storia dell'impero ottomano dal 1300 al 1600

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Traduzione in italiano della monumentale opera di C. Imber, uno dei massimi ottomanisti odierni, sull'impero ottomano dal suo sorgere fino al XVII secolo

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LIMPERO OTTOMANO, 1300-1650

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INDICE

CRONOLOGIA: LIMPERO OTTOMANO NEL 1650CRONOLOGIA: PRIMA DEGLI OTTOMANICRONOLOGIA: LEMIRATO OTTOMANO: DAL TRIONFO AL DISASTRO, 1300-1402CRONOLOGIA: LEMIRATO OTTOMANO: LA GUERRA CIVILE E LA RIPRESA, 1402-1451CRONOLOGIA: LIMPERO OTTOMANO: CONQUISTA E CONSOLIDAMENTO, 1451-1512CRONOLOGIA: LAPOGEO DELLIMPERO, 1512-1590CRONOLOGIA: IL PERIODO DEI GUAI PER GLI OTTOMANI, 1590-1650CRONOLOGIA: DALLASSEDIO DI VIENNA AI GIORNI NOSTRI, 1683-1922LA DINASTIA: RIPRODUZIONE E STRUTTURA FAMILIARELA DINASTIA: SUCCESSIONELA DINASTIA: LEGITTIMAZIONEIL RECLUTAMENTOIL PALAZZO: PALAZZIIL PALAZZO: LA CASAIL PALAZZO: IL CONSIGLIO IMPERIALELE PROVINCE: PROVINCELE PROVINCE: I SANJAKLE PROVINCE: I FEUDILE PROVINCE: LE PROVINCE TRASFORMATELA LEGGE: COMUNITA LEGALILA LEGGE: LA LEGGE RELIGIOSALA LEGGE: COLLEGI, MUFTI E GIUDICILA LEGGE: LA LEGGE SECOLARELESERCITO: IL QUATTORDICESIMO SECOLOLESERCITO: DAL 1400 AL 1590: LE TRUPPELESERCITO: 1400-1590: LE ARMILESERCITO: LA TATTICALESERCITO: DOPO IL 1590: LA RIVOLUZIONE MILITARELA FLOTTA: GLI OTTOMANI E IL MARELA FLOTTA: NAVILA FLOTTA: LA COSTRUZIONE DELLE NAVILA FLOTTA: GLI AMMIRAGLILA FLOTTA: CAPITANI E CIURMELA FLOTTA: LE TRUPPELA FLOTTA: TATTICHEQUALCHE CONCLUSIONECRONOLOGIA: LIMPERO OTTOMANO NEL 1650back to IndexNel 1650, lImpero Ottomano occupava terre in Europa, Asia e Africa. In Europa, il territorio ottomano comprendeva molta parte della penisola Balcanica a sud dei fiumi Danubio e Sava e le terre dellUngheria centrale a nord. I principati di Transilvania, Valacchia, Moldavia e la Crimea, che giacevano tra lUngheria e il Mar Nero erano tributari del Sultano ottomano. In Asia lImpero si estendeva ad est dal Bosforo al confine montuoso con lIran e a sud fino alle sorgenti del Golfo, e allo Yemen nel sud-ovest della penisola araba. In Africa le terre dellImpero comprendevano parte del litorale occidentale del Mar rosso, la ricca provincia egiziana e gli avamposti semi-autonomi di Tripoli, Tunisi e Algeri. Nel Mediterraneo, Cipro e molte delle isole dellarcipelago dellEgeo erano ottomane. Entro il 1669 lo divenne anche Creta.Gli europei nel diciassettesimo secolo, come fanno ancor oggi, normalmente si riferivano allImpero come lImpero Turco, e si riferivano al suo popolo o almeno alla popolazione musulmana come Turchi. Queste designazioni sono, comunque, solo parzialmente corrette. La popolazione dellImpero era eterogenea quanto a religione, linguaggio e struttura sociale. Come fede del Sultano e delllite di governo lIslam era la religione dominante, ma le Chiese ortodosse greca ed armena mantenevano un posto importante nella struttura politica dellImpero, e provvedevano alla numerosa popolazione cristiana che, in molte aree, superava quella musulmana. Cera anche una consistente popolazione di ebrei Ottomani. A seguito dellarrivo di ebrei espulsi dalla Spagna nel 1492, Tessalonica era diventata la citt con la pi numerosa popolazione ebrea del mondo. Al di fuori di questi gruppi principali cerano numerose comunit cristiane e non cristiane, come i Maroniti e i Drusi nel Libano. I gruppi linguistici erano vari e si sovrapponevano allo stesso modo delle comunit religiose. Nella penisola Balcanica popolazioni di lingua slavonica, greca e albanese erano indubbiamente la Maggioranza, ma accanto ad esse cerano consistenti minoranze di turchi e i valacchi, dallidioma neolatino. In Anatolia, il turco era il linguaggio della Maggioranza, ma cera anche unarea di lingua armena e greca e, ad oriente e a sud, di lingua curda. In Siria, Iraq, Arabia, Egitto e Nordafrica la gran parte della popolazione parlava dialetti arabi con, al disopra di loro, una lite che parlava turco. Comunque in nessuna provincia dellImpero cera un unico linguaggio. La struttura sociale dellImpero era anche variata. Leconomia dellImpero Ottomano era quasi totalmente agricola, e la gloria dei sultani, come gli scrittori politici enfatizzavano di frequente, si basava sul lavoro dei contadini. Comunque, il tipo di agricoltura e allevamento, cos come la struttura sociale dei villaggi e delle famiglie contadine, variava con differenti tradizioni e con le differenzedel terreno e del clima. In contrasto con i contadini, una parte della popolazione dellImperoconduceva una vita semi-nomade, una esistenza pastorale, spesso in contrastocon i popoli stanziali e con i governanti. Tra questi gruppi cerano i Beduini nei margini deserti dellArabia, Siria ed Egitto, i valacchi della penisola Balcanica e le trib di lingua turca dellAnatolia, della Siria del nord e dellEuropa sud-orientale.Verso la met del diciassettesimo secolo llite politica e militare tendeva ad essere costituita da persone di discendenza albanese o caucasica (tipicamente, georgiani, abkhazi o circassi). Le figure legali e religiose che componevano lo staff dei collegi, delle corti di giustizia e delle moschee erano pi di frequente turchi, nei Balcani occidentali bosniaci o, nelle province che parlavano arabo, arabi. LImpero Ottomano era, in breve, multinazionale. Certi gruppi certamentegodevano un vantaggio nella competizione per gli uffici politici, e le rivalit tra fazioni etniche era un importante elemento nella politica ottomana. In principio, tuttavia, esistevano discriminazioni solo sul piano religioso. Solo i musulmani potevano ottenere cariche politiche o fare carriera nella burocrazia , ma anche qui una discendenza musulmana non era necessaria. Molti, se non la maggior parte di coloro che detenevano cariche politiche erano musulmani di prima o seconda generazione convertiti dal cristianesimo. Erano gli uffici giudiziari che erano appannaggio delle vecchie famiglie musulmane. Un vitale organo del governo,comunque, rimaneva aperto ai non-musulmani. Molti di coloro che si imbarcavano nella impresa rischiosa ma potenzialmente lucrativa dellesazione delle tasse erano cristiani o ebrei.LImpero Ottomano non era, dunque, esclusivamente islamico; n era esclusivamente turco. Piuttosto, era un Impero dinastico nel quale lunica lealt richiesta ai suoi molteplici abitanti era la fedelt di suddito al Sultano. La lealt richiesta a coloro che non avevano incarichi consisteva solo nel non ribellarsi e nel pagare le tasse, in denaro, in natura o sotto forma di servizi. Anche queste erano spesso negoziabili. Alla fin fine, era la persona del Sultano e non le identit religiose, etniche o di altro genere che tenevano insieme lImpero.Nondimeno, non del tutto errato riferirsi ai ben protetti regni (designazione tradizionale musulmana) del Sultano come allImpero turco. Nel Seicento i circoli colti di Istanbul non si sarebbero identificati come turchi e spesso, in frasi come Turchi di malaffare o Turchi insensati usavano la parola come insulto. Nondimeno, la lingua turca, in una forma rifinita e perfezionata era il linguaggio del governo e la lingua franca delllite. Un Visir poteva, per origini, essere albanese, Croato o Abkhazi, ma per quanto riguardava le occasioni ufficiali e in campo letterario usava il turco e non la sua lingua nativa. Come linguaggio del potere il turco aveva prestigio in tutto lImpero. Inoltre, a dispetto della terminologia spregiativa che abbiamo visto, llite ottomana sembra abbia sempre considerato i turchi musulmani come i sudditi pi fedeli e affidabili. Linsediamento di colonie turche nei Balcani aveva accompagnato la conquista ottomana nel quattordicesimo e quindicesimo secolo; e gli anni successivi alla conquista di Cipro nel 1573 avevano visto la deportazione forzata di turchi dallAnatolia. I deportati non erano popolazioni tranquille nelle zone di origine, ma lintenzione era di farne un nucleo di leali sudditi Ottomani. I sultani deportarono anche gruppi non turchi, come gli ebrei portati a Cipro dopo il 1573, per stimolare la vita commerciale dellisola. Anche gli ebrei avevano una reputazione di sudditi fedeli.La ragione per il predominio della religione turca e la posizione importante anche se non privilegiata dei turchi risiede nelle origini dellImpero e nella storia dellAnatolia nei due secoli e mezzo che precedettero la fondazione di tale Impero.CRONOLOGIA: PRIMA DEGLI OTTOMANIback to IndexLa dinastia pi importante e duratura nellAnatolia pre-ottomana era stata quella dei Selgiuchidi di Rum, che avevano governato nellAnatolia centrale per gran parte del dodicesimo e tredicesimo secolo. La dinastia si era estinta poco dopo il 1300.Le origini dellImpero Ottomano risalgono a uno dei piccoli emirati formatisi nellAnatolia occidentale durante la decadenza del sultanato selgiuchide di Rm. Eponimo e fondatore dello stato e della dinastia ottomana un Othman morto nel 1326; ma gi suo padre Ertoghrul aveva cominciato a estendere in Bitinia il primitivo feudo presso Angora ricevuto dai Selgiuchidi.lImpero Ottomano sorse intorno al 1300 nel nord-ovest dellAnatolia, ad est della capitale bizantina, Costantinopoli. Era solo uno dei numerosi piccoli principati che erano emersi in Anatolia nelle ultime due decadi del tredicesimo secolo su un territorio che aveva in precedenza fatto parte dellImpero bizantino. I signori di questi territori e i loro seguaci erano turchi musulmani, e la loro presenza in Anatolia indica non solo un cambio nella sovranit, ma anche un cambio nelletnia e nella religione. Da Greca e cristiana quale era nellundicesimo secolo, intorno al 1300 lAnatolia era diventata principalmente turca e musulmana.Le origini di questo cambiamento risiedono nellundicesimo secolo.A met del secolo una confederazione di trib turche dalla Transoxiana conquistarono lIran, e nel 1055, occuparono Baghdad, stabilendola come la capitale della grande dinastia Selgiuchide. La conseguenza di questi eventi non fu semplicemente linsediamento di un nuovo reggente a Baghdad, ma anche, con larrivo di turchi dallAsia centrale, lalterazione dellequilibrio etnico del medio oriente. Molti di questi sopravvenuti turchi avrebbero colonizzato lAnatolia.Una data conveniente per marcare linizio di questo fenomeno il 1071. In questanno il grande Sultano selgiuchide sconfisse i bizantini a Manzikert nellAnatolia orientale. Alla battaglia segu il rapido collasso del dominio bizantino nellAnatolia orientale e centrale e lo stabilirsi nei decenni successivi del governo di un ramo della dinastia Selgiuchide. Larea sotto la sovranit bizantina si ridusse al territorio nellAnatolia occidentale, tra il mare Egeo e laltopiano centrale. Il collassodelle difese bizantine e la comparsa di una dinastia musulmana indubbiamente incoraggiarono limmigrazione di turchi, come pure la geografia. Sembra che i turchi che avevano migrato dalla Transoxiana in Medio Oriente erano, principalmente, pastori seminomadi, e lAnatolia era adatta al loro stile di vita. Le zone costiere del Mediterraneo e le pianure del nord della Siria fornivano un inverno dal clima mite, mentre in estate essi e le loro greggi avrebbero seguito il ritirarsi della neve fino ai pascoli alti dei monti Tauri e dellaltopiano