiani

DIRITTI AUDIOVISIVI

La Lega Nazionale Professionisti Serie A comunica l’avvio della pro-cedura di commercializzazione dei diritti audiovisivi relativi al Pac-chetto Esclusivo denominato N BETTING STREAMING relativoagli Eventi della Competizione Campionato di Serie A da disputarsinelle stagioni sportive 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018.La Lega Nazionale Professionisti Serie A comunica che sono dispo-nibili le descrizioni dei diritti in epigrafe e le condizioni alle quali sa-ranno accettate offerte dai soggetti interessati alla loro acquisizione.La richiesta dei documenti descrittivi dei singoli diritti in epigrafe peri soggetti interessati alla loro acquisizione, dei requisiti e dellecondizioni generali minime per le offerte può essere fatta alla LegaNazionale Professionisti Serie A - Milano, Via Rosellini n. 4 -tel. 02/69910303, fax 02/69010091.Ogni singolo documento è comunque disponibile sul sito Internetdella Lega Serie A: www.legaseriea.it.Le offerte per l’acquisto dovranno essere presentate alla LNPA entroe non oltre le ore 12.00 di lunedì 16 novembre 2015.

AUTORITA’ PER L’ENERGIA ELETTRICAIL GAS E IL SISTEMA IDRICO

AVVISO DI SOSPENSIONECon riferimento alla procedura di gara - rif. 384/2015/Aavente CIG 63826411FA - indetta dall’Autorità per l’energiaelettrica il gas e il sistema idrico (di seguito denominata:Autorità) al fine di selezionare un apposito e qualificato ope-ratore economico con il quale stipulare un contratto di ap-palto avente ad oggetto lo svolgimento di servizi perl’elaborazione dei cedolini paga e dei servizi relativi agliadempimenti previdenziali, fiscali ed amministrativi per lagestione del personale dell’Autorità, ivi compreso la rileva-zione ed elaborazione delle presenze/assenze del personale,si comunica che - giusta determinazione del Direttoredella Direzione Affari Generali e Risorse dell’Autorità, n.62/DAGR/2015 del 26 ottobre 2015 - la medesima proce-dura è stata sospesa al fine di procedere, in autotutela, al-l’adeguamento degli atti di gara alle decisioni della sentenzadel Consiglio di Stato n. 103/2015. L’Autorità procederà,successivamente all’adeguamento degli atti di gara, al riav-vio della procedura di gara rideterminando i nuovi terminidella procedura ivi compreso quelli di presentazione delleofferte. L’avviso è stato pubblicato in data 30 ottobre 2015sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 5ª Seriespeciale n. 128, nonché sul profilo del committente dell’Au-torità: www.autorita.energia.it/bandi_gara.htm.

Il Direttore della Direzione Affari Generali e Risorse(Alberto Grossi)

Comune di SalernoPROCEDURA APERTA - Avviso

Aggiornamento Albo operatori economici per l’affidamento di lavori, forniture/servizied incarichi tecnici - 3° aggiornamento.L’Amministrazione Comunale di Salerno in attuazione della propria norma regolamentare,procede, per l’anno 2016, all’aggiornamento dell’Albo degli operatori economici ai sensidegli artt. 57, 90, 91 e 125, del decreto L.g.s. 163/06. Le modalità d’iscrizione e la docu-mentazione richiesta, sono dettagliatamente indicate nel bando integrale che è pubblicatoall’Albo Pretorio dell’Ente - Sez. Bandi e concorsi all’indirizzo https://albofornitori.co-mune.salerno.it/ PortaleAppalti/it/homepage.wp dai quali è prelevabile tutta la documen-tazione e la relativa modulistica. Il termine scadrà alle ore 12:00 del 31.12.2015.

Il Dirigente del Servizio Appalti, Contratti, Assicurazioni, Demanio e PatrimonioF.to Avv. Domenico Leone

Comune di SalernoAvviso

Ai sensi dell’art. 123 del D.lgs. n. 163 del 12.4.2006 l’Amministrazione comunaledi Salerno rende noto che intende avvalersi, per l’anno 2016 della procedura ri-stretta semplificata, per l’affidamento dei lavori di importo inferiore ad€.1.500.000,00= I.V.A. esclusa. A) Tipologia dei lavori: OG - tutte le categorie, OS- tutte le categorie. B) Soggetti Ammessi e requisiti: sono indicati nel disciplinaredi procedura che, unitamente alla domanda di partecipazione ed alla modulisticasono reperibili sul sito internet: https://albofornitori.comune.salerno.it/PortaleAppalti/it/homepage.wp. Il termine scadrà alle ore 12:00 del 15.12.2015.Il Dirigente del Servizio Appalti, Contratti, Assicurazioni, Demanio e Patrimonio

f.to Avv. Domenico Leone

Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta(l.r. 15/2015)

giàProvincia Regionale di Caltanissetta

Codice Fiscale e Partita IVA: 00115070856ESTRATTO BANDO DI GARA

Si rende noto che il giorno 15 dicembre 2015,alle ore 9,30, sarà espletata gara a proceduraaperta ex art. 55 co.5 del D.Lgs.vo 163/06 conil criterio di aggiudicazione previsto dall’art.83 dello stesso D. Lgs (offerta economica-mente più vantaggiosa) per appalto del serviziodi trasporto casa scuola e viceversa aglialunni disabili frequentanti gli istituti d’istru-zione secondaria superiore, di competenzadel Libero Consorzio Comunale di Caltanis-setta, e l’Università - CIG 6398654053. Im-porto a base d’asta massimo complessivo di €1.547.232,69 così articolato: - servizio dal01/01/2016 al 31/12/2016: € 515.744,23 di cui€ 416.205,50 quale spesa incomprimibile nonsoggetta a ribasso d’asta, oltre IVA al 10%; -servizio dal 01/01/2017 al 31/12/2018 (esten-sione del servizio con apposito atto previo re-perimento delle risorse finanziarie necessarie):€ 1.031.488,46 di cui € 832.411,00 qualespesa in-comprimibile non soggetta a ribassod’asta, oltre IVA al 10%. Le offerte e la docu-mentazione prescritta dovranno pervenireentro le ore 11,30 del giorno 14/12/2015. Ilbando di gara integrale è pubblicato all’AlboPretorio del Comune di Caltanissetta, sito in-ternet www.provincia.caltanissetta.it e perestratto sulla G.U.R.S. n. 44 del 30/10/2015.

Il RUP - Gisella Trapani

AUTORITA’ PORTUALEDI PALERMO

AVVISO DI GARAL’Autorità Portuale di Palermo ha indettola procedura aperta con il criterio dell’of-ferta economicamente più vantaggiosaper l’appalto del servizio di vigilanzaannata dei varchi portuali e delle areenon in concessione entro la cintadel porto commerciale di Palermo(CIG 642725529D) dell’importo di€ 3.680.960,00 per la durata di quattroanni. Le offerte dovranno pervenireentro le ore 13,00 del 30.11.2015. Ul-teriori informazioni sono disponibili sulsito www.portpalermo.it.

Il Responsabile del ProcedimentoIng. Luciano Caddemi

Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta(l.r. 15/2015)

giàProvincia Regionale di Caltanissetta

Codice Fiscale e Partita IVA: 00115070856ESTRATTO BANDO DI GARA

Si rende noto che il giorno 18 dicembre 2015,alle 9,30, sarà espletata gara a procedura ex art.55 co.5 del D.Lgs.vo 163/06 con il criterio di ag-giudicazione previsto dall’art. 83 dello stesso D.Lgs (offerta economicamente più vantaggiosa)per appalto del servizio di assistenza igienicopersonale agli alunni disabili frequentanti gli isti-tuti d’istruzione secondaria superiore, di com-petenza del Libero Consorzio Comunale diCaltanissetta, e l’Università - CIG 63986225E9.Importo a base d’asta massimo complessivo di€ 3.155.106,24 così articolato: - servizio dal01/01/2016 al 31/12/2016: € 1.051.702,08, dicui € 956.092,80 quale spesa incomprimibilenon soggetta a ribasso d’asta, oltre IVA al 4%;- servizio dal 01/01/2017 al 31/12/2018 (esten-sione del servizio con apposito atto previo re-perimento delle risorse finanziarie necessarie):€ 2.103.404,16, di cui € 1.912.185,60 qualespesa incomprimibile non soggetta a ribassod’asta, oltre IVA al 4%. Le offerte e la documen-tazione prescritta dovranno pervenire entro leore 11,30 del giorno 17.12.2015. Il bando digara integrale è pubblicato all’Albo Pretoriodel Comune di Caltanissetta, sito internetwww.provincia.caltanissetta.it e per estrattosulla G.U.R.S. n. 44 del 30.10.2015.

Il RUP - Gisella Trapani

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Vico II San Nicolaalla Dogana, 980133 NapoliTel. 081 49 777 11Fax 081 49 777 12

C.so Vittorio Emanuele II, 6070122 BariTel. 080 5760 111Fax 080 5760 126

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 29

Economia

Indice delle BorseDati di New York aggiornati alle ore 20

FTSE MIB 22.459,45 -0,10% êDow Jones 17.939,83 0,62% é

Nasdaq 4.721,05 0,36% é

S&P 500 2.111,63 0,36% é

Londra 6.383,61 0,34% é

Francoforte 10.951,15 0,00% óParigi (Cac 40) 4.936,18 0,41% é

Madrid 10.465,20 0,45% é

Tokyo (Nikkei) BorsaChiusa - ó

1 euro 1,0976 dollari -0,51% ê1 euro 132,6500 yen -0,28% ê1 euro 0,7131 sterline -0,01% ê1 euro 1,0869 fr.sv. -0,15% ê

Titolo Ced. Quot.03-11

Rend.eff.netto%

Btp 14-15/05/17 1,150% 101,69 -0,10

Btp 15-01/11/20 0,650% 100,01 0,57

Btp 14-01/03/30 3,500% 118,08 1,64

Btp 14-01/09/46 3,250% 112,67 2,28

SPREAD BUND / BTP 10 anni: 98p.b.

Cambi

Titoli di Stato

La Lente

di Michelangelo Borrillo

Michelin taglia in Europa E in Italia chiude Fossano

T re poli da chiudere inEuropa. Con 1.500posti di lavoro a

rischio, di cui 578 in Italia. Sono i numeri del piano strategico 2016-2020 di Michelin. In Italia è prevista la chiusura dello stabilimento di Fossano (Cuneo) con il taglio di 400 posti, a causa del calo dei volumi di produzione (-45%): più conveniente acquistare i cavi metallici che produrli. Gli altri esuberi ad Alessandria (30), Torino (120) e Tribano (Padova, 28). Annunciate per oggi quattro ore di sciopero per ogni turno. Con il sito di Fossano, entro il 2016 chiuderà anche quello di Oranienburg in Germania (180 dipendenti) e nel 2018 quello di Ballymena in Irlanda del Nord (860 posti).

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99 Btp-BundLo spreadalla chiusura di ieri. Il quantitative easing, calcola la Bce, ha fatto ridurre il rendimento sui bond statali di 100 puntiin Italia e Spagna e di 70 nell’Eurozona

Niel, summit di tre ore con la ConsobLo scalatore svela le quote in TelecomIl nodo dei diritti di voto. Cassa depositi e prestiti: non abbiamo avuto incontri

La vicenda

La scorsa settimana il miliardario Xavier Niel, principale azionista del gruppo internet francese Iliad, ha reso noto di essere entrato in Telecom Italia con una quota del 15% potenziale

L’acquisto è avvenuto per il 5% attraverso un equity swap (un derivato), mentre il restante 10% è controllato sotto forma di opzioni di acquisto (call) esercitabili in varie tranche fino a novembre 2017

Dentro Telecom Italia esiste un altro importante socio francese: è Vivendi, colosso guidato dal finanziere Vincent Bolloré, che ha il 20%

Fra i due gruppi non ci sarebbero collegamenti, hanno dichiarato. La Consob indaga

Un anno a Piazza Affari

d’ArcoGennaio Marzo Maggio Luglio Settembre Novembre

1.207

1.119

1.031

0,942

0,854

0,788

2015

1,263-0,55%

IERI

ROMA Un incontro di tre ore perdecifrare le intenzioni di Xa-vier Niel. Il fondatore di Free etitolare di una quota potenzialepari al 15,1% di Telecom ha tra-scorso buona parte di ieri mat-tina a Roma negli uffici dellaConsob. I funzionari dellaCommissione di vigilanza so-no interessati a capire sia i con-torni dell’operazione, che haportato il miliardario francesedelle tlc a fare ingresso nel-l’azionariato di Telecom, sia lemodalità tecniche adottate.Curiosità correlata, del resto, aldestino sull’assetto proprieta-rio del gruppo presieduto daGiuseppe Recchi. Lo sbarco diNiel in Telecom è infatti avve-nuto per lo più attraverso op-zioni di acquisto sottoscritte daun veicolo di nome Rock Inve-stment, controllato da una fi-nanziaria personale (Njj hol-ding). Le opzioni sono, tra l’al-tro, esercitabili secondo unatempistica e un prezzo diversi.Si aggiunga che il blitz di Nielnon era previsto dal vertice delgruppo telefonico.

Quanto basta per spingereConsob a chiedere lumi e pre-cisazioni. Niel accompagnatodai legali di Bonelli-Erede hacosì fornito i dettagli agli ufficidi Vegas. Negli incontri di ieri ilpatron di Iliad e socio del quo-tidiano Le Monde ha rispostoai responsabili divisione cor-porate governance, divisione

mercati e divisione informa-zione emittenti, rispettiva-mente Maria Letizia Ermetes,Maria Antonietta Scopelliti eGuglielmina Onofri. I quesitisono serviti a delineare l’opera-zione, che ha portato il pac-chetto potenziale di Niel a ri-dosso della quota del 20% diTelecom detenuta da VincentBolloré. In dettaglio, si trattadella specifica sulla partecipa-zione sotto forma di opzioni ederivati e del tipo di strumentifinanziari utilizzati (contratti

di tipo «americano» o euro-peo). Così come è stato chiestoa Niel se abbia sottoscritto ac-cordi con altri soggetti coinvol-ti nell’operazione, e a quantoesattamente ammonti il pac-chetto azionario opzionato.

Una batteria di domande,compresa l’effettiva disponibi-lità di titoli con diritti di voto, acui il diretto interessato dovràrispondere anche agli occhidel mercato. Il termine perrendere note queste informa-zioni, tramite un comunicatoufficiale di Niel, è fissato perl’apertura delle Borse di questamattina. Le indicazioni forniteserviranno a chiarire i contornidi un’operazione tuttora da de-cifrare. Un elemento lo ha giàfornito il presidente di Tele-com Recchi, tratteggiando, al-l’indomani dell’incontro conNiel, l’iniziativa come un’ope-razione non ostile. Resta che ilgoverno italiano potrebbe as-sumere un ruolo «attivo» nellapartita, destinata a rimescolarel’azionariato della società pro-prietaria della rete nazionale.Un asset indispensabile per ilpiano sulla banda larga, cal-deggiato dal premier MatteoRenzi. Tanto che per l’interagiornata di ieri si sono susse-guiti rumors su un abbocca-mento tra Niel e Cdp. Voci tut-tavia smentite in serata.

Andrea Ducci© RIPRODUZIONE RISERVATA

VigilanzaIn alto, il fondatore del gruppo internet francese Iliad, Xavier Niel, che ieri in Consob, dove è stato ascoltato dalla commissione di vigilanza presieduta da Giuseppe Vegas (nella foto sotto)

Google-pedagogo, 34mila giovani formatiCon Youth Guarantee il colosso hi-tech insegna gli strumenti per le imprese

MILANO Google-formatore. Una funzionepedagogica al servizio delle imprese. Il nuovo corso di Mountain View lo spiegaMatt Brittin, presidente area Emea Busi-ness e Operation di Google. Il manager —di passaggio a Milano — ha individuato nell’Italia (e nella Spagna) i Paesi su cui in-vestire in termini di competenze digitali. Afar da volano — va detto — il programmacomunitario Garanzia Giovani che ha destinato al nostro Paese circa 1,5 miliardi di eu-ro per ridurre la disoccupazione giovanile.«Nell’ultimo mese abbiamo formato circa34mila giovani — dice Brittin — e più di1.200 aziende hanno offerto tirocini». Si tratta di corsi di 50 ore in cui Google inse-gna i giovani registrati al portale del gover-no a migliorare le proprie competenze di-gitali sugli strumenti che mette a disposi-zione delle imprese, vedi Google Trends,

Google Market Finder, Consumer Barome-ter e Translate. «Così ogni piccola aziendapuò diventare una micro-multinazionale»,spiega Brittin. D’altronde — ed è stata lastessa Commissione Europea a segnalarloin un recente rapporto — «entro il 2020 cisaranno 900mila posti di lavoro che nonverranno coperti per mancanze digitali»,denuncia Brittin. Ecco perché Google sen-

te il dovere di attenuare lo spread in termi-ni di capitale umano anche a fini di busi-ness. Con la potenza — segnala il manager— dello smartphone. Con un’applicazionesul proprio telefonino è possibile monito-rare le ricerche online di qualunque cate-goria di prodotto. Con Trends è possibilein sostanza fare un’empirica ricerca dimercato divisa per Paese. L’Italia — secon-do Brittin — è un buon osservatorio percapire le potenzialità di Google. Soprattut-to per la straordinaria riconoscibilità delmarchio Italia. Del made in Italy. «Con ec-cellenze in digitale abbiamo scommessosul vostro Paese nei settori della moda, lacucina, il design, il vino», osserva. Ora ser-vono soltanto giovani digitali. Formati.

Fabio Savelli@fabiosavelli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il profilo Matt Brittinè presidente area Emea Business e Operation di Google. Ha studiatoalla London School of Economics. Ha lavoratoin McKinsey

Draghi: a dicembrela Bce riesamineràla politica monetaria

Tassi

N ella riunione delconsiglio della Bancacentrale europea di

dicembre sarà necessario riesaminare il grado della politica monetaria accomodante. Lo ha sottolineato ieri il presidente della Bce Mario Draghi (nella foto) in occasione dell’apertura delle «Giornate della cultura» a Francoforte. Ricordando i timori per i rischi al ribasso delle prospettive di crescita e inflazione, Draghi ha poi precisato che la Bce ha «la volontà e la capacità di agire utilizzando tutti gli strumenti a disposizione». La politica monetaria della Banca centrale europea, comunque, non può risolvere tutto: «Ma — ha aggiunto Draghi — è necessario agire con riforme che rendano le nostre economie più inclusive, flessibili e innovative. Per questo i governi devono attuare riforme strutturali capaci di trasformare le nostre economie in Europa». Poi, ha concluso Draghi, «un rialzo prematuro dei tassi ci avrebbe fatto ricadere in recessione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Auto

Fca, balzo del 15%delle vendite Usa,oltre le atteseLe vendite di Fiat Chrysler Automobiles sul mercato statunitense sono cresciute a ottobre del 15% rispetto allo stesso mese del 2014: il maggior incremento è stato quello del marchio Jeep (+33%). Il risultato è superiore alle attese degli analisti che si aspettavano un aumento del 13%. In crescita anche le vendite in Canada (+0,4% su ottobre 2014): è il 71esimo mese consecutivo di crescita.

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30 ECONOMIA Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera

Nove mesiLa svolta di FinmeccanicaIl ritorno alla redditivitàe il varo della «one company»

Finmeccanica ha chiuso i primi nove mesi del 2015 con un risultato netto ordinario di 150 milioni di euro, rispetto alla perdita di 54 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Il dato non include il settore trasporti, ovvero AnsaldoBreda e Sts, appena cedute ai giapponesi di Hitachi. Altrimenti l’utile netto è di 160 milioni, contro la perdita di 24 milioni di un anno fa. I ricavi di Finmeccanica sono invece saliti nei nove mesi del 4,6% a 9.001 milioni di euro. Sulla base di questi numeri il gruppo conferma gli obiettivi per quest’anno e alza le stime sulla redditività.

Il consiglio di amministrazione di Finmeccanica ha poi varato la nuova struttura organizzativa sul modello «one company», articolata in quattro settori e sette divisioni, ed ha preso atto dei referenti nominati per ogni settore ed ogni divisione dall’amministratore delegato Mauro Moretti (nella foto). Per il settore Elicotteri Daniele Romiti, Filippo Bagnato al settore Aeronautica, Fabrizio Giulianini per Elettronica, Difesa e Sistemi sicurezza, Luigi Pasquali per il settore Spazio.

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Intesa, utile record a quota 2,7 miliardi Messina pronto ad alzare il dividendoIl consigliere delegato: «I mutui sono raddoppiati, riportate in bonis 22.500 aziende»

Carlo Messina presenta almercato i conti dei nove mesichiusi con un utile netto di 2,7miliardi (722 milioni nell’ulti-mo trimestre), il miglior risul-tato di sempre per IntesaSanpaolo e promette un maxidividendo in contanti, superio-re ai 2 miliardi già previsti nelpiano d’impresa.

Le parole (molto attese) delconsigliere delegato sul superdividendo ridanno fiato al tito-lo in Piazza Affari, dove i realiz-zi avevano spinto i prezzi giù fi-no al 4%. In chiusura la perditaè ridotta all’1,3% a 3,14 euro.«Sono pronto a pagare un divi-dendo extra - dice Messina -ma serve la delibera del bo-ard». Il piano prevede la distri-buzione di 2 miliardi per il2015, 3 miliardi per il 2016, 4 per l’anno successivo. Nel frat-tempo, la superbanca avràcambiato modello di gover-nance, passando al monistico ea un solo consiglio di ammini-strazione, ma l’impegno diMessina resterà quello di con-

solidare la posizione di testaguadagnata in Europa in questiprimi 2 anni del suo mandato.

Il rallentamento di interessie commissioni nell’ultimo tri-mestre impensieriscono laBorsa per qualche ora. Sui novemesi, però, la crescita dellecommissioni è del 12,6% a 5,57miliardi. Questo incremento

proseguirà il prossimo anno,assicura il consigliere delegato,e pone Intesa «al primo posto alivello europeo»; dunque perMessina la prima reazione aiconti al 30 settembre pare do-vuta al fatto che a volte «l’umo-re è un po’ pazzo sui mercati».Il manager sottolinea l’«effi-cienza gestionale con un cost/

income del 46,5%» e il conse-guente balzo del 52% del risul-tato prima delle imposte. Il Pa-ese «è in netta ripresa» e labanca ne rappresenta «l’accele-ratore». Il dato cui guardare èl’erogazione di 29 miliardi dicredito a medio lungo terminenei primi nove mesi dell’annoin corso a famiglie e imprese.«Eroghiamo il doppio dei mu-tui dello scorso anno; di questiil 30% è andato a coppie giova-ni», sostiene Messina. Dall’ini-zio del 2014 22.500 aziende so-no state riportate in bonis.«Mentre le altre banche do-vranno fondersi, ristrutturare,chiudere filiali e licenziare -conclude - io sarò pronto ad ac-cogliere i clienti in uscita daquesti istituti», osserva infinericordando che «nell’ultimotrimestre sono stati acquisiti25 mila nuovi clienti». Dal bi-lancio rispunta a sorpresa la vi-cenda Imi Sir e un incasso ina-spettato di 210 milioni.

Paola Pica© RIPRODUZIONE RISERVATA

Carlo Messina

Il budget

Cariplo, 152 milioni alla filantropia nel 2016Più fondi per l’occupazione giovanile e le periferie(pa.pic) La Fondazione Cariplo aumenta a 152 milioni nel 2016 le risorse destinate all’attività filantropica.I progetti ambientali saranno sostenuti con 11,2 milioni, l’arte e la cultura con 30 milioni, i servizi alla persona con 45,4 milioni, la ricerca scientifica con 22,6 milioni. «Proseguiamo nel solco della continuità - ha commentato il presidente Giuseppe Guzzetti - anzi abbiamo un margine di incremento,

rispetto alla base di 150 milioni annuiche ci siamo dati come obiettivo». Ai nuovi «quattro grandi programmi intersettoriali» a forte impatto sociale (periferie, recupero delle aree monta-ne, impresa sociale e occupazione giovanile) è stato destinato per il 2016 un budget complessivo di 7,5 milioni, che saliranno a 10 nei tre anni successivi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

722milioniL’utile nettodi Intesa Sanpaolonel terzo trimestre 2015. Era 483 milioni nello stesso trimestre 2014

2miliardi L’ammontare dei dividendi previsto dal piano per il 2015. La cedola sarà alzata dopo i risultati record

Saipem, Fsi paga463 milioni a EniIl Fondo strategico italiano verserà a Eni per il 12,5% di Saipem 463.238.681,60 euro. Il prezzo per azione sarà pari a 8,3956 euro. La forchetta individuata dal contratto era tra 7,40 e 8,83 euro ad azione.

Panorama

Snam, nuovo bond da 750 milioniSnam ha lanciato un nuovo bond a otto anni da 750 milioni destinato a un potenziale scambio con quattro obbligazioni sempre di Snam, su cui ha lanciato un’offerta d’acquisto Bnp Paribas.

Europex riconfermaRicci alla guidaEuropex, che riunisce le Borse europee dell’energia, ha riconfermato come presidente Massimo Ricci del Gme (Gestore dei Mercati Energetici)

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 ECONOMIA 31

King passa a ActivisionLe caramelle «italiane»di Candy Crush vanno agli UsaPer 5,9 miliardi di dollari

La prima buona notizia è che una ex startup come King Digital, quella delle caramelle Candy Crush, cofondata da un italiano, Riccardo Zacconi, è stata venduta per 5,9 miliardi di dollari. La seconda buona notizia è che essendo Zacconi socio con il 9,91% la sua quota vale quasi 600 milioni di dollari. La terza notizia (che però a livello di sistema potrebbe anche avere una connotazione negativa) è che un pezzo di industria europea, che peraltro va molto bene, quella del gaming, è finita negli Usa. A comprare è stata Activision Blizzard, gigante statunitense (World of Warcraft

e Call of Duty) che però era relegato alla Xbox di Microsoft e alla Sony PlayStation. Con King la società Usa ha comprato due biglietti: uno per i giochi-app per tablet e smartphone, segmento in grande crescita, e un altro per il mercato europeo. Activion ha pagato 18 dollari ogni azione di King Digital, il 16% in più della quotazione a Wall Street del giorno prima. Zacconi, ceo, continuerà a dirigere la società ma in un dipartimento indipendente.

Massimo Sideri© RIPRODUZIONE RISERVATA

De Castries: il Monte dei Paschi?Sì al piano, più tempo per la fusioneIl numero uno di Axa: nel 2018 lascio. La successione? «Abbiamo ottimi manager»

Intervista

di Sergio Bocconi

Tassi negativi, mondo digita-le, big data, clima e grandi ri-schi: oggi per guidare una com-pagnia di assicurazioni sembra siano necessarie competenze difinanza, ma soprattutto di tec-nologia e geopolitica. Impres-sione confermata dal colloquiocon Henri de Castries, numerouno di Axa, secondo playermondiale del settore per assetcon oltre 92 miliardi di ricavi, 1.300 miliardi di patrimonio ge-stito e 100 milioni di clienti nelmondo. Forse anche per questoil top manager, che proviene daun’antica famiglia della nobiltàfrancese, è presiedente delgruppo Bilderberg, alle cui con-ferenze i megatrend sono abi-tuali, e dell’Institut Montaigne,think tank sull’innovazione fon-dato da Claude Bébéar.

Come si “sopravvive” nel-l’era dei tassi negativi e del Quantitative easing?

«L’impatto dei tassi per noi ègraduale perché i nostri investi-menti sono di lungo termine equindi meno sensibili. Lavoria-mo su pricing e mix offerto: iprodotti unit in quattro anni so-no passati dal 15-20% al 30% del-la raccolta (con un aumento del22% negli ultimi nove mesi)mentre il peso delle gestioni se-parate, le polizze più classiche, èsceso dal 40% al 15%. Detto que-sto, le politiche espansive dellaBce sono benvenute: senza, ildeclino sarebbe inevitabile. De-vono però essere accompagnateda riforme strutturali».

Che “voto” dà all’Italia, an-che come investitore impor-tante in bond governativi (a fi-ne giugno 22 miliardi a valoredi mercato)?

«A partire dal governo Monti,poi con Letta e in modo accele-rato con Renzi, la volontà di ri-forma è chiara, come dimostra-no Jobs act e Senato».

Come valuta la vicenda Tele-com, che rinnova “vecchie”questioni finanziarie (e nonsolo) fra Italia e Francia?

«Il business di Axa è proteg-

gere i propri clienti, non le tele-comunicazioni!».

Lei è stato critico verso Sol-vency II. Conferma?

«E’ un sistema imperfetto conil quale dobbiamo convivere. Non ci consente di svolgere pie-namente il ruolo di investitori dilungo periodo, con i contributi acrescita e società».

I maggiori player assicurati-vi investono risorse in digital ebig data. Voi a che punto siete?

«Digital e big data stannocambiando alla radice il nostromestiere. Non rimpiazzano gliagenti, anzi. Sono strumenti aloro disposizione che rivoluzio-nano il rapporto con i clienti, esono fondamentali per la com-prensione dei rischi e delle ne-cessità dei consumatori. Nellatrasformazione digitale abbia-mo investito 950 milioni negliultimi tre anni. A San Franciscoe a Shanghai operiamo con Axa

Lab, strumento per essere “con-nessi” con le regioni più innova-tive del mondo e costruire digi-tal partnership. A Parigi e Singa-pore opera Data innovation lab,centro di eccellenza del grupponei big data».

Il mercato mondiale assicu-rativo è poco concentrato: lavostra quota è del 3%. Si va ver-so aggregazioni?

«Anzitutto non sempre chi èpiù grande è migliore. E poi larivoluzione digitale suggerisce ilcontrario: siamo al passaggiodal cavallo all’automobile, per-ché comprare un altro cavallo? Noi vogliamo crescere con il di-gitale e diventare la Ferrari delleassicurazioni».

