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POSTE ITALIANE SPA SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE 70% PESCARA AUT. C/PE/55/2012 Pics Cody Duncan

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Climbing Falesia di Fenerè - Roberta Longo Itw - The Pill Base Camp - Cody Duncan Itw - Renegade in Marocco - Griffin Studio

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POSTE ITALIANE SPA SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE 70% PESCARA AUT. C/PE/55/2012

Pics Cody Duncan

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Impossible Made Possible. Combinare la lana naturale con le fibre sintetiche accresce le prestazioni del tessuto, ma riduce il comfort e l’efficienza complessiva. Polartec® Power Wool™ è il primo tessuto naturale-sintetico che unisce i benefici di ciascuna delle due fibre in un unico tessuto. Attraverso la fusione delle due distinte strutture su due superfici differenziate, la confortevole lana merino viene posizionata a contatto con la pelle, mentre la robustezza dell’avanzato filato sintetico rimane all’esterno per proteggere dagli elementi. Una nuovissima tecnologia che garantisce un assorbimento dell’umidità, traspirabilità, controllo degli odori e resistenza nel tempo eccellenti. Vieni a scoprirla ad ISPO, Hall A2 – Stand 205.

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Impossible Made Possible. Combinare la lana naturale con le fibre sintetiche accresce le prestazioni del tessuto, ma riduce il comfort e l’efficienza complessiva. Polartec® Power Wool™ è il primo tessuto naturale-sintetico che unisce i benefici di ciascuna delle due fibre in un unico tessuto. Attraverso la fusione delle due distinte strutture su due superfici differenziate, la confortevole lana merino viene posizionata a contatto con la pelle, mentre la robustezza dell’avanzato filato sintetico rimane all’esterno per proteggere dagli elementi. Una nuovissima tecnologia che garantisce un assorbimento dell’umidità, traspirabilità, controllo degli odori e resistenza nel tempo eccellenti. Vieni a scoprirla ad ISPO, Hall A2 – Stand 205.

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TXT DAVIDE FIORASO PIC CODY DUNCAN

EDITORIALE

oltreoceano, in Quebec, con il nostro amico Andrea Schilirò per una sele-zione delle immagini che hanno fatto da sfondo alla web series presentata sotto l’hashtag #SayYEStoAdventure. Guardando al lato sostenibile abbiamo deciso di dare voce alla piattaforma newyorkese di Parley for the Oceans, impegnata nel progetto Vortex insieme a Bionic Yarn e Sea Shepherd Conser-vation Society. Non potevamo certo farvi mancare le rubriche Best Made, Killer Collabs e Indipendent Choice, cavalli di battaglia e cornice ad un’am-pia selezione di prodotti culminata nei giorni di testing a Les Deux Alpes.

96 pagine stampate su carta uso mano. 18000 copie free press distribu-ite in circa 1200 negozi, eventi e fiere di settore. Il nostro B2B sul mondo dell’outdoor si ripresenta così.

Vi anticipo che queste non sono parole mie. Si tratta di una citazione anonima che alcuni di voi avranno già sentito. Ma quant’è vero, perfettamente in li-nea con quello che cerco di far capire a quanti mi rivolgono la stessa doman-da. Cosa ci spinge ad alzarsi all’alba ogni maledetta domenica? Cosa ci spinge a macinare chilometri per sa-lire una cima, affrontare una corsa o raggiungere gli amici in falesia? E’ solo da questo bisogno di natura, di viag-giare, di muoversi che sentiamo la gio-ia di vivere. The Pill nasce da questo concetto, da queste affermazioni. Si è mantenuto coerente nel tempo, anche ora, che giunto a quota 16, riparte in un formato completamente nuovo. Ci siamo presi il tempo, poco in realtà, per riorganizzare il team, riorganizzare le idee e lavorare nuovamente per dare spazio alle nostre e vostre passioni in concomitanza con l’appuntamento più importante del panorama outdoor eu-ropeo: l’ISPO di Monaco.

Oltre alle doverose anticipazioni sulla kermesse bavarese, il nostro deside-rio di espandere i confini vi porterà in Norvegia, a conoscere il lavoro del foto-grafo Cody Duncan e la sua dedizione verso le bellissime isole Lofoten. E poi

Chiedimi perché vado in montagna. Chiedimi perché, quando il resto mi sta stretto, l’unica via è il sentiero. Chiedi-melo. Perché? Perché in montagna non puoi sprecare fiato per parole inutili. Lo devi conservare, il resto è silenzio o sono parole gentili. Perché l’unico peso è lo zaino. Non c’è peso per il cuore. Perché tutti, se lo desiderano, possono arrivare in cima. Solo un passo dietro l’altro. Perché incroci persone che tro-vano ancora un momento per salutar-ti. Perché non ci sono orpelli: ci sei tu e c’è il tuo corpo, che devi custodire e curare, se vuoi avere le forze. C’è il cielo con i suoi umori. Non si scherza con la pioggia, il vento, la neve o la notte. Devi fare molta attenzione, e tornare a quello stadio primitivo in cui la natura e i suoi movimenti erano parte della tua vita, parte integrante del tuo quotidiano. Non puoi snobbare la natura, in montagna ti tira per la manica, ti chiede di guardar-la, di studiarla, di esserle presente. In montagna puoi e devi essere presente a te stesso, senza distrazioni. Forse è per questo che, sopra tante vette, telefoni-ni e internet funzionano a singhiozzo. E’ la natura che ti dice: “lascia stare, lascia stare il superfluo. Stai con gli amici. Stai con gli animali. Stai con te stesso. Non ti serve nient’altro

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Americo Carissimo

EDITORIAL COORDINATOR

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PHOTOGRAPHERS & FILMERS

Denis Piccolo, Cristian Murianni,

Enrico Santillo, Davide Fioraso, Marco Morandi,

Gianfranco Battaglia, Andrea Schilirò

COVER

Picture by Cody Duncan

EDITORE

JPG Edizioni

Via Colle di Andromeda, 4

65016 Montesilvano PE

Tel. 085.9151471

[email protected]

STAMPA

Grafiche Ambert

Verolengo TO

DISTRIBUZIONE

FreePress

Allegato a Sequence Snowboarding rivista

mensile registrata al tribunale di Pescara

il 14/05/2003 al numero 173/5

By Cody Duncan

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SKI SYBORG

www.lasportiva.com • Become a La Sportiva fan

@lasportivatwitt

The Syborg concept derives from the experience gained from the world of skialp competition: the mechanics and technical solutions of the Stratos Carbon series, applied to the Grilamid shell. The Ultra rapid Cavobike™ closure system, 75° mobility, Carbon Reinforced cuff, contained weights and volumes.

HALF SKIBOOT, HALF MACHINE.

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CONTENTS

THE DAILY PILLBEST MADE

KILLER COLLABSINDIPENDENT CHOICE

ISPO PREW 2015

MOUNTAIN AFFAIR ITWCLIMBING FALESIA DI FENERE’

ROBERTA LONGOTHE PILL BASE CAMP

THE FLY ANGLERHATCH OF THE DAY

SAY YES TO ADVENTURECODY DUNCAN & 68 NORTHFOCUS LA SPORTIVA G2 SMRENEGADE IN MAROCCO

THE VORTEX PROJECTPASTORI E GUIDE ALPINE

GRIFFIN STUDIOIPOTERMIA

By Cody Duncan

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aku.it

ON-LINE SHOP

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aku.it

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THE DAILY PILL

Adventure Awards presenta la sua pri-ma Winter Edition: un tour dei migliori film internazionali a tema neve e freeride. Tra febbraio e marzo, quattro tappe nelle più importanti località delle Alpi: Livigno, San Martino di Castrozza, Cortina d’Am-pezzo e Madesimo, durante quattro even-ti internazionali dedicati al freeride. Sono stati raccolti oltre 50 film da tutto il mon-do, selezionati per possedere quel tocco distintivo che caratterizza gli Adventure Awards, ovvero l’amore per le storie e la capacità di trasmettere una passione. Tra i selezionati, una prima mondiale e alcune prime nazionali. www.adventureawards.it

Proseguendo nel suo impegno verso la comunità degli sport invernali, Protect Our Winters ha annunciato la creazione di POW SCIENCE ALLIANCE, un comi-tato consultivo formato dai più stimati scienziati al mondo su clima e neve, con esperienza in idrologia, glaciologia, innal-zamento del livello del mare, sostenibilità e comunicazione. Tra di loro il professor Jason Box del Geological Survey of Den-mark and Greenland e la dottoressa Jen-nifer Francis, ricercatrice dell’Institute of Marine and Coastal Sciences presso la Rutgers University. L’obiettivo primario della Science Alliance sarà quello di for-nire ai membri le informazioni più credi-bili e aggiornate sulla situazione climati-ca. www.protectourwinters.org

come SportScheck, Transa Backpacking AG, Sport 2000 e STMI - Sports Trade Marketing International. www.europeanoutdoorgroup.com

Sei nuovi membri sono entrati a far parte dell’European Outdoor Group. Tra essi, i primi retailer. Fondata nel 2003 per mano di 19 delle principali società out-door del mondo, l’associazione conta oggi 66 membri oltre a 10 associati. Quest’an-no i vertici EOG hanno deciso di aprire le porte al mondo retail che ha ben accolto l’invito. Così hanno aderito all’associazio-ne grandi gruppi della vendita al dettaglio

MMM CORONES SMITH OPTICS: NEW BRAND IDENTITY

ADVENTURE AWARDS WINTER TOUR 2015

EOG: PRIMI MEMBRI RETAIL

#SAVETHEARCTIC

THE POW SCIENCE ALLIANCE

BY DAVIDE FIORASO

La straordinaria collocazione geografica e culturale di Plan de Corones ha rappre-sentato per Reinhold Messner la signi-ficativa base naturale sulla quale dare vita al suo sesto ed ultimo progetto. La trasposizione fisica delle idee è stata af-fidata allo studio di architettura di Zaha Hadid, una fra le più talentuose ed inno-vatrici protagoniste dell’intero panorama architettonico. MMM CORONES sorgerà ad una quota di 2.275 metri sul livello del mare, diventando il museo più alto dell’Alto Adige. La fase costruttiva si è sviluppata nelle scorse estati - mentre nell’inverno 2014/2015 i volumi rea-lizzati sono stati affidati all’inventiva di Messner. L’apertura ufficiale del Messner Mountain Museum Corones è prevista per l’estate 2015. www.mmmcorones.com

SMITH festeggia il suo 50° anniversario con il lancio di un nuovo logo. Era il 1965 quando il dottor Bob Smith sviluppò la prima maschera da sci per poter ottene-re più divertimento nei giorni di powder. Dopo mezzo secolo, il brand rimane fe-dele alla sua visione di creare prodotti pioneristici che alimentino le passioni all’aria aperta. 50 anni di innovazione e di specializzazione per offrire lenti adat-te ad ogni attività sportiva. Con l’intento di rilanciare tutta la gamma di prodot-ti, SMITH è orgogliosa di annunciare la nuova sua identità visiva. Con letterfor-ms pulite, moderne e raffinate, il nuovo logo rievoca l’identità originaria e guar-da ai principi fondamentali del marchio: prestazioni, movimento e design essen-ziale. www.smithoptics.com

Altre tre compagnie petrolifere che tri-vellavano nella Groenlandia occidentale hanno lasciato il campo. Un successo per l’associazione Greenpeace promotri-ce della campagna #SAVETHEARCTIC. La notizia è arrivata dal giornale danese Politiken, secondo il quale i tre maggiori colossi - la norvegese Statoil, la france-se GDF Suez e la Dong, controllata dal governo danese - hanno riconsegnato le loro licenze di esplorazioni petrolifere. Una decisione che segue quella di altre compagnie che si fanno i conti in tasca e decidono di tornare sui propri passi per i costi e i rischi eccessivi che comporta tri-vellare nell’Artico. www.savethearctic.org

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THE DAILY PILL

A gennaio 2015 la divisione tessuti di W. L. Gore & Associates è stata eletta azien-da del mese da OEKO-TEX per il suo programma di sostenibilità. OEKO-TEX ha lanciato questa campagna nel 2011 per dare un riconoscimento alle aziende tessili attente alla sicurezza dei prodot-ti e impegnate in processi di produzione sostenibili. Il premio di gennaio è stato assegnato a Gore in virtù della completa eliminazione del PFOA da tutte le materie prime utilizzate. www.gore-tex.com

Fu nel luglio 1865 che si svolse la sfida per la prima ascensione sul Cervino tra l’alpinista britannico Edward Whymper e il valdostano Jean-Antoine Carrel. Whymper ed il suo team giunsero in vet-ta il 14 luglio, mentre la cordata italiana guidata da Carrel si ritirò non appena li vide, ma ritentò il 17 luglio raggiun-gendo i 4478 metri da una variante della via normale italiana. Nel 150esimo anni-versario della sua conquista, Breuil-Cer-vinia e Valtournenche si stanno prepa-rando alle celebrazioni legate a questo grande avvenimento caratterizzato da un programma di mostre itineranti, ma-nifestazioni sportive, eventi culturali e gastronomici.www.cervinia.it

Il Banff Mountain Film Festival torna in Italia per la sua 3a edizione, ripropo-nendo agli spettatori le magiche atmo-sfere del festival canadese: una serata con oltre 2 ore di proiezioni in cui i ri-flettori saranno puntati su spettacola-ri immagini di imprese alpinistiche e sportive tra grandi spazi selvaggi e na-tura incontaminata! La tappa inaugu-rale si terrà martedì 24 febbraio 2015 al cinema Massimo di Torino – in col-laborazione con il Museo del Cinema e in occasione delle celebrazioni di Torino Capitale Europea dello Sport 2015. Il tour italiano proseguirà poi con 6 nuo-ve città, portando così a 18 il numero di tappe nel nostro paese. Milano, Firen-ze, Genova, Bologna, Bergamo, Padova, Roma saranno solo alcune. www.banff.it

tando ai dati raccolti dalla NASA e dall’a-genzia federale statunitense NOAA (Na-tional Oceanic and Atmospheric Admini-stration), il 2014 è stato l’anno più caldo mai rilevato, sulla base delle serie stori-che registrate a partire dal 1880. Il 2014 ha superato tutti i picchi segnalati in precedenza, compresi quelli del 1998, del 2005 e del 2010. Fatta eccezione per il 1998, i dieci anni più caldi mai registrati si sono verificati a partire dal 2000. Da quando esistono misurazioni affidabili in tema, la temperatura superficiale degli oceani non è mai stata così calda quanto lo scorso anno. Proprio questo fattore è stata la principale causa del record 2014.www.ncdc.noaa.gov

ottenere voli, alloggi o sistemazioni alter-native. Che si tratti di due settimane, due mesi, o un viaggio di due anni, Nomadic Matt mostra come viaggiare in modo più economico e più intelligente. www.nomadicmatt.com

Da quasi un decennio Matt Kepnes - meglio conosciuto come Nomadic Matt - utilizzata il suo popolarissimo blog per insegnare ai lettori come viaggiare per il mondo a buon mercato. Nella nuova edizione del suo libro, Matt rivela sug-gerimenti e segreti che non troverete da nessun’altra parte, illustrando come ag-girare il sistema a proprio vantaggio per

GORE: OEKO-TEX COMPANY OF THE MONTH

BANFF MOUNTAIN FILM FESTIVAL WORLD TOUR 2015

HOW TO TRAVEL THE WORLD ON $50 A DAY

2014: L’ANNO PIU’ CALDO

CERVINO 2015

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BEST MADE

MINDSAILORS SNOW CRAWLER

La neve può dare vita ad infiniti playground per il vostro divertimento. Ma per go-dersela, spesso bisogna esser disposti ad accettare il freddo e il vento. Per gli amanti della comodità, Snow Crawler ha la soluzione. Un perfetto connubio tra la maneg-gevolezza di una motoslitta tradizionale e la praticità di una cabina chiusa che pro-tegge il conducente dalle intemperie. Il tutto azionato da un motore elettrico che vi porterà agevolmente su ogni pendio. Al momento è solo un concept, ma sufficiente a stimolare l’immaginazione. Cominciate a sognare la prossima era glaciale!