anatolico. Furono forse pi questi fattori che il collasso del dominio bizantino che incoraggiarono i primi immigrati turchi a penetrare in Anatolia. Molti, presumibilmente, abbandonarono la pastorizia e si insediarono in villaggi.I turchi indubbiamente erano un elemento importante dei regni dei Selgiuchidi di Anatolia. Essi comunque non facevano parte della classe dirigente. Il linguaggio del governo nel dodicesimo e tredicesimo secolo era il persiano, e cera una netta divisione tra llite delle citt che parlava persiano e i turchi nelle zone rurali. Sarebbero stati gli eventi del tredicesimo secolo che avrebbero elevato lo status politico delle popolazioni di lingua turca dellAnatolia. Gli stessi eventi dovevano provocare anche la frammentazione politica dellAnatolia e della penisola Balcanica che avrebbe reso possibile linsediamento del principato che sarebbe poi diventato lImpero Ottomano, oltre che favorirne la rapida espansione.La prima di queste crisi interess la penisola Balcanica piuttosto che lAnatolia. Nel 1204, lesercito cristiano della quarta crociata conquist Costantinopoli e stabil nella citt un imperatore latino. Con la capitale in loro possesso i leaders della crociata si divisero il territorio bizantino nella Grecia e larcipelago dellEgeo, costringendo il governo bizantino allesilio a Nikaia (Iznik) e confinando il territorio da esso governato allAnatolia occidentale. Durante il corso del secolo, gli imperatori bizantini riconquistaronoalcune terre nella Grecia continentale e nel Peloponneso, ma larea rimase comunque un mosaico di piccoli principati. Il pi durevole beneficio della crociata and a Venezia, che acquist fortezze nel Peloponneso e nellEgeo, la pi importante delle quali era Negroponte (Evvoia) sulla costa orientale della Grecia continentale. Al tempo della invasione ottomana della penisola Balcanica nel quattordicesimo e quindicesimo secolo, i territori a nord erano diventati ugualmente frammentati. Per un po durante il quattordicesimo secolo essi trovarono unit politica sotto lo zar serbo Stefano Dusan (morto nel 1355), le cui terre comprendevano la Serbia oltre che gran parte della Macedonia, della Tessaglia, dellEpiro e dellAlbania. Alla sua morte, comunque, i suoi successori divisero il territorio in piccoli principati. La stessa cosa avvenne in Bulgaria. Alla morte dello zar Alessandro nel 1371, le sue terre tra il Danubio e i monti Balcani furono divise tra tre principati distinti. Questa frammentazione della penisola Balcanica, che inizi con la quarta crociata, era un fattore che sfruttarono pi tardi i conquistatori OttomaniLa quarta crociata, comunque, non sconvolse gli equilibri in Anatolia. Limperatore bizantino mantenne il controllo della Anatolia occidentale e rimase in pace con il Sultano Selgiuchide ad oriente. Verso la met del tredicesimo secolo, comunque, il sultanato selgiuchide sub una catastrofe. Nel 1243 un esercito mongolo parte di una forza di invasione che entro il 1258 aveva conquistato Iran, Anatolia ed Iraq sconfisse un esercito selgiuchide a Kseda e ridusse il Sultano alla condizione di vassallo. Da questo momento il suo signore era lIlkhan, il sovrano mongolo dellIran.La conquista mongola in quanto tale non intacc il dominio bizantino nellAnatolia occidentale. Fu, comunque, un fattore del collasso del dominio bizantino in questarea. I mongoli erano un popolo di pastori, e necessitavano i pascoli dei territori selgiuchidi di nuova conquista, non solo per le loro greggi, ma specialmente per i cavalli che erano essenziali per il loro successo militare. Sembra verosimile, pertanto, che la competizione con i mongoli costrinsemolti pastori turchi a cercare nuovi territori ad occidente. Essi trovarono questi territori nella Anatolia bizantina, dove le valli dei fiumi conducevano gi dallelevato altopiano al clima pi dolce delle sponde dellEgeo, una caratteristica che era adatta alle loro migrazioni estive e invernali. La migrazione turca verso occidente divenne pi facile dopo il 1261.In questo anno, limperatore bizantino Michele VIII Paleologo riconquist Costantinopoli. Era una vittoria, come poi si vide con infelici conseguenze. Una volta stabilito in Costantinopoli, limperatore us le sue risorse contro i nemici ad occidente, ignorando lapparentemente sicura frontiera dellest. Nel momento in cui le fortezze bizantine e lorganizzazione militare caddero in abbandono, linvasione dallest divenne pi facile e si verific una migrazione turca, attraverso le difese crollate, in direzione del mare. Nellultima decade del tredicesimo secolo, lAnatolia occidentale sperimentla stessa trasformazione nella sua composizione etnica che aveva sperimentato lAnatolia centrale e orientalenellultima decade dellundicesimo secolo. Come nellundicesimo secolo, questo cambio delletnia da principalmente greca a principalmente turca ebbe importanti conseguenze politicheQueste conseguenze politiche rifletterono in gran parte i cambiamenti politici in quello che una volta era il regno selgiuchide. Dopo il 1243, i sultani selgiuchidi persero il loro potere a favore dei governanti mongoli, e il loro territorio divenne un avamposto occidentale degli Ilkhan dellIran. Nel 1302, lultimo Sultano selgiuchide mor. La sua morte coincise con un periodo di indebolimento del controllo ilkhanide sullAnatolia, e rese possibile per governatori locali, signori e banditi di stabilirsi come signori indipendenti. Cos, allinizio del quattordicesimo secolo,ci che era stata lAnatolia selgiuchide e ilkhanide si framment in un caleidoscopio di principati. Il pi grande, duraturo, e il pi temuto come rivale dagli Ottomani era lemirato di Karaman, nella Anatolia centro-meridionale, con la vecchia citt di Konya, ex capitale dei Selgiuchidi, come citt principale.Lo stesso fenomeno si produsse negli ex territori bizantini dellAnatolia occidentale. Il dominio bizantino non sopravvisse allimmigrazione turca della fine del tredicesimo secolo e per il 1300 il dominio turco aveva rimpiazzato quello greco, con una serie diprincipati turchi stabilitisi sullex territorio dellimperatore bizantino. Sulla costa meridionale, intorno ad Antalya, si stendeva il principato di Teke, A nord di Teke e verso linterno cerano i territori del principato di Hamid, intorno ad Isparta e il principato di Germiyan, con la sua capitale a Ktahya. Allestremit meridionale della costa egea si stendeva il principato di Menteshe. A nord di Menteshe cerano Aydin e Saruhan, con Tire e Manisa come rispettive capitali. A nord di Saruhan, con la zona costiera in parte lungo i Dardanelli, cera lemirato di Karesi. A nord-ovest di Karesi, nella ex provincia bizantina di Bitinia, cera lemirato di Osman, il fondatore della dinastia ottomana. I suoi territori dovevano formare il nucleo dellImpero Ottomano.Una caratteristica particolare distingueva i principati che erano emersi nei territori ex bizantini e selgiuchidi dalle entit politiche che avevano rimpiazzato. Ora i governanti e i loro seguaci, e non semplicemente i sudditi, erano turchi. Erano anche musulmani. Le moschee che costruirono durante il corso del quattordicesimo secolo testimoniano della loro fede, mentre i titoli altisonanti che adottarono nelle iscrizioni delle moschee mostrano il loro desiderio di emulare i sultani selgiuchidi e i governanti dellantico mondo islamico. Nondimeno, i frammenti in lingua turcache sopravvivono dallAnatolia del quattordicesimo secolo suggeriscono che questi nuovi signori turchi erano gente rozza e illetterata, largamente ignorante dei principi della fede islamica di facciata che professavano.Questo era il mondo nel quale emerse il futuro Impero Ottomano: fortemente turco e di incerta fede islamica. Come lImpero si espanse divenne sempre pi multinazionale, sia nella popolazione dei sudditi che nel corpo politico. Allo stesso tempo, la fede islamica dei governanti, che si espresse attraverso ladozione della legge islamica e limposizione del rituale formale islamico, divenne sempre pi ortodossa. Nondimeno, luso del turco come linguaggio del governo e lelemento turco della popolazione entrambi riflessi delle origini dellImpero davano allo stato un carattere turco.CRONOLOGIA: LEMIRATO OTTOMANO: DAL TRIONFO AL DISASTRO, 1300-1402back to IndexLa tradizione ottomana menziona Osman figlio di Ertughrul come il fondatore dellImpero Ottomano, e riferisce di come egli si dichiar sovrano indipendente a Karajahisar, un luogo che probabilmente corrisponde alla citt bizantina di Malagina, nella bassa valle del fiume Sakarya. Questo quanto nella narrazione tradizionale appare storicamente vero. Come Osman e i suoi seguaci arrivarono a stabilirsi in questarea materia di speculazioni, dal momento che i tardi resoconti Ottomani sono certamente mitici. E possibilecomunque che un disastro naturale forn la prima spinta. A dispetto delle sue preoccupazioni riguardo il fronte occidentale, limperatore bizantino Michele VIII riorganizz la sua frontiera e verso l 1280 aveva completato una seriedi fortificazioni lungo la riva del fiume. Ma, nella primavera del 1302 il Sakarya and in piena e, come risultato delle inondazioni, cambi il suo corso, rendendo inutili le nuove difese. E probabilmente questo evento che consent agli uomini di Osman di attraversare il fiume e di insediarsi nella provincia bizantina di Bitinia.In pochissimo tempo, i razziatori turchi avevano raggiungo il mar di Marmara. Il cronista contemporaneo Pachymeres descrive come la notizia delle vittorie di Osman di diffuse e attrasse i turchi dalle altre aree dellAnatolia occidentale sotto la sua bandiera e come la sua forza divenne forte a sufficienza per sconfiggere un esercito bizantino vicino a Nicomedia (Izmit), lasciando la Bitinia indifesa di fronte ai suoi raid. Dalla loro base nella valle del Sakarya, dove Osman aveva occupato le vecchie postazioni fortificate bizantine, i suoi uomini razziavano le campagne ad ovest, costringendo gli abitanti a rifugiarsi nelle citt fortificate. Queste rimanevano sicure, dal momento che Osman ovviamente mancava delle capacit militariper stringere un vero e proprio assedio: il suo assalto a Nikaia fall. Al tempo della sua morte a met degli anni 20 del 1300, Nikaia, Prousas (Bursa), Nicomedia (Izmit) e Pegai non erano ancora cadute.Fu Osman a fondare lImpero Ottomano e a dare il suo nome alla dinastia degli Ottomani o Osmanli, ma fu sotto il suo figlio Orhan (1324?