Puntate sull’Asia, Cina inparticolare. Piani?

«L’obiettivo è 100 milioni diclienti in Asia, gran parte dei quali in Cina, entro il 2030».

E la “crisi” cinese? La strate-gia non cambia?

«No».Axa è sponsor di Cop21, la

Conferenza internazionale sulclima a Parigi in dicembre.Quali sono i vostri impegni?

«Entro il 2015 disinvestiamodalle società più legate al carbo-ne per 500 milioni ed entro il2020 triplicheremo a 3 miliardigli investimenti “green”. Del re-sto spinte di mercato e regola-mentari faranno perdere valoreagli asset più inquinanti. Un im-pegno condiviso da altri investi-tori come il fondo sovrano nor-vegese».

E il petrolio?«Beh, è diverso dal carbone e

un ragionamento sulle societàoil richiede più tempo».

Quando scadrà il suo man-dato nel 2018 non si candideràper il rinnovo. Sarà una suc-cessione interna come nel pas-saggio da Bébéar a lei?

«Nel 2018 avrò 64 anni. Ab-biamo piani di successionestrutturati, un management te-am molto forte e numerosi ta-lenti».

Quindi?«Lo vedrete quando sarà il

momento».In Montepaschi siete il terzo

socio con il 3,17%. Cosa faretein caso di aggregazione?

«Fabrizio Viola e AlessandroProfumo hanno ristrutturato, labanca ha un business profitte-vole, la rete è buona e legata alterritorio. Il problema è il porta-foglio sofferenze. Va cercata unasoluzione ma alla banca va datoil tempo necessario per trovareun partner. Noi diamo supportopieno al presidente MassimoTononi e al board».

La Bce però spinge perun’aggregazione rapida.

«A capo della Bce c’è una per-sona molto ragionevole».

Volete crescere ancora inItalia?

«Siamo molto soddisfatti diquanto già fatto: la combinazio-ne di rete agenziale, joint ventu-re con Mps e Quixa ci posizionaestremamente bene. Sforzi e in-vestimenti sono diretti a offrireservizi migliori e più competiti-vi».

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Henri de Castries, amministratore delegato del gruppo assicurativo francese Axa, azionista di Mps

3,17per cento La quota che Axa possiede nel Montepaschi. La compagnia ha anche il 50% della joint venture Axa-Mps

Accordi fiscali

Nel mirino UePfizer, Gsk, Kraft e MicrosoftMILANO Non solo Fiat e Starbucks. Nel mirino dell’Antitrust europeo, guidato da Margrethe Vestager, sono finiti anche gli accordi fiscali preventivi (tax rulings) raggiunti da Pfizer, GlaxoSmithKline, Kraft Foods e Microsoft con l’Olanda. Lo riferisce il quotidiano olandese «Trouw». I servizi della Concorrenza hanno chiesto i testi degli accordi per verificare se violano le norme europee sugli aiuti di Stato. Sono ancora aperti i casi che coinvolgono Amazon e il Lussemburgo e Apple e l’Irlanda.

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 ECONOMIA 33

Droni, chip, laser e telemetrieApre l’autostrada intelligenteNiente caselli sulla Pedemontana per evitare code e aiutare l’ambiente

Audiradio e la difesadello status quo analogico

C’ è un fratello minore dell’Auditel dicui non si parla spesso, nonostantevalga 304 milioni l’anno. È

l’Audiradio. O, meglio, le sue ceneri. L’Audiradio — società partecipata da emittenti pubbliche, private e dall’onnipresente Upa, dunque con lo stesso meccanismo dell’Auditel in potenziale conflitto d’interessi — aveva un nucleo talmente litigioso che è finita in liquidazione nel 2011. La storia è nota: dopo quel fatto spiacevole l’Agcom era scesa in campo per cercare di fare da paciere e spingere verso una soluzione. Oggi le rilevazioni vengono fatte da Gfk-Eurisko (quelle dell’Auditel sono affidate alla concorrente Nielsen) ma a sentire i meccanismi c’è da mettersi a piangere: il panel — audite, audite — viene contattato ancora oggi al telefono (si chiama tecnica Cati, acronimo di computer assisted telephone interviewing, cioè un normale call center...). Le domande sono di questo tono: «Si ricorda che canale radiofonico stava ascoltando ieri, per esempio alle 16?». Il bello viene se la risposta è no. È a questo punto che le radio vengono suggerite da una lista... Insomma, un bel metodo digitalizzato e trasparente al passo con i tempi. In passato si tenevano separare le emittenti radiofoniche di mamma Rai da quelle private, tanto che come ricorda ancora qualcuno quando lo steccato venne giù l’audience di Radio Rai scese. Quando vengono forniti i dati? Ogni due-tre mesi. Non è un refuso. Ora è vero che i palinsesti radiofonici dal lunedì al venerdì non cambiano. Ma un’industria da 304 milioni di euro non può rimanere appesa a quattro numeri l’anno. Da pochi giorni, peraltro, Gfk Eurisko e Ipsos hanno presentato la prima ricerca di base sulla radio per andare a cogliere gli aspetti multiformi, ora analogici, ora digitali, della trasmissione radiofonica. Sicuramente un passo avanti. La parte più interessante però deve ancora venire: dopo la fase critica della liquidazione dell’Audiradio erano stati tentati diversi test tra cui quello dell’introduzione di un «meter» di rilevazione che se per la tv è preistoria per la radio sarebbe il futuro. Fu sperimentata anche la strada dell’app sullo smartphone su cui punta Ipsos. L’applicazione non ha mai convinto il settore. Ma, in ogni caso, va riconosciuto che un tentativo di cambiamento c’era stato ed era stato ucciso in culla per un preciso motivo: ogni volta che cambia la metodologia cambiano drasticamente i risultati dell’audience. Ecco perché continua a prevalere lo status quo (analogico) sia nel fratello maggiore che in quello minore.

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Chi è

Massimo Sarmi è nato a Malcesine (Verona)67 anni fa. Ingegnere elettronico, è stato il primo direttore di Tim e nel 2002 è diventato ad di Poste Italiane. Dall’ottobre 2014 è addi Milano Serravalledallo scorso giugno è presidente di Autostrada Pedemontana Lombarda

Un laser riconosce le auto e calcola il pedaggioCome funziona: al passaggio, il sistema rileva se l’auto dispone di Telepass. In caso contrario, legge la targa e riconosce il tipo di veicolo. Il “cervellone” centrale elabora tutti i dati di transito dei veicoli e calcola il pedaggio da applicare.È possibile pagare con accredito automatico su carta di credito o entro 15 giorni

I droni prevedono il traffico e le emissioni inquinantiCome funziona: attraverso un sistema avanzato di calcolo che segue le traiettorie dei veicoli, il numero dei passaggi, l’utilizzo delle corsie, il rilievo di anomalie, viene creata una stima di alcuni parametri. Tra questi, per esempio, il tempo di immissionee le accelerazioni laterali dei veicoli

Un'app rileva buche e irregolaritàsull'asfaltoCome funziona: il sistema crea una mappa aggiornata del manto stradale e avverte se c’è una buca o una irregolarità sull’asfalto. Il guidatore può rallentare e condividere con gli altri le informazioni ricevute

Un microcomputercombatte l' aquaplaningCome funziona: un sensore individua le pozzanghere, la dimensione e la profondità. Una pompa sotto il paraurti spruzza aria ad alta pressione ed elimina l’acqua da sotto gli pneumatici

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Lo cyber-pneumatico che parla con l’autoCome funziona: una gomma intelligente che, grazie a un sensore inserito all’interno è in grado di “leggere” la strada e “parlare” con l’automobile, prevenendo così eventuali pericoli

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SULLE STRADE DEL FUTUROL unga e diritta correva lastrada. Poi però tutti fermial casello. Corsia gialla del

Telepass inclusa. Eccolo, l’in-cubo ricorrente dell’automobi-lista seriale: la coda in uscitadall’autostrada. Almeno finoallo scorso primo di novembre,quando in Italia è entrato infunzione il free flow system.

Otto di mattina. Cassano Ma-gnago, Varese. Sull’asfalto tira-to a lucido della nuova Pede-montana, di caselli e casellantinemmeno l’ombra. Da Lomaz-zo, provincia di Como, sonopochi minuti per coprire latrentina di chilometri della pri-ma autostrada intelligented’Europa: è il tratto aperto alpubblico dell’opera che, unavolta completata, collegheràcon il nome di A36 il pedemon-te lombardo da Bergamo a Va-rese. Tratto sul quale, appunto,dopo un periodo di gratuitàdurato dieci mesi, da domeni-ca scorsa è entrato in servizio ilnuovo sistema di pagamento.«Non abbiamo fatto altro cheeliminare le barriere che ral-lentano la mobilità e generanoinquinamento, sostituendolecon un’iniezione di tecnolo-gia» spiega Massimo Sarmi, addella concessionaria MilanoSerravalle-Milano Tangenzialie da giugno presidente di Auto-strada Pedemontana Lombar-da.

In attesa l’auto senza guida-tore di Google passi da special-ty a commodity, lo spazio chesi sono meritate alcune startupgiovani ma con le idee moltochiare allo Smart Mobility Wor-ld di Monza appena conclusosiconferma come l’attenzionesulla mobilità intelligente an-che in Italia sia ormai alta. È ilcaso, ad esempio, di Data fromSky, un sistema che, attraversouna flotta di droni, è in gradodi analizzare in tempo reale iflussi di traffico con precisionescientifica e i tragitti alternativiin tempo reale. Oppure Roa-dchecker, un’app che sfrutta ilmodello di condivisione socialper rilevare, anche qui con in-fallibile tempismo, buche e ir-regolarità dell’asfalto. E, anco-ra, Easy Rain, startup friulanache ha brevettato un microsen-sore nascosto nel paraurti ingrado di evitare l’aquaplaning

eliminando le pozzanghere dasotto le gomme semplicemen-te soffiandole via. Infine (ma lalista potrebbe continuare) lopneumatico intelligente dellaScuola Sant’Anna di Pisa, che èpiaciuto molto agli svedesi diScania perché sa compiereun’autodiagnosi sul suo statodi usura.

Tutti tasselli di un nuovomodo di viaggiare di cui Pede-montana, malgrado le perples-

sità sul meccanismo di aggiu-dicazione degli appalti solleva-te dal presidente dell’Anticor-ruzione Raffaele Cantone, èforse l’esempio finora più con-creto. «Niente vignette, comeinvece avviene in Austria e in Svizzera — prosegue Sarmi —,qui è un sistema di 1.500 laser esensori posizionati sul traccia-to a riconoscere la targa del vei-colo e la sua classe d’apparte-nenza. Poi un cervellone cen-trale capace di elaborare centogigabyte di dati al giorno defi-nisce i pedaggi, che l’utentepuò pagare con Telepass, o au-tomaticamente con accreditosu conto e carta (sono già 15mila, a ieri, gli abbonati, ndr),oppure comodamente da casa,entro due settimane».

Benvenuto a bordo, futuroprossimo venturo.

Massimiliano Del [email protected]

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«Data analyst, così formiamo gli specialisti per le aziende»Università come Bocconi, Luiss e Pisa organizzano corsi e master dedicati a una professione del futuro

A partire dal 2016 l’univer-sità Bocconi lancerà unnuovo corso di laurea

triennale in Economics, mana-gement e computer science.L’obiettivo è formare dataanalyst, professionisti capaci dianalizzare i grandi numeri pro-dotti nel mondo digitale: dallemail agli acquisti fino alle ri-cerche in Internet. Si tratta diesperti molto richiesti dalleimprese: questa è tra le profes-sioni considerate vincenti nelfuturo. «Ma i big data vannostudiati e inseriti in un conte-sto», spiega Emanuele Borgo-novo, responsabile del corso, «da questa massa enorme dicifre bisogna estrarre un signi-

prese o istituzioni. L’universitàdi Pisa organizza un master disecondo livello in Big Data incollaborazione con il Cnr, a Mi-lano la business school Mip delPolitecnico ne proporrà uno(da marzo) con Ibm, in febbra-io nell’ateneo di Roma Tor Ver-gata prenderà il via un corsoper formare data scientist rea-lizzato insieme ad Accenture.Sempre a Roma si muove an-che la Luiss, su vari livelli, apartire da un master realizzatocon Oracle (più stage in azien-da), «mirato a colmare lo skillgap degli studenti», affermaMichele Costabile, docente dimanagement, «mentre a metànovembre nascerà il centro stu-

di Xite sui comportamenti deiconsumatori: l’analisi dei bigdata sarà fondamentale».

Quali sono i campi in cui po-tranno operare i data analyst?Ad esempio la distribuzionecommerciale, per capire checosa acquistano al supermer-cato quei milioni di clienti chehanno carte fedeltà. E lanciarecosì promozioni personali. Al-tre applicazioni interessano leassicurazioni: con la diffusionedelle «scatole nere» possonoconoscere il comportamentodei clienti e differenziare le ta-riffe. «Naturalmente, si pongo-no problemi di privacy», so-stiene Borgonovo, «li affronte-remo con gli studenti».

CorriereInnovazione

Premio ai giovani

Sviluppa un’app e vinci 10 mila euroUn premio da 10 mila euro per il migliore progetto di app che faciliti l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Lo potrà vincere chi, con età compresa tra 15 e 29 anni, partecipa a «GaranziaHack»la maratona hi-tech promossa dal ministero del Lavoro. Iscrizioni entro il 25 novembre. Ulteriori informazioni, sul sito di Corriere Innovazione, alla voce «Agevolazioni e incentivi», realizzata con il portale Finanziamenti news.

di Massimo Sideri

Smart economy

Sul mercato la richiesta didata analyst è crescente. A livel-lo europeo lo testimonia un re-port della società di consulen-za Idc che stima entro il 2020una crescita di almeno 1,5 mi-lioni di professionisti. In Italia,una r icerca real izzata daFace4job, portale che fa ma-tching tra domanda e offerta dilavoro, ha individuato posizio-ni aperte in Lombardia, Lazio,Piemonte ed Emilia Romagna.«Le aziende offrono un con-tratto a tempo indeterminato»,dice Alessio Romeo, ad diFace4job, «cercano giovani conqualche anno di esperienza».

Fabio Sottocornola© RIPRODUZIONE RISERVATA

I numeri

In Europa, i data workers passeranno da 6,1 milioni del 2014 a 7,6 milioni (2020) se lo scenario economico sarà difficile. Saliranno invece a 11,7 milioni in caso di robusta ripresa. Lo stima Idc, società di consulenza

ficato utile per chi deve pren-dere decisioni, manager o poli-tici. Altrimenti restano soltan-to numeri. Occorrono personepreparate». Oltre a quello mila-nese, altri atenei sono attivi nelsettore, con il sostegno di im-

Emanuele Borgonovo della Bocconi(a sinistra nella foto) e Michele Costabile della Luiss (sopra)

Il «cervellone»La nuova A36 è gestita da un super-pc che processa 100 gigabyte di traffico ogni giorno

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Nome Data Valuta Quota/od. Quota/pre.

AcomeA SGR - numero di tel. [email protected]

AcomeA America (A1) 02/11 EUR 16,713 16,416AcomeA America (A2) 02/11 EUR 17,451 17,139AcomeA Asia Pacifico (A1) 02/11 EUR 5,153 5,212AcomeA Asia Pacifico (A2) 02/11 EUR 5,357 5,418AcomeA Breve Termine (A1) 02/11 EUR 14,888 14,879AcomeA Breve Termine (A2) 02/11 EUR 15,116 15,106AcomeA ETF Attivo (A1) 02/11 EUR 4,640 4,623AcomeA ETF Attivo (A2) 02/11 EUR 4,816 4,798AcomeA Eurobbligazionario (A1) 02/11 EUR 17,498 17,485AcomeA Eurobbligazionario (A2) 02/11 EUR 17,802 17,788AcomeA Europa (A1) 02/11 EUR 15,272 15,184AcomeA Europa (A2) 02/11 EUR 15,868 15,775AcomeA Globale (A1) 02/11 EUR 12,193 12,131AcomeA Globale (A2) 02/11 EUR 12,851 12,784AcomeA Italia (A1) 02/11 EUR 23,251 23,178AcomeA Italia (A2) 02/11 EUR 24,199 24,121AcomeA Liquidità (A1) 02/11 EUR 8,961 8,962AcomeA Liquidità (A2) 02/11 EUR 8,962 8,962AcomeA Paesi Emergenti (A1) 02/11 EUR 6,365 6,336AcomeA Paesi Emergenti (A2) 02/11 EUR 6,649 6,619AcomeA Patrimonio Aggressivo (A1) 02/11 EUR 3,942 3,925AcomeA Patrimonia Aggressivo (A2) 02/11 EUR 4,128 4,109AcomeA Patrimonio Dinamico (A1) 02/11 EUR 5,241 5,219AcomeA Patrimonio Dinamico (A2) 02/11 EUR 5,412 5,389AcomeA Patrimonio Prudente (A1) 02/11 EUR 6,055 5,996AcomeA Patrimonio Prudente (A2) 02/11 EUR 6,246 6,185AcomeA Performance (A1) 02/11 EUR 21,350 21,151AcomeA Performance (A2) 02/11 EUR 21,839 21,635

Financial Credit I 02/11 EUR 132,610 132,590Financial Credit R 02/11 EUR 118,990 118,980Financial Equity B 02/11 EUR 99,260 98,340Financial Equity B 02/11 GBP 100,220 99,820Financial Income I 02/11 EUR 120,600 119,940Financial Income R 02/11 EUR 116,970 116,350

Invictus Global Bond Fd 27/10 EUR 108,796 107,596Invictus Macro Fd 28/10 EUR 64,984 63,760Sol Invictus Absolute Return 29/10 EUR 104,393 104,761

www.azimut.it - [email protected]

AZIMUT CAPITAL MANAGEMENT SGR - tel.02.88981Azimut Dinamico 30/10 EUR 28,449 28,439Azimut Formula 1 Absolute 30/10 EUR 7,635 7,640Azimut Formula Target 2017 Eq. Opt. 30/10 EUR 7,274 7,284Azimut Prev. Com. Crescita 30/10 EUR 11,436 10,841Azimut Prev. Com. Crescita Cl. C 30/10 EUR 11,497 10,898Azimut Prev. Com. Equilibrato 30/10 EUR 12,816 12,410Azimut Prev. Com. Equilibrato Cl. C 30/10 EUR 12,868 12,463Azimut Prev. Com. Garantito 30/10 EUR 11,613 11,466Azimut Prev. Com. Protetto 30/10 EUR 12,053 12,039Azimut Prev. Com. Protetto Cl. C 30/10 EUR 12,091 12,076Azimut Prev. Com. Obbli. 30/10 EUR 10,828 10,686Azimut Prev. Com. Obbli. Cl. C 30/10 EUR 10,818 10,674Azimut Reddito Usa 30/10 EUR 7,285 7,338Azimut Scudo 30/10 EUR 9,301 9,314Azimut Solidity 30/10 EUR 9,521 9,530Azimut Strategic Trend 30/10 EUR 6,937 6,950Azimut Trend America 30/10 EUR 15,313 15,462Azimut Trend Europa 30/10 EUR 15,046 15,036Azimut Trend Italia 30/10 EUR 21,724 21,692Azimut Trend Pacifico 30/10 EUR 8,667 8,646Azimut Trend Tassi 30/10 EUR 10,190 10,196Azimut Trend 30/10 EUR 32,643 32,715AZ FUND MANAGEMENT SA - tel.00352 2663811AZ F. Active Selection ACC 30/10 EUR 5,559 5,555AZ F. Active Selection DIS 30/10 EUR 5,555 5,551AZ F. Active Strategy 30/10 EUR 5,199 5,201AZ F. Alpha Man. Credit 30/10 EUR 5,343 5,344AZ F. Alpha Man. Equity 30/10 EUR 5,970 5,996AZ F. Alpha Man. Them. 30/10 EUR 4,172 4,175AZ F. American Trend 30/10 EUR 3,870 3,910AZ F. Asia Absolute 30/10 EUR 4,307 4,300AZ F. Asset Plus 30/10 EUR 5,741 5,747AZ F. Asset Power 30/10 EUR 5,909 5,921AZ F. Asset Timing 30/10 EUR 4,917 4,918AZ F. Best Bond 30/10 EUR 5,392 5,408AZ F. Best Cedola ACC 30/10 EUR 5,462 5,462AZ F. Best Cedola DIS 30/10 EUR 4,746 4,746AZ F. Best Equity 08/10 EUR 5,392 5,404AZ F. Bond Target 2015 ACC 30/10 EUR 5,994 5,993AZ F. Bond Target 2015 DIS 30/10 EUR 5,201 5,200AZ F. Bond Target 2016 ACC 30/10 EUR 5,535 5,537AZ F. Bond Target 2016 DIS 30/10 EUR 5,026 5,027AZ F. Bond Target 2017 Eq Op ACC 30/10 EUR 5,234 5,235AZ F. Bond Target 2017 Eq Op DIS 30/10 EUR 4,977 4,977AZ F. Bond Target 2018 Eq Op ACC 30/10 EUR 4,798 4,800

Nome Data Valuta Quota/od. Quota/pre.AZ F. Bond Target 2018 Eq Op CLD DIS 30/10 EUR 4,966 4,968AZ F. Bond Target 2018 Eq Op DIS 30/10 EUR 4,695 4,697AZ F. Bond Target Giugno 2016 ACC 30/10 EUR 5,699 5,697AZ F. Bond Target Giugno 2016 DIS 30/10 EUR 4,973 4,971AZ F. Bond TargetSettem.2016 ACC 30/10 EUR 5,935 5,932AZ F. Bond TargetSettem.2016 DIS 30/10 EUR 5,290 5,288AZ F. Cash 12 Mesi 30/10 EUR 5,427 5,427AZ F. Cash Overnight 30/10 EUR 5,312 5,312AZ F. Carry Strategy ACC 30/10 EUR 4,968 4,970AZ F. Carry Strategy DIS 30/10 EUR 4,921 4,923AZ F. Cat Bond ACC 30/10 EUR 5,273 5,328AZ F. Cat Bond DIS 30/10 EUR 5,176 5,252AZ F. CGM Opport Corp Bd 30/10 EUR 6,176 6,175AZ F. CGM Opport European 30/10 EUR 7,295 7,292AZ F. CGM Opport Global 30/10 EUR 7,124 7,121AZ F. CGM Opport Gov Bd 30/10 EUR 5,731 5,731AZ F. Commodity Trading 30/10 EUR 2,789 2,768AZ F. Conservative 30/10 EUR 6,689 6,694AZ F. Core Brands ACC 30/10 EUR 6,100 6,102AZ F. Core Brands DIS 30/10 EUR 5,930 5,933AZ F. Corporate Premium ACC 30/10 EUR 5,502 5,506AZ F. Corporate Premium DIS 30/10 EUR 5,031 5,035AZ F. Dividend Premium ACC 30/10 EUR 6,305 6,306AZ F. Dividend Premium DIS 30/10 EUR 5,234 5,235AZ F. Emer. Mkt Asia 30/10 EUR 7,838 7,915AZ F. Emer. Mkt Europe 30/10 EUR 2,850 2,845AZ F. Emer. Mkt Lat. Am. 30/10 EUR 3,739 3,780AZ F. European Dynamic ACC 30/10 EUR 5,544 5,539AZ F. European Dynamic DIS 30/10 EUR 5,387 5,382AZ F. European Trend 30/10 EUR 3,703 3,700AZ F. Formula 1 Absolute ACC 30/10 EUR 5,831 5,836AZ F. Formula 1 Absolute DIS 30/10 EUR 5,647 5,652AZ F. Formula 1 Alpha Plus ACC 30/10 EUR 5,643 5,643AZ F. Formula 1 Alpha Plus DIS 30/10 EUR 5,518 5,523AZ F. Formula Target 2015 ACC 30/10 EUR 6,190 6,191AZ F. Formula Target 2015 DIS 30/10 EUR 5,386 5,386AZ F. Formula 1 Conserv. 30/10 EUR 5,079 5,091AZ F. Global Curr&Rates ACC 30/10 EUR 4,403 4,409AZ F. Global Curr&Rates DIS 30/10 EUR 3,932 3,938AZ F. Global Sukuk ACC 30/10 EUR 6,168 6,212AZ F. Global Sukuk DIS 30/10 EUR 5,721 5,761AZ F. Hybrid Bonds ACC 30/10 EUR 5,318 5,318AZ F. Hybrid Bonds DIS 30/10 EUR 4,951 4,951AZ F. Income ACC 30/10 EUR 6,350 6,353AZ F. Income DIS 30/10 EUR 5,709 5,712AZ F. Int. Bd Targ. Giugno 2016 ACC 30/10 EUR 4,612 4,621AZ F. Int. Bd Targ. Giugno 2016 DIS 30/10 EUR 4,102 4,110AZ F. Institutional Target ACC 30/10 EUR 5,913 5,920AZ F. Institutional Target DIS 30/10 EUR 5,666 5,672AZ F. Italian Trend ACC 30/10 EUR 4,138 4,131AZ F. Italian Trend DIS 30/10 EUR 4,059 4,053AZ F. Lira Plus ACC 30/10 EUR 4,648 4,640AZ F. Lira Plus DIS 30/10 EUR 4,037 4,030AZ F. Macro Dynamic 30/10 EUR 6,297 6,305AZ F. Opportunities 30/10 EUR 6,019 6,008AZ F. Pacific Trend 30/10 EUR 4,866 4,849AZ F. Patriot ACC 30/10 EUR 7,828 7,841AZ F. Patriot DIS 30/10 EUR 6,727 6,738AZ F. Qbond 30/10 EUR 5,351 5,351AZ F. Qinternational 30/10 EUR 5,173 5,173AZ F. QProtection 30/10 EUR 5,256 5,257AZ F. Qtrend 30/10 EUR 5,260 5,262AZ F. Real Plus A-AZ 30/10 EUR 3,964 3,944AZ F. Real Plus B-AZ 30/10 EUR 3,965 3,944AZ F. Renminbi Opport 30/10 EUR 5,221 5,201AZ F. Reserve Short Term 30/10 EUR 6,305 6,305AZ F. Short Term Gl High Yield ACC 30/10 EUR 5,182 5,181AZ F. Short Term Gl High Yield DIS 30/10 EUR 4,893 4,891AZ F. Solidity ACC 30/10 EUR 6,486 6,495AZ F. Solidity DIS 30/10 EUR 5,792 5,800AZ F. Strategic Trend 30/10 EUR 6,308 6,316AZ F. Top Rating ACC 30/10 EUR 5,232 5,234AZ F. Top Rating DIS 30/10 EUR 5,185 5,187AZ F. Trend 30/10 EUR 7,110 7,124AZ F. US Income 30/10 EUR 6,473 6,518

Num tel: 178 311 01 00www.compamfund.com - [email protected]

Active Dollar Bond M 02/11 USD 1023,036 1022,012Active Emerging Credit M 02/11 EUR 141,943 141,710Active European Credit M 02/11 EUR 154,910 154,908Active European Equity A 02/11 EUR 1470,326 1467,848Active European Equity M 02/11 EUR 129,185 128,960Active Liquid Bond M 02/11 EUR 113,015 113,041Multiman. Eq. Afr. & Mid. East A 28/10 EUR 66,604 66,594SB Bond B 02/11 EUR 1052,340 1052,063SB Equity B 02/11 EUR 1246,061 1241,117SB Flexible B 02/11 EUR 1027,658 1027,947

BOND-A 30/09 EUR 850043,702 847632,350BOND-B 30/09 EUR 850043,702 847632,350DYNAMIC EQUITY 30/09 EUR 318082,741 351526,837EQUITY- I 30/10 EUR 6316,620 6327,068F. STRAT. TAA COMPARTO BOLZANO 30/06 EUR 97335,270 98948,208F. STRAT. TAA COMPARTO TRENTO 30/06 EUR 99146,784 99101,875PRINCIPAL FINANCE 1 30/06 EUR 64683,476 63071,121

Tel: 848 58 58 20Sito web: www.ingdirect.it

Dividendo Arancio 02/11 EUR 57,830 57,370Convertibile Arancio 02/11 EUR 70,890 70,860

Nome Data Valuta Quota/od. Quota/pre.Cedola Arancio 02/11 EUR 59,520 59,650Borsa Protetta Agosto 28/10 EUR 62,440 61,380Borsa Protetta Febbraio 28/10 EUR 63,010 62,310Borsa Protetta Maggio 28/10 EUR 64,530 63,010Borsa Protetta Novembre 28/10 EUR 63,450 63,460Inflazione Più Arancio 02/11 EUR 58,370 58,700Mattone Arancio 02/11 EUR 57,650 57,520Profilo Dinamico Arancio 02/11 EUR 72,480 72,480Profilo Equilibrato Arancio 02/11 EUR 68,920 68,930Profilo Moderato Arancio 02/11 EUR 62,380 62,430Top Italia Arancio 02/11 EUR 52,410 52,330

La lista completa dei comparti Invesco autorizzati in Italiaè disponibile sul sito www.invesco.it

