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Arenada Cooperativa sociale onlus Carta dei servizi 2014

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ArenadaCooperativa sociale onlus

Carta dei servizi 2014

3Capitolo 1 Chi siamo

5 la nostra storia

13Capitolo 2 Servizi educativi

15 Introduzione AccoglienzaRispettoRispetto per i bambini e le bambineRispetto per l’ambiente e la naturaRispetto per il cibo

17Rispetto per le regoleRispetto per i tempi di ciascunoLa curaLa scelta di giochi e proposteLa scelta delle attività creative

19L’educatore/L’educatrice

20L’ambientamento

21La relazione con le famiglie

22L’alimentazione

23Gli ambienti

24Il personale

25I servizi 0-3 anniGli obiettivi

26Le proposte

27La quotidianità

25I servizi 3-6 anniGli obiettivi

26I laboratori

21Capitolo 3Formazione e supervisione

Indice

21Capitolo 4Supporto alla famiglia

21Capitolo 5Acquaticità + 3 anni e pricomotricità

1_Arenada: chi siamo

La nostra storia

ARENADA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS si occupa della gestione di servizi educativi e socio-sanitari dal 2009, anno in cui viene costituita concretizzando il desiderio di alcuni membri dell’associazione “Il Melograno – Centro informazione Maternità e Nascita” sede di Gallarate, associazione che da trent’anni opera sul territorio e promuove una nuova cultura della maternità, della nascita e della prima infanzia.

La cooperativa si ispira ai principi che sono alla base del movimento cooperativo mondiale ed in rapporto ad esso agisce. Questi principi sono: la mutualità, la solidarietà, la democraticità, l’impegno, l’equilibrio delle responsabilità rispetto ai ruoli,lo spirito comunitario,il legame con il territorio,un equilibrato rapporto con lo Stato e le istituzioni pubbliche e private.

ArenadaCooperativa sociale onlus

Nello specifico educativo, i nostri servizi offrono alle famiglie un ambiente sereno ed accogliente, intenzionalmente preparato per rispondere ai bisogni dei bambini e delle bambine.Promuoviamo ed agiamo i principi di accoglienza, rispetto e cura che costituiscono i pilastri del nostro metodo educativo.Coltiviamo la libera espressione in ogni sua forma: creativa, emozionale, relazionale, cognitiva ed intellettuale.

1_Arenada: Servizi educativiPremessaIl nostro pensiero educativo nasce dai principi che hanno caratterizzato, sin dalla sua nascita, le modalità di relazione e di lavoro dell’associazione “Il Melograno” di Gallarate; quindi nasce dal lavoro di accoglienza, di rispetto e di cura legati alla gravidanza, al parto e al puerperio. E’ frutto di anni di osservazione, di rielaborazione, di formazione della nostra equipe educativa, sotto un’attenta supervisione pedagogica.

IntroduzioneIl nostro metodo educativo promuove la libera scelta e la consapevolezza di sé, offrendo ai bambini e alle bambi-ne la possibilità di imparare a cono-scersi e riconoscersi come persone uniche e speciali, dotate di infinite potenzialità.

Favorisce la libera espressione in ogni sua forma: creativa, emozionale, relazionale, cognitiva ed intellettuale, secondo l’antica arte della maieutica.

Offre ambienti, spazi, giochi, propo-ste di attività, laboratori, pensati e preparati perché ciascun bambino e ciascuna bambina possa provare e mettersi alla prova, sperimentare e sperimentarsi, conoscere ed impara-re a conoscersi, nell’assoluto rispetto degli stili e dei tempi di ciascuno.

Accoglienza

In primo luogo per noi accoglienza si-gnifica “far posto”, così come durante la gravidanza la pancia della madre fa posto alla nuova vita; non solo: lei fa posto (per il suo bambino/a) nel suo cuore, nella sua mente, nella sua casa. Allo stesso modo nei nostri servizi educativi faccia-mo posto alle famiglie e ai loro bambini e bambine. Facciamo un posto mentale, ci pre-occupiamo: dal momento dell’iscri-zione valutiamo in equipe quando è più opportuno inserire il bambino/a in comuni-tà e attraverso il colloquio raccogliamo le informazioni che ci consentono di organiz-zare al meglio l’ambientamento. Facciamo un posto nel nostro cuore: sospendiamo il giudizio, accogliamo il bambino/a e la sua famiglia così come sono, nel rispetto assoluto di quella che è la loro storia. Facciamo un posto nella nostra casa: organizziamo gli ambienti e le proposte adeguandoli, per quanto ci è possibile, alle caratteristiche e ai bisogni di quel bambino/a.Con la stessa modalità tutte le mattine vi accogliamo nei nostri nidi e allo spazio gioco: vi chiediamo come state, come vo-stro figlio/a ha passato la serata, la notte e dalle informazioni raccolte valutiamo l’organizzazione di giochi e attività.