LAND ROVER DEFENDER CELEBRATION SERIES

Dato che la produzione nel Regno Unito si sta avviando alla fase finale, Land Rover ha deciso di celebrare la sua icona con tre modelli in edizione limitata, pensati per esaltare i differenti aspetti del carattere e della storia Defender. Heritage Edition è ispirata alla Serie I - grazie alla colorazione esterna verde Grasmere, il tetto bianco e la griglia personalizzata. Autobiography Edition offre caratteristiche di lusso come la verniciatura duo-tono, rivestimenti in pelle Windsor e un aggiornamento di potenza. Infine, l’Adventure Edition, è stato ideato per gli appassionati delle attività all’aperto, con protezioni sottoscocca, pneumatici rinforzati e decalcomanie uniche.

APL WINDCHILL

Athletics Propulsion Labs è un progetto nato nel 2009 dalle menti dei fratelli cali-forniani Adam e Ryan Goldston per rispondere alle esigenze degli atleti in ambito cestistico. I test sulla tecnologia brevettata Load ‘N Launch applicata al primo pro-totipo APL hanno dimostrato un aumento delle prestazioni in termini di elevazione. Posizionato nell’avampiede, il sistema converte parte della forza di compressione in spinta e propulsione. Bandita dalla NBA l’anno successivo, questa tecnologia si affaccia ora al mondo del running: la Windchill è progettata per rendere la corsa più veloce, utilizzando meno energia.

DEEJO JUNIPER WOOD

Quando nel 2010 Luc Foin e Stéphane Lebeau hanno inventato un coltello tascabile ultra leggero poco più pesante di una lettera, non avevano idea che sarebbe stato un tale successo. Nella linea Deejo Wood una calda finitura in legno integra le curve dei coltelli ultra-light per una miscela impeccabile di tradizione e stile moderno. Juniper è in acciaio inox 420 con finitura opaca, sicuro sistema di blocco, clip da cintura e solido manico rivestito in legno di ginepro che profuma naturalmente. Ogni maniglia delicatamente venata rende il vostro Deejo un pezzo preziosamente unico.

THE OAKLEY BOOK – 40 YEARS OF DESIGN AND INNOVATION

L’inconfondibile logo a forma di “O” e i volti famosi che hanno contribuito a cemen-tare un marchio come icona mondiale di alte prestazioni e stile ribelle. The Oakley Book ripercorre il passato che si cela dietro ad un brand che ha guidato l’avanguar-dia nel mondo dell’occhialeria tecnica. Questa è una storia di grandi rischi e benefici – di grandi la volontà nel rivedere le cose e ricominciare da capo – con un’ambizione sempre maggiore. Il mondo secondo Oakley, è una visione senza limiti. 220 pagine in formato 29×37 raccolte in un cofanetto a edizione limitata pubblicato da Assou-line.

BY DAVIDE FIORASO

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BEST MADE

ORANGE&PARK PRINTS

Che si tratti di un legame sentimentale, un viaggio indimenticabile o una discen-denza familiare, tutti noi abbiamo un’affinità particolare per un angolo di mondo. Orange&Park combina un pò di abili conoscenze tipografiche e un pò di amore verso la geografia per creare prodotti unici ispirati a questi luoghi speciali. Il cuore del progetto si trova a Coronado, California. I fondatori David Klinker e John McCauley erano vecchi compagni di liceo uniti da un’improbabile amicizia. Dopo anni di di-stanza, si sono ritrovati a produrre stampe su carta riciclata dal design minimalista ed elegante.

GARMIN EPIX

Nel suo esordio al CES di Las Vegas, Garmin lo ha definito il primo smartwatch cartografico a colori con pulsantiera e schermo touch. Questo navigatore da polso utilizza un display da 1.4 pollici e 8 GB di memoria interna per visualizzare percorsi sulla base di una mappa topografica europea precaricata. Si tratta di un device in-dirizzato principalmente agli escursionisti, che possono sfruttare il modulo GPS ed i sensori integrati (bussola, altimetro, barometro) contando su un segnale satellitare forte, costante e stabile grazie alla stessa antenna utilizzata sul Felix 3.

MOOV FITNESS TRACKER

Moov è più di un tracker. È il tuo personal trainer. Creato da un ex ingegnere di Apple, il suo sistema di rilevamento a 9 assi è in grado di ricreare e analizzare il movimento in 3D. Basta scaricare l’applicazione Moov Run, Swim o Cardio Punch, associare il modulo al vostro smartphone e legare la cinghia al polso o alla caviglia. Una volta azionato, il sistema di rilevamento segue attentamente i movimenti, for-nendo sofisticate relazioni sul lavoro svolto e indicando il modo per migliorare quella specifica attività.

THE F-BOM SNOW GOGGLE

Mai più lenti appannate con la nuova tecnologia anti-fog di Abominable Labs. Il sistema brevettato Klair pone un film conduttivo invisibile tra i due segmenti che compongono la lente e una piccola batteria ricaricabile invia corrente attraverso la pellicola fornendo calore. Con un rapido tocco si può attivare la funzione immediata Boost per eliminare la condensa quando serve o mantenere la modalità continua per l’intera giornata. Lenti in policarbonato Carl Zeiss con rivestimento anti-graffio.

RICOH NV-10A ENHANCED BINOCULARS

Né la pioggia, né il fumo, né la nebbia vi impediranno di avere chiaro il vostro obiet-tivo. Grazie alla tecnologia Pentax Atmospheric Interference Reduction, il binocolo avanzato Ricoh NV-10A dispone di un sistema che illumina e affina la visione, anche nelle peggiori condizioni. Inoltre, è possibile catturare immagini fisse su scheda SD o effettuare un video di quanto stai guardando, con la garanzia della stabilizzazione ottica. Il GPS integrato registra i dati di localizzazione e la funzionalità a infrarossi consente la visione notturna. Ah, ed è pure resistente all’acqua.

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ALPKIT KETUL TITANIUM KETTLE

Il titanio è uno degli elementi più abbondanti sulla terra. Leggero, inerte e molto molto resistente. In questa nuova serie presentata a gennaio 2015, Alpkit propone Ketul, un elegante e attraente bollitore da campeggio che aumenterà la voglia di trascinarsi fuori dal sacco a pelo. Grazie alle dimensioni compatte, i manici remo-vibili e un peso di neanche 150 g, trova facilmente spazio in qualsiasi zaino da backpacking. Disegnato nello stile tradizionale di un bollitore cinese, è destinato a ricevere gli sguardi dei presenti al vostro bivacco.

CLICK SNOWBOARD CARABINER

Quando sei in backcountry e stai tracciando in neve fresca, l’ultima cosa che ti auguri è un attacco allentato. Si cerca sempre il massimo della leggerezza e si evita spesso di portare con se il tools kit. La soluzione? Click Snowboard Carabiner è un moschettone estremamente compatto che mantiene gli strumenti al sicuro. Include 2 cacciaviti con testa a croce Phillips, brugola da 3 e da 4 mm ed un apribottiglie. L’innovativo strumento dispone della tecnologia brevettata “Glove-On” per utilizzarlo facilmente anche con il guanto.

ALPACKALYPSE WHITEWATER PACKRAFT

Se sei un appassionato esploratore che ama solcare le acque, avrai sentito parlare di queste leggere trail boats gonfiabili che si possono trasportare facilmente. Dopo 6 anni di lavoro e ricerca, Alpacka ha presentato il primo packraft per whitewater in grado di gestire le grandi acque. Grazie a tubolari ridotti, offre maggior facilità di ma-novra ed un incredibile reattività. Le caratteristiche includono un tessuto Vectran da 400 denari, una seduta robusta, pavimento rinforzato e un sistema di stoccaggio si-curo del materiale. Una volta sgonfiato, occupa le dimensioni di una piccola tenda.

RUMPL PUFFY BLANKETS

Rumpl ha reinventato la tradizionale coperta da campeggio o picnic, incorporando decenni di collaudate tecnologie sviluppate per il settore outdoor. I materiali sono stati testati e collaudati in ambienti difficili, ma specificatamente selezionati per il comfort e la durata. Respingono l’acqua, le macchie e gli odori. Sono leggere e dotate di un sacchetto di compressione per un facile trasporto. Il risultato finale è una coperta davvero versatile che può essere utilizzata ovunque tu vada. Disponibile in tre diversi stili di trapuntatura e cinque differenti grandezze.

VERTEX VLS ULTRALIGHT STOVE

Se avete bisogno di sterilizzare l’acqua o scaldare i pasti disidratati, VLS Ultralight Stove di Vertex è la novità in fatto di fornelli da viaggio. Pesa solo 50 g e quando viene richiuso occupa uno spessore di appena 2 mm e mezzo. Realizzato in acciaio temprato, si assembla in pochi secondi senza valvole o parti in movimento. Il suo obiettivo? Fornire un’alternativa affidabile alle bombole di propano. Funziona con tavolette di combustibile solido Esbit ed è compatibile con il popolare bruciatore ad alcol Trangia Spirit. Porta ad ebollizione 500 ml in soli 8 minuti.

BEST MADE

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KILLER COLLABS

FOX UMBRELLAS SOPHNET SOUTIEN COLLAR RAINCOAT

L’incontro tra la tradizione del marchio inglese Fox Umbrellas e lo stile giappo-nese di Sophnet ha svelato un imperme-abile versatile, elegante e funzionale per la primavera/estate 2015. Lunga sa-goma peacoat con stampa camouflage sulle maniche e sul cappuccio. Dal 24 gennaio presso i rivenditori selezionati.

SUPREME THE NORTH FACE BANDANA

MOUNTAIN PARKA

Nella collezione invernale Supreme un’altra importante collaborazione con The North Face che spazia dai sacchi a pelo alle borse da viaggio nella classica fantasia bandana. Il vero pezzo forte è questo Mountain Parka impermeabile, traspirante, completamente foderato con uno shell in mini ripstop.

STORMY KROMER CARHARTT CAP

Non sorprende che uno Stato opero-so come il Michigan abbia dato vita ad alcuni dei nomi più rispettati nel workwear. Per i 125 anni di Carhartt, il vicino di casa Stormy Kromer ha lan-ciato una versione personalizzata del suo classico copricapo tre stagioni in brown duck e flanella.

A BATHING APE KIEHL’S ULTRA FACIAL CREAM

A Bathing Ape e lo storico marchio di prodotti per la pelle Kiehl’s hanno pro-dotto una tiratura limitata di crema idratante Ultra Facial Cream con una speciale etichetta camouflage. Il 100% dei ricavi sarà devoluto alla NPO Cor-poration per sostenere attività legate al terremoto di Sendai e Tohoku del 2011.

SNEAKERSNSTUFF ASICS ONITSUKA TIGER TAILOR PACK

Era il 1999 quando Erik Fagerlind e Pe-ter Jansson aprirono il loro primo ne-gozio Sneakersnstuff. Con un occhio a quell’epoca, quando le sneakers erano bandite dai club, hanno vestito elegan-temente le Asics Gel-Lyte V. Intersuola bianca, tomaia in nubuck sintetico di colore verde e ampi inserti in tweed.

13SEDICESIMI EVERGREEN DESIGN HOUSE NOTEBOOK

Uniti dalla stessa passione per l’hand-made, i dettagli curati e l’uso di ele-menti naturali, 13sedicesimi ed Ever-green Design House hanno collaborato per realizzare una serie di notebook esclusivi. Copertine interamente dise-gnate a mano e incise su legno di fras-sino, palissandro o cartone vegetale.

BY DAVIDE FIORASO

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KILLER COLLABS

STUSSY LUMINOX ORIGINAL NAVY SEAL 3000Stussy presenta l’originale Navy Seal 3000 prodotto da Luminox in una ver-sione personalizzata con il proprio logo che si illumina sul quadrante. Cassa rinforzata in fibra di carbonio, vetro in cristallo, movimento al quarzo. Resi-stente all’acqua fino a 200 metri.

NIKE LAB JFS 2015 SPRING COLLECTION

La partnership tra NikeLab e la de-signer berlinese Johanna Schneider ha portato alla creazione di una cap-sule collection progettata per muo-versi e interagire con il corpo fem-minile in movimento. La gamma di training gear da prestazione utilizza tagli laser, finiture leggere e materiali tecnici come Dri-FIT.

BRADLEY MOUNTAIN LONE FLAG SCOUT BAG

La collaborazione tra i due brand ca-liforniani Lone Flag e Bradley Moun-tain si arricchisce di questa scout bag in edizione limitata. Il tessuto cerato Martexin Duck Canvas, resistente ed idrorepellente, è arricchito da bellis-simi dettagli in pelle ed una chiusura oversize in ottone.