Invesco FundsAsia Balanced A 02/11 USD 22,980 23,030Asia Balanced A-Dis 02/11 USD 14,250 14,290Asia Consumer Demand A 02/11 USD 13,150 13,190Asia Infrastructure A 02/11 USD 13,870 13,850Asian Bond A-Dis M 02/11 USD 9,845 9,893Balanced-Risk Allocation A 02/11 EUR 14,830 14,870Balanced-Risk Select A 02/11 EUR 9,570 9,610Em. Loc. Cur. Debt A 02/11 USD 12,043 11,988Em. Loc. Cur. Debt A-Dis.M 02/11 USD 7,028 7,032Em. Mkt Corp Bd A 02/11 USD 12,372 12,369Euro Bond A-Dis 02/11 EUR 6,153 6,167Euro Corp. Bond A 02/11 EUR 17,041 17,034Euro Corp. Bond A-Dis M 02/11 EUR 12,630 12,638Euro Short Term Bond A 02/11 EUR 11,079 11,079Glob. Bond A-Dis 02/11 USD 5,524 5,526Glob. Equity Income A 02/11 USD 60,500 60,650Glob. Equity Income A-Dis 02/11 USD 14,880 14,920Glob. Inv. Grade.Corp. Bd A-Dis M 02/11 USD 11,536 11,561Glob. Structured Equity A-Dis 02/11 USD 47,060 47,370Glob. Targeted Ret. A 02/11 EUR 11,043 11,053Glob. Tot. Ret. (EUR) Bond A 02/11 EUR 13,270 13,276Glob. Tot. Ret. (EUR) Bond E-Dis 02/11 EUR 11,846 11,852Greater China Eq. A 02/11 USD 45,440 45,340India Bond A 02/11 USD 10,492 10,531India Equity E 02/11 EUR 44,770 45,110Japanese Eq. Advantage A 02/11 JPY 3777,000 3844,000Pan European Eq. A 02/11 EUR 19,910 19,770Pan European Eq. A-Dis 02/11 EUR 17,900 17,770Pan European Eq. Inc. A-Dis 02/11 EUR 13,810 13,720Pan European High Inc A 02/11 EUR 19,970 19,950Pan European High Inc A-Dis 02/11 EUR 14,040 14,020Pan European Struct. Eq. A 02/11 EUR 17,560 17,420Pan European Struct. Eq. A-Dis 02/11 EUR 16,540 16,410Renminbi Fix. Inc. A 02/11 USD 10,421 10,442Renminbi Fix. Inc. EUR A-Dis 02/11 EUR 11,179 11,198US Equity A EH 02/11 EUR 15,090 15,160US High Yield Bond A 02/11 USD 11,592 11,586US High Yield Bond A-Dis M 02/11 USD 9,655 9,699US Value Equity A 02/11 USD 31,710 31,810

Tel: 02 77718.1www.kairospartners.com

Kairos Multi-Str. A 31/08 EUR 955058,422 962231,821Kairos Multi-Str. B 31/08 EUR 619495,447 624493,110Kairos Multi-Str. I 31/08 EUR 647537,701 652130,344Kairos Multi-Str. P 31/08 EUR 580266,293 584895,159Kairos Income 30/06 EUR 6,674 6,676Kairos Selection 02/11 EUR 10,750 10,734KAIROS INTERNATIONAL SICAVKIS - America D 30/10 EUR 201,290 201,410KIS - America P 30/10 EUR 204,720 204,830KIS - America P-USD 30/10 USD 290,590 290,740KIS - America X 30/10 EUR 207,420 207,540KIS - Bond D 30/10 EUR 125,060 125,050KIS - Bond P 30/10 EUR 130,420 130,410KIS - Bond Plus D 30/10 EUR 134,200 134,190KIS - Bond Plus D-Dist 30/10 EUR 99,740 99,730KIS - Bond Plus P 30/10 EUR 138,020 138,020KIS - Bond Plus P-Dist 30/10 EUR 122,960 122,960KIS - Bond Plus X 30/10 EUR 102,710 102,710KIS - Bond Plus Y 30/10 EUR 102,210 102,210KIS - Bond P-USD 30/10 USD 176,440 176,420KIS - Bond Y-USD 30/10 USD 100,960 100,950KIS - Dynamic D 30/10 EUR 121,820 121,790KIS - Dynamic P 30/10 EUR 124,580 124,540KIS - Dynamic P-USD 30/10 USD 175,010 174,940KIS - Emerging Mkts D 30/10 EUR 119,460 119,290KIS - Emerging Mkts P 30/10 EUR 122,620 122,440KIS - Emerging Mkts P-USD 30/10 USD 163,450 163,230KIS - Europa D 30/10 EUR 138,630 138,430KIS - Europa P 30/10 EUR 143,440 143,220KIS - Europa X 30/10 EUR 145,570 145,340KIS - Europa Y 30/10 EUR 114,450 114,270KIS - Global Bond P 30/10 EUR 101,550 101,570KIS - Global Bond P-USD 30/10 USD 138,410 138,440KIS - Italia D 30/10 EUR 107,540 107,380KIS - Italia P 30/10 EUR 147,780 147,560KIS - Italia X 30/10 EUR 148,060 147,890KIS - Italia X-Dist 30/10 EUR 104,260 104,110KIS - Italia Y 30/10 EUR 111,850 111,690KIS - Key D 30/10 EUR 108,590 108,360KIS - Key D-Dist 30/10 EUR 106,970 106,740KIS - Key P 30/10 EUR 156,480 156,140KIS - Key P-Dist 30/10 EUR 147,490 147,170KIS - Key X 30/10 EUR 157,490 157,210KIS - Key Y 30/10 EUR 111,890 111,650KIS - Liquidity D 30/10 EUR 100,730 100,690KIS - Liquidity P 30/10 EUR 104,490 104,450

Nome Data Valuta Quota/od. Quota/pre.KIS - Multi Str. UCITS P-USD 30/10 USD 157,860 157,350KIS - Multi-Str. UCITS D 30/10 EUR 115,950 115,590KIS - Multi-Str. UCITS P 30/10 EUR 119,680 119,300KIS - Real Return D 30/10 EUR 99,080 99,070KIS - Real Return P 30/10 EUR 99,460 99,440KIS - Risorgimento D 30/10 EUR 110,630 110,350KIS - Risorgimento P 30/10 EUR 145,840 145,460KIS - Risorgimento X 30/10 EUR 146,840 146,460KIS - Selection D 30/10 EUR 119,450 118,990KIS - Selection P 30/10 EUR 122,640 122,160KIS - Selection P-USD 30/10 USD 168,220 167,560KIS - Selection X 30/10 EUR 124,440 124,050KIS - Selection Y 30/10 EUR 99,620 99,240KIS - Selection Y-USD 30/10 USD 99,630 99,240KIS - Sm. Cap D 30/10 EUR 104,860 105,040KIS - Sm. Cap P 30/10 EUR 111,260 111,450KIS - Sm. Cap Y 30/10 EUR 113,520 113,700KIS - Sm. Cap X 30/10 EUR 113,440 113,620

ASIAN OPP CAP RET EUR 02/11 EUR 15,462 15,639ADWISE L/S CAP RET EUR 02/11 EUR 105,782 105,342FLEX QUANTITATIVE HR6 A EUR 02/11 EUR 111,901 111,857HIGH GROWTH CAP RET EUR 02/11 EUR 134,045 133,488ITALY CAP RET A EUR 02/11 EUR 26,973 26,906SELECTED BOND DIS RET EUR 02/11 EUR 5,562 5,557SELECTED BOND CAP RET EUR 02/11 EUR 122,971 122,857ACTIVE SH TERM CREDIT CAP RET EUR 02/11 EUR 91,951 91,907

www.multistarssicav.com [email protected]. +41 (0)91 640 37 80

Alexander 27/10 EUR 1161,380 1149,150Biotech A 02/11 EUR 182,850 176,720Biotech E 02/11 USD 113,640 109,840Biotech I 02/11 EUR 1882,400 1819,180Emerging Mkt Local Curr Debt A 02/11 EUR 952,230 948,870Emerging Mkt Local Curr Debt B 02/11 EUR 966,270 962,800Emerging Mkt Local Curr Debt F 02/11 USD 944,910 941,490Orazio Conservative A 02/11 EUR 105,440 105,270Sparta Agressive A 02/11 EUR 103,410 103,030

www.newmillenniumsicav.comDistributore Principale: Banca Finnat Euramerica - Tel: 06/69933475

NM Augustum Corp Bd A 02/11 EUR 194,060 193,880NM Augustum Extra Euro High Qual Bd 02/11 EUR 105,780 105,650NM Augustum High Qual Bd A 02/11 EUR 148,200 148,360NM Balanced World Cons A 02/11 EUR 141,620 141,430NM Euro Bonds Short Term A 02/11 EUR 139,700 139,740NM Euro Equities A 02/11 EUR 53,300 52,940NM Global Equities EUR hdg A 02/11 EUR 76,270 75,610NM Inflation Linked Bond Europe A 02/11 EUR 107,090 107,430NM Italian Diversified Bond A 02/11 EUR 115,520 115,540NM Italian Diversified Bond I 02/11 EUR 118,930 118,950NM Large Europe Corp A 02/11 EUR 137,440 137,450NM Market Timing A 02/11 EUR 108,700 108,580NM Market Timing I 02/11 EUR 111,120 110,980NM Total Return Flexible A 30/10 EUR 123,780 123,790NM VolActive A 02/11 EUR 97,540 96,780NM VolActive I 02/11 EUR 99,560 98,780

AUGUSTUM EQUITY EUROPE I 02/11 EUR 119,640 119,320AUGUSTUM G.A.M.E.S. A 02/11 EUR 125,190 124,570AUGUSTUM G.A.M.E.S. I 02/11 EUR 167,960 167,120

Numero verde 800 [email protected]

Nextam Bilanciato 02/11 EUR 7,701 7,693Nextam Obblig. Misto 02/11 EUR 8,054 8,051BInver International A 02/11 EUR 6,337 6,296Cap. Int. Abs. Inc. Grower D 02/11 EUR 6,242 6,213CITIC Securities China Fd A 02/11 EUR 6,436 6,397Fidela A 02/11 EUR 5,849 5,846Flexible GA A 02/11 EUR 9,655 9,615Flexible GA B 02/11 EUR 96,253 95,856Income A 02/11 EUR 5,757 5,762International Equity A 02/11 EUR 8,690 8,639Italian Selection A 02/11 EUR 7,241 7,202Liquidity A 02/11 EUR 5,344 5,344Multimanager American Eq.A 02/11 EUR 5,957 5,936Multimanager Asia Pacific Eq.A 03/09 EUR 4,594 4,538Multimanager Emerg.Mkts Eq.A 02/11 EUR 4,304 4,295Multimanager European Eq.A 02/11 EUR 5,056 5,045Strategic A 02/11 EUR 5,600 5,595Usa Value Fund A 02/11 EUR 6,905 6,790Ver Capital Credit Fd A 02/11 EUR 5,636 5,631

Nome Data Valuta Quota/od. Quota/pre.

Tel: 0041916403780www.pharusfunds.com [email protected]

PS - Absolute Return A 30/10 EUR 117,440 117,540PS - Absolute Return B 30/10 EUR 124,620 124,720PS - Absolute Return C 30/10 USD 97,660 97,720PS - Absolute Return F 30/10 CHF 96,710 96,790PS - Algo Flex A 30/10 EUR 114,020 113,970PS - Algo Flex B 30/10 EUR 109,760 109,700PS - Best Global Managers A 30/10 EUR 103,020 102,980PS - Best Global Managers B 30/10 EUR 107,930 107,890PS - Best Gl Managers Flex Eq A 30/10 EUR 120,380 120,550PS - Bond Opportunities A 30/10 EUR 161,470 161,400PS - Bond Opportunities B 30/10 EUR 120,960 120,910PS - Bond Opportunities C 30/10 USD 99,200 99,140PS - EOS A 30/10 EUR 138,030 137,630PS - Equilibrium A 30/10 EUR 72,720 72,750PS - Fixed Inc Absolute Return A 12/10 EUR 96,290 96,470PS - Global Dynamic Opp A 30/10 EUR 115,160 115,220PS - Global Dynamic Opp B 30/10 EUR 116,940 117,000PS - Global Dynamic Opp C 30/10 EUR 106,050 106,100PS - Inter. Equity Quant A 30/10 EUR 128,820 129,540PS - Inter. Equity Quant B 30/10 EUR 132,730 133,470PS - Liquidity A 30/10 EUR 125,190 125,200PS - Liquidity B 30/10 USD 100,760 100,760PS - Liquidity E 30/10 CHF 99,120 99,130PS - Opportunistic Growth A 30/10 EUR 98,490 98,480PS - Opportunistic Growth B 30/10 EUR 105,620 105,600PS - Prestige A 30/10 EUR 90,270 90,550PS - Quintessenza A 30/10 EUR 100,920 101,170PS - Target A 30/10 EUR 96,500 96,520PS - Target B 30/10 EUR 97,010 97,030PS - Target C 30/10 USD 93,720 93,720PS - Target F 30/10 CHF 93,950 93,960PS - Target H 30/10 EUR 95,020 95,030PS - Titan Aggressive A 30/10 EUR 115,480 115,830PS - Total Return A 30/10 EUR 105,050 105,120PS - Total Return B 30/10 EUR 100,310 100,380PS - Valeur Income A 30/10 EUR 112,650 112,630PS - Value A 30/10 EUR 112,820 112,920PS - Value B 30/10 EUR 115,610 115,720PS - Value C 30/10 USD 110,580 110,680

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Strategic Bond Inst. C 02/11 EUR 106,220 106,370Strategic Bond Inst. C hdg 02/11 USD 106,910 107,070Strategic Bond Retail C 02/11 EUR 103,990 104,150Strategic Bond Retail C hdg 02/11 USD 104,320 104,490Strategic Trend Inst. C 02/11 EUR 105,520 105,620Strategic Trend Retail C 02/11 EUR 102,540 102,640

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Asian Equity B 02/11 EUR 97,810 98,250Asian Equity B 02/11 USD 138,140 138,770Emerg Mkts Equity 02/11 USD 414,920 414,420Emerg Mkts Equity Hdg 02/11 EUR 404,700 404,230European Equity 02/11 EUR 320,410 319,690Greater China Equity B 02/11 EUR 110,420 111,070Greater China Equity B 02/11 USD 157,060 157,970Growth Opportunities 02/11 USD 86,750 85,680Growth Opportunities Hdg 02/11 EUR 94,930 93,770Japanese Equity 02/11 JPY 152,680 155,660Japanese Equity Hdg 02/11 EUR 196,780 200,630Swiss Equity 02/11 CHF 143,040 142,260Swiss Equity Hdg 02/11 EUR 107,540 106,960US Equity 02/11 USD 194,800 191,510US Equity Hdg 02/11 EUR 215,080 211,450

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 ECONOMIA/MERCATI FINANZIARI 35

(fr.bas.) I sindaci non possono far riallacciarel’acqua agli utenti morosi con un’ordinanza. IlTar del Lazio ha accolto un ricorso di Acea Ato 5contro il Comune di Cassino (Frosinone). La sentenza, che farà discutere, stabilisce che «ilsindaco non può intervenire con l’ordinanza»perché «in questo caso si realizza uno sviamentodi potere, che vede il Comune, estraneo al rap-porto contrattuale gestore – utente». E dunquenon può «impedire al medesimo gestore di azio-nare i rimedi di legge tesi ad interrompere lasomministrazione di acqua nei confronti di utenti non in regola con il pagamento della pre-vista tariffa, e ciò a prescindere dall’imputabilitàdi siffatto inadempimento a ragioni di ordinesociale». Nella zona del Frosinone e del bassoLazio il tasso di morosità è del 18% a 24 mesi, trale più elevate d’Italia (la media nazionale è del 4%). Vuol dire che i cittadini indigenti rischianodi trovarsi senz’acqua? La legge Galli 1994 stabili-sce che ogni Ato (l’ambito territoriale integrato)istituisca un Fondo di Solidarietà per i casi di in-digenza. Però l’Ato 5 del Lazio non l’ha mai isti-tuito.

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L’Aifi spinge onlinele start-up

(s.rig.) Sarà la crisi, o il tramon-to del posto fisso come idealelavorativo. Fatto è che l’Aifi, l’as-

sociazione italiana del private equity, sembraaver interpretato un’esigenza. «Viviamo in uncontesto – dice il presidente Innocenzo Cipolletta(foto) – in cui in molti giovani maturano idee im-prenditoriali che non riescono ad arrivare ad unaprogettualità definita. Così con il Fondo Italianodi investimento abbiamo creato VentureUp, un’iniziativa e un sito (ventureup.it) che guarda-no agli startupper italiani, per avvicinarli al mer-cato dei capitali». In poco più di un mese all’Aifisono arrivate 600 progetti a caccia di finanzia-menti. Ieri, a Milano, 360 di questi hanno avuto ilprimo contatto con il mondo dei venture capita-list: 18 soggetti finanziari e finanziatori. In più c’èil sito, già online. «Lì c’è la sezione Market place -dice Anna Gervasoni, dg dell’Aifi - dove lo star-tupper può caricare i dati del proprio progettoimprenditoriale, che verrà poi visionato dai fondi

aderenti all’Aifi, nel rispetto di un vincolo di ri-servatezza. A quel punto, se il progetto sarà giudi-cato interessante, ci sarà il contatto tra le parti».

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Generali esce dalla lista dei gruppi «too big to fail»

(fr.bas.) Generali è uscita dalla classifica delle no-ve assicurazioni più importanti a livello sistemiconel mondo, il cui fallimento potrebbe nuocere alsistema finanziario. Il Financial Stability Board(Fsb), organismo creato dal G20, ha aggiornato lalista delle assicurazioni ritenute di importanza si-stemica a livello globale, aggiungendo l’olandeseAegon e cancellando l’italiana Generali. Tra le isti-tuzioni finanziarie considerate troppo grandi perfallire, Fsb ha aggiunto l’istituto cinese China Con-struction Bank e cancellato la spagnola Bbva. La li-sta comprende le banche che, secondo le autoritàcompetenti, devono avere cuscinetti di capitale aggiuntivi per via della loro importanza per la sta-bilità del sistema finanziario mondiale.

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Acea, il Tar: il sindaco non può dare l’acqua ai morosiSussurri & Grida Piazza Affari

di Giacomo Ferrari

In calo Mps, Bper e UbiTenaris e Saipem su con il greggio

I l rialzo del prezzo del greggio ha consentito alle Borse europee di chiuderein leggero progresso una seduta senza

particolari spunti. Fa eccezione Piazza Affari, dove il Ftse-Mib (-0,1%) non è riuscito a ritrovare la parità a causa delle vendite sul comparto bancario dopo i risultati trimestrali di Intesa Sanpaolo (che ha recuperato sul finale chiudendo a 1,13% grazie alla prospettiva di un extra-dividendo). Mps ha ceduto invece il 2,73%, seguita da Bper (-2,28%), Banco Popolare (-1,6%) e Ubi (-1,34%). Sugli scudi i petroliferi (Tenaris +4,03%, Saipem +3,71%), mentre Moncler è cresciuta dell’1,96%. Fra i titoli minori, infine, balzo di Rcs MediaGroup (+5%).

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A A.S. Roma ................................................(ASR) 0,590 -0,92 +6,03 0,499 0,666 235,6A2A......................................................................(A2A) 1,244 -0,88 +48,89 0,792 1,263 3894,0Acea..................................................................... (ACE) 13,070 -0,91 +43,47 8,900 13,190 2789,5Acotel Group *................................................(ACO) 8,750 +0,46 -14,38 8,480 15,500 36,2Acsm-Agam.................................................... (ACS) 1,528 +1,60 +41,35 1,061 1,535 116,3Aedes.....................................................................(AE) 0,518 -1,15 +52,25 0,307 1,030 166,6Aedes 20 warr.........................................................() 0,055 +0,55 — 0,051 0,079 —Aedes 20 warr......................................... (WAE20) — — — — — —Aeffe *................................................................ (AEF) 1,509 +2,31 -31,60 1,330 2,710 161,3Aeroporto di Bologna................................. (ADB) 5,870 +1,38 — 5,610 6,255 207,9Alerion............................................................... (ARN) 2,516 -2,33 -11,16 2,386 3,290 109,3Ambienthesis.................................................. (ATH) 0,487 -2,58 +24,13 0,353 0,614 45,8Amplifon *...................................................... (AMP) 6,965 -1,83 +42,14 4,884 7,705 1580,6Anima Holding ............................................(ANIM) 8,730 -0,29 +109,35 3,800 9,490 2606,3Ansaldo Sts *.................................................. (STS) 9,695 +0,10 +15,55 8,190 9,720 1934,8Arena ..................................................................(ARE) — — — — — —Ascopiave * .....................................................(ASC) 2,186 -0,27 +20,11 1,760 2,460 508,4Astaldi * ............................................................ (AST) 7,285 -0,88 +51,39 4,410 10,880 718,0Atlantia ...............................................................(ATL) 25,110 -0,28 +25,93 19,150 25,580 20749,8Autogrill.............................................................(AGL) 8,385 -0,77 +31,32 6,060 9,315 2136,6Autostrada To-Mi ............................................ (AT) 12,000 -1,23 +24,89 9,265 13,266 1061,3Autostrade Mer.......................................(AUTME) 17,680 +0,17 +12,33 14,890 19,090 77,0Azimut...............................................................(AZM) 21,780 -0,09 +21,31 17,232 28,880 3125,7B B&C Speakers * ................................... (BEC) 7,580 -0,26 +24,67 5,670 8,000 83,5

Banca Generali..............................................(BGN) 27,820 -0,57 +19,40 22,230 33,360 3240,7Banca Ifis * ...........................................................(IF) 23,310 +3,37 +63,69 13,620 23,310 1246,5Banca Pop. Emilia R. ....................................(BPE) 7,075 -2,28 +26,79 4,804 8,585 3424,4Banca Pop. Sondrio ................................. (BPSO) 4,096 -0,58 +31,37 2,840 4,750 1875,1Banca Sistema * ...........................................(BST) 4,224 -1,31 — 3,754 4,810 347,5Banco Popolare ................................................(BP) 12,910 -1,60 +25,34 8,915 16,330 4718,6Banco Popolare w10............................(WBP10) — — — — — —Banzai * ........................................................ (BANZ) 4,944 +0,41 — 4,650 6,570 202,0Basicnet............................................................(BAN) 4,024 +0,25 +77,90 2,226 4,270 245,9Bastogi.....................................................................(B) 1,640 -0,61 -26,92 1,566 2,440 199,2BB Biotech * ..................................................... (BB) 265,000 +0,38 +33,77 196,700 329,200 —Bca Carige ........................................................(CRG) 1,643 -0,48 -4,63 1,416 2,335 1375,6Bca Carige r...................................................(CRGR) 105,000 +1,94 -4,06 72,850 198,988 2,6Bca Finnat * .................................................... (BFE) 0,499 +0,30 +20,82 0,395 0,604 181,2Bca Intermobiliare........................................ (BIM) 2,988 -4,48 -15,59 2,650 3,546 459,7Bca Pop.Etruria e Lazio .............................. (PEL) — — — — — —Bca Pop.Milano.............................................. (PMI) 0,857 +0,59 +50,35 0,534 1,024 3749,3Bca Pop.Spoleto ............................................(SPO) — — — — — —Bca Profilo....................................................... (PRO) 0,272 -0,69 -16,87 0,255 0,405 184,4Bco Desio-Brianza...................................... (BDB) 3,034 -2,94 +39,30 2,030 3,520 360,0Bco Desio-Brianza rnc ........................... (BDBR) 2,698 -1,10 +25,61 2,012 2,978 35,5Bco Santander.............................................(SANT) 5,155 — -26,98 4,592 7,125 —Bco Sardegna rnc.......................................(BSRP) 9,975 -1,04 +2,05 9,580 11,230 65,8Bee Team.......................................................... (BET) 0,534 -2,82 +6,80 0,478 0,660 75,5Beghelli.................................................................(BE) 0,440 +1,29 +10,29 0,389 0,500 87,0Beni Stabili...................................................... (BNS) 0,749 +0,67 +27,60 0,568 0,766 1695,3Best Union Co. ............................................. (BEST) 2,250 +0,90 +12,50 1,830 2,416 21,3Bialetti Industrie............................................. (BIA) 0,402 +0,78 -26,34 0,326 0,580 43,3Biancamano *...............................................(BCM) 0,381 +1,60 -19,31 0,370 0,567 13,6Biesse *.............................................................(BSS) 15,080 -1,37 +57,58 9,360 18,260 419,1Bioera...................................................................(BIE) 0,430 +11,35 +59,19 0,248 0,704 15,0Boero Bart....................................................... (BOE) 18,600 +1,09 -8,12 17,200 20,840 80,0Bolzoni * ........................................................... (BLZ) 3,900 +1,04 +42,86 2,608 3,900 100,7Bon.Ferraresi......................................................(BF) 23,040 +0,44 +0,96 21,720 27,880 129,0Borgosesia ......................................................... (BO) 0,634 — -20,45 0,602 0,800 24,0Borgosesia rnc .............................................. (BOR) — — — — — —Brembo *..........................................................(BRE) 40,630 -0,95 +46,77 26,510 42,240 2698,7Brioschi............................................................... (BRI) 0,087 -0,46 -2,90 0,082 0,122 69,3Brunello Cucinelli .............................................(BC) 16,900 +1,99 -6,37 15,780 19,900 1149,9Buzzi Unicem ..................................................(BZU) 15,410 +0,20 +46,76 9,630 16,450 2555,2Buzzi Unicem rnc........................................(BZUR) 9,255 +0,43 +42,38 5,880 9,980 376,8C Cad It * .................................................... (CAD) 4,168 — +9,68 3,610 4,996 37,4

Cairo Comm. *................................................. (CAI) 4,500 -1,27 -9,13 4,100 5,960 358,1Caleffi ..................................................................(CLF) 0,921 +0,44 -33,27 0,860 1,380 14,2Caleffi 20 warr.......................................(WCLF20) 0,102 -4,03 — 0,101 0,133 —Caltagirone .................................................... (CALT) 2,422 -0,08 +30,92 1,810 2,768 290,0Caltagirone Ed................................................(CED) 1,000 — +16,41 0,810 1,129 125,1Campari.............................................................(CPR) 7,835 +0,51 +55,30 4,930 7,920 4537,3Cape Live ..........................................................(APE) 3,060 +2,68 +34,80 2,150 3,098 30,3Carraro............................................................(CARR) 1,889 +1,23 -0,58 1,590 2,400 86,0Cattolica As................................................... (CASS) 7,230 -0,62 +24,33 5,500 8,655 1265,5Cell Therap......................................................(CTIC) 1,283 +1,91 -34,21 1,247 2,542 —Cembre * .........................................................(CMB) 14,200 — +36,54 10,210 16,600 242,6Cementir *.......................................................(CEM) 5,160 -0,29 -1,34 4,678 7,120 827,4Cent. Latte Torino *....................................... (CLT) 3,278 -1,86 +21,50 2,684 4,174 32,8Ceram. Ricchetti...............................................(RIC) 0,246 +0,24 +11,43 0,209 0,325 19,5Cerved............................................................. (CERV) 7,005 -0,43 +62,00 4,040 7,600 1363,1CHL......................................................................(CHL) 0,039 +0,26 — 0,036 0,054 10,3CIA......................................................................... (CIA) 0,246 +10,77 +3,84 0,221 0,359 22,9Ciccolella .............................................................. (CC) — — — — — —Cir ...........................................................................(CIR) 1,043 -0,19 +16,41 0,802 1,118 833,2Class Editori ......................................................(CLE) 0,838 -0,12 -9,89 0,726 1,329 78,6CNH Industrial..............................................(CNHI) 6,335 +1,44 -3,80 5,700 8,880 8592,2Cofide ................................................................. (COF) 0,461 -0,86 +6,69 0,397 0,530 334,6Conafi Prestito'.............................................. (CNP) 0,280 +0,04 +15,23 0,235 0,367 12,9Cred. Artigiano ...............................................(CRA) — — — — — —Cred. Emiliano ................................................... (CE) 6,435 -1,00 +1,66 6,075 8,355 2149,8Cred. Valtellinese.........................................(CVAL) 1,128 -0,62 +37,56 0,720 1,340 1277,1Csp....................................................................... (CSP) 1,160 +4,22 -18,31 1,019 1,922 38,7D D'Amico *................................................. (DIS) 0,708 -1,12 +52,26 0,432 0,770 300,6

D'Amico 16 warr................................... (WDIS16) 0,080 -4,64 +17,45 0,054 0,100 —Dada *.................................................................. (DA) 2,224 +0,36 -14,79 2,158 3,040 36,7Damiani...........................................................(DMN) 1,330 -2,21 +6,57 1,205 1,557 110,8Danieli ...............................................................(DAN) 19,960 +3,10 -2,97 17,170 24,040 809,4Danieli rnc ....................................................(DANR) 14,140 +1,14 +2,84 12,910 16,990 571,5Datalogic *.......................................................(DAL) 15,600 -0,76 +75,68 8,800 15,720 923,6De'Longhi .........................................................(DLG) 22,200 -0,58 +48,99 14,730 24,180 3302,6Dea Capital *...................................................(DEA) 1,478 +0,20 +4,75 1,250 1,634 452,0Delclima ............................................................ (DLC) 4,440 -0,09 +127,93 1,805 4,460 663,9Diasorin ..............................................................(DIA) 41,740 +0,55 +24,56 33,330 44,390 2332,4Digital Bros * ...................................................(DIB) 9,975 -2,87 +210,75 3,030 14,220 141,5Dmail Group .................................................. (DMA) 2,384 -2,69 +3,92 1,350 3,300 3,7DMT *...................................................................(EIT) 55,100 -0,09 +30,17 41,310 59,050 1556,6E Edison r ................................................ (EDNR) 0,732 -1,28 -14,94 0,688 0,871 80,9

