witt n.04

16
Naoki Takizawa (8) Livia Crispolti (5) Contaminazioni spazialistiche in passerella (6) Talent scouting en vogue (12) Costume Institute Gala @ Metropolitan Museum of Art (11) anno primo | numero quattro | maggio - giugno duemilaotto

Upload: exibart-srl

Post on 27-Mar-2016

243 views

Category:

Documents


1 download

DESCRIPTION

Livia Crispolti (5) Contaminazioni spazialistiche in passerella (6) Costume Institute Gala @ Metropolitan Museum of Art (11) anno primo | numero quattro | maggio - giugno duemilaotto

TRANSCRIPT

Page 1: witt n.04

Naoki Takizawa(8)

Livia Crispolti(5)

Contaminazioni spazialistiche in passerella(6)

Talent scouting en vogue(12)

Costume Institute Gala @ Metropolitan Museum of Art(11)

anno

pri

mo

| nu

mer

o qu

attr

o |

mag

gio

- giu

gno

duem

ilaot

to

Page 2: witt n.04

Come eravamo - Cover d'antan Time, 1 dicembre 1967 - È il 1963, quando Rudi Gernreich dise-gna in collaborazione con Getulio Alviani, artista optical italiano, unimprobabile costume da bagno realizzato interamente con nastroadesivo! Nasce il Bath-Tape-Suit. Del tutto regolare - se si pensaalle sperimentazioni artistiche dell'epoca e al clima avveniristicopre-spaceage - utilizzare il vinile per disegnare nudità e finestre sulcorpo. La sua collezione del 1967 ebbe un tale successo da meritar-si la copertina dello snobbissimo "Time Magazine". | M. G. P.

www. emiliopucci.com

Lapislazzuli"Scenari narrativi in cui dialogano micro-ogget ti, fossili in miniatura,reperti del quotidiano o simboli della contemporaneità". La storiasi intitola Blob Rings e i protagonisti sono animaletti, giochinid'infanzia, perle mabè e cuoricini di giada, inglobati casualmen-te attorno ad una fascia d'argento. Gioielli ricchi di colori e disentimento quelli della designer vicentina Barbara Uderzoche raggruppa le sue creazioni in piccole "fami-glie" di anelli, ognuna con una sua storia daraccontare: "La mia creazione più recente, adesempio, è nata pensando alla preistoria eall'evoluzione come mutazione del mondo. Ildinosauro è un animale a me caro. Ma più chealla sua valenza estetica, di testimonianza delpassato, sono interessata al suo vigore, alla suaforza, e a tutto il suo concentrato di energie…". | Marianna Agliottone

www.uderzo-designer.it

Names/sheChristian Wijnants

Si ispira alle silhouet-te fine Anni '60 la col-lezione p/e 08 diChristian Wijnants,fashion designer con

base ad Anversa che gioca acapovolgere la canonica "lineaA" per creare abiti caratterizzatida una più inusuale "V-line".Stampe e tessuti luminosi ecangianti esaltano la maestriacon cui lo stilista manipola lelinee, sempre pulite e contem-

poranee. Tra i pezzi hot: il gradient tank-top e la twistedminiskirt.

www.christianwijnants.comwww.christianwijnants.be

RumorA colpi di boxe e a passo didanza, la campagna elettorale diBarack Obama ha avuto uno deisuoi momenti di massimo splen-dore nell'apparizione allo show diEllen Degeneres, in cui il candida-to democratico ha adombrato perun lungo istante, agli occhi dell'e-lettorato femminile, tutti gli altriconcorrenti, improvvisando con laconduttrice un andamento molleg-giato sulle note di Beyoncé.Prossimo alla tappa del tour deforce in Pennsylvania, BarackObama, con questa scelta comu-nicativa magistrale ha, infatti, sor-passato in termini di audience per-sino il travolgente ef fetto lacrimadi una stressata e tradita HillaryClinton in New Hampshire, ma haanche rivelato una grande verità.Qualunque sia la tua ambizione -aspirante showman o uomo piùpotente del mondo - oggi più chemai, le sfide al televoto si fanno tradanze e piagnistei. | Santa Nastro Mapo Issue

.wit | #4

allegato ad Exibart.onpaper

DIRETTORE EDITORIALEMassimiliano Tonelli

COORDINATORE EDITORIALEMarzia Fossati

In copertinaun look Naoki Takizawa a/i

08/09 in uno scatto fotograficodello stilista stesso.

HANNO COLLABORATOMarianna Agliottone, TommasoAnzalone, Francesca Duranti,Santa Nastro, Maria Giovanna

Poli, Antonella Reina.

