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6267 Chinese Bobos 12 Dressed-up Architecture 10 Tubino or not Tubino? 6 www.yoox.com 7 Issey Miyake + Dyson = The Wind 15 8

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Chinese Bobos 12 Tubino or not Tubino? 6 Dressed-up Architecture 10 Issey Miyake + Dyson = The Wind 15 8

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6267Chinese Bobos12

Dressed-up Architecture10

Tubino or not Tubino?6

www.yoox.com7

Issey Miyake + Dyson = The Wind15

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ILLUSIONI

SARTORIALI

24-7 Suits ,marchio pret ta-

mente maschile, sidistingue per la

sapiente combinazio-ne di tagli classici e

sartoriali con dettaglicontemporanei e innova-

tivi. A firmare la linea èSilvio Graziottin, già

designer di E- play. La col-lezione primavera/estate '08si ispira all'illusionismo ealle arti magiche, moltopopolari alla fine del dician-novesimo secolo. Allasobrietà del tailoring più tra-dizionale si abbinano t-shir ts, polo e camicie realiz-zate con materiali ricercati,mentre borse, catene ecinture ricordano gli stru-menti di magia usati daiprestigiatori di quelperiodo. Il risultato?Enigmatico e af fasci-nante.

www.24-7suits.com

QUANDO LA ZEPPA È

MODERNISTA

Sembrano vere opere d'artegli accessori di Claudio

Montias (4 - 5 - 6),stilista/artista argentino, chesi è fat to notare nel proget-to Fashion Incubator diCamera Nazionale Moda. Lescarpe, dalle altezze vertigi-nose, e le borse, rigorosa-mente rigide, mischiano congrande abilità colori e formeispirati all'ar te modernistadegli anni '50 e rielaboranoelementi tipici della tradizio-ne gaucha con un toccoglamour e lussuoso.

www.cameramoda.it

UUU - COPRISENO CERCASI

Sono veri oggetti del desi-derio i gioielli VM (7-8-9),

nati dalla creatività di Viola

Naj-Oleari e Marta

Caffarelli, due amicheappassionate di design earte. Ogni singolo accesso-rio lancia messaggi, espri-me concetti, evoca pensieri,sempre essenziali, ma moltofemminili. Dalla delicatezzadi bracciali e orecchini, all'i-ronia delle collane fino adoggetti più sensuali comegli orecchini mantra o ilcopri-seno "uuu". L'uso deimateriali combina la prezio-sità dell'oro, l'argento e lepietre dure con la leggerez-

za e lasemplicitàdi materialiplastici, carta, evetro.

www.ateliervm.com

GATTO-TERAPIA

Si chiamano kit ten (10-

11) e sono l'invenzione diuna giovane e sentimentaledesigner colombiana.Dolcissimi e coloratissimi gat-tini/pupazzo nati come deco-rativi oggetti di design mache, secondo la loro creatri-ce, avrebbero anche qualco-sa in più. Ericka Olaya

Andrade rivendica infatti illoro valore terapeutico: i kit-

ten sarebbero capaci di farcisentire meno soli e di donareallegria all'intera casa, graziealla variopinta disponibilità dicolori in cui sono stati creati.I più chic? Quelli declinatinella versione in cashmere

dalle tinte neutre.

www.kikkankit ten.blog-spot.com

A cura di Antonella RReina

spellbound

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Rubrichissima Shortcuts funziona da pesca miracolosa nel luna park delle notizie che fanno unica l'ar-te e la moda, raccolte in mesi di sudore, come tiene a precisare il berlinese Sleek.Gustose chicche pettinate via dal web, scannerizzate dai cataloghi, registrate nei viaggi.Un esempio? Trovate le Armani-dif ferenze nelle fashion paintings del cinese Li Qing,

basate su fotografieoriginali da cui sidiscostano per unadivertente serie diparticolari.Maria Giovanna Poli

Names/sheAmanda Wakeley

S'ispira agli acquarelli di Rodin la linea s/s08 della designer londinese AmandaWakeley. La palette, dal nudo al terra bru-ciata leggero, dal grigio fumo al gesso è ilpunto di partenza per la collezione. Laforma si adegua al colore: scultorei i lookblack&white, leggerezza e drappeggi per letinte pastello. I pezzi-chiave della sfilata rivi-sitano dettagli sportivi in versione luxury: ilpiccolo impermeabile in Mikado è indossatosu shorts in maglia di seta, il morbido parkain suede si porta invece con pantaloniampissimi. Il nuovo basic firmato Wakeley?La T-shirt oversize in lurex.

www.amandawakeley.com

RiscoperteUn indirizzo "principesco". Abiti e accessori d'epocadated back to '50/'60/'70/'80 vengono re-interpreta-

ti in chiave settecentesca ed esposti indossati damanichini d'antan. Si chiama Beyond Retrò (58-59

Great Marlborough Street, London, W1) questo atelierdedicato a tutti i cultori londinesi del vintage chic. Piùche un diretto omaggio alla figura storica di MariaAntonietta, un tributo alla versione rock'n'roll propostada Sofia Coppola nel suo ultimo film.