EEMS............................................................... (EEMS) 0,118 +1,11 -31,62 0,062 0,188 5,1El.En. *................................................................(ELN) 42,150 +0,57 +49,47 26,530 43,800 202,1Elica * ..................................................................(ELC) 1,911 -0,73 +14,02 1,666 2,324 122,3Emak *.................................................................(EM) 0,815 -0,85 -6,11 0,778 0,979 134,4Enel................................................................... (ENEL) 4,214 -0,61 +14,51 3,442 4,464 39539,1Enel Green Pw............................................(EGPW) 1,956 -0,15 +12,35 1,578 1,959 9767,0Enervit................................................................(ENV) 3,094 -0,19 -10,06 2,940 4,190 54,9Engineering * ................................................ (ENG) 55,700 -0,54 +46,35 36,830 60,800 694,3Eni ......................................................................... (ENI) 15,010 +1,08 +2,88 13,140 17,430 54142,5Erg........................................................................(ERG) 12,690 -0,47 +34,86 9,020 13,460 1916,8Ergy Capital ..................................................... (ECA) 0,093 +14,34 +0,97 0,082 0,131 14,7Ergy Capital 16w................................. (WECA16) 0,007 +28,30 -43,33 0,005 0,019 —Esprinet * ......................................................... (PRT) 8,310 +1,71 +41,57 5,730 10,260 435,5Eukedos.............................................................(EUK) 1,199 -0,83 +22,35 0,918 1,220 21,9Eurotech *........................................................(ETH) 1,718 -1,26 +3,37 1,610 2,230 60,3Exor......................................................................(EXO) 44,860 — +30,29 33,150 47,180 11039,0Exprivia *..........................................................(XPR) 0,786 -1,63 +11,74 0,696 0,918 41,3F Falck Renewables *............................ (FKR) 1,140 -0,87 +19,87 0,874 1,270 332,8

FCA-Fiat Chrysler Aut................................. (FCA) 13,430 +0,22 +38,81 9,465 15,800 17237,9Ferragamo .....................................................(SFER) 24,550 — +20,82 19,760 31,850 4163,5Fidia *.................................................................(FDA) 7,155 +0,42 +145,88 2,894 9,210 37,6Fiera Milano *...................................................(FM) 4,288 +0,52 -32,68 4,018 7,490 178,9Fila ....................................................................... (SPA) 10,110 +0,40 +34,46 7,519 10,300 324,9Fila warr.........................................................(WSPA) 2,578 +5,22 — 1,751 2,557 —Fincantieri .........................................................(FCT) 0,488 -1,71 -36,65 0,488 0,847 831,9FinecoBank......................................................(FBK) 6,840 +0,66 +44,30 4,438 7,805 4149,5Finmeccanica..................................................(FNC) 11,790 -1,26 +52,52 7,350 13,540 6886,6FNM................................................................... (FNM) 0,505 -1,08 -8,60 0,475 0,700 221,3Fullsix.................................................................. (FUL) 1,793 +0,50 +5,10 1,612 2,148 20,1G Gabetti Pro.S......................................... (GAB) 0,906 -1,09 +10,76 0,730 1,503 40,1

Gas Plus.............................................................(GSP) 3,944 +1,96 +3,79 3,400 4,290 175,6Gefran * ...............................................................(GE) 2,556 -0,78 -14,80 2,290 3,934 36,2Generali .................................................................. (G) 17,480 +0,98 +2,58 15,260 19,070 27280,8Geox ....................................................................(GEO) 4,308 -0,28 +57,23 2,572 4,320 1105,7Gr. Waste Italia............................................... (KNX) 0,910 -0,05 -9,05 0,852 1,520 50,8Gruppo Edit. L'Espresso................................. (ES) 1,020 -0,49 +5,10 0,853 1,295 427,9H Hera ...........................................................(HER) 2,414 -0,82 +24,37 1,921 2,448 3619,4I I Grandi Viaggi........................................ (IGV) 0,815 +1,05 -29,37 0,560 1,257 38,8

IGD........................................................................(IGD) 0,902 +0,22 +37,40 0,643 0,968 681,6Il Sole 24 Ore................................................... (S24) 0,655 -1,58 +11,03 0,560 0,920 27,8Ima *................................................................... (IMA) 47,760 +0,42 +28,04 35,210 49,700 1785,7Immsi.................................................................. (IMS) 0,501 +0,10 -8,82 0,450 0,714 169,7Industria e Inn. ..................................................(IIN) 0,379 +1,07 +4,67 0,311 0,550 9,0Intek Group........................................................(IKG) 0,280 -1,13 -15,09 0,269 0,379 96,1Intek Group rnc .............................................(IKGR) 0,440 -0,90 -25,80 0,429 0,636 22,1Interpump * ........................................................ (IP) 13,780 +0,36 +15,12 11,460 15,820 1495,2Intesa Sanpaolo...............................................(ISP) 3,144 -1,13 +28,12 2,248 3,596 49311,4Intesa Sanpaolo rnc....................................(ISPR) 2,870 -1,71 +36,02 1,972 3,116 2654,6Invest e Sviluppo.............................................(IES) 0,311 -0,77 -35,21 0,308 0,610 2,2Inwit ....................................................................(INW) 4,600 -0,65 — 3,908 4,726 2769,8Irce * .....................................................................(IRC) 1,979 -0,55 +11,24 1,720 2,320 55,7Iren.........................................................................(IRE) 1,494 — +61,34 0,873 1,520 1756,4Isagro *............................................................... (ISG) 1,520 +1,40 +4,83 1,376 2,068 37,1Isagro Azioni Sviluppo ...............................(ISGS) 1,140 +1,42 -6,79 1,085 1,422 15,9IT WAY * ............................................................ (ITW) 1,603 -1,66 +8,83 1,417 2,500 12,6Italcementi ............................................................(IT) 10,120 +0,10 +102,72 4,582 10,160 3531,4Italmobiliare .................................................... (ITM) 40,670 +1,42 +114,05 17,310 40,670 888,4Italmobiliare rnc ......................................... (ITMR) 25,700 +2,80 +76,63 13,990 27,400 414,6IVS Group............................................................(IVS) 8,380 +0,06 +14,01 6,350 8,465 328,0IVS Group 16 warr ......................................(WIVS) 0,045 -2,81 -77,50 0,037 0,275 —J Juventus FC.......................................... (JUVE) 0,265 +0,65 +18,93 0,218 0,338 265,3K K.R.Energy............................................... (KRE) 0,737 +0,96 -15,19 0,718 1,018 24,3L La Doria *...................................................(LD) 11,930 -5,69 +37,68 8,110 16,350 389,7

Landi Renzo *.................................................... (LR) 0,785 +0,77 -20,87 0,710 1,249 87,9Lazio.....................................................................(SSL) 0,553 -0,72 +12,17 0,486 0,899 37,5Luxottica ........................................................... (LUX) 61,700 +0,65 +37,88 44,355 67,450 29665,9Lventure Group............................................(LVEN) 0,711 -0,56 +1,94 0,632 0,916 12,4

M Maire Tecnimont....................................(MT) 2,600 -2,18 +40,69 1,625 3,186 801,7Management e C.......................................... (MEC) 0,136 -1,38 +50,89 0,086 0,141 65,2MARR *......................................................... (MARR) 18,580 -0,38 +24,70 14,260 18,850 1231,1Massimo Zanetti Beverage * .................(MZB) 8,910 +1,89 — 6,970 11,630 304,5Mediacontech............................................... (MCH) 0,900 — +12,92 0,721 1,479 16,8Mediaset .............................................................(MS) 4,680 -0,85 +36,36 3,172 4,886 5587,8Mediobanca ..................................................... (MB) 9,330 +1,08 +35,91 6,465 9,940 8044,7Mediolanum.................................................. (MED) 7,450 -0,60 +38,99 5,090 8,400 5528,1Meridie.................................................................(ME) — — — — — —Mid Industry Cap........................................... (MIC) — — — — — —Mittel................................................................... (MIT) 1,700 -0,47 +40,26 1,165 1,729 149,3Moleskine *....................................................(MSK) 1,658 — +63,19 0,990 1,748 352,8MolMed ...........................................................(MLM) 0,375 -1,16 -0,58 0,327 0,467 158,9Moncler ........................................................(MONC) 15,050 +1,96 +35,95 10,680 18,910 3731,6Mondadori ........................................................ (MN) 1,120 +0,99 +28,00 0,825 1,169 292,5Mondo Tv *.....................................................(MTV) 5,690 -21,89 +234,97 1,609 7,285 163,5Monrif...............................................................(MON) 0,294 +1,20 +3,67 0,275 0,380 43,9Monte Paschi Si. ........................................(BMPS) 1,641 -2,73 -16,23 1,423 2,562 4855,4Moviemax...................................................... (MMG) — — — 0,026 0,028 —Mutuionline *................................................(MOL) 8,390 — +77,00 4,700 8,800 330,1N Nice * ...................................................... (NICE) 2,500 -2,72 -6,72 2,500 3,390 293,1

Noemalife........................................................ (NOE) 6,500 — +43,05 4,482 6,600 50,4Noemalife 15 warr ............................ (WNOE17) 0,710 — +446,15 0,074 0,699 —Novare ................................................................. (NR) — — — — — —O Olidata....................................................... (OLI) 0,235 +2,00 -28,00 0,215 0,429 7,9

OVS......................................................................(OVS) 6,380 +0,39 — 4,070 6,465 1435,3P Panariagroup * ....................................(PAN) 2,940 +2,80 +131,31 1,245 3,010 132,3

Parmalat ............................................................(PLT) 2,380 +0,42 — 2,240 2,528 4374,4Parmalat 15w.......................................(WPLT15) 1,370 — -0,51 1,243 1,504 —Piaggio................................................................ (PIA) 2,266 +0,98 -5,58 2,122 3,116 820,6Pierrel ................................................................. (PRL) 0,640 -0,08 -9,42 0,630 1,010 30,5Pierrel 12w............................................. (WPRL12) — — — — — —Pininfarina...................................................... (PINF) 5,010 -0,30 +56,17 3,060 6,015 151,6Piquadro ............................................................. (PQ) 1,463 +0,07 -0,07 1,405 1,910 73,4Pirelli & C..............................................................(PC) 14,970 -0,13 +34,38 10,680 15,650 7122,2Pirelli & C. rnc..................................................(PCP) 14,760 -1,27 +48,34 9,860 15,700 182,9Poligr. S.Faustino *....................................... (PSF) 6,390 -1,46 +4,84 5,660 7,560 55,1Poligrafici Editoriale.....................................(POL) 0,275 +0,95 +21,15 0,225 0,379 37,3Poste Italiane.................................................. (PST) 6,580 -0,30 — 6,410 6,700 8614,4Prelios.................................................................(PRS) 0,333 +0,12 +23,87 0,250 0,526 167,7Premuda ..............................................................(PR) 0,235 +16,50 +39,11 0,138 0,282 39,5Prima Industrie * ........................................... (PRI) 15,210 — +9,58 13,150 19,630 160,3Prysmian...........................................................(PRY) 19,440 -0,15 +27,81 14,430 22,230 4216,2R R. De Medici *..........................................(RM) 0,342 -0,06 +25,24 0,271 0,429 130,3

Rai Way.......................................................... (RWAY) 4,658 -1,85 +45,38 3,166 4,980 1265,3Ratti..................................................................... (RAT) 2,388 -2,13 -0,50 2,320 2,678 65,8RCS Mediagroup ........................................... (RCS) 0,767 +5,00 -20,94 0,723 1,284 395,3Recordati........................................................... (REC) 22,710 -0,66 +73,89 12,850 23,780 4761,5Reply *............................................................... (REY) 119,800 +1,53 +97,69 59,050 119,800 1118,6Retelit ................................................................... (LIT) 0,595 -0,08 +0,42 0,526 0,680 96,5Risanamento..................................................... (RN) 0,134 -7,29 +34,85 0,093 0,216 251,9Rosss.................................................................. (ROS) 1,036 — -12,05 0,990 1,415 11,8S Sabaf S.p.a. *.........................................(SAB) 12,110 -1,54 +8,42 10,640 13,440 140,1

Saes *....................................................................(SG) 8,150 -0,61 +32,31 5,810 8,550 118,8Saes rnc *.........................................................(SGR) 7,200 +0,21 +39,00 5,035 7,245 53,0Safilo Group......................................................(SFL) 11,270 +0,09 +3,02 10,080 15,100 706,0Saipem..............................................................(SPM) 8,670 +3,71 -1,25 6,950 12,770 3790,8Saipem risp..................................................(SPMR) — — — — — —Salini Impregilo.............................................. (SAL) 3,850 +0,42 +25,49 2,740 4,542 1911,1Salini Impregilo rnc ................................... (SALR) 9,005 -0,94 -11,72 8,750 10,620 14,5Saras................................................................... (SRS) 1,810 -0,28 +118,47 0,794 2,492 1729,2Sat........................................................................ (TYA) 15,370 -0,58 +14,70 13,010 17,000 286,6Save...................................................................(SAVE) 13,310 +0,60 -0,22 12,170 13,720 734,8Seat PG.................................................................(PG) 0,004 — +30,00 0,002 0,005 250,7Seat PG 16 warr .................................... (WPG16) 0,001 +20,00 — 0,001 0,001 —Seat PG r ...........................................................(PGR) 232,000 -1,69 +154,81 85,050 272,700 1,6Servizi Italia * ...................................................(SRI) 4,038 +0,10 +0,70 3,728 5,480 114,5Sesa *................................................................. (SES) 14,500 — +12,40 12,400 17,370 226,3SIAS.......................................................................(SIS) 10,460 +0,29 +30,42 7,850 10,880 2379,2Sintesi.................................................................... (SII) 0,049 -9,26 -8,24 0,024 0,080 2,1Snai .................................................................... (SNA) 1,088 -1,09 -14,80 1,060 1,778 126,2Snam Gas .........................................................(SRG) 4,854 -0,21 +19,09 3,910 4,864 17033,7Sogefi *................................................................ (SO) 2,260 +2,26 +7,11 1,790 3,300 265,2Sol ........................................................................(SOL) 7,355 — +10,35 6,575 8,655 670,4Space2............................................................ (SPA2) 9,930 +1,33 — 9,600 10,090 303,3Space2 warr ............................................. (WSPA2) 0,720 — — 0,600 0,950 —Stefanel ...........................................................(STEF) 0,273 +2,09 -8,54 0,259 0,364 23,2Stefanel risp ...............................................(STEFR) — — — — — —STMicroelectr.................................................(STM) 6,430 +1,10 +3,21 5,710 9,265 —T Tamburi......................................................(TIP) 3,508 -0,90 +35,25 2,542 3,688 520,1

Tamburi 13w...........................................(WTIP15) — — — 0,557 1,580 —Tamburi 20 warr....................................(WTIP20) 0,523 -5,94 — 0,532 0,715 —TAS........................................................................(TAS) 0,450 -0,66 +20,00 0,335 0,547 18,6Telecom IT ..........................................................(TIT) 1,263 -0,55 +44,18 0,850 1,270 17115,4Telecom IT rnc ...............................................(TITR) 1,028 -0,87 +47,60 0,680 1,037 6228,1Tenaris ...............................................................(TEN) 11,870 +4,03 -4,51 9,970 15,020 —Terna.................................................................. (TRN) 4,660 -0,43 +24,40 3,556 4,680 9398,7TerniEnergia * ................................................ (TER) 1,590 +0,32 +12,13 1,418 1,970 59,5Tesmec *........................................................... (TES) 0,713 — +20,56 0,565 0,785 76,0Tiscali....................................................................(TIS) 0,062 +0,81 +17,65 0,050 0,072 115,1Tod's................................................................... (TOD) 76,000 -0,13 +5,48 69,450 97,350 2324,5Trevi Fin.Ind........................................................ (TFI) 1,280 +6,40 -55,68 1,036 3,492 206,6TXT e-solution *........................................... (TXT) 8,400 +0,84 +18,84 6,709 9,364 108,9U UBI Banca ................................................ (UBI) 6,625 -1,34 +8,87 5,315 7,810 5968,6

Unicredit............................................................(UCG) 5,825 -1,10 +7,18 4,910 6,550 34768,9Unicredit risp................................................(UCGR) 8,530 -0,23 +5,96 7,720 9,400 21,1Unipol ..................................................................(UNI) 4,244 -1,30 +1,63 3,834 5,310 3066,3UnipolSai..............................................................(US) 2,260 +0,89 +0,89 1,902 2,790 6283,0V Valsoia .......................................................(VLS) 22,760 +1,25 +47,22 14,880 29,000 242,0

Vianini Industria ............................................. (VIN) 1,242 -0,24 +1,80 1,060 1,325 37,3Vianini Lavori .................................................. (VLA) 6,800 — +21,43 4,870 7,245 297,8Vittoria Ass. *.................................................. (VAS) 10,050 +0,30 +13,56 8,225 10,250 675,3W World Duty Free...................................(WDF) 10,230 -0,29 +26,06 7,965 11,200 2607,5Y Yoox Net-A-Porter G. *................ (YNAP) 31,510 +0,03 +74,86 15,730 32,480 2649,9Z Zignago Vetro *....................................... (ZV) 5,830 -0,85 +14,09 4,918 5,940 515,4

Zucchi ................................................................. (ZUC) 0,046 -0,65 -12,57 0,039 0,059 17,5Zucchi 14 warr......................................(WZUC14) — — — — — —Zucchi rnc....................................................... (ZUCR) 0,118 — -30,01 0,118 0,172 0,4

BORSA ITALIANA Quotazioni in diretta sul telefonino: invia QUOTA <sigla titolo>, ad esempio: QUOTA ACE al numero 482242. Costo 0,5 Euro per SMS ricevuto. Info su www.corriere.it/economiaNome Titolo Tel. Prezzo Var. Var. Min Max Capitaliz

Rif. Rif. 02/01/2015 Anno Anno (in milioni(euro) (in %) (in %) (euro) (euro) di euro)

Nome Titolo Tel. Prezzo Var. Var. Min Max CapitalizRif. Rif. 02/01/2015 Anno Anno (in milioni

(euro) (in %) (in %) (euro) (euro) di euro)

Nome Titolo Tel. Prezzo Var. Var. Min Max CapitalizRif. Rif. 02/01/2015 Anno Anno (in milioni

(euro) (in %) (in %) (euro) (euro) di euro)

Scadenza GG. Pr.Netto Rend.

13.11.15 8 100,001 -14.12.15 39 100,017 -0,1614.01.16 70 100,021 -0,1112.02.16 99 100,028 -0,1014.03.16 130 100,034 -0,1014.04.16 161 100,040 -0,09

B.O.T. valuta al 05-11-15

03 nov Denaro LetteraSterlina (v.c) 232,47 269,07Sterlina (n.c) 234,53 271,66Sterlina (post.74) 234,53 271,66Krugerrand 1.000,89 1.105,22Marengo Italiano 185,35 208,18Marengo Svizzero 183,64 207,75Marengo Francese 183,32 205,03

Monete auree03 nov Mattino Sera

Oro Milano (Euro/gr.) 33,33 33,39Oro Londra (usd/oncia) 1.130,90 1.124,96Argento Milano (Euro/kg.) --- 469,79Platino Milano (Euro/gr.) --- 29,92Palladio Milano (Euro/gr.) --- 20,14

OroPer. T.360 3651 sett. -0,150 -0,1521 mese -0,121 -0,1232 mesi -0,086 -0,0873 mesi -0,069 -0,0704 mesi - -5 mesi - -6 mesi 0,003 0,003

EuriborSconto Interv

Belgio 0,05 0,05Canada 0,50 0,50Danimarca 0,00 0,00Finlandia 0,05 0,05Francia 0,05 0,05Germania 0,05 0,05

Tassi

* Titolo appartenente al segmento Star.Dati a cura dell’agenzia giornalistica Radiocor. Monete Auree: ConFinvest F.L. Milano

Scadenza GG. Pr.Netto Rend.

13.05.16 190 100,027 -14.06.16 222 100,022 -0,0414.07.16 252 100,029 -0,0412.08.16 281 100,024 -0,0314.09.16 314 100,027 -0,0314.10.16 344 100,025 -0,03

Per. T.360 3657 mesi - -8 mesi - -9 mesi 0,044 0,04510 mesi - -11 mesi - -12 mesi 0,106 0,107

Sconto Interv

Giappone 0,30 0,10Irlanda 0,05 0,05Spagna 0,05 0,05USA 0,25 0,25Svizzera -0,25 -0,75

A New York valori espressi in dollari, a Londra inpence, a Zurigo in franchi svizzeri. Dati di New York eToronto aggiornati alle ore 20

indiciMERCATI.........................................03-11 var.%Amsterdam (Aex)...........................466,85 +0,49Brent Index ...........................................48,42 +1,94Bruxelles-Bel 20.........................3.609,80 -0,40DJ Stoxx Euro.....................................358,19 +0,17DJ Stoxx Euro50...........................3.442,68 +0,24DJ Stoxx UE ........................................378,36 +0,43DJ Stoxx UE50...............................3.243,39 +0,63FTSE Eurotr.100...........................2.981,02 +0,51Hong Kong HS...........................22.568,43 +0,89Johannesburg ...........................45.919,42 +0,20Londra (FTSE 100)....................6.383,61 +0,34Madrid Ibex35...........................10.465,20 +0,45Oslo Top 25 .......................................558,67 +1,20Singapore ST ................................2.999,56 +0,85Sydney (All Ords)........................ 5.291,18 +1,34Toronto (300Comp) ............... 13.700,93 +0,57Vienna (Atx) ..................................2.443,54 +0,41Zurigo (SMI)..................................8.935,50 -0,01

selezioneFRANCOFORTE .............................03-11 var.%Adidas.....................................................81,20 +0,50Allianz ..................................................160,40 +0,50Bayer Ag .............................................122,45 -0,12Beiersdorf .............................................85,13 -1,16Bmw.........................................................93,57 -0,84Commerzbank Ag..............................10,62 -0,47Deutsche Bank n ...............................25,84 -Deutsche Post..................................... 27,09 -0,17Deutsche Telekom n.........................16,97 -0,18Dt Lufthansa Ag.................................13,81 +2,11Hugo Boss Ag......................................93,54 -0,15Metro Ag................................................ 27,94 -0,27Siemens n .............................................92,27 -0,13Volkswagen Ag ................................111,00 -1,51PARIGI.............................................03-11 var.%Air Liquide..........................................120,65 +1,00Alstom.....................................................29,77 +0,71Axa SA.....................................................24,54 +0,35Bnp...........................................................55,31 -0,07Cap Gemini ...........................................81,36 -0,62Carrefour ...............................................29,82 +0,29Casino .....................................................54,10 +2,35Crédit Agricole.....................................11,74 +0,38Danone...................................................63,73 +1,16L'Oréal ..................................................165,60 +0,27Michelin..................................................92,10 +0,12Peugeot S.A..........................................16,15 -0,83Renault ...................................................90,24 +1,00Saint-Gobain.......................................39,15 +0,55Sanofi-Synthelab..............................91,80 -0,03Société Générale................................42,51 -0,50Sodexho Alliance ...............................80,39 +0,49Total .........................................................46,24 +3,63NEW YORK.....................................03-11 var.%Amazon Com ....................................625,05 -0,53American Express..............................74,11 +0,23Apple Comp Inc................................123,15 +1,63At&T.........................................................33,68 +0,21Bank of America.................................17,22 +0,94Boeing ................................................. 147,81 -0,40Carnival ..................................................52,64 -1,70Caterpillar Inc ......................................75,02 +0,91Cisco Systems......................................28,59 -0,63Citigroup Inc.........................................54,25 +0,78Coca-Cola Co.......................................42,15 -0,21Colgate Palmolive...............................67,74 +0,37Dow Chemical .....................................52,30 +1,38DuPont ...................................................64,56 +0,97Exxon Mobil..........................................87,26 +2,32Ford Motor ............................................14,83 +0,54General Electric ..................................29,65 +0,85General Motors...................................35,72 +0,42Goldman Sachs ...............................191,52 +0,97Hewlett-Packard...............................14,35 +3,76Honeywell ..........................................103,91 -0,26Ibm ........................................................142,59 +1,58IGT ............................................................16,49 +1,54Industrie Natuzzi Sp.................................. - -Intel Corp ...............................................34,24 +0,38Johnson & Johnson........................101,90 -0,26JP Morgan .............................................66,01 +0,72Lockheed Martin.............................218,83 -0,80Luxottica Grp Spa.............................. 67,85 -0,10McDonald's........................................111,80 -0,28Merck & Co............................................54,99 -0,22Microsoft................................................54,13 +1,67Monsanto Co........................................95,63 +2,66Morgan Stanley..................................33,46 -0,06Nike Inc. Cl. B.....................................131,35 +0,12Occidental Pet..................................... 77,31 +2,29Pfizer........................................................34,88 -0,51Philip Morris.........................................88,16 -0,73Procter & Gamble ..............................76,84 +0,31Unilever NV..........................................45,29 -0,24Walt Disney .......................................116,17 +0,98Whirlpool ............................................160,09 -0,69Xerox...........................................................9,77 +0,83Yahoo Inc...............................................35,02 -0,72LONDRA..........................................03-11 var.%3i Group ..............................................501,50 -0,20Anglo American...............................561,90 +3,23AstraZeneca...................................4176,47 +0,16Barclays Plc .......................................232,92 -1,08BP ..........................................................403,25 +3,86British Telecom................................461,80 -0,39Burberry Group ............................1342,60 +0,67Glaxosmithkline ...........................1376,50 -1,47Marks & Spencer.............................520,50 +0,10Pearson Plc........................................862,50 +0,12Prudential ....................................... 1547,50 +1,24Rolls Royce.........................................695,50 +0,51Royal & Sun All.................................419,17 -0,74Royal Bk of Scot...............................321,50 -0,50Schroders Plc.................................2983,22 +0,03Unilever Plc.....................................2875,00 -0,17Vodafone Group..............................214,32 +0,23ZURIGO ...........................................03-11 var.%Nestlé......................................................75,35 +0,40Novartis..................................................89,30 -0,17

BORSE ESTERE

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Dacia Maraini: la forza dei sogniUn maestro che ha perso la figlia, adorato dai suoi allievi. Un idealista pronto a combattere

D ice Dacia: «Per la pri-ma volta ho preso co-me protagonista di unmio romanzo una fi-

gura maschile e questa novitàmi mette un poco di agitazio-ne». E non solo protagonistama anche io narrante... Matranquilla, gentile signora Ma-raini: l’esperimento è riuscito.

Dunque, il maschio del ro-manzo La bambina e il sogna-tore (Rizzoli) è un maestro discuola. Ancor giovane e di bel-l’aspetto. Si è lasciato un po’ an-dare perché ha sofferto molto.La figlia di otto anni è morta dileucemia. La moglie, che comelui non ha saputo superarequel dolore insuperabile, lo halasciato. Vive lo strazio della so-litudine. Solitudine che non siè scelto, ma gli è piombata ad-dosso. Fortuna che ha i suoialunni. Lo amano perché saraccontare storie affascinanti.Riesce a trasformare in «sto-rie» anche la geografia, l’astro-nomia e la matematica. E i ra-gazzini, quando lui parla, lasmettono di smanettare sui te-lefonini. Ovviamente è un mae-stro che a volte non rispettal’arido protocollo della buro-crazia scolastica. E per questoogni tanto si prende «una pa-dellata in testa» dalla preside.

Il maestro è anche «il sogna-tore» del titolo del romanzo.Sognatore non soltanto perchés’illude che possa esistere unmondo migliore fatto di veritàe giustizia. Ma anche perchésogna davvero. Come quellanotte in cui «vede» una bambi-na che assomiglia tanto a suafiglia. Che come lei camminacon «passo da papera». Ma ipassi della bambina non porta-no la piccola alunna a scuola, lastessa scuola dove insegna ilmaestro sognatore. La portanoin un misterioso nulla in cui leiscompare. Il guaio è che, pocheore dopo quel sogno, il sognosi avvera. All’ora in cui la bam-bina doveva entrare a scuolasparisce come una piccola Ali-

ce, la ragazzina delle meravi-glie inghiottita da un pozzoprofondo.

La coincidenza fa esploderenel cuore e nella mente del ma-estro una volontà invincibile:cercare quella bambina sparita.A distrarlo da questo scopo cheridà un senso alla sua vita nonbasta nemmeno la sua «cattivacoscienza». Il maestro la mate-rializza in un uccellaccio — unibrido tra un pollo e un rapacecalvo e sgraziato — che ognitanto gli si appiccica a una spal-la e gli dà lezioni vita. Come ilgrillo parlante di Pinocchio, èsaccente e antipatico. Non èproprio cattivo, ma è come lamaggioranza di noi esseriumani: egoista, cinico, prag-matico. «Che cosa t’intigni acercare quella bambina che sa-rà stata sequestrata, stuprata,uccisa e sepolta da un bruto; enessuno la troverà mai più. Saiquante ne succedono di cosecosì?!».

Ma il maestro non si arren-de. Deve affrontare l’ostilità ditutti: la polizia, gli abitanti del-la piccola città in cui vive, ilprete; persino i genitori dellabambina scomparsa sono diffi-denti e sospettosi. Solo glialunni sono suoi complici. Etra loro ci sarà chi parteciperàin maniera importante alle in-

dagini. Perché questo è ancheun libro investigativo. Una verae propria storia nera. Il raccon-to di un viaggio alla scoperta diuno e più mondi criminali.

Dacia Maraini riesce a calarsinella psiche maschile non sol-tanto del buon maestro, ma an-che in quella di una torbida ca-naglia che, sentendosi un«prolungamento del caro Mar-cel», insegue fanciulle in fiore.

Ma La bambina e il sognato-re non è soltanto una storia ne-ra. È anche una storia sociale.Dell’Italia di oggi e del mondoche ci circonda. La scuola e isuoi intrecci con i nuovi temiaperti dall’immigrazione. Co-me quel padre islamico chenon vuole che la figlia continuia studiare, perché secondo luile ragazze che vanno a scuolanon saranno mai delle buonemadri. O quel «padre», nelsenso di prete, che si scandaliz-za perché il maestro «insegnaliberté égalité fraternité, le tre

parole magiche della rivoluzio-ne francese poi riprese dal co-munismo russo».

