the pill magazine 19

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FREEPRESS 25.000 COPIES DISTRIBUITED IN ITALY ON 800 OUTDOOR SHOPS | COVER BY ALBERTO MACCAGNO - UTAH

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FREEPRESS 25.000 COPIES DISTRIBUITED IN ITALY ON 800 OUTDOOR SHOPS | COVER BY ALBERTO MACCAGNO - UTAH

GEAR UP AT NIKE.COM

GEAR UP AT NIKE.COM

“Sarà solo un attimo: un attimo di grande chiarezza e una sensazione

pacificante; immerso nella consolante vastità dell’universo, l’uomo

non la guarderà, ne farà parte”.

Giovedì 12 maggio, alle 10 ora locale, Nives Meroi e Romano Benet

hanno raggiunto la vetta del Makalu, il loro tredicesimo Ottomila.

Sempre insieme e campo in spalla, by fair means, in stile leggero e

pulito, senza portatori d’alta quota, senza ossigeno supplementare.

Passo dopo passo, seguendo il cammino che via via si scopre e di-

viene realtà. Nella vita come sulle vette, senza apparente differenza,

nei giorni normali come in quelli della scalata. L’intimità domestica

tra le cime del mondo, l’aveva intitolata Erri De Luca nel Corriere

della Sera. Ci piace pensare così questa nuova impresa. Come un

passo fatto di innumerevoli altri passi che fanno parte di un percor-

so che viene da lontano, che ha il respiro della ricerca, e che non si

fermerà mai. La loro forza è stata quella di saper rinunciare, la più

difficile. Nel maggio 2009, a un tiro dalla cima del Kangchenjunga,

la scelta di Nives di soccorrere il marito compromise la sua corsa

per entrare nella storia, come prima donna ad aver scalato tutti e 14

gli Ottomila. “Abbiamo sempre scalato insieme, salire da sola non

avrebbe avuto senso” spiegò più tardi. Da lì l’inizio di un calvario, la

vetta più dolorosa.

Tornarono a casa, e insieme intrapresero il difficile cammino di te-

rapia per curare Romano da aplasia midollare. Fino al ritorno in alta

quota, nel 2011. Non sappiamo e forse non sapremo mai cosa hanno

provato davvero Nives e Romano in vetta al Makalu. Non sappia-

mo se hanno ripensato a questo lungo cammino, ai giorni belli della

vetta o a quelli più difficili, quando la cima sembrava irraggiungibile.

Quegli attimi, irripetibili, sono difficili da catturare e impossibili da

raccontare. Il cammino, quel passo dopo passo che non finisce mai,

porta con sé tutto quello che c’è stato e anche quello che verrà. In

un’epoca di rincorsa ai record e alla prestazione, ci sembrava do-

veroso dedicare a Nives e Romano il numero 19 di The Pill. La loro

è una storia di alpinismo diversa, preziosa. Una storia di alpinismo

romantico, senza la dimostrazione di strapotere fisico. Un esempio

splendido di saggezza del cuore.

BY DAVIDE FIORASO

EDITOR IN CHIEFDenis Piccolo | [email protected]

EDITORIAL COORDINATORRiccardo Miracoli | [email protected]

EDITORIALDavide Fioraso | [email protected]

EDITORSDenis Piccolo | [email protected]

Cristian Murianni | [email protected]

ADVERTISING [email protected]

ART DIRECTORMassimo Tanganelli | [email protected]

FLY FISHINGAntonio Piscione | [email protected]

THEPILLMAGAZINE.COMDavide Fioraso | [email protected]

PHOTO SENIORAlberto Bonardi | [email protected]

Denis Piccolo | [email protected]

Cristian Murianni | [email protected]

PHOTOGRAPHERS & FILMERSDenis Piccolo, Cristian Murianni, Davide Fioraso,

Marco Morandi, Gianfranco Battaglia, Andrea Schiliro

COVERAlberto Maccagno

COLLABORATORSAntonio Isaja, Enrico Santillo, Lisa Filippini,

Simone Natale, Marco Contardi,

Alessandro Belluscio, George Boutall

COMPANY EDITORTab Communication

Via Paolo Bassi 29 Milano 20159

[email protected]

PRINTGrafiche Ambert

Verolengo TO

DISTRIBUZIONEFreePress 25.000 copies

distribuited in Italy

on 800 outdoor shops

The Pill rivista bimestrale registrata

al tribunale di Milano il 29/02/2016

al numero 73

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Instagram.com/thepillmagazine

PIC: ALBERTO MACCAGNO

Mike Foote Greg Mionske

Missoula, Montana – USA

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Fango, roccia, pioggia, terra.Si adatta ad ogni tipo di terreno.

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CATCHING THE LIGTHSOMETHING FROM THE STREET

PHOTO CORNER - ALBERTO MACCAGNOLIVE FOR PASSION - MICHAEL BRANDT

TESTED BY THE PILL - SALEWA LITE TRAIN

PIC: ALBERTO MACCAGNO

ICELAND 100 metri di larghezza ed un salto di 45 metri: Dettifoss è la maggiore cascata dell’Islanda e raccoglie l’acqua da una vasta area del nord-est del Paese.

Nel 2012 è anche stata il set del film di fantascienza Prometheus.

SUCCESSORI REDA S.P.A.

Via Robiolio, 25 - 13825 Valle Mosso (BI)reda1865.com/rewoolution/it

facebook.com/Rewoolution | instagram.com/redarewoolution

01 KAROO Felpa full zip con cappuccio, realizzata in nuovo tessuto a maglia altamen-te traspirante 100% Reda Active Merino French Terry, trattata anti-goccia. Dettagli e rifiniture fanno di questo capo un “must-have” per avventurarsi con stile.

02 VANGUARD First Layer di nuova concezione, termoregolante e naturalmente elastico grazie a Reda Active Merino Mesh, la cui particolare struttura permette eccellente traspirazione anche in condizioni estreme.

03 LANDERS Nuovo short che impiega esclusivi e performanti tessuti Reda Active in Merino 100%. Capo all’avanguardia nel campo della ricerca per l’abbigliamento sportivo.

04 ATLAS Primo strato innovativo, caratterizzato dall’eccellente termoregolazione e elasticità grazie a Reda Active Merino Mesh, traspirazione eccellente anche in condizioni estreme.

05 EMELIE Best seller della collezione, Emelie incontra il favore di moltissime atlete ed appassionate. Realizzata in Reda Active Merino Jersey & Mesh, garanti-sce ottimo comfort e libertà di movimento.

06 MENTE T-shirt con decoro grafico, coordinato al mood della linea Wellness, ideale per chi ricerca la vera naturalità nel prodotto. Questo capo è caratterizzato da tessuto Reda Active Merino Jersey 100%.

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MAMMUT PRESENTA IL PROGETTO THE CLASSICS MULTIPITCH. BANCO DI PROVA SU PARETI ALTE.

La serie The Classics di Mammut prosegue il suo viaggio tra le pietre mi-

liari dell’arrampicata. Dopo i sei Rock Classics presentati due anni fa, la

nuova serie introduce alcune delle più famose vie multi-pitch, classici

che hanno sfidato gli scalatori da generazioni e che non hanno perso

nulla del loro fascino originale. Prenderanno parte i protagonisti di al-

lora, che rivivranno le proprie vie insieme ai top climbers del Mammut

Pro Team. Due generazioni a confronto, unite da una lingua comune: la

passione per l’arrampicata.

EP.01 - FIESTA DE LOS BICEPS 7A - MALLOS DE RIGLOS, NORTHERN SPAIN Alcuni irrispettosi lo chiamano “the most

overhanging potato field on Earth”, per altri è “la scalata più cool del

suo genere in tutto il mondo” (Alexander Huber). E per chi è al di sotto

della parete e guarda in alto in questo sovrastante deserto di sassi di ogni

misura, non esiste alcuna alternativa che dover salire lassù. “Fiesta de los

biceps” - un nome che dice tutto, e un nome che ha il suo posto fisso

nella lista delle più belle vie d’arrampicata mulitpitch su questa terra.

“It really is a crazy climb. You get a bit scared climbing up these huge

potatoes, because you’re never quite sure whether they’ll hold or

whether the whole potato field’s going to come crashing down

around you.” – Edu Marin

INFO:REGION: Mallos de Riglos, Northern Spain FIRST ASCENT: 1985 F.

Caballé, S.Arnaudas, F. Gutiérrez, J.L. Lombardo, M. Carasol FIRST SOLO ASCENT: 1989 Carlos Garcia REPEATS: Feb. 2016 Anna Stöhr,

Edu Marin ROCK TYPE: Conglomerate TYPE OF CLIMBING: Dihedral

at start, followed by technical face climbing and finally an athletic

section with huge handles on a major overhang GRADE: 6a, 6b

(can be climbed as a 45-m version), 6c+/7a, 6c, 6b+, 6b+, 6c+, 6a+

LENGTH: 235 m, 7 pitches

MAMMUT SOCREP S.R.L.

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01 WALL RIDER Combina le migliori caratteristiche di due diversi materiali. Uno dei caschi più leggeri sul mercato grazie all’utilizzo del propilene espanso nel guscio in-terno. Alle eccellenti proprietà ammortizzanti del materiale EPP si aggiunge un hard shell esterno più duro e robusto in modo da garantire la massima sicurezza.

02 LOGO ML HOODY Uno strato di cotone esterno ricopre il funzionale pile sotto-stante, garantendo una rapida asciugatura , alta traspirabilità e buona regolazione della temperatura corporea. Il logo è ricamato sul petto della felpa.

03 WALL SO HOODY Felpa Soft Shell con cappuccio, sottile e confortevole, adatta a tutti i tipi di arrampicata. Appena indossata, offre una protezione dal vento e dai rischi associati al raffreddamento. resistente anche alla pioggia leggera, grazie una fodera con membrana idrorepellente Drytech TM. si adatta anche comodamente sotto il casco.

04 CRAG PANTS Il jeans non passa mai di moda. Con questo capo si dimostra che il denim è un materiale che si addice perfettamente anche alle attività sportive. Inserti in Cordura per maggiore resistenza all’abrasione.

05 BIONIC ALPINE Dispositivo di sicurezza innovativo ed estremamente robusto. Oltre ad assicurare il primo di cordata, permette, collegato alla sosta, il recupero in moulinette di uno o due alpinisti in maniera auto-bloccante. I rinforzi in acciaio inoltre eliminano il problema del surriscaldamento quando viene usato per discese in corda doppia.

06 TOGIR W Progettato specificamente per l’anatomia femminile. La combinazione dell’innovativa tecnologia Split Webbing e di un complesso processo di laminazio-ne spingono il confort a un livello completamente nuovo. peso di soli 320 grammi.

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B Y D AV I D E F I O R A S O

NEW BALANCE HA PORTATO SUL MERCATO LE PRIME SCARPE DA RUNNING IN 3D

Lo scorso 15 aprile New Balance ha annunciato la vendita limitata della pri-ma scarpa da running con intersuola stampata completamente in 3D: 44 paia di Zante Generate in omaggio al proprietario e presidente di New Ba-lance, Jim Davis, che 44 anni fa ha creato la società. Attraverso una colla-borazione esclusiva con 3D Systems, New Balance utilizza la nuova pol-vere elastometrica DuraForm Flex TPU per creare progressi significativi nella performance delle parti stampate. Le nuove intersuole migliorano i vantaggi e le innovazioni della stampa 3D grazie ai materiali disponibili che permettono un equilibrio ottimale tra flessibilità, forza, peso e durata di-sposti in una complessa struttura a nido d’ape. All’interno di questa inter-suola, centinaia di piccole cellule aperte garantiscono un’ammortizzazione ottimale mentre la struttura della tomaia è ripresa dalle Fresh Foam Zante V2.

MARTIN FREY 7 SUMMITS 7 SEAS

Il 17 Aprile 2016, il 56enne america-no Martin Frey ha concluso un per-corso durato 11 anni per diventare la prima persona al mondo a scalare le Seven Summits (le vette più alte di ogni continente) e solcare i cosid-detti sette mari. Frey ha terminato il suo epico viaggio completando la sesta tappa della Clipper Round The World Yacht Race, 6.000 miglia nautiche attraverso l’Oceano Paci-fico da Qingdao, Cina a Seattle. La sua impresa con le Seven Summits è iniziata nel 2005 dal Kilimanja-ro (Africa) ed è terminata nel 2012 con il Massiccio Vinson (Antartide). L’obiettivo di solcare i sette mari ha avuto inizio nel 2013 dal Nord Atlan-tico. Oltre alla Clipper Race, l’unica gara di questo genere aperta a dipor-tisti, Frey ha circumnavigato il mon-do sul suo catamarano personale. Il viaggio di Frey si estende comples-sivamente per oltre 35.000 miglia nautiche e più di 14,5 miglia verticali.

ASICS CORPORATION ACQUISTA FITNESSKEEPER

ASICS ha annunciato l’acquisto del 100% di FitnessKeeper, Inc. con relativa con-versione a subsidiary del gruppo. Fondata nel 2008, FitnessKeeper è la company dietro alla piattaforma mobile RunKeeper, in grado di monitorare e registrare le attività di fitness come running, walking e cycling attraverso il GPS dello smar-tphone. Tra i leader a livello mondiale nelle applicazioni di fitness tracking, con oltre 33 milioni di utenti registrati in tutto il mondo, RunKeeper fornisce notifi-che riguardo alla distanza percorsa e alla velocità raggiunta durante gli esercizi con funzioni di gestione, registrazione e analisi delle attività. ASICS ha deciso di procedere con questa acquisizione per ottenere un ulteriore incremento della propria corporate value, e sarà in grado di stabilire un canale marketing one-to-one per sviluppare una piattaforma digitale guidata e gestita da un team di esperti.

BUFF PARTNER UFFICIALE UTMB E LUT 2016

Anche nel 2016 Buff sarà Partner Ufficiale di alcune delle più impor-tanti competizioni dell’Ultra Trail World Tour: UTMB e LUT. Le cinque gare dell’Ultra Trail du Mont Blanc, ognuna con differenti difficoltà tec-niche, si svolgeranno dal 22 al 28 agosto 2016 attraverso 7 vallate nei dintorni di Chamonix. I principi ai quali l’organizzazione dell’UTMB si ispira, totalmente condivisi da Buff, sono l’equità, il rispetto delle perso-ne e dell’ambiente, l’aiuto reciproco e la solidarietà. La decima edizione della The Nort\h Face Lavaredo Ul-tra Trail si terrà dal 23 al 25 giugno 2016. La gara regina, giunta alla decima edizione, prenderà il via alle ore 23 del 24 giugno con par-tenza e arrivo a Cortina d’Ampezzo. Tempo massimo di 30 ore dopo un percorso di 119 km ed un dislivello positivo di 5.850 metri in semi-au-tosufficienza. Nell’edizione 2016 sa-ranno 52 le Nazioni rappresentate.

MONTRAIL COME NUOVO SUB-BRAND DI COLUMBIA

Columbia Sportswear Company ha annunciato il riallineamento di Montrail, linea footwear specializzata nel trail running, come sub-brand del marchio di bandiera Columbia. L’annuncio mette in evidenza l’impegno da parte dell’a-zienda nella categoria del trail running. A partire dalla primavera 2017, i capi di abbigliamento, scarpe e accessori Columbia pensati per il trail running, saranno marchiati Columbia Montrail, allineandosi alla linea Columbia PFG, sub-brand specializzato nell’abbigliamento da pesca sportiva. Il nuovo sub-brand di Colum-bia espanderà la sua offerta con un’ampia gamma di prodotti dalle performance altissime, che saranno in grado di vestire gli appassionati dalla testa ai piedi con scarpe, abbigliamento e accessori, disegnati appositamente per il trail running.

B Y D AV I D E F I O R A S O

OSPREY CONTINUA LA SUA ESPANSIONE IN EUROPA

Dopo la recente apertura del quartier generale europeo, Talon House, Osprey Europe ha annunciato importanti novità. François Esmenjaud è stato nomina-to Direttore Marketing, precedentemente ricopriva un ruolo simile per Polar in Francia. Tobias Baier è stato nominato Distributor Brand Manager, dopo aver ri-coperto un ruolo nelle vendite e nel marketing di Salewa. Infine, Alex Bottomley è stato nominato Operations Manager, dopo aver ricoperto lo stesso ruolo pres-so il rivenditore britannico Wiggle. Per sostenere la crescita in Germania e in Europa centrale, nel mese di Aprile 2016 è stato inaugurato il Munich Ordering Center, una struttura comprensiva di showroom ed uffici. Rob Wylie, ammini-stratore delegato di Osprey Europe, ha dichiarato: “Il fondamento del successo di Osprey Europe è sempre stato basato sulla grande qualità dei prodotti, grandi persone e grandi processi. Queste fantastiche persone si aggiungono alla nostra squadra ricoprendo ruoli nel marketing, nelle vendite e nei reparti operativi. Con-tribuiranno notevolmente a rafforzare la nostra base, già solida in tutta Europa”.

