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Dirigenti Scolastici Dirigenti Scolastici Dirigenti Scolastici Dirigenti Scolastici NOTIZIARIO NAZIONALE NOTIZIARIO NAZIONALE NOTIZIARIO NAZIONALE NOTIZIARIO NAZIONALE N. N. N. N. 00 00 00 009/ 201 / 201 / 201 / 2013 – 09 Febbraio Febbraio Febbraio Febbraio 2013 2013 2013 2013 Coordinamento Nazionale STRUTTURA DI COMPARTO NAZIONALE DIRIGENTI SCOLASTICI FLC IN PRIMO PIANO 01. Ricostruiamo l'Italia: Domande al centro-sinistra. Quale programma per la conoscenza? 02. Lavoro: proposta CGIL, adottare la "Garanzia Giovani", misure per i Neet 03. One Billion Rising contro la violenza sulle donne MANOVRA E RAPPORTI STATO REGIONI 04. Conferenza stato regioni: Targetti “no intesa su dimensionamento senza risorse” rinviata l’approvazione NOTIZIE NAZIONALI 05. MIUR E MEF, ministeri dell'inefficienza e dell'arroganza 06. Pagamento supplenti: problemi tecnici o incapacità? Pagamento ferie: efficienza o arroganza? 07. Pagamento supplenti: ancora non restituite alle scuole le somme anticipate 08. Sottoscritta l'intesa al MIUR per la ripartizione di un acconto per i progetti di aree a rischio e a forte processo immigratorio 09. Scuola dell'infanzia e primo ciclo: pubblicate in gazzetta ufficiale le indicazioni nazionali per il curricolo 10. Il Ministro Profumo esterna su un concorso di troppo! 11. Italia Lavoro e servizi di orientamento e placement per gli istituti tecnici e professionali: il MIUR in ritirata SPAZIO FAQ E GIURISPRUDENZA 12. Corte Dei Conti Basilicata Sentenza N. 264/2009 : Le spese sostenute dall’istituto a seguito di condanna del DS per condotta antisindacale sono responsabilità del DS – Danno erariale. 13. Utilizzo delle scuole per consultazioni elettorali - scheda. NAVIGANDO IN RETE 14. Per riavviare l'elaborazione di una riforma del sistema di istruzione. 15.Interviste elettorali sulla scuola 1/Berlusconi-Raccolte da A. Ammazzacaffè OPINIONI A CONFRONTO: VALUTAZIONE DELLE SCUOLE 16. L’OPINIONE: Ma fare a meno dell’INVALSI è impossibile – D. Previtali – Italia Oggi 5 febbraio 2013 (n.d.r. in risposta al documento delle associazioni sulla valutazione) 17. Il Ministro Profumo corre troppo sul Regolamento per il Se.Na.V e sulle nomine per Consigli di Amministrazione degli Enti che lo compongono. Osvaldo Roman 18. Regolamento sulla valutazione: sul parere favorevole presentato dal Governo manca il numero legale: PD contrario, Lega si astiene.

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Coordinamento Nazionale STRUTTURA DI COMPARTO NAZIONALE DIRIGENTI SCOLASTICI FLC

IN PRIMO PIANO

01. Ricostruiamo l'Italia: Domande al centro-sinistra. Quale programma per la conoscenza?

02. Lavoro: proposta CGIL, adottare la "Garanzia Giovani", misure per i Neet

03. One Billion Rising contro la violenza sulle donne

MANOVRA E RAPPORTI STATO REGIONI

04. Conferenza stato regioni: Targetti “no intesa su dimensionamento senza risorse” rinviata l’approvazione

NOTIZIE NAZIONALI

05. MIUR E MEF, ministeri dell'inefficienza e dell'arroganza

06. Pagamento supplenti: problemi tecnici o incapacità? Pagamento ferie: efficienza o arroganza?

07. Pagamento supplenti: ancora non restituite alle scuole le somme anticipate

08. Sottoscritta l'intesa al MIUR per la ripartizione di un acconto per i progetti di aree a rischio e a forte processo immigratorio

09. Scuola dell'infanzia e primo ciclo: pubblicate in gazzetta ufficiale le indicazioni nazionali per il curricolo

10. Il Ministro Profumo esterna su un concorso di troppo!

11. Italia Lavoro e servizi di orientamento e placement per gli istituti tecnici e professionali: il MIUR in ritirata

SPAZIO FAQ E GIURISPRUDENZA

12. Corte Dei Conti Basilicata Sentenza N. 264/2009 : Le spese sostenute dall’istituto a seguito di condanna del DS per condotta antisindacale sono responsabilità del DS – Danno erariale.

13. Utilizzo delle scuole per consultazioni elettorali - scheda.

NAVIGANDO IN RETE

14. Per riavviare l'elaborazione di una riforma del sistema di istruzione.

15.Interviste elettorali sulla scuola 1/Berlusconi-Raccolte da A. Ammazzacaffè

OPINIONI A CONFRONTO: VALUTAZIONE DELLE SCUOLE

16. L’OPINIONE: Ma fare a meno dell’INVALSI è impossibile – D. Previtali – Italia Oggi 5 febbraio 2013 (n.d.r. in risposta al documento delle associazioni sulla valutazione)

17. Il Ministro Profumo corre troppo sul Regolamento per il Se.Na.V e sulle nomine per Consigli di Amministrazione degli Enti che lo compongono. Osvaldo Roman

18. Regolamento sulla valutazione: sul parere favorevole presentato dal Governo manca il numero legale: PD contrario, Lega si astiene.

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N.B. TEMPORANEAMENTE, PER MOTIVI TECNICI, IL NOTIZIARIO NAZIONALE E GLI ALLEGATI SONO ARCHIVIATI ED

ACCESSIBILI SUL SITO REGIONALE FLC LOMBARDIA ***********

Al link sottostante in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL NOTIZIARIO IN ALLEGATO: http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3756

• nota 939 del 5 febbraio 2013 nuovi modelli di contratto personale supplente

• intesa miur OO.SS. scuola assegnazione acconto mof as 2012 2013 AREE A RISCHIO del 6-2-2013

• intesa miur OO.SS. scuola assegnazione acconto mof as 2012 2013 del 30-1-2013

• ipotesi ccnl scuola reperimento risorse ripristino scatti anzianità del 12-12-2012

• Sent. n. 264/2009 CORTE DEI CONTI SEZIONE GIURISDIZIONALE DELLA BASILICATA – DANNO ERARIALE

• scheda UTILIZZO DELLE SCUOLE PER CONSULTAZIONI ELETTORALI

• Per riavviare l'elaborazione di una riforma del sistema di istruzione – F.Ottone

• SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DAL RELATORE SULL'ATTO DEL GOVERNO N. 536 (regolamento valutazione scuole)

Al link sottostante sul sito FLC NAZIONALE IN ALLEGATO:

• decreto ministeriale 254 del 16 novembre 2012 indicazioni nazionali curricolo scuola infanzia e primo ciclo

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IN PRIMO PIANO

01. Ricostruiamo l'Italia: Domande al centro-sinistra. Quale programma per la conoscenza?

La FLC CGIL ha invitato PD, SEL, Rivoluzione civile per conoscere i loro impegni di governo sui nostri settori. L’incontro il 14 febbraio 2013 a Roma sarà trasmesso in diretta sul sito.

Se vinci le elezioni e ti prepari a governare, che cosa farai per la scuola, l’università, la ricerca. Il lavoro, i giovani?

È quanto la FLC CGIL chiederà ai partiti del centro-sinistra il 14 febbraio a Roma nel corso di un incontro. Non vogliamo un “contratto con gli italiani”, carta straccia il giorno dopo il voto, ma un impegno concreto e un’assunzione di responsabilità di cui chiederemo conto se il centro-sinistra andrà a governare.

I temi sul tappeto sono tanti, ma intendiamo indicare delle priorità. Nessun libro dei sogni, ma cose fattibili. Alcune nei primi 100 giorni. È in questo arco di tempo che si deve manifestare l’inversione di tendenza che ci aspettiamo affinché saperi e ricerca divengano i motori per uscire dalla crisi e gli strumenti per una società più inclusiva e meno diseguale.

• Il sistema della conoscenza ha bisogno di risorse per allinearsi almeno ai livelli Ocse e ampliare così il diritto allo studio, investire in ricerca e innovazione, migliorare le performance dei sistemi.

• I lavoratori della conoscenza devono avere un nuovo contratto collettivo, essere pagati meglio e contare su formazione e aggiornamento professionale continui.

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• In tutti i settori della conoscenza ci sono buchi di organico e troppo precariato. Sono problemi risolvibili senza forti aggravi di costi.

