stutture modificate

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1 Lezione 8 Le strutture funzionali modificate (Cap. 6: pp. 196-214, Decastri, 2011, Cap. 15, pp. 486-496, Airoldi, 205) Università Trieste Anno Accademico 2011/2012

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Lezione 8 Le strutture funzionali modificate

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Page 1: Stutture modificate

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Lezione 8

Le strutture funzionali modificate

(Cap. 6: pp. 196-214, Decastri, 2011, Cap. 15, pp. 486-496, Airoldi, 205)

Università Trieste Anno Accademico 2011/2012

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Contenuti

1.  Perché le strutture funzionali modificate?

2.  Organi delle strutture funzionali modificate

3.  Le strutture funzionali modificate: •  Per prodotto •  Per progetto •  A matrice

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Premessa

•  Quando le organizzazioni a struttura funzionale devono adottare strategie di crescita o diversificazione i meccanismi di coordinamento tradizionali non sono più sufficienti

•  Tuttavia la necessità di sfruttare al massimo le economie di scala può sconsigliare la trasformazione della struttura in divisionale

•  E’ possibile ricorrere a modelli di struttura che, pur conservando la specializzazione funzionale, consentano la gestione di altre dimensioni rilevanti mediante la creazione di appositi organi che affiancano la configurazione tradizionale

Page 4: Stutture modificate

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Organi delle strutture funzionali modificate

Tali organi - che realizzano l’integrazione orizzontale - possono essere: •  Temporanei/Permanenti •  Dotati o meno di autorità gerarchica

TEMPORANEI PERMANENTI

SENZA AUTORITA’

CON AUTORITA’

PER PRODOTTO

A MATRICE

PER PROGETTO

Nelle strutture funzionali modificate gli organi che presidiano la seconda dimensione sono posti ad un livello gerarchico pari a quello delle direzioni funzionali

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Le strutture funzionali modificate per prodotto

TEMPORANEI PERMANENTI

SENZA AUTORITA’

CON AUTORITA’

A MATRICE

PER PROGETTO

PER PRODOTTO

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…per prodotto

La struttura con product managers (PM) nasce nel momento in cui un’impresa, nel perseguire obiettivi di crescita e di diversificazione cerca uno strumento capace di focalizzare e coordinare l’azione relativa a combinazioni prodotto/mercato relativamente omogenee Il PM:

1.  Taglia orizzontalmente la tradizionale gerarchia 2.  È il responsabile principale dei risultati economici

parziali del proprio prodotto

Page 7: Stutture modificate

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Tipi di PM

Due tipi di organizzazioni per product management:

TIPO 1 TIPO 2

Aziende fortemente diversificate

PM alle dipendenze dell’alta direzione

Compiti strategici e di scelta di allocazione

delle risorse

Aziende con ampia gamma di prodotti, ma

non diversificata

PM alle dipendenze della direzione commerciale

Compiti di gestione del marketing di prodotto

Page 8: Stutture modificate

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Tipo 1

Direttore Generale

Product managers Marketing Produzione Acquisti

Product managers 1

Product managers 3

Product managers 2

Amministrazione Personale E.D.P.

Struttura con product managers

“TIPO 1”

Page 9: Stutture modificate

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Tipo 2

Direttore Generale

Marketing Produzione Amministrazione

Product managers 1

Product managers 3

Product managers 2

Personale E.D.P.

Vendite Pubblicità

Struttura con product managers

“TIPO 2”

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Product Manager: coordinamento e sistemi di valutazione

COORDINAMENTO

SISTEMI DI VALUTAZIONE

TIPO 1 TIPO 2

Contatti diretti con le proprie controparti

Piani, riunioni, comitati, ecc..

Valutato in base alla contribuzione del

proprio prodotto al risultato economico

globale

La responsabilità della contribuzione spetta alla direzione dalla quale il PM dipende

PARADOSSO ORGANIZZATIVO: Il PM è un organo che “taglia” orizzontalmente la struttura ed

è responsabile dei risultati economici parziali del proprio prodotto, ma a cui non è attribuita autorità gerarchica

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Struttura funzionale modificata per prodotto

•  Principali Vantaggi (rispetto alla funzionale)

-  MAGGIORE COORDINAMENTO tra le attività connesse ad un prodotto

-  MAGGIORE RESPONSABILIZZAZIONE di un organo per i risultati di un prodotto

-  MAGGIORE FLESSIBILITÁ/DINAMICITÁ (avvicinamento ai mercati di sbocco)

•  Principali limiti

-  MAGGIOR TEMPO per le attività di coordinamento

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Product Manager: esempio American Standard Company

•  Hoffman è un attore chiave nel processo di produzione delle porcellane dell’America Standard Company. Egli deve pensare a tutto ciò che accade tra il momento in cui un ordine viene ricevuto a quello in cui viene accreditato il pagamento dello stesso, compresa – dunque – la progettazione, la produzione, la verniciatura, le vendite, la spedizione e la ricezione. Gli integratori come Hoffman devono agire come se stessero gestendo un proprio business, stabilendo obiettivi ed elaborando strategie per raggiungerli.