[email protected]

ADVEmmi srl -

Cristiana [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILEGiovanni Sighele

EDITO DAEmmi s.r.l.

Via Giuseppe Garibaldi, 550123 Firenze

VICE PRESIDENTEArtico Gelmi di Caporiacco

DIRETTORE GENERALEAntonio Contento

REGISTRAZIONEpresso il Tribunale di

Firenze n. 5069 del 11/06/2001

longitudini |

2

Page 3: witt n.04

Musique à porterAdidas Originals ha recentementecreato un paio di sneakers esclusi-ve per il pianista cinese di famainternazionale Lang Lang.L'edizione limitata (5000 pezzi intutto il mondo) del famoso model-lo icona Gazelle, nell'acco-stamento cromaticoblack/gold ed ispirataalla musica, è indossatapersonalmente dall'arti-sta, grande fan deglisport e da molto tempoaf fascinato dal marchioAdidas.

www.adidas.com/originals

Rubrichissima125 Magazine, Londra: a book of tales. Dove gli shootings raccontano leelucubrazioni intellettual-estetiche di fotografi per cui l'abito fa davvero ilmonaco. Ed è pretesto per riflessioni a sfondo filosofico-sociale, mentre imodelli diventano attori. Leit-Motiv di questo numero la ribellione, da intendersinelle sue più varie accezioni, ma sempre secondo Phillip Toledano…La morte dellaribellione, comprata e venduta, disponibile nei discount-store al 50% si celebra conacconciature bizzarre, piercing e tatuaggi al limite del freak. È già stato tutto visto. Cosaaccade quando i gesti rivoluzionari di oggi diventano i pantaloni khakis e le camicie but-ton-down di domani? Guardate un po'... | Maria Giovanna Poli

www.125magazine.com

BetweenXXIst Century Man

Dove stiamo andando, adesso che stiamo vivendo nelsecolo che una volta consideravamo il futuro? Questadomanda rappresenta l'origine e il tema della terza mostraallestita presso il 21_21 Design Sight di Tokyo, ad unanno dall'inaugurazione di questo spazio fortemente volu-to e ideato da Issey Miyake, in collaborazione con TadaoAndo. Una rassegna per scandagliare le modalità secon-do le quali il design e il modo in cui oggi facciamo le coseevolveranno, nel contesto della loro relazione con il corpoumano.

www.2121designsight.jp

Complemento oggetto 5PREVIEW

Emeli e Diego: graphic designer svedese lei, architet-to italo argentino lui, non ancora trentenni. Gli inizi di5PREVIEW? Quasi per gioco nei primissimi giornidel 2008, con un paio di t-shirt stampate rudimen-talmente nella loro casa-laboratorio auto-promos-se attraverso portali liberi come myspace.com eblogspot.com. Estetica minimal-punk, che loroamano chiamare più semplicemente under-ground, basata su un caotico ed irriverente "ribal-tamento" dell'immaginario comune, delle inflazio-nate icone-logo del sistema moda, mescolandolead immagini facili rubate a scenari quotidiani, percreare un universo senza soluzione di continuità sottol'egida del motto "Stop Making Sense!".

www.myspace.com/digirama

b

l o g

alertblog alert

| longitudini

3

Page 4: witt n.04

ziel |

4

SHAKESPEAREIN BORSADesign vagamente retrò,dettagli metropolitani eforte impatto visivo: sonogli elementi distintivi di Abrand Apart (1 - 3), inno-vativa linea di borse, piccolapelletteria, oggettistica egioielli realizzati secondo leregole artigianali del madein Italy, ma con gustocosmopolita. La nuova colle-zione si ispira al romanticomondo di Romeo e Giuliettae alle loro nobili famiglieveronesi, i cui personaggidanno il nome ai vari pezzi:Benvolio, Tebaldo,Mercurio… Trovarli perònon sarà facile: la distribu-zione è volutamenteselettiva perché, propriocome enuncia il mar-chio, questi accessoritendono "a nascon-dersi per non con-fondersi", per con-

servare un miste-rioso alone di irri-

petibilità.w w w.abran-

dapart.it

MATEMATICA DA INDOSSAREDue, tre, cinque, sette: i primiquattro numeri primi, la baseda cui prende vita l'infinitomondo dell'aritmetica. Oggidanno il nome alla nuova

linea di abbigliamento 2357(4 - 6): scientifica, essenzialee unica. Un giovane brandtutto italiano lanciato lo scor-so febbraio attraverso l'aper-tura di un temporary storemilanese, in cui artisti, desi-gner e visitatori hanno potutointeragire e mostrare la pro-pria creatività rielaborando esperimentando i pezzi dellacollezione. Il gioco, l'interazio-ne la creatività sono infatti iprincipi fondanti da cui nasco-no i capi 2357. Basici e mono-cromatici, impongono allostreet-wear un nuovo stile, dalcarattere fortemente pop edisinibito.www.2357.it