-1362) che il piccolo principato cominci ad acquistare una fisionomia pi stabile. Il territorio di Osman non comprendeva grandi citt. Nel 1326, per, la citt di Bursa cedette per fame e divenne, da quella data, la prima capitale degli Ottomani. Lanno successivo, a seguito di un terremoto che danneggi le sue fortificazioni, gli uomini di Orhan occuparono la citt bizantina di Lopadion (Ulubat), in direzione dei Dardanelli. Questi disastri persuasero limperatore Andronico III a guidare un esercito in Bitinia nel 1328, ma fu costretto a tornare indietro quando Orhan intercett la sua avanzata a Pelekanon, a due giorni di marcia da Costantinopoli, impedendogli di proseguire. Con il percorso via terra tra la citt e la Bitinia ora impraticabile, la caduta delle rimanenti citt bizantine fu inevitabile. Nikaia fu la prima a cadere, nel 1331. Nicomedia segu la stessa sorte nel1337, riducendo il territorio bizantino in Asia a poche miglia ad est di Costantinopoli. Lespansione ottomana non fu solo a spese di Bisanzio. Nel 1345-46 Orhan si annett lemirato turco di Karesi, il cui territoriolungo i Dardanelli forniva un punto di attraversamenti dallAsia in Europa. Meno di dieci anni dopo, nel 1354, il figlio di Orhan, Sleyman Pasha occup Ankara ad est del territorio di suo padre ma tale loscurit del periodo che non chiaro a chi strapp la citt.Fu ancora Orhan che per primo stabil una testa di ponte in Europa. Lo fece sfruttando una guerra civile a Bisanzio tra gli imperatori rivali Giovanni (VI) Cantacuzeno e Giovanni (V) Paleologo. Cantacuzeno cerc alleati tra i signori turchi dellAnatolia occidentale e, nel 1346, strinse un patto con Orhan, dandogli in sposa sua figlia Teodora. La strategia ebbe successo e, nel 1347, Cantacuzeno entr in Costantinopoli e si proclam imperatore, con Giovanni V come co-reggente. Ma fu Orhan che guadagn di pi da questa situazione. Nel 1352, nel momento in cui la guerra infuri di nuovo tra Giovanni V e il figlio di Cantacuzeno, Matteo, il padre chiese aiuto ad Orhan, garantendo alle sue truppe, guidate da Sleyman Pasha, una fortezza nella penisola di Gallipoli. Questo fu il primo territorio che gli Ottomani occuparono in Europa. Ulteriori conquiste scaturirono da un disastro naturale. Nel Marzo 1354, un terremoto distrusse le mura di Gallipoli e di altre citt lungo i Dardanelli, che furono subito occupate da Sleyman, portando con s coloni turchi dallAnatolia.Nel 1354, Cantacuzeno abdic, lasciando Giovanni V come solo imperatore.Orhan non aveva legami familiari con Giovanni V, a dispetto della volont dellimperatore di formare unalleanza matrimoniale, e cos non era obbligato a restituire i possedimenti europei. Al contrario, continu per un certo tempo a sostenere le pretese di Matteo Cantacuzeno al trono bizantino, mentre i suoi uomini razziavano e alla fine conquistavano gran parte della Tracia orientale. Nel 1359 o 1361 la data non chiara Orhan cattur Dhidhimoteichon (Dimetoka), sgombrando il passaggio lungo la costa settentrionale dellEgeo verso Tessalonica.Alla morte di Orhan nel 1362 il suo regno aveva acquisito i caratteri che dovevano distinguerlo fino al ventesimo secolo. Comprendeva terre sia in Asia che in Europa, citt come insediamenti rurali; e il sovrano aveva costruito le prime moschee e istituzioni religiose che distinguevano il suo principato come una entit politica musulmana.Sembra, da un breve riferimento letterario, che il figlio di Orhan, Murad I (1362-1389), ascese al trono dopo una guerra civile. Per la fine degli anni 60 del 1300 egli era comunque saldamente al potere e il suo regno in Anatolia e in Europa cominci ad espandersi rapidamente. Ad est si annett i principati turchi che si stendevano in un arco tra le sue terre nellAnatolia nord occidentali ed Antalya sul mar Mediterraneo. Le cronache ottomane presentano queste annessioni come pacifiche. Murad avrebbe acquistato una parte del principato di Germiyan come dote a seguito del fidanzamento di una principessa Germiyanide con suo figlio, Bayezid. Avrebbe ottenuto tramite un acquisto Hamid, a sud di Germiyan. Di fatto, il matrimonio con la principessa e lannessione di Hamid seguirono una campagna militare. Una cronologia del 1439-40 ci dice che nel 1375-6 Gli eserciti Germiyanidi e tartari furono messi in rotta e furono conquistati Ktahya, alcune delle fortezze di Germiyan e il territorio di Hamid. Ad est lespansione port Murad a contatto col pi potente degli emirati anatolici, quello di Karaman, e questo contatto port alla guerra. Nel 1387, per vendicare un precedente attacco Karamanide, Murad invase lemirato e costrinse il signore di Karaman, Alaeddin Ali, a sottomettersi.Il controllo di Germiyan, Hamid e del territorio a sud diede a Murad il controllo di una rotta di traffico dalla sua capitale a Bursa fino ad Antalya e con tutta probabilit aument le sue ricchezze molto pi di quanto aument le terre del suo reame, ma le sue conquiste europee furono meno spettacolari.Il suo regno, comunque, inizi con una sconfitta che avrebbe potuto fermare del tutto le conquiste ottomane in Europa. Nel 1366 Amedeo di Savoia, il cugino dellimperatore Bizantino Giovanni V, cattur Gallipoli sulla sponda europea dei Dardanelli, una conquista che avrebbe potuto consentire ai bizantini di bloccare il passaggio dei turchi attraverso gli stretti. Poi, nel 1369, lImperatore and a Roma per procurarsi lassistenza del Papa. Nondimeno, il successo bizantino fu temporaneo. La continua avanzata ottomana nella penisola Balcanica suggerisce che i rinforzi continuarono a traversare dallAsia minore e nessun aiuto venne dallEuropa. Qualsiasi vantaggio i bizantini avessero posseduto lo persero di nuovo nel 1377, quando limperatore Andronico IV cedette Gallipoli a Murad in cambio del suo aiuto in una guerra civile contro suo padre e i suoi fratelli.La prima grande vittoria di Murad in Europa venne, probabilmente, nel 1369, quando forze turche occuparono Adrianopoli (Edirne). La citt occupa una posizione strategica alla confluenza dei fiumi Maritsa e Tundzha, dando accesso alla Bulgaria centrale ed orientale, e alla Tracia occidentale. Fu dunque probabilmente il pericolo incombente per i territori che si stendevano a ovest di Edirne che motiv i due signori serbi di Macedonia a formare una alleanza contro Murad e ad attaccare le sue forze sul fiume Maritsa nel 1371. Entrambi persero le loro vite nella rotta che segu e, nelle parole di una breve cronaca greca: Da allora i musulmani cominciarono a invaderelImpero dei cristiani.La pressione che queste forze musulmane esercitavano era sia politica che militare. Il regno dello zar di Bulgaria divenne vassallo di Murad a seguito del suo matrimonio, in data incerta, con Thamar, la sorella dello zar Sisman. La conquista della Tracia e della Macedonia, comunque fu mediante guerra. Raid turchi iniziarono immediatamente dopo la battaglia di Maritsa, con la gente di Tessalonica che sopport il primo attacco nel 1372. Nello stesso anno, il papa Gregorio XI prov senza successo a formare unalleanza antiturca, rimarcando come le colonie latine nella Grecia centrale e meridionale si trovassero sotto minaccia di attacchi Ottomani. Ci che era cominciato con dei raid, port ad una conquista permanente. Nel 1383 unarmata ottomana sotto il comando del Visir Hayreddin Chandarli cattur Serrai e assedi Tessalonica. Quattro anni dopo, nel 1387, la citt cadde. Il blocco di Tessalonica, comunque, occup solo una frazione delle forze di Murad. Verroia cadde probabilmente nel 1385-86, e Bitolapoco dopo, portando tutta la Macedonia del sud sotto il controllo ottomano entro il 1387. Per la fine degli anni 80, i turchi avevano anche cominciato raid verso sud-ovest, nellEpiro nel 1386 Esau Buondelmonti, il despota dellEpiro era vassallo di Murad e verso sud, nel Peloponneso. Nel 1387, in risposta a un invito di Teodoro, il despota bizantino di Mistra, il signore turco Evrenos devast i territori del Peloponneso, attaccando non solo i ribelli contro il despota, ma anche gli insediamenti Veneziani nella penisola. Nel mentre, a nord, lespansione ottomana proseguiva in direzione della Serbia.Sofia cadde probabilmente nel 1385. Nish segu nella primavera o estate dellanno successivo, rendendo possibile a Murad di entrare nel territorio del signore serbo, il Principe Lazar. La sua invasione fu un fallimento. Lazar intercett e blocc lavanzata di Murad a Plonik, probabilmente nellestate del 1386, e lo costrinse a ritirarsi. Per tre anni Murad non torn in Serbia. La sua avanzata verso occidente aveva dato allemiro di Karaman, Alaeddin Ali, lopportunit di attaccare i suoi territori in Anatolia, e fu contro Karaman che Murad condusse la sua campagna nel 1387. Durante lo stesso anno lo zar bulgaro Sisman rinunci alla sua alleanza con Murad, scatenando una campagna guidata dal Visir Ali Chandarli per sottometterlo. Nellestate del 1388 Sisman aveva accettato di nuovo la signoria di Murad. Ma fu un altro evento del 1388 che richiam Murad in Serbia lanno seguente.Sembra probabile che il vassallo di Murad Giorgio Stracimirovi Bali chiese a Murad truppe per attaccare Tvrtko, re di Bosnia, e che Murad abbia risposto inviando un certo Shahin. NellAgosto del 1388, truppe bosniache misero in rotta gli uomini di Shahin a Bilea, vicino allAdriatico e fu forse con lintenzione di colpire definitivamente re Tvrtko che Murad marci verso occidente nel 1389. Il suo percorso, comunque sia, lo condusse in Serbia e qui, il 15 Giugno 1389, si scontr con lesercito del principe Lazar a Kosovo Polje. Lesito della battaglia sembra essere stato una vittoria turca, dal momento che i turchi mantennero il terreno della battaglia, ma con grandi perdite. Sia Murad che Lazar persero la vita nella battaglia. Seguendo la tradizione ottomana, Bayezid, figlio di Murad, gli successe con un colpo di mano sul campo di Kosovo.Fonti del quattordicesimo secolo suggeriscono che Murad si dava modestamente il titolo di emiro e non ancora di Sultano. Lemirato the aveva stabilito sulla base di quanto ereditato da Orhan consisteva di una federazione di signorisotto la sovranit ottomana. Le terre che aveva ereditato intorno a Bursa in Anatolia e le terre in Tracia intorno ad Edirne probabilmente caddero direttamente sotto il governo di Murad stesso o di persone nominate da lui. Dopo il matrimonio Germiyanide del 1375-76, gran parte dellAnatolia ottomana cadde sotto il dominio di suo figlio, Bayezid. Il potere politico nella penisola Balcanica era ampiamente nelle mani di governatori musulmani locali , che questi fossero di origine turca, come Evrenos in Macedonia, o convertiti dal cristianesimo, come la famiglia Mihaloglu nella Bulgaria nord-orientale. In pi, molti dei sovrani dinastici della penisola Balcanica, come Esau Buondelmonti di Ioannina, Giorgio Stracimirovi di Zeta, Sisman e Ivanko in Bulgaria e limperatore bizantino e suo figlio Teodoro di Mistra erano vassalli di Murad. Gli dovevano un tributo e dovevano fornirgli truppe, ma in cambio ricevevano supporto contro i loro nemici. LImpero Ottomano doveva mantenere una simile struttura fino a dopo il 1450.La notizia della morte di Murad a Kosovo aveva raggiunto lAnatolia nei mesi successivi ed incoraggi i principati confinanti a strappare territori Ottomani. Una fonte contemporanea menziona in particolare che Alaeddin di Karaman aveva riconquistato Beyehir e che il signore di Germiyan aveva pure tentato di riprendersi le sue terre perdute. La risposta di Bayezid venne allinizio del 1390. Entro Marzo di quellanno aveva conquistato i tre principati delle coste egee dellAnatolia Saruhan, Aydin e Menteshe, ripreso Beyehir dal principato di Karaman e in questa stessa campagna o in una successiva le terre che rimanevano al principato di Germiyan. Questa campagna, sebbene ampli i territori di Bayezid, non assicur la pace. Durante il suo corso, uno dei vassalli anatolici di Bayezid, Sleyman Pasha di Kastamonu, cambi il suo vassallaggio da Bayezid a Burhaneddin, il signore di gran parte dellAnatolia centrale, e la campagna successiva di Bayezid fu contro Sleyman Pasha, che si concluse con lesecuzione di questi e lannessione del suo regno. Successivamente Bayezid continu verso est contro Burhaneddin, con lesercito