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Cosa mi piace.... Dott.ssa Silvia Paolini AICARE - Arch. Laura Pommella Ipotesi e percorsi di progettazione partecipata in area “rur -bana” Scuola Superiore Sant’Anna - Pisa 21 Giugno 2012

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Intervento Polvani Ws 12 giugno 2012

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Cosa mi piace....

Dott.ssa Silvia Paolini AICARE - Arch. Laura Pommella

Ipotesi e percorsi di progettazione partecipata

in area “rur-bana”

Scuola Superiore Sant’Anna - Pisa 21 Giugno 2012

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• quanto e’ condivisa la necessita’ del cambiamento?

• che numero di persone e’ efficace per “accendere” il processo?

• gli iniziatori hanno motivazione ed energia sufficiente da spendere nella fase

promozionale ?

CONSIDERAZIONI METODOLOGICHE

SUL PROCESSO PARTECIPATIVO

La proposta prevede un’attivazione del processo partecipativo dal basso e ciò richiede l'attenta

valutazione preventiva di alcuni aspetti, peraltro rilevanti in tutti i processi partecipati che costituiscono

elementi utili per garantire un buon avvio di processo,

ad esempio:

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Il progetto costituisce un esperimento è aperto, non si conoscono le variabili in gioco che

potrebbero condizionare il processo e la sua riuscita.

Nonostante ciò quando si inaugura un processo partecipativo è importante mantenere un

atteggiamento di fiducia nei confronti di soluzioni sempre possibili e spesso

sconosciute. Da un punto di vista metodologico - durante i laboratori - il contesto è stato

indagato tramite ricerca-azione:

un’azione svolta per conoscere e definire

cosa cambiare e insieme a chi….

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Gruppo A

ATTORI COINVOLGIBILI

FIN DALLE PRIME FASI

Gruppo B

ATTORI COINVOLGIBILI

IN FASE PIU’ AVANZATA

GLI ATTORI DELLA PARTECIPAZIONE

Nella meta-progettazione una volta individuato un primo

elenco di soggetti si torna a ricercare su più livelli per far

emergere il numero più esaustivo possibile di attori del

campo di forze indagato

Ciascun è portatore di un’informazione e di uno sguardo unico sull’ambiente che lo circonda.

Tutti gli sguardi, nella diversità delle loro interpretazioni, colorano il campo relazionale e contribuiscono alla

costruzione di uno scenario possibile.

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POTENZIALITA’, INCOGNITE, CRITICITA’ ed ATTENZIONI

Durante la meta-progettazione si immagina quali possano essere gli

aspetti di cui tenr conto nel primo contatto con il gruppo A, o quelli

da da esplorare nella relazione con il gruppo B.

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Relazioni da esplorare

Relazioni conosciute/possibili

COMUNITA’ STRANIERA

Papà-

Mamme

GENITORI

BAR

ALIMENTARI

CIRCOSCRIZIONE

BAMBINI

ORATORIO INSEGNANTI

AZIENDE AGRICOLE

PARROCOCOMITATO DI ZONA

Attori conosciuti/conoscibili

Attori sconosciuti

LA MAPPA DELLE RELAZIONI

Nella fase di meta-progettazione la ricognizione è

stata effettuata cercando di disegnare una mappa

delle possibili relazioni tra gli attori in fase

iniziale che ha anche aiutato ad individuare le

porte di ingresso sensibili per la promozione del

percorso e una mappa delle possibili relazioni tra

il gruppo “attivatore” e vecchi e nuovi attori a

fase avviata.

Relazioni da esplorare

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PERCORSI PARTECIPATIVI PLURALI

•CONFLITTI POTENZIALI

•DISORIENTAMENTO

•PERDITA DI IDENTITA’

•DALLA CONTRAPPOSIZIONE

AL CONFRONTO DIALOGICO

•RECIPROCO APPRENDIMENTO

•INTERSOGGETTIVITA’

•RICONOSCIMENTO DEGLI

INTERESSI COMUNI E

COMPLEMENTARI

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Cosa mi non piace.... Cosa mi piace....

CONVENZIONE SUI DIRITTI DELL'INFANZIA

ONU 20/11/1989.

sottolinea il dovere da parte degli organi dello Stato

di ascoltare, informare e coinvolgere i bambini per

quanto riguarda decisioni e questioni che hanno con

loro una stretta attinenza

CITTÀ AMICHE DEI BAMBINI

Concetto introdotto dall’ UNICEF ALLA

SECONDA CONFERENZA ONU

SUGLI INSEDIAMENTI UMANI

HABITAT II

Instanbul,3 al 14 giugno 1996

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FASE DI CONNESSIONE :

conoscenza e relazionalità

segna il passaggio dal coinvolgimento alla

partecipazione vera e propria

RISCHI DEL PROCESSO "INFORMALE“:

•TRASCURARE LE ISTITUZIONI o il considerarle lontane

•rischio di alimentare ASPETTATIVE DI CAMBIAMENTO

non sostenute dalla costruzione di percorsi reali.

•ESCLUSIONE APRIORISTICA DI SOGGETTI perchè non

ritenuti a favore delle "proprie" idee

VANTAGGI DEI PROCESSI PARTECIPATIVI

NATI DAL BASSO:

la forza delle idee e dei progetti che, una volta

condivisi, sono portati avanti con grande

determinazione suscitando una serie di

ricadute positive a livello sociale.

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GRAZIE