QUANDO L'ESORDIOÈ VINTAGEClasse 1976. Vivì Ponti (7 -8) ha un passato ricco diesperienze artistiche e que-st'anno ha deciso di farleconfluire in una linea di abbi-gliamento tut ta sua, inizian-do così un'avventura perso-nale nel fashion system.Appassionata di antiquariatoe vintage, Vivì ha creato unacollezione che va oltre i soliticanoni stilistici, re-interpre-tando in chiave ironica l'ele-ganza di un'epoca, quelladegli Anni Cinquanta eSessanta, in cui classe e

f e m m i n i l i t à

erano prive di vol-garità ed eccessi.Uno stile bon ton,rielaborato con unacreatività fresca e vita-le e abbinato a colorivividi e intensi, per unmood delicato e altempo stesso anticonfor-mista.www.viviponti.com

FREAK LIFEI piccoli mostri amici diSandra Virlinzi sfuggonodalla bidimensionalità dellesue tele per acquisire leforme tridimensionali di sim-patici pupazzi anti-stress.Sono i Freak Friends (9 -11), hanno fat tura artigiana-le e nascono dalla collabo-razione tra Sandra eGiuseppe Ricciardi, stylist edesigner di accessori.Realizzati in pelle e dipintia mano, sono veri pezziunici capaci di infonderela forte carica emotivatipica dei quadri dellaloro autrice. Veri e pro-pri art-toys si conce-dono ora frequenta-zioni nel mondo fas-hion: in versionestampata suclutch e borset-te.w w w.f r eak-friends.it

1

2

45

6

7

8

9

10

11

A cura di Antonella RReina

UpComing

3

Page 5: witt n.04

Che cosa crei esattamente?

Tessuti. Realizzati con telai manua-li ed utilizzati nei campi del fashione dell'interior design. Il mio lavoroè votato alla ricerca di nuoviintrecci tessili, di nuove combina-zioni di materiali ed è carat terizza-to da un gioco di contrasti croma-tici.

Che tipo di materiali preferisci

usare?

Utilizzo filati prodotti da aziende tes-sili italiane. A me più congeniali, perqualità e varietà, sono quelli dell'a-zienda pratese Lineapiù, cotone, lino,lane, sete, viscose. La ricerca difibre, filati e tessuti, naturali artificialio sintetici che siano, è una parte

impor tantissima del mio lavoro.Visito due volte l'anno le fiere diPit ti Filati, Milano Unica, PremiereVision e Techtex til, per essere sem-pre aggiornata sulle novità, permaggior consapevolezza e liber tàdi inventiva. Contemporaneamentefaccio ricerca anche al di fuori deicircuiti commerciali istituzionali,presso piccoli e piccolissimi produt-tori che spesso filano ancora amano.

Le tue creazioni tessili si possono

anche indossare?

Certamente si! Sono dell'idea che laloro prerogativa sia proprio nell'esse-re indossati, utilizzati come secondapelle, come materia con la qualeavere una confidenza tat tile.

Oggi che cosa può dire l'arte con-

temporanea a chi - come te - porta

avanti il concetto di artigianalità

applicata all'arte?

L'arte, e nello specifico quella con-temporanea, è - in ogni sua forma -un grande serbatoio di idee, unafonte di energia inventiva infinita,quando autentica. Nel mio caso èimportante il rapporto diretto con gliartisti, quell'indescrivibile "cortocircui-to" che nasce dal lavorare insieme.

Qual è il tuo background?

Ho una formazione specificatamentetecnica legata alla progettazione tes-sile, alla quale si af fiancano studiumanistici di storia dell'ar te e, in par-ticolare, di storia del tessuto.

A chi ti rivolgi con le tue creazioni?

La mia è una clientela estremamenteeterogenea, sia per provenienza geo-grafica, che culturale: a fianco ai pri-vati ci sono le aziende che acquista-no i miei tessuti per i loro uf fici-stile.

Lavori anche su commissione?

Mi è capitato, ma mi trovo meglioquando sono io a proporre il miolavoro, il mio linguaggio.

Il tuo è un "mestiere antico", lento

e di estrema precisione. Come ti

poni nei confronti del tutto-e-subi-

to, del pronto-moda?