JULIEN DAVID QUIKSILVER WETSUIT

Dal mondo delle passerelle a quello del surf. Per la collezione primavera/estate 2015 lo stilista Julien David ha disegnato una capsule collection con Quiksilver che comprende boardshort e t-shirt. Senza ombra di dubbio que-sta muta con stampa smoking vince a mani basse.

PAUL SMITH CASTELLI 2015 DUBAI TOUR JERSEYS

Molto prima di essere una forza trai-nante a livello globale, Paul Smith era un ragazzo di Nottingham che voleva solo correre in bicicletta. Non avendo mai perso l’interesse verso il mondo del ciclismo, Smith ha prestato il suo occhio sartoriale al marchio Castelli per le maglie del Dubai Tour 2015.

DANNER UNCRATE MOUNTAIN LIGHT BOOTSPer il lancio del primo numero di Uncra-te Quarterly, Danner ha prodotto un’edi-zione limitata del Mountain Light Boot. Una versione nera scamosciata mai of-ferta prima, abbinata alla suola bianca Vibram Christy e ad una fodera imper-meabile in Gore-Tex. Piedi caldi e asciut-ti per la vostra prossima avventura.

POLER STUFF RAEN SUNGLASSES

Una collaborazione davvero speciale tra due marchi di tendenza, Poler Stuff e Raen Optics, ha portato tre nuovi oc-chiali da sole per i viaggiatori di oggi. Il Garwood di tipologia wayfarer, il leg-gero e moderno Remy, l’audace Myer con contorno squadrato. Tutti i model-li sono dotati di lenti Carl Zeiss.

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SELECTION BY SEQUENCE MAGAZINE DENIS PICCOLO

FREERIDE SNOWIndipendent Choice

APO - EMPIREapo-snow.com

BATALEON - CT STEWARTbataleon.com

CAPITA - SPRING BREAKcapitasnowboarding.com

DRAKE - BATTLEnorthwavesnow.com

BATALEON - WHITEGOLD SHAKAbataleon.com

BLUEBIRDwindlipsnowboards.com

DRAKE - GUERRILLAnorthwavesnow.com

FUNKY - WAVEfunkysnowboards.com

FUNKY - DERBYfunkysnowboards.com

GRASSROOTS POWDERSURFING - SHARK

powsurf.com

BURTON - FISHburton.com

BURTON - PILE DRIVERburton.com

Page 23: The Pill Magazine 16

FREERIDE SNOWIndipendent Choice

JONES - FLAGSHIPjonessnowboards.com

JONES - HOVERCRAFTjonessnowboards.com

JONES - SOLUTIONjonessnowboards.com

ROUGH - POWDERroughsnowboards.com

POWDER JET GYPSYwww.powderjets.com

LIBTECH - T.RICE PRO C2 BTXlib-tech.com

NEVER SUMMER - PROSPECTORneversummer-europe.com

NITRO - UBERSPOONnitrousa.com

SLASH - STRAIGHTslashsnow.com

YES - THE 420yesnowboard.com

NITRO - SLASHnitrousa.com

K2 - ULTRA SPLITk2snowboarding.com

Page 24: The Pill Magazine 16

SELECTION BY ONDE NOSTRE GIOVANNI SBROKKED

SURFIndipendent Choice

TYLER WARREN - SALINAS RYAN LOVELACE - SB STUB

TYLER WARREN - HOBIE GATO HEROI - 9.2 OPERATOR

OLA SURFBOARDS - RETROTWIN INTI LONGBOARDS - APPESO

DR ANK - SUPAFUSHV DR ANK - CARONTE 9.6

BING - DHARMABING - LEVITATOR HERODANO 9’10 - OLD PLEASURE ALMOND - CY’S AQUATIC

Page 25: The Pill Magazine 16

SELECTION BY CRACKERS MAGAZINE MURIO

OUTDOOR CLASSICIndipendent Choice

PENDLETON - ARCHIVE BLANKET LINED HOODED PARKA

seattleitaly.it

NAISSANCE - SHAWL COLLAR CORDUROY JACKET

naissance-tokyo.com

EDDIE BAUER - 1936 SKYLINER MODEL DOWN HUNTING VEST

eddiebauer.com

MANIFATTURA CECCARELLI - ALASKA WATER FOWL COAT

seattleitaly.it

ENGINEERED GARMENTS - HOODED DOWN VEST

engineeredgarments.com

EDDIE BAUER - 1936 SKYLINER MODEL HUNTING DOWN JACKET

eddiebauer.com

FILSON - STRYKER JACKET filson.com

FJALLRAVEN - FOREST JACKET NO.fjallraven.com

ALAN PAINE - AYLSHAM KIDS FLEECE WAISTCOAT

alanpaine.co.uk

FILSON - GUIDE WORK JACKET

filson.com

AIGLE - RENDALL PARKA JACKET

aigle.com

ALAN PAINE - CHATHAM GENTS COAT alanpaine.co.uk

Page 26: The Pill Magazine 16

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AKU SLOPE SOFT

Versione casual dello storico modello da escursionismo. Adatto all’utilizzo in città e per facili escursioni nella media montagna.

EIDER BLACK COMB

Giacca da sci femminile in Defender Subtile Dull 2LS con imbottitura in Primaloft Blend per combinare calore, comfort e traspirabilità.

EIDER JAGER 2.0

Giacca da freeride o ski touring, la più traspi-rante e leggera della linea Wide Angle.

EIDER SPENCER C-KNIT

Giacca per il freeride in Gore-Tex C-Knit 3L, nuova tecnologia che migliora le prestazioni in fatto di impermeabilità e traspirabilità.

EIDERAKU

AKU BELLAMONT MID PLUS

Calzatura esclusiva di ispirazione outdoor, adatta per un utilizzo urbano o nel tempo li-bero attivo.

AKU BERBEGHE GTX

Calzatura di alta qualità sviluppata in base alle specifiche esigenze di utilizzo dei pastori sardi.

AKU FEDA PLUS

Modello da tempo libero che rappresenta l’im-pegno AKU nella ricerca di soluzioni a ridotto impatto ambientale.

AKU FEDA GTX

Un modello versatile, ideale per l’utilizzo quo-tidiano. La tomaia è realizzata in pelle scamo-sciata di alta qualità.

AKU BELLAMONT SUEDE GTX

Calzatura In Gore-Tex giovane, raffinata e leggera. Battistrada Vibram con gomma Eco Step.

Page 27: The Pill Magazine 16

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CAMP ED MICRO LADY

Giacca leggera, compatta ed estremamente versatile. Imbottitura in piumino d’anatra di prima qualità.

CAMP ED DUO

Giacca reversibile due capi in uno con im-bottitura in PrimaLoft Silver Down Blend che unisce i vantaggi dei due tipi di imbottitura.

SCARPA FREEDOM RS

Performance, leggerezza e design: il meglio per tutti coloro che amano lasciare il segno sulla polvere.

SCARPA F1 EVO

Il primo scarpone per l’alpine touring hands free per passare dalla modalità di salita a quella di discesa senza agire con le mani.

SCARPA ALIEN 2.0

Lo scarpone concepito, testato e realizzato per competere nelle gare più importanti del pano-rama internazionale dello scialpinismo.

SCARPACAMP

CAMP SKIN

Zaino da 15L con struttura innovativa per lo sci alpinismo, offre l’indossabilità e l’aderenza di un gilet.

CAMP RAPID

Il Rapid resta al passo con i tempi con una nuova accattivante combinazione di colori. Ideato per il scialpinismo competitivo, sempli-ficherà di non poco i vostri movimenti.

CASSIN X-DREAM ALPINE

L’attrezzo di riferimento per l’alpinismo tecni-co, le salite su grandi pareti nord e le cascate di ghiaccio.

CAMP GEKO LIGHT RAINCOVER

Realizzato per alpinismo tecnico, incorpora una speciale protezione anti-pioggia, cuciture nastrate e inserti in cuoio per migliorare la presa.

Page 28: The Pill Magazine 16

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MOUNTAIN AFFAIR QUARZO

Tight in poliestere per il running invernale con lato interno felpato. Lavorato con nastri reflective decorati con cucitura in tono.

PATAGONIA SNOWDRIFTER 30L

Lo zaino della nuova collezione Backcountry Touring è il frutto della collaborazione tra il team Snow e Alpine.

PATAGONIA KNIFERIDGE

Il design si concentra sulla libertà di movi-mento, per affrontare l’intera gamma delle discipline backcountry.

PATAGONIA KNIFERIDGE

Dedicata a sciatori, snowboarder o alpinisti che amano spostarsi in montagna in modo au-tonomo, fuori dai sentieri e dalle piste battute.

PATAGONIAMOUNTAIN AFFAIR

MOUNTAIN AFFAIR K12

La giacca double face K12 rappresenta la sintesi perfetta tra stile urbano e quello da montagna. Piumino impermeabile in vera piuma d’anatra.

MOUNTAIN AFFAIR CYCLONE

Giacca in taslan con uno strato esterno tecni-co impermeabile e traspirante ed un’imbotti-tura in mano piuma.

MOUNTAIN AFFAIR AVALANCHE

Il pantalone da neve per eccellenza. Imperme-abile, traspirante, con fodera in caldo micro-pile e dettagli termosaldati.

MOUNTAIN AFFAIR IPASHA

Pile caldo e confortevole con comodi bordini in lycra. Perfetto per chi ama stare al caldo tutti i giorni.

MOUNTAIN AFFAIR TOPAZIO

Piumino senza maniche imbottito in vera piu-ma d’anatra. Un capo essenziale per tutti gli amanti dello stile active, anche in città.

Page 29: The Pill Magazine 16

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ARC’TERYX LITHIC

Guanto di prossima generazione sviluppato per lo sci alpinismo e lo snowboard. Comfort e isolamento per cavalcare linee intatte.

POLARTEC PW ALPHA NEOSHELL

Una vera innovazione nel campo della tec-nologia. Performance, flessibilità, calore e comfort impareggiabile.

POLARTEC PW ALPHA NEOSHELL

Qui ritroviamo lo stesso modello in versione don-na. Innovazione e altissima qualità del materia-le per un pantalone dalle enormi potenzialità.

ARC’TERYX

ARC’TERYX LILLOOET

Il perfetto compagno per le donne: 3 strati di Gore-Tex combinati alla nuova tecnologia Down Contour LT.

ARC’TERYX ZETA LT

A guidare la nuova collezione Gore-Tex C-Knit una giacca progettata per gestire le condizioni più difficili durante le escursioni.

ARC’TERYX NUCLEI AR

Il risultato di anni di evoluzione per persegui-re la perfezione ed eliminare peso. Progettata per lo sci alpinismo e il ghiaccio.

ARC’TERYX NORVAN

Realizzata appositamente per il mountain training e le attività aerobiche, grazie all’inno-vativo sistema Venturi.

POLARTEC PW ALPHA NEOSHELL

Un capo avanzatissimo che integra il tessuto più impermeabile e traspirante mai creato, alle performance di Polartec Alpha.

POLARTEC

JULBO AEROSPACE

Performante e confortevole tanto in salita quanto in discesa. Un nuovo riferimento per scialpinisti e freerider.

JULBO

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THE NORTH FACE MOMENTUM THERMOBALL

Fornire calore senza aumentare il volume, garantendo così la massima libertà di movi-mento. In una parola: Thermoball.

THE NORTH FACE FUSEFORM BRIGANDINE

Giacca da bi-mountain per resistere alla con-dizioni atmosferiche più difficili e affrontare le discese più estreme.

THE NORTH FACE ULTRA EXTREME II GTX

Il nuovo scarponcino da hiking leggero, proget-tato per vivere al massimo la stagione invernale.

THE NORTH FACEMILLET

MILLET NEO 30 ARS

Zaino 30L da ski touring con sistema di sicu-rezza anti-valanga Alpride AirBag integrato.

MILLET TRIDENT WINTER

Scarpone d’alpinismo invernale con tomaia in DryedgeTM e isolamento termico in PrimaLoft.

MILLET MATRIX 30 MBS

Zaino da ski touring e alpinismo invernale con porta-sci Diagonal Ski e porta-ramponi laterali.

MILLET LD FREERANDO X SHIELD

Action shell da donna in tessuto Polartec. Adatto allo ski touring, fa parte della serie LTK. Ergonomia Flex Comfort.

MILLET LD HEIDEN

Guscio protettivo della serie Ride On. Molto versatile, ideato per il freeride femminile. In Dryedge Stretch Xenon 2L.

SALEWA SESVENNA PTCN

Questa nuovissima giacca rappresenterà un must have per le escursioni in alta montagna con le pelli.

SALEWA

Page 31: The Pill Magazine 16

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LA SPORTIVA

LA SPORTIVA G2 SM

L’innovativo scarpone d’alta quota sviluppato in collaborazio-ne con Simone Moro durante le ascese invernali al Gashebrum 2.

LA SPORTIVA TRANGO ICE CUBE GTX

Lo scarpone da ghiaccio e misto, dotato dell’esclusivo sistema co-struttivo Thermo Tech injection.

LA SPORTIVA SPLITFIRE 2.0

Spitfire 2.0 aggiunge ulteriore tecnicità grazie alla chiusura Speedfire derivata dalla celebre serie in carbonio Stratos.

LA SPORTIVA SIDERAL 2.0

Lo scarpone da sci alpinismo all-around con doppia compatibi-lità per l’utilizzo di attacco Trab.

LA SPORTIVA TARA 2.0

Giacca in piuma d’oca per il massimo isola-mento termico. Idrorepellente, antivento e con un peso eccezionalmente contenuto.

LA SPORTIVA STRATOSPHERE

Base layer realizzato con l’innovativo tessuto EKS in grado di generare calore all’intensifi-carsi dell’attività aerobica.

LA SPORTIVA SIREN 2.0

Ibrido crossover tra L3 ed L4 grazie all’imbot-titura termica in PrimaLoft e l’integrazione di fasce laterali in Polartec.

LA SPORTIVA STORM FIGHTER 2.0 GTX

Leggerissima e totalmente impermeabile. L’ideale per attività ad alto impatto aerobico come lo sci alpinismo.

LA SPORTIVA COSMOS

Giacca in piuma d’oca premium europea 90/10 leggerissima e confortevole. Look pu-lito e minimalista.

LA SPORTIVA CHAM 2.0

Massimo isolamento termico anche in condi-zioni di freddo estremo. Polivalenza in mon-tagna.

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DYNAFIT CHUGACH SKI

La massima presa di spigolo sui terreni ripidi e ghiacciati, senza rinunciare alla leggerezza nella virata.

