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dei ragazzi Anno II n.7 maggio 2016 www.istitutipastore.it iI Giornalino di Don Vincenzo Pastore Una giornata speciale tra cultura e divertimento Il giorno 8 Aprile 2016 la mia classe insieme alla I, II, III media è andata in gita a Pompei. E’ stata la

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dei ragazzi Anno II n.7 maggio 2016

www.istitutipastore.it iI Giornalino di Don Vincenzo Pastore

Una giornata speciale tra cultura e divertimento

Il giorno 8 Aprile 2016 la mia classe insieme alla I, II, III media è andata in gita a Pompei. E’ stata la prima gita organizzata fuori Angri. Ci

siamo divertiti tantissimo ed è stata una bella esperienza. Siamo entrati alle 8.30, abbiamo fatto la prima ora con la professoressa di italiano,

Gelsomina Adinolfi che ci ha spiegato l’ organizzazione della giornata. Verso le 9.45 siamo partiti dall’ istituto per andare a prendere il treno che partiva alle 10.02. Pompei è una città molto bella e ricca di storia. Arrivati la nostra direttrice Rita Pastore ci ha concesso mezz’ ora di libertà, ne abbiamo approfittato per fare delle compere e mangiare qualche snack. Poi abbiamo visitato il Santuario e subito dopo una sosta alle giostre. Abbiamo fatto molte foto buffe e abbiamo riso tanto. Verso le 13.00 siamo andati al McDonald’s ho mangiato un gustosissimo panino hamburger e maionese con una gigante coca-cola. Alle 14.30 il professore Pastore ci ha fatto da guida agli scavi di Pompei. Ci ha raccontato che molti anni fa il Vesuvio scoppiò e cancellò la città di Pompei, seppellendola sotto tonnellate di cenere. Pompei venne completamente distrutta ed oggi gli scavi sono un’ importante testimonianza di ciò che accadde circa 2000 anni fa. Questi scavi mi piacciono tanto e di sicuro ci andrò con la mia famiglia per completare la visita. I primi scavi nell’ area Pompeiana si ebbero a partire dal 1748, per volere di Carlo III di Borbone a seguito del successo dei ritrovamenti di Ercolano. Le esplorazioni

furono ben presto abbandonate a causa degli scarsi ritrovamenti e ripresero solo nel 1754; nel 1763, grazie al rinvenimento di un’ epigrafe, che parlava chiaramente della Res Publica Pompeianorum, si intuì che si trattava dell’antica città di Pompei. Fu l’ingegnere Francesco La Vega, il quale si occupò di disseppellire parte della città, come la zone dei teatri, il tempio di Iside, il Foro Triangolare, diverse case e necropoli vennero riportate completamente alla luce e non più seppellite, ma rimaste a vista. Fu durante il dominio francese, con a capo Gioacchino Murat e la moglie Carolina, che gli scavi godettero di un momento di ottima fortuna; venne individuata la cinta muraria e riportata quasi del tutto alla luce la zona di Porta Ercolano. A seguito dell’unità di Italia e soprattutto grazie a maggiori disponibilità economiche, si assistette ad una veloce ripresa delle indagini. Durante il XX secolo, con Vittorio Spinazzola prima e Amedeo Maiori dopo, furono completate la maggior parte degli scavi nei pressi di Porta Ercolano, della zona meridionale della città e di Villa dei Misteri, mentre si intrapresero importanti sessioni d’indagine lungo via dell’Abbondanza. A partire dagli anni sessanta si resero necessari lavori di restauro per

gli edifici esistenti, che hanno di molto rallentato nuovi scavi. Nel 1980 il sito fu gravemente danneggiato dal violento terremoto dell’Irpinia. A seguito della mancanza di un piano di restauro dell’intero sito,

accentuato dal crollo della Casa dei Gladiatori nel 2010, l’Unione Europea stanziò un finanziamento per la salvaguardia degli scavi.