• Il governo e la gestione del sistema sono resi farraginosi da una legislazione confusa che il “federalismo” ha reso ancora più complessa. Autonomia, partecipazione democratica, rapporto con il territorio e suoi enti, coordinamento, controlli e valutazione. Queste le nostre “parole-chiave”.

L’incontro sarà trasmesso in diretta video su questo sito e http://www.flcgil.it/ a partire dalle ore 10 grazie alla collaborazione di RadioArticolo1. Sarà possibile inviare domande in tempo reale che la redazione girerà ai politici presenti. Leggi come fare...

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02. Lavoro: proposta CGIL, adottare la "Garanzia Giovani", misure per i Neet

On-line la petizione per istituire anche in Italia la Youth Guarantee. Garantire agli under 29, entro quattro mesi dal termine degli studi o dalla perdita di un impiego, una buona offerta di lavoro, un corso di perfezionamento, un contratto di apprendistato o un tirocinio di qualità.

Da http://www.cgil.it/

È questa in estrema sintesi la proposta presentata dalla CGIL per affrontare il nodo della disoccupazione giovanile, rivolta a quei 2,1 milioni di giovani tra i 15 e i 29 anni noti come i Neet, ovvero che non sono iscritti a scuola né all'università, che non lavorano e che nemmeno seguono corsi di formazione o aggiornamento professionale.

Firma la petizione per istituire anche in Italia la Youth Guarantee

Una proposta, lanciata dalla CGIL nel corso dell'iniziativa 'Garantiamo Noi! Un Paese all'altezza delle nostre capacità. La Youth Guarantee anche in Italia', che ricalca quanto annunciato lo scorso 5 dicembre dalla Commissione Europea, vagliato poi dal Parlamento di Strasburgo, con l'adozione del 'Pacchetto Giovani'. Contro quella che definisce essere l'“Ereditalia”, ovvero “un paese ingessato, nel quale le fortune ereditate dalla famiglia di origine, siano esse beni, relazioni, professione o impresa, rendono ogni giovane socialmente predestinato”, la CGIL sostiene infatti che la 'Garanzia Giovani' possa offrire “una preziosa opportunità di innovazione, in linea con gli standard avanzati dalla Commissione Europea”.

Le misure del sindacato di corso d'Italia prevedono che: “Ogni giovane che abbia terminato gli studi, o perso il lavoro, sia preso in carico dai servizi all'impiego che con lui formulano un percorso di orientamento e inserimento lavorativo oppure un progetto mirato di autoimpiego; i servizi all’impiego si impegnino a fornire una concreta proposta di lavoro (a tempo indeterminato o con contratto di apprendistato) oppure una esperienza qualificante di formazione/tirocinio entro un margine di 4 mesi dall’inizio del periodo di disoccupazione o dal

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termine degli studi; l'interessato stipuli con i servizi all'impiego un vero e proprio contratto di ricerca di occupazione, che certifica lo stato di disoccupazione e ne stabilisce diritti e doveri”. Il tutto andrebbe sovvenzionato attraverso la creazione di uno specifico 'Fondo nazionale per l'attuazione della Garanzia Giovani', che sia moltiplicatore di risorse collegato all'utilizzo dei fondi strutturali.

Le misure nel suo complesso dovrebbero per la CGIL essere adottate con una legge quadro dello Stato, “che ne delinei le risorse, gli obiettivi, gli standard qualitativi, gli strumenti di valutazione”, mentre alla competenza delle Regioni “deve spettare la declinazione territoriale anche in relazione ai programmi operativi regionali determinati per l'utilizzo dei Fondi strutturali”. Se i destinatari individuati sono tutti i giovani under 29 che hanno appena terminato gli studi o hanno perso un lavoro (la Commissione Europea indica il limite dell'età di 25 anni ma in Italia andrebbero considerati i tempi più lunghi dei percorsi formativi e i limiti previsti dall'apprendistato), la proposta prevede l'adozione di una serie di azioni di sistema.

Si parte dal potenziare i servizi all'impiego. In Italia, infatti, “a causa della miopia di scelte operate da tempo”, la rete dei servizi all'impiego è piuttosto fragile e scarsamente efficace: solo il 2,7% dei giovani trova lavoro attraverso i centri per l'impiego. Il 38,1 % trova lavoro grazie ad amici, parenti e conoscenti. E' quindi prioritario “rafforzare la rete dei servizi pubblici all'impiego”. Fornire poi una offerta di formazione professionale efficace e coerente: i corsi di formazione devono avere l'obiettivo di rafforzare e diffondere competenze coerenti con i fabbisogni del territorio e con le sue prospettive di sviluppo. A questo fine le Istituzioni pubbliche locali, insieme alle parti sociali, devono essere pienamente responsabili nel coordinare la programmazione dell'offerta formativa e nel valutare ex post la sua efficacia.

Garantire poi una offerta di tirocinio e apprendistato realmente di qualità. Le occasioni per i giovani di inserimento nel mondo del lavoro “devono essere esperienze in grado di arricchire il bagaglio professionale, con standard di qualità certificati e monitorati, in particolare in relazione ai tirocini troppo spesso diventati occasioni di sfruttamento del lavoro giovanile”. Nel dettaglio, anche in relazione alle linee guida recentemente approvate dalla Conferenza Stato-Regioni, la Cgil ritiene che “debbano essere promosse normative uniformi e che prevedano alcuni limiti: la durata massima non deve superare i 6 mesi e non devono poter essere attivati oltre 12 mesi dalla fine di un percorso di studio”. Si ribadisce invece il giudizio negativo sull'attivazione precoce del contratto di apprendistato attualmente prevista a partire dai 15 anni.

Il sindacato chiede poi incentivi alle assunzioni: “Riorganizzare il sistema di agevolazioni - spiega nella proposta -, superando eventuali disparità e allo stesso tempo utilizzando criteri di selettività, per favorire aree e gruppi maggiormente svantaggiati, e per sostenere processi di innovazione nei settori di interesse strategico. Le agevolazioni devono inoltre essere finalizzate a favorire le assunzioni a tempo indeterminato e/o i processi di stabilizzazione di coloro che sono impiegati con contratti precari”. Previste poi misure di sostegno alla progettualità e all'autoimpiego: “È necessario prevedere un sostegno economico ai progetti di inserimento e auto-impiego, siano essi periodi all'estero, esperienze formative, progetti di imprenditorialità giovanile, creazione di start up o attività professionali”. Infine, accesso alla professione: “Deve essere sancito il diritto ad un equo compenso per tutto il periodo di praticantato (diversamente da quanto contenuto nella recentissima riforma dell'ordinamento forense). Stessa cosa vale per i professionisti che lavorano con altre forme presso committenti siano essi imprese o studi professionali”.

In allegato la proposta della CGIL, una scheda sul pacchetto di misure per l'occupazione giovanile presentate dalla Commissione Europea, dati sui Neet e i servizi per l'impiego in Italia e in Europa.

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03. One Billion Rising contro la violenza sulle donne

La FLC CGIL aderisce all'azione globale lanciata dalla scrittrice e regista Eve Ensler per protestare contro la violenza sulle donne. Iniziative e flash mob il

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14 febbraio in tutto il mondo.

“Un miliardo di donne violate è un'atrocità. Un miliardo di donne che ballano è una rivoluzione”, ha detto Eve Ensler. A questa rivoluzione vogliamo partecipare anche noi.

La FLC CGIL condivide pienamente l'obiettivo di One Billion Rising, l'azione globale lanciata da Eve Ensler, vittima anche lei di abusi, per protestare contro la violenza sulle donne, perché è importante sensibilizzare tutti su questa atrocità e molto si può fare soprattutto nei luoghi dell'istruzione.

Si stima che una donna su tre, oggi, subisca violenza: un miliardo di donne. Per questo il 14 febbraio 2013 un miliardo di donne e uomini, ragazze e ragazzi in tutto il mondo balleranno sulle note di Break the chain per spezzare la catena della violenza e del silenzio, per dimostrare solidarietà e consapevolezza e dire basta. Associazioni e organizzazioni di 189 paesi nel mondo hanno già aderito, in 70 città italiane si stanno già organizzando eventi.

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MANOVRA E RAPPORTI STATO REGIONI

04. Conferenza stato regioni: Targetti “no intesa su dimensionamento senza risorse” rinviata l’approvazione

''Senza la garanzia di risorse certe da parte

del Governo, non ci sono le condizioni per

dare pieno seguito all'intesa sul

dimensionamento della rete scolastica''

Firenze, 8 feb. - (Adnkronos) - ''Senza la garanzia di risorse certe da parte del Governo, non ci sono le condizioni per dare pieno seguito all'intesa sul dimensionamento della rete scolastica''. E' questa la posizione che hanno espresso unitariamente le Regioni dopo che in sede tecnica della Conferenza unificata e' emerso, come dichiarato dai rappresentanti del ministero dell'economia e delle finanze (Mef), che mancano 200 milioni per consentire la concreta attuazione all'accordo. Di qui la richiesta, avanzata dalle Regioni, di chiedere il rinvio dell'intesa.

