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Città di Pescara Area Urbanistica IL SINDACO Luciano D’Alfonso L’ASSESSORE all’URBANISTICA Tommaso Di Biase Concorso di progettazione aree di risulta ex Stazione Centrale di Pescara Documento preliminare alla progettazione ai sensi dell’art. 15, comma 5, D.P.R. 554/1999

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Città di PescaraArea Urbanistica

IL SINDACOLuciano D’Alfonso

L’ASSESSORE all’URBANISTICATommaso Di Biase

Concorso di progettazione aree di risulta ex Stazione Centrale di Pescara

Documento preliminare alla progettazioneai sensi dell’art. 15, comma 5, D.P.R. 554/1999

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTOArch. Emilia Fino

Approvato con Del. G.C. n. 874 del 16.12.03

Concorso di progettazione aree di risulta ex Stazione Centrale di Pescara - Documento preliminare alla progettazione

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Concorso di progettazione aree di risulta ex Stazione Centrale di Pescara - Documento preliminare alla progettazione

DESCRIZIONE DELL’AREA

L’area di risulta della stazione è uno spazio urbano dimesso recuperato in seguito alla

riorganizzazione del sistema ferroviario pescarese.

L’area è al momento sostanzialmente adibita a parcheggio, in parte regolamentato e

custodito.

L’accesso all’area è possibile sia dalla piazza della vecchia stazione, quindi da Corso

Vittorio, sia da via de Gasperi.

Il doppio ingresso-uscita ne fa la meta ideale per chi voglia parcheggiare provenendo

da sud sud-ovest senza dover attraversare il traffico del centro.

L’attuale uso del suolo comprende:

aree di servizio alla mobilità (piazzale adibito a terminal autolinee e tracciati di

mobilità interni all’area);

commercio (commercio ambulante ed occasionale);

parcheggio per circa 1500 posti auto;

attrezzature urbane (ex stazione ferroviaria, attualmente sede dell’osservatorio di

astrofisica ed ex serbatoio dell’acua);

aree ferroviarie (hall stazione ferroviaria; dopolavoro ferroviario, Ferrhotel);

aree sommerse dal rilevato ferroviario (terrapieni che sorreggono l’impalcato

ferroviario).

L’area di risulta della stazione è un’area centrale strategica che rappresenta

un’occasione unica per la riqualificazione urbana e ambientale della città di Pescara.

Le decisioni assunte progressivamente da vari Consigli Comunali, fino all’attuale, sulle

possibili destinazioni dell’area derivano soprattutto dalla forte richiesta dei cittadini di

riqualificare il centro della città e impongono di prevedere nella progettazione ampi

spazi dedicati al verde attrezzato.

Tale obiettivo è posto a base delle scelte progettuali.

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Concorso di progettazione aree di risulta ex Stazione Centrale di Pescara - Documento preliminare alla progettazione

2. FINALITA’ DELLE OPERE/OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE

L’area di risulta ha rilevanti potenzialità di trasformazione ed è facilmente raggiungibile

da tutti i punti della città, essendo in posizione baricentrica rispetto al perimetro urbano

edificato e contornata da alcune delle principali direttrici di traffico urbano. Inoltre è a

contatto con la principale area commerciale naturale della città, a sua volta connessa

alla costa e con molti servizi pubblici e privati di interesse sovracomunale.

La proposta di riqualificazione dell’area di risulta nasce dalla evidente necessità di

recuperare e restituire alla città uno spazio nel quale sono state dismesse da tempo le

funzioni originarie con una coerente destinazione e caratterizzazione dei luoghi.

L’obiettivo è quello di progettare e realizzare un nuovo luogo rappresentativo della

città, un luogo caratterizzato da un esteso parco urbano, da un edificio culturale

polivalente e da un parcheggio pubblico connesso al terminal dei bus extraurbani.

L’area d’intervento è delimitata a nord-est da Corso Vittorio Emanuele, a nord-ovest da

Via Michelangelo, a sud-ovest dalla stazione centrale e ad est da una cortina edificata

diagonale rispetto alla rete viaria.

La superficie dell’area, oggetto di progettazione ha una estensione di circa 23 Ha (di

cui sono di proprietà comunale circa 11 Ha cosiddette aree di risulta e circa 4 ha

destinati a strade e piazze; sono di proprietà delle FS circa 2 ha occupati dalla stazione

ferroviaria, circa 3 ha coperti dal terrapieno rilevato ferroviario e circa 3 ha destinati a

strade e parcheggi di pertinenza).