Rispetto

Per noi il rispetto è un principio assoluto che applichiamo in senso lato: rispetto per le persone, per l’ambiente e la natura, per il cibo, per oggetti e materiali, per la comunità e le sue regole, per i tempi di ciascuno e per i tempi della comunità. In particolare poi rispetto per i bambini e le bambine, persone in crescita e in divenire che, nell’arco di poco tempo, acquisiscono competenze ed imparano a fare innume-revoli cose.

Rispetto per i bambini/e

La prima forma di rispetto è trattare i bambini e le bambine, indipendentemente dalla loro età e dalle loro competenze, come persone in grado di fare, di intende-re e di volere. Per poter consentire loro di fare offriamo stanze, ambienti, angoli di gioco e di pro-poste, strumenti e materiali adeguati alle loro dimensioni e alle loro competenze.Per consentirgli di capire usiamo un tono di voce pacato, un linguaggio semplice e corretto. Non usiamo nomignoli o dimi-nutivi; li chiamiamo sempre per nome sia per elogiarli che per “riprenderli” perché il nome è importante: ci distingue, ci è stato dato dai genitori e non si deve correre il rischio di usarlo solo con connotazioni negative.Per consentire loro di comprendere spie-ghiamo, motiviamo, facciamo da mediatori e non usiamo né castighi e punizioni, né premi e ricompense.Per rispettare il loro volere favoriamo e promuoviamo la libera scelta: ambienti e proposte sono pensati ed accuratamen-te preparati in modo che possano fare da soli; i giochi sono ben visibili e alla loro altezza, accuratamente contenuti in vassoi o cesti per consentirne una facile

Il medoto educativo

prensione; non è mai l’adulto che propone la scelta del gioco ma il bambino/a che decide che gioco usare. La libera scelta caratterizza anche le attività proposte dagli educatori: nessuno è obbligato a fare, ma semplicemente viene invitato a partecipare; è il bambino/a che decide di fare.Rispetto per i bambini e le bambine è anche avere l’attenzione di rispondere ai loro bisogni e di tener ben presente i loro diritti: ambienti, angoli di gioco, attività, il giardino, strumenti, materiali, riti, rego-le, routines, alimentazione e modalità degli educatori sono pensati, preparati e condivisi dalla nostra equipe proprio per rispettare i loro diritti e soddisfare i loro bisogni.Rispetto per i bambini e le bambine è considerarli persone competenti,in grado di agire, di sbagliare e di imparare dai propri errori: noi offriamo loro strumenti reali e frangibili (ovviamente di dimensio-ni adeguate alle loro mani) e quando si rompono loro comprendono che devono fare più attenzione; noi diamo delle regole e quando non le rispettano comprendono che ogni azione ha una conseguenza logica; noi offriamo loro la possibilità di fare attività di vita pratica, fianco a fianco con l’adulto e loro comprendono che sono in grado di svolgere un lavoro, si sentono gratificati e si scoprono competenti.Quando ci si sente rispettati per quello che siamo si diventa rispettosi.

Rispetto per l’ambiente e la naturaQuesta forma di rispetto si riscontra in primo luogo nella scelta di materiali naturali; dagli arredi ai giochi di legno, dai materiali poveri per le attività alla scelta di fare il didò, dalla biancheria di cotone per il bagno, la cucina e la tavola (e non usa e getta) alla scelta di usare per l’igiene e la pulizia prodotti e detersivi naturali ed ecologici.Rispetto per l’ambiente è anche la scelta di costruire con le nostre mani gran parte dei giocattoli e delle proposte presenti nei nostri servizi con materiali di recupero.Il rispetto per la natura passa attraverso la possibilità di sperimentare in prima persona la vita all’aria aperta; prendersi cura del giardino, annaffiare le piante, raccogliere le foglie, non strappare i fiori; prendersi cura dell’orto, zappare, semi-nare, veder crescere e raccogliere gli or-taggi; stupirsi ed incuriosirsi per gli insetti, toccarli ed imparare a non far loro del male; rendersi conto del ciclo di vita delle piante, dei cambiamenti di profumi e colori ed apprendere il ciclo delle stagioni.

Rispetto per il cibo

Dalla consapevolezza dell’importanza di un’alimentazione sana, bilanciata e corret-ta dal punto di vista nutrizionale, nei nostri servizi la mensa è biologica e naturale.Ma il rispetto per il cibo passa anche dai messaggi che arrivano ai bambini /e attraverso la presentazione delle pietanze, la cura della tavola e l’atteggiamento degli adulti: il cibo accuratamente contenuto in ciotole o piatti da portata; la possibilità di toccarlo, di assaggiarlo e di esprimere il proprio gusto; la tavola ben apparecchiata (con il loro aiuto); la possibilità di servirsi da soli; gli adulti che invitano all’assaggio, che assaporano lo stesso cibo, che non consentono di sprecarlo e che aiutano a controllarne le quantità in modo che nulla venga buttato. Il rispetto per il cibo passa anche attraverso il piacere della condivi-sione e la convivialità.