rafforzato dallunirsi alle sue forze di signori del nord dellAnatolia. Fu sconfitto a orumlu, ma evidentemente non in modo cos serio da impedire la sua ulteriore avanzata. In Dicembre, comunque, il tempo, il terreno e gli eventi che si stavano verificando in Europa lo forzarono a ritornare ad ovest. Nel corso della campagna aveva annesso Kastamonu, e forse ottenuto la sottomissione dei signori dei clan del nord dellAnatolia. Lesercito che conduceva era molto differente da quello dei primi due sovrani Ottomani. Egli aveva ora al suo seguito limperatore bizantino suo vassallo, Manuele II, con un contingente di truppe bizantine e anche, secondo una testimonianza di Manuele, contingenti serbi, Bulgari e albanesi.Nel 1392, la preoccupazone principale di Bayezid sembra sia stata riguardo la Serbia. Dopo la battaglia di Kosovo la Serbia fu minacciata di invasione dal regno di Ungheria dal nord e dagli Ottomani, dal sud e dallest. Chiaramente doveva accettare la sovranit di uno dei due per proteggersi dallaltro. Una fazione in Serbia preferiva, sembra, Bayezid al re Sigismondo di Ungheria e per formalizzare questo accomodamento Bayezid spos Olivera, la sorella del figlio e successore di Lazar Stefano Lazarevi. Stefano divenne dunque vassallo di Bayezid. Nello stesso momento Bayezid afferm la sua sovranit su Giorgio Stracimirovi di Zeta e Vlk Brankovic, signore di Pritina. La preoccupazione successiva di Bayezid fu la Bulgaria.Perch abbia dovuto invadere il territorio dello zar Sisman nel 1393 e catturare la sua capitale Tarnovo non chiaro: Sisman aveva forse, per la seconda volta, rotto il suo vassallaggio nei confronti del signore ottomano. Questo era solo uno scontro preliminare. Due anni pi tardi, probabilmente per prevenire le conseguenze di una alleanza antiturca tra il re Sigismondo di Ungheria e il Voivoda Mircea di Valacchia, Bayezid condusse il suo esercito a nord del Danubio e si scontr con i valacchi in una battaglia violenta ma non decisiva. Al suo ritorno entr a Tarnovo e giustizi lo zar Sisman, esiliando gli altri membri della dinastia come governatori dellAnatolia.Laffermazione della sovranit ottomana sulla Serbia, lestinzione del regno dello zar di Bulgaria e linvasione della Valacchia crearono una minaccia per il regno di Ungheria, che si estendeva a nord del Danubio. Di foronte a questo pericolo, il re Sigismondo rinnov i suoi sforziper formare una lega anti-turca. Non era difficile trovare alleati tra quelli le cui terre Bayezid minacciava, il primo dei quali era limperatore bizantino Manuele II. Nel 1394, Bayezid aveva assediato Costantinopoli, e era divenuto evidente che la citt non poteva sopravvivere senza assistenza da parte di poteri stranieri. La speranza principale dellImperatore era Venezia, i cui possedimenti nella parte continentale della Grecia soffrivano i raid turchi, e le cui fortezze dellEgeo erano poste sotto attacco dalle navi di Bayezid a Gallipoli. Entro il 1396, Sigismondo, limperatore Manuele e Venezia si erano accordati per fornire truppe e navi per muovere guerra a Bayezid. Un pi consistente contingentevenne dalla Francia e dalla Borgogna. Nel 1395 una tregua tra Francia e Inghilterra aveva reso disponibili di cavalieri franco-borgognoni per avventure altrove e un contingente sotto Giovanni di Nevers, il figlio del duca di Borgogna viaggi verso lUngheria per unirsi alla crociata di Sigismondo contro Bayezid.Bayezid si scontr con i crociati nel 1396 a Nicopoli sul Danubio in Bulgaria. La sua cavalleria leggera, che includeva un contingente sotto il comando di Stefano Lazarevic, manovr pi abilmente dei cavalieri occidentali pesantemente armati attirandoli entro una trappola e infliggendo loro una totale disfatta. I sopravvissuti che Bayezid non giustizi furono tenuti prigionieri in attesa di riscatto. A seguito della sua vittoria, Bayezid rimosse lultimo signore bulgaro indipendente, Stratsimir di Vidin, consolidando il dominio ottomano dei territori a sud del Danubio. LUngheria, comunque, mentre esposta ai raid, non sub linvasione che re Sigismondo evidentemente aveva temuto. Nel 1397 Bayezid condusse il suo esercito in Anatolia.La ragione della sua partenza dallEuropa per lAsia era lazione dellemiro di Karaman, Alaeddin che, mentre Bayezid si scontrava con i crociati a Nicopoli, aveva attaccato e preso prigioniero il governatore generale dellAnatolia. La risposta di Bayezid fu decisa. Nel 1397 invase Karaman, occup Konya, la sua citt principale, e giustizi Alaeddin. Alaeddin era il suo fratellastro e, quando marci a sud per assediare Larende sua sorella, la vedova di Alaeddin ordin alla guarnigione di aprire i cancelli a Bayezid. Con la morte di Alaeddin e lo spostamento della sua vedova a Bursa, Karaman divenne territorio ottomano e una base per ulteriori conquiste nel nord-est. Questo coinvolse Bayezid in ulteriori conflitti con Burhan al-Din di Sivas, che aveva gi incontrato nella sua prima campagna anatolica del 1391. Nel 1398, Bayezid espulse Burhan al-Din da Sivas, si annett i piccoli principativicino alla costa del Mar Nero e poi, successivamente alla morte di Burhan al-Din, occup Sivas. Subito dopo, probabilmente nel 1399, si impadron di Malatya, a est di Sivas, un avamposto settentrionale del Sultano mamelucco del Cairo. Entro il 1401 egli era avanzato lungo la valle dellalto Eufrate per impadronirsi di Erzincan dal suo signore, Taharten.Le ambizioni di Bayezid nellAnatolia orientale ebbero una fatale conseguenza. Il periodo delle sue conquiste aveva coinciso con la crescita di un altro Impero ad oriente. Tra gli anni 70 e il 1400 Timur, detto anche Tamerlano, aveva, partendo da umili origini, conquistato territori in Asia centrale, Russia meridionale, Iran e Azerbaijan, e al di fuori di questi cre un Impero di vassalli con capitale a Samarcanda. Entro il 1400 lespansione di Timur verso occidente e lespansione di Bayezid verso oriente vennero in conflitto. Il primo colpo giunse nel 1400, quando Timur saccheggi Sivas. Nel 1401, condusse il suo esercitoin Siria, saccheggiando Aleppo, Homs, Hama, Baalbek e Damasco, ritornando a passare linverno del 1401-2 a Karabagh nel Caucaso. Dispute con Bayezid circa la fedelt di vassalli fornirono a Timur una scusa per muovere guerra e, nel 1402, invase i territori di Bayezid accampandosi in Luglio fuori Ankara.La strategia di Timur era sia politica che militare, e sfruttava i fragili legami di vassallaggio dei soggetti di Bayezid in Anatolia. Nel 1390 i signori degli antichi emirati di Germiyan, Saruhan, Aydin e Menteshe avevano cercato la protezione di Timur dopo che Bayezid aveva annesso i loro territori. Egli ora piazz questi uomini in posizioni eminenti nel suo esercito. Allo stesso tempo i suoi inviati avevano negoziato, con i capi tribali dellAnatolia, le cui truppe combattevano con Bayezid, la diserzione sul campo di battaglia. Perdipi, prima che la battaglia cominciasse, aveva occupato una posizione che controllava laccesso agli approvvigionamenti dacqua, conducendo gli uomini di Bayezid allo sfinimento prima della battaglia. La sua strategia ebbe successo. Quando la battaglia inizi i cavalieri dei vecchi emirati, vedendo i loro vecchi capi nellesercito di Timur disertarono. Cos fecero, come stabilito, le truppe tribali. Quando questi uomini cambiarono fronte, le forze sotto i suoi figli Maggiore e minore, Sleyman e Mehmet, abbandonarono il campo, lasciando Bayezid con solo la sua guardia del corpo giannizzera e il contingente dalla Serbia di Stefano Lazarevic. La battaglia fin con Bayezid prigioniero di Timur. Bayezid mor un anno dopo, ancora in prigionia.Timur fece seguire alla battaglia una campagna di massacro e saccheggio nellAnatolia occidentale, che dur fino alla estate del 1403. Egli mor nel 1405, durante i preparativi per una campagna contro la Cina.CRONOLOGIA: LEMIRATO OTTOMANO: LA GUERRA CIVILE E LA RIPRESA, 1402-1451back to IndexLa campagna di Timur diffuse devastazione in Anatolia, specialmente allovest. Alter anche la configurazione politica. Dopo la battaglia di Ankara, Timur ristabil i vecchi emiri di Germyian, Saruhan, Aydin e Menteshe nei loro precedenti regni, e reinstall la dinastia di Karaman, riducendo il dominio ottomano in Anatolia alla striscia di territorio che correva da Amasya ad est a Bursa e al mar di Marmara ad ovest. Timur non aveva toccato le terre ottomane nei Balcani, ma fu immediatamente dopo Ankara che i principi cristiani di quelle regioni Limperatore bizantino, Venezia, Genova e i Cavalieri di San Giovanni forzarono il figlio di Bayezid a siglare un trattato a Gallipoli, cedendo Tessalonica allImperatore e facendo altre meno significative concessioni. Le stesse terre ottomane erano divise; il figlio Maggiore di Bayezid, Sleyman, governava in Europa, e il suo figlio pi giovane, Mehmed, da Amasya fino a nord-est di Ankara . Un terzo figlio, Isa, tent di stabilirsi nellAnatolia occidentale. Un altro figlio, Musa, dopo che Timur lo ebbe liberato, venne sotto la custodia di Mehmet. Un altro, Mustafa, scomparve, con tutta probabilit prigioniero a Samarcanda. Mancando un accordo sulla successione a Bayezid, una guerra civile era inevitabile.Nel 1403 Sleyman era il pi potente dei successori di Bayezid. Col trattato di Gallipoli aveva ceduto Tessalonica e qualche altro territorio,ma aveva ereditato i domini europei di suo padre intatti. Una alleanza che Sigismondo di Ungheria propose tra s e Stefano Lazarevic di Serbia non si concretizz mai. Invece, nel 1409 le forze di Sleyman assistettero il fratello di Stefano, Vlk Lazarevic e Giorgio Brankovic nel devastare il reame di Stefano e nello stabilirsi come sovrani nella Serbia del sud. Lazione di Sleyman lo rese signoredi tutti e tre i principati serbi. In Anatolia il principe Mehmed doveva fronteggiare una Maggiore opposizione al suo dominio. Dal campo di battaglia di Ankara si ritir a Tokat, nel nord est, dove fronteggi gli attacchi e le ribellioni dei signori locali e dei leader tribali. Fu solo quando ebbe allontanato questi pericoliche pot spingersi verso ovest per sfidare il suo fratello Isa per il possesso dellantica capitale Bursa. Isa non offr significativa resistenza. Fugg nel Karaman e l scomparve. La fuga di Isa non pose fine ai guai di Mehmet. Nel 1404, sentendo al sicuro i suoi territori europei, Sleyman attravers gli stretti verso lAnatolia e, con le sue forze superiori, occup Bursa, respingendo Mehmed ad Amasya e confinando il suo regno ai territori Ottomani ad est di Ankara. Per i successivi 5 anni Sleyman fu signore di parte dellAnatolia occidentale e dei Balcani Ottomani.La mossa decisiva che Mehmet fece contro Sleyman era politica piuttosto che militare. Egli aveva in custodia il fratello, Musa, e nel 1409 lo liber. Liberato dalla prigionia, Musa attravers il Mar Nero per arrivare in Valacchia dove entr in una alleanza matrimoniale col voivoda Mircea. Con le truppe fornitegli dal suo patrigno attravers il Danubio in territorio di Sleyman e, in assenza di suo fratello, invase la Bulgaria orientale e la Tracia e occup Gallipoli. Il risultato del successo di Musa era esattamente ci che desiderava Mehmed. La necessit di ristabilire il suo dominio nei territori europei costrinse Sleyman a ritirarsi dallAnatolia dellovest, consentendo a Mehmed di occupare i territori che aveva conquistato. La