società della salute progetto facilitatore - societÀ della salute allegato 3 presentazione base...
TRANSCRIPT
Soc
ietà
del
la S
alut
eS
ocie
tà d
ella
Sal
ute
PROGETTO “FACILITATORE - SOCIETÀ DELLA SALUTE”
ALLEGATO 3
Presentazione base della Società della Salute
21 Ottobre 2005
Comune di Firenze
Provincia di Firenze
Regione Toscana
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
www.crestat.com
Azienda Sanitaria 10
Soc
ietà
del
la S
alut
eS
ocie
tà d
ella
Sal
ute
- SdS: IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
- SdS: PERCHÉ?
- SdS: PERCHÉ? PER INTEGRARE LE POLITICHE
- SdS: PERCHÉ? PER INTEGRARE LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE
- SdS: PERCHÉ? PER RAZIONALIZZARE LA SPESA
- SdS: FINALITÀ
- SdS: OBIETTIVI
- SdS: ATTORI COINVOLTI
- SdS: STRUTTURA ORGANIZZATIVA
- SdS: RUOLI
- SdS: STRUMENTI
- SdS: ASPETTATIVE DI MIGLIORAMENTO
Il presente documento costituisce una prima presentazione degli aspetti principali che riguardano la
Società della Salute. La presentazione che segue è nata nell’ambito del Corso di formazione “Facilitatore -
Società della Salute”. In particolare gli ARGOMENTI AFFRONTATI per la presentazione base della
Società della Salute fanno riferimento a:
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S)
si pone come primi obiettiviobiettivi per l’Europa:
1.1. RIDURRERIDURRE LA LA DIFFERENZA DI SALUTE TRA CITTADINIDIFFERENZA DI SALUTE TRA CITTADINI CHE CHE FANNO PARTE DEI DIVERSI STATI FANNO PARTE DEI DIVERSI STATI EUROPEIEUROPEI
2.2. MIGLIORARE LA SALUTE DEI GRUPPI SOCIALI SVANTAGGIATIMIGLIORARE LA SALUTE DEI GRUPPI SOCIALI SVANTAGGIATI
……e in genere migliorare il e in genere migliorare il benesserebenessere, la , la qualità della vitaqualità della vita, ,
favorire un favorire un sano invecchiamentosano invecchiamento, ecc., ecc.
Perché la qualità della Perché la qualità della vita socialevita sociale
influenzainfluenza la la salute fisicasalute fisica e mentale e mentale
Perché la qualità della Perché la qualità della vita socialevita sociale
influenzainfluenza la la salute fisicasalute fisica e mentale e mentale
Fonte: “Obiettivi Regionali della Salute per tutti” O.M.S. per l’Europa – Copenaghen, Settembre 1998
SdS: Il contesto di riferimentoSdS: Il contesto di riferimento
CLASSIFICACLASSIFICA
della Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) World Health Organization (W.H.O.)
Che ha misurato le PERFORMANCE DEI SISTEMI SANITARIPERFORMANCE DEI SISTEMI SANITARI DI 191 STATI191 STATI MEMBRI
Fonte: “World Health Report 2000” www.who.int/whr/2000
1° - Francia
2° - Italia
3° - Rep. di San Marino
4° - Andorra
5° - Malta
6° - Singapore
7° - Spagna
8° - Oman
9° - Austria10° - Giappone
SdS: Il contesto di riferimentoSdS: Il contesto di riferimento (segue)
IL SISTEMA SANITARIO ITALIANOSISTEMA SANITARIO ITALIANO È QUINDI FRA I PIÙ FRA I PIÙ VALIDIVALIDI
PER STUDIARE MEGLIO I SISTEMI SANITARI EUROPEI
LA O.M.S.O.M.S. HA APERTO UNA SEDE A VENEZIASEDE A VENEZIA
Per questo motivo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S)
vorrebbe capire meglio quali sono gli aspetti forti del nostro modello Sanitario
per compararlo con quello di altre Nazioni
In modo da entrare nel vivo dei Sistemi Sanitari Europei, utilizzarne i servizi, parlare con gli
operatori, i dirigenti, ecc.
SdS: Il contesto di riferimentoSdS: Il contesto di riferimento (segue)
il SISTEMA SANITARIO DELLA TOSCANASISTEMA SANITARIO DELLA TOSCANA è un modello di riferimento
la VITA SOCIALEVITA SOCIALE in Toscana è viva e attiva
la Toscana sta sperimentando la SOCIETÀ della SALUTESOCIETÀ della SALUTE (S.d.S.)
L’unica Convenzioneunica Convenzione che la O.M.S.O.M.S. ha stipulato direttamente con una Regione,
anziché con uno Stato nazionale, è quella
con la Regione Toscanacon la Regione Toscana
La O.M.S. è interessata a capire il “Modello di vita Toscana” perché:
SdS: Il contesto di riferimentoSdS: Il contesto di riferimento (segue)
sono vivi i rapporti di vicinato
la rete dei familiari di un cittadino si attiva se questi ha bisogno di aiuto
ci sono miriadi di piccole associazioni e organismi che animano la vita sociale dei cittadini (dalle feste paesane alle raccolte di sangue, dall’incontro in parrocchia alla manifestazione ciclistica, dal circolo sotto casa a…, ecc.)
i cittadini “parlano” direttamente con le Istituzioni attraverso il Comune, i Vigili, il Medico di Famiglia, i Carabinieri, ecc.
