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di Giuliano Pisciotta© Riproduzione Riservata

L'EDITORIALE

Napolitano come Auteri: non lo muove nessuno dalla panchina del Quirinale. Voleva andarsene ma è rimasto. Allenerà a vita l'Italia, proprio come il nostro vate di Floridia. Giorgino ha scelto Letta come giovane aiutante di campo. E Iodice ha regalato alle agenzie il seguente commento: «Avete legalizzato l'illecita monarchia». Gaetano invece non può fare a meno di Cassia, pronto a rilevarne le mansioni quando l'ira funesta sicula s'impadronisce del vate nei faccia a faccia con arbitri e assistenti, un po' magistrati comunisti, tanto per rifarci alle imprese della nostra politica e di un noto ex premier ora alle prese coi panni di statista in fieri. In tutto questo, Marcellino Pitino cosa fa? Sembra Bersani reduce da una serie di vittorie che si chiamano sconfitte, almeno i suoi giovani turchi non l'hanno tradito, mi riferisco a Baldan e Chiosa. Mi insegue, Pisciotta, il ricordo della nostra domenica beneventana. Faceva così caldo che pareva Beirut, specialmente quando la curva San Silvestro ha deciso di onorare la festa con una serie di palloni di Maradona degna del 31 dicembre anticipato o posticipato. Pronto il primo Daspo: andrà a Miccio, l'allenatore esplosivo, due play-off e due panchine, il nostro Stramaccino. Meno male che Mangialardi per una volta ha mangiato la foglia: se sospendeva, tutti a casa come a Castel di Sangro qualche lustro fa, senza nemmeno il pentito di Famiglia Cristiana a consolarci. Buono il cioccolato di sala stampa, goduto come i gol di Russo ed Evacuo, le giocate di Mazzeo, il clima d'impresa. Ma è stata una pausa, ad Eccellenza finita e con tutta la Prima ancora da giocare. Il futuro può riservarci la vittoria della Rocchese, persino di Pepp 'a Rot. Mentre Cavallaro (Vincenzo), l'uomo dal telefonino sempre spento, si trastullerà con la Scafatese pur essendo un tipo pieno di Virtus. Mi dispiace per D'Antuono: quest'anno c'era il due di tutto dalle sue parti, è finita a fustini in faccia. Andremo sui campi tenendo alta la bandiera nostra: quella di un calcio ruspante, senza petardi, al massimo con qualche peto post-pranzo. Dalla prima lettera del profeta Ussia a Logatto: ma tu ci credi? Ci credi? Posso anche crederci, però evitate visite papali: Zanetti ne sa qualcosa.

Marco Mattiello @ Ripr. Riservata

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CLASSIFICA PRIMA DIV. girone B CLASSIFICA SERIE D girone G

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Gioia e amarezza nell'ultimo turno di campionato. La tappa beneventana nel cammino della Nocerina ha un sapore agrodolce per la società rossonera, per una vittoria che riporta la squadra in terza posizione ai danni del Latina, ma pure per episodi che non fanno certo bene all'immagine del club e di una intera tifoseria che, nelle ultime stagioni, soprattutto in quella di Serie B, ha dimostrato a tutta Italia l'attaccamento ai colori rossoneri. Colpe di pochi scontate da tutti, la solita storia. In campo, nelle ultime due giornate la Nocerina ha l'obbligo di fare bottino piano quantomeno per conservare la terza piazza. E poi scatta il solito discorso del vantaggio, o meno, di piazzarsi meglio al termine della stagione regolare. Il doppio pareggio è un privilegio, certo. Ma conoscendo i molossi, la loro mentalità e il “piglio” di Gaetano Auteri, questo piccolo vantaggio sparirebbe dalle menti degli atleti già durante gli allenamenti che precederanno i play-off. Mentalità vincente, idea di attaccare e di non accontentarsi del pareggio, idea di fare sempre un gol in più dell'avversario. In alcuni casi questa forma mentis ha rappresentato un handicap, costando parecchi punti ai molossi. A Benevento invece è andata alla grande, addirittura con il gol vittoria arrivato durante il miglior break dei giallorossi sanniti, che da diversi minuti avevano chiuso la Nocerina nella sua metà campo. Ai play-off è tutta un'altra storia. Tocca arrivare con un'adeguata condizione fisica, visto il gran caldo, ma pure con la testa giusta: le premesse viste, soprattutto sul piano mentale, al Ciro Vigorito lasciano ben sperare. Al campo l'ardua sentenza.