sua vittoria fu completa quando, nellestate del 1410, lImperatore bizantino trasport Sleyman e i suoi uomini attraverso gli stretti per confrontarsi con Musa.Sleyman rapidamente guadagn una situazione di vantaggio, costringendo Musa a vivere come un brigante sulle montagne. Sei mesi dopo Sleyman era morto. La causa fu il suo alcolismo. Allinizio del 1411, Sleyman era in Edirne e mentre, per citare una breve cronaca greca, si dilettava tra i cibi e beveva grandi coppe di vino, lesercito di suo fratello si avvicin. Sleyman ignor tutti gli avvertimenti finch non fu troppo tardi. Quando la fazione di Musa occup Edirne egli fugg verso Costantinopoli. Gli uomini di Musa lo catturarono e lo strangolarono lungo la strada.Il regno di Musa fu breve. Egli fronteggiava lostilit non solo di suo fratello Mehmed in Anatolia, ma anche del despota serbo che devast le sue terre nella valle della Morava, e dellimperatore bizantino, che liber il fratello di Sleyman, Orhan, per opporsi al suo dominio. Fu questo atto ostile che condusse Musa, brevemente e senza successo, ad assediare Costantinopoli nel 1411. Mentre fronteggiava questi nemici Musa soffr della diserzione a favore di Mehmed di parecchi dei pi potenti signori delle marche di frontiera, ufficialmente perch si era impadronito del loro denaro e dei loro possedimenti in uno sforzo, presumibilmente, di riempire le sue casse in un periodo in cui le incertezze della guerra e della politica avevano azzerato il gettito delle imposte. Nondimeno, nel 1411, egli sconfisse Mehmed e nellanno seguente condusse rappresaglie contro la Serbia. Alla fine del 1412, quando Mehmed tent di invadere per la seconda volta, condizioni atmosferiche disastrose lo forzarono a ritirarsi. Nel 1443, comunque, dopo aver ricevuto latto di amicizia di Lazarevic in Serbia e assicurando il suo confine occidentale con una alleanza matrimoniale col signore di Dulgadir, travers il Bosforo per la terza volta. A Luglio sconfisse ed uccise suo fratello fuori delle mura di Sofia.La morte di Musa lasci Mehmed I (1413-1421) come solo sovrano dei territori Ottomani in Europa e in Asia. La sua eredit, comunque, era fragile, con nemici determinati a distruggere i suoi frazionati domini. Il primo ad attaccare fu lemiro di Karaman, che aveva cinto dassedio Bursa gi durante lultima campagna di Mehmed contro suo fratello. Quando i Karamanidi si furono ritirati dopo il ritorno di Mehmet in Anatolia, limperatore Manuele prov senza successo a negoziare con Venezia una sovvenzione contro i turchi. Quando il suo piano fall, di nuovo rilasci dalla prigionia il figlio di Sleyman, Orhan, con la speranza che, in alleanza con Mircea di Valacchia, egli trionfasse su Mehmet. Ma anche questo piano fu un fallimento, ma nel 1414 si present unaltra alternativa quando il capitano di una galea Veneziana prese a bordo linviato di un uomo che dichiarava di essere Mustafa, il figlio di Bayezid che era scomparso durante la battaglia di Ankara nel 1402. I Veneziani si rifiutarono di cooperare perch sostenere Mustafa avrebbe messo a rischio le loro relazioni con Mehmed. Mustafa,comunque, si doveva dimostrare utile per gli altri nemici di Mehmed.Questi, comunque, non agirono immediatamente, dando a Mehmed lopportunit di vendicarsi dellemiro di Karaman. Nel 1415 Mehmed assedi Konya, costringendone lemiro a cedere le terre occidentali di Karaman che aveva preso agli Ottomani dopo la loro sconfitta ad Ankara. Da Karaman, Mehmed inizi la pacificazione dei vecchi emirati dellovest dellAnatolia, ristabilendo la sua sovranit ed annettendo Saruhan e parte di Aydin. Come governatore egli nomin Alessandro Sisman, un discendente della dinastia bulgara. Lanno 1415 fu quindi un anno di rinnovata avanzata ottomana.Nellanno seguente, comunque, Mehmed fronteggi tre crisi. La prima era la conseguenza dellaggressione delle sue navi,che avevano cominciato ad attaccare i Veneziani ed altri insediamenti nellarcipelago dellEgeo. NellAprile 1416, dopo che la diplomazia ebbe fallito, uno squadrone Veneziano distrusse la flotta ottomana fuori dei Dardanelli. La flotta ottomana non rappresent pi una minaccia fino al 1450. La seconda crisi si ebbe in Agosto, quando luomo che aveva contattato Venezia nel 1414 affermando di essere Mustafa, il fratello di Mehmed, si rec in Valacchia e, alla testa di una forza di turchi e di valacchi, attravers il Danubio ed entr nelle terre di Mehmed. Linvasione fall. Mehmed sconfisse lesercito di Mustafa, costringendolo a rifugiarsi presso la bizantina Tessalonica. Mehmed pose la citt sotto assedio.Fu l che fronteggi la sfida pi temibile alla sua sovranit, quando due rivolte scoppiarono simultaneamente, una nella Dobrugia, nel nord-est della Bulgaria, laltra nella penisola di Karaburun, sul litorale Egeo dellAnatolia che fronteggia Chio. Il leader della rivolta bulgara era Sheikh Bedreddin, un giurista e mistico che aveva servito come giudice militare di Musa in Rumelia tra il 1411 e il 1413. Il leader della rivolta nel Karaburun era Brklje Mustafa, un derviscio carismatico. Le fonti ottomane plausibilmente affermano che i due uomini fossero in collusione. Entrambe le ribellioni erano la conseguenza dellinstabilit e insicurezza che avevano seguitola sconfitta ottomana ad Ankara nel 1402. Resoconti Ottomani della ribellione sono di parte, ma interamente credibili nellaffermare che Bedreddin trov gran parte del suo supporto in Dobrugia tra gli ufficiali e i tenutari di feudi che Musa aveva nominato durante il suo regno in Rumelia, e che Mehmed aveva allontanato prendendo il potere. Bedreddin, che appare aver aspirato al sultanato sulla base delle sua affermata discendenza dai Selgiuchidi, annunci che, come Sultano avrebbe reintegrato gli spossessati nei loro possessi. La rivolta diBrklje Mustafa aveva un differente carattere. Era, cos risulta, una rivoluzione popolare millenarista centrata sulla persona diBrklje che predicava, secondo lo storico greco Doukas, leguaglianza di musulmani e cristiani e la comunione della propriet. I seguaci diBrklje, secondo Doukas, erano contadini ignoranti.In Bedreddin ricorre il tema mistico del mistero della vita e della divinit del cambiamento, un tema popolare nelle zone di confine. Ogni cosa immersa in un processo di creazione e distruzione scrisse Bedreddin, non c un qui e un aldil; ogni cosa un singolo istante.Entrambe le ribellioni fallirono. La rivolta in Dobrugia collass quando un agente del Sultano cattur Bedreddin e lo port di fronte al Sultano nel Serraglio dove, in accordo con lafatwadi unmolla(insegnante della legge islamica) persiano fu impiccato nella piazza del mercato. La resistenza dei seguaci di Brklje fu pi forte. Essi sconfissero dapprima lesercito di Sisman, il governatore di Saruhan, e poi quello di Ali Bey, un altro governatore ottomano nellAnatolia occidentale. Fu solo quando Mehmed invi un esercito sotto i comando di Bayezid Pasha che fu capace di sopprimere la ribellione. Bayezid Pasha, scrive Doukas, uccise tutti coloro che incontr sul suo cammino non risparmiando unanima, giovani o vecchi, uomni o donne.Brklje Mustafa e i suoi dervisci furono portati ad efeso e giustiziati. A dispetto della sconfitta le memorie furono dure a morire e una setta che si rifaceva a lui sopravvisse nella Dobrugia per almeno due secoli dopo la sua morte.A beneficiare dei guai di Mehmet fu lemiro di Karaman, che quando Mustafa invase i domini Ottomani in Europa, aveva razziato lAnatolia ottomana fino a Bursa. Come rappresaglia nel 1417 Mehmed invase Karaman, giungendo con il suo esercito fino a Konya. Egli comunque si astenne dallattaccare la citt. Invece, nello stesso anno, guid una seconda spedizione in Anatolia contro Isfendyaroghlu di Sinope, una campagna che gli lasci il controllo di Kastamonu e delle sue miniere di rame, e confin Isfendyaroghlu nei territori intorno Sinope. Tre anni pi tardi in oscure circostanze, gli Ottomani occuparono anche la colonia genovese di Samsun sulla costa del Mar Nero. Le conquiste di Mehmed nei Balcani furono di portata eguale a quelle in Anatolia. Nel 1417, i Veneziani erano allarmati nellapprendere che una forza ottomana aveva tolto Vlre, sulla costa adriatica, a Rugina, la Signora di Valona, e temettero che navi ottomane potessero apparire nellAdriatico per impadronirsi del commercio Veneziano. Invece, in quello stesso anno, Hamza Pasha conquist Gjirokastr, la roccaforte del clan Zenevis. Vlre e Gjirokastr insieme davano al Sultano un consistente territorio nel sud dellAlbania. Questo avvenne nel 1418. Lo stesso anno Mehmet guid in persona una spedizione contro Mircea di Valacchia, forzandolo a sottomettersi e occupando le fortezze che controllavano i punti di attraversamento del Danubio.Nel 1421 Mehmet mor. Suo figlio, Murad II (1421-1451) non prese possesso di un regno indiviso. Per sfruttare le incertezze della successione, limperatore bizantino Manuele II liber lo zio di Murad, Mustafa, dalla custodia in Tessalonica, e fu per vendicarsi contro limperatore per questo atto che nel 1422 Murad assedi Constantinopoli. Lassedio dur fino a Settembre, quando il Sultano si ritir, non tanto per la resistenza bizantina, ma per un rinnovato conflitto dinastico.La causa fu lapparire nellOttobre 1422 del suo fratello pi giovane, Mustafa il piccolo e fu solo dopo la sua sconfitta che Murad pot volgersi contro i nemici esterni. Durante il tempo delle lotte di Murad con i due Mustafa, Drakul il voivoda diValacchia aveva attraversato il Danubio e invaso la Rumelia ottomana. Allo stesso tempo Isfendyaroghl di Sinope aveva riottenuto i territori a Kastamonu di cui Mehmet I si era impadronito. Dopo la morte del Mustaf pi giovane Murad condusse personalmente il suo esercito a Kastamonu per riprendersi il territorio perduto e le sue miniere di rame, mentre un governatore di confine della Rumelia condusse una spedizione distruttiva nella Valacchia. Lesito di entrambe le campagne era di ridurre sia Drakul che Isfendyafoghlu al vassallaggio,con Murad che sposava una principessa Isfendyaride.Queste campagne restaurarono la stabilit nel regno di Murad, e entro venti anni egli aveva, con leccezione del Karaman e dellalta valle dellEufrate, ripreso i territori persi dopo la Battaglia di Ankara. La perdita pi importante in Europa in questo momento era Tessalonica e nel 1422 le forze di Murad attuarono un blocco intorno alla citt. Un anno dopo i bizantini non poterono pi sostenere gli assalti e cedettero Tessalonica a Venezia. Nello stesso anno, una serie di raid nel Peloponneso dal governatore locale Turahan ricord ai cristiani firmatari del trattato del 1403 di Gallipoli che il loro vantaggio politico nei confronti degli Ottomani era evaporato.Mentre Tessalonica era sotto assedio, Murad diresse le sue forze contro gli emirati dellAnatolia occidentale. Nel 1424 mand un esercito contro Juneyd, il signore di Aydin, obbligandolo a rifugiarsi in una fortezza della costa e a cercare aiuto dai Veneziani a Tessalonica e dal Karaman. Questi sforzi fallirono. Con laiuto di navi genovesi gli assedianti Ottomanicatturarono la fortezza e giustiziarono Juneyd con la sua intera famiglia. Entro il 1425 Murad aveva in pi annesso Menteshe, portando sotto il suo dominio tutta la costa Egea dellAnatolia. Tre anni pi tardi complet la sua conquista in Asia annettendo le aree