INOV 8 RACE ULTRA SHELL

Guscio impermeabile che soddisfa tutti i re-quisiti obbligatori per gli ultra trail. 125 g di eccellente protezione.

INOV 8 RACE ULTRA 10

Race vest che soddisfa le esigenze di ogni run-ner. Con i suoi 10L di capienza è progettato per le ultra distance.

INOV 8 TERRACLAW 250

L’ultima scarpa da trail all-in-one. Terraclaw 250 eccelle sulla più ampia gamma di percor-si immaginabili.

INOV8FJÄLLRÄVEN

DYNAFIT

SALICE

FJÄLLRÄVEN KEB LOFT

Giacca imbottita leggera che può essere in-dossata da sola o utilizzata come strato in-termedio.

FJÄLLRÄVEN GREENLAND N°1 DOWN

L’ultima arrivata nella famiglia Greenland. Un design classico perfetto per l’outdoor e per l’u-so quotidiano.

DYNAFIT CHUGACH WINDSTOPPER

La struttura ibrida dei nuovi modelli di giac-che e pantaloni offre un ottimo mix di soft-shell completamente impermeabile.

DYNAFIT KHION MS

La rigidezza e la tenuta di uno scarpone alpi-no unito al comfort e la leggerezza di un mo-derno scarpone da scialpinismo.

SALICE OCCHIALI 38

Riproposti in un restyling in linea con le ul-time tendenze, i Salice 38 sono ideali per chi vuole coniugare stile e tecnicità.

SALICE MASCHERA 604

La nuova maschera ideata per i volti più mi-nuti. Dal design particolare e d’impatto, si rivolge al mondo del freestyle.

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CLIMBING TECHNOLOGY BE UP

Assicuratore/discensore multiuso con design innovativo e compatto . Anello di attacco inte-grato nel corpo.

CLIMBING TECHNOLOGY ICE HOOK + ICE SCREW

Rinvio in dyneema per viti da ghiaccio. Incor-pora il rinvio alla vite da ghiaccio e la rende già pronta per l’inserimento della corda dopo pochi giri di avvitamento.

WHITELINE TEXAPORE 3IN1

Giacca della nuova linea 3-in-1 che combina un tocco morbido al tessuto impermeabile 2 strati Texapore.

IONIC MICROSTRETCH

Attenzione rivolta al comfort e alla libertà di movimento con il suo approccio body-map-ping.

WHITELINE DOWNFIBER

Destinata alle avventure all’aria aperta con nuova imbottitura Downfiber, 70% piuma e 30% fibra sintetica.

CT CLIMBING TECHNOLOGY JACK WOLFSKIN

CLIMBING TECHNOLOGY MAGMA

Zaino tecnico da 35L o 45L per alpinismo su cascate, misto e scialpinismo. Capiente e di forma essenziale.

CLIMBING TECHNOLOGY VISOR G

Visiera tecnica per utilizzo su cascate di ghiaccio e misto, con protezione interna an-ti-appannamento.

CLIMBING TECHNOLOGY ASCENT

Imbragatura polivalente sviluppata per l’alpi-nismo e l’arrampicata su ghiaccio. Nuovo de-sign con struttura ergonomica robusta.

CLIMBING TECHNOLOGY LYCAN AUTOMATIC

Ramponi tecnici, in versione automatica, a dodici punte, progettati per goulottes e casca-te di ghiaccio.

Page 34: The Pill Magazine 16

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FISCHER SPEEDMAX SCI

Gli sci da fondo Speedmax si basano su un procedimento costruttivo a freddo che mantie-ne inalterate le strutture molecolari originarie.

FISCHER

FISCHER SPEEDMAX BASTONCINO

A completare l’offerta del numero uno nel mondo dello sci di fondo, il bastoncino in car-bonio dal design essenziale.

FISCHER SPEEDMAX SCARPA

Sviluppata con la tecnologia Climate Comfort e membrana Triple-F per mantenere piedi cal-di e asciutti.

NORRONA LYNGEN ALPHA 100

Grazie alla soluzione con zip per tutta la lun-ghezza è possibile levare questi pantaloni in ma-niera facile e veloce.

NORRONA LYNGEN ALPHA 100

Un caldo e versatile gilet, in grado di offrire grande traspirabilità. Isolamento funzionale Po-lartec Alpha.

NORRONA

ICEPEAK

ICEPEAK EASTON

Giacca da sci in tessuto funzionale Icetech. Uno shell confortevole che protegge da vento e pioggia.

ICEPEAK TULIA

Per le signorine alla moda, una giacca da sci multifunzionale con membrana traspirante ed impermeabile.

Page 35: The Pill Magazine 16

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LUTHA PELLERVO

Con le giacche Lutha lo stile non manca mai. In questo caso troviamo un bel capo in mimetica boschiva. Un perfetto mix tra estetica e comfort.

LUHTA OSSI

Caldo parka in tessuto tecnico con superficie mélange. Protezione e comodità per la vita at-tiva all’aria aperta.

LUHTA

BUFF TROY

L’esperienza nella lavorazione tubolare dei tessuti applicata alla nuova collezione life-style.

BUFF TROY

Scaldacollo realizzato in struttura tubolare per garantirvi il massimo della traspirazione evitando problemi di calore e sudorazione ec-cessivi.

BUFF MICROFIBER REVERSIBLE LOGO

Cappello reversibile ed estremamente elasti-co, realizzato con due strati tubolari di micro-fibra senza cuciture.

BUFF OVEL

Vi presentiamo uno dei cappelli che prenderà parte alla nuova linea Buff. Il brand amplierà la propria collezione con prodotti in chiave lifestyle.

BUFF

EISBÄR JAMIE PON

La vestibilità perfetta per tutte le attività su pista. Realizzato in un leggero mix di lana me-rino e acrilico.

EISBAR FENNINGER

Nuovo beanie in casa Eisbar, marchio che utilizza solo materiali di prima qualità, filati naturali e tessuti di ultima generazione.

EISBÄR HIRSCHER

Beanies in lana e acrilico con rivestimento in-terno in pile. L’omaggio al pluricampione del mondo Marcel Hirscher.

EISBÄR

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lizzato in un particolare photo-sho-oting, con un concetto astratto, per il lifestyle invece richiamiamo i clim-ber degli anni ‘70, che scalavano le montagne del parco dello Yosemite e crearono un proprio modo di vive-re cercando di rispecchiarne gli usi e costumi (concept riportato nella quarta edizione del Mountain Affair Journal). In conclusione, ARP SPA advanced retail project (che gesti-sce Mountain Affair) è partner-retail di label eccellenti, come The North Face, G- Star, Eastpack, Vans, Illy, il ristorante Molto e a breve altri brand, e gestisce circa trenta punti vendita in Europa.

PRESENTACI LA NUOVA COLLEZIONE. Rispetto alla precedente, in cui ave-vamo necessità di penetrare il mer-cato, in questa abbiamo puntato più su trattamenti innovativi e tes-suti di altissima qualità, creando ad esempio la Luminous Jacket (con un materiale fosforescente capace

nostro brand. Per il prossimo anno prevediamo un’ulteriore cresci-ta nella stagione estiva tramite un merchandising plan più strategico, con l’inserimento di item di grande appeal quali pantaloni da trekking, bermuda e shorts tecnici ibridi per quanto riguarda l’active, mentre per il lifestyle ci siamo orientati verso un semplice innesto di categoria tipica-mente estiva, come le t-shirt da col-lezione con grafica in tema e i denim raw elasticizzati, tutti accompagnati da un tipico accessorio climbing, il moschettone. L’input creativo che ci permette di ideare l’active giunge da Gary Snyder, un climber molto lega-to al mondo della ‘ascesi’ e del bud-dismo, vincitore del premo Pulitzer e considerato padre dell’ecologia profonda. Per questo il look-book SS 2015 si ispirerà ai principi del-la spiritualità, cioè il distaccamen-to dalla materia per raggiungere ‘il vuoto’, l’anima. Tutto ciò per quanto riguarda gli action-sports sarà rea-

CI PUOI INTRODURRE MOUNTAIN AFFAIR? Mountain Affair nasce dalla passione per la montagna dei suoi ideatori; Marco, Lorenzo e Umberto Bassetti. Abbiamo già inaugurato tre punti vendita in Italia a Roma, Bologna e Franciacorta, più un e-commerce. La distribuzione è ge-stita dalla Società A.R.P. che, oltre ai marchi d’abbigliamento, cura an-che il ristorante italiano Molto.

QUALI SONO STATI GLI SVILUPPI DEL MARCHIO? Gli sviluppi sono stati molteplici (vendite quadruplicate nel 2014), grazie a mirate manovre del marketing plan 2013. Questa crescita è dovuta principalmente al fatto che il prodotto offerto è sem-pre più competitivo e in evoluzione. Abbiamo avuto anche la possibilità di effettuare product placement in una serie tv molto seguita e adatta a Mountain Affair, ‘Un Passo Dal Cielo 3’, sviluppata in posti meravigliosi che si combinano perfettamente al

ITW RICCARDO MIRACOLI

MOUNTAINAFFAIR ITW

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di assorbire la luce e rilasciarla nei momenti di buio) o la Reflective Ja-cket, un capo che rientra pienamen-te sia nel tecnico sia nel fashion. In alternativa usiamo pure un parti-colare tessuto con cui abbiamo re-alizzato - tra le varie release - una giacca in piuma d’oca, con un filo di titanio che le dona altissima re-sistenza all’abrasione e protegge dai raggi UV rendendola totalmente impenetrabile. Potrei continuare a parlarvene all’infinito, ma preferisco invitarvi a vedere il nostro sito per scoprirne le ultime novità.

DA DOVE HAI PRESO ISPIRAZIONE? Come prima cosa dobbiamo segna-lare che per la stagione FW 2015-16 abbiamo creato una collezione sia active che lifestyle con l’obiettivo di entrare nel mercato distributivo wholesale. La linea si compone di circa cinquanta item, a cui s’ag-giungono i carry over e i best seller delle stagioni precedenti per la FW

2015-16 ci siamo ispirati al Giappo-ne e per i design delle serie abbiamo individuato vari stili ripresi da ele-menti iconici, come il Monte Fuji e il Sol Levante. Per la parte lifestyle ci siamo rifatti ai boy scout giappo-nesi, delle cui uniformi (ricche di patch e tasche) abbiamo ripreso ele-menti iconici, oltre che grafiche vin-tage. Si tratta di una collezione ge-stita direzionalmente, per tutti quei clienti presenti in aree geografiche dove ancora non abbiamo agenzie di rappresentanza. La distribuzio-ne wholesale è sicuramente la parte più importante dell’attività da svol-gere nel 2015. Ciò consentirà di concretizzare e aumentare la resa del settore retail italiano diretto, con l’apertura di un punto vendita a Mi-lano, oltre che di iniziare nel 2016 una fase di internazionalizzazione, resa possibile dalla collaborazione con figure professionali eccellenti (esperte di sales management) che credono nel progetto.

EVOLUZIONE E MUTAZIONE DEL MERCATO, SU CHE COSA PUNTARE? Il mercato cambia repentino, per cui bisogna essere veloci e attenti, non solo per quanto concerne il prodot-to, ma piuttosto per quanto riguar-da il servizio collegato. Va prestata particolare attenzione alle esigenze del consumatore e offerto qualcosa di coerente, in linea con le precise esigenze di quest’ultimo.

PROGETTI FUTURI E NOVITÀ? Il no-stro futuro si basa su una ricerca continua - per garantire prodotti sempre più innovativi - così come sulla crescita del wholesale Italia, e oltretutto sull’internazionalizzazio-ne del brand. Infine ci piacerebbe, appena la crescita si stabilizzerà, ampliare l’offerta Mountain Affair con accessori, scarpe e hard good.

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PICS ALBERTO BONARDI MODELS CORINNA MARCA E TOMMASO FOLLI

CLIMBINGFALESIA DI FENERÈ

Tra la Provincia di Brescia e la Pro-vincia di Trento - dove vi era il con-fine tra l’Italia e l’Impero Austroun-garico - è incastonato il lago d’Idro, un bacino naturale di originale gla-ciale. La sponda orientale ospita la frazione di Vesta, un piccolo villaggio frequentato prevalentemente nel pe-riodo estivo da turisti del nord Eu-ropa. A circa 300 metri dal pontile di attracco - lungo la spiaggia ghia-iosa - si scorge una fascia di roccia di origine calcarea che si riflette di-rettamente nelle acque del placido lago, dove scorrono piccole canoe e vecchie barche simile a scarpette. Si tratta della falesia di Fenerè, dal colore chiaro e sfumato, suddivisa

in tre distinti settori, attrezzati tra il 1996 e il 1997 da Ugo Mariani, storico arrampicatore locale. Si può scalare tutto l’anno grazie all’esposi-zione sud-est. E’ una falesia no-big, con gradi che spaziano dal 4 al 7a/b. Le vie garantiscono un’arrampicata divertente e varia con la presenza di grandi maniglioni e piccoli funghetti. Per una parte è attraversata anche da un piccola ferrata che porta alla grande cengia centrale Belvedere, da dove è possibile ammirare il ma-gnifico panorama e la sagoma della Rocca D’Anfo, fortezza napoleonica posta sul versante opposto del lago. La palestra di roccia è lambita alla base dal sentiero dei contrabban-

dieri, in memoria di chi - più 100 anni or sono - lo utilizzava per il contrabbando. Il sentiero porta a tre itinerari escursionistici diversi, tra i quali una ferrata strapiombante sul lago - che si dilunga sino al comune trentino di Bondone. Nelle vicinan-ze della palestra di roccia, sopra la frazione di Vesta, sono presenti nu-merose pareti ancora illibate, dove alla base si possono ispezionare del-le piccole gallerie della prima guerra mondiale, scavate dai soldati italiani come postazioni di avanguardia. Un luogo calmo e tranquillo che invoglia un’arrampicata sciolta e leggera che rilassa la mente ed il corpo.

La Rocca d’Anfo sul lago vista dalla via Nani’s Wall

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Corna di Fenere - Lago d’Idro in barca Graziotti

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Bivacco al Perlonc - Fobbia di Treviso Bresciano

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Tommaso Folli - Falesia Corna di Fenere

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Settore A Falesia Corna di Fenere

MILLET ALPINE LTK 600

Sacco a pelo 3 stagioni, leggero, comprimibi-le, imbottito in piuma. Sacca di compressione rapida Jet Pack System per riporlo in modo pratico e veloce.