Stella Targetti, vicepresidente della Toscana, che e' anche la coordinatrice degli assessori all'Istruzione, ha sottolineato ''il disappunto delle Regioni di fronte alla realta' emersa nel corso dell'incontro''. Targetti ha ribadito come sia ''fondamentale che il nuovo criterio di definizione del contingente regionale dei dirigenti scolastici - il parametro dei 900 alunni - venga sancito solo al momento in cui c'e' la reale certezza che sia sostenibile finanziariamente l'abrogazione della norma attuale, che prevede il parametro di 600 e 400 alunni, rispettivamente nelle aree urbane e in quelle montane''.

''Ad oggi, a parte il generico impegno espresso dal Governo nel testo dell'intesa, questa certezza non c'e', come ha ammesso il Mef. Andare avanti cosi', ha quindi concluso la vicepresidente, verso un'attuazione dell'intesa di fatto mutilata, rischierebbe di rendere ancora piu' difficile per le Regioni l'esercizio di una competenza che e' stata gia' oggetto di polemiche e ricorsi a non finire. A tutto danno delle esigenze delle famiglie e della scuola stessa'', conclude Targetti.

venerdì 8 febbraio 2013 - (Red-Xio/Zn/Adnkronos) 08-FEB-13 16:18

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NOTIZIE NAZIONALI

05. MIUR E MEF, ministeri dell'inefficienza e dell'arroganza

Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

I Ministri dell'Istruzione e del Tesoro - pur Ministri tecnici - meritano senz'altro il titolo di Ministri dell'inefficienza e dell'arroganza.

Ministri dell'inefficienza perché, invece di predisporre i servizi informatici di trasmissione dati per il pagamento delle supplenze (il provvedimento che prevedeva ciò risale a luglio), ad oggi non hanno saputo fare di meglio che varare un sistema che non funziona mandando in tilt il lavoro delle scuole.

Ministri dell'inefficienza perché non hanno trovato di meglio che predisporre un sistema che programma il pagamento a ben due mesi di distanza dal lavoro svolto.

Ministri dell'inefficienza e dell'arroganza perché, con un puro atto amministrativo, unilaterale ed arbitrario, impongono la sottrazione dalle tasche dei lavoratori dei giorni di ferie maturati corrispondenti ai periodi di sospensioni delle lezioni a partire da gennaio e non da settembre 2013 (come prevede chiaramente la norma).

Il risultato, inaccettabile e inqualificabile, è che un gran numero di supplenti attende di essere pagato da novembre, il lavoro svolto sarà costantemente pagato dopo due mesi, ai lavoratori saranno ingiustamente sottratte delle risorse, anzitempo, in spregio della stessa legge. E le segreterie nel frattempo sono precipitate nel caos organizzativo.

La FLC CGIL diffida dal proseguire su questa linea.

Ogni azione, anche a carattere legale, a tutela dei supplenti e della dignità del lavoro delle scuole, e per il rispetto della legge, sarà messa in campo dalla nostra Organizzazione sindacale.

*********** 06. Pagamento supplenti: problemi tecnici o incapacità? Pagamento ferie: efficienza o arroganza?

Si gioca sulla pelle dei precari: un comportamento inqualificabile da parte di MIUR e MEF. Si aprono 4 questioni gravi che vanno risolte immediatamente.

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Pagamento supplenti: 4 questioni gravi.

1^ questione : blocchi e ritardi all'apertura linee su NoiPA (Noi Pubblica Amministrazione, servizio del MEF)

Il sistema informatico del MEF funziona a sprazzi, viene attivato e dopo un pò disattivato. E' inaccettabile il modo in cui entrambi i Ministeri (Tesoro e Istruzione) stanno giocando con questa questione. E mentre mancano in modo sconcertante informazioni univoche e credibili da parte del MIUR, i supplenti precari sono lasciati soli a chedere spiegazioni a incolpevoli segreterie scolastiche.

La FLC CGIL ritiene che questi disservizi derivino da scelte politiche che non si sono confrontate per tempo con l'effettiva gestibilità dei processi con il cambio dei gestori del sistema al 1 gennaio che è avvenuto nel momento meno opportuno. La pazienza delle segreterie è stata messa a dura prova, ma soprattutto quella delle lavoratrici e dei lavoratori supplenti che attendono ancora il pagamento degli stipendi da novembre. Intanto le emissioni di pagamento "straordinarie" dell'8 e del 15 febbraio sono state prorogate al 12 e al 18 febbraio.

2^ questione: periodo di liquidazione retribuzione

Il sistema che è stato adottato, in discordanza con quanto previsto nella nota MIUR al MEF sulle regole di liquidazione (art.7, c. 37 L. 135/2012 – Spending Review), consente ai supplenti di riscuotere la loro retribuzione solo due mesi dopo aver lavorato (e questo anche a regime), poichè il sistema informatico è stato strutturato in modo che la comunicazione su NoiPA - vale a dire l'apertura delle funzioni per caricare gli importi a cedolino unico - possa avvenire solo dal 26 del mese successivo alla maturazione della liquidazione spettante. Questo è di una gravità inaudita e va ben oltre i nostri dubbi e le nostre previsioni, espressi ai dirigenti della Direzione Generale del Bilancio in sede di comunicazione sull'introduzione delle nuove regole di pagamento.

3^ questione : liquidazione ferie su nuovi modelli di contratto su SIDI

Durante queste brevi aperture delle funzioni, le segreterie possono verificare come avviene il caricamento dei dati e lì si profilano ulteriori problemi: quando si provvede ad inserire l'anagrafica dei supplenti, insorge subito un elemento di difficoltà. Il personale, oggi supplente temporaneo, che negli scorsi anni era stato oggetto di incarichi annuali e perciò retribuito dal Tesoro, è già presente nell'anagrafica, poiché era stato inserito a sistema dal Tesoro (competente per i pagamenti di allora). In questo caso viene impedito alle scuole di lavorarlo perchè la qualifica attribuita e già presente a sistema (KS01). A quel punto è possibile solo da parte degli uffici territoriali del Tesoro, i quali asseriscono di non avere disposizioni per modificare la qualifica già a sistema! E di conseguenza non si possono inviare i dati per l'elaborazione e la conseguente retribuzione.

4^ questione: ai supplenti si applica la decurtazione delle ferie da gennaio invece che da settembre 2013.

Il MIUR con nota prot. n. 939 del 5/2/2013 detta disposizioni in merito all'utilizzo della nuova versione dei modelli di contratto per le supplenze brevi. Nei modelli allegati è espressamente indicato: "la liquidazione della tredicesima mensilità e dell'eventuale compenso sostitutivo delle ferie non godute è effettuata dall'ufficio che provvede al pagamento dello stipendio, in relazione alla durata del presente contratto. La liquidazione relativa alle ferie non godute spetta esclusivamente nel limite di quelle non godibili per incapienza rispetto ai giorni di sospensioni delle attività didattiche compresi nel contratto". Ma è la stessa legge di stabilità a prevedere che quanto stabilito dai Contratti in materia di ferie viene disapplicato solo a partire dal 1/9/2013.

La FLC diffida il Miur ad applicare questi modelli di contratto.

Esigiamo a nome di tutti i lavoratori precari della scuola che entrambi i Ministeri trovino con estrema urgenza una soluzione, atta a consentire l'immediato pagamento degli stipendi

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spettanti ai supplenti precari entro il mese successivo. Occorre dare certezza di retribuzione e intervenire quanto prima a risolvere tali questioni. A partire dalla immediata retribuzione di chi aspetta da tre mesi di essere retribuito per il lavoro svolto.

E' da tanto tempo che stiamo denunciando, inascoltati, l'inadeguatezza e l'inefficienza del sistema informativo, adesso siamo arrivati a livelli intollerabili per i lavoratori (precari e non), le loro famiglie e per il lavoro delle segreterie scolastiche. Tutto questo non sarebbe successo se fossero state ascoltate le pressanti richieste della FLC CGIL ad aprire un tavolo di confronto sui temi della dematerializzazione, dei finanziamenti e delle questioni retributive ancora irrisolte. Sono semplicemente versognosi l'indifferenza e il silenzio del MIUR di fronte a tutto quello che sta succedendo!

Al link sottostante in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL NOTIZIARIO IN ALLEGATO: http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3756

• nota 939 del 5 febbraio 2013 nuovi modelli di contratto personale supplente

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07. Pagamento supplenti: ancora non restituite alle scuole le somme anticipate

Indicazioni poco chiare: cosa andrà alle scuole che hanno solo impegnato le liquidazioni?