E poi, seguendo i fili che an-nodano la trama del libro, t’im-batti nella crudele realtà delle bambine ridotte a schiave persoddisfare il lurido piacere deibuoni padri di famiglia che di-ventano turisti del sesso inCambogia. O nella incredibilegioia — anche per un maschio— di avere un figlio o di desi-derarlo, come diceva Pavese:«Quest’uomo vorrebbe luiaverlo un bambino e guardarlogiocare». O nell’incredibile do-lore di vederlo morire con deipiccoli tubi e rubinetti piantatinel corpo nell’inutile sforzo divederlo guarire; ma non è così.

Oltre alla bambina, quellasparita e quella portata via dal-la leucemia che poi sono lastessa, ci sono altre due figurefemminili pirandelliane chesegnano la vita del maestro. Lamoglie che lo ha lasciato, mache riaffiora nei momenti piùimprevisti: sembra irrimedia-bilmente dura perché provatadall’ingiustizia della vita, maavrà anche un altro volto. E poila maschera della preside «leo-pardata», come la chiama lui.Severa, burocratica, vestita co-me una squincia con giaccheda cowgirl e pantaloni volgari.Ma che sotto la maschera na-sconde la tenerezza di conosce-re l’infelicità dell’amore.

La bambina e il sognatore èun libro nitido come la scrittu-ra che lo tiene insieme, unascrittura senza acrobazie, mache non ti dà respiro. Ed è un li-bro torbido come la storia — lestorie — che racconta. Sono lestorie con cui la realtà ci accol-tella ogni giorno. Ma, intanto— come direbbe l’uccellaccioche fa il nido sulla spalla del maestro — «siamo anestetiz-zati e non proviamo più dolore;che ci vuoi fare? non puoi fareniente; fatti gli affari tuoi e noncercar guai inutili». Ma, perfortuna, dice Dacia, ci sono an-cora persone come il maestrosognatore.

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Il libroLa bambina e il sognatore di Dacia Maraini sarà in libreria da domani, pubblicato, come la maggior parte dei suoi romanzi, da Rizzoli (pagine 260, e 20)

Anteprima In «La bambina e il sognatore» (Rizzoli) la scrittrice sceglie per la prima volta un protagonista maschile. Con successo

di Francesco Cevasco

Cultura

Biografia

Dacia Maraini è nata a Fiesole (Fi) nel 1936. Figlia di Fosco Maraini, esordisce con La vacanza (1963), cui segue l’età del malessere (1963). La sua prima raccolta poetica è Crudeltà all’aria aperta (1996). Negli stessi anni, la scrittura teatrale si intreccia al femminismo: Storia di Piera (1980) verrà trasposto in film da Ferreri. La sua produzione narrativa e saggistica è vastissima: tra romanzi i più recenti: La lunga vita di Marianna Ucria con cui vince il premio Campiello nel 1990, Bagheria (’93) e i racconti Buio (’99) con cui vince lo Strega. Tra gli ultimi usciti, Chiara di Assisi (2014)

Cultura

L’autriceDacia Maraini in un ritratto di Nino di Buono/Maki Galimberti

Sono trascorsi cinquant’anni dalla scomparsa di Francesco Calasso (1904-1965). Tra i grandi storici del Novecento, docente di Storia del diritto italiano nelle università di Urbino, Catania, Firenze, e alla Sapienza di Roma, la figura di Calasso verrà celebrata nell’ambito del convegno sullo «Ius criminale» (da oggi all’8 novembre) a Erice (Trapani), presso la

Foundation and Centre for Scientific Culture «Ettore Majorana». Domani la commemorazione: sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica, durante l’apertura dei lavori del XXXV Corso della International School of Ius Commune, Francesco Calasso sarà ricordato dai suoi allievi e da un gruppo di giovani storici del diritto.

La commemorazione a EriceLo storico del diritto Francesco Calassoricordato dagli allievi

Nell’immagine grande, Le due bambine di FeliceCasorati (1912)

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PARIGI «Bisogna avere l’audacia di scrivere unlibro di erudizione straordinaria come questo, e l’audacia anche di leggerlo», dice il presi-dente della giuria Bernard Pivot a proposito del romanzo che ha vinto il Goncourt 2015, Boussole di Mathias Enard, edito da Actes Sud. Al primo piano del ristorante Drouant, che dal 1914 ospita il premio letterario più importante di Francia, i cameraman e i foto-grafi si spintonano come sempre attorno alla tavola dove sono seduti Pivot e i giurati (tra loro Pierre Assouline, Régis Debray, Françoise Chandernagor, Patrick Rambaud) e dove poco dopo le 13 arriverà l’emozionato vincitore, giunto ieri a Parigi da Algeri.

«Ho capito di avere vinto — dice Enard —quando nella casa editrice dove mi trovavo tutti hanno cominciato a saltare di gioia. Nel taxi che mi portava qui ho avuto il tempo di inviare un messaggio a mia figlia dicendole “puoi essere fiera di tuo padre, ce l’ho fatta”. Spero che grazie a questo premio il libro potrà trovare molti lettori». Da Pivot all’autore stes-

so, non pochi nutronoqualche dubbio sul succes-so di pubblico di Boussole,lodato dalla critica unani-me, ma certo non un ro-manzo facile, a cominciaredall’incipit: un’unica fraseche occupa tutta la primapagina, senza punti. Pro-dezza comunque di granlunga inferiore rispetto alprecedente Zona (Rizzoli,2011), che di pagine senzapunti ne aveva 487.

Enard scrive così, unflusso di coscienza tral’onirico e il nostalgico inricordo di un’Oriente chenon è terrorismo e Isis, maricchezza di lingue e cultu-re, territorio di conoscenzee ricordi per il 43ennescrittore che è innanzituttoun grande erudito. Enardha insegnato l’arabo in

catalano a Barcellona dopo avere vissuto a Beirut, Damasco, Teheran, Venezia, Roma.

Boussole è la storia di un musicologo mi-santropo, chiuso nel suo appartamento vien-nese, che riceve la notizia di essere gravemen-te malato. La notte gli fa ripercorrere i sog-giorni in Siria, nelle città di Palmira e Aleppo ancora sontuose, e l’amore per l’amata Sarah, avventuriera perduta nella giungla malese.

La vittoria di Enard fa notizia quasi quantola sconfitta di 2084 dell’algerino Boualem Sansal, pubblicato da Gallimard, a lungo giu-dicato il grande favorito, ma poi neanche en-trato nella selezione finale. «Alcuni giurati giudicavano la sua favola politico-religiosa troppo feroce e islamofoba», è l’indiscrezione che ha accompagnato la sua esclusione. Se l’Oriente di Enard è quello amato e spesso dimenticato dell’influenza feconda sull’Euro-pa e sulla cultura mondiale, l’Oriente di Sansal è una distopia orwelliana cent’anni dopo, dove l’islamismo totalitario ha trionfato e nel san-guinario impero di «Abistan» si prega nove volte al giorno.

L’Oriente era presente anche in altri due finalisti del Goncourt: Les Prépondérants (Gallimard) del franco-tunisino Hédi Kad-dour, ambientato nel Nordafrica del 1920, e Ce pays qui te ressemble (Stock) di Tobie Nathan, racconto dell’Egitto della sua infanzia, dove ebrei e musulmani vivevano in armonia, fino a quando i primi vennero espulsi da Nasser a seguito della crisi di Suez. Nella stanza accan-to, sempre al ristorante Drouant, è stato asse-gnato il premio Renaudot: lo ha vinto Delphi-ne de Vigan con il bestseller D’après une hi-stoire vraie (JCLattès), storia di una scrittrice parigina come lei in preda al blocco creativo dopo un primo successo.

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dal nostro corrispondente Stefano Montefiori

«Ricordati che sei giapponese»Il sodalizio tra Marini e Azuma

Al Mig di Castronuovo di Sant’Andrea (Potenza) l’opera grafica di due protagonisti del Novecento

L a messa a fuoco è solo ne-gli occhi. Occhi che hannoaiutato a percorrere «il

sentiero dei nidi di ragno», oc-chi che hanno visto la morte deicompagni di strada, occhi chehanno conosciuto l’esperienzadella libertà. Ma con la libertà,anche la disillusione, per alcuniuna sconfitta nello scoprire unmondo altro, lontano dalle spe-ranze e le utopie della gioventù.«Partigiani di un’altra Europa»è la mostra che Danilo De Marcoha realizzato a Trieste (a PalazzoGopcevich, sino all’8 dicembre)una esposizione con quasi 60potenti ritratti che rappresenta-

no non un lavoro sulla memoriadella Resistenza come visionenostalgica ma sul potere dellafotografia, come linguaggio pertestimoniare la necessità di ri-flettere sul presente.

Da circa dieci anni Danilo DeMarco ha realizzato oltre 1200ritratti di uomini e donne di tut-ta Europa che hanno combattu-to nella guerra di Liberazione,dando così vita a un’operazioneche ha una doppia lettura: an-tropologica e artistica. Da unaparte, infatti, insieme ai volti in-tensi, dai nomi di battaglia in-credibili (Cid, Walchiria, Anni-ck, Mameli, Baska Attila…) sco-priamo la storia di una umanitàche in un momento tragico del-la storia ha fatto la scelta più dif-

degli «occhi antichi» di questivolti: «Guardate quei neri daitoni scalati, quei chiari che cor-rodono gli scuri, la densità diogni dettaglio, guardate, guar-date e datevi il tempo che serveper poter entrare dentro unastoria».

Il segreto per capire questamostra (antiretorica) sulla Resi-stenza sta proprio nell’antireto-rica della bellezza: siamo difronte a volti fermati nella vec-chiaia presente in tutta la suacruda verità. Ma in quei volti,come ha ricordato Gian PaoloGri «gli occhi esprimono consa-pevolezza di aver scelto giusto,esprimono bisogno di verità, bi-sogno di libertà».

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di Sebastiano Grasso

di Gianluigi Colin

Gli occhi della Resistenza negli scatti di De MarcoEsposti a Trieste i ritratti realizzati dal fotografo

Palazzo Grassi in trasferta al Maxxi di Roma. Prende il via oggi, nel museo della capitale, la prima edizione di «Digital think-in. La voce digitale dei musei», appuntamento dedicato all’innovazione tecnologica negli spazi dedicati all’arte. Palazzo Grassi – Punta della Dogana, invitato dal Maxxi, partecipa a questo incontro e presenta la propria esperienza: il programma di attività didattiche st_art,

alla settima edizione, e «Palazzo Grassi Teens», la prima piattaforma digitale per l’arte contemporanea creata dai ragazzi per i ragazzi. Un cammino, nato nel 2013, che ha l’obiettivo di creare un «ponte» di comunicazione con il mondo degli adolescenti e che nel 2014 ha coinvolto i giovani nella creazione del sito teens.palazzograssi.it dedicato all’arte contemporanea e in particolare agli artisti

della Pinault Collection. L’impegno di Palazzo Grassi prosegue quest’anno con il progetto «Lavorare al Museo» nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Marina Rotondo, responsabile dei servizi educativi a Palazzo Grassi, spiega: «Il lavoro si fonda sull’equilibrio tra gli strumenti digitali e l’esperienza reale della visita al museo. Perché è solo attraverso l’incontro fisico che l’opera parla».

Innovazione La «voce digitale» di Palazzo Grassi ospite d’onore al Maxxi

«A vevo trent’anni,u n ’ e t à o g g iinimmaginabi-le per iscriversi

all’Accademia di Belle arti diBrera; ma lo feci con determi-nazione e serenità. Sapevo cheera quella la strada da seguireper diventare un vero artista»,scrive Azuma, nel gennaio2005 (L’orgoglio di essere arti-sta) sulla rivista «Colophon».

Nato a Yamagata nel 1926, ilgiapponese Kengiro Azuma (initaliano Kengiro vuol dire «se-condogenito» e Azuma «miamoglie») approda a Milano nel1956 con una borsa di studiodel governo italiano. Alle spallesi lascia un ciclo di studi inter-rotto a 17 anni per arruolarsinelle truppe d’assalto della Ma-rina. Segue i corsi per piloti diaerei siluranti, che, finite le tor-

pedini, si tra-sformano ink a m i k a z e .Eroi a tutti icosti: gli inse-g n a n o c h el’imperatore èun dio per ilq u a l e è u nonore immo-

larsi. E per evitare ripensamen-ti, viene fornito il carburante disola andata. La guerra finiscenel 1945, un paio di giorni pri-ma della partenza senza ritornodi Kengiro ed egli riprende glistudi.

Fra i suoi insegnanti all’uni-versità di Tokyo, due allievi diDespiau e Maillol — che hannoseguito i corsi dei due scultori aParigi — gli aprono nuovi oriz-zonti sull’arte europea. Un al-tro, Atsuo Imaizumi, di cuiAzuma è allievo e assistente, loospita nella propria casa incambio di lavoretti in giardinoe di qualche commissione. Nel’52, il docente visita a New Yorkuna mostra di sculture di Mari-no Marini cui, proprio quell’an-no, è assegnato il Gran premioper la Scultura alla Biennale diVenezia; e trasmette al giovaneil suo entusiasmo. Che diventaammirazione incondizionata

quando, l’anno dopo, l’artistaitaliano espone a Tokyo.

A Kengiro i cavalli di MarinoMarini ricordano quelli dei pa-lazzi imperiali e delle tombeorientali; le pomone diventanoil punto di riferimento per lesue prime figure femminili.Così, al momento di chiedereuna borsa di studio per l’Euro-pa, Azuma opta per Milano in-vece dell’idea originaria di Pari-gi. Marino non ha figli e gli fatenerezza questo giapponesinoche ad un’età in cui non si entraall’Accademia, ma se ne esce,ha deciso di seguire il suo cor-so di scultura a Brera.

Kengiro, nato in una fami-glia di artigiani di bronzo, por-ta ancora i segni dello choc bel-lico, ma volontà e testardaggi-ne lo aiutano. Marino lo pren-de come assistente personale. «Ma non avevo un’identità,scolpivo come Marino Marini,ero una specie di ridicolo dop-pione. Lui non mi diceva dinon copiare. Però ogni tanto, sene usciva così: “Azuma, ricor-dati che sei giapponese”. Poi,un giorno, nella stanza dove ilgiovane abita, frana una pila dicassette da bruciare. La casualedisposizione gli suggerisce unanuova cadenza ritmica.

È il periodo, questo, del so-dalizio con Lucio Fontana. Cosìse dello scultore toscano Azu-ma capta l’humus, dell’italo-ar-gentino fiuta la geometria. Mail ritmo, l’impronta di triangoli,cubi, spirali, coni e quant’altrosono suoi. Così egli si reimpos-sessa della natura. Piante e me-tallo si integrano. I suoi «rac-conti» in giardino («La scultu-ra è come un canto che avvertodentro») creano una sorta direcitativo con gesti e movimen-ti appena percettibili degli at-tori del teatro No. L’azione inte-ressa uomini, uccelli, alberi, fo-glie, canne. Elementi estetici espirituali testimoniano dellacapacità dell’artista di far con-vivere la cultura del Sol Levantecon quella europea.

Marino è felice che l’allievo,con cui ha un rapporto pater-no, artisticamente si sia stacca-to da lui ed abbia trovato la pro-pria strada. Capisce che non ha

più nulla da insegnargli. Ken-giro gli è sempre allato. Comeassistente? Piuttosto, comeuno di famiglia (ha chiamato laprima figlia Mami, unendo leprime due lettere di Marino e Milano). Un sodalizio duratosino alla scomparsa dello scul-tore toscano, avvenuta il 6 ago-sto 1980, a 79 anni. «Quandomorì — ricorderà con commo-zione Azuma — volle che men-tre spirava gli fossi accanto, as-sieme a sua moglie, a tenerglila mano: lei da un lato e io dal-l’altro». Una sorpresa gli verràdal testamento: Marino gli la-scia la propria casa milanese divia Cernaia.

Tra qualche mese (in marzo)lo scultore compirà 90 anni. E ilMig (Museo internazionaledella grafica) di Castronuovo diSant’Andrea, in Basilicata, hadeciso di dedicare (sino al 5 di-cembre) ai due maestri un’an-tologica della loro opera grafi-ca a partire dagli anni Settanta,cui si aggiungono degli olî diMarino degli anni Trenta. Almondo arcaico dello scultoretoscano fanno da pendant i mi-steri orientali d’un orientaleoccidentalizzato.

[email protected]© RIPRODUZIONE RISERVATA

La mostra

Partigiani di un’altra Europa di Danilo De Marco. Palazzo Gopcevich, a Trieste, sino all’8 dicembre. Catalogo Forum, e 24

L’incontro

Marino Marini (Pistoia, 1901 – Viareggio, 1980) è stato scultore, pittore, incisore. Docente di scultura prima alla Scuola d’arte della Villa Reale di Monza e all’Accademia di Brera, premiato alla Biennale di Venezia nel 1952, le sue opere sono state esposte in tutto il mondo

Kengiro Azuma (Yamagata, 1926) è scultore e pittore. A 17 anni entra nella marina come pilota. Nel 1956 si trasferisce a Milano. Allievo di Marino Marini all’Accademia di Brera, in seguito ne diventa assistente (foto sopra: Marino e Kengiro negli Anni 70 nell’aula di scultura dell’Accademia)

Parigi, vince il romanzo «Boussole»

I giovani del progetto Teens(foto Matteo De Fina)

Premio Goncourtall’Oriente perdutodi Mathias Enard

Il vincitore (in alto) Mathias Enard e il grande escluso, Boualem Sansal

ficile; dall’altra troviamo una ri-cerca artistica di altissima qua-lità formale capace di restituire«immagini simulacro», assolu-te e potenti. Non a caso, ArturoCarlo Quintavalle, nel testo dipresentazione al catalogo scrive

Sopra, a sinistra: Goccia (acquaforte, 2010) di Kengiro Azuma. A destra: Cavallo e cavaliere (litografia, 1957) di Marino Marini

Come uno di famigliaAzuma, che a marzo compirà 90 anni, era come un figlio per Marini: lo vide spirare

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Su SkyArteLe città e la letteratura, in tv «BookLovers»Cosa sono i generi letterari e quanto ci condizionano? A queste e ad altre curiosità cerca di rispondere «BookLovers», il nuovo programma condotto dal giornalista sportivo Giorgio Porrà (foto), al via da martedì 10 alle 21.10 su Sky Arte. Otto puntate tra storie, personaggi e autori che in diverse città italiane hanno utilizzato un genere letterario in particolare. Nella prima puntata Milano e il noir (ospiti Carlo Lucarelli e Gianni Canova), nella seconda Torino e il romanzo psicologico, nella terza Roma e la fantascienza.

Spettacoli

Show dei Foo Fighters a Cesena. E la città diventa un setDocumentario sul concerto di ieri. A luglio il video-appello di mille fan: venite a suonare in Romagna

DAL NOSTRO INVIATO

CESENA L’impresa dei «millini»ha molto di garibaldino. È la di-mostrazione che si può portarein Romagna la rock band piùcredibile del mondo senza usa-re lo scalpello dei promoter néla calamita di uno stadio gre-mito ad accoglierli. Basta chie-dere. O meglio, suonare.

In mille, tutti insieme appas-sionatamente, generando mu-sica e non caos. Se ora i Foo Fi-ghters sono a Cesena perl’apertura del tour europeo, ègrazie a Rockin’1000, il videoappello ideato da Fabio Zaffa-gnini che lo scorso luglio ha ra-dunato qui mille musicisti chehanno suonato contemporane-amente la loro «Learn to Fly». Ipiù aridi l ’hanno definitaun’operazione mediatica. DaveGrohl, il leader, invece si ècommosso ed eccolo nono-stante la gamba ingessata apri-re le danze proprio con «Learn

to Fly». «Volete cantare unacanzone?» chiede prima di ac-cendere la miccia sapendo chela risposta sarebbe stata un co-ro da stadio. Il matrimonio (colpubblico) è celebrato.

Le sedie formato teatro han-no avuto la prudenza di toglier-le: il palco si mangia quasi tutto

il parterre. Come da tradizione,i cinque di Seattle shakerano lascaletta per non risultare maiuguali a se stessi e pescano dalpassato remoto: «Breakout»,«Big Me», «My Hero» in un pa-lazzetto formato bomboniera,fatto di 3 mila spettatori. Incentro invece il Teatro Verdi è

stato trasformato in set per 24ore: un documentario in cuiogni «millino» si racconta pri-ma di partecipare ad un’altraenorme jam session al gusto dirimpatriata a tarda notte. «Da-ve mi ha confessato che a loronon era mai successa una cosadel genere: siamo stati la tribu-

te band più numerosa dellastoria», spiega Zaffagnini.

Qualcosa è cambiato daquando i Foo Fighters passaro-no da Cesena la prima volta, nel1997. Prima ancora un giova-nissimo Grohl visse non lonta-no da qui, a Bologna, quandoprima di sedersi alla batteriadei Nirvana frequentava unaragazza italiana.

Il concerto di ieri suona unaltro record: è la prima voltache i Foos aprono un tour euro-peo in Italia (torneranno il 13 aBologna e il 14 a Torino). Unconcerto intimo, per quanto lopossa essere un concerto deiFoo Fighters. «Everlong» è ilpezzo che Dave Grohl (per ilpubblico solo Davide) e sociscelgono come arrivederci alloro pubblico. Ultimo binariodi una locomotiva rock cheviaggia a fari accesi nella nottedei miracoli.

Stefano Landi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sul palco L’appello ai Foo Fighters di Fabio Zaffagnini, ideatore del Rockin’1000 lo scorso luglio. A fianco Dave Grohl (ex batterista dei Nirvana) in un momento del concerto di ieri (Foto Prandoni)

L’iniziativa

Rockin’1000 è l’iniziativa ideata da Fabio Zaffagnini che il26 luglio scorso ha radunato al parco Ippodromo di Cesena mille musicisti che hanno suonato contempora-neamente «Learn to Fly»

Il video dell’esibizione, che ha fatto il giro del mondo, ha convinto i Foo Fighters ad aprire proprio a Cesena il loro tour europeo

L’anima di FrankensteinSoffre per le violenze della genetica nel nuovo film di RoseDal bruto Karloff a De Niro, così cambia un mito del cinema

liano già uso a ruoli dark (era ilvampiro Riley in The TwilightSaga: Eclipse) usa bene i suoitratti gentili e deformi per ren-dere l’amore e l’odio di una po-vera Creatura verso un Creatoresconsiderato. «Di questa storiaterribile, scritta 200 anni fa daMary Shelley, mi interessava ilpunto di vista del Mostro —spiega Bernard Rose, già regi-sta di Candyman e Il violinistadel Diavolo —. Volevo entrarenella sua testa, sentire la suaconfusione e il suo dolore. Dapovero essere spaventato, sca-raventato in un mondo scono-sciuto, usato come cavia dauno dei tanti dottor Franken-stein di oggi, pronti a giocarecon la genetica. Mentre lui hauna sua vita interiore. È vivo,prova emozioni come noi. Enoi proviamo compassione perlui, per l’ingiustizia della suanascita, per le violenze e chedeve subire, per la sofferenzanel sentirsi rifiutato».

Il farsi creatore, sogno e in-cubo ricorrente dell’umanità, mai come ora, sostiene il regi-sta inglese, è diventato reale. «Idottor Frankenstein di oggisembrano davvero sul punto disostituirsi a Dio. Far nascere ar-tificialmente la carne, ripro-durre pezzi di corpo umano,non è più fantascienza. La pa-rola “creare” assume ormai unnuovo senso, ma le domanderestano le stesse: chi sono? Dadove vengo? Perché sono qui?».

Frankenstein torna a interro-garci. Moderno Prometeo, cimette in guardia sulla presun-zione di una scienza che, stor-dita dall’onnipotenza, spessodimentica il rispetto per l’esse-re vivente. Anche il più disgra-ziato. «Un tema cardine, non a

caso ripreso così tante volte dalcinema — ricorda Rose —. Bo-ris Karloff, prima leggendaria Creatura del grande schermo,ha segnato il nostro immagina-rio. Ma quel film del 1931 è an-

che il più lontano dal celebreracconto di Mary Shelley. Dovenon si parla di rianimare cada-veri ma di creare la vita».

E se Frankenstein spingesempre più in là le sue tenta-

zioni, anche il Mostro cambiasembianze e anima. Da brutosenza barlume di intelligenza,modello Karloff, Lon Chaney jr,Christopher Lee, agli infinitiFrankenstein di grottesca ottu-sità anni 50 e 60, quando il no-stro eroe rattoppato si ritrovavaa carico di volta in volta unamoglie, un figlio, una figlia, sfi-dava Dracula e mostri spaziali.Ci voleva il genio di Mel Brooksper mostrare in FrankensteinJunior l’inatteso lato comico diun Mostro di scarso cervelloma di enorme «schwanz-stuck», termine yiddish dal si-gnificato facilmente intuibile.

Di fine anni 90 è il Franken-stein di Branagh, con De NiroCreatura sfregiata nel volto enell’anima, malata di infelicità.Preludio di una riabilitazioneesistenziale del Mostro.

Che ora, in un altro filmprossimamente in uscita,Victor Frankenstein di PaulMcGuigan, metterà a confron-to lo scienziato che lo mette almondo, James McAvoy, con il suo assistente Igor, qui DanielRadcliffe, rileggendo la vicen-da dal punto di vista di que-st’ultimo. Che gobbo e malan-dato qual è, si sente più vicinoalla Creatura che al suo mania-co datore di lavoro. Perché allafine quel Mostro siamo noi.

Giuseppina Manin© RIPRODUZIONE RISERVATA

ContemporaneoXavier Samuel (31 anni) nel poster di «Frankenstein» diretto da Bernard Rose

Riletture

Stavolta nascerà dal nul-la. O meglio da unastampante 3D. Celluladopo cellula, strati dipelle, vasi sanguigni e

terminazioni nervose assem-blati uno via l’altro… Nella LosAngeles di oggi due scienziati,un uomo e una donna, immet-tono tutti i dati nel computer,poi premono il pulsante. E laCreatura spunta lì, sul tavolodel laboratorio, perfettamenteformata. Come sei bello, mor-mora lei stupefatta, come unamadre che per la prima volta vede il suo bimbo. In effettiAdam, il giovanotto bio stam-pato si presenta bene: biondo,aitante, bocca da baciare. Nien-te a che vedere con il vecchioMostro originario, ricucito allabuona con pezzi di cadavereriesumati. Il nuovo Franken-stein di Bernard Rose, che ieriha aperto il 15esimo Festivaldella Fantascienza di Trieste,lascerebbe ben sperare sui pro-gressi della scienza, che con il3D già sta sperimentando pezzidi ricambio umani.

Ma non tutte le cyber celluleriescono con il buco. Il bel neo-nato non fa in tempo a svezzar-si, a passare dal biberon allapappetta, che sulla sua cuteperfetta spuntano bubboni epustole repellenti. Un crescen-do inarrestabile di tumori epiaghe che convincono i suoiimprovvidi demiurghi a lasciarperdere e sopprimerlo. Mal’iniezione letale non basta adarchiviare il meccanismo dellavita. Sul tavolo dell’autopsia Adam si risveglia. Sfigurato, fu-ribondo, deciso a chieder con-to di tanto dolore a chi l’hamesso al mondo.

Xavier Samuel, attore austra-

Boris KarloffL’attore (1887 – 1969) nell’horrordel 1931 diretto da James Whale

Christopher LeeIl divo (1922 – 2015) nel 1957 in «La maschera di Frankenstein»

Robert De NiroNel 1994 in «Frankenstein di Mary Shelley»di Branagh

EmozioniAnteprima al Festival della Fantascienza Il regista: volevo entrare nella sua testa

Celebrità

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42 Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 SPETTACOLI 43

«Pop-Hoolista»Fedez : censuratala mia copertinaReplica del ministero:solo un chiarimento

«Il ministero dello Sviluppo economico ha dichiarato fuorilegge la copertina del mio album!». È la denuncia di Fedez, che su Facebook adombra lo spettro della censura. In un video il rapper spiega che il marchio «Pop-Hoolista» (foto), titolo del suo ultimo lavoro, è ritenuto «contrario all’ordine pubblico perché è ritratto un poliziotto e al buon costume perché vomito un arcobaleno. Un’azione che, a esser buoni, ha il sapore dell’ottusità retrograda e, a voler essere maliziosi, puzza di censura». Immediata la replica da parte del ministero dello Sviluppo economico: nessuna

censura, ma solo chiarimenti sul marchio che il cantante chiedeva di registrare: «I contenuti del marchio, ed in particolare l’immagine di un poliziotto che sembra picchiare un personaggio che sta vomitando, sono sembrati all’Ufficio italiano dei marchi e dei brevetti come non rispondenti alla normativa che regola la tutela dei brand. È stato chiesto a Fedez di illustrare meglio la sua domanda di tutela del marchio. La legge prevede che abbia 2 mesi di tempo, prorogabili fino a 6. Nel frattempo ovviamente il suo album potrà tranquillamente circolare ed essere venduto».

C on il record storico dioltre un mil ione didownload per un solobrano (registrati nel gi-

ro di appena una settimana),difficile che Adele si stia dan-nando l’anima per quelle accu-se che in sostanza la descrivo-no come una ladra di idee. Ilpomo della discordia? Propriola canzone entrata nel guinnessdei primati, «Hello», pezzo chefa da apripista a «25», terzo al-bum della cantautrice britanni-ca la cui uscita (dopo quattroanni dall’ultimo «21») è previ-sta per il 20 novembre.

Insomma, tanti numeri perfar festa. E ironia della sorte ègiusto un numero ad aver acce-so la miccia delle polemiche.Più precisamente è quel nume-ro di telefono che Adele LaurieBlue Adkins fa capire che com-pone in «Hello». Un gesto co-me tanti per raccontare la sto-ria di un amore finito chissàquanto tempo fa e che la prota-

gonista del brano prova a riper-correre cercando di rintraccia-re l’ex fidanzato diventato or-mai solo un’ombra della me-moria. Bene, lo stesso artificioletterario lo ha utilizzato ancheTom Waits nel 1973 per tratteg-giare in «Martha» un’altra pas-sione spezzata. E questa simili-tudine ai fan del cantastoriecon la voce che graffia più diuna lima non è per nulla pia-ciuta. Così in Internet hannocominciato a twittare cose deltipo: «La nuova canzone diAdele (che ho finalmente sen-tito) è essenzialmente Marthadi Tom Waits». Oppure: «Hellodi Adele è praticamente un’al-tra versione di Martha di TomWaits».

