zanella storia del arte contemporanea5

64
Storia dell’arte 2012/2013 Biennio specialistico : storia dell’arte contemporanea,

Upload: angela-dimopoulou

Post on 30-Jun-2015

351 views

Category:

Education


6 download

TRANSCRIPT

Page 1: zanella storia del arte Contemporanea5

Storia dell’arte 2012/2013

Biennio specialistico : storia dell’arte contemporanea,

Page 2: zanella storia del arte Contemporanea5

La cinematografia, l’invenzione della quale si attribuisce ai fratelli Lumière nel 1895, costituisce una rottura non meno radicale che la fotografia. Come lo indica la parola,

Page 3: zanella storia del arte Contemporanea5

Cinema

La rivoluzione che costituisce la presa meccanica di un’immagine fissa del mondo è completata alla fine del secolo da un’altra rivoluzione. Da una parte all’altra dell’Atlantico, Eadweard Muybridge e Jules Marey pervengono a registrare i movimenti della locomozione. Tra il 1881 e il 1895 si situa così quella che si chiama la protostoria del cinema.Traendo beneficio dall’accorciamento dei tempi, Muybridge e Marey procedono per serie di fotografie prese a intervalli talmente piccoli che il movimento si trova registrato nelle sue tappe.

Page 4: zanella storia del arte Contemporanea5

Edward Muybridge (1830-1904)

Page 5: zanella storia del arte Contemporanea5

Gli inizi dell’immagine mobile

Page 6: zanella storia del arte Contemporanea5

CronofotografiaIn risposta a una polemica sollevata in francia dal fisiologist Marey (1830-1904) e divenuta internazionale, il fotografo americano Muybrudge, suo esatto contemporaneo, si interessa al galoppo del cavallo, del quale si tratta di verificare se le 4 zampe si trovano in aria allo stesso momento, a quella velocità. I clichés di Muybridge provano che, come lo mostrano molte opere, questo «galoppo volante» corrisponde a una realtà. Convinto dal procedimento, Marey l’utilizza a sua volta e lo chiama cronofotografia.

Page 7: zanella storia del arte Contemporanea5

“ASCENDING AND DESCENDING STAIRS”ANIMAL LOCOMOTION PLATE 504, 1887COLLOTYPE

Page 8: zanella storia del arte Contemporanea5

La lanterna magica

Page 9: zanella storia del arte Contemporanea5

Cinetoscopio e lanterna magica

Le immagini di Marey e di Muybridge possono essere guarate simultaneamente su tirature o proiettate grazie a un primo apparecchio che Muybridge chiama «zoopraxiscope». Intanto, nel 1894, in America ancora, Thomas Edison, il pioniere dell’elettricità e fondatore della General Electric, mette a punto due apparecchi il cui uso combinato si rivela formidabile: il Kinetografo registra da 16 a 30 immagini al secondo su un’unica bobina che misura 35 mm di altezza; il kinetoscopio che permette di far sfilare la bobina (perforata da un lato), con una manovella.

• Nel Cinetoscopio le immagini sono visibili in delle scatolo dove solo una persona può guardaee. Tuttavia, già dal XVII secolo esiste un dispositivo che conobbe un successo notevole: la lanterna magica. Delle immagini dipinte a mano su placche di vetro sono proiettate su uno schermo da un apparecchio )lanterna) dotato di lenti. Gli spettacoli sono pubblici, hanno luogo in «sale scure» e possono essere animate da musicisti o attori che parlano durante la proiezione.