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A due giornate dal termine non ci sono ancora verdetti definitivi nel girone B della Prima Divisione; tutto è ancora da decidere anche se, almeno per quanto riguarda la promozione diretta, si tratta solo di attendere la certezza matematica. Non dovrebbe sfuggire il traguardo all'Avellino di mister Rastelli che dopo l'ennesimo allungo sul Perugia ha cinque punti di margine da gestire in due giornate, con l'ulteriore vantaggio della classifica avulsa favorevole in caso di arrivo in parità; basterà un pari nella sfida del Ceravolo contro il Catanzaro per far esplodere la festa dei lupi, al ritorno in B dopo quattro anni di purgatorio post fallimento: una festa che la formazione giallorossa proverà a rovinare, cercando preziosi punti salvezza per non rimanere invischiata nella lotta play-out. Alle spalle dei lupi le inseguitrici si contenderanno l'altro posto disponibile attraverso la lotteria dei play-off: la piazza d'onore al momento spetta al Perugia che proverà a mantenerla fino al termine della stagione; le ambizioni umbre saranno testate Domenica pomeriggio dal Prato, altra squadra alla caccia di preziosi punti salvezza: difficilmente, però, i grifoni si faranno sfuggire l'opportunità di tenere a distanza la Nocerina che affronterà la Carrarese, altra squadra pericolante, al San Francesco. Alle loro spalle il Latina che non

dovrebbe avere grosse difficoltà con la Paganese, praticamente già salva ed in attesa solo della matematica certezza della permanenza in Prima Divisione che potrebbe arrivare anche senza raccogliere punti contro i nerazzurri. L'ultimo posto play-off se lo giocheranno il Pisa ed il Benevento, con un netto vantaggio dei toscani, avanti di quattro punti rispetto ai sanniti; all'Arena Garibaldi, però, il calendario porrà di fronte proprio la formazione nerazzurra e quella giallorossa, in una sorta di spareggio per l'accesso ai play-off: ai toscani basterà anche un pareggio per avere la certezza matematica della quinta piazza, i campani dovranno cercare un successo per riaccendere una fiammella di speranza in vista degli ultimi novanta minuti di campionato. Ci si gioca la promozione in cadetteria ma ci si gioca anche la salvezza negli scontri diretti che caratterizzeranno il penultimo turno di campionato: il Gubbio non potrà far regali all'Andria nella sfida del Degli Ulivi; il Sorrento spera in un calo di tensione del Frosinone, che ha già conquistato la salvezza matematica con il pareggio del Torre della scorsa settimana. Sfida calda anche al Putilli di Barletta dove i biancorossi ospiteranno il Viareggio, altra squadra a caccia di punti per evitare i play-out.

Filippo Attianese © Ripr. Riservata

Dodici punti nel momento chiave della stagione ed il Pisa, grazie anche agli stop delle inseguitrici, è a un passo dall'accesso ai Play Off. Quattro i punti di vantaggio sul Benevento a 180' dal termine della stagione regolare, alla vigilia proprio dello scontro diretto. Per i nerazzurri la vittoria darebbe la matematica per la post season, ma anche un pari non sarebbe disprezzato. L'accelerata delle ultime settimane è frutto dell'esplosione dei vari Perez e Scappini, oltre che dell'esperienza di gente come Favasuli, decisivo sia contro Frosinone che Viareggio.

La cura Pagliari, arrivato in toscana al posto di Pane a metà marzo, ha dato i suoi frutti, con la squadra che ha t rovato f ina lmente consapevolezza nei propri mezzi e quella continuità che è sempre mancata nelle ultime due stagioni. La tenuta atletica sembra l'arma in più al momento, e potrebbe risultare decisiva negli spareggi di fine stagione. Un passo alla volta, le sfide contro Benevento prima e Avellino poi, serviranno prima ad accedere ai play off ma anche valutare le reali possibilità di accesso in cadetteria.