SERVIZI EDUCATIVI 65 SERVIZI EDUCATIVI

Rispetto delle regole

Le regole sono indispensabili, non solo per il buon funzionamento della comunità, ma anche e soprattutto perché sono un bisogno dei bambini/e.Come ogni altra forma di rispetto, il rispet-to delle regole prima di essere preteso deve essere vissuto. Deve quindi passare dall’esempio e dalla coerenza degli adulti, che non si stancano mai di ricordare le re-gole; che non le cambiano e che se fanno un’eccezione lo verbalizzano; che con-sentono la trasgressione (se rappresenta un bisogno), ma stanno ben attenti che il bambino/a non se ne accorga e quando questo avviene lo/la fermano. Adulti che nel dare la regola dicono la stessa cosa, sottolineano di essere d’accordo e non si sconfermano tra loro.Per poter essere comprese e quindi rispettate le regole devono essere poche (tante quante il bambino/a è in grado di com-prendere), chiare e semplici.

Rispetto per i tempi di ciascuno Come può una comunità con orari, ritmi e riti ben precisi rispettare i tempi individuali di ciascuna delle persone che la frequen-tano, sapendo che i tempi dei bambini/e sono ben diversi da quelli degli adulti?Ogni bambino/a ha il bisogno e il diritto di veder garantito il suo tempo: per entrare, per giocare, per riposare, per mangiare, per parlare, per camminare, ecc … Parte del nostro lavoro è valutare una scala di tempo, per tutto ciò che riguarda la giornata trascorsa in comunità, suffi-cientemente ampia in modo da garantire a ciascuno un tempo rispettoso del proprio bisogno.Rispetto dei tempi è anche far compren-dere ai bambini/e i tempi d’attesa che in una comunità, dove per la maggior parte del tempo si condivide, è “pane quoti-diano”. Il tempo d’attesa non appartiene ai piccoli, che vivono il “qui e ora” e che quindi vogliono tutto subito. E’ un tempo che si acquisisce se viene data la possibilità di gestire una frustrazio-ne, di valutare un’alternativa e di fare una scelta.Rispetto dei tempi dei bambini/e è anche favorire e consentire la ripetizione; il biso-gno di ripetere, per capire e per sentirsi competenti, viene in modo particolare fa-vorito da giochi quali i dentro/fuori , gli infili ed i travasi e viene garantito dall’adulto.Il rispetto dei tempi individuali di ciascuno è sempre tutelato.

La cura

L’aver cura per noi significa favorire e promuovere il benessere, offrendo alle persone la possibilità di scoprire le proprie potenzialità, le proprie risorse ed i propri limiti.L’aver cura, nei nostri servizi, è anche offrire una dimensione di bellezza, intesa non come lusso e superfluo, ma come piacevolezza dell’essenziale e della semplicità. Bellezza per noi è ciò che ci fa stare e sentire in una dimensione di benessere, che soddisfa i bisogni e, a volte i desideri.La cura passa in primo luogo dalle azioni e dalle modalità degli adulti: la rispetto-sa delicatezza del tatto, il controllo delle parole e la mimica facciale degli educa-tori in quelli che sono i momenti di cura per antonomasia; il cambio, il pranzo, la nanna. L’esempio degli adulti nel riordino, nel rimettere perfettamente a posto ogni singola proposta, nel riparare o sostituire ciò che si rompe. La scelta di coinvolge-re voi genitori in due piccoli e semplici gesti (la goccia nel diffusore e bagnare la pianta) che danno ai vostri bambini/e un grande messaggio di cura.Aver cura per noi è anche la scelta di fare, con i bambini/e, dei percorsi rispetto alle attività e di rilegarli in libri; una cura che dà valore a loro e al loro piacere di fare.

La scelta di giochi e proposte

Anche la scelta di giochi e proposte fa fede a tutti i principi sopra elencati ed è frutto di un lavoro di formazione, osserva-zione e condivisione dell’equipe educati-va.Ispirati, alla nascita dei nostri servizi, dalla concretezza della pedagogia montesso-riana, abbiamo scelto o costruito giochi e proposte di attività non strutturate, che offrono ai bambini/e la possibilità spe-rimentare. Disponiamo ogni proposta consentendo loro di fare da soli; inoltre la “studiata” disposizione degli oggetti e del materiale dice ai bambini/e come quella proposta va usata.E’ nostra attenzione disporre negli am-bienti delle varianti (sia in orizzontale, verticale e diagonale) di tutte le proposte in modo che ciascuno trovi quella adegua-ta alle proprie competenze; non solo, così facendo tutti hanno la possibilità di avere anche proposte di difficoltà maggiore (e quindi mettersi alla prova), o più semplici (e quindi “regredire”).