Page 10: zanella storia del arte Contemporanea5

Auguste e Louis Lumière

Page 11: zanella storia del arte Contemporanea5

I fratelli Lumière

L’idea di associare il film inventato da Edison e un apparecchio di proiezione ispirato alla lampada magica è nell’aria dal 1890. Il francese Louis Le Prince realizza la prima di queste associazioni: nel 1888 a Leeds dove risiede, filma dei cortissimi metraggi (meno di 2 secondi), una scena di un giardino, poi un tramway che passa su un ponte che proietta pubblicamente. Sono altri due francesi, i fratelli Louis e Auguste Lumière, figli di un produttore industriale di placche cinematografiche che mettono a punto il «cinematografo». Il 22 marzo 1895 ha luogo la prima proiezione nei locali della Societé d’encouragement pour l’industrie nationale, davanti a un pubblico ristretto e scelto. Il 28 dicembre dello stesso anno ha luogo la prima seduta a pagamento nella sala posteriore di un Café : la prima vera seduta cinematografica.La prima sala cinematografica viene istituita a La Ciotata nel sud della Francia, nel 1899.

Page 12: zanella storia del arte Contemporanea5

La sortie des usines uimières, 1895

Page 13: zanella storia del arte Contemporanea5

I film dei Lumière

Sono documentari e corte fiction comiche dove comunque i Lumière si preoccupano di un minimo di messa in scena, scegliendo ad esempio gli abii dei personaggi, anche degli operai.

Page 14: zanella storia del arte Contemporanea5

I primi anni: muto e bianco e nero

Ci vogliono comunque diversi anni perché il cinematografo divent il «cinema». I primi cortometraggi sono ancora «attrazioni spettacolari». Poi, progressivamente, il cinema accede alla narrazione: meccanismi drammatici si mettono in scena, mentre allo stesso tempo le tecniche filmiche si sviluppano.

Page 15: zanella storia del arte Contemporanea5

Méliès, L'homme à la tête en cahoutchou, 1901

Page 16: zanella storia del arte Contemporanea5

Prestigiatore filmico

L’estetica del cinematografo è incarnata dalla personalità di Georges Méliès (1861-1938). Disegnatore, prestigiatore, direttore di un teatro di magia prima di diventare il primo regista di film della storia, Méliès apre dal 1896 degli studios cinematografici a Montreuil-sous-bois. Da questi studios, che funzionano fino al 1913, escono diverse centinaia di films, evidentemente molto corti, secondo i parametri attuali (tra 2 e 10 minuti). Sono diavolerie piene d’illusioni e di fuoco, spesso colorate a pennello. La più celebre è il viaggio nella luna, ma Méliès si occupa anche di soggetti più seri, come Anna Bolena e un film politico sul caso Dreyfus (1899).

Page 17: zanella storia del arte Contemporanea5

Georges Méliés (1861-1938), Voyage dans la lune, 1902

Page 18: zanella storia del arte Contemporanea5
Page 19: zanella storia del arte Contemporanea5

Il viaggio attraverso l’impossibile, 1904

Page 20: zanella storia del arte Contemporanea5

David Wark Griffith, The Birth of a Nation, 1915

Page 21: zanella storia del arte Contemporanea5

Effetti…

Page 22: zanella storia del arte Contemporanea5

Peplum, storia e politica

Verso la Prima Guerra mondiale, i film sono ormai dei lungometraggi: le bobine raggiungono una lunghezza che permette talvolta di proiettare per 4-5 ore. Le ambizioni drammatiche sono a dimensione di questa espansione. Negli anni 1910, in Italia, nasce quello che si chiamerà il peplum : film che traggono ispirazione nella storia antica e richiedono messe in scene imponenti e comparse.Durante la guerra, l’americano David wark Griffith (1875-1948) realizza le sue grandi epopee storiche: Nascita di una nazione del 1915 è una ricostituzione della guerra di Secessione he fa l’apologia del Ku Klux Klan.Nella neonata Unione Sovietica, Sergey Eisenstein(1898-1948) realizza i suoi capolavori, le sue celebrazioni della nuova unione di repubbliche comandate dallo stesso regime che poi si preoccuperà di eleminare il regista : La corazzata Potemkin (1925) e Ottobre (1927)