Di D’ambrosio Francesca

Il giorno 08/04/2016 l’Istituto Canonico Monsignore Don Vincenzo Pastore ha organizzato una visita guidata presso gli scavi archeologici di Pompei, alla quale hanno partecipato alcune classi dell’Istituto. La città antica di Pompei, nel primo decennio del nuovo millennio è stata visitata costantemente da oltre 2 milioni di persone all’anno, è risultata essere nel 2014 la città italiana con il numero maggiore di visitatori (2.621.803).STORIA:Pompei fu fondata dagli Osci

intorno al settimo secolo A.C poco distante dal fiume Sarno. La maggior parte delle strutture sacre di Pompei furono costruite tra il III e IV secolo a.C. e poi ampliate da Lucio Cornelio Silla; al momento dell’eruzione erano quasi tutte in ristrutturazione o ricostruzione a causa del terremoto del ’62. Il tempio di Apollo è uno dei più antichi di Pompei: fu costruito tra il 575 e il 550 a.C. e restaurato prima del secondo secolo a.C. e poi dopo il terremoto del ’62. La struttura è in tufo con colonne in stile ionico e la scala

immette sull’alto podio, nel cortile sono poste le statue di Apollo e Diana. Per quanto riguarda il tempio Dorico, esso fu gravemente danneggiato dal terremoto del ’62, così chiamato perché costruito in stile dorico. Del tempio rimangono dei capitelli, dei gradini e una base sulla quale venivano venerate le divinità di Atena ed Ercole. Quello che mi ha molto colpito è stato vedere il tempio di Venere, perché sono state ritrovate statue in terracotta che si rifacevano al personaggio della mitologia greca e anche denominato di Giove Meilichio, appellativo utilizzato nell’antica Grecia.

Di Todisco Pio Gerardo

Gli scavi archeologici di Pompei hanno restituito i resti della città antica presso la

collina di Civita nella zona della moderna Pompei, seppellita sotto una montagna di ceneri e lapilli durante l’eruzione del Vesuvio del 79 insieme ad Ercolano, Stabia e ad Oplonte (Torre). Il ritrovamento a seguito degli scavi, iniziati per volere di Carlo III di Borbone, sono una delle migliori testimonianze della vita romana, nonché la città meglio conservata di quell’epoca. La maggior parte dei reperti recuperati è oggi conservata al museo archeologico nazionale di Napoli ed una piccola quantità di reperti sono reperibili nell’Antiquarium di Pompei attualmente chiuso.

Di De Vivo Andrea

UNA SCUOLA TURBOLENTA

Tanto tempo fa a Napoli c’era una ragazza di nome Cloe. Cloe aveva 8 anni e andava al collegio Pierre Paoli. Cloe non era felice, perché in quel collegio la direttrice Ester Vittoria II era severa con lei e tutti i suoi compagni. Un giorno in quel collegio arrivò un nuovo alunno di nome Cristian

Ciscone. Cristian era in quel collegio perché per la sua famiglia e il suo quartiere era un pericolo pubblico; lui faceva scherzi ad ogni vicino e familiare, per lui era divertente ed arrivato al collegio non smise di fare scherzi. Appena arrivato la direttrice ha radunato gli alunni in due file indiane ed ha chiamato il nuovo e gli ha sbattuto la sua bacchetta sulle mani, sulla pancia e sul sedere. La sera stessa, una volta che la direttrice è andata a letto, Cloe e i suoi compagni sono andati da Cristian per avvertirlo che la direttrice era molto severa e se provava a fare qualcosa lo avrebbe messo in punizione. Il giorno seguente Cristian a colazione fece una pernacchia poi si alzò e andò davanti alla direttrice e le disse di buttarsi da sopra sotto perché quella colazione era peggio del vomito di suo fratello. La direttrice dopo aver sentito quelle parole sgridò Cristian ma lui corse via e la condusse in una piccola pozza dove c’erano un sacco di regali di animali e insetti morti. Dopo quell’avvenimento la direttrice chiama il papà di Cristian e gli dice di venirselo a prendere perché era veramente pericoloso. Il padre lo venne a prendere e Cristian se ne andò ma portò con se Cloe perché l’amava.

POESIA

La MammaL’amore per la mamma e’ il più nobile degli amori Nonostante i suoi affanni Non vuole oro non vuole argentiNé perle né diamantiLe basta solamente La mia lacrima d’amoreIl mio sorriso d’amore Il mio affetto, il mio tempo, le mie carezze.Quest’amore mamma posso offrirtiTi voglio bene mamma

Rosario Grieco I ITC Festa della mamma 2016

Le dipendenze giovanili: alcol, droga, gioco, rete, telefonia.