Il MIUR, nonostante le nostre reiterate richieste, continua, sulla restituzione delle somme anticipate dalle scuole per pagare gli stipendi del mese di novembre e dicembre, a lasciare le istituzioni scolastiche nella più grande incertezza. Infatti, a causa della insufficiente chiarezza da parte del MIUR, si sono verificate situazioni fortemente differenziate:

• scuole che hanno pagato novembre e dicembre attingendo dal proprio bilancio;

• scuole che hanno pagato novembre, solo impegnato dicembre e non hanno ancora liquidato;

• scuole che hanno pagato solo novembre, oppure solo i netti dello stipendio per mancanza di liquidità (ad es. senza il versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali) e che rischiano di non ricevere i finanziamenti per il versamento di queste;

• scuole che non hanno pagato affatto e che giustamente ricevono le pressanti richieste di retribuzione da parte dei lavoratori.

Intanto le scuole stanno approvando il Programa Annuale 2013, sul quale impattano gli accertamenti di quelle somme sborsate, che sono andati ad aumentare l'avanzo di amministrazione. Un eventuale spostamento del pagamento di novembre e dicembre su cedolino unico – almeno per le scuole che hanno già accertato e impegnato nel 2012 – è improponibile, poiché comporterebbe la necessità di riscrivere le scritture contabili, oramai chiuse.

Per di più a breve le scuole dovranno inviare al personale precario i CUD e necessitano di chiarezza sulla corretta contabilizzazione dei mesi di novembre/dicembre. Esse devono anche trasmettere le dichiarazoni Uniemens, F24 per tutti i versamenti.

Il MIUR deve mantenere ferme le istruzioni impartite con la nota d'accompagnamento al PA 2013 e provvedere al più presto ad inviare le risorse necessarie alle scuole per liquidare gli stipendi rimasti ancora in sospeso, perchè solo impegnati, e quelle che sono state anticipate.

Le scuole che non hanno impegnato e liquidato nulla possono, invece, utilizzare la disponibilità di budget anno 2013, caricata su cedolino unico per pagare anche gennaio. In questo caso le scuole nulla avranno a pretendere dal MIUR.

Servono comunque certezze sul reintegro delle casse delle scuole, oltre al budget virtuale del 2013.

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Altra necessità riguarda gli orari di apertura della procedura SIDI, che è operativa per la scuola dalle 8.00 alle 18.00. Intanto non è stata inviata da parte del MIUR nessuna comunicazione al riguardo. Già al primo giorno il sistema risultava bloccato per sovraccarico di eccessi e per i consueti problemi tecnici. E' indispensabile dare strumenti formativi, oltre che informativi, adeguati alle segreterie scolastiche su come operare, eliminando una volta per tutte i ritardi e le inefficienze del sistema!

Il MIUR e il Ministro Profumo, così attento a tutte le innovazioni, dovrebbero sapere che qualsiasi intervento innovativo del sistema va predisposto per tempo. Non bastano leggi e circolari, ma occorrono soprattutto coerenza e tempestività di indicazioni chiare da parte dell'Amministrazione.

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08. Sottoscritta l'intesa al MIUR per la ripartizione di un acconto per i progetti di aree a rischio e a forte processo immigratorio

I motivi per cui la FLC CGIL non ha firmato nemmeno questa intesa.

I motivi per cui la FLC CGIL non ha firmato nemmeno questa intesa.

Analogamente a quanto fatto per le altre risorse del MOF (fondo d’istituto, funzioni strumentali, incarichi specifici ATA, attività sportiva e ore eccedenti per le sostituzioni) con l’intesa del 30 gennaio scorso, con l’intesa di oggi al MIUR viene ripartito alle diverse regioni un “acconto” sulle risorse spettanti in attuazione della pre-intesa all’Aran del 12 dicembre 2012 sugli scatti.

La FLC CGIL non ha sottoscritto neanche questa intesa in quanto anche questa figlia dell’accordo non sottoscritto all’Aran sul taglio del MOF.

In sintesi, con l’intesa al MIUR del 30 gennaio 2013 in attuazione dell’accordo all’Aran del 12 dicembre 2012, le risorse disponibili per i progetti aree a rischio e a forte processo immigratorio, pari lo scorso anno a 52,2 milioni di euro, sono state ridotte a 42,21 milioni (pari ad un -19,14%). La ripartizione di queste risorse, ovviamente, è subordinata innanzitutto alla sottoscrizione definitiva dell’accordo all’Aran, poi al perfezionamento delle procedure di autorizzazione dell’intesa attuativa sottoscritta al MIUR il 30 gennaio scorso.

Con l’intesa di aggi viene attribuito agli Uffici Scolastici Regionali una sorta di acconto (come fatto per le altre risorse alle scuole) pari a 24,66 milioni di euro sui 42,21 spettanti, ovvero “solo” il 58,43%. In conclusione le scuole potranno avere, rispetto allo scorso anno, “solo” il 80,86% delle risorse e “solo “ una volta completato l’iter di autorizzazione sia del CCNL all’Aran, che dei due Ccni al MIUR. Nel frattempo però (ma siamo già a febbraio, quindi a metà esatto dell’anno scolastico!!) se la dovranno “cavare” con un acconto solo del 58% di quanto spettante per questo anno scolastico, acconto che corrisponde al 47,24% delle risorse dello scorso anno.

Nell’intesa si prevede che le scuole debbano presentare agli Uffici Scolastici Regionali i progetti entro il 25 febbraio prossimo e che gli stessi debbano trasmettere al MIUR, entro il 25 marzo 2013, l’elenco dei progetti autorizzati ed i relativi importi.

Al link sottostante in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL NOTIZIARIO IN ALLEGATO: http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3756

• intesa miur OO.SS. scuola assegnazione acconto mof as 2012 2013 AREE A RISCHIO del 6-2-2013

• intesa miur OO.SS. scuola assegnazione acconto mof as 2012 2013 del 30-1-2013

• ipotesi ccnl scuola reperimento risorse ripristino scatti anzianità del 12-12-2012

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Page 10: 009 - 2013 09 Febbraio 2013 NOTIZIARIO NAZIONALE … · Dirigenti Scolastici ... • decreto ministeriale 254 del 16 novembre 2012 indicazioni nazionali curricolo ... sia preso in

09. Scuola dell'infanzia e primo ciclo: pubblicate in gazzetta ufficiale le indicazioni nazionali per il curricolo

Disponibile il testo integrale del Decreto Ministeriale 254 del 16 novembre 2012.

Martedì 5 febbraio 2013 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il testo definitivo delle "Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione" e il relativo Regolamento (decreto n.254 del 16 novembre 2012).

Nel merito la FLC ha già espresso le sue considerazioni.

Al link sottostante sul sito FLC NAZIONALE IN ALLEGATO:

• decreto ministeriale 254 del 16 novembre 2012 indicazioni nazionali curricolo scuola infanzia e primo ciclo

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10. Il Ministro Profumo esterna su un concorso di troppo!

Il dissenso della FLC CGIL sulle dichiarazioni del Ministro in tema di reclutamento.

La FLC CGIL ancora una volta è costretta a sottolineare il proprio dissenso rispetto alle dichiarazioni estemporanee del Ministro Profumo. Questa volta il tema è il lancio di un nuovo concorso a cattedre, quando ancora è in via di espletamento quello da poco bandito.

La FLC CGIL non ritiene il tema del reclutamento neutro: dal sistema del reclutamento che un Governo propone si comprende l’investimento che esso fa nella Scuola pubblica e il rispetto che dà all’articolo della Costituzione che parla della libertà di insegnamento.

In questo senso la FLC CGIL ha difeso il concorso pubblico come strumento di trasparenza e di garanzia delle libertà costituzionali.

In questo senso la FLC CGIL avversa e avverserà lo strumento della chiamata a domanda, che risponde ad una logica aziendalista che non si attaglia alla Scuola pubblica e al suo mandato.

Bandire un nuovo concorso per pochissimi posti risponde a logiche propagandistiche e non è compatibile con l’alto numero di precari che ogni anno mettono a disposizione la loro professionalità per far funzionare i Piani dell’Offerta Formativa e realizzare il Diritto all’Istruzione.

La proposta oltretutto viene lanciata quando l'attuale Concorso comincia a mostrare le prime crepe, sia per i provvedimenti dei Giudici, che per la defezione dei Commissari, che non sono

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disposti ad un impegno così gravoso per solo 50 centesimi a compito come deciso nella Legge di stabilità.

La FLC CGIL ritiene che il tema del reclutamento vada affrontato con l’obiettivo di rendere la scuola in grado di rispondere alle esigenze di una società profondamente cambiata che ha bisogno di recuperare il senso collettivo dell’appartenenza disgregato dalle politiche individualiste.