MILLET HYBRID LANGTANG HOODIE

Protezione termica di nuova generazione. Composit. Imbottitura in piuma d’oca nel torso e Pertex Quantum Ultra Light. Maniche in Stunner Stretch per la massima libertà di movimento.

CT GALAXY

Concepito per l’alpinismo, ma dalle caratte-ristiche che lo rendono polivalente. Realiz-zato con sistema ABS e con guscio interno in poliestere espanso.

E9 OVULO

Rinnovato nei minimi dettagli, dalle grafiche alla combinazione dei materiali, pur mante-nendo la forma che lo contraddistingue.

CT LIME SET NY

Robusto e leggero è dotato di moschettoni con chiusura catch-free. Equipaggiato con una ro-busta fettuccia in poliammide da 16mm e con ferma-fettuccia Rubber Fastener L.

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MILLET LAKE WDS LIGHT

Giacca leggera da alpinismo in windstopper Active Light 3L, comprimibile e traspirante. Gomiti preformati Flex Comfort. Tasca al pet-to con cerniera, cappuccio ergonomico.

E9 MONTONE ST

Perfetto per chi non vuole passare inosser-vato grazie agli intriganti giochi di colore. Da personalizzare a proprio gusto con schizzi di terra o strusciate sulla roccia..

FREE RAINTHE ORIGINAL HANDLING DOG

Il materiale usato è cotone doppio ritorto con imbottitura interna in 3M Thinsulate Plati-num, cerato all’esterno per mantenervi sem-pre caldi e asciutti. Comodo grazie alle tante tasche multifunzione.

MILLET FRICTION

Confortevoli e resistenti, in pelle con inserti protettivi su punta e tallone, suola in Vibram Friction flessibile con Climbing zone in punta per la massima aderenza.

E9 HOP

Pantalone “baggy” pulito davanti con mega tasconi posteriori targati E9. Perfetti per l’ar-rampicata e super “stilosi”i per tutto il resto.

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PICS & TXT ALBERTO BONARDI

ROBERTALONGO

ha insegnato ad essere più efficienti nella scalata a risparmiare ogni mi-nima forza per il passaggio finale. Mi prendeva questa linea, di giorno al lavoro ripassavo i movimenti e pen-savo agli errori fatti la volta prima, la sera prima di addormentarmi mi vedevo già in catena grazie a tutte le metod che avevo in testa la “passeg-giavo” con tranquillità . Il giorno che l’ho chiusa scendeva qualche fiocco di neve…quando stavo scalando ap-piglio dopo appiglio mi sentivo come se la mia mente fosse assente da un’altra parte, è stata un emozione indescrivibile!!!

Dopo tanti anni dedicati all’arram-picata mi rendo conto che per me è diventata un qualcosa di istintivo, è tutto così naturale che quando mi capita di pensare troppo, i dubbi e la paura mi fanno arrampicare meno bene. Quando sono completamente concertata e mi lasci guidare dalla mia esperienza e dal mio istinto rie-sco a dare il meglio di me.

La cosa che mi piace di più della scalata è che non è mai una routi-ne. Ogni movimento ed ogni presa è differente specialmente quando ar-rampichi su pareti che non hai mai provato, ho sempre forte la curiosi-tà di vedere quale sarà il prossimo movimento. è questo che mi conti-nua a spingere sempre più avanti, una presa dopo l’altra Non mi piace lavorare tanto le vie mi stufo tanti giorni a ripetere gli stessi movimenti mi porta ad un infiacchimento dello spirito, la ripetitività mi inebetisce. Preferisco scalare a vista o comun-que non lavorarmi un progetto per troppo tempo

Nomesino, è una delle falesie stori-che in trentino, con il suo spettaco-lare muro strapiombante grigio-gial-lo, qui le vie richiedono grande resistenza non sono per niente ba-nali. Questo gioiellino è opera di di-versi scalatori. Il tiro che mi ha dato una soddisfazione enorme in questa falesia è come sei cambiata Ugo un 7C+ “severo” te lo devi meritare fino alla fine niente è regalato e questo aspetto mi ha subito intrigato…gran bel viaggio!!! L’aspetto menta-le in questa via è stato per me si-curamente un aspetto cruciale, mi

Scalo da circa 20 anni, ho ini-ziato con mio fratello il quale mi portava nelle falesie vicino casa (Totoga San Silvestro, Val Noana Castel Pietra Fonzaso…) ricordo che ho incominciato a salire le prime vie con le scarpe da ginna-stica ed un giorno gli ho chiesto “perché non posso avere anch’io le scarpe come le tue?” mi ave-va risposto “Devi meritartele, intanto vedi di scalare bene con queste!”,da quel giorno non ho mai smesso. All’epoca non pote-vo saperlo, ma iniziare a scalare per me ha significato molto di più rispetto all’intento iniziale. Grazie alla scalata sono stata in grado di affrontare le sfide che la vita mi ha imposto. A questo si aggiunga il bisogno di supe-rare i propri limiti, emozione, appagamento, oltre a una buona dose di adrenalina. Sono convin-ta che la scalata educa e irrobu-stisce lo spirito.

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THE PILL BASE CAMPPICS & TXT DENIS PICCOLO - LOCATION LES 2 ALPES FRANCE

A REAL OUTDOOR PROJECT

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gne e una cena finale davanti al fuo-co sotto un cielo stellato da brividi.Momenti dedicati a ricaricare le bat-terie, in cui rilassarsi e riposare le membra dopo una giornata intensa - immersi nella natura, magari con qualche birretta fresca d’accom-pagnamento. Cogliamo l’occasio-ne per ringraziare senza dubbio le aziende che ci hanno supportato in questa nuova avventura, gli shops che come sempre ci accompagnano nelle nostre svariate iniziative e i ra-gazzi di FaccioSnao che hanno dato manforte durante gli shooting e le diverse attività.

E se vi dicessimo Les Deux Alpes? La vostra mente potrebbe subito pensare allo snowboard in ghiaccia-io. Ma questo ambiente mozzafiato non è solo neve candida e discese sulla tavola; la vita all’aria aper-ta riserva esperienze e sensazioni differenti. Trekking in relax o trail running nei boschi, campeggio all’a-ria aperta tra spazi verdi con vedute emozionanti, pesca a mosca in alta quota e chill-out di fine giornata sotto una luna splendente.

Con il coinvolgimento di aziende come La Sportiva, Norrona, The North Face, Ferrino, Heimplanet, Oakley e Smith, abbiamo fatto te-stare a negozi del settore e amanti dell’outdoor alcuni prodotti tecnici di questi brand rinomati a livello internazionale. Le tende piazzate a 2.600 metri d’altezza - sulle spon-de del Lago Du Plan - una giorna-ta all’insegna della pesca a mosca (sport praticato da gran parte del gruppo Jpg) dove non sono mancate le catture di trote e salmerini - in-sieme alle escursioni sulle monta-

“Pesca a mosca in alta quota echill-out di fine giornata sotto una luna splendente.”

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THULE CHASM

Dotato di un’ampia apertura e di cinghie da zaino removibili, questo robusto borsone re-sistente agli agenti atmosferici è l’ideale per trasportare i tuoi oggetti in ogni avventura.

FERRINO SVALBARD 3 T9 4000

La camera interna pre-collegata al doppio tetto in poliestere Ripstop consente di ridurre i tempi di montaggio. Il doppio ingresso e le ampie absidi sono garanzia di comfort.

HEIMPLANET THE CAVE

E’ la prima tenda gonfiabile a cupola geodeti-ca di Heimplanet. Non ci sono parti da assem-blare e non è neppure necessario utilizzare tiranti per stabilizzare la struttura.

THE NORTH FACE MOUNTAIN 25

Tenda da spedizione per 2 persone targata Summit Series in grado di affrontare il clima peggiore che si possa immaginare. Mountain 25 è la risposta ai sogni degli alpinisti..

OAKLEY HERITAGE

Lanciata per celebrare i 30 anni di storia Oakley nel campo degli occhiali sportivi, la collezione Heritage rende omaggio alla tra-dizione dello sport..

OGIO ERZBERG 70

L’hydration bag più piccolo e minimale prodot-to da Ogio è ideale per coloro che desiderano cimentarsi nella corsa su lunghe distanze o su lunghi percorsi in bicicletta.

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NORRONA BITIHORN DRI1

Con i suoi 214 grammi è la giacca impermea-bile più leggera di casa Norrona, ideale per il trail running, la mountain bike o il trekking. Morbida e traspirante grazie alla costruzione 2.5 layer Dry1..

MILLET ROC HIGH LOFT

Protezione termica Dual Tech Construction, in Polartec Thermal con inserti in Polartec Stretch adatta anche alle temperature più rigide. Gomiti ergonomici, apertura con zip centrale e tasca interna..

NORRONA LOFOTEN

Leggero, caldo e incredibilmente comprimi-bile. Grazie all’isolamento PrimaLoft Black fornisce protezione anche da bagnato ed ha un rapporto peso-calore decisamente elevato..

ASOLO ZION WP

Ottenuta da attenti studi e test su terreno misto. Il risultato è una forma fluida, piace-vole che rispecchia la forma del piede.

SUUNTO AMBIT 2 R

GPS integrato e accelerometro forniscono dati accurati relativi ad andatura, velocità, caden-za e distanza.

LA SPORTIVA WILD CAT 3.0

Nuova versione del modello Wild Cat, ideale per allenamenti e percorsi di lunga durata grazie al comfort elevato.

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ITW RICCARDO MIRACOLI

THE FLY ANGLERALESSANDRO BENUSSI ITW

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la tavola relativamente tardi, a quei tempi ero molto più attratto dal di-vertimento e dalla vita notturna; quando ho capito che lo snowboard cominciava a prendermi ho iniziato a coltivare quest’attività vivendo meno la notte. Da quel momento iniziai a viaggiare, visitando posti fantastici che senza questa passione non avrei mai visto. La stessa cosa è successa con la pesca a mosca... la passione mi ha portato a girare, conoscere e vivere una vita più sana, pura e re-ale.

SNOWBOARD, UNA VITA PASSATA SULLA TAVOLA. Ormai sono passati circa 20 anni, da un hobby dome-nicale si è trasformato nel mio lavo-ro, realizzando il sogno di tutti: fare ciò che ti piace per vivere. Da quel momento arrivarono i primi spon-sor, le prime gare e le mie prime sta-gioni come istruttore a Livigno. Da anni ormai sono sponsorizzato DC, Union, Coal e Spy - ringrazio Gian-paolo Casana di California Sport per

Alessandro Benussi, oltre che uno dei massimi esponenti Italiani dello snowboard e grande appas-sionato della pesca a mosca, è un amico. Quest’intervista vuole rac-contare le esperienze e le avventu-re di una persona che ha dedicato la sua vita a queste due passioni, cercando di trasmettere il vero si-gnificato della parola Outdoor... realtà che cambiano la prospetti-va del vivere.

CHI È ALESSANDRO BENUSSI. Nato a Trieste, sono sempre stato attratto dallo sport. Amo viaggiare, l’inno-vazione, la musica e soprattutto la natura... così vivo le mie giornate, portando queste mie caratteristiche nel lavoro e nelle mie passioni.

IN CHE MODO LE ATTIVITA’ ALL’ARIA APERTA HANNO CAMBIATO LE TUE GIORNATE E LA QUALITA’ DELLA TUA VITA? Ho iniziato a prendere in mano By Denis Piccolo - Hemsedal Norwey

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SCENDIAMO NEL TECNICO, ATTREZ-ZATURA PREFERITA IN PESCA. Quasi tutto della Vision, un marchio gio-vane, stiloso e di qualità; gli waders, se le condizioni lo permettono, sono i Guiding, boots Loikka gomma tungsteno, un Mycket Bra da petto oppure il marsupio Love Handels, felpa hoodie e giacca Opas 3P slim e impermeabile in caso di intempe-rie. Spesso uso il retino Vision con l’Ikon Fishing Products landing net carrier, utile e comodo. Solitamente la canna è una Mag 9#3 versatile e in svariate condizioni. Per le mosche invece, a seconda dello spot mi pre-paro un set dedicato il giorno prima.

FLY FISHING E SNOWBOARD... RACCONTACI DI QUESTO NUOVO PROGETTO. Born to Fly, nuovo vi-deo e penso il primo che abbini snowboard e fly fishing; prodotto da Movi-Media, è partito da una chiacchierata con Giuseppe Casti-glioni (Old Capitain) a Les 2 Alpes. Lui aveva il contatto per filmare,

io le location e la possibilità di fare sia snow che pesca a mosca , così abbiamo organizzato le giornate di filming e la story in retroscena.

COME VORRESTI VEDER EVOLVERE QUESTE DUE ATTIVITA’ NELLA TUA VITA? Personalmente vorrei vedere la scuola di snowboard lavorare il più possibile, la nazionale che alle-no fare passi da gigante, e viaggiare il più possibile facendo video e foto con la pesca a mosca. Infine ringra-zio tutti, dai miei genitori e parenti agli amici, oltre gli sponsor che han-no reso possibile tutto questo... la mia vita.

questo e devo dire che per qualità e professionalità sono al top nel setto-re. Poi gli anni passano e gli obiettivi cambiano, ora sono allenatore della Nazionale Italiana B e maestro di snowboard.

FLY FISHING, COSA TI AFFASCINA DI QUEST’ «ARTE», COME LA VIVI E QUALI SONO I TUOI SOGNI? Abitan-do al mare, sin da piccolo mi pia-ceva pescare e, grazie anche alle camminate in montagna coi miei genitori, ero molto attratto dai luo-ghi dove si praticava; a 18 anni ho provato a pescare a mosca, ma dopo un po’ smisi e lasciai perdere la canna per 10-12 anni. Recentemen-te, per fare uno shooting con il mio amico Murio, ho ripreso la canna da pesca in mano, e da quel momento sono innamorato di quest’arte. Uno dei miei sogni è imparare a usare la canna a due mani e andare a pesca-re i salmoni, cercando di conoscere tutti i vari aspetti del fly fishing.