La scelta delle attività creative Nei nostri servizi educativi abbiamo deci-so di favorire, promuovere e coltivare la creatività, dote che riteniamo importante e che favorisce la possibilità di “guardare oltre”.L’offerta di molteplici attività ( manipolazio-ne, colore, disegno, incollo, ecc), l’utilizzo dei materiali più disparati, l’apprendere varie tecniche e l’uso di diversi strumenti garantiscono ai bambini/e di poter speri-mentare una vasta gamma di proposte di laboratorio, all’interno delle quali ciascuno è libero di esprimersi nel rispetto della propria unicità.

SERVIZI EDUCATIVI 65 SERVIZI EDUCATIVI

Il /la nostro/a educatore/educatrice deve sapere, saper fare, saper essere, saper dire e saper stare.Sapere: deve avere le conoscenze ne-cessarie; conoscenze date da un’adegua-ta formazione scolastica che verrà arric-chita da una costante formazione interna, alla quale ha l’obbligo di partecipare.Saper fare: deve avere le competenze adeguate; competenze professionali, per-sonali e attitudini che vengono valorizzate ed incrementate durante il tirocinio nei no-stri servizi e con la continua formazione.Saper essere: deve avere la consapevo-lezza di ciò che conosce e di cosa sa fare, per poter esplicitare conoscenze e com-petenze all’interno del progetto educativo, in costante condivisione con i colleghi.Saper dire: deve avere la capacità di parlare in modo adeguato a seconda degli interlocutori che si trova di fronte, usando una modalità di comunicazione chiara e

corretta, prestando particolare attenzione ai vocaboli e ai verbi usati, a seconda delle varie circostanze e del messaggio che vuole trasmettere. Saper stare: la capacità di stare con un gruppo di bambini/e; cioè di saper stare nei giochi, nelle relazioni, ma anche “sta-re” inteso come non intervenire.Saper stare in un gruppo di adulti: la capacità di lavorare in equipe e di collabo-rare con le famiglie (senza “colludere”). Inoltre l’educatore è una guida discreta, un modello, un esempio costante, un attento osservatore. E’ rispettoso: non critica, non giudica, non sminuisce ma valorizza, non si sostituisce ma sostiene.E’ in grado di avere nella mente e nel cuore ogni singolo bambino/a; è in grado di sostenere e valorizzare il ruolo di ogni singolo genitore, ben cosciente che solo se condiviso e coerente un percorso educativo è veramente efficace.

L’educatore/l’educatrice

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La prima esperienza di distacco dei bambini e delle bambine dalla famiglia è in evento che innesca nuove dinamiche di cui entrano a far parte figure completa-mente estranee sia ai loro vissuti che alle loro relazioni affettive.In questa fase assume particolare rile-vanza il ruolo dell’educatore/educatrice di riferimento che, attraverso una prima co-noscenza con la famiglia, l’osservazione della relazione genitore – bambino/a ed il quotidiano scambio di vissuti e informa-zioni, instaura con la stessa un rapporto di fiducia.

Tutto questo consente a ciascun bambino e a ciascuna bambina di entrare a far par-te di un ambiente nuovo, ricco di intera-zioni sociali e di interiorizzare il distacco, accettando la separazione dal genitore.

Durante l’ambientamento l’educatore/educatrice pone particolare attenzione nel predisporre i giochi e le proposte prefe-riti dal /dalla bambino/a negli spazi, nel proporre attività che stuzzichino la sua curiosità, nel ricercare forme di consola-zione che aiutino ciascuno a superare la separazione e ad accettare la novità di un ambiente non ancora famigliare.Parallelamente accoglie e sostiene la fatica del genitore che lascia in comunità il/la proprio/a piccolo/a e pone le basi per un percorso di collaborazione e di stima reciproca.

L’ambientamento

La famiglia è considerata parte integrante del nostro progetto educativo. Il costante lavoro di confronto, di collaborazione e di scambio con i genitori rappresenta per noi un percorso fondamentale che ha come meta una relazione di reciproca fiducia. Inoltre la possibilità , in alcuni momenti, di coinvolgere nelle attività anche nonni e nonne favorisce il percorso di coerenza educativa.Numerosi sono gli spazi di incontro che offriamo alle famiglie dal primo contatto:

• Presentazione del servizio.

• Scuola aperta con possibilità di “toccare con mano”. • Colloquio con la coordinatrice e possibili-tà di visitare gli spazi.

• Colloquio di pre-ambientamento.

• Possibilità di colloqui individuali .

• Riunioni di gruppo.

• Possibilità di colloqui con la pedagogista.

• Coinvolgimento nella progettazione di momenti speciali per i bambini e le bambine.

• Spazi di incontro e di convivialità.

• Serate a tema.

• Incontri di formazione.

La relazione con le famiglie

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Nella consapevolezza dell’importanza di un’alimentazione sana, bilanciata e natu-rale nei nostri servizi educativi la mensa è biologica e i nostri menù non comprendo-no la carne.