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11. Italia Lavoro e servizi di orientamento e placement per gli istituti tecnici e professionali: il MIUR in ritirata

Emanati i primo bandi regionali relativi al progetto “FIXO - SCUOLA & UNIVERSITÀ” Linea di intervento 2.

Annunciato già nel gennaio 2011 e in occasione di vari incontri da rappresentanti del MIUR, del Ministero del Lavoro e da Italia lavoro, ha preso avvio nei giorni scorsi il progetto “FORMAZIONE ED INNOVAZIONE PER L’OCCUPAZIONE SCUOLA & UNIVERSITÀ – FIxO S&U” Linea di intervento 2, che prevede l’organizzazione e l’implementazione di una struttura all’interno delle Scuole, in grado di erogare servizi di orientamento e placement per diplomandi e diplomati degli istituti tecnici e professionali.

I contenuti

L’iniziativa, promossa e sostenuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale per le Politiche attive e passive del lavoro, con l’Assistenza Tecnica di Italia Lavoro S.p.A., è finalizzata alla riduzione dei tempi di ingresso nel mercato del lavoro dei diplomati, “attraverso interventi volti alla qualificazione e al rafforzamento del sistema scolastico nella organizzazione ed erogazione di servizi di orientamento e intermediazione e di dispositivi e misure di politiche attive del lavoro, (….) nell’ambito della filiera pubblico-privata dei servizi per il lavoro nazionali e regionali”, con l’obiettivo di supportare almeno 365 Scuole in forma singola o associata e di raggiungere un bacino potenziale di 55.000 giovani tra studenti, diplomandi e diplomati.

Le norme di riferimento sono quelle relative all’obbligo per le Scuole secondarie superiori, Università e Consorzi universitari, di diventare soggetti di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, nonché quelle relative all’Apprendistato per l’alta formazione e la ricerca previste dal relativo Testo Unico (DLgs 167/11).

Per attivare l’intervento sono state sottoscritte preliminarmente specifiche Convenzioni Istituzionali tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e le varie regioni. In questa tabella il quadro sinottico delle convenzioni sottoscritte e rese note fino ad oggi.

Regione Data di sottoscrizione della Convenzione

Istituzionale

Emilia Romagna 7 settembre 2012

Piemonte 24 settembre 2012

Marche 10 ottobre 2012

Sicilia 7 novembre 2012

Lombardia 16 novembre 2012

Liguria 19 novembre 2012

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Successivamente sono stati pubblicati i bandi per ciascuna regione: l’8 gennaio 2013 quelli relativi alle Marche, Liguria ed Emilia Romagna, il 21 gennaio quelli relativi al Piemonte e alla Sicilia, infine nei giorni scorsi la Lombardia.

I destinatari dell’azione sono:

• diplomandi (frequentanti il IV e il V anno) annualità 2012/2013;

• diplomati negli anni scolastici 2011-2012 e 2012-2013.

Possono presentare la propria candidatura le seguenti tipologie di Scuole statali e paritarie:

a. istituti tecnici b. istituti professionali c. istituti d’istruzione superiore con almeno un indirizzo di studio tecnico o professionale d. reti di istituti, composte eventualmente anche da licei.

Potranno partecipare unicamente le scuole che abbiano effettuato l’iscrizione alla Borsa Continua Nazionale del Lavoro (BCNL) tramite il portale Cliclavoro ovvero che dimostreranno di aver effettuato la richiesta di iscrizione entro la data di sottoscrizione dell’atto di concessione del contributo.

L’assegnazione dei contributi avverrà con procedura “a sportello” seguendo l’ordine cronologico di ricevimento delle domande. Le domande per essere accolte devono superare un punteggio minimo in base ad una tabella di valutazione che varia di Regione a Regione.

Italia Lavoro ha predisposto un modello organizzativo per strutturare o qualificare i servizi di orientamento e placement, che le scuole possono parzialmente adattare, purché le attività proposte siano coerenti con i bisogni degli studenti e funzionali alla realizzazione del percorso personalizzato di orientamento e placement.

Ai fini del riconoscimento economico, ogni Soggetto Proponente, a seguito dello sviluppo del modello di placement, deve erogare, da un minimo di 50, fino ad un massimo di 150 diplomandi/diplomati, un percorso personalizzato di orientamento e placement, di durata non inferiore alle sette ore di attività individuale (1 ora = 60 minuti). Il contributo previsto è pari ad euro 200 per destinatario.

Questo il modello di percorso personalizzato proposto da Italia Lavoro

PERCORSO PERSONALIZZATO DI ORIENTAMENTO E PLACEMENT

Servizio Durata in ore

Accoglienza e accesso ai servizi 1

Colloquio di orientamento da 1 a 3 ore

Definizione del Piano di Intervento Personalizzato 1

Tutoring e counselling orientativo Da 1 a 3 ore

Scouting aziendale e ricerca attiva del lavoro Da 1 a 3 ore

Totale ore da effettuare 7

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Nella seguente tabella la situazione relativa ai bandi pubblicati

Regione Risorse

FIXO

S&U

Risorse

regionali Risorse

Totali

Scuole e/o reti

che si intende

coinvolgere

Numero diplomati/

diplomandi che si

intende coinvolgere

Periodo presentazione

domanda di

partecipazione

Punteggio

minimo

A B C=A+B

Lombardia 1320000 450000 1770000 59 8850 dal 15/02/2013

al 29/03/2013 60/100

Emilia

Romagna 990000 0 990000 33 4950

dal 28/01/2013

al 15/03/2013 10

Piemonte 780000 0 780000 26 3900 dal 04/02/2013

al 04/03/2013

21 (istituto)

o 22 (rete di

scuole)

Liguria 390000 0 390000 13 1950 dal 28/01/2013

al 28/02/2013

42 (istituto)

o 45 (rete di

scuole)

Sicilia 810000 0 810000 27 4050 dal 04/02/2013

al 15/03/2013

14 (istituto)

o 15 (rete di

scuole)

Marche 390000 0 390000 13 1950 dal 28/01/2013

al 15/03/2013 45

Totale 4680000 450000 5130000 171 25650

Il commento

La previsione di un breve percorso di accompagnamento per ciascun diplomato/diplomando rappresenta indubbiamente un avanzamento rispetto alla sola pubblicazione sul sito internet della scuola dei curricula dei propri studenti all’ultimo anno di corso e fino ad almeno dodici mesi successivi alla data del conseguimento del titolo di studio, e all’obbligo per tutte le scuole secondarie di II grado di interconnettersi alla borsa continua nazionale del lavoro per il tramite del portale ClicLavoro, previsti dalle norme di settore. Tuttavia le criticità dell’iniziative sono evidenti e per certi versi assai preoccupanti:

1. non appare in nessun bando il MIUR, né come amministrazione centrale né come amministrazione periferica (Uffici Scolastici Regionali). Infatti tali bandi sono emanati in applicazione di Convenzioni Istituzionali tra il Ministero del Lavoro e le singole regioni. Ma i bandi non intervengono su segmenti rilevanti del sistema nazionale di istruzione? Oppure si anticipa l’idea, caldeggiata già da alcune regioni, che la filiera formativa tecnico-professionale non faccia parte del sistema di istruzione ma rientri tout court nell’ambito delle “politiche attive per il lavoro”, non più di competenza del MIUR ma del Ministero del Lavoro?

2. Non è affatto chiaro come si colleghi l’intervento finanziato con le norme relative alla “Definizione dei percorsi di orientamento finalizzati alle professioni e al lavoro” di cui al DLgs 22/08 e relative, specificatamente, proprio al quinto anno delle scuole secondarie di II grado;

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3. Le modalità di accesso al finanziamento, con accoglimento in relazione alla data di arrivo delle richieste, nonché le date di avvio della presentazione della domande a ridosso della pubblicazione degli avvisi, rendono evidente che la scelta da parte delle scuole di partecipare sarà decisa in gruppi ristretti, forse dal solo dirigente scolastico, senza condivisione negli organismi didattico-professionali deputati, quali il collegio dei docenti ed il consiglio di classe. Ovviamente in nessuna parte dei bandi si fa riferimento, ad esempio, alla necessità di integrare il POF di istituto.

4. Gli avvisi intervengono su materie, quali i criteri di individuazione del personale impegnato nelle attività di placement, le modalità di ripartizione delle risorse economiche tra i lavoratori, il piano delle attività, ecc. che sono di competenza della contrattazione di scuola. Questo avrebbe consigliato per lo meno un coinvolgimento sia del MIUR che delle Organizzazioni sindacali di comparto.

