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 La scrittura runica Le iscrizioni runiche rappresentano il primo esempio di testimonia nz a li ngui stica ge rmanica diretta. Le pi ù antiche risalgono al II-III secolo d.C: [f] [u] [θ] [a] [r] [k]

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  • La scrittura runica

    Le iscrizioni runiche rappresentano il primo esempio di

    testimonianza linguistica germanica diretta. Le pi

    antiche risalgono al II-III secolo d.C:

    [f] [u] [] [a] [r] [k]

  • Sequenza runica di Kylver, nella regione svedese di Gotland ca.

    400; oggi nello Historiska Museet di Stoccolma

  • Futhark antico 24 segni

  • Caratteristiche della scrittura runica:

    La parola Runa (isl.a. rn, che gi nelle iscrizioni indica i singoli segnidi tale alfabeto) nelle lingue germaniche antiche aveva il significato disegreto / sussurro / mistero:got., asass., a.t.a. rna,ingl.a. rn,nei composti ted. mod. Geraune sussurro, got. garni, asass., a.t.agirni discussione segreta; come membro di composti nei nomiSigrun, Gudrun e Albrna in Tacito

    La scrittura runica bustrofedica: la direzione di lettura/scrittura variada riga a riga, cio da sinistra verso destra e da destra verso sinistra,dallalto verso il basso o dal basso verso lalto, come si volgono i buoiche arano, come i solchi tracciati da un aratro.

    Ogni runa ha un nome secondo un criterio acrofonico: il nome dellarune inizia con il suono che la runa stessa vuole indicare; il nome didue rune non rispetta il criterio acrofonico: ingwaz e algiz

  • In virt del significato di segreto, possibile affermare che in originele rune avessero una funzione magico-sacrale e che venissero utilizzateper prevedere il futuro (Tacito, cap. 10 della Germania). I conoscitoridelle rune erano pochi eletti, probabilmente sacerdoti che neconoscevano il significato segreto. Nel tempo, esse cominciarono adessere utilizzate per scopi pi pratici e per fornire vari tipi diinformazioni. Tali informazioni sono deducibili dalle iscrizioni runichestesse.Lessico specifico di ambito magico-formulare:alu, birra, lau invito/richiamo, ota terrore/difesa contro forzeostili, eh(w)u, cavallo/stallone, laukaR cipolla/erba salutare,

    tutti termini che evocavano ed esprimevano la forza e la potenza delleparole incise, che avrebbero a loro volta provocato e determinatoavvenimenti e azioni. Dalle iscrizioni, inoltre, emerge limportanza diOdino come inventore delle rune: gli autori dei testi delle iscrizioni,infatti, prima di indicare il loro nome, utilizzavano in riferimento a sestessi degli appellativi che, in base a quanto testimoniato anche daicarmi eddici, sono riconducibili a Odino.

  • I testi delle iscrizioni runiche e luso pratico delle rune:

    ricordare un caro o un amico defunto, il nome del

    proprietario di un oggetto, il nome dellincisore delle

    rune (sia in futhark antico che in futhark recente),

    elenchi di oggetti da acquistare o da vendere, brevi

    messaggi ad amici (in futhark recente).

    Nel loro insieme, le iscrizioni forniscono informazioni

    riguardo al lessico legato alla tecnica della scrittura:

    gm. *wrtan, incidere; *faihian, dipingere/colorare;

    gm. *wurkijanan produrre/creare/approntare / gm.

    *werkan lavoro (

  • I testi delle iscrizioni runiche:

    ricordare un caro o un amico defunto, il nome del

    proprietario di un oggetto, il nome dellincisore delle

    rune (sia in futhark antico che in futhark recente),

    elenchi di oggetti da acquistare o da vendere, brevi

    messaggi ad amici (in futhark recente).

    Nel loro insieme, le iscrizioni forniscono informazioni

    riguardo al lessico legato alla tecnica della scrittura:

    gm. *wrtan, incidere; *faihian, dipingere/colorare;

    gm. *wurkijanan produrre/creare/approntare / gm.

    *werkan lavoro (

  • Parlando di iscrizioni runiche, occorre distinguere tra

    il Runenmeister:

    colui che conosce le rune e pu formulare liscrizione runica,

    il testo

    il Runenschreiber:

    colui che traccia (disegna) lincisione su determinati oggetti

    il Runenritzer:

    colui che le incide

  • Iscrizione sul Corno B di Gallehus (Sud-Jtland, Danimarca)

    400 d.C. circa

    ek hlewagastiz holtijaz horna tawido

    ek Hlwa-gstiR HltijaR || hrna twid

    io Hlewagast, della stirpe di Holt, [questo] corno feci

    (ospite della gloria);

  • Geografia

    La maggior parte delle iscrizioni runiche stata rinvenuta sullapenisola scandinava.