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HATCH OF THE DAY

FLY TYING E DETAILS ANTONIO PISCIONE C.F.F. TEAM

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MYSTACIDES AZUREACADDIS FLY (ADULT)

Appartenente al genere Leptoriceridae, si tratta di un insetto che predilige le acque lente. Gli adulti di questa famiglia di tricotteri sono facilmente riconoscibili per le antenne lunghe

anche quanto due volte le ali e di colore alternato bruno nerastro e bianco, i palpi mascellari pronunciati tanto da sembrare delle zampe aggiuntive,e le ali aperte a “capanna” di color nero caffè. In Italia, nell’appennino emiliano, si trova con maggiore frequenza tra i 200 e i 700 me-tri e sfarfalla tra luglio ed agosto, in altre regioni tra maggio ed ottobre fino addirittura i 1200 metri. Essendo un insetto ben identificabile e caratterizzato abbiamo tentato di ricreare la sua

complessità e bellezza in un artificiale semirealistico.

Materiale da costruzione:pavone, nylon, cdc, alce, foam, latex, dubbing in scoiattolo, seta di montaggio

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E’ arrivato il momento di mettere nello zaino il Garmin, abbandonare tempi, velocità, distanze e salutare i compagni di gara. E’ giunta l’ora di lasciarsi guidare dalla luce e dal-la natura. L’orologio indica le 6:40, la nostra piccola tenda arancione si colora di luce e noi con lei. Scopo della giornata?

La ricerca di nuovi percorsi da esplorare. Ci ritroviamo in mac-china a definire indicativamente il punto di arrivo, la destinazione. Il nostro viaggio è proprio questo, l’insieme di più destinazioni dove il percorso lo disegniamo noi. Sia-mo noi i responsabili della strada che decidiamo di percorrere. Siamo noi che scegliamo quando fermar-ci e soprattutto dove! Ma cos’è il dove? Un luogo, che per qualcuno potrebbe passare inosservato, che per altri potrebbe essere un peso da raggiungere, ma che per i nostri oc-chi è qualcosa di più.Siamo liberi di

scegliere il nostro dove senza orari, orologi, scadenze o termini imposti, liberi se scegliere di perdere tutto il nostro tempo a rincorrerci in un prato, a giocare a baseball con un pezzo di tronco e qualche sasso, a farci foto mentre cuciniamo noodles in riva al fiume.

Cos’è il viaggio in Quebec per due come noi che vivono a Milano da quasi 15 anni? Beh innanzitutto è esperienza, è condivisione, è vi-vere insieme qualcosa, quel qual-cosa che ora dopo ora scegliamo di affrontare, quel qualcosa che ci motiva a scoprire, quel qualcosa che rende unico il viaggio. Per noi è stato un tuffo nella natura, alla scoperta di strade, fiumi, boschi e laghi sperduti, in perfetta coerenza con storia e cultura di questa re-gione, forgiata di una propria per-sonalità improntata alla semplicità. Il Quebec è natura in grande, è un esperienza sensoriale senza eguali

SAY YES TOADVENTURE

L’Ironman World Championship 70.3 è finito. Si spengono i riflet-tori su Mont-Tremblant e inizia il viaggio nella Gaspésie, sud-est del Quebec. Per i puristi della na-tura è la zona ideale: poco abita-ta e legata a tradizioni antiche, volte soprattutto alla pesca.

I centri abitati sono prevalen-temente aggrappati alle vie di comunicazione; relativamente poche rispetto ai 30 mila km qua-drati di estensione totale. Una penisola incredibilmente ricca di natura, di parchi, di fauna e flo-ra incontaminata.

PICS ANDREA SCHILIRÒ TEXT ELISA SCALAMBRA

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grazie a panorami e siti naturali sor-prendentemente diversi. Auto, mappa e poche indispensabili cose.

Il Parc National du Mont-Tremblant conta 1500 kmq attorno al lungo e tortuoso Riviere du Diable, e un’im-mensa distesa di alberi che regala-no l’atmosfera giusta per qualche scatto indimenticabile sulle larghe strade sterrate che lo percorrono. Questo, così come tutta la regione, è il paradiso del campeggio, da quello più attrezzato a quello più spartano, la nostra principale scelta, quello che cercavamo da questa avventura all’insegna di semplicità e natura. Ed ecco la Gaspésie che ci aspetta, la terra da sogno per gli amanti del-le passeggiate all’aria aperta. Dopo aver campeggiato sulla riva del fiume San Lorenzo godendoci una stellata sorprendente traghettiamo sull’altra sponda e percorriamo la strada 132 che segue tutta la costa.

Parc National du Bic, Parc National de la Gaspèsie, la Percè Rocher nel-la costa sud, fino a raggiungere la punta di Cape Gaspè dove si trova l’omonimo faro e il Parc de Forillon dal quale partono 70 km di tracciati per visitare scogliere, boschi, mare e montagna. Qui, infatti, arriva la cate-na montuosa degli Appalachi e il suo sentiero internazionale, un cammina-mento segnalato di 650 km che col-lega la Gaspèsie allo stato americano del Maine. Amiamo andare fuori dalle guide tradizionali, ascoltare i consigli delle persone locali e andare alla ri-cerca dei luoghi meno battuti, dove è possibile scorgere la vita vera ed en-trare a contatto con il territorio. Par-liamo con qualche scatto, il modo più immediato per trasmettere il nostro viaggio. E che dire a questo punto? Arrivederci Quebec! O come da tra-dizione secondo il motto ufficiale…Je me souviens.

Segui gli episodi di#SayYEStoAdventure suwww.thepillmagazine.com

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ghetto per Moskenes avrebbe condi-zionato la mia vita. Arrivando qui, il verde delle montagne brillava sotto la pioggia estiva. Centinaia di fiori cir-condavano tranquilli laghetti, men-tre le case colorate formavano una spettacolo unico con le onde del mare. Cresciuto in California tra l’Oceano e le montagne, avevo trovato una versio-ne di casa più aspra e selvaggia. Ero sopraffatto dalla bellezza delle isole, e dopo il mio arrivo all’ostello di Stam-sund e l’incontro con il suo proprietario Roar, realizzai definitivamente di aver trovato un posto speciale. Le escursioni notturne, le cene di gruppo, le conver-sazioni fino alle prime ore del mattino riempirono i giorni seguenti lasciando per sempre un’impressione duratura su di me. Soprattutto nel successivo anno di università. Sul muro della mia stanza avevo una stampa del lago Åg-vatnet. Mi teneva distratto dalle lezioni di programmazione e dai compiti di matematica. Fu in quel momento che decisi di diventare un fotografo.

ALLORA CODY. COME CI FINISCE UN CALIFORNIANO IN SCANDINAVIA? Nel 2001 stavo preparando il mio primo viaggio in Europa. L’idea iniziale era quella di andare in Scozia, ma l’epide-mia di afta epizootica che colpì il Re-gno Unito portò all’interdizione delle aree di campagna. Questo cambiò i miei piani e salii su un aereo per la Svezia. Senza la minima idea di dove andare o cosa vedere, finii per visita-re un sacco di città e villaggi noiosi. Dopo qualche settimana di viaggio varcai finalmente la frontiera norve-gese. Fu in quel treno da Östersund a Trondheim che pensai: “WOW! Que-sta è la Scandinavia che mi ero im-maginato.”

HAI DEDICATO GLI ULTIMI 10 ANNI DELLA TUA VITA ALLE LOFOTEN. COM’E’ INIZIATO L’AMORE PER QUESTE ISOLE? Fu un’incontro casuale tra le strade di Bodø che mi portò alle Isole Lofoten. Quella mattina d’estate, non potevo immaginare che salire sul tra-

BY DAVIDE FIORASO

CODY DUNCAN & 68 NORTH

Cody Duncan è un fotografo ori-ginario di Santa Barbara, Cali-fornia. Se già ve lo immaginate tra le spiagge di questa idillia-ca cittadina costiera affacciata sulle acque dell’Oceano Pacifi-co, avete sbagliato tutto. Cody adora i luoghi freddi e trascor-re gran parte dell’anno oltre il Circolo Polare Artico, in uno dei luoghi più belli al mondo: le Iso-le Lofoten.

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COSA RAPPRESENTANO PER TE QUESTE ISOLE? Le isole producono una sensazione di familiarità che avevo dimenticato da tempo. Appena penso che qui potrei annoiarmi, sono già sulla cima di una nuova monta-gna, con nuovi punti di vista da fo-tografare. E’ in quei momenti che guardo l’orizzonte e mi chiedo quanto tempo ci voglia per salire tutti quei picchi che scompaiono in lontananza.

IL PROGETTO 68 NORTH E’ LA TUA DEDICA PERSONALE ALLE LOFOTEN. SPLENDIDE IMMAGINI E OTTIMI CONSIGLI. 68 North ha preso vita nel 2010, quando mi sono reso conto che la crescente collezione di immagini sulle Lofoten cominciava ad occupare gran parte del mio sito web persona-le. Non che questo mi dispiacesse, ma le isole e le mie immagini meritava-no una propria casa. Per i primi due anni il sito è stato solo un semplice portfolio, poi ho cominciato a trasfe-rire una serie di brevi articoli che già pubblicavo nel mio blog, in particola-re sui temi dell’escursionismo. Infor-mazioni difficili da trovare fino a un paio di anni fa. Sebbene la mia pri-ma priorità sia la fotografia, cerco di dedicare alcune parti dei viaggi alla

raccolta di dati. Questo serve anche da stimolo per esplorare nuove mon-tagne o valli nascoste. Non ho mai saputo se lo sforzo stesse dando i suoi frutti fino allo scorso autunno, quando il mio nome iniziò a diventare familiare tra i viaggiatori delle isole. I ringraziamenti o le e-mail che rice-vo mi danno una reale motivazione a sviluppare ulteriormente il progetto.

NEI TUOI VIAGGI CI SONO ANCHE SCOZIA, GALLES, NUOVA ZELANDA, EUROPA DELL’EST. Dopo aver termina-to gli studi in fotografia sono partito per la Nuova Zelanda ed ho vissuto per 7 mesi in un vecchio furgone. Ho guadagnato più soldi con lavori sal-tuari che scattando foto, ma è stato durante questo periodo che ho svi-luppato il desiderio di una vita on the road. E 10 anni più tardi, non ho ancora stabilito una fissa dimo-ra. Sebbene gran parte dei miei in-teressi siano rivolti alla montagna e alla natura, condivido anche un inte-resse per la storia. E’ per questo che mi piace il vecchio continente. Nella mio secondo viaggio in Europa sono stato in Scozia, un’altro paese a cui sto dedicando uno studio fotografico a lungo termine, anche se non con

“È in quei momenti che guardo

l’orizzonte e mi chiedo quanto

tempo ci voglia per salire tutti quei picchi che scompaiono in

lontananza.”

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menzionati nelle guide turistiche. Con informazioni che spesso sono solo in lingua locale. Rendere le in-formazioni che ho reperito più for-mali e strutturate, potrebbe essere un futuro compito da sviluppare.

IL MOMENTO PIU’ MAGICO CHE HAI VISSUTO NEI TUOI VIAGGI? Hmm, questa è una domanda difficile. Mi è capitato di trovarmi in situazioni in cui nessuna parola o abilità fo-tografica poteva descrivere quel mo-mento, come un doppio arcobaleno sulla spiaggia di Bunes alle 4.30 del mattino, con le prime luci dell’alba. Oppure una notte trascorsa sulla cima di Hermannsdalstind, guar-dando le vette infinite delle Lofoten che si estendono verso la terraferma norvegese. Nel silenzio lassù, tutto sembrava così perfetto, solo io e il mio pensiero. Il resto del mondo sembrava così lontano.

RESTIAMO SEMPRE ALLE LOFOTEN. QUANDO ANDARE E COSA VEDERE.Molto dipende dal motivo per cui

la stessa dedizione delle Lofoten. Lo stesso si può dire per il Galles, dove la mia ragazza ha vissuto e dove ho passato un sacco di tempo nel corso degli ultimi anni. Ci sono ancora mol-ti posti che vorrei esplorare, soprat-tutto in oriente, ma mi sono sempre trovato nel dilemma se scavare più a fondo in luoghi familiari o partire alla ricerca di nuovi.

OLTRE ALLA FOTOGRAFIA SU CODYDUNCAN.COM DESCRIVI ALCUNI INTERESSANTI ITINERARI DI TREKKING. Penso che fotografi o hikers abbiano motivazioni e in-teressi diversi rispetto ai viaggiatori generici. A volte le informazioni su un luogo in una determinata sta-gione sono molto difficili da trovare, vedi l’esempio del sentiero Kungsle-den in autunno. Quindi cerco solo di registrare le mie esperienze per aiutare a fornire informazioni pra-tiche sui luoghi che visito. Ci sono così tante cose interessanti da ve-dere a questo mondo. Dagli itinerari escursionisti ai festival locali mai

si va li. Per i trekking e l’escursio-nismo consiglio la seconda metà di Luglio. C’è ancora qualche giorno per vedere il sole di mezzanotte pri-ma che inizino le notti crepuscolari di Agosto. Per la fotografia, l’autun-no e l’inverno sono le mie stagioni preferite, anche se possono essere abbastanza imprevedibili. In alcuni anni, l’autunno potrebbe rivelare pochi colori o l’inverno potrebbe es-sere poco nevoso. Ma questo fa par-te della sfida di fotografare le isole. Non sai mai cosa ottieni fino a che non sei li. E anche allora, tutto può cambiare dall’oggi al domani. Spes-so mi piace dire che non ci sono due giorni dell’anno uguali.

DACCI UN PAIO DI INDIRIZZI. DOVE DORMIRE E DOVE MANGIARE. Se siete in cerca di un posto dove mon-tare la tenda, le spiagge di Horseid o Kvalvika solo le mie preferite per sedersi intorno ad un falò e guarda-re il sole affondare nel mare in una sera d‘estate. Quando diventa neces-

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“Appena penso che qui potrei annoiarmi,

sono già sulla cima di una nuova

montagna, con nuovi punti di vista

da fotografare.”

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“Nel silenzio lassù, tutto sembrava così perfetto, solo io e il mio pensiero. Il resto del mondo sembrava così lontano.”

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sario trovare riparo delle condizioni climatiche, l’ostello di Stamsund è il luogo ideale per sedersi intorno ad una stufa a legna e incontrare nuovi amici. Le iconiche Rorbu - tipiche abitazioni utilizzate dai pe-scatori norvegesi – sono un posto molto caratteristico in cui soggior-nare se viaggiate in gruppo. Dalle case di Eliassen Rorbuer la vista su Hamnøy o sul picco di Olstind è imbattibile. E in inverno – l’atte-sa dell’aurora boreale al caldo del-la vostra cabina rende tutto molto agevole e suggestivo. Per quanto ri-guarda il cibo, purtroppo non posso darvi alcun suggerimento. In que-sto momento della vita, concedermi una cena fuori in Norvegia va oltre alle mie possibilità!