5. Le tabelle di valutazione dei progetti presentati evidenziano difformità di punteggio tra regione e regione, con la punta estrema rappresentata, naturalmente, dalla Lombardia, che va ben al di là delle fisiologiche differenze territoriali.

6. Di formazione dei lavoratori della scuola che intendano cimentarsi nelle attività di placement, neanche l’ombra. Chiarissimo il messaggio: su questi materia deve prevalere il “fai da te” individuale o di istituto.

In conclusione un intervento ancora molto impregnato delle idee e delle politiche del duo Gelmini-Sacconi, le cui scelte fallimentari sono sotto gli occhi di tutti.

La FLC insieme alla CGIL è interessata ad affrontare il problema delle politiche relative alla transizione tra scuola e lavoro in maniera organica e non legata a risorse finanziarie episodicamente messe a disposizione dai vari Ministeri e/o da organismi strumentali. Non a caso la CGIL il 31 gennaio ha presentato la proposta “Garanzia Giovani” che bene indica l’orizzonte strategico di una politica in cui istruzione e lavoro possano lavorare sinergicamente al fine di dare una prospettiva di vita e di lavoro ai giovani di questo paese.

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SPAZIO FAQ E GIURISPRUDENZA

12. Corte Dei Conti Basilicata Sentenza N. 264/2009 : Le spese sostenute dall’istituto a seguito di condanna del DS per condotta antisindacale sono responsabilità del DS – Danno erariale

Dirigente scolastico condanna per

condotta antisindacale -

percezione indebita di somme -

responsabilità contabile - sussiste.

L'esborso sostenuto dall'Istituto Scolastico in esecuzione della condanna alle spese disposta in un procedimento per condotta antisindacale comporta la responsabilità contabile del Dirigente

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scolastico se conseguenza di gravi e reiterati comportamenti in violazione degli obblighi di servizio posti in essere dal D.S. che hanno originato le lamentele delle organizzazioni sindacali. Costituisce danno erariale la percezione indebita da parte del D.S. di somme attingendo ai Progetti per l'Autonomia Scolastica ed al Fondo d'Istituto (inibito ai Dirigenti), tenuto conto che il suddetto fondo dall'1.9.1999, secondo quanto disposto dal C.C.N.L. 26.5.1999, è destinato a retribuire soltanto le prestazioni del personale docente ed ATA e non del Dirigente dell'Istituto scolastico, e stante la violazione del regime di onnicomprensività del trattamento economico dei dirigenti scolastici, posto dagli artt. 26 e 42 del C.C.N.L. sottoscritto l'1.3.2002. L'acquisto di ricariche telefoniche per aggiornare le famiglie sull'andamento di un viaggio di istruzione appare privo di adeguata giustificazione e costituisce danno che il D.S. deve risarcire. Non sussiste un rapporto di pregiudizialità tra processo penale e processo per responsabilità amministrativo-contabile. Al link sottostante in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL NOTIZIARIO IN ALLEGATO: http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3756

• Sent. n. 264/2009 CORTE DEI CONTI SEZIONE GIURISDIZIONALE DELLA BASILICATA – DANNO ERARIALE

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13. Utilizzo delle scuole per consultazioni elettorali. Le ricadute sul personale Sono molte le scuole che vengono utilizzate per le consultazioni elettorali, siano esse a carattere nazionale, come nel caso delle prossime elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento, che nel caso di elezioni amministrative (regionali, provinciali, comunali). In questi casi sono sempre i Sindaci dei diversi comuni che, assumendo poteri prefettizi, definiscono con propria ordinanza l’individuazione degli edifici scolastici per le elezioni e l’insediamento dei vari seggi. Ovviamente le ricadute sulle attività della scuola e, quindi, sugli obblighi del personale, dipendono dal tipo di provvedimento emanato dal sindaco del comune di quella scuola. Proviamo ad esaminare le fattispecie più diffuse. Al link sottostante in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL NOTIZIARIO IN ALLEGATO: http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3756

• scheda UTILIZZO DELLE SCUOLE PER CONSULTAZIONI ELETTORALI

NAVIGANDO IN RETE

14. Per riavviare l'elaborazione di una riforma del sistema di istruzione.

Una premessa ed una avvertenza.

L'ultimo periodo in cui la sinistra produsse progetti di riforma complessivi e concreti ( tradotti in d.d.l.) fu alla fine degli anni '60 e all'inizio degli anni '70 nel secolo passato. Dopo iniziò una storia di proposte e provvedimenti parziali che generò un gigantesco patchwork e risposte agli interventi del centro destra anch'esse parziali. Il simbolo dell'era post riformatrice è stato sicuramente la realizzazione dell' autonomia scolastica, anche se in realtà ci sono stati interventi significativi quali la sostituzione del maestro unico con insegnanti di aree disciplinari nella scuola elementare, norma cancellata dal centro destra.

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Nell'era riformatrice l'elaborazione era ispirata a concetti quali : Cambiare l'asse culturale gentiliano, impedire la selezione e la canalizzazione precoce, dare ai giovani la capacità di "leggere" la società reale, rendere possibile l'istruzione degli adulti. Già allora si sottolineava l'importanza di una più solida formazione di base anche per consentire ai giovani una duttilità di fondo che consentisse loro di inserirsi in un mercato del lavoro in rapido e continuo cambiamento. Già allora si pensava che, in un paese privo di materie prime e di fonti energetiche, si dovesse puntare sulla risorsa della formazione e della ricerca onde competere nel mercato mondiale principalmente con l'innovazione e la qualità dei prodotti.

Concretamente si realizzò la rapida diffusione, anche grazie al calo demografico, delle scuole a tempo pieno, delle 150 ore e della sperimentazione didattica e strutturale. Nacquero gli organismi di gestione sociale della scuola. Tutti i disegni di legge allora presentati ipotizzavano una "liceaizzazione" spinta della scuola secondaria superiore con una fortissima riduzione degli indirizzi. In questa ultra sintetica premessa si deve sottolineare che la discussione e l'iniziativa erano sorrette dall'esistenza e dallo sviluppo di movimenti organizzati e di associazioni portatori, chi più e chi meno, di proposte generali. Non a caso in quel periodo nacque la CGIL scuola, a dispetto dell'orientamento del PCI e del PSI, rompendo con il quasi monopolio dei sindacati autonomi ad orientamento corporativo.

A me sembra sia giunto il momento di riprendere ad elaborare collettivamente una proposta generale che spazi lungo tutto l'arco della vita dei cittadini e che faccia i conti con le profonde mutazioni avvenute nella società.

Propongo di ricostruire collettivamente, e non solo tra gli addetti ai lavori, una linea generale di riforma del sistema di istruzione che non si limiti ad una discussione teorica ma si sforzi di elaborare misure concrete anche partendo da una revisione critica ed autocritica.

A tal fine inizio da appunti assolutamente non esaustivi che di volta in volta ho preso esaminando le proposte parziali avanzate da sinistra contro le misure prese dai governi tecnici e di centro destra. Per chiarezza esplicito che, pur non ritenendo il ministro Luigi Berlinguer colui che aprì la strada agli interventi regressivi, certamente non mi sento orfano della sua opera di ministro della pubblica istruzione.

Dato che non sono in grado di affrontare tutte le tematiche che andrebbero esaminate e dato che non ho intenzione di produrmi in complicate motivazioni, scriverò dei semplici spunti, alcuni più sviluppati ed altri meno. Il tema dell'aumento delle risorse non è affrontato come problema singolo perché è implicito all'interno dei singoli punti. Gli unici aspetti che si possono evidenziare riguardano la necessità di un piano straordinario di edilizia scolastica per mettere a norma gli edifici e per ampliare la dotazione di laboratori e l'abolizione dell'IVA per qualsiasi cosa che riguardi l'istruzione, dalla costruzione delle scuole ai libri scolastici e d alle forniture.

Gli altri paragrafi:

• Il tempo della scuola : Le modifiche necessarie. • Il tempo nella scuola : Le modifiche indispensabili. • La formazione iniziale, l'assunzione e la formazione ricorrente degli insegnanti. • Il Sistema di valutazione dei risultati scolastici. • La gestione sociale della scuola. • La meritocrazia. • Università e ricerca. • Riordinare le attività scolastiche e culturali all'estero.