Il mio mestiere è per me stret tamen-

te legato alla modalità operativa deltessere. C'è alla base un saper fare eun saper progettare che hanno dellemodalità e dei tempi apparentementelenti. In realtà le tempistiche sonosolo dif ferenti, e il miglior contro alta-re al pronto-moda e alla globalizza-zione è un prodotto di alta qualità,con una produzione limitata, spessoun pezzo unico. Questo, soprat tut toal di fuori dell'Italia, è una carta vin-cente.

Dove esponi oggi le tue creazioni?

Nel set tembre 2007 ho aperto nelcentro di Roma (Via Ripetta, 133)una "Vetrina", espositiva e commer-ciale, nella quale, con cadenza bime-strale, metto in mostra i miei tessuti.

In futuro?

Desidero far diventare la "Vetrina" diRoma un punto di aggregazione perchi opera nel campo tessile, cercan-do di far convergere esperienze lega-te a linguaggi diversi. Voglio chediventi un'of ficina di idee, di speri-mentazione e di comunicazione.

www.archiviocrispolti.it

A cura di Francesca DDuranti. Classe 1976 per la designertessile romana, a cavallo tra cultura della tessitura e arti visive.Dalla formazione presso l'opificio di Cantù-Como e ilTessilstudio di Firenze, all'insegnamento di "Cultura Tessile"all'Accademia di Belle Arti di Brera, passando per le collabo-razioni con il Tessilstudio di Firenze ed il Textile Museum diWashington. Nel 2004 nasce la sua linea di tessuti artistici"Livia Crispolti tessuto a mano".

Livia Crispolti

5

| scout

Page 6: witt n.04

6

witage |

Anni Cinquanta: l'ar te è lo specchiodell'ef fet to di duplicità e di spaesa-mento che si compie tra forme einforme. Lucio Fontana si concentrasulla presentazione della spazialitàdinamica, non prospettica, non illu-sionistica, at traverso delle perfora-zioni su tele: iniziando con fori perpoi proseguire con fenditure che,let teralmente, aprono il piano della

pit tura, la superficie del quadro allospazio dell'ambiente.Un'esplorazione dei misteri dell'uni-verso, una ricerca della terza dimen-sione tramite buchi, tagli e at traver-samenti della superficie monocromache af fiora anche in alcuni abiti rea-lizzati da Fontana stesso nel 1961, incollaborazione con la stilista Bruna

Bruni e le Sorelle Fontana.

A cura di Francesca DDuranti. Da Lucio Fontana alle passerelle, libere contaminazioni spazialistiche

Cut'n'art

in alto: a sinistra Lucio Fontana -Concetto spaziale, 1961 - Olio etaglio su tela; a destra Chanel,2008 p/eal centro: sopra: Lucio Fontana -Concetto spaziale, Attesa 1965 -Idropittura su tela e legno laccato;sotto Carol Christian Poell, 2002qui a lato: a sinistra Issey Miyake- tessuto in poliestere ad armaturatela, 1990; a destra LucioFontana - Concetto spaziale,1962-63 - olio su tela

Page 7: witt n.04

7

| witage

Testimonianza oggettiva della suatematizzazione dell'oltre materia al dilà delle superfici canoniche dell'ar te,del piano di congiunzione tra il soprae il sot to, tra il tessuto e la pelle, ilvestito e il nudo. Qui il taglio incidesulla stof fa, come sulle sue tele, cer-cando al di là, oltre il corpo. In pas-serella innumerevoli similitudini edispirazioni in un gioco di specchi ecitazioni da ricercare nelle collezionidi numerosi stilisti all'avanguardia,così come nelle creazioni di classi-che ed insospettabili case di moda.Se nel 1990 Issey Miyake propone-va un disco di stof fa plissè con dueaperture, punti di partenza perindossarlo, per interpretarlo, nel 2006

Maison Martin Margiela - label dellusso minimale - interveniva su unperfet to cilindro in crêpe di seta conoblò e strappi, per giungere al panta-lone "distrut to" proposto per questaprimavera/estate, vero e propriosventramento at tuato per scoprire ilcorpo sottostante, alludendo alla suavulnerabilità. La lana infeltrita e perfo-rata del White Felted Dress firmatodall'ar tista Andrea Zit tel nel 2002sembra invece richiamare perfet ta-mente il concetto spaziale dell'abitofontaniano Bini-telese. In perfet ta sin-tonia con le teorie di Fontana ancheCarol Christian Poell, creatore dimoda e performer specializzato nei" tagli" e nell'uso sperimentale di

materiali organici: nelle sue mani l'a-bito è frammentazione, annullamentodel corpo, squarcio spazialistico chepone fine alla rappresentazione tradi-zionale dell'oggetto vestito e, soprat-tut to, di ciò che sta al suo interno. LoSpaziazialismo informale - tematicaantecedente ai tagli su tela monocro-ma - stratificazione di pura materiaamalgamata con il colore ha poi tro-vato collocazione nell'ultimo défiléd'Alta Moda di Grimaldi Giardina, oancora in certi kaf tani di Custo