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Nonostante sia a secco da più di un mese, Simone Magnaghi ha dimostrato di essere tra gli attaccanti più interessante del girone B. Nove reti per lui in stagione, la prima col Viareggio dove è in prestito dall'Atalanta, un campionato fatto di alti e bassi, dove però i toscani sono arrivati in finale di Coppa Italia ed hanno galleggiato per mesi al di là della soglia minima di sopravvivenza. Le ultime settimane hanno mostrato, però, un netto calo che ha coinciso proprio con la flessione del giovane attaccante classe '93. Fisico da corazziere, Magnaghi è abile di testa e di sponda, ed ha tutte le caratteristiche del classico centravanti. L'Atalanta è pronta a riaccoglierlo nella prossima estate, anche se si parla già di un nuovo prestito ad una società ambiziosa di serie B. Ora Simone, però, ha in testa solo portare alla salvezza diretta il Viareggio. Nel successo di domenica contro il Perugia i segnali di ripresa si sono visti tutti, ora a 180' dal termine della stagione si punta ad arrivare in doppia cifra e chiudere in bellezza la stagione.

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Vigorito” e mandando invece in visibilio i mille supporters molossi giunti in terra sannita. Quindicesimo centro in campionato per l'ariete nativo di Pompei, sempre più leader indiscusso della classifica marcatori, sedicesimo stagionale se si considera il sigillo, peraltro l'unico su rigore, di Andria in Coppa Italia. Tante reti, quindi, molto spesso decisive, a punire anche tutte le sue ex squadre, Avellino, Frosinone e Benevento, realizzando contro quest'ultimo addirittura tre reti. Giunto a Nocera il 10 settembre scorso, praticamente nell'ultimo giorno di mercato disponibile dopo la proroga concessa al sodalizio di via Alveo Santa Croce in seguito al mancato ripescaggio in serie B, Evacuo ha avuto un inizio difficile, dovuto ad un ritardo di condizione ed ai tempi necessari ad assimilare i dettami tattici di Auteri, prima di diventare grande protagonista della squadra, oltre che uno dei leader dello spogliatoio. Col Perugia al “San Francesco” la prima, peraltro bellissima e già decisiva, rete con la maglia della Nocerina, coincisa anche con il primo successo in campionato. Poi l'incredibile doppietta nei minuti finali a Catanzaro a regalare tre punti insperati e ad

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erigere l'attaccante nuovo beniamino della tifoseria. I paragoni si sprecano per le sue grandi capacità di finalizzatore, il cosiddetto istinto del killer; per molti si tratta di uno dei goleador più forti di sempre della storia rossonera, anche più di Cancellato, ultimo centravanti di razza passato per le due Nocera ai tempi di Del Neri nella vecchia Serie C2. Chiaro l'intento sin dal suo primo giorno di Nocerina: riportarla a suon di gol in cadetteria, per bissare la promozione dello scorso anno con lo Spezia e magari rimettersi in gioco in Serie B, categoria in cui non ha affatto sfigurato nel 2007-08 a Frosinone, realizzando tredici reti in una stagione. Per riuscirci servirà la miglior Nocerina ed il miglior Evacuo, proprio come accaduto a Benevento domenica scorsa: ci sperano e lo sognano i tifosi, che vogliono continuare ad urlare a squarciagola “Evacuo è un animale”, coro appositamente coniato a testimonianza anche della sua enorme grinta e cattiveria agonistica, doti che chiunque vorrebbe ammirare nei calciatori della propria squadra del cuore.