L’INTERO DOCUMENTO IN ALLEGATO al link sottostante in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL NOTIZIARIO: http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3756

• Per riavviare l'elaborazione di una riforma del sistema di istruzione – F.Ottone

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15. Interviste elettorali sulla scuola 1 / Berlusconi - Raccolte da Aristarco Ammazzacaffè

Si sa che non tutte le interviste televisive che fanno gli aspiranti leader in campagna elettorale vengono trasmesse. Dipende ovviamente dai temi. Per esempio, ce ne sono state alcune sulla scuola, promosse da RAI 1, che, registrate 10 giorni fa, non sono ancora andate in onda, nè sono state messe in programmazione. Eppure gli intervistati sono tutti i big di questa campagna elettorale, da Bersani a Berlusconi, eccetera (unico assente: Grillo, impegnato a esercitarsi, con il suo coach, a chi grida e scazzotta di più e più a lungo). I dirigenti RAI assicurano però che, data la rilevanza dell’argomento – la scuola nei programmi dei leader - verranno trasmesse, tutte e senza alcun dubbio, subito dopo le elezioni. Così. Quasi testuale. Le registrazioni comunque ci sono tutte, una per ciascun candidato. Ve le proponiamo in anteprima quando capita, perché da esse emerge bene quello che gli aspiranti presidenti vogliono fare per la scuola nella prossima legislatura. La prima intervista, che pubblichiamo oggi, è a Silvio Berlusconi, detto Silvio. La visione c’è tutta. E anche le visioni. - Nel primo consiglio dei ministri - esordisce – mettereno all’ordine del giorno, e la prego di ascotare bene, l’abolizione del taglio degli otto miliardi alla scuola, deciso quattro anni fa e che ha ridotto gli istituti scolastici all’attuale stato comatoso. È una vergogna di cui abbiamo visto i segnali più allarmanti proprio sotto questo ministro tecnico, il sedicente Profumo, che non sa neanche parlare. A differenza della Gelmini che è un’altra cosa. - Ma come farete, visto che i provvedimenti sono già in vigore da quattro anni – obietta l’intervistatore -. E poi: non l’avete presi voi quei provvedimenti? - Una cosa alla volta. Annullare i tagli già fatti per uno come me è una bazzecola. Ho fatto ben altro. E lo sa anche la Magistratura che continua a perseguitarmi, ma per altre ragioni. Comunque ci ho già pensato e ho messo su una squadra a tre: Brunetta, La Russa e Gelmini, che ho chiamato “degli affidabili”, che ha già individuato la soluzione. Sulla seconda domanda – saremmo stati addirittura noi ad aver deciso quei tagli - non mi soffermo. È una insinuazione fatta di bassezze e volgarità. E se lo dico è perché di queste cose io me ne intendo. E lei, in mala fede e disinformato, sta ripetendomi esattamente, senza vergognarsi, le calunnie di Bersani e di Vendola che non sanno neanche dove sta la verità. Che comunque è sottochiave. Li rassicuri. - Ma che c’entra? – cerca di obiettare l’intervistatore. - Scusi, mi ha invitato e non mi fa neanche parlare? Lei comunque con Mediaset ha chiuso. - Ma… - Niente “ma”. Mi faccia finire e non cerchi di contrastare l’effetto sorpresa. Ascolti questa. - Cosa …? - Noi, sempre, nel primo consiglio di ministri, non solo aboliremo il taglio degli otto miliardi, ma restituiremo il mal tolto alle scuole nel giro di un mese, due mesi, al massimo. Il tempo di fare un po’ di conti e ci arriviamo. In ogni caso, prima dell’estate e dopo l’autunno. - Scusi, ma comunque gli studenti in questi 4 anni hanno avuto un servizio peggiorato … - ancora l’intervistatore. - Bella osservazione. Ma noi abbiamo pensato anche a questo. Agli studenti toccherà un risarcimento che andrà, pro capite, dai mille euro l’anno a tre mila, a seconda del tipo di scuola. Massimo, comunque, 2 mila euro a persona, aumentabili. Tutti i direttori dei servizi scolastici daranno agli studenti, un “buono scuola Berlusconi” che potranno spendere quando e come vogliono, anche in discoteca, in omaggio al principio di libertà che, come si sa, per noi è un’ invenzione che ci portiamo anche nel nome. Ho già fatto, al riguardo, delle convenzioni con case editrici come la Mondadori e produttori cinematografici come Medusa, solo per fare alcuni nomi che mi sono cari. - Comunque i tagli di quattro anni fa li ha decisi il suo governo. - Ci riprova con questa calunnia! Che è esattamente dello stesso tipo di quelle che utilizza chi mi accusa di aver depenalizzato il falso in bilancio o corrotto giudici o di essermi fatto delle leggi ad personam per sottrarmi alla giustizia e favorire le mie aziende. O, addirittura, di aver ridicolizzato l’Italia nel mondo e di aver fatto questo abominio di legge elettorale per i miei

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interessi… Dica la verità: voleva snocciolare lei questa ignobile litania? E aggiungervi magari: la ricostruzione fallimentare dell’Aquila, ancora tra le macerie, e il salvataggio dell’Alitalia che adesso dovremo svendere ad Air France? Lo dica che vuole allinearsi anche lei a quei diffamatori di mezza tacca, contro i quali hanno già sporto denuncia sia Ghedini che gli altri miei avvocati; tutti riconfermati, tra l’altro, per la prossima legislatura assieme ad altri 13 già condannati! Un record – me lo faccia dire - in linea con la mia storia personale e di cui vado orgoglioso. - Ma…. – ancora l’intervistatore. – Insiste? Contro queste accuse infamanti, solo due appunti. Primo: lei non sarà mai assunto in Mediaset. E neanche alla RAI la vedo bene. Si ricordi di Biagi, un nome per tutti. Secondo – e primo per importanza -. Se lo metta bene in mente... Lei è abituato a ragionare qualche volta? Ragioni allora: se queste calunnie fossero fondate, avrei mai potuto rimontare nelle preferenze elettorali così tanto in poche settimane e arrivare addirittura al sorpasso? E conquistare ancora una volta la massa degli italiani? Oppure anche lei pensa che gli italiani siano tutti degli allocchi smemorati e dei creduloni e che io non sia il pifferaio che sono? La vostra è la illibertà di chi non crede nel popolo sovrano. Noi comunque i provvedimenti annunciati sulla scuola li prenderemo tutti nel primo consiglio dei ministri. E mica solo questi. Sarà un fuoco pirotecnico. Ditelo a studenti e insegnanti. Per questi ultimi poi ho una sorpresa straordinaria che aumenterà il loro orgoglio professionale: siccome ho intenzione, sempre nel primo consiglio dei ministri, di dimezzare il numero di parlamentari, estenderò questa decisione anche al numero degli insegnanti. È una equiparazione che meritano. Adesso basta. Vuoi venire a lavorare a Mediaset? Ho già scritturato anche Santoro e Travaglio.

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OPINIONI A CONFRONTO: VALUTAZIONE DELLE SCUOLE

Continuiamo con la rubrica di confronto sulla valutazione delle scuole e dei dirigenti.

Tra gli articoli già pubblicati ricordiamo : http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3704 • la valutazione dei dirigenti scolastici scelte equilibrate e condivise G.Carlini

http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3719 • parere consiglio di stato 108 del 16 gennaio 2013 sistema nazionale di valutazione

• raccomandazione parlamento europeo e consiglio del 18 giugno 2009 qualita dell’istruzione e della formazione professionale

• Bozza di regolamento valutazione scuole

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16. Il Ministro Profumo corre troppo sul Regolamento per il Se.Na.V e sulle nomine per Consigli di Amministrazione degli Enti che lo compongono. Osvaldo Roman Lo schema di DPR, recante il Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione, è stato inviato il 23 gennaio 2013 al Parlamento per l’espressione dei previsti pareri. Si tratta di un adempimento che avrebbe dovuto essere già stato realizzato entro il 26 aprile 2011! E’ opportuno ricordare che:

• l’art. 1, comma 610 della legge n.296/ 2006 aveva abolito gli IRRE e l’INDIRE per costituire l’ANSAS;

• il 26 febbraio 2011, il comma 4-undevicies, art.2 della legge n. 10/2011 aveva previsto l’emanazione entro 60 giorni (aprile 2011) di un Regolamento di delegificazione per individuare il Sistema Nazionale di Valutazione costituito dall’INVALSI, dall’’INDIRE (non più esistente!) e dal Corpo Ispettivo;

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• il 15 luglio 2011 con la legge n.111 all’art.19 si sopprimeva l’ANSAS e si ripristinava l’INDIRE;