“Io mi muovo dietro le quinte” – dice Hoffman – “comprendo i meccanismi di funzionamento

dell’azienda e so come ottenere le cose”.

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Le strutture funzionali modificate per progetto

TEMPORANEI PERMANENTI

SENZA AUTORITA’

CON AUTORITA’

A MATRICE

PER

PROGETTO

PER PRODOTTO Questo tipo di struttura è

scelta quando si vuole mantenere un elevato grado

di sofisticazione tecnica e contemporaneamente è

necessario raggiungere uno specifico obiettivo

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Progetto

insieme di attività complesse che richiedono l’impiego di persone provenienti da più

funzioni aziendali

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Il team di progetto

Le persone che fanno parte del team di progetto si trovano in una situazione di doppia dipendenza non contemporanea:

1.  PjM à finché il progetto è in corso di esecuzione

2.  Organi funzionali à tempo rimanente

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La struttura per progetto

Direttore Generale

Produzione R&S Vendite

Pj manager 1

Pj manager 3

Pj manager 2

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Struttura funzionale modificata per progetto

•  Principali Vantaggi (rispetto alla funzionale) -  Migliore controllo del progetto e migliore valutazione dei risultati -  Migliori relazioni con i clienti -  Minori tempi di sviluppo del progetto -  Maggiore coordinamento tra unità tecniche -  Migliore qualità -  Maggiore orientamento agli obiettivi

•  Principali limiti

-  CONFLITTI tra PjM e direttori funzionali -  Tensioni per il team di progetto

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Le strutture funzionali modificate a matrice

TEMPORANEI PERMANENTI

SENZA AUTORITA’

CON AUTORITA’

A

MATRICE

PER PRODOTTO

PER PROGETTO

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La struttura a matrice

•  Gli organi di primo livello sono specializzati sia per tecniche sia per prodotti/progetti

•  Duplice linea di autorità: i capi degli organi di secondo

l ive l lo d ipendono contemporaneamente dal responsabile di prodotto/progetto e dal dirigente di funzione

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La struttura a matrice

Top management

2 boss manager

Respo

nsab

ili di

tecnic

heResponsabili di prodotto/progetto

Top management

2 boss manager

Respo

nsab

ili di

tecnic

heResponsabili di prodotto/progetto

ORGANO DI INTEGRAZIONE ORIZZONTALE

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La struttura a matrice

•  Caratteristiche –  DOPPIO criterio di raggruppamento (INPUT e OUTPUT) –  DUPLICE linea di AUTORITA’-RESPONSABILITA’ –  Elevato n° di RUOLI MANAGERIALI e INTEGRATORI –  Caratteri diffusi di PARTECIPAZIONE / AUTONOMIA –  Coordinamento mediante MUTUO ADATTAMENTO –  Elevato grado di COMPLESSITA’ interna

•  Principali vantaggi –  FLESSIBILITA’ –  MIX di EFFICIENZA / EFFICACIA

•  Principali limiti –  Elevata CONFLITTUALITA’ –  Elevato FABBISOGNO di COORDINAMENTO –  Possibili SQUILIBRI AUTORITA’-RESPONSABILITA’

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Struttura a matrice Esempio: Worldwide Steel

•  Il presidente della Worldwide Steel constatò che l’azienda doveva specializzarsi in pochi prodotti ad alto valore aggiunto, diversificati per differenti mercati, mantenendo allo stesso tempo economie di scala e tecnologie sofisticate all’interno delle unità funzionali

•  La duplice pressione portò ad una struttura a matrice. La Worldwide aveva quattro linee di prodotto, per ognuna delle quali la responsabilità e l’autorità venne assegnata ad un business manager. Ai business manager venne data l’autorità per raggiungere tali obiettivi. Vicepresidenti di funzione erano responsabili per le decisioni tecniche relative alle proprie aree. I manager di funzione avevano invece il compito di mantenersi aggiornati sulle ultime novità tecniche nelle rispettive aree e di formare il proprio personale

•  L’implementazione della matrice fu lenta. I manager di livello intermedio erano confusi, le riunioni per il coordinamento attraverso le unità funzionali sembravano tenersi ogni giorno. Dopo circa un anno il middle management cominciò ad includere i dirigenti più giovani nelle discussioni “matriciali” come parte della formazione in vista di future responsabilità dirigenziali