Alfonso Cuomo © Ripr. Riservata

Pare, caro Pisciotta, che si sia udito nei giorni scorsi un grido di dolore del genere: «Non avranno nemmeno un biglietto». Questo mi fa pensare a «dagli amici mi guardi dio che dai nemici mi guardo io». Insomma fare calcio è difficile e complicato dalle nostre parti, ai nostri tempi, con le nostre generali pretese. Se c'è uno che caccia i soldi, non è giusto farglieli cacciare anche extra, sotto forma di multe, mancati incassi, danni vari. La sentenza di primo grado è stata dura. Esemplare, da monito. C'erano secondo me solo gli estremi per maxi-ammenda e ulteriore diffida. Più che sull'isolato invasore, subito bloccato, è una sentenza che sottolinea la pericolosità del vezzo tutto nostrano di introdurre materiale esplosivo, addirittura di lanciare razzi. Questo non è tifo, è invasione barbarica. ll tifo, con tutti gli eccessi, è altra cosa: è innanzitutto sostegno e amore verso i propri colori, roba superiore all'odio per i colori altrui. Passiamo alla griglia, mangiamoci la carne dei play-off. Se tutto va come deve andare, finiamo terzi e affrontiamo il Latina in posizione di privilegio. Ma se qualcosa andasse storto, cioè dritto, potremmo pensare al secondo. Non mi va di fare il Cicero promo domo sua. Però per una volta la storia potrebbe scrivere un capitolo nuovo. Mi riferisco ovviamente a Paganese-Perugia dell'ultima giornata. Accadrà davvero? L'Agro del pallone riuscirà a produrre le larghe intese esprimendo un candidato alla B? La vedo dura, anche al tempo della pacificazione nazionale. Il nostro è un territorio di guerra che nel calcio esprime il peggio. Ma se arrivassero segnali diversi, lasciando stare la convenienza particolare, si arriverebbe ad una nuova era, degna di applauso e di editoriali di diverso segno.

DIALOGHI ROSSONERIdi Giuliano Pisciotta e Marco Mattiello

Mattiello carissimo, ci si ritrova anche su carta. Questa volta i miei dubbi riguardano un paio di cose di strettissima attualità. La prima? Le porte chiuse e la causa del provvedimento. Lei era seduto praticamente accanto a me a Benevento, a due passi dal “fair play-baby” che ci chiamava imbroglioni e dal pseudo-collega che si lamentava del posto pur non avendo scritto manco mezza parola sul suo maxi-taccuino. Tornando a noi, lei l'ha capito perché è successo quel casino, con tanto di tentata invasione di campo? Io sinceramente no, ma in tutta onestà, mi viene da chiedermi pure se ci si è resi conto, al momento, anche delle conseguenze disciplinari cui la Nocerina andava incontro. E se invece di una sola giornata a porte chiuse, il Giudice Sportivo avesse “sigillato” anche la prima casalinga dei play-off? La società s'è lamentata. L'elegante Pitino non ha saputo t rova r e sp iegaz ion i che potesse ro g ius t i f i ca r e quell'atteggiamento, rammaricandosi che i tanti, come al solito, pagano le colpe dei pochi. Ad ogni modo, meno male che in post-season si giocherà con il pubblico sugli spalti, perché i tifosi veri alla Nocerina sono sempre stati utili nelle gare di cartello. Sul piazzamento in griglia lei, Mattiello, come la vede? Nocerina terza, a 2 punti dalla seconda, ma con un solo punto sulla quarta. Per quanto mi riguarda, mi “accontento” - si fa per dire - di prendere 6 punti con le ultime due della classe. E i conti li facciamo alla fine.

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Non poteva non essere Felice Evacuo il protagonista di questo numero della nostra rubrica. Il centravanti rossonero, dopo tre giornate di digiuno, è tornato nel derby di Benevento assoluto trascinatore, prima nell'insolita veste di assist-man per il momentaneo pari di Nicola Russo, poi siglando con una poderosa inzuccata il gol del sorpasso decisivo, “stregando” gli oltre seimila cuori di fede giallorossa accorsi al “Ciro

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Testata giornalistica reg. c/o Trib. di Nocera Inf. N° Reg. St. 8/06 04/12/2006 Anno 7 - n. 14 - 03/05/13 - Chiuso in redazione: mercoledi 01 maggio 2013

--------------------------------------------------------Direttore Responsabile: Giuliano Pisciotta

Hanno collaborato: R. Ascione, M. De Biase, A. D’Acunto, A. Lenza, G. Annunziata, S. Faiella, F. Attianese, F. Faiella, M. Mattiello, F. Zenna,

A. Cuomo, G. Santangelo, L.C. La Mura, L. D'Antuono, C. Torino, V. Cavallaro--------------------------------------------------------

Foto: Fernando Faiella - Luisa Rescigno - Ciro Pisani © Grafix di S. Faiella--------------------------------------------------------