Tuttavia nessuno parla diplagio, perché la parte squisita-mente strumentale non è pernulla sovrapponibile. L’unico tratto in comune è il pianoforteche in entrambi i pezzi fa laparte del leone. Per il resto la

melodia è quella che ci siaspetta da un melò in musica,struggente e malinconica.Dunque, solo mugugni di qual-che purista? C’è chi avanza que-sta ipotesi, anche perché Greg Kurstin, il produttore di Adele,

parlando del nuovo disco hadetto: «Lei non voleva assoluta-mente scrivere pezzi pop se-guendo una formula conven-zionale. Allora abbiamo parla-to di Tom Waits e di altri narra-tori come lui. E penso che

questa sia l’idea: volevamo farequalcosa di molto franco, cheparlasse di dove si trova ora lei.E lei voleva fare qualcosa chefosse vero e credibile». Si trat-terebbe allora più di un’ispira-zione, quasi un omaggio all’ar-tista americano, che non diun’operazione da copia e incol-la. O potrebbe addirittura trat-tarsi di un ideale sequel di«Martha». Il testo di Tom Waitsrecita più o meno così: «Cen-tralino, mi passi questo nume-ro, per favore / E passato tantodi quel tempo / Si ricorderà

della mia voce / Mentre miscappa da piangere / Pronto,pronto, sei tu Martha? / Sono ilvecchio Tom Frost / Chiamo dalontano...». E queste invece so-no le parole scelte da Adele perla sua «Hello»: «Ciao, sono io /Mi chiedevo se dopo tutti que-sti anni volessi incontrarmi /Per parlare di tutto quanto...».

Ma con «Ciao, sono io...»non inizia l’italianissima «Buo-nasera dottore»? Sta a vedereche adesso se la prenderannocon Adele anche i fan di Clau-dia Mori.

Pasquale Elia© RIPRODUZIONE RISERVATA

AlbumAdele nel video di «Hello», il nuovo singolo uscito il 23 ottobre che anticipa l’uscita del suo terzo album di inediti, intitolato «25» (in vendita dal 20 novembre). La cantante è nata a Londra il 5 maggio 1988 e ha già pubblicato due album: «19» e «21»

Autore

Tom Waits è nato in California il 7 dicembre 1949. Artista poliedrico (anche per il cinema e il teatro), ha debuttato nel 1973 con «Closing Time». Secondo i suoi fan «Hello» di Adele sarebbe una copia di «Martha» del 1973

«Hello»Il produttore: lei non voleva pezzi facili, abbiamo parlato di Tom e di altri narratori

Quei dubbi su Adele «Usa le parole di Waits»In Rete le proteste dei fan del cantautore americano:la popstar ha copiato la canzone «Martha» del ‘73

PRIMA VISIONE

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44 Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera

Tempo PreziosoLa nuova Sala degli Orologidel Museo Poldi PezzoliDal 16 ottobre 2015

Precious TimeThe new Clock Roomat the Poldi Pezzoli MuseumFrom October 16, 2015

Con il sostegno di Nina Stevensin ricordo di Patrick HeinigerWith the support of Nina Stevensin memory of Patrick Heiniger

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Servizio sportello: Via Solferino 36 Milano (lunedì-venerdì orario continuato 9/17.30)

L’accettazione delle adesioni, richieste via web, e-mail e chiamate da cellulari sono subordinate al pagamento con carta di credito

Flavia con Lavinia e Cecilia, Luciana, Gaia e An-tonio con Andrea Leonida e Margherita danno iltriste annuncio della scomparsa del loro adorato

MassimilianoMeriggioliIl funerale avverrà nella chiesa Nuova in piazzadella chiesa Nuova giovedì 5 novembre ore 10.-Non fiori, gradite donazioni all’A.I.L.- Roma, 4 novembre 2015.

Zia Giuliana, Cristiano e Noretta, Barbara e Ser-gio, Daniela e Veronica, Lorenzo, Rosalia e Giu-seppe piangono l’adorato Massi

MassimilianoMeriggioliche sarà sempre nei loro cuori.- Roma, 4 novembre 2015.

Livio e Marina Muzi Falconi con Ottavio e Mar-got, Anna, Fabio e Cristina, Cecilia e tutti i nipotisi stringono addolorati a Flavia, Lavinia e Cecilianel ricordo di

Massimiliano- Roma, 2 novembre 2015.

Con tanta tristezza Giovanna, Lorenzo, Cristina,Stefano e Andrea partecipano al dolore di tutti, perla scomparsa di

Massimilianocarissimo ragazzo, solare e generoso che ci man-cherà per sempre.- Abbracciamo con tanto affettoFlavia, Lavinia, Cecilia e Marina con Livio e tutta lafamiglia. - Milano, 3 novembre 2015.

Partecipa al lutto:– Annamaria Aureli Vaccarino.

Toni, Simona, Marco, Filippo e Marion si strin-gono forte a Flavia, Cecilia e Lavinia per la scom-parsa improvvisa di

Massimiliano- Milano, 3 novembre 2015.

Giancarlo, Adriana, Edoardo e Martina FontanaRava commossi ricordano con affetto l’amico disempre

Massimilianoe stringono in un grande e forte abbraccio Flavia,Lavinia, Cecilia e tutta la loro famiglia.- Milano, 4 novembre 2015.

Francesco e Dominique sono profondamente vi-cini a Flavia, Lavinia e Cecilia nel grande doloreper la perdita di

Massimiliano- Milano, 3 novembre 2015.

Piero Cristina con Olimpia e Francesco sono vi-cini a Flavia Lavinia e Cecilia nel dolore per la per-dita dell’amato

Massimiliano- Roma, 2 novembre 2015.

Gustavo e Carla, Marco e Anita, Lorenzo e Cri-stina sono vicini con tanto affetto a Flavia, alle fi-glie e alla famiglia nel ricordo del carissimo

Massimiliano- Milano, 4 novembre 2015.

Ciao

Massiamico di sempre, compagno di mille avventure.-Nicolò e Maria, con Filippo, Matilde e Cecilia ti ab-bracciano e abbracciano forte Flavia, Lavinia e Ce-cilia.- Sarai la nostra stella.- Buon vento, coman-dante. - Milano, 2 novembre 2015.

Massimilianoricorderemo e rimarranno sempre nel nostro cuoree nei nostri occhi, i momenti e le giornate belle espensierate trascorse in amicizia a Montemarcel-lo.- Massi era una persona semplice, bella, perbe-ne, con un sorriso dolce, pieno di vita e di atten-zione per le persone, marito e padre esemplare.-Ci stringiamo con tutto il nostro affetto e la nostraamicizia a Flavia, Lavinia e Cecilia per questa tra-gedia così improvvisa ed inaspettata.- Alberto, Ro-mana, Andrea, Francesca e Lorenza.- Milano, 4 novembre 2015.

Fausta, Patrizia, Vivia, Ornella, Pierluigi, Ales-sandra, Betty partecipano con immenso affetto aldolore di Gaia e della sua famiglia per la perditadel fratello

MassimilianoMeriggioli- Roma, 3 novembre 2015.

MassimilianoGeorgia e Giampi abbracciano affettuosamenteFlavia, Lavinia e Cecilia in questo momento triste.- Roma, 3 novembre 2015.

Nel ricordo di

Maxicondividiamo con Flavia, Lavinia, Cecilia, Marina,Livio e tutta la famiglia questo triste momento eabbracciamo tutti con immenso affetto.- Cesare eSonja. - Milano, 3 novembre 2015.

MassimilianoMeriggioli

Partecipano al lutto:– Ornella e Catharin Noorda.

Roberto, Luciana e Federico sono vicini all’amicoMaurizio per la perdita della mamma

Teodora Rancati Cazzani- Milano, 3 novembre 2015.

Partecipa al lutto:– Lo Studio Notarile Roberto Bossi.

Alberto e Paola Balducci si stringono con affettoall’amico Maurizio per la scomparsa della caramamma

Teodora Rancati Cazzani- Milano, 3 novembre 2015.

I partner ed i collaboratori dello Studio Legale eTributario MDM partecipano al lutto che ha colpitoil Geometra Maurizio Cazzani per la scomparsadella mamma, signora

Teodora Rancati Cazzani- Milano, 3 novembre 2015.

Il Collegio Sindacale di Cazzani SpA partecipa allutto del Presidente della società per la scomparsadella signora

Teodora Rancati Cazzani- Milano, 3 novembre 2015.

Laura Bolgianici ha prematuramente lasciati: una giovane donnasempre colma di energia e coraggio che rimarràsempre nel cuore dei genitori Piero e Liliana, dellasorella Paola con Tony, del cugino Carlo con Elisa-betta e Valeria, dei cugini torinesi con Ersilia e Cri-stina Cinque.- Le esequie avranno luogo giovedì 5novembre alle ore 11, a Milano, nella chiesa SantaMaria delle Grazie sul Naviglio, via Alzaia NaviglioGrande 34.- Pierangelo Liliana e Paola Bolgiani.- Milano, 3 novembre 2015.

Laura Bolgiani

Partecipano al lutto:– Fabio Sandrini e famiglia.– I collaboratori di Casa Milano Srl.

Giuseppe e Nada Calcerano, con Laura e Gio-vanna, sono affettuosamente vicini alla famigliadel caro

Ing. PaoloGalgani- Roma, 3 novembre 2015.

I condomini e l’amministratore del condominiodi via Leopardi n. 5, Milano, partecipano al doloredella famiglia per la scomparsa del custode

sig. ToninoMelis- Milano, 3 novembre 2015.

Liliana Ferrario ved. BarbettaCiao zia Liliana, ti ricordiamo con affetto.- Il nipoteRoberto Ferrario, la cognata Erminia Gherzi e fa-miglia. - Milano, 3 novembre 2015.

Si è spenta serenamente

Ada (Duccia) Pellegri LasagnaLo annunciano addolorati Anna, Roberto, Elisa,Danila, Matteo, Gianni.- Ciao nonna bis.- Milano, 3 novembre 2015.

Siamo vicini ad Irving e alla sua famiglia per ladolorosa perdita del loro caro

Ildefonso TorrianiGli amici di Rothschild.- Milano, 4 novembre 2015.

Con grande affetto e tristezza nel ricordo di

RobertoGioriStefania, Margherita, Simona e Lucia abbraccianoLuisa e Armando. - Milano, 4 novembre 2015.

Marzio Breda e Pasquale Elia abbracciano perl’ultima volta il fraterno amico

Mario Riccio- Milano, 3 novembre 2015.

4 novembre 1965 - 4 novembre 2015Nel cinquantesimo anniversario della scomparsa

di

Matilde Boniello Bardellii figli, le nuore ed i nipoti tutti la ricordano conimmutato affetto.- Una messa di suffragio sarà ce-lebrata giovedì 5 novembre alle ore 13.15 nellachiesa di Santa Maria al Castello a Milano.- Milano, 4 novembre 2015.

4 novembre 2013 - 4 novembre 2015

Prof. GiuseppeDeBernardidi Valserra

Senza di te non vivo più.- Aiutami a ritrovare unpo’ di pace.- Il tuo riposo sia dolce.- Tua Renata.- Milano, 4 novembre 2015.

Fernanda, Paolo e Benedetta ringraziano di cuo-re tutti gli amici che hanno dimostrato il loro affettoe la loro stima nei confronti del loro caro

Lionello RadiciLui sarà sicuramente orgoglioso di tutti voi.- Gra-zie! - Padova, 4 novembre 2015.

4 novembre 1994 - 4 novembre 2015

Stefano RossettiNel ventunesimo anniversario della sua morte, isuoi familiari Laura, Enrico, Dario, Marina, Alice,Lauretta ed i suoi cari lo ricordano con grande no-stalgia e amore. - Cormano, 4 novembre 2015.

Prof. Carlo ArataAmore mio, che dolore infinito, struggente il nostrodiscorso rimasto improvvisamente spezzato.- Rosi.- Vigevano, 4 novembre 2015.

1995 - 2015

Gianmaria BarionaSempre nel pensiero.- Augusta.- Milano, 4 novembre 2015.

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 45

LETTERE

AL CORRIERE

Risponde Sergio Romano

COME TERMINARE LA GUERRAIL CASO DI VITTORIO VENETO

di Gian Antonio Stella

I concorsi su misurae la circolare che manca

«A. A.A. Cercasi dirigente alto 1,78,carnagione chiara, capelli bruni,occhiali montatura corno di

bufalo, tifoso Roma, amante bucatini». Se potessero, molti uffici pubblici andrebbero a scegliersi i nuovi assunti cucendo loro addosso un concorso su misura per prendere l’amico Pietro Ottagono, il cugino Gennaro Quadrato o la cognata Giovanna Triangolo. Ma la legge sarebbe chiara. «Per le amministrazioni dello Stato (…) l’autorizzazione all’avvio di nuove procedure concorsuali (…) è subordinata alla verifica: a) dell’avvenuta immissione in servizio, nella stessa amministrazione di tutti i vincitori collocati nelle proprie graduatorie vigenti di concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato». Traduzione dal burocratese: prima di fare un concorso per prendere qualcuno ogni ente pubblico deve andare a pescare nell’elenco dei vincitori dei concorsi precedenti. Ovvio. Ci mancherebbe altro. Tanto più dopo il blocco del turnover che per un decennio ha chiuso l’accesso a un’intera generazione di giovani. L’ha ribadito lo stesso Consiglio di Stato: lo «scorrimento di graduatoria» è la strada prioritaria. Ma c’è chi non si rassegna. In particolare nel caso di nuovi dirigenti e funzionari. Come spiega il senatore del Ncd Tonino Gentile, «la dirigenza e il comparto (cioè i funzionari e i gradi inferiori) sono divisi in tre grandi aree: tecniche, professionali e amministrative. È pacifico che se un ente ha una graduatoria aperta per ingegneri ma ha bisogno di un geologo fa benissimo a indire un concorso. Se ha una graduatoria aperta per ginecologi e deve assumere radiologi è pacifico che bandisca un nuovo concorso. Nel caso degli amministrativi, però, la faccenda cambia. Come ha già chiarito il Tar del Veneto infatti non ci sono specializzazioni così nette». Infatti, come denunciano i precari in attesa «per accedere al grado di funzionario (D) bisogna avere la laurea in legge, scienze politiche o economia, mentre per essere dirigente bisogna avere lo stesso tipo di laurea più 5 anni di anzianità di servizio grado D». Senza distinzioni ulteriori. Eppure, l’andazzo è questo: troppi enti s’inventano una «specializzazione» ulteriore, denunciano le migliaia di vincitori dei vecchi concorsi, per poter aggirare le graduatorie. Colpa di una certa ambiguità della legge, dicono. Basterebbe una circolare esplicativa del governo, spiega un emendamento di Gentile, e tutto sarebbe risolto. Arriverà? O andremo avanti nell’incertezza o peggio ancora coi concorsi su misura?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tuttifrutti

Le lettere firmate connome, cognome ecittà, vanno inviate a«Lettere al Corriere»Corriere della Seravia Solferino, 28 20121 MilanoFax: 02-62827579

@[email protected]@rcs.it

INTERVENTI E REPLICHE

Nella sua risposta a un lettore su Caporetto e le sue conseguenze, lei afferma che è giusto parlare delle molte verità su Caporetto, ma non è giusto che questo offuschi quella di Vittorio Veneto. Se lei intende che le più belle vittorie dell’esercito italiano nella Prima guerra mondiale furono le battaglie sul Piave e sul Grappa che inchiodarono l’invasore e in definitiva lo portarono al collasso, sono d’accordo. Se invece intende l’evento bellico della «battaglia di Vittorio Veneto», qui mipare che di gloria ve ne è ben poca. Sin dal 29 ottobre gli austriaci avevano chiesto l’apertura immediata per la cessazione delle ostilità. Subito, dall’inizio delle trattative a VillaGiusti, gli austriaci si dissero disponibili alla resa incondizionata. Il 3 novembre il generale austriaco Viktor Weber von Webenau annunciò che il suo esercito aveva deposto le armi, ma Badoglio, che capeggiava la delegazione italiana, fu irremovibile: la firma della cessazione delle ostilità sarebbe avvenuta solo il 4 novembre. Webenau scrive:«Le operazioni militari non possono essere arrestate da alcuna nostra offerta e, quindi, neppure da una resa incondizionata, l’esercito italiano vuole entrare a Trento e Trieste come vincitore di una battaglia finale». Cosìaccadde. Gli italiani assalirono l’esercito austroungarico oramai in fuga, e quella fu la «battaglia di Vittorio Veneto», località, chenon a caso, prima non esisteva. Esistevano Ceneda e Serravalle che furono unite con un nuovo nome, appunto Vittorio Veneto e, a distanza di quasi 100 anni anche se fanno parte di uno stesso comune, è come che non lo fossero, anche questo non è casuale. Quindi, a mio sommesso parere, la gloria italiananella Prima guerra mondiale fu al Piave e al Grappa, la battaglia di Vittorio Veneto, dubito che fu «vera gloria». Infine le confesso che io sono fra quelli che ritiene che aveva ragione

Giovanni Giolitti e torto Salvemini, Albertini, Mussolini , ma questa è un’altra storia.

Angelo RambaldiBologna

Caro Rambaldi,

A l numero di coloro che erano contrarialla guerra lei potrebbe aggiungere ilnome di Benedetto Croce. In un libropubblicato dopo la fine del conflitto

(L’Italia dal 1914 al 1918. Pagine sulla guerra), ilfilosofo spiegò la sua posizione e aggiunse le ra-gioni patriottiche per cui, dopo l’intervento, ave-va deciso di tacere. In realtà il numero dei «noninterventisti» fu più alto di quanto si creda. Ma imonarchici tacquero per un sentimento di lealtàverso il sovrano e i pacifisti, allora, rappresenta-vano una componente alquanto minoritaria del-la società italiana. Particolarmente imbarazzatifurono i neutralisti cattolici. Le simpatie filoau-striache di Pio X erano note e impopolari anchenegli ambienti contrari alla guerra.

Quanto alle trattative sull’armistizio, caroRambaldi, devo ricordare che la guerra non è untorneo di scherma o di tennis dove il comporta-mento degli atleti è formalmente impeccabile esignorile. È una combinazione di passioni e inte-ressi. Quando chiesero l’armistizio, gli austriacioccupavano ancora il territorio conquistato do-po la rotta di Caporetto. All’Italia, in quel mo-mento, la vittoria non bastava. Occorreva ren-derla palese e tangibile con un evento che avreb-be riscattato l’umiliazione di Caporetto. Se aves-se potuto, l’esercito italiano si sarebbe spintosino a Vienna. Ma non poteva almeno rinunciaread apparire conquistatore delle due maggioricittà irredente. Il 3 novembre le truppe italianeentrarono a Trento e un distaccamento di bersa-glieri sbarcò a Trieste. L’armistizio fu firmato ilgiorno dopo e la cessazione delle ostilità fu fissa-ta per le 3 del pomeriggio.

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POLONIAPolitica e valore militareCaro Romano, dopo la vittoria del partito euroscettico e nazionalista «Diritto e Giustizia» in Polonia, lei ha giudicato negativamente i risultati delle elezioni politiche in Polonia. Poi ho letto la lettera dell’ambasciatore polacco con la sua risposta. Dimentica che la storia polacca è fra le più travagliate d’Europa? Le truppe di quel Paese si sono battute sempre valorosamente: per esempio, a Montecassino, durante l’ultima guerra mondiale, persero la vita migliaia di soldati polacchi.

Adele GalbiatiLodi

Cassino è soltanto una dellegrandi pagine scritte dal corag-gio polacco. Ma la saggezza po-litica e il valore militare non so-no sempre e necessariamentevirtù complementari. Quandoil cardinale di Rohan disse aMachiavelli che gli italiani nonsi intendevano di guerra, l’au-tore del Principe replicò che ifrancesi non si intendevano dipolitica.

DIPENDENTI PUBBLICITimbrature falseIl ministro Marianna Madia ha affermato che un dipendente pubblico che timbra il cartellino della presenza ma non va al lavoro, deve essere licenziato. È la prima volta che sentiamo una dichiarazione così categorica e ci auguriamo che alle parole seguano i fatti. Ci auguriamo inoltre che i sindacati non proteggano i furbetti. Come pure ci auguriamo che la magistratura non reintegri al lavoro chi ha commesso una truffa (perché di truffa si tratta). In passato casi del genere erano stati innumerevoli. Che stia cambiando l’aria?

Maura Bressani, Trieste

MAI COSÌ ELEVATATassazioneCi risiamo. I tagli e le riduzioni delle tasse prospettati sono giudicati insostenibili dalle varie strutture burocratico-amministrative, locali e non, per non ridurre i servizi. Perché nessuno di questi signori pensa che possa essere il livello dell’imposizione totale (mai così alto) a essere insostenibile per la maggior parte dei cittadini?

Antonio Fusi, Milano

VENEZIATanti albergatori bonsaiChi arriva a Venezia capisce dopo pochi metri quanto alti siano i costi della manutenzione urbana. Ma in quegli stessi metri vede decine di avvisi per alloggi e «bed and breakfast». I proprietari anche solo di un appartamentino sono ormai albergatori «bonsai». È troppo chiedere che paghino una tassa?

Lorenzo [email protected]

NEW YORKMilanese alla maratonaSo che è una notizia di poco conto, ma vorrei segnalare il successo di un italiano qualunque alla maratona di New York di domenica scorsa. Stefano Pizzi, milanese di 50 anni, corridore per passione, ha ottenuto il 5° posto nella sua categoria con un tempo di tutto rispetto a soli 2 minuti dall’olimpionico Baldini!

Anna Maria RossiMilano

Orari e carichi di lavoro dei medici negli ospedali Nell’articolo del prof. Giuseppe Remuzzi (Corriere, 1 novembre) vi sono alcuni concetti condivisibili, e altri molto meno. Certo «volontariato» di presenza in certi reparti ospedalieri (in termini attuali: Unità operative) nasconde, in certi casi, motivazioni legate a scelte personali che poco hanno a che fare con le reali esigenze assistenziali o comunque legate ai carichi di lavoro di certe Uo. Ciò vale soprattutto per quelle Uo le cui attività sono da tempo in progressiva «deospedalizzazione», senza che finora siano mai stati rivisti i carichi di lavoro in base ai quali devono essere parametrate le dotazioni organiche delle Uo. In una minoranza di Uo le dotazioni organiche non sono affatto sottodimensionate rispetto a quelle asfittiche di cui dispongono altre Uo, che una guardia h.24/365 giorni all’anno implica 6 medici, e che pertanto i restanti 5 di una Uo di 11 unità (ammesso e non concesso che la

guardia continua sia necessaria) possono garantire la presenza di quasi 4 unità al giorno, ciascuna delle quali, nel turno assegnato, deve svolgere un carico assistenziale effettivo commisurato alla durata della sua presenza al lavoro. «C’è una soluzione sola a me pare, fare quello che si può con le risorse che abbiamo e farlo nel miglior modo possibile», afferma l’autore. Su questo concordiamo in pieno, ma questa soluzione implica (prima di dover assumere il personale necessario) un impegno a riparametrare le dotazioni organiche in base ai reali carichi di lavoro, Uo per Uo, specialità per specialità, quantificati in un impegno orario che non può, ormai, certo continuare ad essere autogestito come pare e piace a ciascun professionista o al suo direttore. Chiunque voglia «stare in reparto» o «solo stare lì a studiare» oltre a quanto previsto contrattualmente, e/o a quanto necessario, lo faccia pure, ma senza far gravare sulla dotazione organica di un ospedale la propria presenza in termini di surplus orario, di riconoscimenti retributivi, e quindi senza impedire un ottimale utilizzo delle risorse umane, anche per quanto riguarda il turnover. Altrimenti, si

rischia di legittimare il baronato. Per evitare questo rischio, sarebbe il caso di invitare i luminari della medicina a fare ciò che loro riesce meglio, cioè occuparsi di scienza, e a non mirare, come ultimamente fanno in troppi, soprattutto di certa estrazione universitaria, a delegittimare (anche loro!) i sindacati nell’ambito dell’organizzazione del lavoro nel Ssn. La Legge 161/2014 risale a un anno addietro, e in un anno di tempo le Istituzioni competenti, oltretutto continuando con tagli indiscriminati di personale, non hanno predisposto alcun serio provvedimento per evitare il rischio di criticità e di disservizi a danno di medici e cittadini, rischio che deriva non dalla normativa europea, ma dall’averla ignorata finora. I medici possono e devono mettere al servizio del Ssn le loro competenze e il loro lavoro, ma non possono essere chiamati a raccolta per porre rimedio, né in modo volontaristico né missionario, a questa ennesima dimostrazione di incapacità di gestione politica e amministrativa del Ssn.

Alessandro Vergallo, presidente Aaroi-EmacRiccardo Cassi, presidente Cimo

Le proposte di oggi su Corriere digital edition

Ecco il nuovo Hunger Games

Paolo Baldini presenta il quarto episodio della saga, oggi in anteprima a Berlino

Il punto su Mafia Capitale

Paolo Foschi riassume l’inchiesta che ha terremotato Roma

Aerei in leasing,un business

Leonard Berberi spiega il boom degli aerei in leasing (come quello russo caduto)

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Kong HK$ 45; Thailandia THB 190; UK Lg. 1,80; Ungheria Huf. 700; U.S.A. USD 5,00. ABBONAMENTI: Per informazioni sugli abbonamentinazionali e per l’estero tel. 0039-02-63.79.85.20 fax 02-62.82.81.41 (per gli Stati Uniti tel. 001-718-3610815 fax 001-718-3610815). ARRETRATI:[email protected]. SERVIZIO CLIENTI: 02-63797510 (prodotti collaterali e promozioni).

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ISSN 1120-4982 - Certificato ADS n. 7971 del 9-2-2015

La tiratura di martedì 3 novembre è stata di 382.177 copie

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46 Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera

Sport Serei BPescara k.o. a Novara. Lanciano penalizzatoNel recupero della 10ª giornata di serie B, il Pescara cade contro il Novara che vince 1-0 con un gol di Evacuo. Per inadempienze Covisoc, la Figc ha penalizzato di un punto il Lanciano e inibito per 3 mesi l’Amministratore Univo della società Claude Alain Di Menno Di Bucchianico. Classifica: Cagliari e Cesena 23; Crotone 21; Livorno 20; Bari 19; Pescara 18; Brescia, Spezia 17; Novara (-2) 16; Vicenza 14; Avellino, Entella, Latina, Trapani 13; Perugia, Modena 12; Salernitana, Pro Vercelli 11; Ascoli, Ternana 10; Lanciano (-1) 9; Como 7

Formula 1Sei mesi all’invasore del Gp di SingaporeYogvitam Pravin Dhokia, il giovane inglese che ha interrotto il Gran premio di Singapore entrando in pista, è stato condannato a sei settimane di carcere. Il 27enne, che è stato accusato di comportamento pericoloso, lo scorso 20 settembre aveva voluto filmare con il suo cellulare la sua «prodezza» sul circuito di Formula 1 di Marina Bay. La pena è retroattiva al 16 ottobre, quando era tornato volontariamente alla custodia cautelare nella speranza di ridurre la durata di una possibile condanna.

Champions I bianconeri resistono all’errore di Chiellini e al rosso a Hernanes, dopo il Borussia la strada in Europa è in discesa

Favola Lichtsteiner, dal cuore matto al golI bianconeri conquistano un punto d’oro

Juve è quasi fattaDA UNO DEI NOSTRI INVIATI

JuventusLo scavetto di Pogba

7,5 Buffon Ancora una voltala prima palla che tocca è già dentro la rete. Una maledizione senza logica: dopo quattro parate attente, tira fuori quella da campione su Stindl. Il salva Juve, stavolta con l’aiuto anche della traversa, è ancora lui.7 Lichtsteiner Dalla croce rossa alla croce bianca della Svizzera: segna il primo gol in Champions con un tiro al volo, libero e bello. A 40 giorni dallo stop per aritmia una favola da raccontare in tutte le lingue che conosce.6,5 Bonucci Finisce disarcionato un paio di volte dai Fohlen (puledri). Si rialza.5 Chiellini Preso in controtemposul cross di Wendt da cui nasce il gol, cerca di chiudere in modo goffo e ottiene l’effetto peggiore. Prova a tirarsi su, andando anche vicino al gol. Ma soffre la velocità tedesca.5,5 Evra Serata complicata soprattutto al cospetto di Traoré.6 Sturaro Accenni di pressing che spariscono nell’occasione del gol del Borussia. Poi ricompaiono.6 Marchisio Quando il Borussia abbassa il ritmo rialza la testa in mezzo al campo.6,5 Pogba Lo scavetto-assist per Lichtsteiner è un colpo di genio. Conferma il momento positivo.4,5 Hernanes Il trequartista con doppio piede a martello non è una specie molto apprezzata in Europa.5 Morata Tanti movimenti, poca intesa con Dybala e soci. A parte lo scarico per Pogba sull’azione del gol.6 Dybala Lui sembra più al centro del gioco offensivo, anche se incide poco.6 Cuadrado Pochi svolazzi, si sacrifica parecchio.6 Allegri L’Europa è in discesa, ma gli equilibri di (grande) squadra sono ancora tutti da consolidare.