TUTTO QUESTO NON E’ SCONTATO!TUTTO QUESTO NON E’ SCONTATO!TUTTO QUESTO NON E’ SCONTATO!TUTTO QUESTO NON E’ SCONTATO!
La qualità della La qualità della vita socialevita sociale infatti infatti
influenzainfluenza la la salute fisicasalute fisica e mentale e mentale
In Italia, e in particolare in Toscana, la qualità della vita sociale è buona, rispetto ad altri Paesi del mondo:
Non è così in tutto il mondo Occidentale…per non parlare di altre zone!
SdS: Il contesto di riferimentoSdS: Il contesto di riferimento (segue)
La Regione Toscana sta sperimentando
in alcune zone del territorio
SANITÀ TERRITORIALESANITÀ TERRITORIALE
SOCIO – SANITARIOSOCIO – SANITARIO
SOCIO – ASSISTENZIALESOCIO – ASSISTENZIALE
la Società della Salute
Si tratta di un NUOVO ORGANISMONUOVO ORGANISMO che INTEGRAINTEGRA:
Rappresenta una strada per migliorare il Servizio Sanitario e la qualità della vita
ASLASLASLASL
ComuniComuniComuniComuni
SdS: Il contesto di riferimentoSdS: Il contesto di riferimento (segue)
Nella Provincia di FirenzeProvincia di Firenze ci sono 55 SSocietà ocietà ddella ella SSalutealute (S.d.S.):
Società della Salute FIRENZE SUD-ESTFIRENZE SUD-EST
- ASL 10 (Zona-distretto Fiorentina Sud-Est)- Comuni di: Bagno a Ripoli; Barberino Val d’Elsa;
Figline Val d’Arno; Greve in Chianti; Impruneta; Incisa; Pelago; Pontassieve; Reggello; Rufina; Rignano; San Casciano Val di Pesa; Tavarnelle
Società della Salute FIRENZE NORD-OVESTFIRENZE NORD-OVEST
- ASL 10 (Zona-distretto Fiorentina Nord-Ovest)- Comuni di: Calenzano; Campi Bisenzio; Fiesole;
Lastra a Signa; Scandicci; Sesto Fiorentino; Signa; Vaglia
Società della Salute FIRENZEFIRENZE
- ASL 10 (Zona-distretto Firenze)- Comune di Firenze
Società della Salute FIRENZE MUGELLOFIRENZE MUGELLO
- ASL 10 (Zona-distretto Mugello)- Comunità Montana Mugello- Comuni di: Barberino di Mugello; Borgo San
Lorenzo; Dicomano; Firenzuola; Londa; Marradi; Palazzuolo sul Senio; San Godenzo; San Piero a Sieve; Scarperia; Vicchio
Società della SaluteEMPOLESEEMPOLESE
- ASL 11 (Zona-distretto Empolese)- Comuni di: Capraia e Limite; Castelfiorentino; Cerreto
Guidi; Certaldo; Empoli; Gambassi Terme; Montaione; Montelupo Fiorentino; Montespertoli; Vinci
SdS: Il contesto di riferimentoSdS: Il contesto di riferimento (segue)
Ma se la Toscana è un modello di riferimento
sia per i servizi sanitari che per la qualità della vita sociale
Perché sperimentare la Società della Salute
Perché dar vita a un nuovo organismo
Perché “mettere mano” ad un modello di vita (sanitaria e sociale) che funziona già molto bene
SdS: Perché? SdS: Perché?
"La PROMOZIONE DELLA SALUTE è il PROCESSO CHE METTE IN GRADO LE PERSONE DI AUMENTARE IL CONTROLLO SULLA PROPRIA SALUTE E DI
MIGLIORARLA. Per raggiungere uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, un individuo o un gruppo deve essere capace di identificare e realizzare le
proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di cambiare l'ambiente circostante o di farvi fronte”
“La salute è un concetto positivo che valorizza le risorse personali e sociali, come pure le capacità fisiche. Quindi la PROMOZIONE DELLA SALUTE NON È UNA
RESPONSABILITÀ ESCLUSIVA DEL SETTORE SANITARIO, MA VA AL DI LÀ DEGLI STILI DI VITA E PUNTA AL BENESSERE”
“LE CONDIZIONI E LE RISORSE FONDAMENTALI PER LA SALUTE SONO: la pace, l’abitazione, l’istruzione, il cibo, un reddito, un ecosistema stabile, le risorse sostenibili, la giustizia sociale e l’equità. Il miglioramento dei livelli di salute deve
essere saldamente basato su questi prerequisiti fondamentali”
Tratto da: CARTA DI OTTAWATratto da: CARTA DI OTTAWACittadina del Canada in cui ha avuto luogo, nel 1986, la Cittadina del Canada in cui ha avuto luogo, nel 1986, la
““11ªª Conferenza Internazionale sulla promozione della salute" Conferenza Internazionale sulla promozione della salute"
Tratto da: CARTA DI OTTAWATratto da: CARTA DI OTTAWACittadina del Canada in cui ha avuto luogo, nel 1986, la Cittadina del Canada in cui ha avuto luogo, nel 1986, la
““11ªª Conferenza Internazionale sulla promozione della salute" Conferenza Internazionale sulla promozione della salute"
SdS: Perché? Per integrare le politicheSdS: Perché? Per integrare le politiche
SALUTESALUTESALUTESALUTE
La Società della Salute cerca quindi di
INTEGRARE LE POLITICHEINTEGRARE LE POLITICHE che hanno un impatto sulla salute dei cittadini
SANITÀSANITÀ AMBIENTE E TERRITORIO
AMBIENTE E TERRITORIO
AMBIENTE SOCIALE
AMBIENTE SOCIALE
ISTRUZIONEISTRUZIONEOCCUPAZION
EOCCUPAZION
E ABITAZIONEABITAZIONEECC.ECC.