    Le iscrizioni pi antiche rinvenute in area continentale risalgonoal 500 d.C. e sono divise in due gruppi: quelle della costa del

    Mare del Nord e della Germania settentrionale (incluse zone dei

    Paesi Bassi) associate ai Sassoni e ai Frisoni da una parte, e

    ritrovamenti variamente diffusi lungo lOder verso il sud-ovest

    della Polonia, fino ai Carpazi (ad esempio lanello di Pietroasa, in

    Romania), associati con le trib del germanico orientale.

    Sono state catalogate circa 350 iscrizioni con il futhark antico(Fischer 2004): 81 dallarea geografica che corrisponde

    allattuale Germania, Austria e Svizzera) e circa 267 dalla

    Scandinavia. Circa 133 iscrizioni runiche in area scandinava sono

    su brattee (2 nellarea Germania-Austria-Svizzera), e 65 sono su

    pietra (epigrafi).

  • Geografia

    Nellarea Germania-Austria-Svizzera non vi sono iscrizioniruniche su pietra. In tale area, infatti, prevalgono le iscrizioni su

    fibule (43, rispetto a 15 in Scandinavia). Le iscrizioni su pietra

    della Scandinavia appartengono al periodo finale del futhark

    antico e segnano linizio della straordinaria diffusione delle pietre

    medievali (circa 6.000 esemplari).

    Le iscrizioni pi antiche di ambito continentale presentanocaratteristiche linguistiche del germanico orientale (ad esempio,

    la desinenza s del nom. sing. masch. dei temi in a nella parola

    tilards assalitore sulla lancia di Kowel, oggi in Ucraina); altre

    presentano caratteristiche del germanico occidentale (ad esempio,

    la caduta della desinenza in skapi, nelliscrizione sullo sgabello di

    Wremen); molte iscrizioni provenienti dalla Germania sud-

    occidentale, datate al VI sec., invece, sembrano essere in

    germanico meridionale o proto-a.t.a.

  • Le iscrizioni runicheAlcune delle iscrizioni runiche pi antiche, del III-IV secolo, su oggetti

    rinvenuti nellEuropa dellEst possono essere attribuite ai GermanidellEst e, in base ad alcune particolarit linguistiche, si possonoconsiderare come scritte in gotico o in qualche dialetto affine.

    Liscrizione sulla punta di lancia di Kowel (in Ucraina), che recita:tilarids veloce verso il bersaglio nominativo maschile;

    Liscrizione sul Collare di Pietroasa (in Romania), che recitagutaniowihailag, con gutan che pu essere il genitivo plurale delnome dei Goti.

    Anche se i Goti conoscevano le rune che avevano un uso magicorituale probabile che, visto il loro valore sacrale, le abbianoritenute poco adatte alla resa del testo sacro alfabeto greco conadattamenti alla struttura fonologica del gotico.

  • Le iscrizioni runiche

    Liscrizione sul Collare

    di Pietroasa (in

    Romania), che recita

    gutaniowihailag, con

    gutan che pu essere il

    genitivo plurale del

    nome dei Goti.

  • Lorigine della scrittura runica

    Le ipotesi pi accreditate riguardo allorigine della scrittura runica sono tre:

    la tesi latina: in base alla coincidenza di alcune rune con lecorrispondenti lettere latine (f, r, b e m) e in base allarea di influenza diRoma, i caratteri runici sarebbero stati creati sulla base dellalfabetolatino nellarea geografica che comprende lodierna Danimarca e laparte meridionale della penisola dello Jutland, o le isole Fnen-Seeland(Wimmer, Seebold, Rausing, Moltke e Williams);

    la tesi greca: il futhark sarebbe stato creato sulla base dellalfabetogreco nella regione del Ponto, nei pressi del Mar Nero, in particolaresulla base di un alfabeto greco arcaico del VI sec. a.C., (Bugge, vonFriesen e Hempl); tale ipotesi stata contestata da Kabell, Antonsen eMorris: essa non trova conferma nei ritrovamenti archeologici sia dalpunto di vista geografico che da quello cronologico, poich le primeattestazioni della scrittura runica provengono dalla Scandinavia e sonodatate al 200 d.C.;

    la tesi etrusco-settentrionale: secondo cui la scrittura runica si sarebbesviluppata sulla base di un alfabeto etrusco settentrionale dellarea delleAlpi italiane e delle pianure venete (Marstrander, Scardigli, Krause, Rix,Markey e Hammarstrm) nellambito degli alfabeti prelatini.

  • Lipotesi pi accreditata la terza,

    cio quella che sottolinea la connessione delle rune con gli alfabetiprelatini dellItalia settentrionale.