L’area, prevalentemente dismessa, è costituita da terreno inedificato, fatta eccezione

per:

- il corpo centrale dell’ex stazione ferroviaria, quest’ultima attualmente

destinata a sede dell’osservatorio di astrofisica;

- l’ex serbatoio dell’acqua;

- l’ex dormitorio e un rudere che attualmente funge da ricovero per una

locomotiva a vapore.

La presenza della stazione ferroviaria e del Terminal autobus aggiunge centralità

all’area, facendone per chi viaggia con i mezzi pubblici il primo punto di contatto con la

città.

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Concorso di progettazione aree di risulta ex Stazione Centrale di Pescara - Documento preliminare alla progettazione

Si tratta di un’area sostanzialmente pianeggiante, di rilevanti dimensioni e di forma

rettangolare, per la quale non esistono quindi in linea di principio particolari restrizioni

fisiche. L’area ha inoltre l’importante caratteristica di essere quasi interamente libera.

Sono poche le tracce che permangono del precedente uso ferroviario. Negli anni

successivi alla dismissione non sono state realizzate nuove opere, bensì portate a

compimento ulteriori demolizioni.

L’area è un’importante nodo di mobilità, non solo per quella privata in ambito urbano,

ma anche in relazione al vettore pubblico in ambito regionale, per la presenza della

ferrovia e del terminal delle autolinee pubbliche urbane, suburbane, interurbane e

interregionali.

Infine il trasferimento oneroso dell’area da parte delle FS al Comune attribuisce

un’ulteriore potenzialità alla stessa, rendendone più immediati i passaggi procedurali

per il suo riutilizzo, in coerenza con le indicazioni sia del Piano Regolatore, sia del

Programma di Governo (deliberazione C.C. n.439 del3.07.2003) che destinano l’area

ad attività di interesse pubblico.

Più dettagliatamente gli obiettivi della trasformazione sono:

- la localizzazione nell’area di funzioni urbane qualificanti (culturali);

- la riconfigurazione di spazi pubblici e verde di qualità;

- il potenziamento dei servizi alla città attraverso la realizzazione di auto-park e

terminal bus;

La domanda di trasformazione dell’area può essere così ricondotta ai seguenti temi:

1 qualità urbana e verde pubblico – la prima e più diffusa domanda è quella

di qualificazione e recupero fisico ed ambientale attraverso aree di verde

pubblico attrezzato;

2 strutture culturali – c’è la necessità di realizzare una struttura polivalente

di elevata qualità architettonica capace di organizzare e attrarre attività

culturali e relazionali di alto valore sociale in grado di rivitalizzare l’intera

area urbana di riferimento;

3 parcheggi – l’area è al momento un necessario punto di parcheggio

pubblico per l’accesso pedonale alle aree centrali e alla stazione;

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4. nodo della mobilità – c’ è un condiviso interesse nel

razionalizzare il valore di nodo della mobilità dell’area (ferrovia, autolinee,

taxi, mezzi privati ecc.);

Il set di funzioni proposto per l’area della Stazione Centrale si configura in diversi nuclei

di progetto:

2.1. il parco; 2.2. la struttura culturale polivalente (biblioteca/mediateca metropolitana);2.3. i parcheggi;2.4. il terminal bus e il nodo della mobilità;

2.1. il parco L’obiettivo è quello della riqualificazione ambientale e paesaggistica dell’area.

Il Parco pubblico deve occupare un’elevata superficie (minimo 80%) e coprire con un

manto verde gran parte dell’area. Il Parco dovrà rappresentare un’occasione per vivere

all’aperto alcune attività legate al tempo libero ed al consumo culturale della città,

anche ad esempio grazie all’offerta di spettacoli all’aperto durante il giorno e la sera (il

parco come grande fatto sociale). Al suo interno possono essere presenti piccole

volumetrie, realizzate con tecnologie leggere (tipiche delle architetture mobili) con

materiali ecocompatibili e destinate ad ospitare attività di tipo ricreativo. Il parco dovrà

configurarsi come luogo dei punti di vista del paesaggio urbano e delle architetture

esistenti e di progetto, integrando, in un’immagine unitaria, i diversi elementi urbani che

convergono nell’area.