BODY GLOVE ANNUNCIA UN NUOVO ACCORDO DI LICENZA CON BIC SPORT

Lo storico brand di Redondo Beach entra nel mercato hardware grazie ad un accordo con BIC Sport, uno dei maggiori produttori mondiali di tavole entry level, precursore della produzione a livello industriale. Le due aziende combine-ranno ben 80 anni di esperienza nel settore degli sport acquatici per realizzare alcuni prodotti innovativi e di alta qualità. A partire da Agosto 2016 sarà BIC a progettare, commercializzare e distribuire a livello internazionale surfboard e SUP con il marchio Body Glove. Nick Meistrell, direttore marketing di Body Glove International, ha commentato: “BIC Sport è un marchio ormai conso-lidato, leader nella produzione e distribuzione di tavole; questo lo rende un partner ideale per facilitare la crescita di Body Glove SUP su scala globale. Cre-diamo che questa sinergia si tradurrà in una partnership autentica e duratura”.

ASSOSPORT E L’ITALIAN OUTDOOR GROUP FANNO SQUADRA

Luca Businaro, presidente di Assosport e Luca Pedrotti, presidente dell’Italian Outdoor Group hanno firmato un accordo che impegna le due realtà a lavorare fianco a fianco per diffondere la disciplina outdoor e la product awareness trami-te organizzazione di eventi e iniziative. “Siamo molto soddisfatti di questa siner-gia – commenta Businaro – perché è un importante punto di inizio. Il mercato outdoor in Europa vale 4,8 miliardi di euro: il settore è cresciuto l’1,2% in valore e l’1,4% in volume. Con IOG abbiamo obiettivi comuni e una strategia condivisa, le opportunità di crescita ci sono, ora facciamo squadra”. Il punto focale sarà la rea-lizzazione del primo European Outdoor Summit in Italia, evento ideato e gestito dall’European Outdoor Group, sempre con l’intento di valorizzare il comparto.

FERRINO GREATEST ITALIAN TREKS

Greatest Italian Treks è il nuovo pro-getto che vede Ferrino al fianco delle realtà locali più attive sui rispettivi territori, supportate non solo con i prodotti maggiormente adatti per affrontare tali percorsi, ma fornen-do anche un importante aiuto nella promozione del turismo outdoor. A partire dalla primavera 2016, blog e canali social Ferrino sono diventati preziose fonti di informazione ri-guardo al primo trekking seleziona-to, il Selvaggio Blu, uno dei trekking più suggestivi e impegnativi d’Ita-lia, dove il blu del mare e l’asprezza delle montagne sarde si incontrano creando panorami unici al mondo. Tappe, attrezzature e riferimenti in loco utili per avventurarsi nella pri-ma tappa del progetto. Suggerimenti, curiosità, storie e immagini saranno facilmente reperibili sul web grazie all’hashtag #FerrinoGreatestTreks.

GOPRO ANNUNCIA L’ACQUISIZIONE DI SLICE E REPLAY PER MIGLIORARE

LA SUA APPGoPro è sempre al lavoro per migliora-re la qualità della sua applicazione mo-bile dedicata alla gestione delle action cam. Le prossime novità potrebbero essere veramente interessanti, dal momento che la società si avvarrà delle conoscenze messe a disposizio-ne dalle due realtà recentemente ac-quisite, vale a dire Slice e Replay, due celebri app del mondo mobile. Grazie a Slice sarà possibile migliorare il video editing dell’app GoPro, mentre Replay metterà a disposizione i suoi algo-ritmi dedicati alla creazione di lavori multimediali che combinano foto e video, assieme ad effetti di transizione e colonne sonore. L’aggiornamento dell’app GoPro dovrebbe arrivare nel corso del 2016, anche se non sono note le tempistiche con le quali ver-ranno introdotte tutte queste novità.

B Y D AV I D E F I O R A S O

SEAT RACKIl modo migliore per trasportare oggetti di lunghe dimensioni, in maniera sicura, all’interno del pro-prio veicolo. Sono lontani i tempi dei fastidiosi e tradizionali portapacchi da tetto. Seat Rack è stu-diato per adattarsi alla maggior parte dei veicoli do-tati di poggiatesta rimovibili. Può ospitare oggetti con un peso fino a 50 libbre senza danneggiare i vostri interni e proteggendo l’attrezzatura da furti e intemperie. Ideale per tavole da surf, sci, snow-board o canne da pesca. L’installazione e la rimo-zione richiedono meno di un minuto. La base in gomma impedisce al carico di scivolare mentre una cinghia con fibbia in metallo assicura il tutto.

NIKE LAB ESSENTIALS COLLECTIONLa miscela perfetta di forma e funzione. Nel cor-so degli anni NikeLab ci ha abituato a proposte di alto livello in fatto di calzature e abbigliamen-to sportivo. Non fa eccezione la nuova Essentials Collection, caratterizzata come sempre da capi basici, fedeli all’anima sportswear del brand di Be-averton, realizzati con tessuti tecnologicamente avanzati, con cui sia possibile allenarsi nel modo migliore o sfoggiare un certo stile per le strade della città. La proposta va dall’outerwear leggero, come il parka Storm-Fit, fino agli shorts ed ai tights, passando ovviamente per felpe, t-shirt e panta-loni in Tech Fleece con un taglio quasi sartoriale.

NINER RTL 9 STEEL ADVENTURE BIKERLT 9 Steel è dove prestazioni, durata e qualità di marcia si incontrano. Questa fantastica biciclet-ta equipaggiata dai ragazzi di Niner è la sintesi perfetta di forma e funzione per le vostre avven-ture all’aria aperta. Lo storico e affidabile telaio in acciaio Reynolds 853 è stato perfezionato per conquistare ogni terreno e assicurare una guida fluida e confortevole, anche su strada. Freni a di-sco, forcella Niner Full Carbon 15 mm, movimento centrale PF BB30. Tra gli accessori da viaggio sono inclusi un portapacchi posteriore e differenti bottle cage. Disponibile in diversi stili e configurazioni.

NUDOWN SQUAW PEAK JACKET Quando le temperature oscillano velocemente, di-venta frustrante trovare la giacca ideale. Nudown, grazie alla propria tecnologia NuTech inflation, ha sviluppato una giacca pump action che permette di aggiungere o rilasciare aria all’interno di una camera saldata. Realizzata in Polartec Neoshell e foderata con un rivestimento ultra traspiran-te, Squaw Peak prevede un sistema di gonfiag-gio Dry-Air da utilizzare in base alla situazione. Le maniche sono rifinite in Primaloft Gold con cuciture e cerniere impermeabili YKK. Include il collaudato sistema di soccorso in valanga Recco e cappuccio removibile compatibile con il casco.

EDDIE BAUER ADVENTURER FISHING LUMBAR PACK

Eddie Bauer è di certo un’azienda che sa il fatto suo in tema di outerwear e accessori, senza lascia-re nulla al caso. Lo dimostra questo ultra resisten-te Adventurer Fishing Lumbar Pack realizzato in tessuto 500-denier Cordura ripstop e rivestimento impermeabile TPU. Lo spazio abbondante è stu-diato per gestire tutto ciò che serve durante una giornata di pesca, dal pranzo alle mosche. La ta-sca frontale e gli scomparti sono di facile accessi-bilità, agevolati da chiusure magnetiche. Cintura in vita completamente regolabile, porta bevande removibili, fly patch e porta pinze dedicato com-pletano questo guide-built for day-trip fishing.

SO ILL ORIGINAL ROCK CLIMBING FOOTWEAR

Un processo di sviluppo che ha portato a realizzare oltre 150 campioni. Tre anni di sfide per inseguire una propria visione, quella di creare un prodotto senza precedenti, elegante e innovativo. L’avventu-ra di So iLL nel settore delle calzature da arrampica-ta prende vita grazie ad una campagna Kickstarter e l’accordo di licenza per l’utilizzo di una gomma innovativa sviluppata per i Navy Seals, la cosid-detta Dark Matter. Sei differenti modelli di chiara ispirazione retrò, realizzati con una combinazione di materiali di alta qualità e dettagli vintage. Dal principiante all’esperto, dal bouldering alla falesia.

STUDIO ROEPER DEMON LONGBOARD COLLECTOR’S EDITION

L’ex skater Florian Roeper si è preso una pausa dal suo attuale lavoro come designer di mobili e acces-sori d’arredamento per tornare alle radici con questa sbalorditiva collezione di longboard in bambù. Con una laurea in scultura e furniture design, 16 anni di esperienza nel settore, e innumerevoli commissio-ni da clienti di fama mondiale, è un dato di fatto che questi longboard siano curati con una perfezione maniacale. 20 decks in bamboo realizzati a mano nel suo studio di San Francisco, rifiniti con foglia di rame e satinatura laccata. Trucks Original S8, ruo-te Seismic speed vent e cuscinetti Tekton Abec-7.

H.A.D. SMOG PROTECTIONA piedi, in bici oppure in moto. Per le strade della città siamo costantemente esposti alle polveri sot-tili. Nei grandi spazi aperti, su sentieri o tra i bo-schi, molti soffrono a causa di allergie ai pollini. Eppure, chi è disposto a mettersi una mascherina protettiva per fare sport? L’innovativa H.A.D. Smog Protection è la simbiosi tra una fascia multifun-zionale ed una mascherina protettiva lavabile, che promette di filtrare il 70% dei pollini e delle polveri sottili dannose. Un accessorio pratico ed intelligen-te con un reale valore aggiunto, adatto a chiunque e a qualsiasi tipo di attività. 100% Made in Germany.

VANMOOF BONCHOPendolari, abbiamo quello che fa per voi: una so-luzione unica per godere della guida in bicicletta anche quando piove. Boncho di Vanmoof è un poncho full-body facile da indossare e ripiega-re, comodamente trasportabile in pochissimo spazio. La sua struttura estesa va oltre il manu-brio; un sistema pieghevole unico e brevetta-to che forma una copertura per gambe e piedi. Boncho può essere indossato con un casco o uno zaino ed è dotato di una speciale cover per agganciarlo al montante della bicicletta. Realiz-zato con materiali e tecnologie del settore out-door: 100% impermeabile, traspirante, resistente.

POWER PRACTICAL LUMINOODLELuminoodle di Power Practical è una soluzione versatile e flessibile da portare ovunque, perfetta per illuminare la vostra tenda o il tavolo da picnic. La striscia a LED da 180 lumen è lunga 1.5 m e può essere collegata in qualsiasi modo grazie ad anelli e magneti incorporati. La copertura in silicone la ren-de impermeabile (IP-67 rated) e viene alimentata da una batteria USB ricaricabile o da una fonte diretta. Se racchiusa nella sua custodia in nylon Rip-stop (inclusa) può essere utilizzata anche come lanterna.

SIERRA DESIGNS NIGHTWATCH 2FL TENT

Lasciate che la notte brilli su di voi con la nuova Nightwatch di Sierra Designs. Nightwatch dispo-ne di una copertura retrattile in Nylon Ripstop con rivestimento in PE che può essere configura-ta in tre differenti posizioni: per una protezione completa alla pioggia o, in caso contrario, am-mirare le stelle sopra di voi. Questa tenda tre sta-gioni può ospitare comodamente due persone. In totale assenza del rainfly sono state aggiunte ulteriori entrate laterali nella zona destinata allo stoccaggio del materiale. Incluso negli accessori il Nightglow, diffusore per lampada frontale che illuminerà l’interno con un morbido bagliore.

SIERRA MADRE NUBÈ 2.0 HAMMOCK SHELTER

Un rifugio sicuro per voi e la vostra attrezzatura, ovunque vi troviate. Con il suo concetto brevetta-to 3 in 1 Nubé 2.0 è l’hammock shelter più com-pleto che sia, grazie ai sistemi Rain Protection, Insect Shield e Gear Stash per stare al riparo da piogge torrenziali, animali e insetti fastidiosi. Ri-spetto alla prima versione Nubé 2.0 è stato com-pletamente rimodellato per garantire maggiore spazio interno, rafforzando tessuti e cuciture, e limitando il peso a soli 950 grammi. È progetta-to per funzionare perfettamente con qualsiasi amaca Sierra Madre e per essere compatibile con altre marche di camping hammock sul mercato.

TEPUI EXPEDITION SERIES BAGSQuando madre natura non gioca secondo le re-gole, bisogna essere pronti a tutto. Questa serie di borse da viaggio Tepui sono progettate per re-sistere a qualsiasi condizione meteorologica e climatica. Realizzate in tela di poliestere ad alta resistenza sono rivestite con una resina sintetica che le rende incredibilmente durevoli, resistenti all’acqua, all’abrasione e al calore (fino a 158 gra-di Fahrenheit). La serie Expedition è disponibile in 4 diversi formati: il Day Pack, la Duffle Bag, il Tool Case ed il capiente Gear Container da 120L. Ogni borsa è dotata di cinghie regolabili, mani-ci e tracolle imbottite, ampi scomparti interni.

PRESTONMADE VERMILION FLY FISHING NET

A traditional net for the next generation. Vermi-lion di PrestonMade è una vera e propria opera d’arte. La robusta struttura - 5 strati di noce la-minati tra loro con inserto in massello sul mani-co – lo rendono perfettamente adatto a trote da trofeo. 100% legno del Wisconsin di provenienza sostenibile. Vermilion è completamente imper-meabile e capace di galleggiare; la sua rete in gomma trasparente facilita l’estrazione della preda evitando noiosi grovigli. Pensato per il fly-fisher-man, può essere adatto anche alla pesca in canoa, dove è preferibile un manico di media lunghezza.

01 GRÒ Maglia donna con personalizzazione florea-le, in cotone elasticizzato, comoda per la vita all’aria aperta e per arrampicare.

02 FIOR Modello da donna, panta elasticizzato carat-terizzato dalla sua tasca dal pattern floreale. Dedicato a tutte le amanti dell’arrampicata, che trovano gusto nello svolgere la propria passione con stile.

03 PATTY Giacca in cotone con interno in pile. Perfet-ta per affrontare le vostre attività all’aria aperta e per coprirvi al meglio durante le sessioni di arrampicata o bouldering.

04 ONDA SLIM Realizzato dal puro made in Italy, Panta che si differenzia grazie alle originali tasche tonde in cotone elasticizzato. Confortevole quanto basta per essere un capo versatile dall’uso sportivo a quello or-dinario.

Il progetto E9 nasce nel 1998 da un’idea di Mauro Calibani, primo campione del mondo della storia del bouldering nel 2001, con la scoperta di uno dei uno dei siti bouldering più belli d’Italia, Meschia. 

Colpito dalla natura incontaminata e spinto a speri-mentare nuove gestualità su passaggi avveniristici e da una voglia insaziabile di diversità, Mauro decide di trasmettere tutta la sua energia e la sua creatività in una linea di prodotti semplici, funzionali con par-ticolare attenzione al dettaglio e allo stile.

Il marchio E9 entra ufficialmente nel mercato nel 2000. Attenzione ai tessuti, intensa ricerca nel cam-po del colore, e grande comodità dallo stile artistico e creativo inconfondibile fanno dei capi di abbiglia-mento E9 una delle migliori espressioni del mondo da cui hanno avuto origine: quello del bouldering e del climbing. Arrampicare vuol dire esprimere se stessi. È il creare qualcosa.

È amore per la natura, per il movimento puro, per la continua ricerca di nuove linee. Questo si esprime nei prodotti E9, ed è eco nei suoi scalatori. Tutti i membri del team condividono questa filosofia: la creatività sulla roccia.

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E9

via Piceno Aprutina 53 - 63100 Ascoli Piceno (AP)www.enove.it | [email protected]

05 BACO La felpa con cappuccio E9 sarà il vostro boz-zolo per l’inverno. Realizzata in cotone elasticizzato, ideale per proteggervi dal freddo dopo le sessioni d’ar-rampicata o bouldering.

06 BLAT 2 Pantalone uomo in cotone, multi-colour, como-do per arrampicare ed originale per la vita di tutti i giorni.

07 FRED Giacca, made in Italy, uomo in cotone con interno in pile, vi accompagnerà nelle vostre giornate all’aria aperta e nella quotidianità.

08 QUADRO Pantalone uomo in cotone elasticizzato con le sue particolari tasche quadrate, comodo per ar-rampicare. Ideale anche nell’uso quotidiano.

I prodotti E9 sono interamente realizzati in Italia e assicurano grande comfort e libertà di movimento. Il marchio è distribuito attualmente in Europa, Canada, Giappone, Corea del Sud , Australia e America.