Edito da: Grafix di S. Faiella - Noc. Sup. (SA) Via Ungari 54 - 081 932792Stampa: Nuova Grafica Nocerina - Roccapiemonte (SA)

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Numeri da record in campo, ma anche dietro la scrivania per il Real Sant'Egidio. Il primato particolare riguarda Francesco Pepe (nella foto), probabilmente il più giovane segretario di società dilettantistica in Italia. Il prossimo 27 maggio compirà 20 anni, ma già 3 stagioni fa ha mosso i suoi primi passi da dirigente. «Ho iniziato con l'Atletico Sant'Egidio - spiega Francesco -, squadra di Terza Categoria che seguivo come semplice appassionato. A causa della squalifica dell'allora segretario, il presidente Antonio Mirra mi propose di sostituirlo e, non avendo ovviamente esperienza, contai sulla grande disponibilità di Piero Malangone, segretario della Delegazione

Provinciale Lnd di Salerno, che mi diede tanti consigli». All'inizio di questa stagione la chiamata del Real Sant'Egidio e la prima vittoria importante da dirigente per Francesco Pepe: «Siamo stati capaci di creare un gruppo fantastico, che non si è mai diviso anche nei momenti di difficoltà. Da dirigenti, siamo stati sempre vicini ai giocatori e credo - ha concluso il giovane segretario - che il vero punto di forza di questo Real Sant'Egidio, così forte e capace di battere ogni record, sia stata proprio la grande coesione tra dirigenza, staff tecnico, calciatori e tifosi».

Fernando Faiella © Ripr. Riservata

IL PIU' GIOVANE SEGRETARIO DELLA LND CAMPANIA

PRIMATO ANCHE TRA I DIRIGENTI

REAL SANT'EGIDIO A CACCIA DI RECORD

OBIETTIVO "DOUBLE"1-1 in trasferta all'andata e “asfaltando” gli avversari con un tennistico 6-1 nella sfida di ritorno. Di fronte ci sarà l'Abellium, compagine irpina di Avella che nell'altra semifinale ha battuto i casertani della Real Maceratese col punteggio di 2-0, dopo il pareggio per 1-1 maturato all'andata a Macerata Campania. Primati su primati per la società presieduta dal dottor Francesco De Angelis, che nelle prossime 3 giornate di campionato potrà superare quota 100 gol in campionato, incrementando la già elevatissima

media di 4,5 gol a partita (95 reti in 21 gare disputate). Goleador principe è il bomber Salvatore Tortora, che ha raggiunto quota 37 gol e che punta a superare facilmente quota 40, per stabilire l'ennesimo primato di una stagione da incorniciare.La società è guidata dal dottor Francesco De Angelis, presidente e numero 1 di uno staff dirigenziale completato da Giuseppe Falcone, Gerardo Tedesco, Adriano Pepe Califano, Giovanni Coppola e dal giovane segretario Francesco Pepe. Questa la rosa guidata dal tecnico Giovanni Fontanella:PORTIERI: Daniele Nasta, Antonio Langella, Vincenzo De Maio e Luca VerroneDIFENSORI: Gerardo Crispo, Ugo Pirro, Mirko Palumbo, Giuseppe Abete, Alessio Curcio, Michele Russo, Alfonso Esposito e Armando FalconeCENTROCAMPISTI: Salvatore Savino, Marco Terracciano, Edoardo Iommazzo, Aniello Ferraioli, Gerardo Ruocco, Gaetano Forino e Raffaele TotaroATTACCANTI: Salvatore Tortora, Alfonso Cirillo, Pasquale Trapani e Salvatore Di Maio.

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Il Real Sant'Egidio ha voglia di macinare tutti i record stagionali e, dopo la vittoria del campionato nel girone L di Seconda Categoria con ben cinque turni di anticipo, si proietta ora a concedere il bis di successi. Mercoledì 8 maggio prossimo, la squadra allenata dall'ex bomber Giovanni Fontanella, andrà a giocarsi la finalissima di Coppa Campania di Seconda Categoria. La compagine di Sant'Egidio del Monte Albino ha eliminato nel doppio confronto di semifinale il San Michele Olevano, pareggiando per

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