Barcelona, dove il gusto optical

incontra la ricerca sulla materia el'uso del colore ammicca ad un certoutilizzo proprio degli anni Cinquanta.Infine è squarciato con scalfit ture di

colore metallico l'abito strapless diChanel Haute Couture, una nuvola inorganza di seta con bagliori d'argen-to dipinti a mano, esemplificazionealla moda delle tele materico-spazialidi Fontana datate primi anniSessanta. Un look graf fiante e con-cettuale sede di un vero e propriointervento pit torico sul modello, unframmento di storia dell'avanguardia.

www.fondazioneluciofontana.it

www.isseymiyake.com

www.maisonmar tinmargiela.com

www.zit tel.org

www.grimaldigiardina.it

www.custo-barcelona.com

www.carolchristianpoell.com

in alto: a sinistra tre look diMaison Martin Margiela; a

destra Lucio Fontana con lamodella che indossa l'abito da

lui disegnato nel 1961qui in basso: a sinistra GrimaldiGiardina Haute Couture, abitoprimavera/estate 2008; a destraLucio Fontana - Concetto spa-

ziale, 1951 - olio e sabbia sutela blu e argento

Page 8: witt n.04

main |

Già noto per il suo design innovativo e sperimentale,nonché per le sue collaborazioni con vari ar tisti, l'exdiret tore creativo del brand Issey Miyake ha lanciato loscorso set tembre la sua prima collezione -primavera/estate 2008 - durante la New York FashionWeek. Il suo linguaggio, per fet tamente riconoscibile, siar ticola all'interno di alcune coordinate fondamentali:dalla funzionalità all'instancabile ricerca sui materiali,passando per una semplicità ai limiti dell'unisex. Il tut topunteggiato da un immancabile tocco di indaco.

2007: nasce la tua label. Dunque?

Voglio parlare di abiti creati in Giappone: alludendo però aqualcosa di più profondo di un semplice "Made in Japan".

Debut tare a New York: perché?

Innanzitutto, per dar vita al progetto di una mia collezione hori-considerato la mia esperienza personale: la mia attività crea-tiva per Issey Miyake prese il via lavorando sul marchioPlantation, che aveva come base proprio New York. Ho impa-rato molto disegnando questo brand, e non solo in termini didesign, ma anche di marketing, merchandising e definizionedei prezzi e mi sono reso conto che il mio approccio nel crea-re una collezione è strettamente legato al concetto di produ-zione. Inoltre, dopo 27 anni parigini con la label Issey Miyake,desideravo davvero cambiare e spostarmi a New York, l'oriz-zonte di una nuova sfida che mi sono imposto di af frontare.

Com'è la prima collezione?

Non mi sono concentrato su un tema in par ticolare, ho scelto piut tosto di identificare il tipo di donna che puòindossare le mie creazioni.

8

Di Marzia FFossati. Da direttore creativo presso Issey Miyake alla nuovalabel che porta il suo nome. .wit incontra il designer giapponese con la creatività scritta nel DNA…

Naoki Takizawa

"Nelle parole del pubblico si nascondono

spesso indizi e suggerimentiimportanti"

Page 9: witt n.04

Ecco, appunto. Che tipo di donna?

Dotata di uno spiccato senso estetico, per quanto lieve edelicato, ed amante della qualità. Le silhouette sono

essenziali per sot tolineare ed esprimere la bellezza interio-re di chi indossa i miei abiti. Benché le donne a cui mi

rivolgo conducano una moderna vita urbana, ho cercato diaggiungere, nei miei abiti, un tocco di "natura", at traverso

l'impiego di elementi organici e con la speranza, in talmodo, di influenzare almeno in parte il loro stile di vita.

Il tuo punto di partenza?

Il tessuto. Sempre interamente prodot to in Giappone.Per questo motivo sono a contat to con i produt tori tessi-li fin dalle prime fasi del processo di lavorazione e dalla

scelta dei filati. Insieme a materiali canonici - come ilcotone, il lino, la seta - lavorati secondo tradizionali tec-

niche di tessitura o di stampa (come quella dei kimono),ne uso altri più innovativi ed altamente tecnologici.