Elena Semenzato

www.beyondretro.com/soho

Joint ventureLe immagini diAndy Warholtrovano l'ennesi-ma nuova collo-cazione. Per l'au-tunno/inverno2008/09 caratte-rizzeranno infattila "CollezioneAndy Warhol" diPepe JeansLondon, nata incollaborazionecon la Fondazione Andy Warhol. 250 capi per uomo e donna giocatitra stampe pop ed "ispirazioni Factory" a ricreare il look glam e deca-dente degli edonisti discepoli che frequentavano lo studio di Warhol aNew York, da Edie Sedgwick a Candy Darling.

www.pepejeans.com

S.O.SPerdere un guanto? Un classico. Ma lasoluzione ora è a portata di mano: si chia-

ma One Cold Hand. Un sito per raccoglierein rete tutti i guanti smarriti. Per il momento

può essere utile solo agli sbadati di New York ePittsburgh, luogo in cui si è originato il fenomeno. A breveperò anche i milanesi potranno beneficiarne.

Elena Semenzato

www.onecoldhand.com

Prune IssueNon conventional luxury stuff /1L'arte applicata agli arre-di. Inediti pannelli deco-rativi sospesi tra fashione design. Li firma AlexTurco. New.Pics.Ar t, col-lezioni annuali in edizio-ne limitata a soli 200esemplari per soggetto:un medesimo layoutfoto-grafico su cui l'arti-sta interviene poimanualmente, al fine direndere ciascun pezzoun "unico". Su richiesta anche pannelli personalizzati per spazipubblici e privati: in questo caso il processo creativo è condivi-so in tutte le sue fasi con il cliente.

www.alexturco.com

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allegato ad Exibart.onpaper

DIRETTORE EDITORIALEMassimiliano Tonelli

COORDINATORE EDITORIALEMarzia Fossati

HANNO COLLABORATOMarianna Agliottone,

Maddalena Biasi, CeciliaFreschini, Francesca Orlandi,

Federico Poletti, MariaGiovanna Poli, Antonella Reina,

Elena Semenzato.

[email protected]

ADVEmmi srl -

Cristiana [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILEGiovanni Sighele

EDITO DAEmmi s.r.l.

Via Giuseppe Garibaldi, 550123 Firenze

VICE PRESIDENTEArtico Gelmi di Caporiacco

DIRETTORE GENERALEAntonio Contento

REGISTRAZIONEpresso il Tribunale di

Firenze n. 5069 del 11/06/2001

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Come eravamo - Cover d'antanL'illustrazione Italiana - Natale 1936

1836-1936. Ti canteròun secolo di moda ecostume, cento anni didonne e, s'intende,anche di uomini. Ed ètutto un delirio di bustisotto eroici tailleur dalsapore militare ma dalcolore che promettevendetta, se non altroper l'immancabile stoladi pelliccia. Adatti aicaf fè concerto e allesartorie degli scrit tori.Perché la donna targata1937 - Carrie Bradshowante lit teram tra la vitaprivata, la cit tà e la stra-da, è in cerca di stile�

Maria Giovanna Poli

Complemento OggettoAcquistare un paio di jeans per la bellezza del packaging?Immaginatelo avvolto attorno ad un rocchetto come se fosseun filo ed ecco che la risposta diviene sì. J4 Color è una colle-zione di denim che si distingue non per i suoi tessuti, i suoilavaggi o i modelli, ma esclusivamente per il colore delle sueimpunture. Il filo divieneprotagonista: un piccolodettaglio che acquisiscegrande appeal nel dareuna nuova colorata inter-pretazione al concetto dibluejeans.

www.jfour.it

Names/hePiombo

Ha inaugurato lo scorso settembrela boutique milanese PIOMBO. Unparticolarissimo "contenitore" incui trovano collocazione tutte lecreazioni del "filosofo della moda":i tessuti in cachemire, creati inesclusiva su antichi telai in legnoin Scozia, il su-misura maschile, leormai celebri smoking jacket, oltreagli accessori in pelle e in setafrancese. E' previsto inoltre unospazio al femminile, dedicato al su-misura per la donna, per lacostruzione di giacche prodotte con tessuti realizzati a mano.

LibritudineLusso. Seduzione.Eleganza. Ed un uniconome: Valentino. "Unagrande storia italiana" di ArtEdition: vita e carrieraimmortalate e narrate in unraf finato libro- bijoux desti-nato a pochi eletti: 100copie numerate e autografa-te dal grande couturier.Costo? Tremila euro. I pre-ziosi archivi della maison svelano immagini stori-che, stampe autenticate di figurini, ritratti, edito-rials, campagne pubblicitarie ed interviste.Ovvero la genialità del gusto, quella che ha por-tato Valentino nell'empireo dei grandi nomi dellamoda.

Francesca Orlandi

www.taschen.com

Non Conventional Luxury Stuff/2Benessere, estetica e tecnologia in un solo concept.Amadana - brand Giapponese che tra il suo nome da unquartiere di Tokyo famoso per le sue lacche nell'epoca Edo -propone oggetti che sono al tempo stesso strumenti di lavoroe pezzi di design. Prodotti altamente tecnologici, creati conmateriali naturali e caratterizzati da forme intriganti. Un esem-pio? Ergonomici auricolari in bambù che si adattato perfetta-mente all'orecchio. Ascolto ottimale garantito.

Maddalena Biasi

www.en.amadama.com

LapislazzuliMinimali, sinuosi, elegantissimi. Realizzati con materiali natu-rali sì, ma di pregio, come la madreperla, il corallo ed il tur-chese. Sono i gioielli di Antonio Picardi, designer e graficopartenopeo che da quindici anni insegue la passione per lagioielleria e realizza collier che ama definire 'microsculture'.Sfumature iridescenti bianche e perlacee, rossi brillanti e pie-tre azzurre vestono i collarini rigidi in argento, grazie ad una

manifattura rigoro-samente artigiana-le e, ovviamente,in versione unique.