Paolo Tomaselli© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le pagelle

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

MOENCHENGLADBACH La GrandeIncompiuta salva la pellaccia nel gelido Borussia Park e si av-vicina agli ottavi di finale dellaChampions League. Il bello diuna serata difficile sta nel ritor-no di Lichsteiner con un goldopo l’operazione al cuore esoprattutto nel risultato: l’1-1 inrimonta fa perdere alla Juven-tus il primo posto nel girone,ma la qualificazione è dietrol’angolo. Paradossalmente labanda Allegri può centrarel’obiettivo pure perdendo laprossima partita casalinga conil City, di sicuro pareggiandonell’ultima giornata a Siviglia.Max però torna a casa con i so-liti cattivi pensieri che gli frul-lano nella testa. La Juve dà l’im-pressione di essere a metà delguado, alla ricerca di se stessa,di un senso compiuto di squa-dra. Prima rischia di essere tra-volta, poi riesce a rimettere in piedi la partita e all’inizio delsecondo tempo mostra perso-nalità e forza per completare ilsorpasso. Ma Hernanes, facen-dosi espellere, l’abbandona sulpiù bello e nel finale tocca an-cora all’eterno Buffon salvare isuoi compagni da una sconfittadolorosa.

Per mezzora la Vestfalia èl’inferno bianconero. Il Borus-sia gioca ad un ritmo ossessivoche fa saltare i piani di Allegri emette in croce la Signora trop-po compassata per fronteggia-re gli omini verdi fosforescenti,creature che sembrano arrivarenon dalla Bundesliga ma da unaltro pianeta, tanto volano ne-gli spazi attaccando alla perfe-zione la profondità. I ragazzi diSchubert fanno tutto bene: re-cupero palla altissimo con unpressing forsennato e vertica-lizzazioni da togliere il fiato. Lasquadra di casa passa in van-taggio dopo 18 minuti: Vendt

scarica un cross basso e teso dasinistra che Chiellini, con untocco maldestro, trasforma inun pallone d’oro per il semprepresente Raffael. Il brasiliano èlucido ad allargare per Johnsonche fulmina Buffon con un dia-gonale imprendibile. Lo stessoChiellini si riscatta, chiudendotempestivamente il cross dadestra dello scatenato Traorèsull’ennesimo contropiede amille all’ora.

La Juve è in ginocchio. Maquando i tedeschi abbassano ilritmo, viene fuori la tecnicadei campioni d’Italia. Sommercon un balzo toglie dall’angolol’inzuccata di Evra, Lichsteinerinvece è chirurgico a trasfor-mare in oro l’assist da campio-ne di Pogba. Il pari è una storiabella: lo svizzero torna titolaredopo 40 giorni e un’operazio-ne al cuore: sarà un rinforzo

prezioso da qui in avanti.Il pareggio dà coraggio e for-

za ai bianconeri e i puledri te-deschi non sanno riannodare ifili della partita. Nel momentodi massimo sforzo però la Juveresta in dieci per l’espulsione diHernanes. Lo sciagurato brasi-liano entra con le gambe a mar-tello su Alvaro Dominguez eanche se non prende il rivalel’arbitro decide di punire il ge-sto. Così la partita gira ancora etorna nelle mani del Borussia.Allegri inserisce Cuadrado sul-la linea di Morata, in una sorta

di 4-3-2 e affida al colombianoil compito di innescare il con-tropiede.

Ma i tedeschi sono tornatidiavoli scatenati, come all’ini-zio e spinti dai 50 mila del Bo-russia Park tentano l’ultimo as-salto per provare a rientrare ingioco. Johnson sfiora la dop-pietta con un sinistro da dentrol’area che va sopra la traversa. Buffon è un gigante nel soffer-tissimo finale, prima deviandod’istinto il colpo di testa ravvi-cinato di Stindl e poi spingen-do sulla traversa l’improvviso tiro da fuori di Hazard. L’Euro-pa bianconera è in discesa, magli equilibri di squadra sonoancora tutti da trovare.

Alessandro Bocci© RIPRODUZIONE RISERVATA

LichtsteinerVolevamo vincere ma visto come è andata la partita va bene cosìPer me tornare e fare gol è stato molto importante

Allegri Abbiamo rischiatoe preso golDopo il pari sembrava facile, poi il rosso ha rimesso tutto in discussioneMa siamo lì, manca poco

Marcatori: Johnson 18’, Lichsteiner 44’ p.t.

BORUSSIA (4-2-3-1): Sommer 6,5; Nordveit 6,5, Christensen 6, Alvaro Dominguez 5,5, Wendt 6,5; Dahoud 6,5, Xhaka 6; Traorè 7, Stindl 6,5, Johnson 7 (T. Hazard s.v. 40’ s.t.); Raffael 7. All.: Schubert 6,5

JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon 7,5; Lichsteiner 7, Bonucci 6,5, Chiellini 5, Evra 5,5; Sturaro 6 (Lemina s.v. 42’ s.t.), Marchisio 6, Pogba 6,5; Hernanes 4,5; Morata 5 (Barzagli s.v. 30’ s.t.), Dybala 6 (Cuadrado 6 18’ s.t.). All.: Allegri 6

Arbitro: Kuipers (Olanda) 6Espulso: Hernanes 9’ s.t.Ammoniti: Marchisio, Dybala, SturaroRecuperi: 1’ più 3’

Borussia M. 1Juventus 1

Buffon decisivoAncora una volta decisivo Buffon, soprattutto nel finale con la squadra in 10

Gol pesante Stephan Lichsteiner, 31 anni, al ritorno in campo dopo i problemi al cuore, segna il pareggio con questo tiro in diagonale. Una rete pesantissima per il cammino della Juve in Champions (Reuters)

Il commento

di Domenico Calcagno

La cattiva coscienza del Carpi, torna Castori

F abrizio Castori ha vinto il campionato di serie B con unarosa da 3,5 milioni di euro (di stipendi). Dopo la storicapromozione, il Carpi ha rifatto mezza squadra. Le stelle:

Fedele (prestito con diritto di riscatto dal Grasshopper, spesa zero euro) e Borriello (svincolato). Dopo 6 giornate il Carpi lo ha cacciato: solo 2 punti d’accordo, ma non è che Castori avesse a disposizione Messi o Ronaldo. Al suo posto ecco Sannino, 5 partite e 4 punti. Un po’ meglio, ma niente di che. E dal momento che a Carpi più o meno tutti rivolevano Castori, il tecnico è stato richiamato. Una sceneggiata che si poteva evitare perché è vero che nel calcio la riconoscenza non esiste, ma un limite dovrebbe comunque esserci. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SanguignoFabrizio Castori

Avanti se

La Juventus si qualifica agli ottavi di finale se vince la prossima partita o se pareggia e il Siviglia non vince

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 SPORT 47

Gruppo A ieriV Shakhtar-Malmoe 4-0

V Real Madrid-Psg 1-0

ClassificaReal Madrid 10; Psg 7; Malmoe e Shakhtar D. 3

Champions League Il Real batte il Psg e si qualifica agli ottavi con il Manchester CityGruppo B ieriV Manchester Utd-Cska 1-0

V Psv Eindh.-Wolfsburg 2-0

ClassificaManchester United 7; Psv Eind. e Wolfsburg 6; Cska 4

Gruppo C ieriV Astana-Atl. Madrid 0-0

V Benfica-Galatasaray 2-1

ClassificaBenfica 9; Atletico Madrid 7; Galatasaray 4; Astana 2

Gruppo D ieriV Borussia M.-Juventus 1-1

V Siviglia-Man. City 1-3

ClassificaManchester City 9; Juventus 8; Siviglia 3; Borussia M. 2

Gruppo E oggi, 20.45V Barcellona-Bate BorisovPremium Calcio 1V Roma-Bayer LeverkusenCanale 5, Premium SportClassificaBarcellona 7; B. Leverkusen 4; Bate Borisov 3; Roma 2

Gruppo F oggi, 20.45V Bayern Monaco-ArsenalPremium Calcio 2V Olympiacos-D. ZagabriaPremium Calcio 3ClassificaBayern e Olympiacos 6; Arsenal e Dinamo Zagabria 3

Gruppo G oggi, 20.45V Maccabi Tel Aviv-PortoPremium Calcio 5V Chelsea-Dinamo KievPremium Calcio 4ClassificaPorto 7; Dinamo Kiev 5; Chelsea 4; Maccabi Tel Aviv 0

Gruppo H oggi, 20.45V Lione-Zenit S. PietroburgoPremium Calcio 6V Gent-ValenciaPremium Calcio 7ClassificaZenit 9; Valencia 6;Gent e Lione 1

Roma senza alternative alla vittoria per gli ottavi e per un mercato riccoBattere il Bayer Leverkusen e solo dopo pensare al derby di domenica con la Lazio

Basket

Pianigiani lasciala Nazionalema non lo stipendioArriva Messina

Dopo sussurri e grida, arriva la conferma ufficiale: «Considerato concluso il ciclo di lavoro con la nazionale maggiore che quindi non sarà allenata da Simone Pianigiani nel torneo preolimpico di luglio». Questo si legge nel comunicato della Fip, diramato nella serata di ieri. Tuttavia: «Il presidente Fip Giovanni Petrucci e Simone Pianigiani — sempre nello scarno comunicato — si sono incontrati a Roma e hanno deciso consensualmente di continuare il rapporto per quanto riguarda la supervisione tecnica di tutte le nazionali e gli indirizzi dei Centri tecnici federali, portando così a compimento i progetti che stanno creando eccellenze e risultati». Cerchiobottismo di altissimo livello. Che fa convergere due rette parallele e (molto) distanti. Da un lato la frattura insanabile tra Petrucci ePianigiani, dall’altro la volontà del c.t. di non transare rispettando il termine contrattuale, previsto per la fine del 2016. Il compromesso è servito. Simone Pianigiani lascia la nazionale dopo 6 anni, durante i quali una montagna di apprezzato lavoro ha, purtroppo, partorito il topolino dei risultati (8° posto agli Europei del 2011 e 2013, mancata qualificazione all’Olimpiade del 2012 e ai Mondiali 2014). Al suo posto, arriverà Ettore Messina (foto), 56 anni, che ha già allenato gli azzurri dal ‘92 al ’97 (argento agli Europei ‘97 di Barcellona), il nostro Lancillotto, per far quadrare la tavola rotonda della nazionale. Il prode Ettore (4 Eurolega, 2 con la Virtus Bologna e 2 con il Cska), che nel dualismo con Zelimir Obradovic (8 Eurolega) ha trovato consacrazione e condivisione di miglior allenatore d’Europa, però, è legato fino al 2017 ai San Antonio Spurs, come primo assistente di Greg Popovic. Del quale Messina seguirà l’esempio del part-time: anche Popovic, infatti, è appena stato nominato coach degli Usa. Tra un volo e l’altro, tra il Texas e Roma, il nuovo c.t. con molta probabilità si avvarrà della collaborazione di Frank Vitucci, suo storico assistente ai tempi di Treviso. Cambiato il generale, alla Fip rimane ora l’arduo compito di conquistare il campo di battaglia, sostenendo la candidatura di Torino a sede del preolimpico. Giocarlo in casa, vista la concorrenza, non sarebbe male.

Werther Pedrazzi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Numeri

Quarto confronto tra Roma e Bayer Leverkusen, nei 3 precedenti 2 pari e una vittoria per i tedeschi

La Roma ha vinto solo una delle ultime 7 partite giocate contro squadre tedesche in Champions (2 pari e 4 sconfitte)

Compreso il turno preliminare, il Bayer non ha ancora vinto una partita fuori casa. In 4 gare ha infatti ottenuto un pari e 3 sconfitte segnando un solo gol. Non ha neppure maivinto in Italia: in 4 trasferte 2 pari e 2 sconfitte (Opta)

ROMA Per una volta non c’è spa-zio per la pretattica. La Roma,per non dire addio alla Cham-pions League dopo 4 partite,stasera deve battere il Bayer Le-verkusen. Per questo si affida aDaniele De Rossi, lo «scher-mo» davanti alla difesa, perprendere qualche gol in meno,mantenendo l’efficacia offensi-va. Fin qui i giallorossi hannosegnato 25 gol in campionato e7 in Champions, ma ne hannoanche subiti 13 e 8. A Leverku-sen, due settimane fa, De Rossiè stato il simbolo: ha segnatouna doppietta, ma non è riusci-

to ad evitare il 4-4 finale. Garcia, contrariamente al

solito, ha dato un indizio:«Seydou Keita non è pronto.Per me non c’è nessuna partitaoltre quella contro il Bayer Le-verkusen e De Rossi giocherà».Chiaro il riferimento al derby didomenica prossima che, so-prattutto dopo la sconfitta diSan Siro contro l’Inter, ha ac-quistato ancora più importan-za. Ma la Champions non con-cede altre occasioni e, perciò,non si può risparmiare nessungiocatore.

Il passaggio agli ottavi di fi-nale vale circa 20 milioni, tradiritti tv, premi Uefa (la Roma,tra Borisov e l’andata a Leve-rkusen, ha lasciato sul campoanche 2,5 milioni di euro) e in-cassi da botteghino. Nel busi-ness plan giallorosso, natural-

mente, la promozione non èstata prevista, perché il conteg-gio si fa sempre con lo scenario«peggiore». Quei soldi, però,farebbero molto comodo pergennaio, dove si dovrà riparareun mercato estivo che ha pen-sato solo all’attacco e lasciatoun solo centrale di difesa affi-

dabile (Manolas) e un solo ter-zino sinistro (Digne).

Garcia potrebbe dare un tur-no di riposo a Florenzi, schie-rando Torosidis terzino destro,mentre il centrocampo saràquello titolare: Nainggolan, DeRossi e Pjanic, che è squalifica-to per il derby dopo l’espulsio-

ne di San Siro. In attacco favori-to il tridente Salah-Dzeko-Ger-vinho. Il centravanti bosniaco,che in campionato ha segnatofinora una sola rete (contro laJuve alla seconda giornata) cer-ca il gol in Champions che glimanca dal 27 novembre 2013(Manchester City-Viktoria Pl-zen 4-2). Serve un cambio dimarcia anche per Rudi Garciache, in 9 gare di Championssulla panchina della Roma, neha vinta una sola, la prima, il 17settembre 2014 (Roma-CskaMosca 5-1).

Solo verso le 23 si potrà pen-sare al derby che, per la primavolta, sarà senza le due curve. Gli ultrà protestano contro ilprefetto Franco Gabrielli, maanche contro i club che, a lorodire, non li hanno difesi. Torri-do era stato l’ultimo derby del25 maggio 2015. A De Rossi aalla Roma sono arrivate dueammende da 7.500 euro per igestacci verso i tifosi della La-zio a fine gara. «Gesti dettatidalla gioia per la vittoria, nonpremeditati o preordinati allaistigazione alla violenza».

Luca Valdiserri© RIPRODUZIONE RISERVATA

Roma, ore 20.45

Roma Bayer Leverkusen4-3-3 4-4-225 Szczesny35 Torosidis44 Manolas2 Ruediger3 Digne4 Nainggolan16 De Rossi15 Pjanic27 Gervinho9 Dzeko11 Salah

1 Leno26 Donati4 Tah5 Papadopoulos18 Wendell38 Bellarabi44 Kampl23 Kramer19 Brandt11 Kiessling7 Hernandez

Arbitro: Karasev (Russia)Tv: ore 20.45 Canale 5, Premium Sport

RifinituraL’ultimo allenamento della Roma prima della sfida al Bayer Leverkusen (Afp)

Conta solo questaGarcia si affida a De Rossi: «Per me non c’è partita oltre a quella contro il Leverkusen»

Berlusconi-Thohir, nuova alleanza per la LegaNel summit di Arcore confronto tra i presidenti di Milan e Inter su diritti tv e leadership

MILANO Come mai Erick Thohirnel suo blitz a Milano duratominuto più minuto meno 36ore ha dedicato la serata di lu-nedì alla cena in salsa derbycon lo stato maggiore milani-sta? Risulta difficile credereche l’incontro ad Arcore si pos-sa derubricare a semplice visi-ta di cortesia come i presentihanno tentato di ridimensio-nare. È pur vero che il tycoonindonesiano dal giorno delsuo insediamento ai vertici in-teristi non aveva mai conosciu-to Silvio Berlusconi e da tempoaveva espresso il desiderio dipoterlo incontrare. Finora sierano limitati a uno scambiodi battute a distanza. Il presi-dente Berlusconi, a metà mag-gio, in piena campagna eletto-rale, per sottolineare lo scetti-cismo su Mr Bee aveva senten-ziato: «Moratti ha ceduto aquesto Thohir, che non sem-bra che abbia le capacità perapportare i capitali in modo da

sportiva (dall’elezione del pre-sidente federale alla battagliaper i diritti tv) le due società hanno sempre mostrato sinto-nia e identità di vedute. MarcoFassone, di recente separatosidall’Inter, era il referente ne-razzurro nei corridoi della Le-ga Calcio, dove due settimane fa per la prima volta ha esordi-to Michael Bolingbroke (pre-sente a Villa San Martino comeAdriano Galliani). Era necessa-rio perciò un confronto persaldare e rinnovare l’alleanzageopolitica fra i due club con-siderando che presto scoppie-rà in via Rosellini il dibattitosui criteri di ripartizione deiproventi da diritti tv relativi altriennio 2015-2018. Non solo,la posizione di Infront e di Marco Bogarelli, indagato perturbativa d’asta, così come ilfuturo delle istituzioni calcisti-che sono state oggetto di at-tenta riflessione da parte deipresenti.

Nelle tre ore di colloquioThohir — che in passato avevadiscusso della questione sta-dio solo con Barbara Berlusco-ni — ha affrontato l’argomentoMeazza con l’ex Cavaliere. Nau-fragato il progetto rossonerodi costruire un nuovo impian-to al Portello, le due squadre siavviano al piano di convivenzaforzata a San Siro. Eppure no-nostante la specificità dellamateria, Barbara era assente.Ufficialmente per febbre: dalsuo entourage trapela che ierimattina il papà l’ha relazionatasulla volontà di Thohir di effet-tuare un restyling al Meazza e appena il progetto sarà prontolo esamineranno insieme. Manon è un mistero che dopo il dietrofront del presidente dicostruire lo stadio di proprie-tà, Barbara ha scelto di assu-mere un ruolo più defilato.

Monica ColomboArianna Ravelli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il blitz milanese di Erick Thohir è durato 36 oreIl presidente nerazzurro non ha incontrato la squadra, ma è andato a pranzo con Massimo Moratti, che ha intenzione di venderele sue quote dell’Inter (pari al 29,4 per cento) e a cena a Villa San Martino con Silvio BerlusconiSinergieCon Berlusconi, Thohir ha discusso di possibili future strategie comuni Non una vera e propria alleanza, ma qualcosa di abbastanza simile

DerbySilvio Berlusconi e Erick Thohir: la cena di lunedì è stato il loro primo contatto ravvicinato (Epa, Getty Images)

rendere di nuovo l’Inter unaprotagonista italiana ed euro-pea». Zen era stata la rispostadel dirimpettaio: «Non ci sonoproblemi, in passato mi hannodato del filippino».

Ma all’ombra del Duomo, sisa, le rivalità fra i due club nonsono acerrime, anzi propizia-no partnership (le due milane-si si sono affrontate nel TrofeoBerlusconi e replicheranno il 25 novembre a Bari) e sinergie.Nei grandi temi di politica

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48 SPORT Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera

«Blatter è una brava personama i troppi soldi rendono avidi»Constantin, presidente del Sion e coscienza critica dell’ex numero della Fifa

L’intervista

Il giorno dello schiaffo, la so-spensione di Sepp Blatter daparte del Comitato etico dellaFifa, il reuccio apriva la portadell’ufficio di Zurigo solo a unamico di vecchia data. Presi-dente dell’Fc Sion, architetto,Christian Constantin, 58 anni,è la coscienza critica dell’ex pa-drone del calcio. «Ci conoscia-mo da quando giocavo portierenel Neuchatel Xamax in cuiBlatter muoveva i primi passida dirigente — racconta mon-sieur le president da Sion —ma non ho mai taciuto di avereopinioni opposte alle sue». Lapolpetta avvelenata per Platini,un senso di onnipotenza pato-logico. Questa è la storia di unadiscesa agli inferi.

Parere da architetto: la Fifaha fondamenta solide?

«È difficile ricostruire sullerovine, soprattutto se le basisono marce come le attuali. Gliimprenditori del calcio sono lesocietà. Le federazioni si sonoridotte a un ruolo organizzativoe gestionale. Le società paganoinfrastrutture e giocatori, inve-stono : i soldi del calcio dovreb-bero servire ad aiutarle, non aingrassare i dirigenti».

Le caratteristiche del presi-dente ideale?

«Appassionato e conoscito-re di calcio ma anche esperto dieconomia. Lo scopo principalenon è arricchirsi: dovrà lavora-re sullo sviluppo del gioco e sa-per dialogare. Servono spirito

d’iniziativa, la ferma volontà dimodernizzare il calcio e farlo crescere in modo giusto e im-parziale».

Come valuta le candidatu-re? Sexwale è uomo di Blat-ter?

«Penso che si potesse espri-mere di meglio. Per ciascuno bisogna porsi la domanda dellalegittimità».

Platini, da lei definito ReBuffone, è fuori dai giochi ?

«Ho avuto un’ammirazionesenza confini per il calciatore.Al contrario, come dirigen-te…».

Perché non è all’altezza delruolo, secondo lei?

«Faccio fatica a lasciarmiconvincere dal comportamen-to di chi ha transato 2 milionialla vigilia di un’elezione presi-denziale (e ne reclamava 4!)per una consulenza di anni pri-ma per cui aveva già ricevuto 35mila euro al mese...».

Cosa dice al suo amicoBlatter, oggi?

«Conosco bene la difficoltàdei club a non sforare i budgete a rispettare gli obblighi finan-ziari. Blatter vive nel suo mon-do: non è al corrente di questa

realtà spicciola. Gli ho sempredetto in faccia quello che pen-so e lui si è sempre affrettato adimenticare le mie parole».

Gli riconosce dei meriti?«La passione per il calcio:

penso che, sotto sotto, lo amiveramente. Ma negli anni il po-tere lo ha completamente di-sconnesso dalla realtà».

Sbarrata la strada a Platini,qual è il piano di Blatter pergarantirsi un futuro?

«Blatter non è il solo a dubi-tare delle qualità di Platini co-me dirigente. Molti nel Comi-tato esecutivo e nella Fifa pen-sano che Platini non abbia ilprofilo del presidente».

L’elezione del 26 febbraiosarà la fine di Blatter?

«Fuori dalla stanza dei bot-toni, molte cose cambieran-no».

Blatter ha fatto più bene omale alla Fifa?

«Non è estraneo alla crisi e aimetodi che sono stati svelati edenunciati: l’immagine del cal-cio ne soffre e pesa sul bilanciodel suo lavoro».

La Fifa è una multinaziona-le: non era meglio un mana-ger?

«Penso che siano i club a do-ver prendere in mano la Fifa:senza le società, sarebbe pocacosa. Quando i club difende-ranno correttamente i loro in-teressi, tutto cambierà».

Come occuperà Blatter lesue giornate?

«È un uomo di 80 anni, conuna carriera alle spalle...».

Lei lo consola? Cerca di ri-portarlo coi piedi per terra?

«Non si è reso conto dellagravità dei danni, la cui am-piezza ancora non ci è nota».

È un uomo disonesto, catti-vo o solo dall’ego enorme?

«Nel cuore, probabilmente,è una brava persona. Ma l’ab-bondanza di soldi ha reso alcu-ni avidi e altri stupidi».

Lei come guarirebbe il cal-cio da corruzione e mazzette?

«Cercherei di ridargli nobil-tà d’animo. Metterei in piedi unsistema giuridico coerente eonesto. Mi sforzerei di aiutarele società finanziariamente,chiedendo loro di esercitare unruolo sociale: nei 209 paesi do-ve si gioca a pallone, il calcio ègarante di un legame collettivoforte e sa suscitare emozioni.

Preserviamolo: la società civileha solo da trarne vantaggio».

Lei ha definito la Fifa «unasocietà di malfattori»: comefaremo a fidarci dell’onestàdel nuovo Esecutivo?

«Le cose possono cambiarein fretta. Guardi il Vaticano: il nuovo Papa ha portato pulizia eridato speranza».

L’ultima volta che ha senti-to Blatter dov’era?

«Nel suo ufficio. Gli ho par-lato. Lui mi ha ascoltato. Masfortunatamente temo che nonmi abbia sentito».

Gaia Piccardi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Architetto

Christian Constantin, 58 anni, è un architetto svizzero, proprietario e presidente del Sion

Constantin, vanta un passato di giocatore: è stato portiere del Lugano

Ha fama di mangia allenatori (a Sion è passato anche Gattuso) e il suo club è stato sospeso nella stagione 2011-12 dall’Uefa

È vero, ho definito Platini Re Buffone. Ho avuto un’ammirazione senza confini per il giocatore, ma come dirigente...

Scandali e tangenti in Germania

Mondiali 2006perquisitala federazione

La procura di Francoforte ha disposto perquisizioni nella sede della Federcalcio tedesca (nella foto Getty Images), e negli appartamenti del presidente Niersbach e del suo predecessore Zwanziger nell’ambito delle indagini su un sospetto caso di evasione fiscale in occasione dei Mondiali 2006.

7i candidati alle prossime elezioni per la presidenza della Fifa, la federcalcio internazionale, che si terrano il prossimo 26 febbraio

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 SPORT 49

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HONDA YAMAHAMarquez stava rialzando la moto

per evitare il contatto con Valentino, ma la leva del freno ha improvvisamente ricevuto un colpo che ha provocato il bloccaggio della ruota anteriore, questa è la ragione della caduta. Crediamo che il motivo di questa pressione sia il calcio di Rossi

Non siamod”accordo con le parole

utilizzate dalla Hondaper descrivere l”incidente fra

Rossi e Marquez.Si accusa Valentino

di aver dato un calcio alla moto di Marc, vale a dire qualcosa

che non è stato provato dall”inchiesta

della direzione di gara

CONTRO ROSSIJorge Lorenzo, compagno nel team Yamaha«Per Rossi le regole non valgono, doveva essere squalificato per l’incidente di Sepang»

Casey Stoner, ex pilota «Se in Malesia ci fosse stato un altro pilota al posto di Valentino, gli avrebbero dato la bandiera nera. Non ci sono dubbi»

PRO ROSSIFonsi Nieto, ex pilota

«Marquez ha sbagliato, doveva stare al suo posto. Deve rispettare chi si sta giocando il mondiale,

ha gareggiato solo per rallentare Rossi»

Loris Reggiani, ex pilota«Marc si è comportato come un bambino

delle elementari che fa i dispetti. In Malesia la sua condotta di gara è stata inaccettabile,

ha fatto di tutto per difendere Lorenzo»

Le carte bollate più velocidelle moto, i comunicati più af-filati delle carene che tagliano il vento, intrighi e veleni, pro-c lami da u l t rà sui soc ia lnetwork soffocano l’aria nellanotte più lunga del motocicli-smo.

Segni di pace all’orizzonteneanche a parlarne: il gran fi-nale di Valencia domenica as-somiglia sempre di più a unaguerra di bande, a una rissa dabassifondi di Caracas dove nes-suno sembra disposto ad arre-trare di un centimetro. Anzi lasfida sportiva rischia di sconfi-nare in campo commerciale. Ivertici Honda entrano duricontro la Yamaha per difendereMarquez. Va in scena lo scontrofra il primo costruttore mon-diale di moto e il secondo, piùdi qualche top manager inGiappone è preoccupato per icontraccolpi economici che labagarre potrebbe innescare.

Al j’accuse del vicepresiden-te Honda Shuei Nakamoto —«Marquez è caduto perché Va-lentino gli ha dato un calcio,siamo pronti a fornire i dati della telemetria a chi ce li chie-de» — la squadra del nove voltecampione del mondo rispondesdegnata. La «patada» non c’èstata, lo hanno messo nero subianco i commissari dopo il fi-nale arroventato di Sepang, di-cono dal team: «Parlare di cal-cio nel descrivere l’incidentefra Rossi e Marquez equivale adire qualcosa che non è statoprovato dall’inchiesta della di-rezione di gara. Respingiamole parole utilizzate nei comuni-cati della Honda che non corri-spondono ai risultati dell’inda-gine». Valentino infatti è statopunito per aver portato fuoritraiettoria Marquez.

Un diretto, quello della scu-deria di Iwata, per smontare laricostruzione dei rivali di quei frenetici secondi alla curva 14di Sepang, secondo la qualeMM sarebbe finito a terra dopoche la gamba del Dottore hacolpito la leva del freno ante-riore della sua moto causandoil bloccaggio della ruota davan-ti. Segue un invito ad abbassarei toni: «Non abbiamo voglia dientrare ulteriormente nella di-scussione di questa sfortunatavicenda, pensiamo a conclude-re la stagione nel miglior modopossibile». Al di là delle posi-zioni ufficiali tanti dubbi resta-no: perché per esempio la

Honda non mostra i dati sullagara di Marquez a PhillipIsland, quella in cui — paroledi Rossi — lo spagnolo «ha fa-vorito Lorenzo nella lotta per iltitolo»?

In attesa della risposta, ilconflitto interno in Yamaha di-vampa. Rossi e Lorenzo vivonoseparati da un muro di 7 puntie di rancore. Il maiorchino lu-

nedì, attraverso i suoi legali, siè inserito nella richiesta al Tasdi Valentino sulla sospensionedella penalità che lo farà parti-re ultimo — il verdetto è attesoper venerdì, giorno delle provelibere— chiedendo di essere sentito. I giudici di Losannahanno respinto l’istanza mahanno accettato alcuni ele-menti informativi forniti dalsuo staff che potrebbero esserevalutati: «Volevamo informareil Tas che c’è una terza parte chepuò essere pregiudicata dalladecisione, un pilota che sta lot-tando per il Mondiale con fairplay e con un comportamentoesemplare in pista» fa sapereAlbert Valera, il manager di Lo-renzo, che aggiunge: «Sapeva-mo che difficilmente ci avreb-bero permesso di partecipareall’appello, il nostro obiettivonon è presentare un ricorsopersonale né chiedere l’ina-

sprimento della sanzione masoltanto aiutare i giudici nel ca-so».