Per migliorare lo stato di salute ma anche per prevenire Per migliorare lo stato di salute ma anche per prevenire l’insorgere di stati di malattia evitabili, risparmiando costi inutilil’insorgere di stati di malattia evitabili, risparmiando costi inutili
Per migliorare lo stato di salute ma anche per prevenire Per migliorare lo stato di salute ma anche per prevenire l’insorgere di stati di malattia evitabili, risparmiando costi inutilil’insorgere di stati di malattia evitabili, risparmiando costi inutili
NON È SOLO ASSENZA DI ASSENZA DI MALATTIAMALATTIAÈ BENESSERE:È BENESSERE:È BENESSERE:È BENESSERE:
FisicoPsicologico
SocialeAmbientale
SdS: Perché? Per integrare le politicheSdS: Perché? Per integrare le politiche (segue)
CON LA SOCIETÀ DELLA SALUTE SI HA QUINDI L’INGRESSO DEI SINDACI
(AMMINISTRAZIONI COMUNALI) NEL GOVERNO DELLA SALUTE
CON LA SOCIETÀ DELLA SALUTE SI HA QUINDI L’INGRESSO DEI SINDACI
(AMMINISTRAZIONI COMUNALI) NEL GOVERNO DELLA SALUTE
SdS: Perché? Per integrare le politicheSdS: Perché? Per integrare le politiche (segue)
LA “COMUNITÀ LOCALE” DEVE FARSI CARICO DEL PROPRIO BENESSERE
ED ENTRARE A FAR PARTE DELLE POLITICHE DI GOVERNO DELLA SALUTE
LA “COMUNITÀ LOCALE” DEVE FARSI CARICO DEL PROPRIO BENESSERE
ED ENTRARE A FAR PARTE DELLE POLITICHE DI GOVERNO DELLA SALUTE
PERCHÉ IL SINDACO RAPPRESENTA I CITTADINI E GLI AMBITI DI INTERVENTO SULLA SALUTE
(TERRITORIO, ABITAZIONE, AMBIENTE SOCIALE, ECC.)
RAZIONALIZZARE RAZIONALIZZARE I COSTII COSTI
di mantenimento del sistema di assistenza
sanitaria e sociale, mantenendo
la qualità dei servizi
RAZIONALIZZARE RAZIONALIZZARE I COSTII COSTI
di mantenimento del sistema di assistenza
sanitaria e sociale, mantenendo
la qualità dei servizi
SE VOGLIAMO GARANTIRE IL MANTENIMENTOMANTENIMENTO DEL NOSTRO SISTEMA DI ASSISTENZASISTEMA DI ASSISTENZA
SANITARIA E SOCIALE LE STRADE SONO 2
AUMENTARE AUMENTARE LE TASSELE TASSE
a cittadini e imprese
SdS: Perché? Per integrare le strutture organizzativeSdS: Perché? Per integrare le strutture organizzative
Ma come si possono razionalizzare i costi
mantenendo la qualità e la quantità dei servizi
offerti al cittadino
La Regione Toscana ha pensato che una strada percorribile fosse quella di integrareintegrare
SERVIZI SANITARISERVIZI SANITARI (gestiti dalla ASL)
SERVIZI SOCIALISERVIZI SOCIALI (gestiti dai Comuni)
sotto un unico organismo: la Società della SaluteSocietà della Salute
SdS: Perché? Per integrare le strutture organizzativeSdS: Perché? Per integrare le strutture organizzative (segue)
L’ASSISTENZA L’ASSISTENZA SANITARIASANITARIA (gestita dalla ASL)
L’ASSISTENZA L’ASSISTENZA SOCIALESOCIALE
(gestita dai Comuni)
La Società della Salute Società della Salute quindi
SdS: Perché? Per integrare le strutture organizzativeSdS: Perché? Per integrare le strutture organizzative (segue)
RICONDUCE AD UN UNICO LIVELLO DI GOVERNO E PROGRAMMAZIONE
RICONDUCE AD UN UNICO LIVELLO DI GOVERNO E PROGRAMMAZIONE
FORNIRE OPINIONI E CONSIGLI SUI SERVIZI
CONDURRE UNO STILE DI VITA SANO
LIMITARE L’USO DI FARMACI ALL’INDISPENSABILE
EVITARE SPRECHI
PARTECIPARE ALLA VITA SOCIALE
è un compito che spetta agli Operatori e ai Dirigenti di Comuni e ASL
SERVIZI SANITARISERVIZI SANITARI (gestiti dalla ASL)
SERVIZI SOCIALISERVIZI SOCIALI (gestiti dai Comuni)
INTEGRAREINTEGRAREINTEGRAREINTEGRARE
Però per migliorare i servizi e ridurre i costi è necessario anche il contributo dei cittadini che potrebbero:
SdS: Perché? Per integrare le strutture organizzativeSdS: Perché? Per integrare le strutture organizzative (segue)
Perché le risorse economiche sono limitatePerché le risorse economiche sono limitate
- ASSISTENZA SANITARIA GARANTITA A TUTTI
- IL MEDICO DI FAMIGLIA
- L’ASSISTENTE SOCIALE
- I FARMACI
- IL PEDIATRA
- …
Mantenere
un sistema di
assistenza
sanitaria e
sociale
come il nostro
ha costi enormicosti enormi
SdS: Perché? Per razionalizzare la spesaSdS: Perché? Per razionalizzare la spesa