montagnose fitte di boschi lungo la costa del Mar Nero ad est di Samsun e nel 1428, occupando Germiyan dopo la morte del suo ultimo signore dinastico.Durante questi anni lassedio di Tessalonica continu, spingendo i Veneziani a cercare alleati contro il Sultano. Quando ricevettero aperture dal duca di Atene, Antonio Acciajuoli, e da Teodoro, Despota di Mistra, i Veneziani procrastinarono. La loro speranza era per unalleanza con il re Sigismondo di Ungheria. Questi piani non si materializzarono, anche se Sigismondo e Murad erano entrati in conflitto. La causa era la disputata signoria vassallare sulla Serbia. Lanziano Stefano Lazarevic aveva, cos sembra, trasferito la sua lealt dagli Ottomani a Sigismondo e aveva, perdipi promesso di lasciare in eredit la fortezza danubiana di Golubats al re ungherese. Unavanzata ottomana al confine della Serbia sembra abbia costretto Stefano ad una nuova sottomissione, ma nel 1427, il vecchio despota mor. Questo scaten una guerra, con Sigismondo che si appropriava di Belgrado, e Murad che per ritorsione catturava Golubats. Il despota serbo Giorgio Brankovic si trov stretto tra il sovrano di Ungheria e il Sultano.Nel 1430 era divenuto chiaro che Venezia non poteva aspettarsi alcun aiuto dallUngheria per terminare lassedio di Tessalonica e in Marzo di quellanno il Sultano stesso si accamp di fronte alla citt. Alla fine del mese Tessalonica cadde a seguito di un assalto generale. Nel trattato che segu Venezia cedeva la citt e conveniva di pagare a Murad un tributo annuale per i possessi Veneziani in Albania. Lo stesso anno, gli Ottomani conquistarono Ioannina in Epiro. Loccasione fu la morte del despota Carlo Tocco nel 1429 senza eredi legittimi. Il despotato pass al suo nipote, Carlo II, un protetto del re angioino di Napoli. Murad chiaramente non desiderava vedere impiantata una ingerenza angioina in Grecia e trov una ragione per cacciare Carlo II. Carlo I Tocco non aveva eredi legittimi, ma aveva avuto sei figli illegittimi che luno dopo laltro avevano risieduto alla corte di Murad ed era su richiesta dellultimo, Ercole Tocco, che Murad mand Sinan Pasha contro Ioannina nel 1430. Sinan Pasha occup la citt, ma invece di installare Ercole, la pose direttamente sotto il dominio ottomano. Successivamente razzi e devast i domini di Carlo II ad Arta, per ricordare a tutti senza ombra di dubbio che egli regnava come un vassallo di Murad.Gli anni dopo il 1430 videro lincerto stabilirsi del dominio ottomano in Albania centrale e meridionale. Questo cominci con la presa dei territori a nord di Gjirokastr che appartenevano ai clan Arianit e Kastrioti, e poi una ribellione con successo degli sconfitti signori e un assedio albanese aGjirokastr. La rappresaglia ottomana arriv allinizio del 1433, quando un esercito sotto il governatore Ali, figlio di Evrenos, entr in Albania, elimin lassedio aGjirokastr e distrusse i domini di Giovanni Castriota. Giovanni Castriota doveva continuare il suo governo a Kruj come vassallo ottomano, col suo figlio Giorgio il famoso Scanderbeg ostaggio presso la corte ottomana. Con buona parte dellAlbania sotto il suo controllo Murad successivamente estese il suo dominio alla Serbia, questa volta non con la forza, ma con un matrimonio. Nel 1435 spos Mara la figlia del despota Giorgio Brankovic, stabilendo suo padre come vassallo.Il matrimonio fu il primo passo per la conquista della Serbia. A dispetto dello status protetto di vassallo di Brankovic, nel 1438 Murad condusse una campagna che prima cattur Bora nel nord della Serbia, per poi attraversare il Danubio e fare un raid devastantenella Transilvania. Nel 1439 prese Zvornik e Srebrenica al confine con la Bosnia e, molto pi importante, la fortezza di Smederovo sul Danubio, ponendo la Serbia settentrionale sotto il suo controllo. Il suo scopo finale, comunque, era il regno di Ungheria. Nel 1439, con la Serbia sotto il suo dominio e il suo confine orientale sicuro dopo aver sconfitto Ibrahim di Karaman nel 1437, era libero di agire. Il momento era propizio. Nel 1437, subito dopo la morte del re Sigismondo, una rivolta contadina aveva scosso lUngheria. Nel 1440 il successore di re Sigismondo, Alberto II, mor, lasciando un minorenne. Fu a questo punto che Murad attacc, mettendo sotto assedio la fortezza strategica di Belgrado e mandando razziatori entro il regno.Lassedio di Belgrado fu un fallimento e la sconfitta segn linizio di una crisi nel governo ottomano. Questa non era inizialmente evidente. La guerra civile in Ungheria per la successione a re Alberto permise a Murad di lanciare un nuovo raid nel 1441, e la guerra civile a Bisanzio gli permise di intervenire a sostegno del pretendente Demetrios. Demetrios, comunque, non riusc ad assicurarsi il titolo imperiale e il signore di Transilvania Janos Hunyadi sconfisse lincursione ottomana del 1441 e unaltra lanno seguente. Queste piccole vittorie, insieme alla elezione di re Vladislav III di Polonia come Vladislav I di Ungheria chiaramente rialzarono il morale dei cristiani. Ma ci che temeva di pi Murad era una nuova alleanza per una crociata.Nel 1439, come prezzo per ricevere aiuti militari dallEuropa cattolica, limperatore bizantino Giovanni VIII aveva accettato lunione delle chiese greca e latina sotto il primato di Roma. Papa Eugenio IV aveva un forte motivo per onorare la sua parte di contratto ed organizzare una crociata a favore dellimperatore. La sua posizione come capo della Chiesa non era sicura, ma una crociata coronata da successo avrebbe reso la sua posizione inespugnabile. N aveva difficolt a ottenere supporto per il progetto. Soprattutto fu capace di coinvolgere re Vladislav il cui regno era sotto attacco da parte degli Ottomani. Anche Venezia, era pronta a partecipare, dato che una crociata riuscita poteva condurre alla rioccupazone di Tessalonica e allacquisto di altri territori. Parimenti interessato era il duca di Borgogna: le credenziali di crociato potevano condurre al suo riconoscimento come re. Laltro signore deciso a partecipare era lemiro di Karaman. Se lemiro poteva attaccare Murad ad oriente e attirarlo in Anatolia, le galere Veneziane, borgognoni, pontificie e bizantine potevano bloccare il Bosforo e i Dardanelli e impedirgli di attraversare gli stretti per incontrare lesercito ungherese quando sarebbe iniziata linvasione dellEuropa.La difficolt con questo piano era la coordinazione. Nel 1443, prima che la flotta alleata fosse pronta Ibrahim di Karaman attacc i territori di Murad in Anatolia. Senza alcuna opposizione da parte dellimperatore bizantino Murad attravers per andare in Anatolia e lo costrinse alla sottomissione prima di ritornare ad Edirne. Qui apprese prima della morte del suo figlio favorito, Alaeddin, e poi, in autunno, dellinvasione. Un esercito ungherese sotto Janos Hunyadi era entrato e devastava la Serbia e avanzava verso Sofia, annientando o rigettando le forze musulmane sulla sua strada. Gli ungheresi avevano il vantaggio non solo della dimensione del loro esercito, ma anche della nuova tattica di battaglia consistente nel creare fortezze mobili con i carri e nellusare lartiglieria da campo che la cavalleria ottomana non era capace di avvicinare. Alla fine, a dispetto della diserzione della sua cavalleria, Murad e i suoi giannizzeri fermarono lavanzata ungherese al passo di Zlatitsa nei monti Balcani. Col rigido inverno entrambi gli eserciti si ritirarono.Furono probabilmente gli orrori della guerra dinverno che convinsero Murad e Vladislav a fare pace. Nellestate del 1444 a Edirne i negoziatori concordarono una tregua di dieci anni tra Murad e Vladislav e la cessione di Smederevo, Golubats e altre fortezze a Giorgio Brankovic. In Agosto un inviato ottomano viaggi fino in Ungheria per ratificarne i termini. Fu allora che Murad prese una decisione eccezionale. Rattristato senza dubbio dalla morte di Alaeddin e dagli eventi della guerra invernale e con tutti i suoi confini apparentemente sicuri abdic a favore del suo figlio dodicenne, il principe Mehmed.Questa era unopportunit che il papa non poteva lasciarsi sfuggire. Per consentire alla crociata di continuare assolse il re di Ungheria dal suo giuramento di tregua e nellautunno del 1444 re Vladislav e Janos Hunyadi condussero lesercito ungherese in una distruttiva marcia verso Varna, sulla costa bulgara del Mar Nero. Nella crisi, i Visir richiamarono Murad dal suo ritiro a Manisa. Questa volta, comunque, le flotte alleate bloccavano gli stretti. Il Sultano, comunque, scelse di attraversare il Bosforo e, come egli piazz una batteria di cannoni sulla costa Asiatica i genovesi di Pera piazzarono una batteria dal lato europeo. Sotto la copertura di questi cannoni e su navi che i genovesi avevano fornito, il suo esercito attravers gli stretti. Il 10 Novembre 1444 gli eserciti si incontrarono a Varna con i cannoni ungheresi che ancora una volta facevano fuggire la cavalleria ottomana. Comunque, in un momento cruciale,il re di Ungheria usc dai ranghi, consentendo ad un giannizzero di farlo cadere da cavallo e ucciderlo. La morte del re decise la battaglia. La vittoria ottomana, a sua volta, assicur che la penisola Balcanica largamente ortodossa cadesse sotto il dominio dei musulmani Ottomani piuttosto che della Ungheria cattolica.Da varna, Murad ritorn a Manisa, ma non ad un pacifico ritiro. Durante la crisi del 1443-44 costantino, il despota bizantino di Mistra si era impadronito di territorio musulmano nel sud della Grecia e stava continuando i suoi raid, mentre Giorgio Castriota, o Scanderbeg, aveva ripreso gli antichi domini dei Castrioti in Albania centrale. Comunque, fu una crisi nel 1446 che costrinse il Sultano ad uscire dal ritiro. Prima un incendio devast Edirne. Poi, una ribellione dei giannizzeri, che il principe Mehmed non poteva controllare, terrorizz la citt, persuadendo il Gran Visir, Halil Chandarli, a richiamare Murad.Al suo ritorno al trono Murad si volse contro i vassalli ribelli. Nel 1447 invase il Peloponneso e ridusse Costantino alla sottomissione. Lanno successivo attacc Scanderbeg in Albania ma a met della campagna ricevette notizia che Janos Hunyadi aveva invaso nuovamente le sue terre con un esercito di ungheresi e valacchi. Abbandonando la campagna dAlbania, egli marci a nord, e nellOttobre 1448 affront Hunyadi sulla piana di Kosovo. Dopo una battaglia di due giorni Hunyadi abbandon il campo. Leliminazione del pericolo ungherese lasci Murad libero, nellinverno del 1448-49, di catturare Arta, lultimo dei domini di Tocco sulla parte continentale della Grecia e, nel 1449 di attaccare Scanderbeg confinandolo nella fortezza di Kruj. Contro la fortezza comunque i suoi attacchi furono vani.Questa fu lultima campagna di Murad. Mor allinizio del 1451.CRONOLOGIA: LIMPERO OTTOMANO: CONQUISTA E CONSOLIDAMENTO, 1451-1512back to IndexNel 1450, lImpero Ottomano era un importante potere locale, che dominava lAnatolia del nord e dellovest e una larga parte della penisola Balcanica. In gran parte di questarea, comunque, il Sultanoesercitava il suo potere attraverso vassalli o governatori semi-indipendenti. Nel contesto del medio oriente, il sultanato dei Mamelucchi del Cairo era probabilmente pi potente e certamente pi prestigioso. Come governanti delle citt sante di Mecca, Medina e Gerusalemme, i sultani Mamelucchi potevano