Dunque in definitiva gli unici atti aventi valore di legge su cui avrebbe dovuto agire il suddetto Regolamento risultavano essere Il Decreto legislativo n.258 del 1999 riguardante la nascita dell’INDIRE e il Decreto legislativo n, 286 riguardante l’istituzione del Servizio nazionale di valutazione e il riordino dell’INVALSI. Nel frattempo si può ricordare che con l’art.1, comma 5 , della legge 176/2007 si modificava l’articolo 6, comma 1, del Decreto legislativo n. 286/2004, già modificato dall’art. 1 comma 612 lettera d) della legge 296/2006, stabilendo che il Comitato di indirizzo dell’INVALSI fosse costituito dal Presidente e da due membri e che dall’anno scolastico 2007-2008 il Ministro avrebbe dovuto fissare con Direttiva annuale gli obiettivi della valutazione esterna condotta dal Servizio Nazionale di valutazione. C’è da rilevare che in questo periodo non risulta realizzato quel Regolamento sulla riorganizzazione della funzione ispettiva di cui all’art.2 comma 4-duodevicies della legge n. 10/2011. Con queste premesse nel presentare il Regolamento in Parlamento il Governo, ormai evidentemente privo del senso del ridicolo, ha sottolineato l’urgenza dell’adempimento e ha invocato, come ormai accade per ogni sorta di porcheria, le sollecitazioni che provengono dall’Europa. Se si leggono le autentiche stroncature di quel testo, pronunciate nel parere espresso dal Consiglio di Stato, si comprende come il Ministro Profumo sia ormai nelle mani della parte più squalificata e conservatrice dell’amministrazione scolastica che speriamo possa essere assai presto mandata a svolgere altri compiti. In particolare nulla si dice circa il destino delle norme previste dall’art. 1 della legge 176/2007. In particolare per quanto riguarda la direttiva sul Sistema di valutazione non viene ripresa la disposizione di cui al comma 5 del suddetto articolo 1 ma, assurdamente, all’art. 2 comma 3 del Regolamento si richiama la direttiva di cui all’art.2, comma 3 del Decreto legislativo che riguarda l’ISTITUTO e non già il SERVIZIO. Il Consiglio di Stato fra i rilievi più significativi pone proprio la mancata indicazione delle norme abrogate o modificate. L’altro rilievo di fondo del CdS riguarda la mancata emanazione del Regolamento sulla funzione ispettiva e la previsione di collocare come terzo componente del SNV non il Corpo ispettivo in quanto tale ma un non meglio definito “contingente ispettivo”. La potestà regolamentare, che per l’Invalsi resta collocata nel Decreto 286/2004, di fatto viene trasferita per entrambi gli enti al dettato del DPR 213/2009 che riguarda gli enti di ricerca. In forza di tale scelta (art.2, comma 3 del DPR 213/09) gli statuti provvisori dei due Enti sono stati redatti per conto del Ministro dal Commissario straordinario , nonché Capo Dipartimento del MIUR Alfredo BIONDI, e dal Direttore generale Carmela PALUMBO. Lo stesso Commissario straordinario, nonché Capo Dipartimento del MIUR ha nominato come Segretario dell’Indire il dott. Galli già segretario dello stesso organismo nel 2007 Il Ministro Profumo, lanciato in una evidente quanto improbabile “fuga” rispetto ai tempi a sua disposizione, ha nominato il dr. Pietro Cipollone (della Banca d’Italia) come coordinatore del Comitato di selezione delle candidature che dovranno essere presentate al Ministro per la scelta dei due Presidenti e dei quattro componenti dei Consigli di amministrazione dei due Enti. L’avviso reso noto sul sito del MIUR il 25 gennaio 2013 prevede una scadenza per la presentazione delle domande fissata per domenica 10 febbraio 2013. La materia della valutazione del sistema di istruzione, stanti le gravissime polemiche che l’hanno, in questi anni di gestione Gelmini, accompagnata fin dalle prime sperimentazioni adottate nelle scuole, non è con ogni evidenza materia di ordinaria amministrazione e commetterebbe un grave errore il ministro Profumo a volerla considerare come tale in questo ultimo mese di vita del Governo Monti. Al Ministro Profumo non dovrebbe sfuggire che un nuovo Regolamento sul Sistema Nazionale di valutazione non può eludere la materia delle fonti regolamentari degli istituti che lo compongono e della selezione del personale scientifico preposto alla loro direzione. Tali materie

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devono essere oggetto di specifica regolamentazione che non può essere quella attualmente prevista dal DPR n. 213 /2009. La valutazione del sistema scolastico è una cosa molto seria che non può essere esclusivamente affidata al ministro di turno e alla sua burocrazia. Al ministro Profumo non dovrebbe sfuggire che le numerose osservazioni critiche esposte sul Regolamento dal Consiglio di Stato, che non hanno ricevuto alcuna risposta da parte della sua Amministrazione, riguardano questioni di primaria importanza che vanno dal ruolo del corpo ispettivo, alla creazione, non prevista dalla legge di delegificazione, dei nuclei di valutazione delle scuole, alla creazione di una Conferenza di Coordinamento del SNV, anche questa non prevista dalla legge, sono tali da mettere gravemente in discussione le caratteristiche fondamentali di autonomia e di scientificità che dovrebbero informare un sistema preposto a così tali rilevanti compiti.

*********** 17. Regolamento sulla valutazione: sul parere favorevole presentato dal Governo manca il numero legale: PD contrario, Lega si astiene. Lo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione continua il suo ITER presso la VII commissione cultura al Senato.

Il Sottosegretario Ugolini ha esposto i motivi dell'urgenza per l’approvazione del parere favorevole.

Il senatore Rusconi, del PD, ha ribadito l'indisponibilità del suo gruppo a votare il parere sul provvedimento ed ha chiesto al Governo di esporre le ragioni dell'urgenza, aggiungendo "che in un momento di scioglimento delle Camere dovrebbero essere votati solo provvedimenti su cui si raggiunge una concordanza tra le forze politiche".

Ha risposto il sottosegretario Ugolini ricordando che: "il tema della valutazione è in discussione dal 2001, allorquando fu istituito uno specifico gruppo per l'elaborazione di un sistema nazionale di valutazione delle scuole, in linea con le richieste dell'Europa. Dopo aver riportato i risultati insoddisfacenti degli studenti nelle prove INVALSI, segnala che già dal 2000 le rilevazioni OCSE-PISA avevano mostrato la profonda discrepanza tra il Nord e il Sud e tra scuole dello stesso livello. L'Unione europea aveva perciò chiesto a più riprese all'Italia di dotarsi di un sistema nazionale di valutazione anche per intervenire efficacemente sulle scuole con difficoltà” aggiungendo che “il provvedimento ha iniziato il suo l'iter nel Consiglio dei ministri nell'agosto 2012”.

Il sottosegretario ha riconosciuto “che sarebbe stato preferibile trattare l'argomento lo scorso autunno” ed ha invitato tuttavia a considerare la lunga gestazione del testo, che trae spunto dal lavoro di Governi diversi ed è frutto di numerose mediazioni aventi lo scopo di mettere la scuola al centro del processo di valutazione.

Il sottosegretario si è soffermato inoltre sulle osservazioni contenute nello schema di parere, in particolare sull'esigenza di consolidare l'INVALSI e di attribuire alla scuola un ruolo da protagonista, sulla necessità di estendere la valutazione a tutto il sistema in modo progressivo, sul tema del rapporto tra valutazione esterna e interna, anche con riferimento alle indagini PIRLS e TIMMS.

Ha infine rivendicato l'impegno profuso negli ultimi dodici anni ed affermato che “l'istituzione di un sistema di valutazione risulta cruciale anche in vista dell'assegnazione dei fondi europei per il prossimo settennio di programmazione”.

Per tali ragioni, l'Esecutivo ha ritenuto di sottoporre l'atto al parere delle Camere, benché sciolte, proprio per intraprendere un percorso richiesto dall'Unione europea.

La senatrice Soliani (PD), a nome del gruppo, ha affermato come “l'impianto proposto dall'Esecutivo sia inadeguato al compito da svolgere”.

Ha stigmatizzato criticamente la presenza di tre soggetti separati e la previsione di un contingente ispettivo in luogo di un corpo ispettivo con una cabina di regia “alquanto

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aleatoria”. Ha ravvisato invece nello schema di regolamento “la volontà di operare una celata riorganizzazione del Ministero che nulla ha a che fare con la valutazione”.

Ha ribadito comunque la piena adesione del suo schieramento all'introduzione di un sistema di valutazione ma non nei termini previsti dal provvedimento e ha quindi dichiarato che il suo Gruppo non avrebbe partecipato al voto.

La Lega Nord, invece ha dichiarato l'astensione.

Per tali motivi il presidente ha dichiarato la mancanza del numero legale per la delibera e aggiornato la seduta.

Al link sottostante in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL NOTIZIARIO IN ALLEGATO: http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3756

• SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DAL RELATORE SULL'ATTO DEL GOVERNO N. 536 (regolamento valutazione scuole)

*********** 18. L’OPINIONE: Ma fare a meno dell’INVALSI è impossibile – D. Previtali – Italia Oggi 5 febbraio 2013 (n.d.r. in risposta al documento delle associazioni sulla valutazione)

stessi strumenti sono pubblici e pubblicati nel sito

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