Ricerchi molto sui materiali. Come?

Viaggiando at traverso il Giappone. Io ed il mio staf fguardiamo molto anche ai materiali le cui carat teristiche

siano ancora latenti, potenziali, non ancora sviluppatenel campo tessile per l'abbigliamento. Solo dopo aver

compreso appieno le carat teristiche tecniche di unmateriale posso iniziare a sviluppare il design.

Nella tua palet te l'indaco non manca mai…

Ai è il termine giapponese che indica la tonalità blu inda-co, il colore del brand Naoki Takizawa per eccellenza.

Un colore che si trova a metà strada, in per fet to equili-brio, fra l'eleganza formale ed una più casual. Inoltre tra-

dizionalmente, e soprat tut to nel periodo Edo, questasfumatura è stata spesso presente nella quotidianità

giapponese.

Ricordi del periodo Issey Miyake?

Ho avuto modo di incontrare e confrontarmi con altricreatori, al di là delle frontiere del mondo della moda. Èstata un'esperienza insostituibile. Sono grato che mi sia

stata of fer ta l'oppor tunità di imparare diret tamente daIssey Miyake la sua personalissima visione e il suo

senso dell'estetica.

Quanto Miyake c'è nel brand Naoki Takizawa?

Piuttosto che parlare di caratteristiche dello stile di Miyake,parlerei di dna giapponese. Sento che il mio senso dell'este-tica ed il mio modo di fare le cose sono profondamente con-

nessi al mio DNA giapponese. Semplicemente oggi questorisulta e si esprime in una forma diversa rispetto a quando

disegnavo per Issey Miyake.

9

| main

Page 10: witt n.04

Ti sei anche reso fotografo dei tuoi capi (un

esempio è lo scat to di coper tina di questo nume-

ro di .wit)…

Spesso non trovo facile esprimere pienamente aparole le mie creazioni. Utilizzando la fotografiacredo di riuscire a comunicare meglio quello chesento. Per me la fotografia è un eccellente strumen-to di comunicazione.

Dalla fotografia all'ar te. Nella collet tiva

" Yanomami, spirit of the forest" hai af frontato la

tematica della spiritualità. In che modo hai lavo-

rato per quella mostra?

Mi è capitato di leggere, tempo fa, gli scrit ti di DaviKopenawa, uno sciamano yanomami che raccontavatradizioni ed usi degli indios yanomami, nonché laloro idea di immagini spirituali. Secondo questotesto, gli yanomami credono che gli specchi rappre-sentino il legame fra la vita presente (il mondo visi-bile) ed il mondo spirituale (invisibile). Ho trovatoquesto aspet to di par ticolare interesse e ho cercatodi visualizzarlo nel mio lavoro per quella mostra: hocreato trecento specchi rotondi in resina sintetica eli ho uniti, proiet tando poi sulla loro super ficie dellefigure di animali disegnate da uno yanomami. Conl'aiuto di un team di produzione ho potuto completa-re questo lavoro, incentrato sull'essenza del mondoinvisibile (spirituale), creando fisicamente unadistanza fra il muro che sosteneva gli specchi"schermo" e gli specchi stessi.Rispet to all'idea di anima propria della cultura euro-pea occidentale, quella degli yanomami è veramentevicina all'animismo giapponese: l'anima risiede intut te le cose create…

Puoi salvare tre soli capi dalla tua p/e 08. Quali?

Mi permet to di mescolare la p/e 08 con il successi-vo a/i 08/09: della prima scelgo una tunica in legge-rissimo cotone bianco ed un abito realizzato nelpoliestere più leggero al mondo, dalla seconda ilcappot to nel tessuto "memor y-system", altamentetecnologico.

"Trovo che il blu indacosia semplicemente un

colore bellissimo"

main |

10

Page 11: witt n.04

| grandangolo

11

Superheroes: Fashion and Fantasy5 maggio. New York.

Costume Institute Gala @ Metropolitan Museum of ArtA photographic review.