05 07

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B Y D AV I D E F I O R A S O

OCTOBER’S VERY OWN X CANADA GOOSE TIMBER SHELL JACKET

Dopo le collaborazioni invernali 2014 e 2015, Octo-ber’s Very Own e Canada Goose tornano per que-sta Timber Shell Jacket dedicata alla bella stagione. Tessuto 3L Camo Jacquard (un hard shell laminato a 3 strati traspirante e resistente all’acqua), cappuccio regolabile, cerniere YKK sigillate, tasca interna di si-curezza e polsini con chiusura a velcro. Disponibile in versione olive o black con cappellino abbinato

PORTER X CASIO G-SHOCK 5600L’ultima collaborazione di Porter è arrivata sul mercato. Originariamente sviluppata nel 2015 in occasione dell’80mo anniversario Yoshida & Co., lo speciale G-SHOCK, basato sulla serie 5600, ri-evoca l’iconico Tanker di ispirazione militare con colorazione verde oliva e accenti di arancione. Questa edizione speciale viene venduta con un packaging camouflage. Le 8 stelle sul display ri-cordano le altrettante decadi del brand giapponese.

PARRA X OEDIPUS BREWING MIDLIFE LIGHT IPA

In coincidenza con l’apertura del suo pop-up sto-re al Ben-G Skateshop di Amsterdam, Parra ha presentato una speciale India Pale Ale realizzata in collaborazione con il birrificio artigianale Oe-dipus. La bottiglia in edizione limitata è stata il-lustrata dall’artista olandese, completa di pinta e apribottiglie. Disponibile in confezioni da cinque.

SUPREME X THE NORTH FACE SS2016 COLLECTIONIl marchio streetwear Supreme svela l’ennesima collaborazione con The North Face. Alla base della collezione 2016 la tecnologia Steep Tech, in-trodotta nel 1991 dal leggendario sciatore estremo Scot Schmidt per ren-dere l’abbigliamento da sci più funzionale. Materiali durevoli, inserti an-tiabrasione, posizionamento ben ponderato di tasche e cinghie. 4 audaci scelte di colore che donano ad ogni capo una caratteristica distintiva unica.

FREENOTE X WOODNSTEEL DENIM KNIFEIl denim si è dimostrato più e più volte come uno dei tessuti più versa-tili al mondo. A darne prova ancora una volta questa collaborazione tra Freenote e Woodnsteel, un coltello in acciaio temperato CPM D2 propo-sto con tre differenti blends che arrivano direttamente dall’azienda dei fra-telli Brodrick. Viene fornito con una bella fodera in pelle cucita a mano.

JARVIS BOARDS X NO. 4 ST. JAMES SUPLone Star Edition stand up paddle board è il risultato della collaborazione esclusiva tra No 4 St. James e Jarvis Boards. Realizzato artigianalmente dallo stesso Tony Smith, e basato sul modello Rio Grande, il SUP è ideale per ac-qua piatta e touring. Il nucleo in espanso riciclato è rifinito con legno di ce-dro, abete e ciliegio americano. I dettagli estetici rendono omaggio al Texas con una stella sulla prua e la mappa dei principali corsi d’acqua sullo scafo.

S P R I N G S U M M E R 2 0 1 6 C O L L E C T I O NA V A I L A B L E AT

B U R T O N. C O M

Designed with Big Agnes, Burton’s line of camping gear offers a proper roost on the

road, in the woods, or at the festival.

BUR16_SS_HybridShorts_ThePill_IT.indd 1 19.05.16 16:26

Leader globale nella ricerca e nello sviluppo di prodotti per l’iso-

lamento e tessuti ad alte prestazioni, in grado di offrire le soluzio-

ni più avanzate per assicurare le migliori condizioni di comfort.

I prodotti PrimaLoft sono utilizzati dai più importanti marchi

internazionali che operano nei settori delle attività outdoor, ab-

bigliamento fashion e da lavoro, militare e accessori per la casa.

Già nei primi anni ’80, la fama di Albany International nello svi-

luppo di materiali isolanti per elevate prestazioni aveva convinto

l’esercito statunitense a commissionare un sistema di isolamento

sintetico che emulasse le prestazioni della piuma.

Non esistendo microfibre sul mercato, il team di ricerca e sviluppo

di Albany International elaborò una procedura per crearle in labora-

torio, riproducendo esattamente la struttura della piuma d’oca, ma

con performance ancor più elevate di qualsiasi altro materiale di

isolamento naturale o sintetico: maggior calore, assoluta mancanza

di umidità, morbidezza. Nell’agosto del 1989, il primo lotto commer-

ciale di isolamento PrimaLoft venne inviato dalla linea di produzio-

ne di Albany, New York, agli stabilimenti L.L.Bean nel South Dakota.

L’impegno di PrimaLoft nel campo dell’innovazione ha permesso

al marchio di espandersi in altri settori del mercato quali “tessuti e

lana di prestazioni”, in aggiunta ai ben noti prodotti di isolamen-

to, consentendogli di diventare leader nelle tecnologie di comfort

e di orientarne le tendenze del mercato. PrimaLoft, Inc. ha sede a

Latham, New York, ed uffici in Germania e Cina. È attiva nella pro-

duzione sostenibile di tessuti attraverso partnership con bluesign,

l’associazione internazionale OEKO-TEX e la Sustainable Apparel

Coalition’s Higg Index. Abbiamo scambiato qualche parola con Jo-

chen Lagemann, Managing Director PrimaLoft Europe & Asia.

GLI ANNI ’90 SONO STATI IL VERO TRAMPOLINO DI LANCIO PER L’ISOLAMENTO PRIMALOFT NELL’INDUSTRIA OUTDOOR. COS’HA PORTATO A QUESTO SUCCESSO? Gli anni ’90 furono importanti

per vari motivi, primo tra tutti l’introduzione di materiali sem-

pre più performanti che potevano essere utilizzati a pieno titolo

nel mondo dell’outdoor. Grazie alla produzione di sacchi a pelo,

guanti e arredamento per la casa per diverse aziende leader, il

mondo iniziò a sensibilizzarsi a questa nuova imbottitura. Nel

1991 ci fu il lancio di PrimaLoft One, una microfibra ultrafine con

proprietà termiche superiori sia da asciutta che da bagnata, che

divenne rapidamente il punto di maggior interesse da parte dei

produttori, tanto che Caribou divenne il primo brand a vendere

sacchi a pelo imbottiti. Questo step diede a PrimaLoft un impor-

tante ruolo all’interno dell’industria outdoor dove iniziava a di-

mostrarsi un prodotto valido per questo settore. E qualche anno

dopo venne utilizzato per le imbottiture dei guanti, un ulteriore

conferma del suo successo nel mercato outdoor. Successivamen-

te venne introdotto il PrimaLoft Sport, più versatile e facilmente

utilizzabile dall’industria manifatturiera per ampliare il portfolio

degli isolamenti performanti progettati per un calore superiore,

resistenza all’acqua, morbidezza e comprimibilità. Prodotti che

oggi sono chiamati PrimaLoft Silver e PrimaLoft Gold Insulation.

NEL 2000 PRIMALOFT CONQUISTA IL MERCATO EUROPEO Nel

2000 PrimaLoft sbarca in Europa grazie alla collaborazione con

alcuni fra i più importanti produttori di guanti (es. Hestra) e arre-

damento per la casa. L’attività di vendita in Europa venne presa

in mano da due responsabili vendite. Nel 2010 PrimaLoft apre gli

uffici di Monaco di Baviera, l’headquarter europeo dove vengo-

BY DAVIDE FIORASO

no incorporate tutte le attività necessaria a poter servire questo

mercato con un team di vendite locale. Oltre al servizio clienti

dell’ufficio centrale Americano, anche gli uffici di Monaco e Xia-

men dispongono di un servizio clienti in modo da provvedere

comunicazioni in tempo reale per ogni continente e permettere

un servizio migliore possibile ai brand partners.

IL 2012 SEGNA UNA TAPPA FONDAMENTALE: L’INIZIO DI UNA NUOVA AVVENTURA COME AZIENDA AUTONOMA A giugno 2012

PrimaLoft, Inc. ha annunciato l’acquisizione delle attività di Pri-

maLoft  dalla società madre Albany International Corp. L’acqui-

sto di PrimaLoft  è stata una scelta di Michael Joyce, oggi presi-

dente e CEO di Primaloft. In questa operazione, il team globale è

rimasto invariato e da allora ad oggi sono stati assunti nuovi ta-

lenti. Abbiamo raddoppiato il

numero del personale e inve-

stito in ricerca e sviluppo per

proporre ai clienti sempre più

prodotti e innovazioni. Es-

senziale per PrimaLoft è es-

sere un buon datore di lavoro

per i propri dipendenti. Il va-

lore più grande per la società

sono loro. Il marchio Prima-

Loft ha avuto un’incredibile

storia nel corso degli ultimi

25 anni, crescendo fino a di-

ventare leader mondiale nella

produzione di isolamento e

filati performanti. PrimaLoft

sta concentrando i propri

sforzi su illimitate opportuni-

tà per reinvestire sul brand e

portare innovazione fissando

nuovi standard, ma anche far

crescere la propria riconosci-

bilità, la crescita a lungo ter-

mine, aumentare le partner-

ships e superare le aspettative

dei clienti di fama mondiale,

soprattutto con l’innovazio-

ne. Al giorno d’oggi i consu-

matori hanno più  possibilità

di trascorrere il loro tempo

libero dedicandolo all’outdo-

or. Diventano più esigenti e la

necessità di prodotti più fles-

sibili e versatili cresce. I no-

stri brand partners sanno che

stiamo ascoltando il mercato

e siamo aperti per nuove innovazioni di prodotto per allietarli.

NEL 2013 UN’ALTRA PIETRA MILIARE: IL FORTE RE-BRANDING CHE EVIDENZIA UNA TRANSIZIONE DA AZIENDA PRODUTTRICE DI PRODOTTI PER L’ISOLAMENTO A FORNITORE DI SOLUZIONI DI COMFORT PER OGNI SITUAZIONE PrimaLoft ha presentato il

rilancio del brand con una struttura ottimizzata e con un’identità

aziendale più forte, un design rinnovato, diversificando l’offerta

dei prodotti. Con questo PrimaLoft ha sottolineato la transizione

da società produttrice di puro isolamento a fornitore di soluzioni

di comfort per tutto l’anno. Abbiamo avuto bisogno di cambiare la

panoramica e catalogazione dei nostri prodotti in modo da dare

una migliore visione del nostro crescente portfolio. Per quanto

riguarda la comunicazione, PrimaLoft ha puntato sull’emotività

dettata dai benefici funzionali dei prodotti, valori già esistenti

ma rinnovati. Parte fondamentale del rilancio è stata la chiarifi-

cazione di ciò che il marchio rappresenta, della sua visione, dei

suoi valori, della sua promessa. La filosofia aziendale - o come si

dice in PrimaLoft: The Company “Feelosophy” - è basata su cin-

que valori chiave: Human Touch (il tocco dell’uomo), Feel Good

(sentirsi bene), Performance First (le prestazioni prima di tutto),

Accomplished Expertise (Massima competenza), Pushing the

boundaries (oltre i limiti). Il nuovo slogan “Feel the Performance”

sottolinea invece la promessa del brand, il cui impegno è offrire

prodotti creati per star bene e vivere il presente. Un concetto che

si adatta perfettamente anche alla gamma di prodotti multi-sta-

gionali, e che sottolinea la nuova vision aziendale: il brand Pri-

maLoft offre soluzioni di nuova generazione per il comfort che i

consumatori desiderano avere. Il nuovo logo simboleggia sia uno

scudo protettivo che un sigillo

di qualità. Incastonato all’in-

terno, il nome del brand e la

“P” stilizzata, che rappresen-

ta non solo la lettera iniziale

del marchio stesso, ma anche

quella di tre parole importanti

per PrimaLoft: Performance,

Protezione, Passione. Il sim-

bolo si legge anche come una

freccia dinamica con un mo-

vimento verso l’alto, quasi a

ricordare un diamante, sintesi

dell’impegno verso l’innova-

zione e la qualità totale dei

prodotti.

È IN QUESTO AMBITO CHE NASCE LA DISTINZIONE TRA LE SERIE GOLD, SILVER E BLACK I nostri prodotti sono

focalizzati sull’utilizzatore fi-

nale, cercando di creare qual-

cosa che sia il più confortevo-

le possibile rispetto all’attività

che si andrà ad affrontare; che

sia la parete nord dell’Hima-

laya o una giornata di shop-

ping in città. PrimaLoft vuole

offrire la soluzione migliore

in base alle proprie necessi-

tà. Abbiamo creato tre classi

di prodotto con tre differenti

livelli di performance: Gold,

Silver e Black. Il nuovo na-

ming, semplifica la selezione

e l’utilizzo di tutti i prodotti compresi nella gamma PrimaLoft.

Parte integrante della nuova corporate identity sono anche le eti-

chette ed cartellini riferiti ad ogni singolo prodotto, così come

la veste grafica del materiale di vendita e del sito web. I nuovi

cartellini sono basati su icone appositamente disegnate, che ri-

assumono a colpo d’occhio le caratteristiche dei diversi materiali

PrimaLoft.

PRIMALOFT GOLD SERIES: THE BEST OF THE BEST

PRIMALOFT SILVER SERIES: AS VERSATILE AS THE OUTDOORS

PRIMALOFT BLACK SERIES: JUST THE ESSENTIALS

ENTRIAMO SEMPRE PIU’ NELLA STORIA RECENTE. A LUGLIO 2015 L’APERTURA DI UNA SEDE IN CINA PrimaLoft ha proseguito la sua espansione geografica con l’apertura della sua nuo-va sede asiatica a partire da giugno 2015. La nuova sede, una filiale sussidiaria interamente controllata da Prima-Loft, è localizzata a Xiamen e include vari dipartimenti quali il servizio clienti, il supporto alle azien-de manifatturiere, e il supporto tecnico, oltre ad un laboratorio test e di controllo qualità. In pochissimo tempo ci siamo affiancati di vali-di collaboratori con un importante background nel mondo tessile, al-cuni di loro avevano un rapporto con noi già da diversi anni. L’apertura della nostra prima filia-le interamente control-lata è un interessante sviluppo, guardando ai nostri piani di cre-scita internazionale. Molti dei nostri impor-tanti brand partners e produttori hanno sede qui, perciò abbiamo bisogno di ampliare la nostra presenza loca-le per fare business in tempo reale. Questo ci permetterà di diventare un’azienda ancora più efficiente.

ETICA E RISPETTO DELL’AM-BIENTE. PRIMALOFT È IL PIÙ GRANDE FORNITORE GLO-BALE DI ISOLAMENTI CER-TIFICATI BLUESIGN Pri-maLoft è stato il primo produttore di isolamen-to sintetico di marca a ottenere la certifica-zione bluesign® per i suoi isolamenti dalle elevate prestazioni nel dicembre 2010 ed ora la maggior parte della collezione è certificata bluesign®, incluse fibre sintetiche e filamenti continui. Questa certifi-cazione assicura con fi-ducia brand, rivenditori e consumatori del fatto che PrimaLoft Insulation è un pro-dotto etico e rispettoso dell’ambiente. L’azienda continua a dimostrare consapevolezza e responsabilità verso clien-ti e consumatori, coltivando al contempo un movimento positivo verso la sostenibilità nell’industria manifatturiera. Il sistema bluesign®, una delle certificazioni ambientali più riconosciute al mondo, valuta ogni aspetto dell’ap-

provvigionamento e della produzione di PrimaLoft Inc., dalle materie prime e dai componenti chimici al consumo di risorse naturali e alle condizioni all’interno dell’ambien-te lavorativo. Uno dei valori fondamentali di PrimaLoft è quello di creare un business che sia attento ai valori am-bientali ed economici per i nostri brand partner, i riven-

ditori, i consumatori fi-nali e tutta la catena di supporto. Abbiamo un percorso chiaro da se-guire per incrementare la quantità di contenu-ti riciclati e per ridurre l’impatto delle emissio-ni dei trasporti utiliz-zando aziende che pro-ducono nelle vicinanze delle aziende clienti.