MariannaAgliottone

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"Le donne si vestono male, io le fregotutte con il mio nero così imparerannoad avere gusto". Con queste parole diCoco Chanel, pronunciate senzamezzi termini nel 1926, nacque l'utilita-ria stipata nel guardaroba di ognidonna sopra i 18 anni. Chi lo direbbeche il piccolo abito nero, sussurratoconfidenzialmente come 'LBD' dalleaddicted d'oltremare, ha già compiutoottant'anni? Nessuno, dal momentoche lo si vede sostare dal chirurgoplastico con l'approssimarsi ciclicodelle catwalk internazionali. Ha inizia-to scandalizzando come "moda perpiccole telegrafiste sottoalimentate" (el'ispirazione dai grembiuli delle istitu-trici dell'orfanotrofio non fa unapiega�), facendo il formale neiTrenta, il conservatore nei Cinquanta,contestando nei Settanta, sbrillucci-cando negli Ottanta e atteggiandosi aminimal nei Novanta. Mai più senza,dichiararono da subito Edith Piaf,Juliette Greco, Rita Hayworth,Audrey Hepburn, Anita Ekberg� el'elenco sembra non avere fine adogni giro di calendario. Tanto rumoreper nulla, o quasi: il tubino in fondo èla semplicità fatta abito, sbracciato,cortino, avvolgente. Lo puoi incontra-re ad un appuntamento al buio o a untè con le amiche. L'incomparabileLulu Guinness nel suo "Put on yourpearls girls!", osa di più: "perché nonindossare un abito da cocktail perandare in uf ficio?". Dalla boutique diDidier Ludot in Galerie de Valois aParigi, dove sosta il meglio delvintage, ai mercatini di quartiere,sciocco o chic, in vinile o morbidacrepe di seta, l'importante è mescola-re vizi e virtù. Parola d'ordine: diver tis-

sement, fantasia. Che non fa rima con'sdrammatizzare', termine obsoletoche odora di finta democraticità e ha ilsapore di noia. Perché se è vero cheil look-maker di turno potrebbe ormaiarricciare il suo nasino viziato allavista della parure 'ty f faniana' tubi-no+perle+décolleté+kelly, il bello delnero è che non devi far lavorare trop-po la testa per abbinare i colori, e loscarto di stile è un errore pigramentevoluto. D'altra parte è forse vero l'as-sunto che il miglior accessorio peruna donna è avere accanto un uomoben vestito. E poiché il 'petit noir' è unpo' come la baguette per i francesi,meglio non separarsene mai. Non saimai quando e a cosa veramente ti

servirà. Lo suggerisce Chiara Boni

con la linea 'Petit Robe', realizzata inuno speciale tessuto 'sensitive' aprova di valigia. Sta tutto lì, nel sac-chettino in tulle, e non si stira, non sistropiccia, si lava e si asciuga in unsof fio. Tira ormai aria di ribellione almodello stereotipato ammantato dibon ton, se dobbiamo credere alleparole di Alexander McQueen - "�èl'incarnazione del potere femminile,crudo, schietto e drit to al punto" - chepropone per la p/e 2008 tubini in rasodi seta con pannello morbido slegatosul davanti e spalline imbottite, per unassetto da samurai metropolitana. Lostesso mood sembra indicare la re-interpretazione di Givenchy, buche-rellata da maxi cerchi bordati inmetallo ton sur ton. Per non parlaredella verve aggressiva di calzari allaschiava che scalano la lunghezza digambe chilometriche per arrivare finoal ginocchio. C'è anche chi ha provatola frustrante esperienza di non trovaremai il pezzo su misura. Capita, se si èuna valchiria di un metro e novantacome Wren Scott, ex modella e oraacclamata designer hollywoodiana,nonché altra metà del cielo di Mick

Jagger. La quale ha deciso di votarsialla continua interpretazione del Lit tle

Black Dress, declinandolo per questaprimavera in un inedito blue dragonfly,come recita il titolo della collezione. Ilconsueto diventa insolito, grazie aspeciali sostegni che bandisconol'uso del reggiseno, a piccoli piombiall'orlo, e alla scelta opzionale dellemaniche. Anche lo stilista Yoshiki

Hishinuma, non riuscendo letteral-mente a trovare il bandolo dellamatassa, ha da tempo iniziato a crea-re i propri filati e tessuti regalandocisperimentazioni surreali, per abitinicostellati di moduli in polyestere inrilievo trattati termicamente in unostampo metallico. Come a dire, con leparole di Mademoiselle - di cui èappena uscita la biografia scrit ta daHenry Gidel, in attesa del film prossi-mo con Audrey Tautou per la regia diAnne Fontaine: "Fare la Shéhérazadeè facile; un abitino nero, dif ficilissimo".

www.chanel.comwww.didierludot.comwww.chiaraboni.comwww.alexandermcqueen.comwww.givenchy.comwww.yoshikihishinuma.co.jp