vantare il primo posto tra tutti i monarchi islamici. Nel contesto del sud-est europeo il regno di Ungheria ancora controbilanciava il potere ottomano. Quanto ai mari, la forza ottomana era trascurabile. Nel 1512, lImpero Ottomano aveva acquisitouna capitale imperiale. I suoi territori sia in Anatolia che nella penisola Balcanica si erano espansi grandemente. Il potere dei governatori locali era diminuito, ed essi non erano pi presenti nei consigli centrali dellImpero. In Europa, a sud del Danubio, il Sultano governava attraverso le persone da lui nominate piuttosto che attraverso vassalli, sebbene le vecchie dinastie cristiane dellarea spesso vennero a far parte, dopo la conversione, delle lite governanti dellImpero. In Anatolia, era solo ai confini che lautorit del sovrano dipendeva ancora dalla fedelt dei vassalli. Le istituzioni dellImpero avevano anche cominciato a prendere la forma che sarebbe stata familiare nei secoli successivi. Al momento lImpero godeva di una superiorit militare sui poteri confinanti Ungheria a nord, il sultanato dei Mamelucchiin Egitto e Siria, e la dinastia Safavide in Iran ma sinora lesercito ottomano non aveva dimostrato la sua superiorit in guerra. LImpero era anche emerso come una potenza navale, ancorch di piccola scala.Al tempo della seconda ascesa al trono del principe Mehmed nel 1451 come Mehmed II (1451-1481) il suo obiettivo immediato era conquistare Costantinopoli. Per rendere dapprima sicuri i suoi confini, nel 1451 guiduna campagna contro Karaman il cui emiro, alla morte di Murad, si era impadronitodi alcuni castelli alla frontiera ottomana. La campagna una volta ancora forz Karaman ad accettare la sovranit ottomana. Allo stesso tempo Mehmed concluse trattati con Giorgio Brankovic di Serbia, e Janos Hunyadi, il reggente ungherese. Per rendere sicuri i suoi confini meridionali nel 1452 egli mand il governatore Turhan a fare un raid contro i despoti bizantini del Peloponneso, Tommaso e Demetrio. Nello stesso anno, con i confini sicuri, cominci a prepararsi per lassedio costruendo un castello sul lato europeo del Bosforo, di fronte allaltro sul lato Asiatico, che Bayezid I aveva costruito durante lassedio del 1394-1402. I cannoni dalle due fortezze impedivano il passaggio delle navi. Nella primavera del 1453 lesercito di Mehmed si accamp di fronte alla doppia cinta di mura della citt, mentre le sue navi si ancoravano nel Bosforo. I difensori furono capaci di respingere molti degli assalti, a dispetto del loro diminuito numero. Essi frustrarono i tentativi Ottomani di porre delle mine sotto le mura, o di usare torri di assedio per portare gli assalitori al livello dei bastioni. La flotta ottomana era incapace di impedire i rinforzi genovesi che provenivano dal mare, o di rompere lo sbarramento che bloccava lingresso del Corno doro, lestuario che formava un fossato naturale da un lato delle mura della citt. Alla fine, gli assedianti trasportarono le navi via terra dal Bosforo al Corno doro, ma di nuovo non infransero le difese. Ci che alla fine determin la fine vittoriosa dellassedio era il potere dellartiglieria ottomana contro le mura dal lato di terra . Il 29 Marzo, con i giannizzeri allavanguardia, lesercito di Mehmed entr nella citt attraverso una breccia nel muro e cominci un saccheggio di 3 giorni. Il giorno dopo la conquista il Sultano entr nella citt. La ripopolazione e il restauro della metropoli semidistrutta fu una delle preoccupazioni principali del suo regno.La conquista di Costantinopoli diede allImpero Ottomano una capitale nel punto dove si congiungevano i suoi territori europei ed Asiatici, sugli stretti che collegavano il Mar Nero al Mediterraneo. Era una citt che godeva anche di una posizione speciale nella escatologia musulmana, e che era stata la sede dellimperatore romano. Il prestigio imperiale, escatologicoe geografico della citt innalzavalo status del suo conquistatore sia nel mondo musulmano che nel mondo cristiano, ed per la sua conquista che Mehmed II rimase famoso. Questo era per solo linizio della guerra incessante che contraddistinse il suo regnoDopo la caduta di Costantinopoli Mehmed si assicur la resa di Pera, la citt genovese che fronteggiava la capitale bizantina dallaltro lato del Corno doro. Lanno seguente egli attacc la Serbia. In due campagne, nel 1454 e 1455, si impadron di Novo Brdo e dei distretti delle miniere di argento della Serbia del sud, confinanti a nord col territorio del despota Giorgio Brankovic. Nel 1456, assedi la citt ungherese di Belgrado, ma non ebbe successo. Le forze di Janos Hunyadi non solo respinsero lattacco, ma arrivarono ad un soffio dal distruggere il campo ottomano. La vittoria salv lUngheria da una invasione su grande scala, ma non imped la estinzione finale della Serbia. Nel 1457, Giorgio Brankovic mor, e suo figlio Lazar subito dopo, lasciando il territorio esposto alla invasione da parte del re Mattia Corvino diUngheria o di Mehmed II. Mehmed fu il primo ad agire. Nel 1458, un esercito sotto il comando del Visir serbo Mahmud Pasha invase, e in virt tanto dellastuzia politica di Mehmed che della sua forza militare, cattur Golubats, Smederovo e altre fortezze chiave, portando la Serbia sotto il controllo ottomano, e stabilendo il Danubio come il confine tra Ungheria e lImpero Ottomano.Le conquiste che il Sultano fece nellarea dellEgeo durante lo stesso anno furono meno estese ma probabilmente pi lucrative. La caduta di Costantinopoli aveva allarmato i sovrani latini dellarea, che a ragione temevano che i loro stessi possessi fossero ora minacciati. Venezia, in particolare, temendo per la sicurezza di Negroponte, aveva annesso le isole Sporadi del nordper formare una linea di difesa a nord e, allo stesso tempo, avvi negoziati con Mehmed. Questi portarono ad un trattato che consentiva ai Veneziani di commerciare liberamente e di mantenere una colonia con unbailoa Istanbul.Furono piuttosto le colonie genovesi che furono attaccate. Nel 1455 Mehmed mand una flotta che si impadron dei due insediamenti genovesi di nuova Fokaia e vecchia Fokaia sulla costa anatolica, con un occhio senza dubbio alle miniere di allume del distretto. Poi, nel freddo del Gennaio 1456, lui stesso guid un esercito ad Enez, una colonia genovese nella Tracia occidentale, costringendo il suo signore, Dorino Gattilusio, ad arrendersi cedendo Enez e il suo salgemma, insieme con le isole di Samotracia, Imbros e Limni. Questi attacchi erano chiaramente premeditati. La cattura di Atene, comunque, fu opportunistica. Nel 1451, il duca fiorentino di Atene, Nerio II Acciaiuoli, era morto, e sia il nipote di Nerio che il nuovo marito della sua vedova si rivolsero al Sultano per averne appoggio alle loro pretese sulla citt. La risposta di Mehmed fu di inviare Turahanoghlumer ad occupare Atene. In quel momento i poteri cattolici nellEgeo erano cos allarmati dallaggressione di Mehmed che nel 1456 il papa Callisto III e il suo precedente datore di lavoro, re Alfonso di Aragona, misero insieme una flotta anti-ottomana che nel 1457 riconquist Imbros e Limni.Il successo della flotta di Papa Callisto aveva gi reso consapevole Mehmed del pericolo di un intervento latino in Grecia e nellEgeo, quando la probabilitdi ulteriori azioni dei latiniaument con la prevista alleanza matrimonialetra la figlia di Demetrio Paleologo, uno dei despoti bizantini del Peloponneso, e un nipote di re Alfonso di Aragona. Nel 1458, Mehmed invase. Alla fine della campagna gran parte del Peloponneso era sotto il suo controllo,mentre Demetrio aveva concordato di sposare la sua figlia a Mehmed e di lasciare il Peloponneso, accettando in appannaggio delle terre in Tracia e le ricatturate isole di Imbros e Limni. Comunque, egli non si decise a fare la mossa. Invece, combatt con suo fratello Tommaso, provocando un altro attacco ottomano nel 1460. Per la fine dellanno, tutto lex Peloponneso bizantino era nelle mani di Mehmed, Demetrio era partito per i suoi nuovi territori e Tommaso era fuggito a Roma. Solo le colonie Veneziane rimanevano indipendenti dal Sultano.I successivi obiettivi di Mehmed erano le enclavi indipendenti che rimanevano lungo le coste meridionali del Mar Nero, con montagne che le dividevano dal territorio ottomano a sud. La prima di queste fu la colonia genovese di Amasra, che soccombette senza combattere nel 1459. Due annidopo Mehmed lanci una seconda campagna, mandando una flotta lungo la costa del Mar Nero, mentre egli guidava il suo esercito via terra. Il suo primo obiettivo era Sinope, il territorio di Isfendyaroghlu Ismail. Come ad Amasra, la flottadal mare e lesercito sotto le sue mura lo persuasero ad arrendersi. In cambio di Sinope, ricevette terre vicino Bursa. Mehmed, nel mentre, continu la difficile marcia verso Trabzon, una enclave greca sotto il dominio di un Imperatore dei Comneni, la dinastia che aveva governato a Costantinopoli prima del 1204. La caduta di Trabzon nel 1461 port alla fine dellultimo vestigio dellImpero bizantino.La successiva campagna del Sultano, nel 1462, fu contro il signore ribelle di Valacchia, Vlad limpalatore, che aveva rifiutato di pagare il tributo al Sultano, ucciso il suo agente e terrorizzato i territori Ottomani in Bulgaria. La fuga di Vlad e la sottomissione della Valacchiaport gran parte delle coste occidentali del Mar Nero sotto il controllo ottomano, facendo dellImpero Ottomano il potere dominante nellarea, una posizione che Mehmed miglior nello stesso anno con la costruzione di due fortezze presso i Dardanelli per controllare il passaggio delle nati tra esso e il Mediterraneo. Fu anche nel 1462 che Mehmed continu la sua guerra contro i genovesi conquistando lisola genovese di Lesbo e portandola sotto il diretto governo ottomano.Il suo successivo obiettivo fu il regno di Bosnia. Nel 1463 condusse il suo esercito verso occidente, e entro lanno il regno era caduto. La prima grande fortezza a capitolare fu Bobovac, e da l lesercito procedette verso Travnik. Udendo che il re era fuggito a Jajce,il Sultano mand Mahmud Pasha al suo inseguimento. Mahmud Pasha alla fine cattur il re Stefano a Klju e con la sua esecuzione, il vecchio regno di Bosnia si estinse. Mahmud Pasha continu la campagna impadronendosi di parte delle terre del duca Stefano Vuki-Kosaa in Erzegovina. Le terre che rimanevano al Duca furono prese da Mehmed nel 1466. La conquista di Serbia, Bosnia ed Erzegovina ora port il confine ottomano con lUngheria lungo la Sava, e a sud lungo il Vrbas fino allAdriatico.Nel 1463, mentre la campagna di Bosnia utilizz la Maggior parte delle risorse di Mehmed, la guerra scoppi nel Peloponneso. Allinizio dellanno, Turahanoghlumer si era impadronito della citt Veneziana di Argos, e questo fu lincidente che port il senato Veneziano, allarmato gi da un po di tempo per le conquiste di Mehmed nel Peloponneso e lEgeo a dichiarare guerra.Dapprima gli eventi sembrarono giustificare i calcoli Veneziani. Per la fine del 1463 Venezia aveva ripreso Argos, ocupato Monemvasia e guadagnato controllo di Maggior parte del Peloponneso. NellEgeo, la flotta Veneziana cattur Limni. Diplomaticamente, Venezia aveva costruito unalleanza che includeva il re di Ungheria, il Papa, il duca di Borgogna e nellest, i Karamanidi. Il coinvolgimento dellUngheria produsse immediati risultati. Al ritiro di Mehmed dalla