NON SOLO ISOLAMENTO SINTETICO. NELLE VOSTRE CATEGORIE DI PRODOTTO TROVIAMO ANCHE DOWN BLEND, YARN E FLEECE. UNA RAPIDA GUIDA. Pri-maLoft Down Blend è un prodotto ibrido esclusivo che combina i vantaggi della piuma d’oca con quelli dell’i-solamento che ha ri-voluzionato il mondo dell’insulation tech-nology. Realizzato con piuma d’oca altamente resistente e idrorepel-lente unita a fibre tec-nologiche PrimaLoft ultra-sottili, combina le migliori qualità di entrambi i materiali offrendo calore, pro-tezione e comfort in qualsiasi condizione ed eccezionali tempi di asciugatura. Prima-Loft Silver Performance Yarn è realizzato con le stesse fibre ultrasottili in poliestere che com-pongono i nostri pro-dotti per l’isolamento più avanzati, utilizzato per la creazione di capi senza cuciture come baselayers, calze e tes-suti per altre applicazio-ni. Ne risulta un filato

con prestazioni di eccezionale morbidezza, superiore a quella del cashmere e della lana merino, in grado di offrire la resistenza e il calore straordinari che vi aspettate da un prodotto PrimaLoft. Il filato realizzato con fibre PrimaLoft può essere utilizzato da solo o in combinazione con altri materiali per aumentare la morbidezza e le prestazioni dei capi e degli accessori lavorati a maglia. PrimaLoft Perfor-

mance Fleece offre performance realmente percepibili. Le proprietà delle fibre di PrimaLoft, fibre ultra fini a bas-so assorbimento, hanno un maggior grado di sofficezza e calore quando comparate ad un fleece comune. Rima-nere asciutti è la chiave per rimanere caldi e confortevoli. Le fibre hanno la proprietà di essere repellenti all’acqua e questo le rende poco assorbenti, offrendo un periodo di asciugatura abbreviato e la più alta ritenzione di calore, perfino in condizioni di umidità. Una gamma di texture differenti offre look e sensazioni diverse e le proprietà di isolamento che si comprimono per una migliore ripiega-bilità. Oltre a questi ne abbiamo di specifici per le imbot-titure di guanti e scarpe, per non dimenticare le nuove tecnologie come l’Aerogel.

FOCALIZZIAMO L’ATTENZIONE SULLA NOVITA’ DELLO SCORSO INVERNO: L’ISOLAMENTO GOLD INSULATION ACTIVE PROGET-TATO PER ATTIVITA’ FORTEMENTE AEROBICHE L’aggiunta di PrimaLoft Gold Insulation Active all’elenco delle nostre tecnologie rappresenta un naturale progresso nella no-stra linea innovativa. Questa tecnologia si basa sul suc-cesso del PrimaLoft Silver Insulation Active, donando ai nostri brand partner una maggiore versatilità nel design e incontrando così la crescente domanda dei consumatori. Il nostro lavoro in qualità di azienda leader nelle soluzio-ni di comfort non è solo quello di osservare le tendenze del mercato, ma anche di essere all’avanguardia rispet-to a quelle attuali – che stanno richiedendo tessuti più leggeri e una più grande adattabilità. Con PrimaLoft Gold Insulation Active gli appassionati di outdoor avranno più libertà di movimento e saranno più confortevoli, caldi e asciutti durante le attività aerobiche di grande sfor-

zo. Nello specifico, una finitura brevettata e il processo di produzione chiudono al loro posto le minuscole fi-bre PrimaLoft, evitando il loro spostamento attraverso i tessuti e consentendone così l’utilizzo con materiali più traspiranti, a trama larga e stretch. Progettato per attività fortemente aerobiche come running, hiking o sci, questo soffice, comprimibile e impermeabile isolamento regola i livelli di comfort dell’utente durante attività intense.

ANTICIPAZIONI E CURIOSITA’ PER IL FUTURO. C’E’ QUALCOSA CHE POSSIAMO GIA’ SVELARE? PrimaLoft Gold Insulation Active sarà introdotto anche per le collezioni estive 2017 e farà la sua prima comparsa all’Outdoor Show di Friedrichsha-fen. Inoltre, siamo felici di comunicare la partnership con Patagonia per l’autunno/inverno 2016 in cui tutta la collezione Nano Puff, imbottita con PrimaLoft Gold Insu-lation, subirà un completo makeover. Conosciuto come leader nelle soluzioni di comfort, PrimaLoft ha avuto il compito di ri-creare il PrimaLoft Gold Insulation, con un prodotto contenente il 55% di fibre riciclate. Il nuovo PrimaLoft Gold Insulation Eco, avrà tutte le caratteristi-che performanti dell’originale PrimaLoft Gold. Abbiamo sviluppato questo isolamento con un alta percentuale di contenuto riciclato assieme a Patagonia e dalla prossima stagione sostituiremo in maniera globale tutti i prodotti PrimaLoft Gold con la versione riciclata.

FOCUS ON PRIMALOFT GOLD

PICS BY DENIS PICCOLO E ALBERTO BONARDIMODELS: ANDREA ABELLO E FEDERICO DEAGLIO

Eccoci a un nuovissimo shooting fotografico proveniente dal nostro

team di The Pill Magazine. Come sapete bene, siamo sempre alla ri-

cerca di luoghi alternativi dove poter vivere un esperienza diversa

dal solito e creare un reportage che possa farvi venire in mente degli

spunti, a voi lettori, per passare qualche giorno immersi nel verde in

pieno relax. Così che siamo venuti alla scoperta del Bed & Breakfast

- Il Giardino Dei Semplici situato a Manta in provincia di Cuneo (per

info www.giardinodeisemplici.eu) e delle sue caratteristiche, tramite

amicizie, ci è sembrata subito un’avventura da vivere e raccontare.

Appena trovati due giorni per fuggire dalla città, abbiamo caricato

tutta l’attrezzatura in macchina e ci siamo spinti verso la provincia di

Cuneo per esplorare la zona.

Arrivati a Malta siamo stati accolti dal gentilissimo staff del posto che

ci ha portato a fare un giro all’interno della loro vasta proprietà. Le

particolarità sono queste casette di legno costruite sugli alberi che

fungono da vere e proprie camere. Un po’ il sogno di tutti ma soprat-

tutto un’alternativa valida al campeggio e alla classica tenda. Decidia-

mo dunque di passarci due giorni per scoprire a pieno i sentieri e i

fiumi, dei dintorni, facendo base in questo magico contesto. Il pri-

mo giorno, usciti la mattina presto dalle nostre casette, lo abbiamo

dedicato al trail running, correndo nella parte alta della Valle Po tra

piccoli torrenti e fitti boschi. La zona è veramente varia e facendo una

ventina di chilometri si ottiene il luogo perfetto dove svolgere qual-

siasi attività si ha in mente. Dopo una bella corsetta, ritorniamo alla

base, riposiamo... e ripartiamo subito dopo per un’escursione di mez-

za giornata, girandoci ampiamente il contesto della valle passo dopo

passo. Tornati stravolti ci concediamo quattro chiacchiere e una bir-

retta sul balcone e visto che il tempo non è stato dei migliori, coglia-

mo il momento per asciugarci ma soprattutto asciugare l’attrezzatura

e i vestiti fradici. Il giorno dopo, visto che il team è molto appassio-

nato, dedichiamo tutta la giornata sul fiume Varaita per una lunga

sessione di pesca a mosca. Il posto non è facilissimo da affrontare per

la mancanza d’acqua e il meteo che ci ha penalizzati non poco... ma

abbiamo passato la giornata ad insegnare il “mestiere” a chi, tra di noi,

non aveva mai preso in mano un canna da pesca. Risalito un bel pez-

zo di fiume, con poche catture di piccolissima taglia, ci siamo ritrovati

a fare una breve pennichella su un ammasso di tronchi tagliati in riva

al torrente, per poi essere pronti ad un agguerrito “coup de soir” cer-

cando di stanare qualche vecchia trota in attività. Ma a volte il fiume si

dimentica dei pescatori e la cattura che ci aspettavamo non avviene.

Stanchi morti ma soddisfatti ci sfiliamo waiders, giubbetto e smon-

tiamo le canne. Usciamo indenni dal Varaita che anche se un fiume

difficile da affrontare, ci ha regalato parecchie emozioni e ci dirigia-

mo alla nostra, ancora per una notte, amata casetta di legno... malin-

conici sapendo che il giorno seguente saremmo dovuti tornare alla

nostra frenetica quotidianità.

Così che dopo una lunga e riassestante dormita immersi nel bosco,

ci svegliamo mattinieri, salutiamo e ci incamminiamo alla nostra

vita di città. Ci sentiamo in dovere di consigliarvi queste “chicche”

dove si possono vivere le proprie passioni in piena libertà trovando

il piacere di divertirsi, come abbiamo fatto noi, nel mescolare più

attività durante la giornata. Non si può chiedere di meglio a una per-

sona che è appassionata e ama stare nella natura per ritrovare un po’

di pace.. Ringraziamo, dunque, Il Giardino Dei Semplici per averci

ospitato e vi invitiamo a farci un salto per scoprirlo di persona e i

due ragazzi, Andrea Abello e Federico Deaglio, che ci hanno fatto da

guida in queste due fantastiche giornate.

UN PO’ IL SOGNO DI TUTTI MA SOPRATTUTTO UN’ALTERNATIVA VALIDA AL CAMPEGGIO E ALLA CLASSICA TENDA.

THULESTIR 15LPerfetto per brevi escursioni, passeggia-te in città e per viaggi dove il livello di carico è basso. Accesso rapido con pro-tezione antipioggia, punto di aggancio leggero ad asola e dotato di materiale catarifrangente. Design compatibile con borracce, incorpora sistema di idra-tazione.

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Pantaloni tecnici da trekking rinforzati nelle zone del cor-po più importanti, come le ginocchia. Il tessuto stretch FlexAbleT garantisce protezio-ne antivento, ottima traspirabi-lità e impermeabilità.

REDA REWOOLUTIONONTARIO

Il Reda Active Merino Jersey è un ottima soluzione di casa Reda Rewoolution. Eccellen-te per regolare la temperatura corporea naturalmente an-tibatterico e incredibilmente morbido. La grafica “Escape” si riferisce alla fuga dal caos cit-tadino verso la natura incon-taminata.

SALEWAFANES PL M FULL-ZIP HOODYCapo di spicco nel mondo Mountain Li-festyle. Perfetta per le vostre avventure e viaggi outdoor. realizzata in Polarlite Knit Wool Look 360, fleece Salewa che risponde a tutte le esigenze delle attività in alta quota.

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REDA REWOOLUTIONBURTONUn vero problema alla partenza è cosa portarsi a corre-do, evitando di trasformare la propria sacca o zaino in una zavorra. La risposta più efficace è un Merino outfit. Il tessuto di cui è fatto è stato trattato per essere inodore, ingualcibile, anti-macchia e molto resistente. Reda Acti-ve Merino Ripstop.

REDA REWOOLUTIONCRATERIdeale per chi ricerca la vera naturalità senza compro-messi, questa polo/shirt è caraterizzata da tessuto tecni-co in 100% Reda Active Merino Jersey molto performan-te in termini di comfort e termicità

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MAMMUT01 CRAG CAPProtezione con stile. Trucker di alta qualità con logo Mammut ricamato sulla par-te frontale. Head system per la regolazione.

02 RUNBOLD LIGHT SHORTSoffrono una combinazione ideale di comfort e funzionalità. Materiali ancor più leggeri sono stati selezionati comparandoli al modello precedente, senza alcun compromesso in termini di alta resistenza del tessuto alle abrasioni. Questi pan-taloni di 150 g. sono inoltre estremamente elastici e traspiranti.

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04 ULTIMATE LIGHT SOFTSHELL HOODEDIdeale per una attività ad alto ritmo, mantiene piacevolmente la termoregolazio-ne. Dotata di Gore Windstopper Active Shell che rende perfetto questo guscio per sessioni outdoor veloci e intense.

05 PACIFIC CRESTideale per alpinismo, vie ferrate e trekking. Realizzato in Pontetorto Techno-stretch, un fleece di alta qualità. Resistenza, calore e traspirabilità unite ad un ottima comprimibilità che permette di riporre questa giacca pile nello zaino con un’ingombro minimo.  

06 SEILE T-SHIRTT-shirt per l’arrampicata in cotone di alta qualità con stampato davanti il vecchio logo anni 60’ della fabbrica di corde Mammut. Protezione UPF 30+. Leggendaria per tutti gli amanti del verticale.

HAGLÖFS01 HERAKLES JKT Resistente e leggera, completamen-te regolabile, con taglio sportivo per concedervi massima libertà di mo-vimento. Shell realizzato in Gore-tex C-Maglia tessuto super flessibile che rappresenta una nuova era nell’ambi-to dell’impermeabilità.

02 RUGGED MOUNTAIN PANT PROPerfetto per attività in montagna. Realizzato con tessuto Windstopper che offre protezione da aria fredda al 100%. Riflettore Recco incluso per essere rintracciabili ovunque vi tro-viate. Mix completo per escursioni lunghe in qualsiasi condizione, an-che le più estreme.

OSPREY03 KESTREL 38Pioggia, vento e umidità non vi fer-meranno e durante le giornate più calde lo schienale regolabile AirSca-pe vi manterrà ben ventilati. Per le escursioni più lunghe, il comparti-mento alla base e le cinghie esterne, vi permetteranno di attaccare oggetti come il materassino e sacco a pelo. Sistema Stow-on-the-Go per como-dità con bastoncini. compatibile con Hydraulics e Hydraulics LT Reservo-irs per idratazione

AKU04 SUPERALP NBK GTXRealizzata per i veri backpackers che prediligono lunghe distanze con ca-richi importanti. Suola IMS3-Exo per una protezione e ammortizzazione ottimale su terreni impervi. Disponi-bile anche in versione LTR, con fode-ra in pregiata pelle pieno fiore.

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LA SPORTIVA01 PRIMUS 2.0 HOODYStrato ibrido crossover tra L3 ed L4 grazie all’imbottitura termica in Pri-maLoft Silver Eco presente frontal-mente, sulla schiena e sul cappuccio. Integrazione di fasce laterali in Polar-tec elastiche e morbide per massimo comfort e libertà di movimento. Sod-disfa le esigenze di alpinisti in cerca di un prodotto comodo e performante.

02 CHRONO SHIRTDedicata ai fast hikers. Le linee asim-metriche frontali combinano funzio-nalità e design creando tasche molto versatili per  il contenimento di pic-coli oggetti. Il tessuto super leggero è arricchito dal trattamento anti-batte-rico ed anti-odore Polygiene, appro-vato BlueSign.

03 MOUNTAIN HIKING BACKPACKZaino da trekking leggerissimo dal design semplice e minimale. Appog-gio con sistema di ventilazione sul retro, dotato di tasche, reti laterali e sistema di idratazione. Apertura su-periore cerniera con strisce di com-pressione.

04 EXPLORER SHORTPantaloncino corto pensato per escursioni fast hiking estive in mon-

tagna. Realizzato con tessuto stretch, leggero e anti-abrasione, equipag-giato con 2 tasche con zip frontali ed un giro vita elastico con passanti per cintura La Sportiva.

05 MOUNTAIN HIKING SOCKSCalza versatile multifunzione, par-ticolarmente adatta per mountain hiking. Ammortizzante, accogliente, traspirante, morbida e comoda. Assi-cura un comfort ottimale in qualsiasi stagione.

06 NEPAL LITE TREKBastoncino telescopico super leggero dedicato agli utilizzatori più esigenti. La struttura in alluminio garantisce la massima leggerezza e stabilità in discesa.

DIEMME 07 VANCOUVERDedicato a chi ama escursioni, anche su percorsi di più giorni con carichi pesanti, perfetti su terreni boschivi e su sentieri vicino a ruscelli/torrenti. Leggero e performante dotato di to-maia in Nubuk e suola Vibram New Winkler.

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SMITHCAPTAIN’S CHOICEVanta aste dall’ampio profilo e una forma partico-larmente avvolgente per garantire massima prote-zione dalla luce. Cerniere flex Made in Italy, naselli e terminali aste in Megol, cordino staccabile e lenti premium ChromaPop in base 8.

BUFFINSECT SHIELDGarantisce un’efficace protezione dagli insetti evi-tando di utilizzare sostanze a contatto diretto con la pelle, grazie al trattamento con Permetrina. Rea-lizzato in Coolmax ExtremePerformance con strut-tura a quattro canali. Protezione dai raggi solari e facilità la riduzione della temperatura corporea.

PATAGONIA01 RIO GALLEGOS WADERSPiù accessoriati e dalle migliori performance sono stati aggiornati con una vestibilità più aderente nella parte superiore del corpo. Nuovi anelli di fet-tuccia interni e tasche, a cui si aggiungono i calzari dalla vestibilità più anatomica, dotati di fodera gof-frata in poliestere, e i parasassi con costruzione a inserti piatti per ridurre l’usura.

02 BLACK HOLE DUFFEL 90LAltamente resistente all’usura e all’acqua. Lo scom-parto principale è accessibile grazie alla chiusura a U con zip, che offre anche due tasche in rete do-tate di zip sul lato interno per conservare e riporre piccoli oggetti. Realizzato in poliestere ripstop da 508 g/m² 900 denari, con lamina in pellicola TPU e trattamento DWR. Tessuto approvato da bluesign.

03 SST JKTIcona tra le shell da pesca, la SST Jacket in H2No Performance Standard impermeabile e traspiran-te vi manterrà asciutti durante le vostre lunghe sessioni e vi offrirà numerosi dettagli di indubbia utilità.