A cura di Maria GGiovanna PPoli. Indiscusso ever-green dellamoda, per rimanere up-to-date il little black dress non rifugge il prezioso tocco di bisturi degli stilisti contemporanei.Eccolo allora armarsi di imbottiture avant-garde, ricorrere aspeciali sostegni anatomici, aprirsi uno o più varchi nel tessuto per svelare il corpo al mondo esterno ed infine, spavaldamente, virare verso nuove soluzioni cromatiche�

Tubino ornot tubino

al centro: Coco Chanel nelcelebre scatto di Man Ray.

a sinistra: Audrey Hepburnnel 1960 sul set di Colazione

da Tiffany.Foto tratte dal libro di

Charlotte Seeling, 'Moda. Ilsecolo degli stilisti. 1900-1999' (Konemann, 1999)

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Ha iniziato scandalizzando come "modaper piccole telegrafiste sottoalimentate",facendo il formale nei Trenta, il conservatorenei Cinquanta, contestando nei Settanta,sbrilluccicando negli Ottanta e atteggiandosi a minimal nei Novanta

Alexander McQueen SS08Chanel SS08 Givenchy by Riccardo Tisci SS08 Wren Scott SS08

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L'incontro ravvicinato è con FedericoMarchetti, AD e Fondatore diYOOX.COM, la boutique virtuale multi-marca di moda e design numero unoal mondo. Un progetto italiano docche ha conquistato consensi dif fusi

Un'acuta comprensione del contem-

poraneo e la capacità di vedere

possibilità impensate. Questo acco-

muna lei e Husseyn Chalayan.

Presentare una collezione con una

videoinstallazione: perchè?

Ciò vuole indurre una riflessione sulrapporto fra uomo e tecnologia e fratecnologia e moda. Un cubo dal qualeci guardano e si lasciano guardare gliuomini dello spazio sospeso, tra realtàe illusione. La tecnologia è il fil rouge

tra Chalayan - da tempo impegnatonella ricerca tecnologica sui capi - eYOOX, in grado di costruire in Reteuno spazio d'incontro tra tecnica edestetica. Poi, la presenza di un'aziendavirtuale ad una fiera come PittiImmagine Uomo ha sicuramentedestato curiosità.

Cosa ha YOOX.COM che altri non

hanno?

Quello che YOOX.COM ha fatto inquesti anni è stato costruire un "dialo-go'" con il cliente, ascoltare i suoi desi-deri per esaudirli attraverso un nuovoformato che mescola stili dif ferenti epresenta prodotti dif ficili da trovarealtrove: dal pezzo vintage alla selezio-ne di capi e accessori di fine stagionea prezzi accessibili, alle collezioniesclusive di giovani stilisti di talentoche, pur essendo straordinari, nonhanno una rete di vendita. Tutto ciòche è qui non si trova in negozio. Sitratta di un approccio al consumototalmente diverso: ludico, divertente,tra passato e futuro. Senza dimentica-re tre vantaggi in particolare: "privacy","time is luxury", "hard-to-find selection".

Qual è l'identikit dell'acquirente di

YOOX.COM?

I clienti di YOOX.COM sono giovani.Uomini e donne appassionati di moda,design e arte. Fashion intellectual piùche fashion victim. Amano il gustodella ricerca. Non indossano mai unsolo brand dalla testa ai piedi, ma ven-gono da noi per poter fare mix &match di stili diversi.

Da quanti capi è composta general-

mente una collezione?

Infiniti, abbiamo 4000 arrivi al giorno.

Qual è il vostro giro d'affari annuale?

Abbiamo chiuso il 2006 con quasi unmilione di capi consegnati in tutto ilmondo, circa tre milioni di visite almese e un fatturato lordo di 69 milionidi euro.

Quali sono i tipi di ar ticoli più

venduti?

Tutte le nostre categorie merceologi-che presentano ottime performance divendita. La spiegazione sta nella

nostra policy di reso: il cliente puòinfatti provare in tutta comodità a casasua il capo, magari accostandolo adaltri del suo guardaroba. E se nonpiace, può restituirlo entro alcuni gior-ni dalla consegna.

La collezione venduta a tempi di

record? In quanto tempo è andata

in sold-out?

Chanel Vintage: 100 pezzi raccolti in

quattro mesi in giro per il mondo, ven-duti in 24 ore.

Come fiore all'occhiello, ora avete in

vendita la collezione vintage Coco

Chanel: "Chercez la femme". Come

vi procurate questi capi, avete rap-

porti con i collezionisti privati?

Per il progetto Chanel Vintage gliesperti di moda di YOOX.COM hannoselezionato i pezzi di Chanel in giroper il mondo. Varie le fonti: boutique,aste, negozi vintage e collezioni priva-te. Anche Holly Brubach - la celebreStyle Editor del New York Times escrittrice autorevole di libri sulla moda- ha ceduto alcuni bijoux della sua col-lezione personale.

Come vi accordate con le maison di

moda?

La parola chiave è selezione: il teaminternazionale di buyer di YOOX.COMseleziona gli articoli più interessanti datutte le parti del mondo, da Parigi aMilano fino a New York, spaziando daibrand conosciuti ai marchi di ricerca.

THE WILD BUNCH: un'opportunità

per i giovani fashion designer. Una

bella vetrina che può trasformarsi in

un trampolino di lancio?

Certamente. Da sempre supportiamo igiovani talenti che vogliono avere visi-bilità internazionale. The Wild Bunch èun progetto speciale del sito che sele-ziona giovani stilisti of frendo loro l'op-portunità di presentare le propriecreazioni per YOOX.COM al vastopubblico della rete. YOOX.COM divie-ne così una piattaforma globale dovedesigner emergenti possono trovareuna voce ed un mercato.