SdS: Perché? Per razionalizzare la spesaSdS: Perché? Per razionalizzare la spesa
SERVIZI SANITARISERVIZI SANITARI (gestiti dalla ASL)
SERVIZI SOCIALISERVIZI SOCIALI (gestiti dai Comuni)
(segue)
LA SOCIETÀ DELLA SALUTE LA SOCIETÀ DELLA SALUTE
ATTRAVERSO ATTRAVERSO
L’INTEGRAZIONE DI:L’INTEGRAZIONE DI:
LA SOCIETÀ DELLA SALUTE LA SOCIETÀ DELLA SALUTE
ATTRAVERSO ATTRAVERSO
L’INTEGRAZIONE DI:L’INTEGRAZIONE DI:
PUÒ PRODURRE ECONOMIEPUÒ PRODURRE ECONOMIE
Società della SaluteSocietà della Salute
NON CREA NUOVI SERVIZINON CREA NUOVI SERVIZI
cerca di INTERVENIRE SU QUELLI ESISTENTIINTERVENIRE SU QUELLI ESISTENTI e di migliorare la salute dei cittadini attraverso:
I CONSIGLI, LE OSSERVAZIONI, LE VALUTAZIONI DEI CITTADINI
LA RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA
L’INTEGRAZIONE DELLE POLITICHE CHE INFLUISCONO SULLA SALUTE
SdS: FinalitàSdS: Finalità
OBIETTIVIOBIETTIVI
ASCOLTARE I CITTADINIASCOLTARE I CITTADINI E I LORO BISOGNI
STIMOLARE LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINISTIMOLARE LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI ALLA CURA DELLA COSA PUBBLICA
RENDERE IL CITTADINORENDERE IL CITTADINO ATTIVO E RESPONSABILE VERSO I COSTIRESPONSABILE VERSO I COSTI DELL’INTERO SISTEMA
RAZIONALIZZARE I PERCORSIRAZIONALIZZARE I PERCORSI ASSISTENZIALI PER RAZIONALIZZARE I COSTI
INTEGRARE LE POLITICHEINTEGRARE LE POLITICHE CHE IN QUALCHE MODO INFLUISCONO SULLA SALUTE DEI CITTADINI
della Società della Salute:
SdS: ObiettiviSdS: Obiettivi
Cittadini
Medici di Famiglia
(M.M.G. e P.L.S.)
IIIº Settore
ATTORI COINVOLTI DALLA SDSATTORI COINVOLTI DALLA SDS
LA SdS METTE IN RETELA SdS METTE IN RETE TUTTI GLI ATTORI CHE CONCORRONO AL BENESSERE DELLA POPOLAZIONE
LA SdS METTE IN RETELA SdS METTE IN RETE TUTTI GLI ATTORI CHE CONCORRONO AL BENESSERE DELLA POPOLAZIONE
Altri Enti (Provincia, ARPAT,
Università, ecc.)
SdS: Attori coinvoltiSdS: Attori coinvolti
S.d.S.S.d.S.Comuni ASL
PRESIDENTEPRESIDENTE
GIUNTAGIUNTA
ESECUTIVOESECUTIVO
DIRETTOREDIRETTORE
COMITATO COMITATO DI DI PARTECIPAZIONEPARTECIPAZIONE
CONSULTACONSULTADEL III SETTOREDEL III SETTORE
STRUTTURA “TIPO” DELLA SdSSTRUTTURA “TIPO” DELLA SdS
COLLEGIO REVISORI COLLEGIO REVISORI DEI CONTIDEI CONTI
SdS: Struttura organizzativaSdS: Struttura organizzativa
StaffUff. di
DirezioneCollegio dei
Direttori
N.B.: Tratto dallo Statuto SdS Firenze
NOTE ALLANOTE ALLASTRUTTURA “TIPO” DELLA SdSSTRUTTURA “TIPO” DELLA SdS
SdS: Struttura organizzativaSdS: Struttura organizzativa (segue)
LA REGIONE TOSCANA, IN FASE DI SPERIMENTAZIONE, NON HA VOLUTO DEFINIRE UN MODELLO ORGANIZZATIVO DELLA SdS
PER QUESTO MOTIVO OGNI SdS, IN FASE DI SPERIMENTAZIONE, È LIBERA DI ORGANIZZARSI AUTONOMAMENTE, ANCHE SE
CERTI RUOLI/ORGANISMI SONO RICORRENTI
L’ASSETTO ORGANIZZATIVO DELLA SdS VERRÀ STABILITO DALLA REGIONE TOSCANA DOPO LA FINE DELLA
SPERIMENTAZIONE (GENNAIO 2007)
LA REGIONE TOSCANA, IN FASE DI SPERIMENTAZIONE, NON HA VOLUTO DEFINIRE UN MODELLO ORGANIZZATIVO DELLA SdS
PER QUESTO MOTIVO OGNI SdS, IN FASE DI SPERIMENTAZIONE, È LIBERA DI ORGANIZZARSI AUTONOMAMENTE, ANCHE SE
CERTI RUOLI/ORGANISMI SONO RICORRENTI
L’ASSETTO ORGANIZZATIVO DELLA SdS VERRÀ STABILITO DALLA REGIONE TOSCANA DOPO LA FINE DELLA
SPERIMENTAZIONE (GENNAIO 2007)
PERTANTOPERTANTO
LA PRECEDENTE STRUTTURA “TIPO” E LA DESCRIZIONE DEI RUOLI CHE SEGUE, SONO STATI REALIZZATI FACENDO RIFERIMENTO ALLO STATUTO DELLA SdS DI FIRENZE
LA PRECEDENTE STRUTTURA “TIPO” E LA DESCRIZIONE DEI RUOLI CHE SEGUE, SONO STATI REALIZZATI FACENDO RIFERIMENTO ALLO STATUTO DELLA SdS DI FIRENZE
COSA È LA GIUNTA:1. La Giunta è l’organo istituzionale di governo della SdS, diretta espressione degli enti aderenti.2. La Giunta esercita le funzioni di indirizzo, di programmazione e di controllo attribuite alla SdS dalla Convenzione, in
conformità al Piano Sanitario Regionale e al relativo atto di indirizzo regionale; approva gli atti fondamentali del Consorzio e nomina, al proprio interno, i membri dell’Esecutivo.