04 STEALTH HIP PACK 10LRealizzato in robusto nylon balistico altamente im-permeabile da 840 denari e dotato di trattamento DWR. Comodo per riporre le vostre scatolette. una tasca in rete è utilizzabile come comparto per do-cumenti e dotato di altre sette tasche interne.

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01 - FEUERHAND BABY SPECIAL 276 Feuerhand realizza lanterne a cherosene dal 1902 ed è di fatto l’ultimo produttore rimasto nell’emisfero occidentale. Questa robusta lanterna zincata anticorrosione, con calotta in vetro borosilicato, è resistente a qualsi-asi condizione meteorologica estrema. Il bruciatore è appositamente sviluppato per evitare qualsiasi sfarfallamento della fiamma. Il serbatoio da 340 ml garantisce 20 ore di autonomia.

02 - SHERIDAN CANVAS RANGE TENT Classica tee pee originariamente progettata per i cowboy. Sheridan produce queste tende dal 1909, nello stesso modo, con una tela double-fill chiamata anche “cotton duck”. I pali di supporto sono in quercia e abete Douglas proveniente dalle foreste del Wyoming. Può comodamente ospitare da 2 a 4 persone e viene fornita con l’apposito pavimento in tela e corde di fissaggio.

03 - TURK FRYING PAN Era il 1857 quando Albert Turk iniziò a produrre pentole for-giate a caldo, apprezzate dai cuochi professionisti per le loro eccellenti caratteristiche. La frying pan Serie 661 è realizzata in acciaio antiaderente con bordo extra-alto, mani-co piatto e occhiello per lo stoccaggio. Disponibile in 3 misure: diametro 20-24-28 cm.

04 - SANBORN CANOE FIRESTARTER KIT Un inno alla notti d’estate e agli avven-turieri del fine settimana. Racchiuso in un sacchetto di tela il kit per semplificare l’ac-censione del vostro falò: otto compresse accendifuoco, fiammiferi con custodia wa-terproof, nove bastoncini kindling. Il legno di cedro proviene dagli scarti delle pagaie recuperati nella falegnameria di Sanborn Canoe.

05 - SEIL MARSCHALL CANOE PACK Tutto ebbe inizio oltre un secolo fa, nel centro storico di Ravensburg, dove tutt’oggi si trova la sede di Seil Marschall. Corde, abbiglia-mento per la caccia e il tempo libero, mocassini, e i famosi zaini in tela prodotti esclu-sivamente a mano nel laboratorio di Bad Waldsee. Cinghie in cuoio, rivetti in rame, fibbie in ottone e cordoncino in canapa con stopper in corno di bufalo.

06 - STORMY KROMER THE MACKINAW CAP Progettato per rimanere in testa an-che quando il vento soffia forte, il suo design invariato dal 1903 lo ha fatto diventare un’icona dei grandi spazi aperti americani. Viene ricavato dalla stessa partita di lana del cappotto Mackinaw e foderato in cotone morbido, per un comfort di lunga durata. Handcrafted in USA.

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07 - COUCIL TOOL HUDSON BAY PREMIUM VELVICUT AXE Si dice che il modello di ascia tradizionale Hudson Bay abbia avuto origine nelle coste basche e sia arrivato in Nord America come merce di scambio lungo le rotte commerciali di pellicce. L’azienda del North Carolina fondata da John Pickett Council ne ha migliorato maneggevolezza e fruibilità; un modello premium con manico in noce da 18 o 24 pollici.

08 - WOOD&FAULK CAMP STOOL Sgabello da campeggio destinato a diventare un classico moderno. Le gambe del treppiede sono realizzate in legno di frassino, men-tre la seduta triangolare è in pelle a briglia inglese, fissata mediante rivetti di ottone. Viene realizzato a mano in Oregon e fornito con una propria tracolla abbinata.

09 - JACOB BROMWELL PIONEER TEA KETTLE Tanto funzionale quanto attraente, questo bollitore in rame è un vero pezzo da collezione, lo stesso che utilizzava-no i primi pionieri nell’epopea del Far West. È ideale per preparare una bevanda calda in modo veloce, grazie all’ottima conducibilità termica. Ogni prodotto Jacob Bromwell è un investimento per la vita.

10 - FJALLRAVEN OVIK BLANKET Coperta multifunzione che può essere utilizzata sia a terra sia per fornire calore extra durante le attività all’aria aperta. È progettata per re-sistere all’umidità dal terreno con una struttura superficiale che non teme lo sporco. Il lato inferiore in G-1000 è trapuntato in lana. Può essere arrotolata con cinghie di cuoio.

11 - FALCON MUG Fin dal 1920 Falcon Enamelware rappresenta un’icona dello stile di vita britannico. I suoi articoli bianco ghiaccio con bordo blu sono un segno distintivo immediatamente riconoscibile come un classico del design. Non fa eccezione la mug da 350ml realizzata in acciaio smaltato. Disponibile anche nelle colorazioni Pillarbox Red, Pigeon Grey e Coal Black.

BY DAVIDE FIORASO

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BY MARKUS ROHRBACHER

ISOLE LOFOTEN NEL NORD DELLA NORVEGIA.

DALLA NEVE FRESCA ALLE ONDE, IN UN BATTER D’OCCHIO!

Chi non vorrebbe imbarcarsi in un avventura artica assieme ai pro-

pri, più cari, amici? Questo articolo vuole raccontarvi un’esperienza

diversa dal solito. Un viaggio in un isola dove il concetto “outdoor”

viene preso letteralmente a 360 gradi. Dalle immagini si può già in-

tuire la bellezza di questo contesto che si trova nel gruppo delle isole

Lofoten nel nord della Norvegia. Dalla neve fresca alle onde, in un

batter d’occhio! Questo potrebbe essere un sogno per molti letto-

ri. Unire due mondi completamente diversi in un unico luogo... in

un’unica esperienza.

Così che Elias Elhardt, Nils Arvidsson, Knut Eliassen e Markus Kel-

ler intrapresero questo viaggio la scorsa primavera, decidendo di

esplorare le montagne di un luogo tra i più spettacolari al mondo, ai

confini del Circolo Artico. Immaginatevi... piccoli villaggi di pesca-

tori racchiusi nei Fiordi che punteggiano la costa, cliff tra i più spet-

tacolari che si alzano direttamente dall’oceano e viste mozzafiato.

Questo arcipelago è spesso descritto con la definizione di “bellezza

artica”. La compagnia per raggiungere Lofoten partì in macchina da

Oslo per recarsi sul posto dopo 20 ore, solo per raggiungere e but-

tarsi nella natura incontaminata che solo la Norvegia può offrire, se

siete degli amanti del genere.

QUANDO SEI AL NORD, DURANTE LA PRIMAVERA E L’ESTATE,

I GIORNI NON FINISCONO MAI

Quando sei al nord, durante la primavera e l’estate, i giorni non fini-

scono mai... il sole non cala mai... si può snowboardare e surfare per

tutto il giorno e si possono ammirare i tramonti più lunghi al mon-

do. Partendo da una vecchia casa di pescatori e esplorando la zona,

Erik Botner e Fredrik Evensen scoprono un vero e proprio paradiso.

Ogni giorno una nuova emozione, grazie a nuovi picchi da scoprire,

linee da creare raidando al tramonto e onde lunghe e interminabili.

Dopo dieci giorni di esplorazione, tra tavole split e lunghe cam-

minate, il gruppo torna alla civiltà, a Oslo, prendendo un traghetto

chiamato l’Hurtigruten, un viaggio che li riportò a casa scendendo

lungo la favolosa costa norvegese.

Dopo questa breve introduzione diamo spazio alle immagini che ri-

escono a raccontare l’esperienza dandovi un’idea di quanto Lofoten

possa essere un punto sicuramente da tenere in considerazione, se

come noi, amate la vita all’aria aperta e siete in cerca di forti emozio-

ni che solo la natura può regalare.

B Y D AV I D E F I O R A S O7 N O T I Z I E D A L M O N D O G R E E N

È la goccia che scava la pietra, si sa. Ed è proprio questa l’idea alla base di un progetto che si è posto l’ambizioso obiettivo di ripulire gli oceani, con len-tezza e costanza. È stato pensato e costruito da due surfisti australiani,  Pete Ceglinski e Andrew Turton, con l’intento di affrontare il problema dell’inqui-namento in un ambiente controllato, come ad esempio i porti turistici. Sea-bin non è altro che un bidone galleggiante, collegato ad una pompa idraulica, che attira nel suo contenitore i rifiuti. Mentre i detriti solidi vengono raccol-ti in un sacchetto di fibra naturale, la pompa filtra tracce di carburanti, oli o detergenti, restituendo al mare acqua pulita. Grazie al successo della campa-gna di crowdfunding, Seabin potrà fare la sua comparsa entro la fine del 2016.

In occasione della conferenza sul clima di Parigi, il marchio Adidas ha presen-tato la prima scarpa composta principalmente da rifiuti oceanici nata dalla col-laborazione con Parley for The Oceans, l’organizzazione ambientale fondata da Cyrill Gutsch che avevamo conosciuto nel numero 16 di The Pill. La spazzatura utilizzata per questo prototipo è stata fornita dalla Sea Shepherd Conservation Society, circa 70 kg di reti da pesca raccolte dopo aver monitorato per giorni una nave bracconiera al largo delle coste dell’Africa Occidentale. Ma il proget-to non si ferma qui; Adidas ha recentemente annunciato la creazione di una soletta stampata in 3D, composta da poliestere riciclato e reti da pesca. Le scar-pe, a differenza delle solette, non saranno immesse sul mercato, ma Adidas ha sempre più intenzione di introdurre plastica riciclata nei suoi nuovi modelli.

“Sulle tracce dei ghiacciai” è un progetto multidisciplinare dell’Associazione no profit Macromicro, che, avvalendosi di fotografi specializzati e di un apposito Comitato Scientifico, coniuga la comparazione fotografica e la ricerca scien-tifica al fine di analizzare gli effetti che i cambiamenti climatici stanno avendo sui più grandi ghiacciai montani della Terra. L’11 febbraio è partita la spedizione 2016 diretta nella Terra del Fuoco e nelle Ande della Patagonia. L’archivio pro-dotto da Fabiano Ventura si candida ad essere la più importante documenta-zione dedicata ai ghiacciai della Terra, realizzata attraverso la tecnica della foto-grafia comparativa, un confronto fotografico tra immagini storiche e moderne ottenute dallo stesso punto di ripresa per ottenere una perfetta sovrapposizione.

THE SEABIN PROJECT IL BIDONE GALLEGGIANTE CHE CATTURA I RIFIUTI

ADIDAS & PARLEY FOR THE OCEANS 3DPRINTED MIDSOLE

SULLE TRACCE DEI GHIACCIAI ANDE 2016

B Y D AV I D E F I O R A S O

Infarm è una start up tedesca che prevede l’introduzione di vere e proprie fattorie verticali a km 0 nei luoghi di consumo e acquisto. Il primo test all’in-terno dei punti vendita è stato realizzato in collaborazione con la catena Me-tro. Si tratta di un orto verticale dove alcune verdure vengono coltivate con il metodo idroponico, una tecnica in cui la terra è sostituita da un substrato inerte (argilla espansa, perlite, vermiculite, fibra di cocco, lana di roccia, ze-olite, ecc.). La pianta viene irrigata con una soluzione nutritiva di acqua e composti (per lo più inorganici) necessari ad apportare tutti gli elementi in-dispensabili alla normale nutrizione minerale. Ciò consente di avere insalata ed essenze aromatiche sempre fresche, coltivate consumando meno risor-se e meno terreno, riducendo del 70% l’uso di fertilizzanti e il 90% di acqua.

Solar Impulse è il gioiello di tecnologia fortemente voluto da Bertrand Pic-card. Senza una goccia di carburante, ha compiuto la prima traversata del Pacifico, dalla Cina al cuore della Silicon Valley; solo una parte dello stra-ordinario giro del mondo compiuto dallo stesso Piccard con il copilota André Borschberg. Nei prossimi mesi Solar Impulse traverserà in cinque tappe gli Stati Uniti, l’Atlantico, l’Europa, e raggiungerà Abu Dhabi, la capi-tale degli Emirati Arabi Uniti da dove era partito il 9 marzo 2015. È là che si trovano l’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (Irena) e la cit-tà solare ideata da Norman Foster, Masdar City. Da Abu Dhabi alle Hawaii, Solar Impulse ha percorso 20.000 chilometri in otto tappe e 250 ore di volo usando 5.600 kwh generati da 200 metri quadrati di pannelli fotovoltaici.

Il Parco Naturale Paneveggio e l’azienda AKU hanno dato avvio ad una colla-borazione che guarda all’ambiente. AKU produce, da oltre trent’anni, calzature per l’escursionismo e l’outdoor in genere; l’immagine di tali prodotti è stret-tamente legata all’ambiente naturale e a quello della montagna, principale fonte d’ispirazione e d’impegno responsabile. Oggetto della collaborazione è uno dei più frequentati e conosciuti sentieri del Parco: il cosiddetto Sentie-ro dei Laghi di Colbricon. AKU si è dichiarata disponibile ad “adottare” que-sto sentiero attraverso la sottoscrizione di un contratto di sponsorizzazione diretto al sostentamento delle spese per la sua manutenzione e attrezzatu-ra, ma anche alla fornitura di calzature al personale addetto. L’itinerario, che parte da Passo Rolle, attraversa scenari naturali tra i più straordinari dell’area protetta, interessanti anche da un punto di vista geologico e archeologico.

Il 22 Aprile 2016, presso la sede delle Nazioni Unite di New York, si è tenuta la firma dell’accordo di Parigi sul clima, il primo accordo universale sul cam-biamento climatico che ruota intorno all’impegno collettivo di mantenere il riscaldamento globale a 1,5°C. Non era mai accaduto nella storia dell’ONU che oltre 170 Paesi firmassero un accordo internazionale al primo giorno. È l’inizio di un percorso difficile, ma promettente e necessario. Se questo entra nella sto-ria come un passo importante negli sforzi globali, anche  gli impatti climatici stanno scrivendo un pezzo di storia del Pianeta: dopo 11 mesi consecutivi di temperature record, una delle peggiori siccità ha colpito l’Africa orientale e me-ridionale; il 93% della Grande Barriera Corallina è vittima dello sbiancamento dei coralli e la calotta glaciale della Groenlandia sta  affrontando una stagio-ne anticipata di fusione dei ghiacci, con temperature di 20°C sopra la media.

BERLINOAL SUPERMERCATO IL PRIMO ORTO VERTICALE

SOLAR IMPULSE VOLA VERSO UN FUTURO SOSTENIBILE

AKU ADOTTA IL SENTIERO DEI LAGHI DI COLBRICÓN SIGLATO A NEW YORK L’ACCORDO DI PARIGI SUL CLIMA

IL PATTO TRA ARRAMPICATORE E FOTOGRAFO.

In questo articolo si parlerà di amicizia e di un patto per se-

guire la propria passione, un qualcosa per la quale si sente

di avere un’attitudine. È interessante capire la relazione che

si instaura tra un fotografo e un atleta professionista, la fi-

ducia e il rispetto per il reciproco lavoro diretto allo scopo di

raccontare nella maniera migliore possibile una storia. In Ot-

tobre 2015 l’atleta Silvio Reffo e il fotografo/film-maker Mat-

teo Pavana sono volati a Red River Gorge, Kentucky - U.S.A.

con il desiderio in comune di vedere qualcosa di nuovo, un

qualcosa di diverso che entrambi non avevano ancora vissuto.

Silvio Reffo è un ragazzo originario di Vicenza, 25 anni. Molte

persone lo conoscono perché al momento è uno degli arrampi-

catori più forti a livello italiano e internazionale: 9a/a+ redpoint,

8c/c+ flash e 8b+ a vista sono il suo biglietto da visita. A maggio

2016 ha ripetuto Goldrake, 9a+ a Cornalba. Silvio è stato da sem-

pre un bravo studente e lavoratore, dentro e fuori dalle falesie. Si

è laureato in fisioterapia all’Università di Venezia tra una tappa

di Coppa del Mondo e l’altra con eccellenti risultati e in tempo

con il programma universitario. Il fatto di essere attualmente li-

bero professionista nel suo settore gli permette di giocare al me-

glio il suo doppio ruolo di lavoratore e atleta. Attualmente Silvio

è uno degli atleti de La Sportiva Ambassadors.

Silvio e Matteo si incontrano all’incirca 4 anni fa al Bus De

Vela, una falesia poco distante da dove abita Matteo e diventa-

ta subito famosa in tutta Italia per la concentrazione altissime

di vie dure e completamente naturali. Proprio in quel periodo

Silvio stava provando a salire Bella Regis, un 8c/c+ chiodato e

liberato da Gabriele Moroni, salito da Adam Ondra a vista nel

2012. Matteo e Silvio si mettono d’accordo per incontrarsi, co-

noscersi, scattare qualche foto d’azione dei tentativi e filmare

la salita; un modo naturale e sano in cui nasce questa amicizia.