Page 12: witt n.04

12

Da vetrina globale per i grandi marchidella moda, la rete diventa teatro diiniziative che vantano contenuti arti-stici e non solo meramente commer-ciali, dal fenomeno Trembled

Blossom - nato in casa Prada - al lan-cio di Tommy TV by Tommy Hilfiger.Il primo è un cortometraggio di ani-mazione disegnato da James Jean,tra i più grandi illustratori viventi, ediretto da James Lima, visual ef fectsdirector conosciuto per produzioniquali Spacejam, Strange Days,Spiderman e per le sue collaborazionicon Steven Spielberg. Presentatodurante New York Fashion Week edisponibile sul sito di Prada, il corto èun af fascinante ed onirico viaggioche si consuma in una dimensionefantastica. Il mondo Prada è declinatoin versione surreale: una figura fem-minile, nata come un fiore dal terre-no, si aggira tra paesaggi coloratissi-mi, per incontrare le creature più stra-ne. L'animazione digitale in 3D e latecnologia motion-capture a rendereil tut to un'esperienza unica, magica,tra citazioni della mitologia classica,rimandi ad una natura primordiale e,naturalmente, all'ultima collezione del-l'azienda milanese. Perfetta sintesi diimmagini e musica. La colonna sono-

ra è opera delle Cocorosie: i suonilow-fi delle sorelle americaneBianca e Sierra Casady rendonol'atmosfera ancor più metafisica erarefatta. Sound disarticolato,voci sussurrate e rumori in sotto-fondo accompagnano i disegni,creando qualcosa di simile adun miraggio, ad una visionemistica. In alternativa alla ver-sione delle Cocorosie siaggiunge la traccia a cura diFrederic Sanchez, sounddesigner parigino, nonchécuratore delle musiche dialcune tra le sfilate piùimportanti del mondo. Lasua interpretazione, certomeno sognante, segue unsentiero sonoro distorto econtrasta con le immagi-ni, at traverso le scelta diritmi sincopati e ossessi-vi. Un contest, rivolto achiunque lo desideri,invita il folto sottoboscodi giovani produttorimusicali (e aspirantitali), a musicareTrembled Blossom, nonché unanuova animazione recentemente pre-sentata in Giappone, seguendo con il

A cura di Tommaso AAnzalone. New media ed espressioni artistiche di ultima generazione. Nascono progetti originali e sorprendenti, come sempre acavallo tra moda e musica. Da Prada a Tommy Hilfiger, sono i fashion brand a fare scouting tra i nuovi talenti musicali…

Lo scouting è di moda

sound icon|

Page 13: witt n.04

| sound icon

suono il volo metamorfico di una farfal-la tramutatasi in un paio di occhiali.Ricercare nuovi talenti musicali è delresto la mission della neonata TommyTV, creata in collaborazione con ilcolosso della musica Sony BMG, dallanota casa di moda americana TommyHilfiger. Un internet channel totalmentededicato alla musica da uno stilista chespesso ha tratto la sua ispirazione dalpanorama musicale e dalle sue icone,del resto già impegnato nel settore coniniziative quali le Hilfiger Sessions, onenight musicali, tra il jamming ed il funky,che vedono unirsi talenti af fermati edemergenti (prossima data il 27 luglio aDusseldorf). Tommy Tv parte proprio daqueste esperienze per dare vita ad unpalcoscenico globale animato tanto daup-coming talents quanto dai big: oltrealla trasmissione di queste session, alleinterviste agli artisti e ai backstage, ilcanale prevede poi la sezione HilfigerAuditions, con la possibilità di auto-pro-muoversi, uploadando la propria musi-ca.

www.prada.com

www.tommy.com

www.tommytv.com

www.thehilfigersessions.com

in alto nella pagina a lato: leCocorosie

in basso nella pagina a lato e quiin alto: tre frame del video anima-

to Trembled Blossomqui a lato: due frame dal channel

Tommy TV 13

Page 14: witt n.04

Californiano. Professione Make Up

Artist. Dai videoclip Hip-Hop di Los

Angeles, al periodo "editorial" con

base a Milano. Un lavoro esercitato di

backstage in backstage, da un servizio

fotografico all'altro, senza perdere di

vista un riferimento fondamentale: la

quotidianità.

Un truccatore laureato a Yale…

Sì, il mio percorso è stato decisamen-te atipico. Mi sono laureato a Yale: lìho frequentato corsi di arte e di foto-grafia, grazie ai quali ho iniziato acapire che la professione del truccato-re poteva essere la giusta espressioneper la mia personale inclinazione allearti visive. Sono un autodidatta: hodivorato riviste di moda, frequentatocorsi di storia dell'arte e letto moltissi-

mi libri di trucco. Ho poi arricchito lamia esperienza lavorando come assi-stente per molti truccatori top, acce-dendo ai backstage più importanti delmondo.

Che fare invece per seguire il per-

corso "tipico"?