3. In materia di servizi socio-sanitari territoriali, la Giunta assume le funzioni dell’articolazione zonale della Conferenza dei sindaci, di cui alla L.R.Toscana22/2000, che conserva unicamente le funzioni concernenti la programmazione ospedaliera
DESCRIZIONE DEI RUOLIDESCRIZIONE DEI RUOLI
GIUNTAGIUNTA
ATTRIBUZIONI DELLA GIUNTA:1. L’attività della Giunta è collegiale.2. La Giunta determina gli indirizzi generali del Consorzio e approva i seguenti atti obbligatori di governo: il Piano Integrato
di Salute e gli indirizzi per la sua predisposizione; la Relazione annuale sullo stato di salute; i contratti di servizio con gli enti aderenti; il bilancio preventivo annuale e pluriennale e il rendiconto della gestione; il budget preventivo e consuntivo; le spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili ed alla somministrazione e fornitura di beni e servizi a carattere continuativo; l’assunzione di mutui e l’emissione di prestiti obbligazionari, gli investimenti pluriennali, le acquisizioni e le alienazioni eccedenti l’ordinaria amministrazione, le disposizioni relative al patrimonio consortile.
3. Competono, inoltre, alla Giunta: la nomina dei componenti dell’Esecutivo; la nomina del Collegio dei Revisori dei Conti; la nomina dei membri del Comitato di partecipazione; le proposte agli enti consorziati di eventuali modifiche statutarie e della convenzione; l’adozione dei regolamenti interni e dei regolamenti concernenti le modalità di attivazione e funzionamento del tavolo di concertazione locale e degli organismi di consultazione e partecipazione previsti nel presente statuto; l’approvazione del regolamento delle prestazioni (Carta dei Servizi) e dei regolamenti di funzionamento dei servizi a rilevanza esterna; la determinazione dei criteri generali per la formulazione dei regolamenti di competenza dell’Esecutivo; le attribuzioni previste in altri articoli del presente Statuto e della Convenzione; l’esercizio, nei confronti degli altri organi del Consorzio, di tutte le attribuzioni che la legge assegna al consiglio comunale nei confronti degli enti ausiliari.
SdS: RuoliSdS: Ruoli N.B.: Tratto dallo Statuto SdS Firenze
IL RUOLO DEL PRESIDENTE:1. Il Presidente della SdS è individuato nella persona del Sindaco o dell’Assessore appositamente delegato con funzioni
anche di Presidente della Giunta e dell’Esecutivo.2. Il Presidente, in caso di assenza o di impedimento temporaneo, è sostituito da un componente della Giunta o
dell’Esecutivo da lui delegato.
DESCRIZIONE DEI RUOLIDESCRIZIONE DEI RUOLI
ATTRIBUZIONI DEL PRESIDENTE:
1. Il Presidente della SdS esercita le seguenti attribuzioni:- ha la rappresentanza legale del Consorzio;- convoca e presiede la Giunta e l’Esecutivo, stabilisce l’ordine del giorno, sottoscrive le deliberazioni adottate dalla
Giunta e dall’Esecutivo vigilando sulla loro esecuzione;- firma i verbali di deliberazione della Giunta e dell’Esecutivo;- sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici del Consorzio e all’esecuzione degli atti; - compie gli atti che gli sono demandati dalla legge, dallo statuto, dalla convenzione, dai regolamenti o da deliberazioni
della Giunta e dell’Esecutivo;- vigila sull’osservanza da parte dell’Esecutivo degli indirizzi della Giunta per la realizzazione dei programmi e il
conseguimento degli scopi di gestione del Consorzio;- intrattiene rapporti di consultazione e concertazione sugli atti di indirizzo e di programmazione con le organizzazioni
sindacali e con gli organismi del Terzo Settore coinvolti in campo socio-sanitario.2. Il Presidente assicura il collegamento tra la Giunta e l’Esecutivo, coordinando l’attività di indirizzo, programmazione e
governo con quella di gestione e garantendo l’unità delle attività del Consorzio.