Dopo quel primo incontro Silvio e Matteo si sentono sempre

più spesso per trovarsi ad arrampicare e immortalare le salite

di Silvio nella zona Trento-Arco. Iniziano così le prime tra-

sferte all’estero: Frankenjura, Kalymnos e Spagna sono solo

le prime. Questi viaggi sono l’occasione per capire che l’a-

micizia si stava anche evolvendo in maniera professionale:

Matteo in questo periodo è molto concentrato sui suoi studi

mentre Silvio è in gran forma e sale vie dure in tutta Europa…

Matteo Pavana è un ragazzo originario di Trento, 25 anni,

che ama vivere l’arrampicata di azione e fotografia/filmati.

Laureatosi all’Università degli Studi di Trento in Economia

& Management, durante gli studi ha sviluppato competenze

nel settore economico e della gestione aziendale. Dopo aver

ottenuto la laurea triennale ha deciso di cambiare le sue aspi-

razioni professionali in un periodo in cui era influenzato più

che mai dal mondo dell’arrampicata e dell’outdoor in genera-

le. Si iscrive a un bando di selezione per un biennio di Grafica

Multicanale a Trento che offriva lo sviluppo di competenze

nel mondo della grafica, della fotografia e dello sviluppo vi-

deo. Ha conseguito il diploma nei tempi previsti e attualmen-

te lavora come Graphic Designer & Multimedia Developer per

La Sportiva S.p.A.

L’ARRAMPICATA È AMICIZIA, L’ARRAMPICATA È AMORE PER UN QUALCOSA CHE LE PERSONE COMUNI NON POSSONO COMPRENDERE APPIENO. QUESTI DUE RAGAZZI ITALIANI VORREBBERO RACCONTARE UN’AMICIZIA NATA UN GIORNO PER DIVERTIMENTO E CHE SI È EVOLUTA NEL TEMPO IN MANIERA PROFESSIONALE.

MATTEO… Un viaggio alla scoperta di un altro piccolo angolo di mondo. L’entusiasmo e la semplice voglia di conosce-re che ci accomuna mi ha portato a seguire Silvio un’altra volta: un viaggio, un progetto, fotografie e soprattutto sca-late. Un’irrefrenabile voglia di andare in quel continente, il desiderio ardente di sentirsi in un posto diverso, fosse per conformazione geografica o per il semplice susseguirsi della giornata. Allontanarsi dalla monotonia insomma. Ho approfittato di questo viaggio per raccogliere del materiale che servisse a raccontare la sua prospettiva, il suo modo di vedere la scalata, un approccio che condivido e che da tem-po mi piace riportare. La presa di coscienza che ho avuto nel momento in cui ho intuito quello che volevo fare della mia vita mi ha portato a ragionare su molti aspetti, uno in primis la complessità dell’essere umano. Lungi da me par-lare di scienza e cromosomi, ma cerco di focalizzarmi su una cosa più difficile da comprendere, ovvero la “comples-sità-della-semplicità” fine a se stessa. Tra amici funziona così, si propende verso la cosa più semplice che sia in gra-do di sorreggerci, una base solida su cui poggiare. Che sia semplicità o complessità di quello che sta attorno? La voglia di scoprire, esplorare il nostro piccolo angolo di mondo ap-punto.

Un momento, flashback.

SILVIO… Siamo qui al Terminal dell’aeroporto di Lexington, in attesa dei nuovi compagni di viaggio Lorenzo, Michele e Matteo. Sono già trascorse due settimane da quando sono partito da casa con Francesca; qui negli Usa il tempo sem-bra quasi perdersi nella maestosità dei luoghi visitati fino-

ra e nelle ore di macchina tra boschi di alta quota, deserti silenziosi e città illuminate a giorno. La prima settimana trascorsa a Red River non è stata molto fruttuosa. Il caldo e l’umido ci ha permesso di assaporare solo in parte la bel-lezza del luogo e delle falesie. Le tante aspettative riposte nelle possibili realizzazioni si sostituiscono ad apprensio-ne e agitazione nell’attesa di momenti migliori. Mi ritengo molto fortunato ad essere un professionista dell’arrampica-ta e di avere, dunque, la possibilità di viaggiare e vedere luo-ghi nuovi; dall’altra, però, di certo non posso dormire sogni tranquilli se non riesco a realizzare ciò che vorrei o mi sono preventivato su roccia.

Da oggi, in questi luoghi, non arrampicherò tuttavia solo con un intento professionale. Con me ci sarà anche Matteo, amico, fotografo, filmmaker che avrà il compito di coglie-re e descrivere, con immagini, video e foto, un’esperienza, un’emozione, un frammento di quello che siamo. Conosco Matteo da almeno 4 anni e mi stupisco sempre della passio-ne e della motivazione con cui vive la sua attività. Direi che è proprio questa filosofia comune di vita che ha creato tra di noi un ottimo feeling, fin dal primo momento. Rischia-re tutto e sacrificare tempo, soldi, energie per raggiunge-re qualcosa di “superiore”: la felicità attraverso la propria passione. Infondo, sono convinto che l’arrampicatore e il filmmaker debbano avere un filtro univoco di visione, per comprendersi appieno e dare voce, con le immagini, al mo-mento.  Per noi questo viaggio rappresenta, infatti, la pri-ma vera esperienza di arrampicata in comune così distante da casa, vissuta fianco a fianco da chi fa l’azione e da chi quell’azione la riprende e la fissa nel tempo.

Red River è, finalmente, un momento in cui ci ritroviamo a scoprire un’area completamente nuova per entrambi, che impariamo a scoprire e apprezzare, giorno per giorno, l’uno scalando linee sempre più dure alla ricerca di quella perfet-ta, l’altro cercando di captare e anticipare quale sia il prossi-mo movimento e quello dopo ancora, sperando di cogliere l’espressione del volto più vera, la tensione della mano sulla presa più coinvolgente. E così, ci ritroviamo di giorno in falesia a discutere sul tipo di scatto e a provare e riprovare con una luce sempre migliore, oppure la sera, attorno a un tavolino, a confrontarci sul pezzo di video più avvincente, immaginando chi apprezzerà, a breve, tutto questo.

La mattina che ci svegliamo all’alba per trovare le giuste condizioni per un buon giro su Pure Imagination, cammi-niamo fianco a fianco lungo l’avvicinamento in un silen-zio quasi propiziatorio. Non so cosa stia pensando in quel preciso momento, o forse sì. Forse la stessa agitazione, la stessa tensione, la stessa gioia mista a timore che provo io, forse tutto questo è quello che prova. E non abbiamo bi-sogno di tante parole, sappiamo entrambi quel è il nostro unico obiettivo, quella mattina: chiudere i conti con il tiro, irretire quella linea in una foto spettacolare, stamparla su di una pagina colorata, per poi poterla voltare alla ricerca della prossima emozione.

Lo sguardo fisso di chi sta dietro ad una macchina fotogra-fica e ti segue passo passo ad alcuni potrebbe spaventare,

quasi imbarazzare. A me tutt’altro. La professionalità, la cal-ma e il profondo rispetto per la mia passione che dimostra Matteo si rivelano una mano fissa che mi sostiene e accom-pagna durante tutta la scalata. Quando la corda scorre velo-ce dentro la catena, mettendo un punto a questa fantastica via, la soddisfazione estrema e la gioia incontenibile sono, allo stesso modo, di entrambi. Riponiamo il materiale e, con zaino e cavalletto in spalle, ripercorriamo lo stesso sentiero che ci ha condotto fino a qui, immaginandone già di nuovi, insieme.

MATTEO… Oltreoceano. Esco dal lavoro e mi ritrovo già su un aereo rumoroso e traballante. Spengo quel fracasso con uno dei tanti film messi a disposizione dalla compagnia ae-rea. Le turbolenze sembrano carezze nel momento in cui atterri e osservi il telegiornale locale che parla di un uraga-no nella zona appena sorvolata. Sono troppo stanco, non ragiono. Mi giro e c’è Silvio ad aspettarci. Nel momento in cui lui e Francesca, la sua ragazza, ci accolgono all’aeropor-to di Lexington in tarda serata saliamo come comandati da dei fili invisibili in macchina con Michele e Lorenzo, dire-zione Red River Gorge, un nome che al momento significa solamente “letto”. È già notte tarda. Mi assopisco.

Non ho dormito, o forse si?

L’unica cosa che comprendo è che è tempo di andare a scalare. Finalmente.

È da un anno che aspetto questo momento. Fuori fa un caldo tropicale nonostante sia ottobre. Forse è solo il jet lag, è sempre colpa del jet lag. Mi alzo e vedo Silvio che dorme su un materassino gonfiabile, a pochi centimetri da un pavimento impolverato e decisamente più sporco del normale. Possibile che ieri sera non mi sia accorto della sporcizia e dell’odore che invade questa cabin? Il fetore di uno scarico mal funzionante o il rumore dei miei passi lo fanno svegliare. Mi convinco di averlo visto sorridere. È ora di andare a scalare e lui lo sa. Scalare. Nonostante ab-biamo la stessa età mi rendo conto di nutrire un rispetto che non nutro per tutti. Ha uno sguardo che mi trasmette saggezza e tranquillità. Mi sento libero di sbagliare e osare, come fanno i veri sognatori. Ho sempre ammirato i so-gnatori, gli affamati del nuovo, coloro che si perdono die-tro alle mille idee; troppe cose da fare, da vedere, da vivere.

Sorrido.

Sorrido perché l’amicizia è una cosa straordinaria e vera dove esiste la passione e la volontà di progredire come es-seri umani presenti e consci di quello che esiste nel mon-do. Siamo uomini con l’unico obiettivo preciso di vivere con il minor numero di rimorsi/rimpianti possibile. Que-sto non significa vivere di noi stessi, ma per noi stessi. C’è differenza. Silvio mi ha fatto scoprire un lato professioni-stico dell’arrampicata nel quale dare il 100% ti permette di essere un individuo conscio della possibilità che Vivere si

può. Davanti a una presa di coscienza simile non esiste fallimento che non possa essere dimenticato, ritrovando la pace che ci si merita. L’ho seguito in tanti luoghi per fotografare le sue salite. Non era il dovere a guidarmi, ma una sensazione di gradevole curiosità. Ora sento il caldo che mi pervade, quel senso di soddisfazione che penso di essermi meritato. Ed è anche merito tuo, amico mio. La semplicità della dedizione al lavoro, del vivere prendendo coscienza dell’essere presenti e del rendersi utili, dell’esse-re se stessi come puro valore aggiunto. Dinanzi a un pen-siero così estremo per la mia mente ancora limitata chiudo gli occhi e riaprendoli mi accorgo che rimane solo un paio di scarpette. Io le indosso e ricomincio a scalare, la passio-ne che non mi ha mai abbandonato.

United By Blue si presenta come un brand dalla forte anima “green”

che nasce da una spiccata influenza outdoor. La sua particolarità è

l’utilizzo di materiali come cotone organico e poliestere riciclato d’al-

ta qualità, così da ridurre al minimo l’impatto ambientale nella pro-

duzione. Le sue collezioni di abbigliamento e accessori uomo-don-

na sono presenti in 450 negozi in tutto il mondo - e sono forti di capi

che si abbinano perfettamente a

un concetto di vita all’aria aperta,

ma anche a un utilizzo più casual e

quotidiano. Per ogni prodotto ven-

duto e mediante le proprie campa-

gne, United By Blue s’impegna a

beneficiare l’ambiente rimuoven-

do un chilo di rifiuti dall’oceano e

da svariati corsi d’acqua che rico-

prono il nostro pianeta. Il marchio

è stato lanciato nel 2010, e da allora

sono state organizzate e portate a

termine più di 140 azioni di pulizia.

Sin dall’inizio il brand è stato strutturato per fruire della sua potenza

commerciale, con il fine di creare un cambiamento ecologico si-

gnificativo; associando ogni transazione commerciale a una azione

ambientale concreta. Tutte le nostre acque, che siano una spiaggia

in Italia o un fiume negli Stati Uniti, sono importanti per il nostro

benessere e quello del pianeta in cui viviamo. Spesso trattiamo l’am-

biente con poco rispetto, anche non rendendocene conto - ogni

anno vengono immessi nei corsi d’acqua più di 7 miliardi di chili

tra scarti e rifiuti. Per United By Blue il miglior modo per combattere

questa “ignoranza” è educare i singoli individui - ingegnandosi tra

eventi e campagne - creando in loro una consapevolezza ambien-

tale senza farne una questione monetaria né un mezzo secondario

per raccogliere fondi, bensì una maniera coerente di tener fede alla

propria mission. Infatti il marchio

rappresenta un tangibile cam-

biamento di pensiero e strategia

imprenditoriale, cercando di farci

capire che le aziende soprattutto

hanno un reale impatto sui muta-

menti ecologici e che dovrebbero

lavorare in primis pensando al

futuro. Questo concetto non è an-

cora stato assimilato né messo in

pratica (se non in poche occasio-

ni); la maggior parte delle imprese

ha un modo di pensare e di inve-

stire obsoleto. Ma United By Blue pensa che sia arrivato il momento

di incominciare a collaborare su tutti i fronti, facendo coesistere sia

le dinamiche di mercato sia l’utilizzo di tecniche rispettose e avan-

zate, al fine di tutelare ad hoc il nostro habitat. Detto ciò, vi lascia-

mo a una nostra selezione di prodotti e immagini e vi invitiamo a

dare un’occhiata al sito unitedbyblue.com per restare sintonizzati

sulle iniziative e gli eventi di questo sostenibile brand futuristico.

BY RICCARDO MIRACOLI - PICS: UNITED BY BLUE

UNITED BY BLUE01 UNITED BY BLUE X SANBORN CANOE - ADVENTURE PADDLE02 CLEAR CREEK BOARD SHORTS03 THE KEEGAN AXE04 WILDERNESS ENAMEL STEEL MUG05 THE ULTIMATE AMERICAN JKT06 STARRY BISON TEE07 BISON SNAP JKT08 DERBY TIER BACKPACK09 MINI TRAVELERS BACKPACK10 HAWTHORN LAPTOP BAG11 MILTON JKT12 BISON PATCH

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BY LORENZO FRANCO SANTIN

Da quando ho comprato la mia prima macchina fotografica, ho

cominciato a conoscere cose nuove e a vedere il mondo in ma-

niera diversa.

Prima un albero era solo un pezzo di le-

gno, una montagna era un sasso vicino

ad altri grandi sassi, il mare era solo un

posto dove andare a prendere il sole e

sporcarsi di sabbia.

Ora l’albero è un elemento che muta: in

primavera è colorato dai fiori, in estate

dai suoi frutti, in autunno ci regala colo-

ri caldi prima che il freddo si avvicini. La

montagna in estate mostra la roccia nuda

e cruda, ma in inverno si copre e si veste

di bianco. Queste piccole cose, che pri-

ma non rientravano tra i miei interessi, ora caratterizzano il mio

modo di vedere il mondo e la scelta dei luoghi e delle stagioni

in cui intendo fotografare. Il cielo mi affascina, ma non quello

azzurro che vediamo durante il giorno. Il cielo che più mi attira

è quello buio con puntini colorati lontani e sconosciuti, di cui

ancora ci sono più segreti che certezze.

La Via Lattea è stato il primo obiettivo,

fortunatamente ancora visibile dai no-

stri monti, così vicini alla Pianura Pa-

dana.

Già da qualche anno mi dedico alla fo-

tografia notturna, ed ho avuto l’istinto

di voler ampliare le mie conoscenze.

Da questo la scelta di partire per la Nor-

vegia. L’aurora boreale era uno dei fe-

nomeni del cielo che tenevo nella lista

dei desideri fotografici. Ci avevo prova-

to l’anno scorso in un viaggio mordi è

fuggi, e nei pochi giorni in cui mi trovavo oltre il circolo polare

artico, il meteo mi aveva regalato solo cielo grigio, molto vento

e bufere di neve.

Entusiasta da questo inizio, ho cominciato a programmare i

giorni successivi. Ho deciso di salire una cima a picco sul mare

e passare la notte in tenda. Assolutamente più scomodo che sta-

re nel furgone, ma decisamente ripagante per la vista dell’aurora

che ho potuto godere, in un luogo in cui pochissimi, o addirit-

tura nessuno, l’aveva fatto.

Preso dall’euforia, ho deciso di passare un’altra notte all’aperto,

questa volta a Kvalvika, una delle spiagge più suggestive delle isole

Lofoten, situata in una baia isolata sul lato nord di Moskenesoya.

Nevicava copiosamente, quasi fosse grandine. Palline ghiaccia-

te colpivano la tenda producendo un tintinnio sul telo, fino a

lasciare spazio ad alcune porzioni di cielo in cui i fasci verdi si

stavano muovendo.