L’azione di «disturbo», fattaa insaputa della Yamaha, ha la-sciato tutti increduli, il team sidissocia dall’iniziativa. Fonti vi-cine alla scuderia parlano di«fastidio» e «irritazione» perl’ennesima mossa controcor-rente del suo pilota. In MalesiaLin Jarvis, numero uno della Yamaha in MotoGp, lo avevacriticato apertamente per icommenti nel dopo gara e peril fatto di aver contestato il ri-corso in favore di Rossi. Se nonè rottura immediata poco cimanca: il divorzio sarebbe que-stione di giorni, al di là di comeandranno le cose domenica alRicardo Tormo.

Il clima si annuncia incande-scente, in Spagna Rossi purvantando ancora migliaia di ti-fosi, è il bersaglio numero uno.Su Internet è partita persino una petizione che ha raccolto1.600 firme per rimuovere lasua stella dalla «Walk of Fame»di Jerez de la Frontera. Il pro-motore è un suo ex fan.

Daniele Sparisci© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il caso Yamaha con Rossi, fastidio per LorenzoLa replica alla Honda: «Mente, nessun calcio di Rossi a Marquez»E poi si dissocia dalla mossadello spagnolo che si appella al Tas

RespintoJorge chiede al tribunale di Losanna di essere ascoltato, ma la sua richiesta è respinta

Il ricorso

Durante la gara di Sepang Rossi fa cadere Marquez e viene punito dai giudici con tre punti di penalitàsulla licenza: a Valencia parte ultimo

Rossi si appella al Tasdi Losanna contro la sanzione: l’obiettivo è ridurla o sospenderla per prendere parte alle qualifiche normalmente.I giudici però potrebbero inasprirla

Jorge Lorenzo, compagno di squadra e rivale nella lotta al titolo chiededi essere sentito dal Tas. L’istanza è respinta ma vengono accolti alcuni elementi informativi da lui forniti che potrebbe essere valutati nel caso RossiIl team si dissocia dall’iniziativa del pilota

La decisione del Tas è attesa entro venerdì, 1° giorno di prove libere

Il duello

Campione se... Valentino Rossi può ancora vincere il suo 10° titolo nell’ultima gara a Valencia, dove arriverà a + 7 suJorge Lorenzo e partirà ultimo in griglia (in attesa della decisione del Tas sul ricorso). Con Jorge 1° Vale deve finire 2°, le altre combinazioni favorevoli sono: 2°/3°; 3°/6°; 4°/9°; 5°/11°; 6°/12°; 7°/13°; 8°/14°; 9°/15°

In caso di arrivo in parità, Lorenzo sarebbe campione perché ha vinto più Gp (6-4)

La garadomenica alle 14.00Così in tv diretta su Sky e Cielo)

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50 Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera

Q uarta stagione del programma con le

famose wedding stylist Corinna e Sarah (foto) che tornano ad aprire le porte del loro atelier milanese alle mamme e alle suocere che accompagneranno le spose nella scelta dell’abito nuziale. A chi spetterà l’ultima parola?Chi Veste La Sposa - Mamma contro SuoceraLei (Sky 129), ore 22

Nuove ipotesisul mistero Straccia

R oberto Straccia sarebbemorto per uno scambio

di persona. Si spiegherebbe così il mistero della morte dello studente marchigiano, sparito quattro anni fa mentre faceva footing sul lungomare di Pescara: 24 giorni dopo il suo corpo venne ritrovato in mare sulle coste baresi. Di questo e delle ultime novità sul caso Bozzoli, l’imprenditore bresciano scomparso dentro la sua azienda, si parla stasera con Federica Sciarelli.Chi l’ha visto?Rai3, ore 21.05

Poletti e Camussoospiti di Vespa

D a Bruno Vespa un confronto a tutto

campo tra il ministro del lavoro Giuliano Poletti e la sindacalista Susanna Camusso, segretario generale della Cgil.Porta a PortaRai1, ore 23.30

Corinna e Sarah:sfida in ateliersull’abito nuziale

TELERACCOMANDOdi Maria Volpe

TvRAI 1 RAI 2 RAI 3 RETE 4 CANALE 5 ITALIA 1 LA 7

6.00 IL CAFFÈ DI RAIUNO Att.6.30 TG 1 Informazione6.45 UNOMATTINA Attualità6.55 RAI PARLAMENTO Inform.7.00 TG 1 Informazione9.35 LINEA VERDE Attualità9.55 TG 1 Informazione

10.00 STORIE VERE Documenti10.55 QUIRINALE: CERIMONIA DI

CONSEGNA DELL’ INSEGNEDELL’ORDINE MILITARED’ITALIA

12.00 LA PROVA DEL CUOCO Var.13.30 TG 1 Informazione14.00 TG 1 ECONOMIA Inform.14.05 LA VITA IN DIRETTA Att.15.00 TORTO O RAGIONE?

IL VERDETTO FINALE Att.16.30 TG 1 Informazione18.45 L’EREDITÀ Quiz20.00 TG 1 Informazione20.30 AFFARI TUOI Varietà21.20 COSÌ LONTANI, COSÌ VICINI

Varietà.Con Paolo Peregoe Al Bano.

23.30 PORTA A PORTAAttualità.Conduce Bruno Vespa.

1.05 TG 1 NOTTE Informazione1.35 CHE TEMPO FA Attualità2.45 MOVIEXTRA Documenti3.15 SOTTOVOCE Documenti3.45 MILLE E UNA NOTTE...

Musicale4.30 DA DA DA Varietà

6.00 DETTO FATTO7.20 IL TOCCO DI UN ANGELO Tf.8.05 LE SORELLE MCLEOD Tf.9.30 TG 2 INSIEME Inform.

10.30 CRONACHE ANIMALIDocumenti

11.00 I FATTI VOSTRI Attualità13.00 TG 2 GIORNO Inform.14.00 DETTO FATTO Varietà16.15 SENZA TRACCIA

Telefilm17.45 RAI PARLAMENTO

Informazione17.55 TG 2 FLASH L.I.S.

Informazione18.00 RAI TG SPORT

Informazione18.20 TG 2 Informazione18.50 HAWAII FIVE-0

Telefilm19.40 N.C.I.S. Telefilm20.30 TG 2

Informazione21.00 LOL ;-) Sitcom21.15 CRIMINAL MINDS

Telefilm.Con MatthewGray Gubler.

23.15 TG 2 Informazione23.35 GENERAZIONI Documenti

0.40 TG 2 Informazione0.55 2NEXT ECONOMIA

E FUTURO Attualità1.55 METEO 2 Informazione2.00 FILM THE BIG BANG

Azione (Usa, 2010).

6.00 RAINEWS24 Informazione6.30 RASSEGNA STAMPA7.00 TGR BUONGIORNO ITALIA8.00 AGORÀ Attualità

10.00 SPAZIOLIBERO Attualità10.10 MI MANDA RAITRE Att.11.00 ELISIR Attualità12.00 TG 3 Informazione12.25 TG 3 FUORI TG Inform.12.45 PANE QUOTIDIANO Doc.13.10 IL TEMPO E LA STORIA

Doc.14.00 TG REGIONE Informazione14.20 TG 3 Informazione15.00 QUESTION TIME Attualità16.05 TGR PIAZZA AFFARI Inform.16.10 ASPETTANDO GEO Doc.16.40 GEO Documenti18.10 METEO 3 Informazione19.00 TG 3 Informazione19.30 TG REGIONE Informazione20.00 BLOB Varietà20.15 SCONOSCIUTI Varietà20.35 UN POSTO AL SOLE

Fiction21.05 CHI L’HA VISTO?

Attualità.Conduce FedericaSciarelli.

24.00 TG 3 LINEA NOTTE Inform.0.10 TG REGIONE Informazione1.00 METEO 3 Informazione1.05 RAI PARLAMENTO

Informazione1.15 RES ‘14-’18

Documenti

6.00 TG 4 NIGHT NEWS Inform.6.50 RESCUE SPECIAL

OPERATIONS Telefilm9.10 CUORE RIBELLE Fiction9.40 R.I.S. DELITTI IMPERFETTI

Telefilm10.45 RICETTE ALL’ ITALIANA Att.11.30 TG 4 Informazione11.55 METEO.IT Informazione12.00 DETECTIVE IN CORSIA Tf.13.00 LA SIGNORA IN GIALLO Tf.14.00 LO SPORTELLO DI FORUM

Attualità15.30 HAMBURG DISTRETTO 21

Telefilm16.35 FILM IL LADRO CHE VENNE

A PRANZOCommedia (Usa, 1973).All’interno: Meteo.it

18.55 TG 4 Informazione19.25 METEO.IT Informazione19.30 TEMPESTA D’AMORE

Fiction20.30 DALLA VOSTRA PARTE

Attualità21.15 FILM THE LEGEND

OF ZORROAvventura (Usa, 2004).All’interno: Meteo.itDi Martin Campbell.

24.00 FILM CAPE FEAR -IL PROMONTORIODELLA PAURAThriller (Usa, 1991).

1.25 TG 4 NIGHT NEWSInformazione

6.00 PRIMA PAGINA Attualità7.55 TRAFFICO Informazione8.45 MATTINO CINQUE

Attualità10.00 TG 5 Informazione11.00 FORUM Attualità13.00 TG 5 Informazione13.35 METEO.IT Informazione13.40 BEAUTIFUL Soap14.10 UNA VITA Soap14.45 UOMINI E DONNE

Talk Show16.00 GRANDE FRATELLO

Reality16.10 IL SEGRETO Soap17.00 POMERIGGIO CINQUE

Attualità18.00 TG 5 MINUTI Informazione18.45 AVANTI UN ALTRO! Quiz19.55 TG 5 PRIMA PAGINA

Informazione20.00 TG 5 Informazione20.20 METEO.IT Informazione20.25 STRISCINA LA NOTIZINA

Varietà20.40 CHAMPIONS LEAGUE:

ROMA-BAYERLEVERKUSENDiretta dallo stadioOlimpico di Roma.

22.45 VIAGGIO DA CAMPIONIInformazione

23.30 MATRIX Attualità0.45 TG 5 NOTTE Informazione1.00 METEO.IT Informazione1.05 STRISCINA LA NOTIZINA

7.00 I PUFFI Cartone7.10 REMÌ Cartone7.35 BELLE E SEBASTIEN Car.8.00 HEIDI Cartone8.25 SETTIMO CIELO Telefilm

10.25 ROYAL PAINS Telefilm12.25 STUDIO APERTO Inform.12.55 METEO.IT Informazione13.05 SPORT MEDIASET

Informazione sportiva13.45 GRANDE FRATELLO Reality14.05 I SIMPSON Cartone14.30 FUTURAMA Cartone14.55 BIG BANG THEORY Sitcom15.25 2 BROKE GIRLS Sitcom15.55 HOW I MET YOUR MOTHER16.45 LA VITA SECONDO JIM

Sitcom17.45 MIKE & MOLLY Sitcom18.15 CAMERA CAFÉ Sitcom18.30 STUDIO APERTO Inform.19.20 METEO.IT Informazione19.25 C.S.I. SCENA DEL CRIMINE21.10 FILM MI PRESENTI I TUOI?

Commedia (Usa, 2004).Di Jay Roach.All’interno: Meteo.it

23.30 FILM MOLTO INCINTACommedia (Usa, 2006).All’interno: Meteo.it

1.55 LIVE A CASA TUA Musicale2.30 PREMIUM SPORT

Informazione sportiva2.55 STUDIO APERTO

LA GIORNATAInformazione

6.00 TG LA7 MORNING NEWSNel programma Meteo,Oroscopo, Traffico, MovieFlash e Rassegna Stampa

7.30 TG LA7Informazione

7.50 OMNIBUSMeteo

9.45 COFFEE BREAKAttualità

11.00 L’ARIA CHE TIRAAttualità

13.30 TG LA7Informazione

14.00 TG LA7 CRONACHEInformazione

14.20 TAGADÀ Attualità16.15 IRONSIDE Telefilm18.20 IL COMMISSARIO CORDIER

Telefilm20.00 TG LA7 Informazione20.35 OTTO E MEZZO

Attualità.Conduce Lilli Gruber.

21.10 LA GABBIAAttualità.Conduce GianluigiParagone.

24.00 TG LA7Informazione

0.10 OTTO E MEZZO (R)Attualità

0.45 COFFEE BREAK (R)Attualità

2.00 L’ARIA CHE TIRA (R)Attualità

RAI 4

15.50 ANDROMEDA Telefilm16.30 STAR TREK ENTERPRISE Tf.17.15 RAI NEWS Informazione17.20 ROBIN HOOD Telefilm18.05 BEAUTY AND THE BEAST Tf.18.50 REIGN Telefilm19.35 SUPERNATURAL Telefilm20.20 VIKINGS Telefilm21.10 FILM IMMORTALS23.00 FILM RAMPART0.45 RAI NEWS Informazione

CIELO

15.15 MASTERCHEF NUOVAZELANDA Spettacolo

16.15 FRATELLI IN AFFARI Reality17.15 BUYING & SELLING Reality18.15 LOVE IT OR LIST IT Reality19.15 AFFARI IN GRANDE Reality20.15 AFFARI DI FAMIGLIA Reality21.10 FILM L’URLO DELLA TERRA23.00 FILM AFTER PORN ENDS01.00 HUSTLER: IL PORNO

SECONDO LARRY FLYNT

MTV

15.45 GOT TO DANCE NATIPER BALLARE UKTalent

17.30 HELL’S KITCHEN USATalent

19.15 HOUSE OF GAG Talent21.10 FILM BOB UN

MAGGIORDOMOTUTTOFARE

23.00 BRITAIN’S GOT TALENTTalent

REAL TIME

14.45 MA COME TI VESTI?! Doc.15.45 ABITO DA SPOSA CERCASI17.15 QUATTRO MATRIMONI Doc.19.10 CHI DIAVOLO HO SPOSATO?20.10 ALTA INFEDELTÀ Doc.21.10 IL FAVOLOSO MONDO

DI WHITNEY Documenti23.05 SEX ER: TUTTA COLPA

DEL SESSO Documentario0.05 ER: STORIE INCREDIBILI

Documentario

RAI 5

16.10 FILM A CAVALLODELLA TIGRE

18.05 RAI NEWS Informazione18.10 PASSEPARTOUT Rubrica18.40 IL GIRO DEL MONDO IN 80

MERAVIGLIE Documenti19.40 ART OF PAESI BASSI Doc.20.35 PASSEPARTOUT Rubrica21.15 RICCARDO MUTI: PROVE

DORCHESTRA Musica23.35 LO STATO DELL’ARTE Mag.

RAI STORIA

15.05 I GIORNI E LA STORIA Doc.16.05 LA GUERRA DI CRIMEA Doc.17.00 1939 Documenti18.00 14 Documenti19.00 STORIE DELLA LETTERATURA19.30 SPECIALI STORIA Documenti20.25 IL GIORNO E LA STORIA Doc.20.45 IL TEMPO E LA STORIA Doc.21.30 ANNIVERSARI Documenti23.25 BELLA STORIA Documenti23.50 NOTIZIARIO Informazione

RAI MOVIE

12.30 FILM MILANO ODIA: LAPOLIZIA NON PUÒ SPARARE

14.05 FILM QUESTIONE DI CUORE15.55 FILM PASSENGERS17.30 RAI NEWS Informazione17.35 FILM L’UOMO DEL CONFINE19.20 FILM I NUOVI MOSTRI21.15 FILM IN & OUT22.50 MOVIE MAG Magazine23.20 FILM 88 MINUTI

1.10 RAI NEWS Informazione

IRIS

13.15 FILM PERRY GRANT, AGEN-TE DI FERRO

15.15 FILM I GIORNI DELL’IRA17.20 FILM LA CITTÀ GIOCA

D’AZZARDO19.15 RENEGADE Telefilm20.05 WALKER TEXAS RANGER Tf.21.00 FILM LA BELLEZZA

DEL SOMARO23.10 FILM I GIORNI

DELL’ABBANDONO

RAI PREMIUM

15.10 UN MEDICO IN FAMIGLIASerie tv

17.00 LEGÀMI Soap17.45 RAI NEWS Informazione17.50 VALERIA Soap18.35 LA SIGNORA IN ROSA Soap19.25 TERRA NOSTRA Soap20.15 IL RESTAURATORE Serie tv21.20 PECHINO EXPRESS Reality23.40 MISTER PREMIUM Rubrica0.35 JO Telefilm

TV 2000

15.20 SIAMO NOI Attualità17.30 DIARIO DI PAPA FRANCESCO18.00 ROSARIO DA LOURDES18.30 TG 2000 Informazione19.00 ATTENTI AL LUPO Attualità19.35 IL MIO MEDICO Documenti20.00 ROSARIO DA LOURDES20.30 TG TG Informazione21.05 DIARIO DI PAPA FRANCESCO21.15 FILM MERRY CHRISTMAS23.05 LA CLASSE Documenti

RAI GULP

16.00 HULK E GLI AGENTIS.M.A.S.H Cartoni

16.25 ULTIMATE SPIDERMAN Car.16.55 STAR WARS REBELS Cartoni17.25 WINX CLUB Cartoni18.25 MIA AND ME Cartoni18.55 VICTORIOUS Telefilm19.45 VIOLETTA Telefilm20.35 BIG TIME RUSH Telefilm22.15 I MAGHI DI WAVERLY Tf.23.05 GULP ODEON Magazine

RAI YOYO

17.00 PEPPA PIG Cartoni17.45 VITA DA GIUNGLA ALLA

RISCOSSA! Cartoni18.00 SHAUN VITA DA PECORA Car.18.35 MOFY Cartoni19.00 MASHA E ORSO Cartoni19.35 DOTTORESSA PELUCHE Car.20.00 SOFIA LA PRINCIPESSA Car.20.30 MASHA E ORSO Cartoni21.00 PEPPA PIG Cartoni21.30 KUNG FU PANDA Cartoni

GAZZETTA TV

15.50 OFFSIDE Documenti16.15 TUTTOCALCIO Documenti16.40 OFFSIDE Documenti17.05 LE LEGGENDE DEL CALCIO18.00 GOAL INDIMENTICABILI18.30 MOMENTI LEGGENDARI19.00 GAZZETTA NEWS

Informazione20.30 LO SPOGLIATOIO Documenti23.00 GAZZETTA NEWS

PRIMA PAGINA Inform.

DMAX

15.55 NELLA TERRA DEI SERPENTIA SONAGLI Documenti

16.50 COME È FATTO Documenti18.35 AFFARE FATTO! Documenti19.30 CONTAINER WARS Do.20.20 AFFARI A QUATTRO RUOTE

Documenti21.10 SUPER GRATTACIELI

Documenti22.00 MEGACOSTRUZIONI: CINA

Documenti

MEDIASETPREMIUM

SKYCINEMA

SERIE TV INTRATTENIMENTO RAGAZZI DOCUMENTARI

SPORT18.45 DUE UOMINI E 1/2

Sitcom Joi18.49 SMALLVILLE Telefilm Steel18.55 OBSESSION

Film Studio Universal19.08 MIKE & MOLLY Sitcom Joi19.21 IL MIO AMICO NANUK

Film Premium Cinema19.31 SUITS

Telefilm Premium Stories19.34 REVOLUTION Telefilm Steel19.35 UNA MAMMA PER AMICA

Telefilm Joi20.23 NEW GIRL Telefilm Joi20.59 RED CARPET

S-news Premium Cinema21.15 IZOMBIE Telefilm Steel21.15 ALLEGIANCE

Telefilm Premium Stories21.15 BABY DADDY Sitcom Joi21.15 GAMBIT

Film Premium Cinema21.15 IL COLORE VIOLA

Film Studio Universal22.05 STATE OF AFFAIRS

Telefilm Premium Stories22.07 HART OF DIXIE

Telefilm Joi

19.05 A PROPOSITO DI HENRYDrammatico (Usa, 1991).Di Mike Nichols.Sky Cinema Passion

19.10 MILANO 2015Documentario (Ita, 2015).Di Elio, Roberto Bolle.Sky Cinema Cult

19.15 STRANGE MAGICAnimazione (Usa, 2015).Di Gary Rydstrom.Sky Cinema 1DIETRO LE LINEENEMICHE-SEAL TEAM 8Azione (Usa, 2014).Di Roel Reiné.Sky Cinema Max

17.05 FRIENDS Fox17.10 GHOST WHISPERER

Fox Life17.30 CRIMINAL MINDS

Fox Crime17.35 FRIENDS Fox19.10 GREY’S ANATOMY

Fox Life19.15 BONES Fox Crime20.05 GREY’S ANATOMY

Fox Life

18.50 K.C. AGENTE SEGRETODisney Channel

18.55 AMERICA’S NEXT TOPMODEL Sky Uno

19.20 LIV E MADDIEDisney Channel

19.45 X FACTOR DAILYSky Uno

19.45 JESSIE Disney Channel20.10 THE NEXT STEP

Disney Channel

20.50 TOM & JERRY TALESBoomerang

21.05 PETER PAN DeaKids21.15 TOM & JERRY TALES

Boomerang21.30 WINX CLUB DeaKids21.40 BE COOL, SCOOBY-DOO!

Boomerang21.55 WINX CLUB DeaKids22.30 VITA DA GIUNGLA

Boomerang

21.00 IL TRIANGOLO MALE-DETTO DELL’ALASKAThe History Channel

21.05 COME È FATTODiscovery Science

21.55 AUTOSTRADAPER L’INFERNO.MISSIONE EUROPANational Geographic

22.00 ALIEN MYSTERIESDiscovery Science

06.30 CICLISMO: GIRODEL LAGO TAIHU5^ TAPPADiretta Eurosport 2

10.30 TENNIS: ATP PARIGI3^ GIORNATADiretta Sky Sport 2

17.00 BASKET: EUROCUP 4^GIORNATA NIZHNY -NEPTUNAS KLAIPEDADiretta Eurosport 2

19.30 TENNIS: ATP PARIGI3^ GIORNATADiretta Sky Sport 2

19.55 CALCIO: LEGA PRO 9^GIORNATA ANDATADiretta Rai Sport 1

20.00 BASKET:EUROCUP4^ GIORNATAALBA BERLINO -GRAN CANARIADiretta Eurosport

20.30 VOLLEY: CEVCHAMPIONS LEAGUEMASCHILECIVITANOVA -ROESELAREDiretta Fox Sports

00.45 CALCIO: COPASUDAMERICANASPORTIVO LUQ. -INDEPENDIENTEDiretta Fox Sports

19.20 SORORITY BOYSCommedia (Usa, 2002).Di Wallace Wolodarsky.Sky Cinema Comedy

19.25 PICCOLE PESTI VANNOIN GUERRATv-movie (Dan, 2010).Di Martin Miehe-Renard.Sky Cinema Family

21.00 RAPPRESAGLIADrammatico (Ita, 1973).Di George P. Cosmatos.Sky Cinema ClassicBLADE RUNNERFantascienza (Usa, 1982).Di Ridley Scott.Sky Cinema Cult

20.10 2 BROKE GIRLS Fox21.00 RECKLESS

Fox Crime21.00 TYRANT Fox21.00 EMPIRE Fox Life21.50 TYRANT Fox21.55 RECKLESS Fox Crime21.55 NASHVILLE Fox Life22.45 TYRANT Fox22.50 NCIS Fox Crime23.35 2 BROKE GIRLS Fox

20.20 INK MASTER: TATUAGGIIN GARA Sky Uno

20.40 AUSTIN & ALLYDisney Channel

21.10 ZACK E CODY SULPONTE DI COMANDODisney Channel

21.30 DISNEY TOPOLINODisney Channel

21.35 BUONA FORTUNA CHARLIE!Disney Channel

COLPI DI FORTUNACommedia (Ita, 2013).Di Neri Parenti.Sky Cinema ComedyDREAMERDrammatico (Usa, 2005).Di John Gatins.Sky Cinema FamilyCONFESSIONI DI UNAMENTE PERICOLOSAThriller (Usa, 2002).Di George Clooney.Sky Cinema Max

21.10 BUONI A NULLACommedia (Ita, 2014).Di Gianni Di Gregorio.Sky Cinema 1

AGENTE 007 - SI VIVESOLO DUE VOLTEAzione (Gb, 1967).Di Lewis Gilbert.Sky Cinema Hits

22.45 BENVENUTI AL NORDCommedia (Ita, 2012).Di Luca Miniero.Sky Cinema 1IL BAMBINO D’OROAvventura (Usa, 1986).Di Michael Ritchie.Sky Cinema Comedy

22.50 ANELLO DI SANGUEDrammatico (Usa, 1970).Di Gilbert Cates.Sky Cinema Classic

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Corriere della Sera Mercoledì 4 Novembre 2015 51

Sul webForum «Televisioni»: www.corriere.it/grassoVideorubrica «Televisioni»: www.corriere.tv

Q ualcosa si muove. La Lux Vide, peresempio, per almeno due puntate haabbandonato i suoi santi e le sue tona-che per affrontare un tema «duro»: lacattura del grande capo clan camorrista

Antonio Iovine, detto O’ ninno, per anni protetto enascosto nel suo territorio, a Casal di Principe.

«Sotto copertura», la miniserie scritta da MauraNuccitelli, Salvatore Basile, Umberto Gnoli, sceneg-giata da Basile con Francesco Arlanch e diretta daGiulio Manfredonia, sottostà alle regole del genere,con imprestiti attinti da «Gomorra» e dai polizie-schi di Taodue: inseguimenti, sparatorie, persino scene d’amore abbastanza esplicite.

«Sotto copertura» racconta l’attività investigativache ha condotto alla decapitazione dell’organizza-zione criminale gestita dal clan dei Casalesi grazieal commissario Michele Romano (Claudio Gioè),ispirato a Vittorio Pisani, il vero capo della SquadraMobile di Napoli che effettuò la cattura di AntonioIovine, il boss dei casalesi interpretato da Guido Ca-prino (Raiuno, lunedì e martedì, 21.20).

Gli agenti Arturo (Simone Montedoro), Salvo(Antonio Gerardi), Rosanna (Raffaella Rea) e il gio-vane Carlo (Antonio Folletto) dedicano giorno e notte a una missione investigativa considerata im-possibile dalla procuratrice (Iaia Forte). Natural-mente devono sacrificare gli affetti familiari e su-

blimare nella missione le disfunzionalità affettive ela vita scombinata.

Anche Anna (Dalila Pasquariello), giovanissimavivandiera (e non solo) di Iovine, si redime perl’amore di Emilio (Filippo Scicchitano), in modo ta-le che il «risvolto umano» e le supreme aspirazionifacciano da contraltare alla rudezza dell’action.

Insomma è una miniserie divisa a metà: quandoè in gioco la fase investigativa il prodotto funziona(anche se non tutti gli interpreti sono all’altezza),quando invece tocca al coté sentimentale il raccon-to si affloscia, il tono diventa moralistico. Peròqualcosa si è mosso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

A FIL DI RETE di Aldo Grasso

SOTTO COPERTURAClaudio GioèCamorra contro Mafia:per la miniserie di Rai1 5.849.000 spettatori, 21,7% di share

SQUADRA ANTIMAFIA 7Marco BocciMafia conto Camorra:per la serie di Canale 5 3.434.000 spettatori,per una share del 13,4%

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Una moderatacircolazione instabileatlantica, porta più nubie locali piogge sull'OvestEuropa, localmente finoal Mediterraneo centrale.Perturbazioni più fredde,di origini artiche,interessano il Centronorddella Scandinavia, conpiogge e anche qualchenevicata fino a bassaquota; prevale l'altapressione con bel tempoe sole sul resto delcontinente, salvo qualchepioggia su EstMediterraneo.

Una modesta perturbazione atlantica raggiunge, oggi, la Sardegna, la Toscana, il Nord Appennino, l'Emilia-Romagna e il Nordest con più nubi e locali piogge.Prevale il bel tempo soleggiato sul resto del Paese. Per il resto della settimana, la pressione è prevista in aumento su tutto il territorio con tempo inprevalenza stabile e soleggiato. Vanno computate, però, nebbie e nubi basse diffuse al mattino, in particolare al Centronord.

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Come si giocaBisogna riempire la griglia in modo che ogni riga, colonna e riquadro contengano una sola volta i numeri da 1 a 9

LA SOLUZIONE DI IERI

SUDOKU DIFFICILE

Altri giochi su www.corriere.it

GIOCHI E PRONOSTICI

www.corriere.it/giochiepronostici

Ai 6: –Ai 5+: –Ai 5: 32.105,39Ai 4: 444,96Ai 3: 22,18

Ai 5 stella: –Ai 4 stella: 44.496,00Ai 3 stella: 2.218,00Ai 2 stella: 100,00Agli 1 stella: 10,00Agli 0 stella: 5,00

Vincitori e vinti

Lotto Estrazioni di martedì 3 novembre 2015BARI 28 4 5 77 27CAGLIARI 88 39 35 30 61FIRENZE 88 9 21 37 81GENOVA 30 20 72 3 35MILANO 50 22 43 38 32NAPOLI 29 27 88 65 50PALERMO 50 86 53 36 32ROMA 58 88 84 53 59TORINO 43 56 2 17 20VENEZIA 19 41 74 53 11NAZIONALE 63 80 7 71 11

10eLotto I numeri vincenti

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28 Numero Oro

Superenalotto - Combinazione vincente del 3-11-201530 41 47 71 79 86

83 Numero Jolly 78 Numero SuperStarJackpot indicativo prossimo concorso: 24.700.000,00

La cattura del boss, fiction che funziona nella fase investigativa

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52 Mercoledì 4 Novembre 2015 Corriere della Sera