Page 23: zanella storia del arte Contemporanea5

Sergeji Eisenstein, La Corazzata Potemkin, 1925

Page 24: zanella storia del arte Contemporanea5
Page 25: zanella storia del arte Contemporanea5
Page 26: zanella storia del arte Contemporanea5
Page 27: zanella storia del arte Contemporanea5
Page 28: zanella storia del arte Contemporanea5
Page 29: zanella storia del arte Contemporanea5

I progressi tecnici

Il suono: il cinema sonoro raggiunge una messa a punto nel 1927 negli Stati Uniti quadno il suono può registrarsi su una pellicola da proiezione (suono ottico). Negli anni 1930 i films sonori poi parlanti diventano regola.Il colore: dopo i cortometraggi compresi quelli di animazione, il primo lungometraggio a colori in technicolor in tricromia, Becky Sharp, data al 1935. Il colore si generalizza progressivamente e diventa norma negli anni 1960.

Page 30: zanella storia del arte Contemporanea5

Gli effetti speciali e il montaggio

La tecnica dei film progredisce considerevolmente durante questi anni. Già, nei cortometraggi di Méliès, fusioni di immagini, effetti di luce e sovrapposizioni sono frequenti. Cio che sarà sistematizzato più tardi sotto la denominazione di Travelling e che si chiama allora Carrello è utilizzato nel peplum Cabiria di Giovanni Pastrone (1935). Le scene, che erano prima dipinte, sono sempre più costruite: l’illusione di tridimensionalità se ne ritrova accentuata. Dei plastici entrano presto in queste costruzioni, ciò che permette effetti speciali dai quali trarranno profitto i film espressionisti tedeschi e poi il cinema americano (King Kong, 1933). Con Griffith e Eisenstein il montaggio si impone: le pellicole sono tagliate e le riprese sono rimontate in modo che l’espressione sia puù efficace. Piani larghi e primi piani si succedono nei film sovietici, offrendo al mondo un pathos multiplo e non legato ad una camera fissata in una posizione. Questa tecnica permette di sovrapporre delle immagine che in genere piace al pubblico. Un esempio è L’uomo con la macchina da presa di Vertov del 1927.

Page 31: zanella storia del arte Contemporanea5

Gli studios e lo «star system»

La recitazione, il modo di farsi riprendere degli attori evolve parallelamente alle novità; si modifica poi quando i films diventano parlati. La visibilità sociale dell’attore si trasforma ugualmente : lo «star system» nasce negli anni 1920, con lo sviluppo dei grandi «studios».

Page 32: zanella storia del arte Contemporanea5

Il tempo del muto : Charlot

Fintanto che il cinema resta muto, gli artisti sottolineano le loro emozioni con mimiche e gestualità che lo spettatore moderno trova esagerata. I volti con le loro espressioni manifeste, hanno un posto importante nel cinema di Eisenstein dove i primi piani li mettono in valore. Il teatro giapponese kabuki, che ricorre alla maschera, ispira questo tipo di inquadratura. Ma i teorici, tra i quali il grande riformatore Vsevolod Meyerhold, maestro di Eisenstein, preconizzano una recitazione che impegna tutto il corpo come i mimi. Le loro proposte influenzano la nascita del «burlesque» dove la silhouette e l’invenzione gestuale supportano il gioco dell’attore : Max Lindre, Harold Lloyd, Buster keaton, sono gli eroi di questo periodo. Ma il gioco più celebre è quello dell’inglese Charles Chaplin (1889-1977).

Page 33: zanella storia del arte Contemporanea5

Charlie Chaplin «Charlot»Inventato nel 1914 (Charlot è contento di sé), il personaggio creato da Chaplin conosciuto sotto il nome di The Trump (il vagabondo), commuove per la mobilità dei suoi tratti, sottolineati dal trucco, ma anche per il modo rapido di muoversi, per il modo di vestire con quei pantaloni troppo grandi, il busto racchiuso in una giacca troppo stretta, la testa coperta da una bombetta, la camminata danzante e il braccio prolungato dalla sottile canna di bambù.