Sono uscito con 15 centimetri di neve fresca, spostandomi con

passo felino per non includere le mie tracce nello scatto. Qui ho

realizzato una foto con il mare, i monti, la neve fresca, l’aurora e

la Via Lattea. Un’immagine divenuta simbolo di questo viaggio.

Quest’anno ho voluto darmi un altra possibilità. Sarei rimasto

molto più tempo, per evitare di incappare in giorni coperti come

l’anno precedente. Il 7 marzo sono partito per le isole Lofoten

con il mio furgoncino carico di cibo, percorrendo i 4000 km che

mi separavano dalla meta. Tre giorni di viaggio attraverso 5 stati,

diverse renne e alcune notti nel sacco a pelo.

Giunto nei pressi di Svolvær, sulla costa sud di Austvågøy, il pa-

esaggio era imbiancato dalle abbondanti nevicate della sera pri-

ma; tutte le cime erano coperte da un candido velo che il sole,

già basso all’orizzonte, tingeva di un giallo brillante.

Mi sono fermato diverse volte lungo il tragitto a fotografare il

gioco di luci e ombre che creavano le nuvole  colorandosi di

arancio e poi di rosso. Era il primo giorno ed avevo già deciso

che sarebbe stato difficile tornare a casa. Poco dopo cena ecco la

prima aurora boreale apparire nel cielo.

Lo spettacolo delle luci del Nord riempiva il cielo di fasci verdi

che si muovevano sopra la mia testa. Il viaggio era cominciato.

QUI HO REALIZZATO UNA FOTO CON IL MARE, I MONTI, LA NEVE FRESCA, L’AURORA E LA VIA LATTEA. UN’IMMAGINE DIVENUTA SIMBOLO DI QUESTO VIAGGIO.

buone, ma volevo fotografare ad ogni costo il Monte Stetind,

nella contea di Nordland, con la sua forma a obelisco che gli

conferisce un aspetto molto distinto tra le montagne norvegesi.

Dopo quattro giorni infruttuosi, ho deciso di riprendere la strada

verso Sud. Ma neanche un centinaio di km e le previsioni sem-

bravano così buone da convincermi a tornare indietro. Fiducio-

so che sarebbe stata la sera giusta, ho scoperto presto che non

sarebbe stato così.

Il risveglio invece, si è rivelato uno dei più emozionanti, di quelli

in cui spero sempre quando vado a fotografare. Le nuvole si tin-

gevano di rosso proprio in direzione del monte.

La notte successiva, l’ultima di questo viaggio, l’ho trascorsa vi-

cino al confine con la Svezia. L’attività prevista era di 7 su una

scala di 9. Davvero molto alta. Non potevo dormire, ma il cielo

è rimasto coperto tutta la notte. Sconfortato da questa grande

possibilità sfumata era l’ora di tornare verso l’Italia, risollevato

dalla sola idea di potermi finalmente lavare.

www.lorenzofrancosantin.com

I giorni successivi sono stati caratterizzati da meteo negativo,

nei quali il cielo era spesso coperto o privo di attività. Giorni tra-

scorsi velocemente, controllando previsioni, spostandomi dove

le probabilità di successo sembravano più alte. Vivevo in auto-

nomia nel furgone. Dormivo, mangiavo e programmavo tutto

da li. La sera puntavo la sveglia ogni mezz’ora sperando in una

schiarita, ma ero spesso sfortunato.

Una sera, dopo aver aspettato e sperato fuori al freddo per qual-

che ora, improvvisamente a Nord il cielo è diventato verde. Stava

danzando molto velocemente ed era ben visibile. Ho piazzato

nuovamente l’attrezzatura, permettendomi di fare pure un bre-

ve timelapse. Dopo 10 minuti tutto era sparito, ma anche se ad

occhio nudo non si vedeva nulla, la macchina fotografica con-

tinuava a catturare qualcosa. Sono rimasto sveglio fino a quan-

do la macchina ha ceduto, ritornando nel caldo e confortevole

sacco a pelo.

Solo un’altra volta ho visto l’aurora abbastanza potente da rico-

noscerla immediatamente. Mi sono goduto il momento perché

ormai avevo a disposizione una sola settimana prima di torna-

re a casa. Ancora una volta il meteo non prevedeva condizioni

IL RISVEGLIO INVECE, SI È RIVELATO UNO DEI PIÙ EMOZIONANTI, DI QUELLI IN CUI SPERO SEMPRE QUANDO VADO A FOTOGRAFARE. LE NUVOLE SI TINGEVANO DI ROSSO PROPRIO IN DIREZIONE DEL MONTE.

PICS: ALBERTO BONARDI / STYLING: LISA FILIPPINI STORY & RUNNERS: ALESSANDRO SANTUZ E KATRINA MEYER

Nell’autunno del 2008, complice una festa a casa di studenti nella

storica città universitaria di Padova, il legame tra una studentessa

berlinese di biofisica e un laureando veneto in ingegneria aerospa-

ziale inizia a tessersi seguendo l’emblematico stile della “Erasmus

generation”. Alessandro (32) e Katrina (28) decidono, dopo circa tre

anni di vita a Padova, di trasferirsi a Berlino, città nella quale vivono

da quasi cinque anni. Nella fervente città tedesca, entrambi lavorano

nella ricerca, seppur in settori diversi: Alessandro, sfruttando la sua

formazione che l’ha portato a

lavorare nel settore delle corse

automobilistiche per circa sette

anni, si occupa adesso di bio-

meccanica e controllo moto-

rio nello sport. Katrina, invece,

utilizza i metodi della biologia

molecolare cercando nuove

cure per le malattie neurode-

generative. Entrambi legati allo

sport agonistico fin da piccoli,

continuano a cimentarsi nelle proprie specialità sfruttando minu-

ziosamente il tempo libero. L’atletica leggera è sempre stata la pas-

sione di Alessandro il quale, dopo avere gareggiato per anni nei 400

metri ad ostacoli, ha ora trovato una nuova dimensione nel correre

i 3000 metri siepi. “Pianificare la stagione, allenarmi in vista delle

grandi competizioni e migliorarmi di anno in anno in un evento

così tecnico e faticoso sono, per me, le chiavi di lettura per trovare

grande motivazione in quello che faccio”, ci spiega Alessandro par-

lando del suo modo di interpretare l’atletica. “Questo stato mentale

è esattamente lo stesso che mi accompagna sul lavoro: fare ricerca

per me è come fare sport; la costanza nella preparazione, il sacri-

ficio, la capacità di inquadrare l’obiettivo anche quando i risultati

sembrano non arrivare mai sono tutti elementi caratterizzanti an-

che della vita di uno scienziato e non solo di uno sportivo”. Katrina,

fin dall’adolescenza, è stata impegnata nel canottaggio, arrivando ad

ottenere ottimi piazzamenti nel due di coppia ai campionati nazio-

nali giovanili. Ecco come ci descrive il suo rapporto con lo sport e

il lavoro: “Avere avuto la possi-

bilità di fare sport ad alto livello

mi ha permesso di capire e ap-

prezzare il percorso di forma-

zione che precede il risultato.

A Berlino in inverno i fiumi

sono spesso ghiacciati e in quei

frangenti siamo costretti ad al-

lenarci all’interno usando il re-

moergometro. Tirare una barra

avanti e indietro per un’ora,

magari due o tre volte al giorno, può essere psicologicamente molto

difficile se non si tiene a mente la necessità di questa routine per il

raggiungimento degli obiettivi. Che si parli di fare lo sportivo o lo

scienziato, cambiano solo le modalità di applicazione, ma i metodi

di base rimangono gli stessi”. Attualmente Alessandro si sta allenan-

do per cercare di ottenere il minimo di partecipazione ai campionati

nazionali tedeschi, mentre Katrina sta partecipando a un progetto

che la porterà a gareggiare in un “otto” femminile nella serie A del

canottaggio tedesco.

FARE RICRCA PER ME È COME FARE SPORT; LA COSTANZA NELLA PREPARAZIONE, IL SACRIFICIO, LA CAPACITÀ DI INQUADRARE L’OBIETTIVO

NEW BALANCE01 WINDCHEATER HYBRID JKTPioggia e freddo non sono più un pro-blema quando si esce a correre con la Windcheater. Impermeabile e anti-ven-to, dotata di dettagli catarifrangenti sulla parte anteriore e posteriore per maggiore visibilità su strada.

02 PINDOT FLUX SHORT SLEEVET-shirt che concentra tutto sulla ventila-zione, realizzata in materiale soffice, è per-fetta per allenarsi duramente in palestra o in pista. Comoda tasca con zip posteriore, dotata di trattamento NB DRY che allonta-na velocemente il sudore.

03 FRESH FOAM BORACAY V2Ammortizzazione soffice e costante che permette il massimo comfort già dal pri-mo chilometro di corsa. Intersuola in Fre-sh Foam e soletta interna Ortholite di altis-sima qualità che offre maggiore resistenza nel tempo e traspirabilità eccellente.

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ASICSGEL NIMBUS 18Vanta una calzata migliorata nella parte centrale del piede grazie alla tomaia in ja-quard mesh con scheletro in 3D. La soletta integrale in SpEVA 45 e la nuova inter-suola FluidRide 2.0 assicurano massimo comfort e grande elasticità.Il sistema Re-arfoot e Forefoot GEL Cushioning garan-tisce la giusta ammortizzazione tanto in appoggio quanto in fase di spinta.

BROOKSUNISEX T7 RACERScarpa da corsa su strada molto leggera, la più reattiva della collezione. Colori ag-gressivi e struttura aerodinamica. Tomaia snella e asimmetrica si abbina perfetta-mente all’anatomia del piede, avvolgen-dolo e rendendo compatti i movimenti durante l’attività.

MIZUNO01 COOLTOUCH VENTURE TEEDesign ispirato al movimento lineare del “Bonsai” Giapponese. Tessuto fresco in grado di garantire un’eccellente ventilazione, man-tenendo il corpo fresco e asciutto. Dettagli riflettenti per una migliore visibilità durante le corse notturne.

02 VENTURE SQUARE 5.5Design ispirato al movimento lineare dei Bonsai giapponesi. Guscio esterno in tessuto super leggero per una performance superiore. Tessuto interno in Soft-touch che garantisce un comfort superiore.

03 SYNCHRO MXNuovo modello pensato per “sincronizzarsi” con ogni stile di corsa, offrendo grande am,ortizza-zione e comfort, per un movimento più armo-nioso e piacevole. L’intersuola è composta di due mescole sovrapposte di diversa densità. Adatta a runners occasionali e a chi pratica fitness.

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ODLOAIR MINIMAL HICKING JKTLa Air Minimal è una giacca slim fit leg-gerissima con soluzione Pack Me (sac-chetto integrato in cui è possibile riporre la giacca compressa occupando pochissi-mo spazio). Realizzata in materiale Pertex, antivento e idrorepellente, è perfetta per qualsiasi attività outdoor.

“La passione è nata in me da piccolo, quando vedevo fotografie ma-

gnifiche di grandi fotografi sulle riviste patinate, mi innamoravo dei

colori e della composizione, pensavo che molte di queste foto fos-

sero finte talmente erano perfette. Con il tempo la passione si è tra-

sformata in hobby, quindi sono iniziati i primi acquisti di macchine

fotografiche e con esse i primi i primi esperimenti, fotografavo i luo-

ghi dove abito e le cose a me vicine e più care, ma le mie immagini

erano ben lontane da quelle che sognavo. Nonostante le prime delu-

sioni ho investito tantissimo impegno chiedendo consigli ad amici,

fotografi e leggendo moltissime riviste, blog su internet, tutto questo

per migliorare la qualità delle mie immagini e le mie conoscenze tec-

niche. Oggi questa passione l’ho trasformata in lavoro”

Posso dire di aver iniziato il mio vero percorso da fotografo a

trent’anni, non sono riuscito a vivermi gli anni “d’oro” della pellicola,

ma la parte digitale mi ha subito rapito e appassionato: adoro tutto

ciò che è tecnologia, tutto ciò che porta evoluzione.

Nella prima parte della mia carriera mi sono concentrato molto sullo

sviluppo dell’immagine e tutto ciò che rimane dentro a un file Raw,

per sprigionare le potenzialità dello scatto. Ho sperimentato tantis-

simi software e infinite tecniche ma non mi sono mai spinto oltre

alla color correction dell’immagine stessa... al massimo posso con-

cedermi una piccola riduzione di un difetto. Il mio concetto di ela-

borazione non è niente più che l’evoluzione di quello che riguarda

la camera oscura nell’analogico. La mia attrezzatura... Utilizzo nei

miei lavori le Nikon nell’ambito delle reflex 35mm e PhaseOne - se

posso scegliere ovviamente preferisco scattare in medio formato.

Il primo approccio ad un progetto fotografico è stato il campo di

molti grandi fotografi: la bellezza dei paesaggi Americani.

La mia aspirazione era provare a replicare le meravigliose immagini

che vedevo pubblicate nelle riviste scattate dai maestri della fotogra-

fia. Inizialmente ero stimolato da questo confronto poi ben presto,

in realtà, mi resi conto che avevo bisogno di spaziare e fare espe-

rienza sul piano personale senza dovermi mettere in competizione.

Spesso mi si rimprovera di scattare poco o non a sufficienza, que-

sto perchè generalmente ho sempre in testa ciò che voglio rac-

contare e trasmettere. Ho sempre un’idea ben precisa e una linea

da seguire, poi ovviamente l’imprevisto e le sensazioni che provo

e vivo sul posto creano lo scatto finale.

La mia “arte” è la pre-produzione, ne faccio moltissima, mi docu-

mento sulla cultura e sul territorio dove mi recherò.

Quando arrivo a destinazione prima di iniziare a scattare dedico

molto tempo ad esplorare l’ambientazione, allo studio della luce,

alla condivisine della vita sul posto per cercare di avere una visio-

ne a 360° del racconto che voglio trasmettere. Voglio che i miei

progetti abbiano un’immagine “copertina”, cioè un scatto che

racchiuda l’intera storia, poi approfondisco il lavoro presentan-

dolo con 25/30 foto al massimo.

In tutto questo la cosa che amo di più... è la mia assistente che

mi accompagna in tutto queste avventure... mia moglie, che mi

segue e mi supporta sempre, anche lei molto appassionata - ha

imparato a conoscermi sotto l’aspetto professionale e sa di cosa

ho bisogno prima, durante e dopo ogni scatto.

Spesso siamo costretti a camminare per ore e dormire in situa-

zioni poco confortevoli. Il nostro zaino contiene quasi solo at-

trezzatura fotografica e con il tempo abbiamo imparato a portarci

esclusivamente l’essenziale, qualche t-shirt ed un buon paio di

scarpe per essere operativi - In queste esperienze si impara mol-

to, l’inutilità dei beni materiali è una di queste.

VOGLIO CHE I MIEI PROGETTI ABBIANO

UN’IMMAGINE “COPERTINA”, CIOÈ

UN SCATTO CHE RACCHIUDA

L’INTERA STORIA

CAMBODIA Una veduta dalla Koh Dach Island

con lo lo skyline della capitale sullo sfondo. La

vita della campagna circostante sfrutta la stagio-

ne opposta al monsone ed approfitta della secca

del fiume.

WYOMING Grand Prismatic Spring, la terza più grande sorgente termale al mondo misura 90 metri di diametro. I colori vivaci sono il risultato di batteri pig-

mentati che crescono ai bordi grazie all’acqua ricca di minerali. L’intensità del calore ne definisce la colorazione.

NAMIBIA - SOSSUSVLEI Maestose dune di sabbia

circondano scheletri di acacia bruciati dal tor-

rido sole. La testimonianza di una terra ormai

arida ma che 900 anni fa veniva bagnata dal pas-

saggio di un fiume.

MYANMAR Stato Shan: nel tibet Birmano un giovane monaco ammira la bellezza della sua terra.

PICS: ALBERTO BONARDI STYLING: LISA FILIPPINI

Abbiamo trascorso del tempo con Michael per scattare qualche

foto e scambiare due parole. Ci siamo presto resi conto di avere a

che fare con una persona tenace, sia sul piano umano che sporti-

vo, con un background alquanto interessante: Michael ha fatto di

tutte le sue passioni un vero e proprio stile di vita. Michael Brandt

è nato a Berlino nel 1955. Figlio d’arte - di padre jazzista – è cre-

sciuto tra rock, jazz e swing, diventando

lui stesso musicista e compositore affer-

mato, membro di diversi progetti come

The Capital Dance Orchestra. Michael si è

appassionato alla corsa in natura all’età di

25 anni, esplorando le Dolomiti del Brenta

durante una vacanza. Fin da subito, non

si è accontentato delle distanze brevi, ma

si è divertito ad allungare i percorsi, te-

stando la propria resistenza psicofisica.