PRESIDENTEPRESIDENTE
SdS: RuoliSdS: Ruoli (segue) N.B.: Tratto dallo Statuto SdS Firenze
COSA È L’ESECUTIVO:1. L’Esecutivo è l’organo di amministrazione del Consorzio con funzioni di indirizzo per l’esercizio dell’attività di gestione, in
attuazione degli indirizzi della Giunta, e con funzioni propositive e di impulso nei confronti della Giunta stessa.2. L’Esecutivo si compone di tre membri di cui uno con funzioni di Presidente. Fanno parte di diritto dell’Esecutivo il
Presidente della Giunta, che svolge anche le funzioni di Presidente dell’Esecutivo, e il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria di Firenze.
3. Il componente dell’Esecutivo che non è membro di diritto è eletto dalla Giunta, a scrutinio palese e con rotazione annuale, fra i Presidenti dei Consigli Circoscrizionali, su indicazione della Conferenza dei Presidenti.
DESCRIZIONE DEI RUOLIDESCRIZIONE DEI RUOLI
ATTRIBUZIONI DELL’ESECUTIVO:1. L’Esecutivo, nell’ambito degli indirizzi programmatici e delle direttive della Giunta, adotta tutti gli atti e i provvedimenti necessari alla
gestione amministrativa del Consorzio che non siano riservati dalla legge o dallo Statuto alla competenza di altri organi consortili.2. All’Esecutivo sono ricondotte anche le funzioni di cui all’art. 5 dell’Accordo di programma sottoscritto fra il Comune di Firenze e
l’Azienda Sanitaria di Firenze il 29 Dicembre 2000.3. Nell’ambito dell’attività di iniziativa e di impulso nei confronti dell’Organo di governo del Consorzio, l’Esecutivo adotta gli atti,
formalmente redatti e istruiti, da sottoporre all’approvazione della Giunta nelle materie di sua competenza.4. Competono, in particolare, all’Esecutivo, sulla base degli indirizzi della Giunta: i programmi esecutivi, i progetti e, in generale, gli atti
di indirizzo per la gestione; l’adozione, in via di urgenza, delle deliberazioni relative a variazioni di bilancio, da sottoporre a ratifica della Giunta nei sessanta giorni successivi, a pena di decadenza; la nomina del Direttore del Consorzio; le tariffe ordinarie dei servizi ed i prezzi delle prestazioni non regolate da tariffe; gli accordi con i presidi ospedalieri; le deliberazioni in materia di convenzioni con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i medici ambulatoriali; l’approvazione degli schemi di convenzioni previste all’art. 33 del presente Statuto, sulla base degli indirizzi della Giunta; l’individuazione dei criteri per la rilevazione e per il controllo della domanda di farmaci e di prestazioni assistenziali di base; l’individuazione di standard di qualità e di rapporto costo/efficacia dei servizi e delle prestazioni erogate dalle strutture pubbliche, private e private no-profit; i progetti integrati per obiettivi di salute su tematiche prioritarie e rilevanti; l’espressione del parere preventivo sul programma annuale del Dipartimento della prevenzione dell’Azienda Sanitaria; la definizione e l’attribuzione degli incarichi di collaborazione esterna ad alto contenuto di professionalità, su proposta del Direttore; l’approvazione del regolamento di organizzazione e funzionamento della SdS, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dalla Giunta; i regolamenti sull’accesso e la pubblicità degli atti e la tutela dei dati personali.
5. L’Esecutivo è tenuto a svolgere annualmente una relazione sull’attività del Consorzio e a trasmetterla agli enti consorziati.
ESECUTIVOESECUTIVO
SdS: RuoliSdS: Ruoli (segue) N.B.: Tratto dallo Statuto SdS Firenze
IL RUOLO DEL DIRETTORE:1. Il Direttore del Consorzio è nominato dall’Esecutivo, con contratto a tempo determinato, previo accertamento del possesso di adeguati requisiti di professionalità
ed esperienza manageriale nel settore.2. Il Direttore deve essere in possesso di titolo di laurea con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali apicali presso organismi ed enti
pubblici o privati o aziende e strutture pubbliche o private, ovvero deve aver ricoperto per almeno un biennio incarichi di responsabile di zona o responsabile di distretto presso un’Azienda USL.
3. Il Direttore è l’organo che sovrintende e coordina l’attività di gestione; egli svolge le proprie funzioni con autonomia e responsabilità manageriale per il raggiungimento dei risultati assegnati. Al Direttore tecnico rispondono, nell’esercizio delle funzioni loro assegnate, i dirigenti del Consorzio.
4. Il Direttore è titolare delle funzioni direzionali attribuite dalla normativa vigente al responsabile di zona e ai dirigenti comunali competenti in materia. Assume, inoltre, le responsabilità di cui all’art. 2 lett. b) dell’ Accordo di Programma sottoscritto fra Comune di Firenze e Azienda USL il 29 dicembre 2000.
5. Il Regolamento di organizzazione disciplina funzioni, durata massima del rapporto, modalità di revoca, di valutazione dei risultati e quant’altro non disciplinato dalle leggi, dallo Statuto e dalla Convenzione.
6. Il trattamento economico del Direttore e la durata dell’incarico sono determinati dall’Esecutivo all’atto della nomina.