2.2. la struttura culturale polivalenteLa principale funzione d’eccellenza prevista è identificabile in una struttura

culturale polivalente.

Una funzione di grande rilievo e respiro per la città e di significativa nuova

edificazione fuori terra sarà costituita da una struttura culturale di elevata qualità

architettonica quale catalizzatore di attività culturali e relazionali in grado di

rivitalizzare l’intera area urbana di riferimento. Tale struttura è stata individuata

nella biblioteca-mediateca metropoitana, pensata non solo come luogo della

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lettura ma soprattutto come centro di interrelazione culturale e sociale definito da

ampi spazi per una vasta gamma di attività culturali e ricreative che ne consenta la

fruizione anche nelle ore serali. Una struttura con caratteristiche polifunzionali di

interporto della cultura (mediateca, internet, spazi per eventi, piccolo auditorium,

caffetteria).

2.3. i parcheggiUno o più parcheggi interrati, in grado di ospitare da circa 2.000 a 3.000 auto, a più

livelli e in parte fuori terra, va studiato con la dovuta attenzione nel suo impatto

ambientale, tenendo nel dovuto conto la rilevata superficialità delle falde acquifere che

si trovano a quote relativamente basse (mt. 2.50/3.00 circa).

L’opera è destinata a sostituire il parcheggio esistente a raso, rivalutandone le

caratteristiche dimensionali, progettuali e gestionali.

Una quota di parcheggi d’interscambio per la stazione ferroviaria, nell’ottica

dell’intermodalità e dell’integrazione tariffaria, può essere ricavata all’interno degli spazi

già esistenti nel rilevato ferroviario.

2.4. il terminal bus e il nodo della mobilitàIl nodo intermodale della stazione centrale è inteso come un punto cardine di una più

ampia strategia di razionalizzazione e potenziamento dei trasporti pubblici, in un’ottica

metropolitana e regionale.

Il fine generale da raggiungere è quello della valorizzazione del sistema innovativo di

trasporto quale sistema “portante” della mobilità pescarese, attraverso il migliore

inserimento del tracciato nell’ambito dell’intervento.

L’eventuale presenza del sistema di trasporto rapido in area di risulta, inoltre,

renderebbe facilmente accessibile alla cittadinanza i servizi previsti all’interno

dell’operazione di riqualificazione urbana.

L’autostazione (terminal bus) va configurata in modo funzionale e relazionata al parco

ed al sistema di parcheggi previsti dall’intervento.

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Per una migliore gestione del traffico proveniente da nord ed un alleggerimento dei

flussi in area di risulta, va esaminata anche l’ipotesi di parziale decentramento delle

autolinee urbane presso una struttura minore, posta a sud nei pressi del polo

universitario-giudiziario. Tale soluzione potrà consentire un alleggerimento della

funzione di terminal in area di risulta, e l’allocazione di alcuni capolinea presso aree di

sviluppo destinate a ricoprire una funzione nevralgica per la mobilità urbana, in un

futuro ormai prossimo.

3. CONFORMITÀ URBANISTICA E REGOLE TECNICHE DA RISPETTARE.

Il progetto preliminare, da sviluppare secondo le indicazioni del presente documento

attraverso il concorso di architettura, dovrà tenere in conto delle indicazioni previste per

l’area dal P. R. G. vigente e delle indicazioni contenute nel Programma di Governo

approvato con Delibera Consiliare del 3.07.2003 n.439 qui di seguito riportate:

P.R.G. Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica – sottozona B7 (art. 37

delle N.T.A.):

P.P.1 sub ambito a (aree di risulta):

Min. 80% verde pubblico/bus terminal/autoparcheggio (anche

interrato)