HAI APPENA TERMINATO UN VIAGGIO IN BARCA LUNGO LA COSTA NORVEGESE. COSA C’E’ IN PROGRAMMA PER IL FUTURO? Il viaggio in barca a vela è stata una grande avventura. Ho girato un sacco di materiale video e una vol-ta a casa proverò a mettere insie-me qualcosa. Negli ultimi 2 anni ho raccolto una discreta quantità di sequenze timelapse delle Lofoten, ma ho sempre atteso di avere buon materiale sulle northern lights pri-ma di lavorarci su. Inoltre ho visitato nuovi luoghi e nuove montagne, che andranno ad aggiungersi a 68 North e saranno lo spunto per iniziare degli ebooks che sono stati nella mia mente per troppi anni. Spesso lascio le isole senza sapere quando le rivedrò, ma questa volta ho fissato il mio ritorno a gennaio 2015, dove farò da guida ad un viaggio con Muen-ch Photography Workshops prima di andare da solo alla ricerca di nuove avventure. Per quanto ri-guarda i progetti a lungo termine, sto cercando una nuova location, qualcosa di simile alle Lofoten, da cominciare ad esplorare nel corso dei prossimi anni. Mi capita spesso di trascorrere nottate guardando Google Earth e mettere insieme un elenco di possibilità.

www.codyduncan.comwww.68north.com

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FOCUS - LA SPORTIVA G2 SM

volumi ed il peso sono estremamente con-tenuti grazie all’intersuola Honeycomb Tech in fibra di carbonio e alla costru-zione compatta e performante in classico stile La Sportiva. Lo scafo interno adotta l’esclusivo sistema di allacciatura rapido BOA system per massima facilità e preci-sione di chiusura. G2 rappresenta l’ideale completamento della linea high moutain La Sportiva come sottolinea il look deri-vante dai celabri modelli Olympus e Ba-tura. E’ il prodotto ideale per utilizzo alpi-nistico ad altezze comprese trai 6000 ed i 7000 metri.

Sviluppato in collaborazione con Simone Moro, Gashebrum 2 è lo scarpone dop-pio ultra termico per alpinismo estremo ed utilizzi lavorativi prolungati a basse temperature. Fornisce la massima idro-repellenza grazie alla membrana adotta-ta internamente sulla ghetta, ai materiali anti-trascinamento esterni ed al pacchet-to isolante interno dello scafo. La resi-stenza alle abrasioni è garantita dall’u-tilizzo del tessuto Cordura. La scarpetta interna è realizzata in materiali ad asciu-gatura rapida dall’umidità per permettere permanenze di più giorni in montagna. I

BY DAVIDE FIORASO

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TECH INFO:

GHETTA: guscio esterno di protezio-ne composto da Cordura elasticiz-zato idrorepellente ed anti-abrasio-ne + tessuto elasticizzato funzionale + membrana impermeabile.

SCAFO INTERNO: struttura isolan-te a 4 strati con riporti in lorica di rinforzo. Chiusura con doppio BOA System.

SCARPETTA INTERNA: PE + EVA sin-gle density 6 mm con Flex Zone e chiusura con doppio velcro

SOTTOPIEDE: carbonio isolante Ho-neycomb Tech 3mm

INTERSUOLA: Poliuretano 2mm con spessore differenziato in punta e tallone per aggancio rampone

SUOLA: Vibram Mattehorn con tas-selli Impact Brake System

PESO: Gr. 1940 al paio

By David Goettler/The North Face

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PICS OLAF PIGNATARO / NIKONTXT PAOLO TESTA

RENEGADEIN MAROCCO

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per i liquidi di scarico, abbiamo de-ciso di spostarci ancora più a sud.Lungo la strada siamo stati fermati a un posto di blocco, e il poliziotto insisteva nel dire che stavo guidan-do troppo forte: aveva ragione, ma non poteva provarlo perché non ave-va rilevato la velocità con il radar. La cosa più saggia da fare sarebbe stato pagare i pochi dhinari che l’a-gente chiedeva, ma non chiedetemi perché, mi sono lanciato in un duro botta e risposta, in cui sostenevo che stavo andando ben al di sotto dei limiti: mi rendevo conto che il mio comportamento mi stava met-tendo in una situazione potenzial-mente pericolosa, ma appena prima che abbozzassi e mettessi mano al portafogli, il poliziotto ha deciso di lasciarci andare.

c’erano i pro surfer del team euro-peo di Reef: Arthur Bourbon e Vin-cent Duvignac dalla Francia, Mario Azurza dalla Spagna, Harry Timson dalla Gran Bretagna e Roberto D’A-mico dall’Italia.

Dopo aver cenato con dei milksha-ke di avocado e poltiglia di biscotti Oreo, abbiamo deciso di pernottare in un appartamento a Casablanca, per svegliarci ben prima dell’alba e guidare verso sud, verso Safi. A causa della swell troppo occidentale che stava colpendo le coste maroc-chine in quei giorni, il più famoso spot della città non lavorava come avrebbe dovuto, ma grazie all’aiuto della nostra guida locale, il surfer Saad Abid, abbiamo potuto rag-giungere un’altra spiaggia, il cui accesso è normalmente bloccato da alte reti e filo spinato, a protezione di una enorme fabbrica di fosfati di proprietà del re. Abbiamo surfato in questo secret spot per un paio di giorni, fino a quando, con i polmoni che bruciavano per le esalazioni del-le ciminiere e la pelle che prudeva

Non è stato facile passare i controlli doganali dell’aeroporto di Casablan-ca: dopo una ispezione al mio baga-glio, in cui gli agenti hanno trovato due corpi macchina Nikon, diversi obbiettivi tra cui un voluminoso e appariscente tele, sono stato con-dotto in uno stanzino; qui, sotto il ritratto di Muhammed VI Re del Marocco, mi è stato ripetutamente chiesto se avessi un qualche tipo di autorizzazione, se fossi un giornali-sta che stava facendo inchieste sul Marocco, o se mi trovassi nel paese per un qualsiasi tipo di lavoro. Ho mentito, dicendo che mi trovavo lì in vacanza, e l’attrezzatura fotografica serviva per fare fotografie ai miei amici surfisti. Poco convinti, i doga-nieri mi hanno lasciato finalmente andare: non sarebbe stata l’unica volta in cui avrei avuto problemi con la polizia marocchina, e il ritratto del re mi avrebbe accompagnato per le successive settimane.

Ad attendermi fuori dal terminal, intenti a sistemare le tavole da surf sui tettucci di tre Jeep Renegade,

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Lungo la strada di ritorno, di nuovo verso nord, siamo stati nuovamen-te fermati a un posto di blocco, ma questa volta i poliziotti avevano il radar... Era inutile discutere, tut-to quello che ho potuto fare è stato contrattare il costo della multa e of-frire loro una piccola parte di con-tante. Ma dopotutto avevamo fretta di tornare a Safi, dove la swell ci ha finalmente regalato delle delle lun-ghe destre perfette, che poi abbia-mo ritrovato ad Anfa, una spiaggia di Casablanca.

L’ultima notte non l’abbiamo passa-ta in tenda, ma al Riad 58 Blu di Marrakech, una casa tradizionale del 1300 riadattato in albergo: qui ci siamo potuti rilassare prima di an-dare al J Set club, per un party or-ganizzato da Jeep in onore del team Reef. L’accoglienza è stata molto ca-lorosa, e l’open bar particolarmen-te apprezzato, dopo due settimane senza aver toccato alcol!

La linea costiera che corre a nord e sud di Agadir è molto famosa per i suoi numerosi spot, e in particolare le spiagge di Taghazout fanno da ri-chiamo per i surfisti di tutto il mon-do. Noi però abbiamo deciso di sta-re lontani da Anchor Point e Killer Point, preferendo degli spot meno affollati, guidando le nostre Jeep lungo il serpente di asfalto che fian-cheggia la costa, per poi affrontare alcuni pezzi di duro fuoristrada, non solo per trovare le onde giuste, ma anche per poter passare la notte in tenda, lontani dai turisti e dalla polizia. In particolare, una notte abbiamo piazzato le nostre tende di fronte a Dracula’s, break che deve il nome alle rocce appuntite a pochi centimetri dal pelo dell’acqua, ma che ci ha regalato la miglior gior-nata di surf dell’intero viaggio. Ci siamo poi spinti ancora più a sud, verso il deserto, a Tifnit e oltre, per degli interessanti beach break. Qui abbiamo passato le notti migliori, accampandoci sotto un tetto di stel-le, con il nostro falò come unica fon-te di illuminazione per chilometri.

“Abbiamo surfato in questo secret spot per un paio

di giorni, fino a quando, con i polmoni che

bruciavano per le esalazioni delle

ciminiere e la pelle che prudeva per i liquidi di scarico,

abbiamo deciso di spostarci ancora

più a sud”

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BY DAVIDE FIORASO

THE VORTEX PROJECT

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PRIMA DI TUTTO. COS’E’ PARLEY?Parley è lo spazio dove creatori, pen-satori e leader si unisco per sostenere la consapevolezza sulla fragilità dei nostri oceani e promuovere la colla-borazione su progetti che possono evitare di mettere la parola fine all’e-cosistema più importante del nostro pianeta. Crediamo che la forza del cambiamento sia nelle mani del con-sumatore, e per modellare questa mentalità ci affidiamo all’industria creativa. Artisti, musicisti, attori, registi, stilisti e designer hanno gli strumenti per sviluppare modelli di business alternativi. Prodotti ecolo-gicamente sensibili che consentano una scelta alternativa, una quotidia-na possibilità da parte del consuma-tore di cambiare qualcosa.

E’ DA QUESTA CONVINZIONE CHE NASCE THE VORTEX PROJECT. Il progetto Vortex è un’iniziativa sen-za scopo di lucro nata nel 2013 da Bionic Yarn, Sea Shepherd Conserva-tion Society e Parley for the Oceans. Il progetto si basa sulla convinzione che l’economia umana debba essere armonizzata il più possibile con l’eco-sistema naturale, al fine di avere un impatto serio. Dalla sua fondazione, una varietà di ambientalisti, scienzia-ti, artisti, imprenditori e organizzazio-ni hanno aderito alla causa. Il comi-

Tonnellate di rifiuti in plastica galleggiano in tutti gli oceani del mondo, accumulandosi in corri-spondenza di cinque principali vortici subtropicali. Le correnti oceaniche agiscono come nastri trasportatori, convogliando i rifiu-ti in zone di accumulo da milioni di pezzi per km². Mentre i rifiuti galleggianti di origine biologica sono spontaneamente sottoposti a biodegradazione, la plastica si fotodegrada disintegrandosi in pezzi sempre più piccoli, fino alle dimensioni dei polimeri che la compongono. Il galleggiamento di queste particelle, che hanno un comportamento idrostatico simile a quello del plancton, induce l’in-gestione da parte degli animali planctofagi, causando l’introdu-zione nella catena alimentare. Se non riusciamo a fermare il conti-nuo inquinamento degli oceani, ci troviamo di fronte alla potenziale estinzione di molte specie e l’in-terruzione dell’intero ecosistema. Abbiamo parlato del progetto Vor-tex con Cyrill Gutsch, fondatore di Parley for The Oceans.

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tato consultivo comprende Plastic Pollution Coalition, Ocean Alliance, Mare, il Warner Babcock Institute for Green Chemistry e Alba Group. Il progetto Vortex è stato realizzato al fine di raccogliere i rifiuti dagli oceani e dalle coste, stimolando le nuove tecnologie a trasformare la plastica in prodotti intelligenti di consumo, sostenendo la ricerca per l’innovazione scientifica e la sensibi-lizzazione.

COME SI TRADUCE QUESTO IN PRATICA?Una campagna senza precedenti per pulire gli oceani dai detriti e trasfor-marli in capi di abbigliamento. L’in-dustria della moda è una delle più impattanti a livello ambientale. Sea Shepherd conduce il progetto Vor-tex nelle aree di raccolta, lavorando a fianco dei suoi enti sparsi in tutto il mondo, mobilitando squadre che contribuiscano a disinquinare gli oceani e le spiagge. A chiudere il ci-clo vitale del prodotto la capacità di Bionic Yarn, di cui Pharrell Williams è direttore creativo, di trasformare i

rifiuti plastici in filati ad alte presta-zioni per la tessitura.

I PRIMI RISULTATI?La prima collaborazione si è realiz-zata con il brand olandese G-Star Raw, trasformando la plastica in una nuova generazione di denim. RAW for the Oceans è una collezione G-Star curata dallo stesso Pharrell con Bionic Yarn. La collaborazione è un’esplorazione creativa a lungo termine, in cui entrambe le parti si sono impegnate a mobilitare le co-scienze sul problema dell’inquina-mento. Oltre alle collezioni stagio-nali, G-Star integrerà filati Bionic Yarn nelle sue linee di prodotto, ove possibile. La seconda partnership a sostentamento del progetto ha dato vita all’entusiasmante collabo-razione Adidas Originals x Pharrell Williams che ha debuttato a ottobre 2014 con le Super Track Jacket e le famose scarpe Stan Smith.

www.parley.tvwww.seashepherd.orgwww.bionicyarn.com

“If the oceans die, we die.” Captain

Paul Watson

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PASTORI E GUIDE ALPINEBY DAVIDE FIORASO & MURIOCOURTESY AKU

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I pastori e le guide alpine, due fi-gure legate alla montagna e alla natura che possono ispirarci a vivere il presente e le nostre pas-sioni.

La veloce trasformazione che ha subi-to la montagna dopo la metà del seco-lo scorso, non ci permette di vedere le comuni radici che esistono fra pastori e guide alpine. Solo la conoscenza dei valori più profondi della loro vita pos-sono farci avvicinare al loro mondo che ripropone un interrogativo anti-co quanto attualissimo sul rapporto uomo e montagna. Pastori e guide al-pine resistono in un mondo che cam-bia e per rimanere se stessi impone di cambiare punto di vista e il coraggio di seguire le proprie passioni.

Verso la seconda metà dell’800, quan-do nelle Alpi iniziò la grande stagione dell’alpinismo, i pastori che frequen-tavano gli alti pascoli, furono i primi – insieme a cacciatori, contrabbandieri e cercatori di minerali – a trasformar-si in apprezzate guide alpine.