Utilizziamo una vasta gamma di verdure, legumi, cereali, farine. Limitiamo l’uso di latticini, usando solo parmigiano reggiano, ricotta e yogurt.Per condire usiamo esclusivamente olio evo a crudo e sale integrale.Per dolcificare usiamo zucchero di canna grezzo, mieli e malti.Prediligiamo la cottura a vapore o al forno.Utilizziamo tofu (formaggio di soia) e seitan (preparato di frumento utilizzato al posto della carne).

Rispettiamo e valorizziamo la stagionalità degli alimenti, curiamo in modo particolare la preparazione e la presentazione delle pietanze.

Promuoviamo il momento del pranzo in comunità come momento di salute, di benessere, di cura e di convivialità.

L’alimentazione

Le stanze

Offriamo ai bambini e alle bambine am-bienti luminosi, arredati esclusivamente con mobili di legno naturale e caratterizza-ti dalla cura dei particolari. Le stanze dei nostri ambienti educativi sono pensate, preparate ed organizzate con professiona-lità per rispondere ai loro bisogni. Ogni stanza è predisposta in modo da garantire a ciascuno di potersi muovere liberamente, di utilizzare le varie proposte in autonomia, di trovare giochi ed attività adeguati alle competenze, nel rispetto dei propri tempi e delle proprie capacità.I nostri ambienti comprendono:• Un’ampia zona accoglienza• Una zona per i riti di preparazione ac-compagnati dal canto• Una stanza esclusivamente per il gioco simbolico• Una stanza per il pranzo e le attività• Una stanza per la psicomotricità• Una stanza per “i piccoli”• Una stanza per la nanna• Un bagno• Una stanza riservata ai colloqui con i genitori

Il giardino

Le nostre strutture sono circondate da un bellissimo parco , piantumato ed attrezza-to, per rispondere al bisogno dei bambini e delle bambine di stare all’aria aperta e per garantire loro il diritto di “sporcarsi” giocando con terra, sabbia, acqua, sassi e legni.

E’ suddiviso in varie zone:• Una zona per il movimento• Una zona per lo scavo della terra• Un orto, che a seconda delle stagioni verrà coltivato con i bambini e le bambine• Una sabbionaia• Una zona per il gioco simbolico• Una zona per momenti speciali di gioco o di lettura• Una zona con altaleneOffre inoltre l’opportunità di vivere a stret-to contatto con la natura, riconoscere i profumi,i suoni e di sperimentare in prima persona il ciclo delle stagioni.Favorisce l’esplorazione ed il movimento con percorsi di equilibrio, cespugli per na-scondersi, posti per arrampicarsi e mezzi di trasporto.

Gli ambienti

SERVIZI EDUCATIVI 65 SERVIZI EDUCATIVI

I servizi educativi dispongono del seguen-te personale:

Sei educatori/educatrici per i nidi.

Due educatrici per la scuola dell’infanzia. Una cuoca.

Due asa.

Uno psicomotricista.

Una coordinatrice.

Una pedagogista.

Una logopedista.

Due psicologhe.

Il personale

Gli obiettivi

L’Ingresso dei bambini e delle bambine in comunità è un momento particolarmen-te delicato nella vita di un/a piccolo/a in quanto rappresenta la prima esperienza di separazione dalla famiglia e l’inizio del processo di socializzazione. La relazione interpersonale costituisce una fase fonda-mentale della crescita, un’opportunità di apprendimento se avviene in un contesto di ascolto, attenzione e fiducia.Nei nostri servizi educativi il/la bambino/a si trova in un contesto diverso da quello della famiglia, ma ad esso complemen-tare, contesto di cui andrà a conoscere gradualmente caratteristiche e regole, e che contribuirà a modificare con le sue richieste , sia verbali che non.

1 L’uguaglianzaPromuoviamo l’uguaglianza delle oppor-tunità educative nel rispetto delle diversità di genere, di cultura famigliare, di percor-so educativo, di religione, di capacità e competenze.Nella prospettiva della prevenzione del disagio e della discriminazione è anche favorita l’accoglienza e l’integrazione dei bambini e delle bambine che presentano difficoltà e/o disabilità.

2 L’autonomiaConsideriamo l’autonomia come valore da sostenere e meta da raggiungere attra-verso la creazione di un ambiente fisico e relazionale che consenta ai bambini e alle bambine di fare secondo le proprie capacità ed i propri tempi.Il nostro lavoro tende a favorire l’autono-mia personale, relazionale e di gioco.Un /a bambino/a che si percepisce come capace acquisisce fiducia in sé e nelle proprie capacità, aumenta e consolida la propria autostima.

I servizi 6 mesi - 3 anni

SERVIZI EDUCATIVI 65 SERVIZI EDUCATIVI

3 La socializzazioneI bambini e le bambine apprendono e crescono nella relazione con gli altri. E’ compito degli educatori offrire loro la massima libertà di espressione spontanea che porta alla ricerca di sé e all’incontro con i pari.