Page 34: zanella storia del arte Contemporanea5

Buster Keaton

Page 35: zanella storia del arte Contemporanea5

L’apparizione della voce

Charlot percorre così la storia del cinema muto, ma il personaggio trionfa anche agli inizi del parlato (Tempi moderni, 1936) – un parlato che Chaplin a combattutto molto prima di risoversi ad utilizzarlo, nel 1940, con Il grande dittatore.L’avvento della voce crea in effetti una commozione. Trasforma un arte a vocazione internazionale in un medium specifico di una lingua : bisogna moltiplicare i punti di ripresa, nella lingua del paese d’origine all’inizio, poi in quella dei luoghi dove il film va esportato. Gli attore, che fanno finta di parlare per le versioni straniere si trovano privati di una parte essenziale del loro lavoro : privazione tanto più doloroso quando i dialoghi hanno un ruolo fondamentale nei primi film parlati, imponendo un gioco dove il ritmo, le intonazioni e la qualità della voce contano tanto quanto i gesti. Numerosi artisti allora spariscono.

Page 36: zanella storia del arte Contemporanea5

Billy Wilder, Sunset Boulevard, 1950 (Gloria Swanson as Norma Desmond)

Page 37: zanella storia del arte Contemporanea5

Gli studios e le loro «vedettes»

Dall’avvento del sonoro i mezzi finanziari che servono ai films, lunghi e dalle scenografie complesse, magari con molti attori e comparse, diventano considerevoli. L’epoca dei grandi studios comincia: un piccolo numero di firme, i majors, in un piccolo numero di luoghi – l’America e in particolare Hollywood – si trovano in concorrenza. Si appoggiano su alcuni attori per promuovere le loro produzioni che si declinano verso i «generi» a partire da un film tipo del quale cercano di ripetere il successo: western, poliziesco, melodramma, commedia musicale, etc : «famous players in famous plays ». Diviene la formula di una leggenda di Hollywood. Adolph Zuckor nel 1912 intitola così la prima società (Famous Players)con il film Thw Queen Elisabeth con Sarah Bernhardt. Poi divenne la Paramount.

Page 38: zanella storia del arte Contemporanea5

Rodolfo Valentino

Page 39: zanella storia del arte Contemporanea5
Page 40: zanella storia del arte Contemporanea5

Il film d’animazione americano

Il cinema proietta immagini la cui registrazione e il loro passaggio, in ragione di 24 al secondo, danno l’illusione del movimento. Queste immaginisono fotografate o possono essere o disegnate (disegno animato). Ii termine cinema d’animazione si applica a films che rimpiazzano tutti o una parte degli attori e/o degli oggetti e delle scen, con disegni, figurine di gesso o di carta o di altri materiali.

Page 41: zanella storia del arte Contemporanea5

Il gatto Felix, una delle prime stars disegnate

Ispirato dal personaggio di Charlot, la prima star del disegno animato nasce nel 1919 nello studio di Pat Sullivan (1887-1933). Australiano immigrato negli USA, la sua invenzione è anche rivendicata dal suo collaboratore Otto Messmer. Si tratta di Felix il gatto, felino antropomorfo dal pelo nero, grandi occhi, muso bianco tagliato da una grande bocca che i suoi cratori fanno trovare in situazioni assurde. Le sue avventure sono celebri negli anni 1920, prima del trionfo di nuovi personaggi: Bugs Bunny, coniglio disinvolto e insolente, creato dalla Warner nel 1936; Tom e Jerry disegnati nel 1940 da Hanna e Barbera per la Metro Goldwin-Mayer.

Page 42: zanella storia del arte Contemporanea5

Walt Disney con MIckey-mouse

Come per gli studios anche grandi firme del disegno animato si stabilizzano nel dopoguerra. La più importante è quella di Walt Disney (1901-1966) creata nel 1923 in California a Burbank. Il successo dell’impresa divenuta in pochi anni monopolistica, è dovuta alla capacità del suo creator di inventare eroi che possono apparire secondo i gusti poetici e melensi e alcuni dei quali prendono una dimensione di idolo nazionale:. La prima apparizione di Mortimer, poi divenuto Mickey mouse è del 1920.