Scott, Willhelm, Morrow,

Herchcovitch: qual è stato il criterio

di selezione? C'è un comune deno-

minatore per tutti questi stilisti?

I designer che scegliamo hanno incomune una visione propria e partico-lare della moda. Il progetto "The WildBunch" è nato proprio per dare impul-so alle creazioni di giovani designerche interpretano la moda con uno stileunico e personale.

Si vocifera già sul prossimo nome?

Per la prossima edizione ci piacereb-be molto dare spazio a un giovane sti-lista italiano.

Come ci si sente a dirigere un giro

d'affari che non ha confini definiti,

che avviene in uno spazio che non

esiste, sospeso dalla realtà?

Nessun contatto face to face, solo

transazioni virtuali? Svilente o

affascinante?

Sicuramente af fascinante. È unospazio sospeso senza luogo nétempo, dove moda, arte, musica,curiosità e divertimento si fondonovir tualmente. YOOX.COM più che unsito è un "luogo" e non è un caso chea progettarlo sia stato un architet tocome Alberto Biagetti, Ar t Director

di YOOX. YOOX.COM è un "organi-smo dinamico": si adatta alla pro-gressiva crescita dei consumatori,dei loro bisogni e delle loro aspettati-ve. Ci preoccupiamo di raccoglierecostantemente i feedback dei nostriclienti at traverso il sito, ma ancheattraverso il call center e il customercare, con l'obiet tivo di fornire unarisposta alle loro richieste.

www.yoox.com

www.husseinchalayan.com

A cura di Francesca OOrlandi. L'ultima apparizione su suolo reale è avvenuta a PittiImmagine Uomo. È qui che YOOX.COM e Hussein Chalayan hanno presentato in ante-prima mondiale la collezione menswear per la prossima p/e. Porta la firma del designercipriota e sarà in vendita esclusivamente su yoox. In edizione rigorosamente limitata.

nell'isola felice

I clienti di YOOX.COMsono giovani. Uomini edonne appassionati dimoda, design e arte.Fashion intellectual piùche fashion victim

Federico Marchetti - AD eFondatore di YOOX.COM. (Ph. Alex Majoli)

Benvenuti

2 look p/e 08 Hussein Chalayan per yoox.com 7

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6267. Come il codice identificativo di un'infan-zia trascorsa in colonia e nei campi estivi.Come l'etichetta cucita all'interno di un grem-biule, scolorita dai troppi lavaggi. Ed ecco cheuna sequenza di fredde cifre può scaldarsi disuggestioni, quattro cifre e due nomi da asso-ciarvi: Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi.Pugliese il primo, bolognese il secondo. DaWho's on Next al debutto sulle passerelle diMilanoModaDonna con la collezione

autunno/inverno 07/08. La loro stella è in asce-sa. Ultima tappa: Firenze. 6267 è "la grandesperanza per il futuro della moda italiana".6267 è l'incarnazione contemporanea del"modo italiano". Così ha legiferato Pit tiImmagine in occasione di Pit ti W _ WomanPrecollection, il nuovissimo progetto che,parallelamente alla kermesse dedicata al men-swear, ha visto protagoniste oltre quarantapre-collezioni donna per l'autunno/inverno08/09. Sopra a tutte quella firmata 6267.Presentata ad un pubblico selezionato con undéfilé-evento, allestito nei lussuosi ambientidella Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti.Una linea curata nei dettagli e ricca di conte-nuti, al punto da potersi quasi paragonare allasfilata di main-collection: un incontro esteticotra il made-in-Italy e certi stilemi propri dellaMadre Russia, con occhi bene aperti anchesugli obbiettivi commerciali. Pesanti e lunghifino ai piedi i cappotti-uniforme, da scegliere inblu di Prussia oppure in verde acido - le

mostrine applicate che rilucono come gioielli.In alternativa la mantella, anch'essa di tagliomilitare, declinata in un color grigio ghisa. Peril giorno il tailleur in Astrakan, o in lana bouclé,o ancora le raf finate combinazioni mini-pull +gonna longuette a vita alta. Per la sera unaserie di abitini romantici che coprono le ginoc-chia: leggeri mosaici di velluto, chif fon e raso.L'accento, costituito da laboriosi ricami, è suldécolleté e sulle spalle, mentre le bracciarimangono nude o parzialmente avvolte inmorbidi guanti di lana. All'apice vistosi colbac-chi in pelo.

All'incontro con .wit, Tommaso Aquilano eRoberto Rimondi si rivelano ermetici, criptici.Non si sbilanciano, non fanno nomi e cogno-mi. Cosa ne pensate del fenomeno semprepiù dif fuso delle pre-collection? "È un servizioin più che si dà alle clienti esigenti". Che visio-ne avete dell'editoria di moda italiana? "Nelmomento in cui ci elogiano va tutto bene,accettiamo comunque anche le critichecostruttive". Chi stimate maggiormente fra i

Di Marzia FFossati. BDagli Iris di Van Gogh alle lacche giapponesi. DaMilano a Firenze, la creatività tutta italiana di Tommaso Aquilano e RobertoRimondi si afferma come giovane speranza. Per il futuro del made-in-Italy�

A cosa vi dedicherestese non foste stilisti? "A

tutto ciò che può essereun'espressione d'arte"