4 La creativitàE’ una risorsa di cui i bambini e le bam-bine dispongono per sperimentare le loro doti.Intendiamo favorire e promuovere la cre-atività quale capacità di trovare soluzioni nuova ed originali, fornendo ai piccoli tempi, spazi e materiali in un ambiente rilassato e non giudicante, incoraggiandoli ad agire per prove ed errori.

Nido GiromelogiocaMicronido Albicoccole

rante e stimolante degli/delle educatori/educatrici.

La quotidianità

Gli orari

Mattino

7,30 – 7,45 Pre – asilo7,45 – 9,00 accoglienza e gioco libero9,00 – 10,00 attività creative e di vita pratica10,00- 10,30 rito della candela, igiene personale e merenda10,30 - psicomotricità 11,15 uscita in giardino11,45 preparazione per il pranzo e pranzo12,30 igiene personale12,45- 13,30 prima uscita13,00- 15,30 preparazione alla nanna e riposo15,30 – 16,00 risveglio ed igiene personale16,00 merenda16,30 – 17,00 ultima uscita17,00 – 18,30 post - asilo

Le routinesLe routines sono momenti di vita quoti-diana che consentono ai bambini e alle bambine di avere riferimenti temporali precisi nella giornata che trascorrono in comunità.Permettono loro di sentirsi appartenenti a questo luogo, di acquisire fiducia, sicurez-za, consapevolezza ed autonomia.

L’accoglienzaL’accoglienza è la routine con cui ha inizio la giornata in comunità.Al momento dell’arrivo i bambini e le bam-bine hanno bisogno di trovare un ambien-

te accogliente ed un adulto disponibile che permetta loro un passaggio sereno dall’ambito famigliare a quello comunita-rio.E’ lo spazio del racconto, da parte dei genitori, di quanto è successo nelle ore trascorse a casa. Il momento del saluto è accompagnato da riti che rassicurano i bambini e le bambine e trasmettono loro un messaggio di cura famigliare nei con-fronti del luogo che li /le accoglie.

Il rito della candela

La lanterna viene accesa dall’educatore/educatrice in accoglienza con il/la primo/a bambino/a che arriva e viene portata all’interno delle stanze quando è arrivato tutto il gruppo.Accompagna i vari momenti della gior-nata, merenda, pranzo, ritorno a casa, scanditi da canzoni a tema all’interno di un cerchio fatto da adulti e bambini/e si seduti a terra.E’ un orologio un po’ speciale che ac-compagna i bambini e le bambine nella scoperta dello scorrere del tempo.

Il lavaggio maniI bambini e le bambine, con strumenti a loro misura, sperimentano l’interessante esperienza di approccio all’igiene perso-

nale, compiendo un percorso che gli per-metterà di prepararsi da soli/e ai momenti della merenda e del pranzo.

Il cambioDurante il cambio i bambini e le bam-bine vivono un momento di particolare attenzione individuale con l’educatore/educatrice che si occupa della loro igiene personale.La modalità di contatto dell’educatore/educatrice è rispettosa del loro corpo, delle loro sensazioni e tiene conto delle abitudini che hanno nel contesto famiglia-re.Durante il percorso nei nostri servizi educativi i bambini e le bambine arriva-no a gestire in autonomia il cambio del pannolino, avvicinandosi o raggiungendo la fase del controllo sfinterico.

Il pranzoIl pranzo è una forte esperienza di condivisione comunitaria in cui i bambini e le bambine scoprono il piacere della convivialità.E’ preceduto dal rito del cameriere: a turno bambini e bambine apparecchiano i tavoli. Si conclude con la sparecchia tura: ciascuno sparecchia il proprio posto.Stoviglie vere e a loro misura favoriscono

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Le proposte

Il gioco

E’ il mezzo attraverso il quale i bambini e le bambine conoscono, apprendono, esprimono, agiscono, sperimentano e socializzano; un’occasione sempre nuova per entrare in contatto con la realtà e modificarla.Il gioco libero, massima espressione della spontaneità infantile, consente loro di sviluppare la creatività e l’immaginazione, l’autonomia ed una prima conoscenza di sé, favorendone l’autostima.Nei momenti di gioco L’educatore/educa-trice è presente e disponibile nel risponde-re alle richieste. Osservatore discreto dell’agire dei piccoli/e, consente loro di auto organizzar-si, permettendo di utilizzare liberamente gli oggetti ed i materiali a disposizione. Sollecita l’osservanza delle regole, promuove il dialogo e l’interazione nel rispetto delle diversità e degli stili, senza distinzioni di genere.

Le attività creative e di vita pratica

I momenti di attività rispondono al naturale bisogno di fare, consentono ai bambini e alle bambine di sperimentare, di mettersi alla prova e di sentirsi competenti.Compito dell’educatore/educatrice è di for-nire spazi, materiali e strumenti idonei alle diverse competenze, disposti ordinata-mente e con cura, in modo che i bambini e le bambine possano fare da soli.Mettendo a disposizione le proprie cono-scenze teoriche e facendo da modello, mostra con calma il corretto svolgimento dell’attività. E’ partecipe, disponibile, rispettoso/a dei tempi e degli stili indivi-duali. Non giudica, non corregge, ma fa

da guida discreta, incoraggiando e rinfor-zando verbalmente il fare dei bambini e delle bambine.