Page 43: zanella storia del arte Contemporanea5

Tex Avery, l’anti Disney

Opponendosi a Walt Disney, Tex Avery (1908-1980) sperimenta altri tipi di grafica e di logica narrativa. Tra il 1943 e il 1950 per la Metro Goldwin-Meyer, crea Droopy, una specie di cane che agisce sembrando di non far nulla, un lupo concupiscente e una cappuccetto rosso dalle forme di pin-up. Il disegnatore sotolinea gli artifici della libertà che lascia la tecnica al disegnatore, facendo recitare i suoi eroi con gli effetti dovuti al mezzo (pellicola che si buca ad esempio, che integra nei suoi disegni) dal quale i personaggi possono scappare per poi tornare. Nel 1942, il suo Lupo del Blitz, versione rivisitata del Tre porcellini, è una favola sulla resistenza necessaria a Hitler. Equivale per il disegno animato al Dittatore di Chaplin, che appare più tardi.

Page 44: zanella storia del arte Contemporanea5

Il cinema del dopoguerra

Dopo il 1950, quando la scena artistica si sposta dall’Europa all’America, il film americano non perde la sua preminenza. Tuttavia, un declino relativo marca l’espansione degli studios – la fabbrica dei sogni, grandi budgets e grande pubblico - a vantaggio dl cinema europeo e di quello che si chiama «film d’autore».

Page 45: zanella storia del arte Contemporanea5

Cinema americano tra rinnovo e declino

Certo che le superproduzioni da una parte – I dieci comandamenti di Cecil B. De Mille, 1956, Spartacus di Stanley Kubrick del 1959, etc. – e dei films che appartengono al genere nazionali tradizionali continuano a incontrare un grande successo, come la commedia musicale (es. Cantando sotto la pioggia, ad esempio del 1952 o West Side Story del 1961, etc) e soprattutto il western che conosce la sua epoca d’oro con John Waine. La moda dei film di guerra è riattualizzata dal conflitto appena finito, soppiantato poi dal Viet-Nam e da altri soggetti simili, avendo spesso i registi una posizione antimilitarista. Anche il genere «giallo» si rinnova in chiave urbana (Il falcone maltese di John Huston (1941) e i films di suspence di Alfred Hitchock (1899-1980). Un duro colpo alla libertà di espressione viene dato dal maccarthysmo (caccia alle streghe) eall’economia dalla legge antitrust del 1946. Le stars diventano troppo costose crisi del sistema ha inizio, ma una ripresa si registra quando nel 1965 viene lanciata l’apparizione della cinepresa in super 8 della Kodak.

Page 46: zanella storia del arte Contemporanea5

Rio Bravo, 1958 (Angie Dickinson e John Wayne)

Page 47: zanella storia del arte Contemporanea5

Alfred Hitckock

Page 48: zanella storia del arte Contemporanea5

Notorius

Page 49: zanella storia del arte Contemporanea5

La donna che visse due volte

Page 50: zanella storia del arte Contemporanea5

Il buio oltre la siepe, 1962 (il romanzo di Harper Lee è del 1962)

Page 51: zanella storia del arte Contemporanea5

Il cinema d’autore in Europa

In Europa, all’indomani della guerra, i registi non hanno che pochi mezzi. L’alleggerimento delle spese di equipaggiamento gli permette di produrre fuori dagli studios. La loro volontà di allontanarsi dai modelli del primo dopoguerra (neorealismo, Nouvelle Vague, Nuovo cinema tedesco) va di pari con un interesse per il cinema contemporaneo americano o cumunque per i films di Hitchkock e di John Ford. La nozione di «cinema d’»autore nasce in questo contesto (si parla anche di cinema «d’essai») mette l’accento sull’inserimento del film in un genere, ma sulla sua singolarità dovuta alla personalità e all’identità del regista. Questo deve esprimere il suo stile nello stesso modo che uno scrittore lo fa in un libro o un pittore in un quadro. Il regista è alla volta autore dei dialoghi, delle scene e montatore.