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colleghi italiani? "Ammiriamo tutti coloro cheriescono ad emergere con un proprio stile". E

tra le firme del passato? "Tutti, a modo loro,sono stati speciali e hanno fatto storia". Qualisono le vostre strategie di lavoro in qualità dicoppia creativa? "Siamo diversi ma comple-

mentari". Come riuscite a dividere la creativitàtra la collaborazione con il marchio Malo e lavostra linea? "Sono due storie distinte, sepa-rate: si ragiona seguendo questo criterio". Acosa vi dedichereste se non foste stilisti? "A

tutto ciò che può essere un'espressione d'ar-te". L'apprezzamento più gradito in merito alvostro lavoro? "Che carini, che giovani. Nonci prendiamo mai troppo sul serio!" Il com-mento meno piacevole ? "Siete meglio dal

vivo�"

L'intervista dà poca soddisfazione. Megliolasciar parlare i loro abiti: miscele di vari input,sinergie di percorsi storici correlati gli uni agli

altri, in una rete di citazioni e rimandi, tuttagiocata tra volumi, colori e dettagli. Continua

metamorfosi della silhouette, ma con un'unicastoria d'origine. Sincretismo come generale

marchio di fabbrica che, di volta in volta, trovaspecifiche espressioni nelle singole collezioni.La primavera/estate 08 attinge tanto alle anti-che tradizioni nipponiche, quanto all'etichetta

inglese del XVIII secolo, passando per lacouture degli anni Cinquanta. Ad aprire la sfi-

lata Maria Carla Boscono, odierna e nobiledonna samurai proposta sulla copertina diquesto .wit. E poi è tutto un susseguirsi disovrapposizioni di pieghe geometriche, un

gioco di origami in seta, fatto di attese e sor-prese, di contrasti front-back: un ampio sca-

miciato da compita infanta, ben lungi dal rive-lare le forme del corpo sul davanti, si scopreessere - visto da dietro - un tubino sagomatoseconda pelle, il fuoco sulla schiena, leggera,minuta, improvvisamente sensuale. Un giococromatico anche, sapientemente calibrato tra

la gamma dei toni naturali, tipica dei tessutiorganici, e i colori "lacca", dal rosso all' orchi-dea, dai turchesi al blu iris. Da un omaggio a

Van Gogh, al trasporto emotivo seguendo icolori della pittura, sempre in una connessio-ne ben salda con sfumature e forme orientali.

Tra i beige, i polvere e i bianchi gesso si acco-stano la giacchina dal taglio kimono con trion-fo di pince sulla parte posteriore e la mini-skirt

sagomata, a seguire la linea dei fianchi e delbacino. Come tela di un pittore, il soprabito

con stampa floreale - sgranata però dalla tec-nologia computerizzata - si sovrappone ad

una morbida serie di strati, il davantino inlurex, l'impalpabile camisol e la gonna cortis-sima ma morbida, mossa da alcune pieghe.

Ha sfilato come un'eroina di Wong Kar-wai, latop Vlada Roslyakova, avvolta in un asciutto

silk-dress, colletto alla coreana, manicheasimmetriche e motivo di arricciature che con-

vergono tut te nel medesimo punto, su unfianco, per sfociare in un geometrico nodo.

E via ad un gruppo di out fit che paiono usci-ti dalle scene di In The mood For Love.

Sopra a tut to riluce un oro imperiale, ora neldettaglio di una gonna, ora splendente rica-mo di un capo-spalla o ancora scenograficasoluzione per un total look in bilico tra l'ar ti-colo d'abbigliamento e il mosaico bizantino.Il capo top-seller? "Senz'altro il tubino bian-

co ot toman, con inserti in raso perla sullaschiena e zip a vista". La risposta, stavolta,

ce l'hanno pronta�

www.castor-moda.it

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Pensa intensamente a un volume.Quali che siano le coordinate del tuopensiero, possono diventare corazzae paradigma del tuo io corporeo oabitativo, mediante un unico, osmoti-co fine: stupire! L'immagine delmateriale che prende forma dall'idea.Prova a scomporre e ricostruire,destrut turando gli elementi nellevariabili architet toniche apparente-mente impazzite del Guggenheim di

Bilbao (Frank O.Gehry, 1997), perricomporle poi in babelici moti a spi-rale in un cappello di Gallia & Peter

(1998). Prova a dettare la linea diuno sguardo verso un equilibrioinstabile, un confine oltre al quale lamateria si annulla, declinato nel tet todi Notre Dame du Haut aRonchamp (Le Corbusier, 1955) onelle pindariche asimmetrie di unpolacchino Ferragamo (1939). Pezziunici, forme finite che rendonoomaggio alle possibilità del materialeche le compone, sono micro emacro architet ture a confronto, cheparlano dell'uomo e del suo genio.

A cura di Maria GGiovanna PPoli.