DESCRIZIONE DEI RUOLIDESCRIZIONE DEI RUOLI
DIRETTOREDIRETTORE
ATTRIBUZIONI DEL DIRETTORE:1. Il Direttore svolge le proprie funzioni sulla base degli indirizzi per la gestione espressi dall’Esecutivo per il perseguimento dei fini del Consorzio.2. Per l’esercizio delle sue funzioni, il Direttore si avvale di uno staff di direzione, nonché di tutti i servizi operativi trasferiti e di quelli di supporto messi
a disposizione dagli Enti consorziati, in base a quanto stabilito dalla Convezione.3. Il Direttore opera assicurando il raggiungimento degli obiettivi del Piano Integrato di Salute, sia in termini di servizio che in termini economici,
sviluppando un’organizzazione interna idonea alla migliore utilizzazione delle risorse consortili.4. Al Direttore spettano, in particolare, le funzioni di coordinamento, elaborazione dei piani, programmi e indirizzi operativi, controllo, negoziazione e
autorizzazione dei budget delle strutture organizzative, nonché la responsabilità dell’attuazione dei provvedimenti assunti dalla SdS.5. Il Direttore adotta tutti i provvedimenti di attuazione delle deliberazioni della Giunta e dell’Esecutivo e tutti gli atti gestionali di natura finanziaria,
tecnica e amministrativa; dispone di autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Ha la rappresentanza in giudizio del Consorzio, sia come attore che come convenuto; assume le funzioni di datore di lavoro ai sensi della L. 626/94.
6. A tale organo compete, in particolare: predisporre, in conformità agli indirizzi espressi dall’Organo di governo, la proposta di Piano Integrato di Salute nonché tutte le altre proposte di deliberazione da sottoporre all’esame e all’approvazione della Giunta e dell’Esecutivo; predisporre lo schema di relazione annuale sullo stato di salute; vigilare sull’esecuzione delle deliberazioni della Giunta e dell’Esecutivo; presiedere le commissioni di gara e di concorso, stipulare i contratti e le convenzioni, con possibilità di delegare tali funzioni a dirigenti del Consorzio, secondo le norme vigenti;
7. Al Direttore spetta, altresì: sovrintendere e coordinare le funzioni dei dirigenti; organizzare funzioni e attribuzioni di servizi, settori e coordinamento di aree; adottare i provvedimenti per il miglioramento dell’efficienza e della funzionalità dei servizi del Consorzio; gestire le relazioni sindacali relative al rapporto di servizio del personale assegnato al Consorzio.
8. Il Direttore esercita le ulteriori funzioni attribuitegli dalla legge, dallo statuto e dai regolamenti, nonché quelle espressamente conferitegli dall’Esecutivo.
SdS: RuoliSdS: Ruoli (segue) N.B.: Tratto dallo Statuto SdS Firenze
COSA È IL COLLEGIO REVISORI DEI CONTI:1. Il controllo e la revisione sulla regolarità contabile e finanziaria della gestione del consorzio è esercitata da un collegio di
tre revisori, di cui uno con funzioni di Presidente, nominato dalla Giunta con le modalità previste dalla Convenzione.2. I revisori durano in carica tre anni e possono essere riconfermati.3. L’attività dei revisori è disciplinata dalla legge e dal regolamento di contabilità del Consorzio.4. Il regolamento di cui al comma precedente disciplina le cause di incompatibilità, al fine di garantire la posizione di
imparzialità e di indipendenza dei revisori, nonché le modalità di nomina, revoca e di decadenza dei medesimi, applicando, in quanto compatibili, le norme del codice civile relative ai sindaci delle società per azioni.
5. Nell’esercizio delle funzioni, il Collegio dei revisori può accedere agli atti e ai documenti del consorzio e degli enti consorziati connessi alla sfera delle sue competenze e presentare relazioni e documenti alla Giunta.
6. Il Collegio, può, altresì, essere invitato ad assistere alle sedute della Giunta.7. Il compenso dei membri del collegio è determinato dalla Giunta all’atto della nomina.
DESCRIZIONE DEI RUOLIDESCRIZIONE DEI RUOLI
COLLEGIO REVISORI DEI CONTICOLLEGIO REVISORI DEI CONTI
SdS: RuoliSdS: Ruoli (segue) N.B.: Tratto dallo Statuto SdS Firenze
COSA È LA CONSULTA DEL TERZO SETTORE:1. Nell’ambito dei principi fissati dal Piano Sanitario Regionale, la SdS favorisce e valorizza la massima partecipazione delle
organizzazioni di volontariato e del Terzo Settore operanti nel proprio territorio e coinvolti, a vario titolo, nel campo dell’assistenza socio-sanitaria.
2. A tal fine, il Consorzio istituisce – sentiti i soggetti interessati - una apposita Consulta garantendo la più ampia partecipazione delle associazioni e delle istituzioni presenti in maniera rilevante nel territorio.
3. La Consulta partecipa alla costruzione del Piano Integrato di Salute, nell’ambito degli indirizzi impartiti dalla Giunta: essa è chiamata a fornire parere o a formulare specifiche proposte prima dell’approvazione del PIS.
4. La partecipazione alla predisposizione del PIS non comporta né esclude il coinvolgimento nel PIS stesso, in qualità di erogatori di prestazioni e servizi, delle organizzazioni presenti nella Consulta.