Le principali attività:• I travasi• Il gioco dell’acqua• Il laboratorio di cucina• Il laboratorio di colore• Il laboratorio di manipolazione• Le attività di taglio ed incollo• Apparecchiare e sparecchiare• Coltivare le piante e l’orto

La psicomotricità

Le relazioni dei bambini e delle bambine con gli altri e con l’ambiente passano ne-cessariamente attraverso il corpo, che è il mezzo di comunicazione più immediato di cui dispongono.C’è un unione inscindibile tra movimento, pensiero e vita affettiva.La stanza della psicomotricità (più sem-plicemente chiamata dai bambini e dalle bambine “stanza dei cuscini”) favorisce la capacità di comunicare con gli altri, stimola la creatività, aiuta a rafforzare la personalità e la fiducia nelle proprie potenzialità.Sperimentando il piacere di essere sé stesso/a il/la bambino/a è sostenuto al passaggio dal piacere di agire, al piacere di pensare l’agire.Ciascuno/a infatti può raccontare di sé, delle proprie paure, delle proprie compe-tenze attraverso il movimento e le infinite possibilità di gioco tutte da inventare: saltare, correre, rotolarsi, dondolarsi, scivolare,giocare a “far finta di”.Si vogliono insomma creare le condizio-ni per una crescita dei bambini e belle bambine senza pregiudizi di genere, con-sentendo loro di usufruire nella continua spinta evolutiva della presenza rassicu-

questi momenti e consentono gradual-mente a ciascuno di potersi servire senza l’aiuto dell’adulto.L’educatore/educatrice consente ad ogni bambino /a di poter esprimere i propri gusti, le proprie preferenze, nonché so-stiene il bisogno di fare da soli.

La nannaIl sonno soddisfa il naturale bisogno di riposo dei bambini e delle bambine.Perchè la nanna venga vissuta come un momento della giornata a cui accostarsi serenamente con piacere, occorre un ambiente appositamente preparato, un rituale da riconoscere, un adulto che inizialmente e quando occorre, accompa-gni ogni bambino/a senza imposizioni ne forzature.Lo spogliarsi e il rivestirsi da soli/e conso-lida le competenze individuali ed accre-sce l’autostima di ciascuno/a.

Il salutoCosì si conclude la giornata in comunità.L’educatore/educatrice introduce il rito del saluto, in attesa dell’arrivo dei famigliari.E’ il momento del racconto di quanto sperimentato dai bambini e dalle bambine durante la giornata: i giochi, le relazioni, le novità e i momenti di routines.

Gli obiettivi

“Ciribiricoccola” è un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi, che integra e consolida il proces-so di sviluppo unitario svolto al nido. Raf-forza l’identità personale, l’autonomia e le competenze dei bambini e delle bambine. Esclude le impostazioni scolastiche che tendono ad anticipare gli apprendimenti formali. Offre stabilità e positività di rela-zioni umane, adozioni di interazioni sociali cooperative, flessibilità ed adattabilità alle situazioni in un clima caratterizzato da affettività costruttiva, curiosità e piacevo-lezza ludica..

L’ambiente educativo è intenzionalmente organizzato per rispondere ai bisogni dei bambini e delle bambine che accoglie; inoltre intende promuovere l’uguaglianza delle opportunità educative nel rispetto delle diversità di genere, di cultura fami-gliare, di religione, di percorso educativo, di capacità e competenze. Favorisce anche l’accoglienza e l’integrazione di bambini e bambine che presentano diffi-coltà e/o disabilità, nella prospettiva della prevenzione del disagio e della discrimi-nazioneLa nostra scuola dell’infanzia si pone come obiettivi :• Favorire lo sviluppo di tutte le intelligen-ze dei bambini e delle bambine (Gardner, “Formae mentis”).• Offrire loro l’opportunità di formarsi come persone consapevoli delle proprie risorse

e di crescere senza il timore di sbagliare, in modo da consentire loro di sostenere senza difficoltà il futuro percorso sco-lastico e di vita, favorendo la capacità di comprendere e portare a termine un ciclo di lavoro e di saper ascoltare senza necessariamente vedere.• Consentire a ciascuno di lavorare sulla costruzione della propria identità di gene-re, acquisendo una consapevolezza del maschile e del femminile.• Aiutarli/e ad avvicinarsi “in punta dei piedi” alla lettura, alla pre-scrittura ed al pre-calcolo, in modo semplice e naturale, secondo un’educazione olistica.