    Le popolazioni che vivevano in Danimarca avrebbero importato lascrittura prelatina attraverso una delle vie commerciali che alliniziodellera volgare collegavano via terra o via mare il Mediterraneo conil Nord giungendo fino alla Danimarca.

    I reperti archeologici rinvenuti in Danimarca: allinizio delleravolgare vi era un ambiente culturalmente pi vivace rispetto al restodel mondo settentrionale.

    In Danimarca dunque la scrittura sarebbe stata rielaborata edadattata alluso germanico dove avrebbe avuto:

    originariamente un impiego magico e oracolare in seguito (forse per influsso romano) sarebbe stata usata per

    indicare il nome del proprietario su armi e oggetti o il nomedellartigiano e dellincisore.

  • La scrittura runica si presenta come un sistema

    alfabetico coerente e ben formato sulla base di un

    sistema fonematico che sembra corrispondere al

    germanico comune, cos come stato riscostruito dai

    linguisti.

    Le iscrizioni runiche sono redatte in una lingua

    compatta e unitaria, non caratterizzata dalle particolarit

    dialettali che caratterizzeranno le varie lingue

    germaniche storiche.

    Le iscrizioni runiche documentano una lingua

    sopradialettale.

  • Futhorc 33 segni, di area anglosassone

  • Il Cofanetto Franks, prima met dellVIII secolo; British Museum

    Osso di balena

    La marea scaravent il pesce sugli scogli

    Il re del terrore (= la balena) si rattrist quando nuot sulla ghiaia

  • Elmo di Negau II sec. a.C. (Austria; o V sec. a.C.)

    harikhasti teiva (hil?)

    Liscrizione venetica per quel che riguarda i caratteri (alfabeto venetico),quindi non sono ancora rune, ma mostra tratti germanici dal punto di vistalinguistico:harikhasti: gm *harja-gastiz ospite dellesercito,

    forse lappellativo fungeva da nome propriohari: gm. *harja (< ie. *korjo- esercito, guerriero)khasti: forse gm *gastiz (< ie. *ghosti- ospite, straniero)teiva: gm *teiva dio, *Twaz dio, Tw/Tr

    (< ie. *deywos: lat. deus)

    Fase intermedia verso il futhark antico?

  • La ricostruzione linguistica tende a proporre il germanico

    come unentit fissa e unitaria;

    Il confronto con il dato storico e archeologico, invece,

    aiutano a dare al germanico un carattere pi reale:

    Il germanico rappresenta una realt linguistica preistorica in

    cui i parlanti di un certo numero di dialetti sarebbero venuti,

    in un dato momento della loro storia, in cos stretto contatto,

    da poter diffondere tra di loro quei caratteri linguistici che

    definiscono come affini le lingue germaniche antiche.

    Situazione sociale e mutamento linguistico, dunque, sono

    strettamente connessi; la diffusione di elementi linguistici

    comuni e la ricostruzione del protogermanico provano il

    costituirsi di una unit culturale tra i gruppi sociali antenati

    dei parlanti lingue germaniche.

  • Le rune venivano impiegate anche come un sistema di scritturacrittografica, caratterizzata da simboli grafici che rimandavano allelettere dellalfabeto runico vero e proprio Geheimnisrunen.

    Le rune (sia nel futhark antico che in quello recente) erano suddivise intre gruppi (detti ttir) di otto lettere ciascuno disposti in righe ecolonne: ogni runa nel sistema di scrittura crittografica era identificatada due coordinate, una indicante la riga (il gruppo, tt, sost. femm., pl.ttir parte, un quarto, porzione, gruppo), laltra la colonna (laposizione della runa allinterno del gruppo). Le coordinate del sistemagruppo/colonna erano rappresentate da piccoli bracci disposti lungo ilati di una linea centrale verticale o obliqua: i bracci di sinistraindicavano il gruppo di appartenenza della runa in questione e i braccidi destra indicavano la posizione della runa allinterno del gruppo diappartenenza (si vedano, ad esempio, le iscrizioni runiche diMaeshowe, sulle isole Orkney). Spesso i bracci in questione venivanocollocati allinterno di alcune raffigurazioni di pesci, di figure umane odi croci, come si osserva nelle iscrizioni di Bergen. Testimonianze diquesto genere giungono fino al XII sec., periodo cui si fa risalireliscrizione proveniente da Schleswig, che sembra fungere da manualeper lapprendimento di questa modalit di scrittura delle rune, poichsu ogni runa sono indicati dei numeri.

  • La serie runica poteva essere scritta anche nel modo

    seguente:

    I tt f u x a r k g wf u th a r k g w

    II tt h n i j y p z sh n i j p z s

    III tt t b e m l q d ot b e m l ng d o