Max.10% spazi e attrezzature per attività culturali e tempo libero

Viabilità e piazze

P.P.1 sub ambito b (aree sommerse rilevato ferroviario): recupero spazi

sommersi del terrapieno e mantenimento dei locali ad uso ferroviario

Max.50% spazi per attività culturali ed espositive

Programma di Governo“Le Aree di Risulta della ferrovia, acquisite dopo lunghi anni ed ancora

sprovviste di un progetto complessivo, realizzabile per lotti funzionali,

ma con un rigoroso impianto generale, redatto a seguito di una

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Concorso di progettazione aree di risulta ex Stazione Centrale di Pescara - Documento preliminare alla progettazione

procedura concorsuale internazionale, capace di risolvere

organicamente i problemi di caratterizzazione architettonica e culturale

dell’area centrale della città, di collegamento organico dei diversi modi

del trasporto di passeggeri; di piena valorizzazione della più grande

risorsa ambientale di cui la città dispone nella sua zona centrale. Per noi

tali aree dovranno essere destinate a verde attrezzato (cioè dotato di

strutture per il godimento del parco e la socializzazione) per la massima

quota possibile, non inferiore all’80% della superficie totale, riservando a

strutture culturali, ai parcheggi interrati e ad eventuali funzioni di servizio

la quota restante.”

Infine, nella scheda allegata, si riportano tutte le informazioni essenziali e i dati delle

superfici esistenti e di progetto.

4. PRESENZA DI VINCOLI

Il corpo centrale del fabbricato viaggiatori della ex stazione centrale, nonché dell’ex

serbatoio, oggi memoria della dismessa attività ferroviaria, ed infine le aree su cui

ricadono i predetti manufatti (per 13.000 mq. circa) sono oggetto di vincolo e

prescrizione da parte del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali (DM 17/11/90 e DM

18/02/91, emanati ai sensi della L. 1089/39, oggi D. L.vo 490/99).

In particolare il decreto di cui sopra prevede, per gli edifici compresi nel vincolo, la

destinazione d’uso di carattere pubblico sociale e culturale, nonché usi attinenti con la

predetta utilizzazione per la restante parte dell’area di risulta.

5. REQUISITI TECNICI DA RISPETTARE

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Fermo restando il rispetto della normativa tecnica e di quella amministrativa per la

realizzazione delle opere pubbliche o d’interesse pubblico, che qui s’intende richiamata

integralmente, tenuto conto della complessità dell’opera e del riflesso della stessa sulla

qualità della vita dei cittadini, in relazione all’entità e qualità dei servizi erogati in fase

d’esercizio e delle modalità realizzative che coinvolgono risorse ed organizzazioni

pubbliche e/o private (progetto di finanza, STU), e quindi la necessità di coniugare

cultura imprenditoriale e soddisfacimento di interessi pubblici, nella fase successiva di

esame delle proposte progettuali occorrerà introdurre:

- adeguati metodi di analisi e di selezione delle stesse (analisi multicriterio e

multiobiettivo):

- criteri di validazione dei progetti, secondo concetti di qualità e di livello percezione

del servizio da parte del cittadino.

Tutto quanto sopra dovrà garantire l’Amministrazione circa il raggiungimento delle

condizioni di maggior vantaggio tra quelle economiche e della qualità e quantità dei

servizi erogati.

6. IMPATTO DELLE OPERE SULLE COMPONENTI AMBIENTALI

Il complesso delle opere previste in area di risulta per la loro ampiezza e centralità

rispetto l’abitato di Pescara necessita, nelle successive fasi di progettazione, di

un’accurata valutazione dei possibili impatti riguardanti sia la fase di costruzione che

quella di gestione (a regime).

Dovranno essere valutate, preventivamente, le possibili influenze dell’opera sul

terreno, in considerazione anche del grado di sismicità di Pescara, sulle acque

superficiali e di falda, nonché sull’atmosfera, relativamente alle immissioni acustiche ed

alle polluzioni.

In particolare per la fase realizzativa:

- tenuto conto della centralità dell’opera, occorrerà verificare gli effetti del trasporto

dei materiali da smaltire e di quelli da costruzione da recapitare, al fine di

minimizzare gli effetti attraverso l’ottimizzazione dei percorsi da impiegare. Per i

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terreni di scavo da smaltire occorre studiare accuratamente la caratterizzazione

degli stessi, al fine di determinare il possibile riutilizzo, ovvero lo smaltimento. In

quest’ultimo caso vanno studiati i percorsi verso i detrattori ambientali individuati e

le eventuali soluzioni alternative di trasporto al tutto – gomma;

- occorre prevedere opere provvisionali in grado di limitare le emissioni in atmosfera

sia di tipo acustico (pannelli) che chimico – fisico (erogatori a pioggia), nonché di

contenere le vibrazioni sul terreno evitando così possibili danni all’abitato finitimo;

- necessita, inoltre, prevedere un accurato studio idraulico al fine di limitare le

possibili modifiche ingenerate dalle opere in costruzione sul deflusso in falda, in

particolare quelle in grado di influenzare negativamente le fondazioni dei fabbricati

vicini esistenti.