Dressed-up architecture

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Giacomo Balla - La modernità futurista. Milano, Palazzo Reale, 14 febbraio - 18 maggio 2008. Catalogo Skirà

Guggenheim di Bilbao (Frank O.Gehry, 1997) - Hat Gallia & Peter (1998) - Foto di:Laura Calzona, Sara Scarpati. Model: Mika@Elite. Fotocomposizione: Anselmo Zerbini@ Foto Arcade - Milano.Nel tondo: Sandalo Emilio Pucci p/e 08

qui e in basso a sinistra: Look Issey Miyake p/e 08

Compostezza vs ribellione. La forza centrifugadi elementi sfrangiati in uno strabismo esteticorilucente di titanico argento, spiazza e confonde.E agisce come un balsamo il moto centripeto divolute di rafia che si innalzano scartando d'ungrado a ogni ingannevole giro, verso un puntoindefinito che porta al suo fine�

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Complesso di Zollhof -

Dusseldorf (1994-99)

Corni di rinoceron-te e zeppe coturnieammiccano sornio-ni a stravaganzesurrealiste testimo-ni di connubi d'ol-tralpe tra arte emoda. Mentre velerovesciate, quasigusci di granchiodalle imperfette fat-tezze, fintamenteleggeri e sospesiostentano unaforza espansivacompressa di picas-siana memoria...

Elsa Schiaparelli, Tailleur in faille nero, 1949 - Scarpa chiusa in vitello, 1939 (da Museo Salvatore Ferragamo, Idee, modelli, invenzioni)

Notre Dame du Haut, Ronchamp (Le Corbusier, 1955) - cappello Gallia & Peter 1986

Scarpa femminile, 1938(da Museo Salvatore

Ferragamo, Idee,modelli, invenzioni)

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Abitano in un monolocale, hanno unaBuick, una copia di Marguerite Durase adorano il cappuccino italiano.Sono i Bobos - Bourgeois Bohémians,così come li ha definiti David Brooks

nel suo libro cult "Bobos in paradise".

Giovani membri della classe emer-gente della Cina moderna, consuma-tori ossessivi che ricercano il marchiodi qualità come status symbol.Animati da spirito di euforia e volontàdi rottura col passato emulano edenfatizzano gli imput che arrivanodall'Occidente, per essere quanto piùeuropei e borghesi possibile. Peressere Bobos. Sulla scia di Kerouac,alternativi ma glam', si perdono traboutique fashion ed imponenti shop-ping mall, ascoltando Wei-Wei e leWild Straberries. Segue un aperitivoin perfetto Italian style, oppure una"puntata" nel quartiere degli artisti - il"798": un vecchio complesso indu-striale abbandonato dove trovò rifu-gio, negli anni '80, la comunità creati-va della cit tà. Oggi il Dashanzi Art

District rappresenta il fulcro del para-diso dei Bobos, cuore dell'arte con-

temporanea cinese, sede di gallerieed atelier, oltre che location predilettaper catwalks e shooting di brandoccidentali quali Christian Dior edOmega.

Colti, amanti del web e della tecnolo-gia, i Bobos esprimono il loro latocool nel week-end. Gli uomini gioca-no a golf; gli shanghaiesi, con mag-gior fortuna climatica dei Pechinesi,scelgono Shenshan per il suo meravi-

glioso resort golfistico. Le ragazze piùsemplicemente consumano: svincola-te dal tabù di un matrimonio forzato eprecoce, si riscoprono indipendentiforti ed aggiornate, pronte a morireper il Motorola shocking-pink di ulti-ma generazione o per una Hello

Kitty Credit Card. Aspiranti cheer-

leader, mixano "americanità" ed "euro-peismo". Frequentano locali alla modae i ristoranti più nuovi, tese in unaspasmodica ricerca di tutto ciò chepuò rendere la loro vita più frizzante.Al dono di un anello (magari equivo-cabile con qualche banale imitazionedei Fake Market) preferiscono una lus-suosa automobile.

A cura di Cecilia FFreschini. I cinesi pensano tutti a far soldi e a produrre in una bulimia manifatturierache ci sta sommergendo? Ma neanche per sogno. Le classi affluenti di Pechino e Shanghai sono già oltre. Eci mostrano come sarà la Cina dei prossimi lustri. Tra Armani, Fendi e Gattinoni. In centri commercialie gallerie d'arte. Voilà les bobos made in china, anzi, glam' in china...

Glam in China

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issue

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Zhao Bandi

Bobos nei pressi del tempio di Shenshan (SH) - (courtesy Cecilia Freschini)

C o n c u b i n e , J u d g e e S t o c k h o l d e r : t r e l o o k f r o m Z h a o B a n d i F a s h i o n S h o w

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Molti top brand internazionali - maanche operatori interni - rivedono leloro strategie in funzione dei giovanicinesi, muovendosi verso un continuoaggiornamento del prodotto. Si apro-no nuove sedi, s'inaugurano show-room: da Giorgio Armani a Tod's,passando per Valentino, fino alrecente opening del secondo flags-hip-store H&M (2000mq) a Shanghai.Nel party di apertura? Zhao Wei, stardel cinema asiatico, la top model Du

Juan, la stella della TV Lee Xiao Ran

e Kylie Minogue.