DESCRIZIONE DEI RUOLIDESCRIZIONE DEI RUOLI
CONSULTA DEL TERZO SETTORECONSULTA DEL TERZO SETTORE
SdS: RuoliSdS: Ruoli (segue) N.B.: Tratto dallo Statuto SdS Firenze
COSA È IL COMITATO DI PARTECIPAZIONE:1. Il Consorzio costituisce un organismo di partecipazione denominato “Comitato di partecipazione” composto da membri
nominati dalla Giunta tra i rappresentanti della comunità locale, espressione di soggetti della società rappresentativi dell’utenza, dell’associazionismo di tutela, purché non siano erogatori di prestazioni.
2. Il Comitato elegge al proprio interno un Presidente con il compito di convocare le riunioni del Comitato.3. Il Comitato, in particolare:
- elabora e presenta alla Giunta proposte per la predisposizione degli atti di programmazione e di governo generale di sua competenza;- esprime pareri sulla qualità e quantità delle prestazioni erogate e sulla relativa rispondenza tra queste ed i bisogni
dell’utenza, sull’efficacia delle informazioni fornite agli utenti, sul grado di integrazione socio-sanitaria dei servizi resi e su ogni altra tematica attinente al rispetto dei diritti dei cittadini e alla loro dignità. In tale ambito esprime parere obbligatorio sia sulla bozza di PIS che sullo schema di relazione annuale della SdS predisposti dal Direttore. Detti pareri potranno anche contenere indicazioni e proposte di integrazione e modifica di tali documenti, nonché la proposta di specifici progetti. La Giunta, qualora si discosti dal parere espresso dal Comitato di partecipazione, deve darne idonea motivazione nell’atto di approvazione;- accede ai dati statistici di natura epidemiologica e di attività che costituiscono il quadro di riferimento degli interventi
sanitari e sociali della zona-distretto e, su tali elementi, può richiedere specifiche analisi e approfondimenti al Direttore della SdS;- redige, anche formulando specifiche osservazioni e proposte, un proprio rapporto annuale sulla effettiva attuazione del PIS e sullo stato dei servizi locali, che trasmette agli organi di amministrazione della SdS, alle istituzioni coinvolte e alle organizzazioni sindacali.
DESCRIZIONE DEI RUOLIDESCRIZIONE DEI RUOLI
COMITATO DI PARTECIPAZIONECOMITATO DI PARTECIPAZIONE
SdS: RuoliSdS: Ruoli (segue) N.B.: Tratto dallo Statuto SdS Firenze
P.I.S.P.I.S.Piano Integrato di SalutePiano Integrato di Salute
STRUMENTI DELLA SdSSTRUMENTI DELLA SdS
CHE COSA È1. Le scelte e gli obiettivi fissati dal Consorzio trovano adeguato sviluppo nel piano integrato di
salute e nel bilancio pluriennale, strumenti di programmazione generale.2. Il piano integrato di salute, redatto per programmi, sostituisce il programma operativo di zona-
distretto e il Piano sociale di zona. 3. Il PIS definisce i programmi di spesa, le priorità, le finalità da perseguire, gli obiettivi di salute
e di benessere che il Consorzio intende conseguire, determinandone standard quantitativi e attivando idonei strumenti per valutarne il raggiungimento. In esso sono evidenziati tutti i mezzi finanziari di entrata sia di carattere ordinario che straordinario.
4. Il processo di predisposizione, formazione e approvazione del Piano integrato di salute tiene conto della programmazione e degli atti fondamentali di indirizzo, regionali e comunali, con i quali si raccorda.
5. Ai fini della predisposizione del PIS, la Giunta disciplina con apposito regolamento -previo accordo con le parti interessate- le forme di rapporto con gli altri enti pubblici coinvolti, nonché le forme di concertazione e consultazione con le strutture produttive della sanità privata, l’integrazione istituzionale (enti locali) e sociale (organizzazioni sindacali, terzo settore, IPAB).
6. Le proposte di piano integrato di salute e di bilancio pluriennale e annuale sono predisposte dal Direttore e approvate dalla Giunta, previo parere dell’organo di revisione.
Bilancio Bilancio pluriennalepluriennale
CHE COSA È1. Il Bilancio pluriennale, adottato in coerenza con il piano integrato di salute, ha durata pari al
bilancio pluriennale della regione. Tale documento comprende, per ciascun esercizio, il quadro dei mezzi finanziari che si prevede di destinare sia alla copertura delle spese correnti, che al finanziamento delle spese di investimento, con indicazione, per queste ultime, delle fonti di finanziamento.
2. Il Bilancio annuale contiene le previsioni di competenza relative al primo esercizio del periodo cui si riferiscono il Bilancio pluriennale e il Piano integrato di salute.
SdS: StrumentiSdS: Strumenti N.B.: Tratto dallo Statuto SdS Firenze
Verso l’internoVerso l’interno Verso l’esternoVerso l’esterno
Razionalizzazione delle risorse
Integrazione dei sistemi sociali e sanitari presenti sul territorio
Programmazione delle attività basata sull’analisi dei bisogni di salute
Mantenimento del Servizio Sanitario e Sociale pubblico
Integrazione delle politiche per la salute
Partecipazione della comunità locale al governo della salute
ASPETTATIVE DI MIGLIORAMENTO IN SINTESIASPETTATIVE DI MIGLIORAMENTO IN SINTESI
SdS: Aspettative di miglioramentoSdS: Aspettative di miglioramento