Bosnia, il re Mattia Corvino invase e cattur la fortressa di Zveaj e Jajce, e lanno successivo una flotta Veneziana attacc Lesbo. Nel 1464, comunque, i piani Veneziani collassarono. Lattacco a Lesbo non ebbe successo e, sebbene la spedizione del Sultano in Ungheria manc di riprendere Jajce, il suo esercito sotto Mahmud Pasha frustr un tentativo ungherese di catturare Zvornik. In quello stesso anno, lemiro di Karaman mor, minando i piani Veneziani per un alleanza ad oriente. Mor anche ilpapa Pio II, e con lui i piani per una crociata. Nondimeno, il Senato Veneziano rifiut una proposta di pace da Mahmud Pasha, confidando forse nel fatto che un nuovo alleato ad oriente distruggesse il Sultano ottomano.Questi era Uzun Hasan, il signore dellImpero Akkyunlu che durante il quindicesimo secolo eraasceso a divenire un grande potere in Iran, Iraq e Anatolia sud-orientale. Nel 1464 Uzun Hasan si era rivelato un nemico del Sultano ottomano. La causa delle ostilit fu la successione dellemiro di Karaman, che era morto lasciando sei figli da una principessa ottomana e uno, Ishak, da una madre differente. Per bloccare la successione di un parente di Mehmed II al trono di Karaman, Uzun Hasan intervenne e pose Ishak come emiro. Allo stesso tempo mand una ambasciata a Venezia, proponendo unalleanza anti-ottomana. Venezia accett questa proposta, lasciando Mehmed a fronteggiare unalleanza di Venezia e dellUngheria ad ovest e Uzun Hasan ad est. Quando, nel 1465, egli prepar una spedizione punitiva per salvare la sua posizione, le sue truppe si rifiutarono di combattere. La guerra costante le aveva lasciate esauste e impoverite.Nondimeno, lalleanza non produsse nulla. Invece, nel 1465, Mehmed mand una piccola forza a Karaman e cacci Ishak, piazzando il suo cugino, Pir Ahmed, sul trono. Con il pericolo sorto al suo confine orientale, nel 1466 il Sultano condusse una spedizionead ovest. Il suo obiettivo era Scanderbeg Giorgio Castriota che aveva rioccupato i domini di suo padre nel 1444, e da allora aveva resistito ai tentativi Ottomani di ricatturare le sue terre. Per laf fine del 1466, lesercito di Mehmed laveva confinato nella fortezza di Kruj. Nellinverno, comunque, egli venne in Italia e, avendo ottenute truppe del re Ferrante di Napoli, fu capace di rompere lassedio di Kruj e ricatturare i suoi territori perduti. Nel 1467 Mehmed invase di nuovo lAlbania, costringendolo a fuggire. Egli mor nel 1468, lasciando Kruj a Venezia. I Veneziani erano, di fatto, i beneficiari della lotta di Mehmed in Albania, usando lopportunit nel 1466 di impadronirsi dellisola di Imbros e delle terre intorno ad Atene. La risposta di Mehmed era stata di cominciare la costruzione di una flotta, forse per attaccare Negroponte, ma il contrattacco di Scanderbeg nel 1467 min questi pianiEgli non attacc neanche i Veneziani nel 1468. Invece, prepar una campagna in Asia, il cui scopo originario erano forse i territori del Sultano mamelucco di Siria. Venne fuori, per, che il suo cugino karamanide, Pir Ahmed si rifiut di unirsi alla campagna o di agire come guida, frustrando ogni piano di attaccare i Mamelucchi, dal momento che Karaman si estendeva tra il loro territorio e i regni anatolici del Sultano. Invece Mehmed attacc Karaman, occupando molti dei domini di Pir Ahmed a nord dei monti Tauri e nominando suo figlio Mustafa come governatore. Una seconda campagna nel 1469 consolid la sua posizione.Come lassenza di Mehmed impegnato in Albania aveva dato a Venezia lopportunit di catturare Imbros e una parte dellAttica, la campagna karamanide diede al capitano generale Veneziano Niccol da Canal lopportunit nel Luglio 1469 di razziare Enez sulla costa della Tracia. Questa volta, comunque, la rappresaglia fu rapida. Nel Giugno del 1470 una flotta, che un osservatore stim in quattrocento navi, lasci i Dardanelli, mentre il Sultano conduceva un esercito via terra. La destinazione di entrambe le forze era Negroponte, lisola Veneziana di fronte alla costa orientale della Grecia. La flotta ottomana era troppo numerosa perch Canal potesse combatterla ed egli rimase un osservatore nel momento in cui le truppe ottomane attraversarono un ponte dalla terraferma, saccheggiarono lisola e catturarono la sua capitale, Chalkis. Con la caduta di Negroponte, Venezia aveva perso il suo pi importante centro strategico e commerciale nellEgeo, ma questo non fu lunico colpo subito. Dopo la conquista dellisola, una forza ottomana sotto il comando diHassMurad Pasha un rampollo della dinastia imperiale bizantina, ricattur molte delle fortezze del Peloponneso che Venezia aveva conquistato a partire dal 1463.Nondimeno, a dispetto di questi disastri, Venezia rigett unofferta di pace che Mehmed fece nel 1471, sperando senza dubbio che unalleanza con Uzun Hasan avrebbe portato ad una vittoria sul Sultano. Il conflitto tra Mehmed e Uzun Hasan era invero inevitabile, la questione essendo chi doveva dominare Karaman. A dispetto delle campagne ottomane del 1468 e del 1469, uno dei principi karamanidi, Kasim, si era ribellato e, durante lassedio ottomano di Negroponte, aveva attaccato Ankara. In risposta, nel 1471 e 1472 Mehmedmand due spedizionia Karaman, sottomettendo non solo il nord del paese, ma anche linterno montuoso fino alla costa mediterranea. Fu durante la seconda di queste campagne che Uzun Hasan attacc, sostenendo di voler reinstaurare il fuggitivo Pir Ahmed sul trono di Karaman, e Kizil Ahmed, figlio di Isfendyaroghlu Ismail, a Sinope. In coincidenza con questa incursione,i Veneziani fecero raid distruttivi contro i porti Ottomani di Antalya e Izmir. Il figlio di Mehmed, il principe Mustafa, respinse lincursione degli Akkoyunlu,ma solo dopo che essa aveva causato gran danno e catturato la citt di Kayseri.In previsione di un altro attacco degli Akkoyunlu in Anatolia, i Veneziani, allinizio del 1473, organizzarono un sabotaggio dellarsenale navale ottomano di Gallipoli che ebbe parziale successo e in estate sbarcarono artiglieria sulla costa del Mediterraneo, pronta per essere presa in consegna da agenti di Uzun Hasan. A favore dei Karamanidi essi conquistarono Silifke ai piedi dei monti Tauri. Nel frattempo, Mehmed prepar un esercito per combattere Uzun Hasan e marci verso est. Nel loro primo scontro, sullalto Eufrate, allinizio dellAgosto del 1473, gli Akkoyunlus sconfissero un distaccamento dellesercito ottomano ma, in una battaglia vicino Bayburt, Uzun Hasan fugg, terrificato dallartiglieria ottomana. Egli non aveva bocche da fuoco e non aveva recuperato quelle che i Veneziani avevano lasciato sulla spiaggia del Mediterraneo.La scofitta di Uzun Hasan permise a Mehmed di attaccare gli alleati del Sultano Akkoyunlu. Nel 1474 diresse raid dalla Bosnia nella terraferma Veneziana e cominci una campagna contro le fortezze Veneziane in Albania con un assalto a Shkodr (Scutari) nel nord del paese. Lassedio fall, probabilmente per paura di un attacco ungherese. Nello stesso anno, Gedik Ahmed Pasha condusse una campagna contro lultima roccaforte karamanide nella catena dei Tauri. Nel 1474 lemirato di Karaman era estinto.Venezia nel frattempo continu a credere che sarebbe stato ancora possibile concludere una pace col Sultano o costruire unalleanza anti-ottomana coinvolgendo i signori italiani, il Re di Polonia, il Re di Ungheria o il Granduca di Moscovia. Le speranze aumentarono allinizio del 1475, quando Sleyman Pasha, il comandante ottomano allassedio di Shkodr condusse i suoi esausti uomini in Moldavia per punire il suo reggente, Stefano, per non aver pagato il tributo dovuto al Sultano. Stefano mise in rotta lesercito di Sleyman Pasha, infliggendo pesanti perdite e aumentando le speranze dellambasciatore Veneziano presso il Sultano di poter negoziare una pace. Tutto quello che ricevette fu una promessa che la flotta ottomana non avrebbe attaccato i Veneziani per sei mesi. Gli Ottomani mantennero questa promessa dal momento che nel 1475 la flotta salp contro la citt genovese di Caffa (Fodosiya) in Crimea. Loccasione fu una richiesta di aiuto del Khan tataro di Crimea, le cui terre circondavano Caffa e che ora, come risultato di una faida nella famiglia regnante, si trovava rifugiato nella citt. La flotta, sotto Gedik Ahmed Pasha, cattur prima Caffa, e poi la citt genovese di Tana (Azov) allo sbocco del Don, e altre fortezza in Crimea. Il khan rifugiato, Mengli Giray, fu reinstallato nel khanato ma come vassallo del Sultano ottomano.La cattura delle citt genovesi in Crimea e la sottomissione del Khan tataro conferm la gi dominante posizione di Mehmed nella regione del Mar Nero, e fu presumibilmente per rinforzare il suo controllo di questarea che condusse il suo esercito nel 1476 in un inconcludente campagna contro il ribelle Stefano di Moldavia. Quando il suo esercito ritorn ad Edirne nellAutunno, egli ebbe notizia che durante la sua assenza gli ungheresi avevano costruito tre fortezza tra il Danubio e la Morava per bloccare laccesso a Smederovo. A dispetto di un minacciato ammutinamento, il Sultano proib al suo esercito di sciogliersi e invece lo condusse attraverso la neve verso la Morava. I fossati dei forti erano ghiacciati e fu avvicinandosi passando sul ghiaccio per porre delle fascine contro le mura e minacciando di dare loro fuoco che gli attaccanti forzarono la guarnigione ad arrendersi e cos scongiurarono la minaccia a Smederovo.Le campagne contro la Crimea, ma la Moldavia e le fortezze ungheresi avevano distolto risorse ottomane da Venezia. Nel 1477 comunque, il Sultano attacc la citta Veneziana di Lepanto (Navpaktos) nel golfo di Corinto e la vecchia cittadella di Skanderbeg, Kruj. Entrambi gli assedi fallirono, ma lo stesso anno vide un raid nella terraferma Veneziana. Nel 1478, ci furono rinnovati assaltiin Albania, dove il primo posto a essere messo sotto assedio era Shkodr. Fu anche lultimo a cedere. Prima che il Sultano arrivasse presso la citt in persona, si era assicurato la caduta di Kruj. Giunto a Shkodr si rese conto che la cittadella non sarebbe caduta se non si fosse prima impadronito dei luoghi intorno. A tal fine mand distaccamenti per catturare Zhabljak, Drisht e Lezh. Allinizio dellautunno il corpo principale dellesercito part, lasciando Evrenosoghlu Ahmed a continuare il blocco. Tentativi Veneziani di mandare rinforzi a Shkodr fallirono.Allinizio del 1479 il senato Veneziano cap che non cera altra scelta se non di fare la pace col Sultano. Gli sforzi di creare unefficace alleanza anti-ottomana avevano fallito e Venezia da sola mancava delle risorse per continuare la guerra. In Gennaio prese la decisione di cedere Shkodr, e nei negoziati che seguirono , cedette lisola di Limni e accett di pagare un tributo annuale di 10.000 ducati doro. La ratifica del trattato nellAprile del 1479 port alla fine quella guerra di sedici anni.Ma non port alla fine le ambizioni di conquista di Mehmet. I suoi pensieri ora erano rivolti probabilmente allinvasione della stessa Italia, dal momento che lobiettivo successivo furono le isole Ionie di Levkas, Cephalonia e Zante. Il signore di queste isole era Leonardo Tocco, la cui moglie era una nipote di re Ferrante di Napoli. La sua rimozione era pertanto necessaria se le truppe ottomane dovevano attaccare il regno di Ferrante nel sud dellItalia. Nel 1479, comunque, Gedik Ahmed Pasha si impadron delle