Una dipendenza è un invincibile bisogno psichico e fisico di qualcosa. Nella maggior parte dei casi si sviluppa in età adolescenziale, perché i giovani cercano delle vie di fuga dai primi problemi che la vita pone, ed essi trovano conforto in esse. Secondo dei recenti studi, tra le dipendenze più diffuse troviamo: alcol, droga, gioco d’azzardo, i social network e la telefonia. Già dai 15-16 anni gli adolescenti iniziano a fumare e a sorseggiare qualche drink, chi per curiosità, chi per mania di protagonismo, chi per distrazione, non curante dei danni che possono auto infliggersi e delle gravi patologie che possono rivelarsi fatali. Spesso si inizia con una semplice sigaretta e si continua con lo spinello. Anche il gioco d’ azzardo può arrecare gravi danni. La gente che frequenta i circoli e i casinò rischia di giocarsi ogni centesimo in suo possesso e spesso molti cadono in rovina, travolgendo nella crisi la propria famiglia. In casi più gravi, si suicidano perché non trovano più via d’ uscita. Per quanto riguarda invece i Social Network e il mondo della telefonia ci sarebbe tanto da dire. Ad esempio, già dall’ infanzia i bambini imparano ad

avere dimestichezza con i cellulari, e in alcuni casi, anche con i social. Le persone dipendenti dai social, oltre a condurre una vita priva di contatto reale con la società e ad essere soggetti a problemi di peso, sentono il bisogno di condividere col mondo, tramite foto e stati, ogni azione del loro quotidiano senza rendersi conto di quanto sia poco dignitoso tutto ciò. Sui social troviamo anche esempi di cattivo gusto: ragazzine vestite in modo poco consono alla loro età che cercano di assomigliare a tutti i costi alle donne adulte, lanciando così dei messaggi sbagliati alle loro coetanee o alle generazioni seguenti, perché non c’è più pudore. Tutto questo: droga, alcol, doping e molte altre dipendenze, causano ogni anno suicidi, incidenti, furti, reati gravi, stupri e molte altre cose che diventano sempre più difficili da gestire. Personalmente, credo che la colpa di tutto questo sia anche dello Stato. In quanto non mancano politiche giovanili atte ad arginare questi fenomeni. Credo che ogni dipendenza corrisponda alla mancanza interiore di un qualcosa, e sarebbe molto meglio se le persone trovassero la forza di parlarne con qualcuno piuttosto che lasciarsi trainare da questi circoli viziosi.

Di Coppola Gerardo Emmanuele

Le dipendenze giovanili: alcol, droga, gioco, rete, telefonia.

Negli ultimi anni, con l’avvento di Internet e delle nuove tecnologie, si sono diffuse anche nuove dipendenze non legate solo all’ assunzione di droghe, ma a comportamenti. Gli stessi ragazzi riconoscono nelle tecnologie la prima causa alla base di comportamenti d’abuso che invece di moltiplicare le nostre capacità e possibilità, generano distacco dalla realtà e diventano qualcosa di cui non riusciamo più fare a meno e che interferiscono con lo svolgimento della nostra vita

quotidiana, con lo studio, gli amici o lo sport; diventa come la bottiglia per l’alcolizzato. SI può diventare dipendenti persino dal calcio, delle serate in discoteca con gli amici; insomma, pare proprio che ai giorni nostri sia difficile non essere dipendenti da qualcosa. Tutti hanno un vuoto interiore che cerca di essere in qualche modo colmato. Sempre più presto gli adolescenti entrano in contatto con il problema della dipendenza da rete, da gioco, da alcol o da droghe, attraverso il proprio gruppo di amici, sia tramite l’esperienze dei propri idoli visti in tv da seguire come modelli sbagliati di vita. Per prevenire ed affrontare il problema in famiglia occorre soprattutto essere informati e comunicare apertamente con consapevolezza e tempestività i propri disagi. Le dipendenze, sono legate alla ricerca di agenti esterni come fonte di sicurezza, secondo cui il controllo sugli eventi è associato a fattori esterni piuttosto che alla propria volontà. La diffusione delle dipendenze può essere legata alla perdita della capacità di sognare ad occhi aperti, d’inventare, d’immaginare o d’intuire: tutti elementi che ci aiutano a star bene con se stessi. Io credo che per prevenire le dipendenze bisognerebbe dedicare più spazio a tutte quelle attività che ci aiutano ad entrare in contatto

con le emozioni e osservare la realtà come se fosse sempre la prima volta.

Di Senatore Rosaria

I ragazzi di V ITE dell’istituto canonico Pastore all’incontro di formazione su Le

Dipendenze sociali: alcol, azzardo e altre gabbie invisibili presso il Consultorio Granello di Senapa Onlus.