Al Cason de Foses, l’alpe che si di-stende ai piedi della Croda Rossa (nelle Dolomiti d’Ampezzo), da secoli salgono le pecore al pascolo. Nel 1891 a tenerle d’occhio c’è un giovane pa-store di nome Angelo. In un momen-to di libertà decide di raggiungere la caverna, chiamata el buš de ‘l oro, che si vede sotto la cima del Caštel de Foses. Secondo i vecchi pastori la ca-verna custodisce un tesoro e Angelo vuole scoprire di cosa si tratta. Lascia i placidi prati, sale le rocce verticali, raggiunge la caverna ma non trova nulla. Si appresta quindi a scendere ma le difficoltà lo obbligano a desiste-re e ad attraversare verso una prov-videnziale cengia che lo conduce al sicuro. Angelo Dibona ha solo dodici anni ed ha appena realizzato la sua prima ascensione. In seguito diverrà il simbolo delle guide alpine ampez-zane e uno fra i maggiori alpinisti del XX secolo.

Tra guide alpine e pastori ci furono per molto tempo diverse affinità e punti di contatto, oggi invece ci appa-iono come due professioni profonda-mente diverse. Ma non è proprio così.Oggi - come cento anni fa - guide al-pine e pastori hanno la responsabi-lità di riconoscere la strada giusta; un lavoro da svolgere con la massima attenzione, perché nulla possa acca-dere alle persone che accompagnano o agli animali che custodiscono. Per

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entrambi, la professione che svol-gono richiede, prima di ogni cosa, un’autentica passione. Un tempo era sicuramente un lavoro coltivato nel solco della tradizione, mentre oggi è sempre più una scelta di vita e tal-volta senza distinzione di sesso. Una scelta che ha nei grandi spazi della natura la sua bellezza; nell’amore per le piccole cose la sua forza; nei silen-zi, negli odori, nei colori e nelle luci del trascorrere delle stagioni la sua poesia.

Quando un pastore smette di condur-re il suo gregge in montagna, un pò alla volta questa si rinselvatichisce, le fioriture spariscono e si perde un patrimonio di grande biodiversità. Allo stesso modo - la presenza delle guide alpine - consente di avere un occhio esperto sempre puntato sulla montagna, che trasmette conoscenze tecniche, modalità di comportamento e sensibilità per l’ambiente: requisiti primari per una fruizione consapevole di questo ambiente.

Andrea Enzio e Mario Mottini sono due guide alpine italiane. Enzio abi-ta ad Alagna Valsesia, alle pendici del Monte Rosa, al confine con la Svizze-ra; Mottini invece risiede a Livigno in Alta Valtellina, a due passi dal gruppo del Bernina e del Ortles-Cevedale.«Sono diventato guida alpina per passione» racconta Mottini «mio zio è stato la prima guida di Livigno e mi ha trasmesso la passione». Anche per Enzio in origine c’è una scelta «moti-vata da una lunga tradizione di gui-de all’interno della mia famiglia». Per Mottini fare la guida alpina non è un lavoro facile: «Dobbiamo adeguarci al continuo cambiamento delle richieste degli utenti, da scendere con gli sci su nevi immacolate a sapere come si chiama quel fiore».«Il primo dovere per una guida alpina» afferma Enzio, «è garantire la sicurezza al proprio cliente. Il cambio repentino delle con-dizioni climatiche richiede oggi un’at-tenzione maggiore. I momenti difficili? Sono legati al mio ruolo di soccorrito-re. Ti trovi ad affrontare delle situa-zioni emotivamente forti che spesso ti porti dentro per sempre».

Lo sguardo corre verso le cime dei monti, vediamo gli alpeggi e ci chie-diamo chi sarà a gestirli fra cinquan-ta anni. «Auspico che il futuro degli alpeggi sia segnato da un ritorno alle origini e, seppur aiutati dalla tecno-logia, prevalga la stessa passione dei nostri avi». La speranza di Enzio ha

nelle parole di Mottini una conferma: «A Livigno tra cinquanta anni saran-no i giovani, come adesso, a gestire gli alpeggi. Attraverso il sistema latteria di Livigno si sono sviluppate delle op-portunità. L’età media degli allevatori credo sia sotto i trenta anni, con uno stuolo di bambini negli alpeggi e mol-ti ragazzi che studiano agraria con la volontà di aprire un’azienda agricola. Qui il Comune ha saputo integrare pastorizia e allevamento con il turi-smo, la latteria è divenuta una meta turistica, il tutto a vantaggio del terri-torio. Da noi i contadini li chiamiamo i “giardinieri delle Alpi”».

Il primo dovere per un pastore è il suo gregge. E’ il gregge che dice al pastore cosa deve fare.

E’ arrivata l’estate e sugli alpeggi sono ritornate le pecore. I pastori possono finalmente riposare. Renzo Ganz det-to Trifase e Celestino Froner sono due pastori transumanti delle Alpi orien-tali italiane. Ganz vive a Falcade nelle Dolomiti Venete e Froner a Roveda, un piccolo villaggio di dodici abitan-ti, in Val dei Mocheni nel gruppo dei Lagorai. «Faccio il pastore da venti-cinque anni» racconta Ganz, «fin da giovane aiutavo i miei genitori nelle

malghe del passo Valles e San Pelle-grino». Froner fa il pastore da venti-sette anni, anche lui è figlio di pasto-ri: «Il primo dovere per un pastore è il suo gregge. E’ il gregge che dice al pa-store cosa deve fare, e il pastore deve fare tutto il possibile per il benessere degli animali» e prosegue: «I momen-ti più difficili li vivo nel periodo della transumanza invernale, giù nelle pia-nure venete e friulane: spostamenti del gregge sempre più difficili causa il traffico e la cementificazione delle campagne, la scarsità d’erba specie in febbraio, i rapporti con i contadini non sempre facili». Anche per Ganz fare il pastore non è un mestiere faci-le, soprattutto: «all’inizio dell’inverno con il freddo, spesso con la pioggia, la neve o la nebbia, le giornate corte e poi i divieti di transito e di pascolo».

Nel corso degli anni il gregge di Fro-ner ha pascolato, nel periodo esti-vo-autunnale, sulle montagne della catena del Lagorai e in quelle orientali del Parco Nazionale Dolomiti Bellune-si. «Rispetto a venti-trenta anni fa, la montagna oggi è più pascolata» rac-conta Froner, «è aumentato il numero delle greggi e ci sono più capi rispetto a ieri. In alcuni casi addirittura i pa-scoli sono sovraccaricati».

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Ganz la monticazione del gregge l’ef-fettua in Pian de Fontana e a Busni-ch nel Parco Nazionale Dolomiti Bel-lunesi: «La montagna sta cambiando sempre di più. Da un lato è cambia-ta in meglio: penso al miglioramento tecnologico, alla sicurezza. Da qual-che anno noleggio un elicottero per il trasporto del materiale in malga, prima tutto questo era impensabile».La pastorizia sta vivendo un mo-mento di rinnovato interesse ma molti sono i problemi che affliggono il settore. «Il futuro della pastorizia transumante lo vedo in positivo solo per quanto riguarda la permanenza delle greggi in montagna durante il periodo estivo-autunnale» è l’opinio-ne di Froner e poi aggiunge: «Tanti vorrebbero le pecore in montagna ma non in pianura. Se sarà ancora più osteggiata da leggi e regolamen-ti ristrettivi, penso che sopravvivrà solo la pastorizia stanziale». Il futuro della pastorizia anche Ganz lo vede molto incerto: «a causa delle troppe limitazioni al nostro mestiere, alla sempre maggiore burocrazia, specie per richiedere i permessi di transito, che ci obbliga ad assenze prolunga-te dal nostro gregge» e poi aggiunge: «Ora le pecore portano il microchip, la tecnologia avanza anche nel mon-do dei pastori. In futuro al posto del-

la bagolina, penso che il pastore si “appoggerà” al computer portatile».La montagna conserva ricordi, va-lori e sogni che aiutano a vivere. «Nella montagna vedo il periodo più bello del pastore» racconta Ganz, «il luogo della tranquillità dove non ci sono vincoli e divieti come in pianu-ra. Sono i momenti per le “coccole” ai cani che durante tutto l’inverno e la primavera sono stati sempre al lavoro. E’ il periodo del ritorno a un mondo antico. Penso alla casèra, alla malga, al larìn». Anche il sogno di Froner è: «ritornare alla semplici-tà e alla libertà di un tempo, senza i troppi vincoli».

“Pastori e guide alpine. Due mon-di a confronto” è una storia di GOOD FOR ALPS, magazine di AKU trekking & outdoot footwear

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GRIFFIN STUDIO SOMETHING DIFFERENTBY ANTONIO ISAJA

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GRIFFIN STUDIO SOMETHING DIFFERENT

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PRODUZIONE

Griffin crea i suoi capi d’abbiglia-mento basandosi su idee fresche, investendo in nuove tecnologie ma cercando sempre di produrre in un ottica autonoma e locale... partendo da questo presupposto, parte della produzione è fatta in Italia per il nostro profondo know-how e l’alta qualità, con aspetti e dettagli tecnici come le finiture nel cucito e il taglio al laser... particolari che, mixati allo stile heritage e militare del brand inglese, danno vita a una collezione di abbigliamento sportswear tecnico unico nel suo genere. In parallelo al made in Italy, Griffin supporta il lo-cale usando tessuti inglesi oltre agli italiani, come quelli marchiati Fox Brother’s.

ISPIRAZIONE

Dopo aver fondato l’azienda a Lon-dra, Jeff scappa nelle campagne del Wiltshire a Sud-Ovest dell’Inghil-terra nel 2011, per vivere il lifesty-le che il brand rappresenta. Il mix tra città vs campagna è la colonna portante della Griffin, oltre all’amo-re del fondatore per lo stile military. Nel settembre del 2010 il marchio si sposta nel villaggio rurale di Hart-land, a ridosso della scogliera nel North Devon... Loveland, la nuova base, è un rifugio eco-sostenibile che opera quasi in completa au-to-sufficienza. Questa passione per l’outdoor puro è una costante ispi-razione per Jeff, che può creare in totale libertà grazie al distacco dalla città, spesso sotto il radar del fa-shion mainstream.

INTRO / BACKGROUND

Il designer Jeff Griffin ha iniziato la sua carriera nel fashion alla pre-stigiosa Central Saint Martins Col-lege of Art, lavorando i primi anni successivi a Milano. Tornato poi in Inghilterra, fonda la Griffin Laun-dry nel 1994, brand che ha riscos-so grande successo nella moda e nell’ambiente artistico grazie capi come lo Sleeping Bag Coat, aprendo poi il primo concept store nella Por-tobello Road di Londra. Griffin è un marchio conosciuto per la sua ispi-razione camouflage e militare, sen-za alcun collegamento con le guerre (date un’occhiata al logo); nell’ulti-mo periodo fa anche consulenza di design per aziende come Converse, Airwalk, Baracuta e Penfield, per ci-tarne alcune.

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SOSTENIBILITA’ E TRASPARENZA

Jeff ha sempre dimostrato un forte interesse nelle tecniche di produzione eco-sostenibili, riflesso direttamente nelle sue linee d’abbigliamento. L’inte-ra collezione comprende 50 pezzi per ogni style, esclusivi e di prima qualità, realizzati nella base italiana appena fuori Milano con cotoni e nylon euro-pei. Per alcune edizioni limitate mol-to particolari troviamo anche tessuti tecnici giapponesi e lane prettamente britanniche. Il tutto si concentra in un prodotto fantastico che dura nel tempo rimanendo sempre attuale. Ma non è tutto, l’intero fabbisogno energetico dello studio è sostenuto da pannelli solari, che producono anche energia in surplus re-immessa nella rete elettrica cittadina. Infine, Loveland ha anche ricevuto il premio del Green Tourism Gold!

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COLLEZIONE FW-2014

Negli ultimi 20 anni Griffin ha avu-to l’opportunità di collaborare con alcune delle più rinomate aziende nel mondo dell’abbigliamento come Berghaus, Baracuta e lo specialista dei capi anti-pioggia Mackintosh. Il brand inglese è inoltre l’unico a lavo-rare in stretto contatto con il famoso graffiti artist Banksy... l’insieme di queste molteplici realtà, tra brand di livello e figure eclettiche, amalgamate con armonia all’esperienza maturata negli anni, rendono possibile la rea-lizzazione di capi outerwear (spesso reversibili) fuori da ogni schema.

www.griffin-studio.com

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La montagna è un luogo imprevedibile. Non importa dove siate diretti per la vostra prossima escursione o in quale periodo dell’anno vi troviate. Portate con voi queste semplici nozioni.

THE PILL | WORD OUT | IPOTERMIA

Quando la temperatura corporea scende al di sotto dei 35°C, si entra nel primo grado di assideramento.

Riponete l’attrezzatura che avete all’interno del sacco a pelo. Riducendo il volume, permetterete all’aria di riscaldarsi più velocemente.

Posizionate attorno a voi foglie secche, rami, felci e quant’altro la foresta abbia da offrire per aumentare l’isolamento termico.

Limitate i movimenti ed evitate frizioni o massaggi. Il rischio di eccessive manipolazioni è l’arresto cardiaco.

Non sottovalutate i sintomi.OGNI ANNO L’IPOTERMIA

CAUSA 1500 VITTIME SOLO NEGLI STATI UNITI.

Non assumete alcolici. L’alcol può darvi una sensazione di calore

immediato, ma abbassa ulteriormente la

temperatura corporea.

Assumete la cosiddetta posizione H.E.L.P.

(Heat Escape Lessening Position) per trattenere

più possibile il calore corporeo.

Il 20-25% dei casi di ipotermia mortale sono accompagnati da un fenomeno fisiologico

conosciuto come svestizione paradossale, un comportamento inspiegabile che porta la vittima

a spogliarsi.

Se avete delle buste di caldo istantaneo, piazzatele vicino

alle maggiori arterie (collo, ascelle, linguine) per riscaldare

il flusso sanguigno. Evitate il contatto diretto con il corpo.

Pioggia, neve o sudore possono causare principi di ipotermia anche a temperature esterne di 4-5°C.

I principali sintomi che subentrano riguardano difficoltà motorie, sonnolenza e alterazioni dello stato di coscienza.

DIAGNOSI

COSA FARE E COSA NON FARE >>

VITTIME

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1977 2015

www.norrona.com

Siamo stati i primi in Europa a credere che Gore-Tex fosse il miglior materiale per una protezione eccezionale dalle forze della natura. Lo crediamo ancora oggi.

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