Per la fase di gestione (in esercizio) andranno preventivamente valutate ed ottimizzate

già dalla fase progettuale:

- i regimi (definitivi) idraulici in falda, al fine di garantire il più possibile l’aderenza alla

situazione ante operam. I livelli e la qualità delle acque di falda andranno monitorati

nel tempo prevedendo opportuni piezometri e periodiche analisi da effettuarsi a

cadenza ed in occasione d’eventi traumatici;

- lo smaltimento delle acque superficiali, che tenuto conto delle consistenti superfici

impermeabilizzate dalla realizzazione, dovrà prevedere vasche di prima pioggia, la

fitodepurazione, nonchè idonee condotte dedicate;

- l’emissione in atmosfera di polluzioni dovute al traffico indotto dai parcheggi,

nonché quelle acustiche, pur potendo prevedere per queste ultime una riduzione

rispetto la situazione attuale, anche in relazione alla prevista copertura delle aree di

parcheggio e della viabilità d’accesso.

7. LIVELLI DI PROGETTAZIONE ED ELABORATI GRAFICI DA REDIGERE

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I livelli di progettazione che dovranno essere sviluppati sono quelli previsti dall’art. 18,

comma 1, del D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554.

8. METODOLOGIA DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI PROGETTAZIONE

Il concorso, ai sensi dell’art.59 del D.P.R. 554/1999, in unico grado con indicazione

della fattibilità tecnica-economica, appare il sistema più funzionale alle esigenze

dell’Amministrazione e lascia ampi margini per utilizzare procedure di realizzazione

dell’opera alternative e/o innovative.

Ai concorrenti sarà richiesto un livello di approfondimento tecnico pari a quello di un

progetto preliminare con studio economico finanziario per la sua costruzione e

gestione. Al vincitore è corrisposto un premio (l’amministrazione acquisisce la proprietà

del progetto) e, se in possesso dei requisiti richiesti dal bando, gli saranno affidati a

trattativa privata i successivi livelli di progettazione.

9. STIMA DEI COSTI Allo stato attuale della progettazione è possibile evidenziare le seguenti previsioni di

spesa in Milioni di €:

Parcheggi (2.000 posti, come da piano triennale) 25.0

Terminal bus 4, 0

Spazi culturali 20,0

Verde e arredo urbano 3.0

Costo totale delle opere € 52.0

10. CONCLUSIONI

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Il progetto dovrà definire un’idea architettonica fondata sulla centralità dell’area, sulla

sua capacità rappresentativa ed evocativa e sulla prevalenza del “vuoto” sul “pieno”

allo scopo di mantenere il carattere contemporaneo dell’area.

L’area rimane quindi uno spazio prevalentemente libero, da attraversare per

raggiungere la stazione ferroviaria o l’autostazione, i servizi, o in cui sostare e godere

del tempo libero, produrre e consumare cultura, ecc.

Un obiettivo non secondario va rintracciato nella capacità della vegetazione di

abbattere le polveri, di produrre ossigeno e benessere ambientale.

Di seguito si riportano i principali requisiti che il progetto dovrà rispettare:

impatto architettonico degli interventi : relazione positiva tra la nuova immagine

urbana, il profilo delle trasformazioni fisiche prodotte e il contesto da diversi punti di

vista interni ed esterni all’area;

promozione di un modello urbano sostenibile : soddisfazione e promozione dei

caratteri sociali, economici e d’uso dello spazio (verde urbano, ecc.);

adeguatezza qualitativa degli spazi per le funzioni previste : idoneità delle

caratteristiche formali e localizzative degli spazi nel rispondere alle necessità delle

funzioni che vi si insedieranno;

adeguatezza dimensionale degli spazi per le funzioni previste : idoneità delle

dimensioni attribuite ad ogni spazio per ciascuna funzione prevista;

flessibilità degli spazi di progetto rispetto a future trasformazioni : rispondenza e

capacità di adattamento e trasformazione degli spazi interni ed esterni a futuri

cambiamenti d’uso.

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