Per consentire ai bambini e alle bambine di raggiungere i suddetti obiettivi abbiamo strutturato il seguente percorso: Conoscersi per conoscere

• Rafforzare la propria identità, acquisire consapevolezza di sé ed autostima.• Imparare a riconoscere e gestire le emozioni.• Incuriosirsi al cerchio della vita: la nascita,la vita, la morte.• Scoprire e conoscere l’altro: le diversità di genere, le differenze d’età.• Saper stare e lavorare in gruppo.

Corpo e dintorni

• Perseguire la strutturazione ed il consoli-damento dello schema corporeo;• Sviluppare e potenziare competenze

SERVIZI EDUCATIVI 65 SERVIZI EDUCATIVI

motorie e cognitive rafforzando la perso-nalità e la fiducia nelle proprie potenzia-lità;• Riconoscere l’affettività e le emozioni attraverso il corpo ed il movimento , impa-rando a comunicare i propri sentimenti e a rispettare quelli dei coetanei.

Esplorare e conoscere per comprendere

• Favorire e stimolare la conoscenza dei sensi.• Promuovere l’acquisizione di concetti spazio/temporali.• Coltivare e consolidare la creatività.

L’importanza di agire

• Favorire l’espressione di decisioni auto-nome.• Promuovere la nascita di progetti indivi-duali.• Consentire la realizzazione di opere uniche ed originali.

Il piacere di fare

• Sperimentare vari tipi di materiali.• Riconoscere le differenze.• Comprendere le diversità dei vari cicli di lavoro.

I servizi 3 - 6 anniScuola dell’infanzia Ciribiricoccola

AcquaticitàIl nostro obiettivo non è quello di far ap-prendere una o più tecniche di nuoto, ma, utilizzando l’elemento nuovo rappresenta-to dall’acqua, di far sperimentare situazio-ni di aggiustamento globale e permettere progressivamente al bambino di muoversi agevolmente nell’acqua. Il nostro intento è di costruire un repertorio motorio acquati-co attraverso un percorso diverso rispetto alle tradizionali modalità di apprendimento del nuoto, che coinvolga il bambino nella sua globalità.

Educazione alla teatralitàSi punterà a valorizzare la fantasia e l’e-spressività mimica, la presa di coscienza di sé, la manifestazione dell’espressività attraverso il gesto, la voce, i colori, gli oggetti, il suono, il racconto,il movimento. L’attività proposta mira anche a favorire la conoscenza culturale teatrale in relazione all’età evolutiva.

Arte e creativitàFar conoscere ai bambini e alle bambine il mondo dell’arte attraverso il gioco, con riferimenti precisi all’interno della storia dell’arte usati solo come pretesto per stimolare la fantasia e la creatività dei bambini/e che saranno liberi di esprimere la propria personalità utilizzando materiali e tecniche in piena libertà

SERVIZI EDUCATIVI 65 SERVIZI EDUCATIVI

I laboratori

ColoreAtelier di libera espressione; il colore come strumento per liberare le emozioni. Imparare a dare “forma ai propri vissuti” lasciando fluire il movimento .

CucinaOggi cucino io:conoscere e toccare con mano alimenti e pietanze.Imparare a dosare gli ingredienti base .Preparare merende sane,naturali e golose da condividere con gli amici.

ManipolazioneDal piacere di manipolare e plasmare alla creazione di piccoli aggetti, giochi o decorazioni con: argilla, das, pasta di mais ecc,ecc.

Costruzione di giocattoliIdeare, progettare e costruire giocattoli e giochi, da usare a scuola, imparando l’arte del riciclo.

Costruzione di libriPartendo dalle curiosità e dai racconti dei bambini e delle bambine dar vita a pagine da guardare, da toccare, da annusare, ecc,ecc.

InventastorieUn cerchio magico dove ritrovare il pia-cere del racconto; ascoltare, parlare ed inventare storie da scrivere o da dramma-tizzare.

GiardinaggioSviluppare la curiosità e l’amore per la natura prendendosi cura delle piante e coltivando l’orto.

MusicaVivere la musica come mezzo di comuni-cazione e di condivisione, strumento per stare assieme, per rilassarsi ed esplorare, scoprire e scoprirsi.PsicomotricitàFavorire una maturazione armonica della personalità dei bambini e delle bambine

con particolare riferimento al piano emo-zionale e relazionale della propria identità di genere, al processo di socializzazione con coetanei e adulti, lasciando l’iniziativa al piacere di fare, di creare e di esprimersi nella promozione costante del proprio benessere.IngleseIl nostro laboratorio “Play nest” applica “il format narrativo”, modello psicolingui-stico per l’insegnamento delle lingue ai bambini e alle bambine dei nidi e delle scuole dell’infanzia. Il metodo che usiamo consente di apprendere la lingua straniera sollecitando gli stessi processi che i bam-bini e le bambine usano per acquisire la lingua materna. Il metodo consente ,attra-verso una formula ludica,di avvicinarsi con curiosità e piacere ai suoni della lingua inglese. Sono previsti altresì momenti di laboratorio tra genitori e bambini/e.