Intrapresa la carriera agonistica, gli alle-

namenti e le gare sono aumentate sempre

più, nonostante il lavoro, la musica e l’es-

sere padre di tre figli. Allenamenti all’alba

o nelle ore notturne, maratone che diven-

tano ultra-maratone, programmi che si

allungano e si intensificano, arrivando a

distanze singole di 80 km da svolgere al-

meno una volta alla settimana. Sessioni di

training che variano di metodo a seconda

della competizione a cui vuole gareggiare.

Inverno, pioggia, neve e ghiaccio non lo

hanno mai fermato. E nonostante tutto questo, il Signor Brandt

non ha mai tralasciato il suo mestiere o meglio la sua passione...

la musica. Le tournée con le varie band in Germania, Europa e in-

torno al mondo (USA, Corea, Cina) hanno semplicemente variato

il suo metodo di allenamento: spesso e quando possibile, dopo i

concerti carica la sua valigia sul bus e parte a piedi, percorrendo

di corsa le distanze da una tappa all’altra – 80, 100, 110 km - per

arrivare al sound-check dello show seguente. Quando gli abbia-

mo chiesto se avesse mai avuto contrattempi o incidenti di per-

corso, la sua risposta è stata alquanto bizzarra: “Una volta sì ho

rischiato, ricordo che la notte aveva piovuto ininterrottamente su

tutti gli 80 km percorsi. Al tempo non c’erano i navigatori e sono

arrivato di corsa sul palco, gli altri avevano già iniziato il sound-

check, ma tutto è andato liscio, ero solo

in ritardo di 3-4 minuti”. Con una vita

così attiva, Michael non si ferma mai!

E che dire riguardo al consumo delle

scarpe? “Certo! le scarpe si consumano

e si è quasi sempre indecisi se tenerle o

cambiarle. Le scarpe vecchie diventano

comode e prendono le nostre caratteri-

stiche di corsa e di piede, si crea un lega-

me affettivo in relazione alle gare dove

sono state indossate. Ho circa 35 paia

che utilizzo ancora e di questi 35 paia

alcune hanno calcato percorsi impor-

tanti come l’Ultra Race Delphi-Olimpia

(260Km) dello scorso anno dove i parte-

cipanti erano 85, in partenza, di tutte le

nazionalità e si sono ritrovati al traguar-

do in 10.” Non ha buttato neanche quelle

della Spartathlon 2015 (decima edizione

da finisher) e pensiamo che terrà anche

quelle della Delphi-Olimpia 2016, prossi-

mo appuntamento agonistico per Micha-

el. Queste gare sono veramente sfiancanti, dove il corpo è messo

realmente a dura prova, la preparazione fisica e mentale è tutto.

Siamo molto felici di avere avuto la fortuna di conoscere una per-

sona speciale come lui, che è riuscita sempre a portare avanti il

suo amore per la corsa, la musica e la famiglia, superando qualsi-

asi difficoltà. Un vero esempio per tutti.

MICHAEL SI È APPASSIONATO ALLA CORSA IN NATURA ALL’ETÀ DI 25 ANNI, ESPLORANDO LE DOLOMITI DEL BRENTA

PATAGONIALONG-SLEEVED ISLAND HOPPER II SHIRTTessuto misto ultra-leggero, morbido e traspirante in 60% cotone organico e 40% poliestere riciclato offre ventilazione ottimale e protezione solare 15 UPF. Camicia da pesca a mo-sca che prende ispirazione dal mondo casual.

ODLOSPOOR PANTSLinea casual Odlo, pant spor-tivi e alla moda. Realizzati in tessuto leggero F-Dry ad asciugatura rapida. Sono inol-tre dotati di protezione UV di 30+. Perfetti in allenamenti estivi.

AKU BELLAMONT SUEDE GTXRaffinata e leggera, realizzata in Europa. Battistrada Vibram con gomma Eco Step si abbina all’in-tersuola in Eva microporosa otte-nuta anch’essa in materiale ricicla-to dalla lavorazione della gomma. Perfetta per un uso quotidiano.

MAMMUTTROVAT TOUR HS JKTVi proteggerà perfettamente du-rante i vostri viaggi e escursioni. Due strati Drytech con imperme-abilita 10k. Il massimo del comfort abbinato a un raffinato stile casual.

BUFFMERINO WOOL

Realizzata in soffice lana merino, traspirante. Accoppiata ideale per tutti gli amanti dell’outdoor. Basso impatto ambientare, gestisce na-turalmente umidità e sudorazione. Peso ridicolo, aggiungono la giusta quantità di calore.

MAMMUTNEON CRAG 28

Il Neon Crag è uno zaino per l’ar-rampicata sportiva. La soluzione innovativa di compressione è eccezionale; sia caricato con 10 l. che con 28 l. Tagli a V con grande apertura, molto semplice da tra-sportare.

PATAGONIA01 ALPINE HOUDINI JKTLa shell ultra-leggera dell’Alpine Houdini, con il suo migliorato tessuto che si unisce al nostro H2No Performance Standard, è realizzata in 100% nylon ripstop, con trattamento DWR e membrana impermeabile/traspirante. Questa straordinaria giacca da pioggia di emergenza blocca il vento e trattiene il calore all’interno secondo le necessità.

02 LONG-SLEEVED FORE RUNNER ZIP-NECKRapida asciugatura offre un livello di ventilazione superiore durante la corsa o in bicicletta, sfrut-tando il leggero tessuto in poliestere riciclato con struttura delle cuciture ridotta al minimo per evi-tare gli sfregamenti sulla pelle.

03 HOUDINI JKTNon uscite mai senza la vostra Houdini Jacket. In-coraggia l’improvvisazione e l’avventura grazie al tessuto in 100% nylon ripstop che blocca il vento e resiste alle abrasioni. La vestibilità attillata di questa giacca consente comunque di indossare un base-layer o un leggero strato intermedio.

04 TORRENTSHELL JKTEssenziale e comprimibile, la Torrentshell Jacket è la hard shell H2No Performance Standard im-permeabile e traspirante in nylon a 2,5 strati ide-ale in condizioni di intensa piovosità. Fodera in micro-fleece sul colletto, polsini con chiusure a strappo e cordoncino nell’orlo.

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05 ALPINE HOUDINI PANTAlpine Houdini Pants vi offrono un immediato e leggerissimo riparo di emergenza da pioggia e temporali ovunque vi spingano le vostre arram-picate. La shell H2No Performance Standard im-permeabile/traspirante a 2,5 strati in nylon ripstop, con trattamento DWR.

06 CAPILENE DAILY GRAPHIC T-SHIRTCertificazione Fair Trade Certified per la realiz-zazione delle cuciture e la protezione solare 50+ UPF, rendono i nostri modelli Capilene Daily ec-cezionali a tutti gli effetti. Le Le caratteristiche in-cludono esterno in liscio jersey per una vestibilità confortevole.

07 NINE TRAILS UNLINED SHORTSRunning short privi di slip, Gli spacchi laterali da 5 cm aumentano la ventilazione, la vita elasticiz-zata con cordoncino interno incorporato con-sente una vestibilità personalizzata. 91% polieste-re riciclato e 9% elastan.

08 WAVEFARER CARGO SHORTSIndossati sia dentro che fuori dall’acqua, questi versatili shorts adatti a qualsiasi attività sono ca-ratterizzati dalla resistenza e dal comfort di questo famoso modello Patagonia. trattamento DWR, re-alizzato in resistente nylon ricilato al 38%.

REDA REWOOLUTION

01 VANGUARDPrimo strato di nuova concezione, termore-golante e naturalmente elastico in Reda Active Merino Mesh, permette di affrontare condizioni estreme con la massima efficacia.

02 LANDERS SHORTSShorts realizzato con l’impiego dei più esclusivi e performanti tessuti Reda Active in 100% Me-rino. Questo capo è all’avanguardia nel campo della ricerca per l’abbigliamento sportivo.

03 PIONEERSecondo strato di nuova concezione, termorego-lante e naturalmente elastico in Reda Active Meri-no Mesh, la cui particolare struttura permette una efficace traspirazione in condizioni estreme

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SCARPAATOMNei giorni passati con Michael, abbiamo testato il modello Atom dell’azienda Scarpa. Una calzatura dal peso minimo che è sicuramente destinata a corse con ritmi veloci e gare corte ma molto intense. La particolarità che ha notato anche il nostro protagonista è la reattività impressionante. Traspirante e confortevole, dona un’ottima sensibilità a contatto con il terreno. La suola Genesis Vibram, che racchiude la tecnologia Megagrip, rende gli impatti eccellenti e un grip perfetto su superfici asciutte e bagnate. Tenuta assicurata su ogni tipo di terreno.

TXT: DAVIDE FIORASO PICS: CHIARA PAVAN

“La Valle cominciava a Montereale, al di là dei magredi, oltre i paesi

di Vivaro, San Foca, San Quirino (...). Il fiume sboccava nella pianura

dopo aver attraversato una forra paurosa e stretta, scavando marmit-

te gigantesche nella roccia (...). Fino a pochi anni prima non esisteva

neppure una strada, ma soltanto un sentieraccio di capre, disadatto

anche ai carri e alle slitte. Si poteva percorrerlo soltanto a piedi, e i

carichi di farina, di grano, di biava, di tutto quello che serviva alla vita

della valle, dovevano essere portati a spalla, in gerle di vimini”.

 

(Carlo Sgorlon Gli Dei torneranno, ed. Mondadori, Milano 1977)

Con i suoi cinque comuni cinti da impervie montagne, la Valcellina

è stata una enclave isolata dal resto del modo fino al 1906.  L’assenza

di strade impediva non solo i collegamenti carrozzabili fra comune e

comune, ma anche di accedervi dalla pianura pordenonese.  Lungo

la forra del Cellina, segregata com’era da invalicabili spalti rocciosi,

era impensabile la costruzione di una rotabile.  Oggi, una galleria se-

gna il confine netto tra la pianura industriale ed il rilassante silenzio

interrotto dallo scrosciare del torrente dove  è possibile leggere, in

ogni angolo, la storia scritta dal tempo e dagli uomini. Al ponte del

Molassa, la strada che risale l’orrido omonimo conduce ad Andreis.

Muri di sassi, ballatoi di legno scuro, scale esterne sono le caratte-

ristiche inconfondibili dell’architettura tipica. Proseguendo lungo

la statale, sempre più intagliata tra strapiombanti pareti rocciose,

si spalanca all’improvviso l’orizzonte sulla dolce vallata di  Barcis,

chiusa a Nord Est dai monti Raut e Resettùm, a sud ovest dai monti

dell’Alpago e dalla catena del Monte Cavallo. Gli aspri pendii di For-

cella Pala Barzana e le acque turchesi del Lago di Barcis sono stati il

terreno di prova per la grande novità 2016 di Salewa, la prima scar-

pa disegnata per il Mountain Training sviluppata in collaborazione

con Michelin. Le montagne non sono solamente un luogo di gran-

de ispirazione spirituale ma anche l’ambiente ideale per allenarsi.

Che si tratti di una escursione a ritmo sostenuto o di una corsa su

sentieri rocciosi, c’è l’obiettivo comune di migliorare le proprie pre-

stazioni e favorire un rinnovato desiderio di benessere psicofisico.

Alla base di questo concetto, c’è una visione moderna e dinamica

dell’attività in montagna, vista come terreno di pratica ideale, dove

la velocità diventa l’elemento caratterizzante. Nella continua ricer-

ca di categorizzare all’eccesso le varie discipline dell’outdoor, tro-

vano posto nuovi terminologie o classificazioni come alpine speed

o fast hiking. In sostanza un trekking veloce in cui si percorrono

medie distante con un carico sulle spalle non eccessivo. Lite Train

di Salewa è la prima scarpa specificamente progettata per questo,

rispondendo alle necessità di una nuova generazione di appassio-

nati. Leggerissima (solo 245 g), aggressiva e versatile, è disegnata

per offrire trazione, aderenza e robustezza. Questa scarpa è il punto

di equilibrio ideale tra prestazioni, grip e struttura, con una legge-

rezza fuori dal comune , che permette di concentrarsi sul proprio

allenamento e di godersi la montagna. Chi frequenta i sentieri, sa

che un appoggio del piede sicuro e affidabile è uno degli aspetti più

importanti quando si cammina in quota. È per questo che Salewa

e Michelin hanno condiviso le proprie competenze nel segmento

Mountain Training. Il profondo know-how di Michelin nello stu-

dio del contatto al suolo è stato l’elemento chiave della partnership

nata nel centro R&D di Montebelluna, e concretizzata nello sviluppo

di questa nuova categoria di prodotto. La suola Michelin Lite, tocco

distintivo di questa calzatura, è dotata della speciale mescola Outdo-

or Compound di Michelin ed è ispirata ai pneumatici da mountain

bike Wild Grip’R e da motocross Starcross HP4 della casa francese: la

suola così ottenuta, dal design del battistrada aggressivo, consente

il massimo controllo in particolare su terreno morbido e irregolare.

La scultura robusta all’altezza del metatarso è studiata per fornire

una trazione costante, mentre i tasselli vuoti sulla spalla del batti-

strada offrono elevato controllo anche sui terreni trasversali, quando

l’appoggio del piede è prevalentemente laterale. Inoltre, specifici in-

tagli favoriscono il drenaggio aumentando la capacità di autopulirsi.

Le scanalature longitudinali sono flessibili per un’ottima adattabilità

sui diversi tipi di terreno; shank anti-torsione e supporto dell’arco

plantare rendono questo modello altamente sicuro e performante.

La tecnologia dell’azienda francese ha permesso di realizzare suo-

le personalizzate, ingegnerizzando la giusta mescola della gomma

e individuando la struttura corretta; un binomio che consente di

raggiungere la massima presa in un ampio raggio di utilizzo (roc-

cia, fango, terreno umido) e in qualsiasi condizione meteorologica,

sviluppando il miglior potenziale su fondi morbidi. Per garantire il

massimo supporto al mesopiede e assicurare una calzata precisa, la

Lite Train è anche la prima scarpa di questo genere ad adottare la

consolidata costruzione 3F Total System, che estende alla zona delle

stringhe il noto sistema 3F di Salewa sotto forma di rivestimento in

plastica. Lite Train si presenta gradevole e pulita oltre che decisa-

mente moderna grazie alla sua struttura totalmente seamless.

È disponibile in tre diverse colorazioni per il modello da uomo e due

per quello da donna. Gli appassionati più sensibili alle questioni di

stile apprezzeranno il design minimalistico e le diverse grafiche ab-

binate alle differenti colorazioni.

TECHCOSTRUZIONE: seamless con 3F Total System TOMAIA: Mesh

traspirante FODERA: Mesh traspirante INTERSUOLA: Premium EVA SUOLA: Michelin Lite Train in esclusiva per Salewa DROP: 6 mm PESO: 245 g (uomo) - 185 g (donna)

PROS (+++)Leggerezza

Comfort e traspirabilità

CONS (---)Protezione

GOOD FORATTIVITÀ: Fast hiking, mountain training TIPO DI TERRENO: Misto VOLUME DEL PIEDE: Stretto APPOGGIO: Neutro

Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affron-

tare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace

di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in

punto di morte, che non ero vissuto. Non volevo vivere quella che

non era una vita, a meno che non fosse assolutamente necessario.

Volevo vivere profondamente, e succhiare tutto il midollo di essa,

vivere da gagliardo spartano, tanto da distruggere tutto ciò che non

fosse vita, falciare ampio e raso terra e mettere poi la vita in un ango-

lo, ridotta ai suoi termini più semplici […]

Dobbiamo imparare a risvegliarci e a mantenerci desti, non con aiuti

meccanici ma con una infinita speranza nell’alba, che non ci abbandona

neppure nel sonno più profondo. Non conosco nulla di più incoraggian-

te dell’incontestabile capacità dell’uomo di elevare la sua vita con uno

sforzo cosciente. È bello sapere dipingere un certo quadro, o scolpire una

statua e così rendere belli alcuni oggetti; ma è molto più degno di gloria

scolpire e dipingere l’atmosfera stessa e il mezzo con il quale guardiamo,

cosa che possiamo fare moralmente. L’arte più degna è influire sulle qua-

lità del giorno.

Henry David Thoreau - Walden ovvero Vita nei boschi (1854)

PIC: ALBERTO MACCAGNO

www.mountain-equipment.co.uk

UNITI DALLA PASSIONE

I classici non invecchiano mai, sono intramontabili. Mammut celebra una pietra miliare dell’al-pinismo con le famose arrampicate su vie di più tiri, classici che gli scalatori sfi dano da gener-azioni e il cui fascino è rimasto immutato.

Segui da vicino i percorsi con gli atleti del Mammut Pro Team come ANNA STÖHR e MIRKO CABALLERO su www.mammut.ch ⁄ rockclimbing +++ www.socrep.it