Page 52: zanella storia del arte Contemporanea5

Vittorio De Sica, Ladri di biciclette, 1948

Page 53: zanella storia del arte Contemporanea5

Il neorealismo italiano

La rinascita del cinema europeo si attua prima di tutto in Italia, esangue nel dopoguerra. Registi come Roberto Rossellini o Vittorio De Sica portano la loro cinepresa nelle scenografie reali delle città bombardate ; i registi diventano militanti e si direbbe che sperino di cambiare il mondo mostrandolo tale e quale è. Il movimento dura poco, fino al 1953 : tuttavia basta a rinnovare la concezione di quello che può essere il cinema.

Page 54: zanella storia del arte Contemporanea5

Alain Resnais, L’anno scorso a Marienbad, 1961

Page 55: zanella storia del arte Contemporanea5

La Nouvelle Vague francese

Questo movimento nasce più tardi : alla fine degli anni 1950 e in un contesto diverso, quello di una Francia che ha ritrovato la prosperità e si lega al conservatorismo politico e militante. Fondatore, per alcuni della rivista Cahiers du cinéma, François Truffaut (1932-1948), jacques Demy, Agnès Varda, Alain Resnais, Eric Rohmer, Maurice Pialat e soprattutto Jean-Luc Godart (1930) passano dietro la macchina da presa, preoccupati di rompere con le formule tradizionali. Con piccoli budget realizzano films che parlano della loro generazione. I loro eroi sono adolescenti ribelli (I cento colpi di Truffaut) innamorati di se stessi (Brigitte Bardot) e liberi nelle loro relazioni amorose (Jules et Jim). Gli accessori sono spesso quelli della gioventù dorata del tempo (decappottabile, giradischi, flipper, juke-box) di cui parla allo stesso tempo la scrittrice François Sagan. Ma si parla anche di guerra (Hiroshima mon amour di Resnais) e si muore sotto i colpi dei rappressntanti delle forze dell’ordine (A bout de souffle di Godard) o nel fuoco d’artificio cromatico di un suicidio pirotecnico (Pierrot le fou di Godard).

Page 56: zanella storia del arte Contemporanea5

François Truffaut, Jules et Jim, 1962

Page 57: zanella storia del arte Contemporanea5
Page 58: zanella storia del arte Contemporanea5

Il Nuovo Cinema Tedesco

È il più recente dei movimenti che caratterizzano il dopoguerra, o se vogliamo la Germania prima della caduta del muro (1989). Nato nel la RFD è rappresentato dai registi Rainer-Werner Fassbinder (1945-1982), Werner Herzog (1942), Volker Schlöendorf (1945), Wim Wenders (1945) e altri. Cominciando a filmare verso il 1965, poi sviluppando la loro opera sulla riga della contestazione e orientandosi verso la critica sociale e politica

Page 59: zanella storia del arte Contemporanea5

Il Nuovo Cinema Tedesco All’inizio in particolare integrano elementi del passato tedesco recente, come ad esempio nel Tamburo di latta tratto dal romanzo di Günter Grass. Poi evolvono verso tematiche nuove : l’omofobia (Fleichmann, Scene di caccia in Bassa Baviera,1969) la transessualità (Fassbinder, Un anno con tredici lune, 1978), la follia imperialista derivata dalla nozione di capo (Herzog, Aguirre furore di Dio, 1972) , a vittimizzazione di una donna perseguitata dalla stampa (Schlöndorf, L’onore perduto di Katherina Blum, da Heinrich Böll, 1975).

Page 60: zanella storia del arte Contemporanea5

2001 Odissea nello spazio, 1968

Page 61: zanella storia del arte Contemporanea5
Page 62: zanella storia del arte Contemporanea5
Page 63: zanella storia del arte Contemporanea5
Page 64: zanella storia del arte Contemporanea5