Soluzioni scenografiche anche per ilnuovissimo centro commercialepechinese The Place (che ospita,tra l'altro, il primo punto venditaZARA della cit tà): qui si passeggiatra due grattacieli, sotto un sof fit to-passerella popolato di squali, unoceano che presto diviene stagno,scandito dallo scorrere sereno delleninfee. Anche la moda locale èdegna di nota: tra gli astri nascentidel Made in China si annoveranoCCC - Chinese Cashmere

Company, Erdos, la cui linea 1436 ha

letteralmente spopolato la scorsa sta-gione, o ancora Shanghai Tang.Proliferano poi le fashion week, daPechino a Shanghai, passando perHong Kong - spesso allietate ancheda qualche nome italiano: Gattinoni,Raffaella Curiel e Fendi che ha sfila-to sulle antiche scalinate della GrandeMuraglia. Lo scorso novembre poi lacit tà di Pechino ha conosciuto l'ironi-co connubio tra arte contemporaneae moda presentato dal noto artistaconcettuale Zhao Bandi: una colle-zione af fascinante che non dimenticaperò l'impegno sociale - ed eccoscendere in passerella tutte le classisociali della nuova Cina: sexy infer-miere, af fascinanti dottori e pazienti,prostitute, spose, concubine, giudici,carcerati, spazzini e atleti olimpici�

| reportage

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Hello Kitty credit cards by ChinaMerchants Bank

"Pukka-car" in un tipico vicolo pechinese del quartiere Nanluoguxiang (courtesy Cecilia Freschini)

Un look Shanghai Tang

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Rosario Farina, classe 1981. Ha stu-diato a Roma, presso l'Accademia diCostume e di Moda, il giovane stilistacampano, per approdare, dopo alcu-ne esperienze nella costumistica tea-trale, all'Alta Moda. La sua base è aNapoli: il suo atelier trova collocazio-ne negli splendidi ambienti diPalazzo Cellammare che spessoospitano anche eventi d'arte contem-poranea. La sua ricerca coniuga latradizione sartoriale napoletanadeclinata al femminile, con una visio-ne aggiornata e contemporanea.Maestro del su-misura, considera l'a-bito un'opera d'arte. Dalla redingoteal Futurismo, dalle ispirazioni orienta-li alle suggestioni Haute Couture

degli anni '50, le collezioni di Farinavengono però filtrate at traverso unforte senso dell'at tualità. I suoi sonoabiti strut turati, seconde pelli peravvolgere la sensibilità di una donnaraf finata, sospesa tra lo stile Belle

Epoque ed il mondo d'oggi.

Le tue creazioni. Come nascono?

I miei abiti nascono da suggestionivisive, dalla ricerca di nuove linee.Producendo solo su-misura, non sot-tovaluto però le esigenze specifichedelle mie clienti. Tendo a tradurre instof fa il gusto, la sensibilità e le solle-citazioni proprie della persona cheandrò a vestire, restituendo pertantoun abito senza eguali, nato dall'in-

contro specifico con una donna piut-tosto che con un'altra.

Come ti vedi?

Mi sento un creativo dell'immagine econsidero ogni abito che progetto erealizzo quasi come un "unico", comeun'opera d'arte. Mi piace l'idea dilavorare con passione e perseveran-za, proprio come accadeva in tantiatelier degli anni Cinquanta eSessanta.

I maestri?

Valentino e Christian Dior. Veri puntidi riferimento.

Che stai facendo ora?

Proprio in queste ore sto ultimandoun abito che verrà indossato dall'at-trice Gioia Spazianialla serata di galaper la consegna dei Telegat ti.

E di che si tratta?

Di un out fit da sera in pura seta, conuna profonda scollatura sul davanti,drappeggiato in organza di setadorata. Da sotto il drappeggio fainvece capolino una gonna a campa-na in satin.

E la tua ultima collezione?

Si trat ta di una felice sintesi che miha consentito di vincere il Premio

Moda Mediterraneo 2007. Tut to bian-

co! Tut to nero! - questo il nome dellacollezione - è un esperimento chevuole coniugare una tecnica sartoria-le raf finatissima, di scuola napoleta-na e una nuova visone del taglio edell'uso dei tessuti.

Si, ma in concreto?

Sette modelli ispirati al contrastoteso ed inconciliabile tra il bianco edil nero, tut ti realizzati rigorosamentea mano in materiali satin e voile dipregiate sete comasche. Uno deipunti di forza della collezione è sen-z'altro l'uso di un materiale organicocome la seta: è il mio tessuto predi-let to, in quanto immediatamenteaccostabile al corpo di una donna.

Il capo più scenografico?

Il bolero: una nuvola di piume e tulle.Un pezzo dinamico, di grande impat-to visivo, "mosso" dalle sue mille leg-gerissime punte.

Contaminazione tra moda e arte,

cosa ne pensi?

La contaminazione tra moda e arte èinevitabile. Ricevo suggestionicostanti dall'ar te, in parte sot to l'in-fluenza di persone a me vicine, maanche perché la comunicazione dellamoda è sempre più vicina al mondodell'ar te. Personalmente amo la pop-

ar t, soprat tut to per il suo uso delcolore e mi riconosco in alcune ten-denze del minimalismo americano,per un certo rigore della forma checredo mi appartenga. Inoltre seguola fotografia: ho inaugurato il miostesso atelier proprio con una perso-nale dedicata a Terry Richardson.

www.rosariofarina.it

A cura di Federico PPoletti. Nel suo studio di Napoli, il giovanissimo Rosario Farina operacon ritmi artigianali propri di certi atelier degli anni Cinquanta. Il risultato? Sogni sartorialid'Alta Moda in purissima seta, realizzati esclusivamente su-misura.

Dalla rendigote alFuturismo

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scout |

Un look RosarioFarina HauteCouture - Dalla col-lezione TuttoBianco! Tutto Nero!

Lo stilista Rosario Farina

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www.isseymiyake.co.ukwww.isseymiyake.co.jpwww.dyson.com

Issey Miyake + DysonThe WindSpring Summer 2008 Collection

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