Frequentare una scuola, lavorare peruna casa cosmetica, per acquisire unaformazione di base. Dopo aver impa-rato le teorie e le tecniche primarie,

essere poi disposti a rimettere tutto indiscussione, a ribaltarle ed adattarle inbase al soggetto e alla natura del pro-getto su cui si lavora. Occorre inoltreconsiderare che, come accade permolti mestieri "divertenti", all'inizio sivive di sola passione: i guadagni arri-vano solo in seguito.

Una "collezione" di volti. Il più inte-

ressante che hai mai truccato?

Ho truccato dive del cinema, della

musica e della moda e, anche se perpoco, ho avuto modo di intravedere lapersona, dietro al personaggio.Sembra banale, ma certe personerisultano davvero molto più belle dalvivo, una volta che se ne "respira" ilcarattere. In questo senso, ho trovatomolto emozionante truccare AnnieLennox, uno dei miei miti musicali, tral'altro…

E tra le top-model?

Per un ossessionato dalla bellezza deivolti è quasi impossibile scegliernesolo una! Avrò sempre un debole perla camaleontica Linda Evangelista.Amo poi la perfezione delle proporzio-ni di Liya Kebede, così come i volumielegantissimi del viso di ShalomHarlow.

Tra le new face?

Agyness Deyn, Malin Ones eGeorgina Stojilkovic.

A cura di Marzia FFossati. Aaron Henrikson. Pennelli e piegaciglia alla mano per l'esercizio di un'arte applicata ai volti più belli del mondo…

Making The Life Up

mestieri di moda |

14

qui: Aaron Henrikson nelbackstage di una sfilata Dior

con Agyness Deynin basso: Tre beauty di Aaron

negli scatti di Sara Fileti

Page 15: witt n.04

Un editoriale del tuo book emblema-

tico del tuo lavoro?

I beauty di Sara Fileti: semplici, mamai noiosi. Di gusto editorial, ma maitroppo strani da allontanare gli interlo-cutori commerciali. Trucco,capelli estyling rimandano agli Anni Cinquantae Sessanta, ma con un'intensitàmoderna.

Ogni giorno una situazione diver-

sa. Come ti prepari per ogni pre-

stazione?

Dipende molto dalla natura delloshooting. Se si tratta di un servizio"classico" (trucco naturale/correttivo)ho già tutto il necessario nel mio kit dibase, devo solo capire sul set quantaintensità conferire al tutto. In generaleil mio lavoro è sempre il risultato diuna collaborazione con il fotografo edil redattore, in modo che i vari imput sirisolvano in una soluzione ottimale: iltruccatore deve essere sempre prontoed elastico, ma fermo nel direzionare iltutto verso il buon gusto. Nei lavoricommerciali, ad esempio nelle campa-gne pubblicitarie spesso si lavora par-tendo da un layout: occorre cioèseguire riferimenti visivi specifici edadattarli alla modella in questione. Dicontro più è creativo il concept delservizio fotografico, più materialinecessita: in questo caso attingo al

mio archivio di trucchi "supplementari",da quelli per l'aerografia ed il body-painting, passando per quelli specificiper luce UV, senza dimenticare i mate-riali per applicazioni e per gli ef fettispeciali.

Gli strumenti di cui sei più geloso?

Il mio piegaciglia giapponese, caratte-rizzato da un design particolare chemi permette di vedere la palpebraquando lo chiudo, evitando di pizzi-carla, cosa che può invece accaderecon quelli tradizionali. Due paia dipinzet te meravigliose: uno svizzero

ed uno giapponese. E la mia colle-zione di pennelli - alcuni ormai fuoriproduzione - raccolti nel corso dimolti anni.

I set che non potrai mai dimenticare?

Senz'altro una storia estiva scat tataall'interno di una serra tropicale, conuna bufera di neve all'esterno. Delresto ogni backstage di una collezio-ne Dior Couture racchiude in sémolta magia.

L'ispirazione è ovunque?

L'ispirazione mi circonda nella vitaquotidiana. Può venire dal rossetto

color corallo di una vecchiet ta inmetropolitana, da un abbinamento dicolori usato per un graf fito, cosìcome da un cartone animato giappo-nese. Adoro poi guardare libri, vec-chi giornali e cover di dischi nei mer-catini dell'usato.

Mai senza…

Una matita/correttore a due tonalità diMake Up Forever, il fard "Taupe" di MACed un mascara volumizzante di MaxFactor. Infine, una buona crema idratan-te con fattore di protezione 15spf.

www.greenappleitalia.com

15

| mestieri di moda

in alto: due immagini diun lavoro di Aaron conla fotografia di Michele

Ercolaniqui a destra: In un

backstage Gucci conJulia Dunstall

Page 16: witt n.04